DOCUMENTO FINALE

Istituto di Istruzione Superiore “Astolfo Lunardi”
CLASSE 5^B (P.N.I.)
A.S. 2013/14
DOCUMENTO FINALE
del Consiglio di Classe
Componente docente C.d.c.
Nome e Cognome
Marie-France Pinson
Emanuela Agostino
Beniamino Amico
Giovanna Anderboni
Laura Abeni
Erminia Contessi
Nicastro Lina
Danilo Falsoni
Ornella Passanante
Mauro Toninelli
Mauro Amodeo
Angela Failla
Documento Finale Consiglio di Classe
Disciplina
Conversazione francese
Conversazione inglese
Diritto – Scienza delle finanze
Educazione fisica
Francese
Geografia economica
Inglese
Lettere e storia
Matematica
Religione
Tecnica
professionale,
organizzativa, amministrativa
T.I.C.
Pagina 1
Elenco alunni
N
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Cognome
Archetti
Arturi
Bakari
Basile
Chen
Derudas
Durosini
Frera
Gatti
Lancini
Massaro
Mini
Molinari
Pennacchio
Piccinotti
Tampalini
Vecchi
Zani
Zeka
Nome
Federica
Mattia
Yahia
Debora
Yiyi
Alessia
Alessandra
Francesca
Giulia
Marta
Samuele
Cristina
Filippo
Valentina
Ilaria
Martina
Alice
Chiara
Doris
1° lingua
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
inglese
2° lingua
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
Francese
INDICE
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO LUNARDI
2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2.1 Profilo e storia della classe nel triennio
2.2 Docenti e continuità didattica
2.3 Percorso formativo
3. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
3.1 Argomenti pluridisciplinari
3.2 Modalità di lavoro
3.3 Attività di recupero
3.4 Area di progetto
4. LA VALUTAZIONE
4.1 Modalità e criteri di misurazione delle verifiche e di valutazione degli studenti
4.2 Criteri conduzione scrutini finali
4.3 Criteri di attribuzione del credito Scolastico
4.4 Criteri di assegnazione del voto di condotta
Documento Finale Consiglio di Classe
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5. VERSO L’ESAME DI STATO
5.1 Commissari interni
5.2 Simulazione di Terza Prova
5.3 Le aree disciplinari
5.4 Argomento di apertura del colloquio
6. IL PERCORSO DIDATTICO PER DISCIPLINE
Documento Finale Consiglio di Classe
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1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO LUNARDI
L’istitutoLunardinasce come ISTITUTO TECNICO PER PERITI AZIENDALI E
CORRISPONDENTI IN LINGUE ESTERE,sezione sperimentaledell’I.T.C. “Ballini” nel 1980 e
poi, diventato autonomo, viene intitolato alla memoria diASTOLFO LUNARDI (1891 – 1944),
partigiano delle Fiamme Verdi, morto al Poligono di Mompiano, fucilato dai nazifascisti.
Il territorio di riferimento dell’istituto è caratterizzato, dal punto di vista economico, dalla presenza
di una miriade di aziende industriali e commerciali di medie e piccole dimensioni e dallo sviluppo
crescente del settore Terziario. Il Lunardi, pertanto, sin dalle origini, facendo riferimento ai bisogni
formativi del territoriosi apre al nuovo e ciò diventerà il suo tratto distintivo. Si avviano, infatti, in
vari momenti diverse sperimentazioni:
progetto P.N.I (Piano Nazionale di Informatica), sperimentazione E.R.I.C.A. (Educazione alle Relazioni Interculturali e alla Comunicazione Aziendale), sperimentazione S.T.A (Servizi Terziario
Avanzato) e introduzione del Liceo Linguistico.
Oggi è un ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE.
Nell’anno scolastico 2010-2011 con la riforma Gelmini il Lunardi, come tutti gli Istituti Superiori,
cambia corsi ed indirizzi, mantenendo però con orgoglio la sua identità di scuola di economia e lingue straniere e salvaguardando il patrimonio di risorse ed esperienza accumulate nel tempo. Il Lunardi è ISTRUZIONE TECNICA e ISTRUZIONE LICEALE
ISTRUZIONE TECNICA
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING (AFM)articolata nel triennio in
▪ AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING(ex STA Servizi Terziario Avanzato)
▪ RELAZIONI INTERNAZIONALI PER ILMARKETING(ex ERICA)
▪ RELAZIONI INTERNAZIONALI PERILMARKETING- ESABAC
TURISMO
ISTRUZIONE LICEALE
LICEO LINGUISTICO
Con l’anno scolastico 2013/2014 si concludono tutti i corsi e le sperimentazioni del vecchio ordinamento: P.N.I/P.A.C.L.E; STA; E.R.I.C.A.; LICEO SCIENTIFICO – LINGUISTICO BROCCA.
Documento Finale Consiglio di Classe
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2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2.1. PROFILO E STORIA DELLA CLASSE NEL TRIENNIO
ANNO SCOLASTICO 2011/12, CLASSE TERZA
n° maschi
5
n° femmine
19
Totale
24
di cui ripetenti
2
La classe risultava quindi composta da 24 studenti, di cui: 22 provenienti dalla 2^B e 2 ripetenti di
3^B e nel complesso appariva abbastanza omogenea presentando, mediamente, una sufficiente preparazione di base, pur se un certo numero di studenti, in vero, faceva rilevare problemi di povertà
lessicale, spesso con la conseguenza di una esposizione orale imprecisa; si rilevava inoltre
un’acquisizione piuttosto scarsa delle competenze strategiche, in special modo per quel che riguardava l’apprendimento selettivo delle informazioni e la loro interpretazione, nonché la comunicazione e l’individuazione di collegamenti.
Fondamentalmente in classe si respirava, fin dal primo momento, un buon clima che ancora oggi
continua a sussistere.
ANNO SCOLASTICO 2012/13, CLASSE QUARTA
Gli scrutini, del precedente giugno e di settembre, ovviamente per gli studenti che avevano riportato
sospensione di giudizi/o, producono una situazione che sinotticamente sotto si riporta, anche qui in
forma tabellare:
Promossi
5
Promossi con debito formativo
13
Non promossi alla classe successiva 6
Per cui, essendo stato per tutti positivo l’esito delle verifiche conseguenti alle sospensioni di giudizio/i, la composizione della classe quarta risultava come segue:
n° maschi
5
n° femmine
13
Totale
18
di cui ripetenti
0
Dopo le prime rilevazioni, le diverse modalità di verifica e accertamento mettevano in evidenza una
situazione di partenza caratterizzata mediamente dagli esiti di seguito sinteticamente riportati in
forma tabellare.
Documento Finale Consiglio di Classe
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conoscenze e competenze di base
sufficienti (spesso però con presenza di lacune
diffuse) in quasi tutte le discipline
comportamento
accettabile e corretto
interesse per lo studio delle diverse discipline
generalmente adeguato
partecipazione
tendenzialmente passiva, quindi talvolta da stimolare
modalità di approccio allo studio delle diverse tendenzialmente mnemonica, con qualche diffidiscipline
coltà ad organizzare il pensiero
capacità di comprensione, abilità di applicazio- da sviluppare ulteriormente
ne e di collegamento logico critico
tendenza ad apprendere in modo autonomo:
non ancora completamente realizzata
Capacità di collegamento logico
Carenti/sufficienti
Capacità espositiva caratterizzata da
povertà lessicale generale e tecnico-disciplinare
ANNO SCOLASTICO ATTUALE
Così come proposto per la classe quarta, anche qui si ripropone il medesimo schema, partendo dalla
situazione prodottasi nei precedenti scrutini di giugno e settembre.
Promossi
17
Promossi con debito formativo
1
Non promossi alla classe successiva 0
Quest’anno la classe risulta complessivamente composta da 20 discenti, di cui parte preponderante
di sesso femminile, 15 studentesse, e da 5 maschi.
Nel gruppo classe figurano quattro componenti, due maschi e due femmine, di nazionalità straniera.
La maggior parte di essi comunque, anche perché ha compiuto gli studi prevalentemente in Italia,
non presenta particolari e contingenti problemi di comprensione semantica, mostrando anche una
sufficiente/discreta padronanza della lingua italiana parlata e scritta.
Due sono i nuovi inserimenti rispetto al precedente anno scolastico. Una studentessa ripetente dalla
5^B dell’anno scorso e un’altra già iscritta, nell’A.S. 2011/12 nell’allora 5^B (poi ritiratasi ad anno
appena iniziato) e che lo scorso anno scolastico si è candidata, purtroppo senza buon esito, per ottenere l’idoneità al fine di sostenere l’esame di Stato.
Nel segmento didattico iniziale, quindi dopo i primi rilevamenti, cominciava a delinearsi una situazione che dava conto della maturazione del gruppo classe, a seguito di un percorso didattico ed educativo che, pur non avendo prodotto risultati eclatanti, consegna all’attuale anno scolastico una situazione certamente di progresso.
2.2 DOCENTI E CONTINUITÀ DIDATTICA
Discipline
Religione
Italiano
Storia
Conversazione francese
Docenti classe 3^
Giuseppe Ungari
Danilo Falsoni
Danilo Falsoni
Marie-France Pinson
Documento Finale Consiglio di Classe
Docenti classe 4^
G. Ungari
D. Falsoni
D. Falsoni
M. F. Pinson
Docenti classe 5^
Mauro Toninelli
D. Falsoni
D. Falsoni
M. F. Pinson
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Conversazione inglese
Diritto/Economia politica/Scienza delle finanze
Educazione fisica
Francese
Geografia economica
Rosalinda Nadal
Beniamino Amico
R. Nadal
B. Amico
Emanuela Agostino
B. Amico
Giovanna Anderboni
Franco Lembo
Erminia Contessi
G. Anderboni
L. Abeni
E. Contessi
Inglese
Bruno Mensi –
Vittoria Scarduelli
(supplente)
Ornella Passanante
Giovanna Gualtieri –
Angelo Rampini
(supplente) –
Maria Grazia Moretto
(supplente)
Tiziana Gandolfi
G. Anderboni
Laura Abeni
E. Contessi – Canio
Stanco (supplente)
Germana Torri
O. Passanante
Giovanna Gualtieri –
Dario Giunta
(supplente)
O. Passanante
Mauro Amodeo
Angela Failla
A. Failla
Matematica
Tecnica professionale,
amministrativa, organizzativa
T.I.C.
Lina Nicastro
Come si può con evidenza agevolmente notare da una lettura della sovrastante tabella, vi sono state
delle discipline in cui in termini di continuità didattica purtroppo la situazione non è stata delle migliori.
Si segnalano in particolare le seguenti discipline, peraltro materie professionalizzanti e quindi caratterizzanti l’indirizzo:
1. Tecnica professionale, amministrativa, organizzativa (peraltro quest’anno anche oggetto di
elaborazione scritta per la seconda prova d’esame), che ha visto avvicendarsi ben cinque differenti docenti nell’arco dell’intero triennio;
2. Inglese, anche qui la frammentazione si è realizzata con un alto tasso di discontinuità con
quattro insegnanti diversi;
3. Francese;
4. Geografia economica.
2.3 PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI AL TERMINE DEL PERCORSO
Relativamente agli obiettivi, indicati nel Piano di Lavoro del CdC e nei singoli piani di lavoro, i
livelli di successo mediamente raggiunti risultano, alla fine della classe 5^:
conoscenze e competenze di base
comportamento
interesse per lo studio delle diverse
discipline
partecipazione
sufficienti o discrete in quasi tutte le discipline
corretto
generalmente adeguato
generalmente adeguata e con qualche spunto talvolta interessante
modalità di approccio allo studio Tendenzialmente mnemonica, anche se con qualche elemendelle diverse discipline
to critico.
capacità di comprensione, abilità di Sufficientemente sviluppata, talvolta anche discreta
Documento Finale Consiglio di Classe
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applicazione e di collegamento logico critico
tendenza ad apprendere in modo au- sufficiente e anche discreta
tonomo:
capacità espositiva caratterizzata da Lessico talvolta povero e non sempre adeguatamente appropriato e articolato, soprattutto in riferimento al linguaggio tecnico delle singole discipline.
NB Si segnala che al di là della media della classe vi sono dislivelli significativi di padronanza delle
competenze.
I Docenti del Consiglio di Classe, per raggiungere tali obiettivi formativi e metodologici, hanno fatto riferimento, nello svolgimento del loro lavoro, alle seguenti strategie
1) Esplicitare alla classe:
a) il percorso formativo programmato, illustrandone le attività curricolari ed extra-curricolari previste;
b) gli obiettivi cognitivi (trasversali e disciplinari), professionali e comportamentali;
c) i criteri didattici e disciplinari alla base dei programmi che s’intendono seguire, delineando gli
itinerari tematici che si vogliono percorrere durante l’anno;
d) gli strumenti di verifica, la scala di valori e i criteri di valutazione; i moduli (titolo, competenze,
contenuti, metodi e tipo di verifica) là dove previsti.
2) Stimolare gli studenti ad un atteggiamento attivo:
a) sollecitando le manifestazioni di conoscenza e l’espressione di opinioni diverse;
b) ricorrendo ad esemplificazioni concrete;
c) incentivando gli interventi e le discussioni;
d) proponendo l’analisi e la relativa soluzione di problemi concreti;
e) privilegiando momenti di scoperta e di successiva generalizzazione;
f) presentando situazioni o casi di complessità crescente che richiedono di operare scelte;
g) creando situazioni di autoapprendimento;
h) utilizzando, quando possibile ed opportuno, audiovisivi, laboratori, tecniche informatiche.
3) Curare in modo particolare l’aspetto relazionale tra docente e studente e tra classe e studente:
a) creando un’atmosfera collaborativa in classe;
b) rafforzando nello studente la fiducia nella propria capacità e dandogli sicurezza affinché superi
l’eventuale timidezza, una bassa autostima o un concetto negativo di sé, facendo diventare l’errore
un momento di crescita;c) utilizzando anche i lavori di gruppo.
4) Effettuare una proficua valutazione:
a) sollecitando l’autocorrezione, l’autovalutazione e il confronto tra i risultati di lavori individuali e
di gruppo;
b) analizzando, correggendo, sviluppando e commentando le prove di verifica somministrate;
c) garantendo la massima trasparenza nei voti e nei criteri.
5) Lavorare sul metodo di studio, mettendo in evidenza le caratteristiche epistemologiche relative
alla propria disciplina.
6) Curare la trasversalità dell’educazione linguistica (orale e scritta).
7) Offrire approfondimenti sistematici, attività integrative e stimoli esterni motivanti.
Documento Finale Consiglio di Classe
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8) Tenere conto dei tempi di apprendimento degli studenti e cercare di migliorarli gradualmente differenziando, per quanto possibile, le attività, concedendo occasioni per un recupero, là dove si dimostra impegno e volontà di farlo, e rendendo esplicite allo studente, motivandole, le valutazioni.
INIZIATIVE COMPLEMENTARI E INTEGRATIVE
Classe Terza:
Stage linguistico a Cannes.
Città visitate: Nizza, Moncaco, Grasse.
Progetto "NO al Razzismo" con la supervisione del Professor Ungari, presentato anche alla
“Giornata dell'Arte”.
Classe Quarta:
Viaggio d’istruzione a Praga.
Partecipazione a scambio per due ragazze in Cina e per una in Argentina;
stage lavorativo estivo.
Mostra Picasso a Milano;
conferenza con Psicologa a Brescia;
partecipazione allo “Sport Show”.
Classe Quinta:
Viaggio d’istruzione a Lisbona;
orientamento universitario a Milano e Verona.
Documento Finale Consiglio di Classe
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3. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
3.1 ARGOMENTI E MODULI MULTIDISCIPLINARI
ARGOMENTI E MODULI
Marketing
Gestione delle scorte
Assicurazioni
Trasporti
Fatturazione
Ricerca impiego
Pagamenti internazionali
Globalizzazione
DISCIPLINE COINVOLTE
Tecnica professionale, Inglese, TIC.
Matematica, Tecnica professionale, TIC.
Inglese, Francese, Tecnica professionale.
Francese, Tecnica professionale.
Francese, TIC, Tecnica, Inglese.
Francese, Inglese, TIC.
Francese, Inglese.
Geografia, Inglese, Storia.
3.2 MODALITÀ DI LAVORO condivise e adottate dal Consiglio di classe
Il prospetto che segue evidenzia i metodi individuati dal Consiglio di Classe
Modalità di lavoro
Lezione frontale
Obiettivi
Trasmissione di conoscenza, concetti, modelli, teorie, tecniche, terminologia specifica
Lezione dialogata
Discussione guidata
Acquisizione diretta e ampliamento delle conoscenze; sviluppo della creatività, della capacità di riflessione e di analisi; attivazione di comportamenti partecipativi.
Lettura critica di testi
Sviluppo delle abilità di interpretazione e di analisi
Ricerca guidata, indi- Scoprire analogie, individuare legami funzionali, ricostruire strutture sividuale o di gruppo
stemiche e processi dinamici.
3.3 ATTIVITÀ DI RECUPERO
Interventi di recupero/sostegno delle carenze effettuati nel corso dell’anno scolastico
(crocettare)
Disciplina
Recupero in orario
curricolare
Geografia economica
Matematica
Italiano
Storia
Diritto – Scienza delle finanze
Tecnica professionale
Inglese
Francese
Documento Finale Consiglio di Classe
Recupero in orario
non curricolare
Recupero
mediante studio
autonomo
X
X
X
X
X
…………
X
X
X
Pagina 10
3.4 AREA DI PROGETTO : Non è stata realizzata.
4. LA VALUTAZIONE
4.1VALUTAZIONE E VERIFICHE
MODALITÀ E CRITERI DI MISURAZIONE DELLE VERIFICHE E DI VALUTAZIONE
DEGLI STUDENTI- DPR n. 122/2009
Delibera Collegio Docenti n.13 del 7.11. 2012 eDelibera del Consiglio d’Istituto n. 26 del 20.11.2012
Premessa
Il Collegio Docenti del Lunardi, considerato il DPR n. 122/2009 volto al coordinamento delle disposizioni concernenti la valutazione degli alunni, fa propri i seguenti. principi di fondo:
a. la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella
sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.
b. ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva (art. 1, comma 2)
c. la valutazione ha per oggettoil processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e
attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo,
anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona
nel settore dell’istruzione e della formazione» adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione
del 23 e 24 marzo 2000 (articolo 1, comma 2)
d. le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere
coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formati-va(articolo 1,
comma 4).
Tenuto conto inoltre delle disposizioni contenute nel comma 5 dell’articolo 1, che invitano il “Collegio dei docenti a definire “ modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento”, il Collegio individua e delibera i risultati dell’
apprendimento, i criteri e le modalità di misurazione delle verifiche, i criteri di valutazione di interperiodo e
di fine anno scolastico, che saranno assunti dai Dipartimenti, dal Piano di lavoro dei Consigli di classe e dal
Piano di Lavoro dei singolo docente.
1. Risultati dell’apprendimento e Indicatori per la misurazione delle verifiche
Le verifiche sono gli strumenti con cui si accertano i risultati dell’apprendimento.
Le mete da raggiungere sono identificate in termini di
 conoscenze
 comprensione
 applicazione
 analisi
 sintesi
 espressione/esposizione
Conseguentemente, le verifiche formative (somministrare per monitorare il processo di apprendimento e diagnosticare le difficoltà) e le verifiche sommative (impiegate al termine di singoli moduli o di
specifiche unità didattiche) sono indirizzate ad accertare i risultati dell’apprendimento facendo riferimento ai
seguenti indicatori:
Correttezzamorfosintattica e/o dei calcoli
Padronanza delle
procedure, degli
strumenti e del
lessico specifici
Documento Finale Consiglio di Classe
Conoscenza e
Chiarezza
Comprensione
applicazione dei dell’impostazione,
dei quesiti procontenuti e caefficacia e compleposti
pacità di sintesi tezza della trattazioPagina 11
e di analisi
ne
A tale scopo, i docenti scelgono e adottano ogni possibile strumento e modalità di verifica, alternando e
combinando opportunamente prove strutturate e prove non strutturate a prove strutturate, scritte e orali, coerenti e funzionali con gli obiettivi che si intendono misurare e controllare.
Il Collegio adotta una comune scala di misurazione dei livelli dei risultati dell’apprendimento raggiunti, concordando le corrispondenze tra livelli, votazione da attribuire, indicatori.
Ai fini della misurazione degli esiti delle prove, il Consiglio individua i seguenti sette livelli, significativi del grado di raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra definiti:
– Ottimo/Eccellente
– Buono
– Discreto
– Sufficiente
– Insufficiente
– Gravemente insufficiente
– Decisamente insufficiente
Poiché la a misurazione delle prove e la valutazione di interperiodo e di fine anno scolastico è da effettuare adottando la scala dall’1 al 10 (scala decimale) e utilizzando tutti i valori della scala stessa,il Collegio Docenti stabilisce la seguente corrispondenza livelli-voto -indicatori
La misura (voto) attribuita a ciascuna verifica dipende dal confronto tra livello della prestazione accertato e
gli indicatori individuati.
Gli obiettivi minimi s’intendono raggiunti se le prestazioni risultano coincidere con il livello sufficiente.
LIVELLI
VOTO
INDICATORI
Correttezza
morfo sintattica
e/o dei calcoli
Decisamente
insufficiente
1-3
Gravemente
Insufficiente
4
Insufficiente
Sufficiente
Conoscenza
Padronanza
e applicazioprocedure,
Comprensione ne dei construmenti e dei quesiti
tenuti e calessico speci- proposti
pacità di sinfici
tesi edi analisi
Commette graNulla
vissimi errori
Nulla
Nulle
Commette gra- Pressoché
vi errori
nulla
Pressoché nulla
Pressoché
nulle
5
Commette errori che comproFrammentaria Disorganica e
mettono
e superficiale parziale
l’efficacia della
comunicazione
6
on commette
errori ma utilizza un linguaggio sem-
Documento Finale Consiglio di Classe
Comprende in
Adeguata ma
modo adeguanon approto, anche se
fondita
non approfon-
Conoscenza
frammentaria
e disorganica.
Applica i
contenuti in
modo errato.
E’ in grado di
effettuare sintesi e analisisolo parziali
Conoscenza
adeguata ma
non approfondita. Ap-
Chiarezza
dell’impostazione,
efficacia e completezza della
trattazione
Impostazione caratterizzata da una
assoluta mancanza
di chiarezza e da
gravissime incompletezze
Impostazione caratterizzata da
mancanza di chiarezza e completezza
Impostazione poco
chiara. Trattazione
largamente incompleta e lacunosa
Impostazione caratterizzata da adeguata chiarezza
seppure presenti
Pagina 12
plice
dito, i contenu- plica corretti proposti
tamente i
contenuti in
situazioni di
non elevata
difficoltà.
talune imprecisioni. Trattazione efficace anche se non
completa in ogni
sua parte.
Analizza e
sintetizza,,
anche se in
modo non
completo, le
conoscenze
acquisite
Discreto
Buono
Ottimo/
eccellente
7
Non commette
errori e utilizza
un linguaggio Adeguata e
in taluni casi
approfondita
anche complesso
Conoscenza
adeguata e
approfondita.
Applica i
contenuti anche in situazioni di diffiImpostazione corcoltà seppure
Comprende in
retta e caratterizzacon talune
modo adeguato
ta da adeguata
imprecisioni.
e approfondito
chiarezza.
i contenuti
Analizza e
Trattazione efficaproposti
sintetizza,
ce e nel complesso
anche se in
completa.
modo non totalmente autonomo e
completo, le
conoscenze
acquisite
8
Non commette
errori e utilizza Completa,
un linguaggio approfondita
complesso
Comprende in
modo approfondito i contenuti proposti
Conoscenza
completa e
approfondita.
Applica i
contenuti
senza errori
anche in situazioni di
elevata difficoltà. Analizza e sintetizza ,in modo
autonomo e
completo le
conoscenze
acquisite
9-10
Non commette
errori e utilizza Completa,
un linguaggio approfondita
complesso e
e coordinata
articolato
Comprende in
modo approfondito e completo i contenuti proposti
Conoscenza
completa,
approfondita
e coordinata.
Applica i
Documento Finale Consiglio di Classe
Impostazione corretta e chiara. Trattazione efficace,
completa e in ogni
sua parte
Impostazione corretta e caratterizzata da elevata chiarezza. Trattazione
efficace, completa
Pagina 13
contenuti
e approfondita in
senza errori e ogni sua parte
imprecisioni
anche in situazioni di
elevata difficoltà. Analizza e sintetizza,in modo
autonomo,
completo e
personale le
conoscenze
acquisite
2. Criteri di valutazione di interperiodo (quadrimestrali o trimestrali) e di fine anno scolastico
In sede di valutazione quadrimestrale (o trimestrali) e di fine anno scolastico, oltre ai livelli registrati
attraverso la misurazione delle verifiche scritte/orali, saranno presi in debita consi-derazione i seguenti indicatori:
 l’impegno, inteso come applicazione manifestata nel lavoro in classe e a casa;
 la partecipazione, intesa come frequenza di interventi costruttivi, manifestazione di interesse per la
disciplina, tendenza ad allargare i propri ambiti conoscitivi;
 approccio allo studio, intesa come metodo di lavoro
 la progressione dell’apprendimento, intesa come capacità di recuperare conoscenze e abilità e di imparare ad imparare;
Tale percorso discende dalla necessità di evitare che la valutazione si traduca nella semplice misu-razione
degli obiettivi specifici verificati con la somministrazione delle prove sommative. Conse-guentemente, la valutazione trimestrale (o quadrimestrale) e di fine anno non sarà data solo dalla media aritmetica dei risultati
dei singoli moduli o di parti specifiche del percorso di apprendimento, ma anche dagli esiti del processo formativo in termini qualitativi piuttosto che quantitativi.
Il Consiglio di classe tenderà ad evidenziare i progressi anche nella conquista di abilità complesse e trasversali, sia quelle orientate allo sviluppo cognitivo sia quelle orientate all’acquisizione delle competenze per
l’esercizio dei diritti di cittadinanza.
4.2 CRITERI CONDUZIONE SCRUTINI FINALI
REGOLAMENTO per la CONDUZIONE degliSCRUTINI FINALI
Delibera Collegio Docenti n. 7 - 1 ottobre 2013
Art. 1 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN SEDE DI VALUTAZIONE
PERIODICA E FINALE (DPR 122/09, artt. 4,1 e 6.3)
In sede di valutazione periodica e finale, il Consiglio di classe è composto:
 da tutti i docenti della classe, compresi gli insegnanti di educazione fisica e gli insegnanti tecnicopratici;
 dai docenti di sostegno, ai quali spetta un proprio giudizio relativamente agli alunni disabili;
 dall’insegnante di religione cattolica limitatamente agli alunni che si avvalgono di quest’ultimo insegnamento
 dall’insegnante di attività alternative alla religione limitatamente agli alunni che si avvalgono di
quest’ultimo insegnamento
Art. 2 MODALITÀ DI LAVORO
A. Ogni docente avanza proposte di voto sulla specifica disciplina, definite e motivate da un adeguato
giudizio desunto:
 dagli esiti di un congruo numero di prove scritte, grafiche o orali (secondo la decisione di ogni dipartimento disciplinare) effettuate durante l’ultimo quadrimestre
Documento Finale Consiglio di Classe
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
da una valutazione complessiva dell’impegno (applicazione manifestata nel lavoro in classe e a casa);interesse e partecipazione (intesi come frequenza di interventi costruttivi, manifestazione di interesse per la disciplina, tendenza ad allargare i propri ambiti conoscitivi) dimostrati nell’intero percorso formativo; approccio allo studio, intesa come metodo di lavoro; (cfr. OM 92/07, art. 6, comma
2)
 dal grado di raggiungimento degli obiettivi formativi comuni stabiliti all’inizio dell’anno scolastico
 dalle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio
 dall’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati
 la progressione dell’apprendimento, intesa come capacità di recuperare conoscenze e abilità e di
imparare ad imparare.
Tale percorso discende dalla necessità di evitare che la valutazione si traduca nella semplice misurazione degli obiettivi specifici verificati con la somministrazione delle prove sommative. Conseguentemente, la valutazione trimestrale (o quadrimestrale) e di fine anno non sarà data solo dalla media aritmetica dei risultati dei
singoli moduli o di parti specifiche del percorso di apprendimento, ma anche dagli esiti del processo formativo in termini qualitativi piuttosto che quantitativi.
Il Consiglio di classe tenderà ad evidenziare i progressi anche nella conquista di abilità complesse e trasversali, sia quelle orientate allo sviluppo cognitivo sia quelle orientate all’acquisizione delle competenze per
l’esercizio dei diritti di cittadinanza.
B. Tutti i voti dei docenti si intendono proposti e tutte le decisioni sono assunte dal Consiglio di Classe
collegialmente (all’unanimità o amaggioranza).
Le proposte di voto dei singoli docenti, se motivatamente e ragionatamente contestate, seguono l’iter ordinario del processo di formazione delle decisioni collegiali.
Tale procedura vale sia per gli scrutini per l’ammissione/non ammissione alla classe successiva che per
l’ammissione/non ammissione all’Esame di Stato.
In caso di deliberazioni da assumere a maggioranza non è ammessa l’astensione. Tutti i docenti devono votare compreso il Presidente il cui voto prevale in caso di parità (art. 37/3 DLgs 297/94).
Il Presidente del Consiglio di Classe (di solito il Dirigente) non vota due volte ma, in caso di parità, il suo voto prevale.
I docenti di conversazione in lingua straniera hanno diritto di voto autonomo, infatti la legge 03/05/99, n.
124, stabilisce quanto segue: “… quando si tratti degli scrutini finali e anche nelle materie insegnate in compresenza per le quali non è previsto il voto pratico, ferma restando l’autonoma proposta di voto di entrambi i
docenti, il Consiglio di classe assegna il voto unico”.
Sia l’insegnante di Religione che l’insegnante di materie alternative partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico. Detti docenti si esprimono
sull’interesse manifestato e sul profitto raggiunto limitatamente agli alunni che abbiano seguito tali attività.
In sede di scrutinio finale, il voto dell’insegnante di Religione, nel caso in cui le norme richiedano una deliberazione da adottarsi a maggioranza, se determinante, si esprime attraverso un giudizio motivato ed iscritto
a verbale.
C. Le decisioni promozione/sospensione del giudizio/ non promozione non sono il semplice risultato di
criteri numerici ma sono il frutto di una riflessione del Consiglio di Classe sul quadro generale delineato
in base al comportamento (che si traduce nel voto di condotta), al percorso formativo curricolare, alla specificità delle esperienze culturali maturate e alle attitudini personali di ogni singolo studente così come emergono dai voti e da altri elementi di giudizio.
Per altri elementi di giudizio si intende, tra gli altri, anche il cosiddetto rifiuto della materia, cioè quando un
alunno, sistematicamente, si rifiuta di studiare, recuperare e sottoporsi a verifiche di una specifica disciplina.
Art. 3 SCRUTINI AL TERMINE DELLE LEZIONI DELLE CLASSI I, II, III E IV
1. Ammissione alla classe successiva
Il giudizio definitivo di ammissione dell’alunno alla classe successiva è formulato in caso di
 sufficienza in tutte le discipline
 valutazione positiva del comportamento(voto di condotta compreso tra 6 e 10/10)
2. Non ammissione alla classe successiva
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Il giudizio definitivo di non ammissione dell’alunno alla classe successiva è formulato in caso di:
Istituto tecnico
 voto di condotta inferiore a 6/10
 più di tre insufficienze non gravi
 più di due insufficienze gravi (voto 4 o inferiore)
 più di due insufficienze non gravi (voto 5) accompagnate da una insufficienza grave (voto 4 o inferiore)
 gravi e diffuse lacune nella preparazione complessiva, nonché di una evidente mancata acquisizione delle competenze formative prefissate, che gli impediscono di seguire proficuamente il programma di studio dell’anno scolastico successivo.
Liceo linguistico
 voto di condotta inferiore a 6/10
 più di due insufficienze non gravi
 due insufficienze gravi (voto 4 o inferiore)
 più di due insufficienze non gravi (voto 5) accompagnate da una insufficienza grave (voto 4 o inferiore)
 gravi e diffuse lacune nella preparazione complessiva, nonché di una evidente mancata acquisizione delle competenze formative prefissate, che gli impediscono di seguire proficuamente il programma di studio dell’anno scolastico successivo.
 Il consiglio di classe procede in sede di scrutinio alla stesura di un’analitica motivazione della mancata ammissione dello studente alla classe successiva.
3. Sospensione del giudizio
Il giudizio definitivo di ammissione dell’alunno alla classe successiva è sospesonel caso di acquisizione
lacunosa o solo approssimativa degli obiettivi formativi minimi, nonché di:
 insufficienze non gravi (voto 5) fino ad un massimo di tre
 insufficienze gravi (voto 4 o inferiore) fino ad un massimo di due
 una o due insufficienze non gravi (voto 5) ed una insufficienza grave (voto 4 o inferiore).
N.B. Il Consiglio di Classe può procedere alla sospensione del giudizio,anche in presenza di due insufficienze gravi (voto 4 o inferiore) ed una non grave (voto cinque),se può constatare i sotto elencati elementi:

miglioramento del rendimento scolastico complessivo rispetto al punto di partenza;

raggiungimento degli obiettivi trasversali previsti;

partecipazione alle iniziative integrative deliberate dal consiglio di classe.

una giudizio sul comportamento che si traduca in un voto di condotta non inferiore a 8/10
Tali carenze si definiscono debiti formativi e si prevede, dopo un periodo di attività di recupero (autonome o organizzate dall’Istituto) la verifica del saldo di tali debiti.
Il Consiglio di classe, pertanto, procede al “rinvio della formulazione del giudizio finale”, riservandosi
la decisione definitiva nella prevista riunione collegiale per la valutazione degli esiti delle verifiche del
saldo debito.
Comunicazione alle famiglie
Per ogni studente con “giudizio sospeso l’esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie
(DPR 122/09, articolo 4.6). Inoltre i docenti delle discipline insufficienti, terminato lo scrutinio, provvederanno a compilare la SCHEDA COMUNICAZIONE CARENZE FORMATIVEper la famiglia precisando quanto segue:
▪ voto e carenze a fine anno;
▪ modalità di verifica a settembre (scritto, orale, scritto/orale)
▪ argomenti oggetto della verifica, richiamando il programma realizzato
Recupero
Sulle forme, le modalità e i tempi del recupero vedi Regolamento attuazione degli interventi recupero/sostegno e saldo debiti formativi
Verifica del recupero
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Il saldo del debito formativo sarà verificato e accertato tramite prova specificatamente predisposta,
somministrata, secondo calendario dell’Istituto, e valutata negli esiti dal docente del Consiglio di classe
titolare della disciplina oggetto del recupero (Cfr. art. 3, D.M. 80). Per quanto riguarda modalità e valutazioni delle verifiche vedi Regolamento attuazione degli interventi recupero/sostegno e saldo debiti
formativi.
Scrutini finali (vedi art.4 del presente Regolamento)
4. Attribuzione del credito scolastico
I Consigli di Classe del terzultimo e del penultimo anno provvederanno ad attribuire il Credito Scolastico (ex D.M. n. 42/07) agli studenti considerati idonei a frequentare la classe successiva.
Il Credito Scolastico è un punteggio che lo studente accumula nel corso del Trienno per un max di 25
punti in base soprattutto alla media annuale dei voti e in parte alla valutazione di eventuali attività extrascolastiche (regolarmente certificate e approvate dal Consiglio di Classe con riferimento ai criteri del Collegio
Docenti). Il Credito Scolastico è importante per gli Esami di Stato: la Commissione, infatti, lo utilizza come
punto di partenza per il calcolo del voto finale.
L’attribuzione del credito scolastico va effettuata sulla base del DM 99/09; i criteri per l’attribuzione del
credito sono stati deliberati dal Collegio Docenti. Vedi Criteri di attribuzione del Credito Scolastico.
5. Adempimenti dei Consigli delle classi terza e quarta finalizzati all’attribuzione della lode in sede di
Esamidi stato (D. M. n. 99/09, articolo 3, commi 2 e 3)
I Consigli, deliberata l’ammissione degli allievi alla classe successiva, provvedono a indicare a verbale
se:
 il credito scolastico assegnato allo studente coincide con la misura massima prevista dalle tabelle
ministeriali:
 il credito scolastico assegnato nella misura massima è stato attribuito all’unanimità;
 i voti, compresa la valutazione del comportamento, riportati dai singoli studenti sono uguali o superiori a 8/10.
Art. 4SCRUTINI AL TERMINE DEL RECUPERO ESTIVO DELLE CLASSI I, II, III E IV
Ultimate le prove di verifica, il Consiglio di Classe si riunirà per integrare la valutazione e formulare il
giudizio definitivo di ammissione o di non ammissione alla classe successiva.
A. I docenti delle discipline da recuperare avanzano proposte di voto sulla specifica disciplina, definite
e motivate da un adeguato giudizio desunto:
 dagli esiti della verifica somministrata per il recupero
 dai esiti delle verifiche svolte durante l’anno scolastico su parti del programma non oggetto del recupero
 da una valutazione complessiva dell’impegno (applicazione manifestata nel lavoro durante i corsi di
recupero e a casa);approccio allo studio, intesa come metodo di lavoro;
 dal grado di raggiungimento degli obiettivi formativi comuni stabiliti all’inizio dell’anno scolastico
 dalla progressione dell’apprendimento, intesa come capacità di recuperare conoscenze e abilità e di
imparare ad imparare
B.Nella formulazione del giudizio conclusivo, il Consiglio di Classe si atterrà al seguente criterio-guida: lo
studente è ammesso alla classe successiva se tutti i debiti riportati nello scrutinio di giugno risultano superati
o comunque se la valutazione complessiva, collegialmente effettuata, evidenzia il raggiungimento dei previsti obiettivi minimi disciplinari e formativi, anche alla luce dei “risultati conseguiti dallo studente non soltanto in sede di accertamento finale, ma anche nelle varie fasi dell’intero percorso dell’attività di recupero”
(art. 8, commi 3 e 4, O.M. 92/07). In tale occasione si procederà anche all’attribuzione del Credito Scolastico.
Tutte le operazioni si concluderanno entro l’inizio dell’anno scolastico.
Art. 4 SCRUTINI DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO
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1. Lo studente dell’ultimo anno di corso è ammesso agli Esami di Stato se consegue una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e se al comportamento è attribuita una valutazione non inferiore
a 6/10 (DPR 122/09, art.5.1).
2. Attribuzione del Credito Scolastico
Come nelle classi terza e quarta, in base alla media dell’anno e ai criteri deliberati, viene attribuito il Credito
Scolastico che sommato a quello degli anni precedenti costituisce il punteggio con cui lo studente si presenta
agli Esami
2. È ammesso, a domanda, direttamente dalla classe quarta agli Esami di Stato conclusivi del ciclo lo
studente che:
 ha riportato, nello scrutinio finale della classe quarta non meno di otto decimi in ciascuna disciplina
e non meno di otto decimi nel comportamento (D.M. 99/09, art. 4.3);
 ha seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado, riportando una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina e non inferiore a otto decimi nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo;
 non è incorso in ripetenze nei due anni predetti (DPR 122/09, art.6.2)
3. Adempimenti per l’attribuzione della lode
I Consigli, deliberata l’ammissione degli allievi, provvedono a indicare a verbale se:
 il Credito Scolastico assegnato allo studente coincide con la misura massima prevista dalle tabelle
ministeriali:
 il Credito Scolastico assegnato nella misura massima è stato attribuito all’unanimità;
 i voti, compresa la valutazione del comportamento, riportati dai singoli studenti sono uguali o superiori a 8/10
 le stesse operazioni risultano anche per le classi terza e quarta
4.3 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO/FORMATIVO
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
(Legge 1/’07, DPR 323/’98, D.M. 42/’07, DM 99/’09)
Delibera Collegio Docenti n.13 del 7.11.2012 e Delibera Consiglio d’Istituto n. 26 del 20.11.2012
Il credito scolastico esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun
alunno nell’anno scolastico in corso, con riguardo al profitto, alla condotta, all’IRC, alle attività complementari e integrative e agli eventuali crediti formativi documentati.
Esso è attribuito sulla base delle seguenti tabelle (e note in calce).
TABELLA A
D.M. 99/’09
(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal
D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
Credito scolastico (punti)
I anno II anno
III anno
3-4
3-4
4-5
4-5
4-5
5-6
5-6
5-6
6-7
6-7
6-7
7-8
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini
dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun
voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’am-missione
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all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il
voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordina-mento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di
oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività com-plementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti
formativi non può in alcun modo comportare il cambia-mento della banda di oscillazione corrispondente alla media M
dei voti.
Attribuzione Credito scolastico
Il Credito è attribuito agli studenti in base alla media dei voti riportati sia nelle singole discipline, sia nella
condotta (comprendente anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo) e ai seguenti indicatori:
a) partecipazione alle attività complementari ed integrative;
b) interesse e profitto più che positivi nella partecipazione alle lezioni di Insegnamento della Religione Cattolica o alle attività alternative;
c) crediti formativi presentati.
Criteri e misura dell’attribuzione del credito scolastico
La media dei voti (assegnati nelle singole discipline e nella condotta) definisce la misura base del credito
scolastico indicato nella corrispondente fascia della Tabella A allegata al DM 9/’9. Il punteggio più alto della
prevista banda di oscillazione in cui si colloca il credito è attribuito tenuto conto del seguente diverso modo
con cui si combinano la frazione decimale delle media e gli altri tre indicatori di valutazione sopra definiti.
Pertanto, sarà assegnato il punteggio più elevato della fascia operando secondo le modalità specificate nel
quadro che segue:
Decimali rispetto all’intero
Indicatori positivi necessari per l’attribuzione del punto aggiuntivo
della Media
nell’ambito della fascia di oscillazione
Almeno 2
0.1-0.50
Almeno 1
0.51-0.99
CREDITO FORMATIVO// Attività integrative ai fini del “ credito scolastico”
D. M. n. 49 del 24 febbraio 2000
Le esperienze che danno luogo all'attribuzione dei crediti formativi, sono acquisite, al di fuori della scuola di
appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
I criteri di valutazione delle esperienze citate devono essere conformi a quanto previsto all'art.12 del D.P.R.
23.7.1998, n.323 e tener conto della rilevanza qualitativa delle esperienze, anche con riguardo a quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei candidati.
La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in ogni caso
una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa.
Le certificazioni concernenti le attività di formazione nel settore linguistico, ai fini della legalizzazione, devono essere rilasciate, o previamente convalidate, da enti legittimati a rilasciare certificazioni ufficiali e riconosciute nel Paese di riferimento. Tali certificazioni devono recare l'indicazione del livello di competenza
linguistica previsto dall'ordinamento locale o da un sistema ufficiale di standardizzazione.
La documentazione relativa ai crediti formativi deve pervenire all'istituto sede di esame entro il 15 maggio
per consentirne l'esame e la valutazione da parte degli organi competenti.
I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi, sulla base di indicazioni e parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli
di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi.
La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico.
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Il Ministro della pubblica istruzione individua le tipologie di esperienze che danno luogo al credito formativo
con proprio decreto.
Al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe e delle commissioni d'esame chiamati
alla valutazione dei crediti formativi rispettivamente per gli studenti interni e per i candidati esterni all'esame
di stato, il collegio dei docenti individua i seguenti criteri e parametri per il riconoscimento dei crediti formativi:
RICONOSCIMENTO CREDITI FORMATIVI
Le tipologie di esperienze che danno luogo al credito formativo sono:
♦ Didattico/ culturali
♦ Sportivi
♦ Lavoro
♦ Volontariato
I criteri per valutare la documentazione presentate sono:
♦ Coerenza delle esperienze acquisite con le discipline del corso di studi e/o con le finalità educative e formative del P.O.F.
♦ Documentazione precisa sull'esperienza, riportante l'indicazione dell'Ente, breve descrizione dell'esperienza, tempi entro cui questa è avvenuta.
♦ Risultati concreti raggiunti.
♦ Certificati di corsi relativi a progetti linguistici organizzati dalla scuola e inclusi nel POF: Livello "avanzato" (per le quinte b2; per le quarte b1/b2; per le terze b1) con certificazioni rilasciate da enti riconosciuti dal
M.P.I. (Trinity, Cambridge, Goethe Institut, AllianceFrançaise, Pittman, Cervantes).
A) Attività didattico /culturali:
♦ Frequenza o partecipazione, in qualità di attore o con altri ruoli significativi, a rappresentazioni teatrali, attività di recitazione, musicali, danza;
♦ Frequenza di corsi estivi di lingue all'estero con esame finale e conseguimento certificato di diploma (le
certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero devono essere convalidate dall'autorità diplomatica o
consolare);
♦ Concorsi di poesia o narrativa a livello internazionale, nazionale o locale in cui si sia raggiunta una buona
classificazione;
♦ Patente europea del computer ECDL.
Occorre aver sostenuto positivamente gli esami finali di almeno:
n. 2 moduli nel corso del terzo anno ,n. 2 moduli nel corso del quarto anno,n. 3 moduli nel corso del quinto
anno
B) Attività sportivo/ricreativo
♦ Essere impegnati in un’attività sportiva di qualsiasi genere riconosciuta dal CONI (vedi logo associazione)
con durata minima annuale;
♦ Partecipare a gare o campionati di livello regionale o superiore;
♦ Aver ottenuto risultati di interesse nazionale ed essere impegnati per almeno 3 allenamenti settimanali e
con un monte-ore medio settimanale nel corso dell’anno di circa 8 ore;
♦ Corsi per arbitri sportivi e allenatori federazioni CONI, con almeno 40 ore di frequenza ed esame finale
con esplicitazione delle abilità acquisite.
I requisiti suddetti devono essere certificati per iscritto, dal Presidente della società sportiva di appartenenza.
C) Attività lavorative
♦Esperienze lavorative che abbiano attinenza con il corso di studi (nel caso di esperienze presso la Pubblica
Amministrazione è ammissibile l'autocertificazione);
♦ Stage in aziende o presso privati di almeno 2 settimane, che rispondano ai requisiti di legge in materia fiscale e siano consoni al nostro tipo di scuola.
♦ Attività lavorativa purché coerente con la specializzazione per almeno 3 settimane documentata;
D) Attività di volontariato:
♦ Attività continuativa di volontariato, di solidarietà e di cooperazione presso enti, associazioni, documentate
con precisione indicando il tipo di servizio ed i tempi (almeno un mese) entro cui tale servizio si è svolto;
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♦ Attività di gestione di gruppi, di almeno 40 ore di frequenza;
♦ Attività di assistenza anziani, handicappati, ammalati, almeno un mese, indicando il tipo di servizio ed i
tempi;
♦ Corsi di protezione civile, certificato di almeno 40 ore di frequenza ed esame finale con esplicitazione delle
abilità acquisite;
♦ Attività per la protezione dell'ambiente, almeno un mese, indicando il tipo di servizio ed i tempi;
♦ Attività per lo sviluppo del terzo mondo, almeno un mese, indicando il tipo di servizio ed i tempi;
♦ Attività di supporto ai soggetti "a rischio" di droga e alcol / Devianza giovanile.
Come documentare il credito formativo.
L'Organizzazione o l'Associazione che ha promosso l'attività alla quale il candidato ha partecipato deve documentare il credito formativo attraverso una apposita attestazione.
Per consentire una adeguata valutazione, l’attestazione deve contenere :
1. Gli estremi indicativi dell'Ente che lo emette (carta intestata , nome, attività , legale rappresentante)
2. Gli estremi indicativi del soggetto richiedente e la sua eventuale qualifica rispetto all'organizzazione (es.,
socio, allievo, ecc.)
3. La descrizione sommaria dell'attività a cui ha partecipato
4. La durata di tale partecipazione (espressa in giorni, mesi, anni), indicando se tale partecipazione è stata
continuativa oppure saltuaria
5. L'impegno profuso (espresso in ore/giorno, ore/mese, giorni/anno, ecc.) indicando uno o più valori medi.
6. I compiti svolti ed il contributo fornito
7. Le esperienze maturate nello svolgimento di tali compiti
8. Eventuali forme di progresso nella responsabilizzazione nella vita associativa
9. Data, firma e timbro dell’Ente e del legale rappresentante.
Vengono considerate attività integrative e non credito formativo le seguenti attività:
• Abbonamento attività teatrale
• Corso di fotografia
• Corso di recitazione
• Giornata nazionale trekking
• Laboratorio musicale
• Partecipazione a concorso letterario Lunardi
• Partecipazione a convegni c/o università
• Partecipazione a corsi c/o fondazioni
• Gruppo scout
• Redazione Lunardi follie
• Tutoring
• Lingue orientali cinese
• Lingue orientali giapponese
• Lingue orientali arabo
• Lingue orientali russo
• Orientamento in ( partecipazione alunni promozione istituto)
• Orientamento università ( amministrazione materiale CIMP)
• Attività di oratorio inferiori alle 40 ore
4.4 CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Delibera Collegio Docenti n. 13 del 7.11.2012 e Delibera Consiglio d’Istituto n.26 del 20.11.2012
Il voto di condotta è attribuito agli studenti tenendo conto dei seguenti riferimenti normativi
Documento Finale Consiglio di Classe
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VOTO
10
COMPORTAMENTOESEMPLARE
(costituisce un modello positivo di comportamento)
(Devono essere presenti tutti gli indicatori)
9
COMPORTAMENTO
RESPONSABILE E COSTRUTTIVO
(Devono essere presenti almeno 3 indicatori)
8
COMPORTAMENTO
CORRETTO
(Devono essere presenti almeno 3 indicatori)
7
COMPORTAMENTO
ESSENZIALMENTE
CORRETTO
(Devono essere presenti almeno 3 indicatori;
ma con frequenza irregolare bastano 2 indicatori)
6
COMPORTAMENTO
SUFFICIENTEMENTE
CORRETTO
(Devono essere presenti almeno 4 indicatori;
ma confrequenza irregolare bastano 3 indicatori)
Documento Finale Consiglio di Classe
INDICATORI
Dimostravivo interesse e partecipa attivamente, con
contributi personali e autonomi
È esemplare nell’adempimento delle consegne
Si comporta in modo rispettoso e collaborativo, sia
durante le attività curricolari ed extra-curricolari, sia nei
momenti informali, nei confronti di tutto il personale della
scuola
Rispetta in maniera scrupolosa le regole dell’Istituto
Frequenta con puntualità, costanza e assiduità le lezioni
Dimostrainteresse e partecipa attivamente, con contributi personali e autonomi
È puntuale nell’adempimento delle consegne
Si comporta in modo rispettoso e generalmente collaborativo, sia durante le attività curricolari ed extracurricolari, sia nei momenti informali, nei confronti di tutto
il personale della scuola
Rispetta in maniera soddisfacente le regole
dell’Istituto
Frequenta con puntualità e assiduità le lezioni
È attento/a in classe e dà contributi personali al lavoro scolastico o solo su sollecitazione o nonostante una
certa vivacità
È costante nell’adempimento delle consegne
Si comporta in modo rispettoso ma non è particolarmente collaborativo,sia durante le attività curricolari ed
extra-curricolari, sia nei momenti informali, nei confronti di
tutto il personale della scuola
Rispetta in maniera normale le regole dell’Istituto
Frequenta con regolarità le lezioni
Dimostra interesse, partecipa e dà contributi al lavoro scolastico in modo alterno
Non sempre adempie alle consegne
Si comporta nel complesso in modo rispettoso, anche
se a volte risulta troppo vivace o troppo indifferente, sia durante le attività curricolari ed extra-curricolari, sia nei momenti informali, nei confronti di tutto il personale della
scuola
Non sempre rispetta le regole dell’Istituto edè stato
oggetto, nel corso del trimestre/pentamestre, di richiami
verbali e di alcuni richiami scritti.
Frequenta le lezioni, ma presenta parecchi ritardi/uscite anticipate e assenze *
Dimostra interesse poco adeguato, partecipa in modo
saltuario e dà contributi alterni al lavoro scolastico
Adempie con poca regolarità alle consegne
Si comporta nel complesso in modo rispettoso, anche
se a volte è elemento di disturbo per la vita della classe e
dell’Istituto, sia durante le attività curricolari ed extracurricolari, sia nei momenti informali, nei confronti di tutto
il personale della scuola
Non sempre rispetta le regole dell’Istituto edè stato
oggetto, nel corso del quadrimestre, dinumerosirichiami
verbali e scritti ai quali sono seguiti o meno provvedimenti
disciplinari non gravi
Frequenta le lezioni, ma presenta numerosi ritardi/uscite anticipate e assenze**
Per la valutazione insufficiente, che comporta la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo
del
ciclo
di
studi
,
si
fa
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riferimento all'art. 4 del D.M. 5/2009 in cui si afferma
che
tale
valutazione deve essere data :
1)esclusivamente in presenza di comportamenti di particola-
 LEGGE 28 marzo 2003, n.53
Art. 2 Sistema educativo di istruzione e di formazione
b) … il secondo ciclo, finalizzato alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il
sapere, il fare e l'agire, e la riflessione critica su di essi, è finalizzato a sviluppare l'autonoma capacità di
giudizio e l'esercizio della responsabilità personale e sociale;
 DPR 24 giugno 1998, n. 249
Art. 4 Disciplina
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunitàscolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzionidisciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Pertanto il voto di condotta tiene conto di due macro indicatori:
• la partecipazione all’attività didattica: interesse, rispetto delle consegne e frequenza
• l’acquisizione di una coscienza civile: comportamento nei confronti degli altri, utilizzazione delle
strutture della scuola, rispetto del regolamento, comportamento nelle uscite (viaggi d’istruzione, stage, scambi, visite didattiche).
Si ricorda che il voto di condotta fa media con gli altri voti (art. 2, c. 2 DM 5/2009)e pertanto il valore dato
cambia rispetto alla precedente normativae assume la stessa valenza dei voti delle discipline: dal 10
dell’eccellenza al 6 della sufficienza. Inoltre nel triennio il voto di condotta influisce sull’attribuzione dei
crediti.
* Per il Voto 7:
Nel primo Trimestre il numero totale delle ore di ritardi + uscite anticipate non supera il limite di 15; i giorni di assenza accumulati non superano il limite di 10, salvo le dovute eccezioni accertate dal Consiglio di
Classe previa giustificazione dei genitori.
Nel secondo Pentamestre il numero totale delle ore di ritardi + uscite anticipate non supera il limite di 25; i
giorni di assenza accumulati non superano il limite di 20, salvo le dovute eccezioni accertate dal Consiglio
di Classe previa giustificazione dei genitori.
**Per il voto 6:
Nel primo Trimestre il numero totale delle ore di ritardi + uscite anticipate supera il limite di 15; i giorni di
assenza accumulati superano il limite di 10, salvo le dovute eccezioni accertate dal Consiglio di Classe previa giustificazione dei genitori.
Nel secondo Pentamestre il numero totale delle ore di ritardi + uscite anticipate supera il limite di 25; i giorni di assenza accumulati superanoil limite di 20, salvo le dovute eccezioni accertate dal Consiglio di Classe
previa giustificazione dei genitori.
Per il voto 5 si precisa quanto segue.
Se lo studente ha riportato sanzioni che abbiano comportato l’allontanamento temporaneo dalla comunità
scolastica per un periodo superiore a 15 giorni e non ha mostrato alcun segno di ravvedimento a seguito della
partecipazione a “un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica”. (D.M 5/2009)
Tali sanzioni sono determinate da:
la violazione della “dignità e del rispetto della persona umana ( ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure nell’ipotesi di azioni tali da mettere a rischio
l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento);
b) La gravità del fatto compiuto è giudicata tale da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto.
a)
(È opportuno precisare “che l’iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere assunta in
presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale).
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 23
1) Sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine
dell’anno scolastico (Art. 4 - comma 9bis) in presenza delle seguenti ricorrenti condizioni:
a) situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a
livello sociale;
b) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella
comunità durante l’anno scolastico;
2) Sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione
all’esame di Stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 comma 9 bis e 9 ter) nei casi più gravi di quelli
già indicati al punto 2 ed al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate, il Consiglio d’istituto può disporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi (Comma 9 bis).
È importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti B,C,D ed E possono essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai
quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente (Comma 9 ter).
In ogni caso il voto è assegnato sulla base dei criteri previsti dal DM 5/2009, art, 3 e dei giudizi espressi
individualmente e collegialmente dai docenti componenti il Consiglio di classe.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 24
5. VERSO L’ESAME DI STATO
5. 1 COMMISSARI INTERNI
Il Consiglio di Classe ha provveduto a nominare i seguenti Commissari d’esame:
Prof.ssa Giovanna Anderboni, Educazione fisica;
Prof.ssa Laura Abeni, Francese;
Prof. Mauro Amodeo, Tecnica professionale, amministrativa, organizzativa.
5.2 SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
TIPOLOGIA
“B”
N.PRO
VE
1
“A”
1
MATERIE COINVOLTE
Geografia
economica
Diritto –
Scienza delle finanze
Matema- Storia
tica
Educazione fisica
Tecnica
professionale,
amministrativa,
organizzativa
Francese Inglese
Indicazioni per gli Esami: viste le indicazioni ministeriali ed esaminati gli esiti delle
prove di simulazione, il C.d.C. non ritiene di esprimersi per la somministrazione
di una specifica tipologia, tra le due somministrate nel corso dell’anno scolastico
(vedi sopra).
5.3 LE AREE DISCIPLINARI
Secondo il Decreto Ministeriale 18 settembre 1998, n.358, ai fini della correzione delle prove scritte
e dell’espletamento del colloquio, le materie dell’ultimo anno dei corsi di studio della scuola secondaria superiore sono raggruppabili in aree disciplinari, secondo una tabella di riferimento. Pertanto,
ferma restando la responsabilità collegiale della Commissione, si possono organizzare i lavori per
aree disciplinari, con almeno due docenti per area.
Nel nostro caso, la suddivisione prevista è quella che segue.
Area linguistica-storico-letteraria
1) Lingua e lettere italiane
2) Storia ed educazione civica
3) Lingue straniere (1ª e 2ª)
Area scientifico-tecnica
1) Geografia generale ed economica
2) Matematica, matematica applicata, statistica
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 25
3) Tecnica professionale amministrativa, organizzativa, operativa
4) Economia politica, scienza delle finanze
5) Stenografia e dattilografia
N.B. Considerato che l’educazione fisica, per finalità, obiettivi e contenuti specifici, può trovare collocazione sia
nell’area umanistica che in quella scientifico-tecnologica, si rimette all’autonoma valutazione delle Commissioni, nel
rispetto dei citati enunciati, l’assegnazione della stessa all’una o all’altra delle aree succitate.
5.4 ARGOMENTO DI APERTURA DEL COLLOQUIO
Secondo il regolamento del nuovo esame di stato il colloquio ha inizio con un argomento o con la
presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal/dalla
candidato/a.
Il/la candidato/a presenterà alla Commissione una mappa concettuale dell’argomento – ricerca –
progetto che ha scelto e relativa bibliografia.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 26
6. IL PERCORSO DIDATTICO PER DISCIPLINE
Lingua Straniera Francese
Prof.ssa Laura Abeni
1. OBIETTIVI REALIZZATI
La classe ha raggiunto una discreta competenza nell’ambito tecnico che si traduce nella conoscenza
del lessico specifico della microlingua e nella capacità di riutilizzarlo nel contesto adeguato. Nella
comunicazione orale sono in grado di interagire in un contesto commerciale con pronuncia e fluency accettabili e nella comunicazione scritta sannoredarre documenti da utilizzare nel mondo professionale con una correttezza sintattica e grammaticale più che sufficiente.
2. CONTENUTI
Correspondance commerciale
-La commande et la confirmation de la commande
-Demander la modification d’une commande
-Répondre à la modification d’une commande
-Demander l’annulation d’une commande
-Répondre à l’annulation de la commande
-Adresser une réclamation
-Se renseigner sur l’offre d’un service d’expédition
-Demander des tarifs et répondre
-Rédiger un avis d’expédition
-Remplir des documents de transport
-Adresser une réclamation à un transitaire
-Répondre à une réclamation pour retard de livraison
Théorie
-L’entreprise : organisation et structure
-Le marketing
-La négociation
-La commande
-La facture
-La TVA
-Le contrat de vente
-La politique logistique
-Mode de transport et documents relatifs
-Les conditions d’assurance
-Les canaux de distribution
-Les banques et les opérations bancaires
-Les règlements
-L’importation et l’exportation
3. TEMPI
N. ore previste (33 x n. ore settimanali) 99
N. ore effettive 82
Documento Finale Consiglio di Classe
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4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
Metodi didattici
1



2
3
x
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
4
x
5
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e lavagna luminosa, videoproiettore
 Appunti
 Materiale fotocopiato
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca

Manuale in adozione
Autori: Ponzi- Greco
Titolo: Commerce Express
Casa Editrice: Lang
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
Tipologia di verifica
1






FREQUENZA
2
3
4
Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
5
x
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
Prof.ssa Laura Abeni
Scienze motorie e sportive
Docente : Giovanna Anderboni
1. OBIETTIVI REALIZZATI
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 28
Competenze disciplinari:
1. ADOTTARE SANI STILI DI VITA AL FINE DI MANTENERE E SVILUPPARE IL
BENESSERE PSICO-FISICO
2. REALIZZARE MOVIMENTI FINALIZZATI
3. UTILIZZARE RISPOSTE MOTORIE EFFICACI IN SITUAZIONI COMPLESSE E/O
NUOVE , SFRUTTANDO LE POTENZIALITA’ DEL CORPO E CONOSCENDONE
POSSIBILITA’ E MODIFICAZIONI
4. RICONOSCERE , COMPRENDERE ED APPLICARE GESTI SPORTIVI ED
ESPRESSIVI CORPOREI
5. COMPRENDERE ED UTILIZZARE LE TERMINOLOGIE SPECIFICHE
Capacità
Assumere comportamenti attivi finalizzati ad un
miglioramento dello stato di salute e benessere.
Riconoscere ed eseguire attività condizionali,
elaborare risposte motorie efficaci in situazioni
complesse.
Riconoscere ed eseguire attività coordinative,
riprodurre il ritmo nei gesti e nelle azioni anche
tecniche degli sport, dare risposte motorie efficaci ed economiche, ideare e realizzare semplici
sequenze di movimento.
Conoscenze
Conoscere i principi igienici essenziali che favoriscono il mantenimento dello stato di salute
ed il miglioramento dell’efficienza fisica.
Conoscere le potenzialità del movimento del
corpo e le funzioni fisiologiche in relazione al
movimento
( conoscere le qualità condizionali)
Percepire e riconoscere il ritmo delle azioni, conoscere i principi scientifici fondamentali che
sottendono la prestazione motoria sportiva (conoscere le attività coordinative)
Eseguire ed applicare i fondamentali e la tecnica
degli sport e dei giochi, trasferire e ricostruire
autonomamente, semplici tecniche, strategie,
Conoscere il regolamento e la teoria della tecniregole adattandole alle capacità, esigenze, spazi ca degli sport e dei giochi.
e tempi di cui si dispone.
Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della disciplina, degli sport e dei giochi.
Conoscere la terminologia specifica degli sport
e dei giochi.
2 : CONTENUTI
L’attivazione del tono funzionale : finalità e modalità attuative
Il sistema muscolare: l’energia muscolare: meccanismi aerobico e anaerobico
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 29
Le attività coordinative: Attività ritmiche con la musica ( danza folk)
Attività con piccoli attrezzi ( palla, bastoni, cerchi)
Percorsi ginnico-atletici
Le attività condizionali: Forza: esercitazioni ai grandi attrezzi
Resistenza: metodiche di allenamento ( intervallato, circuiti, test)
Velocità: definizione e metodologia dell’allenamento.
Mobilità articolare: attività ed esercitazioni specifiche con e senza attrezzi
Atletica: Il salto in alto con tecnica Fosbury
La staffetta 4x100 e la partenza dai blocchi
Getto del peso
Pallavolo: regolamento, fondamentali e tecnica di gioco
Pallacanestro: regolamento , fondamentali e tecnica di gioco
Badminton: regolamento e fondamentali
Pilates: metodologia e specificità
Organizzazione e attuazione di attività sportiva-motoria in approfondimento personale.
3. TEMPI
N. ore previste 60
N. ore effettive 60
4. METODI utilizzati
Metodi didattici
1



.
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
Metodo analitico – globale misto
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
FREQUENZA
2
3
4
5
x
x
x
x
5. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale
 Libri di testo,
 Palestre e spazi all’aperto, grandi e piccoli attrezzi, musica.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 30
6. STRUMENTI e modalità DI VERIFICA
Tipologia di verifica




Prove oggettive
Prove orali (brevi e lunghe),
Osservazione sistematiche delle esecuzioni motorie
Applicazione e impegno nelle attività proposte
(Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
1
FREQUENZA
2
3
4
5
x
x
x
x
MATEMATICA
Prof.ssa Ornella Passanante
1. OBIETTIVI REALIZZATI
Obiettivi cognitivi
Significato algebrico e geometrico della risoluzione di sistemi di equazioni e disequazioni di primo
grado, concetto di funzione, riconoscerne le caratteristiche, i principali luoghi geometrici, le funzioni lineari in due variabili, classificare i problemi di R.O. ed effettuare delle scelte.
Obiettivi operativi
Risolvere algebricamente e geometricamente sistemi di equazioni e disequazioni di primo grado ad
una o due incognite. Rappresentare per punti una funzione, scrivere equazioni di alcune funzioni,
calcolare le coordinate di punti notevoli.
Identificare i vincoli, i dati e la funzione obiettivo di un problema di scelta.Individuare algebricamente o geometricamente la soluzione di un problema di ricerca operativa.
Scegliere l'investimento più conveniente ed applicare il criterio più opportuno.
Rappresentare graficamente mediante curve di livello le funzioni lineare di due variabili, risolvere
graficamente problemi di P.L.
2. CONTENUTI
Algebra: Equazioni, disequazioni e sistemi di I e II grado. Risoluzione di sistemi di disequazioni
con metodo grafico, determinazione area ammissibile.
Geometria analitica: Riferimento cartesiano. Funzione: definizione, campo di esistenza, definizione
di intervallo, classificazione, rappresentazione grafica. Retta, parabola, iperbole, funzione somma,
funzione a tratti: caratteristiche, punti notevoli. Funzioni crescenti e decrescenti, lineari e concave,
punti di max e minimo dal grafico ( no derivate).
Funzioni lineari in due variabili: rappresentazione grafica mediante rette di livello, massimo e minimo all’interno di sistemi di vincoli di primo grado.
Programmazione lineare: definizione, determinazione dei vincoli, risoluzione dei problemi con metodo grafico, risoluzione di problemi a 3 variabili.
Ricerca operativa: definizione e classificazione dei problemi. Risoluzione di problemi in condizioni
di certezza con effetti differiti: preferenza assoluta, criterio dell’attualizzazione e del tasso di rendimento interno, problemi con stessa durata o con durata diversa, scelta. Problemi in condizioni di
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 31
certezza con effetti immediati: caso continuo e discreto, di massimo e di minimo, con funzione
obiettivo lineare, quadratica, a tratti, scelta fra più alternative. Problemi di gestione delle scorte.
3. TEMPI
N. ore previste: 99
N. ore effettive: 95
4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
Metodi didattici
1



2
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
3
4
5
X
X
X
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e lavagna luminosa, videoproiettore
 Appunti
 Materiale fotocopiato
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca
Manuali in adozione
-Autori:Trovato.
Titolo:Moduli di matematica generale ed applicata. Algebra. Tomo A.
Casa Editrice: Ghisetti& Corvi.
-Autori:Bergamini-Trifone
Titolo: Elementi di geometria analitica. Mod.L rosso.
Casa Editrice: Zanichelli; edizione del
-Autori:Bergamini-Trifone-Roversi.
Titolo:Fondamenti di ricerca operativa e programmazione lineare. X+Y Rosso.
Casa Editrice: Zanichelli; edizione del
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
FREQUENZA
Tipologia di verifica
1





2
Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
3
4
5
X
X
X
X
x
Prof.ssa Ornella Passanante
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 32
GEOGRAFIA
Prof.ssa CONTESSI ERMINIA
1. OBIETTIVI REALIZZATI
Obiettivi espressi in termini di Conoscenze, Competenze e Capacità
a) utilizzare in modo accettabile il linguaggio della geograficità, sia mediante il linguaggio specifico, sia mediante la lettura e interpretazione di carte, grafici e indicatori socio- economici.
b) leggere attraverso strumenti geografici - economici eventi storici, fatti, fenomeni e problemi
del mondo contemporaneo.
c) analizzare e interpretare con sufficiente autonomia un sistema territoriale, individuandone i
principali elementi costitutivi fisici e antropici e le loro più evidenti interdipendenze e comprendere il carattere sistemico della realtà economica dalla scala locale a quella mondiale.
d)leggere il territorio come sintesi di trasformazioni di processi evolutivi dispiegatisi nel tempo.
e) conoscere i principali squilibri socio-economici, sapere individuare le cause e diverse possibili
interpretazioni della disparità dei livelli di sviluppo economico a tutte le scale.
2. CONTENUTI
IL MONDO GLOBALIZZATO.







1. IL SISTEMA TERRA.
Risorse naturali e risorse umane. Relatività del concetto di risorsa. Risorse e conflitti.
Ecosistema e geosistema e loro relazioni. Alterazioni reversibili e irreversibili.
Il sistema economico e i suoi rapporti con il sistema naturale.
Il rapporto uomo-natura e la sua evoluzione nel tempo. L’impatto delle attività economiche sul
geosistema. L’effetto serra e il global change.
Lo sviluppo sostenibile e le sue finalità. Concetto di impronta ecologica e di economia ecologica.
Possibili strategie per uno sviluppo sostenibile. La VIA e la sua importanza.
Gli interventi a scala globale: la Conferenza di Rio e l’Agenda 21. Il protocollo di Kioto e i
Summit seguenti.
2. LE FONTI ENERGETICHE.
 Breve storia dell’energia dalle epoche preindustriali ad oggi. Le trasformazioni economiche,
sociali e territoriali apportate dalle singole fonti.
 I problemi dell’energia:
 i consumi;
 l’esauribilità;
 il divario tra aree di produzione e aree di consumo. Il caso del petrolio;
 aumento della competizione Nord-Sud;
 l’impatto ambientale.
 Esame delle singole fonti di energia: origine, caratteristiche, dislocazione geografica, vantaggi
e svantaggi di: petrolio, carbone, gas naturale, energia idroelettrica, energia nucleare, fonti alternative.
 Il mercato dell’energia.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 33
3. SPAZIO INDUSTRIALE E SVILUPPO.
 Importanza del settore secondario. Lo spazio industriale e le sue caratteristiche. Relazioni verticali e orizzontali.
 Il fenomeno della concentrazione geografica e produttiva. Concetti di economie esterne, economie di scala, economie di agglomerazione e di urbanizzazione. Lo spazio polarizzato e gli
squilibri territoriali.
 La terza rivoluzione industriale: caratteristiche, fattori e conseguenze. Dal Taylorismo al
Toyotismo.
 Le diseconomie di agglomerazione e il fenomeno del decentramento (territoriale e produttivo).
Lo spazio depolarizzato.
 La teoria del ciclo del prodotto e la nuovadivisione internazionale del lavoro.
 Le imprese industriali multinazionali e globali.
 L’innovazione tecnologica. Tecnologia e organizzazione del territorio. Le tecnopoli.
 Le piccole e medie imprese. L’industrializzazione periferica: i distretti industriali italiani e le
aree monoproduttive.
4. IL FENOMENO DELLA GLOBALIZZAZIONE.
 Cenni sul fenomeno della globalizzazione. (lavoro facoltativo).
3. TEMPI
N. ore previste 99
N. ore effettive 84(alla data del 10 maggio 2014)
3. METODI DIDATTICI
Metodi didattici




Lezione frontale
Discussione guidata
Esercitazioni tecnico-operative ( lettura e interpretazione dati statistici, grafici, carte )
Didattica per concetti e problemi, con aggancio a situazioni concrete.
FREQUENZA
1
2
3
4
5
x
x
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e videoproiettore (slides)
 Dispense e fotocopie fornite dall’insegnante.
 Carte geografiche e tematiche. Materiale iconografico.
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca
 Filmati
Manuale in adozione
Autori: DO.GE.
Titolo: Geografia del mondo globalizzato
Casa Editrice: Markes
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 34
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
FREQUENZA
1
2
3
Tipologia di verifica





Prove scritte strutturate/semistrutturate
Prove orali (brevi e lunghe)
Simulazione di terza prova d’esame di stato
Discussione guidata
Esercizi di applicazione
4
5
x
x
x
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
Prof.ssaContessi Erminia
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 35
TECNICA PROFESSIONALE AMMINISTRATIVA ORGANIZZATIVA
Prof. Mauro Amodeo
Libro di testo adottato: Pietro Ghigini, Clara Robecchi “L’economia aziendale” -Elemond
Integrato con fotocopie per il ripasso dell’IVA e per l’analisi dei casi aziendali.
Premessa metodologica
Lo studio personale costante, l’attenzione in classe, lo svolgimento dei compiti assegnati e
l’acquisizione dei contenuti in modo non semplicemente ripetitivo sono fondamentali per una corretta preparazione all’esame di Stato. Si è cercato di far acquisire la capacità di gestire con una certa
autonomiadi lavoro situazioni nuove utilizzando le competenze acquisite e affinare, nel tempo, la
capacità di affrontare casi aziendali sapendo proporre soluzioni personali all’interno di una visione
il più possibile organica e interdisciplinare dei contenuti. Utilizzando le ore di laboratorio si sono
inoltre sviluppati alcuni argomenti attraverso l’uso del pacchetto Microsoft Office.
1. OBIETTIVI REALIZZATI
(Espressi in termini di conoscenze, competenze e capacità)
MODULI
CONOSCENZE

MODULO 1
La gestione del
magazzino e la
contabilità del
magazzino









Conoscere la logistica concetto e caratteristiche
Conoscere la funzione del magazzino nei vari tipi di azienda
Conoscere il concetto di scorta e le
varie classificazioni
Conoscere gli obiettivi della politica
delle scorte ed i costi che essa comporta
Conoscere gli strumenti della politica delle scorte: i piani di acquisto, il
lotto economico di acquisto, il punto
di riordino, gli indici di rotazione
delle scorte, la giacenza media
Conoscere il sistema del Just in time
Conoscere l’organizzazione fisica e
logistica del magazzino
Conoscere i principali metodi di valutazione degli scarichi di magazzino (CMP, LIFO, FIFO, LIFO a scatti)
Conoscere la valutazione civilistica
delle rimanenze di magazzino
Le rimanenze di magazzino e il bi-
Documento Finale Consiglio di Classe
COMPETENZE E CAPACITA’
 Saper determinare il lotto
economico e il punto di
riordino;
 Saper rappresentare in grafici il lotto economico e il
livello di riordino
 Saper calcolare l’indice di
rotazione e di giacenza
 Saper compilare schede di
magazzino adottando i diversi metodi di valutazione
degli scarichi
 Saper rappresentare in bilancio le rimanenze di magazzino e le loro variazioni
rispetto all’esercizio precedente
 Saper risolvere semplici casi
inerenti la gestione delle
scorte di magazzino e la loro valutazione
Pagina 36
lancio di esercizio

Modulo 2
L’apparato distributivo







MODULO 3
Conoscere la distribuzione
commerciale e le sue funzioni
Conoscere le imprese mercantili
all’ingrosso e al dettaglio, le loro
classificazioni e le nuove forme
organizzate del piccolo dettaglio
e del grande dettaglio
Conoscere i diversi canali di distribuzione
Il commercio elettronico e
l’organizzazione della rete di
vendita
Gli agenti, i rappresentanti,
commissionari e mediatori
Conoscere i costi della distribuzione
Conoscere la disciplina del
commercio in Italia e la tutela
dei consumatori
Conoscere gli organismi del
commercio e le loro principali
funzioni



Il marketing







Concetto di marketing e diversi orientamenti al marketing;
Piano di marketing: obiettivi
e strategie
Analisi del mercato esterno,
segmentazione del mercato e
ricerche di mercato;
Concetto di posizionamento e
tecniche di posizionamento;
Il ciclo di vita di un prodotto
e il portafoglio prodotti di
un’azienda;
Il marketing mix (prodotto,
prezzo, distribuzione, forme
di comunicazione)
Il direct marketing
Esame del caso Indesit e del
caso Apple
Documento Finale Consiglio di Classe






Saper analizzare i costi di
distribuzione con particolare
riferimento all’analisi strutturale ai diagrammi di redditività e all’analisi per
segmenti operativi
Saper effettuare l’analisi e
la scelta dei canali distributivi con la tecnica del break
even point
Saper redigere documenti
tipici del rapporto di agenzia e calcolare i compensi
spettanti agli intermediari
del commercio
Saper risolvere semplici casi aziendali
Individuare criteri, metodi e
tecniche per i vari tipi di ricerca di mercato;
Saper individuare le fasi del
ciclo di vita di un prodotto;
Saper analizzare il posizionamento di un prodotto;
Saper cogliere con riferimento a casi concreti le attività legate al portafoglio
prodotti, le politiche di vendita, distributive, di prezzo e
promozionali di un’azienda;
Pagina 37
MODULO 4
Gli scambi con
l’estero
MODULO 5
I servizi di trasporto
MODULO 6
I servizi di assicurazione
 Operatori, organi e disciplina
nel commercio internazionale
 Il contratto di compravendita
nel commercio internazionale
 Il regolamento degli scambi
internazionali
 L’IVA negli scambi con
l’estero
 Le dogane e i diritti doganali
 Il sostegno pubblico alle
esportazioni
 Saper determinare il valore
imponibile ai fini dei dazi e
del calcolo dell’IVA
 Saper individuare i rischi
connessi con gli scambi
esteri e i principali strumenti di pagamento utilizzati sui
mercati internazionali
 La gestione dei trasporti
 I vari tipi di trasporto e le
tecniche di trasporto intermodale
 Il contratto di trasporto di cose
 Il trasporto su gomma
 Il trasporto ferroviario
 Il trasporto marittimo e il trasporto aereo
 Individuare gli elementi dei
vari contratti di trasporto e i
loro effetti positivi e negativi sull’economia
 Concetto di rischio e di assicurazione
 Le imprese di assicurazione
 il contratto di assicurazione:
soggetti
 la copertura dei rischi: copertura a primo rischio, copertura a valore intero
 la franchigia e lo scoperto di
sicurtà
 l’assicurazione contro i rischi
del trasporto
 principali clausole in uso in
campo internazionale
 la polizza italiana merci trasportate
 la liquidazione dei sinistri
 Saper effettuare i principali
calcoli relativi ai premi da
pagare alle assicurazioni e
agli indennizzi corrisposti
con particolare riguardo ai
contratti stipulati dalle imprese
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 38
MODULO 7
Gli scambi
d’impresa e la
contabilità IVA
 Conoscere l’IVA : caratteri,
presupposti e classificazione
delle operazioni
 La fattura: contenuto, emissione e relative formalità
 Gli obblighi di registrazione e
i registri IVA
 Le liquidazioni periodiche e i
relativi versamenti
 Saper classificare le operazioni ai fini IVA
 Saper redigere fatture e note
di variazione
 Saper eseguire i conteggi relativi alle liquidazioni periodiche
2. CONTENUTI.
Contenuti svolti
LA FUNZIONE STRATEGICA DEL MAGAZZINO E LA POLITICA DELLE
SCORTE
La funzione logistica
La funzione del magazzino
La politica delle scorte e i suoi obiettivi
Classificazione delle scorte
Gli strumenti della politica delle scorte
La funzione di approvvigionamento e i piani di acquisto
Il lotto economico di acquisto
Il punto di riordino
L’indice di rotazione delle scorte
Il sistema del “just in time”
IL MAGAZZINO: ASPETTI STRUTTURALI ORGANIZZATIVI E CONTABILI
La contabilità di magazzino e i suoi scopi
L’obbligo fiscale della contabilità di magazzino
La contabilità di magazzino “a quantità e valori”
I metodi di valutazione degli scarichi: metodo CMP, metodo LIFO, FIFO, LIFO a scatti
annuali.
La valutazione civilistica delle rimanenze
La valutazione fiscale delle rimanenze
Rimanenze di magazzino e bilancio di esercizio
L’APPARATO DISTRIBUTIVO: STRUTTURA, COSTI E ORGANISMI
AUSILIARI
La distribuzione commerciale: le sue funzioni
L’apparato distributivo
Le imprese mercantili all’ingrosso e al dettaglio
Il grande dettaglio e le sue forme
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 39
Il franchising
I canali di distribuzione
Il canale diretto, breve , lungo
Il commercio elettronico
L’organizzazione della rete di vendita
Gli agenti e rappresentanti
Gli aspetti giuridici del rapporto di agenzia
Aspetti operativi fiscali
I commissionari
Le commissioni di acquisto e di vendita
Il costo della distribuzione commerciale
I costi dei processi distributivi
le varie configurazioni di costo nelle imprese mercantili
L’analisi dei costi di distribuzione
L’analisi per segmenti operativi
La disciplina del commercio in Italia: aspetti generali
Organismi ausiliari del commercio
Camere di commercio, borse merci e magazzini generali
IL MARKETING: OBIETTIVI, STRATEGIE E STRUMENTI
Che cos’è il marketing
Le fasi di sviluppo del marketing
Il piano di marketing: obiettivi e strategie
Il sistema informativo di marketing
Obiettivo della ricerca e raccolta delle informazioni
Scelta del metodo per la raccolta dei dati
L’elaborazione e l’analisi dei dati
La segmentazione di mercato
Criteri di segmentazione
Il market targeting
Il market positioning
Il marketing mix
Il prodotto
Classificazione dei prodotti
Gamma dei prodotti e linee di prodotti
Il ciclo di vita del prodotto
La comunicazione aziendale
L'immagine
La marca
Forme di comunicazione
La pubblicità
Le relazioni pubbliche e la propaganda
La promozione
La vendita mediante personale
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 40
Il prezzo
La formazione del prezzo
Politica di prezzo
La distribuzione
Il direct marketing
GLI SCAMBI CON L'ESTERO
Operatori e organi di controllo negli scambi con l’estero
La disciplina del commercio con l’estero
Il contratto di compravendita nel commercio internazionale e gli incoterms
Il regolamento degli scambi internazionali
L’IVA negli scambi con l’estero
Le dogane e i diritti doganali
IL SISTEMA DEI TRASPORTI: ASPETTI TECNICI, ECONOMICI E
OPERATIVI
La gestione dei trasporti
I vari tipi di trasporto
Le tecniche intermodali
Il contratto di trasporto di cose
I trasporti automobilistici
I trasporti ferroviari
I trasporti marittimi: caratteri generali e relativi documenti
I trasporti aerei
LA COPERTURA DEI RISCHI CONNESSI ALL’ATTIVITA’ AZIENDALE
Rischio e assicurazione
e imprese di assicurazione
Il contratto di assicurazione
La copertura dei rischi
La copertura a primo rischio assoluto e relativo
La copertura a valore intero
La franchigia e lo scoperto di sicurtà
Assicurazione contro i rischi di trasporto
La polizza italiana merci trasportate
La liquidazione dei sinistri
GLI SCAMBI D'IMPRESA E LA CONTABILITA' IVA
L'IVA: caratteri generali
I presupposti dell'imposta
La classificazione delle operazioni
La base imponibile e le aliquote
Sconti condizionati e incondizionati
Spese documentate e non documentate
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 41
La fattura e il trattamento degli sconti, degli interessi, degli imballaggi
Le liquidazioni e i versamenti dell'imposta
 Le ore di laboratorio realizzate in compresenza con la Prof.ssa Angela Failla docente di Teoria e mezzi della comunicazione, sono state utilizzate per la creazione di tabelle e grafici,
calcoli con Excel in particolare relativi alla gestione del magazzino, alla valutazione degli
scarichi con i metodi LIFO, FIFO e costo medio, alla scelta dei canali distributivi e alla fatturazione.Facendo ricorso alla rete, ed a presentazioni in power point sono poi stati esaminati alcuni casi aziendali connessi alle politiche di marketing e di promozione delle vendite.
3. TEMPI (ore previste/ore effettive)
Ore di attività effettivamente svolte all’atto della presente relazione ( 08/05/2013) 110, previste al
9/6/2014 n. 16, su un totale complessivo di n. 132 ore.
4. METODI
Metodi didattici
FREQUENZA
2
3
4
1




Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo/ Lavoro in laboratorio
Relazioni alla classe degli studenti
5
x
x
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
4. Mezzi e strumenti
1 2
3
4
5x
1 2
3x 4
5
1 2
3
5x
1 2
3x 4
Libro di testo
Sussidi audiovisivi / Sussidi informatici
Appunti, schemi di sintesi, articoli, fotocopie…
4
5
Supporti (lavagna, ...)
1 2x 3
4
5
Materiale predisposto dal docente
5. STRUMENTI DI
VERIFICA (formativa e sommativa)
Tipologia di verifica
1

Prove scritte relative a calcoli ed esercizi
Documento Finale Consiglio di Classe
FREQUENZA
2
3
4
5
x
Pagina 42


x
Prove orali (brevi e lunghe),
x
Prove scritte (domande aperte, illustrazioni sintetiche, casi aziendali)
(Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
prof. Mauro Amodeo
DISCIPLINA: Diritto-Scienza delle finanze
Docente: Prof. Beniamino Amico
1. OBIETTIVI REALIZZATI
Acquisizione di una certa consapevolezza della complessità delle dinamiche sociali;
capacità di correlare gli istituti giuridici ed economici studiati ai diversi contesti storici e culturali;
maturazione di una coscienza civica e di una mentalità aperta all’osservazione e alla riflessione sui
problemi dell’individuo e della collettività.
DIRITTO
Conoscenza, e relative capacità di lettura e interpretazione critica, della Carta Costituzionale in tutte
le sue parti;
conoscenza e relativa capacità di corretta valutazione dei principi dello stato di diritto e dello stato
democratico sociale, sapendoli leggere come posti a fondamento della civile convivenza democratica stessa;
conoscenza, nelle sue linee essenziali, del quadro d’insieme delineato dal diritto internazionale,
avendo sommaria cognizione della struttura organizzativa anche dell’O.N.U.;
conoscenza degli organi, dell’attività e delle finalità dell’U.E.;
capacità d’analisi e valutazione degli aspetti formali e sostanziali delle garanzie costituzionali;
capacità di valutazione del senso del “primato” delle norme costituzionali in relazione alla gerarchizzazione delle altre fonti normative;
conoscenza e capacità d’analisi critica dei principi costituzionali a fondamento dei tre poteri dello
Stato.
SCIENZA DELLE FINANZE
Conoscenza dei principi regolatori dell’attività finanziaria dello Stato;
conoscenza dei rapporti tra la scienza delle finanze e le altre discipline giuridico economiche;
conoscenza dei modi con cui l’operatore pubblico acquisisce ed utilizza le risorse necessarie per lo
svolgimento dei propri compiti;
conoscenza dei casi in cui l’attività economica non è regolata dal mercato in senso stretto, individuandone i motivi;
capacità d’interpretazione della politica fiscale come strumento che si ripropone finalità redistributive, di accrescimento del sistema e della sua attitudine a produrre benessere;
capacità d’analisi degli effetti economici e sociali della spesa pubblica;
conoscenza delle molteplici fonti di entrata pubblica;
conoscenza del concetto di bilancio pubblico e dei suoi principi;
conoscenza del bilancio pubblico nella sua struttura;
conoscenza delle funzioni del bilancio pubblico;
capacità di individuazione ed analisi dei rapporti tra finanza statale e finanza locale;
capacità d’interpretazione dei principi costituzionali sui quali si basa il sistema tributario italiano;
conoscenza delle principali tipologie di tributi.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 43
2. CONTENUTI
Svolti entro il 15 maggio
DIRITTO
LO STATO E LA SUA ORGANIZZAZIONE
UNA BREVE PANORAMICA:
L'oggetto del nostro studio; Il diritto pubblico; Lo Stato e la sua organizzazione.
DENTRO LA NORMA GIURIDICA:
Che cos'è uno Stato; I due significati della parola «Stato, Lo Stato e la politica; Lo Stato e gli altri
enti pubblici; Qual è il fondamento della sovranità; Quando uno stato è indipendente, La sovranità
dello Stato e le organizzazioni sovranazionali; Perché lo Stato è definito ente originario; Perché si
dice che lo Stato è un ente a fini generali, L’impersonalità; Perché lo Stato ha il monopolio della
forza; Alcune considerazioni sulla forza pubblica; La legittima difesa, Se il ladro fugge, è lecito inseguirlo per tentare di recuperare la refurtiva? La provocazione autorizza la legittima difesa?
IL TERRITORIO E IL POPOLO:
Come si individua il territorio dello Stato, Le navi, gli aerei e le sedi diplomatiche; Come sono tracciati i confini, Quando sono stati tracciati i confini dell’Italia; Da chi è composto il popolo di uno
Stato; Come si diventa cittadini italiani, Le leggi italiane si applicano solo ai cittadini italiani o a
tutti coloro che si trovino sul nostro territorio? Che cosa sono l’estradizione e il diritto di asilo; Qual
è la differenza tra cittadinanza, etnia e nazionalità, Il termine nazione nel tempo;
Come è regolata l’immigrazione dai paesi extracomunitari, Lavoratori regolari e irregolari,
L’aggravante della clandestinità.
ORIGINE ED EVOLUZIONE DELLO STATO MODERNO
LE FORME DI STATO:
Uno sguardo d’insieme; La mancanza dello Stato nell’ordinamento feudale; La monarchia assoluta
e la nascita dello Stato moderno, La separazione dei patrimoni e la spersonalizzazione del potere
statale; Perché l’assolutismo entrò in crisi; Come ebbe origine lo Stato liberale; Lo Stato liberale e
la Costituzione, Gli Stati hanno sempre avuto una costituzione? Tutti gli Stati moderni hanno una
costituzione scritta? Rapporti economici, politici e sociali nello Stato liberale; Che cosa determinò
la crisi dello Stato liberale; Quali sono i caratteri dello Stato democratico; Quali sono i caratteri dello Stato sociale; Socialismo e comunismo, Si è mai realizzato l'ideale marxista? Quali sono stati i
caratteri dello Stato fascista, L'ordinamento corporativo.
LE FORME DI GOVERNO:
Che cosa si intende per forme di governo; Quali forme può assumere il governo monarchico; Quali
forme può assumere la repubblica; Quali sono i caratteri dello Stato unitario e dello Stato federale;
Una via intermedia: lo Stato regionale.
L'ORDINAMENTO INTERNAZIONALE
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 44
I RAPPORTI TRA GLI STATI E LE GRANDI ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI:
Quali sono le fonti del diritto internazionale; L'Italia e il diritto internazionale; L'Italia e la guerra;
Le grandi organizzazioni internazionali; Le Nazioni Unite; Gli organi dell'Onu; Le radici dei conflitti; Qualche riflessione sull'attività delle Nazioni Unite, I caschi blu sono l'esercito dell'Onu? L'Onu e la tutela dei diritti umani; La Nato, Qual è la differenza tra Onu e Nato; Il Consiglio d'Europa;
La Corte penale; L'Ocse; L'Unione europea: una realtà in movimento.
L'UNIONE EUROPEA:
Le ragioni di una metamorfosi; Dall'Europa dei pochi all'Europa dei molti; Il difficile percorso
dell'integrazione politica, Quali sono stati i passaggi piu' significativi del processo di integrazione;
L'importanza di conoscere i risultati fin qui raggiunti; L'abbattimento delle frontiere doganali; L'attribuzione della cittadinanza europea; La moneta unica europea, Perchè non tutti i Paesi dell'Unione
europea hanno adottato l'euro come moneta comune? La politica di coesione e sviluppo; Le cooperazioni rafforzate; I valori fondanti dell'Unione europea; Gli obiettivi generali dell'Unione; La carta
dei diritti fondamentali della UE.
L'ORGANIZZAZIONE DELL'UNIONE EUROPEA:
Come è organizzata l'Unione europea; Il consiglio europeo; Il consiglio; La commissione europea;
Il Parlamento europeo; Come viene esercitata la funzione legislativa; Quali norme emana l'Unione;
Altre istituzioni dell'Unione.
LO STATO ITALIANO E LA COSTITUZIONE
DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA:
Introduzione generale; Quando è stato emanato lo Statuto albertino; Quale forma di governo prevedeva lo Statuto; Come tutelava, lo Statuto, i diritti fondamentali dei cittadini; Come si avviò il processo di democratizzazione in Italia; Come la dittatura fascista interruppe il processo di democratizzazione; Quali furono i caratteri della nuova legge elettorale; Quali disposizioni contenevano le leggi fascistissime; La caduta del fascismo e l'alba della repubblica; Il referendum istituzionale, I giorni dell'incertezza; Come operò l'Assemblea costituente; L'attuazione della Costituzione e i mutamenti nel quadro politico; Come si presenta la Costituzione italiana, Sono preferibili le costituzioni
lunghe o brevi?
Sono preferibili le costituzioni flessibili o le costituzioni rigide?
I PRINCIPI FONDAMENTALI NELLA COSTITUZIONE:
La scelta repubblicana, democratica e lavorista; Il riconoscimento dei diritti inviolabili (articolo 2
della Costituzione), Con la legge di riforma costituzionale si potrebbe eliminare il riconoscimento
dei diritti inviolabili? Il principio di uguaglianza (articolo 3 Della Costituzione), La libertà e l'uguaglianza; Il diritto al lavoro (articolo 4 della Costituzione); L'indivisibilità della repubblica (articolo 5
della Costituzione); La tutela delle minoranze linguistiche (articolo 6 della Costituzione), In che
modo sono concretamente tutelate le minoranze linguistiche; Lo Stato e la Chiesa cattolica (articolo
7 della Costituzione), Si potrebbe abrogare l'articolo 7? Se una norma contenuta nei Patti fosse in
conflitto con la Costituzione, dovrà essere applicata la norma concordataria o quella costituzionale?
Lo Stato italiano e le altre Chiese (articolo 8 della Costituzione), Il crocefisso nelle scuole; Lo Stato,
la cultura, il paesaggio (articolo 9 della Costituzione); L'Italia e il diritto internazionale (articolo 10
della Costituzione); L'Italia e la guerra; La bandiera italiana, Come è nato il tricolore?
I RAPPORTI CIVILI:
Uno sguardo d'insieme; Tanti diritti e pochi doveri; La tutela della libertà personale; L'inviolabilità
del domicilio e la segretezza della corrispondenza, Che cosa intende la norma in esame per domiciDocumento Finale Consiglio di Classe
Pagina 45
lio? Quali sanzioni sono previste per la violazione del domicilio? Le comunicazioni telefoniche
rientrano nella previsione dell'articolo 15 Della Costituzione? La libertà di circolazione e di soggiorno; La libertà di riunione, La polizia può sciogliere una manifestazione se scopre, tra i partecipanti, una o più persone armate? I cortei e le processioni religiose rientrano nella tutela dell'articolo
17? E' lecito partecipare a cortei o riunioni pubbliche indossando il casco da motociclista? La libertà
di associazione, Segretezza e riservatezza, è possibile pretendere che sia rispettato il nostro desiderio di riservatezza? Come è regolata la libertà di religione, La formula del giuramento; La libertà di
manifestazione del pensiero, L'insulto può essere considerato "libera manifestazione del pensiero"?
Il cinema e il teatro ricadono sotto la tutela dell'articolo 21 della Costituzione? La capacità giuridica, la cittadinanza e il nome; Il principio di legalità; La Costituzione e l'amministrazione della giustizia.
I RAPPORTI ETICO-SOCIALI:
Quali norme sono poste a fondamento del diritto di famiglia, Fino a quale età i genitori hanno l'obbligo di mantenere i figli; Come è tutelato il diritto alla salute, Che cosa è il testamento biologico;
Come è garantita la libertà d'insegnamento.
I RAPPORTI ECONOMICI E POLITICI:
Quale sistema economico delinea la Costituzione; La tutela del lavoro; Il sindacato e il diritto di
sciopero; I partiti politici; La funzione di mediazione dei partiti politici, è corretto finanziare i partiti
politici con il denaro pubblico? Come sono organizzati i partiti al loro interno?
GLI ORGANI COSTITUZIONALI
IL CORPO ELETTORALE:
Quali sono gli organi costituzionali; Da chi è composto il corpo elettorale; Come è regolato il diritto
di voto, Chi non esercita il diritto di voto incorre in qualche sanzione? Come esercitano concretamente gli italiani residenti all'estero il loro diritto di voto? Quali sono i requisiti di un buon sistema
elettorale; Il sistema proporzionale plurinominale; Il sistema maggioritario a collegio uninominale e
turno unico, Le possibili infedeltà del sistema maggioritario; I sistemi corretti; Come si votava in
Italia.
IL PARLAMENTO:
Caratteri generali e funzioni del Parlamento; Qual è la differenza tra amnistia e indulto, Quando si
può deliberare lo stato di guerra; Come è composto il Parlamento italiano, Le incertezze sul numero
dei senatori a vita, Quando il parlamento si riunisce in seduta comune; Le ragioni del bicameralismo
perfetto; Quanto dura una legislatura; Come si diventa parlamentari, Le pari opportunità; Il mandato
parlamentare; Le immunità parlamentari, Le ragioni delle immunità parlamentari; Come sono organizzate le Camere, Di quali poteri dispongono le commissioni di inchiesta; Come avvengono le deliberazioni, Si può assistere ai lavori del Parlamento? Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama.
LA FUNZIONE LEGISLATIVA E IL REFERENDUM ABROGATIVO:
Caratteri generali; Come nasce la legge; Il procedimento ordinario e la commissione in sede referente; Il procedimento decentrato e la commissione in sede deliberante, Che cos'è il procedimento
d'urgenza, Quando la commissione opera in sede redigente; Il palleggiamento o navetta, Che cos'è
l'ostruzionismo; La promulgazione e la pubblicazione; Come si approvano le leggi costituzionali;
Come si abroga una legge ordinaria mediante referendum, Come si deve procedere per indire un referendum? Quali altri tipi di referendum sono ammessi dall'ordinamento.
IL GOVERNO:
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 46
Caratteri generali; Quali sono le funzioni del Governo, Il Governo e il principio di legalità, Il Governo e la politica estera; Come nasce un Governo, Con quale criterio il Presidente della Repubblica
sceglie la persona a cui conferire l'incarico; Come è composto il governo; Quali sono le funzioni del
Presidente del consiglio; Quali sono le funzioni dei ministri; Che cosa sono le agenzie, I servizi segreti; Quali sono gli organi secondari del Governo; Quando il Governo entra in crisi, Perchè si ritira
la fiducia a un Governo; Chi controlla l'operato del Governo, Come possono valutare i cittadini l'operato del Governo; Come si esercita il potere normativo del Governo; Che cosa sono i decreti legge, Chi decide se una situazione è grave e il provvedimento è veramente urgente? Il governo può
riproporre i decreti non approvati? Che cosa sono i decreti legislativi; Regolamenti governativi e
ministeriali; Qual è la responsabilità penale dei membri del Governo, Palazzo Chigi.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E LA CORTE COSTITUZIONALE:
Il ruolo del Presidente della Repubblica; Come viene eletto il Presidente; Quali sono le attribuzioni
del Presidente, La concessione della Grazia; Il Presidente come Capo dello Stato, Il comando delle
forze armate; Le responsabilità del Presidente della Repubblica, Il palazzo del Quirinale; La Corte
Costituzionale; Il giudizio di costituzionalità, Quali effetti ha la sentenza di accoglimento sui processi ancora aperti o già conclusi? Anche le leggi costituzionali sono soggette al giudizio della Corte? Quali sono le altre funzioni della Corte, La sede della Corte costituzionale.
L'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
LA FUNZIONE GIURISDIZIONALE:
Che cos'è la magistratura, Potere giudiziario o funzione giudiziaria; Qual è la differenza tra magistratura ordinaria e speciale; Come è tutelata l'autonomia e l'indipendenza della magistratura, Il ruolo del ministro della Giustizia; Quali sono i gradi del giudizio; I giudici e l'interpretazione della legge; Quale responsabilità assumono i giudici; Quali sono i principi della giurisdizione.
La giurisdizione penale e la giurisdizione civile: generalità.
Le autonomie locali: cenni.
SCIENZA DELLE FINANZE
La scienza delle finanze:
Premessa; Definizione e oggetto della scienza delle finanze; Le relazioni della scienza delle finanze
con le altre discipline; La teoria positiva e la teoria normativa; Cenni sulla teoria dell'economia del
benessere; I diversi concetti di Stato; L'evoluzione dell'attività finanziaria; Le funzioni dell'intervento dello Stato.
Le ragioni dell'intervento dello Stato e i fallimenti del mercato:
Premessa; I bisogni pubblici e i beni pubblici; Le economie e le diseconomie esterne; I mercati non
concorrenziali; Le asimmetrie informative;
Il fallimento dello Stato e la Public Choice, La scuola della scelta pubblica (Public Choice), I meccanismi di voto; Le principali teorie dell'attività finanziaria.
Le spese dello Stato:
La spesa pubblica, nozione e presupposti; La crescita tendenziale della spesa pubblica; La classificazione delle spese pubbliche; Obiettivi della spesa pubblica; L'effetto del moltiplicatore della spesa
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 47
pubblica per investimenti; Critiche alla teoria keynesiana della spesa pubblica; L'analisi costibenefici della Spesa Pubblica; La Spending Review; Il vincolo di bilancio.
La spesa per il Welfare State:
La spesa per il Welfare State, Lo stato sociale, Evoluzione storica, La giustificazione teorica dello
stato sociale, Gli obiettivi del Welfare State, La crisi del Welfare State; Il sistema di protezione sociale in Italia, I modelli di protezione sociale, Il servizio sanitario; Il sistema pensionistico.
Le entrate pubbliche:
Definizione e classificazione delle entrate pubbliche; I prezzi; Le entrate derivate: i tributi; La pressione tributaria; Le entrate straordinarie; Criteri di scelta tra imposta straordinaria e indebitamento.
L'imposta:
L'imposta, nozione e funzioni; Gli elementi costitutivi dell'imposta; La classificazione delle imposte, Le imposte dirette e indirette, Le imposte reali e personali, Le imposte a somma fissa, proporzionali, regressive e progressive, Le imposte generali e speciali.
I principi di equità e i principi giuridici:
I principi teorici di equità tributaria; I principi giuridici delle imposte.
I principi teorici fondamentali:
I principi teorici fondamentali; I poteri della pubblica amministrazione; L'accertamento dell'imposta; I regimi contabili; Notificazione dell'avviso di accertamento e liquidazione dell'imposta; La riscossione dell'imposta.
I principi economici dell'imposta:
Premessa; Gli effetti microeconomici, La traslazione dell'imposta: generalità, La rimozione e l'elisione dell'imposta, L'evasione fiscale, L'elusione fiscale, La diffusione; Gli effetti macroeconomici
delle imposte.
Il Bilancio Pubblico:
Definizione e funzioni del Bilancio Pubblico; I principi del Bilancio; Bilancio Preventivo e Bilancio
Consuntivo; Bilancio di Competenza e di Cassa; Bilancio Annuale e Bilancio Pluriennale; Teorie
del Bilancio Pubblico.
Il bilancio dello Stato italiano:
Il processo di formazione del bilancio; Il nuovo art. 81 della Costituzione; Le fasi del processo di
formazione del bilancio; L'esercizio provvisorio; L'impostazione del bilancio, La programmazione
del Bilancio, La relazione sull’economia e la finanza pubblica, Il D.E.F., La legge di stabilità, Il Bilancio di previsione, Il Bilancio pluriennale, Le leggi collegate, Le variazioni in corso d’esercizio e
l’assestamento del Bilancio; Il Controllo di bilancio.
Il debito pubblico:
Il disavanzo pubblico; La copertura del deficit pubblico; La crescita del debito pubblico in Italia; La
classificazione del debito pubblico; I titoli di Stato; L'ammortamento e la conversione del debito
pubblico.
Il federalismo fiscale:
Premessa; Il principio di sussidiarietà; Il federalismo fiscale; La finanza locale e il coordinamento
tra i vari livelli di governo territoriale; La fiscalità degli enti locali; L'evoluzione della finanza locale in Italia.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 48
L'evoluzione della Finanza pubblica italiana.
La struttura del sistema tributario italiano:
L'organizzazione dell'amministrazione finanziaria; Anagrafe tributaria e sistemi telematici.
Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF): in generale.
N. B. seconda parte di maggio (e minima parte di giugno) dedicata soltanto a verifiche e ripasso.
3. TEMPI
N. ore previste (33 x n. 4 ore settimanali): 132
N. ore effettive:
108 (fino al 15 maggio);
13 (dal 16 maggio alla fine delle attività didattiche).
Totale: 121/132.
4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
1
2
3
Metodi didattici
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
Esecuzione collettiva guidata
Visite guidate
4
5
X
X
X
X
X
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
Strumenti e mezzi
Manuale
Lavagna tradizionale e lavagna luminosa, videoproiettore
X
Appunti
Materiale fotocopiato
Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e
biblioteca
Risorse umane (Testimonianze, esperienze dirette, interviste ecc...)
Materiale strutturato (schede, eserciziari, blocchi logici)
Materiali raccolti durante le uscite
FREQUENZA
1
2
3
4
5
X
X
X
X
X
X
X
Manuali in adozione
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 49
DIRITTO
Autore: Paolo Monti;
Titolo: 3 Diritto pubblico, “Forum – terza edizione di E se…”;
Casa Editrice: Zanichelli; edizione del 2012.
SCIENZA DELLE FINANZE
Autore: Rosa Maria Vinci Orlando;
Titolo: “Scienze delle finanze e diritto tributario”;
Casa Editrice: Tramontana.
Oltre ai testi in adozione sopra riportati (ed a qualche sporadica integrazione con materiale documentale fornito dal docente), si è ritenuto dover anche consigliare, facendone ricorso abbondantemente e/o prevalentemente, il seguente manuale di scienza delle finanze (a cui peraltro i
contenuti sopra riportati si riferiscono):
Autori: Umberto Maria Ferretti, Lionello Savasta Fiore;
Titolo: scienza delle finanze - Nozioni fondamentali di economia pubblica e diritto tributario;
Casa Editrice: Il Capitello; edizione del 2013.
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
Tipologia di verifica
Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
1
FREQUENZA
2
3
4
X
5
X
X
X
X
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
Prof. Beniamino Amico
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 50
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Prof. Danilo Falsoni
1. OBIETTIVI REALIZZATI.
Coerentemente con quanto programmato nel piano di lavoro, sono stati raggiunti, in linea generale,
poi diversificata secondo i singoli alunni, i seguenti obiettivi:
1. il gusto della lettura di testi letterari;
2. la capacità, articolata nei suoi vari aspetti e livelli, di leggere e interpretare testi di diversa tipologia, tecnico-scientifici, informativi, e soprattutto letterari;
3. la capacità di interpretare specificamente un testo letterario, contestualizzandolo storicamente e
in una rete di relazioni di continuità/innovazione con la tradizione linguistica e letteraria, stabilendo con esso un dialogo critico e attualizzante;
4. un arricchimento del lessico e delle competenze linguistiche generali attraverso l’esercizio critico
attivo sui testi.
Per l’educazione linguistica:
1. la consapevolezza della pluralità di linguaggi attraverso i quali si realizza la prassi umana: comportamentali, iconico-simbolici, artistici (figurativi, musicali), tecnico-scientifici etc..
2. la consapevolezza della storicità della lingua come sistema comunicativo;
3. la conoscenza delle potenzialità comunicative ed espressive del linguaggio nelle varie tipologie
testuali;
4. la capacità di argomentare attraverso il mezzo linguistico a livello orale e scritto in modo almeno
sufficientemente appropriato con adeguate sfumature espressive, in relazione alle diverse situazioni comunicative.
2. CONTENUTI
Unità didattica o di apprendimento 1^:
ha come finalità la ricostruzione del quadro culturale di
un’epoca e presentare lo sviluppo di un genere letterario attraverso un arco ampio di tempo.
Obiettivi/competenze:
 Riconoscere i modelli culturali di un’epoca
 Conoscere luoghi e soggetti della produzione culturale
 Comprendere l’intreccio dialettico tra fattori materiali e culturali
 Comprendere gli elementi di continuità e innovazione nell’ambito della produzione culturale.
 Saper individuare tematiche fondamentali di un testo letterario ed istituire confronti
 Riconoscere la codificazione del genere letterario romantico del romanzo storico e stabilirne i
caratteri
 Riconoscere le scelte tematiche e stilistiche individuali nella codificazione del genere
 Saper individuare tematiche fondamentali di un testo letterario ed istituire confronti
 Riconoscere persistenze e variazioni tematiche e formali nel corso del tempo nell’ambito del
genere.
Riepilogo: dalle correnti preromantiche (Sturm und Drang e poesia sepolcrale inglese) al
Romanticismo in Europa e in Italia. Il concetto di sublime.
Caratteri del romanticismo. La concezione della poesia (Schiller e Herder).
Il mito romantico del genio.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 51
Il Romanticismo italiano (Berchet, Visconti).
Il romanzo storico di primo ‘800 in Europa e in Italia in generale.
Unità 2^: LA FIGURA E L’OPERA DI G. LEOPARDI.
Obiettivi/competenze:
 Riconoscere le fasi evolutive dell’opera di un autore.
 Saper individuare tematiche delle singole opere e generali dell’autore.
 Stabilire un rapporto fra ideologia e opera di un autore e il suo contesto storico e culturale.
 Stabilire un rapporto fra opera e poetica.
 Sviluppare capacità di esegesi testuale, con analisi tematiche e stilistiche dei singoli testi.
 Sviluppare la riflessione critica su tematiche e singoli testi dell’autore considerato.
G. LEOPARDI: vita, ideologia, poetica ed opera.
La concezione della Natura nel pensiero e nell’opera leopardiana.
Lettura e analisi di alcuni Canti:
La sera del dì di festa,
Alla luna,
l’Infinito,
La quiete dopo la tempesta,
Il sabato del villaggio,
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia,
La ginestra. (1^, 6^ e 7^ strofa)
Dalle Operette morali:
Dialogo della Natura e di un Islandese,
Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare.
Dialogo di Plotino e Porfirio: la conclusione.
Brani dallo Zibaldone:
La teoria del piacere,
Il vago, l’indefinito, la rimembranza.
Unità 3^: LO SVILUPPO DEL ROMANZO DELL’800.
Obiettivi/competenze:
 Riconoscere la nascita ed evoluzione di un genere letterario in relazione al suo contesto storico-culturale
 Stabilire i caratteri del genere
 Riconoscere le scelte tematiche e stilistiche individuali nella codificazione del genere
 Saper individuare tematiche fondamentali di un testo letterario ed istituire confronti
 Riconoscere persistenze e variazioni tematiche e formali nel corso del tempo nell’ambito del
genere.
 Sviluppare capacità di esegesi testuale, con analisi tematiche e stilistiche dei singoli testi.
Il romanzo realista in Francia e in Europa: caratteri fondamentali.
Il Positivismo filosofico: Comte e Spencer.
Il romanzo naturalista e verista.
G. Flaubert, G.de Maupassant e E. Zola, teorico del movimento: ll romanzo sperimentale.
Lettura di Boule de suif di Maupassant.
G. VERGA: vita, ideologia e poetica.
L’introduzione ai Malavoglia e la Lettera a C. Farina.
2 novelle esemplificative: Libertà e La roba.
I Malavoglia: aspetti tematico-ideologici e linguistici.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 52
LA CRISI DEL ROMANZO NATURALISTA FRA ‘800 E ‘900 E LA POESIA
SIMBOLISTA:
La crisi del Positivismo e le correnti irrazionalistiche del pensiero fra ‘800-‘900:
Convenzionalismo, Contingentismo, Empiriocriticismo e Vitalismo di Nietzsche. L’intuizionismo
di Bergson. La fuga dalla realtà di intellettuali e artisti.
La poesia come mezzo di conoscenza irrazionale: Il Simbolismo (Baudelaire: Corrispondenze e
l’Albatro,)
L’Estetismo europeo e O. Wilde: Da Il ritratto di D. Gray: La rivelazione della bellezza. (c.II)
Unità 4^: G. D’ANNUNZIO e l’Estetismo.
Obiettivi/competenze:(vedi unità 2)
Vita, ideologia ed opera.
Lettura integrale de Il piacere.
La fase superomistica e il teatro dannunziano.
Dalle Laudi: La pioggia nel pineto, Meriggio.
Il Notturno e la sua prosa:
Imparo un’arte nuova e La morte di G. Miraglia.
Unità 5^: LA FIGURA E L’OPERA DI G. PASCOLI.
Obiettivi/competenze:(vedi unità 2)
G. PASCOLI. Vita, poetica e tematiche.
La poetica del fanciullino. La dilatazione semantica della parola poetica.
Da Myricae:
Il lampo,
Il tuono,
X agosto,
l’Assiuolo.
Dai Canti di Castelvecchio:
Nebbia,
Il gelsomino notturno,
Il bolide.
Unità 6^ : IL ROMANZO PSICOLOGICO NOVECENTESCO: PIRANDELLO E SVEVO
Obiettivi/competenze:
 Riconoscere la nascita ed evoluzione di un genere letterario in relazione al suo contesto storico-culturale, stabilendo i caratteri del genere.
 Riconoscere le scelte tematiche e stilistiche individuali nella codificazione del genere.
 Saper individuare tematiche fondamentali di un testo letterario ed istituire confronti.
 Riconoscere persistenze e variazioni tematiche e formali nel corso del tempo nell’ambito del
genere.
 Riconoscere le fasi evolutive dell’opera di un autore.
 Saper individuare tematiche delle singole opere e generali dell’autore.
 Stabilire un rapporto fra ideologia e opera di un autore e il suo contesto storico e culturale.
 Stabilire un rapporto fra opera e poetica.
 Sviluppare capacità di esegesi testuale, con analisi tematiche e stilistiche dei singoli testi.
 Sviluppare la riflessione critica su tematiche e singoli testi dell’autore considerato.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 53
L. PIRANDELLO: vita, ideologia, poetica ed opera.
Brani da l’Umorismo.
Il fu Mattia Pascal e Uno, nessuno e centomila: aspetti tematici e formali.
Lettura integrale di Uno, nessuno e centomila.
Dalle Novelle per un anno:
La patente,
Il treno ha fischiato,
La carriola.
Le tre fasi del teatro pirandelliano: il teatro grottesco, il teatro nel teatro, i grandi miti.
I. SVEVO: vita e formazione.
La Coscienza di Zeno: aspetti tematici e formali del romanzo.
Lettura dei capp. I-III.
Unità 7^: LA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO:
Obiettivi/competenze:vedi Unità 6^
L’influenza delle Avanguardie di primo ‘900: cenni su Dadaismo, Surrealismo e Futurismo.
F.T.Marinetti: Manifesto del Futurismo e della letteratura futurista.
G. UNGARETTI. Ideologia, poetica ed opera.
La parola ungarettiana.
Da l’Allegria:
I fiumi,
Veglia,
Fratelli,
S.Martino del Carso,
Commiato,
il Porto sepolto.
Da Sentimento del tempo:
Di Luglio.
La preghiera
Da Il dolore:
Tutto ho perduto.
Se tu mio fratello.
Giorno per giorno: 5, 6, 8, 13
Cessate d’uccidere i morti.
E. MONTALE. L’ideologia e la poetica.
Da Ossi di seppia:
Spesso il male di vivere,
Meriggiare pallido e assorto,
Non chiederci la parola.
Scirocco.
Da Le Occasioni:
La casa dei doganieri.
Da Satura:
La storia.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 54
L’Ermetismo e S. QUASIMODO:
da Acque e terre:
Antico Inverno.
Ed è subito sera.
Vicolo.
da Giorno dopo giorno:
Alle fronde dei salici.
IL ROMANZO ITALIANO ED EUROPEO DAGLI ANNI ’30.
Il realismo degli anni ’30 in Italia e il Neorealismo del dopoguerra (in sintesi).
3. TEMPI
N. ore previste (33 x 3 n. ore settimanali) _99____
4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
Metodi didattici
1



Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
 Esercitazioni orali e scritte sui testi
2
3
4
5
x
x
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e lavagna luminosa, videoproiettore
 Appunti
 Materiale fotocopiato
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca
 Diapositive in ppt.
Manuale in adozione
P.Di Sacco, Le Basi della letteratura plus, B. Mondadori. vol.3a e 3b.
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
FREQUENZA
Tipologia di verifica
1






Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
2
3
4
5
x
x
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
Prof. Danilo Falsoni
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 55
STORIA
Prof. DaniloFalsoni
1. OBIETTIVI REALIZZATI
Tra gli obiettivi didattici essenziali realizzati a grandi linee appaiono:
1.
conoscenza delle linee generali di media e lunga durata degli eventi storici fondamentali dal XIX secolo alla fine
del ‘900.
2. capacità di collocare consapevolmente fatti, eventi, situazioni, in una dinamica rete di rapporti economici, politici,
culturali, dialetticamente interattivi tra di loro;
3. comprensione di relazioni di causa, effetto, complementarietà, successione e complessità dei fenomeni storici;
4. capacità di inquadramento spaziale-geografico dei fenomeni storici;
5. capacità di allargare l’orizzonte delle problematiche storiche a società diverse e variamente strutturate, in una prospettiva storica comparativa;
6. capacità di utilizzare strumenti e consapevolezze acquisite nello studio della storia per organizzare le proprie conoscenze del presente;
7. acquisizione del lessico e dei fondamentali concetti e modelli interpretativi storiografici;
8. conoscenza dei fondamentali modelli istituzionali e dei sistemi politici dell’Occidente;
9. capacità di riconoscere e attuare confronti tra fonti scritte e non, documenti, teorie storiografiche, testimonianze;
10. capacità di usare gli strumenti essenziali del lavoro storico: cronologie, sintesi e schemi, tavole sinottiche, atlanti
storici, carte geopolitiche etc..
2. CONTENUTI
1° modulo
L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO, IL PRIMO NOVECENTO E LA I GUERRA
MONDIALE
OBIETTIVI/COMPETENZE:
 conoscere nei suoi caratteri generali il contesto storico di fine ‘800 e inizio ‘900 e comprendere
i motivi delle tensioni internazionali che lo attraversano;
 conoscere caratteri e cause del fenomeno dell’Imperialismo alla luce del dibattito storiografico;
 cogliere il nesso tra decollo industriale, tensioni sociali e sistema politico liberale nell’Italia
della Sinistra liberale e dell’età giolittiana;
 conoscere le dinamiche fondamentali della grande guerra;
 saper individuare i problemi economici e sociali connessi alla guerra e comprendere le conseguenze di lungo periodo;
 saper contestualizzare in senso spaziale geografico le trasformazioni politico-strategiche di
primo’900;
CONTENUTI
Unita didattica 1:
L’Europa e il Mondo a fine ‘800 e agli inizi del ‘900.
La Grande depressione e le trasformazioni economiche e sociali nelle società occidentali a cavallo dei due secoli: monopoli, protezionismo, colonialismo, emigrazione.
Il dibattito storiografico sul Colonialismo e l’Imperialismo. Affinità con la globalizzazione.
Il sistema internazionale bismarckiano e la sua graduale dissoluzione.
Nascita e sviluppo di partiti socialisti in Europa. La SPD tedesca.
La crisi di fine secolo in Francia e l’affaire Dreyfus.
L’Italia industriale, la Sinistra liberale, la crisi di fine secolo e l’Italia giolittiana.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 56
Unità didattica 2:
La prima guerra mondiale: cause e dinamiche
La grande guerra come svolta storica.
La situazione geopolitica europea dopo i trattati di pace.
2° modulo
LA RIVOLUZIONE RUSSA, LE TENSIONI DEL DOPOGUERRA E GLI ANNI VENTI
OBIETTIVI/COMPETENZE:
 collocare la rivoluzione bolscevica nel contesto della Russia del primo ‘900 e ricostruire la dinamica storica che condusse alla nascita dell’Unione Sovietica;
 comprendere le caratteristiche di una rivoluzione.
 ricostruire, nei suoi caratteri essenziali, la situazione del dopoguerra relativamente all'Europa,
all'URSS e agli USA;
 comprendere le modalità specifiche con cui i diversi sistemi politico- sociali europei affrontarono le tensioni del dopoguerra focalizzando l'attenzione sulla complessa realtà della Repubblica di Weimar;
 analizzare le diverse componenti economico-sociale, politica e culturale della crisi post-bellica
in Italia;
 comprendere modalità e ragioni dell'ascesa al potere del fascismo, nel quadro della progressiva decadenza e poi del collasso delle istituzioni liberali
CONTENUTI
U.d. 1:
La Rivoluzione russa del febbraio 1917.
Le tesi d’aprile, il programma bolscevico e la rivoluzione d’ottobre.
La nascita dell’URSS.
U.d. 2:
Il dopoguerra degli sconfitti: Austria, Ungheria e Germania: la Repubblica di Weimar e la
crisi tedesca del primo dopoguerra.
La ripresa dopo il 1924 e il piano Dawes.
Il dopoguerra dei vincitori: Gran Bretagna, Francia e Usa in generale: la crescita economica
degli USA, il taylorismo e il fordismo.
U.d. 3:
la crisi del dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo:
- il "biennio rosso"
- il movimento fascista
- il collasso delle istituzioni liberali
- la transizione verso la dittatura
3° modulo
L'ETÀ DELLA CRISI E DEI TOTALITARISMI
OBIETTIVI/COMPETENZE:
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 57
 comprendere la genesi, le caratteristiche e le conseguenze della crisi economica internazionale
del 1929;
 comprendere come negli trenta, sia pure in forme diversificate tra i vari modelli di stato, si affermò una nuova concezione della politica economica basata sull'intervento attivo dello stato;
 definire i caratteri generali del totalitarismo e la sua specificità rispetto a modelli politici genericamente autoritari o dittatoriali;
 individuare caratteristiche, analogie e differenze tra i diversi modelli totalitari affermatisi in
Europa negli anni trenta, fascismo, nazismo e comunismo;
 saper distinguere un'economia liberista da un'economia pianificata.
CONTENUTI
U.d. 1:
Il regime fascista:
- I caratteri generali del regime fascista;
- la politica economica del fascismo;
- la guerra d'Etiopia e le leggi razziali;
- l’antifascismo.
U.d. 2:
La crisi del ‘29 e il New Deal:
- le dinamiche economiche e sociali tra le due guerre;
- la rottura dello sviluppo; la crisi del'29;
- una risposta democratica alla crisi: il New Deal e le teorie di J.M.Keynes.
U.d.3:
Il regime nazista:
- il nazismo al potere;
- la politica del nazismo e il sistema totalitario.
U.d.4
Il regime staliniano:
- l'industrializzazione forzata;
- il concetto di totalitarismo in H.Arendt e la propaganda dei regimi autoritari.
4° modulo
LA 2^ GUERRA MONDIALE E IL NUOVO ORDINE POST BELLICO
OBIETTIVI/COMPETENZE:
 comprendere le cause del secondo conflitto mondiale
 ricostruirne le dinamiche fondamentali
 analizzare le caratteristiche specifiche del conflitto con particolare riguardo al dominio nazista
in Europa e alle pratiche di sterminio degli ebrei e di altri gruppi sociali e nazionali
 comprendere la complessità e il significato storico della resistenza italiana
 analizzare la situazione postbellica e i caratteri fondamentali del nuovo ordine bipolare in rapporto al declino dell’egemonia europea
 conoscere il quadro dei rapporti internazionali bipolari con le varie fasi della guerra fredda.
CONTENUTI:
U.d. 1:
le origini della 2^ guerra mondiale
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 58
Il corso della guerra, il dominio nazista, la Shoa, la Resistenza.
L’Europa uscita dalla guerra.
U.d. 2:
La guerra fredda e le sue fasi. La dottrina Truman e la cortina di ferro.
La sovietizzazione dell’Europa orientale. I regimi comunisti in Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria e la DDR. La destalinizzazione e le rivolte del 1956.
La prima e seconda crisi di Berlino.
La guerra di Corea.
La rivoluzione cinese in generale.
La rivoluzione castrista e la crisi di Cuba del 1962.
5° modulo
IL DOPOGUERRA FINO AGLI ANNI ’70-80
OBIETTIVI/COMPETENZE:
 comprendere le cause e le caratteristiche della crescita economica degli anni '50-'60.
 analizzare le trasformazioni sociali con particolare riguardo alla costruzione del welfare state.
 comprendere le cause della crisi economica degli anni ‘70
 confrontare i modelli socio-politici dominanti nel dopoguerra: quello statunitense, quello europeo, quello sovietico.
 individuare i fattori che concorsero ad avviare il processo di decolonizzazione e comprendere il
significato storico di tale processo.
 Conoscere le fasi fondamentali del processo di decolonizzazione in senso geostorico.
 analizzare il caso italiano dalla fondazione della repubblica e dalla costituzione nelle dinamiche socio-economiche che portarono alla modernizzazione industriale del paese e nelle sue
specificità politiche.
U.d. 1:
Lo sviluppo economico europeo e mondiale dal dopoguerra al 1973: i Trent’anni gloriosi, le
politiche di welfare e la loro crisi. Le crisi petrolifere, la stagflazione degli anni ’70.
L’avvento del neoliberismo in Europa e negli USA dalla Thatcher a Reagan.
U.d. 2:
La decolonizzazione e le sue motivazioni. L’Africa e l’Asia in generale. L’indipendenza
dell’India. La guerra del Vietnam.
U.d.3:
L’Italia repubblicana dal centrismo al centrosinistra:
la politica di De Gasperi e la crisi del centrismo;
il centrosinistra e le sue riforme;
la crisi del centrosinistra, la strategia della tensione, il terrorismo e il governo di solidarietà
nazionale del 1978-79.
Il nuovo centrosinistra e la crisi di “tangentopoli”: nuovi equilibri fra cronaca e storia.
6° modulo
DALLA CRISI DEGLI ANNI ’70 ALLA FINE DEL MILLENNIO
OBIETTIVI/COMPETENZE:
 ricostruire il quadro degli anni ‘70 – 80 con le sue trasformazioni economiche, tecnologiche e
sociali in Europa, con particolare riguardo all’Italia;
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 59
 conoscere gli eventi e comprendere le dinamiche del crollo dei regimi comunisti in URSS e in
Europa orientale;
 analizzare i nuovi problemi posti da tali eventi con particolare riguardo ai conflitti etnici
esplosi nell’Europa balcanica;
CONTENUTI:
U.d. 1:
Il neoliberismo e la globalizzazione mondiale.
Il crollo dell’URSS e la caduta del muro di Berlino: dalla stagnazione brezneviana alla perestrojka di Gorbaciov e il suo fallimento.
La fase postcomunista del mondo e i conflitti interetnici.
3. TEMPI
N. ore effettive 66
4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
Metodi didattici
1



Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
2
3
4
5
x
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e lavagna luminosa, videoproiettore
 Appunti
 Materiale fotocopiato
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca
Manuale in adozione
F. Bertini, Alla ricerca del presente.
Vol. 3° Dal ‘900 a oggi.
Mursia editrice.
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
FREQUENZA
Tipologia di verifica





1
Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
2
3
4
5
x
x
x
x
Prof. Danilo Falsoni
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 60
INGLESE
Prof.ssa Antonella Nicastro
1. OBIETTIVI REALIZZATI
Conoscenze: approfondimento dello studio della lingua di base, sistematizzazione delle conoscenze
morfosintanttiche acquisite gli anni precedenti, ampliamento del lessico specie quello riguardante la
micro lingua commerciale.
Competenze e capacità: saper comprendere messaggi orali relativi ad argomenti di carattere generale a livello intermedio, ma soprattutto ad argomenti economici; cogliere il significato globale di
una conversazione tra parlanti nativi su argomenti noti individuando la situazione, gli elementi del
discorso, il contesto sociale, il registro linguistico.
Saper comprendere testi scritti anche complessi relativi alle microlingue in esame o anche di carattere più generale: articoli tratti da quotidiani e riviste, depliant turistici, messaggi pubblicitari, testi
letterari, testi di carattere regolativo, argomentativo, descrittivo e narrativo sapendo distinguere il
tipo di testo, coglierne il significato globale, le informazioni specifiche, l’atteggiamento dei parlanti
e le caratteristiche del linguaggio utilizzato.
Saper interagire con un parlante nativo su argomenti noti, intervenire in una discussione su argomenti di carattere generale o inerenti le microlingue precedentemente trattati, anche con esitazioni,
ma con pochi errori formali o improprietà terminologiche, relazionare su testi letti, rispondere a
quesiti relativi al programma svolto, commentare in modo semplice ma appropriato testi di poesia o
prosa esaminati, esporre con correttezza argomenti trattati durante l’anno.
Saper rispondere per iscritto a domande aperte su un testo sconosciuto ma di argomento relativo
all’indirizzo, redigere una composizione di carattere economico o turistico o più generale utilizzando lessico, registro, funzioni adeguati alla situazione dimostrando di conoscere le strutture morfosintattiche, nonché saper organizzare e costruire un testo in maniera logica e coerente, stendere relazioni e riassunti, redigere lettere commerciali, redigere “brochures”, opuscoli pubblicitari. Saper fare collegamenti interdisciplinari ed esprimere le proprie valutazioni personali.
2. CONTENUTI
Commercio
(dal testo in adozione Business Framework)
Enquiries
Replies to Enquiries
Orders
(Lettere svolte nella classe quarta):
Cenni su Circulars
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 61
Letter of modification to an order
Complaints
Complaints and replies to complaints: lo studente sa esprimere insoddisfazione per una transazione
commerciale non riuscita, e sa trovare soluzioni adeguate
Payment reminders
Replies to payment reminders
Job application
Lo s. Esamina curriculum e cover letters
Lo studente produce
Una application per il lavoro desiderato ed è
In grado di simulare un
colloquio di lavoro
Money
Lo studente ha esaminato i vari tipi di pagamento
e servizi bancari
Export financing e credit financing.Factoring
The letter of credit. Bank transfer. Swift. Banks. Online Banking
Transport
Choosing the right form of transport
Transport by air
Low cost flights
Transport by sea
Transport by road
Insurance
Marine insurance
.
Advertising
The marketing mix
Telephone conversations
Lo student è in grado di chiedere/apportare modifiche ad un ordine
Types of business units
Sole traders, partnerships, Limited Companies, Cooperatives.
Franchising. Multinationals
Offshoring and outsourcing
Marketing basics
The Marketing mix. Kinds of markets. Market Research. The 4 Ps
Advertising: Consumer Panels and Focus Groups
Letteratura:
W. Shakespeare, “The Merchant of Venice” Il discorso di Shylock
Articoli:
Harrods: The Employers Policy
Ripasso strutture grammaticali sul testo “Oxford Practice Grammar”
Demonstrative pronouns
Adjectives and adverbs
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 62
Linkers
Simple Past
Past perfect
Present perfect continuous
Past perfect continuous
Future simple
Causative have and get
Phrasal verbs
Conditionals
Scene da film in lingua originale:
“The Devil Wears Prada”
3. TEMPI
N. ore previste: 99
N. ore effettive al momento della stesura di questa relazione: 78
Ore che si prevede verranno ancora effettuate: circa 10.
4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
Metodi didattici
1



Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
X
2
3
X
X
X
4
5
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e lavagna luminosa, videoproiettore
 Appunti
 Materiale fotocopiato
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca

Manuale in adozione
Autori: M. Cumino, P. Bowen
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 63
Titolo: Business Framework
Casa Editrice: Petrini; edizione del 2010
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
Tipologia di verifica






1
Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
FREQUENZA
2
3
4
5
X
X
X
X
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
Conversazione INGLESE La Prof Emy Agostino ha svolto i seguenti argomenti:
 Visione di video clip su: Coca Cola (no and then) , Shoes, I-diots, Song and Roar, Pay it
Frward con relativa discussione
 Current events: discussione di una notizia recente letta durante la settimana
 Talks and presentations with the help of Sign-posting language on the following topics
Arechetti – Divergent
Arturi – Step up revolution
Bakari*
Basile*
Bucataru: Chemtrails
Chen: Chinese Zodiac Signs
Durosini: Facebook
Frera: Beethoven n.6 Symphony
Gatti: Google
Lancini: Super Heroes
Massaro: Street Food
Mini: Schumacher
Molinari*
Pennacchio: Classical Ballet
Piccinotti: The Cheesecake
Tampalini: The I-Phone
Vecchi: Jordan Belfort
Zani*
Zeka: 2014 World Cup
 Gli asterischi indicano gli argomenti in corso di preparazione o in svolgimento al momento
della stesura della presente relazione
8 maggio 2014
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 64
A. Nicastro
Materia: RELIGIONE - Insegnante: MAURO TONINELLI
Classe 5^ B - anno scolastico 2013-2014
1. OBIETTIVI REALIZZATI
- Sanno porsi domande e provare a cercare risposte
- Sanno leggere con criticità un documento del magistero ecclesiale.
- Conoscono alcuni aspetti dell'esperienza cristiana
- Comprendono la centralità di Cristo nell’esperienza della Chiesa
- Provano a collegare conoscenze diverse per capire un fenomeno
- Sanno riflettere in modo critico su vari aspetti della vita matrimoniale secondo la morale cristiana
e ne conoscono il valore sacramentale
2. CONTENUTI
Introduzione
* Richiami alla programmazione del lavoro annuale
PARTE 1
Quale etica?
 Bene e Male
 Giusto o sbagliato
 La storia di Genoveffa: bene o male cambiano in base al contesto?
 Le etiche contemporanee
 No al relativismo etico
 L’etica religiosa e l’insegnamento morale della Chiesa
 La dignità della persona
PARTE 2
L’etica della vita – Enciclica Evangelium vitae

La fecondazione assistita

Le cellule staminale

L’eutanasia

La pena di morte

La Bioetica: l’inizio della vita e l’aborto. Ampio spazio per affrontare
l’argomento offrendodocumenti e stimolando domande.
Visione del film “4 mesi, 3 settimane, 2 giorni”e lettura di qualche stralcio del libro “Io,
papà? 9 mesi coi baffi”

La nascita della coscienza
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 65

Verità e libertà
PARTE 3
L’etica dell’amore

Il valore del corpo

La relazione socio-affettiva: cenni della diversità dei termini greco-latini che
indicano l’amore

La sessualità: i miti di oggi

L’amore sponsale

Il Cantico dei Cantici

La visione cristiana della sessualità
3. TEMPI
N. ore previste (33 x n. ore settimanali) 33
N. ore effettive 27
3. METODI
Metodi didattici
1
Lezione frontale
Conversazione clinica
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
FREQUENZA
2
3
4
/
/
5
/
/
4. STRUMENTI E MEZZI
Fotocopie; Ppt; Libro di Testo; Audiovideo
5. STRUMENTI DI VERIFICA (formativa e sommativa)
Tipologia di verifica
FREQUENZA
1
2
3
/
4
5
Le verifiche sono state effettuate tenendo presente la particolarità propria dell'ora di religione e sono state attente ad evidenziare l’impegno,
l’interesse, la partecipazione, la correttezza nel rapporto con il docente
e con i compagni.
Sono anche state utilizzate, una per periodo scolastico, prove scritte.
P.s.: in base alle esigenze di organizzazione dei ragazzi e in accordo
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 66
con loro, la prova del secondo periodo è stata effettuata dopo il 15
maggio.
(Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
prof. Mauro Toninelli
(DISCIPLINA)
Prof.ssa Marie-France Pinson
1. OBIETTIVI REALIZZATI
Approfondimento del lessico per quanto riguarda la “langue de spécialité “nell’ambito economico
culturale e geografico.
Saper usare correttamente il dizionario monolingue: saper riconoscere la traduzione esatta secondo
il contesto.
Saper comprendere un discorso orale inerente a temi di attualità, economici o culturali.
Saper cogliere il significato globale di una conversazione tra nativi su argomenti generali o specifici,sapere individuare le informazioni specifiche.
Saper comprendere documenti scritti relativi a temi generali, culturali, economici, di attualità o di
geografia : articoli di giornali, riviste , testi descrittivi. Cogliere il significato globale e individuare
le informazioni specifiche.
Saper interagire su argomenti generali o della micro lingua, commentare in modo fluido, esporre
oralmente i testi del programma svolto , riassumere seguendo le regole del “résumé “
2. CONTENUTI
Dal libro di testo “Commerce Express”
-Unité 2: le travail
-Unité 4: la religion
Fiches didactiques :
-La presse
-La France physique
-L’espace DROM-COM
-Les problèmes économiques de l’Outre-mer
-Sans surprise, Mayotte vote oui pour devenir le cinquième DROM .
-La Martinique
Articles de journaux
« Fac, boulot, dodo, la grande solitude de l’étudiant » (Le Monde)
« Mandela, une vie de combats » (Le Figaro)
3. TEMPI
N. ore previste (33 x n. 1 ore settimanali) 33_____
N. ore effettive 21( ne rimangono ancora 4)___
4. METODI DIDATTICI
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 67
FREQUENZA
Metodi didattici
1



2
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
3
4
X
5
X
X
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e lavagna luminosa, videoproiettore
 Appunti
 Materiale fotocopiato
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca

Manuale in adozione
Autori: Francesca Ponzi- Julie Greco
Titolo: Commerce express
Casa Editrice Lang
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
FREQUENZA
Tipologia di verifica






1
2
Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
Ricerche da Internet
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
3
4
5
X
X
Prof.ssa Marie-France Pinson
07 maggio 2014
CONTENUTI DISCIPLINARI
INFORMATICA
PROGRAMMA SVOLTO
a.s. 2013/2014
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 68
DOCENTE
FAILLA ANGELA
Disciplina
INFORMATICA
Classe
VB
COMPETENZE




Impostare, gestire, realizzare in modo autonomo il lavoro.
Individuare e gestire l'errore.
Capacità di schematizzare i contenuti e di classificare le informazioni.
Capacità di interpretare e riorganizzare un testo e affinare le capacità comunicative.
 Saper creare e disporre correttamente un documento
PARTE PRIMA
Contenuti:
 Colonne multiple
 Corrispondenza commerciale in lingua italiana ed estera.
 Disposizione estetica di vari tipi di testi in lingua italiana e straniera.
 Funzioni avanzate di Word e di Excel.
 Inserimento di tabelle e calcoli nelle tabelle
 Inserimento immagini da Internet.
 Internet e posta elettronica.
 Impostare, gestire, realizzare in modo autonomo il lavoro.
 Individuare e gestire l'errore.
 Rappresentazione grafica dei dati riportati nella tabella
 Stimolare la capacità di schematizzare i contenuti e di classificare le informazioni.
 Stimolare la capacità di interpretare e riorganizzare un testo e affinare le capacità comunicative.
 Teoria della programmazione informatica (algoritmi, sistemi binari, decimali, codifiche,
diagrammi etc.)
PARTE SECONDA
Funzioni avanzate di Word
 Disposizione estetica di brani in italiano e in lingua estera.
 Vari tipi e stili di corrispondenza commerciale disposta, da disporre e da creare
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 69

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


Spostamento e copia di blocchi di testo da un file all’altro.
Inserimento di testi e immagini importati da Internet.
Formato colonne.
Interruzione di pagina.
Elenchi puntati e numerati con struttura.
Tabulazioni e tabelle.
PARTE TERZA
Excel:




Calcoli percentuali diretti e inversi.
Interesse e montante (calcoli diretti e inversi).
Riparti semplici e composti.
Fatture a una e a più aliquote IVA con sconti e spese da ripartire (disposizione manuale).
 Utilizzo dei modelli di fatture proposte dal programma Excel.
 Grafici.
 Funzioni: SOMMA, MEDIA, MIN, MAX, SE, SOMMA SE, CONTA SE, ARROTONDA,
INT.
 Esercizi integrati con Economia aziendale.
PARTE QUARTA
Corrispondenza commerciale:
 La corrispondenza commerciale (obblighi e fraseologia).
 Vari stili di lettere (elementi facoltativi e obbligatori).
 Vari tipi di lettere commerciali disposte e da disporre con: indirizzi multipli, elencazioni, tabelle, grafici, su più fogli, ecc..
 Buste.
 Lettera con stampa unione (lettera a più destinatari) con creazione di un data base di indirizzi.
 Corrispondenza commerciale in lingua straniera.
PARTE QUINTA
Internet e posta elettronica
Avvio di Internet Explorer.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 70
La pagina Web.
Come collegarsi a un sito.
Come eseguire una ricerca.
I messaggi.
Tutti gli argomenti sopra elencati, già parzialmente trattati negli anni precedenti, sono stati approfonditi in funzione
del futuro lavorativo degli allievi.
Durante le ore di compresenza sono stati sviluppati gli argomenti trattati in economia aziendale con l’ausilio del
programma Excel.
Firma del docente
Angela Failla
Documento Finale Consiglio di Classe
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