UE Maggio Luglio 2014

NOVITÀ
MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO 2014
UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI
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Prezzi, numeri di pagine, copertine e date di uscita in libreria sono da considerarsi provvisori. Per gli aggiornamenti, consultare www.feltrinellieditore.it/giornalisti.
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UNIVERSALE
ECONOMICA
FELTRINELLI / CLASSICI
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dal 4 giugno
al 4 luglio
UNIVERSALE
ECONOMICA
FELTRINELLI
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dal 9 luglio
all’8 agosto
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NARRATORI
Le storie di Andrea Camilleri sono sempre straordinarie,
non solo per quello che raccontano, ma anche per lo sguar­
do insieme ironico e affettuoso che lo scrittore riserva ai
suoi personaggi. Ed è per questo che finiamo per amarli: ci
sembra di conoscerli, di aver fatto con loro un tratto di stra­
da. Questi racconti fulminanti − tra i più intimi, autobio­
grafici e sentiti del romanziere siciliano − ci riservano una
sorpresa in più, perché i personaggi si chiamano Leonardo
Sciascia e Luigi Pirandello, Eduardo De Filippo e Renato
Rascel, Samuel Beckett e George Patton. Ed è così che Ca­
milleri ci porta per mano dentro storie vere, che apparten­
gono alla sua vita e alla sua memoria, e che finalmente ve­
dono la luce. L’avvento del fascismo e lo sbarco degli al­
leati, il separatismo e la mafia, le amicizie e la famiglia, gli
incontri con i grandi maestri e, su tutto, lei: l’amata Sicilia.
Un libro che ci fa sedere vicino al creatore di Montalba­
no. Che prende la parola, si mette a raccontare e ci incanta.
Andrea
Camilleri
I racconti
di Nené
Raccolti da
Francesco Anzalone
e Giorgia Santelli
I racconti autobiografici di
Camilleri, dai primi anni della
sua infanzia fino alla sua
consacrazione come scrittore.
copertina
non
definitiva
ANDREA CAMILLERI è nato a Porto Empedocle (Agri­
gento) nel 1925. Nella sua lunga carriera di regista tea­
trale, sceneggiatore, autore di programmi radiofonici e
televisivi ha interagito con autori quali Beckett e Piran­
dello, Majakovskij ed Eliot. La sua attività di romanzie­
re, iniziata alla fine degli anni settanta, ha conosciuto un
ineguagliato successo di pubblico e di critica con la serie
dei romanzi e dei racconti dedicati al commissario Mon­
talbano. Per Feltrinelli ha pubblicato Il diavolo tentatore (2012).
pag 160
euro 8,00
isbn 978-88-07-88424-5
In libreria da: maggio 2014
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L’autobiografia di Camilleri:
il suo racconto più bello.
All’uscita:
• locandina per il punto vendita
• banner e newsletter
• attività sui principali social
media
• recensioni
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ERMANNO REA
MISTERO NAPOLETANO
copertina
non
definitiva
Con le armi del grande narratore, Ermanno Rea condu­
ce un’indagine in forma di diario sulle ragioni del suici­
dio di Francesca Spada, giornalista culturale de “l’Unità”
e critico musicale. A ospitare il dramma è una Napoli la­
cerata dalla Guerra fredda. L’inchiesta è resa difficile dal­
la distanza temporale da eventi avvenuti oltre trent’anni
prima, in un periodo in cui le coscienze si confrontavano
in modo ossessivo con la politica. Una stagione per certi
versi drammatica in cui si intersecano le ragioni esisten­
ziali dei protagonisti, il destino di una città come Napo­
li (il cui porto era controllato di fatto dagli americani), le
incertezze di una generazione appena uscita dalla guer­
ra, alle prese per di più con un Partito comunista ancora
fortemente ancorato all’identità stalinista. A poco a po­
co, con un andamento concentrico, si fa luce sulla com­
plessità dei fatti che spinge la giovane giornalista al suo
atto estremo. Da storia privata quindi l’indagine si fa sto­
ria collettiva di un’intera classe politica, di una generazio­
ne, delle sue speranze e dei suoi valori.
L’AUTORE Ermanno Rea (Napoli, 1927) è giornalista e
scrittore. Ha collaborato con numerosi quotidiani e set­
timanali. Ha pubblicato Il Po si racconta. Uomini donne
paesi e città di una Padania sconosciuta (1990), L’ultima
lezione. La solitudine di Federico Caffè scomparso e mai
più ritrovato (1992), Fuochi fiammanti a un’hora di notte (1998, premio Campiello 1999), Napoli Ferrovia (2007)
e, con Feltrinelli, La fabbrica dell’obbedienza (2011), il
suo libro di fotografie 1960. Io reporter (2012), La dismissione (2014; già Rizzoli, 2002), Il sorriso di don Giovanni (2014).
Il romanzo-inchiesta di Ermanno Rea, premio Viareggio 1996: probabilmente il suo
capolavoro.
“Forse questo è soltanto un libro di fantascienza. Perché parla di tempo pietrificato
e di coscienze espropriate del loro diritto
al cambiamento. Oppure è un libro giallo
− giallo esistenziale − perché indaga su un
suicidio apparentemente senza ragione.”
novità
pag 288 - euro 9,00
isbn 978-88-07-88425-2
In libreria da: maggio 2014
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Con Federica Cappelletti
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PAOLO ROSSI
1982: IL MIO MITICO MONDIALE
copertina
non
definitiva
Chi non si ricorda del Mondiale di calcio del 1982? Chi
non ricorda i miracoli di Paolo Rossi? A distanza di
trent’anni da quel mitico 1982, Paolo Rossi ripercorre i
giorni che hanno cambiato la sua vita, che lo hanno reso
eterno. E i giorni che ci hanno tenuti inchiodati davanti
al televisore. Aneddoti e ricordi si intrecciano a emozio­
ni, paure, sensazioni. Fino alla finalissima Italia-Germania
con cui l’Italia vince il campionato. Un campionato rima­
sto nel cuore degli italiani che, dopo il racconto di Pao­
lo Rossi, fanno sentire la loro voce, i loro ricordi, le loro
emozioni. Un libro che è insieme la testimonianza di un
grande campione e i ricordi di quegli italiani che ancora
hanno impresso nel loro cuore l’esultanza del presidente
Pertini ai tre gol azzurri e l’urlo indimenticabile del tele­
cronista Martellini: “Campioni del mondo! Campioni del
mondo! Campioni del mondo!”.
L’AUTORE Paolo Rossi (Prato, 1956) è un ex calciatore
italiano, di ruolo attaccante. È opinionista di Sky Sport.
È stato campione della mondo con la Nazionale italia­
na nel 1982, competizione nella quale fu capocannonie­
re con sei reti e successivamente Pallone d’oro. È consi­
derato uno dei più grandi attaccanti di tutti i tempi. Ha
giocato in diverse squadre, tra cui principalmente il Vicen­
za e la Juventus.
Nell’anno del Mondiale in Brasile, la grande
storia del mitico 1982. Un Mondiale vinto
inaspettatamente, grazie ai gol di rapina di
Paolo Rossi.
novità
pag 256 - euro 8,50
isbn 978-88-07-88426-9
In libreria da: maggio 2014
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GIOVANNI TESTORI
LA GILDA DEL MAC MAHON
copertina
non
definitiva
La Gilda del Mac Mahon è una raccolta di racconti suc­
cessiva al Ponte della Ghisolfa. Nella Gilda Testori descri­
ve gli effetti che nell’immaginario della bellona di via Mac
Mahon e dei ragazzotti di periferia hanno i miti della cul­
tura di massa: le dive sexy, le super prestazioni, le soubret­
te. Al centro di questi racconti Testori pone una straor­
dinaria figura femminile: la Gilda del Mac Mahon, co­
sì chiamata per l’assonanza con il personaggio esuberan­
te di Rita Hayworth, una dolente Maria Addolorata dei
bassifondi che, per amore del suo uomo in galera per ri­
cettazione, si prostituisce lungo un viale dell’estrema pe­
riferia milanese. E che, sempre per amore, prima sedu­
ce e poi tradisce un cliente invaghitosi di lei. Sono rac­
conti pervasi di notevole fisicità e sensualità, talora di iro­
nia, che risaltano quasi fossero simboli, cataloghi di so­
gni, quadri esistenziali o addirittura pagine di fotoroman­
zo, ambientati − come di consueto in Testori − tra socie­
tà ciclistiche, palestre di boxe, immensi caseggiati. Ma qui
trova spazio anche il mondo dorato della rivista e della
commedia musicale, con i nomi mitici di Macario, Wanda
Osiris, Carletto Dapporto, e sopra tutti Lauretta Masiero,
di cui Testori fu sempre grande ammiratore.
L’AUTORE Giovanni Testori (Novate, 1923 – Milano,
1993), critico d’arte, poeta, autore teatrale e romanzie­
re, è stato tra le personalità intellettuali più complesse e
importanti del secondo Novecento. Negli anni cinquan­
ta ha raccontato la periferia milanese, nel ciclo dei Segreti di Milano e nel testo teatrale L’Arialda. Negli anni set­
tanta, attraverso la “Trilogia degli scarrozzanti” (L’Ambleto, Macbetto ed Edipus) ha creato una personalissima lin­
gua drammaturgica. Dopo gli oratori di argomento sacro,
quali Conversazione con la morte e Interrogatorio a Maria,
negli anni ottanta scrive due “Branciatrilogie” per l’atto­
re Franco Branciaroli e porta in teatro uno dei suoi ca­
polavori, il romanzo In exitu. La sua ultima opera, qua­
si un testamento, fra teatro e poesia, è Tre lai. Feltrinel­
li ha pubblicato I segreti di Milano (2012) e Il ponte della Ghisolfa (2013).
La commedia umana dei perdenti in un
nuovo scenario. Al centro della narrazione
uno straordinario personaggio, la Gilda del
Mac Mahon, una prostituta della periferia
milanese. Un’opera spesso rappresentata a
teatro, proprio per lo straordinario calore
umano delle vicende.
novità
pag 240 - euro 9,00
isbn 978-88-07-88427-6
In libreria da: giugno 2014
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Traduzione di Leonardo Giovanni Luccone
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JOHN CHEEVER
SEMBRAVA IL PARADISO
copertina
non
definitiva
Sembrava il Paradiso è l’ultimo romanzo di John Cheever,
apparso solamente quattro mesi prima della sua morte. Il
protagonista, Lemuel Lears, è un vecchio gentiluomo del
New England. Vive in un paesino incantato, dove non so­
no ancora arrivati i fast-food e neppure la ristrutturazione
delle grandi ville per farne case di riposo per anziani alla
fine del loro ciclo vitale. Il paradiso di Lears è rappresen­
tato da un laghetto, il laghetto dei Beasley, dove ama pat­
tinare d’inverno, un posto incantevole destinato però a
scomparire a causa della speculazione edilizia e dell’inqui­
namento. Si sviluppa così un’intricata vicenda piena di va­
lori ambientalisti con un crudo ritratto della vita sessuale
e sentimentale di Lears, l’una specchio dell’altra. Lears,
vedovo gaudente, impegnato a non diventare anch’egli
una discarica, si divide tra ricordi, incontri con una bella e
capricciosa signora, istantanee follie omosessuali con il ra­
gazzo dell’ascensore e la consolazione emotiva con un suo
coetaneo. Perché in fin dei conti il suo problema è l’amo­
re: “Quando vedeva per la strada una coppia abbracciarsi
con tenerezza profonda o camminare felice spalla a spal­
la, si ricordava, sia pure per un solo momento, della vec­
chiaia incombente”. Era quella la sua vera paura, la fine
dell’amore.
L’AUTORE John Cheever (Quincy, Massachusetts, 1912 –
Ossining, New York, 1982) è stato uno dei massimi scrit­
tori americani del Novecento. Vincitore del premio Pulit­
zer con I racconti (1979; Feltrinelli, 2012), eccelse anche
nel romanzo con capolavori come Cronache della famiglia
Wapshot (1957; Feltrinelli, 2012), Bullet Park (1969; Fel­
trinelli, 2012) e Falconer (1977; Feltrinelli, 2013). I suoi ri­
tratti dell’inquieta borghesia americana sono stati di ispi­
razione per un’infinita serie di scrittori, registi e artisti vi­
sivi. Feltrinelli sta riproponendo tutte le sue opere princi­
pali, fra le quali sono da segnalare anche i suoi diari inedi­
ti, scritti tra la fine degli anni quaranta e il 1982, Una specie di solitudine (2012). Feltrinelli ha pubblicato nella col­
lana digitale “Zoom” Il nuotatore (2012).
Un indimenticabile scorcio della vita della
borghesia americana in questo breve, fulminante romanzo di Cheever.
novità
pag 160 - euro 9,00
isbn 978-88-07-88428-3
In libreria da: maggio 2014
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LUCIANO BIANCIARDI
L’INTEGRAZIONE
copertina
non
definitiva
L’integrazione è un romanzo del 1960. È il secondo ro­
manzo scritto dall’autore maremmano e narra la storia di
due fratelli intellettuali, Marcello e Luciano, che si tra­
sferiscono da Grosseto nella metropoli milanese, con
l’obiettivo di compiere una “mediazione” tra l’Italia di
mezzo e l’Italia del Nord. Il romanzo è una critica dell’in­
dustria culturale ed editoriale milanese nel periodo del
boom­economico. Il romanzo può essere visto come il se­
condo di una “Trilogia della rabbia” avviata con Il lavoro culturale e culminata con La vita agra. Nel libro, spa­
zio amaro viene riservato a descrivere in pieno boom eco­
nomico il comportamento dei milanesi: “Guardali in fac­
cia: stirati, con gli occhi della febbre, dimentichi di tut­
to tranne che dei soldi che ci vogliono ogni giorno, e che
servono soltanto quanto basta per stare in piedi, per la­
vorare, per trottare ancora, per fare altri soldi [...]. Sgob­
bano, corrono come allucinati dalla mattina alla sera, per
comprarsi ciò che credono di desiderare; in realtà quello
che al padrone piace che si desideri”. Una descrizione di
ieri, ma tanto attuale ancora oggi.
L’AUTORE Luciano Bianciardi (Grosseto, 1922 – Mila­
no, 1971), laureato in Filosofia, bibliotecario e professore
di liceo, scrisse con Carlo Cassola I minatori della Maremma (1956; ExCogita, 2004). Trasferitosi a Milano, lavo­
rò come redattore, giornalista, traduttore e sceneggiatore.
Tra le sue numerose opere ricordiamo: Il lavoro culturale
(Feltrinelli, 1957, 2013), Da Quarto a Torino. Breve storia
della spedizione dei Mille (Feltrinelli, 1960), La vita agra
(Rizzoli, 1962; Feltrinelli, 2013), La battaglia soda (Rizzo­
li, 1964; Bompiani, 1997), Aprire il fuoco (Rizzoli, 1969;
ExCogita, 2001), La solita zuppa e altre storie (Bompiani,
1994) e i due volumi delle opere complete, L’antimeridiano (Isbn, 2005 e 2008). Feltrinelli ha pubblicato anche Vita agra di un anarchico. Luciano Bianciardi a Milano di Pi­
no Corrias (Nuova edizione, 2011).
In quella che è stata definita “La trilogia
della rabbia”, L’integrazione occupa un
ruolo cardine. La descrizione del boom economico, nei suoi comportamenti metropolitani, trova il suo scenario. La feroce ironia
anarchica di Bianciardi ha qui buon gioco
nell’esprimersi al suo massimo grado corrosivo.
novità
pag 160 - euro 9,00
isbn 978-88-07-88429-0
In libreria da: giugno 2014
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DANIEL PENNAC
STORIA DI UN CORPO
Traduzione di Yasmina Melaouah
copertina
non
definitiva
Tornata a casa dopo il funerale del padre, Lison si vede
consegnare un pacco, un regalo post mortem del defunto
genitore: è un curioso diario del corpo che lui ha tenuto
dall’età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vi­
ta. Al centro di queste pagine regna, con tutta la sua fisi­
cità, il corpo dell’io narrante che ci accompagna nel mon­
do, facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridu­
la della madre anaffettiva, l’odore dell’amata tata Violet­
te, il sapore del caffè di cicoria degli anni di guerra, il pro­
fumo asprigno della merenda povera a base di pane e mo­
sto d’uva. Giorno dopo giorno, con poche righe asciutte
o ampie frasi a coprire svariate pagine, il narratore ci rac­
conta un viaggio straordinario, il viaggio di una vita, con
tutte le sue strepitose scoperte, con le sue grandezze e le
sue miserie: orgasmi potenti come eruzioni vulcaniche e
dolori brucianti, muscoli felici per una lunga camminata
per Parigi e denti che fanno male, evacuazioni difficili e
meravigliose avventure del sonno. Con la curiosità e la te­
nerezza del suo sguardo attento, con l’amore pudico con
cui sempre osserva gli uomini, Pennac trova qui le parole
giuste per raccontare la sola storia che ci fa davvero tutti
uguali: grandiose e vulnerabili creature umane.
L’AUTORE Daniel Pennac (Casablanca, 1944), già pro­
fessore di francese in un liceo parigino, è romanziere
eclettico, autore di testi teatrali e monologhi, nonché sce­
neggiatore di fumetti. Creatore della figura di Benjamin
Malaussène, di professione capro espiatorio, e dei roman­
zi di straordinario successo che lo vedono protagonista,
ha vinto il premio internazionale Grinzane Cavour nel
2002 e nel 2005 è stato insignito della Legion d’onore per
le arti e la letteratura.
La più recente mirabilia narrativa di Daniel
Pennac.
pag 352
euro 9,00
isbn 978-88-07-88430-6
In libreria da: giugno 2014
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PAOLO SORRENTINO
TONY PAGODA E I SUOI AMICI
copertina
non
definitiva
Il mondo di Tony Pagoda è grande, non si lascia conte­
nere in un solo libro. E così eccolo di nuovo, presenta­
to dall’ex cognato Ughetto De Nardis. Ughetto parla di
“nuove esperienze” che a lui non sono piaciute per nien­
te. Noi possiamo, con Pagoda, parlare di vecchi e nuovi
amici, di tutti gli incontri che Tony ha continuato ad avere
nel mondo che più gli piace, quello compreso fra lo spet­
tacolo di chi fa spettacolo e lo spettacolo delle vite pub­
bliche. Fabietto e Carmen Russo, il mago Silvan e Toni­
no Paziente, Maurizio Costanzo e Jacqueline O’Rourke.
Ogni occasione è buona per far mostra di una copiosa
morale dell’assurdo che è diventata cifra stilistica, segno
inconfondibile. Tony Pagoda non teme la risata, non te­
me la lacrima, non teme la sprezzatura, o lo sfottò. Con
lui ci facciamo portare dentro un’umanità che mai avrem­
mo visto così, con cui mai avremmo pensato di compati­
re. Ma questa volta è come se la voce di Tony raddoppias­
se in quella del suo creatore, che infatti sentiamo arriva­
re, più si avvicina il congedo, ad aprirsi un varco, a lascia­
re un’impronta. Interprete formidabile del nostro tempo,
Tony Pagoda è pur sempre il protagonista, lui e le sue tira­
te, come Falstaff: “L’umanità, dunque, è miserabile. Non
si discute su questo. Eppure, non è stato inventato anco­
ra niente di meglio. Perché, quando si palpita, si palpi­
ta. Tutte le emozioni della vita non hanno senso. Si ad­
dizionano tra loro, incongrue, per accumulo. Compon­
gono la vita, come una lista della spesa. E questo, infine,
è il senso”.
L’AUTORE Paolo Sorrentino (Napoli, 1970) è regista
e sceneggiatore (L’uomo in più, 2001; Le conseguenze
dell’amore, 2004; L’amico di famiglia, 2006; Il Divo, 2008,
Prix du Jury al Festival di Cannes; This Must Be The Place, 2011 e La grande bellezza, 2013). Il suo romanzo Hanno tutti ragione (Feltrinelli, 2012) è stato uno dei maggio­
ri casi letterari degli ultimi anni. Con Feltrinelli ha pubbli­
cato anche La grande bellezza. Diario del film, foto di scena di Gianni Fiorito (2013). Il film ha vinto il prestigioso
premio americano Golden Globe 2014.
“Racconta, Tony, racconta, non fa altro che
raccontare. Un repertorio infinito. Eppure io so che c’è una cosa che non racconta
mai, neanche a se stesso. Fa infinite prove
generali del dolore. Ma il dolore vero che ci
ha dentro, quello io lo conosco e lui non lo
racconta. È un mistero.”
pag 160
euro 8,00
isbn 978-88-07-88431-3
In libreria da: maggio 2014
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ERRI DE LUCA
SOLO ANDATA
Righe che vanno troppo spesso a capo
copertina
non
definitiva
Un poema. Un grande romanzo in versi. Erri De Lu­
ca obbedisce all’urgenza lirico-tragica ampiamente pre­
sente nella sua scrittura e disegna un paesaggio socia­
le, umano, profondamente interiorizzato. L’opera è
scandita in due parti: una prima parte (Solo andata), di
schietta intonazione epico-narrativa, la seconda (Visite) più lirica, aforistica e, ancora una volta, narrativa.
Solo andata ripercorre il viaggio di un gruppo di emigran­
ti clandestini dall’Africa ai “porti del Nord”, arieggia i co­
ri dell’antica tragedia, che raccontano gli avvenimenti (o vi
alludono) e insieme li commentano, accompagnandoli con
partecipazione anche quando il punto di vista è solo quello
del testimone. La dizione è secca, scabra, e nulla concede
alla retorica lagrimosa cui queste vicende spesso si presta­
no, né ai piaceri del verso, che è soprattutto cadenza, per­
fetta nel “dare ritmo” al dramma di questo viaggio senza
tempo. Seguono versi che ora lasciano emergere uno stato
d’animo, ora un ricordo, ora di nuovo un fatto di attualità
o una riflessione di carattere politico o sociale. Ma sempre
Erri De Luca è capace di mettere a fuoco, con un’immagi­
ne o un’espressione non scontata, la realtà cui allude, e di
mostrarcene la valenza poetica anche là dove la materia ap­
pare più refrattaria a essere riscattata.
L’AUTORE Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950. Ha
pubblicato con Feltrinelli: Non ora, non qui (1989), Una
nuvola come tappeto (1991), Aceto, arcobaleno (1992), In
alto a sinistra (1994), Alzaia (1997, 2004), Tu, mio (1998),
Tre cavalli (1999), Montedidio (2001), Il contrario di uno
(2003), Mestieri all’aria aperta. Pastori e pescatori nell’Antico e nel Nuovo Testamento (con Gennaro Matino; 2004),
In nome della madre (2006), Almeno 5 (con Gennaro Ma­
tino; 2008), Il giorno prima della felicità (2009), Il peso della
farfalla (2009), E disse (2011), I pesci non chiudono gli occhi
(2011), Il torto del soldato (2012), La doppia vita dei numeri (2012), Ti sembra il Caso? (con Paolo Sassone-Corsi;
2013), Storia di Irene (2013) e, nella collana digitale “Zo­
om”, Aiuto (2011), Il turno di notte lo fanno le stelle (2012)
e Il pannello (2012). Per i “Classici” Feltrinelli ha curato
Esodo/Nomi (1994), Giona/Ionà (1995), Kohèlet/Ecclesiaste (1996), Libro di Rut (1999), Vita di Sansone (2002), Vita di Noè/Nòah (2004) e L’ospite di pietra di Puškin (2005).
Ha tradotto e curato, sempre per Feltrinelli, L’ultimo capitolo inedito de La famiglia Mushkat. La stazione di Bakhmatch di Isaac B. Singer e Israel J. Singer (2013).
Il drammatico viaggio di un gruppo di emigranti clandestini verso i “porti del Nord”.
Un poema scabro, tragico, potente. La
scommessa della parola poetica di fronte a
una materia quasi “intrattabile”, ma che qui
diventa disegno delle sorti del mondo.
pag 96
euro 6,50
isbn 978-88-07-88432-0
In libreria da: maggio 2014
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RAQUEL MARTOS
I BACI NON SONO MAI TROPPI
Traduzione di Enrica Budetta
copertina
non
definitiva
Questa storia, che non parla di principi azzurri e prin­
cipesse, inizia in Spagna molti anni fa, quando la tv era
ancora in bianco e nero, le bambine ballavano con l’hula
hoop e bastava uscire a mangiare un panino per vivere
una grande avventura. Un giorno, a scuola, Lucía cono­
sce Eva. Spavalda, coraggiosa e indomita come i suoi ca­
pelli la prima. Timida, riflessiva e avida divoratrice di fa­
giolini crudi la seconda. Entrambe hanno solo sette an­
ni, ma fin dal primo momento diventano amiche per la
pelle. Condivideranno sogni, segreti sussurrati all’orec­
chio perché il ragazzino accanto non senta che si par­
la di lui, conquiste e delusioni, in un rapporto fatto di
complicità e mille risate. Finché un litigio le separerà.
Anni dopo il caso le fa ritrovare all’aeroporto di Madrid.
Lucía, single, è il perfetto prototipo della manager in car­
riera. Eva, dopo aver rinunciato al teatro per dedicarsi alla
famiglia, si barcamena tra la fine del suo matrimonio e la
figlia Lola, una piccola pirata di cinque anni. Nonostante i
vecchi conflitti, l’amicizia di un tempo è ancora viva, come
e più di prima. Ma Lucía non può immaginare che Eva sta
per chiederle il favore più importante della sua esistenza. Un romanzo tenero e commovente, pieno di humour e
di dolcezza. Un inno alla vita e all’amicizia vera. Una sto­
ria che ci ricorda che esistono legami unici e speciali che
nemmeno il tempo e la distanza riescono a intaccare. E
che “i baci non sono mai troppi: se ne possono dare tanti
senza paura di esaurirli, ed è l’uso migliore che se ne pos­
sa fare”.
L’AUTRICE Raquel Martos, giornalista, scrittrice e sogget­
tista, è nata a Madrid. Ha collaborato con numerosi pro­
grammi radiofonici, ha lavorato come creativa in pubbli­
cità e ha scritto testi per il teatro. Da alcuni anni è uno dei
volti principali del celebre programma televisivo El Hormiguero su Antena 3. Ha scritto anche Alla fine andrà tutto bene (Feltrinelli, 2014).
Due amiche per la pelle, che crescono insieme condividendo sogni, segreti e risate. Un
incontro fortuito che le fa ritrovare dopo
tanto tempo. Una richiesta di aiuto che
cambierà per sempre le loro vite.
ibacinonsonomaitroppi.it
losbesosnosegastan.com
pag 336
euro 8,00
isbn 978-88-07-88457-3
In libreria da: giugno 2014
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DANIEL BARENBOIM
LA MUSICA È UN TUTTO
Etica ed estetica
A cura di Enrico Girardi
Traduzione di Margherita Belardetti
copertina
non
definitiva
Daniel Barenboim torna a riflettere sulla musica. Sulla
musica che si fa, che si legge, sulla musica che si inter­
preta, sulla musica che si ascolta. Sulla musica che inter­
connette, che stringe relazioni e le riempie di senso. Fon­
damentalmente Barenboim ha a cuore una visione in cui,
nella musica, etica ed estetica dialoghino continuamente e
a livelli diversi. Se l’essenza della musica è il contrappunto
(il continuo dialogo di un tema con il suo opposto) ecco
che l’idea di un tutto non scomponibile nei suoi elemen­
ti domina l’opera e il lavoro del grande maestro. Eseguire
bene un pezzo implica una scelta, è di per sé una sequen­
za di scelte. Non è diverso − dice Barenboim − da ciò che
deve fare un politico. La scelta giusta. E il giusto qui pro­
duce bellezza. Ma produce bellezza se si impone quel for­
midabile equilibrio che da una parte guarda alla partitu­
ra e all’autore, dall’altra al nesso profondo fra gli esecutori,
e dall’altra ancora al pubblico, ai luoghi dell’ascolto, a chi
governa le sale, a chi governa tout court.
L’AUTORE Daniel Barenboim (Buenos Aires, 1942) dal
1975 al 1989 è direttore musicale dell’Orchestre de Paris,
dal 1991 al giugno 2006 direttore musicale della Chicago
Symphony Orchestra. Dal 1992 è Generalmusikdirektor
della Staatsoper Unter den Linden di Berlino, di cui è
stato anche direttore artistico dal 1992 all’agosto 2002.
Nell’autunno 2000 la Staatskapelle di Berlino lo ha no­
minato direttore principale a vita. Nel 1999 fonda insie­
me a Edward Said la West-Eastern Divan Orchestra, for­
mata da giovani musicisti israeliani e dei paesi arabi. Nel
2007 è stato onorato in Giappone del Praemium Impe­
riale per la cultura e le arti e nominato ambasciatore delle
Nazioni Unite per la pace dal segretario generale Ban Kimoon. Ha pubblicato A Life in Music (1991, 2002), Paralleli e paradossi (con Edward Said; il Saggiatore, 2004), La
musica sveglia il tempo (Feltrinelli, 2007), Dialoghi su musica e teatro. Tristano e Isotta (con Patrice Chéreau; Feltri­
nelli, 2008) e ha scritto la prefazione a Insieme. Voci della West-Eastern Divan Orchestra di Elena Cheah (Feltri­
nelli, 2009).
“Capire la musica non è meno essenziale
della comprensione filosofica dell’umana natura.” Le illuminanti riflessioni di un
grande Maestro sull’universo musicale.
pag 128
euro 8,00
isbn 978-88-07-88433-7
In libreria da: luglio 2014
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ANTONIO TABUCCHI
AUTOBIOGRAFIE ALTRUI
Poetiche a posteriori
copertina
non
definitiva
Dalle riflessioni su Requiem a quelle su Sostiene Pereira,
dal Filo dell’orizzonte alla Donna di Porto Pim, fino a Si sta
facendo sempre più tardi e al saggio conclusivo sulle Autobiografie altrui. Il libro, ha detto una volta Antonio Ta­
bucchi in un’intervista, è sempre un oggetto misterioso,
che sfugge un po’ anche alle intenzioni dell’autore. Attra­
verso questi testi che illuminano un pensiero, una paro­
la, una suggestione dei romanzi presi in esame, il lettore
può arrivare a nuove stimolanti scoperte o, semplicemen­
te, può lasciarsi condurre dal flusso critico che è sempre
in Tabucchi grande flusso narrativo.
L’AUTORE Antonio Tabucchi (1943-2012) è stato scritto­
re, curatore e traduttore. Vincitore di prestigiosi premi in­
ternazionali, è ritenuto uno dei maggiori intellettuali eu­
ropei del secondo Novecento.
“Prima si crea l’opera, e solo dopo si riflette
su di essa.”
È una frase di Joseph Conrad che, significativamente, Tabucchi pone in epigrafe alla
presente raccolta che riunisce sette testi di
poetica.
pag 128
euro 8,00
isbn 978-88-07-88434-4
In libreria da: giugno 2014
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GIANNI MURA
ISCHIA
copertina
non
definitiva
Torna l’ineffabile commissario Jules Magrite, con i baffi,
le maglie a righe, la passione per i cibi di qualità e i vini
d’annata. Torna in Italia come turista. Al suo fianco il giu­
dice Michelle Lapierre, conosciuta durante le indagini su
un caso sanguinoso. Con lei vive una relazione di abban­
dono e pudore, di tenerezza e disincanto, che in questa
vacanza potrebbe consumarsi o, chissà, diventare una ve­
ra storia d’amore. La loro permanenza a Ischia – o, come
dicono i francesi, “Iscià” − è appena cominciata quando
l’omicidio di un giovane romeno scuote la quiete dell’iso­
la. Magrite non tarda a farsi coinvolgere, anche perché dal
giorno del suo arrivo Peppe ’o Francese − meglio noto ai
flic come Pépé le Couteau − lo riempie di racconti e con­
fidenze, su di sé e i suoi compaesani, come se davvero non
avesse aspettato altro. E oltre il sipario delle buganvillee,
delle scogliere e dell’acqua verde-azzurra il commissario
scopre ben presto corruzione, degrado, criminalità. Pépé
le Couteau accompagna Magrite dentro l’inferno di uno
dei più celebrati paradisi mediterranei. Fino a dove? E a
che prezzo? Dopo Giallo su giallo, Gianni Mura scrive un
noir civile intenso e appassionato.
L’AUTORE Gianni Mura (Milano, 1945). Studi classici,
entra alla “Gazzetta dello Sport” nel 1964. Giornalista
professionista dall’aprile del ’67. Altre testate: “Corriere
d’informazione” (’72-74), “Epoca” (’74-79), “L’occhio”
(’79-81). Inviato di “Repubblica” (cui già collaborava dal
’76) dal 1983. Dal 1991 con la moglie Paola ha fondato la
rubrica di enogastronomia Mangia&bevi sul “Venerdì di
Repubblica”. Con Giallo su giallo, il suo primo roman­
zo (Feltrinelli, 2007), ha vinto il premio Grinzane-Cesa­
re Pavese per la narrativa. Con Feltrinelli ha pubblica­
to anche Tanti amori. Conversazioni con Marco Manzoni
(2013). Attività collaterali: giocare a carte, andare a fun­
ghi, fare anagrammi.
“Che c’è, Jules?” “Quando un cane abbaia­
così, dalle mie parti vuol dire che c’è un
morto.” “Dai, torna a letto. Avrà visto un
gatto, un topo. Non è che t’ammazzano
qualcuno il primo giorno di vacanza.”
pag 176
euro 8,00
isbn 978-88-07-88435-1
In libreria da: giugno 2014
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DORIS LESSING
ECHI DELLA TEMPESTA
Traduzione di Grazia Gatti
copertina
non
definitiva
È il terzo di un ciclo di cinque romanzi intitolato Children of Violence (i primi due sono Martha Quest e Un matrimonio per bene). È un’analisi dei rapporti interperso­
nali e sociali fra uomo e donna e delle implicazioni poli­
tiche di questi rapporti. Lasciato il marito e la giovane fi­
glia, Martha si mantiene lavorando in un ufficio legale, ma
dedica tutte le proprie energie alla cellula comunista for­
mata da sei amici, tra i quali il pilota della Raf di cui è in­
namorata. La cellula diventa un collettivo più numeroso,
Martha, abbandonata dal pilota, si innamora di un profu­
go e lo sposa, ma il matrimonio è una delusione. L’unico
sollievo per Martha è l’amicizia con le donne del gruppo.
In questo romanzo continua pertanto la storia di Martha
Quest, il più brillante esempio della femminilità moder­
na mai descritto da Doris Lessing: appassionata, testarda
e inquieta nella ricerca della propria emancipazione. Nel
seguirla attraverso le sue confusioni emotive e il suo coin­
volgimento sempre più profondo nella politica rivoluzio­
naria, assistiamo anche al dispiegarsi − meravigliosamen­
te descritto − della vita in Sudafrica nel ventesimo secolo,
che l’autrice guarda in modo compassionevole, senza tut­
tavia cedere ad alcun compromesso.
L’AUTRICE Doris Lessing (1919-2013) è nata a Kerman­
shah, in Iran, e ha vissuto fino a trent’anni in Zimbab­
we (allora Rhodesia). Nel 1949 si è definitivamente tra­
sferita in Inghilterra. Feltrinelli ha pubblicato: L’abitudine di amare (1959), Il taccuino d’oro (1964), Il diario di Jane Somers (1986), La brava terrorista (1987), Se gioventù sapesse (1988), Il quinto figlio (1988), Racconti africani (1989), L’altra donna (1991), Martha Quest (1991), Un
matrimonio per bene (1992), Racconti londinesi (1993),
Sorriso africano. Quattro visite nello Zimbabwe (“Travel­
ler”, 1994), Amare, ancora (1996), i primi due volumi del­
la sua autobiografia, Sotto la pelle (1997) e Camminando
nell’ombra (1999), Ben nel mondo (2000), Il sogno più dolce (2002), Le nonne (2004), Gatti molto speciali (2008),
Alfred e Emily (2008) e, nella collana digitale “Zoom”,
Passerotti (2011). Ha vinto il premio internazionale Grin­
zane Cavour “Una vita per la letteratura” nel 2001 e il
premio Nobel per la letteratura nel 2007.
Un’analisi dei rapporti interpersonali e sociali fra uomo e donna − e delle implicazioni
politiche di questi rapporti.
Proseguono dunque le avventure umane
e politiche di Martha Quest, appena ventitreenne ma già avviata sulla difficile strada
della propria ricerca identitaria.
pag 320
euro 9,50
isbn 978-88-07-88436-8
In libreria da: luglio 2014
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MONDI AL LIMITE
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9 scrittori per Medici Senza Frontiere
Testi di Baricco, Benni, Carofiglio, Covacich, Dazieri,
Di Natale, Giordano, Pascale, Starnone
Disegni di Giannelli
copertina
non
definitiva
Dalla Thailandia alla Cambogia, dalla Somalia alla Re­
pubblica democratica del Congo, dal Brasile alla Colom­
bia, dal Pakistan all’Italia, nove scrittori italiani (Alessan­
dro Baricco, Stefano Benni, Gianrico Carofiglio, Mau­
ro Covacich, Sandrone Dazieri, Silvia Di Natale, Paolo
Giordano, Antonio Pascale, Domenico Starnone) raccon­
tano la realtà di alcune aree in cui Medici Senza Frontie­
re opera, per sensibilizzare il lettore sui temi della violen­
za urbana, della prostituzione, delle guerre, delle malattie
e di tutte quelle crisi dimenticate che colpiscono le popo­
lazioni indifese. Il volume offre un affresco di ritratti, sto­
rie e realtà, dipinto talvolta in maniera agile e “leggera”,
altre volte con toni più drammatici. La variegata sensibili­
tà degli scrittori, in molti casi per la prima volta a contat­
to con situazioni al limite, si trova a dover interagire con
real­tà per noi forse impensabili, con situazioni in cui è an­
nichilita ogni dimensione umana e di giustizia. Le crisi in­
visibili che affliggono il Sud del mondo in realtà però ci
riguardano in maniera diretta. E dimenticarne l’esistenza
ci rende tutti un po’ complici.
L’AUTORE Medici Senza Frontiere (msf) è la più grande
organizzazione umanitaria indipendente di soccorso me­
dico al mondo nata per offrire assistenza sanitaria alle po­
polazioni in pericolo e testimoniare delle violazioni dei di­
ritti umani cui assiste durante le sue missioni in oltre ses­
santa paesi. Nel 1999 è stata insignita del premio Nobel
per la pace. Con Feltrinelli, msf ha progettato anche Dignità! (2011) e Noi non restiamo a guardare (2012).
Nove tra i più importanti scrittori italiani
raccontano la realtà di alcune aree in cui
Medici Senza Frontiere opera, per sensibilizzare sui temi della violenza urbana, della
prostituzione, delle guerre, delle malattie e
di tutte quelle crisi dimenticate che colpiscono le popolazioni indifese.
pag 192
euro 8,00
isbn 978-88-07-88437-5
In libreria da: giugno 2014
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JANNE TELLER
NIENTE
Traduzione di Maria Valeria D’Avino
copertina
non
definitiva
“Se niente ha senso, è meglio non far niente piuttosto che
qualcosa,” dichiara un giorno Pierre Anthon, tredici anni.
Poi, come il barone rampante, sale su un albero vicino al­
la scuola. Per dimostrargli che sta sbagliando, i suoi com­
pagni decidono di raccogliere cose che abbiano un signifi­
cato. All’inizio si tratta di oggetti innocenti: una canna da
pesca, un pallone, un paio di sandali, ma presto si fanno
prendere la mano, si sfidano, si spingono più in là. Al sa­
crificio di un adorato criceto seguono un taglio di capel­
li, un certificato di adozione, la bara di un bambino, l’in­
dice di una mano che suonava la chitarra come i Beatles.
Richieste sempre più angosciose, rese vincolanti dalla leg­
ge del gruppo. È ancora la ricerca del senso della vita? O
è una vendetta per aver dovuto sacrificare qualcosa a cui
si teneva davvero? Abbandonati a se stessi, nella totale as­
senza degli adulti e delle loro leggi, gli adolescenti si tra­
scinano a vicenda in un’escalation d’orrore. E quando i
media si accorgono del caso, mettendo sottosopra la citta­
dina, il progetto precipita verso la sua fatale conclusione.
Come una favola moderna, Niente mette in scena follia e
fanatismo, perversione e fragilità, paura e speranza. Ma
soprattutto sfida il lettore adulto a ritrovare in sé l’inno­
cente crudeltà dell’adolescenza, fatta di assenza di com­
promessi, coraggio provocatorio e commovente brutalità.
L’AUTRICE Janne Teller, nata nel 1964 a Copenaghen, è
laureata in Scienze economiche. Ha lavorato per sette an­
ni per le Nazioni Unite e per l’Unione europea a New
York, Bruxelles, in Mozambico e in Tanzania. Ora è scrit­
trice di professione. Ricordiamo i romanzi L’isola di Odino (Iperborea, 2001), L’innocenza di Sofie (Fanucci, 2004)
e Niente (Feltrinelli, 2012), con il quale si è aggiudicata il
premio del ministero della Cultura danese.
Un romanzo sul significato della vita, coraggioso e provocatorio. Un grande successo
internazionale, censurato e pluripremiato.
pag 128
euro 7,50
isbn 978-88-07-88438-2
In libreria da: maggio 2014
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RICHARD FORD
L’ESTREMA FORTUNA
Traduzione di Riccardo Duranti
copertina
non
definitiva
Il protagonista di questo “thriller esistenziale” è Har­
ry Quinn, un reduce del Vietnam che vaga da una parte
all’altra degli Stati Uniti, cambiando continuamente lavo­
ro, nel vano tentativo di reinserirsi nella realtà. Irrequie­
to, solitario, involontariamente cinico, come un eroe he­
mingwayano. La vicenda si svolge a Oaxaca, una squalli­
da città del Messico piena di turisti, emarginati, funziona­
ri corrotti, trafficanti di droga e forze della repressione.
Quinn si reca là per cercare di liberare dal carcere Son­
ny, fratello della sua ex ragazza, coinvolto in un’intrica­
ta vicenda di droga. Rapidamente l’atmosfera si fa pesan­
te e, nonostante il protagonista faccia di tutto per non far­
si coinvolgere nei guai, attorno a lui cominciano a compa­
rire dei cadaveri...
Questo singolare “thriller esistenziale” è stato accolto ne­
gli Stati Uniti con molto entusiasmo: “La prosa tesa e av­
vincente di Ford ha l’acuta chiarezza di una sirena di po­
lizia. Nessun altro narratore scrive con tale maestria di ciò
che è alienato e non compiuto...” (Sunday Times); “Il la­
voro di uno scrittore straordinariamente dotato” (News­
week).
L’AUTORE Richard Ford, nato nel 1944 a Jackson (Mis­
sissippi), è considerato uno dei più grandi scrittori ame­
ricani contemporanei. Con Il giorno dell’Indipendenza (1995; Feltrinelli, 1996) ha vinto i due premi più pre­
stigiosi d’America, il Pen/Faulkner Award e il premio
Pulitzer.­ Feltrinelli ha pubblicato anche: Rock Springs
(1989), Incendi (1991), Sportswriter (1992), Il donnaiolo
(1993), Donne e uomini (2001), Infiniti peccati (2002), Lo
stato delle cose (2008) e Canada (2013).
Un “thriller esistenziale”, accolto con grande entusiasmo dalla critica americana al
momento della sua pubblicazione.
“La sua prosa ha una qualità tesa e cinematografica che bagna questa storia della
stessa calda, bassa, spietata luce biancastra
che infiamma il Messico.” The New York
Times Book Review
ristampa in prenotazione
pag 208 - euro 8,50
isbn 978-88-07-88439-9
In libreria da: maggio 2014
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UE
ROBYN DAVIDSON
ORME
Una donna, quattro cammelli e un cane nel deserto australiano
Traduzione di Benedetta Bini
copertina
non
definitiva
Nel 1977 Robyn Davidson attraversa il deserto australia­
no partendo da Alice Springs fino ad arrivare all’Ocea­
no Indiano, con la sola compagnia di quattro cammel­
li e il suo fedele cane. Il viaggio è raccontato dal “Natio­
nal Geographic” tramite il fotografo Rick Smolan, che se­
gue la ragazza nel viaggio. Nel 1993 il primo adattamen­
to riguardante la storia di Robyn Davidson vide l’attrice
Julia Roberts firmare per la parte, ma poi il progetto sal­
tò. Nel 2012 ha preso vita un nuovo progetto cinemato­
grafico con la conferma di Mia Wasikowska come prota­
gonista. La pellicola è stata presentata in concorso alla 70ª
edizione della Mostra internazionale d’arte cinematogra­
fica di Venezia e successivamente al Toronto Internatio­
nal Film Festival e al London Film Festival.
“Entrai in uno spazio, in un tempo, in una dimensione
completamente nuovi. Mille anni si comprimevano in un
giorno e ogni mio passo durava secoli. Le querce del de­
serto sospiravano e si chinavano su di me, come se avesse­
ro voluto afferrarmi. Le dune andavano e venivano, sem­
pre uguali. Le colline si innalzavano verso il cielo, e poi
scivolavano dolcemente in basso. Le nuvole ondeggiava­
no nel cielo, sparivano, ritornavano di nuovo. E sempre la
strada la strada la strada la strada.”
L’AUTRICE Robyn Davidson, nata nel 1950 in una fatto­
ria del Queensland, in Australia, ha studiato biologia, filo­
sofia, musica e lingua giapponese. Scrive per il “National
Geographic” e per altre riviste. Ha pubblicato i romanzi
Ancestors e Desert Places che è stato in testa alle classifi­
che americane. Orme (vincitore del Thomas Crook Travel
Book­Award 1980) è uscito per la prima volta nei “Travel­
ler” Feltrinelli nel 1993. Ne è stato tratto il film Tracks,
nelle sale cinematografiche nel maggio 2014.
Un viaggio a piedi di 1700 miglia nelle immense solitudini australiane. In contemporanea uscita con il film Tracks, a maggio
2014 nelle sale cinematografiche, con Mia
Wasikowska come protagonista.
ristampa in prenotazione
pag 262 - euro 8,50
isbn 978-88-07-88440-5
In libreria da: maggio 2014
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UE SAGGI
FLAVIO CAPRERA
DIZIONARIO DEL JAZZ ITALIANO
copertina
non
definitiva
Dopo i primi balbettii degli anni cinquanta e sessanta,
a partire dagli anni settanta il jazz italiano ha acquisito
un peso e un ruolo importante, ben considerato persi­
no sull’arena internazionale. Sulle tracce di alcuni inter­
preti di assoluto valore internazionale − quali Enrico Ra­
va, Massimo Urbani, Franco D’Andrea, Stefano Bollani −
oggi è nata una nuova scena di musicisti più giovani, che
già si sta imponendo non solo nel nostro paese, per la lo­
ro rigorosa preparazione musicale e le loro capacità crea­
tive. La necessità di un esaustivo Dizionario del jazz italiano si era fatta dunque sentire: era urgente la necessità di
monitorare i movimenti sulla scena italiana, ricostruendo
i fili delle relazioni e delle collaborazioni tra i diversi musi­
cisti. Questo Dizionario, a cura di uno dei massimi esper­
ti italiani, dedica spazio non solo alle figure più note del
jazz italiano, ma anche ai musicisti più giovani, riempien­
do un buco editoriale avvertito dagli appassionati (e dalle
sempre più numerose scuole jazzistiche del nostro paese).
L’AUTORE Flavio Caprera (1966) è un giornalista e scrit­
tore italiano. Ha lavorato in passato per quotidiani e ra­
dio. Ha scritto Jazz Music (Mondadori, 2006) e Jazz 101.
La storia del jazz in 101 dischi (Mondadori, 2009).
Dalla A alla Z tutti i musicisti che hanno fatto grande a livello internazionale la scena
del jazz italiano, dagli anni cinquanta fino
all’ultima leva di giovani musicisti.
Un libro perfetto per fare felice ogni appassionato e per essere adottato da tutte le
scuole nazionali di jazz.
novità
pag 512 - euro 18,00
isbn 978-88-07-88288-3
In libreria da: luglio 2014
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UE SAGGI
PIERRE GRIMAL
L’ARTE DEI GIARDINI
Una breve storia
A cura di Marina Magi
Presentazione di Ippolito Pizzetti
copertina
non
definitiva
Nella storia del pensiero il giardino è sempre stato visto
come una metafora vitale dell’opera di Dio, dal mito fon­
dativo dell’Eden fino ai giardini zen giapponesi. Le di­
verse epoche storiche non hanno fatto quindi che inter­
pretare il particolare rapporto sviluppato dall’uomo verso
la natura, proprio attraverso l’arte dei giardini, per la lo­
ro capacità di risvegliare gli accordi profondi dell’animo
umano. Ma senza cura non si dà giardino. Mondo chiuso,
indefinitamente malleabile, il giardino dà corpo al vecchio
sogno del microcosmo. Lo si struttura, consapevolmente,
come l’immagine, su scala umana, del Cosmo smisurato.
In un giardino tutto diventa possibile. Vi si può modella­
re a proprio modo la creazione, giocare con le stagioni, le
luci, le prospettive, le chiome. Per questa ragione, i giar­
dini di un’epoca sono tanto rivelatori dello spirito che la
anima, quanto possono esserlo la scultura, la pittura o le
opere degli scrittori. Il libro dedicato da Pierre Grimal al­
la storia del giardino, leggiadro e colto al contempo, costi­
tuisce ancora oggi una chiave d’accesso essenziale a uno
dei temi cruciali della nostra storia culturale.
L’AUTORE Pierre Grimal, nato a Quercy nel 1912 e
scomparso nel 1996, ha insegnato sino al 1982 alla Sor­
bona. Tra i suoi numerosi studi sulla cultura latina, molti
dei quali tradotti in italiano, si ricordano Cicerone (1987),
Tacito (1991), Seneca (1992), Marco Aurelio (1993), tutti
apparsi con Garzanti. Ha anche curato, nella collana del­
le “Garzantine”, Mitologia. L’arte dei giardini era apparso
originariamente per Donzelli editore nel 2000.
“L’uomo nasce in un giardino. E tutte le leggende, fin dai miti più antichi, collocano il
luogo d’origine dell’umanità in un recinto
protetto, nel grembo materno che custodisce la vita.”
Il grande latinista Grimal scava con questo
libro leggiadro e colto nel mito fondativo
dell’umanità, attraverso i secoli e le civiltà.
novità
pag 144 con ill. - euro 9,00
isbn 978-88-07-88441-2
In libreria da: giugno 2014
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UE SAGGI
GIORGIO BOCCA
È LA STAMPA, BELLEZZA!
La mia avventura nel giornalismo
copertina
non
definitiva
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere
sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornali­
sta. In Italia (e non solo) la carta stampata appare schiac­
ciata dalle pressioni della politica e dell’economia, inca­
pace di reagire allo strapotere della comunicazione tele­
visiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali
della società. Orfani di grandi battaglie, i giornali perdo­
no copie e non riescono ad attirare un pubblico di letto­
ri più giovani. Per capire come si sia giunti a questo pun­
to, Bocca parte da alcuni snodi fondamentali della sua
più che sessantennale carriera: le grandi inchieste degli
anni sessanta, la fondazione di “Repubblica”, la sua stes­
sa esperienza televisiva. Racconta il lavoro con direttori e
compagni di strada. Ricostruisce anni di travagliati rap­
porti con i protagonisti della politica (da Craxi fino a Bos­
si e Berlusconi). E non risparmia critiche a chi ha portato
l’informazione in un vicolo cieco. Letta sullo sfondo del­
la sua eccezionale storia personale, la crisi di oggi appa­
re una crisi di professionalità, di credibilità e di stile. Ma
soprattutto una crisi di etica e di forti motivazioni idea­
li, senza le quali il giornalismo non potrà riconquistare il
ruolo centrale che ha svolto in passato.
L’AUTORE Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 – Milano, 2011)
è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ri­
cevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Tra le
sue opere ricordiamo: Palmiro Togliatti (1973), La Repubblica di Mussolini (1977), L’inferno. Profondo Sud, male
oscuro (1993). Con Feltrinelli ha pubblicato Piccolo Cesare (2002), Basso Impero (2003), Partigiani della montagna
(2004), L’Italia l’è malada (2005), Napoli siamo noi (2006),
Le mie montagne (2006), Il provinciale (2007), Annus horribilis (2010), Fratelli coltelli (2011), Grazie no. Sette idee
che non dobbiamo più accettare (2012) e Storia dell’Italia
partigiana (2012). Ha raccontato la sua appassionante vi­
cenda biografica nel film-intervista di Maria Pace Ottieri
e Luca Musella La neve e il fuoco. Giorgio Bocca si racconta (2011), edito nella collana “Real Cinema/Feltrinelli”.
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo
oggi la professione del giornalista, mestiere
decisivo per la vita della democrazia.
pag 240
euro 9,00
isbn 978-88-07-88442-9
In libreria da: giugno 2014
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UE SAGGI
RICHARD H. THALER, CASS R. SUNSTEIN
NUDGE. LA SPINTA GENTILE
La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni
su denaro, salute, felicità
copertina
non
definitiva
Traduzione di Adele Oliveri
Ogni giorno prendiamo decisioni sui temi più disparati:
come investire i nostri soldi, cosa mangiare per cena, dove
mandare i figli a scuola. Purtroppo facciamo spesso scel­
te sbagliate. Mangiamo troppo, scegliamo il piano tariffa­
rio peggiore per il nostro telefonino o il mutuo meno con­
veniente per comprare una casa. Siamo esseri umani, non
calcolatori perfettamente razionali, e siamo condiziona­
ti da troppe informazioni contrastanti, dalla complessità
della vita quotidiana, dall’inerzia e dalla limitata forza di
volontà. È per questo che abbiamo bisogno di un “pun­
golo”, di una spinta gentile che ci indirizzi verso la scel­
ta giusta: di un nudge, come l’hanno battezzato l’econo­
mista Richard Thaler e il giurista Cass Sunstein in questo
libro che negli Stati Uniti è stato un vero e proprio best­
seller. L’idea di Thaler e Sunstein è semplice ma geniale:
per introdurre pratiche di buona cittadinanza, per aiuta­
re le persone a scegliere il meglio per sé e per la società,
occorre imparare a usare a fin di bene l’irrazionalità uma­
na. I campi d’applicazione sono potenzialmente illimita­
ti: dal sistema pensionistico allo smaltimento dei rifiuti,
dalla lotta all’obesità al traffico, dalla donazione di orga­
ni ai mercati finanziari, non c’è praticamente settore del­
la vita pubblica o privata che non possa trarre giovamen­
to dal “paternalismo libertario” proposto dai due intel­
lettuali americani. Con conseguenze non da poco anche
per la politica, soprattutto in tempi di scarsità. Perché una
buona architettura della scelta può consentire ai governi
di tutelare la libertà dei cittadini, incoraggiandoli però a
prendere decisioni più sagge.
GLI AUTORI Richard H. Thaler è professore di Econo­
mia e Scienza del comportamento alla Graduate School
of Business dell’Università di Chicago, dove dirige anche
il Center for Decision Research. È autore di studi pio­
nieristici nel campo della finanza comportamentale ed è
considerato il fondatore dell’economia comportamentale.
Tra i suoi libri: The Winner’s Curse. Paradoxes and Anomalies of Economic Life (Free Press, 1991; Princeton Uni­
versity Press, 1993).
Cass R. Sunstein è attualmente professore di Diritto al­
la Harvard Law School, dopo avere insegnato per più di
venticinque anni alla Law School e al dipartimento di Po­
litical Science dell’Università di Chicago. È autore o co­
autore di più di quindici libri, tradotti in oltre dieci lin­
gue. In italiano sono usciti fra gli altri Il costo dei diritti.
Perché la libertà dipende dalle tasse (il Mulino, 2000), Republic.com. Cittadini informati o consumatori di informazioni? (il Mulino, 2003) e per Feltrinelli Voci, gossip e false dicerie (2010).
Per introdurre pratiche di buona cittadinanza, per aiutare le persone a scegliere il meglio per sé e per la società, occorre imparare
a usare a fin di bene l’irrazionalità umana.
“Nudge è una lettura obbligata per chiunque voglia che le nostre menti e la nostra
società funzionino meglio. Migliorerà le
nostre decisioni e farà del mondo un posto
migliore.” Daniel Kahneman, premio Nobel
per l’economia
pag 288
euro 9,00
isbn 978-88-07-88443-6
In libreria da: maggio 2014
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UE SAGGI
MICHEL FOUCAULT
FOLLIA E DISCORSO
Archivio Foucault 1. Interventi, colloqui, interviste. 1961-1970
A cura di Judith Revel
Traduzione di Gioia Costa
copertina
non
definitiva
Il primo di tre volumi, che raccolgono interviste, collo­
qui, interventi in cui Foucault commenta la propria ope­
ra, apporta correzioni o modifiche al proprio discorso, si
esprime sul pensiero altrui. In questo volume, in partico­
lare, l’interesse per la letteratura intesa come “esperien­
za della trasgressione” e la centralità della politica teoriz­
zata e praticata da questo “intellectuel engagé”. Apparso
in Francia circa un decennio dopo la sua morte, raccoglie
testi brevi, di una chiarezza folgorante; insieme, questi di­
segnano una nitida cartografia del pensiero di Foucault,
un’agevole via di accesso per i lettori nuovi e un’integra­
zione necessaria per i lettori di sempre. Archivio Foucault ne propone una vasta scelta: è la straordinaria oc­
casione per visitare un laboratorio filosofico in fermen­
to, consapevole di inaugurare una nuova forma di cono­
scenza. Questo primo volume attraversa gli anni sessanta,
fra strutturalismo, letteratura come “esperienza della tra­
sgressione” e centralità della politica. Emerge chiaramen­
te una pratica della resistenza attraverso l’uso della paro­
la; di fronte a un dispositivo di potere che contrappone
ragione e follia, normale e patologico, viene evocata una
parola capace di sfuggire ai codici e alle istituzioni.
L’AUTORE Michel Foucault (Poitiers, 1926 – Parigi, 1984)
è stato filosofo, archeologo dei saperi, saggista letterario,
professore al Collège de France e autore di opere di im­
portanza fondamentale per il pensiero contemporaneo.
Fra i suoi scritti Feltrinelli ha pubblicato: Scritti letterari,
Storia della sessualità in tre volumi (La volontà di sapere,
L’uso dei piaceri, La cura di sé ), Archivio Foucault. Interventi, colloqui, interviste in tre volumi, “Bisogna difendere
la società”, I corsi al Collège de France. I Résumés, Il potere psichiatrico, Gli anormali, Antologia. L’impazienza della
libertà, Sicurezza, territorio, popolazione, Nascita della biopolitica, L’ermeneutica del soggetto, Il governo di sé e degli
altri e Il coraggio della verità. Il governo di sé e degli altri ii.
Interviste, colloqui, interventi sul proprio
pensiero e su quello altrui. Un testo decisivo per entrare nel laboratorio teorico del
grande filosofo francese.
LA CURATRICE Judith Revel è specialista del pensiero
francese contemporaneo. Dopo aver passato alcuni anni
in Italia, è attualmente maître de conférences all’Univer­
sità di Paris i. Fa parte del Bureau scientifique del Centre
Michel Foucault, che gestisce l’archivio del filosofo. In ita­
liano sono apparsi Foucault. Le parole e i poteri (manife­
stolibri, 1996); Michel Foucault. Un’ontologia dell’attualità (Rubettino, 2003); Fare moltitudine (Rubettino, 2004).
pag 288
euro 14,00
isbn 978-88-07-88444-3
In libreria da: giugno 2014
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UE SAGGI
VANNA VANNUCCINI, FRANCESCA PREDAZZI
PICCOLO VIAGGIO NELL’ANIMA TEDESCA
Nuova edizione
copertina
non
definitiva
Li guardiamo sempre, i nostri vicini tedeschi, con un mi­
sto di ammirazione e timore. Esatti, efficienti, potenti. I
boschi più verdi. Le città più silenziose. Le case più belle
del mondo. La scienza, la poesia, la filosofia. Una lingua
difficile, ma capace di vertiginose sottigliezze concettuali
e di un infallibile dettaglio. Artefici di una riunificazione
che non ha pari nella storia. Chi sono dunque questi cugi­
ni di un’Europa in crisi d’identità, ieri soldati della più or­
ribile tragedia militaristica, oggi pacifisti assoluti? Questo
libro, oltre a essere una brillante escursione tra le espres­
sioni più significative della mentalità tedesca, è anche un
invito a capire gli altri per capire se stessi, fuori dai luo­
ghi comuni e da quelle barriere di stato che non ci sono
più e che qualcuno vorrebbe ancora riproporre. Per sen­
tirsi a casa a Berlino, come a Parigi o a Londra. Per vede­
re con gli occhi dei nostri vicini quanto profonda sia sta­
ta la ferita dell’Olocausto e quanto incerto appaia il futu­
ro: a loro, come a noi.
La personalità e l’identità tedesca traspaiono da parole co­
me Weltanschauung, Nestbeschmutzer, Querdenker, Schadenfreude, Zweisamkeit, Vergangenheitsbewältigung, Männerfreundschaft, Zweckgemeinschaft, Mitläufer, Feiera­bend,
Rechthaber, Quotenfrauen, Wanderweg, Unwort, Zeitgeist.
LE AUTRICI Vanna Vannuccini è inviata de “la Repub­
blica”, di cui è stata corrispondente dalla Germania ne­
gli anni della caduta del Muro. Ha seguito le guerre bal­
caniche, lavorato in diversi paesi e, dal 1997, soprattutto
in Iran. Nel 1973 era stata una delle fondatrici di “Effe”,
il primo giornale femminista italiano. Tra gli altri suoi li­
bri Quarant’anni in faccia (Rizzoli, 1982), Rosa è il colore
della Persia. Il sogno perduto di una democrazia islamica
(Feltrinelli, 2006), Al di qua del muro. Berlino 1989 (Fel­
trinelli, 2010) e L’amore a settant’anni (Feltrinelli, 2012).
“Se tante cose stanno cambiando in Germania, a una i tedeschi restano fedeli: all’importanza della parola.”
Francesca Predazzi ha scritto numerose corrispondenze
per “La Stampa” dalla Germania prima e dopo l’unifica­
zione tedesca. È stata capo ufficio stampa del ministero
del Bilancio e consulente per la presidenza del Consiglio
e la Scuola Normale di Pisa. Tra i suoi saggi, Con l’euro in
tasca (Sperling & Kupfer, 2001), Una moneta di nome euro (Sperling & Kupfer, 1998), Maastricht e la nuova Germania (Shakespeare & Co., 1996).
ristampa in prenotazione
pag 144 - euro 7,50
isbn 978-88-07-88410-8
In libreria da: giugno 2014
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UE SAGGI
S.O.S. TATA
Dai 6 ai 9 anni
Nuovi consigli, regole e ricette per crescere
ed educare bambini consapevoli e felici
A cura di Elisabetta Ambrosi
copertina
non
definitiva
Stagione dopo stagione, il programma S.O.S. Tata ha sa­
puto costruirsi una sempre maggiore credibilità, diven­
tando per tante famiglie un vero e proprio punto di rife­
rimento per la corretta educazione e una relazione otti­
male con i bambini. Un pubblico che ha seguito i con­
sigli delle Tate anche in libreria. I preziosi consigli delle
Tate contenuti nel primo volume però si fermano all’età
prescolare, focalizzando quindi l’attenzione su argomen­
ti quali­­– solo per citare i più noti – la pappa, il sonno, il
pannolino o il bagnetto. Ma i bimbi, si sa, crescono e i
problemi cambiano. Ecco allora la necessità di un secon­
do libro che affronti, con l’inconfondibile voce delle Ta­
te, il “nuovo che avanza”. Focalizzandosi sull’età compre­
sa dai 6 ai 9 anni, il manuale S.O.S. Tata. Nuovi consigli,
regole e ricette per crescere ed educare bambini consapevoli e felici. 6-9 anni analizza i comportamenti e i problemi
tipici di quell’età: la scuola, il rapporto con i compagni e
con i maestri, i compiti, lo sport, gli amici, la separazione
dei genitori, quanto tempo si può dedicare alla televisio­
ne o ai videogame. Una guida indispensabile, utile e pra­
tica per tutta la famiglia e per tutti quelli che si trovano a
gestire un momento delicato e bellissimo della crescita di
ciascun bambino.
IL FORMAT TELEVISIVO E LA CURATRICE S.O.S. Tata
è un reality show che va in onda fin dall’autunno 2005, ed è
tuttora trasmesso su FoxLife e La7.
Elisabetta Ambrosi (1975) è una giornalista romana. Do­
po una laurea e un dottorato in Filosofia politica, ha lavo­
rato a lungo come caporedattrice della rivista “Reset”. Ha
scritto per “la Repubblica”, “l’Unità” e diverse altre testa­
te. È autrice anche di Non è un paese per giovani. L’anomalia italiana: una generazione senza voce (Marsilio, 2009)
e Inconscio Ladro! Malefatte degli psicanalisti (La Lepre,
2010).
Come “intrattenere” il vostro bambino senza ricorrere a “mamma televisione”? Quante attenzioni dedicargli senza viziarlo? A
questi e molti altri interrogativi rispondono
le Tate più famose d’Italia!
novità
pag 160 - euro 8,50
isbn 978-88-07-88445-0
In libreria da: maggio 2014
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UE SAGGI
IVANA CASTOLDI
RIPARTO DA ME
Trasformare il mal di vivere in una opportunità per sé
copertina
non
definitiva
Il termine depressione è declinato per lo più al femminile,
come se fosse uno sbocco obbligato per la maggior par­
te delle donne, soprattutto per quelle che non sono più
nel fiore degli anni. Eppure esistono prospettive diverse
da cui guardare il problema, che ci forniscono chiavi di
interpretazione ben più stimolanti. Una per tutte: la cri­
si, se affrontata nel modo giusto, prelude quasi sempre a
una fase di cambiamento e progresso della nostra esisten­
za, nel senso che potrebbe accrescere una conoscenza più
profonda della nostra vita interiore e dei meccanismi di
funzionamento della nostra sfera affettiva; potrebbe pro­
muovere le nostre risorse e la nostra autonomia persona­
le. Pertanto, a seguito di una crisi depressiva, non è inso­
lito che si verifichi un sorprendente miglioramento del­
la qualità della nostra vita, anche in forme molto concre­
te. Il mal di vivere viene vissuto in quest’ottica come una
dimensione fra le tante che colorano la nostra esperienza
emotiva: se nel corso della nostra vita non sperimentiamo
anche la tristezza, la frustrazione, l’angoscia e persino, in
alcuni momenti, la disperazione, non saremo mai indivi­
dui completi, forti ed equilibrati: se non felici, almeno in
pace con noi stessi e con il mondo.
Il libro illustra molte storie di donne che, in maniera mol­
to creativa, hanno saputo trasformare una dolorosa espe­
rienza di crisi in un processo di cambiamento davvero
significativo. Attraverso il racconto e l’analisi che ne fa
l’autrice, si scopre che la depressione, come l’ansia che qua­
si sempre l’accompagna, non sono incontrollabili, perché si
possono affrontare con opportune strategie personali vin­
centi: strategie di sopravvivenza che ci facciano sentire
promotori del nostro benessere.
L’AUTRICE Ivana Castoldi, psicologa e psicoterapeuta,
ha operato per diversi anni presso il Centro per lo stu­
dio e la terapia della famiglia dell’Ospedale Niguarda-Cà
Granda. Attualmente esercita la libera professione, alter­
nando il lavoro clinico a quello di formazione. Assieme
a Guido Burbatti ha pubblicato con Mondadori: S.O.S.
anoressia. Guida pratica per i genitori (1997), Il pianeta degli adolescenti (1998), In guerra con il cibo. Come prevenire l’anoressia (1999), e con Feltrinelli: Meglio sole. Perché è importante bastare a se stesse (2001), Narcisi. Uomini in crisi d’identità (visti dalle donne) (2003) e Figli per
sempre (2005).
È possibile trasformare la depressione in
una formidabile opportunità di riscatto con
mille strategie vincenti. Ivana Castoldi ci
spiega come.
pag 240
euro 8,00
isbn 978-88-07-88446-7
In libreria da: luglio 2014
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UE ORIENTE
OSHO
L’ETERNO CONTRASTO
A cura di Anand Videha
Traduzione di Laura Baietto
copertina
non
definitiva
“Lo Zen è incondizionatamente privo di giudizio: lascia
che questa prospettiva penetri a fondo dentro di te,
perché il mio punto di vista è lo stesso. Desidero sempli­
cemente che tu comprenda: ecco tutto! Tutto ciò che ser­
ve è la comprensione: lascia che diventi la tua unica leg­
ge, perché non ne esistono altre. Tutto ciò che serve è la
comprensione, la consapevolezza e la capacità di vedere
le cose per ciò che sono.” Questo è un libro zen e non un
testo sullo Zen e neppure un trattato. Infatti, Osho par­
la dall’interno di quell’esperienza che muta radicalmente
il senso e il valore del nostro esistere. Le sue parole scor­
rono fluide, rimbalzando da un aneddoto a una barzellet­
ta, e trasmettono il senso di una totalità che riflette la vita,
allorché la mente non la colora di sogni, speranze, aspet­
tative e soprattutto rimpianti per non aver vissuto ciò che
l’esistenza offriva, in attesa di un futuro migliore. Una vi­
sione importante, soprattutto in un’epoca che sta annul­
lando tutto ciò che fino a ieri trasmetteva un senso di ap­
pagamento e realizzazione: una folle corsa in avanti, all’in­
seguimento di desideri e di conquiste la cui realtà può so­
lo essere paragonata all’orizzonte... ovunque si arrivi, si
sposta sempre un po’ più in là! Non è mai qui e ora. Ed
è proprio la dimensione del presente la novità cui apre la
lettura di questi discorsi: non perché sia teorizzato, ma
perché – quasi per magia – ci si trova immersi in quel
“qualcosa” che libera la mente da nebbie e nuvole di pen­
sieri, rasserenando e rilasciando una limpidezza che ren­
de evidente ciò che la vita è, ma soprattutto ciò che noi
siamo in potenza, allorché ci permettiamo di esistere sem­
plicemente. Ed è nella coltivazione di quella potenzialità
il mistero di questo libro.
L’AUTORE Osho (1931-1990) offre un approccio rivo­
luzionario all’eterna ricerca interiore dell’uomo: “La vi­
ta ha un valore intrinseco, non ci sono obiettivi esterni.
Per questo mi sforzo di tramutare tutto in gioia. Per me
questa è la vera spiritualità”. Come lui stesso ha chiarito:
“Io non appartengo ad alcuna nazione, a nessuna religio­
ne, a nessun partito politico. Sono un semplice individuo,
nel modo in cui l’esistenza mi ha creato. [...] Per questo i
miei occhi sono liberi da veli e io posso vedere con chia­
rezza”. Dei suoi molti libri, venduti con grande succes­
so, Feltrinelli ha pubblicato La mente che mente (2006),
La saggezza dell’innocenza (2007), L’avventura della verità (2008), Cogli l’attimo (2009), Una risata vi risveglierà
(2010), Scolpire l’immenso. Discorsi sul mistico sufi Hakim
Sanai (2011), La danza della luce e delle ombre (2011), Il
sentiero si crea camminando (2013) e, nella collana digita­
le “Zoom”, La vita è semplicissima (2012), Perché siamo
infelici? (2012) e L’amore non conosce dovere (2013). Ur­
ra ha pubblicato Su la testa! La morte di dio e la nascita
dell’uomo (2013) e Il tempo che non conosce tempo (2014).
Lo sguardo di Osho sullo Zen. Tutto ciò che
serve è la comprensione, la consapevolezza
e la capacità di vedere le cose per ciò che
sono, in modo tale che essa diventi l’unica
legge.
pag 192
euro 9,00
isbn 978-88-07-88447-4
In libreria da: giugno 2014
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UE NOIR
WILLIAM McILVANNEY
COME CERCHI NELL’ACQUA
Le indagini di Laidlaw
Traduzione di Alfredo Colitto
copertina
non
definitiva
Eccentrico, taciturno, pensatore di paradossi, amante del
whisky e delle belle donne, ma anche di T.S. Eliot e di Ca­
mus: è Jack Laidlaw, ispettore della polizia di Glasgow.
Animato da un rigoroso ideale di giustizia che lo porta ad
agire secondo un codice morale tutto suo, Laidlaw è un
battitore libero: si muove nelle squallide periferie di Gla­
sgow, intrattiene rapporti fin troppo stretti con i gangster
locali e si sente a casa là dove nessun poliziotto osa met­
tere piede. Quando la diciottenne Jennifer Lawson vie­
ne assassinata, Laidlaw è senz’altro il più adatto a inter­
venire. Aiutato dal volenteroso ma acerbo Harkness, do­
vrà indagare tra pub fumosi e squallidi club, fare doman­
de scomode, scavare negli angoli più bui della città, alla
caccia di un uomo che sono in molti − anzi, decisamente
in troppi – a cercare. Sulle sue tracce, infatti, ci sono an­
che il padre di Jennifer, deciso a farsi giustizia da sé, ban­
de di vigilantes del quartiere e criminali disposti a tutto
pur di proteggere i loro traffici. Uomini duri, persino più
pericolosi e colpevoli del vero assassino. Primo di una tri­
logia pubblicata originariamente nel 1977, il giallo scoz­
zese che ha ispirato un’intera generazione di scrittori, da
Ian Rankin a Irvine Welsh.
L’AUTORE William McIlvanney (Kilmanrock, 1936) è
uno dei maggiori scrittori scozzesi contemporanei. Figlio
di un minatore, si è laureato all’Università di Glasgow e
per quindici anni ha fatto l’insegnante d’inglese prima di
dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. È autore di roman­
zi, poesie, saggi e articoli giornalistici grazie ai quali ha ot­
tenuto numerosi riconoscimenti e ha scritto sceneggiatu­
re per la Bbc e la Scottish Television. Tra i suoi roman­
zi, The Big Man (Tranchida, 2003) ha avuto una traspo­
sizione cinematografica con protagonista Liam Neeson e
con le musiche di Ennio Morricone. Come cerchi nell’acqua (Feltrinelli, 2013), pubblicato per la prima volta in
Inghilterra nel 1977 e premiato con il Crime Writers’ As­
sociation Macallan Silver Dagger for Fiction, è il primo
di una serie di tre polizieschi con protagonista l’ispetto­
re Jack Laidlaw.
“Capita molto raramente di leggere un
giallo così buono. La Glasgow di Laidlaw è
l’equivalente della Parigi di Maigret e della
Stoccolma di Martin Beck.” Maj Sjöwall
“La prima delle indagini dell’ispettore Laidlaw fissa uno standard anni-luce superiore
alla media.” The Guardian
pag 272
euro 8,00
isbn 978-88-07-88448-1
In libreria da: maggio 2014
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UE STORIA
CHIARA VALENTINI
ENRICO BERLINGUER
Postfazione di Paolo Spriano
Nuova edizione
copertina
non
definitiva
A trent’anni dalla sua scomparsa, Enrico Berlinguer resta
una delle figure chiave della storia politica repubblicana.
Nessun leader italiano è stato popolare, rispettato e ama­
to come Berlinguer, non solo dal popolo della sinistra, ma
da strati ben più ampi di persone. Negli ultimi anni, pe­
rò, questo leader, che in molte delle sue formulazioni ave­
va saputo anticipare il futuro, è finito al centro di pole­
miche e accuse spesso ingenerose, anche della sua stessa
parte politica. Attingendo a documenti inediti, alle testi­
monianze dei maggiori dirigenti politici dell’epoca, degli
amici e dei familiari, il volume ricostruisce le idee, le pas­
sioni, gli errori e i successi di Enrico Berlinguer.
L’AUTRICE Chiara Valentini, giornalista e saggista, re­
sponsabile dei servizi culturali di “Panorama” e poi in­
viato speciale dell’“Espresso”, ha pubblicato vari libri,
fra cui: La storia di Dario Fo (Feltrinelli, 1977), Il nome
e la cosa. Viaggio nel Pci che cambia (Feltrinelli, 1990), Le
donne fanno paura (il Saggiatore, 1997), La fecondazione
proibita (Feltrinelli, 2004), O i figli o il lavoro (Feltrinel­
li, 2012).
A trent’anni dalla morte, il ritratto a tutto
tondo, appassionato e documentato del
grande leader comunista, scritto dopo aver
intervistato decine e decine tra i protagonisti di quell’epoca. Nel ricostruire con equilibrio la sua personalità, Chiara Valentini
ne mette in luce dimensioni sconosciute sia
umane sia politiche.
novità
pag 496 - euro 14,00
isbn 978-88-07-88449-8
In libreria da: maggio 2014
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UE STORIA
GABRIELLA TURNATURI
SIGNORE E SIGNORI D’ITALIA
Una storia delle buone maniere
copertina
non
definitiva
I galatei sono lo specchio di come una società vorrebbe
essere. Sono trattati di buone maniere che mostrano per
lo più rigidità negli schemi e nelle regole, e si rifanno l’uno
all’altro quali fonti d’autorità. Nella struttura seguono il ci­
clo di vita, dal battesimo al funerale, distinguono tra sfe­
ra pubblica e privata, prestano attenzione soprattutto ai
momenti di interazione tra i diversi attori sociali, prescri­
vono sempre norme dettagliate sul corpo, sulla conversa­
zione, sul modo di comportarsi in pubblico e in privato,
sull’organizzazione dello spazio. I protagonisti ricorren­
ti sono i medesimi, il vero signore, la vera signora, la si­
gnorina. Possono mutare i contesti, aggiungersi personag­
gi nuovi, ma norme e modelli paiono congelati nel tem­
po. In Italia si sono succedute tuttavia varie fasi per questi
manuali del corretto comportamento: dall’Unità d’Italia
al fascismo è l’epoca in cui si introducono tutti i temi ca­
nonici delle buone maniere, per una borghesia in ascesa;
nell’epoca fascista il regime cerca di apparire quale arte­
fice di un grande rinnovamento degli stili di vita, per uo­
mini e donne nuovi; nel secondo dopoguerra e negli an­
ni sessanta con il boom economico la società di massa in­
fluenza anche le norme di comportamento; nel passaggio
dagli anni settanta agli ottanta i galatei mutano in manuali
di sopravvivenza, in “contro galatei”; infine ai giorni no­
stri ci si domanda se essi esistano ancora, quale forma as­
sumano, che ruolo abbiano.
L’AUTRICE Gabriella Turnaturi (1947) è docente di So­
ciologia al dipartimento di Scienza della comunicazione
dell’Università di Bologna. Ha scritto vari saggi sulla vi­
ta quotidiana e la sociologia delle emozioni. Tra i suoi li­
bri ricordiamo, per Feltrinelli: Associati per amore. L’etica
degli affetti e delle relazioni quotidiane (1991), Tradimenti. L’imprevedibilità nelle relazioni umane (2000), tradotto
in Giappone e negli Stati Uniti (Chicago University Press,
2007), Vergogna. Metamorfosi di un’emozione (2012) e la
sua prefazione a Intimità fredde (2007) di Eva Illouz; e
per Laterza: Immaginazione sociologica e immaginazione
letteraria (2003).
Storia dei galatei dall’Unità d’Italia a oggi,
metafore lievi attraverso cui leggere le trasformazioni intervenute nella società.
pag 304
euro 9,00
isbn 978-88-07-88450-4
In libreria da: maggio 2014
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UE STORIA
GIORGIO CANDELORO
STORIA DELL’ITALIA MODERNA
Volume IX
Il Fascismo e le sue guerre 1922-1939
copertina
non
definitiva
La fine del sistema liberale − L’organizzazione del regime
fascista − L’organizzazione della cultura e del consenso.
L’antifascismo dal 1925 al 1929. La Conciliazione – Gli
anni della grande crisi e l’avvento di Hitler − La marcia
verso la catastrofe.
Salutata ogni volta all’apparire dei singoli volumi che la
compongono da un caldo e crescente successo di criti­
ca e di pubblico, la Storia dell’Italia moderna di Giorgio
Candeloro ha ormai un grande e incontestato rilievo nel­
la storiografia italiana e non solo italiana del dopoguer­
ra. L’ininterrotta, meritoria fatica dell’Autore ha dato vi­
ta a un’opera di carattere generale, non rigidamente spe­
cialistica, ma costantemente a un alto livello scientifico,
che ha acquisito in questi anni “una funzione insostituibi­
le, di permanente riferimento per la conoscenza del mo­
do con il quale si è venuto formando il nostro paese”. Ernesto Ragionieri
L’AUTORE Giorgio Candeloro (Bologna, 1909 – Roma,
1988) è stato uno dei maggiori storici italiani e ha pre­
so direttamente parte alla Resistenza. Docente universi­
tario, dopo ricerche di storia del pensiero politico si de­
dica a una grande ricostruzione della storia politica e so­
ciale dell’Italia moderna e contemporanea che proseguirà
per un trentennio: il primo degli undici volumi della Storia dell’Italia moderna, pubblicata da Feltrinelli, esce nel
1956, l’ultimo nel 1986.
Il drammatico periodo del ventennio fascista, fino all’entrata nella Seconda guerra
mondiale da parte dell’Italia, nella ricostruzione del grande storico Candeloro.
ristampa in prenotazione
pag 544 - euro 13,50
isbn 978-88-07-88451-1
In libreria da: luglio 2014
37
Copertinario.UE.Mag.Lug.indd 37
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UE STORIA
GIORGIO CANDELORO
STORIA DELL’ITALIA MODERNA
Volume X
Seconda guerra mondiale. Crollo del Fascismo.
Resistenza 1939-1945
copertina
non
definitiva
La non belligeranza e la guerra fino al luglio 1943 − La
crisi del 1943 − La guerra e la lotta politica nei venti me­
si della Resistenza.
Quella di Candeloro − secondo un giudizio che Paolo
Spriano formulò nel 1968 e che i fatti hanno confermato –
è “un’opera che resterà”.
L’AUTORE Giorgio Candeloro (Bologna, 1909 – Roma,
1988) è stato uno dei maggiori storici italiani e ha pre­
so direttamente parte alla Resistenza. Docente universi­
tario, dopo ricerche di storia del pensiero politico si de­
dica a una grande ricostruzione della storia politica e so­
ciale dell’Italia moderna e contemporanea che proseguirà
per un trentennio: il primo degli undici volumi della Storia dell’Italia moderna, pubblicata da Feltrinelli, esce nel
1956, l’ultimo nel 1986.
Il drammatico periodo della Seconda guerra
mondiale e il risorgimento della coscienza
nazionale attraverso la Resistenza nella ricostruzione del grande storico Candeloro.
ristampa in prenotazione
pag 400 - euro 12,50
isbn 978-88-07-88452-8
In libreria da: luglio 2014
38
Copertinario.UE.Mag.Lug.indd 38
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UE CLASSICI
LEV TOLSTOJ
GUERRA E PACE
A cura di Gianlorenzo Pacini
copertina
non
definitiva
Scritto tra il 1863 e il 1869, Guerra e pace narra le vicende
russe tra il 1805, l’anno della prima sfortunata campa­
gna russa contro Napoleone, e il 1812, l’anno dell’insor­
genza popolare russa contro l’imperatore francese. Nel
narrare il periodo napoleonico, Tolstoj dà forma alle vi­
cende di due famiglie dell’alta nobiltà, i Bolkonskij e i Ro­
stov, due famiglie ispirate da valori onesti e genuini, in
contrapposizione al clan dei Kuragin, corrotti fino al mi­
dollo. In questo scenario Tolstoj delinea tre protagonisti
principali scolpendoli con ritratti straordinari, Nataša Ro­
stova e altre due figure maschili di elevato profilo morale,
Andrej Bolkonskij e Pierre Bezuchov. Un romanzo-poe­
ma di straordinaria complessità ma di folgorante bellezza,
in cui i motivi storico-filosofici e psicologici si intreccia­
no in unità, con armoniosa maestria. Il libro continua a
essere fonte di ispirazione per numerose trasposizioni ci­
nematografiche e televisive.
L’AUTORE Lev Nikolaevicˇ Tolstoj (Jàsnaja Poljana, 18281910), di famiglia nobile, si staglia nella storia della lette­
ratura come un riferimento assoluto. La sua tensione mo­
rale, la sua religiosità tormentata e il suo afflato epico so­
no incarnati in capolavori come Guerra e pace (1863-69)
e Anna Karenina (1873-77). Feltrinelli ha pubblicato nei
“Classici” Sonata a Kreutzer (1991), Padre Sergij (2008),
La confessione (2009), Anna Karenina (2013) e La morte
di Ivan Il’icˇ (2014).
L’immortale, fluviale capolavoro della letteratura russa nella nuova traduzione di uno
dei più importanti slavisti italiani.
IL CURATORE Gianlorenzo Pacini, già docente di Lette­
ratura russa all’Università di Siena, per i “Classici” Feltri­
nelli ha tradotto e curato la Sonata a Kreutzer (1991), La
confessione (2009, 2013), Anna Karenina (2013) di Tol­
stoj, Lettere sulla creatività (1991), Ricordi dal sottosuolo
(1995), L’idiota (1998), Il sosia (2003) e I demoni (2009)
di Dostoevskij. Ha pubblicato fra l’altro La tragedia nella
camera da letto. Il dramma coniugale di Sonja e Lev Tolstoj
(1985), Deboluccio in filosofia: saggio sul pensiero di Fëdor
Michajlovicˇ Dostoevskij (1997), Nietzsche lettore dei grandi russi (2001) e Fëdor M. Dostoevskij (2002).
novità
pag 1344 - euro 19,00
isbn 978-88-07-90146-1
In libreria da: maggio 2014
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UE CLASSICI
JOSEPH CONRAD
LA LINEA D’OMBRA
A cura di Simone Barillari
copertina
non
definitiva
Con questo lungo racconto pubblicato nel 1917, Conrad
torna ai suoi temi e scenari prediletti. Il protagonista è un
giovane ufficiale a cui viene affidato il comando di una na­
ve, dopo la morte del capitano in circostanze poco chia­
re. Approdato nel porto di Bangkok, il protagonista vie­
ne a sapere che il precedente comandante era morto sui­
cidandosi in mare e che prima di farlo aveva lanciato una
maledizione sull’imbarcazione. Ripreso il viaggio, la na­
ve sembra effettivamente attirare su di sé la mala sorte,
tra cui una bonaccia che perdura per alcune settimane. E
per di più, nel corso di questo periodo uno a uno tutti i
membri dell’equipaggio si ammalano per una febbre tro­
picale. Tutti, tranne per l’appunto il giovane comandante
e il cuoco di bordo, Ransome, il quale con calma e altrui­
smo si prodiga per recare sollievo ai malati. Nell’ispirarsi
anche a precedenti classici della letteratura inglese, qua­
le la Ballata del vecchio marinaio di Coleridge,­Conrad in
effetti costruisce una allegoria perfetta della guerra mon­
diale che allora imperversava in Europa. Come allora in
guerra, anche sull’imbarcazione l’unica speranza di sal­
vezza sta per l’appunto nel dedicarsi con abnegazione e
sacrificio, ognuno assolvendo alla propria parte, per cer­
care di uscire al meglio dalla brutta situazione nella qua­
le si è precipitati.
L’AUTORE Joseph Conrad (1857-1924) si chiamava in
realtà Teodor Jòzef Konrad Korzeniowski e appartene­
va a una famiglia della nobiltà terriera polacca perseguita­
ta dai russi. Stabilitosi in Inghilterra, dopo venti anni pas­
sati su tutti i mari, si dedicò esclusivamente alla letteratu­
ra, divenendo uno dei maggiori scrittori di lingua inglese.
Tra i suoi libri: Lord Jim (1900), Gioventù (1902), Cuore di
tenebra (1902), Tifone (1903), Nostromo (1904), L’agente
segreto (1907), Racconti di mare e di costa (1912), La liberazione (1920). Nei “Classici” Feltrinelli è apparso, oltre a
Cuore di tenebra, anche Lord Jim. Nella Ue, Fino all’estremo (1982).
Il grande e amatissimo capolavoro conradiano finalmente in una nuova, moderna
traduzione.
IL CURATORE Simone Barillari (1971) ha firmato curate­
le e traduzioni dall’inglese per alcune delle principali ca­
se editrici italiane. Attualmente collabora alla redazione
del Dizionario della letteratura americana del Novecento
per Einaudi. In passato ha dato vita alla casa editrice Alet,
guidandola fino al 2005.
novità
pag 160 - euro 8,00
isbn 978-88-07-90147-8
In libreria da: luglio 2014
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UE CLASSICI
IRÈNE NÉMIROVSKY
SUITE FRANCESE
A cura di Cinzia Bigliosi
copertina
non
definitiva
Suite francese è il titolo dei primi due “movimenti” di
quello che avrebbe dovuto somigliare a un poema sinfo­
nico, composto di cinque parti, di cui solo le prime due
sono state completate e pubblicate: Tempête en juin e
Dolce. Le altre sono rimaste solo sotto forma di abboz­
zi. È il romanzo della riscoperta della Némirovsky che,
dopo circa cinquant’anni di oblio – grazie a Suite francese – viene poi ripubblicata in oltre quaranta lingue. La fi­
glia maggiore, Denise, aveva conservato il quaderno con­
tenente il manoscritto, assieme ad altri scritti della madre,
per cinquant’anni senza guardarlo, pensando che fosse un
diario, troppo doloroso da leggere. Il primo movimento
è ambientato in Francia nei primi mesi dell’occupazione
tedesca e racconta in un grande affresco corale l’esodo di
massa dei francesi che, all’arrivo delle truppe naziste, si
spostano con tutto quanto, in un trasferimento di bibli­
che dimensioni. La seconda parte, invece, descrive i pri­
mi mesi dell’occupazione in una piccola città della cam­
pagna francese. I protagonisti sono due donne: la vedova
Angellier e Lucile, sua nuora, e un ufficiale tedesco, Bru­
no von Frank, acquartierato proprio in casa Angellier. Tra
il giovane ufficiale e la sconsolata Lucile scocca una scin­
tilla che presto diventa amore. Ma un giorno la suocera
rientra inaspettata in casa e coglie i due in atteggiamento
affettuoso, coinvolti dalla dolcezza della musica suonata
dall’ufficiale sul pianoforte di famiglia. È troppo: la vec­
chia si ritira nelle proprie stanze e dichiara di non voler­
ne uscire più. Bruno mormora “Finalmente, sarà il para­
diso”. Lucile non ha ceduto ma, tutto intorno a lei, il pae­
se ha finito per accogliere i soldati tedeschi come uomini,
dimenticando che sono nemici.
L’AUTRICE Irène Némirovsky (1903-1942), nata in
Ucraina, ha vissuto a lungo in Francia. Arrestata dai nazi­
sti in quanto ebrea, viene deportata nel luglio del 1942 ad
Auschwitz, dove muore un mese dopo. Nel 1926 pubbli­
ca il suo primo romanzo Le malentendu. Irène Némirov­
sky diventa celebre nel 1929 con il romanzo David Golder, adattato nel 1930 per il teatro e il cinema. Suite francese ha ricevuto il Prix Renaudot a titolo postumo, facen­
do eccezione al regolamento del premio che prevede la
premiazione di soli scrittori viventi.
L’amatissimo capolavoro della grande scrittrice francese in una nuova traduzione.
LA CURATRICE Cinzia Bigliosi insegna Storia della criti­
ca letteraria al master di Filosofia dell’Università di Vero­
na. Per Feltrinelli ha curato la biografia di Judith Thur­
man, Una vita di Colette. I segreti della carne (Feltrinel­
li, 2001); per i “Classici” ha tradotto e curato Le relazioni pericolose (2007) di Choderlos de Laclos, Cyrano de
Bergerac (2009) di Edmond Rostand, François le Champi
(2010) di George Sand, Bel-Ami (2012) di Guy de Mau­
passant e La signora delle camelie (2013) di Alexandre
Dumas.
novità
pag 416 - euro 12,00
isbn 978-88-07-90148-5
In libreria da: maggio 2014
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UE CLASSICI
FRANK L. BAUM
IL MERAVIGLIOSO MAGO DI OZ
A cura di Stella Sacchini
Postfazione di Ray Bradbury
copertina
non
definitiva
Base ispirata per numerosissime trasposizioni televisive e
cinematografiche, tra le quali buon ultimo il prequel del­
la Walt Disney del 2013, Il meraviglioso mago di Oz è uno
dei romanzi più famosi per l’infanzia. Dorothy e il suo
amato cane Toto vengono sollevati da un tornado e de­
positati nella Terra Blu dei Munchkin, ma nell’atterraggio
schiacciano la Strega cattiva dell’Est. La Strega buona del
Nord viene a complimentarsi con Dorothy per quanto av­
venuto, donandole le Scarpette d’argento della defunta
strega. E le spiega, poi, che in tutto il paese di Oz (co­
sì si chiama quel luogo fantastico) esistono quattro stre­
ghe, di cui due buone (la Strega del Nord e la Strega del
Sud) e due cattive (la defunta Strega dell’Est e la Strega
dell’Ovest). Ma in realtà Dorothy è poco interessata alla
storia, vuole solo tornare subito a casa, dagli zii nel Kan­
sas. A quel punto, la Strega le consiglia di recarsi dal Ma­
go di Oz, l’unico che potrebbe aiutarla. Per trovarlo, le
dice, sarà sufficiente seguire la “strada di mattoni gialli”
fino alla Città di Smeraldo. Dopo aver incontrato tre nuo­
vi compagni di viaggio, e con difficoltà aver superato nu­
merosi mostri e prove, Dorothy riesce finalmente a rag­
giungere la Città e, dopo altre avventure, a incontrare fi­
nalmente il famoso Mago, che altri non è che un ventri­
loquo americano che con la sua mongolfiera aveva rag­
giunto per sbaglio quella terra misteriosa. Alla fine, Do­
rothy riuscirà a tornare a casa. Il segreto era sempre stato
alla sua portata. Le Scarpette d’argento che le aveva do­
nato la Strega buona del Nord potevano portarla là dove
desiderava di più.
L’AUTORE Frank L. Baum (1856-1919) ebbe il primo
suo grande successo nel 1899 quando pubblicò Father
Goose: His Book, una raccolta di poesie nonsense, che
divenne il libro per bambini più venduto dell’anno. Nel
1900, Baum e Denslow pubblicarono Il meraviglioso mago di Oz che ebbe un successo trionfale. Sulla scorta di
questo successo, Baum realizzò negli anni successivi ben
altri tredici romanzi ambientati nel paese di Oz.
Un grande, leggendario romanzo per l’infanzia, al centro di numerosissimi adattamenti cinematografici, in una nuova traduzione che dà finalmente lustro all’inventiva
linguistica del suo autore.
LA CURATRICE Stella Sacchini è traduttrice letteraria
dall’inglese, dal latino e dal greco e insegna italiano co­
me seconda lingua. È laureata in Filologia classica pres­
so l’Università di Macerata e ha un master in Traduzione
all’Università di Pisa. Traduce per riviste culturali e d’in­
formazione. Ha scritto per “Enciclopedia delle Donne”
e “Lo Straniero”. Ha tradotto per i “Classici” Feltrinelli:
F.S. Fitzgerald, Racconti, a cura di F. Cavagnoli, e Jane Eyre di Charlotte Brontë.
novità
pag 160 - euro 8,00
isbn 978-88-07-90149-2
In libreria da: maggio 2014
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UE CLASSICI
ÉMILE ZOLA
NANÀ
A cura di Donata Feroldi
copertina
non
definitiva
Pubblicato nel 1880, Nanà è l’ottavo romanzo del ciclo
dei Rougon-Macquart. Al centro del romanzo la figura di
Anne Coupeau, figlia di un ubriacone e di Gervaise Mac­
quart, di professione lavandaia, protagonista di un altro
romanzo di Zola, L’ammazzatoio. Nanà, questo il sopran­
nome che le viene dato, è una ragazza dedita al piacere e
al lusso, una figura che al contempo dà godimento ma che
porta inesorabilmente alla rovina coloro che vengono ir­
retiti dalle sue grazie. Attrice di varietà, Nanà incontra un
successo di pubblico straordinario, facendo la fortuna di
quegli impresari che riusciranno a metterla sul loro libro
paga. Anche cortigiana, ha più volte la possibilità di spo­
sarsi e quindi di sistemarsi, ma sempre prende a calci le
opportunità di redenzione sociale che le vengono offerte.
Perché lei ama il vortice della vita e sente nascostamen­
te l’impulso di dover trascinare con sé alla rovina quante
più persone riesca di quella società perversa e decadente
nella quale vive. Figura contraddittoria, e in fin dei con­
ti sottilmente perversa, Nanà gode nell’umiliare i suoi in­
namorati, fino al momento finale in cui muore di vaiolo,
appena dopo la morte del figlioletto. Il suo volto orrenda­
mente deturpato, lei che della bellezza fulgida era stata la
preferita, sembra rappresentare al meglio la bruttura mo­
rale delle sue scelte di vita. In questo romanzo Zola vuole
descrivere altresì il sistema di valori della società france­
se al tempo di Napoleone iii, appena prima della rovino­
sa sconfitta di Sedan.
L’AUTORE Considerato il fondatore del naturalismo let­
terario, Émile Zola (Parigi, 1840-1902) riuscì a fondere il
realismo psicologico e sociale di stampo scientifico con
una narrazione trascinante e torrenziale, culminata nel
ciclo dei Rougon-Macquart. Fra le sue opere principa­
li, oltre a Germinale (1885), ricordiamo Thérèse Raquin
(1867), Il ventre di Parigi (1873), L’ammazzatoio (1877),
Nanà (1880) e La bestia umana (1890). Feltrinelli ha pub­
blicato nei “Classici” Germinale (2013).
Fra i grandi romanzi di Zola Nanà è forse
il più insinuante e indiscreto, sicuramente
uno dei più noti e amati. Finalmente nella
nuova traduzione di una grande specialista.
LA CURATRICE Donata Feroldi, traduttrice di Margheri­
ta Porete, Théophile Gautier, Émile Zola, Paul Morand,
Pierre Drieu La Rochelle, Marguerite Duras, Guy De­
bord e Yves Bonnefoy, si è occupata a lungo di letteratura
francese del secondo Ottocento e in particolare di Victor
Hugo. Oltre ad aver tradotto L’uomo che ride (Mondado­
ri, 1999), Notre-Dame de Paris (Feltrinelli, 2002) e L’ultimo giorno di un condannato (Feltrinelli, 2012), gli ha de­
dicato il volume La chiave della Porta rossa. Leggere Victor
Hugo (peQuod, 2008). Nel 2011, a uso di scrittori e tra­
duttori, ha pubblicato presso Zanichelli il Dizionario analogico della lingua italiana.
novità
pag 448 - euro 12,00
isbn 978-88-07-90150-8
In libreria da: giugno 2014
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UE CLASSICI
RUDYARD KIPLING
IL LIBRO DELLA GIUNGLA
A cura di Silvia Rota Sperti
copertina
non
definitiva
Nei racconti che compongono il Libro della giungla tro­
viamo l’India con la sua natura prorompente, la sua natu­
ra-simbolo, i suoi animali antropomorfizzati. E, soprattut­
to, troviamo quello che per Kipling è il fondamento del
suo credo morale, ovvero la Legge, intesa non come leg­
ge della giungla del “vinca il più forte”, ma come un siste­
ma di valori assai pratico e non misterioso, a cui ogni uo­
mo, come ogni animale, deve sottostare. Mowgli non può
diventare un uomo se prima non apprende la Legge del­
la giungla. Un individuo non può dirsi tale se non rispon­
de, liberamente e nei limiti di quello che è il suo ruolo, a
un sistema di valori riassumibili a grandi linee con corag­
gio, generosità, fedeltà, onore, obbedienza, rispetto per
gli anziani, disciplina... È questo il fulcro dei racconti fa­
volistici di questa raccolta, e qui sta gran parte del fascino
che ne ha fatto uno dei libri più amati dai ragazzi di mez­
zo mondo, nonché il manifesto dello scoutismo. Vi si in­
travede, certo, la propensione dello scrittore per l’ordine
e la disciplina, nel branco come nell’impero, tra gli anima­
li come tra i sudditi o i soldati. Ma anche se i racconti del
Libro della giungla sono pervasi da cima a fondo da que­
sto ordine morale, al tempo stesso lasciano spazio ad atti­
mi di conflitto del tutto umani (come nell’episodio delle
lacrime di Mowgli) senza i quali il loro fascino non sareb­
be così efficace. A tutto ciò si unisca una prosa suggesti­
va, intervallata da quelle “ballate” che per T.S. Eliot era­
no il vero pregio di Kipling, e il risultato è un testo origi­
nale nella forma, godibilissimo nello stile e deciso nell’im­
pronta morale che intende lasciare.
L’AUTORE Rudyard Kipling (Bombay, 1865 – Londra,
1936) è nato in India da genitori britannici e, dopo un cu­
po periodo di studi in Inghilterra, vi fa ritorno nella pri­
ma giovinezza per lavorare come giornalista. La vita poi
lo separerà di nuovo dall’amato paese, vedendolo viaggia­
re per mezzo mondo. La sua è un’esistenza movimentata
e coronata da una fama precoce e prepotente, oltre che da
tragedie familiari (perderà due figli) e da un crescente ac­
costarsi alle idee della destra più conservatrice e militari­
sta. Ma l’India resterà sempre il luogo più amato e il para­
digma della sua arte migliore. Tra le sue opere, oltre a I libri della giungla (1894 e 1895), Capitani coraggiosi (1897),
Kim (1901), Puck delle colline (1906).
Uno dei classici più celebri e amati dai lettori di tutte le età, qui riproposto in una nuova e fresca traduzione.
LA CURATRICE Silvia Rota Sperti è traduttrice di narra­
tiva e consulente editoriale per diverse case editrici. Stu­
diosa di letteratura angloamericana, russa e recentemen­
te anche scandinava, per i “Classici” Feltrinelli ha cura­
to Malombra (2011) di Fogazzaro e Storia di una capinera
(2011) di Verga; ha curato e tradotto Il fantasma di Canterville e altri racconti (2012) di Wilde e L’amante di Lady
Chatterley (2013) di D.H. Lawrence.
novità
pag 192 - euro 9,00
isbn 978-88-07-90151-5
In libreria da: giugno 2014
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UE CLASSICI
CHARLES DICKENS
OLIVER TWIST
A cura di Bruno Amato
copertina
non
definitiva
Venticinquenne, Charles Dickens inizia nel febbraio del
1837 la pubblicazione a puntate di Oliver Twist sulla ri­
vista “Bentley’s Miscellany”, di cui è direttore da qualche
mese. Uscirà in volume nel novembre del 1838. È un suc­
cesso mondiale immediato – la prima traduzione italiana
è del 1840 – che proseguirà ininterrotto fino ai giorni no­
stri, con traduzioni, adattamenti per ragazzi, trasposizio­
ni in altri media.
Il libro è una fiaba che racconta la multiformità del mon­
do grazie anche a una mobilissima visione sottolineata dal
continuo gioco di piani, che allarga e restringe il campo
tra personaggi, loro raggruppamenti, classi sociali, socie­
tà nel suo insieme; tra paesaggi rurali, panorami urbani,
vie cittadine, caseggiati, botteghe e abitazioni, stanze. Sot­
to l’occhio realista e ironico di Dickens, l’umanità che po­
pola questi luoghi appare strutturata piuttosto rigidamen­
te. Se gli esponenti della burocrazia e dell’amministrazio­
ne (messi comunali, magistrati, poliziotti) seguono, com­
patibilmente con le proprie debolezze e imperfezioni, un
ordine normativo predisposto gerarchicamente e rispetta­
to come naturale, è tra la malavita che sembra apparire la
maggiore consapevolezza della relazione di reciproca uti­
lità tra l’individuo e il suo gruppo di appartenenza: si ve­
da a questo proposito la lezione di filosofia-economia po­
litica che Fagin impartisce alla sua banda e al nuovo acco­
lito Oliver. Questa opera, incentrata sulle alterne fortune
del piccolo Oliver, è la prima opera dickensiana in cui vie­
ne descritta in modo esplicito la questione sociale. Ma il
libro resta una grande favola, dove alla fine trionfa il prin­
cipio del bene, nonostante il ripetersi continuo di circo­
stanze avverse.
L’AUTORE Charles Dickens (Portsmouth, 1812 – Gad’s
Hill, 1870), uno dei più popolari e amati autori di tutti i
tempi, incontrò il successo a ventisei anni, dopo un’in­
fanzia e una giovinezza duramente segnate dalla miseria,
con la pubblicazione del Circolo Pickwick (1836-37). Da
allora continuò senza sosta nella sua instancabile attività
di narratore, cimentandosi nei più diversi generi lettera­
ri, e di organizzatore culturale. Ricordiamo le opere suc­
cessive al Circolo Pickwick: Oliver Twist (1837-38), Nicholas Nickleby (1838-39), La bottega dell’antiquario (1840),
Barnaby Rudge (1841), America (1842), Canto di Natale
(1843), Martin Chuzzlewit (1843-44), Impressioni d’Italia (1846), Dombey e figlio (1847-48), David Copperfield
(1849-50), Racconti di Natale (1852), Casa desolata (185253), Tempi difficili (1854), La piccola Dorritt (1857-58), Le
due città (1859), Grandi speranze (1860-61) e Il nostro comune amico (1864-65).
Un grande classico, base di infinite trasposizioni cinematografiche, in un’ottima, nuova
traduzione.
“Ho voluto mostrare, nel piccolo Oliver, il
principio del Bene che sopravvive attraverso ogni circostanza avversa e infine trionfa.”
Charles Dickens
IL CURATORE Bruno Amato è uno fra i traduttori italiani
di maggior esperienza. Dopo un passato editoriale in una
grande casa editrice milanese, ha tradotto nel corso degli
anni più di trecento libri.
novità
pag 480 - euro 11,00
isbn 978-88-07-90154-6
In libreria da: maggio 2014
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UE CLASSICI
PANAIT ISTRATI
KYRA KYRALINA
Prefazione di Goffredo Fofi
Nota introduttiva di Romain Rolland
Traduzione di Gino Lupi
copertina
non
definitiva
Adrian, alter ego dell’autore, abbandona giovanissimo la
madre e la città natale per seguire Stavro, venditore am­
bulante di limonate. Le turbinose avventure di Stavro
danno vita a un racconto nel racconto, che moltiplica
quasi all’infinito le strade dell’assiduo vagabondare − per
scelta o per forza − lungo le vie del romanzo e del mon­
do. Pagina dopo pagina emerge la figura magica, sensua­
le, imperiosa della bellissima Kyra, sorella perduta e ful­
gido miraggio di giovinezza e di piacere, che Stavro ri­
cerca senza sosta, dalla Romania a Istanbul, dalla Tur­
chia alla Siria e al Libano, in un susseguirsi di colpi di
scena mirabolanti alternati a struggenti squarci di poesia.
Classico contemporaneo di stralunata e feroce bellezza,
Kyra Kyralina è scavato come una pozza d’acqua trasco­
lorante e limpida nella vita inquieta di Panait Istrati, insie­
me rumeno e autentico cosmopolita.
L’AUTORE Panait Istrati nasce a Braila, in Romania, nel
1881. Figlio di una lavandaia e di un contrabbandiere gre­
co, vagabonda per Asia ed Europa facendo mille mestieri.
Durante la Prima guerra mondiale legge gli articoli paci­
fisti di Romain Rolland. Dall’incontro con lo scrittore so­
cialista francese, premio Nobel per la letteratura nel 1915,
nasce Kyra Kyralina. Ha scritto altri romanzi e tre diaripamphlet sulla sua esperienza in Unione Sovietica. Muo­
re di tisi nel suo paese natale, nel 1935.
Salutato come il Gorkij dei Balcani, Panait
Istrati è il poeta del mondo degli irregolari, descritti con toni favolistici e struggenti.
Protagonista del romanzo è Stavro, il primo
gay proletario della storia letteraria, alla ricerca itinerante della sorella Kyra Kyralina,
ragazza di fulgida bellezza. Una gemma nascosta, un vero capolavoro dimenticato.
ristampa in prenotazione
pag 144 - euro 7,50
isbn 978-88-07-90153-9
In libreria da: maggio 2014
46
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UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI
NOVITÀ MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO 2014
Prezzi, numeri di pagine, copertine e date di uscita in libreria sono da considerarsi indicativi.
UE
6
UE/Saggi
25
UE/Oriente
33
UE/Noir
34
UE/Storia
35
UE/Classici
39
Ambrosi
Barenboim
Baricco
Baum
Benni
Bianciardi
Bocca
Camilleri
Candeloro
Cappelletti
Caprera
Carofiglio
Castoldi
Cheever
Conrad
Covacich
Davidson
Dazieri
De Luca
Dickens
Di Natale
Ford
Foucault
Giordano
Grimal
31
17
21
42
21
12
27
6
37, 38
9
25
21
32
11
40
21
24
21
15
45
21
23
29
21
26
Istrati
Kipling
Lessing
Martos
McIlvanney
Mura
Némirovsky
Osho Pascale
Pennac
Predazzi
Rea
Rossi
Sorrentino
Starnone
Sunstein
Tabucchi
Teller
Testori
Thaler
Tolstoj
Turnaturi
Valentini
Vannuccini
Zola
46
44
20
16
34
19
41
33
21
13
30
8
9
14
21
28
18
22
10
28
39
36
35
30
43
GIANGIACOMO FELTRINELLI EDITORE S.r.l.
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In copertina: © Cover di Andrea Camilleri, I racconti di Nené / Progetto grafico: Ufficio Grafico Feltrinelli
Copertinario.UE.Mag.Lug.indd 48
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