Archivio 0512 CF 271526/05 Bologna, 20 marzo 2014 Oggetto: Verbale della Conferenza dei Servizi dei Siti Contaminati ai sensi del D.Lgs. 152/06 La Conferenza dei Servizi in oggetto è stata indetta e convocata ai sensi dell’art. 242 del D. Lgs. 152/06 e dell’art. 5 comma 1 della LR 5/06, così come modificato dall’Art.25 della LR 13/06 presso l’amministrazione procedente Comune di Bologna – Unità Intermedia Verde e Tutela del Suolo, nella sede di P.zza Liber Paradisus, 10 Torre A piano 7, ai fini della valutazione del documento presentato da The IT GROUP Italia S.r.l. ex-P.V. Tamoil 8290, Piazza di Porta Maggiore n.6 a Bologna – Progetto Operativo di Bonifica Fase II (PG 51986/14) La CdS è stata indetta con PG. 68368/14. Comune di Bologna Settore Ambiente ed Energia U. I. Verde e Tutela del Suolo Altri Enti Membri Presenti Convocati Serena Persi Paoli Laura Cantagalli Presenti Convocati Roberto Riberti Cristina Regazzi Roberto Riberti Azienda USL Dipartimento di Sanità Pubblica ---- Fausto Francia Provincia di Bologna Settore Ambiente ---- Gianpaolo Soverini ARPA – Sezione Provinciale Bologna Distretto Territoriale Urbano Oggetto dell'incontro L’incontro di oggi viene convocato a seguito della presentazione della documentazione di cui all’oggetto, che si configura come integrazione al progetto presentato nel 2012 (PG 71994/12) e discusso nella CDS del 1 agosto 2012 (invio verbale PG 296315/12 enti, 294890/12 privati ) Il documento PG 51986/14 contiene anche i risultati dei monitoraggi SGS eseguiti nel dicembre 2013, da sei punti appositamente realizzati per prove ripetibili: NP1 e NP2 in prossimità dell'immobile “condominio Porta Maggiore 7” a verifica del rischio da potenziale esposizione ad inalazione vapori indoor (per destinazione residenziale), NP3, NP4, NP5 ubicati nei punti dove è stata verificata una contaminazione dei suoli residua, attorno all'edificio di pertinenza dell'ex PV. Il punto Npbianco è ubicato in prossimità di un'area verde (a Sud-Ovest del sito) e vale come campione indisturbato. La localizzazione dei punti è rappresentata nelle figure allegate al progetto (ad es: fig.8) U. I. Verde e Tutela del Suolo – U. O. Suolo 40129 Bologna - piazza Liber Paradisus, 10, Torre A - tel. 051.2195663 - fax 051.2193175 e-mail: [email protected] Dal momento che la contaminazione nei terreni è stata verificata a ridosso del confine del sito, e tenendo conto anche dell'ambito PSC in cui ricade il sito contaminato, e quindi degli usi consentiti, l'indagine svolta deriva da una proposta fatta dal progettista nel corso della Conferenza del 1 agosto 2012 in alternativa alla richiesta degli enti di produrre un'analisi del rischio per le residenze poste al confine del sito. Tale proposta in origine era rappresentata da un monitoraggio indoor da eseguirsi a cadenza almeno annuale nei locali residenziali adiacenti il sito, poi rielaborata in apposito documento PG 136744/13 discusso e condiviso con prescrizioni in CDS del 31 luglio 2013 (trasmissione verbale enti 222054/13). I risultati analitici sono stati confrontati con le CSCaria di riferimento previsti dalla tabella 3.3 del Protocollo ISPRA INAIL come richiesto dalla conferenza dei servizi del 31 luglio 2013 sopra citata e sono risultati tutti conformi, pertanto è stata verificata anche la fruibilità dell'edificio secondo quanto previsto dal progetto di recupero ad uso commerciale senza somministrazione di cibi o bevande. Il monitoraggio soil gas proseguirà con cadenza programmata anche durante l'intervento di bonifica. Il progetto di bonifica proposto pone come obbiettivo per le acque il raggiungimento delle CSC per i parametri Idrocarburi totali e BTEX di tab.2 dell'All.1 al Titolo V della Parte Quarta. del D.Lgs 152/06 e ss. mm. e ii. e per i terreni il raggiungimento delle CSC di colonna B di tab.1 dell'All.1 al Titolo V della Parte Quarta. Del D.Lgs 152/06 e ss. mm. e ii.. Sono state valutate le principali tecniche di intervento riportando un giudizio sintetico di applicabilità in sito per la bonifica alle CSC di cui sopra del terreno saturo ed insaturo in sito: in relazione alle caratteristiche delle matrici ambientali sito specifiche coinvolte ed alle proprietà dei contaminanti è stata individuata come BATNEEC la combinazione di Iniezione di Surfactanti nell'insaturo e Pump and Treat. L'abbinamento permette di mobilizzare grazie ai surfactanti i contaminanti dal terreno, affinché vengano recuperati con un pompaggio dalla falda. Con riferimento alla richiesta di progettazione del trattamento di bonifica della contaminazione nelle acque del plume all'esterno del sito, dal momento che i monitoraggi effettuati fino a questo momento hanno restituito in valori con trend descrescente, ad eccezione di PM11, viene proposto quale intervento un programma di spurghi con frequenza coincidente con quella dei campionamenti previsti in sito, per tutta la durata dell'intervento. Il progetto di bonifica, descritto nel dettaglio al capitolo 7 del documento PG 51986/14, consiste nella messa a regime dell'impianto Pump and treat (ad oggi attivo come MiS da sei punti di emungimento) nella medesima configurazione attuale, ma con scarico da un nuovo pozzetto appositamente realizzato e nell'iniezione di prodotti surfactanti. L'impianto di pompaggio sarà adeguatamente dimensionato al fine di estrarre fisicamente il contaminante disciolto in falda grazie all'ausilio delle sostanze surfactanti. Sono previste sette campagne di iniezione del prodotto opportunamente miscelato ad acqua per favorirne la dispersione, in otto punti ubicati in sito come da fig. 8, di cui sette di nuova realizzazione (IPA-IPG) ed uno esistente (PM9bis). Ogni ciclo di iniezione avrà durata di qualche giorno; sono previste iniezioni a cadenza trimestrale il primo anno e quadrimestrale il secondo. Il monitoraggio in corso d'opera si svolgerà come descritto al paragrafo 7.3 del documento; la durata dell'intervento è di 36/48 mesi, in funzione dei risultati del monitoraggio delle acque. Una volta raggiunti gli obbiettivi per le acque si procederà alla realizzazione di tre sondaggi di collaudo anche per i suoli ubicati come da fig.11 del documento. Per ogni sondaggio è previsto il prelievo di un campione di terreno rappresentativo dell'intervallo 3,5-4,8m, ossia la profondità coinvolta nell'intervento di bonifica. La durata dei lavori per l'avvio della bonifica è stimata in 22 giorni, il costo totale degli interventi è di circa 210.000 €. Pagina 2 di 6 Osservazioni da parte degli Enti partecipanti Alla seduta sono presenti Comune di Bologna, Autorità titolare del procedimento di bonifica in oggetto, e ARPA. Gli enti esprimono parere nel complesso favorevole al progetto, salvo la necessità di ricevere alcuni chiarimenti, in questa sede espressi a progettista e committente. Si osserva che a fronte della grande mole di dati sito specifici raccolti, non esistono campioni né di acque, né di aria prelevati in contraddittorio con ARPA ed in particolare il Comune rileva che non sono mai giunte con sistematicità le comunicazioni dei monitoraggi; si ritiene necessario pertanto che ogni attività in programma sul sito ed in particolare quelle di monitoraggio acqua/aria sia anticipata di almeno una settimana da relativa comunicazione agli enti competenti, in modo da programmare anche attività di contraddittorio o sopralluogo, e almeno tutte le prossime campagne di monitoraggio acqua/aria del primo anno di bonifica siano svolte alla presenza dell'ente di controllo. Nel progetto non è proposto un obiettivo di bonifica per il parametro MtBE che invece è presente nelle acque afferenti il sito anche in concentrazioni dell'ordine delle migliaia e pertanto si richiede di argomentarne le motivazioni. Si prende atto della decisione di non intervenire sull'esterno con un reale intervento di bonifica, bensì solo con uno spurgo mensile, nonostante le richieste della conferenza del 2012, seppure non esista ad oggi un contraddittorio sui dati dell'esterno e quindi non sia ancora stato condiviso il trend analitico proposto per i punti PM10, PM11, PM12, PM13. Si richiedono chiarimenti circa i diversi raggi di influenza che caratterizzano i singoli punti di pompaggio delle acque come compare in fig.8 del documento. Con riferimento alla bonifica del terreno insaturo, rimane qualche perplessità sulle matrici elaborate per la scelta delle BATNEEC, poiché la panoramica presentata non si ritiene esaustiva e comunque nell'intervento proposto non convince la posizione dei punti di iniezione IPA e IPB: essi sono ubicati nei pressi dello scavo per la rimozione del vecchio parco serbatoi ove sono stati misurati valori di contaminanti residui molto alti (es: CP9 prof.3,5-4m= 6820 mg/Kg di HC>12, 5702 mg/Kg di HC<12, 2434 mg/Kg di ΣBTEXs, campione prelevato a ridosso della parete dell'edificio di pertinenza dell'ex-PV). Visti i dati del terreno caratterizzato a scavo aperto, è ragionevole supporre che i contaminanti si siano propagati anche al di sotto dell'edificio stesso e quindi si chiede se si è tenuta in considerazione tale ipotesi nel dimensionamento dell'intervento, nello specifico dei punti sopra citati. In ultimo si osserva che la tempistica prevista per l'intervento è eccessivamente dilatata. Si propone quindi di ridurre i tempi tecnici, soprattutto per quanto riguarda la valutazione dell'efficacia dell'intervento: non a 36 mesi come previsto dal cronoprogramma di progetto ma al termine del primo anno di avvio della bonifica dovrà essere prodotta una relazione di elaborazione dei dati raccolti al fine di commentarne e valutarne gli effetti, sia per quel che riguarda le acque in sito ed il plume esterno. Invitando al mantenimento delle condizioni di massima efficienza del sistema di abbattimento, si segnala che sarà possibile proporre varianti in corso d'opera, sulla scorta dell'elaborazione sopra richiesta, sia in termini di variazioni di impianto/intervento già in essere sia in termini di nuova proposta, al fine di raggiungere gli obbiettivi di bonifica nel minore tempo possibile e con un ragionevole margine di certezza. Osservazioni da parte degli invitati Alla discussione sono intervenuti: Fabio Torreggiani per The IT Group S.r.l.(progettista), Gianfranco Farina e Bellinato Riccardo per Tamoil Italia S.p.A. (responsabile della contaminazione e della bonifica), Sebastiano Sarti progettista incaricato dalla proprietà del lotto oggetto d'intervento di bonifica per il recupero dell'edificio. Torreggiani illustra le caratteristiche dell'impianto Pump and treat che estrarrà a regime 11L/min con sette pompe; i differenti raggi di influenza nei piezometri cui sono allocate le pompe sono stati fissati e utilizzati come input nel calcolo del dimensionamento dell'impianto e Pagina 3 di 6 risultano distinti in funzione degli obbiettivi di bonifica da raggiungere, in particolare alcuni devono avere anche una funzione di richiamo dall'esterno della contaminazione uscita dal sito (come nel caso del PM11). Il progettista concorda con gli enti circa la possibilità di spostare, anche solo in corso d'opera, i punti di iniezione IPA e/o IPB in modo da assicurare l'azione dei prodotti surfactanti anche al di sotto dell'edificio. Tamoil Italia S.p.A. informa che l'obbiettivo di bonifica del parametro MtBE non è stato espresso in quanto non normato: vista comunque la richiesta, si provvederà ad elaborare una concentrazione asintotica cui tendere in funzione delle BAT, in fase di redazione della valutazione dell'efficacia dell'intervento. In merito a tale documento, si richiede altresì di posticiparne la trasmissione ad almeno un anno e sei mesi dall'avvio della bonifica, al fine di raccogliere dati il più possibile rappresentativi dell'andamento e non influenzati dall'iniziale mobilitazione del contaminante che molto probabilmente nei primi tempi si rispecchierà in un aumento delle concentrazioni dei parametri ricercati nelle acque. Sebastiano Sarti, incaricato dalla proprietaria dell'area Sig.ra Forlani, pone il problema dell'agibilità dell'edificio a seguito della ristrutturazione, in quanto i tempi previsti per la ristrutturazione risultano inferiori a quelli della bonifica per il sito e quindi chiede chiarimenti sulle eventuali interferenze tra contaminazione residua in fase di bonifica ed attivazione di nuovo esercizio commerciale nell'edificio in sito. Tamoil si rende disponibile ad effettuare misure di VOC indoor funzionali a verificare la compatibilità dell'attività in sito con la situazione di contaminazione presente. Esito della seduta Con riferimento alla richiesta espressa dall'Arch. Sarti, gli enti concordano con la proposta di effettuare anche misure dirette indoor ai fini di svincolare dalla conclusione della bonifica l'utilizzo commerciale dell'edificio, da confrontarsi con la normativa vigente in materia. Si richiede che la relazione con tali dati sia sottoposta all’attenzione dell’Ausl per una valutazione di competenza e comunque il parere favorevole di Ausl sarà condizione necessaria da soddisfarsi prima della fruizione dell'edificio. In relazione a quanto sopra riportato, l'odierna seduta della Conferenza dei Servizi si chiude con il seguente esito. Gli Enti partecipanti concordano nell'approvare il progetto operativo di fase 2 così come presentato nei documenti (PG 71994/12 e PG 51986/14) nel rispetto delle seguenti prescrizioni: prescrizioni di carattere generale: 1. almeno 10 giorni prima dell’inizio delle attività deve essere trasmessa a Provincia di Bologna, ARPA e Comune di Bologna un'apposita comunicazione indicante anche il nominativo del Direttore Lavori; 2. deve essere affisso, presso il sito contaminato, idoneo cartello di cantiere, indicante gli estremi dell’atto autorizzativo, il nominativo del Direttore Lavori e la data prevista di fine lavori; 3. copia dell’autorizzazione, contenente tutte le prescrizioni ivi inserite, deve essere mantenuta in cantiere a disposizione delle Autorità preposte al controllo; 4. il soggetto autorizzato dovrà provvedere, a propria cura e spese, ad adottare ogni misura finalizzata a garantire idonee condizioni di garanzia della pubblica incolumità e della staticità di ogni manufatto ed edificio circostante; 5. il giorno successivo il termine dell'intervento dovrà essere trasmessa la comunicazione di fine lavori; 6. copia dell’autorizzazione, contenente tutte le prescrizioni ivi inserite, deve essere mantenuta in cantiere a disposizione delle Autorità preposte al controllo Pagina 4 di 6 7. ogni variazione alla sequenza delle operazioni così come riportata nel cronoprogramma dovrà essere comunicata con anticipo agli enti ed adeguatamente motivata 8. l'agibilità dell'edificio è subordinata al parere positivo di Ausl in merito alla relazione sulla qualità dell'aria negli ambienti indoor; tutti i relativi monitoraggi dovranno essere effettuati in contraddittorio con ARPA ed i dati raccolti dovranno essere validati dall'ente stesso. prescrizioni per le verifiche in corso d'opera e la conclusione degli interventi: 9. L' intervento è autorizzato, dalla data di inizio dei lavori per una durata pari a 3 anni, di cui uno di monitoraggio post operam alle seguenti condizioni: a) a 18 mesi dall'avvio degli interventi deve essere consegnata un'elaborazione dei dati raccolti al fine di valutarne l'efficacia, sia per quanto riguarda gli obbiettivi da raggiungere nelle acque in sito che nel plume esterno; b) tale documento, che dovrà contenere anche le valutazioni in merito all'obbiettivo di bonifica per il parametro MtBE, ad oggi non noto per il sito in oggetto, dovrà essere sottoposto al parere della conferenza dei servizi dei siti contaminati: • in caso il trend delle concentrazioni dei contaminanti nelle acque sia ancora fortemente decrescente, allora sarà confermata la prosecuzione degli interventi come da progetto autorizzato • in caso il trend delle concentrazioni dei contaminanti nelle acque abbia raggiunto/stia raggiungendo un asintoto, allora dovrà essere messo in discussione l'intervento in corso e proporne una variante/integrazione. 10.gli esiti dei campionamenti effettuati sulle matrici ambientali monitorate dovranno essere raccolti e commentati all’interno dei reports delle attività che attualmente vengono trasmessi agli enti; tali reports avranno frequenza: a) trimestrale per il primo anno di andamento dell'impianto; b) semestrale dal secondo anno in poi 11.i report periodici dovranno essere presentati entro 30 giorni dalla scadenza del periodo a cui si riferiscono 12.la data e la modalità di esecuzione dei prelievi dei campioni di verifica del rispetto delle CSC deve essere concordata con ARPA almeno sette/dieci giorni prima della realizzazione, al fine di consentire la presenza dei tecnici di prevenzione al campionamento e comunicata tempestivamente anche a Comune e Provincia; 13.per ogni punto di prelievo devono essere acquisiti almeno due campioni dal responsabile degli interventi di bonifica: il primo campione deve essere analizzato dal responsabile degli interventi di bonifica; il secondo deve essere conservato sempre dal responsabile degli interventi di bonifica, conformemente ai criteri di qualità per eventuali contestazioni e contro analisi; 14.i parametri da ricercare sui campioni di acque sotterranee prelevati per i monitoraggi in corso d'opera ed al termine per il collaudo della bonifica sono quelli riportati a pag 49 (tab. 7.3b) del doc. The IT Group Italia S.r.l. N° 1351.06 del febbraio 2014, PG Comune di Bologna 51986/14); al termine degli interventi autorizzati, dovranno essere effettuate due campagne di prelievo ad impianto P&T spento, al fine di verificare e successivamente accertare la conformità dei dati alle CSC ed escludere con ragionevole certezza l'effetto rebound nelle acque. 15.i parametri da ricercare sui campioni di gas interstiziali prelevati per i monitoraggi in corso d'opera ed al termine per il collaudo della bonifica sono quelli riportati a pag. 50 (tab. 7.3d) del doc. The IT Group Italia S.r.l. N° 1351.06 del febbraio 2014, PG Comune di Bologna 51986/14) 16.i campioni di terreno da prelevare per il collaudo della bonifica dovranno essere puntuali e non mediati sull'altezza; i parametri da ricercare sono: Idrocarburi <12, idrocarburi >12, BTEXS, Pb tetraetile. Pagina 5 di 6 17.le metodiche di analisi devono: a) essere concordate con l'autorità di controllo, preventivamente alle operazioni di campionamento previste; b) avere dei limiti di rilevabilità inferiori o uguali alle concentrazioni limite ammissibili riferite alla specifica destinazione d'uso del sito da caratterizzare; c) al fine di ottenere la validazione, da parte di ARPA, di tutti i dati presentati dal responsabile della bonifica è necessario: ◦ L’analisi in contraddittorio di almeno il 10% dei campioni sia di acque che di suolo per ogni fase progettuale; si precisa che le spese relative ai controlli effettuati sono a carico del proponente; ◦ il confronto tra laboratori sulle metodiche analitiche e sulle eventuali modalità di esecuzione di prove per la intercalibrazione dei laboratori; ◦ il rispetto del seguente criterio di validità: i dati rientrare all’interno di intervallo di variabilità parametro, del 100% per i parametri organici calcolare la percentuale di variabilità (D%) per utilizzata la seguente formula: D(%) ottenuti dal contraddittorio devono media, definito per ogni singolo e del 50% per gli inorganici; per ogni singolo campione può essere C01 C0 ARPA 100 0,5 C01 C 0 ARPA avendo indicato con C01 la concentrazione rilevata dal proponente e con C 0ARPA quella ottenuta da ARPA. Si procederà quindi al calcolo della variazione percentuale media per ogni parametro attraverso l’esecuzione della semplice media aritmetica sulle variazioni percentuali puntuali del parametro di tutti i campioni analizzati da ARPA. 18.gli esiti dei campionamenti effettuati sulle matrici ambientali monitorate dovranno essere raccolti e commentati all’interno dei report semestrali delle attività che attualmente vengono trasmessi agli enti. 19.le relazioni di cui al punto precedente dovranno essere fornite anche su supporto digitale (CD-ROM) non riscrivibile al fine di poter garantire l’integrità di dati; l’eventuale compressione dei file dovrà rispettare il formato .zip. 20.I dati ambientali e anagrafici relativi ai soggetti coinvolti nella procedura di bonifica e dati relativi alla fase procedurale in corso, dovranno essere trasmessi con formato .xls secondo la struttura predisposta da Arpa. 21.Dovranno essere evidenziate almeno le seguenti informazioni: • Nome del soggetto responsabile dei dati; • denominazione area di indagine; • data elaborazione della documentazione; • eventuali ulteriori informazioni volte a meglio identificare i dati contenuti con particolare riferimento ai casi in cui il rilascio dei dati avvenga in fasi successive ovvero per lotti o aree distinte. Si richiede inoltre di riportare nell’oggetto la dicitura “sito contaminato cod_ BOU00139” L’incontro si chiude alle ore 13,30. Comune di Bologna U. I. Verde e Tutela del Suolo …………………………………………………… ARPA – Sezione Provinciale Bologna Distretto Territoriale Urbano ……………………..........…………………… Pagina 6 di 6
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