Convegno «Quando l’automazione migliora la diagnostica urinaria» Altamura (BA)- venerdì 27 giugno 2014 Come fare un buon esame delle urine : gli ingredienti Dott.ssa Maria Grazia Alessio Laboratorio Analisi Chimico Cliniche AO Papa Giovanni XXIII- BERGAMO Perché dobbiamo fare un “buon “ esame delle urine ??? Urina a denominazione di origine controllata e protetta Malattie renali croniche: un problema sottovalutato •1 italiano su 10 (il 12,7%) dopo i 40 anni soffre di una patologia renale cronica Si tratta di quasi 4 milioni di over-40, maschi e femmine, ovvero un numero 100 volte maggiore degli italiani oggi in dialisi • un terzo dei casi di origine sconosciuta • tre quarti dei malati non sanno di avere un problema ai reni, cosicché la malattia può progredire fino a costringere il paziente alla dialisi • nel mondo 1.500.000 persone si sottopongono a dialisi per poter vivere. Di queste, più di 50.000 sono in trattamento dialitico in Italia Prevalenza CKD non dialitica nel mondo Studio Periodo Paese Campione Prevalenza ICELAND 1967-1996 Islanda 19.381 7.2 (CKD 3-5) BIRNH 1980-1984 Belgio 8.913 7.5 (CKD 3-5) NANHES III 1988-1994 SA 15.488 11.0 (CKD 1-5 ) 1997 Olanda 8.459 11.6 (CKD 1-5 ) HUNT 1995-1997 Norvegia 65.181 10.2 (CKD 1-4 ) NANHES IV 1999-2004 USA 13.233 13.1 (CKD 1-4 ) BEIJING 2000 Cina 13.925 13.0 (CKD 3-5) AUSDIAB 2002 Australia 11.247 11.2 (CKD 3-5 ) NHI 2003 Taiwan 176.365 9.8 (CKD 1-5 ) 2004-2008 Spagna 2.746 9.2 (CKD 1-5 ) PREVEND EPIRCE Courtesely by Dr. Ottomano Progetto “Screening e prevenzione delle malattie renali croniche nel Distretto di Bergamo” finanziato da Regione Lombardia Screening su 1.743 soggetti M/F, di età > 50 anni, senza patologie note, selezionati dai medici di base UNA PROVETTA DI URINA Tutti i test negativi Proteine Totali/creatinina Albumina/creatinina Sodio/creatinina Emoglobina Sedimento urinario STOP Valutazione nefrologica Uno o più test positivi Unica arma : la diagnosi precoce Con la genomica? Con la proteomica? Con la metabolomica? Con un ”buon” esame delle urine La ricetta per un «buon» esame urine 2 kg FASE PREANALITICA (istruzioni scritte, contenitore, trasporto, tipologia del campione, tempi di analisi) 2Kg STRUMENTAZIONE (automazione del sedimento, qualità e dotazioni del microscopio, software gestionale) 2 kg COMPETENZA PROFESSIONALE (conoscenza patologie, competenza microscopica) 2 Kg FASE POSTANALITICA (referto, commenti, contatti con i clinici) 100 kg GRANDE PASSIONE PER IL PROPRIO LAVORO !!!!!! LA FASE PREANALITICA L’utilità di un esame delle urine ben condotto può essere completamente vanificata da una raccolta non corretta e/o modalità di conservazione non adeguata Istruzioni scritte ( multilingue, disponibili on line, diffuse MMG) e orali Tipologia del campione (primo, secondo, estemporaneo, temporizzato) Modalità di raccolta (mitto intermedio) Tipologia del contenitore ( meglio sottovuoto) Modalità di trasporto ( organizzazione territoriale) Modalità di conservazione (temperatura) Urina a denominazione di origine controllata e protetta Tempistica di analisi ( 2 ore- 4 ore) L'esame chimico, morfologico e colturale delle urine: proposta di linea guida peruna procedura standardizzata della fase preanalitica, Manoni et all, Biochimica Clinica 2011; 35(2)131-RiMeL 2011; 7:25-35 LA STRUMENTAZIONE Le due velocità del laboratorio : il “corelab” Front End Work-Cell Total Lab Automation …………….e l’area specialistica • molta attività manuale • al max semi-automazione • diagnostica e validazione prevalentemente per singolo test • inserimento manuale dei risultati • scarso impatto dell’informatizzazione Esame tradizionale delle urine (dipstick + sedimento al MO) Soggettivo Scarsamente standardizzabile Poco riproducibile Perdita di elementi con la centrifugazione Molti sedimenti = poco tempo x campione =scarsa qualità Urine, la rivoluzione : l’automazione del sedimento Microscopia intelligente Citofluorimetria urinaria Sistema integrato chimico-fisico/sedimento su minicatena Più standardizzazione, meno soggettività Urina nativa, no perdita elementi Conta elementi per microlitro Sedimento automatizzato Citofluorimetria-Microscopia automatizzata-Cattura di immagini Totale automazione Abbattimento imprecisione analitica Standardizzazione delle procedure Miglioramento dell’accuratezza analitica Possibilità di gestire CQI – carte di Leving -Jennings Analisi di urina nativa Conteggio degli elementi per microlitro Possibilità di autovalidazione dei campioni sulla base di griglie completamente personalizzabili 1 RBC Emazie 2 WBC Leucociti 3 EC Cellule Epiteliali 4 CAST Cilindri Ialini 5 PATH CAST Cilindri Patologici (con inclusioni) 6 SRC Cellule Transizionali 7 BACT Batteri 8 YLC Miceti 9 X’TAL Cristalli 10 SPERM Spermatozoi 11 MUCUS Muco 12 COND Conduttività IDONEITA’ del campione 12 parametri su urina NATIVA, espressi in termini QUANTITATIVI (cellule /microlitro) Ematuria microcitica/dismorfica Ematuria normocitica/isomorfica Ematuria mista Conduttività vs DENSITA’ RELATIVA Conduttività vs OSMOLALITA’ Esame colturale: Enterobacter spp. > 10^5 UFC/mL Esame colturale: E. Coli 10^5 UFC/mL Uno dei principali pregi dell’automazione del sedimento urinario : mettere in evidenza i limiti del dipstick, PROPRIO sui parametri clinicamente più critici (proteinuria/emoglobina) Risultati preliminari Progetto “Screening e prevenzione delle malattie renali croniche nel Distretto di Bergamo” finanziato da Regione Lombardia 326/1743 con ematuria 104/326 (32%) con dipstick negativo ma UF emazie >10 e conferma microscopica 36/1743 con albuminuria Solo 4 campioni con proteinuria al dipstick > 20 mg/dL 17 con ratio tra 30 e 50 mg/gr 10 con ratio tra 50 e 100 mg/gr 5 con ratio tra 101 e 200 mg/gr 2 con ratio tra 201 e 300 mg/gr 1 con ratio > 1000 mg/gr 19/1743 con proteinuria Solo 3 campioni con proteinuria al dipstick > 20 mg/dL 12 con ratio tra 200 e 300 mg/gr 3 con ratio tra 301 e 500 mg/gr 1 con ratio > 500 mg/gr 2 con ratio >1000 mg/gr 1 con ratio > 2000 mg/gr 3,1 % con albuminuria/proteinuria 18.7 % con ematuria Confronto di sensibilità tra conta dei GR/GB in camera di Fuch Rosenthal e su vetrino multitask,metodo della perossidasi e metodo immunologico in chimica liquida per Hb, metodo enzimatico per esterasi, sei dipstick del commercioa lettura visuale e due a lettura automatizzata NT HB 92 Kova 92 Perox Citof AD1 AD2 D1 D2 D3 D4 D5 D6 0 20 40 60 80 100 NT EST 90 Kova Citof AD1 AD2 D1 D2 D3 D4 D5 D6 0 Alessio MG, I° Congresso Medicina di Laboratorio, Parma 2011 20 40 60 80 100 FN e FP di dipstick e UF1000i in quattro giornate campione due diversi operatori M.O % Totale Fermi Hb/GR % FN Dip % FN Cit % FP Dip FP Cit 40 9,4 21 52 14 35 1 2,5 0 6 57 14,3 41 72 19 33,3 2 3,5 2 18 68 14,7 59 86 23 33,8 9 13,2 1 26 53 18,6 43 81 19 35,8 2 3,7 0 14 Laboratorio Analisi Chimico Cliniche-Bergamo Un altro pregio dell’automazione del sedimento urinario : aver messo in evidenza i vantaggi della microscopia selettiva, applicata solo ai campioni effettivamente meritevoli di approfondimento Miglioramento della qualità dell’analisi morfologica (meno sedimenti, fatti meglio) Microscopio a contrasto di fase !!! con polarizzatore !!! SOLO IL 15% DEI LABORATORI ITALIANI UTILIZZA IL MICROSCOPIO IN CONTRASTO DI FASE MENO DEL 5% DISPONE ANCHE DEL POLARIZZATORE (fonte: Dr. Fogazzi, novembre 2011) Microscopio Sistemi di acquisizione delle immagini Automazione ed informatizzazione : un binomio imprescindibile LIS sistema informatizzato di gestione del laboratorio : chiave di volta per la gestione globale del laboratorio automatizzato 1° STEP Software gestionali dedicati ( ematologia, urine, autoimmunità) • 2° STEP gestione globale con collegamento in rete di strumentazioni diverse • griglie di autovalidazione personalizzabili • gestione valori critici, rerun, reflex test, algoritmi diagnostici • inserimento commenti al referto ….da almeno 15 anni tutto questo è pratica quotidiana nella maggior parte dei laboratori. Settore di Diagnostica urinaria- AO Papa Giovanni XXIII, Bergamo 2 laureati , 5 TSLB (1 TP, 4 PT) ANALIZZATORI CHIM. CLINICA UF-1000i Prot.Totali, Albumina Creatinina Prot. Specifiche Esterasi, Glucosio Elettroliti urinari Ca, Mg, Fe, Fosf. Ossalati, Urati altri……………… MICROSCOPIO CON Sistema acquisizione immagini SOFTWARE DASIT •Validazione •Approfondimenti • Richiesta nuovo campione REFERTO COMMENTATO LA COMPETENZA PROFESSIONALE Competenza microscopica Almeno per gli elementi a maggior impatto diagnostico Competenza Clinica Confronto e collaborazioni interdisciplinari L’automazione del sedimento urinario non solo non ha sminuito l’importanza di un buon esame microscopico del sedimento ma, consentendo la selezione dei campioni patologici, permette un’analisi più approfondita del sedimento stesso Aumento della qualità dell’esame urine Necessità di una elevata competenza morfologica Importanza del sedimento urinario nell’inquadramento delle patologie renali By GB Fogazzi Nephrology Dialysis Transplantation vol 22, pp 1778-1781, 2007 Inability to Community –based Laboratories to identify pathological casts in urine samples M. Rasoulpour et all, Arch Pediatr Adolesc Med 1996 (Nov),150(11):1201-1204 26 campioni di urina di 7 bambini con patologia renale , letti da due nefrologi e due laboratoristi . Cilindri patologici identificati - nel 4 e 8% dei campioni dal laboratorista - nel 77-100% dei campioni dai nefrologi Comparison and Interpretation of Urinalysis Performed by a Nephrologist Versus a Hospital-Based Clinical LaboratoryJJ Tsai et all, Am J Kidney Dis, vol 46, n°5 (Nov), 2005:820-829 Accuratezza diagnostica su 26 campioni di soggetti con IRA in valutazione presso un servizio di nefrologia: - Sulla base del sedimento letto dal nefrologo : 74.9-99.1 % - Sulla base del sedimento letto dal laboratorista : 6.6-9.0 % Urine sediment particle correct Partially correct Incorrect No Answer Number partecipants Isomorphic erythrocytes 89.3 2.4 7.9 0.4 291 Dysmorphic erythrocytes 45.2 41.6 13.2 0.0 250 Leukocytes 96.9 1.4 1.4 0.3 291 Macrophage 10.6 0.3 83.4 5.7 309 Transitional Cells 51.9 1.0 44.0 3.1 291 Waxy casts 88.5 1.3 9.8 0.4 234 Leukocytic casts 5.5 3.7 90.8 0.0 327 Acid uric crystals 99.2 0.0 0.4 0.4 243 Amoxycillin crystals 12.1 50.4 36.0 1.5 395 Candida 99.1 0.0 0.9 0.0 223 Il referto interpretativo Attraverso il referto interpretativo il patologo clinico può mettere in campo la propria professionalità e riappropriarsi di un ruolo attivo nella realizzazione di un corretto percorso diagnostico • Refertazione di tutti gli esami effettuati e/o di eventuali approfondimenti • Descrizione di tutti gli elementi evidenziati sul sedimento urinario • Ove possibile, espressione quantitativa dei risultati • Valori di riferimento differenziati per età e sesso • Commento conclusivo, riferito al quesito clinico What information on quality specifications should be communicated to clinicians, and how? M. Plebani Clinica Chimica Acta, 2004, 346: 25-35 “Molti errori postanalitici sono legati ad una inappropriata utilizzazione ed interpretazione degli esami di laboratorio. Ciò è dovuto, almeno in parte, alla scarsa considerazione circa le modalità di comunicazione dei dati di laboratorio e alla qualità del referto.” • test a distribuzione uni-modale • test a distribuzione bi-modale • misurazioni seriali di test per il monitoraggio clinico e la risposta alla terapia • test che richiedono un commento interpretativo Effect of enhanced feedback and brief educational reminder messages on laboratory test requesting in primary care : a cluster randomised trial Thomas RE, Croal BL, Ramsay C, Eccles M and Grimshaw J The Lancet, 2006; 367: 1990-1996 campione : 85 medici di famiglia durata : 12 mesi a 9 tests (ANA,CA125 ,CEA,Ferritina,FSH,TSH,IgE,vit B12,Ab Anti Helicobacter Pylory) sono stati aggiunti brevi commenti o messaggi educazionali outcome :riduzione del n° di richieste per i tests oggetto dello studio risultati : 1. riduzione significativa delle richieste 2. differenza statisticamente significativa tra medici che avevano e non avevano ricevuto i referti con i commenti 3. non differenze tra diversi tipi di messaggio Il «buon» esame urine secondo Bergamo……… Esame urine standard : Su richiesta: Profilo Biochimico • Ratio su creatinina • Ratio Albumina/creatinina • pH (su pH metro) • Ratio Proteine/creatinina • Glicosuria • Ratio Sodio/creatinina • Chetoni • Ratio Potassio/creatinina • Urati • Ratio Sodio/potassio • Ossalati • Emoglobina • Citrati • Esterasi leucocitaria • Cloro Sedimento automatizzato • Calcio • Emazie Obiettivo: • Fosforo • Leucociti Esame urine come strumento per la • Magnesio • Batteri Prevenzione del rischio renale • Analisi dei calcoli • Cellule epiteliali E cardiovascolare • Altri…. • Conduttività Esame urine mirato a specifici problemi Microscopia clinici (su campione selezionato) • Microematuria (studio morfologico) • Diatesi calcolotica Referto commentato • Follow up immunosoppressori • Altro…. European Urinalysis Guidelines. The Scandivian Journal of Clinical and Laboratory Investigation. 60: 1-96, suppl. 231, 2000 Manoni1, A. Caleffi , G. Gessoni M.G. Alessio , G. Lippi, S. Valverde, C. Ottomano, M. Ercolin , G. Saccani, M.G. Silvestri, P. Cappelletti , M. Schinella L’ esame delle urine chimico morfologico e colturale: proposta di linea guida per una procedura standardizzata della fase preanalitica biochimica clinica, 2011, vol. 35, n. 2: 131-139 F. Manoni et al Stability of common analytes and urine articles stored at room temperature before automated analysis. GSEU - RiMeL IJLAM 2008; 4: 192-198.) Joris R. Delanghe et al. Performance of urinary Flow Cytometry in Predicting Outcome of Urine Cultures. Journal of Clinical Microbiology 2002; vol.40,6: 2314-2315 Strazzullo P et all Salt intake, stroke,and cardiovascular disease: meta-analysis of prospective study BMJ 2009, 119:21-181 Geleijinse JM et al Sodium and potassium intakes and risk for cardiovascular Event and all-cause mortality: the Rotterdam Study Eur J Epidemiol 2007;22:763-70 Iseki et al Proteinuria and the risk of developing end-stage renal disease kidney Int 2003, 63:1468-74 Ruggenenti et al Urinary protein excrection rate is the best independent predictor of ESRF in non-diabetic Proteinuric Chronic nephropathies GISEN , Kidney Int 1998, 53:1209-16
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