12 LA STAMPA GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015 . Cuneo e provincia .41 In breve SANITÀ: MOBILITAZIONE DELL’ ASSOCIAZIONE AMICI DELL’OSPEDALE Savigliano difende Emodinamica L’assessore regionale ha annunciato che nella Granda ne resteranno due: Cuneo e Verduno Ottimi risultati ANDREA GIACCARDI SAVIGLIANO «Giù le mani da Emodinamica». L’intimazione arriva dagli «Amici dell’Ospedale di Savigliano», associazione che da quattro anni raccoglie fondi per l’acquisto di strumentazione medica per il «Santissima Annunziata». Con una lettera del suo presidente Ezio Nava s’inserisce nel dibattito sul futuro dei reparti di Emodinamica in provincia, dopo la richiesta di potenziare il servizio all’ospedale «San Lazzaro» di Alba avanzata da amministratori e politici di Langhe e Roero. Replica da Alba «LaRegione hagiàdeciso» A sostegno della richiesta di mantenere a Savigliano il reparto di Emodinamica gli Amici dell’ospedale portano dati statistici molto soddisfacenti La Regione Richiesta respinta dall’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, che tuttavia ha ribadito la volontà di trasferire l’Emodinamica saviglianese nell’ospedale di Verduno, una volta «completata e reso operativa la struttura». Al rifiuto della Regione a un ampliamento di orario, si sono moltiplicate le reazioni degli amministratori albesi, alcuni dei quali hanno sostenuto come si corra il rischio di un «potenziamento assurdo di Savigliano». L’attività nel 2013 «Nel 2013 (ultimo dato disponibile), nel reparto di Savigliano sono state eseguite 727 coronografie, 521 angioplastiche, 155 trattamenti di infarto, mentre ad Alba i numeri scendono rispettivamente a 300, 184 e 9» scrive Nava, che nella sua lettera prende di mira «i politici che non portano dati concreti a supporto delle proprie tesi» e, indirettamente, replica alle dichiarazioni che arrivano dall’Albese –. Il nostro ospedale opera nel rispetto di tutti i parametri previsti dalle normative. Perché l’attività di Emodinamica dovrebbe essere spostata a Verduno, in considerazione degli ottimi risultati ottenuti nella Struttura Complessa di Cardiologia del Santissima Annunziata?». Alle osservazioni circa la difficoltà per un cittadino dell’albese di raggiungere Savigliano e Cuneo (le due strutture dove attualmente è garantito il servizio di Emodinamica 24 ore su 24), il presidente degli «Amici dell’Ospedale di Savigliano» ha replicato sostenendo l’importanza della posizione baricentrica del «Santissima Annunziata» per tutta l’area di pia- nura del cuneese. «Siamo pronti a dare battaglia per la difesa del nostro ospedale e della nostra Emodinamica, anche in considerazione della vastità del territorio (che deve fare i conti anche con una viabilità difficoltosa), che va da Chianale fino a Carmagnola, servendo centri importanti e popolati come Saluzzo, Fossano, Racconigi e ovviamente il Saviglianese», scrive ancora il presidente. A Saluzzo da oggi Apre ambulatorio dedicato allo scompenso cardiaco Oggi dalle 9 inizia l’attività il nuovo ambulatorio voluto dall’Asl Cn 1 nel reparto di Medicina interna dell’ospedale di Saluzzo. Sarà dedicato alla gestione dello «scompenso cardiaco» e riceverà i pazienti ogni giovedì. Il responsabile del nuovo servizio è il cardiologo Mauro Feola. All’ambulatorio è possibile eseguire eco e cardiografie, test da sforzo «e tutti gli interventi diagnostici di primo livello in generale» chiariscono dall’azienda sanitaria. Nei piani dell’Asl, la novità permette un maggior collegamento con il territorio. «La nostra azienda – spiega il direttore generale Gianni Bonelli – sta investendo molto. Ad esempio, sul problema del- Il «Civile» a Saluzzo lo scompenso, per i pazienti più gravi, abbiamo avviato un progetto di telemedicina per ora su Mondovì, Ceva, Dogliani. Fossano e Cuneo. Anche negli ambulatori per la cronicità che stiamo avviando, grazie alla sensibilità della Fondazione della Cassa di risparmio di Saluzzo, saranno trattati direttamente dai medici di medicina generale casi meno gravi, di pazienti con patologie di diabete e scompenso. Il nuovo ambulatorio credo rappresenti un apprezzabile servizio per tutta l’area Saluzzese». Il sindaco Mauro Calderoni è soddisfatto: «La sinergia tra i Pronto soccorso di Saluzzo e Savigliano ha già fatto aumentare i passaggi al nostro ospedale oltre i 20 mila. Le sale operatorie, dopo gli ultimi aggiustamenti, lavorano a pieno regime. C’è questo nuovo ambulatorio e potrebbero arrivare ulteriori novità. L’Asl si è impegnata molto». [A. G.] L’ha ribadito anche l’assessore regionale Antonio Saitta: «Quando Verduno sarà completato e operativo, avrà una Emodinamica: sarà quella che attualmente è operativa a Savigliano e che verrà trasferita nel nuovo presidio». Ma i tempi di questa operazione nessuno li conosce con esattezza: il cantiere del nuovo ospedale è in piena attività e il trasloco ancora tutto da organizzare. «Proprio per questo motivo abbiamo chiesto alla Regione di autorizzare il servizio h24 dell’emodinamica già attiva ad Alba - dicono gli esponenti del centrodestra albese, promotori dell’iniziativa che sta suscitando varie reazioni -. Abbiamo la rassicurazione da parte dell’Asl che ciò non costerebbe neppure un euro in più, mentre potrebbe salvare molte vite». Una posizione condivisa da tutti, a partire dai sindaci di Alba e Bra che non hanno affatto gradito la risposta piccata dell’assessore Saitta, che ha detto: «Ad Alba l’Emodinamica non c’è mai stata e non dovrebbe esserci». «Saitta dice una falsità - ribatte l’europarlamentare Alberto Cirio -. La delibera di marzo 2013 attualmente in vigore prevede l’Emodinamica ad Alba e Savigliano fino all’accorpamento a Verduno. Visto che è a costo zero, è inspiegabile non voler autorizzare l’attivazione del servizio h24». [R. F.] Cervasca È morto l’ex meccanico partigiano in val Grana Si svolgono oggi, alle 10 nella parrocchiale di S. Croce a Cervasca, i funerali di Giovanni Veglia, 89 anni, partigiano «Giannetto», morto alla residenza Montserrat a Borgo. Originario di Castelletto Stura, durante la seconda guerra mondiale si unì alle brigate partigiane in val Grana. Catturato dai tedeschi, prigioniero in Francia, riuscì a fuggire. Nel dopoguerra fu artigiano meccanico con officina in via Schiapparelli a Cuneo. Grande appassionato di montagna, lascia la moglie Elda Olivero, le figlie Daniela, Carla e Luisa. [MT. B.] 1 Cacciatore denunciato Abbatte un capriolo in area protetta 1I carabinieri di Govone hanno denunciato un cacciatore di 47 anni di Bra sorpreso con un capriolo abbattuto in area protetta. Gli è stato anche contestato l’utilizzo di un fucile calibro 22, vietato per l’attività venatoria, e l’omessa custodia di armi per aver lasciato una seconda arma incustodita in auto. [I. C.] Bra È morta la mamma di un vigile del fuoco Si svolgono oggi, alle 14 nella parrocchiale di San Giovanni, i funerali di Margherita Gotta, vedova Dogliani, 90 anni, mamma di Gianfranco, Cristina e Sergio, quest’ultimo per anni responsabile del distaccamento braidese dei vigili del fuoco volontari. [V. M.] 1 Cuneo I fatti di Parigi analizzati in un incontro 1 «Je suis? Domande dopo i fatti di Parigi». È l’incontro di domani, alle 21, nella sala incontri di via Bono 5. Interverrà Rodolfo Casadei, giornalista e scrittore. [L. B.] NECROLOGIE Il personale medico infermieristico OS ed amministrativo del reparto di Medicina Interna, Day Hospital ed Ambulatori dell’ospedale di Mondovì partecipa al dolore della dottoressa Maria Gabriella Nallino per la perdita del marito ing. Gianni Bodini – Mondovì, 4 febbraio 2015 LA FOTO INVIATA DAI NIPOTI La storia di Domenica Conte la ultracentenaria originaria di Cuneo, che ha presentato un decreto ingiuntivo, attraverso l’associazione Agitalia, alla Banca d’Italia per un Bot del 1888 di 10 lire che oggi vale 3700 euro, ha un piccolo seguito. I nipoti hanno inviato a La Stampa una foto della loro nonna. «Un’immagine a cui lei è molto legata - spiega la nipote Elisabetta Murru - che la ritrae allo zoo di Roma, dov’era andata con il nonno, mentre tiene in braccio un cucciolo di leone». Domenica lasciò Cuneo, dov’è nata nel luglio del 1909, appena ventenne, dopo il matrimonio con un carabiniere bolognese in servizio in città. Oggi vive con i figli a Modena. Sono stati i nipoti a trovare, mentre sgomberavano una casa di loro proprietà, il vecchio Bot, in un cassetto. Per informazioni relative alla riscossione di titoli di credito pubblici anche molto vecchi nel tempo (quali ad esempio: bot, libretti bancari e postali, buoni postali, polizze assicurative) è sufficiente scrivere all’Associazione Agitalia ([email protected]) per ricevere telematicamente e gratuitamente tutte le informazioni. Oppure si può visitare il sito www.agitalia.info dove nella sezione FAQ è possibile reperire importanti informazioni. [A. F.] Rassegna del 05 febbraio.pdf lucazanini.it “Ecco la nostra nonna in causa per un Bot del 1888” La giovane Domenica Conte allo zoo di Roma: ora ha 105 anni pagina 34 Sanità Socio-Assistenziale 12 45 67 18 42 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015 Gli abbandoni soprattutto nei professionali La scuola perde uno studente su tre Saper spendere Simonetta I presidi: servono orientamento, psicologi e rinforzo di italiano per gli stranieri manutentori di veicoli a motore. Alla fine perdiamo circa il 20% dei ragazzi». Le ragioni? «Abbiamo molti ragazzi stranieri arrivati da poco in Italia, è un fenomeno che nel tempo è andato aumentando. Per ovviare alle loro difficoltà servirebbe un forte investimento sulla lingua italiana. Le difficoltà sono lì, non i concetti». il caso MARIA TERESA MARTINENGO richiamare l’attenzione sul tasso di dispersione scolastica ci ha pensato pochi giorni fa il rapporto Eurispes. La situazione italiana rispetto all’Europa è ben poco brillante: 17% contro l’11,9 europeo. Ma peggio ancora vanno le cose secondo un altro osservatorio privilegiato, quello della rivista specializzata «Tuttoscuola»: in provincia di Torino dei 19.700 studenti iscritti in prima superiore nel 2009/10 solo 14.131 sono arrivati al traguardo cinque anni più tardi: 5.569 si sono persi (o sono rimasti indietro), uno sconfortante 28,3%, in linea con la media nazionale secondo «Tuttoscuola» (era il 37% nel 2000...). A livello nazionale, poi - sempre secondo «Tuttoscuola» - si va dal 18,4% del liceo classico, al 21,3% dello scientifico, al 28,1 dei tecnici fino al 38,1degli istituti professionali. A In fuga Strategie Spesso negli istituti professionali i ragazzi arrivano già scottati da esperienze deludenti e non hanno più fiducia nella scuola e in se stessi Conoscere i problemi «Ma quando arrivano da noi, molto spesso, sono già “dispersi” da altre scuole», spiegail preside dell’Istituto professionale per meccanici Birago, Lu- 19.700 14.131 in prima in quinta Tanti erano gli studenti iscritti alle classi prime delle superiori nell’anno 2009/10 Nell’anno 2013/14, in quinta, il 28,3 per cento degli studenti mancava all’appello ciano Ravetta. «Per noi il dato significativo è quanti ne portiamo al diploma o almeno alla qualifica. Facciamo un buon lavoro con progetti mirati e i dati sono migliorati: ne recuperiamo tanti, ma vorremmo fare di più». Il perché è nella «struttura piramidale» della scuola. «Abbiamo dieci classi prime e cinque quinte: molti si fermano alla qualifica regionale, al terzo anno. Diventano All’Istituto professionale per il commercio, turismo e le attività sociali Giulio, la preside Giulia Abbio spiega che «in questi anni contro la dispersione abbiamo lavorato a partire dall’idea che fino a 16 anni è scuola dell’obbligo: abbiamo impostato i programmi su un percorso biennale, non fermiamo i ragazzi in prima. Nei professionali arrivano spesso ragazzi senza fiducia nella scuola e in se stessi: cerchiamo di usare una didattica laboratoriale e strumenti digitali per motivarli». Per l’Asapi, associazione delle scuole autonome del Piemonte, il problema dispersione è all’ordine del giorno. «Lavoriamo sull’orientamento - dice il presidente Tommaso De Luca -, che viene fatto poco e non è solo dire ai ragazzi quali corsi esistono. E sul versante psicologico, affinché si comprenda come vengono fatte le scelte. Con un gruppo di scuole superiori e di medie partirà un progetto che includerà focus group e questionari per capire meglio le ragioni del “disallineamento” tra le aspettative degli studenti e la realtà in cui poi si trovano». Isee, incontro con studenti e atenei Borse di studio, la Regione alza la soglia di accesso “Sarà fino a 21 mila euro” L’assessore Cerutti punta a raggiungere il tetto massimo, cautela dal Bilancio Il riconoscimento di Tor Vergata Sanità,ilPiemontepromosso tralemiglioricinqueregioni Borse di studio: la Regione vuole alzare il tetto Isee fino a 21 mila euro. L’ultima parola sarà affidata ad una delibera da discutere in commissione e da approvare in giunta. Ma ieri, durante l’incontro con i rappresentanti dei senati accademici e dei consigli di amministrazione degli atenei piemontesi, l’assessore regionale Monica Cerutti ha preso un impegno preciso. La premessa sono le preoccupazioni espresse dagli studenti, con riferimento alla riforma nazionale dei criteri Isee e alle ripercussioni sull’assegnazione delle borse di studio nel bando 2015-2016. «Soglia massima» Nel bando Edisu 2014/15 l’Isee del nucleo familiare non poteva superare il limite di 19.596 euro - ha ricordato l’assessore al Diritto allo studio -. In vista dell’individuazione dei criteri scana, Veneto, Trento, Emilia Romagna - con il miglior servizio sanitario. Giudizio lusinghiero e per molti versi imprevisto, quello che emerge dal Rapporto Crea-Università di Roma Tor Vergata - in considerazione del commissariamento della Sanità e del blocco delle assunzioni. Diversi gli indicatori per la valutazione: utenti, professioni sanitarie, management aziendale, industria medicale, istituzioni. A fronte di cinque Regioni «complessivamente eccellenti», tra cui la nostra, segue un folto gruppo di regioni con performance accettabili ed altre con performance progressivamente peggiori che comprende tutto il Meridione (eccetto la Basilicata). «Un risultato importante - commenta l’assessore Saitta -: il merito va riconosciuto all’impegno di tutti gli operatori sanitari in questi anni difficili». [ALE.MON] che saranno contenuti nel bando 2015/16, abbiamo intenzione di alzare il tetto fino al massimo consentito dal decreto ministeriale, che nel 2014 era di 20.956,46 euro». dove si fa presente che trattasi di un’ipotesi in discussione, comunque vincolata all’analisi sullo stanziamento delle risorse (per ora non ancora quantificate). Nuovi criteri Il nodo delle risorse Presa di posizione accolta con cautela dagli uffici del Bilancio, Rassegna del 05 febbraio.pdf Come si premetteva, l’allungo della Cerutti è legato a doppio filo all’introduzione del nuovo meto- Apericena per 30 anni di nozze atilde e Giorgio festeggiano 30 anni di nozze: «Matrimonio riuscito - scrivono e faremo “apericena” con amici. Ha qualche ricetta?». Ecco qualche idea dal libro di Elma Schena e Adriano Ravera. M Bruschette crema olive Ammollare 30 g di capperi sotto sale in acqua per qualche minuti, scolarli bene. Metterli nel mixer con 50 g di olive taggiasche denocciolate, 4 filetti di acciuga, i capperi e 2 cucchiai di timo fresco. Tritare fino a ottenere una pasta liscia; trasferirla in una ciotola e incorporare prima un cucchiaio di senape in crema, il succo di mezzo limone e poi, a poco a poco, mezzo bicchiere di olio d’oliva extravergine. Affettare del pane casereccio, gratinare in forno da entrambi i lati e spalmarlo con la crema. Quadri di frittata Cuocere in forno un peperone rosso, sbucciare, privare dei semi. Lessare in acqua salata 300 g di patate e sbucciarle. In una capiente padella scaldare qualche cucchiaio d’olio d’oliva e soffriggere un porro affettato fine. Unire 150 g di zucchine a rondelle,cuocere per 10 minuti poi versare i in una terrina. Nella stessa padella scaldare altro olio e rosolare 250 g di melanzane tagliate a listerelle. Salare, scolare su carta assorbente, allargarne la metà sul fondo della padella; mettere sopra le zucchine, il peperone, le melanzane rimaste e le fette di patate. Sbattere 4 uova con 40 g di parmigiano e 2 punte di basilico, versare sulle verdure. Cuocere a fuoco dolce per 10 minuti, trasferire la padella in forno acceso sul grill per 2 o 3 minuti finché la superficie sarà dorata. Raffreddare, capovolgere in un piatto, tagliare a quadri; decorare con mezzo pomodoro ciliegia. Sfoglia cotechino e... 1 Il Piemonte è tra le cinque regioni - insieme a To- ALESSANDRO MONDO [email protected] REPORTERS Nuovi criteri Il nuovo metodo di calcolo dell’Isee, entrato in vigore in Italia da gennaio, è più restrittivo rispetto al passato do di calcolo dell’Isee, entrato in vigore in Italia da gennaio e più restrittivo rispetto al passato: la decisione di alzare il tetto fino al massimo consentito dal decreto del Ministero, spiegano i collaboratori dell’assessore, equivale ad una sorta di compensazione. E questo, nonostante il biennio 2014-2015 abbia segnato un aumento dei vincitori delle borse di studio (8.183 aventi diritto, 6.956 assegnatari) rispetto a quello 2013-2014 (8.391 aventi diritto, 4.775 assegnatari). Sempre ieri, e sempre in termini di priorità, la Cerutti ha annunciato percorsi di partecipazione degli studenti nella definizione di servizi e criteri di pagina 35 accesso ai servizi: «Sul versante delle mense e delle residenze universitarie abbiamo avviato un approfondimento con le Università, cercando di comprendere anche la situazione attuale nel Piemonte Orientale. Trasporti potenziati Inoltre stiamo cercando di creare dinamiche di trasversalità tra assessorati regionali». È il caso dei Trasporti, con il quale è stata avviata un’analisi dei flussi di provenienza degli studenti per rendere più agevoli i loro spostamenti. Obiettivo: potenziare le linee più utilizzate, su gomma e su ferro, e magari prevedere agevolazioni. In tegame scaldare 2 cucchiai di olio d’oliva, unire (a piacere) 1 spicchio d’aglio, una carota a dadini, una cipollina tritata e soffriggere. Aggiungere 120 g di lenticchie, fare insaporire e coprire con brodo di carne, cuocere a calore moderato per un’ora; poco prima di togliere dal fuoco, salare e pepare. Nel frattempo lessare 1 cotechino di 300 g in acqua punzecchiato con la forchetta. A cottura, spellarlo e tagliarlo a fette spesse 1 centimetro. Allargare 400 g di pasta sfoglia surgelata, tagliarla a quadrati di 12 cm Deporli in stampi di alluminio unti di olio, mettere al centro una cucchiaiata di lenticchie e 2 fette di cotechino. Richiudere unendo i 4 angoli, pennellare con uovo sbattuto. Cuocere in forno a 180° per 20 minuti. Si può preparare in anticipo e riscaldare all’ultimo . Sanità Socio-Assistenziale Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c TORINO CRONACA IX la Repubblica GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015 PER SAPERNE DI PIÙ Altre notizie e immagini su torino.repubblica.it Tav, valzer di nomine Virano alla guida della nuova società LA CURIOSITÀ Foietta potrebbe subentrare come commissario di governo All’ex Rettighieri la responsabilità dell’alta velocità per il Sud PAOLO GRISERI Virano sarà il nuovo direttore dell’organismo promotore della Torino-Lione. La nomina verrà ufficializzata nei prossimi giorni. Il promotore è la società che subentrerà a Ltf nella gestione della tratta internazionale e che farà da stazione appaltante per il tunnel da 57 chilometri tra Susa e Saint Jean de Maurienne. Il presidente del promotore sarà nominato dai francesi mentre alla parte italiana spetta anche la nomina del direttore finanziario ancora da identificare. La nomina di Virano era nell’aria da tempo e naturalmente ha suscitato le proteste dell’area No Tav. Il parlamentare grillino Marco Scibona sottolinea che il nominato è già commissario di governo e sarebbe dunque in conflitto di interesse. Ma Virano lascerà gli incarichi aprendo la strada a nuove nomine. Certamente l’architetto dovrà lasciare il ruolo di commissario di governo, di presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione e anche di vicepresidente della Commissione intergovernativa italo-francese. Per i primi due incarichi è in pole Paolo Foietta, dirigente dell’amministrazione provinciale che in tutti questi anni ha seguito la discussione sulla nuova ferrovia. Foietta fa anche parte dell’Osservatorio. Più incerto è il nome del futuro vicepresidente italiano della Cig. Se ne parlerà certamente a Parigi, il 24 febbraio prossimo, in occasione dell’incontro bilaterale tra i governi italiano e francese. Nella serie di incarichi che verranno affidati nelle prossime settimane c’è anche un'altra nomina che riguarda indirettamente la Torino-Lione. E’ quella dell’ex direttore del cantiere di Chiomonte, Marco Rettighieri, alla guida di due grandi opere le Sud: l’alta velocità Napoli-Bari e la tratta veloce Messina-CataniaPalermo. Oggi Rettighieri segue le opere di Expo 2015 ma l’incari- Il 21 febbraio la protesta nazionale del movimento a Torino. In piazza ci saranno anche i sindaci L’ ARCHITETTO MARIO IL TUNNEL I lavori di scavo della galleria geognostica di Chiomonte co milanese dovrebbe concludersi con l’apertura della manifestazione il 1 maggio prossimo. Nelle prossime settimane la vicenda Tav ha in calendario importanti appuntamenti. A fine mese era stata annunciata la visita dei primi ministri italiano e francese al cantiere di Saint Martin la Por- Il senatore di M5s Scibona denuncia l’incompatibilità Dimissioni già pronte Da “Croissant” a “Torino sweet home” quattro idee vincenti per nuove start up te dove sono iniziati i lavori di scavo della prima tratta del tunnel di base, formalmente ancora una parte dei tunnel geognostici previsti dalla fase di progettazione. Nelle prossime settimane il Cipe dovrebbe anche dare il via libera al progetto definitivo aprendo le procedure per la cantierizzazione dei lotti. Sul fronte No Tav invece è stata organizzata per il 21 febbraio a Torino una manifestazione nazionale di protesta che dovrebbe unire tutte le anime del movimento, compresi i sindaci della valle contrari all’opera. UATTRO idee che potrebbero dar vita ad altrettante aziende. Le hanno avute i giovani torinesi che ieri hanno vinto il contest “IoLavoro Start Up”, promosso dalla Consulta dei Giovani del Consiglio regionale e realizzata dall’Agenzia Piemonte Lavoro con Talent Garden e Fondazione Human+. Nel corso dell’iniziativa, creata nell’ambito della Garanzia Giovani, si sono sfidate nove idee e una giuria specializzata ha premiato le migliori quattro. Tra queste c’è “Croissant”, un dispositivo pensato da un team di ragazzi guidato da Cristina Iurissevich, 29 anni, che serve a gestire al meglio la vita di casa. Dario Timpani, 23 anni, invece ha proposto Q “Medienclub”, una realtà che aspira a produrre videoclip e a occuparsi di spot e di “guerrilla marketing”. Deborah Giaconella, 29 anni, ha lanciato “Ally Box”, una scatola di benvenuto con cui gli albergatori forniscono ai clienti tutto ciò di cui hanno bisogno, senza costringerli a portarsi oggetti più o meno ingombranti. Lavinia Fanari, 27 anni, ha invece presentato “Torino Sweet Home”, un sistema che fa da mediatore tra chi ha un appartamento vuoto e i turisti. Il Talent Garden di Torino fornirà a tutti loro servizi e consulenze per aiutarli a far diventare realtà le proprie idee. (ste.p.) © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO/AUTORIZZATE 24 MILIONI DI ORE NELL’ULTIMO TRIMESTRE 2014, QUASI LA METÀ DEL 2013 Rapporto Cisl: cassa integrazione in calo <DALLA PRIMA DI CRONACA STEFANO PAROLA NA quantità elevata, ma pur sempre inferiore ai 136 milioni dell’anno precedente e ai 145 milioni del 2011 e del 2012. È proprio questa flessione avvenuta tra ottobre e dicembre a rasserenare la Cisl, che nella sua analisi approfondisce anche l’andamento dei vari tipi di cassa integrazione: rispetto al terzo trimestre del 2014, l’ordinaria è cresciuta del 27,7 per cento (8,8 milioni di ore richieste), la straordinaria si è più che dimezzata (13 milioni, meno 57 per cento) e la cassa in deroga è U rimasta stabile (2,3 milioni). Se si osserva la situazione a livello provinciale, però, il panorama non è così uniforme: «Rispetto al terzo trimestre 2014 risultano stabili le autorizzazioni ad Alessandria e Asti, mentre si notano sensibili miglioramenti a Biella e Cuneo, come anche a Novara, dove però a diminuire sono solo le richieste dell’industria», evidenzia Alessio Ferraris, segretario regionale della Cisl. E Torino? «Vi è un forte miglioramento, anche se va contestualizzato rispetto al dato del III semestre che era “drogato” dalla presenza delle autorizzazioni per la cassa della Fiat-Chrysler», precisa il sindacalista, che parla di «costante miglioramento» anche per Vercelli e il Verbano-Cusio-Ossola. Differenze esistono pure tra i vari settori che compongono l’economia piemontese: «Mentre restano forti difficoltà nel metalmeccanico e nell’editoria, si nota qualche miglioramento nel tessile e nel chimico-gomma-plastica», spiega Ferraris. E aggiunge: «Anche edilizia e commercio, pur rimanendo su livelli molto alti, sembrano delineare una tendenza alla riduzione delle autorizzazioni». Insomma, per la Cisl i dati sono abbastanza positivi da poter parlare di «inversione di tendenza, sia ri- spetto al trimestre precedente che allo stesso periodo del 2013». Sono soprattutto le performance di dicembre ad alimentare l’ottimismo del sindacato. Le ore autorizzate nell’ultimo mese dell’anno erano 7 milioni nel 2013 e sono scese a 5,5 milioni lo scorso anno. È quasi un record, perché, nota la Cisl, «nelle serie mensili dalla primavera del 2009 a oggi, si sono registrati numeri di ore autorizzate di poco inferiori solo nel mese di agosto». Non solo: «Questa tendenza alla riduzione prosegue ormai da settembre, quando le ore autorizzate avevano sfiorato i 13 milioni». RIPRESA? I dati del rapporto Cisl sembrano un buon segnale © RIPRODUZIONE RISERVATA LA POLEMICA/ HA VINTO UN BANDO PER TITOLI ED ESAMI DELLA TO1 All’Asl ora la psicologa è la figlia del direttore del personale Un incarico di un anno e che sarà retribuito con 14 mila euro La manager Briccarello “Ho firmato, ma non mi sono accorto che era parente” SARA STRIPPOLI L PADRE, direttore del personale e affari generale, firma come «proponente» la delibera che indice l’avviso pubblico. A vincere il bando, per titoli e colloqui, è sua figlia. Che dal 1 febbraio ha assunto l’incarico di collaboratore esterno nell’ambula- I torio di psicogeriatria dell’Asl To1 come «psicologa esperta in valutazioni neuropsicologiche di soggetti ultra 65enni che accedono per la prima volta al dipartimento di salute mentale». Un incarico di un anno, valido fino al dicembre 2016, per una spesa complessiva di 14.560 euro per dieci ore a settimana, 28 euro lordi all’ora. «Le risorse umane e professionali della dirigenza sanitaria dipendente - si motiva - sono insufficienti a consentire lo svolgimento dell’attività». La vicenda succede nell’azienda di via San Secondo, dove il bando era datato 30 dicembre e chi era interessato a partecipare aveva una finestra di 10 giorni per presentare la sua can- Rassegna del 05 febbraio.pdf PSICOLOGIA La psicologa ha avuto un contratto dall’Asl To1 per assistere gli anziani di oltre 65 anni di età con problemi psichiatrici didatura: dal 31 dicembre - giorno senza dubbio non proprio ideale per attirare l’attenzione di medici interessati - fino al 10 gennaio 2015. L’avviso era stati pubblicato solo sul sito dell’azienda. Il direttore del personale è pagina 33 Corrado Latino. La dottoressa che vince è Valentina Latino. L’indirizzo di residenza è lo stesso. La richiesta della necessità di una figura di quel tipo è del dipartimento di salute mentale, diretto da Vilma Xocco. La valutazione, si legge nel bando, si basava sul curriculum, la durata e la specificità dell’esperienza, un colloquio. Potevano partecipare i laureati in psicologia, con iscrizione all’Ordine e abilitazione. «Le domande - si legge ancora saranno esaminate dal direttore della struttura che potrà avvalersi, per l’individuazione dell’assegnatario, di altri dirigenti presenti nella stessa o in altra struttura». Di fatto, una scelta in autonomia del direttore del dipartimento di salute mentale. Il direttore generale dell’Asl To1 Giovanna Briccarello - che firma sia l’indizione dell’avviso pubblico sia la delibera di assegnazione dell’incarico (29 gennaio), dice di non aver notato che si trattava della figlia di Corrado Latino. «Firmo molte carte, non ho visto chi aveva vinto il bando. Tuttavia ho piena fiducia nella regolarità della pratica seguita da Latino, che giudico di grande competenza e correttezza». L’aspetto che riterrei condannabile, prosegue il direttore «sarebbe una discriminazione nei confronti di qualcuno. E mi sento di escludere che si sia verificato». © RIPRODUZIONE RISERVATA Sanità Socio-Assistenziale 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015 . Sport Cronaca .53 PORT S Ippica, il ministero non paga corse ritardate Il problema è sempre lo stesso, i mancati pagamenti del Mipaaf. Da novembre gli ippici non vedono le loro spettanze. Così ieri in tutta Italia le corse sono state ritardate di 10 minuti e a Vinovo, per la Tris, di 30 minuti. Molte scuderie sono costrette a far correre i cavalli in Francia e a causa del ridotto numero di partenti, le corse di ogni giornata sono passate da 8 a 7. [a.bru.] A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni [email protected] Inchiesta BARBARA MASI U ndici mesi per mettersi in regola: dal 1° gennaio 2016 scatterà la legge per cui le società sportive dilettantistiche e professionistiche dovranno essere dotate di defibrillatori semiautomatici e di personale formato all’utilizzo. Lo ha stabilito il Decreto Ministeriale del 24 aprile 2013, il cosiddetto “decreto Balduzzi” in materia di tutela sanitaria dell’attività sportiva, in seguito ad alcune morti note per arresto cardiaco nello sport professionistico. In arrivo, dunque, un altro onere sulle spalle delle dirigenze sportive: l’acquisto di uno o più defibrillatori a seconda dell’estensione della struttura e la loro manutenzione; la formazione di un numero sufficiente di persone in grado di utilizzarlo e l’attività di “retraining” ogni due anni; la condivisione di una rete di emergenza territoriale inclusa la Centrale Operativa 118 competente. Tra legge e buon senso Oggi in campo Defibrillatori negli impianti C’è ancora molto da fare Valenti, un po’ di Chieri al Viareggio Obbligatori dal 2106, ma non tutte le società ne sono dotate Il torneo di Viareggio da sempre sforna piccoli campioni e li consegna al calcio che conta, quello del professionismo. Per molti atleti dilettanti è un sogno giocarlo e pure un’opportunità da non perdere vista l’abbondanza di talent scout sui campi toscani. Lo sa bene Diego Valenti del Chieri, unico piemontese del girone A ad essere stato convocato nella rappresentativa di serie D di mister Gentilini. Valenti, classe ’96 e già 4 reti quest’anno in maglia biancoazzurra, oggi affronterà con la selezione dei dilettanti i messicani del Santos Laguna: dopo il successo all’esordio, la nazionale di D in caso di vittor i a av re b b e un piede negli ott a v i . Analogo Diego Valenti discorso 19 anni per il Torino, inserito nello stesso gruppo, in campo oggi contro l’Empoli(partita trasmessa in diretta su Rai Sport 1). In attesa della stimolante sfida tra i giovani dilettanti ed i granata in programma sabato. Anche in caso di superamento del turno della rappresentativa di D e dunque di ulteriore permanenza di Valenti in terra toscana, il Chieri ha già deciso di non chiedere il rinvio della sfida di campionato contro il Borgosesia che dunque si disputerà regolarmente al «De Paoli» domenica alle 14.30. Intanto nel recupero della partita del girone A di Eccellenza rinviata per neve, l’Aygreville ha superato il Gassinosanraffaele per 1-0 con dunque l’undici di Gatta sempre a metà classifica a quota 30. Il modello Le17piscine sonoanorma 1 Nel febbraio del REPORTERS Corsi di formazione «Un bell’impegno per il mondo sportivo in cui ho coinvolto l’assessore alla Sanità Antonio Saitta – afferma Gianfranco Porqueddu, presidente CONI Piemonte –: stiamo pensando all’attivazione di corsi di formazione a cura di CONI, Sanità Regionale e FMSI, allo stanziamento di risorse economiche e a un accordo con i produttori di defibrillatori». Costi e necessità Il costo di un defibrillatore semiautomatico si aggira intorno a un migliaio di euro, la formazione di un gruppo di 24 persone (4 ore con rilascio dell’attestato) a circa 1800 euro. L’ennesima “legge carico/ scarico” di responsabilità o davvero una norma salvavita? «La defibrillazione precoce eseguita dai presenti costituisce uno dei quattro anelli fondamentali della cosiddetta Catena della Sopravvivenza – La piscina Monumentale di corso Galileo Ferraris è stata tra le prime a dotarsi di un punto salvavita spiega Paolo Angelino, cardiologo Dirigente I Livello dell’Ospedale di Rivoli e membro dell’IRC, società impegnata nei corsi sulla rianimazione cardiopolmonare avanzata e nell’insegnamento dell’uso dei defibrillatori al personale non sanitario -: attivazione precoce del sistema di soccorso, rianimazione cardiopolmonare, defibrillazione precoce da parte dei presenti e intervento dell’équipe sanitaria. Lo shock dovrebbe essere erogato entro 2 – 3 minuti al massimo dall’arresto cardiocircolatorio». Sotto il profilo della responsabilità, la legge dice che «l’attività di soccorso non rappresenta per il personale formato un obbligo legale». Gli obblighi sanitari «L’obbligo è previsto soltanto per il personale sanitario - aggiunge Gian Pasquale Ganzit, direttore di Ricerca all’Istituto Sci Sestriere stravince sulle piste di casa Lo Sci Club Sestriere ha vinto sulle piste di casa il Trofeo Europe Assistance, quarta prova del Campionato Piemontese Bravo Intesa SanPaolo: al secondo posto l’Olimpionica Sestriere, al terzo lo Ski Team Jovenceaux. Nella categoria Baby Sprint, il successo è andato a Marta Cevrero (Scuderia Sestriere) e Niccolò Romeo (Immersion Alp Club). Giorgia Cavallo (Ski Team Jovenceaux) e Andrea Torriano (Olimpionica Sestriere) hanno vinto tra i Baby, Sofia Gallone (Olimpionica Sestriere) e con Federico Cevrero (Scuderia Sestriere) tra i Cuccioli. Alice Picone (Olimpionica Sestriere) e Alberto Costa (Sestriere) si sono imposti nella categoria Ragazzi, mentre Chiara Ponte (Sestriere) ha vinto tra le Allieve al pari di Enrico Bersano Begey (Sportinia). Tra i Giovani, i migliori sono stati Martina Monaco (Sansicario) e Alessandro Marchiaro (Sestriere), Leo Pelissero (Bussoleno) ha vinto nella categoria Master A, Giuseppe Paulon (Olimpionica Sestriere) tra i Master B. Tra le Master C, successo per Claudiua Bassetti (Jovenceaux). Prossima tappa il Trofeo Ski Team Jovenceaux, domenica, sulla pista del Bourget a Sauze d’Oulx. [D.LAT.] Rassegna del 05 febbraio.pdf Sulla «Stampa» legge di oneri e responsabilità. Il decreto ministeriale del 1982 in materia di tutela sanitaria dell’attività sportiva, dopo varie modifiche, è approdato alle recentissime Linee Guida (D.M. 8 agosto 2014) volte a superare una serie di difficoltà interpretative riguardo la pratica non agonistica. «Ciò nonostante la normativa resta confusa ed esagerata – afferma Gianfranco Porqueddu, presidente Coni Piemonte – in attesa di un accordo fra Ministero, Coni e assessorati sulle norme da attuare sul territorio». Secondo la legge, sono tenuti alla certificazione sanitaria per «attività sportiva non agonistica» tutti i soci e i tesserati delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate a federazioni ed enti riconosciuti dal Coni, sia che pratichino effettivamente attività sportiva, sia che svolgano semplicemente vita sociale, ad esempio giocando a carte. La certificazione medica «Il certificato medico, rinnovato annualmente, viene rilasciato dal medico o pediatra di base ai propri assistiti oppure da uno specialista in Medicina dello Sport – spie- te, con reati di omicidio colposo o lesioni colpose per omesso controllo a carico del presidente del circolo Su Stampa.it Giovedì 15 gennaio il nostro sito ha dato notizia della morte in seguito ad un malore di un tennista non agonistica che stava giocando al Nord Tennis. 1 ga Piero Astegiano, direttore dell’Istituto di Medicina dello Sport di Torino - con una novità secondo l’ultima modifica ministeriale: la prima visita clinica comporta anche un elettrocardiogramma a riposo che a discrezione del medico potrebbe non essere mai più richiesto. Una variante molto contestata: i medici di base non dotati di elettrocardiografo sono costretti a prescrivere la richiesta e a intasare le strutture del servizio sanitario nazionale. Con costi ulteriori per l’ente e per il cittadino». La certificazione va poi depositata presso l’associazione sportiva, responsabile della mancata produzione sotto il profilo sanitario, fiscale, penale. I risvolti fiscali «La mancanza di tale documentazione potrebbe contribuire a far disconoscere la qualifica di ente sportivo e a incorrere in pesanti sanzioni – aggiunge Federico Moine, commercialista ed esperto del settore no profit -: si riscontrano non poche associazioni e società che si qualificano come sportive dilettantistiche la cui attività principale non è sportiva bensì di tipo ricreativo o commerciale. Pertanto la certificazione sanitaria costituisce un indicatore dell’effet- tivo svolgimento dell’attiv sportiva dilettantistica e qu di della legittimità a gode delle agevolazioni fiscali». I rischi penali «Il direttivo dell’associazio deve dare la disposizione a tutti i soci – dichiara Stefano Comellini, penalista e consulente Coni -. L’assenza del documento è elemento di responsabilità qualora il soggetto abbia lesioni gravi o incorra nella morte con reati di omicidio colposo lesioni colpose per omes controllo a carico del presidente e di chi ha specifica competenza nella corretta acquisizione del documento. Respons Calcio Ecco le cinque imprese candidate a ricostruire il Filadelfia IVANA CROCIFISSO Sono stati resi noti nel pomeriggio di ieri, in occasione della prima seduta pub- questi non è proveniente dal Piemonte, quello che vede la sinergia tra I.C.I Impianti Civili Industriali, Pre System e Italgreen (rispettivamente di no di un comportamento anomalo grave. Quello che conta è “essere a norma” per intervenire con la massima tempestività: un primo passo verso la sensibilizzazione individuale all’azione del soccorso». imprese avranno ancora dieci giorni per presentare le necessarie integrazioni o saranno informate dell’eventuale esclusione. In una seconda se- La prima puntata dell’inchiesta nei circoli dopo la morte per infarto di un tennista dilettante era stata pubblicata il 23 gennaio 1 di Medicina dello Sport di Torino -. La responsabilità legale riguarda la presenza o meno di un defibrillatore funzionante e di una persona in grado di usarlo, ma non la pratica in sé a me- Le responsabilità del club Conferma anche il penalista Stefano Comellini, consulente CONI: «Il personale formato non è in posizione di garanzia: il mancato intervento, anche per ragioni emotive, non è imputabile. Possono piuttosto ricadere sulla società le responsabilità riguardanti la dislocazione dei dispositivi di intervento: basti pensare ad esempio a una gara di sci o a un allenamento di ciclismo, in estensione territoriale. Inoltre non per tutti gli sport è valida l’attuazione della legge dal 1° gennaio: alcune federazioni possono aver disposto date anticipate». 2014 al Palanuoto di via Filadelfia si era sfiorato il dramma durante i Campionati Regionali Master quando il quarantaseienne umbro Francesco Damiani fu colpito da un malore. Un anno dopo, il mondo acquatico torinese è diventato il modello di riferimento per tutto il panorama sportivo locale perché la maggioranza delle strutture tra città e provincia sono ora dotate di defibrillatore, grazie al «Progetto Vita Piemonte» e al contributo della «Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi». La prima piscina comunale a dare l’esempio è stata la Monumentale di corso Galileo Ferraris, il 4 luglio dello scorso anno. «Ci siamo mossi sul territorio urbano ed ora tutte le diciassette piscine pubbliche di Torino sono cardioprotette, ma anche i maggiori impianti privati sono muniti di defibrillatore, un dispositivo che può rilevarsi cruciale per salvare una vita», spiega il presidente della Onlus «Piemonte Cuore», Marcello Segre. [A.DOL.] ACCOSSATO-CROCIFISSO Il caso Cerea e le pari opportunità Regole e abitudini Una nuova carta europea per i diritti delle donne Il Cerea ha modificato lo Statuto che vietava l’attività sportiva alle donne nel 2013 Oggi cerca nuovi spazi PAOLO MORELLI Nella Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport si ripete un principio che appare quasi lapalissiano: lo sport deve essere per tutti. Le pari opportunità devono essere garantite anche nei momenti di vita quotidiana, dagli accessi alle strutture alla suddivisione dei locali. Tante piccole cose che, messe insieme, costruiscono uguali diritti. Ieri la Uisp ha incontrato l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Torino, Ilda Curti, per alcuni scambi di idee. Tra i principi messi in evidenza c’è quello di garantire alle donne le stesse possibilità di praticare sport riservate agli uomini. Una questione che emerge in diversi club come, ad esempio, la Cerea nel canottaggio. Già nel 2013, la società ha eliminato dallo Statuto, su richiesta del Comune di Torino, una norma che riservava l’accesso esclusivamente agli uomini. Nonostante qualche resistenza, come spesso accade nei momenti in cui si cambiano consuetudini vecchie di anni, il regolamento è stato aggiornato. Il problema, però, sembra ora riguardare la disponibilità di spazi. La Cerea deve ampliare l’edificio che, in una delle prime pagina 36 ipotesi, si dovrebbe allargare verso il Borgo Medievale. Servono però le autorizzazioni. Le socie che al momento risultano iscritte utilizzano una stanzetta per cambiarsi, ma non hanno a disposizione – per ora – delle docce, che devono essere utilizzate a turno con gli uomini. Stesso problema che si ripete con i corsisti, adulti e ragazzi, che frequentano il circolo. Certo, le nuove socie avrebbero sperato in qualcosa di più, ma anche in funzione della prossima Silverskiff (che ogni anno è sempre più partecipata) l’ampliamento diventa sempre più necessario. Sanità Socio-Assistenziale 12 38 .Vercelli e provincia STAMPA .LA GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015 IL REPARTO DELL’OSPEDALE VERCELLESE ATTENDEVA DAL 2011 GATTINARA Con 1,3 milioni Dialisi si rifà il look Avis, la crisi porta un calo di donazioni L’Asl vende al Comune la Roggia Molinara e trova i soldi per il restauro ROBERTO MAGGIO VERCELLI Quasi un milione e mezzo di euro per ristrutturare il reparto di Dialisi al Sant’Andrea. L’intervento sarà possibile grazie alla vendita dei terreni della roggia Molinara Sud dall’Asl al Comune di Vercelli: in questi giorni l’azienda sanitaria ha incassato la seconda tranches di pagamento, pari a 1,358 milioni, che servirà a migliorare efficienza e prestazioni dell’ospedale vercellese. Lo dice l’accordo di programma sottoscritto nel 2008 tra Regione, Comune e Asl per la valorizzazione e alienazione del patrimonio aziendale: lo scopo di questo patto è il recupero di risorse, e nel contempo il miglioramento delle prestazioni sanitarie. Il restyling Come stabilito dal Piano triennale delle opere pubbliche Asl 2013/2015, l’introito relativo a questa vendita sarà utilizzato per opere di adeguamento, ristrutturazione e riqualificazione di Dialisi, un reparto fondamentale utilizzato quotidianamente dai pazienti sottoposti al delicato processo di depurazione del sangue: «Questa è la dimostrazione - sottolinea il direttore generale Fede- Al Sant’Andrea Due camerette per neonati grazie a Abio e Enel Cuore REPORTERS Il reparto Dialisi necessita da tempo di una ristrutturazione rico Gallo - del costante impegno, anche da un punto di vista strutturale, nei confronti del Sant’Andrea». Soddisfazione espressa anche dal sindaco di Vercelli Maura Forte: «Riscontriamo che l’operatività del Comune può, in quest’occasione, contribuire al continuo miglioramento del nostro ospedale». Possono ritenersi contenti anche i rappresentanti vercellesi dell’Aned, Associazione nazionale dializzati e trapiantati, che fin dal 2011 portano avanti la loro battaglia per una ristrutturazione ex novo di Dialisi: «Il reparto presenta ora una situazione di forte degrado edilizio - spiega il delegato provinciale Pier Alberto Napoli -. Ci sono infiltrazioni dal tetto, gli spogliatoi non possono essere chiamati tali, il macchinario per l’osmosi va spesso in blocco. Una situazione insostenibile, per questo sia Brignoglio sia Gallo sono sempre stati d’accordo sulla necessità di avere un centro dialisi adeguato. Finalmente i nefropatici avranno la possibilità di dializzare in un reparto confortevole». Il reparto di Pediatria del Sant’Andrea si arricchisce grazie alla generosità dell’Abio. L’Associazione per il bambino in ospedale ha donato al presidio vercellese alcuni arredi per completare due camerette di degenza per neonati, comprensive di secondo letto per i genitori, e una sala visita. L’acquisto è stato possibile grazie alla partecipazione a un’iniziativa promossa da Enel cuore onlus, che attraverso una commissione ha valutato positivamente il progetto presentato finanziandolo con 15 mila euro. La scelta Lo scorso 11 dicembre, nella sede Enel di Vercelli, è stato consegnato l’assegno, e nelle settimane successive sono stati montati gli arredi in Pediatria: «Più di un anno fa racconta la presidente dell’associazione Chiara Borra siamo stati contattati dai re- LO SCRITTORE MARCO BIANCHI IN CATTEDRA ALLO SCIENTIFICO A lezione di cibo con lo chef ricercatore E’ conosciuto come «lo chef ricercatore» per sua passione bipartisan: il microscopio e la cucina. Quale motivo migliore per tenere una lezione agli alunni del Liceo scientifico Avogadro di Vercelli? Stiamo parlando di Marco Bianchi, classe 1978, volto noto come divulgatore della Fondazione Umberto Veronesi. Tra scienza e didattica Bianchi si occupa di scienza ma anche di didattica e di nutrizione e va spesso nelle scuole per incontrare i ragazzi. Agli alunni delle classi (1a e 2a sportivo) e 2a scienze applicate venerdì in aula magna parlerà quindi di come una dieta sana ed equilibrata possa non solo giovare alla salute, anche a migliorare le prestazioni sportive. Cucina, che passione E tutti sanno, genitori, docenti e ancor più gli adolescenti come oggi mangiare in modo corretto non siano noioso, anzi può essere utilissimo. Basterebbe imparare da Bianchi che racconta di come da sempre abbia avuto passione per la cucina (tanto da accompagnare curioso la madre al mercato) e di metter mano ai fornelli con acqua e farina da piccolo con alimenti più importanti da grande. E poi, di- Rassegna del 05 febbraio.pdf Marco Bianchi durante un incontro alla libreria Mondadori pagina 37 sponsabili locali dell’ente perché, insieme con altre onlus del territorio, eravamo stati scelti come possibili destinatari del denaro per la realizzazione di un progetto in linea con la nostra missione: l’intrattenimento dei piccoli pazienti e delle famiglie, per rendere l’ospedale a misura di bambino». Sono 12 anni che Abio e Asl collaborano garantendo grazie alle donazioni un allestimento più accogliente e colorato di diversi reparti. «Ancora una volta la onlus ha mostrato sensibilità nei confronti della nostra struttura - afferma Federico Gallo, direttore generale Asl assicurando un importante sostegno per rendere più confortevoli i luoghi di cura». «L'aiuto quotidiano dei volontari Abio, che intrattengono i bimbi in reparto e in sala d'attesa è per noi fondamentale - conclude Elena Uga, responsabile Pediatria -. Il loro apporto migliora anche l’attività degli operatori». [R.MAG.] ventato grande, la stessa passione per i fornelli si è traslata alla scienza e al microscopio. Per gli sportivi Agli sportivi Bianchi parlerà di come l’attività fisica oltre a bruciare i grassi rilasci endorfine e faccia tornare il buonumore. L’esercizio, però, non basta, se non si accompagna a un’alimentazione corretta. Ad esempio perché ricorrere agli integratori quando possiamo ricorrere alla natura? Agli alunni sarà dato spazio per domande e quesiti. Sicuramente chiederanno a Bianchi se, accanto alle fibre, frutta secca e semi oleosi, frutta e verdura – i cibi che consiglia anche sulle sue pubblicazioni – potranno avvicinarsi al piatto che di solito amano di più, la pizza. Anticipiamo la sua risposta. Sì purché preparata con la farina integrale. [R. V.] Una sezione sempre più «social» e dedita ai volontari, ma che per la prima volta registra un calo di donazioni, complice anche la crisi economica. E’ il ritratto dell’Avis di Gattinara, emerso durante l’assemblea dei soci che ha tracciato un bilancio di numeri e attività del 56° anno di fondazione. Il prelievo è social Nell’anno che si è appena concluso l’Avis di Gattinara ha realizzato diciotto sedute di prelievo, in cui i soci sono stati convocati tramite cartoline, sms, Web e Facebook. Durante l’anno passato sono state raccolte 806 sacche di sangue, circa il 6 per cento in meno rispetto alle 863 del 2013; i donatori effettivi al 31 dicembre 2014 erano 410, dieci in meno dell’anno prima. «Sono calate le donazioni – dice il presidente dell’Avis gattinarese, Fulvio Bossino -, anche se la riduzione non è drammatica. I motivi? Di sicuro hanno inciso negativamente le varie restrizioni dovute al West Nile Virus (Wnv), questo agente patogeno che ha portato all’esclusione automatica per alcuni mesi dei soci che hanno soggiornato in alcune province italiane. Un altro elemento già presente da tempo è la protratta crisi economica, che stressa le persone sul piano lavorativo e le rende timorose rispetto ai datori di lavoro, nel richiedere loro la giornata libera per la donazione». Il bilancio è comunque positivo, sia per la «fedeltà» dei donatori all’appuntamento periodico con i prelievi, sia per le varie manifestazioni a cui partecipato l’Avis, sponsorizzando eventi sportivi, culturali ed organizzando momenti di incontro per i soci. «Grazie agli incontri con gli avisini al di fuori delle donazioni – conclude Fulvio Bossino -, si sta sempre più rinsaldando l’amicizia e il dialogo tra le persone; questo è significativo, perché il gesto della donazione non rimane isolato ma si inserisce in una rete sociale che completa l’azione dell’Avis nella nostra comunità, contribuendo al benessere delle [G. OR.] persone». Sanità Socio-Assistenziale
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