Intervento VIRGINIO BRIVIO

Dott. Virginio Brivio
Presidente dell’Ufficio d’ambito di Lecco
Lecco, 3 luglio 2014
Il soggetto regolatore
nell’ATO di Lecco:
1. L’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (A.ATO)
2. L’Azienda speciale provinciale “Ufficio d’ambito di
Lecco”
2
1. Il soggetto regolatore nell’ATO di Lecco:
l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (A.ATO)
L’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (A.ATO) della
Provincia di Lecco
era stata istituita - ai sensi della L.R. n. 21/1998 - il 12 novembre 2001
ed era costituita da una convenzione di cooperazione
tra la Provincia di Lecco e i 90 Comuni ricadenti nell’ATO di Lecco
per l’esercizio delle funzioni di governo e organizzazione del
servizio idrico integrato
La Conferenza dell’A.ATO aveva individuato nella
Provincia di Lecco l’Ente responsabile del coordinamento delle attività e
delle iniziative connesse all’attuazione della Convenzione
e nel Presidente della Provincia il Presidente dell’A.ATO
La Conferenza si avvaleva di un Comitato Ristretto
composto dal Presidente dell’A.ATO e da 9 membri scelti in modo da
garantire equa rappresentatività alle diverse esigenze del territorio
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2. Il soggetto regolatore nell’ATO di Lecco:
l’Azienda Speciale “Ufficio d’ambito di Lecco”
La L. 26 marzo 2010, n. 42 ha disposto la soppressione delle Autorità
d’Ambito Territoriale Ottimale dal 1° gennaio 2011 ed ha assegnato alle
Regioni il compito di attribuire ad altro soggetto le funzioni di
programmazione, regolazione e controllo del Servizio Idrico Integrato
La Regione Lombardia, con l.r. n. 21 del 27 dicembre 2010,
ha attribuito tali funzioni alle Province che le esercitano tramite
un’Azienda Speciale, denominata Ufficio d’Ambito, dotata di personalità
giuridica e di autonomia organizzativa e contabile
L’Azienda Speciale provinciale “Ufficio d’ambito di Lecco”
è stata istituita con deliberazione del C.P. n. 103 del 20.12.2011
Sono organi dell’Azienda il Presidente, il Consiglio di Amministrazione
(composto da 5 membri, nominati dal Presidente della Provincia, dei quali 4
indicati dalla Conferenza dei Comuni dell’ATO) e il Direttore
All’Azienda si affianca la Conferenza dei comuni, cui partecipano tutti i
Comuni dell’ATO di Lecco, chiamata ad esprimere pareri obbligatori e
vincolanti sulle principali decisioni assunte dall’Ente responsabile
dell’ATO
4
Il modello gestionale – 11. Il superamento della frammentazione gestionale:
la nascita di LRH e di Idrolario (anno 2008)
2. Il primo affidamento a Idrolario in modalità in house
(dal 1 novembre 2010 al 31 dicembre 2012)
3. La proroga dell’affidamento in house a Idrolario
(dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2013)
4. Le linee di indirizzo per il nuovo affidamento di
medio-lungo termine in modalità in house
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Il modello gestionale – 25. Il periodo transitorio: l’affidamento a Idroservice in
modalità in house (dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2014)
6. Il controllo sui processi societari da parte dell’Ufficio
d’ambito
7. A che punto siamo?
6
1. Il superamento della frammentazione gestionale:
la nascita di LRH e di Idrolario (anno 2008)
Le società operanti nel territorio provinciale
avevano intrapreso un percorso di aggregazione e
superamento della frammentazione gestionale
che aveva portato alla costituzione, nel 2008, di
Lario Reti Holding spa
(nata dalla fusione delle società pubbliche Acel, Ciab, Ecosystem e Rio Torto)
indi, per scissione parziale, di
Idrolario srl
entrambe società a capitale interamente pubblico,
partecipate da 65 comuni su 90 della Provincia di
Lecco
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2. Il primo affidamento a Idrolario in modalità in house
(dal 1 novembre 2010 al 31 dicembre 2012)
L’Autorità d’ambito della Provincia di Lecco
ritenendo che il modello dell’in house fosse quello che meglio
valorizzava il percorso di aggregazione intrapreso
aveva avviato un periodo transitorio di gestione unitaria
del servizio idrico integrato attraverso un affidamento
alla società Idrolario s.r.l.
secondo il modello dell’ in house
per un periodo di due anni
con decorrenza 1 novembre 2010
(delibera Conferenza A.ATO n. 66.09 del 21 settembre 2010)
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3. La proroga dell’affidamento in house a Idrolario
(dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2013)
Nelle more della definizione e dell’attuazione di un modello
gestionale di medio/lungo termine e
visto il permanere di un quadro normativo particolarmente
indefinito e complesso relativamente alle modalità di gestione
del Servizio
la Provincia di Lecco
ha disposto la proroga dell’affidamento a
Idrolario s.r.l.
fino al 31 dicembre 2013
per consentire l’avvio di un approfondimento giuridico finanziario sulle possibili modalità alternative di affidamento
finalizzato ad individuare un modello gestionale condiviso
(delibera C.P. n. 59 del 1 ottobre 2012)
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4. Le linee di indirizzo per il nuovo affidamento di
medio-lungo termine in modalità in house
Il confronto politico instaurato con la Conferenza dei Comuni ha
portato - attraverso diversi step – all’approvazione da parte
della Provincia di un atto di indirizzi nel quale si stabilisce che
l’affidamento del SII nell’ATO di Lecco dovrà essere effettuato secondo le
modalità dell’
in house providing
per un periodo medio - lungo
a favore della Società Idroservice s.r.l.
[società di scopo costituita il 19.12.2012 a seguito dell’operazione di conferimento
di “ramo d’azienda” realizzata da Lario Reti Holding spa, società unipersonale
ossia totalmente controllata dal socio unico Lario Reti Holding, società a capitale
interamente pubblico]
qualora in possesso di tutti i requisiti previsti dalle normative
nazionali e comunitarie per tale tipo di affidamento
(delibera C.P. n. 69 del 28 ottobre 2013)
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5. Il periodo transitorio: l’affidamento a Idroservice in
modalità in house (dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2014)
In attesa del completamento del percorso individuato
nell’atto di indirizzi
la Provincia
ha disposto l’affidamento del
SII per un
anno, con decorrenza 1 gennaio 2014
alla società Idroservice
unica società sul territorio in grado di garantire
immediatamente la prosecuzione del Servizio, in
coerenza con la volontà già espressa con
riguardo all’affidamento a lungo termine
(delibera C.P. n.89 del 19 dicembre 2013)
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6. Il controllo sui processi societari da parte
dell’Ufficio d’ambito
La Provincia di Lecco, per l’anno 2014, ha
assegnato all’Azienda Speciale la
“sorveglianza sulla piena attuazione delle linee di indirizzo per
il nuovo affidamento con riferimento a tutti gli adempimenti
avviati e da avviarsi nell’ambito del periodo transitorio,
finalizzati all’affidamento in house providing a medio lungo
termine, con l’obbligo di riferire periodicamente lo stato di
avanzamento dell’iter al Consiglio Provinciale, ovvero, previo
accordo della conferenza dei Capigruppo, alle commissioni
consiliari competenti Ambiente e Bilancio”
(delibera C.P. n.84 del 16 dicembre 2013)
A tal fine è stato individuato un advisor tecnico,
concordato tra Provincia, Azienda Speciale e Comitato di
controllo dei Sindaci di Lario Reti Holding per il
monitoraggio del processo societario
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7. A che punto siamo?
Le società Idroservice e Lario Reti Holding hanno avviato il percorso di
gradualità per addivenire alla situazione a regime, in particolare
modificando gli statuti per adeguarli ai principi comunitari dell’in house
providing e
prevedendo la costituzione
in Lario Reti holding di un Comitato di coordinamento
e in Idroservice di un Comitato tecnico
“con funzioni di informazione, controllo preventivo, consultazione, valutazione
e verifica in favore del Concedente il servizio che costituisce l’oggetto della
Società. Il suddetto Comitato Tecnico ha altresì funzione contributiva e
collaborativa per la rimessa attraverso il Comitato di coordinamento della
Controllante delle tematiche soggette a verifica e approvazione dei Comuni
Soci”
(art. 22 dello statuto)
La nuova Direttiva appalti (2014/24/Ce settori ordinari)
approvata dal Parlamento Europeo il 15/1/2014, che traduce
il modulo giurisprudenziale dell’in house in legge
comunitaria, potrebbe aprire nuove prospettive in tema di
affidamento in house, in particolare con riferimento
all’esercizio indiretto del controllo analogo.
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La Tariffa
1. Il Metodo Tariffario Normalizzato MTN
(D.M. 1/8/1996)
2. Il Metodo Tariffario Transitorio MTT
(deliberazione AEEG n. 585/2012/R/idr)
3. Il Metodo Tariffario Idrico MTI
(deliberazione AEEG n. 643/2013/R/idr)
4. Le ragioni degli incrementi tariffari
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1. Il Metodo Tariffario Normalizzato MTN
(D.M. 1/8/1996)
A decorrere dal 1 novembre 2010, con l’avvio della gestione centralizzata
del SII da parte di Idrolario, è entrata in vigore
la tariffa unica d’ambito
determinata dall’A.ATO secondo il c.d. Metodo Tariffario Normalizzato
(MTN) previsto con il D.M. 1/8/1996
Nel Metodo Normalizzato i “punti di riferimento” erano
la tariffa reale media (TRM) e l’incremento annuale (K)
che, con riferimento all’ATO di Lecco, erano così determinati :
TRM [€/mc]
K [%]
2011
2012
2013
1,38
1,47
1,54
6,5%
4,8%
[N.B.: per l’anno 2013, il limite è riferito all’anno precedente, mentre se fosse riferito al 2011sareb be pari al 11,6%.]
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2. Il Metodo Tariffario Transitorio MTT
(deliberazione AEEG n. 585/2012/R/idr)
L’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI)
cui spetta la definizione delle componenti di costo della tariffa, la predisposizione e
aggiornamento del metodo tariffario e l’approvazione delle tariffe proposte dalle
A.ATO
con Delibera n. 585/2012/R/IDR del 28 dicembre 2012
ha approvato il Metodo Tariffario Transitorio (MTT)
per la determinazione delle tariffe negli anni 2012 e 2013
Con il Me todo AEEG le nuove grandezze di riferimento sono
il VRG (vincolo riconosciuto ai ricavi) e il ϑ (teta)
Il VRG è l’importo complessivo riconosciuto al gestore a copertura dei costi di
ge stione e di investimento
Il ϑ (teta) rappresenta l’incremento tariffario:
è il moltiplicatore che deve essere applicato all’articolazione tariffaria dell’anno
2012 per ottenere la copertura del VRG dell’anno di riferimento
(tariffe 2012-2013 approvate con delibera di Consiglio
provinciale n. 40 del 20 maggio 2013)
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3. Il Metodo Tariffario Idrico MTI
(deliberazione AEEG n. 643/2013/R/idr)
L’AEEGSI con Delibera n. 643/2013/R/idr del 27 dicembre 2013
ha approvato il Metodo Tariffario Idrico (MTI)
per la determinazione delle tariffe negli anni 2014 e 2015
Gli elementi per determinare le componenti di costo del servizio anni 2014 e 2015 :
i dati raccolti ai sensi del precedente MTT, aggiornati con i dati di bilancio relativi all’anno 2012 (e
2013)
il meccanismo degli schemi regolatori che sostituisce il meccanismo di gradualità del MTT
La regolazione per schemi regolatori si applica attraverso la definizione di
uno specifico schema regolatorio composto dai seguenti atti:
Programma degli Interventi (PdI)
Piano Economico Finanziario (PEF),
costituito dai prospetti di Piano tariffario, Conto economico e dal Rendiconto finanziario
Convenzione di gestione aggiornata
(tariffe 2014-2015 approvate con delibera di Consiglio
provinciale n. 35 del 3 giugno 2014)
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MTN
incrementi e tariffe applicabili
2011
MTT
MTI
2012
2013
2014
2015
incremento rispetto all'anno precedente
1,065
1,065
1,090
1,090
incremento rispetto alle tariffe
applicate nell'anno 2012
1,065
1,134
1,234
1,345
tariffa reale media
1,38
1,47
1,57
1,70
1,86
incrementi e tariffe deliberati
2011
2012
2013
2014
2015
incremento rispetto all'anno precedente
1,105
1,065
1,090
1,090
incremento rispetto alle tariffe
applicate nell'anno 2012
1,105
1,134
1,234
1,345
1,52
1,57
1,70
1,86
tariffa reale media
1,38
4. Le ragioni degli incrementi tariffari
L’incremento relativo all’anno 2013
in parte re cupera il mancato adeguamento (nella misura del 6,5%) d e lle tariffe
ap plicate nel 2011 al valore determinato per il 2012 col previgente metodo
normalizzato
in parte è stato determinato dalla sig nificativa riduzione dei volumi d’acqua
e ffettivamente erogati rispetto alle previsioni che avevano supportato le precedenti
determinazioni della tariffa sulla base del previgente metodo tariffario, il quale
prevedeva comunque una verifica triennale e l’eventuale conseguente conguaglio
L’incremento relativo all’anno 2014
Il 20% è ascrivibile all’ulteriore riduzione dei volumi venduti registrata nel 2012
rispetto al 2011
il 50% è costituito dall’insieme delle co mponenti a conguaglio relative all’anno 2012
il restante 30% è dovuto alla variazione delle altre componenti del VRG (inflazione,
avanzamento investimenti …)
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4. Le componenti della tariffa in vigore
VRG 2 014 = 48.805.426 €
1.945.504
972.130
5.522.304
Opex: costi operativi
Capex: costi delle immobilizzazioni
FoNI: fondo nuovi investimenti
Rc: conguagli relativi al 2012
40.365.489
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4. Le componenti della tariffa in vigore
Opex
542.336
5.363.588
Opex end: costi operativi endogeni
(personale, servizi acquisiti da terzi…)
2.026.266
CO EE: energia elettrica
CO ws: acquisti all'ingrosso
20.502.467
MT: mutui dei Comuni
altro
11.930.812
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Il Piano degli investimenti
1.Il Piano degli investimenti approvato dall’A.ATO nel
2010 (deliberazione n. 62.05/2010 del 22.06.2010)
2. La rimodulazione del Piano degli investimenti
(delibera C.P. n. 88 del 19 dicembre 2013)
3. Il nuovo Piano degli investimenti
(delibera C.P. n. 35 del 3 giugno 2014)
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1. Il Piano degli investimenti approvato dall’A.ATO
(deliberazione n. 62.05/2010 del 22.06.2010)
Il Piano d’ambito dell’ATO di Lecco - ai sensi dell’art. 159 del d.lgs. 152/2006 è stato approvato dalla C o nferenza dell’A.ATO il 22 giugno 2010
Esso prevedeva investimenti per 335 milioni d i euro in 30 anni
da articolare annualmente per stralci operativi triennali contenenti l’individuazione
dettagliata degli interventi, coerente con i criteri di priorità enunciati nel piano
Il primo stralcio operativo triennale
è stato approvato dalla C o nferenza dell’A.ATO il 22 marzo 2011 e prevedeva
investimenti per 39 milioni d i euro, al netto dei contributi pubblici dell’AdPQ per
ulteriori 2 milioni di euro.
Il p rogramma triennale degli investimenti è stato aggiornato l’anno successivo ed
approvato in via definitiva con deliberazione del C.P. n. 42 del 25 giugno 2012.
Nell’aggiornamento si dava atto di un ritardato avvio degli investimenti (la spesa
per investimenti nel 1° anno è stata di 2,3 milioni di euro rispetto ai 7,1 in
programma). Erano stati tuttavia avviati, se non conclusi, numerosi interventi, tra
cui si segnalano in particolare i 2 necessari alla rimozione dell’arsenico in 3
Comuni della Valvarrone ed alcuni interventi per la depurazione dei reflui negli
agglomerati di Calolziocorte e Calco Toffo messi in mora nella procedura
d’infrazione europea.
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2. La rimodulazione del Piano degli investimenti
(delibera C.P. n. 88 del 19 dicembre 2013)
In sede di aggiornamento del Piano Economico Finanziario del Piano
d’ambito, ai sensi della deliberazione AEEG n. 585/2012/R/IDR,
è stato necessario rimodulare e ridurre il piano degli interventi in
misura pari al 46%
ai fini del raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario e per
garantire condizioni di bancabilità del programma degli interventi.
Esso è stato altresì riprogrammato su 20 anni invece dei 30 iniziali,
poiché nel frattempo la legge regionale aveva introdotto questo
limite per la durata massima dell’affidamento, ed entro il 2033 si
prevedeva di poter dunque finanziare investimenti per complessivi
160 milioni di euro
(delibera C.P. n. 88 del 19 dicembre 2013)
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3. Il Piano degli investimenti vigente
(delibera C.P. n. 35 del 3 giugno 2014)
Conferma sostanzialmente quello ridotto e rimodulato in sede di
predisposizione tariffaria per anni 2012 e 2013. Il valore
complessivo degli investimenti è stato confermato anche per il
quadriennio 2014 – 2017, nel quale tuttavia si è proceduto ad
un’ulteriore ridistribuzione della spesa tra gli anni in considerazione
dell’iniziale transitorietà della gestione, riducendo gli investimenti
della prima annualità, 2014, la cui realizzazione è stata in parte
rinviata al triennio successivo.
Le linee generali d’indirizzo cui l’Ufficio d’Ambito di Lecco deve
attenersi nell’esercizio delle proprie funzioni, assegnate all’azienda,
per l’esercizio 2014, con deliberazione del Consiglio provinciale n.
84 del 16 dicembre 2013, impongono innanzitutto l’adempimento
degli obblighi comunitari in materia di fognatura, collettamento e
depurazione con particolare riguardo agli agglomerati in infrazione
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3. Il Piano degli investimenti vigente
(delibera C.P. n. 35 del 3 giugno 2014)
In sede di predisposizione della tariffa del SII per gli anni 2014-2015, ai
sensi della delibera AEEGSI n. 643/2013/R/idr del 27 dicembre 2013, è
stato approvato il nuovo Piano degli Investimenti
SPESA
2014
2015
2016
2017
totale
699.000
1.906.000
2.087.000
1.534.000
6.226.000
fognatura
1.521.000
2.053.000
3.390.000
5.109.000
12.073.000
depurazione
2.365.000
6.286.000
10.917.000
8.8150.000
27.718.000
manutenzioni
1.500.000
1.250.000
1.000.000
1.000.000
4.750.000
totale
6.085.000
11.495.000
17.394.000
15.793.000
50.767.000
2014
2015
2016
2017
to tale
668.157
317.314
620.108
1.825.778
3.431.358
acquedotto
CONTRIBUTI
AdPQ
CIPE
3.258.563
to tale
3.926.720
317.314
620.108
1.825.778
6.689.921
2014
2015
2016
2017
to tale
2 . 158.280
1 1 .177.686
1 6 .773.892
1 3 .967.222
4 4 .077.079
AUTOFIN.
/CREDITO
3.258.563
Dott. Virginio Brivio
Presidente dell’Ufficio d’ambito di Lecco