SaviglianodifendeEmodinamica

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LA STAMPA
GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015
.
Cuneo e provincia .41
In breve
SANITÀ: MOBILITAZIONE DELL’ ASSOCIAZIONE AMICI DELL’OSPEDALE
Savigliano difende Emodinamica
L’assessore regionale ha annunciato che nella Granda ne resteranno due: Cuneo e Verduno
Ottimi
risultati
ANDREA GIACCARDI
SAVIGLIANO
«Giù le mani da Emodinamica». L’intimazione arriva dagli «Amici dell’Ospedale di
Savigliano», associazione che
da quattro anni raccoglie fondi per l’acquisto di strumentazione medica per il «Santissima Annunziata». Con una
lettera del suo presidente
Ezio Nava s’inserisce nel dibattito sul futuro dei reparti
di Emodinamica in provincia,
dopo la richiesta di potenziare il servizio all’ospedale
«San Lazzaro» di Alba avanzata da amministratori e politici di Langhe e Roero.
Replica da Alba
«LaRegione
hagiàdeciso»
A sostegno
della richiesta
di mantenere
a Savigliano il
reparto di
Emodinamica
gli Amici
dell’ospedale
portano dati
statistici
molto
soddisfacenti
La Regione
Richiesta respinta dall’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, che tuttavia ha
ribadito la volontà di trasferire l’Emodinamica saviglianese nell’ospedale di Verduno,
una volta «completata e reso
operativa la struttura». Al rifiuto della Regione a un ampliamento di orario, si sono
moltiplicate le reazioni degli
amministratori albesi, alcuni
dei quali hanno sostenuto come si corra il rischio di un
«potenziamento assurdo di
Savigliano».
L’attività nel 2013
«Nel 2013 (ultimo dato disponibile), nel reparto di Savigliano sono state eseguite
727 coronografie, 521 angioplastiche, 155 trattamenti di
infarto, mentre ad Alba i numeri scendono rispettivamente a 300, 184 e 9» scrive
Nava, che nella sua lettera
prende di mira «i politici che
non portano dati concreti a
supporto delle proprie tesi»
e, indirettamente, replica alle dichiarazioni che arrivano
dall’Albese –. Il nostro ospedale opera nel rispetto di tutti i parametri previsti dalle
normative. Perché l’attività
di Emodinamica dovrebbe
essere spostata a Verduno,
in considerazione degli ottimi risultati ottenuti nella
Struttura Complessa di Cardiologia del Santissima Annunziata?».
Alle osservazioni circa la
difficoltà per un cittadino
dell’albese di raggiungere
Savigliano e Cuneo (le due
strutture dove attualmente
è garantito il servizio di
Emodinamica 24 ore su 24), il
presidente degli «Amici dell’Ospedale di Savigliano» ha
replicato sostenendo l’importanza della posizione baricentrica del «Santissima Annunziata» per tutta l’area di pia-
nura del cuneese.
«Siamo pronti a dare battaglia per la difesa del nostro
ospedale e della nostra Emodinamica, anche in considerazione della vastità del territorio
(che deve fare i conti anche con
una viabilità difficoltosa), che
va da Chianale fino a Carmagnola, servendo centri importanti e popolati come Saluzzo,
Fossano, Racconigi e ovviamente il Saviglianese», scrive
ancora il presidente.
A Saluzzo da oggi
Apre ambulatorio dedicato
allo scompenso cardiaco
Oggi dalle 9 inizia l’attività il
nuovo ambulatorio voluto
dall’Asl Cn 1 nel reparto di
Medicina interna dell’ospedale di Saluzzo. Sarà dedicato
alla gestione dello «scompenso cardiaco» e riceverà i pazienti ogni giovedì. Il responsabile del nuovo servizio è il
cardiologo Mauro Feola. All’ambulatorio è possibile eseguire eco e cardiografie, test
da sforzo «e tutti gli interventi diagnostici di primo livello
in generale» chiariscono dall’azienda sanitaria.
Nei piani dell’Asl, la novità
permette un maggior collegamento con il territorio. «La
nostra azienda – spiega il direttore generale Gianni Bonelli – sta investendo molto.
Ad esempio, sul problema del-
Il «Civile» a Saluzzo
lo scompenso, per i pazienti più
gravi, abbiamo avviato un progetto di telemedicina per ora su
Mondovì, Ceva, Dogliani. Fossano e Cuneo. Anche negli ambulatori per la cronicità che
stiamo avviando, grazie alla
sensibilità della Fondazione
della Cassa di risparmio di Saluzzo, saranno trattati direttamente dai medici di medicina
generale casi meno gravi, di pazienti con patologie di diabete e
scompenso. Il nuovo ambulatorio credo rappresenti un apprezzabile servizio per tutta
l’area Saluzzese».
Il sindaco Mauro Calderoni è
soddisfatto: «La sinergia tra i
Pronto soccorso di Saluzzo e
Savigliano ha già fatto aumentare i passaggi al nostro ospedale oltre i 20 mila. Le sale operatorie, dopo gli ultimi aggiustamenti, lavorano a pieno regime. C’è questo nuovo ambulatorio e potrebbero arrivare ulteriori novità. L’Asl si è impegnata molto».
[A. G.]
L’ha ribadito anche
l’assessore regionale
Antonio
Saitta:
«Quando Verduno sarà completato e operativo, avrà una Emodinamica: sarà quella
che attualmente è
operativa a Savigliano
e che verrà trasferita
nel nuovo presidio».
Ma i tempi di questa
operazione nessuno li
conosce con esattezza: il cantiere del nuovo ospedale è in piena
attività e il trasloco
ancora tutto da organizzare. «Proprio per
questo motivo abbiamo chiesto alla Regione di autorizzare il
servizio h24 dell’emodinamica già attiva ad
Alba - dicono gli esponenti del centrodestra
albese, promotori
dell’iniziativa che sta
suscitando varie reazioni -. Abbiamo la
rassicurazione da parte dell’Asl che ciò non
costerebbe neppure
un euro in più, mentre
potrebbe salvare molte vite». Una posizione condivisa da tutti,
a partire dai sindaci di
Alba e Bra che non
hanno affatto gradito
la risposta piccata dell’assessore Saitta, che
ha detto: «Ad Alba
l’Emodinamica non
c’è mai stata e non dovrebbe esserci». «Saitta dice una falsità - ribatte l’europarlamentare Alberto Cirio
-. La delibera di marzo
2013 attualmente in
vigore prevede l’Emodinamica ad Alba e
Savigliano fino all’accorpamento a Verduno. Visto che è a costo
zero, è inspiegabile
non voler autorizzare
l’attivazione del servizio h24».
[R. F.]
Cervasca
È morto l’ex meccanico
partigiano in val Grana
Si svolgono oggi, alle 10
nella parrocchiale di S. Croce
a Cervasca, i funerali di Giovanni Veglia, 89 anni, partigiano «Giannetto», morto alla residenza Montserrat a
Borgo. Originario di Castelletto Stura, durante la seconda guerra mondiale si unì alle
brigate partigiane in val Grana. Catturato dai tedeschi,
prigioniero in Francia, riuscì
a fuggire. Nel dopoguerra fu
artigiano meccanico con officina in via Schiapparelli a
Cuneo. Grande appassionato
di montagna, lascia la moglie
Elda Olivero, le figlie Daniela,
Carla e Luisa.
[MT. B.]
1
Cacciatore denunciato
Abbatte un capriolo
in area protetta
1I
carabinieri di Govone
hanno denunciato un cacciatore di 47 anni di Bra sorpreso con un capriolo abbattuto
in area protetta. Gli è stato
anche contestato l’utilizzo di
un fucile calibro 22, vietato
per l’attività venatoria, e
l’omessa custodia di armi per
aver lasciato una seconda arma incustodita in auto. [I. C.]
Bra
È morta la mamma
di un vigile del fuoco
Si svolgono oggi, alle 14
nella parrocchiale di San
Giovanni, i funerali di Margherita Gotta, vedova Dogliani, 90 anni, mamma di
Gianfranco, Cristina e Sergio, quest’ultimo per anni responsabile del distaccamento braidese dei vigili del fuoco volontari.
[V. M.]
1
Cuneo
I fatti di Parigi
analizzati in un incontro
1 «Je suis? Domande dopo
i fatti di Parigi». È l’incontro
di domani, alle 21, nella sala
incontri di via Bono 5. Interverrà Rodolfo Casadei, giornalista e scrittore.
[L. B.]
NECROLOGIE
Il personale medico infermieristico
OS ed amministrativo del reparto di
Medicina Interna, Day Hospital ed
Ambulatori dell’ospedale di Mondovì
partecipa al dolore della dottoressa
Maria Gabriella Nallino per la perdita
del marito
ing. Gianni Bodini
– Mondovì, 4 febbraio 2015
LA FOTO INVIATA DAI NIPOTI
La storia di Domenica Conte
la ultracentenaria originaria
di Cuneo, che ha presentato
un decreto ingiuntivo, attraverso l’associazione Agitalia,
alla Banca d’Italia per un Bot
del 1888 di 10 lire che oggi vale
3700 euro, ha un piccolo seguito. I nipoti hanno inviato a
La Stampa una foto della loro
nonna. «Un’immagine a cui lei
è molto legata - spiega la nipote Elisabetta Murru - che la ritrae allo zoo di Roma, dov’era
andata con il nonno, mentre
tiene in braccio un cucciolo di
leone».
Domenica lasciò Cuneo,
dov’è nata nel luglio del 1909,
appena ventenne, dopo il matrimonio con un carabiniere
bolognese in servizio in città.
Oggi vive con i figli a Modena.
Sono stati i nipoti a trovare,
mentre sgomberavano una casa di loro proprietà, il vecchio
Bot, in un cassetto.
Per informazioni relative alla
riscossione di titoli di credito
pubblici anche molto vecchi nel
tempo (quali ad esempio: bot, libretti bancari e postali, buoni
postali, polizze assicurative) è
sufficiente scrivere all’Associazione Agitalia ([email protected]) per ricevere telematicamente e gratuitamente tutte le
informazioni. Oppure si può visitare il sito www.agitalia.info
dove nella sezione FAQ è possibile reperire importanti informazioni.
[A. F.]
Rassegna del 05 febbraio.pdf
lucazanini.it
“Ecco la nostra nonna
in causa per un Bot del 1888”
La giovane Domenica Conte allo zoo di Roma: ora ha 105 anni
pagina 34
Sanità Socio-Assistenziale
12 45 67 18
42 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015
Gli abbandoni soprattutto nei professionali
La scuola perde uno studente su tre
Saper spendere
Simonetta
I presidi: servono orientamento, psicologi e rinforzo di italiano per gli stranieri
manutentori di veicoli a motore.
Alla fine perdiamo circa il 20%
dei ragazzi». Le ragioni? «Abbiamo molti ragazzi stranieri arrivati da poco in Italia, è un fenomeno
che nel tempo è andato aumentando. Per ovviare alle loro difficoltà servirebbe un forte investimento sulla lingua italiana. Le
difficoltà sono lì, non i concetti».
il caso
MARIA TERESA MARTINENGO
richiamare l’attenzione sul tasso di dispersione scolastica ci ha
pensato pochi giorni fa il rapporto Eurispes. La situazione
italiana rispetto all’Europa è
ben poco brillante: 17% contro
l’11,9 europeo. Ma peggio ancora vanno le cose secondo un
altro osservatorio privilegiato, quello della rivista specializzata «Tuttoscuola»: in provincia di Torino dei 19.700 studenti iscritti in prima superiore nel 2009/10 solo 14.131
sono arrivati al traguardo cinque anni più tardi: 5.569 si sono persi (o sono rimasti indietro), uno sconfortante 28,3%,
in linea con la media nazionale secondo «Tuttoscuola»
(era il 37% nel 2000...). A livello nazionale, poi - sempre secondo «Tuttoscuola» - si va
dal 18,4% del liceo classico, al
21,3% dello scientifico, al 28,1
dei tecnici fino al 38,1degli
istituti professionali.
A
In fuga
Strategie
Spesso negli
istituti
professionali
i ragazzi
arrivano già
scottati da
esperienze
deludenti e
non hanno
più fiducia
nella scuola e
in se stessi
Conoscere i problemi
«Ma quando arrivano da noi,
molto spesso, sono già “dispersi” da altre scuole», spiegail
preside dell’Istituto professionale per meccanici Birago, Lu-
19.700
14.131
in prima
in quinta
Tanti erano gli studenti
iscritti alle classi prime
delle superiori
nell’anno 2009/10
Nell’anno 2013/14, in
quinta, il 28,3 per
cento degli studenti
mancava all’appello
ciano Ravetta. «Per noi il dato significativo è quanti ne portiamo
al diploma o almeno alla qualifica. Facciamo un buon lavoro con
progetti mirati e i dati sono migliorati: ne recuperiamo tanti,
ma vorremmo fare di più». Il perché è nella «struttura piramidale» della scuola. «Abbiamo dieci
classi prime e cinque quinte:
molti si fermano alla qualifica regionale, al terzo anno. Diventano
All’Istituto professionale per il
commercio, turismo e le attività
sociali Giulio, la preside Giulia
Abbio spiega che «in questi anni
contro la dispersione abbiamo lavorato a partire dall’idea che fino
a 16 anni è scuola dell’obbligo: abbiamo impostato i programmi su
un percorso biennale, non fermiamo i ragazzi in prima. Nei
professionali arrivano spesso ragazzi senza fiducia nella scuola e
in se stessi: cerchiamo di usare
una didattica laboratoriale e
strumenti digitali per motivarli».
Per l’Asapi, associazione delle scuole autonome del Piemonte, il problema dispersione è all’ordine del giorno. «Lavoriamo
sull’orientamento - dice il presidente Tommaso De Luca -, che
viene fatto poco e non è solo dire ai ragazzi quali corsi esistono. E sul versante psicologico,
affinché si comprenda come
vengono fatte le scelte. Con un
gruppo di scuole superiori e di
medie partirà un progetto che
includerà focus group e questionari per capire meglio le ragioni del “disallineamento” tra
le aspettative degli studenti e la
realtà in cui poi si trovano».
Isee, incontro con studenti e atenei
Borse di studio, la Regione
alza la soglia di accesso
“Sarà fino a 21 mila euro”
L’assessore Cerutti
punta a raggiungere
il tetto massimo,
cautela dal Bilancio
Il riconoscimento di Tor Vergata
Sanità,ilPiemontepromosso
tralemiglioricinqueregioni
Borse di studio: la Regione
vuole alzare il tetto Isee fino a
21 mila euro.
L’ultima parola sarà affidata ad una delibera da discutere in commissione e da approvare in giunta. Ma ieri, durante l’incontro con i rappresentanti dei senati accademici e
dei consigli di amministrazione degli atenei piemontesi,
l’assessore regionale Monica
Cerutti ha preso un impegno
preciso. La premessa sono le
preoccupazioni espresse dagli studenti, con riferimento
alla riforma nazionale dei criteri Isee e alle ripercussioni
sull’assegnazione delle borse
di studio nel bando 2015-2016.
«Soglia massima»
Nel bando Edisu 2014/15 l’Isee
del nucleo familiare non poteva superare il limite di 19.596
euro - ha ricordato l’assessore
al Diritto allo studio -. In vista
dell’individuazione dei criteri
scana, Veneto, Trento, Emilia Romagna - con il miglior servizio sanitario. Giudizio lusinghiero e per
molti versi imprevisto, quello che emerge dal Rapporto Crea-Università di Roma Tor Vergata - in considerazione del commissariamento della Sanità e del
blocco delle assunzioni. Diversi gli indicatori per la
valutazione: utenti, professioni sanitarie, management aziendale, industria medicale, istituzioni. A
fronte di cinque Regioni «complessivamente eccellenti», tra cui la nostra, segue un folto gruppo di regioni con performance accettabili ed altre con performance progressivamente peggiori che comprende tutto il Meridione (eccetto la Basilicata). «Un risultato importante - commenta l’assessore Saitta -: il
merito va riconosciuto all’impegno di tutti gli operatori sanitari in questi anni difficili».
[ALE.MON]
che saranno contenuti nel bando
2015/16, abbiamo intenzione di
alzare il tetto fino al massimo
consentito dal decreto ministeriale, che nel 2014 era di
20.956,46 euro».
dove si fa presente che trattasi di
un’ipotesi in discussione, comunque vincolata all’analisi sullo
stanziamento delle risorse (per
ora non ancora quantificate).
Nuovi criteri
Il nodo delle risorse
Presa di posizione accolta con
cautela dagli uffici del Bilancio,
Rassegna del 05 febbraio.pdf
Come si premetteva, l’allungo
della Cerutti è legato a doppio filo
all’introduzione del nuovo meto-
Apericena
per 30 anni
di nozze
atilde e Giorgio festeggiano 30 anni
di nozze: «Matrimonio riuscito - scrivono e faremo “apericena” con
amici. Ha qualche ricetta?». Ecco qualche idea dal
libro di Elma Schena e
Adriano Ravera.
M
Bruschette crema olive
Ammollare 30 g di capperi
sotto sale in acqua per qualche minuti, scolarli bene.
Metterli nel mixer con 50 g
di olive taggiasche denocciolate, 4 filetti di acciuga, i
capperi e 2 cucchiai di timo
fresco. Tritare fino a ottenere una pasta liscia; trasferirla in una ciotola e incorporare prima un cucchiaio di senape in crema, il succo di
mezzo limone e poi, a poco a
poco, mezzo bicchiere di
olio d’oliva extravergine. Affettare del pane casereccio,
gratinare in forno da entrambi i lati e spalmarlo con
la crema.
Quadri di frittata
Cuocere in forno un peperone rosso, sbucciare, privare
dei semi. Lessare in acqua
salata 300 g di patate e
sbucciarle. In una capiente
padella scaldare qualche
cucchiaio d’olio d’oliva e soffriggere un porro affettato
fine. Unire 150 g di zucchine
a rondelle,cuocere per 10
minuti poi versare i in una
terrina. Nella stessa padella
scaldare altro olio e rosolare
250 g di melanzane tagliate
a listerelle. Salare, scolare
su carta assorbente, allargarne la metà sul fondo della padella; mettere sopra le
zucchine, il peperone, le melanzane rimaste e le fette di
patate. Sbattere 4 uova con
40 g di parmigiano e 2 punte
di basilico, versare sulle verdure. Cuocere a fuoco dolce
per 10 minuti, trasferire la
padella in forno acceso sul
grill per 2 o 3 minuti finché
la superficie sarà dorata.
Raffreddare, capovolgere in
un piatto, tagliare a quadri;
decorare con mezzo pomodoro ciliegia.
Sfoglia cotechino e...
1 Il Piemonte è tra le cinque regioni - insieme a To-
ALESSANDRO MONDO
[email protected]
REPORTERS
Nuovi criteri
Il nuovo metodo di calcolo dell’Isee, entrato in vigore in Italia
da gennaio, è più restrittivo rispetto al passato
do di calcolo dell’Isee, entrato in
vigore in Italia da gennaio e più
restrittivo rispetto al passato: la
decisione di alzare il tetto fino al
massimo consentito dal decreto
del Ministero, spiegano i collaboratori dell’assessore, equivale ad
una sorta di compensazione. E
questo, nonostante il biennio
2014-2015 abbia segnato un aumento dei vincitori delle borse
di studio (8.183 aventi diritto,
6.956 assegnatari) rispetto a
quello 2013-2014 (8.391 aventi
diritto, 4.775 assegnatari).
Sempre ieri, e sempre in termini di priorità, la Cerutti ha
annunciato percorsi di partecipazione degli studenti nella definizione di servizi e criteri di
pagina 35
accesso ai servizi: «Sul versante delle mense e delle residenze
universitarie abbiamo avviato
un approfondimento con le Università, cercando di comprendere anche la situazione attuale
nel Piemonte Orientale.
Trasporti potenziati
Inoltre stiamo cercando di creare dinamiche di trasversalità
tra assessorati regionali». È il
caso dei Trasporti, con il quale
è stata avviata un’analisi dei
flussi di provenienza degli studenti per rendere più agevoli i
loro spostamenti. Obiettivo: potenziare le linee più utilizzate,
su gomma e su ferro, e magari
prevedere agevolazioni.
In tegame scaldare 2 cucchiai di olio d’oliva, unire (a
piacere) 1 spicchio d’aglio,
una carota a dadini, una cipollina tritata e soffriggere.
Aggiungere 120 g di lenticchie, fare insaporire e coprire con brodo di carne, cuocere a calore moderato per
un’ora; poco prima di togliere dal fuoco, salare e pepare.
Nel frattempo lessare 1 cotechino di 300 g in acqua
punzecchiato con la forchetta. A cottura, spellarlo e tagliarlo a fette spesse 1 centimetro. Allargare 400 g di
pasta sfoglia surgelata, tagliarla a quadrati di 12 cm
Deporli in stampi di alluminio unti di olio, mettere al
centro una cucchiaiata di
lenticchie e 2 fette di cotechino. Richiudere unendo i
4 angoli, pennellare con uovo sbattuto. Cuocere in forno a 180° per 20 minuti. Si
può preparare in anticipo e
riscaldare all’ultimo .
Sanità Socio-Assistenziale
Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c
TORINO CRONACA
IX
la Repubblica GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015
PER SAPERNE DI PIÙ
Altre notizie e immagini
su torino.repubblica.it
Tav, valzer di nomine
Virano alla guida
della nuova società
LA CURIOSITÀ
Foietta potrebbe subentrare come commissario di governo
All’ex Rettighieri la responsabilità dell’alta velocità per il Sud
PAOLO GRISERI
Virano
sarà il nuovo direttore dell’organismo promotore
della Torino-Lione. La nomina
verrà ufficializzata nei prossimi
giorni. Il promotore è la società
che subentrerà a Ltf nella gestione della tratta internazionale e
che farà da stazione appaltante
per il tunnel da 57 chilometri tra
Susa e Saint Jean de Maurienne. Il
presidente del promotore sarà nominato dai francesi mentre alla
parte italiana spetta anche la nomina del direttore finanziario ancora da identificare. La nomina di
Virano era nell’aria da tempo e naturalmente ha suscitato le proteste dell’area No Tav. Il parlamentare grillino Marco Scibona sottolinea che il nominato è già commissario di governo e sarebbe
dunque in conflitto di interesse.
Ma Virano lascerà gli incarichi
aprendo la strada a nuove nomine.
Certamente l’architetto dovrà
lasciare il ruolo di commissario di
governo, di presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione e anche
di vicepresidente della Commissione intergovernativa italo-francese. Per i primi due incarichi è in
pole Paolo Foietta, dirigente dell’amministrazione provinciale
che in tutti questi anni ha seguito
la discussione sulla nuova ferrovia. Foietta fa anche parte dell’Osservatorio. Più incerto è il nome del futuro vicepresidente italiano della Cig. Se ne parlerà certamente a Parigi, il 24 febbraio
prossimo, in occasione dell’incontro bilaterale tra i governi italiano
e francese. Nella serie di incarichi
che verranno affidati nelle prossime settimane c’è anche un'altra
nomina che riguarda indirettamente la Torino-Lione. E’ quella
dell’ex direttore del cantiere di
Chiomonte, Marco Rettighieri, alla guida di due grandi opere le
Sud: l’alta velocità Napoli-Bari e la
tratta veloce Messina-CataniaPalermo. Oggi Rettighieri segue
le opere di Expo 2015 ma l’incari-
Il 21 febbraio la protesta
nazionale del movimento
a Torino. In piazza ci
saranno anche i sindaci
L’
ARCHITETTO MARIO
IL TUNNEL
I lavori di scavo della
galleria geognostica
di Chiomonte
co milanese dovrebbe concludersi con l’apertura della manifestazione il 1 maggio prossimo.
Nelle prossime settimane la vicenda Tav ha in calendario importanti appuntamenti. A fine mese
era stata annunciata la visita dei
primi ministri italiano e francese
al cantiere di Saint Martin la Por-
Il senatore di M5s
Scibona denuncia
l’incompatibilità
Dimissioni già pronte
Da “Croissant” a “Torino sweet home”
quattro idee vincenti per nuove start up
te dove sono iniziati i lavori di scavo della prima tratta del tunnel di
base, formalmente ancora una
parte dei tunnel geognostici previsti dalla fase di progettazione.
Nelle prossime settimane il Cipe
dovrebbe anche dare il via libera
al progetto definitivo aprendo le
procedure per la cantierizzazione
dei lotti. Sul fronte No Tav invece
è stata organizzata per il 21 febbraio a Torino una manifestazione nazionale di protesta che dovrebbe unire tutte le anime del
movimento, compresi i sindaci
della valle contrari all’opera.
UATTRO idee che potrebbero dar vita
ad altrettante aziende. Le hanno
avute i giovani torinesi che ieri hanno
vinto il contest “IoLavoro Start Up”,
promosso dalla Consulta dei Giovani del
Consiglio regionale e realizzata
dall’Agenzia Piemonte Lavoro con Talent
Garden e Fondazione Human+. Nel corso
dell’iniziativa, creata nell’ambito della
Garanzia Giovani, si sono sfidate nove idee e
una giuria specializzata ha premiato le
migliori quattro. Tra queste c’è “Croissant”,
un dispositivo pensato da un team di ragazzi
guidato da Cristina Iurissevich, 29 anni, che
serve a gestire al meglio la vita di casa. Dario
Timpani, 23 anni, invece ha proposto
Q
“Medienclub”, una realtà che aspira a
produrre videoclip e a occuparsi di spot e di
“guerrilla marketing”. Deborah Giaconella,
29 anni, ha lanciato “Ally Box”, una scatola
di benvenuto con cui gli albergatori
forniscono ai clienti tutto ciò di cui hanno
bisogno, senza costringerli a portarsi
oggetti più o meno ingombranti. Lavinia
Fanari, 27 anni, ha invece presentato
“Torino Sweet Home”, un sistema che fa da
mediatore tra chi ha un appartamento
vuoto e i turisti. Il Talent Garden di Torino
fornirà a tutti loro servizi e consulenze per
aiutarli a far diventare realtà le proprie idee.
(ste.p.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL CASO/AUTORIZZATE 24 MILIONI DI ORE NELL’ULTIMO TRIMESTRE 2014, QUASI LA METÀ DEL 2013
Rapporto Cisl: cassa integrazione in calo
<DALLA PRIMA DI CRONACA
STEFANO PAROLA
NA quantità elevata, ma pur
sempre inferiore ai 136 milioni dell’anno precedente e
ai 145 milioni del 2011 e del 2012.
È proprio questa flessione avvenuta tra ottobre e dicembre a rasserenare la Cisl, che nella sua analisi
approfondisce anche l’andamento
dei vari tipi di cassa integrazione:
rispetto al terzo trimestre del
2014, l’ordinaria è cresciuta del
27,7 per cento (8,8 milioni di ore richieste), la straordinaria si è più
che dimezzata (13 milioni, meno
57 per cento) e la cassa in deroga è
U
rimasta stabile (2,3 milioni).
Se si osserva la situazione a livello provinciale, però, il panorama
non è così uniforme: «Rispetto al
terzo trimestre 2014 risultano stabili le autorizzazioni ad Alessandria e Asti, mentre si notano sensibili miglioramenti a Biella e Cuneo,
come anche a Novara, dove però a
diminuire sono solo le richieste dell’industria», evidenzia Alessio Ferraris, segretario regionale della Cisl. E Torino? «Vi è un forte miglioramento, anche se va contestualizzato rispetto al dato del III semestre che era “drogato” dalla presenza delle autorizzazioni per la
cassa della Fiat-Chrysler», precisa
il sindacalista, che parla di «costante miglioramento» anche per
Vercelli e il Verbano-Cusio-Ossola.
Differenze esistono pure tra i vari settori che compongono l’economia piemontese: «Mentre restano
forti difficoltà nel metalmeccanico
e nell’editoria, si nota qualche miglioramento nel tessile e nel chimico-gomma-plastica», spiega
Ferraris. E aggiunge: «Anche edilizia e commercio, pur rimanendo su
livelli molto alti, sembrano delineare una tendenza alla riduzione
delle autorizzazioni».
Insomma, per la Cisl i dati sono
abbastanza positivi da poter parlare di «inversione di tendenza, sia ri-
spetto al trimestre precedente che
allo stesso periodo del 2013». Sono
soprattutto le performance di dicembre ad alimentare l’ottimismo
del sindacato. Le ore autorizzate
nell’ultimo mese dell’anno erano 7
milioni nel 2013 e sono scese a 5,5
milioni lo scorso anno. È quasi un
record, perché, nota la Cisl, «nelle
serie mensili dalla primavera del
2009 a oggi, si sono registrati numeri di ore autorizzate di poco inferiori solo nel mese di agosto».
Non solo: «Questa tendenza alla riduzione prosegue ormai da settembre, quando le ore autorizzate
avevano sfiorato i 13 milioni».
RIPRESA?
I dati del rapporto
Cisl sembrano un
buon segnale
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA POLEMICA/ HA VINTO UN BANDO PER TITOLI ED ESAMI DELLA TO1
All’Asl ora la psicologa è la figlia del direttore del personale
Un incarico di un anno
e che sarà retribuito
con 14 mila euro
La manager Briccarello “Ho
firmato, ma non mi sono
accorto che era parente”
SARA STRIPPOLI
L PADRE,
direttore del personale e affari generale, firma
come «proponente» la delibera che indice l’avviso pubblico. A
vincere il bando, per titoli e colloqui, è sua figlia. Che dal 1 febbraio ha assunto l’incarico di collaboratore esterno nell’ambula-
I
torio di psicogeriatria dell’Asl
To1 come «psicologa esperta in
valutazioni neuropsicologiche
di soggetti ultra 65enni che accedono per la prima volta al dipartimento di salute mentale».
Un incarico di un anno, valido fino al dicembre 2016, per una
spesa complessiva di 14.560 euro per dieci ore a settimana, 28
euro lordi all’ora. «Le risorse
umane e professionali della dirigenza sanitaria dipendente - si
motiva - sono insufficienti a consentire lo svolgimento dell’attività». La vicenda succede nell’azienda di via San Secondo, dove
il bando era datato 30 dicembre
e chi era interessato a partecipare aveva una finestra di 10
giorni per presentare la sua can-
Rassegna del 05 febbraio.pdf
PSICOLOGIA
La psicologa
ha avuto un
contratto
dall’Asl To1
per assistere
gli anziani di
oltre 65 anni
di età con
problemi
psichiatrici
didatura: dal 31 dicembre - giorno senza dubbio non proprio
ideale per attirare l’attenzione
di medici interessati - fino al 10
gennaio 2015. L’avviso era stati
pubblicato solo sul sito dell’azienda.
Il direttore del personale è
pagina 33
Corrado Latino. La dottoressa
che vince è Valentina Latino.
L’indirizzo di residenza è lo stesso. La richiesta della necessità di
una figura di quel tipo è del dipartimento di salute mentale,
diretto da Vilma Xocco. La valutazione, si legge nel bando, si basava sul curriculum, la durata e
la specificità dell’esperienza, un
colloquio. Potevano partecipare
i laureati in psicologia, con iscrizione all’Ordine e abilitazione.
«Le domande - si legge ancora saranno esaminate dal direttore della struttura che potrà avvalersi, per l’individuazione dell’assegnatario, di altri dirigenti
presenti nella stessa o in altra
struttura». Di fatto, una scelta
in autonomia del direttore del
dipartimento di salute mentale.
Il direttore generale dell’Asl
To1 Giovanna Briccarello - che
firma sia l’indizione dell’avviso
pubblico sia la delibera di assegnazione dell’incarico (29 gennaio), dice di non aver notato
che si trattava della figlia di Corrado Latino. «Firmo molte carte, non ho visto chi aveva vinto il
bando. Tuttavia ho piena fiducia nella regolarità della pratica
seguita da Latino, che giudico di
grande competenza e correttezza». L’aspetto che riterrei condannabile, prosegue il direttore
«sarebbe una discriminazione
nei confronti di qualcuno. E mi
sento di escludere che si sia verificato».
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Sanità Socio-Assistenziale
12 45 67 18
LA STAMPA
GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015
.
Sport Cronaca .53
PORT
S
Ippica, il ministero non paga corse ritardate
Il problema è sempre lo stesso, i mancati pagamenti del Mipaaf.
Da novembre gli ippici non vedono le loro spettanze. Così ieri in
tutta Italia le corse sono state ritardate di 10 minuti e a Vinovo,
per la Tris, di 30 minuti. Molte scuderie sono costrette a far
correre i cavalli in Francia e a causa del ridotto numero di
partenti, le corse di ogni giornata sono passate da 8 a 7. [a.bru.]
A CURA DI SILVIA GARBARINO
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Inchiesta
BARBARA MASI
U
ndici mesi per mettersi in regola: dal 1° gennaio 2016 scatterà la
legge per cui le società sportive dilettantistiche e professionistiche dovranno essere
dotate di defibrillatori semiautomatici e di personale
formato all’utilizzo. Lo ha stabilito il Decreto Ministeriale
del 24 aprile 2013, il cosiddetto “decreto Balduzzi” in materia di tutela sanitaria dell’attività sportiva, in seguito ad alcune morti note per arresto
cardiaco nello sport professionistico. In arrivo, dunque,
un altro onere sulle spalle delle dirigenze sportive: l’acquisto di uno o più defibrillatori a
seconda dell’estensione della
struttura e la loro manutenzione; la formazione di un numero sufficiente di persone in
grado di utilizzarlo e l’attività
di “retraining” ogni due anni;
la condivisione di una rete di
emergenza territoriale inclusa la Centrale Operativa 118
competente.
Tra legge e buon senso
Oggi in campo
Defibrillatori negli impianti
C’è ancora molto da fare
Valenti, un po’
di Chieri
al Viareggio
Obbligatori dal 2106, ma non tutte le società ne sono dotate
Il torneo di Viareggio da sempre sforna piccoli campioni e
li consegna al calcio che conta, quello del professionismo.
Per molti atleti dilettanti è un
sogno giocarlo e pure un’opportunità da non perdere vista l’abbondanza di talent
scout sui campi toscani. Lo
sa bene Diego Valenti del
Chieri, unico piemontese del
girone A ad essere stato convocato nella rappresentativa
di serie D di mister Gentilini.
Valenti, classe ’96 e già 4
reti quest’anno in maglia
biancoazzurra, oggi affronterà con la selezione dei dilettanti i messicani del Santos Laguna: dopo il successo
all’esordio, la nazionale di
D in caso
di vittor i a
av re b b e
un piede
negli ott a v i .
Analogo Diego Valenti
discorso 19 anni
per il Torino, inserito nello stesso
gruppo, in campo oggi contro l’Empoli(partita trasmessa in diretta su Rai
Sport 1). In attesa della stimolante sfida tra i giovani dilettanti ed i granata in programma sabato. Anche in caso di superamento del turno
della rappresentativa di D e
dunque di ulteriore permanenza di Valenti in terra toscana, il Chieri ha già deciso
di non chiedere il rinvio della
sfida di campionato contro il
Borgosesia che dunque si disputerà regolarmente al «De
Paoli» domenica alle 14.30.
Intanto nel recupero della
partita del girone A di Eccellenza rinviata per neve, l’Aygreville ha superato il Gassinosanraffaele per 1-0 con
dunque l’undici di Gatta
sempre a metà classifica a
quota 30.
Il modello
Le17piscine
sonoanorma
1 Nel febbraio del
REPORTERS
Corsi di formazione
«Un bell’impegno per il mondo sportivo in cui ho coinvolto
l’assessore alla Sanità Antonio Saitta – afferma Gianfranco Porqueddu, presidente
CONI Piemonte –: stiamo
pensando all’attivazione di
corsi di formazione a cura di
CONI, Sanità Regionale e
FMSI, allo stanziamento di risorse economiche e a un accordo con i produttori di defibrillatori».
Costi e necessità
Il costo di un defibrillatore semiautomatico si aggira intorno a un migliaio di euro, la formazione di un gruppo di 24
persone (4 ore con rilascio
dell’attestato) a circa 1800 euro. L’ennesima “legge carico/
scarico” di responsabilità o
davvero una norma salvavita?
«La defibrillazione precoce
eseguita dai presenti costituisce uno dei quattro anelli fondamentali della cosiddetta
Catena della Sopravvivenza –
La piscina Monumentale di corso Galileo Ferraris è stata tra le prime a dotarsi di un punto salvavita
spiega Paolo Angelino, cardiologo Dirigente I Livello dell’Ospedale di Rivoli e membro
dell’IRC, società impegnata nei
corsi sulla rianimazione cardiopolmonare avanzata e nell’insegnamento dell’uso dei defibrillatori al personale non sanitario -: attivazione precoce del sistema di soccorso, rianimazione cardiopolmonare, defibrillazione precoce da parte dei presenti e intervento dell’équipe
sanitaria. Lo shock dovrebbe
essere erogato entro 2 – 3 minuti al massimo dall’arresto cardiocircolatorio». Sotto il profilo
della responsabilità, la legge dice che «l’attività di soccorso
non rappresenta per il personale formato un obbligo legale».
Gli obblighi sanitari
«L’obbligo è previsto soltanto
per il personale sanitario - aggiunge Gian Pasquale Ganzit,
direttore di Ricerca all’Istituto
Sci
Sestriere stravince
sulle piste di casa
Lo Sci Club Sestriere ha vinto sulle piste di casa il Trofeo
Europe Assistance, quarta
prova del Campionato Piemontese Bravo Intesa SanPaolo: al secondo posto l’Olimpionica Sestriere, al terzo lo
Ski Team Jovenceaux. Nella
categoria Baby Sprint, il successo è andato a Marta Cevrero (Scuderia Sestriere) e
Niccolò Romeo (Immersion
Alp Club). Giorgia Cavallo
(Ski Team Jovenceaux) e Andrea Torriano (Olimpionica
Sestriere) hanno vinto tra i
Baby, Sofia Gallone (Olimpionica Sestriere) e con Federico Cevrero (Scuderia Sestriere) tra i Cuccioli. Alice
Picone (Olimpionica Sestriere)
e Alberto Costa (Sestriere) si
sono imposti nella categoria
Ragazzi, mentre Chiara Ponte
(Sestriere) ha vinto tra le Allieve al pari di Enrico Bersano
Begey (Sportinia). Tra i Giovani, i migliori sono stati Martina
Monaco (Sansicario) e Alessandro Marchiaro (Sestriere),
Leo Pelissero (Bussoleno) ha
vinto nella categoria Master A,
Giuseppe Paulon (Olimpionica
Sestriere) tra i Master B. Tra
le Master C, successo per Claudiua Bassetti (Jovenceaux).
Prossima tappa il Trofeo Ski
Team Jovenceaux, domenica,
sulla pista del Bourget a Sauze
d’Oulx.
[D.LAT.]
Rassegna del 05 febbraio.pdf
Sulla «Stampa»
legge di oneri e responsabilità. Il decreto ministeriale del
1982 in materia di tutela sanitaria dell’attività sportiva,
dopo varie modifiche, è approdato alle recentissime Linee Guida (D.M. 8 agosto
2014) volte a superare una
serie di difficoltà interpretative riguardo la pratica non
agonistica. «Ciò nonostante
la normativa resta confusa
ed esagerata – afferma Gianfranco Porqueddu, presidente Coni Piemonte – in attesa
di un accordo fra Ministero,
Coni e assessorati sulle norme da attuare sul territorio».
Secondo la legge, sono tenuti alla certificazione sanitaria per «attività sportiva
non agonistica» tutti i soci e
i tesserati delle associazioni
e società sportive dilettantistiche affiliate a federazioni ed enti riconosciuti dal
Coni, sia che pratichino effettivamente attività sportiva, sia che svolgano semplicemente vita sociale, ad
esempio giocando a carte.
La certificazione medica
«Il certificato medico, rinnovato annualmente, viene rilasciato dal medico o pediatra
di base ai propri assistiti oppure da uno specialista in
Medicina dello Sport – spie-
te, con reati
di omicidio
colposo o
lesioni colpose per omesso
controllo a
carico del
presidente
del circolo
Su Stampa.it
Giovedì 15 gennaio il nostro sito ha dato notizia della morte in seguito ad un
malore di un tennista non
agonistica che stava giocando al Nord Tennis.
1
ga Piero Astegiano, direttore
dell’Istituto di Medicina dello
Sport di Torino - con una novità secondo l’ultima modifica
ministeriale: la prima visita
clinica comporta anche un
elettrocardiogramma a riposo
che a discrezione del medico
potrebbe non essere mai più
richiesto. Una variante molto
contestata: i medici di base
non dotati di elettrocardiografo sono costretti a prescrivere
la richiesta e a intasare le
strutture del servizio sanitario
nazionale. Con costi ulteriori
per l’ente e per il cittadino». La
certificazione va poi depositata presso l’associazione sportiva, responsabile della mancata
produzione sotto il profilo sanitario, fiscale, penale.
I risvolti fiscali
«La mancanza di tale documentazione potrebbe contribuire a far disconoscere la
qualifica di ente sportivo e a
incorrere in pesanti sanzioni –
aggiunge Federico Moine,
commercialista ed esperto del
settore no profit -: si riscontrano non poche associazioni e
società che si qualificano come sportive dilettantistiche la
cui attività principale non è
sportiva bensì di tipo ricreativo o commerciale. Pertanto la
certificazione sanitaria costituisce un indicatore dell’effet-
tivo svolgimento dell’attiv
sportiva dilettantistica e qu
di della legittimità a gode
delle agevolazioni fiscali».
I rischi penali
«Il direttivo dell’associazio
deve dare la disposizione a tutti i soci – dichiara Stefano Comellini, penalista e consulente
Coni -. L’assenza del documento è elemento di responsabilità
qualora il soggetto abbia lesioni gravi o incorra nella morte
con reati di omicidio colposo
lesioni colpose per omes
controllo a carico del presidente e di chi ha specifica competenza nella corretta acquisizione del documento. Respons
Calcio
Ecco le cinque imprese candidate
a ricostruire il Filadelfia
IVANA CROCIFISSO
Sono stati resi noti nel pomeriggio di ieri, in occasione della prima seduta pub-
questi non è proveniente dal
Piemonte, quello che vede la
sinergia tra I.C.I Impianti Civili Industriali, Pre System e
Italgreen (rispettivamente di
no di un comportamento anomalo grave. Quello che conta è
“essere a norma” per intervenire con la massima tempestività: un primo passo verso la sensibilizzazione individuale all’azione del soccorso».
imprese avranno ancora dieci
giorni per presentare le necessarie integrazioni o saranno informate dell’eventuale
esclusione. In una seconda se-
La prima puntata dell’inchiesta nei circoli dopo
la morte per infarto di un
tennista dilettante era stata pubblicata il 23 gennaio
1
di Medicina dello Sport di Torino -. La responsabilità legale riguarda la presenza o meno di
un defibrillatore funzionante e
di una persona in grado di usarlo, ma non la pratica in sé a me-
Le responsabilità del club
Conferma anche il penalista
Stefano Comellini, consulente
CONI: «Il personale formato
non è in posizione di garanzia: il
mancato intervento, anche per
ragioni emotive, non è imputabile. Possono piuttosto ricadere sulla società le responsabilità riguardanti la dislocazione
dei dispositivi di intervento: basti pensare ad esempio a una
gara di sci o a un allenamento di
ciclismo, in estensione territoriale. Inoltre non per tutti gli
sport è valida l’attuazione della
legge dal 1° gennaio: alcune federazioni possono aver disposto date anticipate».
2014 al Palanuoto di
via Filadelfia si era sfiorato il dramma durante i Campionati Regionali Master quando il
quarantaseienne umbro Francesco Damiani
fu colpito da un malore. Un anno dopo, il
mondo acquatico torinese è diventato il modello di riferimento
per tutto il panorama
sportivo locale perché
la maggioranza delle
strutture tra città e
provincia sono ora dotate di defibrillatore,
grazie al «Progetto Vita Piemonte» e al contributo della «Fondazione La Stampa –
Specchio dei Tempi».
La prima piscina comunale a dare l’esempio è stata la Monumentale di corso Galileo Ferraris, il 4 luglio
dello scorso anno. «Ci
siamo mossi sul territorio urbano ed ora
tutte le diciassette piscine pubbliche di Torino sono cardioprotette, ma anche i maggiori impianti privati
sono muniti di defibrillatore, un dispositivo che può rilevarsi
cruciale per salvare
una vita», spiega il
presidente della Onlus
«Piemonte Cuore»,
Marcello Segre. [A.DOL.]
ACCOSSATO-CROCIFISSO
Il caso Cerea e le pari opportunità
Regole e
abitudini
Una nuova carta europea
per i diritti delle donne
Il Cerea ha
modificato lo
Statuto che
vietava
l’attività
sportiva alle
donne
nel 2013
Oggi cerca
nuovi spazi
PAOLO MORELLI
Nella Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport
si ripete un principio che appare quasi lapalissiano: lo
sport deve essere per tutti.
Le pari opportunità devono
essere garantite anche nei
momenti di vita quotidiana,
dagli accessi alle strutture alla suddivisione dei locali.
Tante piccole cose che, messe insieme, costruiscono
uguali diritti. Ieri la Uisp ha
incontrato l’assessore alle
Pari Opportunità del Comune di Torino, Ilda Curti, per
alcuni scambi di idee. Tra i
principi messi in evidenza c’è
quello di garantire alle donne
le stesse possibilità di praticare sport riservate agli uomini.
Una questione che emerge
in diversi club come, ad esempio, la Cerea nel canottaggio.
Già nel 2013, la società ha eliminato dallo Statuto, su richiesta del Comune di Torino, una
norma che riservava l’accesso
esclusivamente agli uomini.
Nonostante qualche resistenza, come spesso accade nei momenti in cui si cambiano consuetudini vecchie di anni, il regolamento è stato aggiornato.
Il problema, però, sembra ora
riguardare la disponibilità di
spazi. La Cerea deve ampliare
l’edificio che, in una delle prime
pagina 36
ipotesi, si dovrebbe allargare
verso il Borgo Medievale. Servono però le autorizzazioni.
Le socie che al momento risultano iscritte utilizzano una
stanzetta per cambiarsi, ma
non hanno a disposizione – per
ora – delle docce, che devono
essere utilizzate a turno con
gli uomini. Stesso problema
che si ripete con i corsisti,
adulti e ragazzi, che frequentano il circolo.
Certo, le nuove socie avrebbero sperato in qualcosa di più,
ma anche in funzione della
prossima Silverskiff (che ogni
anno è sempre più partecipata) l’ampliamento diventa sempre più necessario.
Sanità Socio-Assistenziale
12
38 .Vercelli e provincia
STAMPA
.LA
GIOVEDÌ 5 FEBBRAIO 2015
IL REPARTO DELL’OSPEDALE VERCELLESE ATTENDEVA DAL 2011
GATTINARA
Con 1,3 milioni Dialisi si rifà il look
Avis, la crisi
porta un calo
di donazioni
L’Asl vende al Comune la Roggia Molinara e trova i soldi per il restauro
ROBERTO MAGGIO
VERCELLI
Quasi un milione e mezzo di
euro per ristrutturare il reparto di Dialisi al Sant’Andrea. L’intervento sarà possibile grazie alla vendita dei
terreni della roggia Molinara
Sud dall’Asl al Comune di
Vercelli: in questi giorni
l’azienda sanitaria ha incassato la seconda tranches di
pagamento, pari a 1,358 milioni, che servirà a migliorare
efficienza e prestazioni dell’ospedale vercellese. Lo dice
l’accordo di programma sottoscritto nel 2008 tra Regione, Comune e Asl per la valorizzazione e alienazione del
patrimonio aziendale: lo scopo di questo patto è il recupero di risorse, e nel contempo
il miglioramento delle prestazioni sanitarie.
Il restyling
Come stabilito dal Piano triennale delle opere pubbliche Asl
2013/2015, l’introito relativo a
questa vendita sarà utilizzato
per opere di adeguamento, ristrutturazione e riqualificazione di Dialisi, un reparto fondamentale utilizzato quotidianamente dai pazienti sottoposti al delicato processo di depurazione del sangue: «Questa è la dimostrazione - sottolinea il direttore generale Fede-
Al Sant’Andrea
Due camerette per neonati
grazie a Abio e Enel Cuore
REPORTERS
Il reparto Dialisi necessita da tempo di una ristrutturazione
rico Gallo - del costante impegno, anche da un punto di vista
strutturale, nei confronti del
Sant’Andrea». Soddisfazione
espressa anche dal sindaco di
Vercelli Maura Forte: «Riscontriamo che l’operatività del Comune può, in quest’occasione,
contribuire al continuo miglioramento del nostro ospedale».
Possono ritenersi contenti
anche i rappresentanti vercellesi dell’Aned, Associazione
nazionale dializzati e trapiantati, che fin dal 2011 portano
avanti la loro battaglia per una
ristrutturazione ex novo di
Dialisi: «Il reparto presenta
ora una situazione di forte degrado edilizio - spiega il delegato provinciale Pier Alberto
Napoli -. Ci sono infiltrazioni
dal tetto, gli spogliatoi non
possono essere chiamati tali, il
macchinario per l’osmosi va
spesso in blocco. Una situazione insostenibile, per questo sia
Brignoglio sia Gallo sono sempre stati d’accordo sulla necessità di avere un centro dialisi
adeguato. Finalmente i nefropatici avranno la possibilità di
dializzare in un reparto confortevole».
Il reparto di Pediatria del
Sant’Andrea si arricchisce
grazie alla generosità dell’Abio. L’Associazione per il
bambino in ospedale ha donato al presidio vercellese alcuni arredi per completare
due camerette di degenza
per neonati, comprensive di
secondo letto per i genitori, e
una sala visita. L’acquisto è
stato possibile grazie alla
partecipazione a un’iniziativa promossa da Enel cuore
onlus, che attraverso una
commissione ha valutato positivamente il progetto presentato finanziandolo con 15
mila euro.
La scelta
Lo scorso 11 dicembre, nella
sede Enel di Vercelli, è stato
consegnato l’assegno, e nelle
settimane successive sono
stati montati gli arredi in Pediatria: «Più di un anno fa racconta la presidente dell’associazione Chiara Borra siamo stati contattati dai re-
LO SCRITTORE MARCO BIANCHI IN CATTEDRA ALLO SCIENTIFICO
A lezione di cibo con lo chef ricercatore
E’ conosciuto come «lo chef
ricercatore» per sua passione
bipartisan: il microscopio e la
cucina. Quale motivo migliore
per tenere una lezione agli
alunni del Liceo scientifico
Avogadro di Vercelli? Stiamo
parlando di Marco Bianchi,
classe 1978, volto noto come
divulgatore della Fondazione
Umberto Veronesi.
Tra scienza e didattica
Bianchi si occupa di scienza
ma anche di didattica e di nutrizione e va spesso nelle
scuole per incontrare i ragazzi. Agli alunni delle classi (1a e
2a sportivo) e 2a scienze applicate venerdì in aula magna
parlerà quindi di come una dieta sana ed equilibrata possa
non solo giovare alla salute, anche a migliorare le prestazioni
sportive.
Cucina, che passione
E tutti sanno, genitori, docenti
e ancor più gli adolescenti come
oggi mangiare in modo corretto
non siano noioso, anzi può essere utilissimo. Basterebbe imparare da Bianchi che racconta di
come da sempre abbia avuto
passione per la cucina (tanto da
accompagnare curioso la madre al mercato) e di metter mano ai fornelli con acqua e farina
da piccolo con alimenti più importanti da grande. E poi, di-
Rassegna del 05 febbraio.pdf
Marco Bianchi durante un incontro alla libreria Mondadori
pagina 37
sponsabili locali dell’ente perché, insieme con altre onlus del
territorio, eravamo stati scelti
come possibili destinatari del
denaro per la realizzazione di
un progetto in linea con la nostra missione: l’intrattenimento dei piccoli pazienti e delle famiglie, per rendere l’ospedale
a misura di bambino».
Sono 12 anni che Abio e Asl
collaborano garantendo grazie
alle donazioni un allestimento
più accogliente e colorato di diversi reparti. «Ancora una volta la onlus ha mostrato sensibilità nei confronti della nostra
struttura - afferma Federico
Gallo, direttore generale Asl assicurando un importante sostegno per rendere più confortevoli i luoghi di cura».
«L'aiuto quotidiano dei volontari Abio, che intrattengono i bimbi in reparto e in sala
d'attesa è per noi fondamentale - conclude Elena Uga, responsabile Pediatria -. Il loro
apporto migliora anche l’attività degli operatori». [R.MAG.]
ventato grande, la stessa passione per i fornelli si è traslata
alla scienza e al microscopio.
Per gli sportivi
Agli sportivi Bianchi parlerà di
come l’attività fisica oltre a bruciare i grassi rilasci endorfine e
faccia tornare il buonumore.
L’esercizio, però, non basta, se
non si accompagna a un’alimentazione corretta. Ad esempio
perché ricorrere agli integratori quando possiamo ricorrere
alla natura? Agli alunni sarà dato spazio per domande e quesiti. Sicuramente chiederanno a
Bianchi se, accanto alle fibre,
frutta secca e semi oleosi, frutta e verdura – i cibi che consiglia anche sulle sue pubblicazioni – potranno avvicinarsi al
piatto che di solito amano di
più, la pizza. Anticipiamo la sua
risposta. Sì purché preparata
con la farina integrale.
[R. V.]
Una sezione sempre più «social» e dedita ai volontari,
ma che per la prima volta registra un calo di donazioni,
complice anche la crisi economica. E’ il ritratto dell’Avis di Gattinara, emerso
durante l’assemblea dei soci
che ha tracciato un bilancio
di numeri e attività del 56°
anno di fondazione.
Il prelievo è social
Nell’anno che si è appena
concluso l’Avis di Gattinara
ha realizzato diciotto sedute
di prelievo, in cui i soci sono
stati convocati tramite cartoline, sms, Web e Facebook.
Durante l’anno passato sono
state raccolte 806 sacche di
sangue, circa il 6 per cento in
meno rispetto alle 863 del
2013; i donatori effettivi al 31
dicembre 2014 erano 410,
dieci in meno dell’anno prima. «Sono calate le donazioni – dice il presidente dell’Avis gattinarese, Fulvio
Bossino -, anche se la riduzione non è drammatica. I
motivi? Di sicuro hanno inciso negativamente le varie restrizioni dovute al West Nile
Virus (Wnv), questo agente
patogeno che ha portato all’esclusione automatica per
alcuni mesi dei soci che hanno soggiornato in alcune
province italiane. Un altro
elemento già presente da
tempo è la protratta crisi
economica, che stressa le
persone sul piano lavorativo
e le rende timorose rispetto
ai datori di lavoro, nel richiedere loro la giornata libera
per la donazione».
Il bilancio è comunque positivo, sia per la «fedeltà» dei
donatori all’appuntamento
periodico con i prelievi, sia
per le varie manifestazioni a
cui partecipato l’Avis, sponsorizzando eventi sportivi,
culturali ed organizzando
momenti di incontro per i
soci. «Grazie agli incontri
con gli avisini al di fuori delle
donazioni – conclude Fulvio
Bossino -, si sta sempre più
rinsaldando l’amicizia e il
dialogo tra le persone; questo è significativo, perché il
gesto della donazione non rimane isolato ma si inserisce
in una rete sociale che completa l’azione dell’Avis nella
nostra comunità, contribuendo al benessere delle
[G. OR.]
persone».
Sanità Socio-Assistenziale