www.ilsole24ore.com E 2* In Italia Domenica 22 Giugno 2014 Domenica Storia dell’arte ed educazione civica per la scuola di domani Carandini e Massarenti u pagina 23 COMPETITIVITÀ/2 Servono infrastrutture per il nuovo Stato digitale Riforma Pa primo passo per la politica industriale di Alfonso Gambardella e Guido Tabellini di Stefano Manzocchi R he le tecnologie dell’informazione siano la rivoluzione dei nostri tempi non è una novità. Ciò che forse èmenonotoè cheinquesto mese di giugno del 2014 si sta avviando la trasformazione verso uno Stato digitale. Dal 6 giugno è obbligatoria la fatturazione elettronica per i fornitori della Pubblica amministrazione (Pa). Il 13 giugno il decreto di riforma della Pa ha approvato l’identità digitale: dal 2015 ogni cittadino avrà un codice per accedere da casa a tutti i servizi della Pa. Il 30 giugno diventerà obbligatorio il processo civile telematico,cheimponediarchiviare in forma digitale tutti gli attidel processo.Entro lastessa data le Regioni dovranno presentare i piani per realizzare l’archiviazione e la gestione informaticadeidocumentisanitari dei cittadini: avremo tutti una cartella sanitaria elettronica con i nostri dati consultabile ovunque. Questi cambiamenti nei servizi pubblici e nei rapporti tra Stato e cittadini sono solo l’inizio. L’Agenda Digitale, come l’ha chiamata la Commissione europea, promette impatti ancora più significativi, non solo sullo Stato e i cittadini, ma anche sui mercati, sulle imprese e sulle loro capacità di innovare. Ad esempio, la Commissione stimacheilsettorelegatoall’elaborazione dei dati pubblici potrebbe raggiungere nella Ue-27 alcune centinaia di miliardi di euro, o quasi 2% del Pil. Per realizzare questi obiettivi occorre prendere alcune importanti decisioni di policy. Innanzituttoservonoinfrastrutture.Inunpaesemodernoleinfrastrutture per la crescita sono sempre meno i ponti e le autostrade. L’Italia ha bisogno di investimenti infrastrutturali fatti sia di tecnologie (ad esempio, un grande cloud che raccolga i datidella Pa, conrelativetecnologieperlasicurezza)chediservizi(perstandardizzareleinformazioni). Bisogna però guardarsi da due errori. Il primo è il localismo. La digitalizzazione è un’opportunità soprattutto se i dati e i sistemi comunicano su scala nazionale. ibadire che i destini sociali e civili del nostro Paese sono intimamente connessi al nostro patrimonio manifatturiero non è mai superfluo. Le virtù della nostra piccola e media industria, in particolare, quella che combatte su mercati lontani senza contare sul soft power anglosassone e nemmeno sulla Gestaltung tedesca,non saranno maidecantate abbastanza. Anche interrogarsi sulle "politiche industriali" guardando alle esperienze di altre nazioni è importante in tempi di trasformazioni impetuose. Ma poi si tratta di tornare con lo sguardo in Italia. E chiedersi non solo cosa sarebbe forse interessante ed utile progettare e realizzare, ma anche chi sono, o dovrebbero essere, gli attori della politica industriale nostrana. Anche se ammettiamo che non siano sufficienti le politiche"orizzontali"cheil Governo sta mettendo in campo (riduzione del cuneo fiscale e della bolletta energetica delle Pmi; credito d’imposta per investimentie ricerca; rafforzamento dei fondi di garanzia; "superAce" per favorire la capitalizzazione delle imprese, anche quelle incapienti mediante il credito Irap, ecc.), il punto è se la nostra Pubblica Amministrazione sia oggi organizzata e competente per disegnare e gestire politiche dicluster,di filiera,o quant’altro. E qui qualche perplessità emerge, considerando ad esempio le osservazioni della Commissione Ue del 10 marzo,relativeall'Accordodi partenariato e ai programmi dell’Italia per i Fondi strutturali 2014-2020, sulla base dei documenti trasmessi dalle Autorità italiane il 10 dicembre 2013. Vi si legge, tra l’altro, che «il documento è ancora lontano dal livello di maturità richiesto (...) inoltre, molte delle sezioni presenti contengono lacune informative e strutturali rilevanti. In termini di approccio strategico per la programmazione, l’Accordo di Partenariato (AP) non si concentra realmente sulle priorità fondamentali ». Continua u pagina 20 Continua u pagina 2 DOMANI SUL SOLE 24 ORE Università: le nuove classifiche sulla qualità degli atenei Domenica conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Milano Anno 150˚ Numero 169 ALL’INTERNO da collezione BREVIARIO di Gianfranco Ravasi #Piccoli gesti MEMORANDUM di Roberto Napoletano La lezione degli Stati generali Steinberg e Buzzi, genialità «alla kok» Ricerca, i batteri alleati contro malattie come l’Alzheimer Stefano Salis u pagina 31 Federico Mereta u in copertina TASSE SULLA CASA L’operazione riordino parte con il rischio di aumenti del prelievo COMPETITIVITÀ/1 C Posteitaliane Sped. inA.P. - D.L. 353/2003 Quotidiano Politico Economico Finanziario Y Fondato nel 1865 INTERVISTA AL CAPO DELLA GDF Catasto, riforma al via: nuovi rincari in vista C Capolupo: niente blitz, lotta mirata all’evasione Le rendite sono destinate a crescere fino a dieci volte Riforma del Catasto al via con il rischio di nuovi rincari. Il riordino è partito venerdì con l’approvazione del decreto attuativo sulle commissioni censuarie in Consiglio dei ministri.Lenuoverenditeallineate ai valori di mercato sono destinatea crescerein alcune città fino a dieci volte rispetto ai valori attuali e questo uò trasformarsi in un ulteriore aumento del prelievo fiscale sugli immobili. Tutto dipenderà dacomeisindacirimoduleranno aliquote e agevolazioni delle imposte una volta concluso ilrestyling.Nelfrattempo, ipareriparlamentarisarannochiamati a fare chiarezza sulla rappresentanza delle associazioni di categoria nelle commissioni censuarie. Iovine, Fossati e Parente u pagina 3 Le città con gli aumenti più alti L’ANALISI Come cambieranno le rendite catastali. Valori in euro Valore attuale Var. % Nuovo valore CAGLIARI GENOVA ROMA PALERMO NAPOLI +1.108,7 +923,1 +842,3 +817,1 +815,9 8.518 7.098 5.678 3.904 323 904 555 387 775 Le rendite catastali si riferiscono a un immobile di 91 m2 con 5 vani in categoria A/3. I nuovi importi sono stati calcolati in base al valore locativo Omi al netto di alcune spese a carico della proprietà Juncker verso la nomina alla presidenza della Commissione Ue, patto Renzi-Hollande su crescita e investimenti A Parigi intesa tra Renzi e il francese Hollande per rilanciare la crescita con investimenti pubblicieprivati.Ileaderdi9paesi a guida socialdemocratica hanno discusso delle priorità dellaCommissione.Annunciando il sì a Juncker alla presidenza dellaCommissione, hannochiestounriorientamentodellapolitica economica. u pagina 7 omandante Capolupo, oggi (ieri, ndr) avete festeggiato l’anniversario del Corpo, ma questi sono giorni difficili per la Guardia di Finanza… Occorre innanzitutto ribadire il principio di non colpevolezza per chiunque, fino a un pronunciamento definitivo dell’autorità giudiziaria. Ma, come è stato ampiamente dimostrato anche dalle indagini recentemente condotte dai nostri reparti, la Guardia di Finanza è e sarà inflessibile nei confronti di chiunque agisca nell’illegalità. Continua u pagina 5 La difficile Napolitano: evasione minaccia potente allo sviluppo partita Padoan: urgente intervenire dell’invarianza per ridurre la pressione fiscale delgettito Dino Pesole u pagina 5 di Salvatore Padula «I 3.549 di Fabrizio Forquet nvarianza di gettito». È su questo principio - sancito in un anonimo comma dell’articolo 2 della legge delega fiscale che la riforma del Catasto sarà inevitabilmente chiamata a misurarsi. E non ci sono eccessi nell’affermare che l’effettivo peso del fisco sugli immobili che la riforma (una volta completata) restituirà, si candida sin da ora a diventare il vero snodo del successo o meno di tutta l’operazione. Continua u pagina 3 PANORAMA Boschi: riforme, primo sì entro luglio Scontro sull’immunità dei senatori Il ministro Maria Elena Boschi ha detto che sulle riforme il governo va avanti ma non ha colpi di maggioranza: primo sì entro luglio. Intanto è scontro sull’immunità dei senatori. Calderoli (Lega nord): «Togliamo l’immunità sia a deputati sia a senatori». u pagina 15 OSSERVATORIO POLITICO di Roberto D’Alimonte Le incognite del nuovo Senato u pagina 15 Papa Francesco: scomunica per i mafiosi «La’ndrangheta èadorazione delmale,mafiosi scomunicati». Così ieri il Papa in Calabria: «Mai più violenze sui bambini». u pagina 15 MODELLI EUROPEI Perché Londra La locomotiva non deve uscire tedesca investe dal Continente sulla qualità di Luigi Zingales u pag. 21 di Paul Krugman u pag. 21 TREFATTITRACRONACAESTORIA La coscienza morale in gioco di Bruno Forte T re avvenimenti recenti, di natura molto diversa, mi induconoa proporreunariflessione che si muove fra cronaca e storia, volta ad evidenziare gli aspetti della coscienza morale che sono in gioco in essi e che riguardano ognuno di noi. Il primo è la terribile vicenda del giovane uomo di Motta Vi- sconti che ha ucciso la moglie e i due figlioletti, confessando poidiaverlofattoperchélisentiva come una gabbia imposta alla sua libertà. Continua u pagina 15 LETTERAALRISPARMIATORE Intesa,piùricavi dacommissione Wealthmanagement, la sfida è sull’estero di Vittorio Carlini 40622 www.ilsole24ore.com N elprimotrimestredell’annoiproventi operatividiIntesaSanpaolosonorimastiinvariatimentrel’utilenettoèbalzatoall’insù(+64,4%).Aldilàdeidatipositivi,c’è peròilcalodegliimpieghi.Ilcheinducepreoccupazione. Intesa rigetta il timore. La ripresa dei prestiti, legata anche alla rimonta delPil,sivedrànellasecondametà del 2014. In particolare, nell’ultimo trimestre gli impieghi dovrebbero essere in rialzo rispetto allo stesso periodo del 2013. Peraltro l’andamento, è l’indicazione, è in linea con ilpiano d’impresa 2014-2017. Già il pianod’impresa.Traisuoimoltifocus,oltreai maggioriricavidacommissione,c’èquellosul wealth management. L’obiettivo è creare tre nuovi poli. Oltre all’area assicurativa, può ricordarsi quello nell’asset management (AM). E, poi, il polo del private banking. Proprio l’in- tegrazione delle varie realtà di quest’ultimo è prevista tra fine 2014 e inizio del 2015. Un timing che, nell’ipotesi del mercato, dovrebbe essere di poco anticipato da quello nell’AM. Qui, infatti, la road map pare meno difficoltosa.Enonsolo.Devericordarsi,aldilàdell’integrazione domestica, la volontà di crescere oltre confine. Ebbene, il targetdiunsociointernazionaleper le fabbriche prodotto nel risparmiogestitoèunpassofondamentale per lo stesso private banking. Cioè, la creazione di una piattaforma internazionale nell’asset under management puòcostituireilvolanoperl’articolazioneesteradellostessoprivatebanking. u pagina 18 www.ilsole24ore.com/finanza La «Lettera» online per gli abbonati 9 770391 786418 Prezzidivendita all’estero:AlbaniaE2,AustriaE 2,BelgioE 2,FranciaE2,GermaniaE 2,Monaco P.E2,SloveniaE2,SvizzeraSfr3,20,Uk lgs1,80. (*) con "Il Grande Blek" E 5,90 in più; con "Capitan Miki" E 5,90 in più; con "BBC English GO!" E 6,90 in più; con "Rilanciare l’Impresa" E 9,90 in più; con "Dossier lavoro" E 9,90 in più; con "L’Impresa" E 6,90 in più; con "Unico 2014 e dichiarazione IRAP" E 9,90 in più; con "Guida pratica IMU & TASI 2014" E 9,90 in più; con "Contratto a Termine e Somministrazione di Lavoro" E 9,90 in più; con "La Fatturazione Elettronica" E 9,90 in più; con "Apprendistato" E 9,90 in più; con "Danni alla persona" E 14,90 in più; con "Affitti" E 9,90 in più. Nella Regione Campania, solo su richiesta e fino a esaurimento copie, in abbinamento gratuito con Il Denaro a E 2,00. Nella Regione Umbria in abbinamento obbligatorio con Il Giornale dell’Umbria a E 1,10 20 Commenti e inchieste Il Sole 24 Ore Domenica 22 Giugno 2014 - N. 169 Lettere DIRETTORE RESPONSABILE Le risposte ai lettori Roberto Napoletano VICEDIRETTORI: Edoardo De Biasi (VICARIO), Alberto Orioli, Salvatore Padula, Alessandro Plateroti, Fabrizio Forquet (redazione romana) SUPERDESK CARTA-DIGITAL: Caporedattori responsabili: Marina Macelloni e Guido Palmieri Ufficio centrale: Daniele Bellasio (social media editor), FrancescoBenucci, GiuseppeChiellino, Franca Deponti, Federico Momoli, Antonio Quaglio, Giorgio Santilli,Alfredo Sessa, Alberto Trevissoi (vice) Segretario di redazione: Marco Mariani INFORMAZIONE NORMATIVA E LUNEDI: Mauro Meazza UFFICIO GRAFICO CENTRALE: Adriano Attus (creative director) e Francesco Narracci (art director) RESPONSABILI DI SETTORE: Luca Benecchi, Paola Bottelli, Luca De Biase, Jean Marie Del Bo, Attilio Geroni, Laura La Posta, Christian Martino, Armando Massarenti, Lello Naso, Christian Rocca, Fernanda Roggero, Giovanni Uggeri, Paolo Zucca PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 Ore S.p.A. PRESIDENTE: Benito Benedini AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu L’Italia della moda maschile ha già vinto MILANO STAVOLTA SFRUTTA TUTTI GLI ATOUT A lle 9,30, alla tardobarocca Rotonda della via Besana, un déjeuner sur l’herbe, ma seduti comodamente a tavolini apparecchiati con frutta e dolcetti, per la sfilata Corneliani, con sottofondo musicale di Raphael Gualazzi al pianoforte bianco. Un’ora dopo, la passerella di ispirazione architettonica di Ermenegildo Zegna Couture nel Palazzo delle Scintille, sotto il grattacielo di Citylife firmato Isozaki giunto ormai al 47˚piano. E, all’ora della siesta, i toreri di Dolce & Gabbana con l’uscita finale di 75 modelli in completi rossi di altrettante sfumature. BenvenutiaMilanomoda uomo, dovenella primagiornata di passerelle la messa in scena eclatante fa parte delle strategie di entertainment attivate da gran parte delle aziende. Per difendersi dagli attacchi delle altre capitali della moda, cioè Parigi e Londra, il made in Italy sfrutta tuttigliatout:dallaqualitànella manifatturaformaleesartoriale, che include anche lo sportswear di lusso, alle forme di comunicazione in grado di catturare l’attenzione - e possibilmente lo shopping - dei consumatori di tutto il mondo. Del resto, la moda maschile italiana esporta quasi il 62% della produzione, dieci punti in più della media del settore, vincendo proprio in quei segmenti che, secondo gli esperti, sono destinati a crescere di più nel prossimo futuro. I compratori sembrano gradire parecchio la nuova formula, essendosi spesso lamentati di una Milano noiosa rispetto a Parigi e Londra. Ma, a giudicare dagli ordini delle precollezioni già "scritti", il made in Italy ha già vinto anche questa volta. (P.B.) Tra Ucraina e Russia il dialogo stenta ancora TRACESSATEILFUOCOEULTIMATUM V ladimir Putin dà ilproprio sostegno alcessate ilfuoco annunciato venerdì dal presidente ucraino Petro Poroshenko,preludiodiunpianodipacechecontadistabilizzarel’Estdell’Ucraina.LaprimareazionedelCremlinoerastatagelida:quellodiPoroshenkononèunpianodipace,maunultimatum. Ilchenonèdeltuttosbagliato:Poroshenkohadatoordineaimilitaridisospendereleoperazioniperunasettimana,chiedendoaiseparatisti di abbassare le armi. Quelli che non lo faranno - Kiev li chiama«terroristi»-sarannoeliminati.Senzal’avvioditrattative coniseparatisti,diceilCremlino,ilpianononèrealistico:«Lafine delleostilitàdovrebbeessereusataperiniziarenegoziaticostruttivi. Il presidente russo invita tutte le parti coinvolte nel conflitto a cassareleostilitàeasedersiauntavolo».Sullacarta,cisonolepremesse perché il piano abbia una possibilità. Ma le parole di Putin nonsembranocorrispondereaifatti:seiribellinon hannovoluto trasformarsi in interlocutori nel negoziato, la responsabilità è di Mosca. E ieri, mentre Kiev ha sospeso il fuoco, a violare la tregua sonostatiiseparatisti.ÈdalorochePutindevefarsiascoltare. L’exploit del voto online a Hong Kong UNA«ELEZIONE»CHEPREOCCUPAPECHINO I l referendum online di Hong Kong spaventa Pechino. Dal 1997, il "governatore" della città-Stato viene scelto da un comitato filo-cinese. Nella prossima "elezione", che si terrà nel 2017, per la prima volta si passerà auna qualche forma di suffragio universale, un passo verso un sistema democratico, ancora molto lontano: la rosa dei candidati sarà comunque indicata da Pechino, per nulla incline ad assistere all’ascesa di una persona non gradita. Un gruppo di attivisti, Occupy Central, ha però deciso di sfidare il regime e venerdì ha indetto un referendum online per chiedere ai 7 milioni di abitanti di esprimersi sul sistema elettorale. In due giorni sono arrivati 510mila voti, secondo gli stessi organizzatori, a loro volta sorpresi dallamassicciaadesione: sene aspettavano100milaintutto. E alla chiusura delle urne, il 29 giugno, manca ancora più di una settimana. Di fronte alla marea che finirà per abbattersi su Pechino, la scelta di dichiarare l’iniziativa illegale e i tentativi di sabotare il sito della consultazione, servono solo a dimostrare che il regime ha paura. PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 ORE S.p.A. SEDE LEGALE - DIREZIONE E REDAZIONE via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano - Tel. 023022.1 - Fax 0243510862 AMMINISTRAZIONE: via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano REDAZIONE DI ROMA: Piazza dell’Indipendenza 23b/c, 00185 - Tel. 063022.1 Fax 063022.6390 e-mail: [email protected] PUBBLICITÀ: Il Sole 24 ORE S.p.A. - SYSTEM DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE: via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel.023022.1-Fax0230223214-e-mail:[email protected] MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO Le lettere vanno inviate a: Il Sole-24 Ore ’’Lettere al Sole-24 Ore’’ Via Monte Rosa, 91 20149 Milano - fax 02.312055 email: [email protected] Includere per favore nome, indirizzo e qualifica Gianfranco Fabi Fabrizio Galimberti Guido Gentili Adriana Cerretelli Salvatore Carrubba La decrescita non è felice ma il dibattito è utile I l16 giugno a Roma presso la Camera dei deputati si è svolta con grande successo la I conferenza nazionale su Decrescita e occupazione, un evento che mi rende orgoglioso di far parte del Movimento per la decrescita felice. L’organizzazione è stata perfetta, i relatori di assoluto livello, le proposte concrete e realizzabili. Con pazienza, impegno, umiltà, fatica e competenza, nel corso degli anni Maurizio Pallante e il MDF hanno acquisito una credibilità indiscutibile: dopo Roma nessuno può più permettersi di ridicolizzare le nostre idee. È importante che il messaggio arrivi a tutti, anche a chi, invitato, non si è fatto vedere (governo, Confindustria, sindacati). Grazie, invece, ai Parlamentari presenti: ci aspettiamo che le proposte emerse vengano ascoltate e favorite attraverso leggi adeguate. Perché, per superare la crisi e dare un futuro ai giovani e al Paese, serve una Domenico Rosa nuova politica economica tesa a creare occupazione attraverso l’utilizzo razionale delle risorse, la salvaguardia dell’ambiente e la lotta agli sprechi di risorse e di energia. Luca Salvi Verona LaletteradiLuca Salvièstata l’occasione per entrare in contatto (in differita) con i lavori del convegno consultabili sulsitodecrescitafelice.it,doveèpossibile anche approfondire le tesi del Movimentochesiispiraall’economistarumeno Nicholas Georgescu-Roegen, fondatore della bio-economia, e al filosofo ed economista francese Serge Latouche. Personalmente, la «decrescita felice» (nel Paese che infelicemente non cresce da troppi anni) non mi convince affatto per diversi motivi e ritengocomunquechesiainadeguataarisol- La scommessa dell’open data C om’è la qualità dell’aria del quartiere dove vorrei trasferirmi? Qualisono isiti protetti dallaSoprintendenza per ibeni architettonici? Quale il tempo medio per arrivare a sentenza in Tribunale? I dati per rispondere a queste e ad altredomande comequeste fannoparte del patrimonio informativo pubblico. L’apertura dei dati detenuti dal settore pubblico è un’opportunità in termini di trasparenza dell’andamento dellapubblicaamministrazionemaanche per la creazione di servizi a elevato valore aggiunto. È opinione diffusa che l’attuazione di politiche di open data incontri molti ostacoligiuridici. Idatipubblici rappresentanounpatrimoniocomunediconoscenza che è auspicabile sia messo a disposizioneditutti eillegislatorehariconosciutoquestacircostanza nel2006attraverso il recepimento della direttiva europea del 2003 relativa al riutilizzo della public sector information (Psi). A dieci anni di distanza, il 26 giugno 2013, è stata adottata un’ulteriore direttiva a parziale modifica della precedente: ora l’ordinamentoeuropeo stabilisceinmodochiaro l’obbligoper gliStatidirendere riutilizzabili i dati pubblici a meno che il loro accesso sia limitato o escluso. Tuttavia la nuova direttiva in sé non interviene sui regimi di accesso all’interno degli Stati, che rimangono gli unici responsabili. I limiti alla conoscibilità dei dati rimangono sia quelli previsti dairegiminazionalisiaquellichetutelano la riservatezza dei soggetti a cui i dati si riferiscono. Il riuso è possibile solo perqueidati chesono giàresiaccessibili da parte degli enti pubblici. Benchélapiùrecentedirettivaapporti un importante miglioramento introducendo un obbligo di consentire il riusodeidatiaccessibili,ildirittodiriutilizzo rischia di rimanere lettera morta in casodi regimirestrittivi.Perquestomotivo, il primo aspetto su cui concentrarsi è la disciplina dell’accesso all’infor- di Andrea Fosfuri e Greta Nasi L a digitalizzazione dello Stato italiano sta compiendo passi da gigante. E in questo cambiamento anche la sanità ha raggiunto risultati importanti. Si pensi al Programma nazionale di valutazione degli esiti (Pne) che consente di valutare online le performance di tutte le strutture ospedaliere e Asl italiane con riferimento a patologie specifiche, come tipi di infarto o interventi chirurgici. O, ancora, si pensi al fatto che I PROGRESSI Una serie di Regioni ha già adottato il Fascicolo sanitario elettronico per condividere in rete le informazioni del paziente una serie di Regioni ha già adottato il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), archivio elettronico che consente a soggetti diversi (medici di medicina generale, strutture ospedaliere) di condividere in rete le informazioni del paziente. Nonostante questi progressi, la digitalizzazione della sanità in Italia presenta una grande eterogeneità a livello regionale in termini di tecnologie, standard, modalità e tempi di implementazione. In un mondo ideale, il cittadino residente in una regione potrebbe usufruire di servizi di alta qualità, come interventi chirurgici particolari o altre terapie fondamentali, offerti in regioni diverse da quelle di residenza, ma ricevere le cure successive più routinarie nella struttura medico-ospedaliera più vicina al suo domicilio. In questo modo, non soltanto si garantirebbe il massimo beneficio al paziente, ma si lascerebbe alle strutture di avanguardia la possibilità di con- [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Vera Viola CAPRI. Dal nostro inviato A Radio 24, diretta da Roberto Napoletano, il premio della Fondazione Biagio Agnes. Altri undici i giornalisti insigniti della VI Edizione del Premio Internazionale del Giornalismo, presieduto da Simona Agnes, celebrato ieri a Capri, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Comune di Capri. Durante la cerimonia, il © Copyright Il Sole 24 ORE S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici o meccanici quali la fotoriproduzione e la registrazione. 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Il premio MODALITÀ DI ABBONAMENTO AL QUOTIDIANO: Prezzo di copertina in Italia À 1,50 perle edizioni da lunedì a venerdì, À 2 per le edizioni di sabato e domenica. Abbonamento Italia 359 numeri: À 359,00 (sconto 39% rispetto al prezzodi copertina)+À19,90percontributo spesediconsegna(postale oinedicola). L'Abbonamento Italia non comprende il magazine "IL - Intelligence in Lifestyle". Per l’abbonamento estero Europa, rivolgersi al Servizio Abbonamenti([email protected]).Per il resto del Mondo è disponibile solo l’abbonamento al quotidiano in versione digitale. Per sottoscrivere l'abbonamento è sufficiente inoltrare la richiesta via EMAIL all’indirizzo [email protected] oppure via FAX al N. 0230222885 oppure per POSTA a Il Sole 24 ORE S.p.A. - Servizio Abbonamenti - Casella Postale 10592 - 20111 Milano, indicando: NOME / COGNOME / AZIENDA / VIA / NUMERO CIVICO / C.A.P. /LOCALITÀ / TE- alla Carriera è stato consegnato a Roberto Gervaso. La sezione Internazionale va a Giovanni di Lorenzo, direttore di Die Zeit; mentre il riconoscimento per la carta stampata èstato consegnato a Pierluigi Battista, firma del Corriere della Sera. Per la tv è stata scelta Rai News 24, all news diretta da Monica Maggioni. Il premio Costume e Società a Paolo Del Debbio, conduttore di Quinta Colonna in ondasu Retequattro;e quelloper ilgiornalismo sportivo A Mario Sconcerti, opinio- LEFONO e FAX / EMAIL. Altre offerte di abbonamento sono disponibili su Internet all’indirizzo www.ilsole24ore.com/offerte. Non inviare denaro. I nuovi abbonati riceveranno un apposito bollettino postale già intestato per eseguireilpagamento.La sottoscrizionedell'abbonamento dàdirittoa ricevereoffertedi prodottieservizidelGruppoIl Sole24 ORE S.p.A.Potrà rinunciare a tale diritto rivolgendosi al Database Marketing de Il Sole 24 ORE. Informativa ex D.Lgs. n. 196/03 - Il Sole 24 ORE S.p.A. 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L’incapacità dei diversi sistemi territoriali di comunicare tra loro, tuttavia, rende queste soluzioni più difficili da implementare. I successi, ma anche gli errori, del processo di digitalizzazione della sanità offrono importanti lezioni per coglieremeglio le sfidedella digitalizzazione in altre aree. Il cambio di passo, adesso, spetta al settore giustizia, in cui dal 30 giugno sarà obbligatorio il processo civile telematico, cioè tutti gli atti del processo dovranno essere conservati in formadigitale. Nonostante sia ancora agliinizi, la digitalizzazione della giustizia mostra già grandi differenze territoriali: il numero diatti telematici depositatitra aprile 2011 e aprile 2012 al Tribunale di Milano erano quasi 70.000 mentre erano solo 3.099 quelli depositati a Roma. Paradossalmente, però, il ritardo rispetto alla digitalizzazione della sanità potrebbe rappresentare un’opportunità. Siamo ancora in tempo per attivare un processo integrato in cui le informazioni digitali vengano, sin dall’inizio, rese accessibili a soggetti diversi e collegate con altre fonti di informazioni digitali per essere processate e utilizzate in luoghi/tempi differenti, pur garantendo un alto grado di affidabilità dei dati. Questo consentirebbe un supporto decisionale più attendibile ed efficace. Le lezioni offerte dalla digitalizzazione della sanità sono chiare: creazione di una piattaforma che garantisca la standardizzazione, accessibilità, capillarità e tutela dei dati su scala nazionale; iniziative rivolte alla diffusione dei dati incoraggiando il riuso; attivazione di meccanismi di trasferimento di best practice dagli uffici giudiziari con una più alta quota di depositi di atti telematici a quelli con minor propensione. [email protected] [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Gubitosi:riconoscimentospecialeaNapolitanoperilsostegnoall’Ue Premio Agnes per Radio 24 di A. Gambardella e G. Tabellini nista Sky e commentatore del Corriere della Sera. La Fondazione Biagio Agnes ha voluto poi istituire un premio anche per Giovani Under 35 che quest’anno è stato assegnato a Ferdinando Giugliano del Financial Times. Un premio è andato poi a Radio Radicale, per la rassegna stampa curata da Massimo Bordin; e ancora una giovane, Ester Castano, è stata selezionata per il suo impegno civile. In occasione della cerimonia di ieri sera è stata anche consegnata, per il secondo anno consecutivo, una Borsa di studio aunagiovanegiornalista: MarcellaMaresca,dellaScuola superiore di giornalismo della Luiss di Roma. I consigli del Fmi La sanità insegna alla giustizia mazione pubblica. Attualmente il diritto d’accesso dev’essere sempre ricollegabilea unasituazionesoggettivaspecifica e strumentale ad acquisire la conoscenza necessaria a valutare la portata lesiva di atti o comportamenti posti in essere dall’amministrazione. Nonostante le norme vigenti facciano riferimento a un principio di «accessibilità totale», obbligando le amministrazioni a essere trasparenti, esso resta una mera affermazione di principio senza che il diritto di accesso all’informazione pubblica sia garantito a chiunque, indipendentemente da ogni specifico interesse. A questo proposito, si impone il recepimento della direttiva del 2013. Questo rappresenta l’occasione per una riforma della disciplina del patrimonio informativo pubblico. Ladisciplinadell’accessovacoordinata con la normativa sulla privacy. Il rispetto della riservatezza degli individui rimaneunacondizioneessenzialeperlegittimare le operazioni di apertura dei dati pubblici nei confronti dei cittadini. Lanecessariatuteladellaprivacynondeve trasformarsi in alibi per evitare di intraprendereoperazioni di diffusionedei dati pubblici. Oltre a ciò, la criticità della privacy non deve essere sovrastimata: per la gran parte i dati pubblici non sono riconducibili a una persona identificata oidentificabile,equindinonpossonoessereconsiderati come personali. Infine, ci sono oggi tecnologie avanzate che consentono di proteggere i datipersonalisenza interromperela diffusione delle informazioni,e che possono perciò essere un altro elemento a favore dell’apertura dei dati. È vero, l’apertura e la condivisione dei dati pubblici sono una sfida per le amministrazioni. Tuttavia, poiché il rilascio del loro patrimonio informativo rappresentaancheunanotevole opportunità,nientesarebbepeggiocherinunciarvi. Insomma, la scommessa è ancora tutta da vincere ma la posta in gioco è massima. Servono infrastrutture per il nuovo Stato digitale nche le imprese hanno più incentivi a investire nell’innovazione di supporto se il mercato è nazionale. Ma oggi molti sistemi sono locali. La cartella sanitaria è consultabile solo nella città, o nello studio medico, in cui è stata creata. Gli investimenti vanno fatti su scala nazionale e coordinati dal governo, se possibile dalla Presidenza del consiglio. La protezione dei "campioni nazionali" è il secondo errore da evitare. Gli appalti vanno assegnati con bandi aperti a soggetti nazionali ed esteri, e senza sacrificare troppo la qualità per risparmiare sul prezzo. Non è vero che ciò significa abdicare a tecnologie e imprese estere. L’apertura incoraggia consorzi misti. Inoltre, un’infrastruttura complessa avrà più fornitori, sia nazionali che esteri, e potrà creare un indotto nazionale. Facendo investimenti importanti nel nostro paese, le imprese multinazionali potrebbero localizzare in Italia attività ad alto valore aggiunto, come attività di ricerca. Infine, in questi settori gli investimenti più importanti sono in capitale umano, e poco importa se gli ingegneri e gli informatici che sviluppano le nostre infrastrutture digitali sono dipendenti di Google o di Poste Italiane. In secondo luogo, occorre facilitare l’accesso ai dati in possesso della Pa e rendere meno restrittiva la legislazione a tutela della privacy. I dati che confluiranno sui portali della Pa possono essere sfruttati per offrire servizi di mercato e per valutare e migliorare i servizi pubblici. Ad esempio una start-up inglese, Mastodon-C, ha analizzato le prescrizioni di una classe di farmaci, scoprendo differenze nelle prescrizioni del prodotto di marca rispetto al generico non spiegabili da esigenze terapeutiche, e ha fatto risparmiare centinaia di milioni alla sanità britannica. Le rilevazioni elettroniche giornaliere dei consumi energetici delle famiglie possono essere sfruttate per ottimizzarne l’allocazione intertemporale. In Italia, i dati Invalsi potrebbero essere usati per fornire alle famiglie informazioni sulla qualità delle singole scuole, così come sta avvenendo con il Programma Nazionale Esiti che ha messo in rete vari parametri di qualità di Asl e ospedali. E così via. Perché ciò possa avvenire, tuttavia, l’accesso ai dati deve essere reso più agevole, dal punto di vista sia giuridico sia operativo. Al contrario di quanto avviene in altri paesi, in Italia la tutela della privacy ha un’impostazione particolarmente restrittiva, che impone di giustificare l’uso dei dati con riferimento a un interesse giuridicamente tutelato e collegato al documento a cui si chiede accesso. Questa impostazione andrebbe invertita: il diritto di accesso alle informazioni in possesso delle istituzioni pubbliche e l’obbligo di trasparenza dovrebbero essere rinforzati, e l’onere della prova andrebbe spostato su chi chiede di restringere l’accesso in nome della sicurezza nazionale o della privacy individuale. Inoltre, il governo dovrebbe impegnarsi a fare il massimo sforzo per facilitare l’accesso ai dati di cui dispone, soprattutto quando riguardano i servizi pubblici (si vedano anche gli articoli in questa pagina). Il governo sta attuando un’importante riforma della dirigenza pubblica. La digitalizzazione della Pa è una riforma complementare, che potrebbe avere effetti ancora più rivoluzionari sui rapporti tra Stato e cittadino e sull’iniziativa privata. Per cogliere questa occasione, tuttavia, non basta vincere alcune complesse sfide tecnologiche. Occorre anche abbandonare una tradizione amministrativa e legislativa che vede la diffusione delle informazioni più come una minaccia che come un’opportunità. Tutto ciò richiede un’attenta e lungimirante guida politica da parte del governo. DIGITALIZZAZIONE/2 DIGITALIZZAZIONE/1 di Aura Bertoni vere i problemi dell’Italia. Ma questo non significa che il confronto delle idee sia inutile, tanto più in tempi in cui il tema della sostenibilità ambientale, per esempio, va affrontato con serietà. E non c’è alcun rischio di «ridicolizzazione». Al convegno è intervenuto anche il professor Luciano Monti, che insegna Politica economica europea alla Luiss e che, presentando la sua proposta di «sostenibilità generazionale» (vedi http://lucianomonti.wordpress. com/) per superare il Job Acts e l’IndustrialActhaelencatoi «puntidicontatto» con le tesi del MDF tra cui lo «scardinamento dell’assioma lavoro uguale occupazione» e «l’abbattimento del credo per il quale più crescita è uguale a più occupazione». Anche in questo caso non sono d’accordo, ma volentieri ascolto. TRASFORMAZIONI per la spedizione del quotidiano e per l'invio di materiale promozionale. SERVIZIOABBONAMENTI:Tel.0230222999 (conoperatoreda lunedìavenerdì 8:30-18:00)-Fax0230222885-Email:[email protected]. 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