Traduzione di Illustrazione di SERIE BIANCA NOVITà autore maggio-giugno-luglio 2014 titolo feltrinelli-urra-kowalski Sottotitolo copertina non definitiva Lorem L’AUTORE è nato Lorem ipsum... pag xxx euro xx.xx isbn 978-88-07-xxxxx-x In libreria da: 1 Prezzi, numeri di pagine, copertine e date di uscita in libreria sono da considerarsi provvisori. Per gli aggiornamenti, consultare www.feltrinellieditore.it/giornalisti. narratori fox crime INDIES varia LE comete serie bianca FUOCHI campi del sapere storie kids home cinema audiolibri narratori Nicolas Barreau La ricetta del vero amore Traduzione di Monica Pesetti copertina non definitiva Valérie Castel è sempre in ritardo, ma inventa scuse così fantasiose che nessuno riesce ad arrabbiarsi con lei. È socievole ed estroversa, ed è una delle ragazze più popolari della facoltà di Lettere della Sorbonne. Henri Bredin è sempre puntuale. Vive in una piccola mansarda fatiscente in rue Mouffetard insieme a un altro studente e alla sua gatta nera. È serio, timido e un po’ goffo, e si trova molto più a suo agio nascosto dietro a un libro o dietro ai fornelli che davanti a una donna. Quando Valérie e Henri si conoscono, è chiaro che l’amore può scoccare solamente in una direzione. Con il passare del tempo i due diventano amici, ma come può Henri sperare di catturare anche solo per un istante i bellissimi occhi color acquamarina di mademoiselle Castel? La situazione peggiora quando, durante una vacanza in Italia, Valérie si innamora di un uomo attraente, sicuro di sé e di dieci anni più grande di Henri. Certo di non aver nessuna chance di battere il rivale, il poveretto è distrutto. Ma, poco dopo, curiosando tra le bancarelle di libri usati lungo la Senna, Henri fa un’interessante scoperta, un vecchio libro rilegato in pelle rossa. Si tratta di un manuale del sedicesimo secolo che contiene varie pozioni e strani infusi, e promette di svelare niente meno che la ricetta dell’amore eterno, L’elixir d’amour eternel. Contrariamente a ogni logica, Henri decide di invitare a cena Valérie e di cucinare per lei un perfetto “Menù dell’amore”. Ma, fra tutte le sere possibili, quella è proprio la volta in cui la ritardataria Valérie decide di presentarsi nel piccolo appartamento di rue Mouffetard con largo anticipo... L’AUTORE Nicolas Barreau è nato a Parigi nel 1980 da madre tedesca e padre francese, motivo per cui è perfettamente bilingue. Ha studiato Lingue e letterature romanze alla Sorbonne, poi ha lavorato in una piccola libreria sulla Rive gauche. Ha scritto cinque romanzi, tutti pubblicati da un piccolo editore tedesco che non ha potuto permettersi di lanciarli con una massiccia campagna promozionale, ma che ciononostante hanno ottenuto un ottimo successo, cresciuto sempre più soprattutto grazie al passaparola dei lettori. Gli ingredienti segreti dell’amore (Feltrinelli, 2011) è un vero e proprio caso editoriale: è stato un bestseller internazionale tradotto in trentaquattro paesi, è rimasto per oltre quattro mesi in vetta alle classifiche italiane e a breve diventerà un film. Con te fino alla fine del mondo (Feltrinelli, 2012) e il successivo Una sera a Parigi (Feltrinelli, 2013) hanno confermato il talento di Nicolas, rendendolo uno dei giovani scrittori più amati dalle lettrici di tutto il mondo. nicolasbarreau.feltrinelli.it menudellamore.feltrinelli.it Il prequel di Gli ingredienti segreti dell’amore. Un’incantevole e deliziosa storia sulla ma gia del primo amore. Con sette “Menù dell’amore” dal libro per sonale di ricette di Nicolas Barreau. pag 128 euro 9,00 isbn 978-88-07-03090-1 In libreria da: giugno 2014 4 narratori Banana Yoshimoto Le alture di Andromeda Traduzione di Gala Maria Follaco copertina non definitiva Quando la nonna decide di lasciare il Giappone, Shizukuishi si ritrova improvvisamente sola e deve abituarsi in fretta alla vita in città: uno spazio nuovo, incomprensibile e persino minaccioso. Porta sempre dentro di sé il ricordo della vita tra le sue amate montagne, in comunione perfetta con piante e animali, le notti stellate e il verde brillante, le mille manifestazioni della natura, gli sguardi delle persone che si avventuravano per quei sentieri impervi serbando nel cuore la speranza di una guarigione. Lontana dal suo ambiente, la giovane cercherà una nuova dimensione in cui poter essere se stessa, una nuova famiglia, una casa in cui tornare, qualcuno da amare. E un giardino pieno di cactus. Una storia di solidarietà e amicizia, di rispetto per la natura e per gli esseri umani. Piccoli gesti, percezioni sottili, silenziosi linguaggi: un romanzo che invita a sospendere l’incredulità per qualche ora e tornare alla gioia tranquilla delle cose semplici. L’AUTRicE Banana Yoshimoto (Tokyo, 1964) ha conquistato un grandissimo numero di lettori in Italia a partire da Kitchen, pubblicato da Feltrinelli nel 1991, e si è presentata come un autentico caso letterario. Dei suoi altri libri, tutti pubblicati da Feltrinelli, ricordiamo: N.P. (1992), Sonno profondo (1994), Tsugumi (1994), Lucertola (1995), Amrita (1997), Sly (1998), L’ultima amante di Hachiko (1999), Honeymoon (2000), H/H (2001), La piccola ombra (2002), Presagio triste (2003), Arcobaleno (2003), L’abito di piume (2005), Ricordi di un vicolo cieco (2006), Il coperchio del mare (2007), Chie-Chan e io (2008), Delfini (2010), Un viaggio chiamato vita (2010), High & Dry: Primo amore (2011), Moshi moshi (2012) e A proposito di lei (2013), oltre ad alcuni racconti nella collana digitale “Zoom”. Banana Yoshimoto ha vinto il premio Scanno nel 1993, il premio Maschera d’argento nel 1999 e il premio Capri nel 2011. Dopo aver vissuto fino ai diciotto anni in cima a una montagna con la nonna curatri ce, Shizukuishi è costretta ad andare a vive re in città. Questo magico romanzo di formazione, il primo della serie “Il Regno”, è un’avvincen te e toccante esplorazione dei temi della perdita, della guarigione e di come si può trovare la felicità nelle famiglie più anticon formiste. Le alture di Andromeda, pubblicato in Giappone nel 2002, è il primo romanzo di una quadrilogia di grande successo, intitolata “Il Regno”, che si è chiusa solo quest’anno nel paese del Sol Levante. pag 112 euro 11,00 isbn 978-88-07-03091-8 In libreria da: luglio 2014 5 narratori Raquel Martos Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene... non è ancora la fine) copertina non definitiva Sei settimane di silenzio forzato. Un incubo, per chi come Carla Diaz non sta zitta un secondo. Chiacchierona compulsiva, Carla vive di parole, non solo per il bisogno di condividere i propri stati d’animo con chiunque le sia vicino, ma anche per professione, essendo una presentatrice radiofonica. Quando un’operazione alle corde vocali la costringe a restare zitta per ben sei settimane, per Carla – pessimista di natura – è la fine del mondo. Costretta a non parlare, ma incapace di restare in silenzio, tramite WhatsApp, email e note scritte a mano imparerà a comunicare con il mondo come non aveva mai fatto prima. E troverà infine la propria vera voce. l’autrice Raquel Martos, giornalista, scrittrice e soggettista, è nata a Madrid. Dopo una laurea in Scienze della comunicazione, ha collaborato con numerosi programmi radiofonici, ha lavorato come creativa in pubblicità e ha scritto testi per il teatro. Per molti anni è stata uno dei volti principali del celebre programma televisivo El Hormiguero su Antena 3. Il suo romanzo d’esordio, I baci non sono mai troppi (Feltrinelli, 2013), ha ottenuto un ottimo successo in patria e all’estero. ibacinonsonomaitroppi.it Twitter: RaquelMartos Traduzione di Enrica Budetta pag 272 euro 14,00 isbn 978-88-07-03092-5 In libreria da: giugno 2014 6 Dopo il successo di I BACI NON SONO MAI TROPPI il nuovo, appassionante romanzo di Raquel Martos. Carla, sei sempre pessimista, ti piace soffrire. È un meccanismo di difesa, per non restarci male se qualcosa va storto. Oddio, che teoria. È tremenda! Non siamo tutti ottimisti come te, che ripeti sempre che alla fine andrà tutto bene… È che alla fine andrà davvero tutto bene, Carla. E se non va bene… non è ancora la fine. Piano di lancio • Materiali punto vendita • Spazi espositivi dedicati • Booktrailer • Banner e newsletter promozionali • Recensioni • Attività su social media narratori Maurizio Maggiani I figli della repubblica Un’invettiva copertina non definitiva È in gioco il destino di una generazione, di una generazione venuta dopo il Secondo conflitto mondiale, cresciuta per essere sana, salda, e di solidi princìpi, benedetta dai genitori e benedetta dal mercato in via di espansione − dalla merenda preparata in casa al Buondì Motta. Maggiani chiama i suoi coetanei “beati”, e delle beatitudini stila l’elenco, come fosse la carta delle grandi promesse da mantenere. E poi arriva la svolta e la rivolta, arriva che i beati educano una nuova classe dirigente che però veste ancora la camicia della rivoluzione. Seguono dunque le maledizioni delle occasioni sprecate, dei tradimenti perpetrati e di quelli subiti, degli amori sbagliati e dei leader incensati. Quei “figli della repubblica” che avrebbero potuto essere la coscienza critica dei tempi nuovi sembrano perdersi in una sbornia cattiva e svegliarsi senza potere, e forse anche senza volere. Maggiani scrive e dice l’amara invettiva che ancora non era stata scritta e detta con tanta rabbiosa sofferenza, a conferma che i conti non sono stati ancora fatti, e che forse qualcuno, dei giovani che avanzano nell’incertezza, può farsi venire l’idea di prendere il testimone là dove è stato abbandonato. In fondo qui non è in gioco il passato, ma ciò che un certo passato ha lasciato e continua a lasciare nel nostro presente. L’AUTORE Maurizio Maggiani (Castelnuovo Magra, La Spezia, 1951) con Feltrinelli ha pubblicato: Vi ho già tutti sognato una volta (1990), Felice alla guerra (1992), màuri màuri (1996), Il coraggio del pettirosso (1995, premi Viareggio Rèpaci e Campiello 1995), La regina disadorna (1998, premi Alassio e Stresa per la narrativa 1999), È stata una vertigine (2002, premio letterario Scrivere per amore 2003, finalista premio Chiara), Il viaggiatore notturno (2005, premi Ernest Hemingway, Parco della Maiella e Strega), Mi sono perso a Genova. Una guida (2007), il cd con libro Storia della meraviglia. 12 canzoni e 3 monologhi (con Gian Piero Alloisio; 2008), Meccanica celeste (2010) e, nella collana digitale “Zoom”, Zafferano (2011). Il destino e la maledizione di una generazio ne. Il ritorno di Maurizio Maggiani alla scrit tura. E non a caso è un ritorno mediato dalla necessità di avere una voce, di partire dal la voce. Un’invettiva che si legge come se fosse detta a voce alta e che si ascolta con un forte senso della pagina scritta. In progetto un tour per molti teatri italiani. pag 64 euro 7,50 isbn 978-88-07-03093-2 In libreria da: maggio 2014 8 narratori Pino Cacucci Mahahual copertina non definitiva Il Messico è il paese dei contrasti estremi. E all’estremo di tutto, c’è Mahahual: dove finisce la penisola dello Yucatán, sorge questo paesino di mille abitanti, a pochi chilometri dalla frontiera con il Belize. Angolo di paradiso tra palme e mangrovie, di fronte ha la barriera corallina seconda al mondo per estensione, il Mar dei Caraibi e lo scorrere lento del tempo: siamo nello stato del Quintana Roo, che a nord vanta la celebre Cancún, mentre qui c’è l’opposto assoluto, non solo geografico, perché a Mahahual il cemento non ha ancora invaso la vista, tra casupole, palafitte e hotel con il tetto di palme. Ma un’insidia minaccia costantemente questi litorali: per un capriccio delle correnti oceaniche, la plastica vi arriva da tre continenti, e ogni mattina all’alba, una miriade di volenterosi la raccoglie dalle spiagge, rendendole splendidamente bianche e pulite per un altro giorno, in un incessante “mito di Sisifo”. Mari e terre ricchi di storia e leggende, dove i corsari ingaggiarono sfide mortali con i dominatori spagnoli, e i fieri maya non si lasciarono assoggettare da nessuno dei contendenti stranieri. Qui si narra di Gonzalo Guerrero che si schierò con gli indios, di Diego Grillo, il Mulatto, che si unì a Francis Drake per odio contro chi lo fece nascere schiavo, di Elvia Carrillo Puerto, indomita ribelle, che non attese la Revolución per affermare la propria libertà individuale e gli ideali di emancipazione collettiva. In appendice al libro, il racconto El Genovés, storia di pirati, corsari e guerrieri maya, ambientato nel diciottesimo secolo e in questi luoghi densi di eventi avventurosi. L’AUTORE Pino Cacucci (Alessandria, 1955) è giornalista, scrittore, traduttore e viaggiatore. Fra le sue opere ricordiamo Outland rock (Feltrinelli, 2007), Puerto Escondido (Interno Giallo, 1990) da cui Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo, La polvere del Messico (Feltrinelli, 1996; 2004) e Nessuno può portarti un fiore (Feltrinelli, 2012). Come in La polvere del Messico e Le balene lo sanno, Pino Cacucci ci invita a conoscere luoghi e storie di un Messico ancora inte gro, non massacrato dal turismo globale. Gli eroi, le eroine e i mari dove il tempo scorre più lento. A Mahahual si svolge da due anni un piccolo ma significativo festival letterario. pag 128 euro 12,00 isbn 978-88-07-03096-3 In libreria da: giugno 2014 9 narratori Davide Longo Il caso Bramard copertina non definitiva Il commissario Corso Bramard non esercita più da quando, quindici anni fa, un killer di cui seguiva le tracce ha ucciso e fatto sparire la moglie Michelle e la figlia Martina. Per lui, come suole ripetere, “non c’è nessuna vita adesso” ma coltiva, con lucida e quasi quieta determinazione, l’ossessione di trovare il suo nemico. Le montagne (quelle delle Alpi occidentali fra Piemonte e Francia) sembrano porgergli il clima di crudezza e silenzio che alberga dentro di lui. Gli amici di sempre sanno e fin dove possono collaborano, soprattutto il commissario Arcadipane che da anni tiene monitorate violenze non dissimili da quelle già note a Bramard, dove compaiono sempre lettere scritte con una Olivetti del 1972 e i versi di una canzone di Leonard Cohen. Poi un indizio fondamentale, e la presenza del nemico diventa voce, invito, appuntamento, sfida. Sulle tracce di un nemico, di un fantasma, di una vendetta. Dentro il passato, dentro il male, dentro l’ambiguità della bellezza. pag 224 euro 15,00 isbn 978-88-07-03094-9 In libreria da: maggio 2014 10 “Immaginate di perdere ciò che avete di più caro a causa di un errore che avete commesso nel fare ciò che pensavate di saper fare meglio di chiunque altro. Che ne sarà di voi? Solitudine, disperazione, alcol, il suicidio, la pazzia. Forse. Ma se si insinuasse in voi il tarlo che la partita non è ancora chiusa? Che nonostante tutto una risposta, un disegno, un colpevole (oltre a voi) devono essere portati alla luce? E se per vent’anni vi arrivassero delle lettere fatte di pochi enigmatici versi di una canzone a ricordarvelo? Allora, se aveste anche la barba, la schiena a triangolo di un rocciatore e nessuna intenzione di usare il pettine, sareste Corso Bramard.” “Corso Bramard ha avuto due vite, insomma, e la cerniera tra le due è il 1985, l’anno in cui la moglie e la figlia sono state rapite e uccise dal killer su cui stava indagando. Questo è l’episodio che ha fatto del primo Bramard il secondo Bramard. Ma Bramard ha continuato ad avanzare, come una radice che trova una maniera contorta e solo sua di procedere tra due sassi.” Piano di lancio • Materiali punto vendita • Spazi espositivi dedicati • Banner e newsletter promozionali • Attività di ufficio stampa • Attività sui social media narratori Valentina Camerini Il secondo momento migliore copertina non definitiva Alberto Kauffmann scrive “Virginia ti amo” sul muro della scuola. Virginia non lo ama, ma lui diventa popolarissimo perché per scrivere su quel muro cade, finisce al pronto soccorso ed è anche punito dall’autorità scolastica. Il bello è che questa punizione – aiutare Emilio, un compagno malato di tumore al cervello a cui piace farsi chiamare Bronson – diventa un’avventurosa amicizia, giacché Emilio è una vera risorsa, una miracolosa fontana di vitalità, un compagno di strada irrinunciabile. Dopo gli esami, l’estate si apre con il viaggio europeo su cui i due amici hanno tanto favoleggiato ma Emilio/Bronson non ce la fa. Ha bisogno di cure. Alberto tracrive sul fedele taccuino tutte le avventure, sognate e vissute. Al ritorno lo aspetta l’amore di Virginia. Emilio non vuol fare l’università e continua a frequentare l’amico che ha cominciato a lavorare per una casa editrice. Quando Alberto è incaricato di accogliere uno scrittore importante, il greco e asociale Achilleus, Emilio si autoinvita alla cena di lavoro. È un successo. Non solo. Bronson fa sì che la pubblicazione del secondo romanzo di Achilleus sia barattata con l’assunzione di Alberto. Virginia rimane incinta. All’improvviso e senza alcuna premeditazione Emilio decide di partire per la Nuova Zelanda e tutto, pezzo per pezzo, pare precipitare: Virginia e Alberto sembrano incapaci di vivere senza le risorse vitali del loro grande amico. Alla ricerca di un indirizzo di Emilio, si scopre che in verità non è mai partito. È in ospedale in fin di vita, tra flebo, tubi per l’ossigeno e dottori. Un’infermiera si avvicina ad Alberto e gli consegna la lettera che il giovane paziente le aveva affidato: “Alberto, la vita è piena di cose belle là fuori. Dobbiamo prenderci il bello e dobbiamo prendercelo noi, perché nessuno verrà a darcelo”. L’AUTRicE Valentina Camerini nasce e vive a Milano. Durante gli studi universitari comincia a lavorare nel mondo dell’editoria, collaborando con riviste di moda. Poi dalle pagine patinate passa a quelle scritte e inizia a sceneggiare fumetti per la Walt Disney. Nel settembre 2011 è uscito per Mondadori il suo libro Ci sei solo tu e poi, sempre per lo stesso editore, Le storie del sorriso (2012, in più volumi) e Destinazione One Direction (2013). Con Kowalski ha pubblicato Manuale d’amore per ragazze postmoderne (2012), con Feltrinelli il romanzo Il secondo momento migliore (2014). “La vita è piena di cose belle, là fuori. Dob biamo prenderci il bello e dobbiamo pren dercelo noi, perché nessuno verrà a darcelo.” Una trama coinvolgente, di grande impat to. Una storia di amicizia che è un tenero inno alla vita, al coraggio di realizzare i so gni. Come in Noi siamo infinito di Stephen Chbosky, siamo di fronte alla freschezza e alla leggerezza, alla capacità di passare dal la comicità alla commozione. Sullo sfondo, lo spettro della malattia e della morte che però sono sconfitte dalla forza dei senti menti. pag 288 euro 15,00 isbn 978-88-07-03095-6 In libreria da: maggio 2014 12 narratori Ilva Fabiani Le lunghe notti di Anna Alrutz copertina non definitiva A quasi settant’anni dalla morte, Anna Alrutz, che in vita è stata una braune Schwester, una delle infermiere specializzate volute da Hitler, non è che un fantasma, una voce senza corpo che vive e rivive brandelli della sua breve esistenza. Primogenita di una ricca famiglia borghese, il padre medico, la madre elegante e colta ma di salute cagionevole, Anna ha trascorso un’infanzia serena. Per via della malattia polmonare cronica della madre e della sorella, tutte le estati della famiglia Alrutz si sono svolte nella stessa amena località termale, Bad Salzgitter. Lì Anna ha conosciuto Helene, l’amica di tutta la vita, e il pastore Rudinski, il suo primo amore impossibile. Ma Bad Salzgitter è anche il luogo dove si è formato il suo carattere, insolitamente forte, ossessionato dall’ordine e dalla disciplina. Nel 1927, dopo la morte della sorella, contravvenendo al volere della famiglia, lascia Medicina per iscriversi alla nuova scuola per infermiere e, dopo tre anni di un’educazione ai limiti della tortura fisica e psicologica, diventa una braune Schwester. Richiamata a Gottinga dal suo ex professore, il ginecologo Hartmann, Anna diventa la sua assistente personale e svolge con lui un compito molto particolare, voluto per decreto da Hitler: si devono occupare di sterilizzare il più alto numero di donne, per “purificare” la futura razza ariana. Anna si giustifica pensando il suo lavoro in termini più elevati di benessere sociale ma quando nella clinica viene ricoverata Helene, la sua amica più cara, si ribella al ruolo di aguzzina e cospira per liberare le sue pazienti. L’inganno viene scoperto e Anna patisce tutto l’orrore e il fallimento della sua condizione. L’AUTRicE Ilva Fabiani è nata ad Ascoli Piceno nel 1970. Dopo la laurea in Filosofia con una tesi su Hegel, si è trasferita in Germania svolgendo lavori di ricerca su diversi autori, fra cui Giordano Bruno, Giorgio Bassani e Beppe Fenoglio. Attualmente è docente di Lingua italiana all’Università di Gottinga. Le lunghe notti di Anna Alrutz, frutto di tre anni di ricerca in archivi pubblici e privati, è il suo primo romanzo con cui ha vinto l’edizione 2013 del concorso nazionale di narrativa ilmioesordio, aggiudicandosi anche il premio della critica Scuola Holden per l’opera più originale e il premio community ilmiolibro, assegnato dai lettori. Germania 1933. Anna Alrutz ha appena ventisei anni ed è una cosiddetta braune Schwester, un’infermiera del Terzo Reich che esegue le sterilizzazioni di donne por tatrici di malattie ereditarie. Nell’inferno della sua funesta vicenda umana si annida una storia di amicizia e di solidarietà fem minile. Una storia d’amore, in uno dei pe riodi più bui del nostro passato. pag 224 euro 16,00 isbn 978-88-07-03101-4 In libreria da: maggio 2014 13 narratori Juan Gabriel Vásquez Le reputazioni Traduzione di Elena Liverani copertina non definitiva Javier Mallarino, disegnatore satirico che per quarant’anni ha fustigato la classe politica colombiana, si appresta a ricevere l’omaggio alla carriera tributatogli proprio dal governo. È la celebrazione del suo potere assoluto, del privilegio di poter orientare il corso della storia filtrando le versioni ufficiali, di poter smascherare semplicemente attraverso la deformazione dei tratti somatici la vera natura e le reali intenzioni dei politici. Ma quando un ricordo del passato, troppo sbiadito per poter offrire certezza, si insinua nel tempo del racconto, Javier Mallarino si ritrova a dover fare i conti con una memoria fallace e fragile, tanto quanto lo è la costruzione della reputazione, con una storia da ricostruire, con l’inquietudine che anche il passato possa continuamente cambiare. Come la storia, che non è solo quella raccontata dal potere, ma anche quella che la letteratura sa far rivivere, insieme alle amare riflessioni sull’insolubile conflitto tra vita privata e immagine pubblica. L’AUTORE Juan Gabriel Vásquez è nato a Bogotá nel 1973. Scrittore sudamericano di primissimo piano, tradotto in sedici lingue, ha conseguito un grande successo internazionale di critica e di pubblico con i suoi romanzi: Gli informatori (Ponte alle Grazie, 2009), Storia segreta del Costaguana (Ponte alle Grazie, 2008), Il rumore delle cose che cadono (Ponte alle Grazie, 2012), con cui si è aggiudicato il premio Alfaguara 2011, l’English Pen Award 2012 e il premio Gregor von Rezzori-Città di Firenze 2013. “Juan Gabriel Vásquez è una delle nuove voci più originali della letteratura latinoamericana.” Mario Vargas Llosa “Che strana la memoria: ci consente di ri cordare ciò che non abbiamo vissuto.” Con Le reputazioni, Juan Gabriel Vásquez torna sulle sue ossessioni: il peso del passa to, gli equivoci della memoria e la maniera in cui le nostre vite si incrociano con il mon do della politica. Libro dell’anno per il quotidiano spagnolo “La Vanguardia”. “Il più impressionante dei suoi tanti talenti come romanziere è la sua capacità di dare alle descrizioni dei luoghi e del tempo una sorta di elettricità emotiva, spesso quasi con suspense.” Jonathan Franzen “Per chiunque abbia letto l’intera opera di Gabriel García Márquez ed è alla ricerca di un nuovo romanziere colombiano, Juan Gabriel Vásquez sarà una grande scoperta.” Colm Tóibín pag 160 euro 16,00 isbn 978-88-07-03097-0 In libreria da: giugno 2014 14 Traduzione di Nicola Rainò copertina non definitiva 1941, l’Estonia è comunista. Due cugini, l’intrepido Roland e il pavido Edgar, hanno disertato le file dell’Armata rossa per unirsi alle brigate partigiane dei Figli della foresta e opporsi all’occupazione dei russi. Ma all’arrivo dei nazisti, che prendono possesso delle terre e cacciano i nazionalisti estoni, le strade dei due giovani si separano: Roland, devastato dalla morte misteriosa di Rosalie, l’amore della sua vita, viene rinchiuso in un campo di lavoro, mentre Edgar, ritrovata la moglie che non ama, finisce per assumere una nuova identità: diventa Eggert, fedele collaborazionista dei nazisti. 1963. L’Estonia è di nuovo sovietica. I vecchi partigiani del regime tedesco sono braccati per fare pulizia nel paese. Il compagno Parts è incaricato di scrivere una cronaca dei misfatti dell’occupazione nazista per glorificare il regime al potere. Ma durante le sue ricerche s’imbatte in un diario compromettente, che sembra essere appartenuto a Roland. Il lettore capisce ben presto che dietro il nome di Parts si nasconde Edgar l’opportunista, che ancora una volta ha cambiato casacca. La verità finirà per deflagrare? Occupazione, resistenza e collaborazione sono le molle di questo romanzo potente, ambientato in un’Estonia invasa a turno dai sovietici e dai nazisti. Per rispondere al vagare della storia, ciascun personaggio dovrà scegliere un campo, un cammino. Roland, il giusto, combatte senza tregua l’invasore; suo cugino Edgar, un vero camaleonte, sposerà successivamente l’ideologia al potere. Ma chi sarà il vincitore di questa lotta accanita? L’AUTRicE Sofi Oksanen è nata nel 1977 in Finlandia, ma è di origine estone. Scrittrice e drammaturga, ha esordito nel 2003 con Le vacche di Stalin (Guanda, 2012), finalista al Runeberg Award. Con La purga (Guanda, 2010) ottiene un grande successo internazionale, con più di un milione di copie vendute nel mondo e raccogliendo una serie di riconoscimenti importantissimi come il Nordic Council Literary Prize, il Finlandia Award, il Runeberg Award, il Prix Femina e l’European Book Prize. Quando i colombi scomparvero è il suo terzo romanzo. Uscito per la casa editrice Like, con più di centomila copie vendute è il libro più venduto del 2012 in Finlandia. È in pubblicazione in ventitré lingue. Una scrittura e un respiro che ricorda i gran di classici russi. Una vicenda indimenticabile di occupazio ne, resistenza e collaborazione durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Uno stile magistrale. Una trama impeccabile. pag 336 euro 18,00 isbn 978-88-07-03098-7 In libreria da: maggio 2014 15 narratori Sofi Oksanen Quando i colombi scomparvero narratori Leila Guerriero Una storia semplice Traduzione di Vittoria Martinetto copertina non definitiva Quello di Leila Guerriero non è un libro di finzione, ma di ciò che si chiama nuovo giornalismo o giornalismo letterario e racconta una storia vera. Non è una storia estrema, né di eroismo, né di deriva, né di coraggio. È la storia semplice di un uomo che insegue un sogno e per farlo è capace di ipotecare anni di vita e di risparmi. La cosa curiosa è che il sogno di quest’uomo comune è tutt’altro che straordinario: si tratta di vincere una gara di ballo, diventare campione di malambo, una danza folcloristica praticata tradizionalmente dai gauchos dell’Argentina, che dura cinque minuti ma richiede la preparazione fisica e psicologica di un atleta centometrista. Tutto si svolge a Laborde, una cittadina come tante altre, perduta nell’immensità della pampa e riguarda una comunità ristretta dove, però, il campione di malambo assume i contorni di un eroe olimpico. Guerriero decide di capire fino in fondo i meccanismi di questo microcosmo e dei personaggi, a tratti inverosimili, che lo popolano, trascinando il lettore, a forza di suspense e coups de théâtre, in un reportage capace di emozionare come un romanzo. “Hanno ventuno, ventidue, ventitré anni. Aspirano ad avere, sul palcoscenico, ma anche fuori dal palcoscenico, gli attributi che si suppone siano attributi dei gauchos – austerità, coraggio, orgoglio, sincerità, franchezza – ed essere rudi e forti per affrontare i colpi. Che sono sempre, come già furono, parecchi.” L’AUTRicE Leila Guerriero nasce a Junín, in provincia di Buenos Aires, nel febbraio 1967. Ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1991, per il quotidiano argentino “Página/12”. Da allora i suoi testi sono apparsi su “La Nación” e “Rolling Stone” in Argentina; “El País” e “Vanity Fair” in Spagna; “El Malpensante” e “SoHo” in Colombia; “Gatopardo” ed “El Universal” in Messico; “Etiqueta Negra” in Perú; “Paula” ed “El Mercurio” in Cile; “Granta” in Gran Bretagna; “Lettre Internationale” in Germania e Romania; “Internazionale” in Italia, e su molte altre testate. Nel 2010 il suo testo El Rastro en los huesos, pubblicato su “El Pais Semanal” e sul “Gatopardo”, ha ricevuto il premio cemex-fnpi, dall’omonima fondazione creata da Gabriel García Márquez. I suoi lavori sono stati inclusi nelle antologie Mejor que ficción (Anagrama, 2012) e Antologia de crónica latinoamericana actual (Alfaguara, 2012). Nel 2013 ha vinto il premio González-Ruano di giornalismo, concesso dalla fondazione mapfre. In Italia ha pubblicato Suicidi in capo al mondo (Marcos y Marcos, 2005). Festival Nacional de Malambo de Laborde, Argentina, 2012. Leila Guerriero racconta, con una distanza così intima da risultare implacabile, l’epica di un uomo comune, la storia di Rodolfo González Alcántara, gla diatore tragico che si prepara a un momen to d’immensa solitudine dove sa che potrà vincere o perdere tutto. “Il giornalismo di Leila Guerriero è quello dei migliori redattori del ‘New Yorker’, per trovare un livello di eccellenza paragonabi le: implica un lavoro rigoroso, una ricerca estesa e uno stile di precisione matemati ca.” Mario Vargas Llosa pag 112 euro 12,00 isbn 978-88-07-03099-4 In libreria da: maggio 2014 16 narratori Arnon Grunberg Il libero mercato dell’amore Traduzione di Franco Paris copertina non definitiva Roland Oberstein, quarantun anni, padre e felicemente divorziato, sa bene come va il mondo. Docente universitario di Economia, sa che il libero mercato regna sovrano, soprattutto in amore. Tutto ruota intorno alla scarsità, al gioco di domanda e offerta. Il mondo concepito da Roland Oberstein ha una sua logica evidente e sembra privo di sentimenti come la colpa, la gelosia, il risentimento e il romanticismo. Quando ha ottenuto un incarico a Fairfax, Stati Uniti, Oberstein ha lasciato la moglie e il figlio di cinque anni, per andare a vivere in un hotel. In Olanda è rimasta anche la sua nuova fiamma, che a volte lo chiama sconsolata. Tutto cambia quando in un momento di debolezza Oberstein acconsente a una richiesta dell’ex moglie che lo vorrebbe almeno un semestre l’anno in Olanda per aiutarla nell’educazione del figlio. Per sei mesi l’anno darà lezioni di economia alla facoltà di Legge di Leida e niente sarà più come dovrebbe essere. Il meccanismo ben oliato della sua vita si inceppa. L’Olanda, e più in generale l’Europa, la terra che Roland trovava profondamente decadente e corrotta lo irretisce e lo travolge, dal punto di vista professionale e personale, e la sua fine è ingloriosa, dato che il libero mercato non è benefico al punto da porgere la mano a un perdente. L’AUTORE Arnon Grunberg (Amsterdam, 1971) scrive anche sotto lo pseudonimo Marek van der Jagt. Dopo una gioventù difficile viene espulso dal liceo all’età di diciassette anni. A diciannove mette su una piccola casa editrice di “letteratura tedesca non ariana”. A ventitré anni debutta con il romanzo autobiografico Lunedì blu (Feltrinelli UE, 2011) e vince i premi Anton Wachter Prize e l’Orecchia d’oro come miglior romanzo esordiente. Sono seguiti: Comparse (Mondadori, 2000), Storia della mia calvizie (Feltrinelli UE, 2008), Dolore fantasma (Instar Libri, 2004), Gstaad 95/98 (Instar Libri, 2004). Nel 2007, con Il maestro di cerimonie (Feltrinelli, 2009), è il primo autore a vincere i due premi letterari olandesi più prestigiosi: il Gufo d’oro e il premio Libris. Oggi Grunberg vive e lavora a New York, e oltre a dedicarsi ai suoi romanzi, scrive saggi, racconti e sceneggiature. Inoltre collabora con testate prestigiose quali “The New York Times”, “Tages-Anzeiger”, “Süddeutsche Zeitung” e “Bookforum”. Divertente e graffiante, Arnon Grunberg propone numerose variazioni sul tema del libero mercato e del gioco, dell’amore proi bito e del piacere perverso, del tradimento e dell’abuso di potere, e costruisce un ro manzo dove vige la pena anche laddove non sembra esserci colpa. “Quasi nessuno degli scrittori viventi pos siede un morso così potente, impossibile non uscirne dilaniati.” Mauro Covacich, Corriere della Sera pag 400 euro 20,00 isbn 978-88-07-03102-1 In libreria da: giugno 2014 17 FOX CRIME William McIlvanney Il caso Tony Veitch Le indagini di Laidlaw Traduzione di Alfredo Colitto copertina non definitiva Nel pronto soccorso del Victoria Infirmary di Glasgow, i medici hanno fretta. Ci sono malati di ogni genere, chi ha tempo di occuparsi dell’agonia di un barbone alcolizzato? Ma Eck Adamson continua a ripetere il nome dell’ispettore Jack Laidlaw, finché qualcuno si decide a dargli retta. Le ultime parole di Eck, così come il biglietto che mette in mano all’ispettore giunto al suo capezzale, sembrano il delirio di un moribondo, ma sono più che sufficienti per solleticare il fiuto investigativo e il senso di giustizia di Laidlaw, esacerbati dall’indifferenza generale. Mentre lui indaga su questa pista e sulla misteriosa scomparsa di uno studente universitario di nome Tony Veitch, un altro decesso provoca ben più clamore in città: un noto sicario della malavita è stato accoltellato, cosa che lascia presagire una lunga scia di vendette tra bande rivali e che spinge la polizia a concentrare tutti i propri sforzi su questo caso. Ma Laidlaw non ci sta. In una Glasgow di stretta osservanza calvinista, lui crede ancora nella sua religione laica, quella per cui l’unica strada verso la redenzione passa attraverso la giustizia e la cura per il prossimo, chiunque esso sia. Compresi gli ubriaconi senzatetto. Contro lo scetticismo di tutti, prosegue cocciutamente le sue indagini, finché la verità non verrà finalmente a galla. L’AUTORE William McIlvanney (Kilmarnock, 1936) è uno dei maggiori scrittori scozzesi contemporanei. Figlio di un minatore, si è laureato all’Università di Glasgow e per quindici anni ha fatto l’insegnante d’inglese prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. È autore di romanzi, poesie, saggi e articoli giornalistici grazie ai quali ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Tra i suoi romanzi, The Big Man (Tranchida, 2003) ha avuto una trasposizione cinematografica con protagonista Liam Neeson e musiche di Ennio Morricone. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1983 e premiato con il prestigioso Crime Writers’ Association Macallan Silver Dagger for Fiction, Il caso Tony Veitch è il secondo volume della serie con protagonista l’ispettore Jack Laidlaw, iniziata con Come cerchi nell’acqua (Feltrinelli, 2013). foxcrime.feltrinelli.it williammcilvanney.com L’ispettore Laidlaw è tornato. Più eccentrico, taciturno e determinato di prima. “Se quest’anno avete tempo per leggere soltanto un giallo, deve assolutamente es sere questo.” The Guardian “McIlvanney è il cantore della Scozia ope raia.” Il Venerdì di Repubblica “La trilogia di McIlvanney è uno dei più raf finati esempi di letteratura moderna, della stessa classe di Chandler e Simenon.” The Spectator pag 272 euro 12,50 isbn 978-88-07-02015-5 In libreria da: maggio 2014 18 Traduzione di Michele Martino INDIES Robert Penn Warren Tutti gli uomini del re copertina non definitiva Anni trenta. Willie Stark, un giovane di origini contadine, diventa quasi per caso governatore di un non nominato stato del Sud e promulga una serie di riforme populiste che migliorano le condizioni di vita delle classi disagiate. A narrare la vicenda è il giornalista Jack Burden che, affascinato dalla personalità di Stark e vittima del senso di colpa per le sue origini aristocratiche, ne diviene il più fedele e spregiudicato collaboratore. Il tragico evolversi dei fatti porta Burden a mettere in discussione la sua convinzione che nessuno può essere considerato responsabile per le conseguenze di un’azione nel caotico manifestarsi della storia. Tutti gli uomini del re è un classico della letteratura americana da troppo tempo assente dalle librerie italiane. Vincitore del premio Pulitzer nel 1947, considerato il miglior romanzo politico americano e oggetto di due riduzioni cinematografiche, nel 1949 (tre Oscar) e nel 2006 (remake con Sean Penn e Jude Law), si ispira alle vicende del governatore della Louisiana Huey Long che, durante gli anni trenta, giunse al potere con un programma populista e progressista ma finì col rivelarsi un politico autoritario e corrotto. Affresco storico e metafora politica caratterizzata da temi universali come lo scontro di classe e la perdita dell’innocenza, la disillusione ideologica e il dramma psicologico, Tutti gli uomini del re, a quasi settant’anni dalla pubblicazione, conserva intatta tutta la sua forza e attualità. L’AUTORE Robert Penn Warren (1905-1989) è una figura di spicco nel panorama letterario statunitense. Primo poeta laureato del suo paese, è stato anche l’unico ad aver vinto il Pulitzer sia per la narrativa (nel 1947 con Tutti gli uomini del re) sia per la poesia (due volte: nel 1958 con Promises: Poems 1954-1956, e nel 1979 per Now and Then). Il più grande romanzo politico americano del Novecento. “Il fatto che Willie Stark sia entrato nella memoria letteraria collettiva insieme al capitano Achab, Huckleberry Finn, Jay Gatsby, Holden Caulfield, Harry Angstrom e pochi altri testimonia il valore eterno di Tutti gli uomini del re.” Joyce Carol Oates “Una lettura vitale, un romanzo così carico di tensione narrativa e immaginario poetico da sovrastare ogni altra pubblicazione.” The New York Times pag 560 euro 20,00 isbn 978-88-07-04106-8 In libreria da: luglio 2014 19 varia copertina non definitiva Un grande amore in Paradiso. La creazione dell’Inferno (prima) e della Terra (poi), secondo il “progetto” dell’architetto Jehovah. La trasformazione del più terribile dei demoni (che in realtà è un “povero diavolo”) in essere umano per sfuggire a Lucifero e il suo rocambolesco viaggio nel mondo degli uomini. Un fantasy per giovani e adulti, in cui si bilanciano abilmente toni epici, temi filosofici, suspense e umorismo. John Peter Sloan I diari degli angeli Siamo in Paradiso, prima della “Divisione” fra angeli e demoni: gli angeli Gahan e Dhalissa sono innamorati e felici, anche se lui è insofferente per il troppo tempo che lei passa a lavorare al grande “progetto” con l’architetto Jehovah, mentre lei non approva gli amici di lui. Per il suo “progetto” però, Jehovah ha bisogno di un nemico, perché non può esistere il Bene senza il Male. La potenza divina scaraventa allora una schiera di angeli “a Sud”, fuori dal Paradiso, creando una barriera di fuoco che non potranno mai più oltrepassare. Gahan fa parte del gruppo di demoni condannati all’esilio: non vedrà mai più Dhalissa? Millenni dopo, ritroviamo Gahan nella parte del Tristo Mietitore, dimentico del passato e del suo amore, in un paesaggio dominato dalla desolazio- ne e dall’oblio. Il demone si sfoga in un diario contro i ritmi massacranti di lavoro a cui lo costringe il suo capo, condendolo di insulti e battutacce contro di lui. Quando quelle pagine finiscono nelle mani di Lucifero, la sua ira si ripercuote immediatamente sulla Terra, causando catastrofi naturali e provocando il deflagrare delle più grandi guerre della Storia. Per sfuggire alla terribile punizione che lo aspetta, Gahan è costretto a rifugiarsi sulla Terra dove però lo seguono due terribili inviati infernali: Sucuba e Mercabor. In una fuga rocambolesca il demone si nasconde allora nell’hotel dove alloggia la rockstar del momento, che si scopre essere una reincarnazione di Gesù: questi, insieme a Dhalissa, giunta dal Cielo per aiutare il suo amato, permette a Gahan di essere riaccolto in Paradiso. pag 208 euro 15,00 isbn 978-88-07-49166-5 In libreria da: maggio 2014 20 Il romanzo di John Peter Sloan autore che ha venduto mezzo milione di copie, inventore del popolarissimo e innovativo metodo per l’apprendimento dell’inglese e personaggio televisivo. John Sloan scatena la propria fantasia nella sua prima opera di fiction, ricca di personaggi memorabili e dialoghi esilaranti, in perfetto equilibrio tra i toni brillanti della commedia e quelli epici del fantasy. Piano di lancio • Materiali di comunicazione per il punto vendita • Spazi espositivi dedicati • Speciale campagna autore online • Banner e newsletter promozionali • Attività di ufficio stampa • Attività sui social media John Peter Sloan, di Birmingham, è autore, attore e insegnante di inglese. Il suo innovativo metodo didattico per l’insegnamento dell’inglese agli italiani diventa così popolare da essere trasformato in uno spettacolo, Culture Shock, seguito da Zelig in English. Dopo l’enorme successo di Instant English, uscito per Gribaudo nel 2010, escono i fortunati English in viaggio e Instant English 2 (Gribaudo, 2011). Intanto John apre a Milano una scuola di inglese che porta il metodo in aula e prosegue con una prolifica produzione: gli audiolibri Impara l’inglese con John Peter Sloan (Salani, 2011-2012), la serie di dvd Speak Now! (in edicola con “la Repubblica”, 2011), Lost in Italy. Impara l’inglese ridendo (Mondadori, 2012), i 4 volumi di Cantaenglish con cd audio e dvd (I Libri di Sony Music, 2012), English al lavoro (Mondadori, 2013). Nel 2012 nasce anche la App English now! e John torna nei teatri italiani con I am not a penguin. Nel 2014 John Peter Sloan aprirà un locale in una zona nevralgica di Milano, sarà presente in edicola con un progetto legato a un importante quotidiano nazionale e condurrà un programma tv per l’insegnamento dell’inglese ai ragazzi. Il suo sito internet è www.johnpetersloan.com VARIA Eva Cantarella Anche Catone scriveva ricette I greci, i romani e noi copertina non definitiva Con il progressivo venir meno della conoscenza della cultura e della lingua dei greci e dei romani viene meno anche il piacere di “frequentarle”. Perché questo piacere non diventi appannaggio di un gruppo di privilegiati, Eva Cantarella ha intrapreso da qualche anno un’opera di appassionata e intelligente divulgazione: ha raccontato come greci e romani vivevano i sentimenti dentro e fuori la famiglia, e così facendo ha messo in luce differenze e continuità rispetto alla nostra cultura. Sono frammenti di vita vissuta che, fermati sulla pagina senza tentativi di spiegazione, senza ipotesi storiografiche, senza una successione cronologica, offrono il ritratto vivo e palpitante di uomini e donne a noi vertiginosamente vicini, i cui sogni, paure, speranze, aspettative, desideri sono spesso gli stessi che attraversano la mente e il cuore di noi che li guardiamo da una distanza di quasi duemila anni. L’AUTRicE Eva Cantarella ha insegnato Diritto romano e Diritto greco all’Università di Milano ed è global professor alla New York University Law School. Tra le sue opere ricordiamo: I supplizi capitali. Origine e funzioni delle pene di morte in Grecia e a Roma (1991, 2005), Il ritorno della vendetta. Pena di morte: giustizia o assassinio? (2007), I comandamenti. Non commettere adulterio (con Paolo Ricca; 2010), “Sopporta, cuore...”. La scelta di Ulisse (2010). Per Feltrinelli ha pubblicato Passato prossimo. Donne romane da Tacita a Sulpicia (1996), Itaca. Eroi, donne, potere tra vendetta e diritto (2002, premi Bagutta e Fort Village), L’amore è un dio. Il sesso e la polis (2007, premio Città di Padova per la saggistica; “AudiolibriEmons Feltrinelli”, 2011); per Feltrinelli Dammi mille baci. Veri uomini e vere donne nell’antica Roma (2009), L’ambiguo malanno. Condizione e immagine della donna nell’antichità greca e romana (2010), l’edizione rivista de I supplizi capitali (2011), Pompei è viva (con Luciana Jacobelli; 2013) e ha tradotto Le canzoni di Bilitis (2010) di Pierre Louÿs. Nella collana digitale “Zoom” è uscito L’aspide di Cleopatra (2012). In questo nuovo libro, Eva Cantarella riu nisce i testi pubblicati ogni settimana sul “Corriere della Sera”, dedicati ai più diversi aspetti della vita pubblica e privata nell’an tichità classica: cibo e banchetti, bellezza e cura del corpo, giochi e sport, superstizione e magia, politica e diritto, nascita e morte… pag 176 euro 15,00 isbn 978-88-07-49167-2 In libreria da: maggio 2014 22 VARIA Raimonda Lanza di Trabia Ottavia Casagrande Mi toccherà ballare L’ultimo principe di Trabia copertina non definitiva Aggettivi come “stravagante”, “eccentrico” ed espressioni come “fuori dai canoni”, “sopra le righe” trasmettono solo in parte la vertigine, la passione, la furia con cui Raimondo Lanza Branciforte principe di Trabia, appartenente a una delle più antiche, nobili e facoltose famiglie di Sicilia, ha preso a morsi i suoi trentanove anni (1915-1954): combatte in Spagna, è compromesso con i fascisti ma poi aiuta i partigiani, caccia la tigre, dalla vasca da bagno della sua suite all’Hotel Gallia di Milano compra e vende calciatori, si batte a duello, partecipa a corse automobilistiche, organizza feste da Mille e una notte; è amico dello scià di Persia e di Tomasi di Lampedusa, di Aristotele Onassis e di Luchino Visconti, di Gianni Agnelli e di Robert Capa; ama Edda Ciano, Susanna Agnelli, Rita Hayworth e infine sposa Olga Villi. Sulla sua vita si è detto molto e – qualcuno ha scritto – spesso senza reale cognizione di causa. Ma da una vecchia valigia sono ora emersi appunti, documenti, lettere, fotografie, tutto materiale inedito che ha colmato i vuoti, chiarito i nessi, precisato i rapporti, illuminando di una luce nuova testimonianze e racconti di chi Raimondo lo ha conosciuto. Alla fine, la morte dell’ultimo principe di Trabia e la rovina finanziaria della sua famiglia risultano oscuramente legate al trionfo della mafia in Sicilia e al suo radicarsi nei palazzi del potere. E, nonostante le ingiustizie che alimentava, resta il rimpianto per un mondo dorato imploso – fortune giocate, ville e palazzi perduti, ricchezze disperse –, per un fulgore abbagliante che ha bruciato ogni cosa attorno a sé. Le AUTRici Raimonda Lanza di Trabia è nata nel 1955. Non ha mai conosciuto suo padre. Ottavia Casagrande (Milano, 1978), dopo aver conseguito un ba in Drama and Theater Arts presso il Goldsmiths College di Londra, ha lavorato nel teatro e nel cinema. A quasi mezzo secolo dalla sua tragica fine, è la figlia Raimonda – insieme alla nipote Ottavia – a scavare nel passato di Raimon do Lanza di Trabia, uomo fascinoso e scape strato, vorace ed eccessivo, che ha cercato di sublimare un’incontenibile angoscia di morte in un’altrettanto incontenibile bra mosia di vita. pag 232 euro 16,00 isbn 978-88-07-49168-9 In libreria da: maggio 2014 23 VARIA Marco Pesatori Urano e la cerimonia del tè Dialettiche e intrecci dei tre simboli fondamentali dell’astrologia contemporanea: Urano, Nettuno e Plutone copertina non definitiva Urano, Nettuno e Plutone si trovano nel fondo del Sistema solare: oscuri e misteriosi, sfuggenti, nascosti – l’unico visibile senza cannocchiale è Urano –, rappresentano una sfida irresistibile per chi è attratto dall’indagine profonda. Sono infatti portatori di un messaggio che ha a che fare con i luoghi meno accessibili alla coscienza del singolo: l’anima, l’inconscio, i meccanismi nervosi, le risposte istintive, un’interiorità che a volte limita, confonde e travolge. Ma proprio perché è a partire da quei luoghi, e da quei momenti, che nel corso della vita conquistiamo – sia pure faticosamente – una consapevolezza via via più piena, conoscere gli aspetti formati dai tre pianeti nel tema di nascita individuale, in una triangolazione che alla fine li rende quasi una cosa sola, significa incamminarsi verso una progressiva conquista di senso che dal singolo si riverbera sulla collettività. Nei riguardi di Urano, Nettuno e Plutone l’astrologia contemporanea ha spesso peccato di meccanicità interpretativa, svuotandone e banalizzandone il messaggio. Pesatori, al contrario, sonda ed esplora con rigorosa raffinatezza: il punto di partenza è la cerimonia del tè, usata come metafora per scandire le funzioni dell’essere – Plutone-energia vitale, Nettuno-forma, Urano-azione dinamica concreta – che nel linguaggio dell’astrologia contemporanea sono associate alle simbologie dei tre pianeti lenti. La riflessione procede lungo un doppio binario – da una parte i meccanismi del carattere degli individui, dall’altra quelli della società che gli individui costruiscono – e offre al lettore, anche al meno esperto, la possibilità di un punto di vista originale da cui scoprirsi parte di un tutto in continuo movimento. L’AUTORE Marco Pesatori è nato a Milano, sotto il segno del Cancro. È laureato in Storia della critica d’arte con una tesi sul movimento dada. Studioso di astrologia, pratica la disciplina dello Zodiaco oltre la lettera della semplice conoscenza tecnica e interpretativa, e soprattutto di un certo uso corrente che la impoverisce, limitandone le potenzialità e banalizzandola. Dal 2002 cura la rubrica astrologica di “D di Repubblica”, e collabora con Rai Radio 2. Con Feltrinelli ha pubblicato: 2012. Visioni e previsioni sul nuovo anno. Segno per segno e 2013. La rinascita dopo l’apocalisse. Segno per segno (pubblicati anche, segno per segno, nella collana digitale “Zoom”). Urano, Nettuno e Plutone sono pianeti “ge nerazionali”. Vale a dire che dalla loro po sizione dipendono le caratteristiche collet tive di intere generazioni. Su questa base era necessaria una riconsiderazione dei tre pianeti lenti, fuori dai luoghi comuni nei quali la stessa astrologia li ha impastoiati. Attraverso l’allusione alla pace e all’armo nia della cerimonia del tè, Pesatori illumina di luce nuova la fisionomia di Urano, Pluto ne e Nettuno – una delle questioni più affa scinanti dell’astrologia moderna. pag 144 euro 16,00 isbn 978-88-07-49169-6 In libreria da: giugno 2014 24 VARIA Carlo Mazzacurati Medici con l’Africa Con scritti di Niccolò Ammaniti, Ilvo Diamanti, Niccolò Fabi, Marco Paolini, Claudio Piersanti, Paolo Rumiz, don Luigi Mazzuccato copertina non definitiva Il film, girato nel 2012 in Mozambico e Uganda da Carlo Mazzacurati, testimonia l’attività del cuamm in Africa, che da sessant’anni continua a lasciare vivissima traccia di sé negli ospedali che apre e che avvia per creare servizi sanitari efficienti e compatibili con le realtà locali. Un aspetto decisivo del documentario è quello della formazione del personale medico e paramedico. Si parla degli uomini e delle donne che, mossi da una fortissima motivazione, decidono di trasferirsi nelle strutture sanitarie africane dove la loro competenza deve agire sia direttamente sia indirettamente attraverso la formazione del personale locale. Le testimonianze dirette di alcuni protagonisti si intrecciano al vigoroso ritratto di una delle personalità storiche del cuamm, don Luigi Mazzuccato, che qui emerge come responsabile attivo delle “chiamate” all’azione e sollecito supporter spirituale degli operatori sanitari. Il libro narra, a livelli diversi, l’esperienza di artisti, intellettuali e giornalisti di fronte alla dinamica quotidiana del cuamm in Africa. Con taglio molto diverso: c’è chi racconta l’avventura personale e professionale di alcuni medici, chi lo spirito quotidiano dei team sanitari, chi i luoghi, le atmosfere, la temperie culturale e politica dei paesi in cui si agisce. Il regista Carlo Mazzacurati (Padova, 1956-2014), regista, sceneggiatore e attore, è stato presidente della Fondazione Cineteca di Bologna e ha vinto il Leone d’argento a Venezia nel 1994 con Il Toro. Dopo il suo primo film, Vagabondi (1980, vincitore al Filmmaker Doc 1983), si è anche dedicato alla sceneggiatura, collaborando alla scrittura di film italiani di successo, come Marrakech Express di Gabriele Salvatores, Fracchia contro Dracula di Neri Parenti e Domani accadrà di Daniele Lucchetti. Con Notte italiana (1988, prodotto dalla Sacher Film di Nanni Moretti) si aggiudica il Nastro d’argento e il Ciak d’oro e con Il prete bello, tratto dal romanzo di Goffredo Parise, vince al Festival di Annecy. Nel 1992 presenta con successo al Festival di Venezia Un’altra vita. Altre sue opere importanti sono Vesna va veloce (1996), La lingua del santo (2000), La giusta distanza (2007), La Passione (2010). Nel 2013 ha ricevuto il Gran Premio Torino. In questa occasione ha presentato l’ultima sua opera, La sedia della felicità (in sala nel 2014). Medici con l’Africa è, non diversamente da Il bene ostinato di Paolo Rumiz, un prodot to che si situa nell’area militante e si ap poggia alle forze veramente straordinarie di promozione del cuamm di Padova. dvd + libro euro 16,90 isbn 978-88-07-49170-2 In libreria da: maggio 2014 25 le COMETE Mahmoud Darwish Il lanciatore di dadi Trilogia palestinese Traduzione di Elisabetta Bartuli e Ramona Ciucani copertina non definitiva Darwish ha sempre rimproverato agli intellettuali palestinesi di essersi ritirati nel guscio del proprio localismo e di avallare, senza deciderlo, il ripiegamento confessionale. Con la sua poesia e la sua testimonianza attiva Darwish ha cercato una prospettiva internazionale, senza tuttavia abbandonare la specificità della sua appartenenza. Questi sono i temi che corrono sotto Una memoria per l’oblio. Questo è lo spirito che anima i suoi versi. Dice Elias Sanbar: “Darwish non era ambasciatore del suo paese ma un poeta slegato dalla nazionalità e dal passaporto. Certamente la Palestina era il suo humus, la terra dove affondava le radici”. Il primo testo è del 1973, si intitola Yawmiyyat al-huzn al’adi (Diario di un’ordinaria tristezza) tradotto in inglese col titolo Journal of an Ordinary Grief (Archipelagos, 2010) e parzialmente in francese col titolo Chroniques de la tristesse ordinaire (Les éditions du Cerf, 2009). Tratta dell’esperienza degli arresti domiciliari, degli interrogatori degli ufficiali israeliani, dei periodi di carcere precedenti alla scelta dell’esilio. Il secondo è del 1987, si intitola Dhakira li-l-nisyan (Una memoria per l’oblio, tradotto da Elisabetta Bartuli in italiano con Luigina Girolamo, Jouvence, 1997). Narra dell’invasione israeliana di Beirut nell’agosto del 1982. Il terzo è una sorta di testamento del poeta, scritto nel 2006, Fi hadrat al-ghiyab (In presenza dell’assenza), tradotto in inglese in due versioni (col titolo Absent Presence, Hesperus, 2010 e In the Presence of Absence, Archipelagos, 2011). L’AUTORE Mahmoud Darwish (Al-Birwa, Israele, 1941 – Houston, Texas, 2008) è tra i massimi poeti e scrittori in lingua araba. È autore di circa venti raccolte di poesie e sette opere in prosa. Oltre alla sua “militanza” letteraria, che si è manifestata nella direzione di importanti fogli e riviste di cultura, ha espresso anche un forte impegno politico per la causa palestinese che gli è costato un lungo esilio: membro del comitato esecutivo dell’Olp, parlamentare dell’Autorità nazionale, ha redatto la Dichiarazione d’indipendenza dello stato palestinese. Alla sua morte, è stata l’unica personalità, oltre ad Arafat, cui sono stati riservati i funerali di stato. Tra le sue opere: Murale (2005), Oltre l’ultimo cielo. La Palestina come metafora (2007), Il letto della straniera (2009), Come fiori di mandorlo o più lontano (2010). La prima raccolta significativa dei testi in prosa di uno dei più grandi poeti del Nove cento. E, senz’altro, del più grande poeta e scrittore arabo del secolo scorso. pag 368 euro 25,00 isbn 978-88-07-53032-6 In libreria da: luglio 2014 26 copertina non definitiva “Enrico Cuccia è stato una personalità straordinaria, forse il maggior banchiere italiano del Novecento e certamente un uomo di un’intelligenza e di una cultura fuori del comune, ricco di una vivissima passione civile”: così lo descrive Giorgio La Malfa, che ha avuto modo di lavorare con lui a Mediobanca e di conoscerlo da vicino. Il nome di Cuccia è inscindibile dalla sua creatura, Mediobanca, un istituto di credito specializzato nei finanziamenti a medio termine nato nel 1946, di cui fu direttore generale sin dall’inizio. Ma per capirne il pensiero e la personalità occorre risalire, come fa La Malfa, agli anni di formazione, ai soggiorni all’estero, a Parigi e Londra, alle esperienze fatte all’Iri e alla Comit. Del periodo di Mediobanca vengono qui presi in considerazione alcuni episodi e momenti salienti, quali sono stati lo scontro con l’Iri di Romano Prodi riguardo alla sua privatizzazione, l’affaire Sindona con le minacce a Cuccia e Giorgio Ambrosoli, il rapporto ambivalente con Raffaele Mattioli. Si evidenziano quindi le idee fondamentali e i princìpi su cui Cuccia ha via via costruito il lavoro di Mediobanca, come la distinzione tra banche di investimento e banche commerciali, l’importanza del credito industriale, la necessità dell’indipendenza dell’istituto, il valore del “nocciolo duro” degli azionisti delle imprese. Nonostante l’estrema riservatezza del personaggio, che La Malfa rispetta, ne esce un ritratto a tutto tondo di Cuccia e del suo operato: una figura così autorevole e potente nel sistema economico e finanziario, non solo italiano, da rendere problematica un’eredità. Del resto, lo stesso Cuccia diceva: “Se è caduto l’Impero romano perché non dovrebbe cadere Mediobanca?”. L’AUTORE Giorgio La Malfa (Milano, 1939) ha insegnato Economia politica e Politica economica nelle Università di Napoli, Milano e Torino ed è stato professore ordinario di Politica economica all’Università di Catania. Deputato, a partire dal 1972, al Parlamento italiano per il Partito repubblicano italiano, di cui è stato segretario dal 1987 al 2001 e poi presidente dal 2002 al 2006, è stato anche deputato al Parlamento europeo e ha ricoperto più volte la carica di ministro. È attualmente membro, e coordinatore della componente italiana, dell’European Leadership Network for Multilateral Nuclear Disarmament and Non Proliferation (eln), organizzazione europea per la riduzione concordata delle armi nucleari. Oltre ad articoli e saggi su riviste e quotidiani, ha pubblicato vari libri, tra cui: Keynes (Luiss University Press, 2006), L’Europa in pericolo. La crisi dell’euro (Passigli, 2011); ha curato inoltre per Adelphi due volumi di scritti di J.M. Keynes, Sono un liberale? (2010) e Le mie prime convinzioni (2012). Un personaggio quasi leggendario, agli oc chi tanto degli ammiratori quanto dei de trattori. Una figura dominante nel campo economico e finanziario nazionale. La storia e le idee di un simbolo del potere italiano, raccontati da un testimone d’eccezione. pag 224 euro 16,00 isbn 978-88-07-17278-6 In libreria da: giugno 2014 27 SERIE BIANCA Giorgio La Malfa Cuccia e il segreto di Mediobanca SERIE BIANCA Carlo De Benedetti Una nuova rivoluzione italiana copertina non definitiva Cosa porta Carlo De Benedetti ad augurarsi una rivoluzione in Italia? E a che tipo di rivoluzione pensa? In questo libro De Benedetti racconta come non ha mai fatto gli ultimi decenni di vita italiana e i suoi protagonisti (Agnelli, Berlusconi, D’Alema, Cuccia) tentando, tra aneddoti e vere e proprie rivelazioni, di delineare con accuratezza tutto ciò che non si deve portare nel futuro del nostro paese, che va buttato via: la politica così come è diventata; il nostro capitalismo da “salotto buono”, asfittico e protetto; la rappresentanza del mondo del lavoro e delle imprese, ormai fuori fase con la realtà globale; e certamente l’intrico di lobby, consorterie, cricche più o meno segrete, che sembrano innervare così tanto il tessuto del potere italiano. E poi, passando per alcuni casi di best practices, comportamenti e pratiche virtuose di nazioni, aziende, marchi, De Benedetti articola una visione di ciò che potrebbe tornare a fare correre l’Italia: una finanza aperta e in grado di sostenere la crescita dell’economia reale, delle città crocevia di uomini, conoscenze, merci a livello globale, la capacità di valorizzare davvero il brand Italia, un nuovo modo di essere e pensare da cittadini europei. E sono i giovani che possono fare la rivoluzione, che non hanno paura di innovare, che non devono difendere rendite di posizione: il tempo della classe dirigente che abbiamo avuto fin qui è scaduto e solo un radicale ricambio generazionale può aprire le porte di un futuro “dove l’Italia può tornare a essere protagonista. E se comunque non sarà tra le nazioni più ricche del pianeta, sarà però un paese libero, aperto e rispettato, un paese del quale sentiremo ancora dirci: ‘Beati voi che vivete in Italia’”. pag 176 euro 14,00 isbn 978-88-07-17277-9 In libreria da: maggio 2014 “L’Italia ha davanti a sé un’opportunità straordinaria che la rende unica e senza competitori nel mondo, ma bisogna veramente rivoltare il guanto; è la rivoluzione di cui il paese ha bisogno.” 28 Un protagonista dell’industria, della finanza e dei media suona la sveglia: è ora di cambiare la classe dirigente, rimuovere ciò che condanna l’Italia al declino e fare spazio a una nuova generazione capace di cogliere le sfide del futuro. Carlo De Benedetti è una delle figure più in vista del capitalismo italiano. Compiuti gli studi in Ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Torino, ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel 1959 nell’azienda fondata dal padre Rodolfo, la Compagnia italiana tubi metallici flessibili; nell’arco di quindici anni, con il fondamentale contributo del fratello Franco la porta da 50 a 1500 dipendenti, quotandola in Borsa con il nome Gilardini. Nel 1974 viene nominato presidente dell’Unione industriali di Torino e nel 1975 presidente di Confindustria Piemonte. Nel 1976 gli viene richiesto da Gianni e Umberto Agnelli di ricoprire la carica di amministratore delegato di Fiat, carica che lascerà dopo soli pochi mesi, non essendogli consentito di prendere i drastici provvedimenti che di fatto Fiat prenderà quattro anni dopo. In quel breve periodo insieme a Giorgetto Giugiaro “inventò” la Panda, la vettura più venduta nella storia dell’azienda. Nel dicembre 1976 acquista la Cir, trasformando una piccola conceria in una delle più importanti holding private italiane, quotata alla Borsa di Milano, con circa 14.000 dipendenti, di cui è attualmente presidente onorario. Attraverso la Cir, negli anni ottanta acquisisce una rilevante quota di Arnoldo Mondadori Editore, e con essa una partecipazione nel gruppo Espresso. Dopo la cosiddetta “guerra di Segrate”, che lo vede contrapposto a Silvio Berlusconi per il controllo del gruppo, resta proprietario del gruppo Espresso-La Repubblica, scorporato da Mondadori, di cui è oggi presidente. Dal 1978 al 1983 è stato vicepresidente e amministratore delegato di Olivetti diventandone presidente e amministratore delegato dal 1983 al 1996 e successivamente presidente onorario. Carlo De Benedetti è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 1983 e Ufficiale della Légion d’Honneur nel 1987. Nel 2006 ha ricevuto la Grande medaglia d’argento al merito della Repubblica d’Austria. Piano di lancio • Il libro sarà esposto nei punti vendita tramite materiali promozionali e corner dedicati • Pubblicità sulla carta stampata annuncerà l’uscita • Video, banner e newsletter promuoveranno il titolo sul web • Anteprime, recensioni e interviste raggiungeranno il pubblico di giornali, televisione e radio • Una campagna sui principali social network completerà la comunicazione SERIE BIANCA Cass R. Sunstein Semplice L’arte del governo nel terzo millennio Traduzione di Gianni Pannofino copertina non definitiva Che cosa significa governare un paese? Tanto per cominciare, significa organizzare i processi e i meccanismi più diversi della vita quotidiana di una società. Facendovi risparmiare tempo quando siete in coda negli uffici pubblici. Migliorando la dieta giornaliera dei vostri figli. Rendendo più sicuri gli ambienti in cui lavorate cinque giorni alla settimana. E tutto questo si fa promulgando nuove leggi, moltiplicando le norme esistenti, aggiungendo controlli e sanzioni? Secondo Cass R. Sunstein: si fa rendendo tutto molto più semplice – ma come? Sunstein è probabilmente il maggior esperto mondiale di regolamentazioni ed è l’uomo che Barack Obama ha messo a capo di un dipartimento speciale della Casa Bianca, il White House Office of Information and Regulatory Affairs. Cass R. Sunstein ci racconta in questo libro che cosa ha fatto nei tre anni passati accanto a Obama. E che cosa pensa di fare nei prossimi. Perché l’America sia più prospera, la società americana più armonica, il benessere a stelle e strisce più sostenibile. Dalla qualità dell’aria o del cibo destinato alle mense scolastiche, al ritmo mensile degli ingressi nel mondo del lavoro e dei pensionamenti. Dalle calorie esposte sui menù dei ristoranti agli standard di efficienza dei motori delle automobili. Una rivoluzione silenziosa, orientata alla costruzione di un inedito e capillare modello di “buona cittadinanza”. Che avrà ricadute sulla vita quotidiana di miliardi di persone. Dentro e fuori dagli Stati Uniti. L’AUTORE Cass R. Sunstein è un giurista e un autorevole studioso della razionalità e dell’irrazionalità dei nostri comportamenti economici. Insegna alla Harvard Law School. È stato consulente della Corte suprema e del dipartimento di Giustizia federale degli Stati Uniti d’America e a capo del White House Office of Information and Regulatory Affairs. In italiano sono usciti, fra gli altri, Il costo dei diritti. Perché la libertà dipende dalle tasse (il Mulino, 2000), Republic.com. Cittadini informati o consumatori di informazioni? (il Mulino, 2003) e Quanto rischiamo. La sicurezza ambientale tra percezione e approccio razionale (Edizioni Ambiente, 2004). Per Feltrinelli: Voci, gossip e false dicerie (2010) e Nudge. La spinta gentile (con Richard H. Thaler; 2009). Si può rendere la vita dei cittadini più sicura, più libera, più creativa attraver so le regole? Oltre l’inutile burocrazia e il variopinto teatro della politica, Sun stein racconta cosa ha fatto come con sigliere di Obama e cosa ancora si può fare per rendere i sistemi e le organiz zazioni pubbliche più semplici per tutti. pag 304 euro 18,00 isbn 978-88-07-17279-3 In libreria da: maggio 2014 30 SERIE BIANCA Frédéric Martel Global Gay Come la rivoluzione gay sta cambiando il mondo Traduzione di Giorgia Fracca copertina non definitiva Il movimento gay è in marcia ovunque nel mondo, tra lotte e conquiste incessanti. In Iran l’omosessualità è punita con la pena di morte. In America Latina diverse capitali si battono per la diversidade sexual. In Cina, Sudafrica, India, Cuba sono state vinte grandi battaglie. Si combatte in Russia sotto lo sguardo vigile dell’Europa. Si lotta negli Stati Uniti dove il matrimonio gay è un cavallo di battaglia democratico. Alle Nazioni Unite il segretario generale Ban Ki-moon guida il lento progresso di questo movimento globale. Frédéric Martel ci racconta il suo viaggio attraverso le comunità e gli stili di vita gay dei cinque continenti. Esiste ormai un gay way of life, questo il dato di fatto da cui parte il libro. Esiste un modo di vivere l’omosessualità per certi aspetti globalizzato, partecipe delle medesime conquiste e delle stesse sensibilità. Per altri aspetti le culture gay sono invece profondamente intrecciate alle tradizioni locali, alle difficoltà incontrate per affermarsi, ai tanti significati che la libertà sessuale può assumere nelle diverse culture. L’immaginario gay nordamericano ha alimentato per decenni la coscienza degli attivisti gay di tutto il mondo. L’Europa e l’America Latina sono volti altrettanto originali del movimento gay mondiale. E di un panorama coloratissimo e di inesauribile ricchezza ci parlano le serate di tango gay a Buenos Aires e le feste di samba a Rio, le habitaciones gay a Cuba e le squadre gay di dragon boating a Singapore, i love hotels di Tokyo o la militanza omosessuale araba ispirata ai versi del poeta musulmano Abu Nuwas. Il reportage di Martel ci restituisce questi mille volti e queste mille lotte, dando voce a un’affascinante, complicata armonia di differenze. L’AUTORE Frédéric Martel è sociologo e lavora all’iris (Institut de Recherches Internationales et Stratégiques). Ha scritto alcuni libri di grande successo e collabora stabilmente con giornali e radio francesi. Per Feltrinelli è uscito Mainstream. Come si costruisce un successo planetario e si vince la guerra mondiale dei media (2010). Global Gay (2013) è in corso di traduzione in una decina di lingue straniere. A New York i gay sono trendy. In Iran ri schiano la pena di morte. L’esistenza di una cultura gay è ormai un dato di fatto, ma si tratta di una cultura che ha caratteristiche comuni e profonde differenze locali. Un racconto globale, coloratissimo, drammati co, pieno di vita. pag 336 euro 18,00 isbn 978-88-07-17280-9 In libreria da: giugno 2014 31 FUOCHI L’Angelo Invisibile La vera storia del copertina non definitiva benefattore anonimo che aiuta chi è rimasto indietro Dal del 29/06/2012 “L’uomo che fa vivere la speranza ha appena trovato casa a un disoccupato domiciliato da due anni in una vecchia auto. Si è presentato nel quartiere Stadera e ha bussato a una portiera chiusa. ‘Milano è dura e spietata, ma non si può vivere così,’ ha esordito l’uomo arrivato con l’intenzione di dare una mano e ha subito staccato un assegno: ‘Se deve mangiare qui c’è il necessario. Faccia le sue cure e speriamo bene. Una raccomandazione: non si arrenda’. Come hanno fatto gli altri milanesi in difficoltà sovvenzionati, aiutati, indirizzati dall’invisibile signore che si materializza all’improvviso e poi sparisce come Nembo Kid. C’è una carità spontanea, quotidiana, che attraversa Milano. Non cerca pubblicità e non vuole il suo nome sui giornali. È la carità che non conosce altra regola se non quella di regalare un frammento di umanità e di speranza a chi si è messo (o è stato messo) ai margini della società. Bisogna far sapere che esiste. Ci dice che non tutto è peggio, che non ci sono solo cattive notizie, pugni in faccia per i cittadini.” Gian Giacomo Schiavi l’autore L’Angelo Invisibile è il nome di fantasia che copre l’identità di un benefattore anonimo. Attivo in Italia e in Sud America dal 2003, oggi ha dato vita alla Fondazione Condividere, attraverso la quale coordina le sue diverse attività filantropiche. SONDAGGIO DEL “CDS” SULLA MIGLIORE NOTIZIA DEL 2013 L’ANGELO INVISIBILE A Z DI GAD LERNER pag 192 euro 17,00 isbn 978-88-07-07035-8 In libreria da: maggio 2014 32 Sono anni che mio marito lavora una settimana sì e due no, sono anni che la bambina sta male, non cambierà mai nulla, non migliorerà mai nulla. Entro nel cortile della chiesa con il cuore pesante come il piombo. Ma lì incontro l’angelo. Con i lavoretti non riesco a pagare tutto. Il mio bambino quando mi vede triste mi riempie di bacini, mi dice: “Mamma, stai tranquilla, c’è Dio”. È una creatura meravigliosa. Ma io non dormo più la notte. E poi, un angelo mi toglie il peso dalle spalle. E adesso la malattia. Me ne sto qui in questo letto bianco e penso che se muoio finalmente mi riposerò. A Milano è primavera ma nel mio cuore è inverno, come se fossi già morta. E poi, Dio mi manda un angelo. Ma chi è questo angelo che insiste a non voler rivelare la sua identità? Come può permettersi di aiutare così le persone in difficoltà? E soprattutto, perché lo fa? Questo libro è la storia dell’Angelo Invisibile. Una storia incredibile, ma vera. Piano di lancio • Materiali di comunicazione per il punto vendita • Spazi espositivi dedicati • Banner e newsletter per la promozione online • Attività di ufficio stampa • Attività sui social media CAMPI DEL SAPERE Michel Foucault Del governo dei viventi Corso al Collège de France 1979-80 Traduzione di Deborah Borca e Pier Aldo Rovatti copertina non definitiva Del governo dei viventi costituisce un passaggio cruciale nella storia dei regimi di verità che Michel Foucault sviluppa nell’insieme dei corsi al Collège de France. Dopo aver esplorato il campo giuridico e giudiziario e quello politico si rivolge qui alle pratiche e alle tecniche del sé, al campo dell’etica che d’ora in avanti non lascerà più. Si domanda: “Come accade che, nella cultura occidentale cristiana, il governo degli uomini richiede a coloro che sono diretti, oltre ad atti di obbedienza e di sottomissione, anche ‘atti di verità’ che hanno di particolare il fatto che al soggetto non solo si richiede di dire il vero, ma di dire il vero riguardo a se stesso, alle sue colpe, ai suoi desideri, allo stato della sua anima ecc.?”. La questione lo conduce da una rilettura dell’Edipo re di Sofocle all’analisi degli “atti di verità” del cristianesimo primitivo, attraverso le pratiche del battesimo, della penitenza e della direzione di coscienza. Foucault si interessa agli atti tramite i quali il credente è chiamato a manifestare la verità a proposito di sé, in quanto essere indefinitamente fallibile. Dall’espressione in pubblico della propria condizione di peccatore, nel rituale della penitenza, alla verbalizzazione minuziosa dei propri pensieri più intimi, nell’esame di coscienza, si vede disegnarsi l’organizzazione di un’economia pastorale centrata sulla confessione. Questa è la prima delle indagini che Foucault condurrà poi nel campo dell’etica, sia nei corsi al Collège de France sia negli ultimi volumi della Storia della sessualità. “Si potrebbe dire che non c’è esercizio del potere senza qualcosa come un’aleturgia.” L’AUTORE Michel Foucault (1926-1984) è stato filosofo, archeologo dei saperi, saggista letterario. Autore di opere di importanza fondamentale per il pensiero contemporaneo, ha insegnato al Collège de France dal 1971 all’anno della morte. Feltrinelli ha pubblicato: Scritti letterari (1971), La storia della sessualità (3 voll., 1984-1985) e Archivio Foucault (3 voll., 1996-1998). Ha in corso di pubblicazione l’intera collezione dei corsi. Sono già disponibili: “Bisogna difendere la società” (1998), Gli anormali (2000), L’ermeneutica del soggetto (2003), Il potere psichiatrico (2004), Sicurezza, territorio, popolazione (2005), Nascita della biopolitica (2005), Il governo di sé e degli altri (2009), Il coraggio della verità (2011). Nell’esame di coscienza e nella confessione – gli “atti di verità” del retaggio cristiano – si richiede non solo di dire il vero, ma anche di dire il vero su di sé – e la verità diventa uno strumento per il governo degli uomini. Un’altra tappa del discorso di Foucault sulla costituzione del soggetto nel gioco del po tere. pag 368 euro 35,00 isbn 978-88-07-10507-4 In libreria da: maggio 2014 34 CAMPI DEL SAPERE Alessandro Colombo Tempi decisivi Natura e retorica delle crisi internazionali copertina non definitiva Tempi decisivi esamina la natura e le retoriche delle crisi internazionali, nella convinzione che l’una e le altre rivelino aspetti dell’ordine politico e del suo linguaggio che, in condizioni di routine, passano quasi sempre inosservati o sono programmaticamente nascosti. L’occasione di questa riflessione è lo stato di crisi del sistema internazionale attuale, nel quale l’urgenza dei singoli eventi critici (la crisi economico-finanziaria del 2007-2008, le “primavere arabe”, la guerra civile siriana ecc.) si mischia a una condizione più ampia di cedimento delle determinanti fondamentali dell’ordine internazionale moderno. A partire da qui, il libro sviluppa una riflessione di carattere teoricamente e storicamente generale sul fenomeno delle crisi, costruita su due coppie di opposti. Dapprima, le crisi sono viste nella loro natura ambivalente di cesure temporali (tempi decisivi, appunto) e contaminazioni spaziali (tra ordini interni e ordine internazionale). Successivamente, la portata rivelatrice delle crisi è messa a confronto con i travestimenti che le vengono regolarmente opposti, rivolti a negare la crisi o, almeno, a offrirne un’immagine consolatoria – anche quando, come nel contesto attuale, tali travestimenti si servono di linguaggi sempre più logorati e inadeguati ad afferrare la realtà ed esprimerla politicamente. “Il significato più proprio della crisi è la sua natura di separazione, divisione, alternativa decisiva. In crisi generali come quelle del quattordicesimo o del diciassettesimo secolo, ma anche in crisi solo decennali quali quella dei vent’anni tra 1919 e 1939, non sono in gioco semplici aggiustamenti a un insieme che, per il resto, potrà rimanere sempre lo stesso, ma è – o, meglio, appare – in gioco tutto.” L’AUTORE Alessandro Colombo è professore di Relazioni internazionali all’Università degli Studi di Milano. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Solitudine dell’Occidente (1994), La lunga alleanza. La Nato tra consolidamento, supremazia e crisi (2001), La guerra ineguale. Pace e violenza nel tramonto della società internazionale (2006). Ha curato inoltre diversi volumi, i più recenti dei quali sono L’Occidente diviso. La politica e le armi (2004), La sfida americana. Europa, Medio Oriente e Asia orientale di fronte all’egemonia globale degli Stati Uniti (2006). Con Feltrinelli ha già pubblicato La disunità del mondo. Dopo il secolo globale (2010). Se tutto è crisi, nulla lo è mai. Al di là del la retorica dell’emergenza e dello stato di eccezione, bisogna capire perché il nostro mondo sembra sempre in preda a crisi di vario genere, e che cosa nasconde questo concetto oggi onnipresente. pag 256 euro 24,00 isbn 978-88-07-10508-1 In libreria da: maggio 2014 35 STORIE Michael Burleigh la genesi del mondo contemporaneo Il crollo degli imperi coloniali 1945-1965 Traduzione di Fiorenza Conte copertina non definitiva Come è nato il mondo contemporaneo? Su quali macerie si è eretto? Quali profonde trasformazioni ne sono all’origine e vi lasciano tuttora il segno? Il celebre storico inglese Michael Burleigh mette al lavoro le sue notevoli qualità analitiche e la perspicacia nell’osservazione dei fatti per tracciare un potente resoconto dei conflitti che sono seguiti al crollo degli imperi coloniali occidentali. Nel ventennio successivo alla Seconda guerra mondiale il processo di decolonizzazione ha infatti aperto la strada a una serie di feroci lotte per il potere – in Africa, Asia e nel Medio Oriente – le cui sanguinarie conseguenze ci perseguitano ancora. Per capirne le ragioni questo libro ci conduce allora in un viaggio storico che spazia dalla Palestina al Pakistan, dall’Algeria a Cuba, dal Kenia all’Indocina. E, nel farlo, offre una nuova prospettiva sulla storia della metà del ventesimo secolo, obbligando il lettore a distogliere lo sguardo dalla Guerra fredda per rivolgerlo invece alle molte guerre calde, quelle “piccole guerre in luoghi lontani” che continuano però ad affliggerci. Il risultato è un’impressionante opera di storia che esamina la morte del colonialismo in modo appassionato, con intuizioni e genuina comprensione di che cosa significhi trovarsi nel mezzo del dominio della Realpolitik. “Un buon libro di storia è quello che sa rendere i soliti vecchi paesaggi nuovi e insoliti. Gli storici capaci di far questo sono rari, ma Michael Burleigh è uno di loro.” Sunday Times L’AUTORE Lo storico inglese Michael Burleigh è stato docente universitario per diciott’anni prima di decidere di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno a partire dal 2001. Ha vinto tre importanti premi per i documentari televisivi, nonché il Samuel Johnson Prize per la saggistica nel 2001 per Il Terzo Reich. Una nuova storia (Rizzoli, 2003; Bur, 2013). Ha pubblicato anche Moral Combat. A History of World War ii nel 2011. Vive a Londra. Un grande storico dell’epoca contempora nea ribalta il punto di vista sul secondo do poguerra: non la Guerra fredda in Europa, ma la scomparsa degli imperi coloniali, la nascita al loro posto di nuovi stati nazio nali, la reazione al nuovo contesto di Stati Uniti e Unione Sovietica. Tante guerre calde che sono la radice dei conflitti di oggi. pag 624 euro 35,00 isbn 978-88-07-11135-8 In libreria da: luglio 2014 36 Traduzione di Maria Valeria D’Avino Illustrazioni di Helle Vibeke Jensen KIDS Janne Teller immagina di essere in Guerra copertina non definitiva Immagina che ci sia la guerra, non in un posto lontano, come l’Iraq o l’Afghanistan, ma qui, in Italia, in mezzo a noi. Gli stati democratici sono collassati e sono stati sostituiti da varie dittature. La Francia, la Germania, l’Italia e la Grecia sono in guerra tra loro da anni. Tutte le città sono state distrutte, l’economia è allo sfascio e nessun luogo è sicuro. Paura, freddo e fame attanagliano l’Europa. Chi ne ha la possibilità fugge in Medio Oriente, come il quattordicenne protagonista di questa storia. Lui e la sua famiglia si rifugiano in un campo profughi in Egitto, dove però non ci sono abbastanza risorse, la vita quotidiana è estenuante e viene preso di mira dai coetanei provenienti da altri paesi. Dato che la sua famiglia non ha un permesso di soggiorno, lui non può andare a scuola, imparare l’arabo o trovare un lavoro. Si sente come un cittadino di terza classe, sperimenta l’isolamento e il razzismo, e desidera tornare indietro, a casa. Ma dov’è “casa”? Con un linguaggio di assoluta limpidezza e semplicità, Janne Teller rende percepibile l’orrore della guerra, dell’esilio e dell’emarginazione e che cosa significa sopravvivere in una terra lontana e straniera. Un testo dedicato ai ragazzi, importante per suscitare nelle nuove generazioni una seria riflessione e perfetto per lo sviluppo di laboratori nelle scuole. L’AUTRicE Janne Teller, nata nel 1964 a Copenaghen, è laureata in Scienze economiche. Ha lavorato per sette anni per le Nazioni Unite e per l’Unione europea a New York, Bruxelles, in Mozambico e in Tanzania. Ora è scrittrice di professione. Con Niente (Feltrinelli, 2012) si è aggiudicata il premio del ministero della Cultura danese. L’autrice ha adattato ogni volta il testo di Immagina di essere in guerra ai lettori dei paesi in cui è stato o verrà pubblicato: Germania, Spagna, Catalogna, Italia, Francia, Ungheria e Svezia. Con questo libro ancora una volta Janne Teller propone un intrigante esperimento dell’immaginazione e fa vivere sulla pelle di chi legge l’esperienza di un rifugiato di guerra. L’illustratrice Helle Vibeke Jensen è nata nel 1960 ed è considerata una delle più originali illustratrici danesi. Nel 2004 ha vinto il Danish Cultural Ministry’s Prize for Illustration. “Finalmente un libro necessario! Immagina di essere in guerra è un testo importante per capire meglio che cosa sono l’immigrazione e l’esclusione. Per convincersi che tutto può cambiare. Per comprendere fino in fondo il valore della democrazia.” Le Monde pag 64 euro 7,00 isbn 978-88-07-92235-0 In libreria da: maggio 2014 37 KIDS Stefano Ferrio fino all’ultimo goal Una squadra, un torneo, la storia del calcio copertina non definitiva Conoscete un torneo di calcio glorioso e ambito “almeno” quanto il Mundial che nel 2014 si gioca in Brasile? Ecco a voi il SuperMundial, organizzato in una città italiana, ai campi comunali di via Garibaldi, e vietato ai maggiori di anni quattordici. Fra quanti proveranno a vincerlo, non possono mancare Quellidelparco Football Club in maglia rossoblu. Una squadra, la qfc, che colpisce per calciatori di tutti i tipi, anche se tutti della stessa età: forti, brocchi, spilungoni, piccini, nati nella strada accanto o dall’altra parte del mondo, ammirati per la potenza o per l’astuzia, inclini a fare tutto da soli, e nello stesso tempo uniti da stupendi schemi di gioco collettivo. Come e perché credere in loro, visto che all’inizio subiscono solo cocenti sconfitte da tutti gli avversari? Il primo a comprenderlo è Mister Fulvio, che nella vita ha fatto il calciatore professionista e ora abita sopra il parco dove la squadra si trova quotidianamente a giocare. Tocca a lui, un bel giorno, scendere giù e capire quanto possono andare lontano questi ragazzi se solo seguiranno qualche semplice, fondamentale consiglio: stare uniti, condividere gioie e dolori, non mollare mai, rispettare le regole del gioco. Con l’indispensabile aiuto di un “vice” come Cosimo, Fulvio guiderà Quellidelparco nell’indimenticabile avventura del SuperMundial, lottando nello stesso tempo contro la malattia che gli ha un po’ cambiato la vita. Oltre al racconto delle gesta di Quellidelparco il libro narra anche un’altra storia: quella del calcio, inserendo alla fine di ogni capitolo un intermezzo dedicato ai protagonisti (calciatori e squadre) e ai temi che hanno reso indimenticabile questo sport. L’AUTORE Stefano Ferrio è nato a Vicenza nel 1956. Fino alla maggiore età, il calcio lo ha soprattutto “vissuto”: giocandolo con qualsiasi squadra gli desse una maglia numero 8 e seguendolo allo stadio ogni volta che gli capitava. Fra una partita e l’altra, Stefano si è laureato in Lettere, ha lavorato come giornalista, ha insegnato Storia della radio e della tv all’università, ha fatto spettacolo con vari gruppi di musica e cabaret e, soprattutto, ha scritto. Questo è infatti il suo quarto romanzo e segue di tre anni l’uscita del precedente, La partita, sempre di argomento calcistico, e sempre pubblicato da Feltrinelli. Un libro scritto apposta per ricordarci per ché il gioco del calcio è così semplice, coin volgente, irresistibile. pag 128 euro 13,00 isbn 978-88-07-92236-7 In libreria da: maggio 2014 38 HOME CINEMA Giorgio Diritti Un giorno devi andare copertina non definitiva Con Jasmine Trinca Nel tentativo di buttarsi alle spalle il lutto della perdita del figlio, Augusta lascia madre e nonna per seguire un’amica della madre, missionaria in Amazzonia. Per un po’ di tempo e a bordo di un barcone, Augusta rimarrà al fianco di suor Franca nella sua attività di evangelizzazione degli indios, fino a quando non sentirà di essere solo “una piccola donna complicata al cospetto di professionisti della spiritualità” e deciderà di proseguire il suo viaggio sulla via della “terra”. In una favela di Manaus piena di gente e di problemi, Augusta riscoprirà il senso di una vita in cui, a dispetto della miseria materiale circostante, il sorriso è elargito con assoluta generosità, anche là dove non ricambiato. Una comunità fatta di cadenti palafitte e valori essenziali, dove è facile sentirsi a casa propria. Abbraccerà così il dolore di Augusta iniziandola a quel cammino di riabilitazione emotiva di cui è alla disperata ricerca. Il percorso di decentramento della persona va di pari passo con la capacità di allontanarsi dalla propria esperienza privata per perdersi nell’enormità di un mondo in cui acque, persone, storie si mescolano e si rimpiccioliscono fino a diventare un punto indistinto dell’universo. Attraverso il rapporto con la Fede, in senso lato, e con la Natura, in senso stretto, Augusta riesce a costruire una distanza tra sé e il dolore, ritrovando nella semplicità degli elementi umani e naturali lo spunto per vedere la propria vita da un’altra prospettiva. Nel libro appunti di regia ed estratti dalla sceneggiatura. il regista Giorgio Diritti (Bologna, 1959) si forma lavorando al fianco di vari autori italiani e in particolare Pupi Avati, con cui collabora in diversi film. Partecipa all’attività di Ipotesi Cinema, istituto per la formazione di giovani autori, fondato e diretto da Ermanno Olmi. Come autore e regista dirige documentari, cortometraggi e programmi televisivi. Il suo film d’esordio, Il vento fa il suo giro (2005), partecipa a oltre sessanta festival nazionali e internazionali, vincendo oltre trentasei premi. Il secondo film, L’uomo che verrà (2009), viene presentato nella selezione ufficiale del Festival internazionale del film di Roma, dove vince il gran premio della giuria Marc’Aurelio d’argento, il premio Marc’Aurelio d’oro del pubblico e il premio “La meglio gioventù”. Giorgio Diritti conferma ancora una volta la sua capacità di guardare al mondo e alla società con occhio critico e sensibile, sotto lineando con pregnanza i paradossi di una vita vissuta all’oscuro del proprio senso. dvd + libro euro 16,90 isbn 978-88-07-73060-3 In libreria da: maggio 2014 39 HOME CINEMA Diego Quemada-Diez La gabbia dorata copertina non definitiva Ken Loach non si smentisce mai, nemmeno attraverso i suoi allievi, come Diego Quemada-Diez, regista alla sua opera prima con La gabbia dorata, assistente del maestro inglese in diversi suoi film (da La canzone di Carla a Bread and Roses). Un debutto crudo e asciutto come il Loach dei primissimi tempi. Un viaggio verso il sogno americano di tre ragazzini guatemaltechi che lasciano la miseria dei loro villaggi nella speranza di trovare il paese dei balocchi oltre il confine. Si dirigono verso la frontiera con tutti i mezzi di fortuna che i migranti latinoamericani da anni utilizzano per passare il valico: tetti dei treni, gallerie scavate nel deserto, camionette sfondate. I tre adolescenti sono talmente offuscati dal loro sogno da non prevedere l’inferno che li sta aspettando e che coglierà le loro vite ben prima della grande muraglia. Diego Quemada-Diez gira in sequenza temporale e utilizza come “figuranti” oltre seicento migranti incontrati lungo il cammino (tutti rigorosamente ringraziati nei titoli di coda). I gringo americani sono solo uno dei lupi pronti a sbranarli. Lungo il viaggio, i tre ragazzi incontreranno anche banditi, trafficanti di droga, predoni dei loro stessi paesi che non si vergognano di spogliare i loro fratelli dei miseri beni con cui cercano di espatriare. Le donne hanno di solito un altro destino, più infame. Il regista ha il merito di regalarci lo sguardo di questi tre ragazzini avventurosi, costringendoci a vivere con loro l’abisso della disillusione. Con meticoloso rigore il coltello va fino in fondo. Il film è uscito in sala a novembre e ha ricevuto ottima accoglienza da pubblico e critica. Ha vinto vari premi, tra cui il Grifone d’oro al Giffoni Film Festival. Il dvd uscirà in edizione unica nel nostro cofanetto. Il regista Lo spagnolo Diego Quemada-Diez (Burgos, 1969) vive nel continente americano da circa vent’anni. Il suo primo lavoro nell’industria cinematografica risale al 1995, quando è assistente al direttore della fotografia di Terra e libertà di Ken Loach. Un anno dopo, emigra negli Usa per filmare Le cose che non ti ho mai detto, il secondo lungometraggio di Isabel Coixet, prodotto da Luis Miñarro. Negli Stati Uniti continua la sua carriera. Lavorerà come operatore alla macchina in 21 grammi – Il peso dell’anima di Alejandro González Iñárritu, collaborazione che gli apre le porte e gli permette di iniziare a lavorare al fianco di registi del calibro di Fernando Meirelles (The Constant Gardener – La cospirazione), Tony Scott, César Charlone, Oliver Stone e Spike Lee. Un viaggio verso il sogno americano di tre ragazzini guatemaltechi che lasciano la mi seria dei loro villaggi nella speranza di tro vare il paese dei balocchi oltre il confine. dvd + libro euro 16,90 isbn 978-88-07-73061-0 In libreria da: maggio 2014 40 HOME CINEMA Robert B.Weide Woody copertina non definitiva Un accesso senza precedenti al genio di Woody Allen, in principio commediografo, poi cabarettista, quindi scrittore, regista, attore e musicista. Allen Stewart Königsberg ci viene mostrato nel suo ampio repertorio di identità fin dall’adolescenza; poi il viaggio si sviluppa saltando da un film all’altro, con un trasporto emotivo sempre maggiore. Scopriamo il privato e persino alcuni segreti del suo metodo di lavoro: entriamo nel suo focolare domestico, nella sala montaggio, sul set di uno dei suoi ultimi film e scopriamo una volta di più quanto sia preziosa la sua inconfondibile ironia: “Sono un uomo molto fortunato. Tutto quello che volevo fare si è poi realizzato, ma perché continuo a credere che comunque sono stato fregato?”. L’interrogativo che Woody pone di fronte alla camera e al suo pubblico fa riflettere, come tutte le sue meditazioni lampanti e profonde sul senso della vita e della morte, rese sempre digeribili dal tocco soave dell’ironia e dell’autoironia. Weide viaggia fino ai luoghi dell’infanzia di Allen, esattamente a Midwood, Brooklyn; poi va a chiedere direttamente ai collaboratori e agli innumerevoli attori da lui diretti. E tutti, ma proprio tutti, dichiarano di aver rea lizzato un sogno: quello di lavorare con Woody, perché Woody – oltre a essere un grande attore e grandissimo autore – emerge qui anche come tra i più grandi direttori di attori. Il regista Robert B.Weide (1959), regista e sceneggiatore, inizia la sua carriera come produttore nel 1982 con il documentario The Marx Brothers in a Nutshell. Prosegue poi nella produzione e nella regia ed esordisce alla sceneggiatura e produzione cinematografica con il film Confessione finale. Nel 1999 ottiene la nomination all’Oscar per il miglior documentario con Lenny Bruce: Swear to Tell the Truth. Nel 2008 dirige il suo primo film Star System – Se non ci sei non esisti, per poi ritornare nel 2012, dopo tredici anni di assenza, con il documentario Woody, presentato al 65mo Festival di Cannes (2012). Il primo, vero racconto biografico di Woody Allen, anima e cuore di New York e del ci nema americano, uno dei più significativi e imitati cineasti del Novecento. dvd + libro euro 16,90 isbn 978-88-07-74115-9 In libreria da: maggio 2014 41 HOME CINEMA Nick Ryan The Summit K2 copertina non definitiva Il film racconta la tragedia del 2008 sul K2. Selezionato in numerosi festival cinematografici di tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, è stato diretto dal regista irlandese Nick Ryan che insieme all’autore Mark Monroe ha cercato di ricostruire fatti e dinamiche che hanno portato alla morte di undici tra gli oltre venti alpinisti che si trovavano sulla “Montagna delle montagne”. La tragedia si svolse durante l’attacco di vetta, il 1° agosto 2008. Erano sette le spedizioni che tentavano la cima quel giorno: quella spagnola di Alberto Zerain, una coreana, una olandese, una serba, una norvegese, alcuni membri di quella organizzata dall’americano Nick Rice e, infine, quella italiana di Marco Confortola. In totale, ventiquattro gli alpinisti sulla montagna secondo i dati ricostruiti a posteriori e tenuti validi dal film di Ryan. Due alpinisti morirono durante la salita: il serbo Dren Mandic´, caduto sul collo di bottiglia, e il suo portatore pakistano Jehan Baig, precipitato nel tentativo di recuperarlo. Diciotto arrivarono in cima, sette dei quali senza ossigeno. Durante la discesa morirono nove persone. Le dinamiche, le colpe e le responsabilità furono poi ricostruite nei mesi successivi tra le polemiche, alimentate da ripensamenti, nuove versioni, accuse e dubbi di ogni genere. The Summit k2 tenta una ricostruzione delle dinamiche, mettendo insieme testimonianze e immagini della scalata, sia amatoriali sia professionali, sia di repertorio sia ricostruite appositamente per il film con lo scopo di capire e andare a fondo a quegli eventi, proprio in ragione delle contraddizioni fin da subito emerse dalle testimonianze. In parallelo, il film ripercorre la vicenda di Bonatti e della prima spedizione della storia sul K2. Era il 31 luglio 1954. Il regista Nick Ryan (Dublino, 1949), irlandese, nel 1995 ha fondato la Image Now Films. Attualmente lavora come regista e produttore. Ha scritto, diretto e prodotto il pluripremiato cortometraggio A Lonely Sky. Nel 2008 ha scritto e diretto The German, vincitore di numerosi premi. Ha successivamente prodotto i cortometraggi di Ruairi Robinson The Silent City Blinky e Imaginary Forces. A sessant’anni dalla prima conquista del K2, fatti e tragiche dinamiche che il 1° agosto 2008 portarono alla morte di undici degli oltre venti alpinisti che si trovavano sulla “Montagna delle montagne”. dvd + libro euro 16,90 isbn 978-88-07-74116-6 In libreria da: giugno 2014 42 AUDIOLIBRI Michele Serra Gli sdraiati copertina non definitiva Letto da Claudio Bisio Gli sdraiati è un romanzo, un saggio, un’avventura. Ed è anche il “monumento” a una lunga generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, nella società, e forse da quella posizione sta riuscendo a vedere cose che gli “eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere. L’AUTORE Michele Serra Errante è nato nel 1954 a Roma, ma è cresciuto a Milano. Per Feltrinelli ha pubblicato due raccolte di poesie (Poetastro nel 1993 e Canzoni politiche), a teatro: Monsieur Malaussène, 1997; I bambini sono di sinistra, 2003; Grazie, 2005; Così è se vi pare, 2006; Seta, 2007, un romanzo (Il ragazzo mucca, 1997), due libri di racconti (Il nuovo che avanza nel 1989 e Cerimonie nel 2002, che ha vinto il premio Procida), tre raccolte di corsivi (Che tempo fa nel 1999, Tutti i santi giorni nel 2006 e Breviario comico. A perpetua memoria nel 2008), un reportage di viaggio (Tutti al mare, 1990), una raccolta di falsi d’autore (44 falsi, 1991) e, nella collana digitale “Zoom”, L’assassino (2013). Clamoroso successo editoriale dell’anno, Gli sdraiati è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Letto da Claudio Bisio, conduttore e anima di Zelig dal 2000, è attore di teatro, cinema e varietà. Dopo un lungo sodalizio con Salvatores (Kamikazen, 1987; Mediterraneo, 1991; Puerto Escondido, 1992; Sud, 1993; Nirvana, 1997), è stato protagonista dei film, tra gli altri, di Brizzi (Ex, Maschi contro femmine, Femmine contro maschi, Indovina chi viene a cena?), di Miniero (Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord), di Milani (Benvenuto Presidente!). euro 12,90 isbn 978-88-07-73579-0 In libreria da: maggio 2014 43 URRA URRA Rainer Sachse Come rovinarsi la vita sistematicamente (e come smettere di farlo) Traduzione di Iolanda Bove copertina non definitiva La vostra vita è una favola? In tal caso, dovete assolutamente porre fine a questo monotono stato di cose. Dopotutto, non è poi così difficile votarsi all’infelicità! In questa “guida al rovescio” l’autore, anziché suggerire ai lettori cosa fare per migliorare la propria vita, evidenzia gli errori più comuni in cui quasi tutti noi incappiamo e che ci proiettano inesorabilmente verso l’infelicità e l’insoddisfazione. Con una buona dose di simpatia e un guizzo di umorismo, necessari per affrontare con un sorriso, determinazione e il giusto stato d’animo anche i problemi più intimi e dolorosi, l’autore mette in luce quali sono i meccanismi psicologici più efficaci − e spesso subdoli, perché inconsci − che ci fanno progredire a passo serrato verso la catastrofe esistenziale. Non restarne prigionieri è la chiave di volta che aprirà la porta verso una piena serenità interiore, relazioni equilibrate e armoniose, successi privati e professionali, in una parola verso la felicità. “Sachse mostra con humor e leggerezza, e usando un linguaggio semplice, i complessi meccanismi della psiche umana. E non lo fa mai in modo pedante o accademico. [...]. Questo libro è quasi una continuazione pratica delle Istruzioni per rendersi infelici di Watzlawick.” Sozialnet.de L’AUTORE Rainer Sachse, professore, psicologo comportamentale e psicoterapeuta, è direttore dell’Istituto di psicologia e psicoterapia a Bochum e insegna Psicologia clinica presso l’Università della Ruhr. 18 strategie autodistruttive garantite, gra zie alle quali il fallimento è assicurato al cento per cento. attenzione: Questo libro può indurre crescita personale e favorisce il benessere psicologico! pag 96 euro 12,00 isbn 978-88-503-3319-6 In libreria da: maggio 2014 46 Guida di sopravvivenza per ipocondriaci Traduzione di Cristina Malimpensa copertina non definitiva La paura delle malattie esiste da sempre, poiché la malattia è indissolubilmente legata alla vita, ma mai come oggi si è consapevoli dell’importanza della salute, alla quale dedichiamo attenzioni a volte persino eccessive. Certo, tutti ci preoccupiamo di condurre uno stile di vita sano, quando però è la paura di ammalarsi a prendere il sopravvento, allora si può essere in presenza di un disturbo psichico. Esistono i “sani che si credono malati” e i “malati che si credono sani”: ecco i due volti dell’ipocondria. Da un lato, l’ipocondriaco manifesta la tendenza a voler spiegare ogni minimo sintomo sottoponendosi a continui esami diagnostici, oppure, sul fronte opposto, esprime la sua paura negando ogni sintomatologia, rifiutando consulti medici per il timore di trovarsi faccia a faccia con lo stato inaccettabile di “ammalato”. Due volti, dunque, che però sono espressione di un medesimo problema in grado di avvelenare la vita di chi ne soffre e anche delle persone che gli sono vicine. Ma da dove nasce la paura delle malattie? Quali sono le cause che la scatenano? Quali strategie o terapie possono aiutarci a superarla o almeno a tenerla sotto controllo? È possibile sconfiggere questo fantasma? Con questo libro, rivolgendosi agli ipocondriaci e ai loro familiari, gli autori li accompagnano in modo rassicurante ed esauriente alla scoperta dell’ipocondria e di come affrontarla, perché si possa tornare a vivere il momento presente apprezzandolo fino in fondo e in piena serenità. gli AUTORi Hans Morschitzky è psicologo e psicoterapeuta. Lavora presso una clinica statale a Linz in Austria e contemporaneamente svolge la libera professione. Dei suoi libri, sono già stati pubblicati in italiano Vincere la paura del fallimento e L’arte di stare con gli altri (Urra, 2013). Sottoporsi in continuazione a visite ed esa mi, oppure, all’opposto, ignorare sintomi reali rifiutando l’idea di dover affrontare un controllo medico. Una stessa paura nasco sta e il desiderio assoluto di ottenere il me desimo obiettivo: scongiurare la malattia. Thomas Hartl è un giornalista scientifico ed è co-autore, con Hans Morschitzky, di L’arte di stare con gli altri. pag 224 euro 14,00 isbn 978-88-503-3263-2 In libreria da: maggio 2014 47 URRA Hans Morschitzky, Thomas Hartl Guarire la malattia che non c’è URRA Stanley Coren I cani sanno far di conto? (Quasi) tutto ciò che il vostro cane vorrebbe farvi sapere Traduzione di Virginio B. Sala copertina non definitiva Come in una conversazione, il famoso esperto di cani Stanley Coren risponde alle domande che chiunque possieda un cane si pone, su come questi animali pensano e si comportano. I cani sognano? Si riconoscono quando si vedono allo specchio, capiscono che cosa appare sullo schermo del televisore? Sono più intelligenti dei gatti? Sono molte le domande che ci si pone per curiosità (così come molti sono i malintesi) su come i cani pensano, agiscono e percepiscono il mondo. Molti si interrogano anche sulla vita sociale ed emotiva dei cani. Stanley Coren, basandosi su decenni di ricerche scientifiche, propone un’esplorazione senza precedenti nella vita interiore dei nostri compagni canini e sfata molti miti diffusi. Prendendo spunto dagli interrogativi che i padroni di cani gli hanno rivolto nel corso della sua cinquantennale carriera di ricercatore, riesce a unire l’autorevolezza dell’esperto alla leggerezza di una curiosa chiacchierata fra amici. “Zampe levate per una grande lettura e informazioni affascinanti sul migliore amico dell’uomo.” Nicholas H. Dodman, autore di If Only They Could Speak “In questo libro agile e colloquiale, Coren risponde concisamente alle vostre domande su tutto ciò che concerne i cani. Davvero divertente!” Patricia McConnell, autrice di The Other End of the Leash L’AUTORE Stanley Coren è professore emerito di Psicologia all’Università della British Columbia. Ha pubblicato molti libri sui cani, fra i quali, tradotti in italiano, L’intelligenza del cane e Il tuo cane per negati (Mondadori) e Capire il linguaggio dei cani (Franco Muzzio Editore). Ha vinto la Maxwell Medal of Excellence della Dog Writers Association of America. Vive con la moglie e i loro tre cani a Vancouver, British Columbia. Le risposte della scienza alle mille domande sui nostri amici a quattro zampe: come per cepiscono il mondo i cani? Come apprendo no? Pensano? Sognano? Si ingelosiscono? Si irritano? E sanno far di conto? pag 224 euro 15,00 isbn 978-88-503-3296-0 In libreria da: giugno 2014 48 URRA Massimo Jevolella Il segreto della vera ricchezza Dialogo tra un economista e un povero copertina non definitiva Una sera di settembre sulla riva del Capo Boeo – il simbolico “capolinea d’Italia”, affacciato sulla costa africana – avviene l’incontro casuale fra un celebre professore di economia e un povero pensionato, uomo che ha compreso il significato della vera felicità dopo aver vissuto il dramma della perdita del lavoro e di tutto ciò che credeva di possedere. In un dialogo intenso e a volte aspro, che dura per tutta la notte fino al sorgere del sole, l’economista e il povero affrontano le questioni centrali del mondo di oggi sconvolto da una crisi economica e morale forse irreparabile che pone al centro una domanda essenziale: che cos’è veramente la ricchezza? E come la si consegue? La risposta emerge ripercorrendo gli insegnamenti di tutte le guide spirituali dell’umanità e nella riscoperta del patrimonio perduto delle antiche saggezze che hanno esaltato l’ideale concreto della “ricchezza naturale”: un’immensa tradizione, religiosa e filosofica, che è oggi quanto mai attuale e che costituisce l’unica reale speranza per l’uomo. Speranza che si lega all’idea di una “utopia necessaria”, perché è proprio nell’oblio e nel rifiuto delle eterne verità sapienziali che l’umanità prepara a ritmo forsennato la sua degenerazione, in un parossismo crescente di avidità insensata, di devastazione ecologica e di ingiustizia sociale. Proprio come la nave dei folli lanciata verso il Maelström, il mitico gorgo abissale che simboleggia il potere distruttivo delle nostre illusioni. L’AUTORE Massimo Jevolella è giornalista e islamologo, già inviato culturale del “Giornale” diretto da Indro Montanelli (1978-1993) e direttore del mensile “Meridiani”. Ha collaborato con l’Istituto di storia della filosofia dell’Università Statale di Milano pubblicando diversi studi sul pensiero mistico dell’islam e dell’ebraismo medievali. Il tema dell’utopia è sempre stato al centro dei suoi interessi, dalla tesi di dottorato in Filosofia, fino al recente saggio Nawaˉbit: i “germogli” della Città Eccellente in Al-Faˉraˉbıˉ, Ibn Bagˇgˇa, e nella tradizione platonica che li ispirò (2013). Ha tradotto dall’arabo e curato per Urra Il collare della colomba di Ibn Ha.rm (2010), e l’ampia antologia coranica Corano, libro di pace (2013). Tra i suoi libri di narrativa e di saggistica ricordiamo I sogni della storia (1991), Non nominare il nome di Allah invano (2004, con postfazione di Franco Cardini), Le radici islamiche dell’Europa (2005), Saladino, eroe dell’Islàm (2006), Rawà, il racconto che disseta l’anima (2008). “Il professore dimenticò l’auto blu che lo aspettava, la cena di gala e i suoi impegni. Volle conoscere meglio quel povero eremi ta, e non esitò a rivolgergli una nuova do manda: ‘Vi prego, ditemi chi siete e perché vi trovate qui a recitare i versi di un mistico indiano di cinque secoli fa. Voi mi sembrate un uomo straordinario’.” pag 96 euro 12,00 isbn 978-88-503-3318-9 In libreria da: maggio 2014 49 URRA Gerald Hüther, Uli Hauser Ogni bambino ha un grande talento Aiutare i nostri figli a esprimere il meglio di sé coltivandone le doti e predisposizioni copertina non definitiva Traduzione di Roberta Zuppet Come consideriamo i nostri bambini? Come li educhiamo? Come coltiviamo le doti che possiedono da sempre, fin da quando sono neonati? Sappiamo riconoscerle, o lasciamo che siano le nostre personali ambizioni a determinare ciò su cui vale la pena “investire”? Forse, noi stessi non siamo minimamente diventati quello che volevamo diventare. E, allo stesso modo, presi dalla frenesia e dall’ansia da prestazione che caratterizza la nostra società, rischiamo di non vedere e non rispettare i talenti presenti nei nostri bambini, o di “fraintenderli”, fuorviati da un’idea sbagliata di talento e intelligenza. Sulla base di questa riflessione, i due autori invitano a superare modelli educativi obsoleti e criteri di selezione che tendono a confondere le predisposizioni e i talenti con i voti alti in pagella. Oggi, fatichiamo, imbrigliati come siamo in schemi educativi vetusti e in un’idea di successo superficiale, ad apprezzare l’iniziativa e il carattere individuale del bambino. Ci limitiamo a esprimere un giudizio di valore in base a come svolge i compiti affidatigli o le informazioni che immagazzina, senza riconoscere e valorizzare il suo rea le potenziale. Tuttavia, anche la ricerca neuroscientifica oggi conferma che il bambino, ogni bambino, è già competente, è “dotato”, fin dalla nascita. Pertanto la questione non è come educarlo, bensì scoprire, e portarlo a scoprire, i suoi “tesori nascosti”. Gli autori ci aiutano in questo percorso, descrivendo le doti innate in ogni bambino e le fasi di sviluppo del cervello infantile. Affinché curiosità, creatività, fiducia, caparbietà ed empatia non si traducano in occasioni mancate. gli AUTORi Gerald Hüther, nato nel 1951, neuroscienziato, insegna Neurobiologia alla clinica psichiatrica dell’Università di Gottinga ed è autore di numerosi bestseller tedeschi, tra cui, recentemente tradotto in italiano, Il cervello compassionevole. Come percezioni, emozioni e conoscenza possono trasformare le nostre capacità intellettive (Castelvecchi, 2013). Scoprire i “tesori nascosti” del proprio bam bino e aiutarlo a goderne e a utilizzarli nella propria vita. Un libro chiaro e positivo per far cogliere a ciascun genitore le opportu nità educative più adatte al proprio figlio. Uli Hauser, nato nel 1962, è il maggiore di sei fratelli ed è cresciuto a Orsoy am Niederrhein. Giornalista e collaboratore di programmi radio e tv, è da sempre impegnato in progetti legati al mondo dell’infanzia, anche come volontario in Africa. Ha scritto diversi libri e fa il reporter per la rivista tedesca “Stern” da oltre vent’anni. Ha ricevuto il premio giornalistico Theodor Wolff. pag 128 euro 13,00 isbn 978-88-503-3289-2 In libreria da: giugno 2014 50 KOWALSKI KOWALSKI Gianluca Zambrotta Una vita da terzino copertina non definitiva Il libro è l’autobiografia di uno dei terzini italiani più forti di sempre, già campione del mondo e d’Europa, conteso dalle tifoserie di Juventus, Milan e fc Barcellona. Una storia che parte dal Mondiale 2006, in cui inaspettatamente l’Italia vince il campionato, per poi ripercorrere la fortunata carriera di Zambrotta e svelare tanti retroscena del mondo del calcio di cui è stato protagonista o spettatore. Un libro verità: i goal, i compagni di squadra, gli allenatori, le ingiustizie e le difficoltà, le gioie e gli amori, la vita fuori dal campo, i sogni realizzati e quelli ancora da realizzare. L’AUTORE Gianluca Zambrotta è nato a Como nel 1977. Considerato uno dei più forti terzini italiani di sempre, con la Nazionale italiana è stato campione del mondo nel 2006 e vicecampione d’Europa nel 2000. Ha esordito nel Como; dal 1999 al 2006 ha giocato nella Juventus; dal 2006 al 2008 è stato al Barcellona; infine, fino al 2012 ha vestito la maglia rossonera. Dal dicembre 2006 è anche presidente onorario del Como, squadra nella quale è cresciuto. Da uno dei terzini più forti di sempre, una confessione a trecentosessanta gradi. Un li bro che fa luce sulla storia del calcio degli ultimi vent’anni. pag 224 euro 15,00 isbn 978-88-7496-849-7 In libreria da: maggio 2014 52 KOWALSKI Keep calm per spose copertina non definitiva “In un matrimonio felice ci si innamora diverse volte, sempre della stessa persona.” Mignon McLaughlin “Ciò che conta, in un matrimonio felice, non è quanto si è compatibili, ma quanto si è capaci di gestire le incompatibilità.” Lev Tolstoj Consigli saggi e parole di conforto dedicate a tutte le spose perché veramente possano pronunciare, con il sorriso sulle labbra, il fatidico: “Sì, lo voglio”. Parole sagge per tutte le spose: Keep calm per spose appartiene a una collana che ha venduto oltre 250.000 copie in Gran Bretagna. pag 160 euro 7,00 isbn 978-88-7496-850-3 In libreria da: maggio 2014 53 KOWALSKI Santo Pallone Italia tutti i santi giorni 365+1 motivi per tifare la Nazionale copertina non definitiva Aneddoti, rivelazioni, ricordi, calciatori, allenatori: tutto il mondo della Nazionale da consultare dove e quando vuoi. Questo libro è la Bibbia del vero tifoso della Nazionale! Per essere un tifoso innamorato ma anche preparato. Tutto quello che avresti voluto sapere sull’Italia e mai nessuno ti ha svelato. l’autore Santo Pallone è uno pseudonimo che racchiude esperti e tifosi. Per Kowalski sono usciti già quattro volumi: Juventus tutti i santi giorni. 365+1 motivi per tifare Juventus, Inter tutti i santi giorni. 365+1 motivi per tifare Inter, Milan tutti i santi giorni. 365+1 motivi per tifare Milan, Napoli tutti i santi giorni. 365+1 motivi per tifare Napoli. La Bibbia del vero tifoso italiano! pag 128 euro 8,00 isbn 978-88-7496-851-0 In libreria da: giugno 2014 54 NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE NOTE feltrinelli-urra-kowalski novità maggio-giugno-luglio 2014 Prezzi, numeri di pagine, copertine e date di uscita in libreria sono da considerarsi indicativi. Narratori FOX CRIME/Feltrinelli INDIES Varia Le Comete Serie Bianca Fuochi Campi del sapere Storie Feltrinelli Kids Feltrinelli Home Cinema Audiolibri Urra Kowalski Ammaniti Angelo invisibile Barreau Burleigh Cacucci Camerini Cantarella Casagrande Colombo Coren Darwish De Benedetti Diamanti Diritti Fabi Fabiani Ferrio Foucault Grunberg Guerriero Hartl Hauser Hüther Jevolella Keep Calm La Malfa Lanza di Trabia 4 18 19 20 26 27 32 34 36 37 39 43 45 51 25 32 4 36 9 12 22 23 35 48 26 28 25 39 25 13 38 34 17 16 47 50 50 49 53 27 23 Longo Maggiani Martel Martos Mazzacurati Mazzuccato McIlvanney Morschitzky Oksanen Paolini Pesatori Piersanti Quemada-Diez Rumiz Ryan Sachse Santo Pallone Serra Sloan Sunstein Teller Vásquez Warren Weide Yoshimoto Zambrotta 10 8 31 6 25 25 18 47 15 25 24 25 40 25 42 46 54 43 20 30 37 14 19 41 5 52 Giangiacomo Feltrinelli Editore S.r.l. via Andegari 6, I-20121 Milano tel. 02/72572.1 - fax 02/860056 e-mail: [email protected] www.feltrinelli.it In copertina: © Cover di Banana Yoshimoto, Le alture di Andromeda / Progetto grafico: Ufficio Grafico Feltrinelli
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