scarica - Engage

n°005/006 26 febbraio 2014
p10
un tour nel
foodscape
p26
gli obiettivi
di veesible
p28
social media
per l'ufficio
p30
La cosmesi
che piace è 2.0
coverstory p16
L’era mobile tra nuovi
formati e big data
L’acquisizione di Whatsapp da parte di Facebook consacra
l’importanza del mobile, attraverso cui passerà gran parte
delle operazioni digitali. Anche l’advertising deve fare i
conti con nuove sfide, a partire dallo studio di formati ad
hoc e dalla gestione di un’enorme mole di dati sugli utenti
Il nuovo food magazine per chi ama gustare e vivere il cibo.
Un viaggio quotidiano tra sapori, ricette, storie,
buona ristorazione ed eccellenze enogastronomiche.
IL FOOD MAGAZINE CHE MANCAVA.
NATURALE. RICONOSCIBILE. DI QUALITÀ. COME CIBO COMANDA.
www.agrodolce.it
L’ERA MOBILE
TRA NUOVI
FORMATI
E BIG DATA 16-22
n°005/006 | 26 febbraio 2014
Planning come muoversi
nei territori del food
in questo numero
04 - START
di Simone Freddi
06 - TOP OF THE WEEK
Il meglio della settimana
08 - PEOPLE
Manager in movimento
12 - MARKETING
Clean it up: le pulizie
sono uno show
food
scape
depositphotos ©SergeyNivens
#(coverstory)
14 - STRUMENTI
Con "Finder" trovi
gli influencer giusti
14 - NEXT
News dal
futuro
24 - NUMBERS
Media in cifre
26 - PROTAGONISTI
Gli obiettivi di Veesible
27 - TELEVISIONE
Il Grande Fratello torna
e lancia le sue "primarie"
28 - BUSINESS 2.0
Social Enterprise
con Yammer
30 - TREND
La social
cosmesi
10-11
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
3
start
Engage è una
pubblicazione
di Edimaker srl
Sede Legale
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20139 - Milano
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Grafica e impaginazione
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Amministrazione
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di SIMONE FREDDI
Ampi spazi
di manovra
na delle cose che in passato credo
di aver scritto più spesso, nel mio
lavoro di cronista/osservatore del
mercato adv, è che internet in Italia fosse un
mezzo clamorosamente sottodimensionato,
dal punto di vista pubblicitario.
Ora che finalmente le proporzioni del mercato digital iniziano ad apparire adeguate, con il
mobile la storia si ripete: a parte qualche virtuosa, macroscopica eccezione alla Facebook,
la maggior parte degli editori da tablet e smartphone ricava le briciole.
Di positivo c’è che gli spazi di manovra sono
ampi, e il comparto ha tanto da raccontare,
come proviamo a fare nel servizio di copertina di questo numero di Engage in cui abbiamo coinvolto alcuni tra i più dinamici operatori
della filiera pubblicitaria mobile per toccare diversi nodi essenziali, dai formati alle app passando per i Big Data.
A tal proposito, mi sembra interessante segnalare che a Barcellona, dove in questi giorni si
U
tiene il Mobile World Congress con il successo che tutti si aspettavano, uno dei lanci che
ha riscosso maggiore attenzione è stato quello
del misterioso Blackphone, capace di rivaleggiare per bagno di folla con gli attesissimi Nokia X e Galaxy S5.
Nato dall’incontro tra la spagnola Geeksphone e Silent Circle, un’azienda americana che si
occupa di comunicazioni criptate, il Blackphone promette privacy nelle comunicazioni, sia
voce che dati.
A tal fine è stato addirittura sviluppato PrivatOS, un sistema operativo costruito ad hoc su
Android, ma customizzato per essere “a prova
di intrusione”.
Tanto interesse è un segnale che il Datagate ha
lasciato il segno, e che prodotti come il Blackphone potrebbero riportare la privacy al centro delle richieste dei consumatori. Se e quanto questo aspetto possa essere preoccupante
per un mercato sempre più affamato di dati, lo
vedremo nel futuro prossimo.
#140
pensieri da twitter
Traffico
[email protected]
Diffusione e iscrizioni
[email protected]
Andrea Santagata
Vincenzo Cosenza
Paolo Iabichino
Pubblicità e iniziative speciali
Vania Camillozzi
[email protected]
[email protected]
tel. +39.335 5653522
Comunque su
Twitter si parla
più del pessimo
#Sanremo2014
che del nuovo
#Governo
Quando senti
un prete parlare
di #WhatsApp
nella predica è
segno che siamo
entrati nella fase
di adozione di
massa
A Milano Social
Media Week e
Settimana della
Moda insieme. I
fashion blogger
sono come a
Disneyland
4
@AndreaSantagata
@vincos
@Iabicus
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
top week
of
the
mercoledì 19
venerdì 21
intanto viene chiamato a
presiedere la giuria degli
Adci Awards.
☞ A Sanremo si apre
il 64esimo Festival
della Canzone Italiana. Gli ascolti della serata soddisfano (ma
nelle serate successive scenderanno parecchio). Mattatrice della serata, Raffaella Carrà. La
performance dell’eterna
showgirl fa schizzare l’attenzione attorno all’evento, come dimostrano le
rilevazioni
sull’attività
“social” effettuate da Reputation Manager.
☞ Young & Rubicam
Group accoglie Vicky
Gitto all’interno del
Global Creative Board, selezionato nucleo che raccoglie le
migliori menti creative dell’agenzia. Un
incarico di particolare prestigio per
il pubblicitario, che
☞ Videology pubblica i nuovi dati sulla
video adv in Europa.
Tra i formati, continuano a dominare gli spot da
30”, anche se la ricerca rileva una fortissima crescita (oltre il 70%) delle clip
brevi, tra 5
e 10 secondi.
☞ Candy annuncia il suo
nuovo partner per la
comunicazione: si tratta
di Cayenne. L’agenzia, fresca
dell’acquisizione dell’account
di Porsche, si occuperà della
comunicazione dei brand Candy e Hoover.
vicky
gitto
giovedì 20
☞ Iab Italia elegge il
proprio nuovo consiglio direttivo, che
sarà in carica per il prossimo triennio. I 9 nuovi
consiglieri sono Gabriele
Mirra di Italiaonline, Paolo Portioli di Seat PG, Stefano Portu di DoveConviene, Michele Marzan di
Zanox, Virginia Pallavicini
di Nielsen, Raffaele Cirullo di Enel e Roberto Silva Coronel di
Performedia, Carlo Noseda di M&C
Saatchi e Aldo
Agostinelli di Sky. La presidente uscente, Simona Zanette, non era candidata.
☞ Luca Vegani, ceo di
Mec, traccia la previsione per il merluca
vegani
cato pubblicitario
nell’anno in corso.
Gli investimenti dovrebbero salire dell’1,5%, trainati soprattutto dal digitale, mentre per la carta
stampata potrebbe continuare il declino.
☞ Expo, tocca agli eventi. Sul sito della manifestazione viene pubblicato il bando di
gara per la ricerca di un’agenzia che si occupi di promuovere il tema “feeding the planet”
attraverso una serie di manifestazione ad hoc.
☞ Reebok scegli una
nuova agenzia globale. Si tratta della californiana Venables Bell &
Partners, che diventa così
il partner di riferimento
del marchio sostituendo
Ddb, a cui potrebbero rimanere alcune attività digital in Europa.
☞ Andrea Castellari è il
nuovo ceo di Mtv Italia. Il
manager lascia la carica di direttore generale e presidente di
Discovery Media (vedi pag. 8).
andrea
castellari
6
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
lunedì 24
☞ Coca-Cola applica
la regola della pubblicità anticiclica e,
di fronte a un andamento
del business giudicato deludente, annuncia un piano triennale da un miliardo di dollari da investire in
comunicazione per rafforzare il brand e rilanciare le
vendite.
☞ Si apre a Barcellona il Mobile World Congress,
e la prima giornata è un susseguirsi di fuochi d’artificio. Nokia presenta X, la prima gamma di telefonini
finlandesi basati su Android. Samsung risponde con il nuovo gioiello
di casa: il Galaxy S5.
Ma la vera superstar alla Fira Gran Via
è Marc Zuckerberg, intervenuto di persona per parlare
del visionario progetto Internet.org,
a pochi giorni dall'acquisizione per
19 miliardi di dollari di WhatsApp.
☞ New business di peso per
Imille: l’agenzia guidata da Matteo Esposito e Paolo Pascolo si
impone nella gara per
la creatività di Sottilette Kraft. L’incarico riguarda la
comunicazione sul digitale della campagna “Troppo giusto!” e la gestione dei canali social dello storico brand, oltre
allo sviluppo di un nuovo concept
nella seconda parte dell’anno.
martedì 25
dwide Milano/BETC. A metà marzo
l’esordio del nuovo format.
☞ Si chiude con la
vittoria di Leagas
Delaney una delle consultazioni creative più
attese di questa prima parte dell’anno,
quella di TELECOM ITALIA.
Con un lavoro
congiunto delle due sedi di
Milano e Londra, la sigla ha
superato in finale Serviceplan
Monaco
e Havas WorlenGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
☞ Sodastream lancia in Italia la nuova campagna con
Scarlett Johansson. Oltre un milione il budget, destinato solo all’online con pianificazione di Media Italia. Lo
spot è visibile in versione integrale, incluso l’ormai celebre frase finale “Sorry,
Coca and Pepsi”
censurata per il
Super Bowl.
siti, che raggiungono un bacino di
13 milioni di pagine viste al mese e
e 700 mila utenti unici, aggiungono
il target finanziario al portfolio Maschili della concessionaria guidata
dall'a.d. Davide Mondo.
☞
Mediamond Digital
r a ff o r z a
l’area news
con Finanza.com e Finanzaonline.com. I due
7
people
MANAGER IN
MOVIMENTO
8
Roberto Liscia j Netcomm
Ivan Ranza j System
Si amplia il mandato per Roberto Liscia, che, oltre alla presidenza
di Netcomm (Consorzio del Commercio Elettronico Italiano), assume
ufficialmente la delega per l’Italia a
seguire presso le istituzioni europee
tutte le iniziative in tema di ecommerce. Si tratta di una nomina che avviene nell’alveo
dell’associazione Ecommerce Europe, di cui Netcomm
è socio fondatore e che nel corso degli anni si è consolidata come il referente principale per le Commissioni dell’Unione Europea su tutte le questioni legate
al commercio elettronico.
Ivan Ranza è il nuovo direttore
generale di System, la concessionaria di pubblicità del Gruppo 24 Ore
che propone un’offerta multimediale integrata dei brand del gruppo. Ranza, che entrerà nel Gruppo
24 Ore ai primi di aprile, proviene da
Mtv Pubblicità (Viacom Italia) dove ricopriva il ruolo di ceo dal 2008. Precedentemente è stato general
manager della concessionaria di RCS Mediagroup, direttore vendite di Seat pagine Gialle, di La7 e del portale Jumpy (gruppo Fininvest) e ha iniziato la sua carriera in Publitalia nel 1994.
Joe Davis j Webtrends
Andrea Castellari j Mtv Italia
Joe Davis è il nuovo chief executive officer di Webtrends. Con oltre 25 anni di esperienza in aziende
nell’area tecnologica, Davis assume con effetto immediato il ruolo
di ceo con la responsabilità di guidare la strategia dell’azienda e delle operazioni a livello internazionale. Nel corso della
sua esperienza professionale, Davis è stato ceo di Coremetrics, dove ha guidato la crescita e l’innovazione
del digital marketing e delle web analytics e contribuito a rendere l’azienda un leader nella fornitura di software cloud per il marketing web, social e mobile.
Andrea Castellari è il nuovo ceo
di Mtv Italia. Il manager arriva al
gruppo televisivo che oggi fa capo
a Viacom per prendere il testimone
da Raffaele Annecchino, nominato in ottobre a.d. e vice presidente
esecutivo di Mtv Italia quando Gian
Paolo Tagliavia è passato in Ipg Mediabrands Italia.
Uno dei problemi con cui Castellari dovrà subito fare i
conti riguarda il futuro di Mtv Pubblicità dopo l'uscita
dell'a.d. Ivan Ranza (vedi sopra). Castellari lascia Discovery Italia, dove ricopriva il ruolo di direttore generale e di presidente di Discovery Media.
Jaime Ondarza j Turner B. System
Vivien Moriniello j HiMedia
Jaime Ondarza, già svp general
manager Italia Francia & Uk di Turner Broadcasting System Italia, assume ora anche la guida dei territori
dell’Europa Meridionale e Africa. Nel
suo nuovo ruolo Ondarza, riportando a Giorgio Stock, presidente Turner Emea, è responsabile di tutte le attività editoriali e
commerciali dei canali di intrattenimento del gruppo e
del canale all-news Cnn International per Italia, Francia, Spagna e Africa. La nomina di Jaime Ondarza rientra in un ampio piano di riorganizzazione territoriale
delle divisioni regionali di Turner B. System Emea.
HiMedia, la divisione di HiMedia
Group specializzata nell’advertising
digitale, ha nominato Vivien Moriniello head of Magic, la business unit
dedicata ai progetti speciali. Moriniello, che vanta 15 anni di esperienza in realtà come RCS Pubblicità, Condé Nast e Manzoni, coordinerà il team dedicato
alla progettazione, produzione e commercializzazione
di strategie e soluzioni digitali integrate realizzate su
misura delle esigenze degli inserzionisti. Il suo team lavorerà in stretta sinergia con le altre divisioni coordinate da Luca Daher, head of advertising di HiMedia.
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
Contemporary marketing
Planning: come muoversi nei territori del food
Il foodscape nei media non va considerato come un ambiente unico
e indifferenziato, ma come un paesaggio che si compone di diversi
contesti, ognuno dei quali fornisce risposte efficaci in relazione
a specifici obiettivi di comunicazione. Con FoodFWD, Mec e GroupM
forniscono una serie di strumenti per orientarsi al meglio
di Simone Freddi
ra media old e new, i
numeri della presenza mediatica del food
in Italia sono impressionanti:
all’argomento sono dedicati una
settantina di programmi tv, oltre 100 testate e un migliaio di
siti web, con, a spanne, 25 mila
food blogger attivi.
Di come cucina, ricette e dintorni oggi siano un trending topic sui mezzi di comunicazione
ci siamo già occupati all’interno del primo numero di Engage mag in relazione al lancio di
Agrodolce, il nuovo food magazine online di Gruppo HTLM.
Ora torniamo sull’argomento
grazie alla ricerca FoodFWD,
realizzata da Mec e GroupM con
l’obiettivo di fornire alle aziende una serie di mappature e insight per l’ottimizzazione delle
scelte strategiche e comunicati-
T
ve nel vasto e variegato panorama del “foodscape” italiano.
In sintesi la ricerca dimostra la
necessità di passare da un media planning a un environment
planning, ovvero pianificare per
contesti popolati da diversi media brand e touch point sulla
base del vissuto e della capacità
di influenzare il comportamento
dei consumatori.
Il cibo come “medium”
Punto di partenza dell’analisi di
FoodFWD è che, grazie alla sua
dirompente mediatizzazione, il
food può essere ormai considerato un vero e proprio medium.
Una piattaforma che GroupM e
Mec chiamano “foodscape” e
che non dev’essere considerata
come un territorio unico e indifferenziato, ma come un paesaggio che si compone di diversi
contesti.
Le fondamenta dello scenario
food sono rappresentate dal
generalismo tradizionale, caratterizzato sia da programmi
e personaggi che hanno fatto la
storia e che garantiscono i numeri, sia dai grandi eventi dove
si celebra il cibo della tradizione. Antonella Clerici, la scuola di
Vissani, le sagre paesane: questo è il mondo degli italiani che
torna ancora a casa per il pranzo (oltre il 70%): target ideale
per un planning televisivo mainstream.
A seguire si trova il generalismo
evoluto, popolato dalla casalinga di Voghera “reloaded”. I suoi
obiettivi sono praticità, semplicità e rapidità, ma senza trascurare attenzione e cura per i bisogni della famiglia. Le eroine
di questo mondo sono donne
normali come Benedetta Parodi, capace di puntare sulla naturalezza e sull’accessibilità delle
ricette, e Sonia Peronaci, fenomeno consolidato della rete. In
questo ambito troviamo una
fiction come Benvenuti a tavola
che ha reinterpretato l’evoluzione del Food nella nuova commedia all’italiana.
Lo chef? Scegli quello
giusto per te
Tra gli esempi utilizzati per spiegare gli output della ricerca, GroupM e Mec hanno analizzato le potenzialità come testimonial dei
tre chef-superstar di “Masterchef”: Carlo
Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri.
Cracco è risultato il testimonial ideale per lavorare a tutto tondo sulla cucina “cucinata”
per la sua capacità di presidiare tutte le fasi
di attivazione.
Bastianich è quello capace di generare il maggior livello di passaparola (probabilmente spinto anche dalle parodie di Crozza), ma anche meno credibile come fonte di ispirazione in cucina e quindi più adatto ad una marca
che deve rompere le regole e far parlare di sé, come ad esempio gli snack, i cibi a target più giovane.
Barbieri è perfetto per una marca che vuole riscaldare la relazione con i propri consumatori grazie al suo alto livello di advocacy e co-creation.
10
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
Più oltre si entra nel territorio del POP food, dove il cibo si
contamina con il mondo della
moda e del design, mettendosi
in vetrina e spettacolarizzandosi attraverso talent show come
Masterchef o format emergenti
del digitale terrestre come quelli di Real Time e La5, portatori di
nuovi lifestyle.
Sulla frontiera si trovano i key
driver della comunicazione più
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
innovativa: video ricette digitali, chef star come Carlo Cracco
e Gordon Ramsey, eventi come
la Milano Food Week che contaminano il mondo del Food con il
design e l’immagine.
Come pianificare nel
Foodscape
Una volta descritto lo scenario,
la ricerca dimostra come ogni
touch point (programma tv, sito,
evento, personaggio etc.) sollecita una risposta differenziata
nei diversi stadi di un funnel che
va dal passaparola, attraverso
le modalità di condivisione e di
orientamento tipiche del web,
all’esperienza concreta (trial)
fino alla frontiera della creazione partecipata (co-creation).
Un'accurata analisi del fooscape consente quindi alle aziende
di compiere valutazioni ragionate come, ad esempio, scegliere l’evento, la trasmissione più
efficace o il testimonial più coerente con gli obiettivi di marketing e comunicazione del proprio brand o prodotto.
Il passaggio finale di questo
processo decisionale consiste
nell’analisi dell’efficacia dei principali formati pubblicitari attualmente disponibili sul mercato.
Anche in questo caso la ricerca
evidenzia i ruoli che distinguono, ad esempio, le performance
del classico spot con le telepromozioni o le diverse tipologie di
product placement.
Ad esempio, lo Spot genera
passaparola e spinge alla prova per il 36% dei consumatori; il Product Placement lavora
nella fase di consideration per il
34%; la Telepromozione spinge
al trial per il 29%.
Particolarmente interessante
è la complementarietà, messa in evidenza da FoodFWD,
tra lo spot tradizionale – che
continua a rivestire un’assoluta centralità in qualsiasi strategia – e il product placement dimostrativo, ovvero quello che
prevede l’utilizzo attivo di un
prodotto nel corso di un programma. Laddove il primo risulta premiante nella costruzione di notorietà per il brand e
nella sollecitazione alla prova, il
placement esprime il meglio di
sé nella fase di consideration e
nel suggerire nuove ricette, oltre che nell’obiettivo di advocacy della marca.
11
Contemporary marketing
Clean it Up e le pulizie diventano una
questione di musica, fitness e ritmo
Il sito ideato da saatchi per Asciugatutto Regina, propone una video experience spettacolare
che trasforma le “faccende di casa” in uno show. il Protagonista è Daniel “Cloud” Campos
uando uno pensa alle
pulizie di casa, non gli
verrebbe mai in mente
uno show. E invece l’associazione
è possibile. O meglio è possibile,
anzi quasi naturale, per le menti
creative di Saatchi & Saatchi che
per la gamma Asciugatutto di Regina hanno realizzato il sito Clean it Up. Questo spazio web è in
effetti una piattaforma multicontenuto che mostra come trasformare le pulizie di casa in un momento di musica, ballo e fitness.
La parte principale del sito è dedicata alla video experience: un
film interattivo in cui gli utenti dovranno aiutare un ragazzo che
dopo un house-party si ritrova a
dover mettere apposto tutta casa
Q
spazio web
Un'immagine
tratta dalla video experience
sul sito Clean
it Up dedicato
alla gamma
Asciugatutto di
Regina
in tempo record prima del ritorno
dei suoi genitori. Protagonista del
video, nonché regista insieme a
DanxZen, il ballerino e coreografo di fama internazionale Daniel
“Cloud” Campos, che con le sue
evoluzioni mette a posto casa in
tempi record con l’aiuto dei prodotti Regina. La cdp per il video è
Akita Film, developer Logicweb.
All’experience è abbinato poi un
contest di ballo: la “Cleaning Dance”, in cui sono gli utenti a doversi
mettere in mostra, registrando un
video mentre puliscono casa ballando. In palio per la miglior performance un viaggio a New York
per assistere a un musical di Broadway.
Il sito si compone infine di altre due sezioni principali: “Cleaning Song”, una web-radio realizzata in partnership con Deezer
e dedicata alle migliori canzoni per accompagnarci nelle pulizie, e “Cleaning Fitness”, una serie di consigli ed esercizi per stare
in forma mentre mettiamo apposto la nostra casa.
T.N.
Nokia Lumia
Dettagli che fanno la differenza,
nuova campagna a episodi online
S
ono i dettagli a fare la differenza. Lo sa bene Nokia che
ha scelto di intitolare così la sua nuova campagna a episodi. L'adv, attraverso le disavventure quotidiane di una coppia di giovani amici - lo “smarter” e l’“hipster” - racconta gli
elementi distintivi che solo gli smartphone Nokia Lumia Windows Phone possono offrire per cambiare la vita. L’iniziativa è
partita venerdì scorso online e sui social network. Degli episodi, soltanto tre saranno poi on air sulle principali emittenti tv a
partire da domani. Sul web gli episodi saranno disponibili sui
canali ufficiali Youtube, Facebook e Twitter di Nokia Italia e su
Nokia.it. Il dettaglio che fa la differenza secondo noi? I video si
vedono sempre – anche sulle piattaforme su cui sono ospitati
- all’interno di un Nokia Lumia. Non male no?
12
fashion i “Benetton Magazine”
su stampa e web per la p/e 2014
L
a nuova donna Benetton racconta una storia italiana di stile ed eleganza. E’ lei la protagonista della campagna prodotto p/e 2014 del
brand di abbigliamento, un vero e proprio Benetton Magazine, che partirà da metà febbraio
sulle pagine dei principali settimanali italiani ed
europei e sulle declinazioni digitali dei periodici.
La campagna p/e coinvolgerà, oltre alle maggiori riviste cartacee, anche il web, con presenze sui
principali portali, siti di news e femminili a partire da questa settimana. A internet sarà destinata
un’importante quota di investimenti.
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
NEXT
Contemporary marketing
Buzzoole lancia Finder, il software che
“scova” gli influencer online
offre alle aziende l’opportunità di comunicare solo con chi può
incidere davvero sul comportamento d’acquisto degli utenti
i piacerebbe risparmiare
fiato, parlando solo con gli
influencer davvero in grado di generare passaparola e diffondere il vostro messaggio?
E’ questo lo scopo di Finder, l’innovativo software lanciato da Buzzole,
la startup fondata da Fabrizio Perrone e “allevata” all’interno dell’incubatore 56Cube.
Finder è in grado di individuare, cercando attraverso Facebook, Twitter,
blog e siti personali, gli utenti che
hanno un seguito migliore in base a
determinati parametri di ricerca.
Il Finder di Buzzoole è fondato su
una ricerca avanzata basata su topic
specifici di interesse e sulla nazionalità, che permette di individuare i
profili online più influenti fra 2 miliardi di utenti.
Uno strumento innovativo, che per-
V
mette alle imprese di individuare gli
utenti più esperti in un settore con
il maggior numero di follower/amici,
che “riconoscono” la loro competenza. Influencer generatori di passaparola, capaci di influenzare il comportamento d’acquisto degli utenti e di
generare un sentiment positivo.
Attraverso il software sviluppato da
Buzzoole sarà possibile anche scoprire nuovi profili online emergenti.
«Con Finder siamo riusciti a concretizzare il nostro impegno in un software che permette di individuare
fra tutti gli utenti gli influencer migliori in base a determinati topic, andando a fornire alle aziende, che vogliono creare una campagna di buzz
marketing, il punto di partenza ideale per innescare un passaparola virale», dichiara Fabrizio Perrone, fondatore e ceo di Buzzoole.
In rampa di lancio le iniziative pubblicitarie legate
alla Festa del Papà. Tra i
brand che hanno scelto di
celebrare la ricorrenza in
comunicazione c’è Pocket
Coffee, che il 3 di marzo
darà il via a un’iniziativa a
forte carattere digital, ispirata ai concetti di viaggio e
movimento, tipici dell’attuale vita multitasking.
Con la collaborazione
della sua nuova agenzia
Jung Von Matt, Vileda è
attualmente impegnata
nella realizzazione del suo
nuovo format pubblicitario. La prima
release
sarà dedicata al
lancio del
combo
“Magical”
e debutterà il 23
marzo in
televisione
e online.
campagne Al cinema, NGM invita a spegnere il
telefonino prima dell'inizio delle proiezioni
N
gm si prende il grande schermo per invitare tutti gli spettatori a…
spegnere il telefonino e
godersi il film. E’ questo
l’originale concept sviluppato dall’azienda italiana,
leader nella telefonia Dual
Sim, in partnership con Rai Cinema, Uci Cinemas, The Space e Movie
Media. Al momento protagonista dello spot che precede l’inizio del film
è lo smartphone Forward Prime, ma successivamente si darà spazio ad
altri modelli. C’è tempo: la campagna infatti durerà tutto l’anno.
14
Parte il 3 marzo il progetto www.storiedavivere.
it, un nuovo sito dedicato
all’Alto Adige che punta
a valorizzare il territorio
attraverso le storie e le
esperienze dei suoi abitanti.
Quattro i temi che lo caratterizzeranno: Il primo, “Tradition reloaded”, racconterà
attraverso esperienze reali
come sia possibile non solo
conservare le tradizioni, ma
anche innovarle
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
Da te non
vogliamo aDv.
Ma possiaMo fare Miracoli
con i tuoi contenuti.
iDentifichiamo gli utenti interessati
ai tuoi contenuti e li portiamo sul
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#(coverstory)
L’ERA MOBILE TRA NUOVI
FORMATI E BIG DATA
L’acquisizione di Whatsapp da parte di Facebook consacra l’importanza
del mobile, attraverso cui passerà gran parte delle operazioni digitali.
Anche l’advertising deve fare i conti con nuove sfide, a partire dallo studio
di formati ad hoc e dalla gestione di un’enorme mole di dati sugli utenti
depositphotos ©SergeyNivens
di andy viscanti
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enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
2mld
Secondo l’istituto di
ricerche statunitense
Forrester, nel 2014 sarà
oltrepassata la soglia di 2
miliardi di smartphone nel
mondo. E sullo sfondo già si
prospettano device che vanno
oltre smartphone e tablet
E’
per il video advertising
si può ipotizzare uno
scenario non troppo
lontano in cui sarà la
durata dei video ads a
modificarsi in base al device,
riservando ai desktop pc
le versioni più lunghe
di pochi giorni fa la notizia che ha
fatto il giro del mondo e scosso come
un fulmine il mondo digital: Facebook ha acquisito Whatsapp per la
non trascurabile cifra di 19 miliardi
di dollari. A spingere Mark Zuckerberg e soci
al grande passo è stato l’incredibile successo
raggiunto in poco tempo dalla app, utilizzata
oggi da 450 milioni di utenti e che per la sua
semplicità d’uso ha reso obsoleti gli sms. È innegabile che alla base del successo dell'applicazione vi sia il suo essere nata da subito con
un DNA mobile. E forse nessuna notizia più
di questa consacra l’importanza assunta dal
mobile nel mondo contemporaneo, supportata
dalla diffusione di device che non accenna a
rallentare. Secondo l’istituto di ricerche statunitense Forrester, nel 2014 sarà oltrepassata la
soglia di 2 miliardi di smartphone nel mondo.
E sullo sfondo già si prospettano dispositivi
che vanno oltre smartphone e tablet e rendono la tecnologia “indossabile”, come i Google
Glass. Tutte le operazioni che normalmente si
svolgono in ambito digitale sono destinate a
passare sempre di più dalla dimensione mobile, e questo anche Zuckerberg dimostra di
averlo capito benissimo. Una dimensione già
in rapida crescita che dovrebbe ricevere un ulteriore impulso dal miglioramento della connettività, con l’introduzione del 4G che consente di navigare da device mobili ad alta
velocità e di fruire quindi di applicazioni multimediali avanzate. In Italia i maggiori carrier
si sono già attrezzati per offrire reti 4G ai loro
utenti, partendo per ora da alcune città.
Questa evoluzione impatta anche sul marketing e l’advertising, chiamati a ripensare le
strategie digitali. Sempre secondo Forrester,
l’anno in corso vedrà affacciarsi sulla scena nuovi formati per l’advertising studiati in
un’ottica mobile-centrica e nuovi ad network
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
È evidente che i nuovi
device hanno un
altissimo potenziale
inespresso di monetizzazione,
ma ancora il mondo
della pubblicità
non riesce a gestirlo
specifici per il mobile. Non solo, ma differenti device si prestano a differenti utilizzi in diversi momenti della giornata: se lo smartphone è più usato fuori casa e per la rapida ricerca
di informazioni, i tablet sono più adatti all’entertainment. È facile aspettarsi che l’advertising sarà chiamato a studiare diversi formati
declinati in base al device utilizzato. Secondo Ebuzzing Uk, ad esempio, per il video advertising si può ipotizzare uno scenario non
troppo lontano in cui sarà la durata dei video
ads a modificarsi in base al device, riservando ai desktop pc le versioni più lunghe, mentre
sui tablet probabilmente non si supereranno i
15 secondi e sugli smarpthone i 5-10 secondi. Ciò che conta in ogni caso, alla base di tutto questo, è che oggi fino al 50% dei contenuti dei siti sono fruiti da mobile, ma solo il 5%
degli investimenti pubblicitari vanno a finire su questo mezzo. È evidente che i nuovi device hanno un altissimo potenziale inespresso
di monetizzazione, ma ancora il mondo della
pubblicità non riesce a gestirlo, probabilmente per una conoscenza ancora non profonda
del mezzo.
Infine se il mobile consente potenzialmente di
raggiungere ogni utente nel momento giusto
con il giusto contenuto, perché questa opportunità si trasformi in qualcosa di concreto sarà
necessario saper gestire e interpretare un’enorme mole di informazioni. Il tema dei big data
si connette strettamente al mobile, che rende virtualmente disponibile una sterminata
quantità di dati sugli utenti: se questo solleva da un lato problemi di tutela della privacy
ancora tutti da affrontare, dall’altro promette
di offrire un indubbio vantaggio competitivo
a chi saprà muoversi con disinvoltura fra questi dati per analizzarli, interpretarli e ricavarne
insight utili ai fini della elaborazione di strategie vincenti.
17
#(coverstory)
DIGITOUCH
IL FUTURO È PERFORMANCE-ORIENTED
La crescita del mobile sembra inarrestabile, ma per la comunicazione il mezzo ha
peculiarità che lo rendono diverso dagli altri e che sono ancora in gran parte da
esplorare. L’evoluzione del settore passerà per strategie e formati ad hoc e per lo
sviluppo di logiche basate sul performance marketing
Milano. Business Insider ha riportato che per il 60% del tempo speso sui social media si
utilizzano device mobili; l’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook ha confermato
quanto il mobile sia fondamentale per il social. I device mobili si stanno inoltre ritagliando
un ruolo di rilievo nell’ecommerce, dove il 12% del fatturato
in Italia viene da mobile, e anche nell’intero funnel di acquisto del consumatore.
e è vero che il mobile
ha acquisito un’importanza
sempre
maggiore perché è entrato nella quotidianità degli italiani e
perché i brand lo hanno finalmente inserito nel media mix
della comunicazione, è però
anche vero che è ancora usato
al minimo delle sue potenzialità e che rappresenta un territorio tutto da esplorare. Ne è
convinto Paolo Mardegan, Managing Director di DigiTouch.
s
Quali sono gli ultimi trend
dell'adv su mobile?
Il mercato del mobile adv in Italia è cresciuto del 129% nel 2013
sull’anno precedente e rappresenta il 7% del digital advertising. Google e Facebook rappresentano il 70% del fatturato,
secondo dati del Politecnico di
18
Quali sono le potenzialità del
mezzo non ancora espresse?
Ad oggi il mobile è usato in
modo embrionale sia nei piani
performance-oriented che nelle comunicazioni focalizzate sul
branding. Questo per due motivi. Innanzitutto il mobile non è
ancora riconosciuto come mezzo unico nel suo genere e viene spesso affiancato agli altri
mezzi senza lo sviluppo di una
strategia di marketing ad hoc,
che potrebbe consistere nel realizzare formati adv nativi mobile. Poi il mobile non si avvantaggia di logiche cookie-based
che consentano di formulare
azioni di performance marketing mirate. Il mercato sta muovendo solo i primi passi in questa direzione, come dimostra
l’iniziativa delle telco di mettere a disposizione degli investitori pubblicitari i dati di com-
ricca offerta
Le soluzioni
DigiTouch dedicate al mobile
spaziano da soluzioni branding
a strumenti
performance
oriented. Nella
foto, il managing director
Paolo Mardegan
portamento nella navigazione
mobile degli utenti. Un ulteriore passo è l’introduzione del
mobile negli strumenti di attribution model, che consentono
di determinare l’importanza di
ciascun canale nel funnel di acquisizione di un cliente.
Come si compone l'offerta di
DigiTouch dedicata al mobile?
DigiTouch è stato il primo player in Italia a credere e investire nel mercato mobile adv, sviluppando una ricca offerta che
spazia da soluzioni branding
con formati rich media mobile ad hoc e che favoriscono
l’engagement, a soluzioni performance oriented con targetizzazioni efficaci e pianificazioni innovative, unite a sistemi
di tracciamento e reportistica
puntuale dell’intero funnel della user experience. Rich Media
Mobile, MobileVideo, Mobile
Dsp (Demand-side platforms),
soluzioni Cpd (cost per download) e click to call sono alcuni
dei prodotti mobile che offriamo ai brand e ai centri media.
Quali sono gli elementi da
considerare per sfruttare al
meglio questo mezzo?
E’ importante che i brand riconoscano il mobile come un
canale diverso dagli altri, perché ha peculiarità specifiche
che vanno valorizzate. User
experience dell’utente, contesto d’uso e timing di erogazione del messaggio sono gli
elementi da considerare per
un’efficace comunicazione su
mobile.
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
ebuzzing
un rapporto one to one con un
pubblico sempre più smart ed
esigente. È inoltre necessario
offrire agli utenti un’esperienza
completa che venga percepita
come valore aggiunto, proprio
per questo è necessario pensare a delle creatività e minisiti specifici e non riciclati da altre attività.
PRONTO?
È LA MARCA
Il mobile permette di instaurare un rapporto
1 to 1 con utenti e clienti. Partire da questa
considerazione è importante per poter costruire
un’esperienza capace di soddisfarli davvero
ome spiegato dall’Head of Mobile Jacopo
Ercolani, Ebuzzing
ha chiuso il 2013 con un fatturato globale di 50 milioni di euro.
Un risultato davvero impressionante. L’azienda ha ormai nuove sedi operative a New York
e Miami, e presto aprirà anche
in altri paesi del Sud America.
Seul sarà invece la prima tappa dell’Asia. Il mobile avrà sicuramente un peso rilevante, basti pensare che in Italia in meno
di 2 mesi questa realtà ha attivato più di 30 campagne tra
smartphone e tablet; la categoria merceologia più attiva è
stata l’Automotive, ma anche le
aree Food ed Entertainment si
sono mostrate molto ricettive.
Molto buono anche l’avvio del
2014, anno in cui per Ebuzzing
l’obiettivo è ritagliarsi un ruolo
di assoluta leadership anche nel
mercato mobile.
C
Dal vostro osservatorio,
quali identifichereste
come gli ultimi trend della
comunicazione in mibilità?
Comunicare su uno smartphone è molto diverso dal farlo su
desktop e laptop. Le possibilità sono davvero infinite, ma
bisogna tenere conto di alcune peculiarità tipiche del mezzo, altrimenti si rischia di disperenGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
Expertise
Jacopo Ercolani,
head of mobile
di Ebuzzing,
spiega la vision
dell'azienda
dere questo enorme potenziale.
Quello che vediamo stando ogni
giorno “sul campo”, è che finalmente tutte le aziende che investono dimostrano un’attenzione
concreta nei confronti del mobile anche per le attività di brand
awareness, cosa che negli anni
scorsi succedeva meno. La sfida più interessante per una realtà come Ebuzzing, è proprio
quella di produrre delle soluzioni impattanti e innovative che
consentano ai brand di comunicare in maniera efficace, puntando principalmente sulla possibilità si creare un engagement
diretto con gli utenti.
Quali i servizi e i prodotti di
Ebuzzing riservati al mobile?
Anche su mobile, noi di Ebuzzing abbiamo posto al centro
dello sviluppo dei nostri formati il concetto di engagement, e
infatti abbiamo pensato a soluzioni che consentano all’utente di interagire volontariamente
con i brand in maniera dinamica e interattiva. Abbiamo sviluppato un buon mix di soluzioni, alcune più “tradizionali” ed
altre innovative, che offrono al
brand la possibilità di comunicare il suo messaggio nelle più
svariate modalità; naturalmente un’attenzione particolare è
stata data ai formati video, che
sono sicuramente tra i più efficaci su mobile.
Di questo mezzo quali pensa
siano le potenzialità non
ancora esplorate o utilizzate
nel modo giusto?
Vista l’altissima penetrazione
di smartphone e tablet in Italia, viene da pensare che tutto
il comparto sia ancora sottovalutato. Il mobile dà ai brand la
possibilità di raggiungere il loro
pubblico in qualsiasi momento,
per esempio mentre siamo in
un negozio o mentre guardiamo uno show in televisione. Infatti è senza dubbio la trasversalità la caratteristica più pregiata
di questo mezzo. È importante che le aziende comprendano
in pieno che il mobile consente
Cosa devono sapere le
aziende di questo mezzo
per sfruttarlo al meglio?
È molto importante che le
aziende capiscano che è necessario considerare il mobile come un canale specifico, e
non come un semplice appendice degli altri mezzi. Gli inserzionisti devono sviluppare una
strategia integrata completa, e
comprendere che è fondamentale non solo avere un m-site,
ma anche pensare a delle soluzioni pubblicitarie dedicate.
Proprio per questo noi di Ebuzzing abbiamo deciso di proporre anche supporto grafico e creativo a tutti i nostri clienti.
19
#(coverstory)
lumata
DATE AL MOBILE IL GIUSTO PESO
Brand awareness, drive to store, conversion, lead generation:
obiettivi diversi e tutti fondamentali per il successo dei brand.
Cosa devono fare le aziende per ottenerli? Lo abbiamo chiesto
a Filippo Arroni, Head of Advertising di Lumata
er comprendere meglio le attuali dinamiche del mondo del
mobile e in generale del mobile marketing, può essere interessante esaminare i risultati di
un recente studio pubblicato da
Flurry Analytics sull’utilizzo delle app: rispetto al 2012 l’utilizzo
delle applicazioni mobili in generale è più che raddoppiato, e
in particolare le app di messaging e social segnano nel 2013
un +203%. Se poi entriamo nel
dettaglio delle modalità di utilizzo, come ci ha spiegato Filippo
Arroni, Head of Advertising di
Lumata, i dati sono altrettanto
eclatanti: la percentuale di utenti italiani che cercano informazioni locali attraverso lo smartphone è del 92%, gli utenti che
cercano prodotti attraverso i
loro telefoni sono l’84%, e quelli
in Italia hanno fatto acquisti online dal telefono sono il 30%.
P
Quali sono dunque le
potenzialità inespresse di
questo mezzo?
Le potenzialità sono ancora
enormi: gli investimenti nel mobile hanno raggiunto una dimensione “visibile” nel comparto dell’internet advertising, ma
restano una porzione davvero
minima del totale degli investimenti di marketing, a fronte di
opportunità che giustificherebbero davvero dimensioni molto
20
più importanti. Le attuali tecnologie mobili consentono potenti
sinergie tra app, segmentazione, geo-localizzazione e nuovi formati, offrendo possibilità
di call-to-action verso i consumatori di enorme efficacia, assolutamente impensabili con altri media.
Quali sono i servizi e prodotti
di Lumata riservati al mobile?
Lumata copre tutto il ventaglio di opportunità offerte dal
mezzo: dal mobile advertising
in senso stretto, alla geolocalizzazione, ai rich format, alla
dematerializzazione delle carte fedeltà per il retail. Grazie a
un’offerta completa, Lumata risponde alle esigenze dei brand
rispetto a quattro macro obiettivi: brand awareness, drive to
store, conversion, lead generation. Il nostro portafoglio include inoltre un network premium
di canali verticali, (Sport, Femminile, Giovani, Intrattenimento
e Tecnologia, ndr) per una perfetta targetizzazione dei messaggi, e un network a performance.
Cosa devono sapere le
aziende di questo mezzo per
sfruttarlo al meglio?
Direi che in realtà si tratta di
strumenti noti, ma il problema
di fondo è che le aziende dedicano ancora al mobile risor-
tanti plus
La campagna
sviluppata
su Waze per
Reebok, una
delle molte
firmate nel 2013
dall'agenzia di
cui è Head of
Adv Filippo Arroni, nella foto a
destra
se quasi residuali, senza una visione strategica delle attività,
spesso per esigenze puramente tattiche, e talvolta in modo
abbastanza improvvisato. È evidente che il mezzo, che pure ha
un’efficacia straordinaria, non
può esprimere il suo potenziale
se non all’interno di una strategia complessiva e coordinata di
comunicazione.
Quali sono gli highlights
di Lumata in termini di
business?
Il 2013 è stato un anno molto positivo per Lumata, che
sotto questo profilo si è posta
all’avanguardia nell’implementazione di iniziative altamente innovative, come dimostrano le campagne che abbiamo
realizzato, ad esempio, attraverso la social app di navigazione Waze per brand come Hyundai, Reebok e Algida, e nel 2014
contiamo di proseguire il trend
positivo. Riguardo il peso complessivo del mezzo mobile nel
2014, questo dipenderà molto
da quel cambio di atteggiamento di cui dicevamo prima.
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
Agenzia per l’Italia Digitale
Presidenza del Consiglio dei Ministri
#(coverstory)
Premium Publisher Network
Solo audience qualificate
Attivo dal 2008, il consorzio per l’adv online che raggruppa i principali gruppi
editoriali italiani, da Rcs a Gruppo L’Espresso passando per La Stampa, allarga
l’offerta al mobile: da questa primavera offrirà la vendita congiunta di strip o
double strip in pagina e text link sugli m-site delle maggiori testate
di Alessandra la rosa
ffrire agli investitori un network di alta
qualità nel campo
dell’advertising online, un unico
grande bacino in cui dare visibilità ai brand in modo semplice
ed efficace. Con questo obiettivo nel 2008 è stato fondato da
Rcs Media Group e dal Gruppo
Editoriale L’Espresso il Premium
Publisher Network, consorzio
che oggi raggruppa i principali editori premium italiani. L’offerta del network, che ha avuto negli anni il suo punto forte
nel “text link” a performance sui
siti web, da qualche settimana si è aperta anche all'ambito
del mobile con formati display
strip, double strip e text link. La
nuova proposta di premium display si chiama PPN Mobile ed è
tuttora in fase di sviluppo insieme a 4W MarketPlace, già partner del consorzio per gli spazi
pubblicitari contextual. Abbiamo chiesto ad Alceo Rapagna, Presidente del Consorzio PPN, di raccontarci
questo progetto.
O
In cosa consiste questo
allargamento della vostra
offerta pubblicitaria?
Oltre al text link già offerto dal
consorzio su dispositivi fissi, la
nostra offerta al mercato comprenderà adesso anche gli m-si22
te delle maggiori testate online, dove proporremo la vendita
congiunta del formato strip in
pagina, o double strip dove presente. La concessione della vendita sarà gestita in esclusiva da
4W MarketPlace, con cui attualmente stiamo studiando la tecnologia di erogazione. I formati
saranno in vendita a partire
da questa primavera.
Com’è stata
accolta all’interno
del consorzio
questa proposta
di estensione
dell’offerta
Unione
Alceo Rapagna,
Presidente del
Premium Publisher Network. Il
consorzio è nato
nel 2008
pubblicitaria anche al mobile?
Molto positivamente. Anzi,
sono stato piuttosto sorpreso di
come, avendo avviato lo studio
in autunno, in pochi mesi abbiano già deciso di aderire alcuni
tra i maggiori membri del consorzio, come RCS, L’Espresso,
Ansa e La Stampa. E altri editori stanno valutando la proposta
con interesse. L’intenzione, poi,
grazie a questa novità, è di far
salire a bordo anche altri player tradizionalmente non parte
di PPN, come gli editori “digitali puri”. Il PPN Mobile offre infatti interessanti opportunità commerciali: non dimentichiamoci
che l’inventory proposta dal nostro network è premium, sia per
i contenuti di qualità che sono
veicolati nei nostri siti, sia per il
target pregiato che costituisce
la nostra audience di visitatori.
Quanto è importante oggi
il Mobile per un editore che
deve vendere i suoi spazi
pubblicitari?
Sicuramente tantissimo. L’esigenza di lanciare l’offerta PPN
Mobile nasce proprio da questa semplice osservazione: oggi
fino al 50% dei contenuti dei
siti sono fruiti da mobile,
d’altra parte solo il 5% degli investimenti pubblicitari vanno a finire su questo
mezzo. E’ evidente che i
nuovi device hanno un
altissimo potenziale inespresso di monetizzazione, che ancora la filiera della pubblicità
non riesce a valorizzare, probabilmente per una
"confidenza" ancora non profonda del mezzo. E’ necessario
accelerare la crescita degli investimenti premium sul mezzo, e il
PPN Mobile si muove proprio in
questa direzione.
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
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num
b3r5
media in cifre
Il giornale online più amato dagli
italiani? E’ Google
I siti più utilizzati per informarsi online
◆ Qual è il sito più usato in rete per
informarsi? Google. E Facebook è al quinto
posto, superando gli spazi online del Sole
24Ore e di Libero.
operatore
Google
Repubblica
Corriere della Sera
Ansa
Facebook
TgCom
Libero
Il Sole 24 Ore
Wikipedia
La Stampa
Yahoo!
Il Fatto Quotidiano
Twitter
Questa una delle evidenze emerse dall’analisi
conoscitiva dell’AgCom sui servizi internet e
sulla pubblicità, pubblicata negli scorsi giorni
e che mette in evidenza, tra l’altro, le profonde
trasformazioni indotte dalla rete nel modo in cui si
informano gli italiani.
Sebbene i mezzi tradizionali rivestano ancora un
ruolo prioritario ai fini informativi, internet sta
assumendo progressivamente maggiore rilievo.
In particolare, la rete si colloca in terza posizione,
essendo utilizzata dal 42% delle persone che si
interessano attivamente ai fatti di attualità, con
una distanza di appena 3 punti percentuali dai
quotidiani.
Scendendo nel dettaglio del web, i motori di
ricerca sono superati solo dalle versioni online
dei quotidiani come prima fonte d’informazione
(rispettivamente, sono indicati come fonte
principale dal 21,6% e 36,1%) degli utenti internet
italiani. Si nota anche qui il peso sempre maggiore
esercitato dai social media, in particolare
Facebook e Twitter, che in questa classifica
rivaleggiano con le agenzie di stampa.
Quanto alle modalità di fruizione di internet,
è emersa ancora la prevalenza del modello di
navigazione da apparati fissi, sebbene i device
mobili tendano ad acquisire quote di mercato
sempre maggiori. In particolare, per alcune
categorie di servizi orizzontali, è iniziato uno
spostamento della navigazione dalla modalità
fissa a quella mobile, portando con sé profonde
trasformazioni nelle forme di fruizione degli utenti
e, quindi, anche nella struttura dell’offerta dei
servizi (e della loro valorizzazione economica).
Elaborazioni AgCom su dati SWG
% utenti web
21,5
17,3
9,5
8,9
7,1
5,1
4
2,4
1,6
1,4
1,4
1,3
1
Le fonti principali di informazione online
Elaborazioni AgCom su dati SWG
operatore
Fonti tradizionali
Quotidiano online
Periodico online
Agenzie di stampa
Operatori tv
Nuove fonti digitali
Testate native digitali
Portali
Motori di ricerca
Social network
Blog
Altro
Nessuna fonte
% utenti web
36,1
0,8
9
5,2
2,4
6,7
21,6
8,1
0,1
1,7
8,2
Keep Calm emozioni in un’immagine
Il tormentone “Keep calm and…” sbarca sull’iPhone grazie all’applicazione
sviluppata da Deveyes Group. Si chiama "Keep Calm for iPhone", e consente di
creare in pochi secondi un’immagine contenente le parole del proprio motto
della giornata esemplificativo delle proprie emozioni, che inoltre è possibile
personalizzare scegliendo sfondo e colori per farne poi il proprio wallpaper.
L'app permette anche di condividerla con i propri amici tramite Facebook,
Twitter, Instagram o anche via email.
24
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013
345 MILIONI DI PAGINE VISTE
12 MILIONI DI CONTATTI UNICI
15 VERTICAL TEMATICI
LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in
grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una
linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e
tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich
Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza
qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.
Contemporary media
veesible italiana e indipendente
a quando Tiscali ha
deciso a luglio 2012
di operare uno spinoff della sua Business Unit Tiscali Advertising creando Veesible, la direzione intrapresa
dalla concessionaria è stata la
solidità. «Dare solidità - spiega
Massimo Crotti, amministratore delegato di Veesible, che
abbiamo contattato per fare
il punto a poco più di un anno
dal lancio - significa proseguire una strada di consolidamento della leadership degli editori
storicamente presenti in portafoglio, come iLMeteo, Ansa, Tiscali, e integrare il portafoglio
prodotti con ingressi di nuovi publisher capaci di estendere tale leadership sul target di
riferimento». Per quest’anno,
spiega il manager, la strategia
di Veesible punterà principalmente sull’estensione del bacino di digital video, sull’ulteriore ampliamento dell’offerta
mobile, e sulla presentazione
al mercato di un’offerta importante a target donna.
Tris d’assi
Ilmeteo, Ansa,
Tiscali sono
le punte di
diamante del
network di
Veesible
D
Che riscontri avete dal
mercato in questo primo
scorcio di 2014? C'è qualche
segnale di ripresa?
I primi mesi del 2014 ci mostrano uno scenario che dovrebbe vedere ancora una certa sofferenza nei primi due
mesi dell’anno, a fronte però
di un’inversione del trend già
a partire da marzo. Tutto questo sembra essere trainato sia
dai migliori risultati rilevati nei
mesi di Gennaio da altri mezzi,
a partire dalla televisione, sia
da alcuni indicatori macroeconomici che cominciano a registrare qualche segno positivo,
seppur piccolo, che mostra finalmente una prima importan26
massimo crotti,
a.d. veesible
Diventata autonoma a fine 2012,
la concessionaria è già riuscita a
costruirsi un'identità forte nel
panorama dell’adv online e porta
avanti una politica di acquisizioni
mirate per allargare l’offerta
di Alessandra La rosa
te inversione di tendenza.
Ci sono delle nuove
acquisizioni in cantiere?
Si, la strategia di Veesible passa da una costante ma mirata estensione del portafoglio
prodotti, anche alla luce della
rinnovata percezione da parte
del mercato di Veesible come
realtà italiana, autonoma, indipendente. Grazie ad un atteggiamento reattivo e puntuale, Veesible si pone dunque
nel ruolo di interlocutore privilegiato ed efficace per editori che vogliano intraprendere un percorso di crescita
dei loro ricavi e per il mercato degli inserzionisti che con
noi hanno una stretta relazione di business da ormai quasi
15 anni. A breve, pertanto, contiamo di poter annunciare l’ingresso di nuovi partner editoriali operanti nei settori del
video advertising, rivolti soprattutto a due audience verticali: quella dei giovani e quella
femminile, con una particolare attenzione allo sviluppo dei
numeri sul target donna/mamma. Il video, assieme al mobile, è un segmento di mercato
su cui avevamo già iniziato a
muoverci nel corso del 2013 e
che nel 2014 troverà una decisiva estensione, legandosi per
quanto ci riguarda alla qualità
nei prodotti unita ad una massa critica importante da offrire
agli investitori.
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
Dalle Teche all’online:
la sfida di Rainventarai
Per festeggiare i 60 anni della tv pubblica, Rai Fiction ha lanciato
un concorso che invita i giovani talenti a portare a nuova vita
il materiale d'archivio, trasformandolo in una web serie
di Lorenzo mosciatti
reare una serie web
con il materiale storico della tv italiana.
E’ questa la sfida lanciata agli
utenti da Rai Fiction con Rainventarai, il nuovo concorso
ideato nell’ambito dei festeggiamenti per i 60 anni della tv
pubblica e realizzato in collaborazione con Rai Teche.
Con il contest, attivo sul sito
www.rainventa.rai.it, Rai Fiction intende aprire le porte
alla creatività dei giovani talenti – scrittori, sceneggiatori,
C
sul web
Cuore del progetto è il sito dedicato
al concorso www.rainventa.rai.it
Automotive Motori.it, che sprint su Google
Un trend da record
Motori.it registra il più alto tasso di
crescita nelle ricerche online
V
erticalità, mission coerente e semplicità di fruizione grazie al design responsive. Sono alcune delle
caratteristiche che permettono a Motori.it, il sito automotive edito da Gruppo HTML
e in concessione a TAG Advertising, di primeggiare nelle scelte degli utenti interes-
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
sati all’acquisto di un’auto.
Secondo SemRush, una delle più autorevoli piattaforme
per l’analisi seo, Motori.it è il
sito che, tra le testate italiane
riconducibili a tematiche motoristiche, registra il più alto
tasso di crescita nelle ricerche
su Google: +396% rispetto a
12 mesi fa contro una media
del +122% dei principali competitor che Audiweb classifica sotto la voce “Automotive
Information”. Un dato ancora
più interessante perché ottenuto su chiavi di ricerca puntualmente afferenti l’acquisto
di un’auto, e non generiche.
Questo balzo in avanti premia
l’impegno editoriale dei tanti che quotidianamente concorrono a fare di Motori.it un
punto di riferimento, soprattutto per chi cerca un’auto.
registi e filmmaker – offrendo
loro l’opportunità di inventare
e produrre una serie web, cimentandosi con i preziosi materiali delle Teche Rai per sperimentare, attraverso l’uso delle
tecnologie digitali, la creazione di un nuovo racconto seriale. Un’occasione per celebrare
in modo originale, attraverso le
nuove forme e i linguaggi del
web, le immagini che hanno
fatto grande la storia della Rai.
Partendo da una library del repertorio Rai Teche, suddivisa
nei generi fiction, intrattenimento, eventi storici, i partecipanti possono inventare la loro
serie web lavorando attraverso
la fusione dei materiali di archivio con quelli nuovi che verranno prodotti, dando vita ad
un inedito racconto. Per il vincitore è prevista la possibilità di realizzare, con il supporto
della Rai, la propria serie web
in 5 puntate da 8 minuti.
in tv il grande fratello
riparte... dalle primarie
D
opo appena un anno
di pausa, torna
in tv il Grande Fratello, con
una nuova edizione che promette di essere particolarmente interattiva. A partire da “Le Primarie
di GF”, il nuovo sistema grazie al
quale il pubblico, per la prima volta
nella storia del reality, potrà scegliere un concorrente del Grande Fratello. I candidati sono 4 (Diletta, Eithel,
Lorenzo ed Enzo) e possono essere
votati attraverso il sito ufficiale del
programma fino a domenica prossima. A decretare il verdetto finale
sarà comunque il televoto nella prima puntata di lunedì.
27
Contemporary trend
Il lavoro
al tempo
dei social
Creare gruppi di
lavoro, condividere
documenti, partecipare
a conversazioni, cercare
informazioni e restare
sempre aggiornati, in
un click. Oggi è possibile
grazie a strumenti come
Yammer, l’enterprise
Social Network
di Microsoft
di Lorenzo mosciatti
empre più persone
desiderano replicare
nell’ambiente professionale le modalità di interazione social, ormai ampiamente diffuse nella vita privata. E’
il concetto di “Social Enterprise”, trend in fortissima ascesa
anche in Italia, come dimostra
uno studio Microsoft-Ipsos, secondo cui circa il 50% degli information worker italiani dichiara che utilizzare strumenti
social ha migliorato la produttività sul posto di lavoro.
Una tendenza che Microsoft
Italia celebra presentando
Yammer, il suo business social
network che conta oltre 8 milioni di utenti in tutto il mondo. Già l’anno scorso, dopo un
solo anno dall’acquisizione nel
giugno 2012, Yammer ha infatti registrato una crescita anno
S
28
su anno di più del 55% degli
utenti, di oltre il 200% dei network a pagamento e di circa il
100% dell’attività user attraverso messaggi, gruppi e altre
funzionalità. Un successo che
dimostra il valore degli strumenti social in grado di generare un vantaggio di business
per aziende di qualsiasi settore e dimensione.
In team è più semplice
Uno tra i principali vantaggi di un social network privato come Yammer è che consente di entrare in contatto
con le persone giuste, condividere informazioni tra i team
e organizzare progetti comuni, in modo assolutamente sicuro con messaggi visibili solo
all’interno dell’organizzazione.
Yammer è inoltre disponibile
anche in movimento attraverso un app mobile per Windows, Windows Phone, iPhone/iPad, Android e consente di
restare aggiornati e di contribuire ai progetti in corso ovunque e in qualunque momento.
Utilizzare Yammer è semplicissimo e molto intuitivo. Crearsi un profilo con le informazioni di background è il punto di
partenza per essere riconoscibili ed entrare in relazione con
i colleghi e il modo più efficace
per lavorare in team, condividere documenti e rimanere informati su un argomento è la
creazione di Gruppi pubblici o
privati. Attraverso la funzione
"Segui" è possibile visualizzare i messaggi altrui nel proprio
feed seguendo le persone e gli
argomenti d’interesse. È poi
facile interagire cliccando "RienGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
depositphotos ©leedsn
o pubblicate in uno dei gruppi dell'utente. Attraverso il motore di ricerca interno è inoltre
facile trovare rapidamente le
persone, le informazioni e i documenti di cui si ha bisogno.
spondi" ed esprimere accordo
su un’idea con Like.
La gestione dei messaggi è
semplicissima attraverso l’Inbox che permette di visualizzare, assegnare priorità e gestire tutte le conversazioni a
cui si è partecipato o in cui si
è stati citati. Il Feed consente tre possibili visualizzazioni: Top, ovvero le più importanti per l'utente, in base agli
elementi sottoscritti e alle interazioni con il contenuto della rete Yammer; All, ovvero tutte le conversazioni a cui si ha
accesso all'interno della rete
aziendale; e Following, ovvero le conversazioni sottoscritte
in modo attivo, incluse le conversazioni contrassegnate con
"Mi piace" o a cui hanno partecipato i follower o su un argomento che si sta seguendo
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
Una rivoluzione culturale
«Lo scenario lavorativo del resto sta cambiando, poiché i
progetti sono sempre più spesso portati a termine da team
virtuali, il lavoro è sempre
meno di routine e la proliferazione di dati rende sempre più
difficile reperire informazioni utili - commenta Vieri Chiti,
direttore della divisione Office
di Microsoft Italia -. Ecco perché applicare i principi social
in ambito business può rendere più semplice comunicare
oltre i confini aziendali e condividere informazioni necessarie per decisioni strategiche».
L’affermarsi della Social Enterprise, implica «una sfida culturale» e l’adozione di strumenti social «deve collocarsi in una
più ampia strategia che coinvolga tutti i processi aziendali», precisa ancora Chiti.
La Piattaforma Yammer connette persone, conversazioni
e dati provenienti da diverse
applicazioni aziendali creando
un’esperienza social integrata. Una funzionalità interessante da questo punto di vista è "Enterprise Graph", una
mappatura dei processi in atto
in azienda che aiuta a trovare
le informazioni utili e a colla-
borare. È inoltre possibile rendere social i dati distribuiti tra
diverse applicazioni business
facendoli confluire su Yammer in modo che sia più semplice rintracciare informazioni
strategiche e abilitare un accesso più immediato attraverso le varie applicazioni utilizzando un unico profilo, grazie
al plug-in integrabile di Yammer. La Yammer App Directory permette infine di trovare
applicazioni aziendali utili e di
connetterle a Yammer.
Le organizzazioni possono
personalizzare il proprio Yammer network con il look and
feel aziendale ed è semplice
gestire le utenze. L’implementazione è semplicissima e si
può scegliere di affidarsi all’infrastruttura cloud di Yammer
per beneficiare di scalabilità e
business continuity, senza doversi preoccupare di lunghe
installazioni o aggiornamenti.
Inoltre le impostazioni di sicurezza di Yammer consentono
di configurare in modo efficace la gestione delle sessioni,
delle restrizioni IP e delle policy per le password del network
ed è semplice tenere monitorate le parole chiave d’interesse con gli email alert. Da Yammer è anche facile estrapolare
dati utili e valutare metriche di
utilizzo, oltre a rendere disponibili a tutti documenti ufficiali dell'azienda.
Integrazione in corso con Microsoft Office 365
L
a roadmap di Yammer è in costante evoluzione e l’integrazione in divenire con la piattaforma di produttività cloud Microsoft Office 365 offre interessanti funzionalità come il Newsfeed per SharePoint Online e Office 365,
l’app di Yammer disponibile sull’Office Store, l’interoperabilità con l’email, le
funzionalità ottimizzate di messaggistica e comunicazione esterna e la funzione di ricerca integrata con SharePoint. È in ogni caso necessario disporre
di un account Yammer registrandosi attraverso l’indirizzo email aziendale.
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Contemporary trend
Social Cosmesi
quando il make-up si
sceglie su Facebook
La voglia delle consumatrici di confrontarsi e di
lasciarsi guidare da esperti incontra sui network 2.0
Il desiderio dei brand di raccontarsi. Lo dimostrano le
recenti scelte strategiche di Rimmel London e Revlon
di teresa nappi
vere un dialogo con
le consumatrici. E’
questo
l’obiettivo
principale che pare spingere
i marchi di cosmesi a puntare
sulla loro presenza Facebook.
Lo è di sicuro per Rimmel London Italia, che da qualche settimana ha inaugurato la propria
fan page. Coerentemente con
la comunicazione del brand
degli ultimi anni, la nuova anima social di Rimmel non poteva non far leva sui volti che
accompagnano la multinazionale da tempo. Ecco perché
mentre l’immagine di copertina vede troneggiare la storica testimonial del brand Kate
Moss, alle parole della modella
Georgia May Jagger, testimonial del brand dal 2009, è affidato il benvenuto sulla pagina.
Lo spazio è giovane e dinamico, specchio di un marchio che
da 180 anni si presenta come
all’avanguardia e moderno.
A
30
Stesso spirito porta invece Revlon Italia ad affidare la propria fan page (inaugurata a
dicembre 2013) a mani esperte in grado di qualificarla e di
popolarla al fine di renderla funzionale e appealing per
le utenti. Il partner scelto per
questo compito è MediaCom,
già al fianco dell’azienda per il
media planning & buying delle campagne pubblicitarie e
per la gestione dei contenuti del nuovo sito Revlonitaly.
com. La pagina Facebook di
Revlon Italia, propone un piano editoriale articolato e completo, ispirato al concetto di
"comunicazione ispirazionale"
fatto di consigli di make-up e
video tutorial.
Insomma, le fan page di Revlon Italia e di Rimmel London
Italia istituzionalizzano e consacrano il successo di un rapporto diretto con le consumatrici e il trionfo della social
cosmesi.
Gadget hi-tech Il futuro è
nella tecnologia smart
Q
uello delle wearable techologies è uno dei settori più caldi
dell’Hi-tech, e al Mobile World Congress quest’anno accessori smart di
ogni genere tentano di rubare la scena a smartphone e tablet, spesso riuscendoci. Ne è un esempio il braccialetto di plastica morbida con display
da 1.4 pollici e auricolare Bluetooth
incorporato Talkband B1 presentato
da Huawei. Sempre in tema di accessori hi-tech da polso, precisamente di
smartwatch, Samsung invece ci riprova con Gear, presentato in due modelli differenti: Gear 2 e Gear 2 Neo.
Non ci sono troppe novità rispetto
alla precedente versione tranne che
per qualche dettaglio e per il sistema operativo: non più Android, ma la
piattaforma open source Tizen.
Insomma, le tecnologie smart sono
la nuova frontiera e oltre a Samsung
e Huawai possiamo aspettarci grandi sorprese.
pausa pranzo ci pensa bofrost.
e il congelatore è un optional
S
ono sempre di più gli italiani che, per
scelta o per necessità, trascorrono la
pausa pranzo in ufficio, 7,7 milioni, secondo il Censis. Motivo per cui molti datori di
lavoro hanno provveduto ad attrezzare uno
spazio in azienda per riscaldare i pasti. Una
tendenza che non è sfuggita a una delle più
grandi aziende della vendita diretta di alimenti surgelati, Bofrost, che da qualche
tempo fa arrivare i suoi camioncini anche
nelle aziende grazie alla formula “Business
Food”: si ordina via email, dal sito www.businessfood.it o per telefono e si è seguiti da
un incaricato che consegna gli ordini e gestisce il freezer. Se l'azienda non dispone
ancora delle attrezzature, è Bofrost a fornire freezer, microonde e fornetto per le pizze, in prova per tre mesi.
E' proprio il caso di dire: quando a domanda,
l’azienda risponde.
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
SAVE
THE
DATE
RADAR
12 Marzo, Milano
Taste the Gurus
Derrick de Kerckhove, José Luiz Moutinho e Paul Greenberg, per la prima
volta in Italia. Sono i tre nomi di assoluto prestigio che sarà possibile incontrare al social brunch “Taste the Gurus” organizzato da CrowdM. Un’occasione di formazione e informazione sul digital, in programma a Milano al
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci.
www.crowdm.com
21-22 marzo, Rimini
Be-Wizard!
Titanka! organizza Be-Wizard!, l’evento internazionale dedicato al web
marketing per i settori Turismo, Business, Advanced. Il focus di quest’anno
sarà sul Real Time Marketing, un tema su cui si confronterà un parterre di
nomi di grande rilievo. Appuntamento al Palacongressi di Rimini, in via
della Fiera 23.
www.be-wizard.com
Uk Su Youtube arrivano le storie
“incredibili” di Pepsi
Tutti i fatti più incredibili della rete, in un
unico canale Youtube. In Inghilterra PepsiCo punta sullo user generated content per
lanciare la sua nuova campagna di comunicazione. Il colosso ha creato per il prodotto
Pepsi Max “The Unbelievable Channel” sulla piattaforma video di Google: uno spazio
dove trovano posto imprese incredibili trovate in rete. Ogni settimana verrà postato un
video nuovo.
22 marzo, Napoli
WEBUPDATE 2014
Giunge alla quinta edizione WebUpDate. Obiettivo quest’anno è approfondire l’evoluzione del mercato digitale a cui diventa necessario far corrispondere nuove e più efficaci strategie di comunicazione. Appuntamento
a Città della Scienza, via Coroglio, 104 e 57, a Napoli.
www.webupdate.it
Top Ispira lealtà, culto e una devozione quasi religiosa. Con
questa motivazione Brand Finance Global ha messo Ferrari al primo posto
tra i 50 marchi più famosi al mondo, davanti a Coca-Cola, Pwc, McKinsey e
Google. Il cavallino rampante è immediatamente
riconoscibile in tutto il mondo, "anche dove
le strade non sono state ancora asfaltate".
Al valore del marchio è
stato attribuito un valore
di 4 miliardi di dollari.
Un primato tutto
tricolore.
Stop I 19 miliardi di dollari guadagnati dall’acquisizione da parte di Facebook devono avere
dato un po’ alla testa al team di Whatsapp. A pochi giorni dall’ufficializzazione dell’operazione d’acquisto
da parte di Zuckerberg, l’app di instant messaging si è
bloccata per 210 minuti, ben tre ore e mezza. Un lungo
blackout al termine del quale è stato postato su Twitter
un messaggio di scuse agli utenti: “Il servizio è stato ripristinato. Ci scusiamo”. Qualche maligno dice che l’intera
squadra di WhatsApp fosse andata a brindare.
enGaGe | n.005/006 | 26 feb 2014
Viral Coca-Cola mette un collare
agli smartphone-addicted
Odiate la gente che invece di guardarsi attorno ha continuamente gli occhi sullo
smartphone? Coca-Cola ha quello che fa per
voi. Si chiama Social Media Guard ed è… un
collare. Posto intorno al collo delle persone
smartphone-dipendenti, rende loro impossibile guardare comodamente lo schermo del
loro telefono. Evidentemente si tratta di un
prodotto “fake”, ma il filmato realizzato per
promuoverlo è particolarmente ironico e divertente. Il fine ultimo, naturalmente è quello di condividere una Coca-Cola, invece che
una foto o uno status.
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