Rassegna del 11/09/2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 11/09/2014 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 11/09/14 P. 18 Cantiere infinito, protestano i residenti Gazzetta Mantova 11/09/14 P. 20 Alberi sradicati in strada e sulle auto 1 La Voce Di Mantova 11/09/14 P. 10 LA CITTA' SOTTO UNA BOMBA D'ACQUA 4 Gazzetta Mantova 11/09/14 P. 25 Pubblicità Teaenergia 7 Gazzetta Mantova 11/09/14 P. 21 Centro raccolta rifiuti Nuovo orario a San Giorgio 8 Gazzetta Mantova 11/09/14 P. 22 Gruppo di raccolta rifiuti L'iniziativa ora è decollata 9 La Voce Di Mantova 11/09/14 P. 28 Prodotti annualmente più di 2 milioni di chili di rifiuti 10 11/09/14 P. 8 Mercurio, bonifiche al via entro fine mese 11 11/09/14 P. 28 Un quartiere lasciato al buio 12 13 Roberto Bo 2 RIFIUTI ENERGIA La Voce Di Mantova SERVIZI Gazzetta Mantova POLITICA LOCALE Gazzetta Mantova 11/09/14 P. 12 Sodano è appeso a un filo Gazzetta Mantova 11/09/14 P. 13 Ma il sindaco tiene duro «Vado alla conta in aula» Monica Viviani 15 Gazzetta Mantova 11/09/14 P. 14 Expo, arriva un'altra bacchettata Piani per Mantova nel mirino Nicola Artoni 16 Gazzetta Mantova 11/09/14 P. 18 Esperimento di quartiere La piazza torna a vivere Igor Cipollina 17 ACQUA: SCENARIO Brescia Oggi 11/09/14 P. 22 Depurazione, niente rimborsi 18 19 RIFIUTI: SCENARIO Brescia Oggi 11/09/14 P. 19 La discarica ai supplementari barricate di sindaci e Comitati Brescia Oggi 11/09/14 P. 24 Riciclo rifiuti, la calotta si è rivelata, un flop» Massimo Pasinetti 20 L` Arena 11/09/14 P. 39 La discarica non si farà, Il Comune cantavittoria Laura Bronzato 21 Sole 24 Ore 11/09/14 P. 43 Tasi al traguardo, rincari in vista Gianni Trovati 22 Indice Rassegna Stampa Pagina I Cantiere infinito, protestano i rese ti La denuncia del Comitato di Valletta Valsecchi: « Dopo un anno via Diga Masetti è ancora una giungla» Esasperati dal cantiere infinito per il teleriscaldamento, raccontano del loro labirinto quotidiano di «segnali approssimativi», divieti di sosta improvvisi, marciapiedi a ostacoli senza percorsi alternati vi (se non la strada), ruspe coni loro bracci sospesi sui giardini privati e sulle auto in transito. Da più di un anno. Così i residenti di Valletta Valsecchi, che affidano al loro Comitato di quarti eri la denuncia di disagi, incidenti e ritardi. «La cosa forse peggiore è quella di vedere puntualmente disattese le promesse di termine dei lavori. L' ultima di queste, con lettera del 12 maggio 2014 a firma del direttore di Tea Sei prometteva il termine dei lavori, almeno per strada Diga Masetti con l'asfaltatura definitiva della strada, per fine agosto» ricorda il Comitato. Peccato che agosto sia passato «ma via Diga Masetti è ancora un cantiere con scavi aperti, asfalto rattoppato e sconnesso, marciapiedi non percorribili, e divieti di sosta posizionati ovunque senza alcuna indicazione di durata. Inoltre non possiamo non notare che i lavori procedono a singhiozzo, oggi aprono uno scavo e poi per alcuni giorni non si vede nessuno, salvo notare che gli operai stanno lavorando da un'altra parte del cantiere, magari vicino allo stadio o in via Brennero». Non solo, il Comitato lamenta anche che il flusso d'informazione, garantito all'inizio dei lavori, non c'è mai stato. Rubinetto chiuso. In attesa di risposte certe, dubbi e interrogativi si moltiplicano. Ad esempio, allargando l'orizzonte a tutto l'intervento: «Quando è previsto il termine dei lavori in via Brennero con la riapertura completa della strada e la consegna della ciclabile? Via Brennero, già classificata "a rischio d'incidente rilevante", è diventata ancora più pericolosa anche per via del rapido e progressivo deterioramento del manto stradale in particolare sulle parti esterne delle corsie, deterioramento che mette a rischio la stabilità delle vetture oltre che la loro integrità meccanica. Inoltre il transito vietato dei mezzi pesanti continua indisturbato e in queste condi- zioni stradali e quanto meno colposo il consentirlo». Infine, una stoccata sui conti. Riporta il Comitato che, in una lettera inviata agli amministratori dei condomini di Valletta Valsecchi, a proposito del rifacimento delle tubazioni e degli allacci del gas e dell'acqua, Tea Sei assicurava che il tutto sarebbe stato realizzato "a totale carico di Tea, senza nessun esborso dei condomini". Gentili - ribattono i residenti - «peccato che nelle fatture di Tea per l'acqua, arrivate il mese scorso, si legge che "il Consiglio Provinciale di Mantova ha deliberato gli incrementi tariffari per il biennio 2014-2015" e che "tale incremento è pari al 9%". L'Italia è in deflazione e la Provincia ci aumenta la tariffa dell'acqua del 9%!!! E poi i lavori sarebbero a carico di Tea». Via Diga Masetti a maggio : i residenti denunciano iI ritardo dei lavori h's7,eNn,emo er a : nie. . L, l,r.-, 1„ 11:11 —— Si parla di noi Pagina 1 Alberí sradícatíM ' strada e sulle auto Raffiche di vento a 90 chilometri orarie pioggia con intensità tropicale: allagamenti, rami sui tetti e grondaie volanti L'albero, venendo giù, ha tranciato anche i fili dell'Enel. «VenRaffiche di vento intermittenti to anomalo e pianta sana - hancon una punta di 90 chilometri no replicato i tecnici della Tea orari e una cascata di pioggia il problema è che aveva radici scesa con un'intensità da forecorte». Ieri all'alba Polizia Locasta tropicale. Alberi sradicati, aule e Mantova Ambiente subito in to danneggiate, rami sui tetti delazione, dopo la notte di superlale case e allagamenti. Notte da voro dei vigili del fuoco. Viale inferno quella di martedì con citGorizia è rimasta chiusa per altà e provincia cune ore per flagellati da consentire la un fortissimo rimozione S ciagura sfiorata temporale. La dell'albero sracontadeidandicato. In viale inviale G orizia: ni è ancora in Bolivia due cip latano Si a bb atte corso. pressi Arizona Vigili del sono caduti su tre auto in sosta fuoco, Polizia altre tre auto. Locale e tecniLe specie arci di Mantova borre che haAmbientehan no subito più Sub ito i sop rall u oghi no lavorato di altre sono: per ore senza i Tea e polizia locale pioppi, cipressosta. Il nubisi, salici biannelle scuole fragio (sono chi, platani, cecaduti 48 millidri e aceri. In p rossi m e all'a p ertura metri di piogvia Maria Belgia con un'inlonci un pioptensità di 260 po cipressino secolare di circa millimetri/ora) si è abbattuto venti metri si è staccato dal terrecon tuoni e lampi poco prima no nel giardino del primario di delle 22. Diverse le zone colpite Radiologia del Carlo Poma, Luiin città. Afame le spese gli alberi gi Molani. Parte dei rami si sono dei giardini di Belfiore, viale Reabbattuti sul tetto della casa del pubblica, viale Gorizia, via Belvicino. « È incredibile - racconta lonci, strada Lago Paiolo, viale il medico - guardi qui che radici. Bolivia, viale Asiago, via Daino, Evidentemente il terreno non via Susani (grosso ramo sul tenriusciva più a filtrare l'acqua». done di un bar), giardini ValentiPolizia Locale e Tea hanno inini e via Visi. In viale Gorizia un ziato un monitoraggio a tappeto platano di una ventina di metri è su tutta la città con particolare piombato su tre auto in sosta, attenzione alla vegetazione neltutte seriamente danneggiate. le scuole che apriranno nelle «Perfortuna-racconta il titolare prossime ore. di una delle vetture - nessuno Problemi anche in ospedale: stava passeggiando sul marciadal tetto di un vecchio edificio è piede altrimenti sarebbe stata piovuta una grondaia che ha una strage. Più volte avevamo sesfiorato il box dei vigilantes. Dignalato che la chioma di quel versi rami si sono spezzati in vaplatano era troppo pesante». rie zone delvecchio ospedale. di Roberto Bo Si parla di noi Pagina 2 Alberi sradicati ai giardini di Belfiore (fotoservizio Saccani) Transennato anche un pezzo di marciapiede in viale della Repubblica vei Prr ii IViaie GO Vi 7iag è cad uto sulla strada e sui le auto parchagFiate di fronte Luigi Molani a ahhattuto su tre a€€ É', I I carrozziere Spaggiari e una delle auto danneggiate La Tea rimuove i rami dalla strada Si parla di noi Pagina 3 VALLETTA PAIOLO E VIA NENNI LE ZONE PIÙ CRITICHE. PROBLEMI ANCHE A CERESE E SULLA GOITESE. ALLALTEZZA DI MARMIROLO Devastante temporale in aillàs Valletta Paiolo flagellato da acqua e vento Vigili del Fuoco impegnati dalle 22 di martedì alla mattinata di ieri. Sono 18, in tutto, gli interventi I lavori di ripristino dei manto stradale nella mattinata di ieri (Foto Gabbo) La bomba d'acqua sulla città arrivata nella tarda serata di martedì ha messo in allarme diverse zone, costringendo i Vigili del Fuoco a molte operazioni. Paura per la caduta di alcuni grossi alberi, scossi dalla tantissima acqua caduta in pochi minuti e dal forte vento. Sono 18 in tutto gli interventi portati a termine dai Vigili del Fuoco del comando di viale Risorgimento a partire dalle 22 della serata di martedì. Quasi tutti riguardano la rimozione di grossi rami - e in alcuni casi anche di interi alberi - caduti sul manto stradale. Un elenco di interventi piuttosto lungo. Si è partiti con viale Gorizia e via Sturzo, in cui sono crollate piante. Poi si è passati in via Donati e via Nenni con la caduta di due salici bianchi. E ancora. In via Ilaria Alpi il vento ha piegato un cartello pubblicitario. A Belfiore sono caduti due pioppi ibridi. Via Bolivia (vicino al Poma) ha visto la caduta di un cipresso. In viale Asiago si è sradicato un cedro, mentre un altro cedro è caduto in via Daino direttamente sui fili dell'alta tensione, senza fortunatamente causare un black-out. Si pro- DercAmAekmponle miiMh:YdIaXePolde flog e l l elo da c x e rw le Si parla di noi Pagina 4 segue con via Susani in cui rami di acero sono finiti in strada e sulla tenda parasole del Bar Spagna, presente in zona. Cedri e pioppi caduti anche in viale Montegrappa, mentre in viale Montenero diversi rami sono finiti addirittura sui binari. Piazzale Granisci e via Visi, infine, hanno visto, il primo, la caduta di rami, la seconda lo smottamento causato dalla caduta di un pioppo. Polizia Locale e Tea hanno monitorato la città e hanno trovato alcuni alberi pericolanti nella zona delle Piscine Dugoni. In via Conciliazione, inoltre, un cedro e un acero sono stati messi in sicurezza perchè minacciavano due abitazioni private. Da una mappatura della zona colpita si evince che Valletta Paiolo è stata letteralmente devastata dall'incredibile temporale. Vigili del Fuoco che, come detto, sono stati impegnati dalle 22 della serata di martedì alle prime ore della mattinata di ieri quando sono stati terminati gli ultimi lavori. Città dunque flagellata e, a guardare le previsioni meteo, rischia di non essere l'ultima volta per questa parte finale della stagione estiva. Tra oggi e domani, infatti, il rischio rovesci nel Triveneto e il Lombardia è abbastanza elevato. La speranza è che la pioggia, se maltempo deve essere, scenda in maniera graduale. Schiarite importanti, fortunatamente, a partire da venerdì. Si parla di noi Pagina 5 • sn, .< , , . 4, • . , • 4ç!1y. . . 7 . , . . .. f a. 5 r ? ÿ £ _ C 1 NiF.L . r A< .. vb . . _ --l . ., , _ + • ........ Si parla di noi '-- . _ . - x.. .ba . • . . F'.. -., .. . ..,:: . . _ . . . . . _. . . .. - .. -=regp:« . ._'... _ . . .. . - - -,- .. :..- ... . . . . -.. .. ... _ .. .. . . _- - _ . _ t. ... _.. : .: . ,.. .. . n .x . . ' v . Pagina 6 Gruppo Tea Tea €nergiaè p-esente alla Fiera ME ; : i Gonxag r Il p-em- àel ponte ni ra i!; Si parla di noi Pagina 7 Nuovo orario a San Giorgio I SAN GIORGIO Il centro di raccolta dei rifiuti ha un nuovo orario. L'accesso al servizio comunale, in via 1'Maggio, avviene sempre tramite la Carta regionale dei servizi dell'intestatario della scheda di famiglia che consente di aprire e chiudere il cancello di ingresso. Cambiano gli orari di apertura. Lunedì, martedì, mer- coledì, venerdì e domenica dalle 9 alle 12. Chiuso il giovedì. Il sabato si osservano un orario estivo e uno invernale: da ottobre ad aprile, 9-12 e 14-17; da maggio a settembre, 9-12 e 15-18. Per le utenze non domestiche e delle attività produttive, l'ufficio ambiente rilascerà una tessera magnetica. Per le info su raccolta rifiuti e fatturazione consultare il regolamento. (ele.car) Il rnmmw e a nilhira e Rifiuti Pagina 8 Gruppo dí raccolta ríflutì / MEDOLE La riunione promossa dall'assessore dall'ecologia di Medole Enrico Zara ha ottenuto il successo sperato e, da sabato, un gruppo di dieci medolesi si ritroverà, con l'assessore, per raccogliere nelle vie, nei campi e nei fossi i rifiuti abbandonati. «È un'iniziativa di volontari e siamo felici che i nostri concittadini abbiano aderito con entusiasmo - spiega l'assessore - Abbiamo fatto un'uscita di prova qualche mese fa, e abbiamo visto che la cosa ha riscosso successo, così abbiamo deciso di Rifiuti dare una struttura e una continuità al progetto». L'idea sarebbe quella di arrivare, fra qualche mese, a poter fare un'uscita ogni quindici giorni, ma per ora, per rodare il gruppo, è buona cosa già essere riusciti ad organizzare un'uscita al mese». In settembre, comunque, le uscite saranno due, una sabato, al pomeriggio, e l'altra il 27, in occasione della giornata "Puliamo il mondo". I bambini delle scuole, infatti, usciranno la mattina per conoscere il territorio raccogliere i rifiuti in paese, mentre il pomeriggio gli adulti raccoglieranno i rifiuti nelle campagne. (lc) Pagina 9 Prodotti annualmente più di 2 milioni di chili di rifiuti SABBIONETA - La Piccola Atene produce ogni anno più di due milioni di chili di rifiuti: una percentuale impressionante in considerazione del ridotto numero di cittadini, che supera di poco le quattromila unità. La buona notizia è che gran parte di questi rifiuti viene recuperata. Nel corso del 2013, infatti, il Comune è stato in grado di raccogliere in modo differenziato ben 1.787.539 kg di rifiuti solidi urbani, pari all'83,41% del totale. La parte restante, ossia il 16,59%, è stata smaltita in modo indifferenziato. Per quest'anno l'obiettivo è quello di mantenere la percentuale della differenziata intorno all'83%, a fronte di un costo totale che dovrebbe assestarsi sui 463.459 euro. A incidere sono soprattutto i costi generali di gestione dell'indifferenziato, che tocca i 151.527 euro. La raccolta differenziata è un po' meno cara (106. 100 euro), a cui però si aggiungono altri 25 mila euro necessari per il trattamento e il riciclo di organico, vegetale, vernici, toner, farmaci e legno, portando così la spesa a 131.637 euro. Laraccoltae il trasporto dei rifiuti costa 43.821 euro, mentre lo spazzamento e il lavaggio delle strade e delle piazze si ferma a 16.297 euro. La Tari, ossia la tassa sui rifiuti, quest'anno andrà pagata in due rate, con scadenza rispettivamente il 30 settembre e il 30 novembre, tramite il modello di pagamento unificato F/24. Il Comune ha scelto di applicare i coefficienti nella misura minima per ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie, bar, caffè, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, in ragione delle ridotte dimensioni aziendali e del modesto bacino di utenza, che è prevalentemente locale e che presuppone una esigua produzione di rifiuti. (u.b.) Camion luori strada, i ciHndini dirono basta Rifiuti Pagina 10 Mercurio, b onifiche d i vi§entro fine mese Grandi: Incontro positivo con Versalis e Syndial anche sul fronte occupazionale Eni conferma : ci saranno anche ditte mantovane che verranno impegnate nella bonifica da mercurio nell'area del petrolchimico. Soddisfazione anche in via Roma: la cosa dovrebbe avere ricadute positive a livello occupazionale nel Mantovano . Lavori che dovrebbero iniziare a fine mese. Versalis e Syndial, non responsabili per l'accumulo delle sostanze tossiche che andranno smaltite, hanno mostrato la volontà di farsi carico delle bonifiche. Gesto positivo delle due aziende che hanno annunciato l'inizio dei lavori per fine settembre, nonostante Eni non abbia ancora fissato la data ufficiale. Ciò che invece il coUna veduta dei polo chimico e nel riquadro l'assessore provinciale Grandi losso del petrolio ha assicurato è che ci saranno ditte mantomattinata del4luglio scorso alvane impegnate nella bonifiche Restano da decidere, ora, solo i la Ies, quando una nube di catnell'area del petrolchimico: «È tempi. La decisione sulle opetivo odore fece rizzare le anun gesto positivo quelle delle razioni di smaltimento del mertenne a più di un cittadino. Sedue aziende - ha affermato l'as- curio ha subito una brusca acguirono accertamenti da parte sessore all'Ambiente della celerata all' indomani dell' incidella Procura. Provincia Alberto Grandi - dente avvenuto nella prima che, al di là del fatto di non essere responsabili del materiale da smaltire, mostrano di voler venire incontro ai lavoratori. Un gesto del quale ci prendiamo anche parte del merito, perchè abbiamo mediato e abbiamo chiesto a Eni che, nei lavori di bonifica, fossero presenti ditte mantovane. La cosa avrà certamente una ricaduta positiva. Certo, non nell 'immediato: prima ci sarà una gara d' appalto. Gli effetti positivi sull'occupazione mantovana non dovrebbero comunque tardare». La bonifica dell'area della Ies riguarderà la rimozione di vasche interrate contenenti mercurio, da diversi anni presenti nell'area L, la sala celle (ex impianto clorosoda, produzione cessata nel 1991) e la rimozione del surnatante con tecnologia Mpe (pozzi Multi Phase Extraction). Le più moderne tecnologie verranno messe a disposizione perchè le operazioni avvengano al meglio. Bonifica che dunque si risolverà in modo positivo, anche per i lavoratori del mantovano. Energia Pagina 11 quardere lasciato "Seconda stella a destra q uesto è il cammino"; beh tanto poetica quanto profetica questa semplice frase cantata da Bennato anni fa, sì perché noi poveri cittadini della lottizzazione Casa dei Sole -più famosa come quartiere del Tosano - sita nel Comune di Curtatone, a discapito di tutto l'inquinamento luminoso che affligge le nostre povere città con l'imbrunire siamo costretti sempre più spesso, per poter raggiungere le nostre case, a orientarci in questo modo. Ormai è da tempo che ciclicamente in corrispondenza del pagamento delle bollette della luce i lampioni rimangono per intere notti spenti. Purtroppo dopo quasi sette anni dall'inizio dei lavori il costruttore non ha ancora terminato le opere minime di lottizzazione e di fatto è ancora il gestore dell'area. Naturalmente oltre all'illuminazione pubblica ci sono anche altre magagne ancora irrisolte: giardini pubblici non terminati, aiuole incolte, lotti lasciati in abbandono.Anche la sicurezza stradale viene a meno, vista la mancanza della benché minima protezione in corrispondenza del confine con la strada vicinale, che presenta un dislivello di parecchie decine di centimetri rispetto al piano stradale. Mi chiedo come mai non ci sia stata ancora la volontà di muoversi com'è stato fatto per la lottizzazione Edera, cioè avviare l'iter di riscatto dellafidejussione versata a garanzia. Nel frattempo abbiamo pagato laTasi per servizi che non abbiamo e stiamo pagando serate di inquietudinee paura a causa del maggior rischio a cui siamo esposti nei confronti dei ladri, che tra l'altro in zona hanno già colpito. L'unica consolazione è che avrò più probabilità di vedere qualche stella cadente, così almeno un desiderio lo potrò esprimere. Letterafirmata Servizi Pagina 12 e appeso a uí Mozione di sfiducia depositata con 22 firme. II Depositata e protocollata. Dalle 11.30 di ieri la mozione di sfiducia che rischia di mandare a casa la giunta Sodano si trova in via Roma sottoscritta da 22 consiglieri su 40. Intanto dai promotori Buvoli e Benedini arriva un chiaro invito al sindaco a dimettersi. Le ultime firme sono arrivate in tarda mattinata. Appuntamento alle 11 all'Hemingway Café in via Principe Amedeo: si presentano Luca de Marchi e Carlo Simeoni della Lega Nord, il benediniano Sebastiano Riva Berni e Carlo Romano del Gruppo Misto. Ad attenderli con carta, penna e mozione: il capogruppo del Pd in consiglio comunale Giovanni Buvoli che un'oretta prima nel suo studio di via Arrivabene ha ricevuto Enrico Alberini e Enrico Grazioli pronti a sottoscrivere la sfiducia dopo il via libera della segreteria socialista di martedì. Di lì a mezz'ora eccolo in via Roma con Fausto Banzi (Sel) e lo stesso Simeoni: «Abbiamo consegnato la mozione - racconta Buvoli - direttamente nelle mani del presidente del consiglio comunale Giuliano Longfils che l'ha portata subito al sindaco». Alla fine hanno quindi firmato 8 consiglieri del Pd (Buvoli, Allegretti, Aldini, Brioni, Campisi, Murari, Piva, Stermieri), 2 di Sel (Banzi, Zecchini), Bondioli Bettinelli di Insieme per Brioni, Scaglioni di Patto Nuovo, 2 del Psi (Alberini e Grazioli), Romano del Gruppo Misto, 4 della Lista Benedini (Bergamaschi, Bombonati, Ferrazzi, Riva Berni), 2 della Lega Nord (De Marchi e Simeoni) e Ciliegi di Forum Mantova. E adesso? Il presidente può convocare il consiglio non prima del decimo giorno e non dopo il trentesimo dal deposito, vale a dire tra il 20 settembre e il 10 ottobre. «Visto che la mozione è stata sottoscritta anche da due delle tre forze che sostenevano questa maggioranza, ci auguriamo che il sindaco si dimetta prima - dichiara il capogruppo del parti- Politica locale Le ultime sigle raccolte al bar Il capogruppo Buvoli: «Le sottoscrizioni sono già una dichiarazione di voto» to democratico - insomma la sottoscrizione è già una dichiarazione di voto». Buvoli non entra nel merito dei motivi che hanno portato a tutto questo, ribadisce che «a noi non importano le vicende della maggioranza», che «non ci sono trofei da esibire» e che «la nostra è solo una presa d'atto che questa amministrazione non ha più la maggioranza e quindi per il bene della città non può più governare». Ed esclude anche rischi di ripensamento all'ultimo: «I consiglieri hanno avuto il mandato dagli elettori e nel momento in cui firmi una mozione di sfiducia ti assumi una responsabilità forte nei confronti dei cittadini che L'ultimo affondo dell'architetto: «E dall'inizio del mandato che il sindaco fa disastri e disattende gli impegni» ti hanno eletto...disattenderla in aula non avrebbe la minima giustificazione politica». Insomma «in venti giorni le cose non cambieranno - conclude e non c'è campagna acquisti e Benedini: «Dimissioni subito» che tenga. Ma se il sindaco vuole sfidare l'aula, faccia pure, è un suo diritto». Invito alle dimissioni che arriva anche da Giampaolo Benedini: «I suoi collaboratori dice - dovrebbero portarlo a dimettersi, farebbe la figura di una persona più seria. E' dall'inizio del suo mandato che fa disastri e non è la prima volta che crea una crisi al buio e poi non sa come risolverla salvo poi tornare sui suoi passi. Lo scriva: ha sempre disatte- Fuori dal coro De Pietri ex assessore silurato: «È un atto tardivo fatto a scapito della città» so ogni impegno scritto o verbale preso con me». E per quanto riguarda i finanziamenti per Expo 2015 aggiunge: «Ha iniziato questa polemica perché non aveva i fondi e non poteva mettere a disposizione risorse visto che ha una diffida dei revisori dei conti per lavori già affidati. Insomma ha trovato più comodo dare la responsabilità a me invece che affrontare la realtà con trasparenza». Pollice verso alla mozione arriva invece dal candidato Arnaldo de Pietri: «La sfiducia e il commissariamento a pochi mesi dalla scadenza naturale rappresentano un atto politico che non risponde all'interesse della città e della comunità. Sodano poteva essere sfiduciato anni fa, questo atto tardivo a discapito dei mantovani non assolve chi dall'opposizione e dalla maggioranza è stato sino ad ora complice dell'immobili smo». Se passasse la sfiducia, il sindaco e la sua giunta decadrebbero automaticamente. Al posto di Sodano arriverebbe un commissario prefettizio per gestire l'ordinaria amministrazione fino a primavera. (m. v.) Pagina 13 4WFIRM.odr INSIEME I Giovanni Buvoli Massimo Allegretti Fabio Aldini Ve" Claudio Bondioli Bettinelli Fiorenza Brioni Matteo Campisi Andrea Murari Donano Piva Dino Stermieri PATTO NUOVO Giovanni Scaglioni 5 Fausto Banzi Benedetta Zecchini Politica locale I Enrico Alberini Enrico Grazioli GRUPPO MISTO Cario Romano I LISTA BENEDENE Davide Bergamaschi Gianni Bombonati e' Pietro Ferrazzi Sebastiano Riva Berni LEGA Luca De Marchi Carlo Simeoni FORUM MANTOVA Sergio Ciliegi Pagina 14 Ma il mdaco tíene duro a conta '0 aula» II primo cittadino: « un film i visto, ma ora serve senso di responsabilità E torna accusare il leader dei civici: «Tutto questo per i 7 98 di Monica Viviani Deciso a non dimettersi e ad andare alla conta dei consiglieri in aula. Insomma Nicola Sodano tiene duro. Nessun ripensamento? «La crisi l'ho aperta cosciente di quello che sarebbe successo per l'impossibilità di avallare una richiesta e un comportamento da parte di Giampaolo Benedini e avvalorato dagli atteggiamenti in giunta dei suoi due assessori. So contare e sapevo che 21 meno 4 fa 17. Non ci sono mosse o contromosse, non ho niente da aggiungere a quanto dichiarato il 7 agosto e per il momento c'è solo l'intenzione di fare le cose alla luce del sole. La nomina del nuovo assessore all'Ambiente testimonia che fino all'ultimo minuto opereremo per il bene della città e dei cittadini e andremo in aula perché i cittadini devono conoscere nome, cognome e volti di chi ritiene utile per la città l'arrivo di un commissario. Non si deve però perdere di vista qual è stato il motivo vero che ha innescato questa crisi». Ce lo ricorda? «La sfiducia di un sindaco di solito viene chiesta per motivi di mafia, di ruberie, di disonestà. Il Pd a Viadana se non sbaglio l'ha chiesta per presunti problemi di mafia. Qui invece si commissaria la città perché la giunta ha vietato la raccolta di 798mila euro (di cui 350mila del Comune, cioè dei cittadini mantovani) a Giampaolo Benedini. Ripeto: abbiamo perso quattro consiglieri, che ingenuamente hanno creduto allo ro leader Benedini, per questo motivo. Non capisco tutta questa caparbietà. Siamo davvero all'assurdo». A questo punto però ci si chiede che senso ha attendere il voto dell'aula, visto che il responso viene dato per scontato... Politica locale «Abbiamo deciso di andare fino in fondo e poi è un film già visto. Altre volte è approdata in aula una mozione di sfiducia, da tre anni convivo con una chiamata permanente di sfiducia. Ho sempre riconquistato la fiducia con mediazioni nel mio ufficio di via Roma, ora però basta. Stavolta era impossibile mediare». Conta su qualche ripensamento all'ultimo? «La mozione di sfiducia approdata in aula con 16 voti del II commissario prefettizio non potrà evitare l'arrivo di altri profughi Pd non portò a nulla e il motivo anche allora riguardava Benedini». Cosa dirà ai consiglieri? «Li inviterò ad avere senso di responsabilità. A ottobre mancheranno 90 giorni alla chiusura e tra le cose da fare c'è da evitare che arrivino i profughi, che con un commissario prefettizio invece arriveranno, c'è da animare la città per Natale, c'è da completare i lavori per lo stadio. Per questo avevamo dato la possibilità ai gruppi consi- ila euro di Expo)) liari di individuare il modo. Se mancassero uno o due anni alla fine della legislatura avrei chiesto io stesso il commissario. Ora servirebbe un po' di senso di responsabilità che mi sarei aspettato dal Pd». E se tutto questo servisse a cambiare il candidato del centro destra? «Non mi risulta che ci siano consiglieri di Forza Italia tra i firmatari della mozione. E comunque io non mi sono candidato». 11111 se mancassero uno-due anni alla fine del mandato Adesso però non ha senso Pagina 15 Expo, amva ui altra bacchettata per Mantova ciel mirino P Richiamo dal presidente di Explora, braccio turistico dell'esposizione: «Progetti troppo frammentari» La Bulbarelli: «Avrei voluto vedere prima il quadro degli interventi». Sodano protesta: «Fondi scarsi» Il treno di Expo 2015 si sta avvicinando a grande velocità alla stazione di arrivo ed è prioritario che lungo i binari Mantova sia pronta a salire in carrozza. Di questo si è parlato ieri in Camera di Commercio, con un incontro destinato in primis a illustrare il bando della Regione per la promozione del territorio. Al tavolo dei relatori i due assessori regionali Gianni Fava e Paola Bulbarelli, il presidente di Explora - società partecipata da Expo, Unioncamere e Regione che si occupa della promozione turistica in vista dell'esposizione - Giuliano Noci e il direttore di Unioncamere Enzo Rodeschini, introdotti dal padrone di casa, il presidente Carlo Zanetti. La Regione ha stanziato dieci milioni di euro (tre entro la fine di quest'anno, 7 nel 2015 con altri 10 che dovrebbero arrivare dai privati), che saranno suddivisi nelle varie province a seconda del numero di abitanti del capoluogo. In base a questo criterio (smussato da Fava nel corso del dibattito), la nostra dovrebbe contare su una cifra di poco inferiore al mezzo milione, giudicata però troppo bassa dal sindaco Nicola Sodano: «Queste risorse sono per noi modeste - ha detto - nel 2013 abbiamo raccolto circa un milione e trecentomila euro di bandi e dunque mi aspettavo di più. Lavoreremo comunque per promuovere il territorio nel suo insieme». A questo proposito la Bulbarelli non ha risparmiato una stoccata: «La nostra difficoltà principale è farci apprezzare nel mondo. Siamo molto territoriali, sia come nazione che come provincia e città. Mi sarebbe piaciuto visionare già i progetti in cantiere per Mantova e sarebbe giusto che venissero presentati a tutta la cittadinanza, non solo a un ristretto gruppo di addetti ai lavori. Ricordo anche che l'assessorato regionale alla cultura promuoverà un altro bando, valido dal 29 settembre al 30 ottobre, con 11 milioni a disposizione. Mantova non deve tralasciare questa opportunità». Fava non rilancia le polemiche sorte tra Regione e Provincia: «Non è il caso di replicarle, ora dobbiamo lavorare assieme. Faremo presente che per la suddivisione dei fondi non dovrà contare solo il numero di abitanti, ma anche la qualità dei progetti. Il problema però è che a Mantova non esiste un'associazione tra gli enti. Dobbiamo diventare attraenti e impedire che i turisti, dopo la visita a Expo, fuggano subito dal territorio. Sarà prioritario fare squadra». Forte in questo senso l'ammonimento di Noci: «Basta creare illusioni al pubblico. L'unico brand che a livello internazionale può funzionare è il marchio Italia. Non ha senso promuovere realtà frammentate, dobbiamo unirci e presentare progetti che comprendano un'ampia visione d'insieme». Questo è stato finora il problema di Mantova nel percorso verso Expo 2015. Ma il presidente della Provincia Alessandro Pastacci precisa: «Si sta lavorando su una profonda visione d'insieme. Creeremo qualcosa di molto forte, da condividere con i visitatori di Expo». N (cola Artoni dafto, haechenaM 1mrto,, od miri- L'intervento di Noci ieri pomeriggio in Camera di commercio. Con Iui Fava , Bulbarelli e Rodeschini Politica locale Pagina 16 ento di quartiere La piazza torna a vivere ll'1 al 5 ottobre creativi e volontari riapriranno i negozi sfitti di via Ariosto il progetto dell'Arci Fuzzy: « Modello replicabile anche in altre zone della città)) Simulazione, gioco, laboratorio dei sogni. Facciamo finta che VallettaValsecchi abbia ancora una piazza viva e non una galleria commerciale morta, con i suoi portici fantasma, la scia di vetrine nude e la densa patina di abbandono. Che curva anche l'umore dei residenti. Giochiamo a immaginare un quartiere diverso, dove la gente non si chiude in casa, ma abita gli spazi aperti. Dove non ci si guarda più con diffidenza o, peggio, indifferenza, ma ci si ferma a chiacchierare per il gusto di conoscersi e riconoscersi. Per il sentimento di comunità. Tecnicamente sarà un "esperimento di rigenerazione urbana partecipata". A proporlo è circolo Arci Fuzzy, dall' 1 al 5 ottobre (più due giorni di preparazione). Già candidato al concorso di idee lanciato da Provincia (ForMa), Camera di commercio e Fondazione Cariplo, il progetto ha meritato una menzione e, successivamente, è stato condiviso con alcune tra le altre associazioni in gara. Ottenendo un finanziamento. «L'intento è quello di creare un teatro nella piazza di via Ariosto che ha questa sembianza di abbandono, offrendo una possibilità di riscatto flessibile» spiega Antonia Araldi, architetto e presidente del circolo Fuzzy. Il progetto, che non prevede una trasformazione ma sollecita un modo nuovo di abitare l'esistente, poggia sulla partecipazione. Chi volesse farsi avanti, mettendo a disposizione braccia o idee, può scrivere a [email protected]. Oppure presentarsi direttamente all'incontro in agenda il 19 settembre, ore 19, nella sede del Fuzzy (in via Goldoni 2). L'area sotto la lente è la stessa che tre settimane fa venne ri pulita dalle erbacce grazie all'iniziativa dell'Arci, d'intesa con il proprietario dell'area (privata). Lo stesso che ora con- Politica locale cederà le vetrine in comodato d'uso temporaneo, perché i volontari possano togliere la polvere e "vestirle" con attività culturali, di promozione sociale e commerciali. L'esperimento prevede anche un "laboratorio di scambio di conoscenza", che detto così suona un po' meccanico, artificioso. E invece possono bastare un gazebo e un tavolo in un angolo della piazza a risolvere il cortocircuito di relazioni che ha fulminato la vita di Valletta Valsecchi. Ricco anche il programma di "azioni collaterali", l'esperimento di rigenerazione s'irradierà infatti dalla piazza all'intero quartiere. Gran finale domenica 5 ottobre, con la pennellata di colore del mercatino delbroccante. «Animare la piazza, simularne l'attività e la vitalità significa dare un messaggio di speranza - si appassionano i promotori - significa mostrare nuove forme di sviluppo e indagare quali potrebbero essere le vocazioni di questo spazio». Non solo, l'esperimento di Valletta Valsecchi potrebbe essere replicato nel resto della città, dove i vuoti si moltiplicano. Facciamo finta che. L'immagine utilizzata per pubblicizzare l'evento in Valletta Valsecchi Igor Cipollina I:vpeiimenfo di y wiiiere L' pi-, tonni a 'i-er Pagina 17 BRENO. Il Comune non restituirà le quote delle bollette perchè le ha già usate per l'ambiente Depurazione, niente ri In decine di realtà urbane grandi e piccole gli utenti sono metaforicamente in fila per recuperare quanto versato (per ora) inutilmente. A Breno, invece, il caso è stato chiuso sul nascere: il Comune non rimborserà le quote per la depurazione delle acque versate dai cittadini attraverso le bollette sui consumi idrici pagate tra il 2003 e il 2008. L'operazione, lo ricordiamo è stata imposta da una sentenza della Corte Costituzionale (la 335 del 15 ottobre 2008), a fronte dell'illegittimità del pagamento per un servizio di de- Acqua: Scenario purazione inesistente; e anche a fronte della temporanea inattività degli impianti. La stessa sentenza aveva introdotto una nuova tariffa destinata a coprire i soli costi di investimento relativi alle attività di progettazione, realizzazione, completamento o attivazione degli impianti. Come mai Breno si defila? Il sindaco Sandro Farisoglio è stato chiamato in causa dal gruppo di minoranza Brenesi per Breno, che ha gli ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario per discutere proprio del te- ma. Ma il primo cittadino non ha atteso la seduta, e ha risposto immediatamente al gruppo d'opposizione, e più in generale ai cittadini, spiegando che «il rimborso non è dovuto dal momento che tutti i fondi accantonati nel periodo di riferimento sono stati impiegati negli anni per la progettazione e la realizzazione di opere che riguardano il trattamento delle acque». Farisoglio è entrato poi nei dettagli: «Dal 2003 al 2008 il municipio ha incassato mediamente 150 mila euro l'anno, in totale circa, 750 mila, interamente usati per depurare i reflui della cittadina, che oggi risulta coperta dal servizio al 90%. Mancano solamente alcune zone del paese, per le quali si è in fase di progettazione o appalto dei lavori, e si conta di chiudere il cerchio nel 2015». All'epoca della costruzione del collettore della media Valcamonica, il Comune aveva portato a compimento interventi per oltre 250mila euro per collegarsi allo stesso impianto, e il sindaco precisare che «Breno è uno dei comuni più depurati della valle: ha una rete estesa ed efficiente tanto da interessare anche Astrio, che posto a 800 metri e relativamente decentrato, è dotato di un proprio centro di trattamento ». 0 L.RAN. n ,i Pagina 18 IL CASO BOSCO STELLA. Dopo la proroga fino al 31 ottobre ottenuta da Aprica-A2A La dis ca ai supplement cote di smdaci e Comitati Anibientalisti e amministratori incontrano l'assessore regionale «Resta progetto con tante criticità, insistenza incomprens° ile» Non è ancora stata scritta la parola fine alla storia infinita della discarica di Bosco Stella, iniziata poco meno di .... tremila giorni fa, più di otto anni, con la richiesta di Aprica-A2A di realizzare un sito per lo smaltimento di oltre quattro milioni di metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi. L'ULTIMA PUNTATA di un iter che doveva durare al massimo 150 giorni è di ieri mattina con l'incontro in Regione Lombardia dei sindaci e dei Comitati salute e ambiente dei quattro comuni interessati dal progetto: Castegnato, Ospitaletto, Paderno e Passirano con l'assessore all'Ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi. La richiesta d'incontro, subito accolta dall'assessore Terzi che già il 25 novembre dello scorso anno aveva incontrato sindaci e comitati, era stata avanzata a seguito della ulteriore proroga fino al 31 ottobre, concessa dalla Regione ad Aprica-A2A che l'aveva avanzata dopo aver ricevuto il preavviso di diniego al procedimento di Valutazione di impatto ambientale. I sindaci Gianluca Cominassi di Castegnato, Giovanni Battista Sarnico di Ospitaletto, Silvia Gares di Paderno ed il vice Rifiuti: Scenario Uno dei camion svuotati del carburante dai ladri GIANLUCACOMINASSI SINDACO DI CASTEGNATO sindaco di Passirano Daniela Gerardini con i Comitati erano consapevoli che la proroga era un atto dovuto, ma hanno voluto essere rassicurati sulla consapevolezza da parte dell'assessore Claudia Maria Terzi che permangono tutte le criticità emerse dal procedimento istruttorio che ha porta- to al preavviso di diniego. «Non possiamo però esimerci dal rimarcare l'accanimento e la faziosità del proponente nel voler a tutti i costi cercare di tenere in vita un procedimento le cui criticità abbiamo sempre denunciato e che sono state confermate dai pareri negativi di molti enti fra cui i Comuni, Asl, Arpa ed anche nelle motivazioni contenute nell'emissione del preavviso di diniego della Regione Lombardia», è il commento di Giuseppe Antonini a nome dei Comitati dopo l'incontro comunque giudicato positivo. «Aprica-A2A - protestano i Comitati - chiede la proroga per la'.. necessità di analizza- re e sviluppare ulteriormente tematiche relative alla salute pubblica...' dimenticandosi bellamente di averlo già fatta con le integrazioni volontarie del 2013 e da allora nulla è cambiato». E i sindaci: «La parola fine non c'è ancora e finchè non verrà scritta come amministrazioni ci riteniamo costantemente mobilitate - spiega Gianluca Cominassi sindaco di Castegnato il Comune che da solo ospiterebbe sul proprio territorio la quasi totalità della discarica - abbiamo già deliberato l'alternativa alla discarica: il polo delle energie rinnovabili ed è questo che vogliamo realizzare». • O RIPRODUZIONE RISERVAiI Pagina 19 VOBARNO. Il punto impietoso del consigliere delegato all'Ambiente Ricido rifiu1s, la caloti si è rivelata, un <flop» Nei cassonetti c'è di tutto e i costi sono aumentati «La vera alternativa è costituita dal porta a porta» Massimo Pasinetti È un ritratto impietoso quello che arriva in queste ore da Vobarno a proposito del «flop» della raccolta differenziata con la modalità dei cassonetti a calotta. Un sistema che almeno qui si sta rivelando un vero fiasco: dal punto di vista della qualità (pessima) della differenziazione e anche da quello dei costi; molto più alti di quanto ci si aspettava. Il quadro lo fa Claudio Zanoni, consigliere con delega all'Ambiente, il quale propone come alternativa il porta a porta, «l'unico criterio in grado di offrire risultati di qualità». Entrandio nei dettagli, il rilevamento statistico dei dati di produzione e smaltimento dei rifiuti per il 2013 a Vobarno rivela che la differenziata ha toccato la modesta quota del 47,6%, e questo con un costo pro capite di 109,5 euro. Perchè nel 2012 si spendevano 917 mila euro, 233 per tonnellata, e nel 2013 il costo è salito a 245,5, per un totale di 939 mila euro? «E aumentata la raccolta differenziata - si chiede Zanoni -, e allora perchè crescono anche le spese? Ciò dimostra il fallimento del siste- Rifiuti: Scenario Vobarno: il contenuto per niente differenziato di un cassonetto ma a calotta voluto da chi ha governato prima di noi». «Ciò che si ottiene dallo svuotamento dei cassonetti per carta, plastica, vetro e lattine è altamente impuro - continua il consigliere - visto che nei cassonetti c'è di tutto. Quindi il dato iniziale del 72% di differenziato non è veritiero, perchè il materiale va conferito a un impianto di selezione che, a pagamento, elimina quanto non riciclabile. Alla fine, la percentuale vera è inferiore al 50%». Il responsabile dell'Ambiente ricorda che col porta a porta la selezione si fa direttamente a casa, senza costi aggiuntivi per i cittadini. Ma spesso la raccolta è esterrnalizzata...«Ciò fa perdere ai comuni il controllo del servizio, e i contributi alla raccolta finiscono nelle mani delle società. In Valsabbia solo Prevalle ha agito diversamente. Non a caso con 7.000 abitanti ha una differenziata 2013 all'82%, e lo smaltimento costa meno di 500 mila euro». Non solo: «A Vobarno 230 chiavette sono ancora in Comune, e altre 657, ritirate da un anno, non sono mai state usate. Ritiratele e usatele bene - chiude Zanoni -; almeno in attesa del porta a porta». O RIPRODUZIONE RISERVAiA Pagina 20 ROVERCHIARA. La commissione Via ha bocciato definitivamente il progetto del sito per l'amianto La, discarica non si farà fi Comune canta,vittoria, Soddisfatti il sindaco, i cittadini e llconsigliere regionale Bo te che si sono battuti per stoppare l'impianto nei la etti di via Fossa ................................................................... Laura Bronzato .............................................................................. La discarica di amianto nei laghetti di via Fossa non si farà. Il verdetto definitivo è arrivato ieri mattina a Venezia, durante l'incontro della commissione Via, dove si è tenutal'ennesima discussione sul progetto. Il parere si è reso necessario a causa dell'ultima sentenza del Consiglio di Stato, emessa a seguito di un ricorso presentato dalla «Nec New Ecology srl» la ditta di Fossò (Venezia) promotrice della discarica - e dove si obbligava la Via regionale adare un giudizio finale sull'intervento entro 60 giorni. L'incontro è iniziato con la presentazione del progetto da parte della sottocommissione, la quale aveva dato parere positivo anche se con alcune prescrizioni e subordinato al Piano d'Area delle Valli Grandi. Per l'ok al progetto si doveva chiedere prima unavariante al Piano d'Area, inviando la richiesta alla commissione regionale competente ed attendere la decisione della Giunta regionale. «Aseguito dellapresentazione si è apertaladiscus- Rifiuti: Scenario sione dove, assieme alla Provincia e all'Arpav, abbiamo ribadito la nostra contrarietà al progetto», spiega il sindaco Loreta Isolani presente all'incontro. La votazione ha spaccato in due la commissione Via: sette componenti hanno dichiarato il progetto non conforme dal punto di vista urbanistico, mentre sei lo hanno ritenuto conforme. «Per noi èuna grande soddisfazione aver raggiunto questo risultato dopo tanti anni di lavoro, battaglie e dibattimenti», aggiunge sollevata il primo cittadino. «Finalmente si è capito che lì c'è un sito naturalistico da rispettare, dove si devono realizzare altri progetti». La decisione segna la fine di un incubo per i residenti eli Roverchiara e dei paesi limitrofi. Oltre che per tutte quelle persone che, in questi anni, si sono battute contro la realizzazione dell'impianto. Un incuho iniziato nel 2002 quando alcuni residenti di via Fossa segnalarono all'allora sindaco Gino Lorenzetti che una ditta veneziana stava facendo dei rilievi nei terreni, scoprendo poi che questa azienda si occupa- Loreta Isolani Franco Bonfante va dello smaltimento di rifiuti l'impianto. «È stata riconosciuta l'importanza ambientale dell'area e possiamo tornare serenamente a vivere nel nostro territorio». «Determinazione, competenza e coraggio non sarebbero stati tuttavia sufficienti a contrastare interessi politici ed economici così forti sul progetto», dichiara Franco Bonfante, consigliere regionale del Pd e ideatore dell'emendamento che ha bloccato per due anni qualsiasi decisione in merito alla discarica. «Il Consiglio regionale ha accolto sia la mia proposta che quella di alcuni colleghi bloccando, dapprima, la discarica con un contributo al Comune per la redazione di un progetto di recupero naturalistico dell'area e poi ponendo un vincolo nel Piano d'Area delle Valli veronesi». • industriali tossico-nocivi e che stava provvedendo ad acquistare le aree vicine alle ex cave. «Tutto è bene quel che finisce bene», commenta Lorenzetti, il primo ad aver visto il progetto della discarica nel 2006. «Noi avevamo blindato la zona sia dal punto di vista ambientale sia urbanistico. Perciò, se volevano realizzareladiscarica, la decisione sarebbe stata meramente politica». L'ultima amministrazione Lorenzetti, infatti, aveva messo sotto tutela ambientale la zona fin da subito con unavariante al Prg, poi con il Pat ed il Piano degli interventi. «Non ci credo ancora: la partecipazione attiva dei cittadini ha dato l'esito sperato», dichiara Massimo De Togni del «Comitato No Amianto», il gruppo civico nato nel 2006 per stoppane C FIPRCOUZIaNE RISERVA 'A Pagina 21 Rush finale per le scelte sulle aliquote - Spesso le detrazioni non bastano a pareggiare i conti con l'Imu Potrebbero arrivare a quota Gianni Trovati MILANO Come ogni scadenza fiscale che si rispetti, anche quella della Tasi ha prodotto la corsa dell'ultima ora, e potrebbero arrivare verso quota 5mila i Comuni che hanno inviato al dipartimento Finanze le delibere con le aliquote del nuovo tributo in tempo, cioè entro la mezzanotte di ieri, per chiedere ai contribuenti l'acconto "ritardato" del 16 ottobre. Ieri, secondo i calcoli di Confedilizia, gli enti in regola con il calendario erano 3.623, ma il ministero negli ultimi giorni è stato sommerso di delibere, e ha tempo fino al 18 settembre per pubblicarle. La città più grande impegnata nel rush finale è stata Palermo, che dopo una seduta Ieri erano 3.623 le delibere pubblicate dalle Finanze ma il ministero ha tempo fino al 18 settembre per l'elenco definitivo ila i Comuni con l'acconto entro il 16 ottobre notturna in consiglio comunale ha approvato una contestata aliquota del 2,89 per mille sull'abitazione principale (con detrazioni inversamente proporzionali alla rendita catastale), ma nella stessa situazione sono molte amministrazioni medio-piccole. Solo ieri, comunque, i nuovi ingressi nel censimento del dipartimento Finanze sono stati quasi 6oo, e la prospettiva sembra quella di arrivare a meno di mille enti mancanti all'appello.I Comuni sono 8.094: in 2.187 casi le aliquote sono comparse entro maggio, e gli acconti sono stati pagati in genere prima dell'estate (il termine ordinario era i116 giugno, ma molti Comuni hanno previsto date diverse stoppando le sanzioni come "consentito" dallo stesso ministero), e dovrebbero essere quindi intorno ai 5mila (cioè il 6o% del totale) gli enti nei quali la data da segnare in rosso per gli acconti è quella del16 ottobre. I numeri definitivi compariranno entro il 18 settembre, ma nonostante il rush finale e il superlavoro ministeriale per gestir- lo, quella che si profila è una situazione caotica, in cui molti contribuenti saranno costretti a rivolgersi a professionisti e Caf per scoprire quanto devono pagare. E in molti casi le notizie non saranno buone, soprattutto per chi abitain case divalore medio-basso "graziate" in passato dalle detrazioni fisse dell'Imu (200 euro per tutti, più 5o euro per ogni figlio convivente fino a 26 anni) sostituite nella Tasi dagli sconti "liberi" eventualmente decisi dai Comuni. Rispetto all'Imu pagata sull'abitazione principale nel 2012 (l'anno scorso i 9/io dell'imposta sono stati coperti dallo Stato), la Tasi si rivelerà più cara per molti milanesi, fiorentini, catanesi e per alcuni napoletani, e soprattutto per itanti italiani che vivono in Comuni dove non saranno previste detrazioni: gli sconti infatti sono impossibili se la deliberanon comparirà nel database delle Finanze entro il 18 settembre, perché in quei casi si pagherà sempre la Tasi standard all'e per mille (senza superare, sugli immobili diversi dall'abitazione principale, il io,6 per mille nella somma dilmu e Tasi), ma anche nel57%io dei Comuni che hanno deciso in tempo (la stima è del Caf Acli su 4mila enti: si veda Il Sole 24 Ore dell'8 settembre) le detrazioni non hanno trovato spazio in delibera. Anche dove ci sono, però, gli sconti sono spesso selettivi: a Milano, con l'eccezione delle rendite più basse, toccano solo airedditifino a 2lmila euro, a Catania riguardano solo alcune categorie catastali, e a Firenze spesso non riescono a pareggiare i conti con la vecchia Imu. Non così a Roma, dove l'incrocio tra valori catastali elevati e sconti di peso riesce sempre a rendere la Tasi più leggera dell'Imu. Intanto, la promessa di Renzi di rivedere il meccanismo riapre il dibattito in vista delle modifiche per il 2015: «Noi non abbiamo mai rivendicato aumenti di Imu e Tasi sostiene il presidente dell'Anci, Piero Fassino -; se il Governo intende introdurre correzioni ne prenderemo atto, ma da noi non è arrivata alcuna richiesta». [email protected] 91 RIP RODOZIO NE RISERVATA Rifiuti: Scenario Pagina 22 Nelle città Il confronto fra l'Imu complessiva del 2012e la Tasi complessiva dei 2014 nelle principali città in cui si pagherà l'acconto ft 16 ottobre. Valori in euro Città Bilocale di 60 mq di categoria "popolare" (i(/4) in periferia Bilocale di 60 mq di categoria "economica" (A/3) in semicentro Trilocale di 100 mq di categoria "civile" (A/2) in centro Imu 2012 Tasi 2014 Imu 2012 Tasi 2014 Imu 2012 Tasi 2014 Milano 50 156* 168 229** 924 703 Genova 0 O 277 235 893 722*** Firenze 8 32 140 ]si 685 730 225 153 433 287 1.557 878 Napoli 0 0 60 72 412 304 Catania 0 58 60 93 612 447 Roma Nota : (*) L'importo scende a 57 euro se il reddito complessivo del proprietario è fino a 2lmila euro; (**) L'importo scende a 180 euro se il reddito complessivo del proprietario èfino a 2lmila euro; (***) L'importo scende a 672 euro se l'Isee del proprietario non supera i 15 mila euro Fonte : Elaborazione del Sole 24 Ore sulle tariffe d'esti mo delle diverse città e su aliquote e detrazioni decise nelle delibere Imu 2012 eTasi 2014 Rifiuti: Scenario Pagina 23
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