Prestazioni analitiche 3 e servizi erogabili in Farmacia Test per glicemia, colesterolo e trigliceridi Valori di riferimento (colesterolo HDL) ◆◆ 41-59 mg/dl Valori di riferimento (colesterolo LDL) GLICEMIA ◆◆ Fino a 130 mg/dl Scopo del test Il dosaggio dei livelli di glucosio Informazioni cliniche Il riscontro di un valo- nel sangue a digiuno è utile per lo screening per l’alterata glicemia a digiuno (IFG) e per il diabete mellito. re >200 mg/dl sarà seguito da consigli al paziente sullo stile di vita (riduzione dell’assunzione di grassi saturi e colesterolo, aumento dell’attività fisica, controllo del peso) ed eventualmente dalla prescrizione da parte del medico curante di un trattamento con farmaci ipolipemizzanti. Valori di riferimento ◆◆ Valore normale a digiuno <110 mg/dl. ◆◆ Un valore 110-125 mg/dl identifica la IFG (Impaired Fasting Glucose), in passato indicata come pre-diabete. TRIGLICERIDI ◆◆ Valori >125 mg/dl indirizzano verso una diagnosi di diabete. Scopo del test Il dosaggio dei trigliceridi consente di verificare l’equilibrio tra assunzione di grassi e metabolismo dei lipidi. Livelli di trigliceridi elevati sono associati a un rischio maggiore di cardiopatie e ictus. Informazioni cliniche Il riscontro di un’elevata glicemia a digiuno deve essere confermato da ulteriori analisi di laboratorio. Va consigliato al paziente di rivolgersi al proprio medico per approfondimenti diagnostici. Valori di riferimento ◆◆ Normale: <150 mg/dl COLESTEROLO TOTALE E FRAZIONATO ◆◆ Alto/soglia: 150-199 mg/dl Scopo del test Il dosaggio dei livelli di colesterolo ◆◆ Alto: 200-499 mg/dl nel sangue consente la valutazione del rischio del soggetto di aterosclerosi e cardiopatie (elevati livelli di colesterolo totale nel sangue in combinazione con bassi livelli di colesterolo HDL, il cosiddetto “colesterolo buono”, aumentano tale rischio) e il monitoraggio dell’efficacia della terapia. ◆◆ Molto alto: ≥500 mg/dl Informazioni cliniche Un livello di trigliceridi ≥150 mg/dl rappresenta un fattore di rischio della sindrome metabolica. I livelli di trigliceridi generalmente sono molto elevati nei pazienti con diabete non controllato e possono essere ridotti dalla riduzione della glicemia. Pertanto, dopo la normalizzazione dei livelli glicemici, si dovrebbero determinare nuovamente i livelli di trigliceridi, per verificare l’opportunità di un trattamento. Valori di riferimento (colesterolo totale) ◆◆ Auspicabile <200 mg/dl. ◆◆ Alto/soglia 200-239 mg/dl ◆◆ Alto >239 mg/dl 33 IL FARMACISTA TRA PRESTAZIONI EROGABILI E BISOGNO DI INFORMAZIONI QUALIFICATE DA PARTE DEL PAZIENTE Test per la misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito Informazioni cliniche Il test per HbA1c dovrebbe essere eseguito almeno due volte l’anno per i pazienti diabetici che rispondono bene al trattamento e che si sottopongono stabilmente ai controlli glicemici, ogni tre mesi per i pazienti che hanno cambiato trattamento o che non ne traggono benefici e per aiutare la decisione su una modificazione della terapia. EMOGLOBINA Scopo del test Il dosaggio dell’emoglobina è utilizzato per evidenziare la presenza di anemia o policitemia) e per monitorare la risposta al trattamento. CREATININEMIA Scopo del test I livelli di creatinina sono determinati insieme all’azotemia per valutare la funzione renale. Valori di riferimento ◆◆ Femmine: 12-16 g/dl Valori normali ◆◆ Maschi: 13-18 g/dl ◆◆ Gravidanza: ridotta (da diluizione) ◆◆ Femmine: 0,6-1,2 mg/dl ◆◆ Anziani: leggermente ridotta ◆◆ Maschi: 0,8-1,4 mg/dl ◆◆ Neonati: aumentata ◆◆ Bambini: 0,2-1,0 mg/dl Informazioni cliniche La misurazione dei livelli Informazioni cliniche Azotemia e creatininemia dovrebbero essere misurate prima della somministrazione di qualsiasi farmaco nefrotossico. La creatininemia dovrebbe essere determinata almeno ogni 12 mesi nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 trattati con metformina, per il rischio di acidosi lattica in caso di insufficienza renale. di emoglobina generalmente è associata alla misurazione dell’ematocrito. Dopo una significativa perdita di sangue, ad es. per sanguinamento gastrointestinale, si osserva una immediata riduzione dell’emoglobina, mentre l’ematocrito rimane normale per la perdita di una uguale proporzione di eritrociti e plasma. TRANSAMINASI EMOGLOBINA GLICATA Scopo del test Le transaminasi AST e ALT sono Scopo del test L’Emoglobina glicata si forma per utili per la valutazione del danno epatico. Un aumento di due volte è indicativa di ostruzione, mentre un aumento di 10 volte indica una probabile patologia epatica. saturazione dell’emoglobina presente nei globuli rossi con il glucosio, quando i livelli ematici rimangono al di sopra dei valori normali per un lungo periodo di tempo. Poiché la saturazione si mantiene per la durata della vita degli eritrociti, il dosaggio dell’Emoglobina glicata consente di valutare i livelli ematici medi di glucosio dei 2-3 mesi precedenti e quindi monitorare il controllo del diabete. Valori normali ◆◆ Femmine: 9-25 U/l ◆◆ Maschi: 10-40 U/l ◆◆ Anziani: Valori leggermente superiori alla norma Valori di riferimento ◆◆ Neonati: 2 o 3 volte superiori alla norma Un aumento dell’1% dei livelli di HbA1c corrisponde ad un aumento di 35 mg/dl dei livelli plasmatici medi di glucosio. ◆◆ 6% HbA1c = 135 mg/dl glucosio medio nel plasma ◆◆ 7% HbA1c = 170 mg/dl glucosio medio nel plasma ◆◆ 8% HbA1c = 205 mg/dl glucosio medio nel plasma ◆◆ 9% HbA1c = 240 mg/dl glucosio medio nel plasma ◆◆ 10% HbA1c = 275 mg/dl glucosio medio nel plasma ◆◆ 11% HbA1c = 310 mg/dl glucosio medio nel plasma ◆◆ 12% HbA1c = 345 mg/dl glucosio medio nel plasma Informazioni cliniche Nei pazienti trattati con statine, il monitoraggio degli enzimi epatici, incluse ALT e AST, è effettuato di routine. EMATOCRITO Scopo del test L’ematocrito è il volume percentuale di eritrociti su plasma in un campione di sangue. L’ematocrito può essere utilizzato per stabilire la perdita di sangue di un paziente. 34 LEUCOCITI ◆◆ Femmine: 37-48% Normalmente, nelle urine sono presenti pochi leucociti. Più di di 5 leucociti per campo ad alto ingrandimento fanno sospettare una infezione del tratto urinario che deve essere confermata da ulteriori indagini. ◆◆ Maschi: 42-52% ◆◆ Gravidanza: Ridotto (da diluizione) ◆◆ Anziani: Leggermente ridotto ◆◆ Neonati: Aumentato NITRITI Informazioni cliniche L’ematocrito e l’emoglobina possono essere controllati periodicamente per valutare la perdita di sangue o la risposta al trattamento per l’anemia. Dopo una perdita di sangue cospicua (ad es. da sanguinamento gastrointestinale), l’ematocrito rimane normale perche viene persa un’uguale proporzione di eritrociti e plasma. La presenza di nitriti nell’urina indica la presenza di batteri Gram-negativi, che convertono i normali nitrati urinari in nitriti. pH La determinazione del pH delle urine fornisce informazioni sull’equilibrio acido-base del paziente. Valori normali: 4,6-8,0 (in media 5,0-6,0). Esiste una relazione inversa tra il pH delle urine e il livelli di chetoni (acetone) nelle urine. Test per la misurazione di componenti delle urine (chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, pH, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria) ERITROCITI L’esame microscopico del sedimento consente anche di determinare la presenza di sangue nelle urine (ematuria), causata da patologia renale o ureterale (calcoli) o vescicale (calcoli, infezioni ecc.) oppure da contaminazione urinaria (es. da flusso mestruale). Normalmente possono essere presenti fino a 2 eritrociti per campo ad ingrandimento elevato. Scopo del test L’analisi delle urine è un esame di routine impiegato sia per la diagnosi di infezioni dei reni e delle vie urinarie sia per la diagnosi di patologie extrarenali. L’analisi delle urine valuta aspetto, colore, odore, pH, peso specifico e determina componenti quali chetoni, urobilinogeno, bilirubina, leucociti, nitriti, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria. PROTEINE Nei soggetti con funzionalità renale normale, non si ritrovano proteine nelle urine. Pertanto, la presenza di proteine nelle urine è indice di una patologia renale (ad es. glomerulo nefrite). In una piccola percentuale di casi il riscontro è associato alla proteinuria ortostatica o posturale, una condizione benigna. Tuttavia, se campioni di urine random sono ripetutamente positivi per le proteine, vanno eseguiti ulteriori test. CHETONI Normalmente nelle urine non sono presenti chetoni. La ricerca dei corpi chetonici nelle urine (chetonuria) contribuisce alla diagnosi di diabete mellito e alla valutazione di condizioni associate agli stati di chetoacidosi. UROBILINOGENO E BILIRUBINA ESTERASI LEUCOCITARIA Normalmente l’uribilinogeno è assente o al massimo presente in quantità ridottissime (0,1-1,0 unità Ehrlich/dl) e sono presenti al massimo 0,2 mg/dl di bilirubina. Un aumento di urobilinogeno è indicativo di una disfunzione epatica o di un processo emolitico. L’esterasi leucocitaria, un enzima rilasciato dai leucociti quando sono presenti batteri nelle urine, è un test di screening per la presenza di leucociti nelle urine. Una reazione positiva va confermata da ulteriori indagini. 35 Prestazioni analitiche e servizi erogabili in Farmacia Valori normali IL FARMACISTA TRA PRESTAZIONI EROGABILI E BISOGNO DI INFORMAZIONI QUALIFICATE DA PARTE DEL PAZIENTE Test ovulazione farmacia, in un monitoraggio dell’efficacia del trattamento coordinato (per frequenza, modalità, controlli periodici) dal medico di famiglia. La misurazione della pressione in farmacia viene effettuata con sfigmomanometri ad alta precisione, periodicamente tarati e revisionati. Questi apparecchi sono in grado di misurare la pressione massima, la minima e le pulsazioni cardiache. Secondo le Linee Guida della SIIA per una corretta misurazione della pressione occorre seguire alcune regole precise: Sono disponibili diversi kit per eseguire il test dell’ovulazione. Alcuni rilevano l’aumento dell’ormone LH nelle urine dalle 24 alle 36 ore prima dell’ovulazione, identificando i due giorni migliori per il concepimento in un ciclo. Generalmente i test sono precisi e forniscono risultati in pochi minuti. ◆◆ Il paziente deve rimanere seduto per alcuni minuti in un ambiente tranquillo prima di iniziare la procedura di misurazione. Test gravidanza ◆◆ È necessario eseguire almeno due misurazioni con un intervallo di 1-2 minuti. Effettuare anche una misurazione aggiuntiva se le prime due danno valori molto divergenti. In genere è formato da strisce reattive su cui sono presenti anticorpi che riconoscono la gonadotropina corionica umana: la striscia viene immersa per qualche secondo nell’urina e la risposta viene fornita nel giro di pochi minuti. ◆◆ Lo sfigmomanometro deve avere un bracciale di dimensioni standard (12-13 cm di altezza e 35 cm di lunghezza). Per soggetti obesi e magri devono essere usati rispettivamente bracciali più grandi e più piccoli e per i bambini bracciali pediatrici. Test menopausa per la misura dei livelli dell’ormone FSH nelle urine ◆◆ Usare le fasi I e V (che coincidono con la scomparsa dei toni di Korotkoff) per identificare rispettivamente la pressione sistolica e diastolica. Misura l’FSH nelle urine e può rilevare una produzione in eccesso di FSH come risposta ad un basso livello di estrogeni, segnalando lo stato di perimenopausa. ◆◆ Nella prima visita la pressione arteriosa va misurata ad entrambe le braccia per evidenziare eventuali difformità di livelli pressori legate alla presenza di vasculopatie periferiche. In quest’ultimo caso si considera come valore di riferimento quello più elevato. ◆◆ Nei pazienti anziani, nei diabetici e in altri soggetti in cui è ipotizzabile un’ipotensione ortostatica, occorre misurare la pressione arteriosa dopo 1 e 5 min dall’assunzione dell’ortostatismo (posizione eretta). Test colon-retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci ◆◆ Misurare la frequenza cardiaca mediante metodo palpatorio (per almeno 30 sec) dopo la seconda misurazione pressoria con il paziente in posizione seduta. Evidenzia l’anomala presenza nelle feci di sangue invisibile a occhio nudo (sangue occulto). Per la positività è sufficiente la presenza di un ml di sangue. Se il risultato del test è positivo, è consigliabile eseguire una colonscopia. ◆◆ Posizionare il bracciale attorno al braccio a livello del cuore (qualunque sia la posizione del paziente). Misurazione non invasiva della pressione arteriosa Auto-spirometria La spirometria è un esame molto semplice e non invasivo, che consente di misurare la quantità di aria che una persona può inspirare ed espirare. L’esame è La misurazione della pressione arteriosa può essere effettuata a domicilio dal paziente stesso o in 36 Il pulsossimetro è uno strumento che permette di misurare in maniera non invasiva la concentrazione di emoglobina legata all’ossigeno (HbO2) (saturazione percentuale dell’ossigeno). Generalmente è formato da una sonda che effettua la misurazione e da un’unità che calcola e visualizza il risultato della misurazione. La sonda di un normale pulsiossimetro è una “pinza” che in genere è applicata in aree di tessuto sottili e con minima pigmentazione (dito di una mano, alluce, lobo di un orecchio, labbra, naso), con circolazione “superficiale” facilmente accessibile ai fasci di luce emessi dalla sonda. Il valore normale della saturazione dell’ossigeno è 95-100%; valori tra 95 e 90% indicano una lieve ipossia, valori < 90% indicano una grave ipossia. Per ottenere risultati attendibili occorre non limitarsi ad una sola lettura ma effettuare letture continue oppure multiple. Il rilievo di una saturazione del 100% senza somministrazione artificiale di può essere dovuto ad iperventilazione (per esempio, per un attacco di panico), mentre in soggetti con broncopneumopatia cronica ostruttiva può essere normale una saturazione intorno al 90%. La spirometria richiede la collaborazione del paziente al quale va spiegata l’importanza della corretta esecuzione dell’esame per ottenere risultati affidabili. Se possibile, il paziente non deve assumere farmaci antiasmatici nelle 8-12 ore precedenti l’esame. Poiché i valori normali dei parametri spirometrici variano in funzione di sesso, età, peso e altezza del paziente, prima dell’esame vanno misurati peso ed altezza. Per l’esecuzione della prova, il paziente, che deve eliminare eventuali costrizioni nell’abbigliamento, è seduto e, dopo avere posizionato uno stringinaso per evitare perdita di aria dal naso, compie una o più espirazioni forzate nel boccaglio. Al paziente viene chiesto di: 1. Respirare “naturalmente” per alcuni secondi. 2. Inspirare profondamente per riempire completamente i polmoni ed espirare profondamente per svuotare i polmoni (in tal modo si misurano la capacita vitale e i volumi statici). Per fornire valori attendibili queste manovre devono essere ripetute 3 volte. Monitoraggio con modalità non invasive della pressione arteriosa e dell’attività cardiaca in collegamento funzionale con i centri di cardiologia 3. Inspirare profondamente ed espirare con tutta forza (questa è la “fase forzata” della spirometria). Anche questa manovre saranno ripetute 3 volte. MONITORAGGIO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA (HOLTER PRESSORIO) 4. Inspirare nuovamente e rilassarsi Con i valori ottenuti l’apparecchio costruisce due “curve”: la curva volume/tempo e la curva flusso/ volume, che permettono di valutare diversi parametri. Il parametro spirometrico più importante è il VEMS (Volume Espiratorio Massimo nel 1° secondo), che è il volume d’aria espulsa nel primo secondo di un’espirazione forzata, partendo da una inspirazione completa. Il VEMS permette di misurare la velocità di svuotamento dei polmoni ed più precisamente espresso come percentuale del valore normale predetto (valore teorico di un soggetto sano con le medesime caratteristiche). Il monitoraggio pressorio delle 24 ore (o monitoraggio dinamico, o Holter pressorio o Ambulatory Blood Pressure Monitoring, ABPM) è un test non invasivo che, mediante un apparecchio fissato in vita con una cintura, consente di registrare la pressione arteriosa in maniera continua per 24 ore. Poiché raccoglie una serie di valori e non un solo valore come la misurazione convenzionale, l’Holter pressorio rappresentata più accuratamente la pressione arteriosa reale del paziente, mostrando la curva pressoria delle 24 ore. L’Holter pressorio può identificare soggetti con pressione notturna elevata, condizione 37 Prestazioni analitiche e servizi erogabili in Farmacia Misurazione non invasiva della saturazione percentuale dell’ossigeno importante per la diagnosi e il monitoraggio di malattie dell’apparato respiratorio che includono asma bronchiale e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). La spirometria viene eseguita mediante un apparecchio, lo spirometro, costituito da un misuratore di flusso e di volume, che misura il volume d’aria mobilizzata dal paziente, e da un computer che trasforma i segnali ricevuti in valori numerici ed immagini grafiche, collegati attraverso un boccaglio monouso. associata a un rischio cardiovascolare più elevato. Il monitoraggio dinamico è particolarmente utile nei pazienti con ampia variabilità dei valori pressori (ipertensione arteriosa instabile), nei pazienti normotesi con sintomi indicativi di improvvisi aumenti o cadute della pressione, negli ipertesi trattati per monitorare l’efficacia del trattamento farmacologico nelle 24 ore e nei soggetti che presentano marcati sbalzi pressori notevoli alla misurazione della pressione nello studio medico (effetto camice bianco). Il paziente indosserà l’apparecchio per 24 ore. Durante le 24 ore del periodo di esame, la pressione viene rilevata automaticamente ogni 15 minuti di giorno e ogni 30 minuti di notte. I dati registrati sono trasmessi ad un centro di riferimento dove sono analizzati dal cardiologo. Il referto verrà inviato al farmacista che lo consegnerà al paziente. gni di cardiopatia ischemica riferibili a sintomi riferiti dal paziente. Un cardiologo specialista valuterà il tracciato parallelamente al diario del paziente e preparerà un referto con diagnosi e terapia. DISPOSITIVI PER CONSENTIRE L’EFFETTUAZIONE DI ELETTROCARDIOGRAMMI CON MODALITÀ DI TELECARDIOLOGIA IN COLLEGAMENTO CON CENTRI DI CARDIOLOGIA TRIGLICERIDI La telecardiologia consente il monitoraggio di soggetti cardiopatici a rischio mediante l’esecuzione e la trasmissione di tracciati elettrocardiografici “di routine” assolutamente conformi alle metodiche convenzionali. La diffusione capillare delle reti informatiche ha reso possibile attuare la telecardiologia in farmacia. L’elettrocardiografo trasmette i dati della rilevazione ad un server a cui è collegato un cardiologo, che in tempo reale visiona e referta tracciati, reinviandoli al farmacista che li stampa e consegnarli al paziente in pochi minuti. Nel caso in cui il referto indichi una condizione anomala, si consiglierà al paziente di rivolgersi al medico curante o ad un cardiologo. MONITORAGGIO DELL’ATTIVITÀ CARDIACA (HOLTER CARDIACO) L’elettrocardiogramma dinamico secondo Holter è un esame indicato per approfondimenti diagnostici sui disturbi del ritmo cardiaco (aritmie o disturbi di conduzione) nell’arco dell’intera giornata, durante la normale attività del paziente. L’Holter ECG fornisce anche informazioni importanti anche nel paziente con cardiopatia ischemica. L’esame consiste nella registrazione prolungata del comune elettrocardiogramma. In pratica, il monitoraggio Holter consiste nel collegare diversi elettrodi toracici a un piccolo apparecchio di registrazione dei dati di formato tascabile che il paziente porta con sé. Il monitoraggio ha una durata che va dalle 24 alle 48 ore. Durante questo periodo il paziente svolgerà le normali attività quotidiane, assicurandosi solo che l’apparecchio sia sempre collegato e funzionante e annotando in un diario l’ora delle diverse attività, degli sforzi fisici e del riposo e di ogni sintomo percepito. Il giorno dopo il paziente torna in farmacia, dove l’apparecchio è rimosso in pochi secondi. Il nastro su cui è stata registrata l’attività cardiaca della giornata viene stampato, e in tal modo è possibile verificare un’eventuale aritmia o la presenza di se- DISPOSITIVI SEMIAUTOMATICI PER LA DEFIBRILLAZIONE La defibrillazione precoce, effettuata entro i primi minuti dell’arresto cardiocircolatorio è fondamentale nella lotta alla Morte Improvvisa Cardiaca. Il defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) è un defibrillatore che, collegato ad una vittima di arresto cardio-circolatorio mediante elettrodi adesivi, è in grado di riconoscere automaticamente con elevata sensibilità e specificità la presenza di ritmo defibrillabile. L’apparecchio guida (con messaggi verbali) l’operatore nelle varie fasi della rianimazione di base e se il ritmo cardiaco è defibrillabile si carica da solo a livelli di energia preimpostati, lasciando la fase di erogazione dello shock all’operatore stesso. Questi può impartire mediante un pulsante la scarica elettrica, ma solo se il DAE lo consente, cioè l’operatore non può forzare lo shock. 38
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