Istanze e permessi di ricerca, concessioni di

IL PETROLIO IN BASILICATA
CARTA TITOLI MINERARI REGIONE BASILICATA
CARTA IMPIANTI REGIONE BASILICATA
In Italia nel 2013 la produzione di petrolio è stata di 5,48 milioni di tonnellate, di queste il 72%
arriva dai giacimenti della Basilicata, i più grandi non solo del paese ma di tutta l’Europa
occidentale. Nel 2013 sono stati estratti in Basilicata 3.940,46 tonnellate di petrolio e 1.270,94
milioni di smc di gas naturale (16% del totale estratto in Italia) dalle 20 concessioni petrolifere
attive tra cui Gorgoglione, Serra Pizzuta e soprattutto Val d’Agri, da cui proviene oltre il 99%
del petrolio estratto sul territorio regionale. Le aree date in concessione per l’estrazione di
petrolio occupano una superficie di circa mille chilometri quadrati, ma l’area ipotecata alle
attività petrolifere potrebbe aumentare nei prossimi anni. Infatti ci sono altri 1.454 kmq
dedicati a permessi di ricerca (10) e nuove istanze di permessi di ricerca (18), in corso di
valutazione al Ministero dello sviluppo economico, che riguardano 2.833 Kmq. “Pergola 1″ è il
38esimo pozzo in Val d’Agri, che si aggiunge a quelli in produzione (25) e quelli definiti
“produttivi non eroganti” (12). Ma il numero di pozzi complessivi sono destinati a salire
purtroppo a breve a 48 (incluso il pozzo di reiniezione Monte Alpi 9 Or di Grumento Nova).
Aree sempre più vaste del territorio lucano sono a rischio per la richiesta delle compagnie
petrolifere di realizzazione dell’attività di estrazione di idrocarburi, suscitando allarme nelle
popolazioni ed anche nelle amministratori locali che, diversamente da ciò che è avvenuto in
passato, oggi considerano la tutela dell’ambiente e del territorio come elemento assolutamente
imprescindibile. Sono in discussione il futuro di intere aree territoriali della Basilicata e lo
stesso concetto di sviluppo che non può continuare ad essere incentrato sullo sfruttamento
delle risorse petrolifere del territorio.
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Produzione di idrocarburi
Gas naturale
Anno
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Produzione (Smc)
835.198.774
1.070.147.719
1.103.525.291
1.209.985.073
1.080.029.080
913.990.141
1.112.806.511
1.171.327.332
1.293.506.618
1.270.943.007
1.211.302.328
Olio greggio
Anno
Produzione (Kg)
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
3.369.505.259
4.386.035.577
4.312.689.862
4.360.775.544
3.930.381.828
3.155.531.469
3.442.591.925
3.731.451.671
4.042.674.785
3.940.455.398
3.271.248.815
Titoli produttivi a gas
Titoli produttivi ad olio
1. GARAGUSO
2. IL SALICE
3. MONTE MORRONE
4. MONTE VERDESE
5. POLICORO
6. RECOLETA
7. SCANZANO
8.SERRA PIZZUTA
9. VAL D'AGRI
1. SERRA PIZZUTA
2.VAL D'AGRI
Parco nazionale dell'Appennino Lucano - Val d'Agri – Lagonegrese
Il Parco Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese, istituito con DPR 8 dicembre 2007, si
estende lungo tutta la parte settentrionale della catena appenninica lucana. Dalle vette più
elevate è possibile apprezzare la bellezza naturale e la grande varietà ambientale di questa
porzione dell’Italia meridionale. Il Parco ha una superficie di 68.997 ettari, con una
popolazione complessiva residente di circa 90.000 abitanti, distribuita in ben 29 piccoli
Comuni. E' l'ultimo Parco Nazionale istituito in ordine di tempo e costituisce il 24° Parco
Nazionale italiano, nato per dare un'occasione di sviluppo sostenibile e duraturo nei riguardi
delle popolazioni locali, in armonia alla vocazione del territorio, ricco di preziose peculiarità
naturalistiche, ambientali, culturali e religiose. Le bellezze naturali e paesaggistiche sono
innumerevoli. Ne sono testimonianza le numerose zone a protezione speciale (ZPS) e siti di
importanza comunitaria (SIC). Luoghi indimenticabili, immersi nel verde, custodi della storia
millenaria di popoli, misti di saperi, di vicende e tradizioni ancestrali. Percorrendo questi
luoghi incantati e suggestivi nella loro tranquilla e austera maestosità, tra i boschi di Faggio o di
Abete bianco, lo sguardo viene
attratto da ampie spianate e radure punteggiate da fioriture di Papaveri e Margherite, di
Ginestra, della profumatissima Lavanda, di Salvia, Timo e Rosmarino. Nelle acque del Lago
Pertusillo che si distende nella media valle dell'Agri, alternando strette anse ad ampie vedute,
si specchiano i monti circostanti dai colori cangianti con le ore del giorno. L'ambiente naturale
fa da sfondo alle innumerevoli opere dell'uomo, opere di un passato remoto ancora oggi cariche
di fascino, a partire dall’ Area archeologica dell'antica Grumentum, ai numerosi edifici religiosi,
ai palazzi di origine medievale custoditi in ogni paese, ai santuari, ai castelli, impreziositi da
numerose opere d’arte.
I confini dell'area protetta e i Comuni ubicati nel Parco Nazionale dell'Appennino Lucano
Val d'Agri-Lagonegrese
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TITOLI MINERARI VIGENTI – PERMESSI DI RICERCA E CONCESSIONI DI
COLTIVAZIONE DI IDROCARBURI IN BASILICATA
ISTANZE DI PERMESSO DI RICERCA IDROCARBURI IN BASILICATA
1.
ANZI
Selezione in base alla provincia
2.
FRUSCI
1. Matera (5)
3.
GROTTE DEL SALICE
4.
IL PERITO
5.
LA BICOCCA
6.
LA CAPRIOLA
7.
LA CERASA
4 1
2. Potenza (16) 2 11
3
I titoli ricadenti in più di una provincia sono
conteggiati più volte, una per ciascuna provincia
Legenda delle fasi del procedimento amministrativo
8.
MASSERIA LA ROCCA
9.
MONTE CAVALLO
10.
MONTE LI FOI
11.
MURO LUCANO
12.
OLIVETO LUCANO
13.
PALAZZO SAN
GERVASIO
14.
PIGNOLA
15.
SAN FELE
16.
SATRIANO DI LUCANIA
17.
TARDIANO
18.
TEMPA LA PETROSA
Istruttoria pre-CIRM dalla ricezione dell'istanza
all'emanazione del parere CIRM (MSE)
In corso valutazione ambientale dalla richiesta di
presentazione della VIA
all'emanazione del decreto VIA
(Operatore/MATTM/Regione)
Fase decisoria dal decreto VIA alla conferenza
dei servizi e all'emanazione del decreto
di conferimento (MSE)
In corso di rigetto comunicato preavviso di
rigetto (MSE)
PERMESSI DI RICERCA IDROCARBURI IN BASILICATA
Titoli esclusivi che consentono le attività di ricerca quali: indagini geofisiche e
perforazione del pozzo esplorativo per l’individuazione di un eventuale giacimento di
idrocarburi
1. ALIANO
Selezione in base alla provincia
2. FOSSO VALDIENNA
1. Matera (7)
3. MONTALBANO
2. Potenza (6)
4. MONTE NEGRO
5. SERRA S. BERNARDO
6. TEANA
Nota: I titoli ricadenti in più di una provincia sono
conteggiati più volte, una per ciascuna provincia
7. TEMPA MOLIANO
8. TORRENTE ACQUA
FREDDA
9. TORRENTE ALVO
10. TORRENTE LA VELLA
Carta dei titoli minerari della regione
BASILICATA
CONCESSIONI DI COLTIVAZIONE IN BASILICATA
1. CALCIANO
Selezione in base alla provincia
2. CANDELA
1. Matera (17)
3. COLABELLA
2. Potenza (7)
4. FONTE SAN
DAMIANO
5. GARAGUSO
6. GORGOGLIONE
Nota: I titoli ricadenti in più di una
provincia sono conteggiati più volte,
una per ciascuna provincia
7. IL SALICE
8. MASSERIA
MONACO
Carta dei titoli minerari della regione
BASILICATA
9. MASSERIA
VIORANO
10. MONTE MORRONE
11. MONTE VERDESE
12. NOVA SIRI SCALO
13. ORSINO
14. POLICORO
15. RECOLETA
16. S. TEODORO
17. SCANZANO
18. SERRA PIZZUTA
19. TEMPA ROSSA
20. VAL D'AGRI
Concessione mineraria “Gorgoglione”: Ampliamento Concessione Studio Preliminare Ambientale
Produzione di olio greggio distinta per regione/zona marina
Produzione di gas naturale distinta per regione/zona marina
Produzione mensile di olio greggio distinta per titolo minerario Regione Basilicata Anno 2014
Produzione mensile di gas naturale distinta per titolo minerario Regione Basilicata Anno 2014
CONCESSIONI DI STOCCAGGIO IN BASILICATA
1. CUGNO LE MACINE
STOCCAGGIO
1. Matera (1)
Nota: I titoli ricadenti in più di una provincia sono
conteggiati più volte, una per ciascuna provincia
Carta dei titoli minerari della regione
BASILICATA
Per quanto riguarda la concessione CUGNO LE MACINE STOCCAGGIO, rilasciata nel 2012
alla Geogastock S.p.A. (Regione Basilicata), sono stati effettuati preliminarmente lavori per la
messa in sicurezza delle installazioni da trasferire da ENI, (concessionario della concessione
di coltivazione originaria) a Geogastock; il 14 novembre 2013 sono state trasferite, previo
accertamento dell’Ufficio Territoriale UNMIG di Napoli, le pertinenze e le responsabilità sui
luoghi di lavoro. I lavori di apprestamento per lo stoccaggio dovrebbero consentire l’entrata in
esercizio nel 2016 garantendo 700 milioni di standard metri cubi di ulteriore capacità di
stoccaggio e 10 milioni di standard metri cubi al giorno di punta.
Centrali
Centrale di raccolta e trattamento CENTRO OLIO VAL D'AGRI (COVA)
Id
34
Nome centrale
CENTRO OLIO VAL D'AGRI
Minerale
OLIO
Comune
VIGGIANO
Provincia
Potenza
Regione
BASILICATA
Area occupata
181850 (mq)
Operatore
ENI
Note
VAL D'AGRI
Numero pozzi allacciati
34
Per il gas trattato nella centrale è stata determinata la composizione percentuale
molare del gas. Il potere calorifico superiore, la densità relativa e l’indice di Wobbe
calcolati dalla composizione molare del gas, rientrano nei parametri di accettabilità
della qualità del gas fissati dal Decreto Ministeriale 19 febbraio 2007
1. Controllo del 30/09/2013
Pozzi allacciati alla centrale
Pozzi in produzione
1.
AGRI 001 OR A - 001 OR B
2.
ALLI 001 OR A
3.
ALLI 002 OR
4.
ALLI 004 OR
5.
CERRO FALCONE 001 DIR B
6.
CERRO FALCONE 002X OR C
7.
CERRO FALCONE 003 X OR A
8.
CERRO FALCONE 005 OR
9.
CERRO FALCONE 006 OR
10. CERRO FALCONE 008 OR A
(25)
11. MONTE ALPI 001 OR B
12. MONTE ALPI 002 OR A
13. MONTE ALPI 004 X
14. MONTE ALPI 005 0R
15. MONTE ALPI 006 OR
16. MONTE ALPI 007 OR
17. MONTE ALPI 008 OR
18. MONTE ALPI E 001
19. MONTE ALPI N 001 OR B
20. MONTE ENOC 002 OR
21. MONTE ENOC 004 DIR
22. MONTE ENOC 005 OR A
23. MONTE ENOC 010 OR B
24. MONTE ENOC NW 001 DIR A
25. MONTE ENOC W 001 OR A
Pozzi produttivi non eroganti
(8)
1. ALLI 003 OR
2. CERRO FALCONE 004 OR - 004 OR A
3. CERRO FALCONE 009 OR
4. MONTE ALPI 003 DIR
5. MONTE ALPI W 001
6. MONTE ENOC 001 OR A
7. MONTE ENOC 003 OR A
8. MONTE ENOC 009 OR
Attività congiunte: Campagne di controllo e indagini conoscitive Val d’Agri
È stata effettuata una specifica campagna di controlli sulle attività svolte nel primo
trimestre 2013 nell’ambito della concessione VAL D'AGRI.
Le attività, svolte dalle Divisioni I, IV, V e VIII, hanno riguardato: la verifica della
congruità tra le capacità produttive di ogni pozzo; la produzione prevista e quella
effettivamente realizzata e registrata in centrale; il controllo delle operazioni svolte nei
piazzali pozzi, lungo le condotte di collegamento e nel centro olio; l’analisi della
composizione del gas e del grado API degli idrocarburi liquidi prodotti nella
concessione e l’analisi dei reflui provenienti dal trattamento degli idrocarburi prodotti.
Dai sopralluoghi è stato verificato che le attività in svolgimento, gli impianti, le
installazioni e le facilities fossero rispondenti alle autorizzazioni rilasciate e alle norme
di settore.
Attenzione particolare è stata data alla verifica della rispondenza tra la capacità
produttiva dei pozzi, la produzione mensile preventivata e comunicata all’Ufficio
Territoriale UNMIG di Napoli (divisione IV) e le quantità prodotte.
E’ stato rilevato che la differenza riscontrata tra i 3 valori (capacità produttiva,
programma di produzione mensile della Società riferito al primo trimestre 2013 e la
produzione effettiva realizzata) è imputabile agli attuali impianti di trattamento gas del
COVA (Centro Oli Val d’Agri - capacità di trattamento gas 3,1 MSm3) che risultano
insufficienti a trattare la piena capacità produttiva dei pozzi dell’area di Cerro Falcone
entrati recentemente in esercizio, caratterizzati da una elevata produzione di gas. Con
la realizzazione della quinta linea di trattamento, attualmente in costruzione, il Centro
Olio Val d’Agri potrà trattare fino a 4,66 MSm3/g di gas, permettendo la
programmazione e quindi l’utilizzo della massima capacità produttiva dei pozzi ad oggi
esistenti, pari a 4,56 MSm3/g. L’investimento previsto è di 250 M€ e la durata prevista
dei lavori 20 mesi.
I risultati delle analisi hanno evidenziato che i reflui acquosi sono costituiti da acque
di strato caratterizzate da una composizione costante nel tempo.
Per quanto riguarda le indagini eseguite sul gas naturale e la determinazione del grado
API degli idrocarburi liquidi, si è riscontrata la sostanziale costanza nel tempo delle
caratteristiche di olio e gas.
Centrali
Centrale di raccolta e trattamento PISTICCI GAS
Id
32
Nome centrale
PISTICCI GAS
Minerale
GAS
Comune
PISTICCI
Provincia
Matera
Regione
BASILICATA
Area occupata
15000 (mq)
Operatore
ENI
Numero pozzi allacciati
30
Per il gas trattato nella centrale è stata determinata la composizione percentuale
molare del gas. Il potere calorifico superiore, la densità relativa e l’indice di Wobbe
calcolati dalla composizione molare del gas, rientrano nei parametri di accettabilità
della qualità del gas fissati dal Decreto Ministeriale 19 febbraio 2007
1. Controllo del 29/10/2013
Pozzi allacciati alla centrale
Pozzi in produzione
(4)
1. MASSERIA GALTIERI 001
2. PISTICCI 039
3. TORRENTE VELLA 001
4. VARISANA 002
Pozzi produttivi non eroganti (17)
1.
CANALDENTE 001
2.
DEMMA 001
3.
DEMMA 002 X
4.
LOCANTORE 001
5.
PISTICCI 002
6.
PISTICCI 006
7.
PISTICCI 007
8.
PISTICCI 020
9.
PISTICCI 023
10.
PISTICCI 032 DIR
11.
PISTICCI 033 DIR
12.
PISTICCI 034 DIR
13.
PISTICCI 035
14.
PISTICCI 036
15.
PISTICCI 037
16.
PISTICCI 038 DIR
17.
S.CATALDO 002
Pozzi ad altro utilizzo
(3)
1. CASTELLUCCIO 001
2. PISTICCI 021
3. TREDICICCHIO 001
Pozzi potenzialmente utilizzabili per lo stoccaggio (6)
1.
PISTICCI 003
2.
PISTICCI 012
3.
PISTICCI 017
4.
PISTICCI 025 DIR APPR A
5.
PISTICCI 026 DIR APPR A
6.
PISTICCI 027 DIR APPR A
Centrali
Centrale di raccolta e trattamento GARAGUSO
Id
41
Nome centrale
GARAGUSO
Minerale
GAS
Comune
GARAGUSO
Provincia
Matera
Regione
BASILICATA
Area occupata
4426 (mq)
Operatore
EDISON
Numero pozzi allacciati
5
Per il gas trattato nella centrale è stata determinata la composizione percentuale
molare del gas. Il potere calorifico superiore, la densità relativa e l’indice di Wobbe
calcolati dalla composizione molare del gas, rientrano nei parametri di accettabilità
della qualità del gas fissati dal Decreto Ministeriale 19 febbraio 2007
1. Controllo del 05/06/2013
Pozzi allacciati alla centrale
Pozzi in produzione
(1)
1. ACCETTURA 001 BIS
Pozzi produttivi non eroganti (4)
1. ACCETTURA 002 DIR ST
2. ACCETTURA 003
3. ACCETTURA 004
4. ACCETTURA 005 DIR ST
Royalties
Gettito royalties anno 2013
Proventi delle royalties applicate alle produzioni idrocarburi degli anni
2011 e 2012
Dati al 31 dicembre 2013
Aggiornamento del 1 agosto 2014
Avvertenze:
Gli importi indicati si riferiscono ai versamenti delle royalties effettuati
nell'anno contabile 2013.
I corrispettivi versati sono relativi alle seguenti aliquote:
1. aliquote della produzione di gas del 2011, versate a seguito della
aste effettuate presso la piattaforma di negoziazione P-Gas a
gennaio del 2013;
2. aliquote della produzione di gas e olio del 2012, versate alla data del
30 giugno 2013;
3. aliquote della produzione di gas del 2012, versate a seguito della
aste mensili effettuate da agosto a dicembre 2013 presso la
piattaforma di negoziazione P-Gas.
4. aliquote della produzione di gas del 2013, erogate in anticipo a
dicembre 2013 a seguito di accordo fra operatori ed Ente locale.
La parte residua delle royalties delle produzioni del 2012, valorizzate
presso la piattaforma di negoziazione P-Gas, saranno versate nei primi
mesi del 2014 e i relativi importi saranno pubblicati nella pagina "Gettito
royalties - Anno 2014".
I dati non presentano le royalties corrisposte dai produttori operanti nel
territorio della Regione siciliana per le concessioni di coltivazione degli
idrocarburi conferite dall'Ente regionale.
VERSAMENTI EFFETTUATI
Operatori
1. Eni
Per
Per
produzioni
produzioni
Anno 2013
Anno 2012 (€)
(€)
Per
produzioni
Anno 2011
(€)
Totale gettito
Anno 2013 (€)
352.382,88 232.722.751,22 15.424.224,00 248.499.358,10
2.
Shell Italia
E&P
231.298,08 129.517.943,18 50.214,35
3.
Società Ionica
Gas
0,00
15.988.379,61 3.813.993,78 19.802.373,39
4. Edison
0,00
11.654.671,37 1.281.193,86 12.935.865,23
Società
5. Adriatica
Idrocarburi
0,00
3.218.428,15
1.366.860,59 4.585.288,74
Eni
6. Mediterranea
Idrocarburi
0,00
1.655.586,57
0,00
1.655.586,57
129.799.455,61
7.
Gas Plus
Italiana
0,00
1.085.568,82
0,00
1.085.568,82
8.
Medoilgas
Italia
0,00
911.148,90
0,00
911.148,90
9.
Società Padana
0,00
Energia
797.026,91
0,00
797.026,91
Totale
583.680,96 397.551.504,73 21.936.486,58 420.071.672,27
DESTINATARI DEL GETTITO
Per
produzioni
Anno 2013
(€)
Per
Per
produzioni
produzioni
Anno 2011
Anno 2012 (€)
(€)
1. Stato
0,00
57.338.138,80 21.747.033,45 79.085.172,25
2. Regioni
0,00
195.185.068,28 189.453,13
Destinatari
Totale gettito
Anno 2013 (€)
195.374.521,41
3. Comuni
583.680,96
32.358.564,01 0,00
32.942.244,97
Fondo
riduzione
4.
prezzo
carburanti
0,00
93.224.035,28 0,00
93.224.035,28
Aliquota
5. ambiente e
sicurezza
0,00
19.445.698,36 0,00
19.445.698,36
583.680,96
397.551.504,73 21.936.486,58 420.071.672,27
Totale
Tabella in formato pdf
Gettito degli anni precedenti
Gettito royalties anno 2013 - Importi destinati allo Stato
Operatori petroliferi e relativi importi versati
Operatore
Per
produzioni
Anno 2013
(€)
Per
produzioni
Anno 2012
(€)
1. Eni
0,00
43.965.117,78 15.373.413,19 59.338.530,97
2. Edison
0,00
6.142.210,78 1.281.193,86
7.423.404,64
Società Ionica
0,00
Gas
4.614.323,64 3.725.565,81
8.339.889,45
0,00
1.329.682,88 1.366.860,59
2.696.543,47
0,00
674.539,16
0,00
674.539,16
Eni
6. Mediterranea 0,00
Idrocarburi
435.882,76
0,00
435.882,76
3.
Società
4. Adriatica
Idrocarburi
5.
Medoilgas
Italia
Per
Totale gettito
produzioni
Anno 2013 (€)
Anno 2011 (€)
Società
7. Padana
Energia
8.
0,00
167.375,66
0,00
167.375,66
Gas Plus
Italiana
0,00
9.006,14
0,00
9.006,14
Totale
0,00
57.338.138,80 21.747.033,45 79.085.172,25
Gettito royalties anno 2013 - Importi destinati alla Regione Basilicata
Operatori petroliferi e relativi importi versati
Operatore
Per
produzioni
Anno 2013
(€)
Per
Per
produzioni
produzioni
Anno 2011
Anno 2012 (€)
(€)
Totale gettito
Anno 2013 (€)
0,00
91.810.760,41
50.810,81
91.861.571,22
Shell Italia
E&P
0,00
77.063.176,03
50.214,35
77.113.390,38
Totale
0,00
168.873.936,44 101.025,16 168.974.961,60
1. Eni
2.
Gettito royalties anno 2013 - Comuni
Comuni
Per
produzioni
Anno 2013
(€)
Per
produzioni
Anno 2012
(€)
1.
Viggiano
0,00
19.686.908,22 0,00
19.686.908,22
2.
Calvello
0,00
4.334.732,09
0,00
4.334.732,09
3.
Grumento
Nova
0,00
2.889.821,40
0,00
2.889.821,40
4.
Marsico
Nuovo
0,00
2.167.366,04
0,00
2.167.366,04
5.
Montemurro
0,00
722.455,35
0,00
722.455,35
0,00
0,00
583.680,96
28. Marsicovetere 583.680,96
Totale
583.680,96
Per
produzioni
Anno 2011
(€)
32.358.564,01 0,00
Totale gettito
Anno 2013
(€)
32.942.244,97
Gettito royalties anno 2013 - Importi destinati al Fondo riduzione prezzo
carburanti
Operatori petroliferi e relativi importi versati
Operatore
Per produzioni
Anno 2012 (€)
1. Eni
51.947.935,35
2. Shell Italia E&P
38.855.383,14
3. Edison
692.685,85
4. Società Ionica Gas
671.360,57
5. Società Adriatica Idrocarburi 500.244,35
6. Gas Plus Italiana
317.317,99
7. Società Padana Energia
239.108,03
Totale
93.224.035,28
Fondo riduzione prezzi carburanti - Bonus Idrocarburi
Bonus Idrocarburi
* Fonti Informative
MISE - DGRME - Rapporto annuale 2014 - Attività dell’anno 2013
MISE - Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e delle Georisorse (ottobre
2014)
Intesa Stato-Regione per la prospezione ricerca e coltivazione di
idrocarburi:
Il ruolo della Regione Basilicata (Prima conferenza Petrolio e Ambiente
marzo 2011)
Regione Basilicata - Carta Titoli Minerari Vigenti - Situazione al 31
agosto 2013
Regione Basilicata - Carta Impianti – Situazione al 30 giugno 2013
ENI - ENI in Basilicata - Local Report 2012
ENI - ENI in Basilicata - Local Report 2013
ENI - Centro Olio Val d'Agri (COVA)
ENI - Progetto “Pergola 1”
ENI - Attività di bonifica
TOTAL E&P Italia S.p.A - Rapporto di attività 2013 in Basilicata
TOTAL E&P Italia S.p.A - Progetto Tempa Rossa
TOTAL E&P Italia S.p.A - Progetto Tempa Rossa a Taranto
Attività petrolifere in Basilicata e relativo monitoraggio ambientale
(Camera dei Deputati - Servizio Studi)
Osservatorio Ambientale della Val d'Agri
Pozzi appartenenti alla concessione Val d’Agri
Dati estrazioni Viggiano
Dati estrazioni Pisticci
Dossier&Approfondimenti
Dossier di Legambiente – Petrolio in Val d’Agri
Petrolio in Basilicata dal passato al futuro
La video-inchiesta "Mal D'Agri". Un documento video che cerca solo di fare
uno spaccato reale e dettagliato dei reali pericoli che ENI e le sue consorelle di
tutto il mondo stanno producendo nella meravigliosa Val D'Agri, con l'estrazione
di 185.000 barili di petrolio (con i giacimenti Tempa Rossa e Pergola 1), sino ad
arrivare ai 400.000 barili al giorno prefissati...
Intervista ad Enzo Vinicio Alliegro* sul libro "Il totem nero. Petrolio, sviluppo e
conflitti in Basilicata" (occultamento programmatico - mimetizzazione della
presenza - mistificazione identitaria - ambiguità terminologica autoritarismo cognitivo delle compagnie petrolifere
internazionali) (*docente di Scienze etnoantropologiche presso l' Università
Federico II di Napoli)
Tutti i limiti dello #sbloccatrivelle. La legge Sblocca-Italia apre a gas e petrolio,
stoccaggi e prospezioni petrolifere (in terra e a mare), gasdotti e rigassificatori,
e nel nome di un interesse strategico chiude le porte alla democrazia e alla
partecipazione, tanto da parte delle amministrazioni locali quanto dei cittadini.
Emblematico il "caso Basilicata".
Trivelle, la Basilicata raddoppia. In Gazzetta ufficiale il decreto che rende
operativo il "Memorandum d’intesa sul futuro estrattivo della Basilicata" tra
Regione e governo. Secondo l'esecutivo, garantirà “17 miliardi di euro di
investimenti, oltre 100mila posti di lavoro addizionali". Per vent'anni verranno
liberalizzate le concessioni estrattive, la cui gestione passa a Roma. Viene
meno, così, il ruolo delle amministrazioni locali: chi penserà alla tutela del
territorio?
Il Sud dentro al barile. Nella Valle del Sauro, in Basilicata, i cittadini si
oppongono al progetto "Tempa Rossa", maxi giacimento da 50mila barili di
greggio al giorno di Total, Shell e Mitsui. Entro il 2016 dovrebbero entrare in
attività 8 pozzi, tra Gorgoglione e Corleto Perticara. Ma è un affare anche
pugliese, visto il coinvolgimento dell'oleodotto Viggiano-Taranto. A metà luglio il
presidente del Consiglio Renzi aveva definito "comitatini" le realtà che si
oppongono alla devastazione ambientale delle trivelle
Trivelle d’Italia. Perché il nostro Paese è un paradiso per petrolieri
Report (2002) - Petrolio in Val d'Agri: quali benefici?
Petrolio in Basilicata: effetti collaterali indesiderati
Nero d’Italia - un documentario sul petrolio (trailer)
Nero d’Italia. Come il petrolio di Eni sta uccidendo la Basilicata e
avvelenandoci tutti
22/09/2008 - Quel petrolio che non porta ricchezza. La Basilicata e l'oro nero:
aumenta l'inquinamento, ma non i benefici. Pochi i lucani assunti nel comparto
17/04/2012 - L’oro nero in Lucania? Inquinamento e pochi soldi
15/06/2012 - Val D’Agri: Il Dio petrolio e una Madonna nera
06/11/2014 - Petrolio e danni alla salute, evidenziati da Arpab e Dipartimento
regionale. Ma nonostante tutto in Basilicata manca una sanità pubblica
d'emergenza
07/11/2014 - La Basilicata è assediata dai tumori. Aumentano patologie
oncologiche, leucemie, linfomi e malattie croniche
08/11/2014 - "Alle generazioni che verranno chiedo perdono per come
abbiamo rovinato la Basilicata". Il presidente dell'Ordine degli architetti
lucani, Michele Graziadei, sulla svendita del territorio lucano
16/11/2014 - Lettera aperta a Pittella, Schiassi e Santoro. L'ingegnere
Antonio Alberti*: "Evitiamo che l'ignoranza di oggi possa fare da scudo domani"
*(ingegnere nucleare di Viggiano, laureatosi alla Sapienza nel 1980 e che opera nel
settore dell’energia da 34 anni)
Il distretto petrolifero: struttura e funzionamento. Il caso della Val d'Agri
Sorveglianza sanitaria delle popolazioni residenti nelle aree regionali di
estrazione petrolifera. Relazione e proposte di sviluppo delle attività (dr.ssa
Gabriella Cauzillo - Regione Basilicata - Dipartimento Salute – Ufficio Politiche
della Prevenzione - Osservatorio Epidemiologico Regionale; dr.ssa Laura Gori,
dr.ssa Maria Vincenza Liguori - ARPAB - Settore Epidemiologia Ambientale)
Danni alla salute umana causati dall’idrogeno solforato (Maria Rita D’Orsogna
- Department of Mathematics, California State University at Northridge, Los
Angeles; Thomas Chou - Department of Biomathematics, David Geffen School
of Medicine, University of California, Los Angeles)
Responsabilità per danno all'ambiente e bonifica dei siti contaminati
Studio geologico e delle caratteristiche geochimiche delle acque sotterranee
della Val Basento - Moliterni G. **; Summa M.L.*, Scarciolla M.*
(**Grazia Moliterni-–Tirocinante ARPAB *Maria Lucia Summa- Arpab –Ufficio
Suolo e Rifiuti –Dip. di Matera *Mario Scarciolla- Arpab –Ufficio Suolo e Rifiuti
Dip. di Matera)
Riferimenti Legislativi
Decreto “Sblocca Italia” (convertito in legge) – Artt. 36 – 38
Legge di Stabilità - Sintesi del contenuto (Servizio Studi della Camera Dipartimento Bilancio)
Legge di Stabilità 2015 - Opere e infrastrutture per idrocarburi
Con i commi 552 e 553, inseriti al Senato, si estende il regime di
autorizzazione unica alle opere e infrastrutture necessarie ed indispensabili per
assicurare lo sfruttamento di titoli concessori relativi agli idrocarburi. Sono
dunque assimilate alle opere strategiche, per quanto concerne il procedimento
di autorizzazione, quelle necessarie al trasporto, stoccaggio, trasferimento degli
idrocarburi in raffineria, alle opere accessorie, ai terminali costieri e alle
infrastrutture portuali strumentali allo sfruttamento di titoli concessori, comprese
quelle localizzate fuori dal perimetro delle concessioni di coltivazione.
Le disposizioni dell’articolo 57 del D.L. 5/2012, relative alla strategicità di alcune
infrastrutture strategiche, si applicano, su istanza del proponente, anche ai
procedimenti in corso relativi all’autorizzazione di opere rispetto alle quali sia
stato adottato un decreto di compatibilità ambientale alla data di entrata in
vigore della presente legge.
Infine, il comma 554, inserito al senato, richiede l’intesa delle regioni
interessate nella definizione, da parte del Ministero dello sviluppo economico,
sentito il Ministero dell’ambiente, del Piano delle aree in cui sono consentite le
attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di
stoccaggio sotterraneo di gas naturale. In caso di mancato raggiungimento
dell'intesa, peraltro, gli atti vengono rimessi alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri.