Rassegna del 15/03/2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 15/03/2014 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 15/03/14 P. 11 Il riciclabile vola al 75% Per le piazzole manca l'ok Gazzetta Mantova 15/03/14 P. 11 La condominiale va meglio in periferia Appello agli amministratori dei palazzi 3 La Voce Di Mantova 15/03/14 P. 6 Rifiuti: Mantova città-modello nazionale 4 Gazzetta Mantova 15/03/14 P. 19 Martedì si riaccendono i lampioni 5 Gazzetta Mantova 15/03/14 P. 19 Emergenza arsenico, controlli obbligatori entro il 20 6 La Voce Di Mantova 15/03/14 P. 16 Curtatone il 18 marzo riaccende i lampioni 7 Gazzetta Di Reggio 15/03/14 P. 13 E' di Unieco la "Fabbrica Verde" 8 Unieco per Tea Mantova: debutta la "fabbrica verde" 9 Prima Pagina Reggio Emilia 15/03/14 P. 22 Monica Viviani 1 RIFIUTI: SCENARIO La Voce Di Mantova 15/03/14 P. 29 Rifiuti, Brescia impara dal comune cavrianese 10 Giorno Bergamo-Brescia 15/03/14 P. VIII Bosco Stella, nuovo no alla discarica Federica Pacella 11 Corriere Della Sera 15/03/14 P. 29 La terra dei fuochi e quell'area di 64 ettari che sembra piccola Marco Demarco 12 Italia Oggi 15/03/14 P. 21 Più controlli sullo smaltimento di pc e tv Sole 24 Ore 15/03/14 P. 12 La discarica una «tesoreria parallela» Giuseppe Oddo 15 Sole 24 Ore 15/03/14 P. 20 Rifiuti elettronici, la differenziata sale a 4 chili per abitante Paola Ficco 16 14 ENERGIA: SCENARIO Italia Oggi 15/03/14 P. 31 South Stream a Saipem 15/03/14 P. 5 A2A paga le svalutazioni 15/03/14 P. 22 Enel: centrale di piccola taglia e alimentata da ditte locali 17 SEGNALAZIONI Milanofinanza Claudia Cervini 18 ENERGIA Gazzetta Mantova Indice Rassegna Stampa 19 Pagina I Il riciclabí1e vola al 75/0 Per le pizole manca l'ok Correzioni da maggio: in centro niente domiciliare al giovedì e secco solo al lunedì Punti di raccolta in piazza Virgiliana e sul lungolago, ma servono i permessi di Monica Viviani Piazza Virgiliana, zona di fianco ai chioschi oggi adibita a posti auto. Lungolago Gonzaga vicino all'aiuola che separa il parcheggio a pagamento dalla cabina dei bagni pubblici. E' qui che sorgeranno i due mini centri di raccolta rifiuti destinati ai ritardatari del porta a porta in centro storico. Si tratterà di strutture leggere e di piccole dimensioni (65 metri quadrati l'una) circondate da verde per renderle il meno visibili possibili. All'interno: cassonetti adibiti ai soli rifiuti riciclabili. Saranno accessibili ad orari sfalsati rispetto a quelli destinati al porta a porta e verranno gestiti da un operatore di Mantova Ambiente. Un'operazione che costerà circa 30 mila euro l'anno a cui però manca ancora una data di inizio. Comune e Tea sono in sostanza in attesa dei pareri delle autorità preposte, in primis la Sovrintendenza, per poter dare il via a questa operazione che vuole essere «una risposta - spiega il sindaco Nicola Sodano - alle sollecitazioni dei cittadini per migliorare il servizio» ma che non sarà, avverte il direttore di Mantova Ambiente Anzio Negrini «alternativa al porta a porta». I due nuovi centri ambiente sono tra le novità annunciate ieri in via Roma da sindaco, assessore comunale all'Ambiente Mariella Maffini e i vertici di Mantova Ambiente (presenti insieme a Negrini, il presidente Colombari e l'amministratore delegato Bertolasi) insieme a un bilancio del primo anno di servizio. Le altre new entry riguardano la riduzione dei giorni di raccolta in centro storico: dal 5 maggio l'indifferenziato verrà ritirato solo un giorno alla settimana (lunedì) sia in zona A (raccolta dalle 7 alle 9) che in zona B (dalle 19 alle 21); inoltre in zona B il ritiro della carta passa dal giovedì al lunedì. Intanto la differenziata vola raggiungendo livelli che fanno dire all'assessore Maffini: «Abbiamo raggiunto l'obiettivo rifiuti zero!» A dicembre 2013 eravamo a quota 74,87 per cento ben oltre la soglia europea fissata al 65%. In totale lo scorso anno sono stati differenziati 4.541.810 chilogrammi di carta e cartone, 1.225.930 chilo- grammi di imballaggi in plastica, 2.261.281 di vetro, lattine e barattoli per alimenti, 3.419.100 di organico, 1.321.220 di vegetali. Sono stati invece 12.370.820 i chili di rifiuti indifferenziati ovvero quel «25% destinato all'impianto di Ceresara - spiega l'assessore - dove viene a sua volta differenziato fino a ottenere secco da utilizzare come combustibile solido e una frazione organica che una volta stabilizzata viene adoperata come materiale di copertura per le discariche». Insomma «si chiude il cerchio dei rifiuti nell'ottica della direttiva Europea che sancisce che per poter mandare un prodotto in discarica bisogna dimostrare che non è più recuperabile. Un risultato di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi». Anche Negrini parla di «risultato di eccellenza a livello nazionale» pur non nascondendo che il problema dell'abbandono della spazzatura esiste ancora: «Riguarda solo 0,4 per mille delle utenze, ma ha molta più evidenza di quel 99,96 che invece espone i rifiuti in modo diligente». Una soluzione va trovata, conferma anche Sodano: «Troveremo una soluzione, i metodi per accertare di chi si tratta ci sono. Non è escluso che si tratti di persone presenti illegalmente in Italia, quindi potrebbe esserci anche un risvolto positivo per il controllo del territorio». mo,, iuivrp nirei;nN rre ir h!b3GX1 Cff'(ftlÍ ïfl i l,ü : m.a % er le piazzole manca l'ok Si parla di noi Pagina 1 L'ASSESSORE MAFFINI SONO LE FAMIGLIE CHE USUFRUISCONO DEL SERVIZIO DI RITIRO DEI RIFIUTI DIRETTAMENTE NELL'ABITAZIONE PERCHE' NON IN GRADO DI PROVVEDERE AUTONOMAMENTE AL CONFERIMENTO A LIVELLO STRADALE. CON L'AVVIO DEL NUOVO SISTEMA DI RACCOLTA SONO STATI INFATTI ATTIVATI APPOSITI SERVIZI PER LE PERSONE CON PROBLEMI PARTICOLARI, COME ANZIANI, DISABILI, IPOVEDENTI E PER LE FAMIGLIE CON BAMBINI PICCOLI. SONO LE FAMIGLIE CHE HANNO CHIESTO IL RITIRO DEI PANNOLINI PER BAMBINI SOTTO 13 ANNI D'ETÀ, IN GIORNI DI RACCOLTA DEDICATI. SONO LE UTENZE DOVEAVVIENE IL RITIRO DEI PANNOLONI PER PERSONE LETTIZZATE, IN GIORNI DI RACCOLTA DEDICATI. SONOIKIT CONSEGNATI AL LE PERSONE IPOVEDENTI. Si TRATTA DI KIT DI RACCOLTA DOMICILIARE COMPOSTI DA BIDONCINI SU CUI È IMPRESSA L'INIZIALE DEL MATERIALE DA CONFERIRE AL LORO INTERNO, I N ALFABETO BRAILLE. PER QUESTE PERSONE PRESTO, HA ANNUNCIATO IERI IL DIRETTORE DI MANTOVA AMBIENTEANZIO NEGRINI, SARA' PRESTO DISPONIBILEANCHE UN DVD AUDIO CON TUTTE LE SPIEGAZIONI SU DOVE E COME BUTTARE I RIFIUTI DOMESTICI. «Raggiunto l'obiettivo rifiuti zero previsto dall'Ue È un risultato di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi» IL DIRETTORE NEGRINI «Siamo un'eccellenza nazionale Presto provvedimenti contro quei pochi che ancora abbandonano la spazzatura» SONO LE DESTINAZIONI DEI RIFIUTI MANTOVANI. LA CARTA E IL CARTONE VENGONO PORTATI ALLA LAMACART DI VILLAFRANCA, PLASTICA E POLISTIROLO ALLA SERIT DI VERONA, VETRO E LATTINE ALLA TECNORECUPERI DI BERGAMO, UMIDO E SFALCI ALL'IMPIANTO DI PIEVE DI CORIANO EA BIOCICLO DI CASTIGLIONE DELLE STIVI ERE. L'INDIFFERENZIATO ALL'IMPIANTO DI CERESARA. I punti di piazza Virgiliana e del Lungolago Gonzaga dove sorgeranno le piazzole destinate ai ritardatari dei porta a portai n centro Si parla di noi Pagina 2 condominiale meglio i periferia Appello agli amministratori dei palazzi ((In centro ci sono ancora spazi dove è possibile adottare la raccolta differenziata condominiale»: è un appello agli amministratori di condominio quello lanciato ieri dal direttore di MantovaAmbienteAnzio Negrini. I dati d'altronde parlano chiaro: il servizio piace più in periferia che in centro. In sostanza si tratta del servizio offerto condomini con un numero di famiglie uguale o superiore a 6, hanno i contenitori carrellati da 240 a 1.100 litri perla raccolta della carta, plastica , vetro e organico , in accordo con gli amministratori . I condomini interessati da questo servizio nel centro storico (zonaA e zona B) sono 41; i condomini serviti nelle periferie sono invece 255 . E non manca anche un invito achi nonostante gli avvisi , non ha ancora il kit perla raccolta: ((Invitiamo queste persone a chiamare il numero verde (800 473165,199143232 per chi chiama da cellulare ) per concordare la consegna». Si parla di noi Pagina 3 DIFFERENZIATA AL 75% Tea punta a sviluppare il servizio condominiale e quello "ad personam" Rifiuti: Mantova città.modello na zi onale Ultimi ritocchi: esposizione delle spazzature solo per 4 giorni la settimana Oltre 4,5 milioni di chili di carta e cartone, 1,2 milioni di imballaggi di plastica, 2,2 di vetro e lattine , 3,4 di materiale organico e 1,3 di vegetali. Tutto il differenziato 2013 in cifre, a fronte dei 12,3 milioni di rifiuti indifferenziati. Questi i dati diffusi ieri in Comune su una proiezione del 75% complessivo di immondizie portate al riciclo. Un soccesso, anzi, un record: lo dichiarano col sorriso alle orecchie il sindaco Nicola Sodano e il suo assessore all' ambiente Mariella Maffini, confortati dai tecnici Tea: il responsabile del servizio Negrini , l'a.d. Bertolasi e il neopresidente Colombari. L'obiettivo di legge era differenziare al 65%; Mantova, pur fra polemiche, mugugni e aggiustamenti, è arrivata al traguardo del 75 percentuale (Verona, per dare un riferimento, non arriva al 60%). Insomma, la sperimentazione ha funzionato. La "Mantova sporcacciona" lamentata da Sodano in tempi antecedenti al porta a porta oggi è diventata un modello di raccolta virtuosa. Addirittura arrivan- do nelle case e nelle attività con servizi personalizzati come documentano le raccolte dell'umido e i ritiri dei pannoloni in 138 utenze non autosufficienti, 551 famiglie con bimbi "under 3" e 893 lettizzati. Restano da sviluppare le raccolte condominiali, ancora sottotono: solo 41 condomini in centro e 255 nella cintura. Altrettanto dicasi per chi disperde abusivamente sacchetti - 0,4% del totale, e quasi certamente "clandestini" verso i quali si stanno prendendo misure di controllo e appostamento. Insomma, come afferma l'assessore Maffini, andiamo verso la soglia degli "zero rifiuti", visti anche i progressi in termini di riciclo e di impiantistica di trattamento, a fronte di una qualità del servizio che sviluppa (caso unico in Italia) persino raccolte personalizzate. II rendiconto della sperimentazione con Sodano, l'assessore Maffini e i vertici Tea ambiente (foto 2000) Troppi abbandoni di sacchetti per strada In arrivo super-controlli e maxi-sanzioni Aif ull: Manlnve dHé•medelle irculennle I4sthlvvlle"sebie": rigNlinvppvskmenly Si parla di noi n_I, SIfUIPiiOstGn11PFlInVISPo Pagina 4 CURTATONE Martedì si riaccendono i* lampiom Fine del piano notturno di risparmio: ora si punta sull'opera di Tea / CURTATONE Martedì a Curtatone si riaccenderanno i tremila lampioni spenti con il progetto di risparmio energetico. Lo comunica l'amministrazione, che spiega come «la data del 18 marzo sia stata scelta perché con ogni probabilità dovrebbe entrare in vigore il contratto sottoscritto da Tea e dall'associazione temporanea di impresa incaricata dell'esecuzione degli interventi di razionalizzazione della rete». Contemporaneamente dovrebbe essere firmata la convenzione per l'efficientamento e la razionalizzazione della rete. «Si tratta di un risultato molto importante - commentano Si parla di noi sindaco e assessori - giunto con sette mesi di ritardo per motivi di carattere amministrativo totalmente indipendenti dal Comune. Proprio per porre rimedio a una situazione di emergenza, da ottobre a oggi abbiamo adottato un provvedimento finalizzato allo spegnimento parziale, in alcune ore della notte, della maggior parte dei punti luce sul territorio». Scelta che ha consentito di ottenere un risparmio di 150mila euro e mantenere inalterati i servizi erogati ai cittadini e di non aumentare la pressione fiscale. «La partecipazione al bando provinciale e l'adesione al relativo piano di ammodernamen- to rappresenta la realizzazione concreta di un'importante azione volta a conseguire gli obiettivi di risparmio energetico contenuti nel piano regolatore dell'illuminazione comunale». La gara provinciale indetta da Tea interesserà 52mila punti luminosi installati in tutta la provincia. A Curtatone i lavori cominceranno entro la fine dell'anno, ma l'alleggerimento sulla bolletta sarà immediato: «Grazie all'effetto virtuoso del progetto sarà infatti possibile risparmiare 300mila euro all'anno, con un calo del 40% dell'energia elettrica consumata e una riduzione della spesa a carico del Comune pari al 30%». (e le. car) Pagina 5 CASTELLUCCHIO r,mergenza arsemco, controlli obbugaton entro il 20 / CASTELLUCCHIO Gli abitanti di Castellucchio hanno ancora pochi giorni a disposizione per misurare l'arsenico nelle acque dei pozzi privati. Lo ricorda il sindaco Gianluca Billo: «Vorrei sottolineare che il primo controllo dovrà essere fatto entro il 20 marzo e che l'analisi è obbligatoria. L'ordinanza riguarda tutti i pozzi a uso idropotabile. Si tratta di un provvedimento importante per la salute pubblica, perché qualora la concentrazione d'arsenico superi i limiti di sicurezza, si saprà di non poter utilizzare l'acqua del rubinetto». L'acqua, in queste settimane, è al centro dell'attenzione dei cittadini di Castellucchio, interessati dall'emergenza arsenico, ma anche dalla recente modifica intervenuta nell'amministrazione del servizio idrico, passato dalla gestione diretta del Comune a quella di Tea. Gli abitanti sono un po' confusi perché erano abituati, negli an- ni precedenti, a recarsi in municipio a gennaio per dichiarare i consumi d'acqua. «In realtà spiega il sindaco - l'attuale procedura non è molto diversa dalla precedente. In questi giorni i cittadini stanno ricevendo a casa una lettera di Tea, contenente il modulo che un tempo trovavano in Comune. Chi dispone di un contatore dovrà compilare il modello e rispedirlo a Tea. Chi, invece, ne è sprovvisto di contatore non deve preoccuparsi, poiché non è obbligatorio dichiarare i consumi d'acqua. I cittadini che non avranno rispedito a Tea il modulo compilato pagheranno in base al consumo medio stimato». Una serata informativa servirà a illustrare tutte le novità del servizio idrico. Si svolgerà al Teatro Soms, giovedì 27 marzo, a partire dalle 21. (r. l.) II sindaco di Castellucchio, Billo Si parla di noi Pagina 6 Curtatone il 18 marzo riaccend e i la mpi on i CURTATONE - Il 18 marzo saranno riaccesi i 3mila lampioni che erano stati spenti, in determinate fasce orarie notturne, in seguito al provvedimento adottato lo scorso mese di settembre dall' amministrazione comunale di Curtatone. Lo spegnimento notturno dei pali della luce ha consentito di accantonare 150mila euro, grazie ai quali l'amministrazione non ha aumentato la pressione fiscale. «La data del18 marzo - si legge in una nota - è stata scelta perché, nei prossimi giorni, dovrebbe entrare in vigore il contratto sottoscritto da Tea Rete Luce e dall'Ati (Associazione Temporanea di Impresa) incaricata dell'esecuzione degli in- terventi di razionalizzazione della rete di illuminazione pubblica. Contemporaneamente, Tea Rete Luce e una trentina di Comuni mantovani, compreso quello di Curtatone, dovrebbero firmare la convenzione finalizzata all'efficientamento della rete dell'illuminazione pubblica». La convenzione consentirà al Comune di Curtatone di risparmiare circa 300mila euro all'anno. CUR4NI71. ,AT. ;rlA'1 " Sicure=i o , i ciNodini chiedono `cc wefem'l 2- i e e ;i,mvi ,; SolesloloBorgoVirgillo:Polleramoserq Si parla di noi Pagina 7 I ERI L'INAUGURAZIONE r, dí Uníeco la 11Fabbn*ca Verde" Completato l'impianto di trattamento rifiuti urbani nel Mantovano / REGGIO Unieco, confermando il posizionamento ai massimi livelli tra i costruttori di impianti per il trattamento dei rifiuti in Italia, ha completato il "revamping tecnologico" (la ristrutturazione generale) dell'impianto di trattamento per rifiuti urbani di Villa Cappella, frazione di Ceresara, nel Mantovano, inaugurato ieri, alla presenza dell'assessore regionale all'ambiente dellaLombardia Claudia Maria Terzi, dal presidente di Tea Spa Luigi Gualer- zi e dal presidente di Mantova Ambiente Alberto Colombari. Mantova Ambiente (società del Gruppo Tea) ha infatti affidato alla divisione ambiente della Unieco di Reggio, in raggruppamento temporaneo d'imprese (Rti) con Idraulica F.lli Sala di Concordia sul Secchia (Mo), la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori, ultimati in circa un anno, per un ammontare complessivo di circa 9 milioni di euro. «L'impianto è stato aggiornato sia da un punto di vista tecnico che ambientale spiega Stefano Carnevali diret- tore della divisione Ambiente di Unieco - più precisamente è stato rinnovato il fabbricato e sono state introdotte importanti novità nel ciclo tecnologico, pur conservando la filosofia di trattamento». Grazie al potenziamento l'impianto di Villa Cappella, la Fabbrica Verde, che occupa una superficie di 22.000 metri quadrati, 9.500 dei quali coperti, potrà trattare, su due turni giornalieri di sei ore, fino a 110.000 tonnellate all'anno di rifiuti urbani e non pericolosi, raccolti nella provincia di Mantova. L'inaugurazione du Fabbrica Verde a Villa Cappella , frazione di Ceresara Si parla di noi Pagina 8 Impianto per il trattamento dei rifiuti Unieco per Tea Mantova: debutta la "fabbrica verde" REGGIO EMILIA - Unieco di Reggio Emilia, confermando il posizionamento ai massimi livelli tra i costruttori di impianti per il trattamento dei rifiuti in Italia, ha completato il "revamping tecnologico" (la ristrutturazione generale) dell'impianto di trattamento per rifiuti urbani di Villa Cappella, frazione di Ceresara, nel mantovano, inaugurato ieri, alla presenza dell'assessore regionale all'ambiente della Lombardia Claudia Maria Terzi, dal presidente di Tea Spa Luigi Gualerzi e dal presidente di Mantova Ambiente Alberto Colombari. Mantova Ambiente (società del Gruppo Tea) ha infatti affidato alla divisione Ambiente della Unieco di Reggio Emilia, in Raggruppamento Temporaneo d'imprese (RTI) con Idraulica F.lli Sala di Concordia sul Secchia (Mo), la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori, ultimati in circa un anno, per un ammontare complessivo di circa 9 milioni di euro. ' L'impianto è stato aggiornato sia da un punto di vista tecnico che ambientale - spiega Stefano Carnevali direttore della divisione Ambiente di Unieco - più precisamente è stato rinnovato il fab- Si parla di noi bricato e sono state introdotte importanti novità nel ciclo tecnologico, pur conservando la filosofia di trattamento, ovvero la separazione meccanica "secco/umido" di rifiuti urbani indifferenziati. La parte umida risultante dalla separazione, previa stabilizzazione con fermentazione aerobica in ambiente chiuso, verrà utilizzata in discarica come materiale tecnico da costruzione (per la copertura giornaliera dei rifiuti), mentre la frazione secca, una volta estratte meccanicamente le parti metalliche, verrà successivamente raffinata per ricavarne una frazione combustibile "alternativa" (il cd. CSS, Combustibile Solido Secondario), utilizzabile in processi di produzione di energia". Si recupereranno inoltre materiali riutilizzabili quali ferro ed alluminio per mezzo di idonee apparecchiature di separazione. Grazie al potenziamento l'impianto di Villa Cappella, la "Fabbrica verde", che occupa una superficie di 22.000 metri quadrati, 9.500 dei quali coperti, potrà trattare, su due turni giornalieri di sei ore, fino a 110.000 tonnellate all'anno di rifiuti urbani e non pericolosi, raccolti nella provincia di Mantova. Pagina 9 Rifiuti, Brescia impara dal comune cavrianese CAVRIANA - Oggi alle ore 9 al Park Hotel Ca' Nöa di Brescia, il comune di Cavriana è invitato a presentare la propria soluzione di gestione rifiuti ad un incontro rivolto in modo specifico all'attuale giunta della città di Brescia che sta valutando le possibili soluzioni per raggiungere gli obbiettivi di legge della raccolta differenziata. L'assessore Vittorio Beatini presenterà il percorso che ha consentito di raggiungere il 75% di differenziata, adottando un modello misto cassonetti a calotta e porta a porta, ottenendo al contempo un contenimento dei costi e di conseguenza un impatto minimo degli aumenti tariffari per i cittadini dovuti dalla quota servizi statale introdotta dal Governo centrale lo scorso anno con la Tares. Oltre al paese dell'Alto Mantovano, al tavolo dei relatori saranno presenti i comuni di Concesio (B s), Venezia-Mestre, Cremona e Firenze. L'ottica dell'incontro è la collaborazione fra amministratori per addivenire ad una scelta che riesca a coniugare l'ottenimento dei migliori risultati ambientali e del servizio con la massima razionalizzazione dei costi. La proposta di questo incontro per condividere con la giunta Del Bono un percorso verso la scelta ponderata di un nuovo servizio di gestione rifiuti per il comune di Brescia, nasce dall'iniziativa di un gruppo consigliare di minoranza Piattaforma Civica. ArT0 ARr' irr\"' , . 1 ,Modo le,soslootempo invioRomu tasliglione,6i61iole<opoliglaXo Rifiuti: Scenario Pm vairo,m-dmd% r .n,on«ia" Pagina 10 COMITATI PRESENTANO ALLA REG IONE TI CONTRARI Bosco Stella, nuovo no alla. discarica di FEDERICA PACELLA cia di Brescia, nel nuovo Ptcp, ha individuato il Bosco Stella come area dove far sorgere un polo per le energie rinnovabili. - BRESCIA - CRESCE il dossier sulla discarica Bosco Stella sulla scrivania dell'assessore regionale all'ambiente, Claudia Terzi. I comitati Salute e Ambiente di Castegnato, Ospitaletto, Paderno e Passirano, insieme ad alcuni amministratori dei Comuni interessati, hanno consegnato un'integrazione ai documenti già presentati, che giustificano il loro no alla discarica. DALL'ULTIMO incontro con l'assessore, infatti, a novembre, sono stati rilevati quattro nuovi siti per 22mila metri quadrati di rifiuti non ancora identificati, imputati all'acciaieria Stefana, su cui Arpa sta facendo le sue analisi. «A sup- Rifiuti: Scenario SIT-1 II fronte del no fuori dalla Regione porto del nostro no - spiega Giuseppe Antonini, assessore all'ambiente di Ospitaletto - abbiamo tutta una serie di documenti che indicano che non serve una discarica nel nostro territorio, bensì le bonifiche». Sul progetto della discarica del Bosco Stella, a otto anni dalla presentazione del pro- (Fotolive) getto di Aprica A2A, per conferire oltre 4 milioni di tonnellate di rifiuti solidi speciali non pericolosi, hanno già espresso parere negativo Arpa, Asl, i quattro Comuni interessati (Castegnato, Ospitaletto, Paderno e Passirano), oltre che i vari comitati. Inoltre, la Provin- L'ULTIMA parola spetta alla Regione «Non diciamo no per partito preso - spiega Fausto Bondioli, rappresentante dei comitati - ma siamo in un territorio che ha 21 discariche: ogni volta che si scava si trovano rifiuti». Per Edoardo Corongiu, assessore all'ambiente di Castegnato, il rammarico per l'esclusione dall'area di Franciacorta dei Comuni di Castegnato e Palazzolo. «La settimana scorsa spiega - è stato siglato un protocollo, ma questi due Comuni non sono stati inseriti. L'inserimento avrebbe scongiurato il rischio della nuova discarica». Pagina 11 Secondo i dati del governo è a grave rischio il 2 per cento del territorio tra Napoli e Salerno LA '1:rzRn nrr oci r QUELL'AREA Di (34 ETI' CHE SEvfflRA PICCOLA Dibattito e paradossi sui siti inqui di MARCO DEMARCO D unque Roberto Saviano ha esagerato quando ha scritto l'ultimo capitolo di Gomorra, dedicato al- la Terra dei Fuochi, lì dove descrive le campagne avvelenate dalla camorra. Dunque erano immagini innocue quelle che abbiamo visto in Biutiful cauntri, le pecore caracollanti perché gonfie di diossina e i campi coltivati a ridosso delle discariche. E dunque è normale vivere tra i rifiuti urbani ammassati lungo le strade e i rifiuti tossici tombati sotto i cavalcavia, tra il fumo dei roghi dei copertoni e dei materiali velenosi e la puzza del percolato, che è immondizia putrefatta e che nel sottosuolo avanza inesorabile in direzione delle falde acquifere , guadagnando ogni giorno cinque centimetri, ogni mese un metro e mezzo, ogni anno diciotto metri. Questa non è l'Apocalisse, si dice . Ma certo il paradiso non è. E il nesso di causalità tra ambiente malato e persone ferite dal cancro, si aggiunge, è tutto da dimostrare , nonostante anche Napolitano abbia parlato di «gravi patologie tumorali ricondotte al criminale inquinamento di quei territori». Insomma, è stata solo un'allucinazione, la grande questione della Terra dei Fuochi non era affatto una grande questione. Capitolo chiuso, punto , andiamo avanti. Tutto questo perché? Perché Rifiuti: Scenario i dati sulla diffusione dei cancro non ci sono, ma non perché quelli esistenti suggeriscano un certo ottimismo, no. Semmai, perché finora nessuno li ha raccolti come si fa in altre regioni e l'istituzione di un registro tumori in Campania è stata appena deliberata e ci vorranno un paio di anni per avere i risultati. Inoltre, altri dati forniti in questi giorni dal governo dimostrano che ad essere gravemente inquinati sono solo 51 siti su 1 . 500 censiti, per un totale di 64 ettari, pari ad appena il 2 per cento dell'area potenzialmente a rischio. Cosa volete che siano, dicono in molti, grossomodo settanta campi di calcio concentrati in un lembo di terra tra Napoli e Caserta? Nulla. O peggio: una bufala. E a dirlo non è solo qualche giornale. «Adesso lo sappiamo . Non è vero che queste aree sono inquinate così come era stato detto» commenta Pina Picierno, parlamentare Pd e componente della commissione antimafia. La lezione da trarre sarebbe questa: «Ci vuole un po' di buon senso , di rispetto dei fatti, della verità, delle proporzioni». E infatti il senso delle proporzioni ora invocato ha fatto sì che l'emergenza rifiuti, che in Campania doveva durare dieci mesi, trecento giorni, si sia protratta invece per oltre venti anni. E ancora non si vede l'alba, se è vero che buona parte del- l'immondizia prodotta non viene né differenziata (Napoli è ferma al 20%, «quando promisi l'8o% ero in campagna elettorale» ammette ora il sindaco de Magistris) né incenerita, visto che un nuovo inceneritore nessuno lo vuole: non gli ambientalisti apocalittici, non i partiti realisti. Con il risultato che l'Europa già contesta all'Italia una multa di 329 milioni di euro, più altri 28 mila euro e 6o centesimi per ogni giorno di ritardo nella realizzazione degli impianti. Tutti calmi, allora. Non allarmatevi. Potrebbe essere questo l'ennesimo hashtag da lanciare su Twitter, tanto, come dicono gli esperti , il percolato raggiungerà la falda acquifera profonda solo nel 2060. Così gli apocalittici sono serviti. Ma agli «integrati», vale a dire a quelli che minimizzano , chi ci pensa? Il problema non è di poco conto . Se protesti, infatti, rischi, come dice la Picierno, di fare gruppo con quelli che «fanno ammuina», magari con l'effetto di incrementare gli affari della camorra, ora interessata alle bonifiche; mentre se taci sei il solito meridionale acquiescente e, per giunta, con scarso senso civico, come si disse nel 2008, quando Napoli si ritrovò sommersa sotto cumuli di immondizia. Dove eravate?, fu loro rimproverato. , Wmdemarco55 0 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 12 L M 7n 3 n 1 goJLf mlad L i LIdL Indd,l, tcniclp.i dr Fucchí L,r ,j-p araliq;Innwnw nella 21,5 km q Le aree effettivamente ritenute a rischio 1.076 kmq l'area censita: il 2% è sospetta e il 98% non è a rischio 64 l'area complessiva nella quale è vietatala coltivazione 120m 80 m ettari dei prodotti agricoli, pari a circa 70 campi di calcio *U "MW ŸGÏï Li01i N,ig3€s8g V-,u' ' 0 r,r ,î5ti3, i CORRIERE DELLA SERA Rifiuti: Scenario Pagina 13 Più controlli sullo sinaltirnento di pc e tv Prevenire o ridurre gli impatti sull'ambiente connessi alla produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, incrementarne i livelli di raccolta e di recupero, migliorare la qualità del trattamento dei Raee, rafforzare le misure di controllo, ridurre i costi amministrativi mantenendo al contempo un elevato livello di tutela dell'ambiente. Lo prevede il decreto legislativo approvato ieri dal Governo che recepisce la direttiva 2012/19 con l'obiettivo di prevenire o ridurre gli impatti sull'ambiente connessi ai rifiuti elettrici ed elettronici (Race). Varato anche un decreto legislativo recepisce l'articolo 30 della direttiva 2012118UE in materia di controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose; il provvedimento modifica la sezione «prodotti petroliferi» della parte 1 dell'allegato I della direttiva 96182CE (cosiddetta «Severo»), aggiungendo gli oli combustibili densi all'elenco delle sostanze pericolose ai fini dell'applicazione delle misure di prevenzione dei rischi. Suul testo sono stati acquisiti i pareri della Conferenza unificata e delle Rifiuti: Scenario Commissioni parlamentari competenti. Il Consiglio ha poi deliberato l'approvazione di due regolamenti da emanarsi con decreto del presidente della Repubblica in materia di individuazione delle procedure per l'attivazione dei poteri speciali nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni, a norma dell'articolo 2, comma 9, del decreto-legge 15 marzo 2012, n.21, nonché in materia di individuazione degli attivi di rilevanza strategica nei medesimi settori, a norma del medesimo decreto-legge, articolo 2, comma 1, con l'obiettivo di adeguare la normativa nazionale alle regole e ai principi del diritto europeo in materia di esercizio di poteri speciali da parte del Governo a tutela dei propri asset strategici, in caso ricorra una situazione eccezionale di minaccia effettiva di grave pregiudizio per gli interessi pubblici. In particolare, per i settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni, si è tenuto conto della necessità di tutelare le attività di realizzazione e gestione delle reti energetiche di interesse nazionale, le grandi reti e impianti di trasporto di interesse nazionale, destinate anche a garantire i principali collegamenti trans europei, nonché le attività di realizzazione e di gestione delle reti e degli impianti di comunicazione utilizzati per la fornitura dell'accesso agli utenti finali dei servizi rientranti negli obblighi del servizio universale. uva di Taranto. Approvato il Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria riguardante lo stabilimento dell'Uva di Taranto. Il Piano, con il relativo dpcm, prevede le azioni e i tempi necessari per garantire il rispetto delle prescrizioni di legge e dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia). Il Piano inoltre modifica l'Aia limitatamente alla modulazione dei tempi di attuazione delle relative prescrizioni, in modo da consentire il completamento degli adempimenti non oltre trentasei mesi dopo l'entrata in vigore della legge n. 6112013 sul Commissariamento dell'Ava, approvata il 3 agosto scorso. Il decreto di approvazione del piano, infine, conclude i procedimenti di riesame previsti dall'Aia e ne costituisce integrazione. Pagina 14 _:.Il ministero dell'Economia riscontra gravi irregolarità nel bilancio delComune di Mozzate La discarica una «tesoreria parallela» di Giuseppe Oddo ul buco da 71 milioni nei conti del Comune di Mozzate, 8.364 anime in provincia di Como, interviene il ministero dell'Economia tramite l'ispettorato della Ragioneria generale dello Stato. Nella relazione conclusiva, dove sono passatial setaccio ibilancitrail2oo8 e il 2012, la situazione finanziaria dell'amministrazione è definita «compromessa e problematica». L'ente locale ha raggiunto «gli equilibri di bilancio attraverso un massiccio assorbimento di entrate future ed un contestuale spostamento sul futuro di spese attuali». E più avanti: «Le dimensioni che hanno assunto le conseguenze di tali comportamenti possono non essere facilmente reversibili». Le irregolarità non si contano: equilibrio delle entrate correnti raggiunto in modo anomalo con i proventi delle concessioni edilizie; risorse destinate alle entrate correnti imputate a quelle in conto capitale; persistente illiquidità di cassa; non fedele rappresentazione dei disavanzi digestione e via elencando. L'ispettore Roberto Forneris si dilunga sulle voci che compongono i residui attivi, ossia i crediti accertati, ma non riscossi, ed in particolare sui rapporti finanziari tuttora in corso tra Omnia e il Comune avviati dall'ex sindaco leghista Denis Bettoni. ,C,.. T L L'anticipazione dei canoni di concessione da Omnia all'amministrazione sarebbe illegittima , ma l'ex sindaco Bettoni ritiene tutto regolare Rifiuti: Scenario Omnia (incorporata nel 2013 in Econord, l'azienda di igiene ambientale guidata da Luciano e Claudio Milanese) erogò all'amministrazione locale 15,3 milioni -1o in denaro e 5,3 per lavori da eseguire - come anticipazione sui canoni di concessione di una discarica che la società ha in gestione nel territorio comunale. Dalla relazione emergono fatti a dir poco singolari. Sui 1o milioni di finanziamento in contante gravavano nel 2012 interessi passivi per 317mila euro di cui nel bilancio del Comune «non è stata rintracciata alcuna evidenza». Ma ancora più sorprendente è il sistema di aggiornamento della tariffa di conferimento dei rifiuti, fissata in modo discrezionale, secondo il contratto di convenzione, «previo accordo tra le parti». Le circostanze descritte, rileva Forneris, «paiono già sufficienti per evidenziare un quadro di straordinaria gravità». E aggiunge: «Le anticipazioni in un ente locale possono essere richieste solo al tesoriere e solo su quelle anticipazioni possono essere corrisposti interessi ...Nel caso specifico, invece, pare che la società Omnia Spa venisse utilizzata come una vera e propria "tesoreria parallela"». Come una sorta di «banca del Comune». Non solo le anticipazioni provenivano da soggetto non autorizzato dalla legge, ma erano anche impiegate per finanziare la parte corrente del bilancio, «in violazione dell'articolo n9 della Costituzione laddove prevede che gli enti locali "possono ricorrere all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento"». Interpellato dal Sole-24 Ore, l'ex sindaco Bettoni contrattacca: «Qualcuno mi deve dimo- strare come abbia potuto in quattro anni incrementare il debito del 155 per cento. I numeri esatti non emergono nemmeno dalla relazione della Ragioneria. Da parte mia ho aumentato di 9 milioni le entrate extra-tributarie. Nel contratto con Omnia la possibilità di un'anticipazione del canone è stata espressamente prevista. Non c'è niente di irregolare». E conclude: «La discarica ospita attualmente tra 9oomila e un milione di tonnellate di rifiuti a fronte di una capacità autorizzata di 1,3 milioni di tonnellate. A 14 euro per tonnellata fanno 13-14 milioni di euro. 115 milioni che abbiamo ricevuto come anticipo da Omnia, comprensivi di 2 milioni di interessi, sono serviti per mandare avanti l'amministrazione». Ora la parola passa alla Corte dei conti per l'accertamento del danno erariale e alla Procura della Repubblica per l'accertamento degli eventuali reati. 'OR I PRODA ZIO, NE RISERVATA agiuseppeoddo24 L'azienda Omnia a Omnia (incorporatane[ 2013 in Econord, l'azienda di igiene ambientale guidata da Luciano e Claudio Milanese) erogò all'amministrazione del Comune di Mozzate 15,3 milioni - lo in denaro e 5,3 per lavori da eseguire - come anticipazione sui canoni di concessione di una discarica che la società ha in gestione nel territorio comunale La «tesoreria parallela» w «Pare che la società Omnia Spa venisse utilizzata come una vera e propria "tesoreria parallela"», si legge nella relazione dell'ispettorato della Ragioneria dello Stato, come una sorta di «banca del Comune». Non solo le anticipazioni provenivano da soggetto non autorizzato dalla legge, ma erano anche impiegate per finanziare la parte corrente del bilancio, «in violazione dell'articolo 119 della Costituzione» ! á Pagina 15 Il decreto legislativo Rifiuti elettronici, la differenziata. sale a 4 chili per abitante Paola Ficco Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al nuovo decreto legislativo sui Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) che attua la direttiva 2012/19/Ue e archivia, quasi integralmente, il precedente Dlgs 151/2005. Il testo approvato ieri recepisce molte osservazioni formulate sullo schema preliminare dalle competenti Commissioni di Camera e Senato e dalle Regioni. Uno degli obiettivi della nuova disciplina risiede nell'incremento dei livelli di raccolta differenziata e recupero. I primi si attestano su almeno 4 chili/abitante fino al 31 dicembre 2015 e all'1 gennaio 2019 l'asticella si alzerà fino al 65%/anno delle apparecchiature nuove immesse sul mercato nei tre anni precedenti oppure l'85% dei Raee prodotti in Italia. Gli obiettivi di recupero, riciclo e preparazione per il riutilizzo sono ricompresi tra il 5o e l'85% in base alle categorie di Raee e al periodo d'applicazione del nuovo decreto. Infatti, fino al 14 agosto 2018 il decreto si applica alle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) presenti nell'allegato I (che ora comprendono anche i pannelli fotovoltaici). Alcune Aee, come materiali bellici e lampade a incandescenza, sono escluse. Dal 15 agosto 2018, però, il campo di applicazione si estende a tutte le Aee presenti nell'allegato III e classificate in sei categorie. Il futuro ampliamento non tocca alcune Aee come quelle da inviare nello spazio e quelle mediche, se infette. Rifiuti: Scenario Se i Raee potranno essere riutilizzati dovranno andare ai centri accreditati di preparazione per ilriutilizzo. Ma occorre aspettare il Dm di cui all'articolo 18o-bis comma 2, del "Codice ambientale". Il nuovo decreto introduce il cosiddetto "uno contro zero", che si ha quando il cittadino consegna gratuitamente ad un distributore il proprio Raee con dimensioni esterne inferiori a 25 cm anche senza l'acquisto di una nuovaAee equivalente. Il ritiro è obbligatorio per le superfici divendita diAee al dettaglio di almeno 400 mq e facoltativo per le aree minori. I vari stoccaggi non sono soggetti ad autorizzazione ma (si legge nella relazione al decreto) «i distributori sono comunque tenuti» alla gestione nel rispetto del Codice ambientale. Pertanto, sembra di capire che fino al previsto decreto sulle procedure semplificate, almeno le procedure ordinarie sulla tracciabilità vanno osservate. Per ridurre al minimo l'immissione dei Raee domestici nei cassonetti con i rifiuti urbani misti, i centri di raccolta comunale accettano gratuitamente quelli conferiti da cittadini, distributori, installatori e gestori dei centri di assistenza tecnica prodotti nel territorio ove è ubicato il centro di raccolta (salvo convenzione). L'indicazione Sei Raee potranno essere riutilizzati dovranno essere indirizzati presso centri accreditati ........................................................................ dell'ecocontributo è sempre facoltativa sia sulla fattura tra operatori economici, sia sul prezzo di vendita al consumatore finale. I sistemi individuali opereranno previo riconoscimento ministeriale, mentre quelli collettivi si adegueranno ad uno statuto tipo oggetto di un futuro Dm.I sistemi collettivi assumeranno la forma consortile e saranno partecipati anche da distributori, raccoglitori, trasportatori, riciclatori e recuperatori di Raee, previo accordo con i produttori di Aee. Inoltre, con il rafforzamento dei criteri di qualità voluti dal nuovo decreto, continueranno ad assicurare elevati standard diriciclo e sicurezza. Contro lo "scippo" di materiali e risorse perpetrato a danno dell'economianazionale dalle esportazioni di Raee mascherati da Aee usate, l'allegato VI reca i requisiti minimi che il possessore deve dimostrare; in difetto, si presume si tratti di un tentativo di esportazione illegale di Raee per la quale scattailtraffico illecito di rifiuti (si deroga in caso di accordo di trasferimento tra imprese diAee difettose da restituire o riparare). Pagina 16 PER 2 MCD South Stream a Saipem Saipem si è aggiudicata contratti per la costruzione della South Stream offshore pipeline per 2 mld di euro. Saranno costruite 4 condotte del gas parallele, ciascuna da 931 chilometri, attraverso il Mar Nero, dalla Russia alla Bulgaria. L'accordo con Saipem copre il design e la costruzione della linea 1 e la costruzione delle parti in acque poco profonde, shore crossing, i landfall e le connesse facility per tutte e quattro le pipeline. L'annuncio ha portato molto entusiasmo sul titolo, che ha chiuso a 16,97 euro, +1,01%, lontano però dai massimi di giornata a 17,13 euro. Solo a borsa chiusa, il gruppo ha reso noti i dati 2013, che hanno registrato una perdita netta consolidata di 159 min (902 e poi 659 mIn nel 2012 per la riesposizione del bilancio secondo le richieste della Consob). I ricavi sono calati a 12,256 mld (13,124), l'ebitda a 0,87 mld (1,97), l'ebit a 0,147 mld (1,245). L'indebitamento netto di fine periodo è peggiorato a 4,71 miliardi (-4,28 mld). Il cda ha deciso di non proporre all'assemblea la distribuzione di dividendi per le azioni ordinarie, mentre ai portatori dei titoli di risparmio sarà riconosciuta una cedola di 0,05 euro ad azione, con pagamento dal 22 maggio. -------C Riproduzione riservata Energia: Scenario Pagina 17 'k "%A paga le svalutazioni* A2A ha chiuso il 2013 con ricavi per 5,6 miliardi (-13%), un margine operativo lordo di 1,13 miliardi (+6,1%), un risultato operativo netto di 257 milioni (-48,7%) e un utile netto di gruppo pari a 62 milioni, in calo del 76% rispetto al 2012. Il titolo della multiutility ha chiuso la seduta di venerdì 14 in calo del 3,9% a 0,961. Su questi numeri, approvati venerdì stesso dal cda della società, pesano svalutazioni di asset termoelettrici per 267 milioni: al netto di questa rettifica (pari a 177 milioni in virtù dei relativi effetti fiscali) e di altre partite straordinarie positive per 62 milioni, l'utile proforma è risultato in crescita del 34,5% a 156 milioni. Il consiglio di gestione ha quindi proposto all'assemblea un dividendo pari a 0,033 euro per azione (102,5 milioni il monte dividendi complessivo), in crescita del 27% sull'esercizio precedente. Gli analisti di Banca Akros e di Kepler Cheuvreux si aspettavano un dividendo leggermente più alto, rispettivamente a 0,034 euro per azione e a 0,035 euro per azione. Migliora invece la posizione finanziaria netta a 3,874 miliardi, mezzo miliardo in meno rispetto al 31 dicembre 2012. (riproduzione riservata) Claudia Cervini Segnalazioni Pagina 18 CERESARA Enel: centrale di piccola taglia e alimentata ditte locali ® CERESARA «In riferimento all'impianto che Enel Green Power intende realizzare nel comune di Ceresara, Enel precisa che si tratta di una centrale di piccolissima taglia (300 chilowatt) che occuperà una superficie assai modesta, producendo ogni anno energia elettrica rinnovabile per circa mille famiglie». È quanto spiega una nota della società elettrica in risposta ai dubbi emersi nell'assemblea pubblica. «II progetto, realizzato nell'ambito dell'accordo quadro stilato con Confagricoltura - prosegue la nota Enel -, punta a valorizzare la produzione di energia attraverso il materiale di scarto agricolo (potature, sarmenti e pollina) proveniente da aziende agricole locali. Per il trasporto della biomassa sarà necessario effettuare circa 150 trasporti all'anno, l'equivalente cioè di un camion ogni 2 giorni». «La realizzazione dell'impianto che comporterà un investimento di circa 2 milioni di euro, coniugherà sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, attraverso la riduzione dei costi di riscaldamento, e aiuterà lo sviluppo economico del territorio e l'occupazionale locale. Enel - concldue la nota - ha promosso e partecipato all'incontro pubblico del 12 marzo perché crede che il dialogo e la partecipazione delle comunità locali siano fondamentali per la realizzazioni di questi progetti». a„pa afl;,nata a ca„ „ei , Energia Pagina 19
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