Feltrinelli Maggio Luglio 2014

Traduzione di
Illustrazione di
SERIE BIANCA
NOVITà
autore
maggio-giugno-luglio
2014
titolo
feltrinelli-urra-kowalski
Sottotitolo
copertina
non
definitiva
Lorem
L’AUTORE è nato
Lorem ipsum...
pag xxx
euro xx.xx
isbn 978-88-07-xxxxx-x
In libreria da:
1
Prezzi, numeri di pagine, copertine e date di uscita in libreria sono da considerarsi provvisori. Per gli aggiornamenti, consultare www.feltrinellieditore.it/giornalisti.
narratori
fox crime
INDIES
varia
LE comete
serie bianca
FUOCHI
campi del sapere
storie
kids
home cinema
audiolibri
narratori
Nicolas Barreau
La ricetta del vero amore
Traduzione di Monica Pesetti
copertina
non
definitiva
Valérie Castel è sempre in ritardo, ma inventa scuse così
fantasiose che nessuno riesce ad arrabbiarsi con lei. È socievole ed estroversa, ed è una delle ragazze più popolari
della facoltà di Lettere della Sorbonne.
Henri Bredin è sempre puntuale. Vive in una piccola
mansarda fatiscente in rue Mouffetard insieme a un altro
studente e alla sua gatta nera. È serio, timido e un po’ goffo, e si trova molto più a suo agio nascosto dietro a un libro o dietro ai fornelli che davanti a una donna.
Quando Valérie e Henri si conoscono, è chiaro che l’amore può scoccare solamente in una direzione. Con il passare del tempo i due diventano amici, ma come può Henri
sperare di catturare anche solo per un istante i bellissimi
occhi color acquamarina di mademoiselle Castel?
La situazione peggiora quando, durante una vacanza in
Italia, Valérie si innamora di un uomo attraente, sicuro di
sé e di dieci anni più grande di Henri. Certo di non aver
nessuna chance di battere il rivale, il poveretto è distrutto.
Ma, poco dopo, curiosando tra le bancarelle di libri usati
lungo la Senna, Henri fa un’interessante scoperta, un vecchio libro rilegato in pelle rossa. Si tratta di un manuale
del sedicesimo secolo che contiene varie pozioni e strani
infusi, e promette di svelare niente meno che la ricetta
dell’amore eterno, L’elixir d’amour eternel.
Contrariamente a ogni logica, Henri decide di invitare a
cena Valérie e di cucinare per lei un perfetto “Menù
dell’amore”.
Ma, fra tutte le sere possibili, quella è proprio la volta in
cui la ritardataria Valérie decide di presentarsi nel piccolo
appartamento di rue Mouffetard con largo anticipo...
L’AUTORE Nicolas Barreau è nato a Parigi nel 1980 da
madre tedesca e padre francese, motivo per cui è perfettamente bilingue. Ha studiato Lingue e letterature romanze
alla Sorbonne, poi ha lavorato in una piccola libreria sulla Rive gauche.
Ha scritto cinque romanzi, tutti pubblicati da un piccolo
editore tedesco che non ha potuto permettersi di lanciarli con una massiccia campagna promozionale, ma che ciononostante hanno ottenuto un ottimo successo, cresciuto
sempre più soprattutto grazie al passaparola dei lettori.
Gli ingredienti segreti dell’amore (Feltrinelli, 2011) è un
vero e proprio caso editoriale: è stato un bestseller internazionale tradotto in trentaquattro paesi, è rimasto per
oltre quattro mesi in vetta alle classifiche italiane e a breve diventerà un film.
Con te fino alla fine del mondo (Feltrinelli, 2012) e il successivo Una sera a Parigi (Feltrinelli, 2013) hanno confermato il talento di Nicolas, rendendolo uno dei giovani
scrittori più amati dalle lettrici di tutto il mondo.
nicolasbarreau.feltrinelli.it
menudellamore.feltrinelli.it
Il prequel di Gli ingredienti segreti dell’amore.
Un’incantevole e deliziosa storia sulla ma­
gia del primo amore.
Con sette “Menù dell’amore” dal libro per­
sonale di ricette di Nicolas Barreau.
pag 128
euro 9,00
isbn 978-88-07-03090-1
In libreria da: giugno 2014
4
narratori
Banana Yoshimoto
Le alture di Andromeda
Traduzione di Gala Maria Follaco
copertina
non
definitiva
Quando la nonna decide di lasciare il Giappone, Shizukuishi si ritrova improvvisamente sola e deve abituarsi in
fretta alla vita in città: uno spazio nuovo, incomprensibile
e persino minaccioso. Porta sempre dentro di sé il ricordo
della vita tra le sue amate montagne, in comunione perfetta con piante e animali, le notti stellate e il verde brillante,
le mille manifestazioni della natura, gli sguardi delle persone che si avventuravano per quei sentieri impervi serbando nel cuore la speranza di una guarigione. Lontana
dal suo ambiente, la giovane cercherà una nuova dimensione in cui poter essere se stessa, una nuova famiglia, una
casa in cui tornare, qualcuno da amare. E un giardino pieno di cactus.
Una storia di solidarietà e amicizia, di rispetto per la natura e per gli esseri umani. Piccoli gesti, percezioni sottili, silenziosi linguaggi: un romanzo che invita a sospendere
l’incredulità per qualche ora e tornare alla gioia tranquilla delle cose semplici.
L’AUTRicE Banana Yoshimoto (Tokyo, 1964) ha conquistato un grandissimo numero di lettori in Italia a partire
da Kitchen, pubblicato da Feltrinelli nel 1991, e si è presentata come un autentico caso letterario. Dei suoi altri libri, tutti pubblicati da Feltrinelli, ricordiamo: N.P. (1992),
Sonno profondo (1994), Tsugumi (1994), Lucertola (1995),
Amrita (1997), Sly (1998), L’ultima amante di Hachiko
(1999), Honeymoon (2000), H/H (2001), La piccola ombra (2002), Presagio triste (2003), Arcobaleno (2003),
L’abito di piume (2005), Ricordi di un vicolo cieco (2006),
Il coperchio del mare (2007), Chie-Chan e io (2008), Delfini (2010), Un viaggio chiamato vita (2010), High & Dry:
Primo amore (2011), Moshi moshi (2012) e A proposito
di lei (2013), oltre ad alcuni racconti nella collana digitale “Zoom”. Banana Yoshimoto ha vinto il premio Scanno
nel 1993, il premio Maschera d’argento nel 1999 e il premio Capri nel 2011.
Dopo aver vissuto fino ai diciotto anni in
cima a una montagna con la nonna curatri­
ce, Shizukuishi è costretta ad andare a vive­
re in città.
Questo magico romanzo di formazione, il
primo della serie “Il Regno”, è un’avvincen­
te e toccante esplorazione dei temi della
perdita, della guarigione e di come si può
trovare la felicità nelle famiglie più anticon­
formiste.
Le alture di Andromeda, pubblicato in Giappone nel
2002, è il primo romanzo di una quadrilogia di grande
successo, intitolata “Il Regno”, che si è chiusa solo
quest’anno nel paese del Sol Levante.
pag 112
euro 11,00
isbn 978-88-07-03091-8
In libreria da: luglio 2014
5
narratori
Raquel Martos
Alla fine andrà tutto bene
(e se non va bene... non è ancora la fine)
copertina
non
definitiva
Sei settimane di silenzio forzato. Un incubo,
per chi come Carla Diaz non sta zitta un secondo.
Chiacchierona compulsiva, Carla vive di parole, non solo per il bisogno di condividere i
propri stati d’animo con chiunque le sia vicino, ma anche per professione, essendo una
presentatrice radiofonica.
Quando un’operazione alle corde vocali la costringe a restare zitta per ben sei settimane,
per Carla – pessimista di natura – è la fine del
mondo.
Costretta a non parlare, ma incapace di restare in silenzio, tramite WhatsApp, email e note
scritte a mano imparerà a comunicare con il
mondo come non aveva mai fatto prima. E
troverà infine la propria vera voce.
l’autrice Raquel Martos, giornalista, scrittrice e soggettista, è nata a Madrid. Dopo una
laurea in Scienze della comunicazione, ha collaborato con numerosi programmi radiofonici, ha lavorato come creativa in pubblicità e ha
scritto testi per il teatro. Per molti anni è stata
uno dei volti principali del celebre programma televisivo El Hormiguero su Antena 3.
Il suo romanzo d’esordio, I baci non sono mai
troppi (Feltrinelli, 2013), ha ottenuto un ottimo successo in patria e all’estero.
ibacinonsonomaitroppi.it
Twitter: RaquelMartos
Traduzione di Enrica Budetta
pag 272
euro 14,00
isbn 978-88-07-03092-5
In libreria da: giugno 2014
6
Dopo il successo di
I BACI NON SONO MAI TROPPI
il nuovo, appassionante romanzo
di Raquel Martos.
Carla, sei sempre pessimista,
ti piace soffrire.
È un meccanismo di difesa, per
non restarci male se qualcosa va
storto.
Oddio, che teoria.
È tremenda!
Non siamo tutti ottimisti come te, che ripeti
sempre che alla fine andrà tutto bene…
È che alla fine andrà davvero
tutto bene, Carla. E se non va
bene… non è ancora la fine.
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narratori
Maurizio Maggiani
I figli della repubblica
Un’invettiva
copertina
non
definitiva
È in gioco il destino di una generazione, di una generazione venuta dopo il Secondo conflitto mondiale, cresciuta
per essere sana, salda, e di solidi princìpi, benedetta dai
genitori e benedetta dal mercato in via di espansione −
dalla merenda preparata in casa al Buondì Motta. Maggiani chiama i suoi coetanei “beati”, e delle beatitudini
stila l’elenco, come fosse la carta delle grandi promesse da
mantenere. E poi arriva la svolta e la rivolta, arriva che i
beati educano una nuova classe dirigente che però veste
ancora la camicia della rivoluzione. Seguono dunque le
maledizioni delle occasioni sprecate, dei tradimenti perpetrati e di quelli subiti, degli amori sbagliati e dei leader
incensati. Quei “figli della repubblica” che avrebbero potuto essere la coscienza critica dei tempi nuovi sembrano
perdersi in una sbornia cattiva e svegliarsi senza potere, e
forse anche senza volere.
Maggiani scrive e dice l’amara invettiva che ancora non
era stata scritta e detta con tanta rabbiosa sofferenza, a
conferma che i conti non sono stati ancora fatti, e che forse qualcuno, dei giovani che avanzano nell’incertezza,
può farsi venire l’idea di prendere il testimone là dove è
stato abbandonato. In fondo qui non è in gioco il passato,
ma ciò che un certo passato ha lasciato e continua a lasciare nel nostro presente.
L’AUTORE Maurizio Maggiani (Castelnuovo Magra, La
Spezia, 1951) con Feltrinelli ha pubblicato: Vi ho già
tutti sognato una volta (1990), Felice alla guerra (1992),
màuri màuri (1996), Il coraggio del pettirosso (1995, premi Viareggio Rèpaci e Campiello 1995), La regina disadorna (1998, premi Alassio e Stresa per la narrativa
1999), È stata una vertigine (2002, premio letterario
Scrivere per amore 2003, finalista premio Chiara), Il
viaggiatore notturno (2005, premi Ernest Hemingway,
Parco della Maiella e Strega), Mi sono perso a Genova.
Una guida (2007), il cd con libro Storia della meraviglia.
12 canzoni e 3 monologhi (con Gian Piero Alloisio;
2008), Meccanica celeste (2010) e, nella collana digitale
“Zoom”, Zafferano (2011).
Il destino e la maledizione di una generazio­
ne. Il ritorno di Maurizio Maggiani alla scrit­
tura. E non a caso è un ritorno mediato dalla
necessità di avere una voce, di partire dal­
la voce. Un’invettiva che si legge come se
fosse detta a voce alta e che si ascolta con
un forte senso della pagina scritta.
In progetto un tour per molti teatri italiani.
pag 64
euro 7,50
isbn 978-88-07-03093-2
In libreria da: maggio 2014
8
narratori
Pino Cacucci
Mahahual
copertina
non
definitiva
Il Messico è il paese dei contrasti estremi. E all’estremo di
tutto, c’è Mahahual: dove finisce la penisola dello Yucatán, sorge questo paesino di mille abitanti, a pochi chilometri dalla frontiera con il Belize. Angolo di paradiso tra
palme e mangrovie, di fronte ha la barriera corallina seconda al mondo per estensione, il Mar dei Caraibi e lo
scorrere lento del tempo: siamo nello stato del Quintana
Roo, che a nord vanta la celebre Cancún, mentre qui c’è
l’opposto assoluto, non solo geografico, perché a Mahahual il cemento non ha ancora invaso la vista, tra casupole, palafitte e hotel con il tetto di palme. Ma un’insidia
minaccia costantemente questi litorali: per un capriccio
delle correnti oceaniche, la plastica vi arriva da tre continenti, e ogni mattina all’alba, una miriade di volenterosi la
raccoglie dalle spiagge, rendendole splendidamente bianche e pulite per un altro giorno, in un incessante “mito di
Sisifo”.
Mari e terre ricchi di storia e leggende, dove i corsari ingaggiarono sfide mortali con i dominatori spagnoli, e i fieri maya non si lasciarono assoggettare da nessuno dei contendenti stranieri. Qui si narra di Gonzalo Guerrero che
si schierò con gli indios, di Diego Grillo, il Mulatto, che si
unì a Francis Drake per odio contro chi lo fece nascere
schiavo, di Elvia Carrillo Puerto, indomita ribelle, che
non attese la Revolución per affermare la propria libertà
individuale e gli ideali di emancipazione collettiva.
In appendice al libro, il racconto El Genovés, storia di pirati, corsari e guerrieri maya, ambientato nel diciottesimo
secolo e in questi luoghi densi di eventi avventurosi.
L’AUTORE Pino Cacucci (Alessandria, 1955) è giornalista, scrittore, traduttore e viaggiatore. Fra le sue opere ricordiamo Outland rock (Feltrinelli, 2007), Puerto Escondido (Interno Giallo, 1990) da cui Gabriele Salvatores ha
tratto il film omonimo, La polvere del Messico (Feltrinelli,
1996; 2004) e Nessuno può portarti un fiore (Feltrinelli,
2012).
Come in La polvere del Messico e Le balene
lo sanno, Pino Cacucci ci invita a conoscere
luoghi e storie di un Messico ancora inte­
gro, non massacrato dal turismo globale.
Gli eroi, le eroine e i mari dove il tempo
scorre più lento. A Mahahual si svolge da
due anni un piccolo ma significativo festival
letterario.
pag 128
euro 12,00
isbn 978-88-07-03096-3
In libreria da: giugno 2014
9
narratori
Davide
Longo
Il caso
Bramard
copertina
non
definitiva
Il commissario Corso Bramard non esercita più
da quando, quindici anni fa, un killer di cui seguiva le tracce ha ucciso e fatto sparire la moglie
Michelle e la figlia Martina. Per lui, come suole
ripetere, “non c’è nessuna vita adesso” ma coltiva, con lucida e quasi quieta determinazione,
l’ossessione di trovare il suo nemico. Le montagne (quelle delle Alpi occidentali fra Piemonte e
Francia) sembrano porgergli il clima di crudezza e silenzio che alberga dentro di lui. Gli amici
di sempre sanno e fin dove possono collaborano, soprattutto il commissario Arcadipane che
da anni tiene monitorate violenze non dissimili
da quelle già note a Bramard, dove compaiono
sempre lettere scritte con una Olivetti del 1972
e i versi di una canzone di Leonard Cohen. Poi
un indizio fondamentale, e la presenza del nemico diventa voce, invito, appuntamento, sfida.
Sulle tracce di un nemico,
di un fantasma, di una vendetta.
Dentro il passato, dentro il male,
dentro l’ambiguità della bellezza.
pag 224
euro 15,00
isbn 978-88-07-03094-9
In libreria da: maggio 2014
10
“Immaginate di perdere ciò che avete di più caro a causa di un errore che avete commesso nel fare ciò che pensavate di saper fare meglio di chiunque altro.
Che ne sarà di voi? Solitudine, disperazione, alcol, il suicidio, la pazzia. Forse.
Ma se si insinuasse in voi il tarlo che la partita non è ancora chiusa? Che nonostante tutto una risposta, un disegno, un colpevole (oltre a voi) devono essere portati alla luce? E se per vent’anni vi arrivassero delle lettere fatte di
pochi enigmatici versi di una canzone a ricordarvelo?
Allora, se aveste anche la barba, la schiena a triangolo di un rocciatore e nessuna intenzione di usare il pettine, sareste Corso Bramard.”
“Corso Bramard ha avuto due vite, insomma, e la cerniera tra le due è
il 1985, l’anno in cui la moglie e la figlia sono state rapite e uccise dal
killer su cui stava indagando. Questo è l’episodio che ha fatto del primo
Bramard il secondo Bramard. Ma Bramard ha continuato ad avanzare,
come una radice che trova una maniera contorta e solo sua di procedere tra due sassi.”
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narratori
Valentina Camerini
Il secondo momento migliore
copertina
non
definitiva
Alberto Kauffmann scrive “Virginia ti amo” sul muro della
scuola. Virginia non lo ama, ma lui diventa popolarissimo
perché per scrivere su quel muro cade, finisce al pronto
soccorso ed è anche punito dall’autorità scolastica. Il bello
è che questa punizione – aiutare Emilio, un compagno malato di tumore al cervello a cui piace farsi chiamare Bronson – diventa un’avventurosa amicizia, giacché Emilio è
una vera risorsa, una miracolosa fontana di vitalità, un
compagno di strada irrinunciabile. Dopo gli esami, l’estate
si apre con il viaggio europeo su cui i due amici hanno tanto favoleggiato ma Emilio/Bronson non ce la fa. Ha bisogno di cure. Alberto tracrive sul fedele taccuino tutte le avventure, sognate e vissute. Al ritorno lo aspetta l’amore di
Virginia. Emilio non vuol fare l’università e continua a frequentare l’amico che ha cominciato a lavorare per una casa
editrice. Quando Alberto è incaricato di accogliere uno
scrittore importante, il greco e asociale Achilleus, Emilio si
autoinvita alla cena di lavoro. È un successo. Non solo.
Bronson fa sì che la pubblicazione del secondo romanzo di
Achilleus sia barattata con l’assunzione di Alberto. Virginia
rimane incinta. All’improvviso e senza alcuna premeditazione Emilio decide di partire per la Nuova Zelanda e tutto, pezzo per pezzo, pare precipitare: Virginia e Alberto
sembrano incapaci di vivere senza le risorse vitali del loro
grande amico. Alla ricerca di un indirizzo di Emilio, si scopre che in verità non è mai partito. È in ospedale in fin di
vita, tra flebo, tubi per l’ossigeno e dottori. Un’infermiera si
avvicina ad Alberto e gli consegna la lettera che il giovane
paziente le aveva affidato: “Alberto, la vita è piena di cose
belle là fuori. Dobbiamo prenderci il bello e dobbiamo
prendercelo noi, perché nessuno verrà a darcelo”.
L’AUTRicE Valentina Camerini nasce e vive a Milano.
Durante gli studi universitari comincia a lavorare nel
mondo dell’editoria, collaborando con riviste di moda.
Poi dalle pagine patinate passa a quelle scritte e inizia a
sceneggiare fumetti per la Walt Disney. Nel settembre
2011 è uscito per Mondadori il suo libro Ci sei solo tu e
poi, sempre per lo stesso editore, Le storie del sorriso
(2012, in più volumi) e Destinazione One Direction (2013).
Con Kowalski ha pubblicato Manuale d’amore per ragazze
postmoderne (2012), con Feltrinelli il romanzo Il secondo
momento migliore (2014).
“La vita è piena di cose belle, là fuori. Dob­
biamo prenderci il bello e dobbiamo pren­
dercelo noi, perché nessuno verrà a darcelo.”
Una trama coinvolgente, di grande impat­
to. Una storia di amicizia che è un tenero
inno alla vita, al coraggio di realizzare i so­
gni. Come in Noi siamo infinito di Stephen
Chbosky, siamo di fronte alla freschezza e
alla leggerezza, alla capacità di passare dal­
la comicità alla commozione. Sullo sfondo,
lo spettro della malattia e della morte che
però sono sconfitte dalla forza dei senti­
menti.
pag 288
euro 15,00
isbn 978-88-07-03095-6
In libreria da: maggio 2014
12
narratori
Ilva Fabiani
Le lunghe notti di Anna Alrutz
copertina
non
definitiva
A quasi settant’anni dalla morte, Anna Alrutz, che in vita
è stata una braune Schwester, una delle infermiere specializzate volute da Hitler, non è che un fantasma, una voce
senza corpo che vive e rivive brandelli della sua breve esistenza. Primogenita di una ricca famiglia borghese, il padre medico, la madre elegante e colta ma di salute cagionevole, Anna ha trascorso un’infanzia serena. Per via della malattia polmonare cronica della madre e della sorella,
tutte le estati della famiglia Alrutz si sono svolte nella stessa amena località termale, Bad Salzgitter. Lì Anna ha conosciuto Helene, l’amica di tutta la vita, e il pastore Rudinski, il suo primo amore impossibile. Ma Bad Salzgitter
è anche il luogo dove si è formato il suo carattere, insolitamente forte, ossessionato dall’ordine e dalla disciplina.
Nel 1927, dopo la morte della sorella, contravvenendo al
volere della famiglia, lascia Medicina per iscriversi alla
nuova scuola per infermiere e, dopo tre anni di un’educazione ai limiti della tortura fisica e psicologica, diventa
una braune Schwester. Richiamata a Gottinga dal suo ex
professore, il ginecologo Hartmann, Anna diventa la sua
assistente personale e svolge con lui un compito molto
particolare, voluto per decreto da Hitler: si devono occupare di sterilizzare il più alto numero di donne, per “purificare” la futura razza ariana. Anna si giustifica pensando
il suo lavoro in termini più elevati di benessere sociale ma
quando nella clinica viene ricoverata Helene, la sua amica
più cara, si ribella al ruolo di aguzzina e cospira per liberare le sue pazienti. L’inganno viene scoperto e Anna patisce tutto l’orrore e il fallimento della sua condizione.
L’AUTRicE Ilva Fabiani è nata ad Ascoli Piceno nel 1970.
Dopo la laurea in Filosofia con una tesi su Hegel, si è trasferita in Germania svolgendo lavori di ricerca su diversi
autori, fra cui Giordano Bruno, Giorgio Bassani e Beppe
Fenoglio. Attualmente è docente di Lingua italiana
all’Università di Gottinga. Le lunghe notti di Anna Alrutz,
frutto di tre anni di ricerca in archivi pubblici e privati, è
il suo primo romanzo con cui ha vinto l’edizione 2013 del
concorso nazionale di narrativa ilmioesordio, aggiudicandosi anche il premio della critica Scuola Holden per
l’opera più originale e il premio community ilmiolibro,
assegnato dai lettori.
Germania 1933. Anna Alrutz ha appena
ventisei anni ed è una cosiddetta braune
Schwester, un’infermiera del Terzo Reich
che esegue le sterilizzazioni di donne por­
tatrici di malattie ereditarie. Nell’inferno
della sua funesta vicenda umana si annida
una storia di amicizia e di solidarietà fem­
minile. Una storia d’amore, in uno dei pe­
riodi più bui del nostro passato.
pag 224
euro 16,00
isbn 978-88-07-03101-4
In libreria da: maggio 2014
13
narratori
Juan Gabriel Vásquez
Le reputazioni
Traduzione di Elena Liverani
copertina
non
definitiva
Javier Mallarino, disegnatore satirico che per quarant’anni ha fustigato la classe politica colombiana, si appresta a
ricevere l’omaggio alla carriera tributatogli proprio dal
governo. È la celebrazione del suo potere assoluto, del privilegio di poter orientare il corso della storia filtrando le
versioni ufficiali, di poter smascherare semplicemente attraverso la deformazione dei tratti somatici la vera natura
e le reali intenzioni dei politici. Ma quando un ricordo del
passato, troppo sbiadito per poter offrire certezza, si insinua nel tempo del racconto, Javier Mallarino si ritrova a
dover fare i conti con una memoria fallace e fragile, tanto
quanto lo è la costruzione della reputazione, con una storia
da ricostruire, con l’inquietudine che anche il passato possa continuamente cambiare. Come la storia, che non è solo
quella raccontata dal potere, ma anche quella che la letteratura sa far rivivere, insieme alle amare riflessioni sull’insolubile conflitto tra vita privata e immagine pubblica.
L’AUTORE Juan Gabriel Vásquez è nato a Bogotá nel
1973. Scrittore sudamericano di primissimo piano, tradotto in sedici lingue, ha conseguito un grande successo
internazionale di critica e di pubblico con i suoi romanzi:
Gli informatori (Ponte alle Grazie, 2009), Storia segreta
del Costaguana (Ponte alle Grazie, 2008), Il rumore delle cose che cadono (Ponte alle Grazie, 2012), con cui si è aggiudicato il premio Alfaguara 2011, l’English Pen Award 2012
e il premio Gregor von Rezzori-Città di Firenze 2013.
“Juan Gabriel Vásquez è una delle nuove voci più originali della letteratura latinoamericana.” Mario Vargas Llosa
“Che strana la memoria: ci consente di ri­
cordare ciò che non abbiamo vissuto.”
Con Le reputazioni, Juan Gabriel Vásquez
torna sulle sue ossessioni: il peso del passa­
to, gli equivoci della memoria e la maniera
in cui le nostre vite si incrociano con il mon­
do della politica.
Libro dell’anno per il quotidiano spagnolo
“La Vanguardia”.
“Il più impressionante dei suoi tanti talenti come romanziere è la sua capacità di dare alle descrizioni dei luoghi e
del tempo una sorta di elettricità emotiva, spesso quasi
con suspense.” Jonathan Franzen
“Per chiunque abbia letto l’intera opera di Gabriel García Márquez ed è alla ricerca di un nuovo romanziere colombiano, Juan Gabriel Vásquez sarà una grande scoperta.” Colm Tóibín
pag 160
euro 16,00
isbn 978-88-07-03097-0
In libreria da: giugno 2014
14
Traduzione di Nicola Rainò
copertina
non
definitiva
1941, l’Estonia è comunista. Due cugini, l’intrepido Roland
e il pavido Edgar, hanno disertato le file dell’Armata rossa per unirsi alle brigate partigiane dei Figli della foresta e
opporsi all’occupazione dei russi.
Ma all’arrivo dei nazisti, che prendono possesso delle terre e cacciano i nazionalisti estoni, le strade dei due giovani si separano: Roland, devastato dalla morte misteriosa
di Rosalie, l’amore della sua vita, viene rinchiuso in un
campo di lavoro, mentre Edgar, ritrovata la moglie che
non ama, finisce per assumere una nuova identità: diventa Eggert, fedele collaborazionista dei nazisti.
1963. L’Estonia è di nuovo sovietica. I vecchi partigiani
del regime tedesco sono braccati per fare pulizia nel paese. Il compagno Parts è incaricato di scrivere una cronaca
dei misfatti dell’occupazione nazista per glorificare il regime al potere. Ma durante le sue ricerche s’imbatte in un
diario compromettente, che sembra essere appartenuto a
Roland.
Il lettore capisce ben presto che dietro il nome di Parts si
nasconde Edgar l’opportunista, che ancora una volta ha
cambiato casacca. La verità finirà per deflagrare?
Occupazione, resistenza e collaborazione sono le molle di
questo romanzo potente, ambientato in un’Estonia invasa
a turno dai sovietici e dai nazisti. Per rispondere al vagare
della storia, ciascun personaggio dovrà scegliere un campo, un cammino. Roland, il giusto, combatte senza tregua
l’invasore; suo cugino Edgar, un vero camaleonte, sposerà successivamente l’ideologia al potere.
Ma chi sarà il vincitore di questa lotta accanita?
L’AUTRicE Sofi Oksanen è nata nel 1977 in Finlandia,
ma è di origine estone. Scrittrice e drammaturga, ha esordito nel 2003 con Le vacche di Stalin (Guanda, 2012), finalista al Runeberg Award. Con La purga (Guanda, 2010)
ottiene un grande successo internazionale, con più di un
milione di copie vendute nel mondo e raccogliendo una
serie di riconoscimenti importantissimi come il Nordic
Council Literary Prize, il Finlandia Award, il Runeberg
Award, il Prix Femina e l’European Book Prize.
Quando i colombi scomparvero è il suo terzo romanzo. Uscito per la casa editrice Like, con più di centomila copie vendute è il libro più venduto del 2012 in Finlandia. È in pubblicazione in ventitré lingue.
Una scrittura e un respiro che ricorda i gran­
di classici russi.
Una vicenda indimenticabile di occupazio­
ne, resistenza e collaborazione durante e
dopo la Seconda guerra mondiale.
Uno stile magistrale. Una trama impeccabile.
pag 336
euro 18,00
isbn 978-88-07-03098-7
In libreria da: maggio 2014
15
narratori
Sofi Oksanen
Quando i colombi scomparvero
narratori
Leila Guerriero
Una storia semplice
Traduzione di Vittoria Martinetto
copertina
non
definitiva
Quello di Leila Guerriero non è un libro di finzione, ma
di ciò che si chiama nuovo giornalismo o giornalismo letterario e racconta una storia vera. Non è una storia estrema, né di eroismo, né di deriva, né di coraggio. È la storia
semplice di un uomo che insegue un sogno e per farlo è
capace di ipotecare anni di vita e di risparmi. La cosa curiosa è che il sogno di quest’uomo comune è tutt’altro che
straordinario: si tratta di vincere una gara di ballo, diventare campione di malambo, una danza folcloristica praticata tradizionalmente dai gauchos dell’Argentina, che dura cinque minuti ma richiede la preparazione fisica e psicologica di un atleta centometrista. Tutto si svolge a Laborde, una cittadina come tante altre, perduta nell’immensità della pampa e riguarda una comunità ristretta
dove, però, il campione di malambo assume i contorni di
un eroe olimpico. Guerriero decide di capire fino in fondo i meccanismi di questo microcosmo e dei personaggi,
a tratti inverosimili, che lo popolano, trascinando il lettore, a forza di suspense e coups de théâtre, in un reportage
capace di emozionare come un romanzo.
“Hanno ventuno, ventidue, ventitré anni. Aspirano ad
avere, sul palcoscenico, ma anche fuori dal palcoscenico, gli attributi che si suppone siano attributi dei gauchos – austerità, coraggio, orgoglio, sincerità, franchezza –
ed essere rudi e forti per affrontare i colpi. Che sono sempre, come già furono, parecchi.”
L’AUTRicE Leila Guerriero nasce a Junín, in provincia di
Buenos Aires, nel febbraio 1967. Ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1991, per il quotidiano argentino “Página/12”. Da allora i suoi testi sono apparsi su “La Nación” e “Rolling Stone” in Argentina; “El País” e “Vanity
Fair” in Spagna; “El Malpensante” e “SoHo” in Colombia; “Gatopardo” ed “El Universal” in Messico; “Etiqueta Negra” in Perú; “Paula” ed “El Mercurio” in Cile;
“Granta” in Gran Bretagna; “Lettre Internationale” in
Germania e Romania; “Internazionale” in Italia, e su molte altre testate. Nel 2010 il suo testo El Rastro en los huesos, pubblicato su “El Pais Semanal” e sul “Gatopardo”,
ha ricevuto il premio cemex-fnpi, dall’omonima fondazione creata da Gabriel García Márquez. I suoi lavori sono
stati inclusi nelle antologie Mejor que ficción (Anagrama,
2012) e Antologia de crónica latinoamericana actual (Alfaguara, 2012). Nel 2013 ha vinto il premio González-Ruano di giornalismo, concesso dalla fondazione mapfre.
In Italia ha pubblicato Suicidi in capo al mondo (Marcos y
Marcos, 2005).
Festival Nacional de Malambo de Laborde,
Argentina, 2012. Leila Guerriero racconta,
con una distanza così intima da risultare
implacabile, l’epica di un uomo comune, la
storia di Rodolfo González Alcántara, gla­
diatore tragico che si prepara a un momen­
to d’immensa solitudine dove sa che potrà
vincere o perdere tutto.
“Il giornalismo di Leila Guerriero è quello
dei migliori redattori del ‘New Yorker’, per
trovare un livello di eccellenza paragonabi­
le: implica un lavoro rigoroso, una ricerca
estesa e uno stile di precisione matemati­
ca.” Mario Vargas Llosa
pag 112
euro 12,00
isbn 978-88-07-03099-4
In libreria da: maggio 2014
16
narratori
Arnon Grunberg
Il libero mercato dell’amore
Traduzione di Franco Paris
copertina
non
definitiva
Roland Oberstein, quarantun anni, padre e felicemente
divorziato, sa bene come va il mondo. Docente universitario di Economia, sa che il libero mercato regna sovrano,
soprattutto in amore. Tutto ruota intorno alla scarsità, al
gioco di domanda e offerta. Il mondo concepito da Roland Oberstein ha una sua logica evidente e sembra privo
di sentimenti come la colpa, la gelosia, il risentimento e il
romanticismo. Quando ha ottenuto un incarico a Fairfax,
Stati Uniti, Oberstein ha lasciato la moglie e il figlio di cinque anni, per andare a vivere in un hotel. In Olanda è rimasta anche la sua nuova fiamma, che a volte lo chiama
sconsolata.
Tutto cambia quando in un momento di debolezza Oberstein acconsente a una richiesta dell’ex moglie che lo vorrebbe almeno un semestre l’anno in Olanda per aiutarla
nell’educazione del figlio. Per sei mesi l’anno darà lezioni
di economia alla facoltà di Legge di Leida e niente sarà
più come dovrebbe essere. Il meccanismo ben oliato della sua vita si inceppa. L’Olanda, e più in generale l’Europa, la terra che Roland trovava profondamente decadente
e corrotta lo irretisce e lo travolge, dal punto di vista professionale e personale, e la sua fine è ingloriosa, dato che
il libero mercato non è benefico al punto da porgere la
mano a un perdente.
L’AUTORE Arnon Grunberg (Amsterdam, 1971) scrive
anche sotto lo pseudonimo Marek van der Jagt.
Dopo una gioventù difficile viene espulso dal liceo all’età
di diciassette anni. A diciannove mette su una piccola casa editrice di “letteratura tedesca non ariana”. A ventitré
anni debutta con il romanzo autobiografico Lunedì blu
(Feltrinelli UE, 2011) e vince i premi Anton Wachter Prize e l’Orecchia d’oro come miglior romanzo esordiente.
Sono seguiti: Comparse (Mondadori, 2000), Storia della
mia calvizie (Feltrinelli UE, 2008), Dolore fantasma (Instar Libri, 2004), Gstaad 95/98 (Instar Libri, 2004). Nel
2007, con Il maestro di cerimonie (Feltrinelli, 2009), è il
primo autore a vincere i due premi letterari olandesi più
prestigiosi: il Gufo d’oro e il premio Libris.
Oggi Grunberg vive e lavora a New York, e oltre a dedicarsi ai suoi romanzi, scrive saggi, racconti e sceneggiature. Inoltre collabora con testate prestigiose quali “The
New York Times”, “Tages-Anzeiger”, “Süddeutsche Zeitung” e “Bookforum”.
Divertente e graffiante, Arnon Grunberg
propone numerose variazioni sul tema del
libero mercato e del gioco, dell’amore proi­
bito e del piacere perverso, del tradimento
e dell’abuso di potere, e costruisce un ro­
manzo dove vige la pena anche laddove
non sembra esserci colpa.
“Quasi nessuno degli scrittori viventi pos­
siede un morso così potente, impossibile
non uscirne dilaniati.” Mauro Covacich, Corriere della Sera
pag 400
euro 20,00
isbn 978-88-07-03102-1
In libreria da: giugno 2014
17
FOX CRIME
William McIlvanney
Il caso Tony Veitch
Le indagini di Laidlaw
Traduzione di Alfredo Colitto
copertina
non
definitiva
Nel pronto soccorso del Victoria Infirmary di Glasgow, i
medici hanno fretta. Ci sono malati di ogni genere, chi ha
tempo di occuparsi dell’agonia di un barbone alcolizzato?
Ma Eck Adamson continua a ripetere il nome dell’ispettore Jack Laidlaw, finché qualcuno si decide a dargli retta.
Le ultime parole di Eck, così come il biglietto che mette
in mano all’ispettore giunto al suo capezzale, sembrano il
delirio di un moribondo, ma sono più che sufficienti per
solleticare il fiuto investigativo e il senso di giustizia di
Laidlaw, esacerbati dall’indifferenza generale.
Mentre lui indaga su questa pista e sulla misteriosa scomparsa di uno studente universitario di nome Tony Veitch,
un altro decesso provoca ben più clamore in città: un noto sicario della malavita è stato accoltellato, cosa che lascia
presagire una lunga scia di vendette tra bande rivali e che
spinge la polizia a concentrare tutti i propri sforzi su questo caso.
Ma Laidlaw non ci sta. In una Glasgow di stretta osservanza calvinista, lui crede ancora nella sua religione laica,
quella per cui l’unica strada verso la redenzione passa attraverso la giustizia e la cura per il prossimo, chiunque esso sia. Compresi gli ubriaconi senzatetto.
Contro lo scetticismo di tutti, prosegue cocciutamente le
sue indagini, finché la verità non verrà finalmente a galla.
L’AUTORE William McIlvanney (Kilmarnock, 1936) è
uno dei maggiori scrittori scozzesi contemporanei.
Figlio di un minatore, si è laureato all’Università di Glasgow
e per quindici anni ha fatto l’insegnante d’inglese prima
di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno.
È autore di romanzi, poesie, saggi e articoli giornalistici
grazie ai quali ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Tra i
suoi romanzi, The Big Man (Tranchida, 2003) ha avuto
una trasposizione cinematografica con protagonista Liam
Neeson e musiche di Ennio Morricone.
Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1983 e
premiato con il prestigioso Crime Writers’ Association
Macallan Silver Dagger for Fiction, Il caso Tony Veitch è il
secondo volume della serie con protagonista l’ispettore
Jack Laidlaw, iniziata con Come cerchi nell’acqua (Feltrinelli, 2013).
foxcrime.feltrinelli.it
williammcilvanney.com
L’ispettore Laidlaw è tornato.
Più eccentrico, taciturno e determinato di
prima.
“Se quest’anno avete tempo per leggere
soltanto un giallo, deve assolutamente es­
sere questo.” The Guardian
“McIlvanney è il cantore della Scozia ope­
raia.” Il Venerdì di Repubblica
“La trilogia di McIlvanney è uno dei più raf­
finati esempi di letteratura moderna, della
stessa classe di Chandler e Simenon.” The
Spectator
pag 272
euro 12,50
isbn 978-88-07-02015-5
In libreria da: maggio 2014
18
Traduzione di Michele Martino
INDIES
Robert Penn Warren
Tutti gli uomini del re
copertina
non
definitiva
Anni trenta. Willie Stark, un giovane di origini contadine,
diventa quasi per caso governatore di un non nominato
stato del Sud e promulga una serie di riforme populiste
che migliorano le condizioni di vita delle classi disagiate.
A narrare la vicenda è il giornalista Jack Burden che, affascinato dalla personalità di Stark e vittima del senso di
colpa per le sue origini aristocratiche, ne diviene il più fedele e spregiudicato collaboratore. Il tragico evolversi dei
fatti porta Burden a mettere in discussione la sua convinzione che nessuno può essere considerato responsabile
per le conseguenze di un’azione nel caotico manifestarsi
della storia.
Tutti gli uomini del re è un classico della letteratura americana da troppo tempo assente dalle librerie italiane. Vincitore del premio Pulitzer nel 1947, considerato il miglior
romanzo politico americano e oggetto di due riduzioni cinematografiche, nel 1949 (tre Oscar) e nel 2006 (remake
con Sean Penn e Jude Law), si ispira alle vicende del governatore della Louisiana Huey Long che, durante gli anni trenta, giunse al potere con un programma populista e
progressista ma finì col rivelarsi un politico autoritario
e corrotto.
Affresco storico e metafora politica caratterizzata da temi
universali come lo scontro di classe e la perdita dell’innocenza, la disillusione ideologica e il dramma psicologico,
Tutti gli uomini del re, a quasi settant’anni dalla pubblicazione, conserva intatta tutta la sua forza e attualità.
L’AUTORE Robert Penn Warren (1905-1989) è una figura di spicco nel panorama letterario statunitense. Primo
poeta laureato del suo paese, è stato anche l’unico ad aver
vinto il Pulitzer sia per la narrativa (nel 1947 con Tutti gli
uomini del re) sia per la poesia (due volte: nel 1958 con
Promises: Poems 1954-1956, e nel 1979 per Now and
Then).
Il più grande romanzo politico americano
del Novecento.
“Il fatto che Willie Stark sia entrato nella memoria letteraria collettiva insieme al capitano Achab, Huckleberry
Finn, Jay Gatsby, Holden Caulfield, Harry Angstrom e
pochi altri testimonia il valore eterno di Tutti gli uomini
del re.” Joyce Carol Oates
“Una lettura vitale, un romanzo così carico di tensione
narrativa e immaginario poetico da sovrastare ogni altra
pubblicazione.” The New York Times
pag 560
euro 20,00
isbn 978-88-07-04106-8
In libreria da: luglio 2014
19
varia
copertina
non
definitiva
Un grande amore
in Paradiso.
La creazione dell’Inferno
(prima) e della Terra (poi),
secondo il “progetto”
dell’architetto Jehovah.
La trasformazione del più
terribile dei demoni (che
in realtà è un “povero diavolo”)
in essere umano per sfuggire
a Lucifero e il suo rocambolesco
viaggio nel mondo degli uomini.
Un fantasy per giovani e
adulti, in cui si bilanciano
abilmente toni epici, temi
filosofici, suspense e umorismo.
John Peter Sloan
I diari degli angeli
Siamo in Paradiso, prima della “Divisione” fra angeli e demoni: gli angeli Gahan e Dhalissa sono innamorati e felici, anche se lui è insofferente per il
troppo tempo che lei passa a lavorare al grande
“progetto” con l’architetto Jehovah, mentre lei non
approva gli amici di lui. Per il suo “progetto” però,
Jehovah ha bisogno di un nemico, perché non può
esistere il Bene senza il Male. La potenza divina scaraventa allora una schiera di angeli “a Sud”, fuori
dal Paradiso, creando una barriera di fuoco che non
potranno mai più oltrepassare.
Gahan fa parte del gruppo di demoni condannati
all’esilio: non vedrà mai più Dhalissa?
Millenni dopo, ritroviamo Gahan nella parte del
Tristo Mietitore, dimentico del passato e del suo
amore, in un paesaggio dominato dalla desolazio-
ne e dall’oblio. Il demone si sfoga in un diario
contro i ritmi massacranti di lavoro a cui lo costringe il suo capo, condendolo di insulti e battutacce contro di lui. Quando quelle pagine finiscono nelle mani di Lucifero, la sua ira si ripercuote
immediatamente sulla Terra, causando catastrofi
naturali e provocando il deflagrare delle più grandi
guerre della Storia. Per sfuggire alla terribile punizione che lo aspetta, Gahan è costretto a rifugiarsi
sulla Terra dove però lo seguono due terribili inviati infernali: Sucuba e Mercabor. In una fuga rocambolesca il demone si nasconde allora nell’hotel dove alloggia la rockstar del momento, che si scopre
essere una reincarnazione di Gesù: questi, insieme
a Dhalissa, giunta dal Cielo per aiutare il suo amato, permette a Gahan di essere riaccolto in Paradiso.
pag 208
euro 15,00
isbn 978-88-07-49166-5
In libreria da: maggio 2014
20
Il romanzo di
John Peter Sloan
autore che ha venduto mezzo milione
di copie, inventore del popolarissimo
e innovativo metodo per
l’apprendimento dell’inglese
e personaggio televisivo.
John Sloan scatena la propria fantasia
nella sua prima opera di fiction, ricca
di personaggi memorabili e dialoghi
esilaranti, in perfetto equilibrio
tra i toni brillanti della commedia e quelli
epici del fantasy.
Piano di lancio
• Materiali di comunicazione
per il punto vendita
• Spazi espositivi dedicati
• Speciale campagna autore online
• Banner e newsletter promozionali
• Attività di ufficio stampa
• Attività sui social media
John Peter Sloan, di Birmingham, è autore, attore e insegnante di inglese. Il suo innovativo metodo didattico per l’insegnamento
dell’inglese agli italiani diventa così popolare da essere trasformato in uno spettacolo, Culture Shock, seguito da Zelig in English. Dopo
l’enorme successo di Instant English, uscito per Gribaudo nel 2010, escono i fortunati English in viaggio e Instant English 2 (Gribaudo,
2011). Intanto John apre a Milano una scuola di inglese che porta il metodo in aula e prosegue con una prolifica produzione: gli audiolibri Impara l’inglese con John Peter Sloan (Salani, 2011-2012), la serie di dvd Speak Now! (in edicola con “la Repubblica”, 2011), Lost
in Italy. Impara l’inglese ridendo (Mondadori, 2012), i 4 volumi di Cantaenglish con cd audio e dvd (I Libri di Sony Music, 2012), English al lavoro (Mondadori, 2013). Nel 2012 nasce anche la App English now! e John torna nei teatri italiani con I am not a penguin. Nel
2014 John Peter Sloan aprirà un locale in una zona nevralgica di Milano, sarà presente in edicola con un progetto legato a un importante quotidiano nazionale e condurrà un programma tv per l’insegnamento dell’inglese ai ragazzi.
Il suo sito internet è www.johnpetersloan.com
VARIA
Eva Cantarella
Anche Catone scriveva ricette
I greci, i romani e noi
copertina
non
definitiva
Con il progressivo venir meno della conoscenza della cultura e della lingua dei greci e dei romani viene meno anche il piacere di “frequentarle”. Perché questo piacere
non diventi appannaggio di un gruppo di privilegiati, Eva
Cantarella ha intrapreso da qualche anno un’opera di appassionata e intelligente divulgazione: ha raccontato come greci e romani vivevano i sentimenti dentro e fuori la
famiglia, e così facendo ha messo in luce differenze e continuità rispetto alla nostra cultura.
Sono frammenti di vita vissuta che, fermati sulla pagina
senza tentativi di spiegazione, senza ipotesi storiografiche, senza una successione cronologica, offrono il ritratto vivo e palpitante di uomini e donne a noi vertiginosamente vicini, i cui sogni, paure, speranze, aspettative,
desideri sono spesso gli stessi che attraversano la mente
e il cuore di noi che li guardiamo da una distanza di quasi duemila anni.
L’AUTRicE Eva Cantarella ha insegnato Diritto romano e
Diritto greco all’Università di Milano ed è global professor alla New York University Law School. Tra le sue opere ricordiamo: I supplizi capitali. Origine e funzioni delle
pene di morte in Grecia e a Roma (1991, 2005), Il ritorno
della vendetta. Pena di morte: giustizia o assassinio?
(2007), I comandamenti. Non commettere adulterio (con
Paolo Ricca; 2010), “Sopporta, cuore...”. La scelta di Ulisse
(2010). Per Feltrinelli ha pubblicato Passato prossimo.
Donne romane da Tacita a Sulpicia (1996), Itaca. Eroi, donne, potere tra vendetta e diritto (2002, premi Bagutta e
Fort Village), L’amore è un dio. Il sesso e la polis (2007,
premio Città di Padova per la saggistica; “AudiolibriEmons Feltrinelli”, 2011); per Feltrinelli Dammi mille baci. Veri uomini e vere donne nell’antica Roma (2009),
L’ambiguo malanno. Condizione e immagine della donna
nell’antichità greca e romana (2010), l’edizione rivista de I
supplizi capitali (2011), Pompei è viva (con Luciana Jacobelli; 2013) e ha tradotto Le canzoni di Bilitis (2010) di
Pierre Louÿs. Nella collana digitale “Zoom” è uscito
L’aspide di Cleopatra (2012).
In questo nuovo libro, Eva Cantarella riu­
nisce i testi pubblicati ogni settimana sul
“Corriere della Sera”, dedicati ai più diversi
aspetti della vita pubblica e privata nell’an­
tichità classica: cibo e banchetti, bellezza e
cura del corpo, giochi e sport, superstizione
e magia, politica e diritto, nascita e morte…
pag 176
euro 15,00
isbn 978-88-07-49167-2
In libreria da: maggio 2014
22
VARIA
Raimonda Lanza di Trabia
Ottavia Casagrande
Mi toccherà ballare
L’ultimo principe di Trabia
copertina
non
definitiva
Aggettivi come “stravagante”, “eccentrico” ed espressioni come “fuori dai canoni”, “sopra le righe” trasmettono
solo in parte la vertigine, la passione, la furia con cui Raimondo Lanza Branciforte principe di Trabia, appartenente a una delle più antiche, nobili e facoltose famiglie di Sicilia, ha preso a morsi i suoi trentanove anni (1915-1954):
combatte in Spagna, è compromesso con i fascisti ma poi
aiuta i partigiani, caccia la tigre, dalla vasca da bagno della sua suite all’Hotel Gallia di Milano compra e vende calciatori, si batte a duello, partecipa a corse automobilistiche, organizza feste da Mille e una notte; è amico dello
scià di Persia e di Tomasi di Lampedusa, di Aristotele
Onassis e di Luchino Visconti, di Gianni Agnelli e di Robert Capa; ama Edda Ciano, Susanna Agnelli, Rita
Hayworth e infine sposa Olga Villi.
Sulla sua vita si è detto molto e – qualcuno ha scritto – spesso senza reale cognizione di causa.
Ma da una vecchia valigia sono ora emersi appunti, documenti, lettere, fotografie, tutto materiale inedito che ha
colmato i vuoti, chiarito i nessi, precisato i rapporti, illuminando di una luce nuova testimonianze e racconti di
chi Raimondo lo ha conosciuto. Alla fine, la morte dell’ultimo principe di Trabia e la rovina finanziaria della sua famiglia risultano oscuramente legate al trionfo della mafia
in Sicilia e al suo radicarsi nei palazzi del potere. E, nonostante le ingiustizie che alimentava, resta il rimpianto per
un mondo dorato imploso – fortune giocate, ville e palazzi perduti, ricchezze disperse –, per un fulgore abbagliante che ha bruciato ogni cosa attorno a sé.
Le AUTRici Raimonda Lanza di Trabia è nata nel 1955.
Non ha mai conosciuto suo padre.
Ottavia Casagrande (Milano, 1978), dopo aver conseguito un ba in Drama and Theater Arts presso il Goldsmiths
College di Londra, ha lavorato nel teatro e nel cinema.
A quasi mezzo secolo dalla sua tragica fine,
è la figlia Raimonda – insieme alla nipote
Ottavia – a scavare nel passato di Raimon­
do Lanza di Trabia, uomo fascinoso e scape­
strato, vorace ed eccessivo, che ha cercato
di sublimare un’incontenibile angoscia di
morte in un’altrettanto incontenibile bra­
mosia di vita.
pag 232
euro 16,00
isbn 978-88-07-49168-9
In libreria da: maggio 2014
23
VARIA
Marco Pesatori
Urano e la cerimonia del tè
Dialettiche e intrecci dei tre simboli fondamentali
dell’astrologia contemporanea: Urano, Nettuno e Plutone
copertina
non
definitiva
Urano, Nettuno e Plutone si trovano nel fondo del Sistema solare: oscuri e misteriosi, sfuggenti, nascosti – l’unico
visibile senza cannocchiale è Urano –, rappresentano una
sfida irresistibile per chi è attratto dall’indagine profonda.
Sono infatti portatori di un messaggio che ha a che fare
con i luoghi meno accessibili alla coscienza del singolo:
l’anima, l’inconscio, i meccanismi nervosi, le risposte
istintive, un’interiorità che a volte limita, confonde e travolge. Ma proprio perché è a partire da quei luoghi, e da
quei momenti, che nel corso della vita conquistiamo – sia
pure faticosamente – una consapevolezza via via più piena, conoscere gli aspetti formati dai tre pianeti nel tema di
nascita individuale, in una triangolazione che alla fine li
rende quasi una cosa sola, significa incamminarsi verso
una progressiva conquista di senso che dal singolo si riverbera sulla collettività.
Nei riguardi di Urano, Nettuno e Plutone l’astrologia
contemporanea ha spesso peccato di meccanicità interpretativa, svuotandone e banalizzandone il messaggio.
Pesatori, al contrario, sonda ed esplora con rigorosa raffinatezza: il punto di partenza è la cerimonia del tè, usata
come metafora per scandire le funzioni dell’essere – Plutone-energia vitale, Nettuno-forma, Urano-azione dinamica concreta – che nel linguaggio dell’astrologia contemporanea sono associate alle simbologie dei tre pianeti
lenti. La riflessione procede lungo un doppio binario – da
una parte i meccanismi del carattere degli individui, dall’altra quelli della società che gli individui costruiscono – e offre al lettore, anche al meno esperto, la possibilità di un
punto di vista originale da cui scoprirsi parte di un tutto
in continuo movimento.
L’AUTORE Marco Pesatori è nato a Milano, sotto il segno
del Cancro. È laureato in Storia della critica d’arte con
una tesi sul movimento dada. Studioso di astrologia, pratica la disciplina dello Zodiaco oltre la lettera della semplice conoscenza tecnica e interpretativa, e soprattutto di
un certo uso corrente che la impoverisce, limitandone le
potenzialità e banalizzandola. Dal 2002 cura la rubrica
astrologica di “D di Repubblica”, e collabora con Rai Radio 2. Con Feltrinelli ha pubblicato: 2012. Visioni e previsioni sul nuovo anno. Segno per segno e 2013. La rinascita
dopo l’apocalisse. Segno per segno (pubblicati anche, segno per segno, nella collana digitale “Zoom”).
Urano, Nettuno e Plutone sono pianeti “ge­
nerazionali”. Vale a dire che dalla loro po­
sizione dipendono le caratteristiche collet­
tive di intere generazioni. Su questa base
era necessaria una riconsiderazione dei tre
pianeti lenti, fuori dai luoghi comuni nei
quali la stessa astrologia li ha impastoiati.
Attraverso l’allusione alla pace e all’armo­
nia della cerimonia del tè, Pesatori illumina
di luce nuova la fisionomia di Urano, Pluto­
ne e Nettuno – una delle questioni più affa­
scinanti dell’astrologia moderna.
pag 144
euro 16,00
isbn 978-88-07-49169-6
In libreria da: giugno 2014
24
VARIA
Carlo Mazzacurati
Medici con l’Africa
Con scritti di Niccolò Ammaniti, Ilvo Diamanti, Niccolò Fabi, Marco Paolini,
Claudio Piersanti, Paolo Rumiz, don Luigi Mazzuccato
copertina
non
definitiva
Il film, girato nel 2012 in Mozambico e Uganda da Carlo
Mazzacurati, testimonia l’attività del cuamm in Africa, che
da sessant’anni continua a lasciare vivissima traccia di sé
negli ospedali che apre e che avvia per creare servizi sanitari efficienti e compatibili con le realtà locali. Un aspetto
decisivo del documentario è quello della formazione del
personale medico e paramedico. Si parla degli uomini e
delle donne che, mossi da una fortissima motivazione, decidono di trasferirsi nelle strutture sanitarie africane dove la
loro competenza deve agire sia direttamente sia indirettamente attraverso la formazione del personale locale.
Le testimonianze dirette di alcuni protagonisti si intrecciano al vigoroso ritratto di una delle personalità storiche
del cuamm, don Luigi Mazzuccato, che qui emerge come
responsabile attivo delle “chiamate” all’azione e sollecito
supporter spirituale degli operatori sanitari.
Il libro narra, a livelli diversi, l’esperienza di artisti, intellettuali e giornalisti di fronte alla dinamica quotidiana del
cuamm in Africa. Con taglio molto diverso: c’è chi racconta l’avventura personale e professionale di alcuni medici,
chi lo spirito quotidiano dei team sanitari, chi i luoghi, le
atmosfere, la temperie culturale e politica dei paesi in cui
si agisce.
Il regista Carlo Mazzacurati (Padova, 1956-2014), regista, sceneggiatore e attore, è stato presidente della Fondazione Cineteca di Bologna e ha vinto il Leone d’argento a Venezia nel 1994 con Il Toro. Dopo il suo primo film,
Vagabondi (1980, vincitore al Filmmaker Doc 1983), si è
anche dedicato alla sceneggiatura, collaborando alla scrittura di film italiani di successo, come Marrakech Express
di Gabriele Salvatores, Fracchia contro Dracula di Neri
Parenti e Domani accadrà di Daniele Lucchetti. Con Notte italiana (1988, prodotto dalla Sacher Film di Nanni
Moretti) si aggiudica il Nastro d’argento e il Ciak d’oro e
con Il prete bello, tratto dal romanzo di Goffredo Parise,
vince al Festival di Annecy. Nel 1992 presenta con successo al Festival di Venezia Un’altra vita. Altre sue opere importanti sono Vesna va veloce (1996), La lingua del santo
(2000), La giusta distanza (2007), La Passione (2010). Nel
2013 ha ricevuto il Gran Premio Torino. In questa occasione ha presentato l’ultima sua opera, La sedia della felicità (in sala nel 2014).
Medici con l’Africa è, non diversamente da
Il bene ostinato di Paolo Rumiz, un prodot­
to che si situa nell’area militante e si ap­
poggia alle forze veramente straordinarie
di promozione del cuamm di Padova.
dvd + libro
euro 16,90
isbn 978-88-07-49170-2
In libreria da: maggio 2014
25
le COMETE
Mahmoud Darwish
Il lanciatore di dadi
Trilogia palestinese
Traduzione di Elisabetta Bartuli e Ramona Ciucani
copertina
non
definitiva
Darwish ha sempre rimproverato agli intellettuali palestinesi di essersi ritirati nel guscio del proprio localismo e di
avallare, senza deciderlo, il ripiegamento confessionale.
Con la sua poesia e la sua testimonianza attiva Darwish ha
cercato una prospettiva internazionale, senza tuttavia abbandonare la specificità della sua appartenenza. Questi
sono i temi che corrono sotto Una memoria per l’oblio.
Questo è lo spirito che anima i suoi versi.
Dice Elias Sanbar: “Darwish non era ambasciatore del
suo paese ma un poeta slegato dalla nazionalità e dal passaporto. Certamente la Palestina era il suo humus, la terra dove affondava le radici”.
Il primo testo è del 1973, si intitola Yawmiyyat al-huzn al’adi (Diario di un’ordinaria tristezza) tradotto in inglese
col titolo Journal of an Ordinary Grief (Archipelagos,
2010) e parzialmente in francese col titolo Chroniques de
la tristesse ordinaire (Les éditions du Cerf, 2009). Tratta
dell’esperienza degli arresti domiciliari, degli interrogatori degli ufficiali israeliani, dei periodi di carcere precedenti alla scelta dell’esilio.
Il secondo è del 1987, si intitola Dhakira li-l-nisyan (Una
memoria per l’oblio, tradotto da Elisabetta Bartuli in italiano con Luigina Girolamo, Jouvence, 1997). Narra
dell’invasione israeliana di Beirut nell’agosto del 1982.
Il terzo è una sorta di testamento del poeta, scritto nel
2006, Fi hadrat al-ghiyab (In presenza dell’assenza), tradotto in inglese in due versioni (col titolo Absent Presence,
Hesperus, 2010 e In the Presence of Absence, Archipelagos, 2011).
L’AUTORE Mahmoud Darwish (Al-Birwa, Israele, 1941 –
Houston, Texas, 2008) è tra i massimi poeti e scrittori in
lingua araba. È autore di circa venti raccolte di poesie e
sette opere in prosa. Oltre alla sua “militanza” letteraria,
che si è manifestata nella direzione di importanti fogli e riviste di cultura, ha espresso anche un forte impegno politico per la causa palestinese che gli è costato un lungo esilio: membro del comitato esecutivo dell’Olp, parlamentare dell’Autorità nazionale, ha redatto la Dichiarazione
d’indipendenza dello stato palestinese. Alla sua morte, è
stata l’unica personalità, oltre ad Arafat, cui sono stati riservati i funerali di stato. Tra le sue opere: Murale (2005),
Oltre l’ultimo cielo. La Palestina come metafora (2007), Il
letto della straniera (2009), Come fiori di mandorlo o più
lontano (2010).
La prima raccolta significativa dei testi in
prosa di uno dei più grandi poeti del Nove­
cento. E, senz’altro, del più grande poeta e
scrittore arabo del secolo scorso.
pag 368
euro 25,00
isbn 978-88-07-53032-6
In libreria da: luglio 2014
26
copertina
non
definitiva
“Enrico Cuccia è stato una personalità straordinaria, forse il maggior banchiere italiano del Novecento e certamente un uomo di un’intelligenza e di una cultura fuori
del comune, ricco di una vivissima passione civile”: così lo
descrive Giorgio La Malfa, che ha avuto modo di lavorare con lui a Mediobanca e di conoscerlo da vicino. Il nome di Cuccia è inscindibile dalla sua creatura, Mediobanca, un istituto di credito specializzato nei finanziamenti a
medio termine nato nel 1946, di cui fu direttore generale
sin dall’inizio. Ma per capirne il pensiero e la personalità
occorre risalire, come fa La Malfa, agli anni di formazione, ai soggiorni all’estero, a Parigi e Londra, alle esperienze fatte all’Iri e alla Comit. Del periodo di Mediobanca
vengono qui presi in considerazione alcuni episodi e momenti salienti, quali sono stati lo scontro con l’Iri di Romano Prodi riguardo alla sua privatizzazione, l’affaire Sindona con le minacce a Cuccia e Giorgio Ambrosoli, il rapporto ambivalente con Raffaele Mattioli. Si evidenziano
quindi le idee fondamentali e i princìpi su cui Cuccia ha
via via costruito il lavoro di Mediobanca, come la distinzione tra banche di investimento e banche commerciali,
l’importanza del credito industriale, la necessità dell’indipendenza dell’istituto, il valore del “nocciolo duro” degli
azionisti delle imprese. Nonostante l’estrema riservatezza
del personaggio, che La Malfa rispetta, ne esce un ritratto
a tutto tondo di Cuccia e del suo operato: una figura così
autorevole e potente nel sistema economico e finanziario,
non solo italiano, da rendere problematica un’eredità.
Del resto, lo stesso Cuccia diceva: “Se è caduto l’Impero
romano perché non dovrebbe cadere Mediobanca?”.
L’AUTORE Giorgio La Malfa (Milano, 1939) ha insegnato Economia politica e Politica economica nelle Università di Napoli, Milano e Torino ed è stato professore ordinario di Politica economica all’Università di Catania. Deputato, a partire dal 1972, al Parlamento italiano per il
Partito repubblicano italiano, di cui è stato segretario dal
1987 al 2001 e poi presidente dal 2002 al 2006, è stato anche deputato al Parlamento europeo e ha ricoperto più
volte la carica di ministro. È attualmente membro, e coordinatore della componente italiana, dell’European Leadership Network for Multilateral Nuclear Disarmament
and Non Proliferation (eln), organizzazione europea per
la riduzione concordata delle armi nucleari. Oltre ad articoli e saggi su riviste e quotidiani, ha pubblicato vari libri,
tra cui: Keynes (Luiss University Press, 2006), L’Europa in
pericolo. La crisi dell’euro (Passigli, 2011); ha curato inoltre per Adelphi due volumi di scritti di J.M. Keynes, Sono
un liberale? (2010) e Le mie prime convinzioni (2012).
Un personaggio quasi leggendario, agli oc­
chi tanto degli ammiratori quanto dei de­
trattori. Una figura dominante nel campo
economico e finanziario nazionale. La storia
e le idee di un simbolo del potere italiano,
raccontati da un testimone d’eccezione.
pag 224
euro 16,00
isbn 978-88-07-17278-6
In libreria da: giugno 2014
27
SERIE BIANCA
Giorgio La Malfa
Cuccia e il segreto di Mediobanca
SERIE BIANCA
Carlo
De
Benedetti
Una nuova rivoluzione italiana
copertina
non
definitiva
Cosa porta Carlo De Benedetti ad augurarsi una rivoluzione in Italia? E a che tipo di rivoluzione pensa?
In questo libro De Benedetti racconta come non ha mai
fatto gli ultimi decenni di vita italiana e i suoi protagonisti
(Agnelli, Berlusconi, D’Alema, Cuccia) tentando, tra
aneddoti e vere e proprie rivelazioni, di delineare con accuratezza tutto ciò che non si deve portare nel futuro del
nostro paese, che va buttato via: la politica così come è diventata; il nostro capitalismo da “salotto buono”, asfittico
e protetto; la rappresentanza del mondo del lavoro e delle imprese, ormai fuori fase con la realtà globale; e certamente l’intrico di lobby, consorterie, cricche più o meno
segrete, che sembrano innervare così tanto il tessuto del
potere italiano.
E poi, passando per alcuni casi di best practices, comportamenti e pratiche virtuose di nazioni, aziende, marchi,
De Benedetti articola una visione di ciò che potrebbe tornare a fare correre l’Italia: una finanza aperta e in grado di
sostenere la crescita dell’economia reale, delle città crocevia di uomini, conoscenze, merci a livello globale, la capacità di valorizzare davvero il brand Italia, un nuovo modo
di essere e pensare da cittadini europei.
E sono i giovani che possono fare la rivoluzione, che non
hanno paura di innovare, che non devono difendere rendite di posizione: il tempo della classe dirigente che abbiamo avuto fin qui è scaduto e solo un radicale ricambio
generazionale può aprire le porte di un futuro “dove l’Italia può tornare a essere protagonista. E se comunque non
sarà tra le nazioni più ricche del pianeta, sarà però un
paese libero, aperto e rispettato, un paese del quale sentiremo ancora dirci: ‘Beati voi che vivete in Italia’”.
pag 176
euro 14,00
isbn 978-88-07-17277-9
In libreria da: maggio 2014
“L’Italia ha davanti a sé
un’opportunità
straordinaria che la rende
unica e senza competitori
nel mondo, ma bisogna
veramente rivoltare il
guanto; è la rivoluzione di
cui il paese ha bisogno.”
28
Un protagonista dell’industria, della finanza e dei media
suona la sveglia: è ora di cambiare la classe dirigente,
rimuovere ciò che condanna l’Italia al declino e fare spazio a
una nuova generazione capace di cogliere le sfide del futuro.
Carlo De Benedetti è una delle figure più in vista del capitalismo italiano. Compiuti gli studi in Ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Torino, ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel
1959 nell’azienda fondata dal padre Rodolfo, la Compagnia italiana tubi metallici flessibili; nell’arco di quindici anni, con il fondamentale contributo del fratello Franco la porta da 50 a 1500 dipendenti, quotandola in Borsa con il nome Gilardini. Nel 1974 viene nominato presidente
dell’Unione industriali di Torino e nel 1975 presidente di Confindustria Piemonte.
Nel 1976 gli viene richiesto da Gianni e Umberto Agnelli di ricoprire la carica di amministratore
delegato di Fiat, carica che lascerà dopo soli pochi mesi, non essendogli consentito di prendere i
drastici provvedimenti che di fatto Fiat prenderà quattro anni dopo. In quel breve periodo insieme a Giorgetto Giugiaro “inventò” la Panda, la vettura più venduta nella storia dell’azienda.
Nel dicembre 1976 acquista la Cir, trasformando una piccola conceria in una delle più importanti holding private italiane, quotata alla Borsa di Milano, con circa 14.000 dipendenti, di cui è attualmente presidente onorario. Attraverso la Cir, negli anni ottanta acquisisce una rilevante quota di Arnoldo Mondadori Editore, e con essa una partecipazione nel gruppo Espresso. Dopo la cosiddetta “guerra di Segrate”, che
lo vede contrapposto a Silvio Berlusconi per il controllo del gruppo, resta proprietario del gruppo
Espresso-La Repubblica, scorporato da Mondadori, di cui è oggi presidente. Dal 1978 al 1983 è
stato vicepresidente e amministratore delegato di Olivetti diventandone presidente e amministratore delegato dal 1983 al 1996 e successivamente presidente onorario.
Carlo De Benedetti è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 1983 e Ufficiale della Légion d’Honneur nel 1987. Nel 2006 ha ricevuto la Grande medaglia d’argento al merito della Repubblica
d’Austria.
Piano di lancio
• Il libro sarà esposto nei punti vendita tramite
materiali promozionali e corner dedicati
• Pubblicità sulla carta stampata annuncerà
l’uscita
• Video, banner e newsletter promuoveranno
il titolo sul web
• Anteprime, recensioni e interviste
raggiungeranno il pubblico di giornali,
televisione e radio
• Una campagna sui principali social network
completerà la comunicazione
SERIE BIANCA
Cass R. Sunstein
Semplice
L’arte del governo nel terzo millennio
Traduzione di Gianni Pannofino
copertina
non
definitiva
Che cosa significa governare un paese? Tanto per cominciare, significa organizzare i processi e i meccanismi più
diversi della vita quotidiana di una società. Facendovi risparmiare tempo quando siete in coda negli uffici pubblici. Migliorando la dieta giornaliera dei vostri figli.
Rendendo più sicuri gli ambienti in cui lavorate cinque
giorni alla settimana. E tutto questo si fa promulgando
nuove leggi, moltiplicando le norme esistenti, aggiungendo controlli e sanzioni? Secondo Cass R. Sunstein: si fa
rendendo tutto molto più semplice – ma come?
Sunstein è probabilmente il maggior esperto mondiale di
regolamentazioni ed è l’uomo che Barack Obama ha messo a capo di un dipartimento speciale della Casa Bianca, il
White House Office of Information and Regulatory
Affairs.
Cass R. Sunstein ci racconta in questo libro che cosa ha
fatto nei tre anni passati accanto a Obama. E che cosa
pensa di fare nei prossimi. Perché l’America sia più prospera, la società americana più armonica, il benessere a
stelle e strisce più sostenibile. Dalla qualità dell’aria o del
cibo destinato alle mense scolastiche, al ritmo mensile degli ingressi nel mondo del lavoro e dei pensionamenti.
Dalle calorie esposte sui menù dei ristoranti agli standard
di efficienza dei motori delle automobili. Una rivoluzione
silenziosa, orientata alla costruzione di un inedito e capillare modello di “buona cittadinanza”. Che avrà ricadute
sulla vita quotidiana di miliardi di persone. Dentro e fuori dagli Stati Uniti.
L’AUTORE Cass R. Sunstein è un giurista e un autorevole studioso della razionalità e dell’irrazionalità dei nostri
comportamenti economici. Insegna alla Harvard Law
School. È stato consulente della Corte suprema e del dipartimento di Giustizia federale degli Stati Uniti d’America e a capo del White House Office of Information and
Regulatory Affairs. In italiano sono usciti, fra gli altri, Il
costo dei diritti. Perché la libertà dipende dalle tasse (il
Mulino, 2000), Republic.com. Cittadini informati o consumatori di informazioni? (il Mulino, 2003) e Quanto rischiamo. La sicurezza ambientale tra percezione e approccio razionale (Edizioni Ambiente, 2004). Per Feltrinelli:
Voci, gossip e false dicerie (2010) e Nudge. La spinta gentile (con Richard H. Thaler; 2009).
Si può rendere la vita dei cittadini più
sicura, più libera, più creativa attraver­
so le regole? Oltre l’inutile burocrazia e
il variopinto teatro della politica, Sun­
stein racconta cosa ha fatto come con­
sigliere di Obama e cosa ancora si può
fare per rendere i sistemi e le organiz­
zazioni pubbliche più semplici per tutti.
pag 304
euro 18,00
isbn 978-88-07-17279-3
In libreria da: maggio 2014
30
SERIE BIANCA
Frédéric Martel
Global Gay
Come la rivoluzione gay sta cambiando il mondo
Traduzione di Giorgia Fracca
copertina
non
definitiva
Il movimento gay è in marcia ovunque nel mondo, tra lotte e conquiste incessanti. In Iran l’omosessualità è punita
con la pena di morte. In America Latina diverse capitali si
battono per la diversidade sexual. In Cina, Sudafrica,
India, Cuba sono state vinte grandi battaglie. Si combatte
in Russia sotto lo sguardo vigile dell’Europa. Si lotta negli
Stati Uniti dove il matrimonio gay è un cavallo di battaglia
democratico. Alle Nazioni Unite il segretario generale
Ban Ki-moon guida il lento progresso di questo movimento globale.
Frédéric Martel ci racconta il suo viaggio attraverso le comunità e gli stili di vita gay dei cinque continenti. Esiste ormai un gay way of life, questo il dato di fatto da cui parte il
libro. Esiste un modo di vivere l’omosessualità per certi
aspetti globalizzato, partecipe delle medesime conquiste e
delle stesse sensibilità. Per altri aspetti le culture gay sono
invece profondamente intrecciate alle tradizioni locali, alle
difficoltà incontrate per affermarsi, ai tanti significati che la
libertà sessuale può assumere nelle diverse culture.
L’immaginario gay nordamericano ha alimentato per decenni la coscienza degli attivisti gay di tutto il mondo.
L’Europa e l’America Latina sono volti altrettanto originali del movimento gay mondiale. E di un panorama coloratissimo e di inesauribile ricchezza ci parlano le serate
di tango gay a Buenos Aires e le feste di samba a Rio, le
habitaciones gay a Cuba e le squadre gay di dragon boating
a Singapore, i love hotels di Tokyo o la militanza omosessuale araba ispirata ai versi del poeta musulmano Abu
Nuwas. Il reportage di Martel ci restituisce questi mille
volti e queste mille lotte, dando voce a un’affascinante,
complicata armonia di differenze.
L’AUTORE Frédéric Martel è sociologo e lavora all’iris
(Institut de Recherches Internationales et Stratégiques).
Ha scritto alcuni libri di grande successo e collabora stabilmente con giornali e radio francesi. Per Feltrinelli è
uscito Mainstream. Come si costruisce un successo planetario e si vince la guerra mondiale dei media (2010). Global
Gay (2013) è in corso di traduzione in una decina di lingue straniere.
A New York i gay sono trendy. In Iran ri­
schiano la pena di morte. L’esistenza di una
cultura gay è ormai un dato di fatto, ma si
tratta di una cultura che ha caratteristiche
comuni e profonde differenze locali. Un
racconto globale, coloratissimo, drammati­
co, pieno di vita.
pag 336
euro 18,00
isbn 978-88-07-17280-9
In libreria da: giugno 2014
31
FUOCHI
L’Angelo
Invisibile
La vera storia del
copertina
non
definitiva
benefattore anonimo
che aiuta chi
è rimasto indietro
Dal
del 29/06/2012
“L’uomo che fa vivere la speranza ha appena trovato casa
a un disoccupato domiciliato da due anni in una vecchia
auto. Si è presentato nel quartiere Stadera e ha bussato a
una portiera chiusa. ‘Milano è dura e spietata, ma non si
può vivere così,’ ha esordito l’uomo arrivato con l’intenzione di dare una mano e ha subito staccato un assegno:
‘Se deve mangiare qui c’è il necessario. Faccia le sue cure
e speriamo bene. Una raccomandazione: non si arrenda’.
Come hanno fatto gli altri milanesi in difficoltà sovvenzionati, aiutati, indirizzati dall’invisibile signore che si materializza all’improvviso e poi sparisce come Nembo Kid.
C’è una carità spontanea, quotidiana, che attraversa Milano. Non cerca pubblicità e non vuole il suo nome sui giornali. È la carità che non conosce altra regola se non quella di regalare un frammento di umanità e di speranza a chi
si è messo (o è stato messo) ai margini della società. Bisogna far sapere che esiste. Ci dice che non tutto è peggio,
che non ci sono solo cattive notizie, pugni in faccia per i
cittadini.”
Gian Giacomo Schiavi
l’autore L’Angelo Invisibile è il nome di fantasia che
copre l’identità di un benefattore anonimo. Attivo in Italia e in Sud America dal 2003, oggi ha dato vita alla Fondazione Condividere, attraverso la quale coordina le sue
diverse attività filantropiche.
SONDAGGIO DEL “CDS” SULLA MIGLIORE NOTIZIA DEL 2013
L’ANGELO INVISIBILE A Z DI GAD LERNER
pag 192
euro 17,00
isbn 978-88-07-07035-8
In libreria da: maggio 2014
32
Sono anni che mio marito lavora una settimana sì e due no,
sono anni che la bambina sta male, non cambierà mai nulla,
non migliorerà mai nulla. Entro nel cortile della chiesa
con il cuore pesante come il piombo.
Ma lì incontro l’angelo.
Con i lavoretti non riesco a pagare tutto. Il mio bambino quando mi
vede triste mi riempie di bacini, mi dice: “Mamma, stai tranquilla, c’è
Dio”. È una creatura meravigliosa. Ma io non dormo più la notte.
E poi, un angelo mi toglie il peso dalle spalle.
E adesso la malattia. Me ne sto qui in questo letto bianco
e penso che se muoio finalmente mi riposerò.
A Milano è primavera ma nel mio cuore è inverno,
come se fossi già morta.
E poi, Dio mi manda un angelo.
Ma chi è questo angelo che insiste
a non voler rivelare la sua identità?
Come può permettersi di aiutare così
le persone in difficoltà?
E soprattutto, perché lo fa?
Questo libro è la storia dell’Angelo Invisibile.
Una storia incredibile, ma vera.
Piano di lancio
• Materiali di comunicazione
per il punto vendita
• Spazi espositivi dedicati
• Banner e newsletter per
la promozione online
• Attività di ufficio stampa
• Attività sui social media
CAMPI DEL SAPERE
Michel Foucault
Del governo dei viventi
Corso al Collège de France 1979-80
Traduzione di Deborah Borca e Pier Aldo Rovatti
copertina
non
definitiva
Del governo dei viventi costituisce un passaggio cruciale
nella storia dei regimi di verità che Michel Foucault sviluppa nell’insieme dei corsi al Collège de France. Dopo
aver esplorato il campo giuridico e giudiziario e quello
politico si rivolge qui alle pratiche e alle tecniche del sé, al
campo dell’etica che d’ora in avanti non lascerà più. Si
domanda: “Come accade che, nella cultura occidentale
cristiana, il governo degli uomini richiede a coloro che sono diretti, oltre ad atti di obbedienza e di sottomissione,
anche ‘atti di verità’ che hanno di particolare il fatto che
al soggetto non solo si richiede di dire il vero, ma di dire
il vero riguardo a se stesso, alle sue colpe, ai suoi desideri,
allo stato della sua anima ecc.?”. La questione lo conduce
da una rilettura dell’Edipo re di Sofocle all’analisi degli
“atti di verità” del cristianesimo primitivo, attraverso le
pratiche del battesimo, della penitenza e della direzione
di coscienza. Foucault si interessa agli atti tramite i quali
il credente è chiamato a manifestare la verità a proposito
di sé, in quanto essere indefinitamente fallibile.
Dall’espressione in pubblico della propria condizione di
peccatore, nel rituale della penitenza, alla verbalizzazione
minuziosa dei propri pensieri più intimi, nell’esame di coscienza, si vede disegnarsi l’organizzazione di un’economia pastorale centrata sulla confessione. Questa è la prima delle indagini che Foucault condurrà poi nel campo
dell’etica, sia nei corsi al Collège de France sia negli ultimi volumi della Storia della sessualità.
“Si potrebbe dire che non c’è esercizio del potere senza
qualcosa come un’aleturgia.”
L’AUTORE Michel Foucault (1926-1984) è stato filosofo,
archeologo dei saperi, saggista letterario. Autore di opere
di importanza fondamentale per il pensiero contemporaneo, ha insegnato al Collège de France dal 1971 all’anno
della morte. Feltrinelli ha pubblicato: Scritti letterari
(1971), La storia della sessualità (3 voll., 1984-1985) e Archivio Foucault (3 voll., 1996-1998). Ha in corso di pubblicazione l’intera collezione dei corsi. Sono già disponibili: “Bisogna difendere la società” (1998), Gli anormali
(2000), L’ermeneutica del soggetto (2003), Il potere psichiatrico (2004), Sicurezza, territorio, popolazione (2005), Nascita della biopolitica (2005), Il governo di sé e degli altri
(2009), Il coraggio della verità (2011).
Nell’esame di coscienza e nella confessione
– gli “atti di verità” del retaggio cristiano –
si richiede non solo di dire il vero, ma anche
di dire il vero su di sé – e la verità diventa
uno strumento per il governo degli uomini.
Un’altra tappa del discorso di Foucault sulla
costituzione del soggetto nel gioco del po­
tere.
pag 368
euro 35,00
isbn 978-88-07-10507-4
In libreria da: maggio 2014
34
CAMPI DEL SAPERE
Alessandro Colombo
Tempi decisivi
Natura e retorica delle crisi internazionali
copertina
non
definitiva
Tempi decisivi esamina la natura e le retoriche delle crisi internazionali, nella convinzione che l’una e le altre rivelino
aspetti dell’ordine politico e del suo linguaggio che, in condizioni di routine, passano quasi sempre inosservati o sono
programmaticamente nascosti. L’occasione di questa riflessione è lo stato di crisi del sistema internazionale attuale,
nel quale l’urgenza dei singoli eventi critici (la crisi economico-finanziaria del 2007-2008, le “primavere arabe”, la
guerra civile siriana ecc.) si mischia a una condizione più
ampia di cedimento delle determinanti fondamentali
dell’ordine internazionale moderno. A partire da qui, il libro sviluppa una riflessione di carattere teoricamente e storicamente generale sul fenomeno delle crisi, costruita su
due coppie di opposti. Dapprima, le crisi sono viste nella
loro natura ambivalente di cesure temporali (tempi decisivi, appunto) e contaminazioni spaziali (tra ordini interni e
ordine internazionale). Successivamente, la portata rivelatrice delle crisi è messa a confronto con i travestimenti che
le vengono regolarmente opposti, rivolti a negare la crisi o,
almeno, a offrirne un’immagine consolatoria – anche quando, come nel contesto attuale, tali travestimenti si servono
di linguaggi sempre più logorati e inadeguati ad afferrare la
realtà ed esprimerla politicamente.
“Il significato più proprio della crisi è la sua natura di separazione, divisione, alternativa decisiva. In crisi generali come quelle del quattordicesimo o del diciassettesimo secolo,
ma anche in crisi solo decennali quali quella dei vent’anni
tra 1919 e 1939, non sono in gioco semplici aggiustamenti
a un insieme che, per il resto, potrà rimanere sempre lo
stesso, ma è – o, meglio, appare – in gioco tutto.”
L’AUTORE Alessandro Colombo è professore di Relazioni internazionali all’Università degli Studi di Milano. Tra
le sue pubblicazioni ricordiamo: Solitudine dell’Occidente
(1994), La lunga alleanza. La Nato tra consolidamento, supremazia e crisi (2001), La guerra ineguale. Pace e violenza
nel tramonto della società internazionale (2006). Ha curato inoltre diversi volumi, i più recenti dei quali sono L’Occidente diviso. La politica e le armi (2004), La sfida americana. Europa, Medio Oriente e Asia orientale di fronte
all’egemonia globale degli Stati Uniti (2006). Con Feltrinelli ha già pubblicato La disunità del mondo. Dopo il secolo globale (2010).
Se tutto è crisi, nulla lo è mai. Al di là del­
la retorica dell’emergenza e dello stato di
eccezione, bisogna capire perché il nostro
mondo sembra sempre in preda a crisi di
vario genere, e che cosa nasconde questo
concetto oggi onnipresente.
pag 256
euro 24,00
isbn 978-88-07-10508-1
In libreria da: maggio 2014
35
STORIE
Michael Burleigh
la genesi del mondo contemporaneo
Il crollo degli imperi coloniali 1945-1965
Traduzione di Fiorenza Conte
copertina
non
definitiva
Come è nato il mondo contemporaneo? Su quali macerie
si è eretto? Quali profonde trasformazioni ne sono all’origine e vi lasciano tuttora il segno? Il celebre storico inglese Michael Burleigh mette al lavoro le sue notevoli qualità analitiche e la perspicacia nell’osservazione dei fatti per
tracciare un potente resoconto dei conflitti che sono seguiti al crollo degli imperi coloniali occidentali. Nel ventennio successivo alla Seconda guerra mondiale il processo di decolonizzazione ha infatti aperto la strada a una serie di feroci lotte per il potere – in Africa, Asia e nel Medio Oriente – le cui sanguinarie conseguenze ci perseguitano ancora. Per capirne le ragioni questo libro ci conduce allora in un viaggio storico che spazia dalla Palestina al
Pakistan, dall’Algeria a Cuba, dal Kenia all’Indocina. E,
nel farlo, offre una nuova prospettiva sulla storia della
metà del ventesimo secolo, obbligando il lettore a distogliere lo sguardo dalla Guerra fredda per rivolgerlo invece alle molte guerre calde, quelle “piccole guerre in luoghi
lontani” che continuano però ad affliggerci. Il risultato è
un’impressionante opera di storia che esamina la morte
del colonialismo in modo appassionato, con intuizioni e
genuina comprensione di che cosa significhi trovarsi nel
mezzo del dominio della Realpolitik.
“Un buon libro di storia è quello che sa rendere i soliti
vecchi paesaggi nuovi e insoliti. Gli storici capaci di far
questo sono rari, ma Michael Burleigh è uno di loro.”
Sunday Times
L’AUTORE Lo storico inglese Michael Burleigh è stato
docente universitario per diciott’anni prima di decidere
di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno a partire dal
2001. Ha vinto tre importanti premi per i documentari televisivi, nonché il Samuel Johnson Prize per la saggistica
nel 2001 per Il Terzo Reich. Una nuova storia (Rizzoli,
2003; Bur, 2013). Ha pubblicato anche Moral Combat. A
History of World War ii nel 2011. Vive a Londra.
Un grande storico dell’epoca contempora­
nea ribalta il punto di vista sul secondo do­
poguerra: non la Guerra fredda in Europa,
ma la scomparsa degli imperi coloniali, la
nascita al loro posto di nuovi stati nazio­
nali, la reazione al nuovo contesto di Stati
Uniti e Unione Sovietica. Tante guerre calde
che sono la radice dei conflitti di oggi.
pag 624
euro 35,00
isbn 978-88-07-11135-8
In libreria da: luglio 2014
36
Traduzione di Maria Valeria D’Avino
Illustrazioni di Helle Vibeke Jensen
KIDS
Janne Teller
immagina di essere in Guerra
copertina
non
definitiva
Immagina che ci sia la guerra, non in un posto lontano,
come l’Iraq o l’Afghanistan, ma qui, in Italia, in mezzo a
noi. Gli stati democratici sono collassati e sono stati sostituiti da varie dittature. La Francia, la Germania, l’Italia e
la Grecia sono in guerra tra loro da anni. Tutte le città sono state distrutte, l’economia è allo sfascio e nessun luogo
è sicuro. Paura, freddo e fame attanagliano l’Europa.
Chi ne ha la possibilità fugge in Medio Oriente, come il
quattordicenne protagonista di questa storia. Lui e la sua
famiglia si rifugiano in un campo profughi in Egitto, dove
però non ci sono abbastanza risorse, la vita quotidiana è
estenuante e viene preso di mira dai coetanei provenienti
da altri paesi. Dato che la sua famiglia non ha un permesso di soggiorno, lui non può andare a scuola, imparare
l’arabo o trovare un lavoro. Si sente come un cittadino di
terza classe, sperimenta l’isolamento e il razzismo, e desidera tornare indietro, a casa. Ma dov’è “casa”?
Con un linguaggio di assoluta limpidezza e semplicità,
Janne Teller rende percepibile l’orrore della guerra,
dell’esilio e dell’emarginazione e che cosa significa sopravvivere in una terra lontana e straniera.
Un testo dedicato ai ragazzi, importante per suscitare nelle nuove generazioni una seria riflessione e perfetto per lo
sviluppo di laboratori nelle scuole.
L’AUTRicE Janne Teller, nata nel 1964 a Copenaghen, è
laureata in Scienze economiche. Ha lavorato per sette anni per le Nazioni Unite e per l’Unione europea a New
York, Bruxelles, in Mozambico e in Tanzania. Ora è scrittrice di professione. Con Niente (Feltrinelli, 2012) si è aggiudicata il premio del ministero della Cultura danese.
L’autrice ha adattato ogni volta il testo di Immagina di essere in guerra ai lettori dei paesi in cui è stato o verrà pubblicato: Germania, Spagna, Catalogna, Italia, Francia,
Ungheria e Svezia.
Con questo libro ancora una volta Janne
Teller propone un intrigante esperimento
dell’immaginazione e fa vivere sulla pelle
di chi legge l’esperienza di un rifugiato di
guerra.
L’illustratrice Helle Vibeke Jensen è nata nel 1960
ed è considerata una delle più originali illustratrici danesi.
Nel 2004 ha vinto il Danish Cultural Ministry’s Prize for
Illustration.
“Finalmente un libro necessario! Immagina di essere in
guerra è un testo importante per capire meglio che cosa
sono l’immigrazione e l’esclusione. Per convincersi che
tutto può cambiare. Per comprendere fino in fondo il valore della democrazia.” Le Monde
pag 64
euro 7,00
isbn 978-88-07-92235-0
In libreria da: maggio 2014
37
KIDS
Stefano Ferrio
fino all’ultimo goal
Una squadra, un torneo, la storia del calcio
copertina
non
definitiva
Conoscete un torneo di calcio glorioso e ambito “almeno” quanto il Mundial che nel 2014 si gioca in Brasile?
Ecco a voi il SuperMundial, organizzato in una città italiana, ai campi comunali di via Garibaldi, e vietato ai maggiori di anni quattordici. Fra quanti proveranno a vincerlo, non possono mancare Quellidelparco Football Club
in maglia rossoblu. Una squadra, la qfc, che colpisce per
calciatori di tutti i tipi, anche se tutti della stessa età: forti,
brocchi, spilungoni, piccini, nati nella strada accanto o
dall’altra parte del mondo, ammirati per la potenza o per
l’astuzia, inclini a fare tutto da soli, e nello stesso tempo
uniti da stupendi schemi di gioco collettivo.
Come e perché credere in loro, visto che all’inizio subiscono solo cocenti sconfitte da tutti gli avversari? Il primo
a comprenderlo è Mister Fulvio, che nella vita ha fatto il
calciatore professionista e ora abita sopra il parco dove la
squadra si trova quotidianamente a giocare. Tocca a lui,
un bel giorno, scendere giù e capire quanto possono andare lontano questi ragazzi se solo seguiranno qualche
semplice, fondamentale consiglio: stare uniti, condividere
gioie e dolori, non mollare mai, rispettare le regole del
gioco.
Con l’indispensabile aiuto di un “vice” come Cosimo,
Fulvio guiderà Quellidelparco nell’indimenticabile avventura del SuperMundial, lottando nello stesso tempo
contro la malattia che gli ha un po’ cambiato la vita.
Oltre al racconto delle gesta di Quellidelparco il libro
narra anche un’altra storia: quella del calcio, inserendo alla fine di ogni capitolo un intermezzo dedicato ai protagonisti (calciatori e squadre) e ai temi che hanno reso indimenticabile questo sport.
L’AUTORE Stefano Ferrio è nato a Vicenza nel 1956. Fino alla maggiore età, il calcio lo ha soprattutto “vissuto”: giocandolo con qualsiasi squadra gli desse una maglia numero 8 e seguendolo allo stadio ogni volta che gli
capitava. Fra una partita e l’altra, Stefano si è laureato in
Lettere, ha lavorato come giornalista, ha insegnato Storia della radio e della tv all’università, ha fatto spettacolo con vari gruppi di musica e cabaret e, soprattutto, ha
scritto. Questo è infatti il suo quarto romanzo e segue di
tre anni l’uscita del precedente, La partita, sempre di argomento calcistico, e sempre pubblicato da Feltrinelli.
Un libro scritto apposta per ricordarci per­
ché il gioco del calcio è così semplice, coin­
volgente, irresistibile.
pag 128
euro 13,00
isbn 978-88-07-92236-7
In libreria da: maggio 2014
38
HOME CINEMA
Giorgio Diritti
Un giorno devi andare
copertina
non
definitiva
Con Jasmine Trinca
Nel tentativo di buttarsi alle spalle il lutto della perdita
del figlio, Augusta lascia madre e nonna per seguire
un’amica della madre, missionaria in Amazzonia. Per un
po’ di tempo e a bordo di un barcone, Augusta rimarrà al
fianco di suor Franca nella sua attività di evangelizzazione
degli indios, fino a quando non sentirà di essere solo “una
piccola donna complicata al cospetto di professionisti
della spiritualità” e deciderà di proseguire il suo viaggio
sulla via della “terra”. In una favela di Manaus piena di
gente e di problemi, Augusta riscoprirà il senso di una vita in cui, a dispetto della miseria materiale circostante, il
sorriso è elargito con assoluta generosità, anche là dove
non ricambiato. Una comunità fatta di cadenti palafitte e
valori essenziali, dove è facile sentirsi a casa propria. Abbraccerà così il dolore di Augusta iniziandola a quel cammino di riabilitazione emotiva di cui è alla disperata
ricerca. Il percorso di decentramento della persona va di
pari passo con la capacità di allontanarsi dalla propria
esperienza privata per perdersi nell’enormità di un mondo in cui acque, persone, storie si mescolano e si rimpiccioliscono fino a diventare un punto indistinto dell’universo. Attraverso il rapporto con la Fede, in senso lato, e
con la Natura, in senso stretto, Augusta riesce a costruire
una distanza tra sé e il dolore, ritrovando nella semplicità
degli elementi umani e naturali lo spunto per vedere la
propria vita da un’altra prospettiva. Nel libro appunti di
regia ed estratti dalla sceneggiatura.
il regista Giorgio Diritti (Bologna, 1959) si forma lavorando al fianco di vari autori italiani e in particolare
Pupi Avati, con cui collabora in diversi film. Partecipa
all’attività di Ipotesi Cinema, istituto per la formazione
di giovani autori, fondato e diretto da Ermanno Olmi.
Come autore e regista dirige documentari, cortometraggi e programmi televisivi. Il suo film d’esordio, Il vento
fa il suo giro (2005), partecipa a oltre sessanta festival
nazionali e internazionali, vincendo oltre trentasei premi. Il secondo film, L’uomo che verrà (2009), viene presentato nella selezione ufficiale del Festival internazionale del film di Roma, dove vince il gran premio della
giuria Marc’Aurelio d’argento, il premio Marc’Aurelio
d’oro del pubblico e il premio “La meglio gioventù”.
Giorgio Diritti conferma ancora una volta
la sua capacità di guardare al mondo e alla
società con occhio critico e sensibile, sotto­
lineando con pregnanza i paradossi di una
vita vissuta all’oscuro del proprio senso.
dvd + libro
euro 16,90
isbn 978-88-07-73060-3
In libreria da: maggio 2014
39
HOME CINEMA
Diego Quemada-Diez
La gabbia dorata
copertina
non
definitiva
Ken Loach non si smentisce mai, nemmeno attraverso i
suoi allievi, come Diego Quemada-Diez, regista alla sua
opera prima con La gabbia dorata, assistente del maestro
inglese in diversi suoi film (da La canzone di Carla a Bread
and Roses). Un debutto crudo e asciutto come il Loach
dei primissimi tempi. Un viaggio verso il sogno americano
di tre ragazzini guatemaltechi che lasciano la miseria dei
loro villaggi nella speranza di trovare il paese dei balocchi
oltre il confine. Si dirigono verso la frontiera con tutti i
mezzi di fortuna che i migranti latinoamericani da anni
utilizzano per passare il valico: tetti dei treni, gallerie scavate nel deserto, camionette sfondate. I tre adolescenti sono talmente offuscati dal loro sogno da non prevedere
l’inferno che li sta aspettando e che coglierà le loro vite
ben prima della grande muraglia. Diego Quemada-Diez
gira in sequenza temporale e utilizza come “figuranti” oltre seicento migranti incontrati lungo il cammino (tutti rigorosamente ringraziati nei titoli di coda). I gringo americani sono solo uno dei lupi pronti a sbranarli. Lungo il
viaggio, i tre ragazzi incontreranno anche banditi, trafficanti di droga, predoni dei loro stessi paesi che non si vergognano di spogliare i loro fratelli dei miseri beni con cui
cercano di espatriare. Le donne hanno di solito un altro
destino, più infame. Il regista ha il merito di regalarci lo
sguardo di questi tre ragazzini avventurosi, costringendoci a vivere con loro l’abisso della disillusione. Con meticoloso rigore il coltello va fino in fondo.
Il film è uscito in sala a novembre e ha ricevuto ottima accoglienza da pubblico e critica. Ha vinto vari premi, tra
cui il Grifone d’oro al Giffoni Film Festival. Il dvd uscirà
in edizione unica nel nostro cofanetto.
Il regista Lo spagnolo Diego Quemada-Diez (Burgos,
1969) vive nel continente americano da circa vent’anni. Il
suo primo lavoro nell’industria cinematografica risale al
1995, quando è assistente al direttore della fotografia di
Terra e libertà di Ken Loach. Un anno dopo, emigra negli
Usa per filmare Le cose che non ti ho mai detto, il secondo
lungometraggio di Isabel Coixet, prodotto da Luis Miñarro. Negli Stati Uniti continua la sua carriera. Lavorerà come operatore alla macchina in 21 grammi – Il peso
dell’anima di Alejandro González Iñárritu, collaborazione che gli apre le porte e gli permette di iniziare a lavorare al fianco di registi del calibro di Fernando Meirelles
(The Constant Gardener – La cospirazione), Tony Scott,
César Charlone, Oliver Stone e Spike Lee.
Un viaggio verso il sogno americano di tre
ragazzini guatemaltechi che lasciano la mi­
seria dei loro villaggi nella speranza di tro­
vare il paese dei balocchi oltre il confine.
dvd + libro
euro 16,90
isbn 978-88-07-73061-0
In libreria da: maggio 2014
40
HOME CINEMA
Robert B.Weide
Woody
copertina
non
definitiva
Un accesso senza precedenti al genio di Woody Allen, in
principio commediografo, poi cabarettista, quindi scrittore, regista, attore e musicista. Allen Stewart Königsberg ci
viene mostrato nel suo ampio repertorio di identità fin
dall’adolescenza; poi il viaggio si sviluppa saltando da un
film all’altro, con un trasporto emotivo sempre maggiore.
Scopriamo il privato e persino alcuni segreti del suo metodo di lavoro: entriamo nel suo focolare domestico, nella sala montaggio, sul set di uno dei suoi ultimi film e scopriamo una volta di più quanto sia preziosa la sua inconfondibile ironia: “Sono un uomo molto fortunato. Tutto
quello che volevo fare si è poi realizzato, ma perché continuo a credere che comunque sono stato fregato?”. L’interrogativo che Woody pone di fronte alla camera e al suo
pubblico fa riflettere, come tutte le sue meditazioni lampanti e profonde sul senso della vita e della morte, rese
sempre digeribili dal tocco soave dell’ironia e dell’autoironia. Weide viaggia fino ai luoghi dell’infanzia di Allen,
esattamente a Midwood, Brooklyn; poi va a chiedere direttamente ai collaboratori e agli innumerevoli attori da
lui diretti. E tutti, ma proprio tutti, dichiarano di aver rea­
lizzato un sogno: quello di lavorare con Woody, perché
Woody – oltre a essere un grande attore e grandissimo autore – emerge qui anche come tra i più grandi direttori di
attori.
Il regista Robert B.Weide (1959), regista e sceneggiatore, inizia la sua carriera come produttore nel 1982
con il documentario The Marx Brothers in a Nutshell.
Prosegue poi nella produzione e nella regia ed esordisce
alla sceneggiatura e produzione cinematografica con il
film Confessione finale. Nel 1999 ottiene la nomination
all’Oscar per il miglior documentario con Lenny Bruce:
Swear to Tell the Truth. Nel 2008 dirige il suo primo
film Star System – Se non ci sei non esisti, per poi ritornare nel 2012, dopo tredici anni di assenza, con il documentario Woody, presentato al 65mo Festival di Cannes (2012).
Il primo, vero racconto biografico di Woody
Allen, anima e cuore di New York e del ci­
nema americano, uno dei più significativi e
imitati cineasti del Novecento.
dvd + libro
euro 16,90
isbn 978-88-07-74115-9
In libreria da: maggio 2014
41
HOME CINEMA
Nick Ryan
The Summit K2
copertina
non
definitiva
Il film racconta la tragedia del 2008 sul K2. Selezionato in
numerosi festival cinematografici di tutto il mondo,
dall’Australia agli Stati Uniti, è stato diretto dal regista irlandese Nick Ryan che insieme all’autore Mark Monroe
ha cercato di ricostruire fatti e dinamiche che hanno portato alla morte di undici tra gli oltre venti alpinisti che si
trovavano sulla “Montagna delle montagne”. La tragedia
si svolse durante l’attacco di vetta, il 1° agosto 2008. Erano sette le spedizioni che tentavano la cima quel giorno:
quella spagnola di Alberto Zerain, una coreana, una olandese, una serba, una norvegese, alcuni membri di quella
organizzata dall’americano Nick Rice e, infine, quella italiana di Marco Confortola. In totale, ventiquattro gli alpinisti sulla montagna secondo i dati ricostruiti a posteriori
e tenuti validi dal film di Ryan. Due alpinisti morirono durante la salita: il serbo Dren Mandic´, caduto sul collo di
bottiglia, e il suo portatore pakistano Jehan Baig, precipitato nel tentativo di recuperarlo. Diciotto arrivarono in cima, sette dei quali senza ossigeno. Durante la discesa morirono nove persone. Le dinamiche, le colpe e le responsabilità furono poi ricostruite nei mesi successivi tra le polemiche, alimentate da ripensamenti, nuove versioni, accuse e dubbi di ogni genere. The Summit k2 tenta una ricostruzione delle dinamiche, mettendo insieme testimonianze e immagini della scalata, sia amatoriali sia professionali, sia di repertorio sia ricostruite appositamente per
il film con lo scopo di capire e andare a fondo a quegli
eventi, proprio in ragione delle contraddizioni fin da subito emerse dalle testimonianze. In parallelo, il film ripercorre la vicenda di Bonatti e della prima spedizione della
storia sul K2. Era il 31 luglio 1954.
Il regista Nick Ryan (Dublino, 1949), irlandese, nel
1995 ha fondato la Image Now Films. Attualmente lavora
come regista e produttore. Ha scritto, diretto e prodotto
il pluripremiato cortometraggio A Lonely Sky. Nel 2008
ha scritto e diretto The German, vincitore di numerosi
premi. Ha successivamente prodotto i cortometraggi di
Ruairi Robinson The Silent City Blinky e Imaginary Forces.
A sessant’anni dalla prima conquista del K2,
fatti e tragiche dinamiche che il 1° agosto
2008 portarono alla morte di undici degli
oltre venti alpinisti che si trovavano sulla
“Montagna delle montagne”.
dvd + libro
euro 16,90
isbn 978-88-07-74116-6
In libreria da: giugno 2014
42
AUDIOLIBRI
Michele Serra
Gli sdraiati
copertina
non
definitiva
Letto da Claudio Bisio
Gli sdraiati è un romanzo, un saggio, un’avventura. Ed è
anche il “monumento” a una lunga generazione che si è
allungata orizzontalmente nel mondo, nella società, e forse da quella posizione sta riuscendo a vedere cose che gli
“eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno
smesso di vedere.
L’AUTORE Michele Serra Errante è nato nel 1954 a Roma, ma è cresciuto a Milano. Per Feltrinelli ha pubblicato
due raccolte di poesie (Poetastro nel 1993 e Canzoni politiche), a teatro: Monsieur Malaussène, 1997; I bambini sono di sinistra, 2003; Grazie, 2005; Così è se vi pare, 2006;
Seta, 2007, un romanzo (Il ragazzo mucca, 1997), due libri
di racconti (Il nuovo che avanza nel 1989 e Cerimonie
nel 2002, che ha vinto il premio Procida), tre raccolte di
corsivi (Che tempo fa nel 1999, Tutti i santi giorni nel
2006 e Breviario comico. A perpetua memoria nel 2008),
un reportage di viaggio (Tutti al mare, 1990), una raccolta di falsi d’autore (44 falsi, 1991) e, nella collana digitale “Zoom”, L’assassino (2013).
Clamoroso successo editoriale dell’anno, Gli
sdraiati è un romanzo comico, un romanzo
di avventure, una storia di rabbia, amore e
malinconia.
Letto da Claudio Bisio, conduttore e anima di Zelig dal
2000, è attore di teatro, cinema e varietà. Dopo un lungo
sodalizio con Salvatores (Kamikazen, 1987; Mediterraneo,
1991; Puerto Escondido, 1992; Sud, 1993; Nirvana, 1997),
è stato protagonista dei film, tra gli altri, di Brizzi (Ex, Maschi contro femmine, Femmine contro maschi, Indovina chi
viene a cena?), di Miniero (Benvenuti al Sud e Benvenuti al
Nord), di Milani (Benvenuto Presidente!).
euro 12,90
isbn 978-88-07-73579-0
In libreria da: maggio 2014
43
URRA
URRA
Rainer Sachse
Come rovinarsi la vita
sistematicamente
(e come smettere di farlo)
Traduzione di Iolanda Bove
copertina
non
definitiva
La vostra vita è una favola? In tal caso, dovete assolutamente porre fine a questo monotono stato di cose. Dopotutto, non è poi così difficile votarsi all’infelicità!
In questa “guida al rovescio” l’autore, anziché suggerire
ai lettori cosa fare per migliorare la propria vita, evidenzia
gli errori più comuni in cui quasi tutti noi incappiamo e
che ci proiettano inesorabilmente verso l’infelicità e l’insoddisfazione.
Con una buona dose di simpatia e un guizzo di umorismo,
necessari per affrontare con un sorriso, determinazione e il
giusto stato d’animo anche i problemi più intimi e dolorosi, l’autore mette in luce quali sono i meccanismi psicologici più efficaci − e spesso subdoli, perché inconsci − che ci
fanno progredire a passo serrato verso la catastrofe esistenziale. Non restarne prigionieri è la chiave di volta che
aprirà la porta verso una piena serenità interiore, relazioni equilibrate e armoniose, successi privati e professionali, in una parola verso la felicità.
“Sachse mostra con humor e leggerezza, e usando un linguaggio semplice, i complessi meccanismi della psiche
umana. E non lo fa mai in modo pedante o accademico.
[...]. Questo libro è quasi una continuazione pratica delle
Istruzioni per rendersi infelici di Watzlawick.” Sozialnet.de
L’AUTORE Rainer Sachse, professore, psicologo comportamentale e psicoterapeuta, è direttore dell’Istituto
di psicologia e psicoterapia a Bochum e insegna Psicologia clinica presso l’Università della Ruhr.
18 strategie autodistruttive garantite, gra­
zie alle quali il fallimento è assicurato al
cento per cento.
attenzione:
Questo libro può indurre crescita personale
e favorisce il benessere psicologico!
pag 96
euro 12,00
isbn 978-88-503-3319-6
In libreria da: maggio 2014
46
Guida di sopravvivenza per ipocondriaci
Traduzione di Cristina Malimpensa
copertina
non
definitiva
La paura delle malattie esiste da sempre, poiché la malattia è indissolubilmente legata alla vita, ma mai come oggi
si è consapevoli dell’importanza della salute, alla quale
dedichiamo attenzioni a volte persino eccessive. Certo,
tutti ci preoccupiamo di condurre uno stile di vita sano,
quando però è la paura di ammalarsi a prendere il sopravvento, allora si può essere in presenza di un disturbo psichico.
Esistono i “sani che si credono malati” e i “malati che si
credono sani”: ecco i due volti dell’ipocondria. Da un lato, l’ipocondriaco manifesta la tendenza a voler spiegare
ogni minimo sintomo sottoponendosi a continui esami
diagnostici, oppure, sul fronte opposto, esprime la sua
paura negando ogni sintomatologia, rifiutando consulti
medici per il timore di trovarsi faccia a faccia con lo stato
inaccettabile di “ammalato”.
Due volti, dunque, che però sono espressione di un medesimo problema in grado di avvelenare la vita di chi ne
soffre e anche delle persone che gli sono vicine.
Ma da dove nasce la paura delle malattie? Quali sono le
cause che la scatenano? Quali strategie o terapie possono
aiutarci a superarla o almeno a tenerla sotto controllo? È
possibile sconfiggere questo fantasma?
Con questo libro, rivolgendosi agli ipocondriaci e ai loro
familiari, gli autori li accompagnano in modo rassicurante ed esauriente alla scoperta dell’ipocondria e di come affrontarla, perché si possa tornare a vivere il momento presente apprezzandolo fino in fondo e in piena serenità.
gli AUTORi Hans Morschitzky è psicologo e psicoterapeuta. Lavora presso una clinica statale a Linz in Austria
e contemporaneamente svolge la libera professione. Dei
suoi libri, sono già stati pubblicati in italiano Vincere la
paura del fallimento e L’arte di stare con gli altri (Urra,
2013).
Sottoporsi in continuazione a visite ed esa­
mi, oppure, all’opposto, ignorare sintomi
reali rifiutando l’idea di dover affrontare un
controllo medico. Una stessa paura nasco­
sta e il desiderio assoluto di ottenere il me­
desimo obiettivo: scongiurare la malattia.
Thomas Hartl è un giornalista scientifico ed è co-autore,
con Hans Morschitzky, di L’arte di stare con gli altri.
pag 224
euro 14,00
isbn 978-88-503-3263-2
In libreria da: maggio 2014
47
URRA
Hans Morschitzky, Thomas Hartl
Guarire la malattia che non c’è
URRA
Stanley Coren
I cani sanno far di conto?
(Quasi) tutto ciò che il vostro cane vorrebbe farvi sapere
Traduzione di Virginio B. Sala
copertina
non
definitiva
Come in una conversazione, il famoso esperto di cani
Stanley Coren risponde alle domande che chiunque possieda un cane si pone, su come questi animali pensano e si
comportano.
I cani sognano? Si riconoscono quando si vedono allo
specchio, capiscono che cosa appare sullo schermo del televisore? Sono più intelligenti dei gatti?
Sono molte le domande che ci si pone per curiosità (così
come molti sono i malintesi) su come i cani pensano, agiscono e percepiscono il mondo. Molti si interrogano anche sulla vita sociale ed emotiva dei cani.
Stanley Coren, basandosi su decenni di ricerche scientifiche, propone un’esplorazione senza precedenti nella vita
interiore dei nostri compagni canini e sfata molti miti diffusi. Prendendo spunto dagli interrogativi che i padroni
di cani gli hanno rivolto nel corso della sua cinquantennale carriera di ricercatore, riesce a unire l’autorevolezza
dell’esperto alla leggerezza di una curiosa chiacchierata
fra amici.
“Zampe levate per una grande lettura e informazioni affascinanti sul migliore amico dell’uomo.” Nicholas H.
Dodman, autore di If Only They Could Speak
“In questo libro agile e colloquiale, Coren risponde concisamente alle vostre domande su tutto ciò che concerne i
cani. Davvero divertente!” Patricia McConnell, autrice di
The Other End of the Leash
L’AUTORE Stanley Coren è professore emerito di
Psicologia all’Università della British Columbia. Ha
pubblicato molti libri sui cani, fra i quali, tradotti in
italiano, L’intelligenza del cane e Il tuo cane per negati
(Mondadori) e Capire il linguaggio dei cani (Franco Muzzio Editore).
Ha vinto la Maxwell Medal of Excellence della Dog
Writers Association of America. Vive con la moglie e i loro tre cani a Vancouver, British Columbia.
Le risposte della scienza alle mille domande
sui nostri amici a quattro zampe: come per­
cepiscono il mondo i cani? Come apprendo­
no? Pensano? Sognano? Si ingelosiscono?
Si irritano?
E sanno far di conto?
pag 224
euro 15,00
isbn 978-88-503-3296-0
In libreria da: giugno 2014
48
URRA
Massimo Jevolella
Il segreto della vera ricchezza
Dialogo tra un economista e un povero
copertina
non
definitiva
Una sera di settembre sulla riva del Capo Boeo – il simbolico “capolinea d’Italia”, affacciato sulla costa africana –
avviene l’incontro casuale fra un celebre professore di
economia e un povero pensionato, uomo che ha compreso il significato della vera felicità dopo aver vissuto il
dramma della perdita del lavoro e di tutto ciò che credeva di possedere. In un dialogo intenso e a volte aspro, che
dura per tutta la notte fino al sorgere del sole, l’economista e il povero affrontano le questioni centrali del mondo
di oggi sconvolto da una crisi economica e morale forse irreparabile che pone al centro una domanda essenziale:
che cos’è veramente la ricchezza? E come la si consegue?
La risposta emerge ripercorrendo gli insegnamenti di tutte le guide spirituali dell’umanità e nella riscoperta del patrimonio perduto delle antiche saggezze che hanno esaltato l’ideale concreto della “ricchezza naturale”: un’immensa tradizione, religiosa e filosofica, che è oggi quanto mai
attuale e che costituisce l’unica reale speranza per l’uomo.
Speranza che si lega all’idea di una “utopia necessaria”,
perché è proprio nell’oblio e nel rifiuto delle eterne verità
sapienziali che l’umanità prepara a ritmo forsennato la
sua degenerazione, in un parossismo crescente di avidità
insensata, di devastazione ecologica e di ingiustizia sociale. Proprio come la nave dei folli lanciata verso il Maelström, il mitico gorgo abissale che simboleggia il potere
distruttivo delle nostre illusioni.
L’AUTORE Massimo Jevolella è giornalista e islamologo, già inviato culturale del “Giornale” diretto da Indro
Montanelli (1978-1993) e direttore del mensile “Meridiani”. Ha collaborato con l’Istituto di storia della filosofia dell’Università Statale di Milano pubblicando diversi studi sul pensiero mistico dell’islam e dell’ebraismo medievali. Il tema dell’utopia è sempre stato al centro dei suoi interessi, dalla tesi di dottorato in Filosofia,
fino al recente saggio Nawaˉbit: i “germogli” della Città
Eccellente in Al-Faˉraˉbıˉ, Ibn Bagˇgˇa, e nella tradizione platonica che li ispirò (2013). Ha tradotto dall’arabo e curato per Urra Il collare della colomba di Ibn Ha.rm (2010),
e l’ampia antologia coranica Corano, libro di pace
(2013). Tra i suoi libri di narrativa e di saggistica ricordiamo I sogni della storia (1991), Non nominare il nome
di Allah invano (2004, con postfazione di Franco Cardini), Le radici islamiche dell’Europa (2005), Saladino,
eroe dell’Islàm (2006), Rawà, il racconto che disseta
l’anima (2008).
“Il professore dimenticò l’auto blu che lo
aspettava, la cena di gala e i suoi impegni.
Volle conoscere meglio quel povero eremi­
ta, e non esitò a rivolgergli una nuova do­
manda: ‘Vi prego, ditemi chi siete e perché
vi trovate qui a recitare i versi di un mistico
indiano di cinque secoli fa. Voi mi sembrate
un uomo straordinario’.”
pag 96
euro 12,00
isbn 978-88-503-3318-9
In libreria da: maggio 2014
49
URRA
Gerald Hüther, Uli Hauser
Ogni bambino ha un grande talento
Aiutare i nostri figli a esprimere il meglio di sé
coltivandone le doti e predisposizioni
copertina
non
definitiva
Traduzione di Roberta Zuppet
Come consideriamo i nostri bambini? Come li educhiamo? Come coltiviamo le doti che possiedono da sempre,
fin da quando sono neonati? Sappiamo riconoscerle, o lasciamo che siano le nostre personali ambizioni a determinare ciò su cui vale la pena “investire”?
Forse, noi stessi non siamo minimamente diventati quello
che volevamo diventare. E, allo stesso modo, presi dalla
frenesia e dall’ansia da prestazione che caratterizza la nostra società, rischiamo di non vedere e non rispettare i talenti presenti nei nostri bambini, o di “fraintenderli”, fuorviati da un’idea sbagliata di talento e intelligenza.
Sulla base di questa riflessione, i due autori invitano a superare modelli educativi obsoleti e criteri di selezione che tendono a confondere le predisposizioni e i talenti con i voti alti in pagella. Oggi, fatichiamo, imbrigliati come siamo in
schemi educativi vetusti e in un’idea di successo superficiale, ad apprezzare l’iniziativa e il carattere individuale del
bambino. Ci limitiamo a esprimere un giudizio di valore in
base a come svolge i compiti affidatigli o le informazioni
che immagazzina, senza riconoscere e valorizzare il suo rea­
le potenziale.
Tuttavia, anche la ricerca neuroscientifica oggi conferma
che il bambino, ogni bambino, è già competente, è “dotato”, fin dalla nascita. Pertanto la questione non è come
educarlo, bensì scoprire, e portarlo a scoprire, i suoi “tesori nascosti”.
Gli autori ci aiutano in questo percorso, descrivendo le doti innate in ogni bambino e le fasi di sviluppo del cervello
infantile. Affinché curiosità, creatività, fiducia, caparbietà
ed empatia non si traducano in occasioni mancate.
gli AUTORi Gerald Hüther, nato nel 1951, neuroscienziato, insegna Neurobiologia alla clinica psichiatrica
dell’Università di Gottinga ed è autore di numerosi bestseller tedeschi, tra cui, recentemente tradotto in italiano,
Il cervello compassionevole. Come percezioni, emozioni e
conoscenza possono trasformare le nostre capacità intellettive (Castelvecchi, 2013).
Scoprire i “tesori nascosti” del proprio bam­
bino e aiutarlo a goderne e a utilizzarli nella
propria vita. Un libro chiaro e positivo per
far cogliere a ciascun genitore le opportu­
nità educative più adatte al proprio figlio.
Uli Hauser, nato nel 1962, è il maggiore di sei fratelli ed è
cresciuto a Orsoy am Niederrhein. Giornalista e collaboratore di programmi radio e tv, è da sempre impegnato in
progetti legati al mondo dell’infanzia, anche come volontario in Africa. Ha scritto diversi libri e fa il reporter per
la rivista tedesca “Stern” da oltre vent’anni. Ha ricevuto il
premio giornalistico Theodor Wolff.
pag 128
euro 13,00
isbn 978-88-503-3289-2
In libreria da: giugno 2014
50
KOWALSKI
KOWALSKI
Gianluca Zambrotta
Una vita da terzino
copertina
non
definitiva
Il libro è l’autobiografia di uno dei terzini italiani più forti di sempre, già campione del mondo e d’Europa, conteso dalle tifoserie di Juventus, Milan e fc Barcellona.
Una storia che parte dal Mondiale 2006, in cui inaspettatamente l’Italia vince il campionato, per poi ripercorrere
la fortunata carriera di Zambrotta e svelare tanti retroscena del mondo del calcio di cui è stato protagonista o spettatore.
Un libro verità: i goal, i compagni di squadra, gli allenatori, le ingiustizie e le difficoltà, le gioie e gli amori, la vita
fuori dal campo, i sogni realizzati e quelli ancora da realizzare.
L’AUTORE Gianluca Zambrotta è nato a Como nel
1977. Considerato uno dei più forti terzini italiani di
sempre, con la Nazionale italiana è stato campione del
mondo nel 2006 e vicecampione d’Europa nel 2000. Ha
esordito nel Como; dal 1999 al 2006 ha giocato nella Juventus; dal 2006 al 2008 è stato al Barcellona; infine, fino al 2012 ha vestito la maglia rossonera. Dal dicembre
2006 è anche presidente onorario del Como, squadra
nella quale è cresciuto.
Da uno dei terzini più forti di sempre, una
confessione a trecentosessanta gradi. Un li­
bro che fa luce sulla storia del calcio degli
ultimi vent’anni.
pag 224
euro 15,00
isbn 978-88-7496-849-7
In libreria da: maggio 2014
52
KOWALSKI
Keep calm per spose
copertina
non
definitiva
“In un matrimonio felice ci si innamora diverse volte,
sempre della stessa persona.” Mignon McLaughlin
“Ciò che conta, in un matrimonio felice, non è quanto si
è compatibili, ma quanto si è capaci di gestire le incompatibilità.” Lev Tolstoj
Consigli saggi e parole di conforto dedicate a tutte le spose perché veramente possano pronunciare, con il sorriso
sulle labbra, il fatidico: “Sì, lo voglio”.
Parole sagge per tutte le spose: Keep calm per spose appartiene a una collana che ha venduto oltre 250.000 copie in
Gran Bretagna.
pag 160
euro 7,00
isbn 978-88-7496-850-3
In libreria da: maggio 2014
53
KOWALSKI
Santo Pallone
Italia tutti i santi giorni
365+1 motivi per tifare la Nazionale
copertina
non
definitiva
Aneddoti, rivelazioni, ricordi, calciatori, allenatori: tutto
il mondo della Nazionale da consultare dove e quando
vuoi. Questo libro è la Bibbia del vero tifoso della Nazionale! Per essere un tifoso innamorato ma anche preparato. Tutto quello che avresti voluto sapere sull’Italia e mai
nessuno ti ha svelato.
l’autore Santo Pallone è uno pseudonimo che racchiude esperti e tifosi. Per Kowalski sono usciti già
quattro volumi: Juventus tutti i santi giorni. 365+1 motivi per tifare Juventus, Inter tutti i santi giorni. 365+1 motivi per tifare Inter, Milan tutti i santi giorni. 365+1 motivi per tifare Milan, Napoli tutti i santi giorni. 365+1 motivi per tifare Napoli.
La Bibbia del vero tifoso italiano!
pag 128
euro 8,00
isbn 978-88-7496-851-0
In libreria da: giugno 2014
54
NOTE
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feltrinelli-urra-kowalski
novità maggio-giugno-luglio 2014
Prezzi, numeri di pagine, copertine e date di uscita in libreria sono da considerarsi indicativi.
Narratori
FOX CRIME/Feltrinelli
INDIES
Varia
Le Comete
Serie Bianca
Fuochi
Campi del sapere
Storie
Feltrinelli Kids
Feltrinelli Home Cinema
Audiolibri
Urra
Kowalski
Ammaniti
Angelo invisibile
Barreau
Burleigh
Cacucci
Camerini
Cantarella
Casagrande
Colombo
Coren
Darwish
De Benedetti
Diamanti
Diritti
Fabi
Fabiani
Ferrio
Foucault
Grunberg
Guerriero
Hartl
Hauser
Hüther
Jevolella
Keep Calm
La Malfa
Lanza di Trabia
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Longo
Maggiani
Martel
Martos
Mazzacurati
Mazzuccato
McIlvanney
Morschitzky
Oksanen
Paolini
Pesatori
Piersanti
Quemada-Diez
Rumiz
Ryan
Sachse
Santo Pallone
Serra
Sloan
Sunstein
Teller
Vásquez
Warren
Weide
Yoshimoto
Zambrotta
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Giangiacomo Feltrinelli Editore S.r.l.
via Andegari 6, I-20121 Milano
tel. 02/72572.1 - fax 02/860056
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In copertina: © Cover di Banana Yoshimoto, Le alture di Andromeda / Progetto grafico: Ufficio Grafico Feltrinelli