Documento di Registrazione

Emil Banca - Credito Cooperativo - Società Cooperativa
Società Cooperativa con sede legale in Bologna, Via G. Mazzini, 152
iscritta all’Albo delle Banche al n. 5701.80,
all’Albo delle Società Cooperative al n. A195113 e al Registro delle Imprese di
Bologna REA 475283 , Codice Fiscale e Partita IVA 02888381205
Capitale Sociale al 31/12/2013: 55.077.674,80 euro
Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
Il presente documento, unitamente ai suoi eventuali supplementi e ai documenti incorporati mediante
riferimento, costituisce il documento di registrazione (il “Documento di Registrazione”) dell’Emittente
Emil Banca – Credito Cooperativo - Società Cooperativa (“EMIL BANCA – Credito Cooperativo - Società
Cooperativa”, l’“Emittente”, la “Banca”) ai fini della Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed
è redatto in conformità all’articolo 14 del Regolamento 809/2004/CE e alla delibera CONSOB n. 11971 del 14
maggio 1999, così come successivamente modificati ed integrati. Esso contiene informazioni sul Emil Banca –
Credito Cooperativo - Società Cooperativa, in quanto emittente di una o più serie di strumenti finanziari (gli
“Strumenti Finanziari”) per la durata di dodici mesi a decorrere dalla sua data di approvazione.
Ai fini di un’informativa completa sulla Banca e sull’offerta di strumenti finanziari, il Documento di
Registrazione deve essere letto congiuntamente al Prospetto di Base – composto dal presente Documento di
Registrazione, incorporato mediante riferimento, dalla Nota Informativa sugli strumenti finanziari e dalla
Nota di Sintesi – alle altre informazioni/documentazione indicate come incluse mediante riferimento nel
Prospetto medesimo, come di volta in volta modificate ed aggiornate, alle Condizioni Definitive, nonché agli
eventuali supplementi o avvisi integrativi pubblicati.
La Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari conterrà tutte le informazioni relative agli Strumenti
Finanziari e la Nota di Sintesi riassumerà le caratteristiche dell’Emittente e degli Strumenti Finanziari e
riporterà l’elenco dei rischi associati agli stessi, le Condizioni Definitive espliciteranno i termini e le
condizioni delle singole emissioni.
Si veda inoltre il capitolo "Fattori di Rischio" nel Documento di Registrazione e nella Nota Informativa per
l'esame dei fattori di rischio che devono essere presi in considerazione con riferimento alla Banca ed ai tipi di
strumenti finanziari di volta in volta emessi.
Il presente Documento di Registrazione è stato depositato presso la CONSOB in data 22 luglio 2014, a seguito
di approvazione comunicata con nota n. 0059741/14 del 17 luglio 2014.
L’adempimento di pubblicazione del presente Documento di Registrazione non comporta
alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati
e delle notizie allo stesso relativi.
Il presente Documento di Registrazione, unitamente al Prospetto di Base, è messo a disposizione del
pubblico, ed una copia cartacea di tale documentazione sarà consegnata gratuitamente agli investitori che ne
facciano richiesta presso la sede sociale dell’Emittente in Bologna Via Mazzini 152, nonché presso le filiali
dell’Emittente, e sono altresì consultabili sul sito internet dell’Emittente all’indirizzo www.emilbanca.it.
INDICE
1 P E R S O N E R E S P O N S A B I L I ........................................................................ 4
1.1 Indicazione delle persone responsabili .............................................................................. 4
1.2 Dichiarazione di responsabilità .......................................................................................... 4
2 R E V I S O R I L E G A L I D E I C O N T I ........................................................... 5
2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell’Emittente ..................................................................... 5
3 F A T T O R I D I R I S C H I O .................................................................................. 6
3.1 Fattori di rischio relativi all’Emittente ............................................................................... 6
3.1.1 Rischio connesso alla perdita realizzata nell’esercizio 2013................................................................................................... 6
3.1.2 Rischio connesso con la crisi economico-finanziaria generale............................................................................................... 6
3.1.3 Rischio di credito .............................................................................................................................................................. 7
3.1.4 Rischio derivante dal deterioramento della qualità del credito ............................................................................................. 7
3.1.5 Rischio di esposizione nei confronti di debitori sovrani........................................................................................................ 8
3.1.6 Rischio di mercato ............................................................................................................................................................ 8
3.1.7 Rischio operativo .............................................................................................................................................................. 9
3.1.8 Rischio di liquidità dell’Emittente ...................................................................................................................................... 9
3.1.9 Rischio da assenza di rating ............................................................................................................................................... 9
3.1.10 Rischio legale.................................................................................................................................................................10
3.1.11 Rischio connesso alle verifiche ispettive condotte da Banca d’Italia ....................................................................................10
3.1.12 Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario ...................................................10
3.2 Dati patrimoniali e finanziari .......................................................................................... 12
4 I N F O R M A Z I O N I S U L L ’ E M I T T E N T E ............................................. 19
4.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente ................................................................................. 19
4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente ..........................................................................................................19
4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione....................................................................................19
4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente, ad eccezione del caso in cui la durata sia indeterminata ....................................19
4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e
numero di telefono della sede sociale ........................................................................................................................................20
4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità...20
5 P A N O R A M I C A D E L L E A T T I V I T A ’ ................................................... 21
5.1 Principali attività .............................................................................................................. 21
5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi
prestati ...................................................................................................................................................................................21
5.1.2 Principali mercati ............................................................................................................................................................21
5.1.3 La base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente nel documento di registrazione riguardo alla sua posizione
concorrenziale.........................................................................................................................................................................22
6 S T R U T T U R A O R G A N I Z Z A T I V A ......................................................... 22
6.1 Descrizione dell’eventuale gruppo bancario .................................................................... 22
6.2 Dipendenza da altri soggetti all’interno del gruppo ........................................................ 22
7 I N F O R M A Z I O N I S U L L E T E N D E N Z E P R E V I S T E ............... 22
7.1 Cambiamenti negativi sostanziali dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione
pubblicato ............................................................................................................................... 22
7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero
ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'Emittente almeno
per l' esercizio in corso ........................................................................................................... 22
8 P R E V I S I O N I O S T I M E D E G L I U T I L I .......................................... 22
9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E
D I V I G I L A N Z A ........................................................................................................ 23
9.1 Informazioni sugli organi dell’Emittente ......................................................................... 23
9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza ........ 27
1 0 P R I N C I P A L I A Z I O N I S T I ....................................................................... 28
10.1 Azioni di controllo .......................................................................................................... 28
10.2 Eventuali accordi noti all'Emittente, dalla cui attuazione possa scaturire ad una data
successiva, una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente ...................................... 28
11 INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE
ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE
F I N A N Z I A R I A E I P R O F I T T I E L E P E R D I T E ........................... 29
2
D E L L ' E M I T T E N T E ............................................................................................... 29
11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati .................................................... 29
11.2 Bilanci.............................................................................................................................. 29
11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati ............. 29
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione ...........29
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione .....................................................................29
11.3.3 Dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione che non sono stati estratti dai bilanci dell’Emittente sottoposti a
revisione .................................................................................................................................................................................30
11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie .................................................................... 30
11.5 Informazioni finanziarie infrannuali .............................................................................. 30
11.6 Procedimenti giudiziari e arbitrali ................................................................................. 30
11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente .......................... 30
1 2 C O N T R A T T I I M P O R T A N T I .................................................................. 31
13 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI
D I E S P E R T I E D I C H I A R A Z I O N I D I I N T E R E S S I ................... 31
13.1 Relazione e pareri di esperti ........................................................................................... 31
13.2 Informazioni provenienti da terzi .................................................................................. 31
1 4 D O C U M E N T I A C C E S S I B I L I A L P U B B L I C O ......................... 31
3
1 PERSONE RESPONSABILI
1.1 Indicazione delle persone responsabili
Emil Banca – Credito Cooperativo - Società Cooperativa con sede legale in Via G. Mazzini, 152 –
Bologna (BO), rappresentata legalmente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Sig. Giulio
Magagni, munito dei necessari poteri, è responsabile delle informazioni fornite nel presente
Documento di Registrazione.
1.2 Dichiarazione di responsabilità
Emil Banca – Credito Cooperativo - Società Cooperativa, nella persona del suo legale rappresentante, Giulio
Magagni, dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute
nel presente Documento di Registrazione sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non
presentano omissioni tali da alterarne il senso.
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2 REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell’Emittente
Emil Banca - Credito Cooperativo – Società Cooperativa ha conferito incarico per la revisione alla Baker Tilly
Revisa S.p.A. con delibera dell’assemblea ordinaria dei soci del 1 maggio 2011. Detta società di revisione ha
sede legale in Bologna, Via Guido Reni 2/2.
La società Baker Tilly Revisa S.p.A. ha espresso un giudizio senza rilievi con apposite relazioni per i bilanci
individuali dell’Emittente relativi agli esercizi 2013 e 2012. Le relazioni della società di revisione sono incluse
nei relativi bilanci messi gratuitamente a disposizione del pubblico come indicato nel successivo capitolo 14
“Documenti accessibili al pubblico”, cui si rinvia.
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FATTORI DI RISCHIO
3 FATTORI DI RISCHIO
Si invitano gli investitori a leggere attentamente il presente Capitolo, che descrive i fattori di rischio, prima di
qualsiasi decisione sull’investimento, al fine di comprendere i rischi collegati all'Emittente e di un migliore
apprezzamento delle capacità dell’Emittente di adempiere alle obbligazioni relative ai titoli di debito che
potranno essere emessi dall’Emittente e descritti nella nota informativa ad essi relativa. Di conseguenza, i
presenti fattori di rischio devono essere letti congiuntamente, oltre che alle altre informazioni contenute nel
Documento di Registrazione, anche ai fattori di rischio relativi ai titoli offerti ed indicati nella Nota
Informativa.
Avvertenza
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che per l’Emittente non è possibile determinare un
valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un’obbligazione plain vanilla di propria
emissione e il tasso Interest Rate Swap su durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore
apprezzamento della rischiosità dell’Emittente.
3.1 Fattori di rischio relativi all’Emittente
3.1.1 Rischio connesso alla perdita realizzata nell’esercizio 2013
Al 31 dicembre 2013 l’Emittente ha registrato una perdita d’esercizio di Euro 5.428.106 imputabile al difficile
contesto economico che non ha risparmiato il territorio di competenza della Banca. La perdita è stata
determinata principalmente dal forte incremento degli accantonamenti sui crediti deteriorati, resi necessari a
causa degli effetti negativi prodotti dal contesto congiunturale che la Banca ha dovuto affrontare come
riflesso dello scenario macroeconomico generale. La Banca svolge un ruolo di supporto dell’economia locale
con particolare riguardo all’erogazione del credito a famiglie e piccole imprese. In tale contesto l’applicazione
della policy interna di classificazione e valutazione della qualità creditizia, che recepisce totalmente le
istruzioni di Vigilanza sul trattamento dei crediti deteriorati, ha determinato accantonamenti prudenziali sulle
esposizioni creditizie di importo superiore agli scorsi esercizi. Il Consiglio di Amministrazione, supportato
dalle valutazioni della Banca d’Italia in sede di ispezione periodica, effettuata dal 12/11/2013 al 31/01/2014,
ha adottato una politica di coperture finanziarie rigorosa, anche in funzione del crescente tasso di
decadimento dei crediti del sistema bancario, cui la Banca non ha fatto eccezione. Le rettifiche di valore sui
crediti ammontano a 49,3 milioni di euro, quasi raddoppiate rispetto all’esercizio precedente; ciò ha prodotto
una flessione della gestione finanziaria pari al 22,80%.
Per maggiori informazioni sulla qualità del credito dell’Emittente si rinvia al relativo rischio contenuto nella
presente sezione nonché al successivo paragrafo 3.2 “Dati patrimoniali e finanziari”.
I fondamentali della Banca restano positivi, sia a livello economico che patrimoniale; infatti il Margine
Operativo Lordo si incrementa del 43,9%, mentre il Core Tier 1 ratio (indicatore primario della solidità
patrimoniale della Banca) migliora, passando dal 10,97% del 2012 all’11,61% del 2013.
3.1.2 Rischio connesso con la crisi economico-finanziaria generale
La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e
dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle
economie del Paese in cui l’Emittente opera, inclusa la sua affidabilità creditizia, nonché dell’“Area Euro” nel
suo complesso. Al riguardo, assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali, le aspettative e la
fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di
cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito
sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi
delle abitazioni. Assume altresì rilievo nell’attuale contesto economico generale la possibilità che uno o più
Paesi fuoriescano dall’Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si pervenga ad uno scioglimento
dell’Unione Monetaria medesima, con conseguenze, in entrambi i casi, allo stato imprevedibili. Fattori
esogeni di questo tipo, riconducibili ad evoluzioni della crisi economica generale, potrebbero condurre
6
FATTORI DI RISCHIO
l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività
detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità dell’Emittente e sulla sua stessa solidità
patrimoniale.
3.1.3 Rischio di credito
L'attività e la solidità economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente dipendono dal grado di affidabilità
creditizia dei propri clienti.
L’Emittente è esposto ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. Pertanto, l'inadempimento da parte dei
clienti ai contratti stipulati e alle proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta
informazione da parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia, potrebbero avere
effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Per maggiori
informazioni sui coefficienti patrimoniali e gli indicatori di rischiosità creditizia si rinvia alla/e tabella/e di cui
al paragrafo 3.2 del presente Documento di Registrazione.
Più in generale, le controparti potrebbero non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti
dell’Emittente a causa di fallimento, assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni. Il
fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte
dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri
istituti, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l’Emittente. L’Emittente è inoltre soggetto al
rischio, in certe circostanze, che alcuni dei suoi crediti nei confronti di terze parti non siano esigibili.
Inoltre, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli Stati sovrani, di cui l’Emittente detiene
titoli o obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità dell’Emittente di
vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli o obbligazioni a fini di liquidità. Si segnala che il
valore di bilancio delle esposizioni Sovrane detenute dall’Emittente, rappresentate da titoli di debito
ammontava al 31 dicembre 2013 ad Euro 636,42 milioni, concentrato al 100% sul Paese Italia, come risulta
dalla sezione B.4 della Nota Integrativa del bilancio (per maggiori dettagli si rimanda alla Tabella 9.1
“Esposizione del portafoglio dell’Emittente nei confronti di debitori sovrani“ contenuta nel paragrafo 3.2
“Dati patrimoniali e finanziari”). Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti
dell’Emittente potrebbe pertanto avere un impatto negativo sui risultati dell’Emittente stesso.
Mentre in molti casi L’Emittente può richiedere ulteriori garanzie a controparti che si trovino in difficoltà
finanziarie, potrebbero sorgere delle contestazioni in merito all’ammontare della garanzia che l’Emittente ha
diritto di ricevere e al valore delle attività oggetto di garanzia. Livelli di inadempimento, diminuzioni e
contestazioni in relazione a controparti sulla valutazione della garanzia aumentano significativamente in
periodi di tensioni e illiquidità di mercato.
3.1.4 Rischio derivante dal deterioramento della qualità del credito
La perdurante crisi economica nazionale ed internazionale, non ha risparmiato l’area geografica di operatività
della Banca. Essa ha comportato un progressivo deterioramento della qualità del credito in funzione della
vocazione naturale dell’Emittente orientata al supporto dei settori economici più vulnerabili come famiglie e
piccole e medie imprese. Il 2013 è stato il sesto esercizio dall’inizio della crisi. Nel corso dello stesso si è
registrata una forte accelerazione nell’aumento dei crediti deteriorati (sofferenze, incagli, ristrutturati e past
due), influenzata anche dai criteri di valutazione e classificazione più rigidi di quelli adottati in passato. Uno
dei settori economici più in difficoltà risulta essere l’edilizia ed i settori ad esso collegati. Il credito concesso
nei confronti del comparto si attesta a poco meno del 30% sul complesso degli impieghi creditizi, in lieve
diminuzione. Il tasso di decadimento sul comparto specifico si è dimostrato sensibilmente più alto che in altri
settori economici. La tabella che segue riporta i principali indicatori di rischiosità creditizia, posti a confronto
con i corrispondenti dati di sistema.
Emil Banca - Credito Cooperativo - S.C.
(%)
Sofferenze lorde / Impieghi lordi (I)
Sofferenze nette / Impieghi netti (II)
31/12/2013
8,20%
5,56%
31/12/2012
8,07%
5,17%
Sistema bancario italiano
Banche minori
31/12/2013 31/12/2012
(**)
(***)
7,7%
6,1%
n.d.
n.d.
7
FATTORI DI RISCHIO
Crediti deteriorati lordi (*) / Impieghi
lordi (III)
Crediti deteriorati netti (*) / Impieghi
netti
Rettifiche di valore sofferenze /
Sofferenze lorde (IV)
Rettifiche di valore crediti deteriorati /
Crediti deteriorati (V)
Sofferenze nette / Patrimonio netto
(VI)
15,9%
20,70%
17,91%
13,8%
16,90%
14,43%
n.d.
35,65%
39,03%
48,5%
46,1%
22,66%
23,22%
31,5%
27,2%
40,55%
38,72%
n.d.
n.d.
n.d.
(*) La categoria dei “Crediti deteriorati” è comprensiva delle seguenti voci: sofferenze, incagli, scaduti e ristrutturati.
(**) Fonte: Banca d’Italia, Rapporto sulla Stabilità Finanziaria n.1, maggio 2014.
(***) Fonte: Banca d’Italia, Rapporto sulla Stabilità Finanziaria n.5, aprile 2013.
L’indicatore “Crediti deteriorati lordi su Impieghi lordi” è passato dal 17,91% del 2012 al 20,70% del 2013;
al netto delle rettifiche di valore tali percentuali passano rispettivamente dal 14,43% al 16,90%.
L’indicatore “Sofferenze lorde su Impieghi lordi” è passato dall’8,07% del 2012 all’8,20% del 2013; al netto
delle rettifiche di valore tali percentuali passano rispettivamente dal 5,17% al 5,56%.
Il grado di copertura delle sofferenze lorde con i fondi di rettifica (rettifiche di valore sofferenze/sofferenze
lorde) passa dal 39,03% del 2012 al 35,65% del 2013. Il dato è influenzato dall’operazione di stralcio di
crediti interamente ammortizzati avvenuto in corso d’anno per circa 42 milioni di euro. Nell’esercizio 2013 si
registra un accantonamento ai fondi di rettifica (voce C.E. 130) pari a 49,3 milioni di euro, a fronte dei 24,9
milioni di euro dell’anno precedente. I fondi di rettifica su crediti deteriorati risultano pertanto raddoppiati nel
2013 rispetto al 2012 in conseguenza dell’applicazione di criteri di valutazione delle potenziali perdite
suggerite dall’Organismo di Vigilanza che tengono anche conto delle oggettive difficoltà di realizzo delle
garanzie immobiliari.
Per maggiori dettagli sugli indicatori riportati in tabella si rinvia al successivo paragrafo 3.2 “Dati patrimoniali
e finanziari”.
Nel primo trimestre 2014 l’incremento delle sofferenze risulta pari ad euro 32,157 milioni, alla luce delle
valutazioni non ancora definitive emerse nel corso dell’ispezione periodica effettuata dall'Istituto di
Vigilanza. Le rettifiche di valore sui crediti sono aumentate nel medesimo trimestre di euro 13,1 milioni,
pari al 41% delle nuove sofferenze. Complessivamente, in virtù dei trasferimenti, nuovi ingressi ed
estinzioni, le partite deteriorate a fine trimestre segnano un aumento meno che proporzionale, pari a euro
28,395 milioni. Il livello di copertura delle sofferenze, che al 31/12/2013 si era ridotto al 35,6%, si attesta
al 31/03/2014 al 36,6%.
La percentuale di copertura dei crediti deteriorati per il 2014, sia pure in crescita sul 31/12/2013, sarà
ancora influenzata dall’operazione di stralcio di euro 42 milioni effettuata nel 2013 su posizioni coperte
quasi integralmente. Infatti in seguito a tale operazione la media matematica di copertura sullo stock di
sofferenze si è ridimensionata significativamente, come sopra riportato (dati tratti dalla Situazione
Patrimoniale Trimestrale al 31/03/2014).
3.1.5 Rischio di esposizione nei confronti di debitori sovrani
La crisi del debito sovrano ha condizionato l’andamento dei mercati e le scelte di politica economica di molti
Paesi, Italia compresa.
Al 31/12/2013 l’Emittente era esposto verso debitori sovrani (esclusivamente Stato italiano) per l’88,1% del
portafoglio di proprietà. Per ulteriori informazioni si rimanda alla Tabella 9.1 “Esposizione del portafoglio
dell’Emittente nei confronti di debitori sovrani” contenuta nel paragrafo 3.2 “Dati patrimoniali e finanziari”
del presente Documento di Registrazione.
3.1.6 Rischio di mercato
Si definisce rischio mercato il rischio riveniente dalla perdita di valore degli strumenti finanziari detenuti
dall’Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato che potrebbero generare un
deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente. L’Emittente è quindi esposto a potenziali
cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari da esso detenuti, ivi inclusi i titoli emessi da Stati sovrani,
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FATTORI DI RISCHIO
riconducibili a fluttuazioni di tassi di interesse, dei tassi di cambio e di valute, nei prezzi dei mercati azionari
e delle materie prime e degli spread di credito e/o altri rischi. A riguardo, anche un rilevante investimento in
titoli emessi dagli Stati sovrani può esporre la banca a significative perdite di valore dell’attivo patrimoniale.
Al 31 dicembre 2013 il valore di bilancio delle esposizioni sovrane, rappresentate da titoli di debito
ammontava ad Euro 636,42 milioni, concentrato al 100% sul Paese Italia, come risulta dalla sezione B.4
della Nota Integrativa del bilancio (per maggiori dettagli si rimanda alla Tabella 9.1 “Esposizione del
portafoglio dell’Emittente nei confronti di debitori sovrani “ contenuta nel paragrafo 3.2 “Dati patrimoniali e
finanziari”). Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da cambiamenti nel generale andamento
dell’economia, dalla propensione all’investimento degli investitori, da politiche monetarie e fiscali, dalla
liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi delle agenzie di
rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale e da conflitti bellici e atti di terrorismo.
3.1.7 Rischio operativo
L’Emittente è esposto a molti tipi di rischio operativo, compresi il rischio di frode da parte di dipendenti e
soggetti esterni, il rischio di operazioni non autorizzate eseguite da dipendenti e il rischio di errori operativi,
compresi quelli risultanti da vizi o malfunzionamenti dei sistemi informatici o di telecomunicazione. I sistemi
e le metodologie di gestione del rischio operativo sono progettati per garantire che tali rischi connessi alle
proprie attività siano tenuti adeguatamente sotto controllo.
Qualunque inconveniente o difetto di tali sistemi potrebbe incidere negativamente sulla posizione finanziaria
e sui risultati operativi dell’Emittente.
L'Emittente ha redatto uno specifico Piano di Continuità Operativa che viene aggiornato periodicamente dal
Consiglio di Amministrazione. Nonostante l'Emittente abbia adottato misure al fine di evitare le
problematiche connesse a tali rischi, non vi può essere alcuna certezza circa il fatto che gli stessi potranno in
futuro essere sempre e totalmente evitati e che, nel caso in cui dovessero concretizzarsi, non possano avere
un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.
3.1.8 Rischio di liquidità dell’Emittente
Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento
quando essi giungono a scadenza, sia per incapacità di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk), sia
per la difficoltà a smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk). La liquidità dell’Emittente potrebbe essere
danneggiata dall’incapacità di accedere ai mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito e
dall’incapacità di vendere determinate attività o riscattare i propri investimenti, da imprevisti flussi di cassa in
uscita o dall’obbligo di prestare maggiori garanzie.
Questa situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo dell’Emittente, come
una generale turbativa di mercato o un problema operativo che colpisca l’Emittente o terze parti, o anche
dalla percezione tra i partecipanti al mercato che l’Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo
un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie può
aumentare i costi di finanziamento dell’Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali
fonti di liquidità.
3.1.9 Rischio da assenza di rating
L’Emittente non è fornito di un giudizio di rating da parte di società specializzate riconosciute a livello
internazionale. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non vi è disponibilità immediata di un indicatore
sintetico rappresentativo della solvibilità dell’Emittente e quindi della sua capacità di onorare i propri impegni
finanziari.
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FATTORI DI RISCHIO
3.1.10 Rischio legale
Il rischio legale è rappresentato principalmente dal possibile esito sfavorevole delle vertenze giudiziali cui
l’Emittente è convenuto in ragione dell’esercizio della propria attività bancaria.
Le più consuete controversie giudiziali in corso sono relative a revocatorie fallimentari, azioni di nullità,
annullamento o risarcimento danni conseguenti ad operazioni d’investimento in strumenti finanziari emessi
da soggetti successivamente incorsi in “default”, contestazioni sulla misura delle competenze e degli
interessi addebitati.
Risultano attualmente pendenti alcune vertenze giudiziali nei confronti di Emil Banca. Le vertenze sono state
attentamente analizzate e valutate al fine di, ove ritenuto opportuno e necessario, effettuare
accantonamenti in bilancio in misura congrua secondo le circostanze. Pertanto, la Banca ritiene che gli
specifici accantonamenti operati, ammontanti complessivamente, al 31/12/2013 ad euro 573.730, siano
adeguati a coprire il rischio di soccombenza di alcune cause pendenti. A fronte del rischio di controversie
derivanti da eventuali contestazioni su interessi addebitati relative a specifiche operazioni di finanziamento,
sono stati creati fondi supplementari pari ad euro 1.040.000. Alla data di redazione del presente Documento
si segnala che risultano utilizzati fondi per complessivi euro 358.266.
Si ritiene che i procedimenti amministrativi, giudiziari o arbitrali pendenti non possano avere ripercussioni
significative sulla situazione finanziaria o sulla redditività dell’Emittente.
3.1.11 Rischio connesso alle verifiche ispettive condotte da Banca d’Italia
Dal 12/11/2013 al 31/01/2014 l’Emittente è stato sottoposto ad ispezione periodica della Banca d’Italia. Alla
data del presente Documento di Registrazione la Banca è in attesa di conoscere le decisioni conclusive in
merito adottate dall’Organo di Vigilanza.
3.1.12 Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e
finanziario
L’Emittente è soggetto ad una articolata regolamentazione e alla vigilanza, tra gli altri, da parte della Banca
d’Italia. La normativa applicabile alle banche disciplina i settori in cui le stesse possono operare con lo
scopo di preservarne la stabilità e la solidità limitandone l’esposizione al rischio. In particolare, l’Emittente è
tenuto a rispettare i requisiti di adeguatezza patrimoniale previsti dalla normativa comunitaria e dalla legge
italiana. La vigilanza delle sopracitate autorità copre vari aspetti dell’attività dell’Emittente, che possono
includere, tra l’altro, i livelli di liquidità e di adeguatezza patrimoniale, nonché la prevenzione e il contrasto
del riciclaggio di denaro, la tutela della privacy, la trasparenza e la correttezza nei rapporti con la clientela,
obblighi di rendiconto e di registrazione. Al fine di operare conformemente a tali normative, l’Emittente ha
posto in essere specifiche procedure e policy interne. Peraltro, non può escludersi che nonostante
l’esistenza di tali procedure e policy, possano verificarsi delle violazioni delle diverse normative, con
particolare riferimento alla disciplina dell’antiriciclaggio e della correttezza nei rapporti con i clienti, con
possibili impatti negativi sull’attività e la situazione patrimoniale, economica e/o finanziaria dell’Emittente .
Quanto precede, anche in considerazione del fatto che alla data del presente Documento, alcune leggi e
normative che interessano i settori in cui la Banca opera sono di recente approvazione e le relative
modalità applicative sono in corso di definizione.
In particolare, anche a seguito della crisi che ha investito i mercati finanziari a partire dal 2008, nell’ultimo
quadrimestre del 2010 il Comitato di Basilea ha approvato rilevanti modifiche alla regolamentazione in
materia di liquidità degli istituti bancari, che comportano il sostanziale rafforzamento dei requisiti
patrimoniali minimi (c.d. Basilea 3), prevedendo la graduale entrata in vigore dei nuovi requisiti prudenziali,
che ha avuto inizio il 1° gennaio 2014, oltre all’implementazione di nuove policy in tema di gestione del
rischio di liquidità degli istituti bancari. Più in dettaglio, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti
patrimoniali, gli accordi di Basilea 3 prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione
via via crescenti. A regime tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno
al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital pari almeno all’8,5% delle Attività di Rischio
Ponderate e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle Attività Ponderate per il Rischio. Tali livelli
minimi includono il Capital Conservation Buffer, ovvero un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione
obbligatoria.
10
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea 3 prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore
di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o LCR), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento
di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni
in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR) con
orizzonte temporale superiore all’anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una
struttura per scadenze sostenibile. Tale evoluzione regolamentare, che ha sempre come finalità la
maggiore stabilità del sistema, nonostante ne sia prevista un’entrata in vigore graduale, potrà comunque
avere impatti significativi sulle dinamiche gestionali della Banca. Tra le novità regolamentari in fase di
definizione si segnala la proposta di direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio in ordine alla
istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di
investimento (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD), che s’inserisce nel contesto di
una più ampia proposta di fissazione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di
risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l’introduzione, in caso di
insolvenza delle banche, di un meccanismo di “autosalvataggio” da parte delle stesse banche (c.d. bail-in).
In particolare, in base a tale Direttiva, in caso di apertura di una procedura concorsuale nei confronti di un
istituto di credito, si registra il passaggio da un sistema di superamento della crisi basato su risorse
pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di debito
junior (strumenti ibridi), ai detentori di titoli di debito senior unsecured (non garantiti), ai prestiti alle
piccole medie imprese e infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte
eccedente Euro 100.000,00 (c.d. bail-in).
In caso di necessità ulteriormente eccedenti alle perdite trasferite come sopra indicato, dovrà intervenire
un fondo unico di risoluzione, che dovrà essere creato dagli Stati Membri. La Bank Recovery and Resolution
Directive dovrà essere recepita negli ordinamenti dei singoli Stati nazionali entro il 31 dicembre 2014 e sarà
applicabile, per le parti che concernono il bail-in, al più tardi a far tempo dal 1 gennaio 2016.
Tale fondo unico di risoluzione, dovrebbe essere operativo in un orizzonte temporale di 10-15 anni dalla
data del prospetto.
Alla luce di quanto sopra esposto, il rispetto continuativo delle molteplici regolamentazioni, e segnatamente
(tenuto conto dei canoni introdotti da Basilea 3) la necessità di incrementare la dotazione patrimoniale – a
parità di dimensione – ed il rispetto dei parametri di liquidità, richiedono un impegno di risorse significativo,
nonché l’adozione di norme e policy interne altrettanto complesse che potrebbero determinare maggiori
costi e/o minori ricavi in capo all’Emittente.
Nonostante la Banca impieghi costantemente risorse significative e politiche interne adeguate per rispettare
le molteplici disposizioni legislative e regolamentari applicabili, occorre segnalare che il mancato rispetto
delle stesse, ovvero eventuali mutamenti legislativi/regolamentari o cambiamenti relativi alle modalità di
interpretazione e/o applicazione della normativa da parte delle competenti autorità potrebbero comportare
possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o
finanziaria dell’Emittente.
11
3.2 Dati patrimoniali e finanziari
Nel presente capitolo sono fornite le informazioni finanziarie e i commenti dei risultati economici e
patrimoniali relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012. I commenti devono essere letti
unitamente ai bilanci d’esercizio ed alle correlate note integrative. Anche per il 2013, il bilancio
d’esercizio è stato sottoposto alla verifica della dalla Società di Revisione Baker Tilly Revisa S.p.A.; i
fascicoli dei bilanci sono disponibili presso la sede sociale di Emil Banca Credito Cooperativo - Società
Cooperativa e pubblicati nel sito internet dell'Emittente www.emilbanca.it.
Si precisa che i bilanci sono stati predisposti in ossequio ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Tabella 1: Patrimonio di Vigilanza e coefficienti patrimoniali
31/12/2013
31/12/2012
Total capital ratio (Patrimonio Vigilanza incluso Tier 3 / Attività di
12,24%
11,64%
Tier one capital ratio (Patrimonio Base / Attività di rischio ponderate)
Core tier one ratio (Patrimonio Base al netto degli strumenti ibridi /
11,61%
10,97%
11,61%
10,97%
Patrimonio di base (migliaia di euro)
Patrimonio supplementare (migliaia di euro)
Elementi da dedurre dal patrimonio di base e dal
patrimonio supplementare (migliaia di euro)
Patrimonio di terzo livello (migliaia di euro)
Patrimonio di vigilanza incluso Patrimonio di terzo
livello (migliaia di euro)
Attività ponderate per il rischio (RWA) / Totale Attivo
199.244
10.680
202.348
12.466
922
1.350
0
0
209.924
214.814
60,09%
68,64%
rischio ponderate)
Attività di rischio ponderate)
In evidenza il significativo incremento del Total capital ratio, che passa dall’11,64% del 31 dicembre 2012 al
12,24% del 31 dicembre 2013. Le condizioni che hanno consentito un miglioramento così evidente
dell’indice in questione si possono così riassumere:
 contrazione delle attività di rischio, evidente in tutte le categorie, eccezion fatta per la classe “Scadute”
che registra invece un aumento dovuto al significativo passaggio di posizioni fra le partite deteriorate. Il
rapporto impieghi/raccolta al 31/12/2013 si è notevolmente ridotto rispetto al dato di fine 2012
(rispettivamente 80,36% e 89,48%), in virtù di una politica allocativa delle risorse a disposizione orientata
al presidio delle regole sul rischio di liquidità, oltre che a ridurre l’attivo creditizio - condizionato da
consistenti rettifiche di valore che hanno impattato negativamente sul risultato d’esercizio – in favore
dell’attivo finanziario principalmente composto da titoli di Stato e quindi a ponderazione nulla;
 a fine 2013 si è verificata la scadenza di alcuni investimenti effettuati sull’interbancario e della relativa
raccolta sempre sull’interbancario, rinnovati solo ad inizio 2014; ciò ha consentito la momentanea
riduzione sia delle attività di rischio (va ricordato che gli investimenti a scadenza allocati nella classe
“Intermediari Vigilati” ponderano al 100% se la loro vita residua è superiore ai tre mesi) che dell’utilizzo
della leva finanziaria. Considerazioni analoghe valgono anche per il Tier One Capital Ratio, che passa dal
10,97% del 31 dicembre 2012 all’11,61% del 31 dicembre 2013.
L’esercizio 2013 si è chiuso con una perdita di Euro 5,4 milioni attribuibile sostanzialmente ai circa 50
milioni di rettifiche di valore sui crediti di cui viene fornita informativa in seguito. Il perdurare della crisi
economica in atto nel nostro Paese comporta, da un lato, l’oggettiva difficoltà di realizzare patrimonio da
utili e dall’altro, alimenta il fenomeno dei recessi dovuto alla necessità di taluni soci di smobilizzare quote
del loro risparmio. L’effetto combinato di tali fattori, ha portato ad una riduzione del Patrimonio di Vigilanza
al 31/12/2013 del 2,33% rispetto all’omologo dato di fine 2012.
Si fa presente che, con decorrenza 01/01/2014, in seguito alle novità normative introdotte dalla CRD IV che
recepisce quanto deliberato in sede di Comitato di Basilea, sono stati ridefiniti sia gli aggregati che
compongono il Patrimonio di Vigilanza (ora Fondi Propri) che i calcoli relativi all’assorbimento per il rischio
di credito.
12
Con riferimento al calcolo dell’RWA, l’Emittente non ha utilizzato modelli interni di misurazione, ma
l’approccio standardizzato previsto dalla normativa. Si precisa infine che la Banca non è soggetta a requisiti
prudenziali ulteriori rispetto a quelli vigenti imposti dalla Banca d’Italia.
Tabella 2: Principali indicatori di rischiosità creditizia
Emil Banca - Credito Cooperativo - S.C.
(%)
Sofferenze lorde / Impieghi lordi (I)
Sofferenze nette / Impieghi netti (II)
Crediti deteriorati lordi (*) / Impieghi
lordi (III)
Crediti deteriorati netti (*) / Impieghi
netti
Rettifiche di valore sofferenze /
Sofferenze lorde (IV)
Rettifiche di valore crediti deteriorati /
Crediti deteriorati (V)
Sofferenze nette / Patrimonio netto
(VI)
31/12/2013
31/12/2012
Sistema bancario italiano
Banche minori
31/12/2013
31/12/2012
(**)
(***)
7,7%
6,1%
n.d.
n.d.
8,20%
5,56%
8,07%
5,17%
20,70%
17,91%
15,9%
13,8%
16,90%
14,43%
n.d.
n.d.
35,65%
39,03%
48,5%
46,1%
22,66%
23,22%
31,5%
27,2%
40,55%
38,72%
n.d.
n.d.
(*) La categoria dei “Crediti deteriorati” è comprensiva delle seguenti voci: so fferenze, incagli, scaduti e ristrutturati.
(**) Fonte: Banca d’Italia, Rapporto sulla Stabilità Finanziaria n.1, maggio 2014.
(***) Fonte: Banca d’Italia, Rapporto sulla Stabilità Finanziaria n. 5, aprile 2013.
Le sofferenze al 31/12/2013 ammontano ad euro 134,3 milioni, al lordo dei relativi fondi rettificativi e
rappresentano l’8,20% degli impieghi verso la clientela, contro l’8,07% del 2012.
Si evidenzia che l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale crediti, al netto delle svalutazioni, passa da l
14,43% del dicembre 2012 al 16,90% del dicembre 2013.
L’incremento della percentuale dei crediti deteriorati, in valore assoluto pari ad euro 34,8 milioni, è in
relazione alla situazione economica generale che si è venuta a creare negli ultimi anni.
Al 31/12/2013 il rapporto di copertura delle sofferenze, scende al 35,65% dal 39,03% del 2012; questo non
ha permesso di migliorare il rapporto di copertura del totale crediti deteriorati, che si è ridotto dal 23,22%
del 2012 al 22,66% del 2013, essendo l’aumento di valore di tale categoria di crediti superiore all’aumento
del totale degli accantonamenti.
(I) Al 31 dicembre 2013 l’indicatore “Sofferenze lorde/Impieghi lordi” risulta pari al 8,20%, in aumento
rispetto al 31 dicembre 2012 (quando si attestava al 8,07%) per effetto, sia delle sofferenze lorde che
passano da euro 137,2 milioni di dicembre 2012 ad euro 134,3 milioni di dicembre 2013, sia per effetto
della diminuzione dell’ammontare dei crediti lordi risultanti in bilancio.
(II) Al 31 dicembre 2013 l’indicatore “Sofferenze nette/Impieghi netti” risulta pari al 5,56%, in aumento
rispetto al 31 dicembre 2012 (quando si attestava al 5,175%) per effetto, sia dell’incremento delle
sofferenze nette che passano da euro 83,7 milioni di dicembre 2012 ad euro 86,4 milioni di dicembre 2013,
che della riduzione complessiva degli impieghi.
(III) Per crediti deteriorati lordi si intendono le sofferenze, gli incagli, i crediti ristrutturati e i crediti scaduti
e/o sconfinanti da almeno 90 giorni (c.d. past due). Al 31 dicembre 2013 l’indicatore è in aumento rispetto
al 31 dicembre 2012 e si attesta al 20,70% (rispetto al 17,91% del 2012). L’incremento dei crediti anomali
lordi registrato nel corso del 2013 ammonta ad euro 34,8 milioni (corrispondente ad una crescita del
11,41%) mentre gli impieghi lordi nei confronti della clientela registrano una riduzione del 3,63%. Tra i
crediti deteriorati lordi si evidenzia principalmente un incremento delle posizioni a incaglio lorde (che
passano da euro 131,1 milioni di dicembre 2012 ad euro 181,5 milioni di dicembre 2013 crescita di euro
50.4 milioni pari ad un incremento del 38,44%).
(IV) Il rapporto di copertura delle sofferenze passa dal 39,03% di dicembre 2012 al 35,65% di dicembre
2013 per effetto delle svalutazioni effettuate nel corso del 2013 ed ammontanti ad euro 42,5 milioni. Il
13
rapporto di copertura delle sofferenze pari al 35,65% passa al 61,63% considerando i dati al lordo
dell’ammontare del c/d’ordine di euro 90.698.530,09 che evidenzia le posizioni cancellate (41,9 milioni nel
2013), conformemente alle indicazioni dell’Organo di Vigilanza nella lettera del 27/7/2013.
(V) Il rapporto di copertura dei crediti deteriorati passa dal 23,22% di dicembre 2012 al 22,66% di
dicembre 2013 per effetto delle svalutazioni effettuate nel corso del 2013 ammontanti ad euro 76,9 milioni.
(VI) Il rapporto tra le sofferenze nette ed il patrimonio netto passa dal 38,72% di dicembre 2012 al 40,55%
di dicembre 2013 per effetto sia dell’incremento delle sofferenze nette che passano da euro 83,7 milioni ad
euro 86,4 milioni, sia della riduzione del patrimonio netto da 216,2 a 213,1 milioni.
Tabella 3: Composizione del credito deteriorato lordo
(dati in migliaia di euro)
Sofferenze
Incagli
Ristrutturati
Scaduti (past due)
Rettifiche sui crediti (voce 130 C/Economico)
Totale crediti netti verso la clientela
Costo del rischio (rettifiche/crediti netti)
31/12/2013
134.321
181.485
2.886
20.670
49.313
1.553.208
3,17%
31/12/2012
137.282
131.092
7.033
29.193
24.976
1.620.298
1,54%
Variazione %
-2,16%
38,44%
-58,96%
-29,20%
97,44%
-4,14%
Si segnala che non è stata ancora adottata la definizione di forbearance delle esposizioni secondo l'EBA,
che permetterebbe di individuare crediti deteriorati (diversi dai ristrutturati), per i quali la Banca ha
accettato modalità di rientro agevolate.
Per quanto riguarda il costo del rischio, il dato del 2013 è influenzato dal forte incremento degli
accantonamenti derivanti, come già descritto al paragrafo 3.1.4, dall’adozione di criteri di valutazione
particolarmente prudenti.
Tabella 4: Grandi Rischi
(%)
Grandi rischi (nominali) / Impieghi netti
31/12/2013
35,77%
31/12/2012
30,30%
La Banca non detiene posizioni di grande rischio tra le esposizioni verso la clientela. Le sole posizioni di
grande rischio sono riconducibili alle esposizioni verso banche e verso lo Stato italiano per i titoli
detenuti nel portafoglio di proprietà.
Il rapporto è calcolato sul totale degli impieghi fruttiferi (somma delle voci da 20 a 70 dello Stato
Patrimoniale). L’incremento del rapporto è determinato dall’aumento dell’esposizione verso lo Stato
Italiano che risulta più che proporzionale rispetto all’incremento degli attivi, che risentono invece del
calo negli impieghi creditizi. Ciò è dovuto principalmente ad una maggiore operatività nella gestione
degli attivi finanziari rispetto a quelli creditizi che ha contraddistinto l’esercizio 2013.
Tabella 5: Principali dati di conto economico
(dati in migliaia di euro)
Margine di interesse
Margine di intermediazione
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (Perdita) dell’operatività corrente al lordo
delle imposte
Utile (Perdita) netto d’esercizio
31/12/2013
48.585
91.114
41.783
-47.907
31/12/2012
50.369
79.101
54.124
-49.561
Variazione %
-3,54%
15,19%
-22,80%
-3,34%
-6.129
4.565
-234,26%
-5.428
2.333
-332,66%
14
Il margine d’intermediazione al 31/12/2013 ammonta a euro 91,114 milioni in incremento del 15,19%
rispetto all’esercizio 2012, nonostante una flessione del margine d'interesse che al 31/12/2013 ammonta ad
euro 48,585 milioni, a fronte di euro 50,369 milioni del 2012. I ricavi da interessi sono il frutto di
componenti di segno contrario:
 aumentano i proventi da investimenti finanziari (titoli e liquidità) in funzione della crescita dei
volumi delle disponibilità liquide, della vendita dei titoli classificati nel comparto HTM con
significative plusvalenze, nonché della favorevole evoluzione dei mercati finanziari;
 i volumi della provvista in crescita, nonostante il calo generalizzato dei tassi, portano a maggiori
costi della raccolta (+ 4,8 mln/€ complessivi);
 diminuiscono gli interessi dal comparto crediti alla clientela.
La gestione degli impieghi finanziari si è dimostrata positiva; infatti ha fornito un apporto di oltre 18 milioni
di euro come utili da negoziazione e da realizzo, i quali si sommano ai rendimenti finanziari degli
investimenti pari ad euro 25,22 milioni.
I Costi operativi hanno segnato una riduzione del 3,34% rispetto al 2012, a fronte di una modesta riduzione
del costo del personale ed una flessione delle “altre spese amministrative” considerate al netto della voce
190 (altri oneri/proventi di gestione).
Tuttavia, il risultato economico complessivo Margine Operativo Lordo (MOL), pari ad Euro 46,440 milioni,
(+43,9%), è stato interamente assorbito dalla voce “Rettifiche su crediti”, che si è attestata ad Euro 49,331
con un incremento del 97,51% rispetto all’anno precedente.
Tabella 6: Principali dati di stato patrimoniale
(dati in migliaia di euro)
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Impieghi creditizi
Attività finanziarie
Totale dell'attivo
Posizione interbancaria netta
Patrimonio netto
Capitale sociale
31/12/2013
1.932.862
797.576
1.553.208
722.022
2.577.220
-133.785
213.150
55.078
31/12/2012
1.810.481
779.892
1.620.298
462.360
2.475.345
-57.901
216.189
54.011
Variazione %
6,76%
2,27%
-4,14%
56,16%
4,12%
131,1%
-1,41%
1,98%
Lo Stato Patrimoniale evidenzia complessivamente un incremento delle masse amministrate dell’1,82%.
La contrazione degli impieghi creditizi con clientela, pari al 4,14%, risulta più che compensata
dall’incremento della raccolta diretta, pari al 6,76%. Il primo dato è in massima parte determinato da
un’operazione straordinaria di stralcio di crediti deteriorati interamente ammortizzati, effettuato in corso
d’anno per circa 42 milioni di euro.
L’effetto combinato dell’incremento/decremento delle masse attive e passive ha determinato un netto
miglioramento delle disponibilità liquide e del rapporto Impieghi Creditizi/Raccolta Diretta.
La posizione interbancaria netta è negativa e segna un incremento del 131,1% rispetto al 2012, per effetto
della riduzione dell’attivo interbancario in misura più che proporzionale alla corrispondente diminuzione del
passivo interbancario. Tale fattore, unitamente all’aumento della raccolta e alla contestuale riduzione degli
impieghi creditizi ha determinato una maggiore liquidità, impiegata nelle attività finanziarie che segnano un
aumento di euro 259,7 milioni.
Tabella 7: Rapporto Impieghi/Raccolta (Loan to Deposit Ratio)
(%)
Impieghi su clientela / Raccolta diretta clientela
31/12/2013
80,36%
31/12/2012
89,48%
L’indicatore, come risulta dalla Relazione sulla Gestione del bilancio d’esercizio, risulta essere in netta
diminuzione rispetto all’esercizio precedente, in ossequio alla policy di Liquidità e alle normative inerenti
la gestione del rischio liquidità, il tutto favorito da politiche più selettive nella concessione del credito.
15
Tabella 8: Indicatori di liquidità
(valori assoluti)
Liquidity Coverage Ratio (LCR)
Net Stable Funding Ratio (NSFR)
31/12/2013
31/12/2012
1,84
1,06
0,79
0,98
Fonte: Resoconto ICAAP al 31/12/2013
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime il rapporto tra l’ammontare delle attività prontamente
monetizzabili disponibili (la cassa ed i titoli prontamente liquidabili detenuti dalla banca) e lo sbilancio
monetario progressivo cumulato a 1 mese stimato in condizioni di normalità gestionale.
L’aumento del valore dell’indicatore verificatosi nel corso dell’esercizio 2013 è riconducibile,
essenzialmente, all’incremento delle attività prontamente monetizzabili dovuto al miglioramento della
posizione complessiva di liquidità, ottenuto sia grazie ai provvedimenti di politica economico–finanziaria
adottati dalla BCE che hanno prodotto una consistente iniezione di liquidità nel sistema bancario, anche
se a scadenza (operazioni triennali LTRO), che alla diminuzione del rapporto impieghi/depositi di cui si è
già fatto cenno nel commento alla tabella precedente.
E’ prevista l’introduzione graduale di tale indicatore, quale requisito di primo pilastro, con decorrenza 1°
gennaio 2015, nella misura del 60% della copertura minima, innalzata annualmente di 10 punti
percentuali per raggiungere il 100% il 1° gennaio 2019.
Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) è determinato rapportando l’ammontare complessivo delle Fonti
stabili di raccolta (patrimonio della banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota stabile dei
depositi) al valore degli Impieghi di medio/lungo periodo. Anche in questo caso, l’aumento
dell’indicatore fra il 2013 ed il 2012 è da ricollegarsi alla diminuzione del rapporto impieghi/depositi. Il
rispetto dei livelli minimi previsti dal Comitato di Basilea (nella misura di un indicatore non inferiore
all’unità) è previsto a partire dal 1° gennaio 2019.
Occorre precisare che Banca d’Italia ha introdotto nelle nuove segnalazioni di vigilanza che
decorreranno dalla data del 31/03/2014 – le prime delle quali andranno prodotte entro il 30/06/2014 –
le informazioni circa gli indicatori sopradescritti. Pertanto i dati ottenuti utilizzando le metodologie di
calcolo adottate dai sistemi ALM di cui si avvale la Banca (Cassa Centrale Banca e ICCREA Banca)
andranno valutati ed eventualmente anche rivisti in base a quanto disposto dalle specifiche tecniche di
segnalazione previste dalla normativa di Banca d’Italia.
Il funding liquidity risk è il rischio che la Banca possa non essere in grado di gestire con efficienza
qualsiasi deflusso atteso o inatteso di cassa. Al 31/12/2013 l’Emittente deteneva un ammont are di APM
più che sufficiente a garantire la copertura di deflussi attesi o inattesi, come risulta dall’indicatore LCR ,
superiore al requisito minimo previsto dalla normativa.
Il market liquidity risk è il rischio che la Banca possa subire perdite in conseguenza della dismissione
forzata di attivi o che non sia in grado di liquidare tali posizioni; questa situazione può essere causata
da fattori endogeni o esogeni. A tale riguardo si precisa che le riserve di liquidità (APM) detenute
dall’Emittente sono di elevata qualità. Infatti la maggior parte dei titoli liberi in portafoglio di proprietà è
costituito da titoli di Stato e gli impieghi sull’interbancario risultano avere una scadenza media entro
l’anno e in buona parte a vista. Inoltre l’Emittente, nella policy interna di liquidità, ha adottato una
forma di “ back up liquidity ” costituita da riserve di liquidità aggiuntive, che non rientrano nel computo
delle ordinarie riserve le quali fanno fronte alle ipotesi di deflussi ordinari attesi ed inattesi.
A dicembre 2013 risultava in essere un solo finanziamento erogato dalla BCE per euro 96 milioni, con
scadenza 26/02/2015, mentre l’ammontare delle attività non vincolate a disposizione della Banca (APM)
era pari ad euro 181,38 milioni.
16
Tabella 9.1: Esposizione del portafoglio dell’Emittente nei confronti di debitori sovrani
Titoli emessi da Governi
centrali
31/12/2013
31/12/2012
differenza
variaz %
Paese emittente
Italia
Italia
Rating Moody's
Baa2
Baa2
Valore nominale
629.618.000
223.671.000
405.947.000
181,49%
Valore di bilancio
636.417.912
221.762.212
414.655.700
186,98%
Fair value
636.417.912
221.762.212
414.655.700
186,98%
Classe di appartenenza
AFS (*)
AFS (*)
Incidenza su attività finanziarie
88,14%
47,96%
0
0
di cui strutturati
Titoli emessi da Governi
centrali
31/12/2013
31/12/2012
differenza
variaz %
Paese emittente
Italia
Rating Moody's
Baa2
Baa2
Valore nominale
0
152.500.000
-152.500.000
-100%
Valore di bilancio
0
152.814.264
152.814.264
-100%
Fair value
0
152.814.264
152.814.264
-100%
HTM (**)
HTM (**)
0%
33,05%
0
0
Classe di appartenenza
Incidenza su attività finanziarie
di cui strutturati
Italia
Relativamente ai titoli emessi da Enti governativi, a dicembre 2013 risultava iscritto nel portafoglio di
proprietà un’obbligazione emessa dalla Cassa Depositi e Prestiti, come sotto riportata:
Titoli emessi da Enti
governativi
31/12/2013
31/12/2012
differenza
variaz %
Paese emittente
Italia
Italia
Rating Moody's
Baa2
Baa2
Valore nominale
600.000
0
600.000
100%
Valore di bilancio
635.728
0
635.728
100%
643.245
0
643.245
100%
L&R(***)
L&R(***)
Fair value
Classe di appartenenza
Incidenza su attività finanziarie
0,09%
0%
0
di cui strutturati
0
(*) Afs: Available for sale. Attività finanziarie destinate alla vendita
(**) Htm: Held to maturity. Attività finanziarire detenute sino alla scadenza
(***) L&R: Loans and Receivables Crediti e finanziamenti a costo ammortizzato.
Tabella 9.2: Finanziamenti verso i Governi centrali
(dati in migliaia di euro)
Finanziamenti verso lo Stato
italiano (A)
Totale crediti lordi verso clientela
(B)
Incidenza % (A)/(B)
31/12/2013
31/12/2012
636.418
374.576
1.639.048
1.700.849
38,8%
22,0%
differenza
variaz %
261.842
69,90%
-61.801
-3,63%
17
Tabella 9.3: Esposizione ai rischi di mercato
Indicatori (dati in migliaia di euro)
Var portafoglio di negoziazione
Var portafoglio bancario, di cui:
- Market risk
- Rischio emittente
- Rischio inflazione
31/12/2013
11
7.140
7.349
180
382
Fonte: Cassa Centrale Banca
Relativamente al suo attivo finanziario, per quanto concerne il rischio di mercato, la Banca dispone di un
indicatore statistico per la valutazione del rischio (VAR) solo per il 31 dicembre 2013. La tabella riporta
in valore assoluto il valore del VAR a fine 2013 relativamente ai portafogli di negoziazione (trading
book) e al portafoglio bancario (banking book), quest’ultimo scomposto nelle componenti di rischio di
mercato, rischio emittente e rischio inflazione.
Per quanto riguarda invece il rischio di cambio, l’Emittente non presenta esposizioni a riguardo.
18
4 INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
4.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente
Emil Banca – Credito Cooperativo – Società Cooperativa è la nuova denominazione dell’emittente dopo la
fusione per concentrazione delle due banche di credito cooperativo con sede a Bologna, rispettivamente
denominate Emil Banca e Credibo. La Banca opera con 48 filiali dislocate su un territorio di competenza che
si estende tra le province di Bologna, Modena e Ferrara Emil Banca ed ha alle spalle l’esperienza più che
secolare di 13 Casse Rurali ed Artigiane da cui ha avuto origine attraverso varie operazioni di fusione che
si seguito si elencano:
1973 La Cassa Rurale di depositi e prestiti di Argelato e la Cassa Rurale ed Artigiana di San Marino di
Bentivoglio si fondono: nasce la Cassa Rurale ed Artigiana di Argelato e Bentivoglio e nasce la Cassa Rurale
e Artigiana di Molinella dalla fusione tra la Cassa Rurale e Prestiti di Molinella e Marmorta e la Cassa Rurale
Artigiana di San Martino in Argine.
1978 Dalla fusione tra Cassa Rurale ed Artigiana di Molinella e la Cassa Rurale ed Artigiana di Baricella
Nasce la Cassa Rurale e Artigiana di Molinella e della Pianura Bolognese.
1993 Dalla fusione tra la Cassa Rurale ed Artigiana di Monzuno e la Cassa Rurale ed Artigiana di Loiano (ex
Barbarolo) nasce la Banca di Credito Cooperativo dell'Appennino Bolognese
1994 Viene costituita la Banca di Modena – Credito Cooperativo.
1995 Dalla fusione tra la Cassa Rurale ed Artigiana di Argelato e Bentivoglio e la Cassa Rurale ed Artigiana
di Borgo Panigale, da cui nasce la Cassa Rurale di Argelato e Bologna.
1996 Dalla incorporazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Sala Bolognese da parte delle Cassa Rura le di
Argelato e Bologna viene costituita la Cassa Rurale di Argelato, Bologna e Sala Bolognese.
1997 Dalla fusione della La Cassa Rurale ed Artigiana di Molinella e della Pianura Bolognese e la Cassa
Rurale ed Artigiana di San Sisto nasce il Credito Cooperativo Bolognese – Credibo.
1999 La Cassa Rurale di Argelato Bologna e Sala Bolognese cambia nome e diventa Emil Banca - Credito
Cooperativo.
2000 Emil Banca - Credito Cooperativo e Banca di Credito Cooperativo dell'Appennino Bolognese si
aggregano mantenendo il nome Emil Banca Credito Cooperativo – Bologna.
2001 Dall’aggregazione della Banca di Credito Cooperativo di Minerbio e il Credito Cooperativo Bolognese
viene costituita una nuova realtà che conserva il nome Credito Cooperativo Bolognese – Credibo.
2002 Incorporazione della Banca di Credito Cooperativo Banca di Modena in Emil Banca - Credito
Cooperativo. La Sede Amministrativa e la Direzione Generale di Emil Banca vengono trasferite da Argelato a
Bologna, in via Mazzini.
2008 Fusione tra Emil Banca - Credito Cooperativo – Bologna e il Credito Cooperativo Bolognese – Credibo,
da cui nasce Emil Banca – Credito Cooperativo – Società Cooperativa.
4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente
La denominazione legale e commerciale dell'Emittente è Emil Banca - Credito Cooperativo – Società
Cooperativa. La Banca emittente è una società cooperativa.
4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione
Emil Banca - Credito Cooperativo – Società Cooperativa è iscritta al Registro delle Imprese di Bologna REA
475283 ed è iscritta all’albo delle banche; codice Abi 07072. L’Emittente è altresì iscritto all’Albo delle
Società Cooperative ex. art. 2512 cod. civ. e D.M. 23 giugno 2004.
4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente, ad eccezione del caso in cui la
durata sia indeterminata
Emil Banca - Credito Cooperativo è una Società Cooperativa costituita per atto del Notaio Iacopo Bersani,
del 14 novembre 2008 repertorio n.ro 35.669, fascicolo n.ro 7.117 e ha durata fino al 31/12/ 2100.
Lo Statuto all'art. 5 fissa la durata della società al 31 dicembre 2100 e potrà essere prorogata una o più
volte con delibera dell’assemblea straordinaria.
19
4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera,
paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale
Emil Banca - Credito Cooperativo è una società cooperativa costituita in Italia - Bologna - e regolata e
operante in base al diritto italiano.
L’Emittente ha sede legale in Via G. Mazzini 152, 40138 Bologna (Bo) telefono 051396911 e opera e
svolge la sua attività nel territorio di competenza secondo quanto espressamente previsto nello Statuto
all’art. 3. (sito internet: www.emilbanca.it - indirizzo di posta: [email protected])
4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente
rilevante per la valutazione della sua solvibilità
Non si sono verificati fatti recenti nella vita dell’Emittente che risultino sostanzialmente rilevanti per la
valutazione della sua solvibilità.
20
5 PANORAMICA DELLE ATTIVITA’
5.1 Principali attività
5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle
principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati
La Banca ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa
può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e
finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento
dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza.
Le principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati sono:
RACCOLTA DEL RISPARMIO:
- conti correnti
- depositi a risparmio
- obbligazioni di propria
emissione
ESERCIZIO DEL CREDITO:
- crediti alle imprese a breve,
medio e lungo termine
- crediti ipotecari a lungo
termine ai privati
- crediti personali
SERVIZI DI INVESTIMENTO:
- negoziazione in conto proprio
- collocamento di strumenti
finanziari
- ricezione e trasmissione degli
ordini
- consulenza in materia di servizi
di investimento
- distribuzione di prodotti
finanziari di matrice assicurativa
SERVIZI ACCESSORI:
- custodia e amministrazione
degli strumenti finanziari
ALTRI SERVIZI:
- distribuzione di prodotti
assicurativi (ramo vita e ramo
danni) ad esclusione di quelli
Finanziari - distribuzione carte di
credito
- rilascio carte di debito
- servizi di incasso e pagamenti
domestici e transfrontalieri per
privati ed imprese
- servizi di internet banking per
privati ed imprese
- ATM (Automated Teller
Machine) per operazioni 24/24 e
7/7 (prelievo di contante,
informazioni sul conto,
ricariche telefoniche)
- POS (Point Of Sale) per
effettuare pagamenti di beni o
servizi presso il fornitore
utilizzando carte di pagamento
5.1.2 Principali mercati
L’attività di Emil Banca è rivolta prevalentemente ai soci e/o ai residenti nella zona di competenza
territoriale in ragione di quanto previsto nelle disposizioni di vigilanza e nello Statuto Sociale.
I principali mercati cui Emil Banca - Credito Cooperativo – Società Cooperativa si rivolge sono:
 il mercato Retail, che si identifica con le famiglie consumatrici, i professionisti, i lavoratori
autonomi, ecc;
 il mercato Corporate, che s'identifica prevalentemente con le piccole e medie imprese, che
caratterizzano in prevalenza il tessuto economico del territorio in cui la Banca opera;
 gli Enti Pubblici e le Scuole, per la gestione delle tesorerie.
La zona di competenza territoriale comprende la provincia di Bologna, ove la B anca ha la sede legale, la
provincia di Modena e la provincia di Ferrara; nei comuni dove la Banca ha una propria filiale e nei
comuni ad essi contigui.
Emil Banca - Credito Cooperativo S.C. conta complessivamente 48 filiali alla data del 31 Dicembre 2013
e presenta n. 457 dipendenti alla data del presente Documento.
21
5.1.3 La base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente nel documento di
registrazione riguardo alla sua posizione concorrenziale
La fonte istituzionale da cui proviene ogni indicazione circa il rapporto tra la propria rete commerciale e
quella degli altri Istituti nell’ambito dei comuni di insediamento è la Federazione Regionale delle BCC
dell’Emilia Romagna che si avvale della collaborazione della società Prometeia.
6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1 Descrizione dell’eventuale gruppo bancario
L’Emittente non appartiene ad un gruppo ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 385/93.
6.2 Dipendenza da altri soggetti all’interno del gruppo
L’Emittente, in quanto non appartenente ad alcun gruppo bancario, non dipende da altri soggetti e gode
di piena autonomia gestionale.
7 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1 Cambiamenti negativi sostanziali dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a
revisione pubblicato
Rispetto alla chiusura del Bilancio 2013, nella prima frazione del 2014 non sono emersi elementi
negativi di particolare significato. Si segnala nel primo trimestre 2014 l’incremento delle sofferenze pari ad
euro 32,157 milioni alla luce delle valutazioni non ancora definitive emerse nel corso dell’ispezione periodica
effettuata dall’Istituto di Vigilanza. Le rettifiche di valore sui crediti sono aumentate nel medesimo trimestre
di euro 13,1 milioni, pari al 41% delle nuove sofferenze. Complessivamente, in virtù dei trasferimenti, nuovi
ingressi ed estinzioni, le partite deteriorate al 31/03/2014 segnano un aumento meno che proporzionale, pari
a euro 28,395 milioni. Il livello di copertura delle sofferenze, che al 31/12/2013 si era ridotto al 35,6%, si
attesta al 31/03/2014 al 36,6%.
La percentuale di copertura dei crediti deteriorati per il 2014 sarà ancora influenzata dall’operazione di
stralcio di euro 42 milioni effettuata nel 2013 su posizioni coperte quasi integralmente; infatti tale operazione
ha ridotto matematicamente il livello medio degli accantonamenti.
7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che
potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive
dell'Emittente almeno per l' esercizio in corso
Al momento della redazione del presente Documento di Registrazione l’Emittente attesta che non sono
note informazioni rilevanti su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti che potrebbero
ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente stesso, almeno per
l’esercizio in corso.
8 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
Nel presente Documento di Registrazione, con riferimento al punto 8 dell’allegato XI del Regolamento
2004/809/CE, l’Emittente non fornisce alcuna previsione o stima degli utili.
22
9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E
DI VIGILANZA
9.1 Informazioni sugli organi dell’Emittente
Di seguito sono indicati i nomi dei membri eletti a Componenti il Consiglio di Amministrazione di Emil
Banca e i membri eletti a Componenti il Collegio Sindacale dalla Assemblea dei Soci tenutasi in data 27
aprile 2014.
Il mandato ad essi conferito ha validità tre anni, a decorrere dall’iscrizione del registro delle imprese
della delibera dell’assemblea ordinaria avvenuta in data 27 aprile 2014.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
I componenti del Consiglio di Amministrazione in carica alla data del presente Documento di
Registrazione e l’elenco delle principali attività da essi esercitate al di fuori dell’Emittente stesso, ove
significative avuto riguardo all’Emittente, sono indicate nella seguente tabella:
COGNOME NOME
CARICA RICOPERTA
IN BCC
CARICA RICOPERTA PRESSO ALTRE
SOCIETÀ
MAGAGNI Ing. GIULIO
Presidente
in carica dal 24/11/2008
MASSA Avv. GRAZIANO
Vice Presidente
in carica dal 24/11/2008
BASCHIERI VINCENZO
Amministratore
in carica dal 24/11/2008
Presidente Consiglio di Amministrazione in:
- COOPERATIVA EDILIZIA LA MONTANARA
SOC.COOP. A R.L.
- CONSORZIO PROVINCIALE COOPERATIVE DI
ABITAZIONE - CO.PRO.C.A. SOC.COOP.A R.L
BOTTONI CRISTINA
Amministratore
In carica dal 24/11/2008
Presidente Consiglio di Amministrazione in
Amministratore
in carica dal 24/11/2008
Presidente del Collegio Sindacale in:
COCCHI ENEA
Componente Consiglio Nazionale Federasse
Componente Comitato Esecutivo Federasse
Presidente ICCREA Holding
Presidente Federazione BCC Emilia-Romagna
Consigliere Nazionale Confcooperative
Consigliere Regionale Confcooperative
Consigliere Fondazione Tertio Millennio
Presidente della società BCC Solutions
Componente del Consiglio ABI
Componente Comitato esecutivo ABI
- Membro della Commissione Sindacale
Nazionale
- Presidente della Commissione Sindacale
Regionale
B. &. T.A. BONIFICA TRATTAMENTI AMBIENTALI
S.R.L.
Amministratore in SPECIALTRASPORTI S.R.L.
- C.E.F.A.L. – EMILIA ROMAGNA – SOCIETA’
COOPERATIVA
- CO.ME.T.A. SOCIETA' AGRICOLA COOPERATIVA
Sindaco Effettivo in:
-
BEST UNION COMPANY S.P.A.
CANTINA SOCIALE DI ARGELATO S.C.A.
FAAC - S.P.A.
CEDECRA INFORMATICA BANCARIA. S.R.L.
O.M.P. - OFFICINE MAZZOCCO PAGNONI S.R.L.
SADA S.R.L.
Sindaco Supplente in:
- SELEMODA S.R.L.
23
-
I.L.S.A. S.P.A.
PLASTICFIBRE – S.P.A.
SPRINT GAS - S.P.A.
G.P. S.R.L.
ASSOCIAZIONE PRODUTTORI PATATE SOCIETA' AGRICOLA COOPERATIVA
- ANB BIOGAS SOCIETA' COOPERATIVA
AGRICOLA
- SOGIB - S.P.A.
Revisore Unico in:
- LA.C.ME. LAVORATORI CRISTIANI MEDICINESI
SOCIETA' AGRICOLA COOPER ATIVA
- SOC. COOPERATIVA AGRICOLA CASTELLINA DI
SAN PIETRO IN CASALE A R.L.
Revisore dei Conti in MOTTA & BOSCO SOCIETA'
AGRICOLA COOPERATIVA
Curatore Fallimentare in:
FANTONI MIRCO
Amministratore
in carica dal 24/11/2008
CAPELLI IVONNE
Amministratore
in carica dal 28/04/2014
Amministratore
in carica dal 28/04/2014
DE SCRILLI CELSO LUIGI
- EMMECI S.R.L.
- HEAD LINE DI CANTELLI GIAN PAOLO
- NUOVA FIMA IMBALLAGGI S.R.L.
- EDILE RINALDI S.R.L.
- IN COMPAGNIA DI SILVERIO S.R.L.
- QUARTIERE
LATINO
DI
CAPESTRO
ALESSANDRO & C. S.A.S.
- GIARDINI VERDI - S.R.L.
- S.I.RI.O S.R.L.
Amministratore e Socio Unico in DUE PONTI
S.R.L.
Amministratore in SANT'ANNA S.R.L.
Liquidatore in PALAZZO GRAZIOLI S.R.L.
Amministratore in VILLA GIULIA S.R.L.
Socio in IMMOBILIARE MAGENTA DI DE SCRILLI
CELSO LUIGI & C. S.N.C.
Presidente Consiglio di Amministrazione in
- BOLOGNA WELCOME S.R.L.
Amministratore in:
- CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA,
ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BOLOGNA
- CEDASCOM S.P.A.
- BOLOGNA CONGRESSI S.P.A.
- SOCIETA’ AGRICOLA BARATTINO S.N.C. DI
CAPPELLI CLELIA E C.
- CAF IMPRESE ASCOM BOLOGNA E PROVINCIA
S.R.L.
- EMILIA ROMAGNA INCOMING S.R.L.
- FORMAT SISTEMA FORMAZIONE TURISMO
SOCIETA’ CONSORTILE A RESPONSABILITA’
LIMITATA
Amministratore dimissionario in
PASQUALI FABRIZIO
Amministratore
- CTC – CENTRO DI FORMAZIONE MANAGERIALE
E GESTIONE D’IMPRESA DELLA CCIAA BOLOGNA
Socio e Direttore Tecnico in: PASQUALI GEOM.
24
in carica dal 24/11/2008
SPROCATI UGO
Amministratore
in carica dal 24/11/2008
ZAMPINI ASSUERO
Amministratore
in carica dal 24/11/2008
FERDINANDO S.A.S. DI FERDINANDO PASQUALI
E C.
Socio in FA-GI DI PASQUALI FERDINANDO & C.
S.A.S.
Socio e Amministratore in SOCIETA' AGRICOLA
A.I. AGRICOLTORI IN ERBA - SOCIETA' SEMPLICE
Presidente Consiglio di Amministrazione in
S.A.F. MACERATA S.R.L.
Vice Presidente Consiglio di Amministrazione in
SIBILLA - SOCIETA' CONSORTILE A
RESPONSABILITA' LIMITATA
Amministratore in IMPRESA VERDE MARCHE
S.R.L.
Titolare Ditta Individuale in ZAMPINI ASSUERO
COLLEGIO SINDACALE
In data 30/07/2013 il Consiglio di Amministrazione ha accettato le dimissioni del Dr. Riccardo Pescini
(Presidente del Collegio Sindacale). Sulla base dello Statuto vigente le funzioni di Presidente sono state
assunte dal Dr. Gian Paolo Galletti, sindaco effettivo più anziano.
Nell'assemblea dei soci del 27/04/2014, il Dr. Galletti è stato eletto Presidente del Collegio Sindacale.
I componenti del Collegio Sindacale e Sindaci Supplenti, in carica alla data del Documento di
Registrazione e l’elenco delle principali attività da essi esercitate al di fuori dell’Emittente stesso, ove
significative avuto riguardo all’Emittente, sono indicati nella seguente tabella :
COGNOME NOME
GALLETTI GIAN PAOLO
CARICA
RICOPERTA IN
BCC
Presidente
in carica dal
24/11/2008
CARICA RICOPERTA PRESSO ALTRE
SOCIETÀ
Presidente del Collegio Sindacale in:
- B. GROUP S.P.A
- CONTROLLI S.P.A.
- COOPERFIDI ITALIA - SOCIETA' COOPERATIVA
DI GARANZIA COLLETTIVA DEI FIDI
- IS.CO S.R.L.
- SCOUTING S.P.A.
- ANB BIOGAS SOC.COOP.AGRICOLA S.P.A.
Sindaco Effettivo in:
- A & C S.P.A.
- A.C.M.A. S.P.A.
- BETA SOCIETA' ITALIANA PER LA RICERCA E LA
SPERIMENTAZIONE IN BIETICOLTURA S.C. A
R.L.
- C.I.M.A. COSTRUZIONI ITALIANE MACCHINE
ATTREZZI S.P.A.
- CO.ME.SA.- COSTRUZIONI MECCANICHE
SALICETO S.R.L.
- CO.ME.SCA. COSTRUZIONI MECCANICHE
SCARPERIA S.R.L.
- COESIA S.P.A.
- FORGIA RAPIDA S.R.L.
- G.D. S.P.A.
- G.D INDUSTRIE S.R.L.
- GDM S.P.A.
- MONTALE 164 S.P.A.
25
- NOMISMA SOCIETA' DI STUDI ECONOMICI
S.P.A.
- RODA METALLI S.R.L.
- SASIB S.P.A.
- SIRIO S.P.A.
- SOCIETA' AGRICOLA SAN MATTEO BIOGAS
S.R.L.
- SPIRALE S.R.L.
- EMILPRESS GROUP - S.R.L.
- MECCANICA BRINI S.R.L.
- VIDEOWORKS S.P.A.
Sindaco Supplente in:
- O.R.I.C.- ORGANIZZAZIONE ROVERI
INDUSTRIALE COMMERCIALE - S.P.A.
- SEGRETA S.R.L.
- CO.PRO.B. SOC. COOP. AGRICOLA
- FONDO MUTUALISTICO PER LA PROMOZIONE
E LO SVILUPPO DELLA COOPERAZ IONE S.P.A.
- GIRONI FRANCESCO & C. S.P.A.
Amministratore e Socio in GIAN SOCIETA'
SEMPLICE
Socio in SO.IN.CO S.A.S. DI GIAN PAOLO
GALLETTI & C.
Socio di Opera in ARMONIA SOCIETA' SEMPLICE
Revisore dei Conti in NE NOMISMA ENERGIA
S.R.L.
GOTTARDI MASSIMILIANO
Sindaco Effettivo
in carica dal
24/11/2008
Presidente del Collegio Sindacale in:
- COLOPLAST S.P.A.
- COPERAUDIT SOCIETA' FIDUCIARIA E DI
REVISIONE S.P.A.
- REALSTAR S.R.L.
- TECNOSERVICE BOLOGNESE - T.S.B. S.P.A.
- UNION S.P.A.
Sindaco Effettivo in:
-
CAVE MISA S.R.L.
F.M.B. FABBRICA MACCHINE BOLOGNA S.P.A.
F.X.T. FAVA-INOXTECNICA S.P.A.
FIRBIMATIC S.P.A.
IMMOBILIARE DEI MATTIOLI S.R.L.
IMMOBILIARE PIAZZA MINGHETTI S.P.A.
- SIMONI CAVE S.R.L.
- PER. ED. FERRUCCIO FRASCARI S.R.L.
- IMMOBILIARE ELCE – S.P.A.
Sindaco Supplente in:
- EAGLE S.P.A.
- GALOTTI S.P.A.
- FEDERAZIONE DELLE BCC EMILIA ROMAGNA
S.C.
- G F MANUFACTURING S.R.L
- LEXUS S.R.L.
ZARRI ORESTE
Sindaco Effettivo
Liquidatore in:
- UNICOPER TURIST – S.C. A R.L.
Socio in:
26
in carica dal
28/04/2014
MOLINARI MAURO
Sindaco Supplente
UGUCCIONI MARCO
Sindaco Supplente
- TRM S.R.L.
- STUDIO COMMERCIALE ASSOCIATO MONARI
ZARRI
Amministratore Unico in APOTEMA S.R.L.
Revisore Unico in U.S. ALTEDO
SPORT&CULTURA
Revisore in ASSOCIAZIONE NAZIONALE
CARABINIERI Sez. di Castenaso
Presidente del Collegio Sindacale e Revisore dei
Conti in CISA 2000 S.R.L.
Sindaco Effettivo e Revisore dei Conti in:
-
STEFAUTO S.P.A.
TELE RENT S.R.L.
TVT TELEITALIA S.R.L.
WINN V & CO COMUNICATION S.R.L.
Amministratore in:
- A.R.S. 1 – ART RESEARCH SCIENCE S.R.L.
- MARINA BLU S.P.A.
- TELEPADOVA S.P.A.
ORGANO DI DIREZIONE
I componenti dell’Organo di Direzione in carica alla data del Documento di Registrazione e l’elenco delle
principali attività da essi esercitate al di fuori dell’Emittente stesso, ove significative avuto riguardo
all’Emittente, sono indicati nella seguente tabella:
NOME COGNOME
CARICA RICOPERTA
IN BCC
CARICA RICOPERTA PRESSO ALTRE
SOCIETÀ
Amministratore in:
DANIELE RAVAGLIA
- CIBA Brokers S.P.A.
- ISTITUTO PETRONIANO DI STUDI SOCIALI
EMILIA ROMAGNA
DIRETTORE GENERALE - CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA,
ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BOLOGNA
Componente Comitato Tecnico Emilia Venture
– MP Venture
GIANLUCA PAVAN
VICE DIRETTORE
VICARIO
Amministratore in FRAER LEASING S.P.A.
I membri del Consiglio di Amministrazione, dell’Organo di Direzione e dell’Organo di Controllo sono
tutti domiciliati per la carica presso la sede legale di Emil Banca, in Bolog na, Via G. Mazzini, 152.
Tutti i membri del Consiglio d’Amministrazione e del Collegio Sindacale risultano in possesso dei
requisiti di professionalità e di onorabilità previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari; i
Componenti del Collegio sindacale sono regolarmente iscritti nel registro dei revisori contabili istituito
presso il Ministero della Giustizia.
9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza
La disciplina delle operazioni in conflitto di interesse con parti correlate contenuta nel Titolo V, Capitolo 5 della Circolare 263 del 2006 - 9° aggiornamento, emessa dalla Banca d'Italia, contiene disposizioni di
Vigilanza per le banche, alle quali l’Emittente si è totalmente allineato. La BCC si è dotata di una policy di
presidio e gestione del conflitto di interessi tra le attività della banca e gli esponenti dell'amministrazione,
direzione e vigilanza della banca stessa.
Allo scopo di assicurare un presidio costante di tale problematica la Banca ha formalizzato adeguate
procedure deliberative in tema di attività di rischio a favore dei propri esponenti apicali o di persone e
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soggetti giuridici ad essi collegati. Come disposto dalla normativa, sono stati censiti i rapporti diretti e
correlati che possono generare conflitto di interesse a nome di amministratori sindaci e dirigenti della banca,
i quali vengono semestralmente aggiornati. A questi si applicano le procedure di cui sopra.
Al 31/12/2013 il totale delle esposizioni in essere riconducibili ad amministratori, sindaci e dirigenti - a norma
delle disposizioni vigenti - ammonta ad euro 980 mila come risulta nella Nota Integrativa al bilancio
31/12/2013, Parte H - sezione 2.
10 PRINCIPALI AZIONISTI
10.1 Azioni di controllo
Non esistono partecipazioni di controllo. Ogni socio è titolare di un voto, qualunque sia il numero delle
azioni ad esso intestate. Alla data del 31/12/2013 il numero totale di soci ammonta a 22.323 e il
capitale sociale ad euro 55.077.674,80.
Alla data del 31/12/2013 il numero delle azioni è pari a 2.133.140 il cui valore nominale unitario è euro
25,82.
10.2 Eventuali accordi noti all'Emittente, dalla cui attuazione possa scaturire ad una
data successiva, una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente
Non si è a conoscenza di accordi della cui attestazione possa scaturire, ad una data successiva, una
variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente.
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11 INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE
ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE
FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE
DELL'EMITTENTE
11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Le informazioni finanziarie e i commenti dei risultati economici e patrimoniali relativi agli esercizi 201 3 e
2012 dell’Emittente sono fornite nei Bilanci incorporati mediante riferimento al presente Documento di
Registrazione e messi a disposizione del pubblico per la consultazione presso la Sede legale
dell’Emittente in Via Mazzini 152 – 40138 Bologna, nonché pubblicati sul sito internet dell’Emittente
www.emilbanca.it
Si riassumono nella tabella seguente i riferimenti dei principali documenti contenuti nei Bilanci
d’Esercizio degli ultimi due anni redatti secondo i criteri IAS/IFRS.
Informazioni finanziarie
Relazione degli Amministratori
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Stato Patrimoniale
Conto Economico
Nota Integrativa
Bilancio
al 31.12.2012
Bilancio
al 31.12.2013
Pag. 5
Pag. 55
Pag. 59
Pag. 50
Pag. 51
Pag. 63
Pag. 5
Pag. 61
Pag. 65
Pag. 56
Pag. 57
Pag. 69
11.2 Bilanci
La Banca, in quanto non appartenente ad alcun gruppo bancario, non redige bilancio consolidato,
pertanto redige unicamente un bilancio individuale. Il bilancio di esercizio dell’Emittente per gli esercizi
2013 e 2012 sono incorporati mediante riferimento al presente Documento di Registrazione.
11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi
passati sono state sottoposte a revisione
Le informazioni finanziarie relative agli esercizi 2012 e 2013 sono state sottoposte a revisione contabile
dalla società Baker Tilly Revisa S.p.A.; detta società di revisione ha sede legale in Bologna via Guido
Reni 2/2.
Le relazioni della società di revisione sono incluse nei relativi bilanci messi a disposizione del pubblico
come indicato nel successivo capitolo 14 “Documenti accessibili al pubblico”, cui si rinvia, e sono
incorporate mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione.
La società Baker Tilly Revisa S.p.A. ha espresso un giudizio senza rilievi con apposite relazioni per il
bilancio individuale dell’Emittente relativo all’esercizio 2013 e all’esercizio 2012.
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione
I dati utilizzati nel presente Documento di Registrazione derivano dai bilanci di esercizio sottoposti a
revisione.
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11.3.3 Dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione che non sono stati
estratti dai bilanci dell’Emittente sottoposti a revisione
I dati relativi alla qualità degli impieghi del primo trimestre 2014, riportati al paragrafo 7.1 , sono stati
tratti dalla Situazione Patrimoniale Trimestrale al 31/03/2014 asseverati dal Con siglio di
Amministrazione. Tali dati non sono stati sottoposti a revisione contabile.
I valori relativi agli indicatori di liquidità LCR e NSFR e dell’RWA sono stati tratti dal Resoconto ICAAP al
31/12/2013 deliberato in data 22 aprile 2014 e dal Resoconto ICAAP al 31/12/2012. Per quanto riguarda
invece il valore delle attività non vincolate a disposizione della Banca a fine 2013 (APM), esse sono state
tratte dalla reportistica del sistema ALM di Cassa Centrale Banca. I dati concernenti il VAR del
portafoglio titoli di proprietà al 31/12/2013 sono stati estratti dai report di monitoraggio delle
esposizioni forniti da Cassa Centrale Banca.
11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie
Le ultime informazioni di natura finanziaria risalgono alla data del 31 marzo 2014.
11.5 Informazioni finanziarie infrannuali
La Banca redige, ai sensi dell’articolo 2409 bis c.c., una situazione semestrale sottoposta a revisione
limitatamente ai fini del calcolo dei “Fondi Propri” (Patrimonio di Vigilanza).
11.6 Procedimenti giudiziari e arbitrali
Risultano attualmente pendenti alcune vertenze giudiziali nei confronti di Emil Banca – Credito
Cooperativo Società Cooperativa. Le vertenze sono state attentamente analizzate e valutate al fine di,
ove ritenuto opportuno e necessario, effettuare accantonamenti in bilancio in misura congrua secondo
le circostanze. Pertanto, la Banca ritiene che gli specifici accantonamenti operati, ammontanti
complessivamente, al 31/12/2013 ad euro 573.730, siano adeguati a coprire il rischio di soccombenza di
alcune cause pendenti. A fronte del rischio di controversie derivanti da eventuali contestazioni su
interessi addebitati relative a specifiche operazioni di finanziamento, sono stati creati fondi
supplementari pari ad euro 1.040.000. Alla data di redazione del presente Documento, si segnala che
risultano utilizzati fondi per complessivi euro 358.266.
Si ritiene che i procedimenti amministrativi, giudiziari o arbitrali pendenti non possono avere
ripercussioni significative sulla situazione finanziaria o sulla redditività dell’Emittente.
Si segnala che dal 12/11/2013 al 31/03/2014 la Banca è stata sottoposta a ispezione periodica da parte
della Banca d’Italia. In sede ispettiva sono state accertate maggiori sofferenze per 40 milioni che la
Banca ha recepito per 32,157 milioni, già nel primo trimestre 2014 (come da paragrafo 7.1). Alla data di
redazione del presente Documento di Registrazione non si hanno notizie sulle decisioni conclusive
assunte dall’Organo di Vigilanza.
11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente
Emil Banca - Credito Cooperativo Società Cooperativa attesta che, dalla chiusura dell’ultimo bilancio di
esercizio al 31 dicembre 2013, per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottopost e a
revisione, non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale
dell’Emittente.
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12 CONTRATTI IMPORTANTI
Emil Banca – Credito Cooperativo Società Cooperativa non ha in essere contratti al di fuori del normale
svolgimento dell’attività che abbiano comportato, o possano comportare per l’Emittente un’obbligazione
o un diritto tale da influire in misura rilevante sulla sua capacità di adempiere alle obbligazioni nei
confronti dei possessori degli strumenti finanziari che intende emettere.
13 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI
DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI
13.1 Relazione e pareri di esperti
Il presente Documento di Registrazione non contiene alcuna relazione e/o parere rilasciati da un terzo
ad eccezione delle relazioni effettuate dalla Società di Revisione. Le relazioni sono state redatte su
richiesta dell’Emittente e sono incluse mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione.
13.2 Informazioni provenienti da terzi
Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni proveniente da terzi, fatta eccezione
per alcuni indicatori di rischiosità creditizia medi di sistema presenti a titolo comparativo nel Paragrafo
3.2, che sono stati riprodotti dai Rapporti sulla Stabilità Finanziaria n.1 – maggio 2014 e n.5 – aprile
2013 di Banca d’Italia.
14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Per tutta la durata di validità del presente Documento di Registrazione, possono essere consultati
gratuitamente presso la sede legale dell’Emittente i seguenti documenti in formato cartaceo:
-
Atto costitutivo;
Statuto vigente;
il bilancio di esercizio 2012 comprensivo della relazione della società di revisione;
il bilancio di esercizio 2013 comprensivo della relazione della società di revisione;
La documentazione di cui sopra può essere consultata oltre che presso la Sede, presso tutte le Filiali
dell’Istituto e sul sito internet www.emilbanca.it.
Si invitano i potenziali investitori a leggere la documentazione a disposizione del pubblico e quella inclusa
mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione al fine di ottenere maggiori informazioni in
merito alle condizioni economico-finanziarie e all'attività dell’Emittente.
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