Elementi di Fisica 2, M. Baiesi LEZIONE 1: Coulomb • • • • • • • • • • ⃗ =k F • q 1 q2 r 2 • • • • • 2 2 1 r^ 12 ⃗ 12 che sente la 2 a causa della 1, il versore versore r^ 12 punta dalla 1 alla 2 forza F Elettrizzazione da sfera a capelli: che succede? LEZIONE 2: Campo elettrico • −12 9 2 2 ϵ0 =8.85⋅10 C / Nm ← k = =9⋅10 Nm /C cenni storici 4 π ϵ0 due segni: Bachelite + / Vetro −19 e=1.6⋅10 C conservazione della carica −31 m e=9.1⋅10 kg massa elettrone attrazione/repulsione a seconda del segno −27 m p=1.67⋅10 kg massa protone induzione Unita' di misura della carica: coulomb (C) μ μ 0=4 π k m ≃1.26⋅10−6 H /m ← k m= 0 =10−7 H / m Legge di Coulomb (1785) 4π tra cariche a distanza r q q F=k 1 2 2 decade con la distanza r 9 2 2 k =9⋅10 Nm /C 2 1 −12 C con ϵ0 =8.85⋅10 k= 4 π ϵ0 N m2 −19 coulomb e' unita' enorme: carica e' quantizzata, carica elementare e=1.6⋅10 C elettroni: -e, protoni: +e, neutroni 0 ⃗ → somma di vettori, con un occhio al segno → esempio 2 o 3 cariche Forza: vettore → F ⃗ ⃗= F E q0 ⃗ e' la somma degli effetti di tutte le cariche esclusa q 0 E Distribuzione continua di cariche: q x ⃗ ( x)= q |⃗ Anello nel piano yz: E E ( x)|cosθ x^ = x^ 2 4 π ϵ0 4 π ϵ0 ( R +x 2 )3 /2 - campo sull'asse x e' parallelo all'asse x - derivazione con frammentazione simmetrica di cariche (q → 2*q/2 → 4*q/4 ...) - come si riscrive con densita' di carica lineare λ=q / 2 π R Anello, raggio y e spesso dy: q=(2 π y dy)σ (area per densita' di carica superficiale) Disco: integrare effetto di anelli con 0<y<R: R |x| y ⃗ ( x)=σ x ∫ E dy x^ =± σ (1− 2 2 ) x^ 2 2 3/ 2 0 2 ϵ0 2ϵ0 ( y +x ) √ x +R σ ⃗ =± Piano: R →∞ per disco, E . Notare che e' costante in modulo 2 ϵ0 2 Piani: somma degli effetti Linee di forza: due cariche, ecc. 1 q ⃗ =q ⃗ E quindi l'accelerazione e' ⃗a= ⃗ Moto di una carica: F F= ⃗ E m m esempio con E uniforme: equazioni del moto introduzione al concetto di flusso carica esploratrice sente campo elettrostatico, LEZIONE 3: Legge di Gauss • Concetto di flusso • Flusso su sfera centrata nella carica di • ⃗ (⃗r )= flusso su superficie chiusa di E • • • • ⃗ (⃗r )= E q r^ 4 π ϵ0 r 2 q r^ (a) carica racchiusa (b) carica esterna 4 π ϵ0 r 2 ⃗ )= ϵq Legge di Gauss per carica isolata: Φ Σ ( E 0 Somma di effetti di cariche: Gauss per distribuzione di cariche casi: (a) piano (b) superficie metallica (c) sfera carica superficialmente (d) sfera uniformemente carica (e) filo (f) tubo uniformemente carico Richiamo di relazione tra energia potenziale e forza: gradiente, integrale del lavoro LEZIONE 4: Potenziale elettrico (V) ed energia potenziale elettrostatica (U) • • ⃗⋅d ⃗s (prodotto scalare, componente di ⃗ F∥d ⃗s ) Lavoro: forza per spostamento d W = F CASO 1D: forze conservative: energia potenziale U, da cui F=−dU /ds B ⃗⋅d ⃗s ΔU AB=U B−U A =−∫ F W AB=U A −U B lavoro fatto dalle cariche A • • • • • • • • • • • • • notare: U definito a meno di una costante arbitraria, che non influenza le forze e le ΔU per spostare una carica nei pressi di un altra: cambio di energia elettrostatica 1 qi q j Energia elettrostatica di un insieme di cariche U TOT =∑i < j U ij =∑i< j 4 π ϵ0 r ij 1 qi Energia elettrostatica di una carica esploratrice U 0=∑i U i 0 = ∑i q =V q 0 4 π ϵ0 r i 0 0 e' uguale alla carica per il valore del potenziale elettrico V generato dalle altre cariche dU dV dV F=q 0 E=− =−q 0 quindi E=− Unita' di misura del potenziale: volt, V ds ds ds [ B Integrando V B−V A =−∫A E(s)ds ] unita' di misura: volt, V → campo elettr. in V/m q Potenziale attorno ad una sfera carica superficialmente: V (r)= +const per r>R 4 π ϵ0 r 6 mentre e' uguale a V(R) all'interno r<R (es. Terra = 6.4⋅10 m , V (r)−V (∞)≃1400q r Potenziale attorno ad un filo indefinito carico: V (r)=− λ ln scegliendo V(R)=0 2 π ϵ0 R variazione di energia ΔU convertita in altre forme di energia, es. energia cinetica CASO 3D: ⃗⋅d ⃗s =F dr , quindi e' conservativa Forza di Coulomb e' una forza “centrale”: d W = F ⃗ U (x , y , z)= ∂ U x^ + ∂ U ^y + ∂U ^z generalizza la derivata Concetto di gradiente ∇ ∂x ∂y ∂z ⃗ ⃗ ⃗ =− ∇ V , forza/energia F ⃗ =−∇ U campo/potenziale E B ⃗ V⋅d ⃗r =− E ⃗⋅d ⃗s : V B−V A =−∫ E ⃗⋅d ⃗s Integrale di d V = ∇ A A ⃗⋅d ⃗s =0 per campi elettrostatici Circuitazione: V A −V A =∫A E LEZIONE 5: Cariche accelerate, oscilloscopio, esercizi • • • conservazione dell'energia meccanica, cioe' cinetica piu' potenziale, per singola carica q: 1 1 1 1 2 2 2 2 m v A +U ( x⃗A )= m v B +U ( x⃗B) → m v A +q V ( x⃗A )= m v B +q V ( x⃗B ) 2 2 2 2 esempio: elettrone respinto da sfera carica negativamente 1 2 Caso uniformemente accelerato x (t )=x 0 +v 0 t + a t , v (t )=v0 +a t , a=q E /m 2 Tubo catodico / oscilloscopio, q=e: x (t )=v 0 t → tempo di attraversamento τ=L /v 0 2 1 eE 2 1 e E x (t ) → deviazione verticale y (t)= t → y (t)= 2 m 2 m v0 dy eEL → angolo di deflessione tg α= = dx x =L m v 20 11 → Thomson misurò e / m=1.76⋅10 C / kg Ricavare V(x) da E(x) V(r) della sfera e del filo indefinito 2 intermezzo: Perché E∼1/r ? Fotoni? 0 0 λ dx L λ [ 1 ] = λ E(r), r a destra di sbarra [-L,0], E=∫−L = 2 4 π ϵ r−x 4 π ϵ r (r+ L) 4 π ϵ0 (r−x) 0 −L 0 E x , E y al centro di un quarto di circonferenza: π/ 2 λR λ ds cosθ d θ= λ dE x = cos θ , ds=d (R θ)=R d θ , E x= 2 2 ∫0 4 π ϵ0 R 4 π ϵ0 R 4 π ϵ0 R ( ) • • • • • LEZIONE 6: Conduttori (LoRusso) LEZIONE 7: Condensatori (LoRusso) LEZIONE 8: Dielettrici (LoRusso) ( ) LEZIONE 9: esercizi su conduttori, condensatori, dielettrici • • • • Metalli = conduttori Concetto di “mettere a massa” Sfera cava concentrica contenente altra sfera carica→che succede se a) isolata, b) a massa Condensatore sferico, potenziale V A −V B = • [ ] Q 1 1 Q R B −R A − = , capacita' 4 π ϵ0 R A R B 4 π ϵ0 R A R B R R Q C = =4 π ϵ0 A B V R B −R A • Schermo elettrostatico: da fuori non si nota la posizione di un oggetto carico all'interno di sfera metallica. Oggetti conduttori connessi: stesso potenziale (altrimenti ci sarebbe ⃗E e Q in moto) – sfere concentriche → Van der Graaf (video) – sfere lontane connesse, raggi R 1 , R 2 → trovare Q 1 e Q 2 , dato Q=Q1 +Q2 e • Condensatori: unità di misura farad, F V 1=V 2 - in serie: stessa Q, 1/C eq =1/C 1 +1/C 2 → C eq = • • • C 1C2 , C 1 +C 2 V 1=Q /C 1, V 2=Q/C 2, V 1+V 2=Q /C eq - in parallelo: stesso V, C eq =C 1 +C 2 , Q 1=C 1 V , Q 2=C 2 V Condensatore piano: C=ϵ0 Σ , come varia V a Q costante, se h cambia? Per Q dato V fisso? h → Laboratorio, 1a esperienza Dielettrico: E 0 → E=E 0 / κ quindi V A −V B → (V A −V B )/ κ quindi C → κ C – la costante dielettrica relativa κ=ϵ/ϵ0 è un numero adimensionale – col dielettrico la capacità aumenta, con meno campo elettrico si trattiene la stessa carica campo E diminuisce se si passa dal vuoto ad un dielettrico, con cariche fisse: Polarizzazione, dipoli microscopici E⃗0 1 ⃗ E= κ = E⃗0 + ⃗ E pol → campo di polarizzazione nel dielettrico ⃗ E pol=( κ −1) E⃗0 ha verso opposto al campo E⃗0 che ci sarebbe nel vuoto LEZIONE 10: Corrente elettrica (LoRusso) LEZIONE 11: Corrente elettrica, modelli microscopici (LoRusso) LEZIONE 12: Energia elettrostatica, polarizzazione / Resistenze 1 2 • Densità di energia elettrica: ue = ϵ E2 con ϵ=κϵ 0 , unità • Energia in un condensatore U = Q V = C V 2 = • Collegamento in parallelo di C 1 1 2 2 si passa da • • • • • • 2 1 Q1 1 Q2 U ini = + a 2 C1 2 C2 1 2 3 J / m , N /m 2 2 1Q (equivalenti, Q=CV ) 2 C contenente Q 1 con C 2 contenente Q 2 2 1 (Q 1+Q2 ) U fin = con C eq =C 1 +C 2 , notare U fin <U ini 2 C eq Dielettrico in un condensatore 1) inserimento a Q costante 2) inserimento a V costante Esempio: con Q costante su C 1 in parallelo a C 2 , variare C 2 : cosa cambia B≈ A Generatori e forza elettromotrice E =∫ A ⃗E⋅d ⃗s def. da “circuitazione” Prima legge di Kirchhoff e conservazione della carica Resistenze in serie e in parallelo: esempi Potenza dissipata: P =V i=R i2=V 2 / R , Potenza fornita da generatore P =E i Potenza persa nella resistenza interna del generatore di tensione LEZIONE 13: Leggi di Kirchhoff, circuito RC • • • • Maglie nei circuiti elettrici Seconda legge di Kirchhoff, esempio con 2 generatori in serie a 2 R, esempio con due maglie Fili come parti effettivamente a V costante Con un voltmetro si può misurare una corrente? inserire R bassa, V su R • Circuito RC: scala di tempo τ=R C convergenza esponenziale ∼ e−t / τ delle varie quantità a nuovo stato q C q C Carica: E =V C +V R = +R i= +R dq → dt −RC dq =q−C E → dt dq dt =− q−C E RC Caso dell'onda quadra racchiude sia carica che scarica completa, se ha periodo – carica: q 0=0 q (t )=C E [1−e−t /τ ] , V (t )=E [1−e−t /τ ] , i(t)= – scarica: q 0=C E , equazione con E =0 q (t )=C E e −t/ τ , V (t )=E e −t/ τ , i(t)= • dq E −t/ τ = e dt R dq −E −t /τ = e dt R Potenza nella carica dell'RC: integrandola si ha energia spesa/guadagnata W gen=∫ E dq 2 dt =E q (t )→C E = dt 1 2 Δ UC → C E , 2 t ∞ Ediss=∫0 Ri 2 (t ' )dt ' →R ∫0 ( • >10 τ Δ U C +E diss , E 2 −2 t ' /RC E 2 RC 1 )e dt '= = CE2 R R 2 2 ((Lavoro per allontanare armature di condensatore piano: caso a Q costante o a V costante)) LEZIONE 14: Campo magnetico, Forza di Lorentz • • • Storia: Magnesia, calamite, campo magnetico terrestre, Oersted: corrente + calamita Ampere: corrente + corrente Polo nord e polo sud di calamita, sempre in coppia (non esiste carica magnetica) Forza di Lorentz: su carica elettrica q in movimento • è data da prodotto vettoriale → regola della mano destra, versione matriciale Forza cambia verso se q cambia segno • Visto che • Forza di Lorentz non fa lavoro, quindi non può cambiare l'energia della q → non si può definire un potenziale magnetico ⃗ , raggio r B uniforme: Moto circolare nel piano ortogonale a B 2 accelerazione centrifuga in generale è v /r (dimensionalmente, dati m,v,r,...) velocità angolare ω=v / r=2 π f , f=frequenza, periodo T =1/ f =2 π/ ω ⃗ F=q ⃗v × ⃗ B ⃗ F ⊥⃗v , ⃗ ⃗ d ⃗s =0 , forza e spostamento sono ortogonali, F⋅⃗v = F⋅ dt modulo della forza centripeta = modulo della forza centrifuga q v B=m v2 r → il centro del moto circolare non comprende un punto speciale con cariche → r= • • • mv qB → ω= qB non dipende dalla velocità → m T= 2π m qB Esempio: entrata ed uscita da una zona magnetizzata, spettrometro di massa ⃗ Forza di Lorentz generalizzata: se c'è anche campo elettrico ⃗F=q( ⃗E+⃗v ×B) Esempio: selettore di velocità LEZIONE 15: Leggi di Laplace, momento magnetico • Forza su tratto di filo percorso da corrente i, Seconda legge di Laplace: • sul filo da P a Q: integrale, • ⃗ omogeneo: Caso con B • • Spira: circuito chiuso (maglia) → P=Q → ⃗F filo =0 (risultante totale) ma possono esserci coppie di forze non nulle: → spira quadrata in B omogeneo ⃗ =i Σ n^ momento magnetico ed energia potenziale magnetica della spira m • Momento delle forze nella spira quadrata • è la derivata rispetto all'angolo θ di un energia potenziale Galvanometro, contachilometri, bilancia • campo magnetico generato da corrente, Prima legge di Laplace: ⃗ dq⃗v ×B= ⃗ dq d ⃗s ×B= ⃗ i d ⃗s × ⃗ d F= B dt Q Q ⃗F filo=∫ d ⃗F=i∫ d ⃗s × ⃗B P P ⃗F filo=i (∫ d ⃗s )× ⃗B= i Q P ⃗ B= ⃗ i ⃗l × ⃗B PQ× 2 dU B dθ U B =−⃗ m⋅⃗ B=−m B cosθ M F =F l sen θ=i B l sen θ=i Σsen θ=− μ 0 i ds i ds ^ ^ ^s×r^ (per carica in moto i ds= v dq) 2 s×r = 4 π r2 r μ 0= 4 π k m ≃1.26⋅10−6 H /m è la permeabilità magnetica del vuoto ⃗ =k m dB • dove Campo generato da spira circolare, analogo a grandi r di dipolo elettrico μ0 i n^ con n^ orientato seguendo regola della mano destra 2R ⃗ (0) ⃗ è orientato come B → nella spira circolare m ⃗ (r=0)= → al centro B → il B generato dalla spira nel suo centro tende ad allinearsi con il B esterno LEZIONE 16: Biot-Savart, spira circ., attrazione tra correnti • μ0 i sen θ ^ ds t , r2 = R2 + s2 (la distanza^2 di ds dal punto) 2 4π r μ i μi R=r sen θ , senθ=R /r , tan θ=s/ R , B= 0 I= 0 Biot-Savart 4π 2π R ∞ ∞ d (tan θ) sen θ R 1 ∞ dy 1 π/2 perché I=∫−∞ ds 2 =∫−∞ 2 2 3/ 2 ds= ∫−∞ = ∫−π /2 2 3/2 R R r (R +s ) (1+ y ) (1+tan 2 θ)3/2 1 π /2 d θ/ cos2 θ 1 π/2 2 con y=s/ R = ∫−π/ 2 d θcos θ= ∫ 2 2 3/2 3 = −π /2 R R (cos θ+sen θ) / cos θ R Laplace per filo rettilineo: ⃗= dB → esempio: campo generato da due fili paralleli μ 0 i 1 i2 2π r → esempio: elettrodinamometro con 2 spire circolari a distanza r≪ R (raggio) • Forza tra fili paralleli percorsi da correnti e distanti r: • • Forza su spira vicino a filo: B non omogeneo dà F totale non nulla sulla spira Esercizi F1,2 =F 2,1= LEZIONE 17: ESERCIZI LEZIONE 18: Legge di Ampere, solenoide indefinito, Legge di Gauss per B ⃗ ⃗s= B⋅d μ 0 i ds μ 0 i = dθ 2π r 2π • Integrando su circonferenza attorno a filo rettilineo: • Integrando in direzione qualsiasi: lo stesso • Integrale che racchiude il filo: • Vale per fili anche non rettilinei: Legge di Ampere per correnti concatenate: orientare una curva chiusa e contare le correnti concatenate col segno opportuno: • μ i ∫∘ ⃗B⋅d ⃗s = 2 0π (2 π)=μ0 i • • ∫∘ ⃗B⋅d ⃗s =0 ∫∘ ⃗B⋅d ⃗s =μ0 iconc Esempi: (a) con vari fili 1d (b) filo di raggio R con densita' di corrente j: • ..che esclude il filo: 1 B= μ 0 j r al suo interno, B-S all'esterno 2 (c) filo coassiale → si può avere B=0 al suo esterno Solenoide rettilineo indefinito: assumiamo B≠0 solo all'interno del solenoide B h=∫∘ ⃗ B⋅d ⃗s =μ 0 N i=μ 0 n h i → B=μ 0 n i – confronto con il caso del solenoide reale (laboratorio), B varia lungo l'asse Interrompere le linee di B non è fisico: è un campo solenoidale, non ci sono sorgenti=cariche, e ha flusso nullo su qualsiasi superficie chiusa ⃗ n d Σ=0 → su due metà della superficie chiusa il Legge di Gauss per il flusso di B: ∫Σ−chiusa B⋅^ flusso di B è uguale e contrario LEZIONE 19: Campi variabili nel tempo, Legge di Faraday, Lenz, alternatore, “binari” • • ⃗ attraverso una curva chiusa orientata Flusso di B Esperimenti di Faraday: un campo B variabile genera una f.e.m. • f.e.m indotta E ind=− • perché: caso di sbarra che scorre, impone v alle cariche, genera ~E, genera fem ⃗) d ΦΣ ( B dt che corrisponde a E ind=− • (flusso di B si misura in weber) ⃗ d ΦΣ ( B) dt E ind=E l=v Bl Corrente alternata da spira che ruota in B: Φ(B)=ΣB cosθ se θ=ω t → Φ(B)=ΣB cos (ωt ) → fem= i=E ind / R= −d Φ(B) =Σ B ω sin(ω t) dt ΣB ω sin (ω t) → potenza dissipata Ri^2 R • Binari... • Circuito fisso in B che varia (linearmente) LEZIONE 20: Autoinduzione, circuito RL, induzione mutua • • ⃗ Autoinduzione/induttanza L: ΦC ,Σ ( B)=Laplace integrato in Σ=Li è proporzionale a i → L è sempre positiva ⃗ esempio: solenoide ideale → sommare il flusso su tutte le spire Φ( B)=N (μ 0 n i) Σ 2 2 quindi L=μ 0 n Σ L=μ 0 n ( volume) d Φ (⃗ B) di =−L dt dt • f.e.m sull'induttanza E L=− • circuito RL: la corrente non può essere discontinua perché la sua derivata non può essere L −L di −E = +i → τ= R dt R R di E −t /τ −t / τ accendendo il generatore da i=0, i(t)= [1−e ] va a regime→ E (t )=−L =−E e R dt E E −t / τ mentre spegnendo il generatore da i(0)= , i(t)= e la corrente scende gradualmente R R → esempio (quando si raggiunge metà della i max? ... (ln 2) τ≃0.69 τ ) infinita (causa Faraday che darebbe f.e.m infinita): E + E L=R i → • • • • Coefficienti di mutua induzione: flusso del campo B 1 in circuito 2: Φ1,2 =M 1,2 i 1 ; viceversa Φ2,1 =M 2,1 i2 → gli M possono anche essere negativi Esempi: solenoide coassiale con (a) spira (b1) altro solenoide parallelo (b2) ..perpendicolare (b3) ..antiparallelo Si troverà che M 1,2 =M 2,1 Trasformatore ideale: circuito con N 1 avvolgimenti accoppiato a circuito con avvolgimenti (vedere lez. su materiali ferromagnetici) dΦ dΦ |E 1 (t )|= 1 , |E 2 (t)|= 2 , flussi principale ϕ t.c. Φ1 =N 1 ϕ , Φ2 =N 2 ϕ dt dt |E 1 (t)| N 1 = da cui |E 2 (t)| N 2 N2 LEZIONE 21: Energia magnetica, corrente di spostamento e Ampere-Maxwell, Eq. di Maxwell • • • di =R i dt dU di → potenza istantanea fornita − L =−L i=R i 2 potenza istantanea dissipata, dt dt 1 La potenza fornita è la derivata temporale dell'energia nell'induttanza U L = L i2 2 1 1 2 2 2 2 Siccome L=μ 0 n (volume) → U L = μ 0 n i (volume)= B (volume) 2 2 μ0 1 1 2 2 Densità di energia magnetica um = B (quella elettrica era ue = ϵ0 E ) 2 2μ 0 1 1 notare: anche dalla relazione U L = L i2 = ∫ B 2 (⃗x)d ⃗x=U m si puo' ricavare L 2 2 μ 0 volume in un RL, ad ogni istante: E L=−L (esempio: cavo coassiale) • Perchè M 1,2 =M 2,1 ? 1 2 1) aumentando da 0 ad i1 → energia U 1 = L1 i 21 1 2 2) aumentando da 0 ad i2 → ulteriore energia U 2 = L2 i 22 e termine di accoppiamento U 2,1=−(lavoro di 1 contro f.e.m.2)=−∫ (−M 2,1 • • • Risulta lo stesso valore se si aumenta prima di2 )i dt =M 2,1 i2 i 1 che e' simmetrico 1 <--> 2 dt 1 i2 → M 12=M 21 1 2 1 2 U m =U 1 +U 2 +U 1,2= L1 i1 + L2 i 1 + M 1,2 i1 i 2 energia magnetica di circuiti accoppiati 2 2 Corrente di spostamento in un condensatore piano: dq d d ΣV d d = (CV )=ϵ0 ( )=ϵ0 ( ΣE )=ϵ0 Φ ( ⃗ E) dt dt dt h dt dt d Legge di Ampere-Maxwell: ∫O ⃗B⋅d ⃗s =μ 0 (iconc +i s )=μ 0 iconc +μ 0 ϵ0 Φ( E⃗ ) dt is = • • → campi elettrici variabili nel tempo possono generare campi magnetici → corrispettiva della legge di Faraday (B variabili nel tempo generano E) esempio: B in condensatore piano con V che aumenta linearmente • EQ. DI MAXWELL IN FORMA INTEGRALE Gauss per campo elettrico • Faraday • ∫Σ chiusa ( ⃗E⋅⃗n )d Σ= ϵq0 Gauss per campo magnetico ∫Σchiusa ( ⃗B⋅⃗n)d Σ=0 ∫C chiusa ⃗E⋅d ⃗s =− • ⃗ d Φ Σ(C )( B) dt Ampere-Maxwell ⃗ ⃗s=μ 0 ∫C chiusa B⋅d [ iconc +ϵ0 d Φ Σ(C )( ⃗ E) dt ] LEZIONE 22:Proprietà magnetiche della materia • • • • • • • • • ⃗ B⃗0 /μ 0 (unità A/m) Campo magnetico nel vuoto B⃗0 → campo “magnetizzante” H= ⃗ ⃗ Campo in un materiale B=κ κm m B 0 , con permeabilità magn. relativa ⃗ ⃗ →permeabilità magnetica μ=κ m μ 0 che dipende dal materiale, B =μ H ⃗ ⃗s=μ iconc La legge di Ampere diventa ∫C chiusa B⋅d Suscettività magnetica χ m t.c. κ m=χ+1 ⃗ =χ m H ⃗ =(κ−1) H ⃗ → B⃗m=μ 0 M ⃗ , corrente amperiana im Magnetizzazione: M ⃗ B⃗0 + B⃗m=μ 0 ( H+ ⃗ M ⃗) B= – Sostanze – diamagnetiche: χ m <0, κm <1 ( χ m ∼−10−5 ) (oro, piombo, rame, silicio, acqua,idrogeno,...) paramagnetiche: χ m >0, κm >1 ( χ m ∼10−5 ) (alluminio, calcio, sodio, uranio, ossigeno...) ⃗ B⃗0 ) ferromagnetiche: χ m ≫ 0, κ m ≫1 ( χ m ∼κ m∼103 funzioni di H, B≫ → utilizzate per amplificare e convogliare il campo magnetico (es. nei solenoidi e trasformatori) → curva di prima magnetizzazione di B vs H (o M vs H) → dip. da temperatura (Curie): χ m = Cρ (ferro: T −T c T c=1043 K , sopra si smagnetizza) • • → Domini di Weiss Correnti amperiane im : analogia tra spira e magnete momento magnetico di un corpo: m ⃗ =N <⃗ m mol > , • magnetizzazione = momento magnetico medio per unità di volume • • (proprietà intensiva del solido, mentre m ⃗ è estensiva, cioè ~ volume ) – somma di effetti di tante piccole spire dà risultato netto = spira macroscopica ⃗ → m ⃗ ^ (quindi unità [M]=A/m) cilindro di volume Σ h e asse parallelo a M ⃗ =Σ h M=Σi mn analogia spira / magnete ⃗ , B⃗0, H ⃗ , B⃗m , M ⃗ , es. ∫ ⃗ ⃗s=im , ∫ ⃗ ⃗s =icond , leggi di Ampere per B M⋅d H⋅d C chiusa C chiusa itot =i cond +i m → • • m ⃗ ⃗ mol > =n<m volume ∫C chiusa ⃗B⋅d ⃗s =μ icond =μ0 itot In molti casi, passare dal vuoto alla materia implica solo Gauss per campo elettrico Gauss per campo magnetico ∫Σchiusa ( ⃗B⋅⃗n)d Σ=0 ϵ0 →ϵ, μ 0 →μ nelle eq. di Maxwell EQ. DI MAXWELL nella materia • Faraday ∫Σ chiusa ( ⃗E⋅⃗n )d Σ= qϵ • ⃗= M ∫C chiusa ⃗E⋅d ⃗s =− • ⃗ d Φ Σ(C )( B) dt Ampere-Maxwell ⃗ ⃗s=μ ∫C chiusa B⋅d Esercizi: mutua induzione con nucleo ferroso, circuitazione di M. [ i conc+ϵ d Φ Σ(C )( ⃗ E) dt ] LEZIONE 23: Onde elettromagnetiche • EQ. DI MAXWELL IN FORMA DIFFERENZIALE Gauss per campo elettrico • Faraday ρ ⃗ ⃗ ∇⋅ E= ϵ ∂⃗ B ⃗ ×⃗ ∇ E=− ∂t 0 • • • • ⃗ ⃗ ∇⋅ B =0 ∂ Ex =0 → ∂x • ⃗ Stesso per B • Calcolare rotore con matrice • Faraday: • [ ] Nel vuoto non ci sono cariche e correnti: ρ= j=0 Maxwell: onde piane f (x −vt) e f (x +vt) sono una soluzione delle equazioni: Consideriamo onde piane nella direzione x: valori di ⃗E e ⃗B costanti nei piani a x costante (*) → i termini ∂ e ∂ sono nulli Gauss + (*) → • Ampere-Maxwell ⃗ ⃗ ×B ⃗ =μ 0 j+ϵ0 ∂ E ∇ ∂t • • • Gauss per campo magnetico ∂y E x costante in x → onda trasversale: solo ∂ Ex ∂ Ez ∂ By − =− ∂z ∂x ∂t ∂ Bx ∂ Bz ∂Ey Ampere M.: (2a) comp. y − =ϵ0 μ 0 ∂z ∂x ∂t (1a) comp. y (1b) componente z (2b) componente z (*) → si cancellano altri termini (1a) e (2b): E z , B y (1b) e (2a): E y , B z ∂ (1 a)= ∂ (2 b) → ∂x ∂t ∂2 E z ∂ x2 ∂z =ϵ0 μ 0 ∂2 E z ∂t 2 che è un eq. di D'Alambert ( la cui soluzione sono onde piane con velocità 1 v =c= √ ϵ μ 0 0 E y ed E z var. ∂ Ey ∂ Ex ∂B − =− z ∂x ∂y ∂t ∂ B y ∂ Bx ∂ Ez − =ϵ0 μ 0 ∂x ∂y ∂t ∂2 f 1 ∂2 f ) 2= 2 2 ∂ x v ∂t e direzione ±^x • • Lo stesso per E y , B y , B z Maxwell: nel vuoto i campi e.m. sono onde trasversali che si propagano alla velocità della luce (c) • • • Antenne Misurate da Hertz, condizioni risonanti tra due corpi metallici → onda stazionaria Non c'è effetto istantaneo, come il concetto di campo elettrostatico poteva suggerire • Relazione tra E z e B y per onda che si propaga nella direzione +x: • • 1 1 B y=− f (x −c t )=− E z c c l'orientazione relativa tra E z e B y indica la direzione del moto stesso tra E y e B z → |E|=c|B| → densità di energia uem =ϵ0 E2 ⃗ → direzione del moto è ⃗ → ⃗E perpendicolare a B E× ⃗ B ∂ Ez ∂ By → = ∂x ∂t LEZIONE 24: ESERCIZI E z =f (x−c t )
© Copyright 2024 Paperzz