scarica - Engage

p22
gli spot del
super bowl
p25
lo scatto di
condé nast
p26
mobile: la
carica dei 200
n°002 5 febbraio 2014
coverstory p10
Mobile,
Nativo,
Interattivo
Il video advertising continua nella
sua inarrestabile crescita, trainato
dall’incremento delle audience e dalla
diffusione di dispositivi mobili sempre più
performanti. L’evoluzione è in senso “nativo”
e “social”, mentre si profila all’orizzonte una
rivoluzione: quella del Programmatic Buying
p28
Nuovi gtld,
si parte
Il nuovo food magazine per chi ama gustare e vivere il cibo.
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MOBILE, NATIVO,
INTERATTIVO 10-16
n°002 | 05 febbraio 2014
f o c u s
.store
4 - START
di Simone Freddi
.music
.web
.online
.app
.site
.hotel
.news
6 - TOP OF THE WEEK
Il meglio della settimana
8 - PEOPLE
Manager in movimento
.shop
.blog
gTLD
La
in questo numero
rivoluzione
18 - MARKETING
AmEx lancia Payback
19 - NEXT
News dal futuro
20 - SPOT
La leggenda di Heineken
22 - SUPERBOWL
A vincere è la creatività
24 - NUMBERS
Media in cifre
25 - media
Lo scatto di Condé Nast
26 - MOBILE
La carica dei 200
32 - E-PAYMENT
L'Italia deve rincorrere
del
28-31
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
inizia oggi
3
start
Engage è una
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Andy Viscanti, Lorenzo
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Grafica e impaginazione
RubberDuck
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Amministrazione
[email protected]
di SIMONE FREDDI
Il futuro
è mobile
i sono cose che chi non ha mai
“messo la testa” su un sito
editoriale - come me fino a
quest’anno - non può capire. Per esempio, la febbrile attesa per il report serale
di Google Analytics, che ormai aspettiamo come una sorta di “pagella” del lavoro svolto in giornata. E che insegna moltissimo su cosa interessa ai nostri utenti e
cosa invece, in sostanza, interessa a noi.
Ad ogni modo, senza fare alcuna promozione particolare e senza nemmeno avere compiuto alcuni passi opportuni, come
per esempio entrare in Google News, abbiamo già abbattuta la barriera dei 5 mila
utenti unici al giorno. I "report-pagella"
non riportano il voto, ma per noi è una
promozione piena, considerando che siamo online solo da due settimane.
Il dato più interessante, comunque, è
questo: un terzo delle nostre visite, oltre
il 50% nel week end, arriva da dispositi-
C
vi iOS o Android, sostanzialmente quindi
da smartphone e tablet. Sono numeri in
linea con quello che dicono tutte le ricerche eppure, a vederli associati a Engage.
it, fanno impressione e ci “costringono”
ad accelerare lo sviluppo della versione
mobile del sito, che arriverà a breve.
Del resto Facebook, che ieri ha compiuto
10 anni, ha già tracciato la strada. Da tempo il social network più amato del mondo è diventato essenzialmente una piattaforma mobile, e mentre qualsiasi altro
operatore, editoriale o non, si interroga
su come integrare i telefonini nel proprio
business senza danneggiare i ricavi “classici”, Zuckerberg (o “Mark”, come confidenzialmente si firma nell’app del momento, “A Look Back”) e soci intascano
miliardi di dollari a quarter con il Native
Advertising.
Sono dati sotto gli occhi di tutti, meglio
muoversi in fretta. Start!
#140
pensieri da twitter
Traffico
[email protected]
Diffusione e iscrizioni
[email protected]
Nereo Sciutto
Paolo Iabichino
mirko pallera
Pubblicità e iniziative speciali
Vania Camillozzi
[email protected]
[email protected]
tel. +39.335 5653522
Oggi è il giorno in
cui ogni anno ci
ricordano quanta
distanza ci sia
fra l'industria
dell'advertising di
casa nostra e gli
Usa #SuperBowl
Ma perché
continuiamo
a chiamarle
riunioni, se quasi
sempre dividono?
Stay funky.
4
@nereo
@Iabicus
@mirkopallera
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
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top week
of
the
mercoledì 29
venerdì 31
presentare i 1,9 milioni di utenti al giorno nell’informazione “di qualità”.
☞ Sempre sul fronte concessionarie, allargamento anche
per la Manzoni. La concessionaria
guidata dall’a.d. Massimo Ghedini dal
primo febbraio gestisce la raccolta
della pubblicità nazionale del Corriere dell’Umbria.
☞ Nuova concessionaria per
Affaritaliani, che affida la
raccolta pubblicitaria a WebSystem. Con i quattrocentomila utenti
unici giornalieri portati in dote dal quotidiano online diretto da Angelo Maria
Perrino, la concessionaria di adv digitale di Gruppo 24 Ore ora arriva a trap-
☞ Causa sciopero dei giornalisti, salta il debutto del
nuovo Gazzetta.it. Rcs Media Group si consola presentando Doveclub.it, nuovo sito di ecommerce travel di alta gamma
collegato al mensile Dove.
giovedì 30
francesco
caio
☞ A Palazzo Chigi è il giorno della presentazione del Rapporto Caio, "road map" per l’attuazione
dell’Agenda Digitale in Italia. Nei piani,
l’obiettivo di coprire il 50% degli italiani
con la banda larga di nuova generazione entro 3 anni. Gli investimenti dovranno partire dal settore privato, mentre lo
scorporo della rete non sarà necessario,
se verranno rispettati gli obiettivi.
☞ Cayenne si aggiudica la comunicazione 2014 di Porsche Italia.
L'agenzia di cui è direttore generale Lapo
Brogi ha infatti vinto la gara indetta dalla
6
casa automobilistica, che ha visto il coinvolgimento di 4 strutture.
☞ Giornate di trimestrali per le
multinazionali. Spicca quella di Facebook: nel Q4 2013 i ricavi derivanti dalla
pubblicità hanno toccato i 2,34 miliardi di
dollari (+76% sul 2012), più della metà dei
quali generati dal
mobile.
☞ Gara media per Pureessentiel. Il brand
francese
dell’aromaterapia, già presente in oltre tremila farmacie e parafarmacie italiane,
quest’anno scommette ancora di più sul nostro Paese con un budget di 700
mila euro per la comunicazione, al centro al momento di una consultazione
cui starebbero partecipando diverse agenzie
e che dovrebbe concludersi entro metà febbario. Il focus sarà sulla tv
ma anche il digitale dovrà avere un ruolo importante.
☞ Viene annunciato
l’accordo, di respiro
globale, siglato tra
la piattaforma di social data DataSift e
Data Alliance, la società
di Wpp .La collaborazione
consentirà alle company
della holding di attingere a una grande mole
di informazioni proveniente dalle maggiori
community, come Twitter, Tumblr e Facebook.
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
lunedì 03
☞ Sui siti di Iab Italia, Fcp-Assointernet, Assocom, Unicom e
Upa, arriva il secondo lotto di documenti prodotti nell’ambito della cooperazione tra queste importanti associazioni per lo studio e la definizione
di parametri operativi per la pubblicità online. Molte le materie trattate,
dai formati mobile al funzionamento
alle modalità di conteggio delle impression da parte degli ad server.
☞ Cereali Nesquik torna on
air con un ingrediente in più:
il divertimento. Oltre allo spot
di McCann, la nuova campagna prevede anche un esclusivo web game
in partnership con Angry Birds e
accessibile dal sito nestle.angrybirds.com.
☞ Pubblicati i dati
d’ascolto dell’esordio della Nazionale
italiana di Rugby
al torneo delle 6 Nazioni, trasmesso da
Dmax. L’evento ha
ottenuto 2,5 milioni di telespettatori, con una share
media del 4,5. Un risultato
positivo che premia gli sforzi del canale di Discovery Italia per riportare
il Torneo in chiaro.
martedì 04
☞ Facebook compie 10 anni.
Un traguardo importante,
fatto di una crescita
costante. Accessibile
da mobile ovunque ci
si trovi e utilizzato da
1,2 miliardi di persone
su base mensile, Facebook, a dieci anni, è già grande! Il
compleanno è stato festeggiato con
gli iscritti ai quali è stato dedicato
"A Look Back", video personalizzato con il quale ricostruire i momenti più salienti della propria presenza
sul social network.
☞ Al termine di una ricerca
durata mesi, il Cda Microsoft
nomina il nuovo ceo: è Satya Nadella, top manager interno, finora vicepresidente della divisione Cloud
della compagnia. Per il dimissionario Steve Ballmer, smentite le voci di
un addio a Redmond: continuerà a
sedere nel consiglio. Anche Bill Gates torna in sella, come consulente
tecnologico.
☞ Homaway si presenta
in Italia annunciando il
suo primo ufficio tricolore a roma. Per il leader mondiale delle case
vacanza il fatto di avere un presidio fisico nel nostro Paese, ampia anche
il razione d'azione
in ambito comunicazione, che sarà articolata nei prossimi mesi.
☞ La gara per definire il
partner creativo di Expo 2015
è ufficialmente in corso. Il budget,
stanziato per ideazione, sviluppo
e realizzazione del piano di comunicazione dedicato all'evento mondiale, è stato fissato in 6 milioni di
euro. Tra i protagonisti della comunicazione è già stabilito che ci sarà
la Mascotte di Expo 2015 disegnata da Disney Italia. Per
l'aglio che ne compone il naso, scelto il nome Guaglio' tramite un
concorso partito a dicembre.
satYa
Nadella
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
7
people
MANAGER IN
MOVIMENTO
8
Stefan Bardega j ZenithOptimedia
Giovanni Fantasia j Nielsen Italia
Nuova nomina a livello globale
per ZenithOptimedia. La centrale
ha assegnato all’head of digital and
managing partner di MediaCom Uk
Stefan Bardega il ruolo di global
chief digital officer. Nel nuovo incarico, Bardega sarà a capo della
strategia digital globale di ZenithOptimedia, ruolo
rimasto vacante per due anni. Bardega, in MediaCom dal 2006, si unirà alla divisione basata a Londra di ZenithOptimedia Worldwide a marzo, occupandosi anche della costruzione del team digital, e
riporterà a Belinda Rowe, global managing partner
di ZenithOptimedia.
Giovanni Fantasia è, dal primo
febbraio, il nuovo amministratore delegato di Nielsen Italia. Fantasia sostituisce Roberto Pedretti,
alla guida di Nielsen negli ultimi tre
anni e ora incaricato, nell’ambito di
un’evoluzione organizzativa interna
a livello europeo, di guidare l’espansione di Nielsen in
Turchia, una delle economie mondiali a più alto potenziale di crescita. Giovanni Fantasia ha operato negli ultimi 20 anni sia in aziende globali consolidate
che in start up emergenti, maturando un’ottima conoscenza del mondo online, ecommerce e media, con
una forte passione e attenzione al consumatore.
Roberta Battocchio j Hearst Magazines
Andrea Torcoli j Plan.net
La divisione Advertising di Hearst Magazines Italia si è arricchita della professionalità di Roberta
Battocchio, chiamata ad assumere il ruolo di vicedirettore generale
nell’ambito della divisione Advertising. All’interno della divisione Adv,
Battocchio ha assunto la responsabilità del marketing
e dei progetti speciali di comunicazione multimediale
e multicanale realizzati tailor made sulla base delle esigenze dei clienti. Ha inoltre un mandato specifico sullo
sviluppo di progetti di comunicazione dedicati al settore arredo. Uno dei suoi primi impegni sarà occuparsi
del progetto Be Original 2014 di Elle Decor Italia.
Andrea Torcoli entra in Plan.net
come copy senior. Copywriter e digital strategist, prima di entrare nel
team di Plan.net ha lavorato come
digital copywriter e digital strategist
presso Tribal Ddb e successivamente in Leo Burnett Milano per clienti
come Procter&Gamble, Fiat Chrysler e Samsung, dedicandosi allo sviluppo di progetti di branded content e
digital activation. Marchigiano, classe 1981, Andrea Torcoli ha raccolto nel 2013 diversi riconoscimenti (ADC*E,
Eurobest, Epica). Torcoli assume il ruolo di senior copy
e digital strategist, e seguirà i progetti di Plan.net e i
progetti integrati con i creativi di Serviceplan.
Chiara Moroni j Noesis Comunicazione
Heike Birlenbach j Lufthansa
Noesis Comunicazione, agenzia
di relazioni pubbliche indipendente,
ha annunciato la nomina di Chiara
Moroni come head of Public Affairs. Nel nuovo ruolo la manager assume la responsabilità delle relazioni
istituzionali e delle attività strategiche dirette agli stakeholder. Nel suo percorso formativo, Moroni ha approfondito la conoscenza di diversi
modelli legislativi e regolamentari. Ha inoltre ricoperto
un ruolo all’interno delle Istituzioni Pubbliche in qualità di deputato della Camera e componente delle Commissioni Bilancio e Sanità dal 2001 al 2013.
Heike Birlenbach, ex capo della gestione degli equipaggi di cabina a Monaco, è stata nominata vice
president Sales e Services Europe di
Lufthansa. L’incarico sarà effettivo a
partire dal 1 marzo 2014. Con sede
a Francoforte, sarà responsabile
dell'organizzazione della divisione passeggeri di Lufthansa in Europa. Il suo mandato riguarderà le vendite,
il marketing e le operazioni aeroportuali. Birlenbach riporterà direttamente a Jens Bischof, chief commercial
officer e membro del consiglio Lufthansa. La manager
è stata anche capo di Lufthansa Italia (2009).
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013
345 MILIONI DI PAGINE VISTE
12 MILIONI DI CONTATTI UNICI
15 VERTICAL TEMATICI
LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in
grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una
linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e
tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich
Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza
qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.
Il video advertising continua
nella sua inarrestabile crescita,
trainato dall’incremento delle
audience e dalla diffusione di dispositivi mobili sempre più performanti. L’evoluzione è in senso
“nativo” e “social”, mentre si profila all’orizzonte una rivoluzione:
quella del Programmatic Buying
10
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
#(coverstory)
MOBILE, NATIVO,
INTERATTIVO
di andy viscanti
P
iù trentotto per cento, questo lo
straordinario incremento degli investimenti in digital video advertising nel 2013 nel nostro paese secondo Iab Italia. Un dato che dà la
misura di quanto il fenomeno stia letteralmente esplodendo. Il consumo di video online è infatti in netta crescita e il video advertising segue a ruota. Non stupisce, d’altra
parte, se si tiene conto di quanto il suono, le
immagini in movimento, le storie raccontate
portino valore aggiunto a un contenuto commerciale, con in più i vantaggi di misurabilità ed efficienza propri di internet.
Secondo le previsioni la tendenza si confermerà nell’anno in corso. Al digitale, fruito da
pc o mobile, secondo elaborazioni Audiweb
in Italia si dedica già un corrispettivo pari al
40% del tempo dedicato per persona alla tv.
Uno dei maggiori vantaggi dell’advertising
basato su video online è la possibilità di misurare in tempo reale l’andamento della campagna, le sue views effettive, la durata dell’esposizione del singolo utente. Le tecniche poi si
fanno sempre più sofisticate e puntano su formati meno invasivi per l’utente. Secondo una
ricerca di Yahoo! negli Stati Uniti il formato pre-roll, la cui visione parte appena prima
di un contenuto video, è quello che gli utenti accettano meglio, mentre il mid-roll, che
interrompe un contenuto, è meno tollerato.
In questo contesto in continua evoluzione
possono essere individuati alcuni trend trasversali. La prima parola d’ordine è mobile:
nel 2013 in Italia, secondo Audiweb, l’accesso online da smartphone è cresciuto del 28%,
e del 127% da tablet. I contenuti online vengono fruiti da una molteplicità di supporti,
non a caso sui device mobili in genere (comprese le console da gioco) si impiega ormai
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
il 46% del tempo totale speso sul web. Anche l’online video advertising va quindi pensato sempre più nell’ottica di una fruizione
in mobilità. Una seconda keyword da tenere d’occhio è native, ovvero: il video adv che
si integra agevolmente nello streaming dei
contenuti fruiti dall’utente è più efficace, incisivo, apprezzato. Cresce anche la tendenza all’interattività: una ricerca di TubeMogul
in partnership con l’ad server Innovi ha mostrato che in Usa i formati di video adv interattivi, che danno accesso a contenuti extra,
ad esempio associando al trailer di un film
la possibilità di acquistare i biglietti, stanno
prendendo sempre più piede.
E come dimenticare l’aspetto social: i video sono già di
per sé una forma di contenuto sociale, e su una piattaforma come Facebook ottengono migliori risultati di
Al digitale fruito da PC o
engagement rispetto a conmobile, secondo elaborazioni
Audiweb, in Italia si dedica
tenuti non-video, misurabili
già un corrispettivo pari al
in termini di like, commenti
40% del tempo dedicato per
e condivisioni. Ecco perché i
persona alla tv
brand oggi tendono a creare video ad hoc per i social
media, attraverso i quali raccontarsi al proprio pubblico.
Per i prossimi anni, in conclusione, è facile prevedere che il video advertising
L’aumento di accesso a internet vedrà alti tassi di svilupda tablet nel 2013
po, dato anche l’avanzare
di ciò che si configura come
un potente driver di crescita, il Programmatic Buying,
che consentendo di automatizzare l'aquisto degli spazi renderà sempre più stretto
l’abbraccio tra advertising e
L’incremento del video adv
nel 2013 secondo Iab Italia
tecnologia.
40%
+127%
+38%
11
#(coverstory)
SMARTCLIP
L’INNOVAZIONE È MULTISCREEN
In uno scenario che vede il video advertising in grande ascesa, in particolare su device mobili,
smartclip fornisce la soluzione per raggiungere la propria audience attraverso la pubblicità
video in-stream, mobile, su connected Tv o smart Tv, offrendo la possibilità di scegliere tra
differenti formati pubblicitari per raggiungere gli obiettivi della campagna
ttraverso la sua strategia
multiscreen, smartclip offre agli inserzionisti la giusta soluzione: raggiungiamo il target
ovunque esso stia guardando video,
su qualsiasi device e in qualsiasi momento». Così Luca di Cesare sottolinea il punto di forza della società da
lui guidata in veste di managing director, evidenziando come lo scenario attuale veda in netta crescita la fruizione
di contenuti video attraverso dispositivi mobili. Per aiutare il mercato a
comprendere tutte le opportunità del
video adv su mobile, smartclip promuoverà l’evento "Innovation training
- Video Mobile Advertising" il prossimo 12 febbraio a Milano. «Sono 11,5 milioni gli utenti giornalieri che utilizzano
uno smartphone o un tablet per accedere a internet, contro i 12,5 milioni che utilizzano un pc – spiega Di Cesare -. Tutto questo porterà a una più
ampia diffusione della pubblicità video che si evolverà verso una dimensione sempre più interattiva da ogni
schermo».
«A
In questo contesto, quali sono
i prodotti e servizi offerti da
smartclip?
Noi pensiamo che la pubblicità video
su mobile costituisca la nuova frontiera del video adv e come smartclip,
avendo l’innovazione nel nostro Dna,
abbiamo messo a punto soluzioni efficaci, efficienti e soprattutto misurabili
per utilizzare al meglio questo device.
E poiché ci piace che i nostri inserzionisti investano trovando conforto nei
12
dati, abbiamo condotto una ricerca
con Nielsen proprio per verificare l’efficacia delle campagne video su mobile. Presenteremo i dati in occasione
di un evento dedicato al tema il prossimo 12 febbraio presso l’Uci Cinemas
di Milano Fiori, dalle ore 17, ma posso
anticipare che circa il 75% degli intervistati ha manifestato un giudizio positivo verso questa forma di comunicazione.
Quali nuove opportunità esistono
per brand e investitori?
Sono diversi i formati che abbiamo
messo a punto negli ultimi mesi per
rispondere alle richieste degli inserzionisti: per avere annunci sempre
più impattanti e interattivi suggeriamo l’Engage Roll che offre,
all’interno del player, link
a contenuti video extra
e funzioni social attive,
o il Custom Video, l’innovativo formato sviluppato in collaborazione con IlMeteo.it
che, tramite la sponsorizzazione del contenuto
editoriale “Video
Meteo”, prevede
la personalizzazione esclusiva
del brand.
Quali sono
stati gli ultimi
risultati
economici per
smartclip? E
quali gli obiettivi per il 2014?
Il 2013 si è chiuso ben al di sopra dei
target annuali di fatturato, nonostante
un rallentamento degli investimenti nel
Q4. Per il 2014 vediamo segnali positivi, e l’anno è iniziato meglio di come
si è concluso il precedente. Abbiamo
obiettivi di crescita molto importanti
e per ottenerli, come sempre, puntiamo sull’innovazione. Le leve principali
saranno mobile e Premium Programmatic Buying, anche combinate. Per il
mobile riteniamo di essere in grado di
offrire un prodotto maturo che, combinato con le rilevazioni Audiweb, rappresenterà una logica estensione delle strategie di comunicazione video
di tutti i brand. Per quanto riguarda il
Premium Programmatic Buying, dopo
circa quattro mesi di test con i principali trading desk, stiamo osservando i primi investimenti importanti, sia in termini numerici che di
brand. Insomma, siamo decisamente fiduciosi. Posso poi
anticipare che il 12 febbraio, in
occasione dell’incontro sul tema
del mobile video adv, presenteremo un nuovo prodotto che ha già
dato ottimi risultati in fase di
test. E sarà solo
il primo per
quest’anno.
luca di cesare
Managing
director di
smartclip
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
VIDEOLOGY
il punto di contatto
tra tv e media digitali
Approdata nel mercato italiano agli inizi dello scorso anno, anche se
attualmente opera da Madrid, sede della regione Southern Europe,
Videology crede nel grande potenziale dell’Italia per il 2014 grazie
anche alla crescente diffusione di internet mobile. E punta sui vantaggi
del programmatic buying, sia per le agenzie che per le media company
na piattaforma che
consente alle aziende e alle loro agenzie
di pianificare, servire, gestire e
monitorare campagne di video
advertising utilizzando funzionalità e specifiche tipiche della
tv, beneficiando nel contempo
dei livelli elevati di targhetizzazione, ottimizzazione ed efficienza del digital media. Questa
la proposta di Videology, sbarcata sul mercato italiano all’inizio del 2013. Ne parliamo con
Josè Enrique Rodriguez, regional manager Southern Europe
della struttura.
U
Quali servizi offrite ai clienti?
Videology trasforma l’esperienza tv e digitale per far sì che il
messaggio adatto raggiunga il
consumatore desiderato indipendentemente dal dispositivo
utilizzato. La piattaforma di Videology consente inoltre a pubblicitari e media company di
monetizzare, estendere ed effettuare previsioni rispetto al
loro inventario di video advertising per ottimizzare il rendimento su diversi target, schermi e dispositivi.
Siete entrati nel mercato
italiano nel 2013. Quali
opportunità vi offre?
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
Il mercato italiano è particolarmente interessante per noi e lascia intravedere un grande potenziale per il 2014 per via della
sua relativa immaturità e della crescente diffusione di internet mobile. Abbiamo dedicato
il 2013 a comprendere meglio la
situazione locale. Secondo IHS,
in Italia il fatturato derivante dai
video nel settore pubblicitario
crescerà ogni anno dell’80%,
molto al di sopra della media
europea. Pubblicitari e agenzie
sono ansiosi di sfruttare il potere emozionale del video nell’ambito di un approccio non dipendente dallo schermo.
Quali sono i vostri obiettivi in
Il manager
Sopra, Josè
Enrique Rodriguez, regional
manager Southern Europe di
Videology
questo mercato?
Abbiamo gli stessi obiettivi rispetto ad ogni altro mercato
del Sud Europa, in primo luogo
diventare leader condividendo
la nostra esperienza internazionale con le principali aziende di
advertising e media locali. Abbiamo un team di talento che
vuole mettere le proprie competenze al servizio delle media
company nel settore del programmatic. Credo nel fatto che
la rivoluzione del programmatic
buying offrirà vantaggi sia alle
agenzie che ai media partner.
La nostra tecnologia è la chiave per automatizzare gli attuali
processi di buying, incrementare il valore dei media e abilitare la targhetizzazione del pubblico nel nuovo settore digitale
in espansione.
In che cosa consiste la
partnership con Yahoo! Japan?
Si tratta di un’alleanza strategica
volta ad offrire un’offerta completa di advertising multiscreen
nel secondo più grande mercato tv del mondo. La piattaforma
video di Videology permetterà
a Yahoo! Japan di raggiungere
meglio i consumatori grazie alla
targhetizzazione e all’ottimizzazione avanzate del video su più
schermi differenti.
E quella con AddThis?
Rappresenta per noi un significativo passo avanti nel tentativo di vincere la sfida legata
ai dati globali. Tramite la partnership con AddThis, Videology è in grado di identificare e
targhetizzare pubblici specifici,
persino in quei mercati, come
in Italia, dove i dati convenzionali sono scarsi o non disponibili. I tool di AddThis sono utilizzati su oltre 14 milioni di siti
di tutto il mondo e generano un
notevole volume di dati comportamentali.
13
#(coverstory)
Ebuzzing
“VIDEO MOBILE”:
IL MANTRA dEL 2014
Ebuzzing ha chiuso il 2013 a 70 milioni di dollari di fatturato, ed è
proiettata verso il traguardo di 100 milioni. Del resto “only sky is
the limit”, come afferma Andrea Febbraio. O meglio: alcuni limiti
ci sono, come ad esempio il formato pre-roll e il sistema Cpm...
mercato video italiano è cresciuto anno
su anno del 75% e anche nel 2014 è prevista una crescita a doppia cifra, ci ha spiegato il co-founder & vp sales
Europa di Ebuzzing Andrea
Febbraio. Dati molto positivi per
un mercato che però è diviso in
due. Da una parte realtà come
Ebuzzing e YouTube, con formati venduti puntando all’obiettivo di creare il tanto ambito
engagement, e quindi con un
sistema “cost per view”. Dall’altra le concessionarie classiche
che continuano a vendere il formato pre-roll proposto esclusivamente a impression, e quindi
con sistema Cpm (costo per mille impression). Fatta questa distinzione, secondo Andrea Febbraio, i limiti del pre-roll anche
per i publisher iniziano ad essere evidenti.
il
Quali sono i prodotti e servizi
offerti da Ebuzzing in questo
contesto? La grande rivoluzione per noi è
il formato native, che rappresenta una svolta epocale poiché garantisce agli investitori la possibilità di avere pubblicità che sia
effettivamente vista da qualcuno. Non a caso infatti noi garantiamo il 100% di completion rate
(il video viene visto fino alla fine,
14
ndr) ed il 100% di viewability
(il video è sempre visibile above the fold, nrd). ComScore nel
recente studio “Benchmark vCe
2013”, ha rilevato che il 54% degli annunci pubblicitari non viene visualizzato degli user, mentre il 60% degli spettatori non
riesce a ricordare l’ultimo spot
visto online. In sei anni di presenza nel mercato e decine di
formati innovativi lanciati, il native è quello che ha davvero conquistato editori, clienti e centri
media. Presto sarà acquistabile
anche in programmatic buying
e soprattutto disponibile in white label per premium publisher.
Quali nuove opportunità
esistono per brand e
investitori?
Nell’ambito del branded content
e quindi dei video con diffusione social le opportunità più interessanti sono quelle offerte dai
video di Vine ed Instagram con
nuovi codici visivi di comunicazione declinati in 6 e 15 secondi.
Il video mobile sarà il mantra del
2014 e degli anni futuri. Quanti di voi hanno guardato, oggi,
magari proprio mentre leggevano questa intervista, un video su
smartphone o tablet? Molti. Prescindere da questi canali di distribuzione oggi è praticamente impossibile.
in prima linea
Andrea Febbraio, co-founder &
vp sales Europa
di Ebuzzing
Creatività, valore informativo
dei contenuti, piattaforma
tecnologica di distribuzione.
Quale di questi aspetti è più
importante per il successo
della comunicazione video?
Il nostro motto lo conoscono tutti: “content is king, distribution is
queen”. Su questo abbiamo anche scritto un libro. La verità è
che la regina, ovvero la distribuzione, ha un ruolo davvero preponderante. I canali giusti sono
fondamentali per il successo di
una pubblicità video e non si
parla solo di target, ma anche di
formati utilizzati. I KPI dell’investitore possono essere viralità,
engagement, brand uplift, clickthrough rate, e per ognuno di
questi serve un apposito formato, un mix sapiente di canali da
attivare e l’utilizzo di una piattaforma tecnologica in grado di
ottimizzare le performance.
Quali sono stati gli ultimi
risultati economici per
Ebuzzing?
Abbiamo chiuso il 2013 a 70 milioni di dollari di fatturato, e siamo proiettati verso il mitico traguardo di 100 milioni. Sono
scaramantico, altrimenti direi
che “only sky is the limit”. Nel
frattempo ci sentiremo per le
prossime aperture, ad esempio
a marzo in Messico.
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
TAG Advertising video, mobile
e progetti speciali in evidenza
Video di qualità, valorizzazione del
bacino mobile e progetti speciali.
Sono alcuni tra i punti chiave dello sviluppo di TAG Advertising. Negli ultimi anni, in particolare, la concessionaria ha maturato un solido
know-how sul tema del native advertising. Tra i brand che si sono
affidati alla concessionaria e per i
quali sono stati sviluppati progetti “chiavi in mano” fruibili da qualsiasi device, ci sono Microsoft, Htc,
Eni, Mercedes, Nissan, Peugeot, Toyota, Fastweb, Bmw e Aruba. Per
loro sono stati creati progetti legati
ai contenuti e fortemente orientati a massimizzare la user experience, l’engagement e l’interazione tra
brand e lettori, con straordinari risultati in termini di Ctr e di awareness. «Copriamo l’intero processo
di sviluppo e produzione - spiega Giusy Cappiello, direttore vendite di TAG Advertising -; curiamo
internamente ogni minimo dettaglio e la stretta collaborazione con
le redazioni ci permette di intervenire sui contenuti, restituendo al
Cliente un prodotto di fattura sartoriale. Una competenza unica che
ci caratterizza e ci dà un vantaggio
competitivo formidabile».
DotAndMedia
Tecnologia e flessibilità
per il video multidevice
Il mercato del video adv è al momento quello che offre a concessionarie ed editori le maggiori
opportunità di guadagno e monetizzazione dell'inventory. A condizione di poter disporre di
una piattaforma delivery affidabile, personalizzabile e multi-device. Come Dot&Ads, che oggi
eroga pubblicità audiovisiva su tutti i player gestiti da Mediamond e Tiscali
n questo momento, il mercato del video advertising
offre le maggiori opportunità di guadagno e monetizzazione
del proprio inventory. È un asset strategico per concessionarie ed editori
che dovrebbero assicurarsi di potere
contare su una piattaforma tecnologica di delivery affidabile, flessibile
e multi-device. DotAndMedia, tramite la propria piattaforma proprietaria
Dot&Ads, eroga la pubblicità video su
tutti i player gestiti dalle concessionarie Mediamond e Tiscali. «Supportiamo il protocollo Vast 1, 2 e 3, e proprio
la flessibilità della nostra soluzione ci
consente di integrarci in maniera “customizzata” con qualsiasi player. Tra
questi il player di Videomediaset, su
I
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
cui eroghiamo il formato preroll sul
web, sul mobile e le app native, su
smart TV e set-top box», spiega Andrea Fiore, managing
director di DotAndMedia. Oltre alla possibilità di erogare
un contenuto di video advertising su più device da un’unica
interfaccia, punto di forza di una piattaforma
come Dot&Ads è la
flessibilità che permette all’editore di:
erogare agevolmente anche video spot
di terze-parti senza
discrepanze o latenze;
usufruire di funzionalità personalizzate; of-
frire il proprio video inventory in programmatic buying; testare e realizzare
innovativi formati video rich media. Infine, «chi utilizza la nostra
piattaforma - spiega Fiore - può
decidere su ogni singolo video o
creatività quali tracciamenti Vast
o Rich media misurare, ottimizzando così sul costo complessivo di erogazione».
Andrea Fiore
Managing Director di
DotAndMedia
15
#(coverstory)
Standouter
Carburante “social” per le aziende
Per un’efficace video strategy nell'era del 2.0 serve un’elevata quantità di
contenuti originali. Una giovane start up italiana può essere la soluzione
na
produzione
crowd, scalabile e
sostenibile, di contenuti di qualità per veicolare
messaggi, valori e prodotti di
un’azienda con il linguaggio e
il punto di vista dei propri consumatori. Una chimera? Non
con Standouter, la nuova piattaforma che dà alle aziende
la possibilità di attivare i propri consumatori/fan/follower
più creativi per la realizzazione di branded video da sfruttare come “carburante social”
per tutti i suoi canali di comunicazione. Standouter funziona come un sistema di win-win
e, oltre ad offrire alle aziende
innegabili vantaggi in termini di costi e di produzione di
contenuti “user oriented”, dà
agli autori dei video una visibilità che, da soli, faticherebbero a ritagliarsi online. Pietro
Gorgazzini, ceo di Standouter,
ci racconta com’è nata questa
promettente idea e come si
compone il progetto.
U
Quando nasce Standouter?
L’ultimo anno di università ho
cominciato a pensare di portare il format del “talent show”
sul web: come mai l’incredibile
successo televisivo dei talent
non aveva ancora una sua versione online? Da li ho cominciato a elaborare un progetto
che ho portato al mio professore di web design con il quale, dopo la laurea, ho lavorato
per circa un anno per realizzare il sito, metterlo online e testare la risposta degli utenti.
Poi, nell’aprile 2013, mi viene
16
presentato Marco Corradino,
imprenditore e business angel con il quale è scattata immediatamente l’intesa: ha creduto nel mio progetto e mi ha
fornito le risorse per costituire la società e mettere insieme
il team. Dopo diversi mesi di
duro lavoro con Zerouno, una
web agency molto innovativa che credendo nella startup decide, a condizioni veramente uniche, di occuparsi
in outsourcing dello sviluppo
della nostra piattaforma, siamo andati online verso la fine
di settembre 2013 con la versione beta.
Qual è il vostro business
model?
Standouter lavora principalmente in b2b. Le aziende pagano una piccola entry fee che
copre i costi di setup di una pagina 100% customizzata all’interno della nostra piattaforma,
la pagina sulla quale gli utenti potranno caricare i propri
video a partire dal brief proposto. Tutto il resto è a perfor-
In crescita
Sotto, il team
di Standouter;
Pietro Gorgazzini è il terzo da
sinistra
mance, diviso in performance
sulla produzione (video prodotti e approvati dall’azienda)
e sulla reach dei video (visualizzazioni targettizzate). Da
marzo abiliteremo un sistema
di revenue sharing sugli autori dei video per incentivare la
produzione e la viralizzazione
dei contenuti.
Finora qual è stata
l'accoglienza riservata al
vostro progetto?
Da parte degli utenti la risposta ha superato le nostre
aspettative, si è innescato un
passaparola fra artisti e performer semi-professionisti e
professionisti che ci vedono
come una risposta alle loro
frustrazioni legate a YouTube:
un canale sempre più saturo
dove il livello medio dei contenuti è bassissimo e dove emergere diventa sempre più difficile. Inoltre, noi siamo la prima
piattaforma che garantisce
un contatto diretto con grandi brand. Abbiamo già all’attivo alcune case history interessanti, per esempio con il
quotidiano freepress Metro e
il green energy drink Go&Fun.
Dei test fatti su YouTube hanno dimostrato che i branded
video user-generated prodotti su Standouter, usati come
pre-roll, realizzano percentuali di CTR che arrivano a sfiorare il 30% contro la media del
2%. Da qualche giorno è cominciata la sfida con un brand
di accessori moda in legno,
WhoodBrooklyn, che punta
a costruire una community di
designer e, dita incrociate, entro la fine di febbraio dovremmo avere altre 3 grandi aziende sulla piattaforma.
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
Contemporary marketing
Payback di AmEx fa il pieno!
Riuniti sotto un unico programma di fidelizzazione i marchi Esso,
Carrefour, Alitalia, 3, Mediaset Premium, American Express e
Carrefour Banca. Advertising a supporto dell'inedita iniziativa
stato inaugurato da
poco sul nostro mercato un’iniziativa che,
non solo a livello di business,
ma anche sotto il profilo marketing, è connotata da una forte carica innovativa. Parliamo
di Payback (www.payback.it),
il nuovo programma di fidelizzazione di Gruppo American
Express. L’unicità dell’iniziativa sta nell’essere multi-partner.
Rompendo lo schema all’italiana – per costituzione votato a
un maggiore individualismo –,
il programma vede tra i brand
fondatori strutture italiane
come Carrefour, Esso, Alitalia,
e'
3, Mediaset Premium, American
Express e Carrefour Banca (gli
ultimi due sono meglio identificati come partner finanziari). Un gruppo composito che
si riunisce sotto il cappello Payback per incentivare una ripresa
dei consumi, come ha spiegato
Massimo Quarra, presidente di
Testimonial
Un'immagine
dei Pointees, i
simpatici personaggi animati
protagonisti
delle operazioni
di comunicazione di Payback
PayBack Italia, nel corso della
conferenza stampa: « PayBack
vuole offrire alle famiglie italiane concrete opportunità di risparmio e vero valore».
A sostegno del lancio dell’iniziativa, che prevede anche
l’apertura ad altri partner commerciali tra cui realtà online, è
stata prevista una campagna di
comunicazione che coinvolgerà, a partire dal 15 febbraio, tv,
radio e web. L’investimento «è
di svariati milioni di euro», precisa Quarra, a cui fa eco Luca
Leoni, a.d. di PayBack Italia:
«Di questo budget, il 15% è destinato all’online». A firmare la
campagna che vede come protagonisti i Pointees, simpatici
character che animeranno spot
e creatività online è l’agenzia Ogilvy & Mather, mentre la
pianificazione sarà a cura della
centrale Mindshare.
Campagne Le Bcc raccontano le
proprie "storie di differenza"
C
Planning low cost Subito.it si allea
con i piccoli inserzionisti locali
I
nterfaccia user-friendly, libertà di scegliere formati, grafica e programmazione, pagamento online. Sono alcune
tra le caratteristiche della nuova piattaforma per la realizzazione autonoma di campagne locali introdotta da Subito.it, tra i più importanti siti di ecommerce in Italia con più
di 4 milioni di annunci e più di 46 milioni di pagine visitate al giorno. La piattaforma, a cui è possibile accedere dal
sito Subito.it, è stata sviluppata con la società Dot Adv ed
è pensata per i piccoli inserzionisti, che con budget a partire da 250 euro possono sviluppare e pianificare la propria campagna personalizzata in totale autonomia e senza intermediari per il pagamento.
18
on il nuovo pay-off “La nostra banca è differente”, il Credito Cooperativo torna in comunicazione. E’ infatti on air la nuova campagna
“Ci siamo!” delle Banche di Credito Cooperativo
italiane, programmata - attraverso diversi flight
su tv, radio, stampa quotidiana e web - fino al
12 aprile prossimo. I temi “Prossimità” e “Proattività” fanno da fil rouge del concept firmato da
Kaleidon. Tra le novità dell’iniziativa il forte utilizzo dei social media e la predisposizione di un
sito dedicato alla raccolta delle “Storie di differenza” delle BCC. La pianificazione è curata da
GroupM (Roma).
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
NEXT
L’incubo del disordine non fa più paura
grazie al piccolo supereroe Ikea
Nuovo episodio per il ciclo pubblicitario “Living with Children”,
sviluppato ulteriormente sulle piattaforme online del brand
E’ ufficiale, la gara media
globale di Shiseido è terminata con la scelta di Dentsu
Aegis Network. L’incarico
verrà gestito da Vizeum,
ma per vedere i primi step
di operato della centrale
bisognerà aspettare fino
a luglio, quando l’accordo
sarà operativo. In cantiere
un nuovo media mix?
Nel campo del turismo
online, una nuova “big” è
atterrata in Italia. Si tratta
di HomeAway, leader mondiale delle case vacanze
con quasi 800 mila annunci nel mondo, che ha aperto i propri uffici a Roma e
costituito un team italiano.
La comunicazione sarà all
digital e nei prossimi mesi
andrà in crescendo.
o avevamo conosciuto
qualche mese fa, con un
delizioso spot in cui aveva fretta di crescere per raggiungere lo scaffale più alto dell’armadio.
E lo avevamo ritrovato a Natale, alle
prese con l’arrivo di un importante “ospite”. Ora, il piccolo protagonista della pubblicità Ikea ritorna in
un nuovo commercial della campagna “Living with Children”. Ma stavolta fa più che crescere: diventa un
vero e proprio supereroe. Il supereroe dell’ordine. Sì, perché l’ordine
in casa a volte è un vero e proprio
incubo, ma grazie ai prodotti Ikea
“basa poco per fare spazio all’immaginazione”, come recita il payoff dell’adv. Il piccolo protagonista, alle prese col riordino della sua
cameretta, alla fine ci prende gusto,
e grazie agli utensili del brand svedese accorre in aiuto anche ai piccoli “disordini domestici” di tutta la
famiglia. Ideata da Auge e attualmente in tv, su radio e online con
L
pianificazione di Initiative, la campagna vive anche sulle due piattaforme digitali di Ikea, Ikea.it e Spazioallavita.it, dove vivranno formati
più lunghi dello spot televisivo e tagli brevi che raccontano episodi divertenti dell’avventura del bambino vissuti dai famigliari, a supporto
di prodotti in focus. In particolare,
su Spazioallavita.it il tema dell’ordine viene affrontato con temi più
leggeri e condivisibili, facendo leva
sui piccoli e grandi problemi di ogni
giorno legati all’ordine domestico:
dagli oggetti smarriti alla necessità
di ritrovare i propri spazi. L’incubo
del “repulisti” non ci farà più paura.
Video viral La Juve si allena con Samsung
M
Il 26 febbraio è una
data da segnare per tutti
gli appassionati di talent
show. Su FoxLife c’è la
prima di Project Runway,
il talent show sulla moda
più famoso al mondo che
parte così anche in versione italiana. Ne uscirà il
nuovo talento delle griffe
made in Italy?
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
etti quattro giocatori della Juventus, Giorgio Chiellini,
Claudio Marchisio, Angelo Ogbonna e Arturo Vidal, alle prese con
una sessione quotidiana di allenamento, e
aggiungi gli incitamenti del Mister e delle risposte a dir poco comiche.
Concludi con una diffusione viral e il gioco è fatto. Sono questi gli ingredienti della nuova campagna digital di Samsung, che racconta in
chiave ironica le caratteristiche dei TV Ultra High Definition, delle lavatrici Ecolavaggio e degli smartphone top di gamma Galaxy S4. Tre
video dalla forte carica virale che hanno per protagonisti i quattro calciatori bianconeri i quali, alle richieste dell’allenatore, rispondono mostrando le qualità dei prodotti Samsung. L’effetto è esilarante e le risate sono assicurate. I filmati sono visibili sui canali social di Samsung
Italia e sulla pagina Facebook ufficiale di Juventus.
19
Contemporary marketing
Heineken racconta la “Leggenda” che è in ognuno di noi
Lanciato il nuovo spot “The Odyssey”, tra poco anche
in Italia. Intanto il brand pensa a San Valentino
iamo tutti leggendari in qualcosa, basta
solo avere l’opportunità di dimostrarlo. Da tre anni
a questa parte Heineken ha fatto di questo concetto il centro
della sua comunicazione, con il
format adv “Legends”. Adesso,
il brand di birra lancia un nuovo capitolo di questo pensiero,
arricchendolo con un ulteriore spunto: nel nuovo spot “The
Odyssey”, per la prima volta,
ha infatti ingaggiato nel ruolo
di protagonisti 20 persone comuni, appositamente scelte in
un open casting.
A testimonianza che, davvero,
ciascuno di noi ha un talento
capace di renderci “leggende”,
basta avere l’occasione giusta per esprimerlo. Occasione
che può essere, come in que-
S
sto caso, anche l’approdo di un
naufrago in una nave da crociera. Il protagonista (che in realtà sono 20 ragazzi diversi), tra
un contest di limbo, una nuotata in piscina, un corteggiamento galante e un ballo di
conga sarà capace di conquistare i raffinatissimi passeggeri. Lo spot, firmato da Wieden +
Kennedy Amsterdam, è già on
air all’estero, ma a breve arriverà anche in Italia, dove avrà un
particolare focus sui mezzi digital e social, con pianificazione
beer passion
Per San Valentino Heineken
offre sul sito la
possibilità di
personalizzare
le bottiglie con
creatività a tema
di MCA MediaVest. Nell’attesa,
intanto, Heineken ha lanciato un’iniziativa speciale nel nostro Paese per festeggiare tutti gli innamorati. Chi è stanco
di ricevere a San Valentino fiori e cioccolatini, avrà pane per i
suoi denti, anzi, birra per la sua
gola: sul sito www.heineken.it
- all’interno della sezione Your
Heineken - è infatti possibile
personalizzare la propria bottiglia di Heineken con un’apposita creatività di San Valentino, o
con altre 56 grafiche, per offrire al proprio partner un regalo
davvero originale.
Digital chef Gordon Ramsay alla ricerca
di un’agenzia per il web marketing
S
e siete appassionati di “Cucine da incubo”, “Masterchef” e “Hell’s
Kitchen” allora non potete non conoscere il terribile Gordon Ramsay, lo chef capace di distruggere l’autostima di un apprendista cuoco con una sola parola, o anche con un solo sguardo. Ma Gordon Ramsay non è solo chef e presentatore televisivo, è anche un imprenditore,
con una serie di ristoranti che fanno capo alla società Gordon Ramsay
Holdings. E proprio questa società ha appena indetto una gara per trovare
il suo nuovo partner digital di riferimento. L’incarico è del tutto nuovo, non
esisteva infatti prima una sigla che si occupasse compessivamente delle
operazioni di marketing digitale del brand. La consultazione sarebbe ancora in fase iniziale, ma sarebbero già state contattate diverse agenzie.
20
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
Contemporary marketing
Super bowl A vincere è l'adv
6 Nazioni rugby da grandi
numeri su Dmax!
C’
Spot al top
Nella foto sopra,
un frame dello
spot Budweiser
"Puppy Love".
Qui a fianco
un'immagine
del commercial
Maserati Ghibli
iente record di ascolti: il XLVIII Super Bowl,
trasmesso domenica dalla Fox, non è stato il più visto di sempre. L’evento ha ottenuto un rating di 47.6/70, segnando un calo
dell’1% rispetto al 48,1/71 dello scorso anno,
quando la partita è stata trasmessa dalla
CBS. Chi certamente non ha deluso, ancora
una volta, sono però gli investitori pubblicitari, che hanno brillato anche nella ricerca dell'elemento "virale", alimentata
soprattutto da YouTube che, nelle settimane precedenti l'evento, ha aperto un
canale dedicato ai teaser dei commercial.
Tutti i blog americani più seguiti dai creativi si
sono poi divertiti, a manifestazione conclusa, a proporre personali classifiche degli spot più riusciti.
Non tutti i giudizi convergono, ma è certo che
Budweiser ha colpito ancora. Lo spot “Puppy
Love”, firmato da Anomaly e “sequel” di “Brotherhood” dell’anno scorso, si è infatti piazzato al primo posto nel ranking stilato da Adweek
e al terzo posto in quello di Advertising Age. Come
spesso accade per le pubblicità della Budweiser, non
si vede nemmeno l’ombra di una birra. Tuttavia, la dolcezza della vicenda è tale da aver strappato una lacrimuccia di
commozione a gran parte dei 110 milioni di americani sintonizzati sul Super Bowl. Figurone anche per il Gruppo FCA,
che ha piazzato ben due spot nel cuore dell’evento, per Chrysler, con Bob Dylan, e per Maserati Ghibli, prima assoluta
al Super Bowl per u'n auto 100% italiana.
N
22
era molta curiosità per l’esordio
stagionale dell’Italia nel Torneo
delle Sei Nazioni di Rugby. Curiosità per
quello che sarebbe successo in campo
(con l’onorevolissima sconfitta per 15-23
sul campo dei gallesi detentori del Trofeo) e anche per i riscontri di audience
per Dmax, alla sua prima esperienza con
un grande evento sportivo in diretta.
I dati Auditel permettono di affermare
che la partenza è stata del tutto positiva. La prova gagliarda degli Azzurri ha
inchiodato davanti al canale di gruppo
Discovery Italia 2,6 milioni di telespettatori, facendo conquistare alla rete una
share del 4,5% e 736 mila ascoltatori nel
minuto medio.
Numeri che avranno fatto piacere certamente anche a Edison, che sabato ha
debuttato come sponsor di maglia della squadra azzurra – il brand è legato al
rugby azzurro ormai da 8 anni – oltre a
firmare anche il pallone da gioco.
Si tratta di una “Prima” nel mondo del
rugby italiano, resa possibile dal cambiamento dei regolamenti internazionali che da quest’anno consentono l’utilizzo di uno sponsor anche sul retro della
maglia. Una opportunità che l’azienda di
cui è direttore comunicazione e relazioni esterne Andrea Prandi, ha sfruttato in
maniera originale griffando, oltre che il
dorso della maglia da gioco (e l’abbigliamento pre-gara) anche i pantaloncini. Un accento sul “lato b” dei giocatori
in campo che sarà stato certamente apprrezzato dal pubblico femminile.
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
Agenzia per l’Italia Digitale
Presidenza del Consiglio dei Ministri
num
b3r5
media in cifre
l'Internet Audience a dicembre (incluse
internet applications): Media 2013 vs 2012
Fonte: Audiweb Database, dati dicembre 2013 - Audiweb powered by Nielsen
Utenti attivi
nel mese (000)
Utenti attivi nel
giorno medio (000)
Tempo speso nel giorno
medio per persona (h:m)
2013
28,085
2012
28,271
var %
-0,7%
13,626
13,827
-1,5%
01:22
-1,2%
hanno la possibilità di accedere a internet
Fonte: Audiweb Trends - dicembre 2013. Dati cumulati anno 2013
da cellulare/smartphone
22milioni
di italiani (11-74 anni)
da tablet
6,9milioni
di italiani (11-74 anni)
Audiweb Di 39 milioni di italiani
online, 22 milioni navigano anche
da smartphone
◆ Audiweb tira le proprie somme sul 2013.
L’anno scorso si sono connessi a internet
39 milioni di italiani tra gli 11 e i 74 anni.
Particolare interesse desta il dato di accesso alla rete
dai nuovi device. Il tasso di penetrazione, secondo il
nuovo report trimestrale Audiweb Trends, si è infatti
attestato su numeri ragguardevoli: sono in particolare
22 milioni gli individui (il 47% degli italiani tra gli 11 e
i 74 anni) che dichiarano di poter accedere a internet
dal proprio smartphone o cellulare, mentre l’accesso
da tablet è disponibile per circa 7 milioni (il 15% dei
casi). Dai nuovi dati di audience di Audiweb Database,
risulta invece che nel mese di dicembre sono stati
circa 28 milioni gli utenti che si sono collegati almeno
una volta da un computer. Nel giorno medio sono stati
13 milioni gli utenti online, collegati in media per di 1
ora e 11 minuti a persona. Sempre relativi al mese di
dicembre sono poi i dati rilevati da Audiweb Objects
Video, dai quali risultano 43,2 milioni stream views,
con 5,5 milioni di utenti che hanno visualizzato almeno
un contenuto video su uno dei siti degli editori iscritti
al servizio per una media di 28 minuti e 39 secondi di
tempo speso per persona.
Eurispes
L’Italia è seconda
solo agli Usa per
consumo di tv
◆ Tv, che passione. Seppure
amanti delle nuove tecnologie,
mobile in primis, gli italiani si
confermano innamorati del
tradizionale piccolo schermo, a cui
non rinunciano. Tutt’altro: secondo
l’ultimo Rapporto Eurispes, il
tempo medio di esposizione alla
Tv nel primo semestre 2013 è
aumentato di 4 minuti, giungendo a
4 ore e 34 minuti, il che fa dell’Italia
il paese più teledipendente dopo
gli Stati Uniti (4 ore e 53 minuti).
Un elemento di novità però c’è: le
sette reti nazionali generaliste (le
tre della Rai, le tre di Mediaset e
La7) per la prima volta sono scese
intorno alla soglia del 60% del
consumo totale di tv, a vantaggio
dei canali specializzati del digitale
terrestre e del satellite.
24
4
h 34min
Il tempo medio di
esposizione alla
Tv nel primo
semestre 2013
60%
La percentuale
del consumo
“assorbito”
dalla tv
generalista
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
Contemporary media
Il poker d’assi
di Condé Nast
Multimag, Type, Vanity Fair Confidential, Live. Questi i nomi
dei nuovi progetti pubblicitari ed editoriali annunciati
negli scorsi giorni dall’editore, frutto anche di
partnership inedite (e inattese) con Manzoni e Rai
ovità a raffica. Potremmo riassumere
così l’ultima settimana
di Condé Nast. L’editore guidato
dal presidente e a.d. Giampaolo
Grandi si è preso il centro dei riflettori del panorama media italiano, presentando o annunciando una lunga serie di iniziative sia
sul fronte dei progetti editoriali sia in campo strettamente pubblicitario, frutto anche di partnership “inedite” (e fino a poco
tempo fa impensabili) e di elevato peso specifico.
Il primo accordo a essere presentato è stato quello con la Manzoni per l’ambizioso format di branded content MultiMag.
Si tratta sostanzialmente di una
serie di “minimagazine” digitali
confezionati da Condé Nast per i
clienti, con l’obiettivo di coniugare
l’oggettività e la sistematicità dei
contenuti testuali con un approc-
N
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
cio visivo impattante. Grazie alla
esclusiva e inedita partnership
tra Condé Nast e Manzoni, i MultiMag saranno veicolati contemporaneamente sui siti premium
di entrambi i network (per un bacino potenziale, quindi, di oltre 5
milioni di utenti settimanali), per
rivolgersi ai due principali target di riferimento. Tra i siti coinvolti nella distribuzione di MultiMag ci sono i siti di la Repubblica,
l’Espresso, Huffington Post, D - la
Repubblica e il fashion blog The
Blonde Salad per quanto riguarda il network Manzoni, oltre a tutti i siti della galassia Condé Nast,
da Wired.it a Vanityfair.it, Style.it,
Gq.com e Glamour.it. MultiMag
dovrebbe debuttare la terza settimana di febbraio e sarà veicolato attraverso un box esclusivo e
in posizione costante su tutti i siti
coinvolti.
Da un accordo triennale con la
protagonisti
Nelle foto sotto,
da sinistra: il
presidente e
a.d. di Condé
Nast, Giampaolo
Grandi; a fianco
Fedele Usai,
deputy general
manager di
Condé Nast
con Massimo
Ghedini, a.d. di
Manzoni
Rai nasce invece Type, un break
tv monografico dedicato ai clienti del lusso. Il nuovo format di advertising debutterà a fine febbraio sui canali a target della tv
pubblica e nei cinema. L’idea è
quella di abbinare al classico 30”
del cliente un testo, una canzone
o un’opera che ben si leghino alla
brand equity del marchio e che
precederanno lo spot, rendendolo così più appealing. Come nel
caso di MultiMag con Manzoni,
anche nel caso di Type i ricavi saranno divisi equamente tra Rai e
Condé nast.
Ma le novità per l'editore non riguardano solo i prodotti pubblicitari. A fine febbraio vedrà infatti la luce Vanity Fair Confidential,
primo quotidiano 100% mobile
distribuito tutti i giorni a 200.000
utenti profilati.
A marzo invece sarà la volta di
Live, una digital video platform di
entertainment & lifestyle, realizzata da Condé Nast in partnership
con Rai Cinema, Reuters International e Zodiak Active. Live integrerà sette canali verticali, ospitando un totale di 10.000 video
e 200 formati originali. L’obiettivo dichiarato è quello di dare
vita alla prima piattaforma di online video italiana, raggiungendo
i 5 milioni di utenti al mese. Alle
spalle, insomma, solo dei colossi
globali Google e Fb.
25
mobile
di teresa nappi
La carica
dei 200
Secondo l’Osservatorio Mobile Marketing & Service del
Polimi, nel 2013 il mercato adv su tablet e smartphone
è cresciuto del 129%, toccando quota 204 mln di euro
avvenuto con un po’ di ritardo,
ma è avvenuto. Stiamo parlando del boom dell’advertising
su mobile, che l’anno scorso finalmente ha messo il turbo. Almeno stando alle
stime rilasciate dall’Osservatorio Mobile Marketing & Service del Politecnico di
Milano, secondo cui nel 2103 il mercato
del mobile advertising in Italia ha registrato una crescita addirittura a tre cifre,
pari al 129%, raggiungendo un valore di
204 milioni di euro. Al netto della quota
relativa alla messaggistica, tale mercato
rappresenta il 10% del totale investimenti in internet advertising.
In base ai risultati della ricerca, la crescita è trainata dalle componenti di Display
Adv (+127%) e di Keyword Adv (+237%).
In questo contesto, la parte del leone è
giocata da Google e Facebook, che rappresentano complessivamente circa il
70% del totale mercato e mostrano tassi
di crescita a tre cifre. Si rivelano comun-
e'
que di segno positivo, a due cifre, anche
i ricavi della maggioranza degli altri player (altri ad-network, player specializzati in mobile advertising, concessionarie
degli editori premium).
La risposta dei consumatori alle iniziative di mobile advertising si presenta elevata: l’85% dei mobile surfer ricorda di
aver visto – spesso o almeno qualche
volta – tali pubblicità (nel 60% dei casi
spesso e nel 25% qualche volta) e il 51%
dichiara di aver cliccato su di esse (nel
17% dei casi spesso e nel 34% qualche
volta).
Ma come è ben noto, le opportunità offerte dal mobile nell’ambito del marketing non si limitano al solo advertising:
nel 2013 molte realtà, sia lato produttori sia retailer, hanno per esempio iniziato
a lavorare su progetti di mobile couponing, mentre secondo l’Osservatorio appare più incerto il futuro dei progetti di
gamification.
129%
E' la crescita
registrata dal
mobile adv in italia
nel 2013, secondo
le più recenti stime
del politecnico
di milano
85%
tale è la
percentuale di
mobile user che
ricorda di aver
visto iniziative di
mobile advertising
Paper lo storytelling secondo Facebook
E’ arrivata il 3 febbario, ma per ora solo in Usa, Paper. Si tratta della nuova
app targata Facebook che consente a tutti gli utenti di iPhone di scoprire contenuti e notizie aggiornate, e condividerli con i propri amici. Sviluppata dai Creative Labs del social network, Paper prova a dare un
nuovo volto al concetto di storytelling in salsa “social”. L’app include
infatti sia le storie Facebook sia sezioni tematiche, interamente personalizzabili in base ai propri interessi e passioni. Il progetto gode
del contributo di molti influencer e testate autorevoli.
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enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
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f o c u s
gTLD
La
rivoluzione
del
inizia oggi
TLD, “Top Level
Domains”. Sono i
nuovi domini generici (al pari di
.com, .org e .it) che l’Icann,
l’ente responsabile della gestione e del coordinamento
del sistema dei nomi a dominio a livello globale, ha deciso di introdurre sul mercato.
Quanti sono? Quelli che hanno ottenuto l’avallo dell’Icann
sono circa 700, e comprendono brand (come .tiffany o
.nokia), termini generici come
.yoga e .pizza, denominazioni geografiche come .paris e
.nyc e così via, fino a domi-
G
ni a caratteri non latini (alcuni richiestissimi, pare). Una
eterogenea moltitudine di
estensioni che verrà rilasciata un po’ alla volta nell’arco
dei prossimi tre anni, a partire da… oggi. Il 5 febbario, infatti, è la data in cui i primi
7 nuovi domini entrano ufficialmente nella fase di “general Availability”, e quindi
sono disponibili per tutti a costi standard. Si tratta di .bike,
.clothing, .guru, .plumbing,
.holdings, .singles, .ventures.
Saranno seguiti il 12 febbraio da altri 7 (tra cui .estate) e
a stretto giro dal promettente
5 febbraio: questa
la data in cui .bike,
.singles e altri 5 nuovi
domini di primo livello
sono ufficialmente alla
portata di tutti, a prezzi
standard. Da qui a tre
anni, ne arriveranno
altri 700 e più. Quali
scenari per le aziende?
di simone freddi
.technology.
Quale impatto avrà tutto questo sul rapporto con internet delle persone e, soprattutto, delle aziende? Per capire
meglio, abbiamo contattato
i tre principali registrar operanti nel nostro Paese: - Register.it, Aruba e 1and1 -, che
ci hanno delineato uno scenario a due facce: le opportunità sono tante, specie per
le Pmi. Ma questa “liberalizzazione” dei domini nasconde
anche qualche insidia, specie
in termini di brand protection. Meglio quindi muoversi in tempo.
Un rilascio in tre fasi
Sunrise
period
è la fase di prelancio, dedicata
esclusivamente ai
possessori di marchi
registrati
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Early
Access
La registrazione è
aperta a tutti, ma a
un prezzo superiore
rispetto a quella
della fase successiva
General
Availability
La registrazione
dei nomi a dominio
è aperta a tutti.
I domini vengono
venduti a un prezzo
standard
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
Register.it
Serve una nuova brand strategy
Con la liberalizzazione dei nuo- gitale, ed è fondamentale per
vi domini, circa 700 estensioni assicurarsi un vantaggio comverranno introdotte sul mercato petitivo. Per questo ci impenei prossimi tre anni e «ciò darà gniamo per aiutare le aziende a
vita a una vera e propria rivolu- prendere consapevolezza delle
zione digitale», afferma l’head of opportunità e al contempo dei
domain product management rischi legati alla liberalizzazione
di Register.it, Gabriele Sposato, dei domini e le supportiamo ai
che abbiamo contattato per ca- fini del processo di registraziopire quali scenari si aprono per le ne. Avendo ottenuto la certifiaziende. Le prospettive sono cer- cazione di agente accreditato
tamente intriganti. «Alcuni brand per il servizio di Trademark Cle- spiega il manager - hanno già aringhouse, Register.it è in graottenuto la registrazione del pro- do di gestire per le aziende tutti
prio dominio aziendale persona- gli aspetti burocratici e strategilizzato, come ad esempio .gucci, ci per l’inserimento del loro mare ciò rappresenta una leva stra- chio nel database Trademark
tegica in termini di brand identi- Clearinghouse. Ma Register.it
supporta anche i singoty, poiché consente di esli, e chiunque sia insere più riconoscibili
teressato a pre-regarantendo al congistrare un nuovo
tempo affidabilità.
La registrazione
nome a dominio
Molte opportudei nuovi domini è
di primo livello,
nità sono offerper le aziende un passo
con un servizio
te anche dai doimportante, che di certo
che
consente di
mini generici che
assicura un vantaggio
creare gratis una
coprono i più svacompetitivo
lista dei domini d’inriati settori, dallo
teresse, una Watchlist, e
sport all’entertainment
di essere tenuti informati su
alla finanza, come per esempio .yoga o .bank, che permetto- novità, tempistiche e modalità
no di creare un dominio affine al di registrazione. Da pochi giorproprio business e di essere più ni è anche attivo il nuovissimo
facilmente memorizzabili. Sono servizio gratuito di pre-registrainteressanti anche i nuovi domini zione per aggiudicarsi la prioriche possono aiutare nella costru- tà nei primi istanti di apertura
zione di community come .bike o della General Availability relati.music. Infine, anche gli IDN (In- va al dominio d’interesse e aveternationalized Domain Names), re maggiori probabilità di assiovvero i nuovi domini con ca- curarsi un nome strategico per il
ratteri non latini, rappresentano proprio business.
uno strumento strategico per le
aziende che operano all’estero».
Tra i tantissimi domini destinati
ad arrivare sul mercato, su
Quali servizi offrite in relazione
quali c'è maggiore
all’acquisto dei nuovi domini?
interesse da parte
La registrazione dei nuovi domi- delle aziende
ni rappresenta un passo impor- italiane?
tante verso una corretta brand La Top 10 dei dostrategy nell’attuale scenario di- mini che stanno
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
riscuotendo maggior interesse
sui nostri store a livello globale annovera: .web; .shop; .hotel;
.store; .online; .app; .news; .blog;
.site; .music. Tra i domini già in
fase di sunrise attiva e quindi disponibili per la pre-registrazione
i più gettonati risultano invece il
.bike, .sexy e il .photography.
in trincea
Sotto, Gabriele
Sposato, head of
domain product
management di
Register.it
Questo però pone le imprese di
fronte a dei rischi rispetto alla
"tutela" della propria identità
digitale. Come muoversi
dunque per attivare un’efficace
strategia di brand protection?
La liberalizzazione dei nuovi domini espone a rischi di disorientamento da parte degli utenti
e a possibili danni a livello economico e d’immagine legati
all’eventuale perdita di domini
fondamentali per il proprio business e a maggiori minacce di
cybersquatting. Il database globale Trademark Clearinghouse
è stato proprio istituito in risposta a queste minacce. L’inclusione del marchio nel database garantisce ai titolari una sorta di
diritto di priorità per la registrazione di uno o più domini relativi al proprio marchio nelle fasi
di pre-lancio dei nuovi gTLD approvati da Icann e l’immediata
comunicazione in caso di registrazione da parte di terzi di domini corrispondenti al marchio
così da poter intervenire tempestivamente per un eventuale
processo di recupero. Register.it
supporta, inoltre, le aziende nella definizione della strategia più
efficace per la protezione del
brand, aiutandole a scegliere tutti i domini
che è fondamentale
assicurarsi in linea
con gli obiettivi di
business.
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f o c u s
Aruba
cambia la relazione con Internet
Per il direttore marketing Stefano Sordi, la liberalizzazione dei
TLD comporta alcuni rischi, ma offre alle aziende l'opportunità
di qualificare il business online con un dominio efficiente e unico
La “liberalizzazione” dei TLD
apre due scenari contrapposti:
da una parte porterà a dei vantaggi innegabili, come quello di
rendersi più riconoscibili online
e connotare il proprio ambito
d’influenza in modo più preciso,
qualificando ad esempio il proprio business o la propria provenienza geografica. Dall’altra
porterà dei rischi, relativi a quanti hanno un
marchio già registrato e dovranCiò che riscontriamo
è il desiderio di aziende
no
assicurare privati di disporre di un
ne la protezione
dominio efficiente, che
scegliere il dosu internet, per
qualifichi
il
proprio
minio desiderato
preservarsi
da
business
insieme alla nuova
soggetti che poestensione o consultenzialmente potrebtare le categorie presenbero usare i nuovi TLD
per ricalcare siti web e brand fa- ti per facilitare la propria scelta.
mosi. Aruba, come spiega il di- Dopodiché bisogna solo compirettore marketing Stefano Sordi, lare il form e inviare la propria riha pensato a soluzioni per af- chiesta, il tutto senza impegno e
senza pagare alcun costo.
frontare entrambe le situazioni.
Come si articola l'offerta di
Aruba in relazione all’acquisto
dei nuovi domini?
Ciò che offriamo è un servizio,
destinato a privati quanto a imprese, in cui chiediamo a ognuno
di manifestare le proprie preferenze attraverso un sito apposito; in questo modo abbiamo la
possibilità di aggiornare chi è
interessato sull’evoluzione e la
disponibilità dei nuovi domini,
perché sono tante le domande
che gli utenti si pongono, dalle date di rilascio ai prezzi, fino
alle modalità di attribuzione dei
domini stessi. Entrando nel sito
Nuovigtld.aruba.it si può, quindi,
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Tra tantissimi domini destinati
ad arrivare sul mercato nel
prossimo biennio, su quali
state riscontrando il maggior
interesse da parte delle
aziende italiane?
In generale c’è forte interesse per tutti quei domini che abbracciano categorie molto estese e allo stesso tempo adatte
ad avere una stretta relazione
con internet, come ad esempio .sport, .music o .hotel. Questa tipologia sta andando molto
bene e va ad affiancarsi ai domini italofoni, che sono per natura
più interessanti per il pubblico di
Aruba, come .casa o .moda. Fon-
damentalmente ciò che riscontriamo è il desiderio di privati e
aziende di disporre di un nome
dominio unico ed efficiente, che
qualifichi il proprio business con
estensioni riconducibili a un determinato settore o a una determinata provenienza geografica, l’esempio del “made in Italy”
vale su tutti.
L’arrivo di tanti nuovi domini
pone le imprese attive sul
web di fronte a rischi rispetto
alla “tutela” della propria
identità digitale. Come devono
muoversi le aziende e quanto
“costerà” attivare un’efficace
strategia di brand protection?
Le nuove estensioni rappresenteranno un rischio per tutti i
marchi registrati, per questo abbiamo deciso sin da ora di sensibilizzare riguardo alla loro importanza. Ciò che è necessario
sapere è che queste estensioni seguiranno un preciso iter di
registrazione che si aprirà con
il Sunrise Period, una fase della
durata di alcune settimane, destinata solo a coloro che hanno un marchio registrato. Ciononostante è bene evidenziare
che la procedura di registrazione in questa fase non è immediata e può essere complicata,
per cui bisogna muoversi sin da
ora compilando la lista dei domini di proprio interesse cosicché al momento debito si possa essere contattati e decidere
se procedere o meno alla registrazione del proprio marchio
come dominio. I costi saranno
variabili e per molti domini non
sono ancora definiti, anche se
mediamente per la registrazione nel Sunrise Period si attesteranno intorno ad alcune centinaia di euro.
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
1&1
Un valore aggiunto per le PMI
Già da luglio 2013, 1&1 sta giocando
la propria partita nell'ambito della
promozione e commercializzazione
dei nuovi domini, scoprendo tra le
imprese italiane un grande interesse
per questa rivoluzione in digitale
Tra i maggiori registrar, 1&1 si
è distinto per avere giocato
un ruolo importante nella promozione e nella commercializzazione dei nuovi gTLD sin
dall’inizio. Già a luglio 2013, infatti, la società ha creato una
sezione del sito - www.1and1.
it/nuove-estensioni-di-dominio - per coloro che desidera- re immediatamente un sito in
no informarsi e prenotare, sen- base al contenuto - valore agza nessun vincolo, gli indirizzi giunto notevole per le Pmi. Da
internet di ultima generazione diversi anni la maggior parte
preferiti, assicurandosi la con- dei nomi e delle abbreviaziosulenza e l’aggiornamento sul ni, tra l’altro, è ormai già regitema da parte di un team di strata e non è più disponibile.
esperti. Attualmente, i servi- Pertanto molti sono costretzi offerti da 1&1 nell’ambito dei ti a trovare abbreviazioni forzate o a scegliere nomi
nuovi domini sono Prelunghi che i cliennotazione, Pre-reti difficilmente rigistrazione, Recordano. Le nuogistrazione del
Le nuove estensioni
ve estensioni
dominio, Asaprono davvero nuove
aprono molte
sociazione del
opportunità, essendo
nuove oppordominio. Ora
più chiare e riferite in
tunità,
essendo
che l’attesa è fimodo diretto a temi
più chiare e rifenita, e che oltre
specifici
rendosi a specifi700 domini saranci temi.
no presto disponibili
per aziende e professionisti,
quali saranno le conseguenze Su quali TLD state
più importanti per le aziende riscontrando il maggior
italiane? Lo abbiamo chiesto a interesse da parte delle
Richard Stevenson, head of Pr, aziende italiane?
Hosting & eBusiness di 1&1 In- All’interno dell’ampia gamma
ternet AG, che nel frattempo di nuovi domini disponibili in
ha attivato la vendita di siti a tutto il mondo, alcuni saranno,
dominio .Ventures (a 80 euro) più di altri, realmente importanti per il mercato italiano. I
e .Bike (a 50.00).
gestori di attività commerciali
saranno ad esempio interessaQuanto l’arrivo dei nuovi
ti a domini come .shop e .web
TLD cambierà il modo di
mentre gli imprenditori del
relazionarsi con internet?
I nuovi gTLD rappresentano settore ristorazione prediligeuna vera e propria rivoluzio- ranno .bar e .pizza. Altri saranne. Per gli utenti sarà più facile no interessati a .blog, .mail,
e veloce trovare l’impresa che .srl, .app, .hotel.
cercano, ad esempio, e i mo- L’ampia lista prevede
tori di ricerca sono già pronti anche opzioni dedicaad adattarsi in modo da trova- te a coloro che ancoenGaGe | n.002 | 5 feb 2014
il parere
Nella foto, Richard Stevenson
head of Pr,
Hosting & eBusiness di 1&1
ra non rientrano nelle estensioni di dominio tipiche di un
settore. Siti o attività locali, ad
esempio, o legati ad una zona
specifica, potranno utilizzare i domini geografici tra cui
.roma, .milano, per citarne alcuni. I domini che stanno riscuotendo attualmente maggiore interesse sono: .web,
.online, .shop, .hotel, .sarl.
L’arrivo di tanti nuovi domini
pone le imprese attive sul
web di fronte a dei rischi
rispetto alla “tutela” della
propria identità digitale.
Come devono muoversi le
aziende e quanto “costerà”
attivare un’efficace strategia
di brand protection online?
I domini emergenti sono tanti
ed è importante per le imprese
scegliere tra le diverse opzioni
con attenzione, ma siamo certi che non ci sia assolutamente
bisogno di preoccuparsi e allarmarsi. Le Pmi devono semplicemente pensare a quali tra
i nuovi domini possono davvero contribuire a migliorare l’identità online del
proprio marchio e
fare quindi una selezione accurata
delle possibilità per costruire
una strategia di
posizionamento online più
ampia ed efficace rispetto al
passato.
31
Contemporary trend
e-Payment
l’Italia
rincorre
Nove pagamenti su 10
nel nostro Paese sono
cash. Il World Payments
Report 2013 indica però
il 2014 come l’anno
della svolta, stimando
che i pagamenti online
e mobile cresceranno
rispettivamente del 18%
e del 58% quest’anno
iente da fare, il denaro elettronico agli
italiani proprio non
piace. L'Italia, infatti, è fanalino
di coda in Europa nell'e-payment: nove pagamenti su dieci sono “cash”, per l'esattezza
il 91% contro il 60% dei francesi e il 69% degli inglesi che
sono nella media Ue. Usiamo
le carte di credito e di debito
soltanto nel 3% delle transazioni. E questo, per il sistema,
è un costo esorbitante: 10 miliardi di euro, stima l'Abi, pari
a quasi un quarto dei costi di
gestione del contante di tutta
Europa che ammontano a 50
miliardi euro.
E’ la fotografia scattata da
esperti, istituzioni, associazioni, aziende del settore nel
corso di un incontro alla Camera dei Deputati, in un contesto mondiale in cui le stime
del World Payments Report
2013 indicano che i pagamenti online e mobile cresceranno rispettivamente del 18% e
del 58% entro il
2014.
Per
l'e-payment
si prevede che il volume delle transazioni raggiungerà un totale
di 35 miliardi mentre saranno 29 miliardi le operazioni di
N
m-payment, cioè da dispositivi mobili. Tanto che colossi del
web come Amazon e Apple si
stanno attrezzando per lanciare loro piattaforme per i pagamenti "mobile".
«La massiccia adozione di carte di debito per pagamenti anche di piccole entità garantirebbe risparmi annui per 40
miliardi di euro, pari a 3 punti
di Pil», ha spiegato il parlamentare di Sel Sergio Boccadutri,
già autore di un emendamento sui Bitcoin, e primo firmatario di una proposta di legge
che ha come obiettivo l'incentivazione dei pagamenti elettronici. Ha auspicato anche un
tavolo di lavoro per generare
un testo legislativo moderno
in materia.
«Ora viene la parte più complicata ma anche più stimolante
che deve coinvolgere tutte le
parti, aziende e istituzioni per
migliorare l’offerta, il quadro
normativo e anche le condizioni infrastrutturali. Mi auguro che l'Agenda Digitale possa dare davvero un impulso in
questo senso», ha sottolineato Geronimo Emili, presidente di CashlessWay, la prima
associazione in Italia e in Europa contro l'utilizzo del denaro contante che tre anni fa ha
organizzato il "No Cash Day".
per San Valentino 2014 I riflettori sono accesi sull’e-shopping
S
an Valentino è alle porte e la corsa al look e al regalo perfetto sta per cominciare inesorabile. Il web, in
questo caso, è un buon alleato per poter scegliere il regalo perfetto e velocemente far fronte a tutti quei
dettagli che fanno speciale una serata romantica.
A dirlo è una ricerca condotta da Beruby in collaborazione con Showroomprive.it (club di vendite private
online specializzato in moda e uno dei principali player dell’ecommerce internazionale) prendendo in esame un campione di 1.000 individui.
Da questa piccola analisi risulta in particolare che per la festa degli innamorati si preferisce un look sul nero,
ma non troppo sofisticato, anzi che faccia sentire a proprio agio, e possibilmente lo si vuole acquistare online. Gli italiani, infatti, sono romantici, pur non dimenticando la praticità: il 46% degli intervistati dichiara infatti che acquisterà il proprio regalo di San Valentino online, in modo da poter godere di sconti o promozioni sui prezzi originali. Sarà per questo che Showroomprive.it, per la sola giornata di San Valentino, le spese
di spedizione saranno gratis, per concentrarsi così solo sul puro piacere dello shopping.
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enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
SAVE
THE
DATE
RADAR
6 febbraio, Milano
Social Media Week
Conferenza stampa di presentazione ufficiale della Social Media Week.
Verranno illustrati i temi, i nomi degli ospiti internazionali
e il calendario
della settimana più Social dell’anno. Alle 11 allo Spazio Eventi di Mondadori (Sala 3° Piano) in piazza Duomo 1 a Milano.
Socialmediaweek.org/milan
6 febbraio, Milano
Il Gruppo 24 Ore incontra stampa e mercato
Alle 18:30 si apre l’incontro "Il valore del nuovo sistema Sole", presso la
sede del giornale, in Via Monte Rosa 91. Interverranno il presidente del
Gruppo 24 ORE Benito Benedini, l'amministratore delegato Donatella
Treu, il direttore Roberto Napoletano e il presidente onorario di GFK
Eurisko Remo Lucchi.
[email protected]
26/27 febbraio, Lazise (Verona)
15esimo Global Marketing Expo Summit
Concordia Professional Oriented Events organizza il 15esimo Global
Marketing Expo Summit sul Marketing e la Comunicazione, interamente
dedicato alla Business Community del marketing, della comunicazione e
del digital. Un'occasione per conoscere le potenzialità dei new media, i
servizi, i progetti e le strategie più innovative per essere più competitivi
sul mercato. Al Centro Congressi dell’Hotel Parchi del Garda presso Lago
di Garda – Lazise (Verona).
www.global-marketing-expo.it
TOP Al compimento
della veneranda
(in scala social) età di
10 anni, Facebook è più
in forma che mai e detta
ancora la linea, con
i ricavi da smartphone e tablet
che nell’ultimo
trimestre 2013 hanno addirittura superato quelli da pc. E non finisce qui,
visto che con il lancio di “Paper”, il
sito ha inaugurato una nuova strategia ancora più new device-centrica. Il
futuro è mobile: ed è evidente
che Mark Zuckerberg e soci
l’hanno capito prima e
meglio di tanti altri.
STOP Golia perde
contro Davide.
Non succede solo nella
Bibbia, ma anche negli
Stati Uniti, dove il giudice
Raymond Jackson ha stabilito che
il sistema AdWords è parzialmente
in violazione di alcuni brevetti detenuti da Vringo, un piccolo gruppo
di meno di 30 dipendenti attivo nel
mondo delle suonerie
per telefonini. Google
si trova ora a dover
versare
a questa
società l’1,36%
degli introiti
AdWords registrati tra il 2012
e il 2016.
enGaGe | n.002 | 5 feb 2014
Australia Contro le “bigiate” uno
spot esplosivo
Dissuadere un adolescente medio dal marinare la scuola non è compito facile per genitori e insegnanti. In Australia, allora, hanno deciso di affidare questo arduo compito
a dei pubblicitari. E al tam tam spontaneo
del web. Il risultato? A dir poco “esplosivo”.
La creatività è firmata dalla coppia Henry Inglis e Aaron McCann, che per la Learn for
Life Foundation of Western Australia, un’organizzazione non-profit che promuove l’importanza dell’educazione per persone di
tutte le età, ha realizzato un filmato che sta
facendo il giro della rete, raccogliendo pareri discordanti. Tra risate e disapprovazione, il
video su YouTube ha raccolto in meno di una
settimana oltre 10 milioni di visualizzazioni.
Turchia
Erdoğan è un
ologramma
Nella sua corsa alla poltrona
di primo cittadino di Smirne,
il
candidato
dell’AKP Binali Yildirim ha goduto di un aiuto
di grande “effetto”. Nientemeno che quello del premier
Erdoğan, che è apparso a sorpresa nel corso di un grande evento elettorale nella città sull’Egeo. Sì ma... sotto forma di ologramma, che si è materializzato in pieno stile Star
Wars (o del più recente “Simone” con Al Pacino), stupendo non poco i tanti presenti e
ottenendo inoltre una grande eco “social”.
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