Sito Web Scuola: www. istitutocomprensivoorgosolo.it E-mail [email protected] Tel. / Fax 07840784-402145 07840784-402323 P O F 2013-2014 Approvato dal Collegio dei Docenti il …………... Adottato dal Consiglio d’Istituto il …….,……………. Il P.O.F. avrà validità triennale, salvo modifiche apportate di anno in anno 1 Premessa Che cos’è il P.O.F. Introdotto nella scuola italiana dal DPR n° 275/’99 “Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche”, il P.O.F è il documento fondamentale della scuola, con cui ne viene esplicitata l’identità culturale e progettuale L’Istituto Comprensivo di Orgosolo procede alla revisione ed aggiornamento periodico del P.O.F, nonché alla sua attuazione: attraverso l’analisi dei mutamenti del contesto culturale, sociale ed economico della realtà territoriale; attraverso la partecipazione di tutte le sue componenti; in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale; sulla base degli indirizzi generali fissati dal Consiglio d’Istituto; Attraverso il POF si intende offrire uno strumento chiaro e leggibile sull’offerta formativa della nostra scuola e sugli obiettivi che essa persegue; uno strumento, il più possibile efficace, per strutturare processi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere, alla crescita educativa di tutti gli alunni, ed al loro successo formativo: a) promuovendo le potenzialità di ognuno; b)riconoscendo e valorizzando le diversità; c)favorendo il raggiungimento del successo formativo. A chi è destinato. Il documento è destinato a tutte le componenti della vita scolastica, da utilizzare come strumento di informazione e consultazione. Come si articola. Il documento è articolato in tre sezioni. INTRODUZIONE; ASPETTI GENERALI ; PARTE I^ Autonomia Organizzativa: Il Contesto; L’Organigramma; L’Organizzazione PARTE II ^ Scelte Educative e Culturali: Autonomia Curricolare PARTE III ^ Valutazione e Autovalutazione del Servizio Scolastico Attraverso quali canali è consultabile. Il Piano dell’Offerta Formativa è disponibile in forma cartacea presso la sede dell’Istituto e consultabile anche sul sito dello stesso, wwwistitutocomprensivoorgosolo.it Una sintesi è consegnata alle famiglie all’atto dell’iscrizione. 2 Le linee d’indirizzo del POF date dal Consiglio d’Istituto Il Consiglio di Istituto ha approvato le seguenti linee d’indirizzo generali per le attività della scuola e le scelte di gestione ed amministrazione ai sensi dell’art. 3 del Regolamento sull’Autonomia scolastica riguardanti il Piano dell’Offerta Formativa: Garantire la chiarezza del patto formativo nei modi e negli strumenti indicati nel Regolamento d’Istituto e nella Carta dei Servizi. Sostenere la formazione dei docenti e del personale ATA. Consolidare la struttura organizzativa funzionale al POF mediante l’articolazione del Collegio docenti in commissioni di lavoro. Attivare interventi di recupero per varie situazioni. Educare alla convivenza civile. Intervenire, con strumenti specifici e a vari livelli, sul rispetto del regolamento scolastico, sul rispetto delle diversità (alunni stranieri,eventuali disabilità, ecc.), sul rispetto degli ambienti e delle situazioni di convivenza nei contesti quotidiani. Sostenere progetti ed iniziative volte alla sicurezza degli edifici. Potenziare le dotazioni e le strumentazioni informatiche. Ricorrere prioritariamente alle competenze professionali dei docenti interni per realizzare progetti previsti nel POF e stipulare, in subordine, contratti di prestazione professionali con esperti esterni all’istituzione scolastica. Valutare il POF, a fine anno scolastico, mediante monitoraggio. Promuovere progetti finalizzati a: a) offrire una pluralità di linguaggi e di esperienze significative; b) favorire un clima sociale positivo; c) favorire il processo di costruzione dell’identità personale e sociale; d) favorire la Continuità orizzontale con la Famiglia e le Agenzie educative del territorio; e) favorire la continuità verticale tra i tre ordini di scuola dell’Istituto; f) superare le situazioni di disagio; g) sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente h) permettere ad ogni alunno di star bene con se stesso e con gli altri; i) sviluppare lo spirito di cooperazione e di solidarietà. Assicurare la copertura finanziaria di tutte le attività previste nel POF mediante i seguenti finanziamenti: a) Ministeriali b) Enti Locali c) Contributo genitori d) Soggetti pubblici e privati 3 Gli indirizzi generali indicati dal Consiglio di Istituto rappresentano un insieme di indicazioni che fanno riferimento all’esigenza di accomunare tutte le componenti (personale scolastico, alunni, genitori) verso alcuni valori di riferimento, principi fondamentali, significati condivisi, nella programmazione dell’offerta formativa della scuola, nel complesso dell’organizzazione e soprattutto nei comportamenti concreti, nella pratica quotidiana del “fare scuola”. Uguaglianza: garantire il diritto allo studio per tutti i bambini, attraverso il raggiungimento di obiettivi fondamentali, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali di ciascuno; promuovere i principi di tolleranza e solidarietà, educare alla legalità attraverso il rispetto di regole condivise. Accoglienza e integrazione: favorire l'accoglienza degli alunni, il loro inserimento e la loro integrazione; realizzare azioni specifiche volte all’integrazione di alunni diversamente abili e in situazione di svantaggio socio-culturale ed ambientale. Qualità dell’insegnamento: Procedere collegialmente all'elaborazione dei percorsi didattici, adeguandoli alle esigenze educative di ciascuno Utilizzare la multimedialità e le tecnologie disponibili in modo funzionale all’apprendimento Adottare sistemi di monitoraggio e valutazione dei percorsi di insegnamento/ apprendimento condivisi Sviluppare una visione ecologica del mondo, per avviare ad una consapevolezza dell’importanza della qualità degli ambienti di vita Partecipazione: coinvolgere tutte le componenti nei processi di elaborazione del POF e nella verifica dell’efficacia delle azioni intraprese, nel rispetto delle competenze e dei ruoli di ciascuno Sviluppare la cooperazione e la collaborazione tra alunni, tra scuola, famiglia e territorio Efficienza e trasparenza: favorire l’informazione e la comunicazione adottare criteri di efficienza, efficacia e flessibilità Qualità dei servizi: individuare azioni volte a migliorare il clima della scuola, il benessere dei bambini, la soddisfazione delle famiglie e degli operatori migliorare il livello di accoglienza delle strutture, la pulizia dei locali, l’adeguatezza degli arredi organizzare un sistema di valutazione dei servizi, anche attraverso indagini sulla soddisfazione dei soggetti coinvolti, definendo parametri condivisi Formazione del personale: organizzare attività di formazione e di aggiornamento che supportano il progetto educativo-didattico, nella prospettiva della formazione permanente e continua; semplificare le procedure amministrative e darne adeguata pubblicità 4 IL CONTESTO IL TERRITORIO Informazioni generali Superficie: 223,66 km² E' il secondo comune con estensione maggiore del territorio comunale nella Provincia di Nuoro. Popolazione: 4.418 abitanti (di cui 2.267 maschi e 2.151 femmine) Densità19,75 ab./km² Altitudine: 620 m s.l.m. Provincia: Nuoro Prefisso 0784 CAP: 08027 Santo Patrono: San Pietro Martire - 29 giugno Comuni confinanti: Mamoiada 6,4km | Oliena 8,5km | Fonni 12,9km | NUORO 13,1km | Urzulei 17,9km | Talana 21,7km | Dorgali 22,1km | Villagrande Strisaili 30,0km Le distanze sono calcolate in linea d'aria dal centro urbano. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE Il territorio di Orgosolo si caratterizza negli ultimi anni per la decrescente situazione demografica Anno 1981 4.896 abitanti Anno 1991 4.779 abitanti -2,4% Anno 2001 4.538 abitanti -5,0% Anno 2010 4.418 abitanti -2,6% La realtà socio-economica del Comune di Orgosolo si presenta diversificata, si rilevano situazioni di disagio economico dovute alla precarietà del lavoro ed altrettante situazioni di disagio sociale derivanti da carenza di regole e valori etico-morali. In tale contesto la scuola costituisce un riferimento importante non solo come luogo di alfabetizzazione, ma anche come luogo di aggregazione, di socializzazione oltre che di formazione ai valori costituzionali. Nel territorio sono attivi importanti servizi di aiuto alle famiglie e ai soggetti in difficoltà e associazioni che operano nel campo della solidarietà sociale. Le attività sportive, gli stimoli culturali e i momenti di aggregazione sociale che il territorio offre ai giovani sono numerosi dato che, nel territorio, operano diverse associazioni sportive e culturali. La Parrocchia svolge un ruolo importantissimo nella comunità con diverse iniziative e attività. Nel territorio comunale sono presenti anche: · La biblioteca comunale con una ricchissima dotazione libraria, dove sono anche alcune postazioni internet, un Centro di aggregazione e una palestra polivalente con annesso campo sportivo · Il nido d’infanzia comunale · la scuola materna Parrocchiale - un Centro giovanile della Parrocchia RAPPORTI SCUOLA-TERRITORIO Lo sviluppo dello spirito di cooperazione e di solidarietà si attua attraverso attività pensate e realizzate con le associazioni di volontariato del territorio: AVIS, CROCE VERDE, CARITAS, PARROCCHIA, Cooperativa Sociale “Primavera”, Cooperativa Sociale “Sinergie”, Polisportiva locale, Associazione “Madonna dell’Assunta”. Si prevede, inoltre, la collaborazione attiva e costante con l’Amministrazione Comunale del Paese che risulta intensa e continua. 5 Una scuola in quanto servizio pubblico non può prescindere dall'identifìcare la propria utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. I genitori entrano nella scuola quali rappresentanti dei bambini e dei ragazzi e come tali partecipano del contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli. Si ritiene determinante, al fine del successo scolastico degli alunni, concordare tra insegnanti e genitori modalità di relazione improntate a chiarezza, collaborazione basata sulla fiducia, trasparenza, dialogo, rispetto delle scelte e delle competenze reciproche nei propri ambiti. La collaborazione scuola-famiglia è condizione indispensabile per la buona riuscita dell’inserimento dell’alunno, la sua tranquillità e il conseguente successo formativo. Gli obiettivi principali sono: - instaurare un rapporto di dialogo, fiducia e trasparenza tra le parti coinvolte nel processo educativo - dare ascolto e valore alla collaborazione dei genitori nelle scelte educative della scuola - offrire all’alunno una coerenza di atteggiamenti e valori tra scuola e famiglia,che siano di riferimento e sicurezza per l’alunno stesso. Le differenti forme di partecipazione prevedono: collaborazioni che possono interessare momenti occasionali, feste, progetti particolari per favorire la partecipazione attiva e “capitalizzare” le competenze dei genitori. colloqui individuali per acquisire conoscenze sull’alunno/a, e creare un rapporto di condivisione, rispetto, fiducia e collaborazione. assemblea di classe/sezione: genitori e docenti, insieme, per prendere visione della programmazione educativa-didattica, discutere e formulare proposte, condividere il cammino percorso degli alunni, ragionare su un percorso comune tra casa e scuola. consiglio di classe / interclasse / intersezione: rappresentanti eletti dai genitori e docenti, formulano proposte per l’assemblea dei genitori e per il Consiglio di Istituto, verificano ed esprimono pareri sull’andamento generale, agevolano i rapporti scuolafamiglia. All’inizio dell’anno scolastico è stato siglato con le famiglie il Patto Educativo di corresponsabilità. (vedi allegato) Inoltre appena sussisteranno le condizioni, si darà avvio alla sperimentazione del progetto comunicazione scuola famiglia on line sia per i voti disciplinari relativi alle verifiche, sia per le comunicazioni del singolo docente alla famiglia. I genitori dovranno munirsi di credenziali di accesso fornite esclusivamente dalla segreteria scolastica. I sistemi on-line consentono un più efficace strumento di comunicazione fra scuola, famiglie, non solo per un miglioramento della qualità della comunicazione ma anche per lo snellimento delle pratiche burocratico-amministrative (richiesta di documenti, modulistica, statistiche, informazioni, ecc.) 6 ORGANIGRAMMA In sintesi l’organigramma è così strutturato DIRIGENTE SCOLASTICO Consiglio di Istituto Giunta Collaboratore di Dirigenza Responsabile SPP Referenti di Plesso Funzioni Strumentali Direttore SGA Collegio Docenti Personale ATA Dipartimenti Referenti Attività, servizi, progetti Responsabili di laboratorio Coordinatori e vice coordinatori 7 FUNZIONIGRAMMA Nella seguente tabella vengono riassunte alcune delle principali funzioni riferite all'organigramma dell'istituto. Gli incarichi individuali attribuiti ai singoli docenti contengono l'elenco completo delle funzioni a loro delegate. FUNZIONE Dirigente Scolastico COMPITI Rappresenta e dirige l’istituzione scolasti ca. Svolge le attività previste dalla normativa e in particolare: i contatti con le istituzioni e il territorio, promuove e valorizza le risorse umane e professionali, assicura la gestione unitaria dell’istituto e la finalizza all’obiettivo di qualità dei processi formativi, predisponendo strumenti attuativi del P.O.F. , assicura la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali. Docenti collaboratori Sostituiscono il dirigente scolastico assente, collaborano con del Dirigente il dirigente nella programmazione e gestione delle attività dell'istituto, nel controllo dei permessi di entrata e uscita degli studenti, nella predisposizione delle sostituzioni dei docenti assenti, nella gestione dei rapporti con gli studenti e i genitori, nella diffusione di informazioni tra gli studenti e i docenti, nell’agevolazione dei rapporti tra le componenti della scuola. Il collaboratore vicario, in particolare, verbalizza le sedute del collegio dei docenti. Docenti Funzioni Strumentali Le “funzioni strumentali” assumono compiti di coordinamento nell'ambito delle seguenti aree: area 1: POF e rapporti con il territorio area 2: Sito web e nuove tecnologie area 3: Processi di monitoraggio ed autovalutazione di istituto Coordinatori dei consigli di classe Presiedono le riunioni del consiglio di classe, ove previsto, per delega del dirigente scolastico in caso di sua assenza o impedimento, propongono eventuali riunioni straordinarie del c. d.c., curano la definizione della programmazione iniziale e della relazione finale del c.d.c.; predispongono il materiale necessario per le operazione di verifica degli apprendimenti quadrimestrali ed infra-quadrimestrali, curano il rapporto con le famiglie, in modo particolare con quelle degli studenti in difficoltà, segnalano tempestivamente alla presidenza problemi riguardanti singoli allievi o gruppi di studenti, sia sotto il profilo dell'apprendimento che del comportamento. Curano la verbalizzazione dei c.d.c. in modo sintetico, ma fedele e chiaro, utilizzando, quando richiesto, i modelli comuni all'uopo predisposti; registrano le decisioni di scrutinio per ogni alunno, riportando adeguatamente le motivazioni relative alle deliberazioni prese, specialmente in caso di esiti negativi e di non promozione. Agiscono in stratta collaborazione con il coordinatore del c.d.c. Vice coordinatori 8 FUNZIONE COMPITI Coordinatori di dipartimento disciplinare Convocano e presiedono le riunioni dei dipartimenti di riferimento curando o revisionando la verbalizzazione delle stesse. Stimolano e promuovono le attività di elaborazione dei curricoli, definendo obiettivi, strategie didattiche, criteri di valutazione, progettazione didattica, comuni alla disciplina e/o all'area disciplinare o all'indirizzo di riferimento, in coerenza con il POF. Promuovono, anche, attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Comunicano al collegio docenti le proposte e i progetti elaborati. Responsabili di laboratorio A loro è affidata la gestione ordinaria del laboratorio, che comprende, tra l'altro, : la stesura dell'orario di utilizzo in collaborazione con i docenti che stilano l'orario; l'aggiornamento del regolamento interno del laboratorio comprendente anche le norme per l'utilizzo in sicurezza, la segnalazione di eventuali danni, malfunzionamenti o rotture; la predisposizione delle proposte di acquisto; la ricognizione inventariale del materiale contenuto nel laboratorio. Referenti dei progetti e/o altre attività, e coordinatori di commissioni Il referente di ogni progetto presenta il progetto utilizzando la modulistica predisposta completa in ogni sua parte; coordina il gruppo di lavoro di cui si avvale per il raggiungimento degli obiettivi, il rispetto dei tempi e dei finanziamenti assegnati, monitora lo svolgimento del progetto e alla fine dell'attività presenta gli esiti, utilizzando la modulistica predisposta completa in ogni sua parte. 9 COLLEGIO DOCENTI Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto, di scelte culturali e didattiche, di programmazione e di valutazione. ORGANISMI GESTIONALI CONSIGLIO D’ISTITUTO Fissa gli indirizzi generali degli aspetti educativi, gestionali e di programmazione economico finanziaria. Adotta il P.O.F. GIUNTA ESECUTIVA Assume i compiti preparatori ed esecutivi del Consiglio d'Istituto: predispone il bilancio, prepara i lavori del Consiglio che resta l'unico organo deliberante all'interno della scuola in cui sono presenti tutte le parti sociali della comunità educativa CONSIGLIO DI CLASSE (Tecnico) Ha potere deliberante in materia di progettazione, programmazione e valutazione dei percorsi curricolari, didattici e formativi. Ha, inoltre, potere di proporre le sanzioni disciplinari fino ad un massimo di 15 giorni. CONSIGLIO DI INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE Formula proposte sull’azione educativa e sulla sperimentazione; verifica l’andamento didattico delle classi. 10 L’Istituto Comprensivo accoglie un totale di 444 iscritti suddivisi: maschi 231, femmine: 213 secondo le tabelle di seguito riportate: SCUOLA DELL’INFANZIA 5 SEZIONI Numero alunni Maschi Femmine Divers. Abili Totale Totale 62 49 3F 111 SCUOLA Numero classi PRIMARIA Maschi Femmine Numero Div. Abili alunni Classi prime 2 13 19 32 Classi seconde 2 28 16 44 Classi terze 2 26 21 47 2 Classi quarte 2 18 22 40 1 Classi quinte 2 17 24 41 Totali 10 102 102 204 Istruzione Parentale 3 SCUOLA SECONDARIA I GRADO Numero classi Maschi Femmine Numero alunni Div. Abili Classi prime 2 22 20 42 Classi seconde 2 16 23 39 2 Classi terze 3 29 19 48 2 Totali 8 67 62 129 4 Istruzione Parentale 11 ◙ Scuola dell’Infanzia: Orario intera giornata Dal lunedi al venerdi Ingresso ore 8,00 Uscita ore 16,00 Con servizio mensa Orario antimeridiano Sabato Ingresso ore 8,00 Uscita ore 13,00 ◙ Scuola Primaria Tempo Scuola Ingresso ore 8,30 Uscita ore 13,30 Intervallo: 11:00 Martedi: 14:30—16:30 (programmazione settimanale) ◙ Scuola Secondaria 1° grado Tempo Scuola Ingresso ore 8,30 Uscita ore 13.30 Intervallo: 11:30 martedi e giovedì rientro pomeridiano dalle 14,30 alle 16,30 Dalle 13:30 alle 14:30 servizio mensa facoltativo 12 CULTURA SCUOLA PERSONA LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO L’attuale società e caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità, da ciù scaturisce una maggiore ricchezza di stimoli culturali, ma anche il rischio di frammentarietà. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. Finalita specifiche: Far si che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le conoscenze Promuovere negli studenti la capacita di elaborare metodi e categorie che siano in grado di far da bussola negli itinerari personali Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi di base Le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza. 13 CENTRALITA’ DELLA PERSONA Il punto di partenza e l’alunno come persona, che deve essere considerata nella sua singolarita, complessita, identita, capacita, fragilita e aspirazioni. cognitivi religiosi affettivi LO STUDENTE E’ POSTO AL CENTRO DELL’AZIONE EDUCATIVA IN TUTTI I SUOI ASPETTI: relazionali spirituali corporei etici estetici 14 PER UNA NUOVA CITTADINANZA La scuola, in reciproca collaborazione con le famiglie e le agenzie educative del territorio trasmette le regole del vivere e del convivere. Al fine di “insegnare ad essere” cittadini italiani, europei e del mondo. VALORIZZA LE DIVERSE IDENTITA’ RISPETTA L’AMBIENTE CITTADINO VALORIZZA I BENI CULTURALI PRESENTI SUL TERRITORIO SVILUPPA UNO SPIRITO DI SOLIDARIETA’ E COMPRENSIONE 15 I curricoli L’attività educativo -formativa dell’Istituto si concretizza nell’esplicitazione dei seguenti Curricoli strettamente correlati e interagenti, come evidenziato nel seguente modello logico Il curricolo implicito: determinato dalle variabili che facilitano il processo di insegnamento -apprendimento. Il curricolo disciplinare obbligatorio. Il curricolo disciplinare opzionale Il curricolo materiale costituito: dalle risorse di cui l’Istituto dispone in termini di sussidi, spazi e laboratori; dalle risorse umane; Il curricolo integrato (attività di arricchimento dell’offerta formativa) che danno identità alla nostra scuola. IL CURRICOLO NAZIONALE( 80%) Campi di esperienza nella scuola dell’infanzia. Discipline nella scuola primaria e secondaria di primo grado IL CURRICOLO LOCALE (20%) Attività e progetti inseriti nell’orario obbligatorio LE ATTIVITA’ LABORATORIALI (orario aggiuntivo) Attività e progetti inseriti nell’orario facoltativo Il Curricolo d’Istituto è costruito sulla base delle “Indicaazioni Nazionali”, attento a leggere e interpretare in chiave pedagogica e didattica l’ambiente nel quale opera. L’Istituto Comprensivo, nella costruzione del proprio curricolo, tiene in considerazione le competenze chiave di cittadinanza contenute nel documento relativo al “Nuovo obbligo di istruzione”, che costituiscono il punto di riferimento per il raggiungimento degli obiettivi educativi dei tre ordini di scuola. MPARARE AD IMPARARE PROGETTARE COMUNICARE COLLABORARE E PARTECIPARE AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE RISOLVERE PROBLEMI INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE 16 CONTINUITA’ INTEGRAZIONE Integrare la scuola con le famiglie e col territorio; ed inoltre integrare nella comunità scolastica i soggetti diversamente abili. Realizzare un percorso formativo in continuità tra scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria di 1°grado al fine di assicurare a tutti gli alunni da 3 a 14 anni una formazione unitaria e graduale volta a favorirne il percorso di crescita e di maturazione personale. FLESSIBILITA’ Gestire in modo flessibile/autonomo l’organizzazione interna di tempi , risorse didattica, gruppi di alunni. Il curricolo si articola attraverso CAMPI D’ ESPERIENZA (Scuola Infanzia) AMBITI DISCIPLINARI (Scuola Primaria) DISCIPLINE (Secondaria 1° grado) 17 Più Sapere Più Saper Essere Hanno dunque bisogno di Più Saper Fare Sapere: imparare ad imparare, acquisire gli strumenti della comprensione Saper fare: imparare a fare, acquisire la capacità di agire creativamente nel prop r i o a m b i e n t e Saper essere: imparare ad essere, saper valorizzare i propri talenti Saper vivere assieme: imparare a convivere, saper partecipare e collaborare con gli altri. La nostra scuola, fa riferimento alla “Raccomandazione”, del Consiglio dell’ U.E. del 18 Dicembre 2006 sulle competenze chiave, che s’inquadra nel processo iniziato nel 2000 e conosciuto come “Strategia di Lisbona”, con l’obiettivo finale di fare dell’Europa un’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo(…). Tenendo conto anche di questi sviluppi internazionali sono stati fissati otto ambiti di competenze chiave, così individuati nella Raccomandazione sopra citata: 1. Competenze nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito d’iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale. Il termine “competenza” è riferito ad una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, per una cittadinanza attiva, per l’inclusione sociale e l’occupazione. Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio d’istruzione o di formazione e servire come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente. 18 NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Campi di esperienza Il se e l’altro Il corpo in movimento Immagini, Suoni, Colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo Religione Cattolica (facoltativa con le modalita previste dalla legge) NELLA SCUOLA PRIMARIA Aree delle conoscenze · Area linguistico-artistico-espressiva (italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo movimento sport) Area storico-geografica (storia, geografia) Area matematico-scientifico-tecnologica (matematica, scienze naturali e sperimentali) Religione Cattolica (facoltativa con le modalita previste dalla legge) NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Aree disciplinari Area linguistico-artistico-espressiva (italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo movimento sport) Area storico-geografica (storia, geografia) Area matematico-scientifico-tecnologica (matematica, scienze naturali e sperimentali) Religione Cattolica (facoltativa con le modalita previste dalla legge) 19 Coerentemente con le "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d'istruzione" e alle caratteristiche del contesto socio-ambientale l’Istituto Comprensivo di Orgosolo, assume nel suo Piano dell'Offerta Formativa" le seguenti analisi e finalità, ponendole alla base degli obiettivi del suo processo educativo. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo sono un testo di riferimento unico per tutte le scuole autonome che sostituisce quelli che, un tempo, si chiamavano “programmi ministeriali”. Il testo entra in vigore con il decreto ministeriale n. 254 del 16 Novembre 2012 (G.U. n. 30 del 5 Febbraio 2013) e sostituisce sia le Indicazioni nazionali del 2004 che le Indicazioni per il curricolo del 2007. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa, è progressivo e continuo. Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dai bambini avviando verso un graduale sviluppo di competenze. Nella scuola del primo ciclo, mentre si continua a valorizzare le esperienze, l’attività educativa è finalizzata a guidare i ragazzi verso la conoscenza delle discipline e la ricerca delle connessioni tra i diversi saperi. I traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline, rappresentano riferimenti ineludibili che indicano percorsi culturali e finalizzano l’azione didattica allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi sono prescrittivi e impegnano le istituzioni scolastiche a scegliere le modalità più opportune affinché ogni alunno possa conseguirli. Ciò a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Gli Obiettivi Le Indicazioni Nazionali, come previsto con l’autonomia scolastica, forniscono alle scuole obiettivi di apprendimento e competenze che ogni studente deve acquisire. Confermano la validità dell’impianto educativo della nostra scuola di base, ma indicano alcune necessità – in un contesto demografico e culturale profondamente mutato – per garantire a tutti i ragazzi delle solide conoscenze e competenze iniziali. OBBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Nel rispetto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze stabiliti nelle ”Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” vengono definiti i seguenti obiettivi di apprendimento. 20 l diritto allo studio è un principio garantito costituzionalmente (Art. 3 e 34). Una scuola inclusiva risponde ai Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) di tutti gli alunni e in particolare degli alunni disabili. Negli anni sessanta nel nostro paese “l’integrazione” è diventata diritto esigibile per ogni cittadino, ribadita poi nella legge 517 del 1997 e nella 104 del 1992 e non è accettabile nessun passo indietro rispetto al percorso attuato. È nella scuola, più che in ogni altra istituzione, che si realizzano i postulati di queste leggi. L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è un percorso che coinvolge tutta la scuola, in particolare tutti i docenti, che contribuiscono secondo il proprio ruolo e le proprie competenze. A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 la nostra Scuola ha elaborato per l’Anno Scolastico 2013/14, il “Piano Annuale per l’Inclusività” Il diritto all’educazione e all’istruzione non può essere ostacolato, la scuola per questo garantisce in collaborazione con le famiglie e la comunità un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) ad ogni alunno, che ha come obiettivo primario la costruzione di un Progetto di vita realizzato attraverso lo sviluppo delle potenzialità, nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Questo progetto trova la sua massima attuazione attraverso la Collegialità, come: Presenza delle specificità professionali all’interno degli organi collegiali della scuola; Organizzazione delle attività rispetto a due criteri, quello del raccordo in verticale ed in orizzontale degli interventi didattici e quello della condivisione di obiettivi- strumenti - risorse- competenze per l’integrazione; Raccordo tra l’attività pedagogico – didattica svolta dai docenti specialisti e i docenti curricolari ed insieme poi, con gli organi collegiali della scuola. Attività di consulenza per famiglie, alunni e docenti. Gestione dei contatti con il servizio degli specialisti della Asl . Gestione dei rapporti con i servizi sociali del Comune e del servizio di assistenza specialistica. Incontri e collaborazioni del territorio e dell’ente locale. La presenza degli immigrati ha interpellato la nostra scuola sulla sua capacità di accoglienza ed integrazione, rendendo necessario un intervento coordinato con le famiglie, con le istituzioni, con l’ente locale, con le associazioni culturali e con i soggetti educativi presenti sul territorio, in modo da favorire l’integrazione, sulla base dei principi di accoglienza e rispetto reciproco. La scuola cerca di attuare interventi necessari alla piena partecipazione, anche degli alunni stranieri, alla vita della comunità scolastica. “Una scuola aperta a tutti”, è l’obiettivo del nostro Istituto, motivando tutti i ragazzi, nel valorizzare le diversità, come valore aggiunto 21 Ribadendo il concetto di “una scuola di tutti e di ciascuno” il nostro Istituto considera l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile. Applica pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di cittadinanza non italiana e riserva una particolare cura agli allievi disabili e con bisogni educativi speciali. In un momento in cui si fa più forte la richiesta di mettere in campo una strategia inclusiva, al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà, si ritiene opportuno estendere il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Quest’area dello svantaggio scolastico comprende tre grandi tipologie di studenti: • alunni con disabilità, • alunni con disturbi evolutivi specifici • alunni con svantaggi di tipo socio-economico, linguistico e culturale. Tutti gli allievi in difficoltà hanno, pertanto, diritto alla personalizzazione dell’apprendimento. Fermo restando l’obbligo di certificazione per le situazioni di disabilità e di diagnosi per i DSA, i team dei docenti di scuola primaria ed i Consigli di Classe della scuola secondaria di primo grado valuteranno anche gli altri casi in cui sia necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica e/o di misure compensative o dspensative, nella presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Nei casi in questione si ricorrerà ad un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, le strategie di intervento ed i criteri di valutazione più idonei. Il PDP, dunque, non è più indicato solo per i DSA, ma anche per progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita, di cui moltissimi alunni con BES, privi di certificazione diagnostica, hanno bisogno. Il PDP servirà agli insegnanti come strumento di lavoro in itinere ed avrà, allo stesso tempo, la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate, avvalendosi degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011). Il rapporto con le famiglie degli alunni con BES sarà sempre chiaro e sereno: esse saranno, pertanto, informate con professionalità e continuità sulle azioni progettate, sulle verifiche ed sui risultati ottenuti. Di fronte alle situazioni di disagio occorre la massima collaborazione non solo con la famiglia, ma anche con i servizi sanitari e gli enti locali, per creare le condizioni più favorevoli per il superamento del disagio. Anche per i disturbi specifici dell’apprendimento è prioritario un intervento il più precoce possibile, in stretta sinergia tra servizi, scuola e famiglia, finalizzato al contenimento delle difficoltà attraverso opportuni e condivisi interventi clinico/riabilitativi e strategie didattiche. Per favorire l'accoglienza di chi proviene da altri paesi la scuola continuerà ad operare al fine di garantire un'adeguata offerta di facilitazione linguistica, attraverso dei mediatori culturali, e a valorizzare i patrimoni culturali delle varie etnie presenti. Per gli alunni diversamente abili i team dei docenti di scuola primaria ed i Consigli di Classe elaborano i PEI, come previsto dalla L.104/92. 22 A favore di tali alunni la scuola attua le seguenti strategie: la conoscenza dell’alunno attraverso la documentazione e il raccordo con gli insegnanti e/o degli operatori che lo seguono; i costanti incontri con la famiglia per stabilire rapporti di reciproca fiducia e collaborazione; la stretta collaborazione con gli operatori socio – sanitari e frequenti incontri di verifica e programmazione; l’attenzione nella stesura della programmazione educativo – didattica individualizzata alle esigenze dell’alunno diversamente abile; la stretta collaborazione con eventuali assistenti comunali che seguono l’alunno; il coinvolgimento dell’alunno in tutte le attività proposte alla classe e dall’Istituto, garantendogli la dovuta assistenza; la valutazione attenta e sistematica, tesa a valorizzare i progressi, anche minimi, dell’alunno; l’incontro con i professori delle superiori per favorirne l’inserimento nella nuova realtà scolastica. Organismi di gestione e supporto Presso la Scuola è stato istituito GRUPPO DI LAVORO GLI (Gruppo Lavoro Inclusione) COMPITI COMPOSIZIONE Organizzazione e indirizzo, Ha il compito di creare rapporti con il territorio per una mappa e una programmazione delle risorse, e di “collaborare alle iniziative educative d’integrazione Dirigente Scolastico Rappresentanti degli insegnanti di sostegno e curricolari; Rappresentanti degli Enti Locali; Rappresentanti della ASL; Rappresentanti dei genitori di tutti gli alunni; Il GLI può avanzare delle proposte al Collegio Docenti, il quale ne dovrà tener conto nell’elaborazione del POF. GLH operativo (GLHO) Predisporre il PDF e il PEI o PEP e di verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico. (Art.12 L. 104/92, commi 5 e 6 + Atto d'Indirizzo D.P.R. del 24/02/94 Art. 4 e 5) Talvolta vengono convocati anche istruttori o operatori di contesti extrascolastici, al fine di creare unità e organicità tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione del progetto di vita. Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno); Operatori ASL (e/o dell’ente privato referente) che seguono il percorso riabilitativo dell’alunno con disabilità; Genitori dell’alunno 23 Nei suoi interventi a favore degli alunni diversamente abili la scuola si avvale di: 1. personale in organico con titolo di specializzazione 2. personale in organico senza titolo di specializzazione 3. educatori forniti dagli EE.LL. 4. specialisti di neuropsichiatria STRUMENTI PROFILO DINAMICO FUNZIONALE: indicativo delle caratteristiche fisiche,psichiche e socio – affettive dell’alunno, viene compilato dal team docente, in collaborazione con gli Specialisti del Servizio di Neuropsichiatria e con la famiglia. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI): è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione. Il P.E.I. è redatto, congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla ASL e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, con la partecipazione dell'insegnante operatore del Comune, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno. Il P.E.I. tiene presenti i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche. Nella definizione del P.E.I., i soggetti propongono ciascuno in base al la propria esperienza pedagogica, medico-scientifica, di contatto, e sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico funzionale, gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione ed integrazione scolastica dell'alunno in situazione di handicap. Detti interventi propositivi vengono, successivamente, integrati tra di loro, in modo da giungere alla redazione conclusiva di un piano educativo che sia correlato alle disabilità dell'alunno stesso, alle sue conseguenti difficoltà e alle potenzialità dell'alunno comunque disponibili. In sintesi Il P.E.I. è: progetto operativo interistituzionale tra operatori della scuola, dei servizi sanitari e sociali, in collaborazione con i familiari progetto educativo e didattico personalizzato riguardante la dimensione dell'apprendimento correlata agli aspetti riabilitativi e sociali 24 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Disturbi Specifici dell’Apprendimento DISGRAFIA DISLESSIA Difficoltà a livello grafoesecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. Difficoltà specifica nella lettura. Difficoltà a riconoscere e a comprendere i segni associati alla parola DSA DISCALCULIA DISORTOGRAFIA Difficoltà ortografica. In genere si riscontrano difficoltà nello scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche Difficoltà nelle abilità di calcolo e di scrittura e lettura del numero. DISPRASSIA Difficoltà di compiere movimenti coordinati sequenzialmente tra loro, in funzione di uno scopo. DISNOMIA Difficoltà di richiamare alla memoria la parola corretta quando è necessaria. La normativa viene incontro al problema dall’anno scolastico 2010-2011 con la legge 170/2010 e successivi decreti attuativi. Per affrontare al meglio ed evitare il peggioramento dei Disturbi Specifici di Apprendimento occorre che l’intervento messo in atto sia di tipo globale, ossia è necessario coinvolgere tutte le risorse presenti: le persone (famiglia,alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi). Occorre che l’intervento sia in ambito scolastico sia anche di tipo preventivo, attuato già nella scuola dell’infanzia, attraverso programmi di potenziamento dei pre-requisiti dell’apprendimento della letto-scrittura; nella scuola primaria si può prevenire invece, attraverso la somministrazione di test di screening che consentono di individuare i bambini a rischio di apprendimento della letto-scrittura. Alla prevenzione segue la diagnosi precoce, con l’attivazione di trattamenti tempestivi nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura. 25 Il bambino/ragazzo che presenta un disturbo di questo genere può imparare a leggere e scrivere, ma può farlo solo impegnando al massimo le sue capacità ed energie, poiché non può farlo in maniera automatica. Si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro. La difficoltà nella lettura può essere più o meno grave. Anche dopo la scuola primaria persistono lentezza ed errori nella lettura e nella scrittura, che ostacolano la comprensione del significato del testo. I compiti scritti richiedono forte dispendio di tempo. Il bambino appare disorganizzato nelle sue attività, sia a casa che a scuola. Ha difficoltà a copiare dalla lavagna e a prendere nota delle istruzioni impartite oralmente. Talvolta perde fiducia in se stesso e può avere alterazioni del comportamento. Per rispondere ai bisogni educativi di questi bambini e ridurre i disagi provocati dalla dislessia, nel nostro istituto la commissione POF mette in atto alcune azioni: proposta attivazione di laboratori fonologici alla scuola dell’infanzia ( per l’acquisizione delle competenze fonologiche e meta-fonologiche, premessa per l’apprendimento della lingua scritta); promozione dell’attività di lettura ad alta voce da parte dell’insegnante e dei genitori a casa, per i più piccoli, (perché produce vantaggi cognitivi e relazionali in età prescolare, arricchisce di un vocabolario più ampio, linguaggio più evoluto, capacità espressive e miglior rendimento a scuola, favorisce nell'infanzia la stimolazione di zone cerebrali che, se non addestrate in quegli anni, rischiano di addormentarsi); passaggio di informazioni durante gli incontri di continuità; aggiornamento sulla normativa di riferimento; contatti da parte dei referenti con gli operatori dei servizi sanitari per segnalare alunni con sospetto DSA. 26 La prevenzione e l’intervento sul disagio Non si può parlare di bambini o di ragazzi senza immaginarli all’interno di una classe, alle prese con un compito o una interrogazione. La scuola rappresenta una delle agenzie educative più significative nella vita dei giovani, gli studenti sono portatori di cambiamenti sociali e culturali che si riflettono sulla scuola, sono gli studenti stessi che impongono ed espongono le loro difficoltà del “crescere”. Il disagio scolastico è un fenomeno complesso legato sì alla scuola, come luogo di insorgenza e di mantenimento, ma soprattutto a variabili personali e sociali. Comportamenti di disturbo in classe, irrequietezza, iperattività, difficoltà di apprendimento, di attenzione, difficoltà di inserimento nel gruppo, scarsa motivazione, basso rendimento, abbandono, dispersione scolastica, sono situazioni che la scuola affronta quotidianamente. Sono coinvolte, l’autostima, l’autoefficacia, l’ambiente di vita, l’ambiente scolastico dei bambini e dei ragazzi, il loro rapporto con l’insegnante, con la famiglia. Gli effetti del disagio scolastico sono: disagio dell'alunno, dispersione, devianza; disagio dell'insegnante e disfunzione del sistema-scuola; disagio della famiglia . Il disagio è legato spesso a difficoltà di inserimento sociale, di relazione, di isolamento, alla difficoltà di stare bene con gli altri. Più fattori determinano una grande varietà di situazioni problematiche che espongono lo studente al rischio di insuccesso e di disaffezione alla scuola. Alla scuola spetta il compito di attuare interventi operando su più livelli: quello del singolo studente, quello della classe (in senso sia orizzontale che verticale), quello del rapporto studente-scuola, e quello del rapporto scuola- famiglia. Che cosa fa il nostro istituto: Garantisce una rete di sostegno attiva, per lo studio di itinerari metodologico didattici e di percorsi di superamento delle forme di disagio (tecniche di lavoro di gruppo cooperativo) Facilita la collaborazione e lo scambio di esperienze con l’Ente locale, Associazioni e instaura reti in sinergia con altre istituzioni formative del territorio creando piani di studio personalizzati per lo sviluppo globale degli alunni: 27 Istruzione domiciliare Il diritto all’istruzione è un diritto pieno ed esigibile, costituzionalmente sancito, per coloro che sono temporaneamente impediti a frequentare la scuola per motivi di natura sanitaria. Per garantire il diritto allo studio sancito dalla Costituzione, in presenza di alunni malati, qualora si verifichino le condizioni previste dalla normativa (astensione prolungata dalla frequenza scolastica per un periodo non inferiore ai trenta giorni) e vi sia la richiesta della famiglia, supportata dal certificazione medica, verranno attivati Progetti personalizzati di istruzione domiciliare. Il Consiglio di classe/ interclasse elaborerà un progetto didattico personalizzato, l’assistenza didattica domiciliare sarà prestata in presenza, l’orario delle lezioni domiciliari verrà definito nel rispetto dei bisogni dell’alunno/a e in base alla disponibilità oraria dei docenti. Sito Web d’Istituto: www.istitutocomprensivoorgosolo.it Il sito web della scuola è il mezzo più semplice per offrire informazioni ed aggiornamenti a tutti i genitori ed alunni. L'utilizzo di questo mezzo in una comunità scolastica diventa un metodo per velocizzare la distribuzione di notizie e per avere un riscontro immediato delle esigenze del territorio in cui opera la scuola, tramite le richieste delle famiglie e degli studenti. Dato che le occasioni d’incontro non sempre si presentano nei tempi desiderati da docenti e genitori, soprattutto a causa delle difficoltà di conciliare i rispettivi impegni e orari, il sito web scolastico può offrire un valido contributo, svincolando la comunicazione dalla necessità di un supporto cartaceo e dalla fruizione in presenza. Il sito web scolastico da maggior risalto e rende pubbliche le diverse attività svolte all’interno dell’Istituto da docenti ed alunni e diventa uno strumento comune di lavoro all’interno dell’Istituto stesso. 28 Lo Stato assicura l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado (Concordato Lateranense art. 9.2), i genitori degli alunni esercitano la scelta di avvalersi o no di tale insegnamento. Nel caso in cui le famiglie decidano di non avvalersi di tale insegnamento, la nostra scuola offre diverse opzioni agli alunni: USCITA ANTICIPATA O ENTRATA POSTICIPATA Durante le lezioni di religione gli alunni che non si avvalgono di questo insegnamento possono uscire anticipatamente dall’istituto o posticipare l’entrata. Per facilitare questo tipo di soluzione, la scuola ha provveduto, a collocare le lezioni di religione alla prima o all’ultima ora La scuola propone ad ogni alunno la partecipazione, durante il corso dell’anno scolastico, a visite didattiche e viaggi d’istruzione. Queste attività sono intese come parte integrante l’attività didattica e formativa di ogni allievo. Sono previste uscite in tutti gli ordini di scuola dall’infanzia alla secondaria. Ogni visita didattica o viaggio d’istruzione si compirà solo a condizione che vi aderiscano i 2/3 degli alunni frequentanti la classe. * Le uscite saranno relative a visite di tipo naturalistico, storico- archeologico, partecipazione a spettacoli teatrali nel comune di Orgosolo, ma anche fuori sede, a concorsi e viaggi d’istruzione. Le uscite didattiche possono coinvolgere gli alunni nell’ambito dell’orario scolastico o avere la durata di un’intera giornata o di più giorni. Per le visite e le uscite l’autorizzazione ai genitori verrà richiesta di volta in volta. Per le uscite e i viaggi è previsto il contributo delle famiglie. La scelta degli itinerari è effettuata dai consigli di classe, interclasse e intersezione in relazione ai progetti attivati e alle finalità del P.O.F. *Il Consiglio di classe delibererà sugli alunni che potranno partecipare 29 Progetti: rappresentano opportunità formative che annualmente arricchiscono i percorsi didattici disciplinari e trasversali. Alcuni vengono riproposti di anno in anno per la loro valenza educativa e didattica N. PROGETTO SCUOLA 1 Istruzione domiciliare Pri - Sec 2 Minibasket Pri - Sec 3 Giffoni on tour Pri - Sec 4 Storia e Storie, Cittadinanza attiva Sec 5 Il percorso del gusto, Educazione alimentare Sec 6 Educazione stradale 7 In strada vincono le regole, Cittadinanza attiva 8 Giochiamo con le parole, Individuazione precoce delle difficoltà 9 Albo delle eccellenze Pri - Sec Tutti Inf Pri - Sec 10 Il piacere di leggere, Animazione alla lettura Inf - Pri 11 Sportello educativo-didattico Pri - Sec 12 Ti racconto un mestiere, Orientamento con i genitori Sec 13 Laboratorio teatrale classi prime Sec 14 S.O.S. Territorio, Educazione ambientale e raccolta differenziata 15 Regoliamoci, per una cultura della legalità, Cittadinanza attiva Pri - Sec Tutti 16 Coloriamo la scuola Sec 17 Orto botanico Pri 18 I murales raccontano Pri 19 Invito al Cinema, cineforum Pri 20 Sport e movimento, Educazione motoria Pri 21 Piccole zampe crescono, Educazione alla scienza Pri 22 Recupero e potenziamento, Italiano e Matematica Pri 23 Viaggi d'istruzione Pri 24 Canti di natale Pri 25 In vitro, progetto di promozione alla lettura 22,23 novembre 26 Attività di lingua inglese Pri - Sec Scuola Infan30 SCHEDE PROGETTI TITOLO Istruzione domiciliare DESCRIZIONE Interventi formativi a domicilio per gli alunni colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni. TEMPI Tutto l’anno 1, 2, 3…minivolley Potenziare le pratica delle attività mo- Da gennaio a torie, pre – sportive in ambito scola- giugno stico poiché favorisce e sviluppa processi di socializzazione e persegue lo sviluppo di tutte le qualità di ciascun allievo nelle diverse aree della personalità. CLASSI COINVOLTE Scuola Primaria e Secondaria Alunni Scuola Primaria Storia e Storie, Leggere e rappresentare graficamente Da gennaio a Alunni Scuola SecondaCittadinanza atti- alcuni racconti tradizionali di Orgoso- marzo ria va lo.Favorire e conoscere la cultura e storia locale Educazione stradale In strada vincono le regole, Cittadinanza attiva Promuovere la diffusione della cultu- Da gennaio ra della sicurezza stradale tra i bam- ad aprile bini e ragazzi basandosi su testimonianze, per coniugare le esigenze con quelli del rispetto delle regole. Giochiamo con le parole, Individuazione precoce delle difficoltà Progetto DSA per l’individuazione Da febbraio a precoce delle difficoltà fonologiche, giugno metafonologiche ed ortografiche e in generale dei disturbi di apprendimento; Laboratorio sui prerequisiti della letto-scrittura e delle abilità logicomatematiche rivolto ai bambini di 5 anni Albo delle eccellenze Stimolare gli studenti più motivati ad Tutto l’anno affrontare competizioni e ad aderire a iniziative culturali; proponendo momenti di approfondimento da attuare a scuola; incentivare i livelli di eccellenza all’interno della scuola; . Tutti gli alunni Bambini di 5 anni della Scuola dell’infanzia 5^ classe Scuola Primaria e III^ classe Scuola Secondaria 31 Il piacere di leggere, Animazione alla lettura E lessero felici e contenti Far nascere nel bambino la cu- Da gennaio a giuriosità e la voglia di leggere a- gno bituandolo all’uso del libro, sia perché stimola ed arricchisce le competenze linguistiche ed espressive ma anche perché la lettura nel piccolo gruppo favorisce le relazioni Sportello educativodidattico Il progetto “prevede la realizza- Da gennaio a mag- Alunni della Scuozione di uno spazio d’ascolto e gio la Primaria e Secondaria di confronto, rivolto agli studenti della scuola”. La presenza di uno sportello di ascolto all’interno della scuola, è un’opportunità per permettere, a chi ne sente il bisogno, di affrontare quelle dimensioni problematiche che si riferiscono sia all’insuccesso scolastico che alle difficoltà tipicamente connesse al periodo della crescita e dell’adolescenza. Su cursu e sos trihinzos Tutto l’anno Da marzo a maggio Alunni Scuola Primaria Bambini della Scuola dell’infanzia Alunni Scuola Primaria Laboratorio teatrale classi prime Migliorare le capacità espressi- Da gennaio a mag- Alunni classi I^ ve e relazionali, promuovendo gio scuola secondaria percorsi interiori che partono dai bisogni e dalle potenzialità degli allievi S.O.S. Territorio, Educazione ambientale Sensibilizzare gli alunni alle Da gennaio a mag- Tutti gli alunni problematiche legate alla tute- gio la dell’ambiente Promuovere la consapevolezza delle responsabilità individuali e collettive nell’alterazione dell’ambiente Coloriamo la scuola Costruire un percorso di apprendimento pratico manuale; decorare la scuola con spiegazioni di contenuti storicoartistici Da marzo ad aprile Alunni Scuola Secondaria 32 Orto botanico Educare al rispetto dell’ambiente per Anno scolastico creare una nuova coscienza ecologica che garantisca la salvaguardia della natura ed una corretta interazione con essa, attraverso la creazione di un Giardino-Orto didattico Alunni classi 5^ Primaria I murales raccontano Imparare facendo” e “fare imparando”. Anno scolastico Questo laboratorio è finalizzato allo sviluppo a al consolidamento delle conoscenze e delle abilità pratiche e organizzato e orientato alla realizzazione di prodotti pittorici. Il prodotto artistico del murales ha carattere fortemente operativo, ciò permette agli allievi un’interessante opportunità formativa ed educativa. Alunni classi 5^ Primaria Recupero e poten- Attività di tipo disciplinare su specifici Da gennaio a giuziamento, Italiacontenuti che prevedono lezioni, eser- gno no e Matematica citazioni e attività individualizzate Alunni Scuola Primaria Invito al Cinema, cineforum Il progetto si propone di avvicinare i Da gennaio a giuragazzi al mondo del cinema con un gno approccio ludico e creativo, di offrire esperienze di contatto diretto con la realtà cinematografica, attraverso la conoscenza del panorama cinematografico dei film per ragazzi e di dotarli d strumenti idonei di interpretazione delle pellicole proposte Alunni Scuola Primaria Sport e movimento, Educazione motoria Contribuire, attraverso un'adeguata educazione al movimento, alla formazione integrale della persona. Da gennaio a giugno Alunni Scuola Primaria Giochiamo con i pesi Attività ludico motoria, propedeutica alla pesistica olimpica Da gennaio a giugno Alunni Scuola Primaria e Secondaria Piccole zampe cre- L’obiettivo di “Piccole Zampe Crescoscono, Educaziono” è di educare i bambini alla conone alla scienza scenza e al rispetto degli animali Da marzo a maggio Alunni Scuola Primaria Prevenzione odon- La salute orale è considerata una Da stabilire tostomatologica componente essenziale della salute generale e ha un’importanza rilevante per la qualità della vita. Per questo motivo abbiamo aderito al programma di prevenzione rivolti ai bambini tra i 3 e i 6 anni, presentato dall’Ordine degli odontoiatri Alunni Scuola dell’Infanzia 33 Impara con me Tutoraggio da parte degli studenti Da gennaio ad adel Liceo socio Psico Pedagogico prile rivolto agli alunni della Primaria e Secondaria che presentano carenze e lacune, per il miglioramento delle performances nelle discipline La musica nella Scuola Primaria Attraverso la musica viene svilup- Da gennaio a giupata la creatività, viene favorita la gno socializzazione tra gli alunni e viene promossa l’integrazione stimolando anche quelli più svantaggiati ad esprimersi e a comunicare mediante il linguaggio musicale con più scioltezza e sicurezza. “HAPPY ENGLISH!” Attività di lingua inglese. Acquisire abilità linguistiche attraverso strategie ludiche in situazioni comunicative reali -Promuovere un atteggiamento positivo verso l’apprendimento di una lingua straniera Da marzo a maggio Alunni Scuola Primaria e Secondaria Alunni Scuola Primaria Alunni cinquenni della Scuola dell’Infanzia 34 REGOLE DI FREQUENZA Essendo la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado scuole dell’obbligo, le famiglie devono consentire la frequenza scolastica dei loro figlio e le istituzioni scolastiche sono tenute a sorvegliare attentamente sulla presenza degli alunni, secondo quanto stabilito dall’art. 16 del D.P.R. 275/99 e dal D. Lgs. 59/04. In particolare, per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, Il Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni (D.P.R. n. 122 22 /06/ 2009 ) Regolamento della valutazione; Circ. Min. 20/2011, stabilisce che “…ai fini della validità dell’anno scolastico,compreso l’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Il Collegio docenti del 25 ottobre 2013, ha deliberato che tale deroga è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione, comunque, che tali assenze non raggiungano una percentuale tale da pregiudicare, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Allo scopo di garantire un’uniformità di base tra i diversi consigli di classe, s’indica tale percentuale nell’ordine del 40% del totale. Raggiunta o superata tale percentuale, sarà prerogativa del Consiglio di Classe valutare se ammettere o non ammettere a valutazione. Tale decisione dovrà essere, in ogni caso documentata e motivata. Le tipologie di assenza ammesse alla deroga riguardano: a. lunghe assenze dovute a problemi di salute e/o psicologici, purché tali casi siano attestati da certificazione medica; b. degenze ospedaliere attestate da certificazione. c. Inoltre, verranno tenuti in considerazione i casi trattati in formula diversa da specialisti, vedi situazioni seguite dai Servizi Sociali del Comune e/o dalla ASL d. alunni H e con BES per i quali il Consiglio di Classe proponga un piano personalizzato che prevede la possibilità della deroga stessa. 35 La valutazione sarà un processo continuo che si svilupperà in tutto l’arco dell’anno scolastico CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE Che cosa verifichiamo e valutiamo? Le conoscenze e abilità (valutazione degli apprendimenti). Gli obiettivi formativi relativi alle competenze (certificazione delle competenze). Il processo (partecipazione e impegno, socialità e collaborazione, applicazione (valutazione del comportamento). - Quando verifichiamo e valutiamo? Le prove di verifica sono impostate in itinere, di norma al termine di ciascuna unità di lavoro, in stretta connessione col percorso svolto, coerenti con gli obiettivi perseguiti, commisurata ai livelli di difficoltà affrontati durante l’attività didattica. Bimestralmente sono effettuate le verifiche per la valutazione formativa e al termine di ciascun quadrimestre quelle per la valutazione sommativa. La valutazione è iniziale con funzione diagnostica e prognostica (I test d’ingresso sono destinati alla verifica e al possesso dei requisiti all’inizio dell’attività didattica nelle diverse classi) La valutazione è in itinere, con funzione regolativa e formativa (Le prove formative per unità di apprendimento o gruppi di unità di apprendimento sono prove in cui la funzione di “feedback” prevale su quella valutativa, pur non escludendola); La valutazione finale (I e II quadrimestre), con funzione sommativa (Le prove sommative sono articolate in funzione dello svolgimento progressivo del curricolo). Oltre agli strumenti di verifica tradizionali, vi sono altre forme di valutazione: Osservazioni sistematiche relative all’individuazione dei bisogni formativi degli alunni e osservazioni occasionali (tramite annotazioni sul giornale dell’insegnante), riferite a situazioni rilevanti. Per ciascuna prova di verifica ciascun docente esplicita gli indicatori riferiti agli obiettivi che si intende testare e la soglia di accettabilità. Le prove di verifica sono calibrate su argomenti effettivamente trattati (dopo aver completato la singola UdA o l’insieme delle UdA) e su un tempo di esecuzione determinato; Ad ogni quesito presente nella prova di verifica oggettiva (Strutturata) si deve attribuire un punteggio che consentirà di distribuire i risultati. CRITERI per la definizione della valutazione sommativa periodica e finale da esprimere in decimi All’attribuzione del voto numerico concorrono i risultati ottenuti nelle prove di verifica, i risultati delle osservazioni sistematiche per la rilevazione del processo di apprendimento e del progresso. COMUNICAZIONE DEI RISULTATI ALLE FAMIGLIE L’Istituzione scolastica garantisce la tempestiva informazione alle famiglie sul processo di apprendimento degli alunni e sui diversi risultati ottenuti nel rendimento attraverso tutte le forme possibili: comunicazioni sul diario lettera o convocazione dei genitori per questioni rilevanti inerenti il comportamento, persistenti carenze nell’impegno, difficoltà specifiche o cali nel rendimento colloqui periodici e ricevimenti settimanali dei docenti specifica nota informativa predisposta dall’Istituzione scolastica in caso di assenza dei genitori ai colloqui periodici ove si ravvisi la necessità di far pervenire comunque una comunicazione alla famiglia. 36 Per misurare in modo abbastanza attendibile le prove di verifica soggettiva (Semistrutturata o aperta) è necessario stabilire: Gli indicatori (le abilità che ci proponiamo di valutare) I descrittori (per descrivere un indicatore sottoposto a verifica) I livelli /punteggi che si associano. Eventuali pesi, cioè i coefficienti che servono a stabilire l’”importanza” che quell’indicatore ha nella prova. Esempi di INDICATORI - produzione del testo scritto d’italiano: correttezza ortografica correttezza morfosintattica e proprietà lessicale ricchezza del contenuto aderenza alla traccia assegnata ed organizzazione del contenuto rispetto del registro scelto o assegnato - matematica (quesiti, esercizi di completamento, esercizi applicativi, problemi) uso delle tecniche di calcolo uso del linguaggio matematico capacità di soluzione dei problemi uso di strumenti matematici Conoscenze - lingua inglese e francese comprensione globale ed analitica correttezza ortografica e lessicale uso delle funzioni comunicative e delle strutture grammaticali Conoscenze - educazioni (tecnica, musicale, artistica) corretto uso degli strumenti applicazione delle regole e delle procedure uso corretto del linguaggio specifico conoscenze - educazione fisica area psicomotoria abilità motorie area socioaffettiva disciplinare rispetto delle regole, dei compagni e dell’ambiente area igienico comportamentale comportamenti improntati al benessere ed alla salute prove orali conoscenze acquisite organizzazione delle informazioni/capacità di espressione strumenti concettuali/linguaggio specifico uso di strumenti specifici capacità di rielaborare ed operare collegamenti (per le prove orali la somma degli aspetti qualitativi riferiti ai diversi descrittori determina una percentuale finale di sintesi.) 37 PERCORSI PERSONALIZZATI Una trattazione a parte merita la valutazione degli alunni in situazione di handicap, dal momento che in questo caso il Consiglio di classe in sede di scrutinio e in sede di esame è chiamato ad esprimere la propria valutazione per gli alunni che hanno avuto la necessità di seguire programmazioni ridotte o semplificate (obiettivi minimi) o differenziate. La valutazione degli alunni con disabilità riconosciuta viene operata da parte dei docenti della classe, sulla base del profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato al fine di valutarne il processo formativo in rapporto alle potenzialità e ai livelli di apprendimento e di autonomia iniziali. Essa è riferita alle discipline e alle attività svolte sulla base di tali documenti. I docenti nominati per attività di sostegno a favore di alunni con disabilità portatori di handicap fanno parte del consiglio di classe e partecipano a pieno titolo alle operazioni di valutazione e, dunque, a tutte le operazioni connesse alla predisposizione delle prove, alla loro correzione e alla formulazione del giudizio finale. Dove siano previste delle forme di programmazione differenziata per la promozione degli apprendimenti degli allievi con bisogni educativi speciali sono previste prove differenziate. Per gli alunni DSA sono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Per gli alunni per i quali è stato elaborato il PEI la valutazione è coerente con gli obiettivi in esso indicati. Le prove INVALSI verranno somministrate come da normativa vigente. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento è espressa in decimi. Una valutazione inferiore al sei nel comportamento determina la non ammissione alla classe successiva. Al termine della Scuola Primaria e della Secondaria sono descritte e certificate le competenze acquisite dagli alunni ossia le capacità di utilizzare in modo autonomo e creativo le conoscenze, le abilità e le proprie attitudini personali e sociali in situazioni concrete. Nel "Curricolo di Istituto" vengono individuati gli indicatori che servono a identificare le competenze. Nella scuola dell’infanzia gli strumenti di valutazione fanno riferimento soprattutto all’osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze. Si utilizzeranno delle griglie per l’osservazione sistematica di atteggiamenti, comportamenti, abilità e conoscenze, riferiti ai seguenti ambiti: Identità, Autonomia, Competenza, Cittadinanza. Le informazioni, nella fase di passaggio alla scuola primaria, costituiranno una importante documentazione per assicurare la continuità dell’intervento formativo nel percorso scolastico successivo 38 Criteri di Ammissione / Non Ammissione alla classe successiva Scuola Secondaria di Primo Grado Valutate le indicazioni fornite dalla normativa vigente e tenuto conto della programmazione educativa e didattica, si definiscono le modalità e i criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione nel rispetto del principio della libertà d’insegnamento. I seguenti criteri e modalità fanno parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa. 1) CARATTERISTICHE: la valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe presieduto dal DS o da suo delegato con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza; i docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni; per la valutazione della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente e continuerà ad essere espressa senza attribuzione di voto numerico; la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi; la votazione sul comportamento determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo; sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline; nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione e a trasmettere quest’ultimo alla famiglia dell’alunno; 2) CRITERI GENERALI Premesso che si concepisce la non ammissione come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali; la norma sancisce che sono ammessi alla classe successiva gli alunni che abbiano conseguito 6 (sei/decimi) in ciascuna disciplina e nel comportamento; Il Consiglio di Classe prevede che l’ammissione alla classe successiva possa essere deliberata, con criteri e scopi pedagogici, anche in presenza di carenze in una o più discipline tali, comunque, da non determinare carenze nella preparazione complessiva dell’alunno e con una segnalazione di consiglio per lo studio estivo, La valutazione negativa a inizio anno in una disciplina in cui non è avvenuto il recupero delle carenze dell’anno precedente è considerata automaticamente insufficienza grave. LA NON AMMISSIONE alla Classe successiva è prevista per alunni per le quali il Consiglio di Classe non ravvisi elementi positivi per una prosecuzione degli studi o comunque no rilevi un percorso di crescita rispetto ai livelli di partenza. 39 Griglia di valutazione SCUOLA PRIMARIA Conoscenze Competenze Capacità Comportamenti Voto in decimi Frammentarie e gravemente lacunose Eccessiva insicurezza e forte difficoltà ad esprimere le conoscenze Comunica in modo stentato e improprio; ha difficoltà a cogliere i concetti e le relazioni essenziali che regolano tra loro i fatti anche più elementari Partecipazione e impegno: scarsi Rispetto delle regole: irresponsabile Metodo: ripetitivo e/o disorganizzato Da 1 a 4 Non sufficiente Incerte ed incomplete Applica le conoscenze minime, con errori ed imprecisioni Comunica in modo non sempre coerente e proprio; ha difficoltà a cogliere i nessi logici e quindi ad analizzare temi, questioni e problemi Partecipazione e impegno: discontinui Rispetto delle regole: non sempre responsabile Metodo: mnemonico 5 Insufficiente Complessivamente accettabili; ha ancora lacune, ma non estese e/o profonde Esegue semplici compiti senza errori sostanziali; affronta compiti più complessi con incertezza Comunica in modo semplice, ma non del tutto adeguato; coglie gli aspetti fondamentali, ma le sue analisi sono lacunose Partecipazione e impegno: accettabili Rispetto delle regole: nel Complesso responsabile Metodo: non sempre organizzato 6 Sufficiente Comunica in modo adeguato; ha una certa autonomia, è diligente ed affidabile esecutore; gestisce situazioni nuove non complesse Partecipazione e impegno: soddisfacenti Rispetto delle regole: corretto Metodo: organizzato 7 + che Sufficiente Discreto Esegue correttaSostanzialmente mente compiti complete semplici; affronta compiti più complessi pur con alcune incertezze Complete con approfondimenti Affronta compiti anche complessi in modo appropriato Comunica in maniera chiara ed appropriata; ha una propria autonomia di lavoro nelle attività e i compiti assegnati; Partecipazione e impegno: attivi Rispetto delle regole: maturo e responsabile Metodo: efficace 8 Buono Organiche, approfondite ed ampliate in modo autonomo e personale Affronta autonomamente anche compiti complessi, applicando le conoscenze in modo corretto Comunica in modo personale, efficace ed articolato; è autonomo ed organizzato; collega conoscenze dei diversi ambiti pluridisciplinari e cerca soluzioni adeguate per situazioni nuove Partecipazione e impegno: costruttivi Rispetto delle regole: eccellente Metodo: elaborativo 9Distinto i medesimi descrittori, pur con valori assoluti inferiori 10 Eccellente Ottimo In presenza di più di 5 note disciplinari voto 7 In presenza di sospensioni, ma cambiamento positivo nel comportamento voto 6. In presenza di gravi scorrettezze seguite da sospensione e assenza di cambiamento voto 5 40 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA Si prevede il voto 3 allo scopo di comunicare in modo chiaro la gravità della insufficienza e rendere evidente anche il sia pur minimo progresso, là dove, da prestazioni praticamente nulle, l’alunno raggiunge un voto sia pur di poco superiore. Gravemente insufficiente Insufficiente Non sufficiente DESCRITTORI INDICATORI E/O % Voto Fascia di livello Voto 9: i medesimi descrittori, pur con valori assoluti inferiori Conoscenze Ampie, complete, senza errori, particolarmente approfondite 100-96 10 Abilità e Competenze Autonomia e sicurezza nell’applicazione anche in situazioni nuove Esposizione rigorosa, ricca, ben articolata Capacità di sintesi , rielaborazione personale, creatività, originalità 86-95 9 Conoscenze Complete, corrette, approfondite Abilità e Competenze precisione e sicurezza nell’applicazione in situazioni via via più complesse. Esposizione chiara, , precisa e articolata Capacità Sintesi, apporti critici e rielaborativi apprezzabili, talvolta originali 76-85 8 Conoscenze Corrette, ordinate, strutturate nei nuclei fondamentali Abilità e Competenze Analisi puntuali, applicazione sostanzialmente sicura in situazioni note Esposizione chiara, abbastanza precisa, lineare Sintesi parziale con alcuni spunti critici 66-75 7 Conoscenze Sostanzialmente corrette, essenziali Abilità e Competenze Analisi elementari ma pertinenti, applicazione senza gravi errori in situazioni semplici Esposizione semplificata, sostanzialmente corretta, parzialmente guidata 56- 65 6 Conoscenze Parziali dei minimi disciplinari, ma tali da consentire un graduale recupero Abilità e Competenze Applicazione guidata, ancora incerta, ma in miglioramento rispetto alla situazioni di partenza Schematismi, esiguità di analisi Esposizione ripetitiva e imprecisa 46-55 5 Conoscenze Frammentarie, lacunose anche dei minimi disciplinari. Abilità e Competenze Applicazione scorretta con gravi errori, incompletezza anche degli elementi essenziali Analisi inconsistente, scorretta nei fondamenti Esposizione scorretta, frammentata, povertà lessicale VOTO 36- 45 FASCIA DI ACCETTABILITÀ Sufficiente buono distinto Ottimo Eccellente RENDIMENTO 4 3 Conoscenze Praticamente assenti Abilità e Competenze Applicazioni e analisi gravemente scorrette o inesistenti Esposizione gravemente scorretta, confusa 35% 3/1 NB: Si lascia alla decisione del docente l'eventuale utilizzo dei "mezzi voti" ( una prassi può essere quella di dividere a metà l'intervallo della fascia di livello e considerare i punteggi della metà superiore es: 89-88-87-86= 8,5 ; 85-84-83-82-8180 =8 ) Non sono invece opportune ulteriori scomposizioni del voto (--; +) vista la sua funzione valutativa . In presenza della percentuale sarà questa a comunicare con precisione all'alunno la sua prestazione , diversamente è sempre possibile accompagnare il voto con un commento. 41 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Parametri considerati: -Rispetto delle regole della scuola e di convivenza civile -Assenze -Partecipazione alla vita scolastica, interesse -Responsabilità, svolgimento delle consegne e/o compiti a casa, organizzazione materiale didattico -Ruolo e funzione all’interno del gruppo classe e disponibilità alle relazioni sociali DESCRITTORI 1. 2. 3. 4. 5. Scrupoloso rispetto delle regole di convivenza civile e dell’ Istituto Assidua frequenza e massima puntualità Partecipazione attiva e grande interesse Regolare e serio svolgimento delle consegne Disponibilità e solidarietà verso i compagni 0. 1. 2. 3. 4. Costante rispetto delle regole di convivenza civile e d’ Istituto Regolare frequenza e puntualità Partecipazione attiva e buona propensione al dialogo Costante adempimento dei doveri scolastici Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe 1. 2. 3. 4. 5. Regolare osservanza delle regole della scuola e di convivenza civile e d’ Istituto Ordinaria frequenza, nei limiti consentiti Adeguata partecipazione alle diverse attività didattiche Svolgimento dei compiti assegnati. Ruolo positivo all’interno della classe 0. da 1. 2. 3. 4. 1. Numerosi richiami ad un comportamento non sempre corretto, note disciplinari 3 a 5 per quadrimestre Numerose assenze e ripetuti ritardi Discontinuo e/o parziale svolgimento dei compiti assegnati. Materiale dimenticato di frequente Atteggiamento non sempre corretto 0. 1. 2. 3. 4. 5. Comportamento scorretto e mancato rispetto del regolamento di Istituto Note disciplinari da 6 a 10 Ripetitive assenze e/o ritardi Frequente disturbo delle lezioni Atteggiamento poco corretto nei confronti degli insegnanti e/o compagni Casi di recidiva di cui al voto 7/10 1. Non rispetta il Regolamento rendendosi responsabile di comportamenti di particolare gravità, sanzionati da provvedimenti che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori ai 15 giorni 2. L’alunno ha un atteggiamento gravemente scorretto e arrogante nei confronti di tutti i soggetti della scuola , non rispetta le libertà individuali di tutti, si comporta in ogni momento della vita scolastica, in modo inadeguato, alle circostanze, ai luoghi, alle persone. 3. Utilizza in maniera assolutamente irresponsabile il materiale e le strutture della scuola e si rende pericoloso per sé e per gli altri. 4. Lo studente ha fatto registrare un elevato numero di assenze e/o di ritardi, in mancanza di una documentata causa di forza maggiore. 5. L’impegno, l’interesse e la partecipazione dello studente alle attività didattiche sono stati nulli o quasi nulli in tutte le discipline. VOTO 10 9 8 7 6 5 42 E´ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 4 luglio 2013, il D.P.R. 80 del 28 marzo 2013. "Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione". Il Regolamento affida il coordinamento istituzionale del sistema all´Invalsi (Invalsi, Indire, Ispettori) che ha il compito di definire i protocolli valutativi e i programmi delle visite alle scuole. Agli artt. 3, 4 e 5 si definiscono i compiti dell´Invalsi, dell´Indire e del corpo ispettivo. “Alle singole istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o dati che emergono da valutazioni esterne”. (Indicazioni per il Curricolo) Il momento autovalutativo, in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato e possibilità di apprendere dall’esperienza, diventa quindi la base di revisione delle proprie scelte. In particolare, la prassi autovalutativa svolgererà una serie di compiti, quali: Fornire una guida all’azione di sviluppo, Consentire un controllo sistematico dei risultati, Valorizzare l’identità della scuola: la scuola interroga se stessa e il suo funzionamento, riconoscendo le proprie peculiarità e i propri difetti; Legittimare l’autonomia della scuola: la scuola si fa carico dei risultati del proprio lavoro e ne “rende conto” ai soggetti interni ed esterni, potenziando in questo modo la sua natura professionale e la propria autonomia decisionale. L’autovalutazione si qualifica come primo passo di un processo di miglioramento della scuola: il processo di costante revisione delle proprie scelte e comportamenti è finalizzato a produrre un miglioramento, sia della consapevolezza professionale dei singoli individui operanti nella scuola, sia delle modalità di lavoro organizzativo e di progettazione collegiale, sia della qualità dei processi di insegnamento-apprendimento. Nel nostro Istituto il monitoraggio avviene attraverso la somministrazione annuale di un Bilancio Sociale La pratica del Bilancio sociale è anzitutto occasione e strumento per riflettere sull’azione educativa, tenendo sotto controllo i processi attraverso cui essa si esplicita, al fine di operare azioni continue di miglioramento. Il bilancio sociale nella nostra scuola è uno strumento di lavoro attraverso cui ricollocare le scelte, i processi e i risultati della propria offerta formativa. 43 Tutti i docenti dell’Istituto, a richiesta possono usufruire di 5 giorni all’anno previsti dal Contratto Nazionale per la partecipazione a corsi di aggiornamento per i quali è previsto l’esonero. I Docenti dell’Istituto partecipano a corsi d’aggiornamento e formazione al fine di migliorare la propria professionalità. Essi possono essere: scelti e deliberati dal Collegio Docenti (frequentati da gran parte degli insegnanti dell’Istituto) proposti da vari Enti ed Associazioni e frequentati dai singoli insegnanti. E’ previsto anche l’auto-aggiornamento inteso come utilizzo delle risorse professionali dei singoli insegnanti a favore dei colleghi Attività di aggiornamento e Formazione proposte dall’Istituto riguardano: SICUREZZA PRIMO SOCCORSO INDICAZIONI NAZIONALI Calendario scolastico 2013-2014 Scuola primaria e secondaria di I grado INIZIO LEZIONI TERMINE LEZIONI Scuola dell’infanzia 16 settembre 2013 10.06.2014 28.06.2014 Tutte le domeniche 1-2-3-4 novembre 2013 festa di tutti i Santi e morti SOSPENSIONI 8 dicembre 2013: Immacolata Concezione DELLE LEZIONI Dal 23.12.2013 al 6.1.2014 (vacanze natalizie) PROGRAMMATE 03 marzo 2014: sospensione delle lezioni DALL’ISTITUTO 04 marzo 2014: martedi grasso COMPRENSIVO E Dal 17 al 22 aprile 2014 (vacanze pasquali) FESTIVITA' NAZIONALI e 25 aprile 2014: Anniversario della liberazione REGIONALI 28 aprile 2014: Sa die de sa Sardigna 1 maggio 2014: Festa del lavoro 2 giugno 2014: Festa Nazionale della Repubblica 29 giugno 2014: Santo patrono 44 Indice Pagine 1 2 PREMESSA - Il Piano dell’Offerta Formativa (che cos’è) 2 Le linee di indirizzo del POF date dal Consiglio d’Istituto 3—4 IL CONTESTO L’Istituto comprensivo 1.2 Il territorio 1.3 Il contesto socio-economico-culturale 1.4 Rapporti scuola-territorio 1.5 Rapporti scuola-famiglia 5 L’ORGANIGRAMMA e FUNZIONIGRAMMA 7-8-9-10 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 3 IL dirigente scolastico Collaboratori del Dirigente Coordinatori di plesso Funzioni strumentali Organismi: Responsabilità e funzioni Organismi gestionali: Collegio Docenti; Consiglio di Istituto; classe; L’ORGANIZZAZIONE 3.1 Dati numerici riassuntivi : alunni e classi 3.2 Le scuole dell’Istituto: Organizzazione Scolastica (tempo scuola) 4 6 11 12 13 14 15 INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 13-14-15 CURRICOLO — 16-17-18 CRITERI E MODALITA’ 5 6 INTEGRAZIONE — INCLUSIONE 5.1 Interventi di integrazione per alunni BES 5.2 D S A 5.3 Prevenzione e disagio 5.4 Istruzione Domiciliare Sito Web 5.5 Religione Cattolica Visite didattiche 5.6 Ampliamento dell’offerta formativa (i laboratori – i progetti) 19-20 21-22-23 2425- 2627 -28 29 30—34 LA VALUTAZIONE 6.1 Regole di frequenza 6.2 La valutazione degli alunni Certificazione delle competenze 6.3 Criteri ammissione/non ammissione 6.4 Griglia di Valutazione 6.5 Valutazione degli apprendimenti:tabella di corrispondenza tra voti decimali e livelli tassonomici 6.6 L’autovalutazione 6.7 Aggiornamento - Calendario Scolastico 35 36-38 39 40 41 42 43 44 45 Piano della Offerta Formativa NOTA: ALLEGATI AL POF 1. Regolamento d'Istituto; 2. Regolamento di Disciplina e Patto di Corresponsabilità. 3. Carta dei Servizi 4. Sintesi POF 5. Estratto Regolamento: Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di I° grado 6. Estratto POF Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di I° grado 7. Il Curricolo verticale delle competenze 8. Programmazioni 9. Schede Progetti Tali documenti sono a completamento del Piano dell'Offerta Formativa, unitamente a tutti i moduli collegati alla programmazione didattica ed educativa. 46
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