Diagnostica Comportamentale: Analisi Funzionale Giorgia Carradori 25 maggio 2014 Istituto Walden, Roma La Valutazione Funzionale del comportamento (Functional Behavior Assessment-FBA) Obiettivi della valutazione funzionale: 1. Identificare la funzione del comportamento 2. Prevedere quando il comportamento si manifesterà 3. Definire programmi di trattamento efficaci La Valutazione Funzionale del Comportamento Sistemi di valutazione indiretta Osservazione diretta: Analisi Scatter Plot, analisi funzionale descrittiva (A-B-C), analisi funzionale descrittiva strutturata Analisi funzionale Sperimentale del Comportamento: Analisi Funzionale Sperimentale, l’Analisi Funzionale Analoga del Comportamento (Iwata, et al., 1982), A-B (Carr e Durand,1985) Sistemi di valutazione indiretta (informativa) Colloquio Interviste strutturate o semi-strutturate Questionari Ceck list Intervista per la valutazione funzionale (Functional Assessment Interview Form, F.A.I.F., O’Neill et al.,1997) a. Descrizione dei comportamenti (topografia, frequenza, intensità e durata) b. Definizione degli eventi ecologici (assunzione di farmaci, condizioni mediche o fisiche, ciclo del sonno, routine dell’alimentazione) che predicono o danno l’avvio ai CP c. Definire in modo specifico gli eventi immediatamente antecedenti d. Identificare le conseguenze o i risultati che mantengono i CP e. L’efficienza del comportamento f. Quali comportamenti alternativi funzionali la persona conosce già g. Abilità comunicative della persona h. Cosa fare e cosa Evitare per fornire sostegno a questa persona i. Quali sono le cose gradite dalla persona che la rinforzano j. Storia dei CP: insorgenza, strategie utilizzate ed effetti di tali strategie Comportamenti problema e alleanze psicoeducative. Ianes e Cramerotti (2002) Functional Assessment Checklist for Teachers and Staff (March et al., 2000) MAS, Motivation Assessment Scale (Durand & Crimmins, 1988) QABF (Paclawskyj et al, 2000) Valutate quanto spesso la persona manifesta il comportamento target nella situazione descritta. Assicuratevi di valutare quanto spesso ogni comportamento si verifica, non quale credete sia una buona risposta alla domanda. X=non so, 0=mai, 1=raramente, 2=qualche volta, 3=spesso Punteggio Item 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Comportamento Assume il comportamento per richiedere attenzione Assume il comportamento per evitare il lavoro o le situazioni di apprendimento Assume il comportamento come forma di autostimolazione Assume il comportamento perché prova dolore Assume il comportamento per avere accesso a giochi preferiti, cibo o bevande Assume il comportamento perché ama essere rimproverato/a Assume il comportamento quando gli/le viene chiesto di fare qualcosa (vestirsi, lavarsi i denti, lavorare, etc.) Assume il comportamento se crede che non ci sia nessuno nella stanza Assume il comportamento più frequentemente se è malato/a Assume il comportamento quando gli sottraete qualcosa Assume il comportamento per attirare l'attenzione su di lui/lei Assume il comportamento quando non vuole fare qualcosa Assume il comportamento perché non ha altro da fare Assume il comportamento perché è infastidito/a fisicamente da qualcosa Assume il comportamento perché avete qualcosa che vuole Assume il comportamento per avere una reazione verso di lui/lei Assume il comportamento per allontanare le persone in modo da stare solo/a Assume il comportamento in modo altamente ripetitivo, ignorando l'ambiente circostante Assume il comportamento perché è ficamente a disagio Assume il comportamento quando il pari ha qualcosa che lui/lei vuole Non sembra dire "vieni a vedermi" o "guardami" quando mette in atto il comportamento Sembra dire "lasciami solo/a" o "smettila di chiedermi di fare questo" quando mette in atto il comportamento Sembra divertirsi quando mette in atto il comportamento Il comportamento sembra indicare che lei/lui nons i sente bene Sembra dire "dammi questo (gioco, cibo, bevanda)" quando mette in atto il comportamento Attenzione Fuga Non sociale fisico tangibile 1. attenzione 2. fuga 3. autostimolazione 4. prova dolore 5. accesso ad oggetti 6. rimprovero 7. fare qualcosa 8. crede di essere solo 9. quando malato 10. sottrazione di oggetti 11. attirare 12. non fare 13. non ha nukka da fare 14. problemi fisici 15. tu hai 16. reazione 17. solo 18. ripetitivo 19. disagio 20. i pari hanno 21. "vieni a vedere" 22. "lasciami solo" 23. si diverte 24. non si sente bene 25. "dammi questo" Totale Totale Totale Totale Totale 15 15 15 15 15 14 14 14 14 14 13 13 13 13 13 12 12 12 12 12 11 11 11 11 11 10 10 10 10 10 9 9 9 9 9 8 8 8 8 8 7 7 7 7 7 6 6 6 6 6 5 5 5 5 5 4 4 4 4 4 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 Attenzione Fuga Non sociale Fisico Tangibile 1. attenzione 2. fuga 3. autostimolazione 4. prova dolore 5. accesso ad oggetti 6. rimprovero 7. fare qualcosa 8. crede di essere solo 9. quando malato 10. sottrazione di oggetti 11. attirare 12. non fare 13. non ha nukka da fare 14. problemi fisici 15. tu hai 16. reazione 17. solo 18. ripetitivo 19. disagio 20. i pari hanno 21. "vieni a vedere" 22. "lasciami solo" 23. si diverte 24. non si sente bene 25. "dammi questo" Metodi di osservazione diretta Analisi Scatter Plot Analisi Funzionale descrittiva Comportamento (A-B-C ) del Analisi Funzionale descrittiva strutturata del Comportamento (A-B-C ) Analisi Scatter Plot (Touchette, 1985) Valutare l’ipotesi che le variabili che mantengono il comportamento siano concentrate in una data ora del giorno, e di conseguenza ipotizzare la funzione Gli eventi/stimolo associati con il comportamento sono facilmente individuabili Raccolta informazioni sulla frequenza di emissione del comportamento Analisi Funzionale descrittiva del Comportamento ( A-B-C ) Registrazione dell’episodio Target Trascrizione nella griglia ABC (Antecedente–Comportamento – Conseguente) Individuazioni delle variabili funzionali Analisi funzionale descrittiva: scheda registrazione ABC Riflettiamo un po’… Analisi descrittiva strutturata, SDA Consiste nel sottoporre ad osservazione in contesto naturale il comportamento manipolando le condizioni antecedenti Si creano eventi che potenzialmente sono in grado di elicitare il manifestarsi del comportamento target (attenzione, richiesta, ottenere un oggetto tangibile, ed una condizione di controllo). Manipolando delle condizioni antecedenti aumenta la probabilità che si verifichi il comportamento problema, e quindi gli eventi che lo seguono Osservazioni più sistematiche rispetto all’analisi descrittiva tradizionale, e fare ipotesi più efficaci sulla relazione tra le variabili. Analisi Funzionale Sperimentale del Comportamento Sulla base delle ipotesi fatte in una fase precedente, vengono ricreate le condizioni antecedenti (EO) in grado di elicitare il comportamento target. Il comportamento viene poi rinforzato in base alla contingenza specifica ipotizzata. Esercitazione Creare condizioni sperimentali in grado di confermare o meno le ipotesi funzionali sul comportamento problema Analisi video L’Analisi Funzionale Analoga del Comportamento (Iwata, 1982) Manipolazione sperimentale degli antecedenti e delle conseguenze che si suppongono responsabili dei comportamenti problema, creando situazioni analoghe a quelle delle funzioni principali Condizioni Iwata ha presentato nel suo studio del 1982 4 condizioni: 1. Attenzione 2. Da solo 3. Richiesta 4. Gioco (di Controllo) Mace e West, 1986, hanno aggiunto una quinta condizione sperimentale: 5. Accesso ad oggetti tangibili Durata Sessioni da 5 a 15 minuti presentate in serie o random. Iwata, 1982: 8 sessioni distribuite in 4 la mattina e 4 il pomeriggio (due per condizione) in un giorno presentate random con sessioni di 15 minuti Condizione di “Attenzione” Il terapista dà la consegna alla persona di giocare “gioca, io ho del lavoro da fare”, poi finge di fare altro Ignora i comportamenti appropriati Ignora tutti i comportamenti inappropriati al di fuori di quello target Dà attenzione (rimprovero e breve contatto fisico non punitivo) quando la persona emette il comportamento target Rinforzo Positivo Sd R Sr+ + + La persona mette in atto il comportamento per ottenere l’attenzione dell’altro? Se la frequenza di questi aumenta, l’attenzione (rinforzamento positivo mediato socialmente) è la funzione. L’assenza di attenzione nell’antecedente è l’EO per l’attenzione come rinforzo Simulata Condizione di “Richiesta” Il terapista fornisce istruzioni (“indica X”) secondo la sequenza a tre step: richiesta verbale, modello o prompt gestuale, prompt fisico Eroga rinforzi se l’individuo risponde correttamente in autonomia o con aiuto Non interagisce con la persona al di fuori del compito In contingenza con il comportamento problema rimuove il compito e si gira per 30s Reintroduce il compito dopo che il comportamento problema cessa per 10s Ignora tutti gli altri comportamenti inappropriati Rinforzo Negativo mediato socialmente Sa R Sr+ - La persona mette in atto il comportamento per evitare o fuggire compiti sgraditi? Se la frequenza si incrementa, l’evitamento (rinforzamento negativo mediato socialmente) è la funzione. La richiesta può essere varia: compiti accademici, cura del sé, qualsiasi richiesta che alla persona non sia gradita La richiesta nell’antecedente è l’EO per l’evitamento/fuga come rinforzo Simulata Condizione “Da Solo” Lo studente è da solo in una stanza senza materiale presente, nè rinforzi (positivi) nè richieste di compito (negativi). La stanza è priva di stimoli. Rinforzo Positivo/Negativo Sa/d R Sr+/+ +/- La persona mette in atto il comportamento per ottenere conseguenze non sociali? Se la frequenza dei comportamenti inappropriati incrementa, il rinforzamento automatico è la funzione. Il rinforzo è automatico, non mediato dalle conseguenze sociali. L’assenza di stimoli è considerato essere un EO per il rinforzo automatico Condizione di “Gioco” (di controllo): Il terapista non fa richieste, ed indirizza la persona a giocare con item preferiti Risponde fisicamente a tutte le interazioni appropriate della persona Ignora tutti i comportamenti inadeguati, incluso quello target Dà attenzione non contingente, fisica e verbale, ogni 30s Interagisce con il gioco sia in parallelo che condiviso Simulata Condizione di Accesso ad Oggetti Tangibili (Mace e West, 1986) Il terapista consegna un oggetto gradito alla persona, poi lo sottrae e lo sistema in una posizione in vista ma inaccessibile Ignora i comportamenti appropriati e inadeguati al di fuori del comportamento target Se il comportamento target si manifesta consegna l’item preferito per 10s (da quando il comportamento cessa), poi lo rimuove Non interagisce mai verbalmente al di fuori della richiesta della consegna dell’oggetto Rinforzo Positivo mediato socialmente Sd R Sr+ + + La persona mette in atto il comportamento per ottenere oggetti o attività? Se la frequenza dei comportamenti inappropriati incrementa, c’è una contingenza di rinforzamento positivo con mediazione sociale. La sottrazione dell’oggetto è considerata essere un EO per il rinforzo positivo Simulata A-B Carr e Durand (1985) hanno studiato una metodologia di E.F.A. definita “antecedentonly” in cui venivano manipolate solo le variabili antecedenti il comportamento problema. Il limite è che non fornisce una misura reale del comportamento, la frequenza può diminuire per effetto di…………………………
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