Direzione Comunicazione - Settore Informazione Edizione a cura di: Piera Savina, Lucia Lucarelli, Loredana Russo Ufficio Stampa: Via Alfieri, 15 - 10121 Torino - Tel 011 5757 252 [email protected] Grafica: Carlo Gaffoglio Stampa: Centro Stampa 11 febbraio 2015 N. 41 Oggi Ore 9.30 - Visita Scuola Media Dante Alighieri di Torino Ore 10.00 - Riunione VI Commissione (Cultura) Ore 10.30 - Presentazione del libro "Giù le mani dalle donne-Voci dal carcere" Ore 11.30 - Audizione VI Commissione (Cultura) Ore 12.30 - Riunione Conferenza Capigruppo Ore 14.00 - Riunione del gruppo lavoro Criticità dei modelli assistenziali a favore di soggetti non autosufficienti Ore 14.00 - Convocazione plenaria del Consiglio delle Autonomie locali Ore 17.00 - Biblioteca: conferenza su "Gli economisti e la guerra" INDICE Rassegna TV - Rassegna Radio-TV pag. 1 11/02/2015 Rassegna Tv del 10 febbraio Regione Piemonte - La Repubblica (TO) pag. 5 11/02/2015 Chiamparino prepara la "fase 2" della Regione. Si parte da un seminario Affari Istituzionali - ANSA 10/02/2015 14:35:00 Immigrazione: Morcone, regioni nord rispettino impegni - Su accoglienza nessuno può sottrarsi per motivi elettorali - ANSA 10/02/2015 21:21:00 ANSA-FOCUS/ Immigrazione: Viminale contro le regioni del Nord - Morcone, rispettare impegni su accoglienza. Lombardia, arrogante - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:02:00 Immigrazione: Cerutti, nessuno jihadista al Cie,ma va chiuso - Assessore Piemonte visita struttura Torino - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 21:15:00 Immigrazione: assessore Piemonte, sempre dato disponibilità - (v. "Immigrazione: Morcone, Regioni nord ..." delle 14,35) - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 29 11/02/2015 Porte girevoli nella politica - Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 35 11/02/2015 Legge regionale proposta dai Lions Vco - Il Giornale del Piemonte pag. 3 11/02/2015 Terre alte, il lavoro delle Unioni montane di Comuni prosegue - Il Mercoledi (TO) pag. 3 11/02/2015 Il sindaco scrive alla Regione «fondi per le aree dismesse» - La Nuova Periferia pag. 9 11/02/2015 "Ci opponiamo a Mappano per salvare il polmone verde dell'area ex Borsetto" - La Nuova Provincia di Biella (BI) pag. 14 11/02/2015 Ma quanto spendiamo per gli organi istituzionali delle Regioni? Con i costi standard si risparmierebbero quasi 400 milioni all'anno! - La Repubblica (TO) pag. 4 11/02/2015 "Chiamparino non dimentichi gli uffici postali di montagna - La Stampa (BI) pag. 41 11/02/2015 Il sindaco difende l'Unione "A Brusnengo solo benefici" - L'Eco Chisone (TO) pag. 2 11/02/2015 L'Unione si inceppa, intesa in forse? Attività Produttive - ANSA 10/02/2015 11:06:00 Jobs Act: stand by pareri Camera, nodo clausola salvaguardia - Manca anche parere Regioni,possibile slitti ok su ammortizzatori - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 13:41:00 Lucchini, presidio lavoratori davanti alla Regione - Al via tavolo con commissario gruppo - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 15:51:00 Lucchini:avanti attività Condove,2 manifestazioni interesse - Regione e Fiom chiedono tavolo al Muse - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 16:15:00 Lucchini: avanti attività Condove, manifestazioni interesse - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 11/02/2015 La produzione Vertek fino al termine del 2015 - Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 11 11/02/2015 «Serve uno Statuto dei frontalieri» - Il Mercoledi (TO) pag. 14 11/02/2015 Rotosud, il M5Stelle attacca la Regione - La Stampa pag. 42 11/02/2015 Vertek, il commissario Nardi annuncia potenziali acquirenti - La Stampa (AT) pag. 35 11/02/2015 Oggi incontro in Regione - La Stampa (TO) pag. 35 11/02/2015 Cosa manca alla città internazionale - La Stampa (TO) pag. 40 11/02/2015 Torino,bene l'export "Ma non importiamo abbastanza stranieri" Cultura, Turismo e Sport - ANSA 10/02/2015 16:22:00 Giorno ricordo: Chiamparino, strumentalizzazioni non utili - "Occasione riflessione su tragedie attuali deve essere comune" - ANSA 10/02/2015 18:16:00 Giorno Ricordo: Vignale (Fi), Pd oltraggia le foibe Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 1 - ANSA 10/02/2015 19:03:00 Giorno Ricordo: Malagnino (Pd), massimo rispetto vittime - (v. 'Giorno Ricordo: Vignale (Fi), Pd oltraggia...' delle 18,16) - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 16:36:00 Giorno Ricordo: Fassino, anche memorie istriane in Polo '900 - Torino, tragedia Foibe ricordata in Consiglio comunale - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:19:00 Mostre: Don Bosco, Regione ospita rassegna iconografica - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:46:00 M'illumino di meno:Consiglio Piemonte patrocina -luce+stelle - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 19:05:00 Giorno Ricordo: Lega, foibe a scuola è conquista politica - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 21:28:00 Giorno ricordo: Viotti (Pd), difendo tutti gli oppressi+RPT - (Ripetizione con testo corretto alla 9/a riga) - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 11/02/2015 Cerimonia per non dimenticare le foibe Gancia: «Ricordiamo anche gli armeni» - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 11/02/2015 Un "Parco del Cielo" per vedere le stelle - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 11/02/2015 «Restituire ai cittadini il castello confiscato» - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 11 11/02/2015 Riforma dell'editoria per garantire il futuro a tutti i giornali liberi - Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 11 11/02/2015 «Pagheremo noi il conto salato del Giro» - Il Giornale del Piemonte pag. 3 11/02/2015 Giornata del ricordo, bufera sulle ironie del Pd - Il Mercoledi (TO) pag. 18 11/02/2015 Nuove regole per gli agriturismi - La Nuova Periferia pag. 27 11/02/2015 Mostra sotto la Mole per Don Bosco - La Repubblica (TO) pag. 4 11/02/2015 "Tagli alla cultura, meno festival e niente soldi ai privati" - La Stampa (AL) pag. 35 11/02/2015 Dalle mostre al vino I colori del Nord Ovest dal 24 su "LaS tampa" - La Stampa (TO) pag. 35 11/02/2015 Foibe, il giorno del ricordo offuscato dalle polemiche - La Stampa (TO) pag. 35 11/02/2015 Due pagine con gli eventi del Nord Ovest - L'Eco Chisone (TO) pag. 16 11/02/2015 La Regione interviene per la 40ª Tre rifugi - Libero pag. 2 11/02/2015 Il PD ride della tragedia delle foibe Edilizia Urbanistica - La Stampa (TO) pag. 36 11/02/2015 Grattacielo, Regione a processo - La Stampa (TO) pag. 36 11/02/2015 «Troppi guai, tornassi indietro non farei più quel concorso» Organismi Consultivi - Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 11 11/02/2015 Casa della Resistenza, rinnovata convenzione Sanità Socio-Assistenziale - Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 12 11/02/2015 Cinque stelle all'attacco sul Dea - Il Mercoledi (TO) pag. 7 11/02/2015 Saitta conferma i tagli all'Asl - Il Mercoledi (TO) pag. 7 11/02/2015 S. Croce banca di latte umano - Il Mercoledi (TO) pag. 17 11/02/2015 Ospedale, quale futuro - Il Mercoledi (TO) pag. 17 11/02/2015 Città Viva: Saitta, presenza importante - Il Mercoledi (TO) pag. 17 11/02/2015 Anche la Regione pensa al S.Lorenzo - La Nuova Periferia pag. 44 11/02/2015 Pifferi e Tamburi in visita al reparto di Oncologia - La Nuova Provincia di Biella (BI) pag. 10 11/02/2015 «Sulla sanità è in atto un gioco al massacro» - La Nuova Provincia di Biella (BI) pag. 10 11/02/2015 La lettera della discordia - La Stampa (AL) pag. 43 11/02/2015 "Difendiamo i 103 posti letto. In gioco è l'intero ospedale" - La Stampa (BI) pag. 37 11/02/2015 «Salviamo l'ospedale» Successo su Facebook - La Stampa (VC) pag. 36 11/02/2015 S.Andrea a misura di neonato. Apre la prima Banca del latte - L'Eco Chisone (TO) pag. 5 11/02/2015 «La chiusura del reparto Tbc del S. Luigi è temporanea» - L'Eco Chisone (TO) pag. 22 11/02/2015 Più infermieri per i 30 posti letto della continuità assistenziale - L'Eco Chisone (TO) pag. 22 11/02/2015 La Valle a confronto con Saitta - Panorama di Tortona (AL) pag. 1 11/02/2015 Berutti: 'Per punto nascite fatto il possibile. La sinistra ha tradito le sue promesse' Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 2 - Panorama di Tortona (AL) pag. 5 11/02/2015 Berutti Telecomunicazioni - La Repubblica (TO) pag. 3 11/02/2015 Piemonte, addio alla Bit: meglio il web Territorio - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 15:53:00 Ambiente: Legambiente, ddl parchi manovra ragionieristica - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:46:00 Ambiente: appello sindaci lago Maggiore, giù livello acqua - Primi cittadini chiedono incontro a consorzio del Ticino - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 18:12:00 Ambiente: M5s,Regione Piemonte ignora dissesto idrogeologico - Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 8 11/02/2015 «I livelli del lago vanno regolati» - Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 35 11/02/2015 «Fondi europei per rivitalizzare i borghi alpini» - Il Secolo XIX pag. 29 11/02/2015 Carpaneto, i vignaioli a lezione di potatura con i corsi della Regione - La Nuova Periferia pag. 8 11/02/2015 Cambiano le regole per scavare i fiumi - La Sentinella del Canavese (TO) pag. 8 11/02/2015 L'asta dei posti diventa un caso - La Sentinella del Canavese (TO) pag. 9 11/02/2015 Segue dalla pag.8 - La Stampa (AL) pag. 39 11/02/2015 "Spiegateci come si interviene se si trova amianto nel tunnel" - La Stampa (AL) pag. 48 11/02/2015 Imu sui terreni agricoli "Cancellate subito questa tassa ingiusta" - La Stampa (CN) pag. 37 11/02/2015 Collaudata la "campana" anti-valanghe - La Stampa (CN) pag. 41 11/02/2015 "Sì" alla centrale sul Tanaro a Barbaresco e Castagnito - La Stampa (CN) pag. 44 11/02/2015 Il logo inventato ad Agraria in finale al concorso regionale - L'Eco Chisone (TO) pag. 16 11/02/2015 Parco, Bobbio conferma: «No secco» - L'Unione Monregalese (CN) pag. 26 11/02/2015 L'assessore Balocco: «Asportare materiale litoide dai nostri fi umi costerà meno» Trasporti - ANSA PIEMONTE 10/02/2015 19:10:00 Aeroporti: M5s, Fassino e Chiamparino avvantaggiano Milano - (V. 'Aeroporti: Fassino, sinergia con...' delle 13.30 circa) - Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 6 11/02/2015 Soldi dai Comuni ai pendolari - La Fedelta (CN) pag. 9 11/02/2015 "Levaldigi e Caselle insieme". Si torna a parlare di integrazione - La Stampa (BI) pag. 36 11/02/2015 La scure regionale "taglia" i bus. Biella dice addio all'anello urbano - La Stampa (BI) pag. 36 11/02/2015 Niente pullman per Vercelli durante le feste scolastiche - La Stampa (TO) pag. 40 11/02/2015 Alicante, Spalato e Minorca; da Caselle i voli delle vacanze Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 3 RASSEGNA TV DEL 10 FEBBRAIO LA7 LA7 PIAZZA PULITA 23.07 Gli errori della politica ABSTRACT: Tra i vari errori della politica Sgarbi cita la mala gestione del palazzo della Regione Piemonte RAI TRE RAI TRE BUONGIORNO REGIONE PIEMONTE 07.30 Il giorno del ricordo. ABSTRACT: Si celebra oggi il giorno del ricordo delle foibe istriane. Il programma della commemorazione prevede una cerimonia al cimitero monumentale seguita alle 14 da un'orazione ufficiale a Palazzo Civico ala presenza, tra gli altri, del governatore Sergio Chiamparino . RAI TRE BUONGIORNO REGIONE PIEMONTE 07.30 Incontro per la Lucchini ABSTRACT: Si terrà oggi l'incontro presso l'assessorato al lavoro della Regione Piemonte sul futuro dello stabilimento Lucchini di Condove , l'unico realtà del gruppo per la quale non è ancora stata trovata una soluzione. RAI TRE BUONGIORNO REGIONE Sanità, approvati 11 bilanci consuntivi del 2013. ABSTRACT: Dopo aver approvato tutti i bilanci consuntivi del 2012, la Giunta ha approvato anche 11 dei 19 bilanci consuntivi del 2013. L'assessore alla Sanità Antonio Saitta ha parlato di un'operazione di trasparenza indispensabile alla luce del debito sanitario regionale. . TELECITY TELECITY TG 12.30 Cgia: pressione fiscale nelle diverse regioni ABSTRACT: La Cgia di Mestre ha pubblicato uno studio realizzato sulla pressione fiscale, piemontesi e valdostani sono risultati sesti in classifica TELECITY TG 12.30 Piano sanitario regionale: Ovada zona disagiata ABSTRACT: Ovada è stata definita dal piano sanitario regionale piemontese zona disagiata, per questo motivo la razionalizzazione ospedaliera non dovrebbe intaccare il nosocomio cittadino. TELECUPOLE TELECUPOLE TG 12.00 Torino, incontro per l'ospedale di Alba ABSTRACT: A Torino alcuni giorni fa c'è stato un incontro tra gli assessori regionali Restini e Saitta dove si è parlato dei cantieri per la costruzione del nuovo ospedale di Alba. Il responsabile della Asl afferma di essere uscito rasserenato dall'incontro. TELECUPOLE TG 12.00 Polemiche politiche in Piemonte ABSTRACT: Polemiche politiche in Piemonte. La tessera del Pd è ritenuta un lasciapassare, lo ha affermato Cota a proposito dell'inchiesta sulle presunte firme false che hanno sostenuto Sergio Chiamparino presidente della Regione. Cota parlerebbe di firme false. TELECUPOLE TG4 19.39 Giorno della commemorazione. ABSTRACT: Chiamparino in occasione del ricordo delle vittime delle foibe ha parlato di porre riflessioni nei confronti delle vittime di tutte le guerre. RASSEGNA TV Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 4 Rassegna TV TELECUPOLE TG4 19.42 Frode nei trasporti ABSTRACT: L'assessore regionale Balocco vuole verificare l'esistenza di doppioni o di autobus fantasma dando indicazione alle provincie per verificare probabili frondi nel trasporto pubblico. Controlli a tappeto su tutto il territorio. GRP GRP TG TORINO 18.31 Sindaco e Consiglio con gli autotrasportatori ABSTRACT:E' necessario trovare una soluzione per gli autotrasportatori dell'indotto Ilva, a dirlo sono i consiglieri di Novi Ligure che ieri hanno approvato un ordine del giorno sul tema. Il sindaco ha scritto anche una lettera alla presidenza del consiglio dei ministri per evidenziare le criticità delle aziende dell'indotto Ilva. Il sindaco chiede un incontro a Roma. Per rafforzare la richiesta ieri il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno sul tema in quale si chiara che tutti gli amministratori eletti su tutti i livelli si occupino del tema. RETE 7 RETE 7 TG RETE 7 PIEMONTE 19.00 Commemorazione per le vittime delle foibe ABSTRACT: Il giorno del ricordo per le vittime delle Foibe a Torino, una cerimonia commemorativa al quale hanno partecipato amministratori locali e famiglie delle vittime istriane perite nelle mani dei militari slavi. VIDEONOVARA VIDEONOVARA VIDEOGIORNALE 19.35 Ludopatia ABSTRACT: Convegno sulla ludopatia. La politica di tutti i livelli regione compresa sta affrontando questo tema ormai diventato decisamente grave visto l'elevato numero di persone affetto da questa patologia RAI RADIOUNO RAI RADIOUNO PIEMONTE GR1 PIEMONTE 12.10 Incontro per la Lucchini. ABSTRACT: Si terrà oggi l'incontro presso l'assessorato al lavoro della Regione Piemonte sul futuro dello stabilimento Lucchini di Condove , l'unico realtà del gruppo per la quale non è ancora stata trovata una soluzione. RASSEGNA TV Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 5 Rassegna TV Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c TORINO CRONACA la Repubblica MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 V PER SAPERNE DI PIÙ Altre notizie e immagini su torino.repubblica.it Il Comune sceglie un palazzo Fiat per la sede unica L’INCHIESTA Concorso dei dirigenti Chiesti 6 mesi per Vaciago ACHIESTO la condanna di Cesare Vaciago, ex city manager del Comune di Torino e ora direttore del Padiglione Italia di Expo 2015, a sei mesi di carcere per abuso d’ufficio nel concorso per dirigenti comunali del 2010. Ma il pm Cesare Parodi ha chiesto anche le attenuanti generiche «per un uomo che ha dimostrato il coraggio di difendere fino in fondo le proprie idee». In effetti Vaciago, che era in aula, ha sempre sostenuto che in quella selezione furono scelti i candidati migliori e i suoi avvocati, Fulvio Gianaria e Anna Ronfani, hanno ribadito come sia nel concorso che nel master precedente «la procedura sia sempre stata assolutamente regolare». A carico di Vaciago non ci sono prove schiaccianti della sua responsabilità nel pilotare il concorso, se non un appunto in cui il ma- H La proprietà chiede 70 milioni, parte la trattativa In corso Ferrucci gli uffici per 1.200 dipendenti GABRIELE GUCCIONE La decisione della giunta su input dell’assessore al Bilancio Passoni Resta il nodo della cifra Per coprirla non basta vendere tutte le attuali sedi TRAVET comunali al posto degli ingegneri Fiat, che da qualche mese hanno lasciato il palazzo di vetro di corso Ferrucci. L’ex centro direzionale della Fiat Engineering, svuotato dei suoi 1500 dipendenti finiti all’Officina 82 di Mirafiori, è l’immobile scelto dal Comune per realizzare la sua nuova «sede unica». «È quello che appare più adatto a diventare la nuova sede degli uffici e dei servizi comunali destinati a lasciare via Corte d’Appello», si legge nella delibera approvata ieri dalla giunta comunale, su input dell’assessore al Personale, Gianguido Passoni. Una scelta fatta scartando da un elenco di cinque stabili. Quelli proposti da alcuni privati, dopo il bando di metà novembre, pubblicato dall’assessore Passoni per cercare una sede adatta ad ospitare i 1200 dipendenti che andranno traslocati dalle sedi centrali, come quelle di via Corte d’Appello, come l’ex Pretura e la Curia Maxima, che si è deciso di vendere perché diventate sempre più onerose da mantenere. Però la partita sull’ex palazzo Fiat di corso Ferrucci non è an- I L’ASSESSORE Gianguido Passoni, responsabile comunale del Bilancio. A destra l’ex sede di Fiat Engineering cora chiusa. Dipenderà dal prezzo finale. La proprietà, Beni Stabili, chiede 70 milioni di euro. Ma per il Comune, anche se da considerarsi “chiavi in mano”, sarebbe una cifra insostenibile. Nemmeno vendendo tutte le otto sedi di assessorato in gioco, nel pacchetto c’è anche via San Francesco da Paola e il Palazzaccio di piazza San Giovan- ni, si ricaverebbe abbastanza per rilevare il palazzo ex Fiat. Ecco perché ieri la giunta comunale ha fatto partire l’iter amministrativo per cominciare la trattativa. Spiega l’assessore Passoni: «Per le dimensioni e la vicinanza centro e la facilità di collegamento con i mezzi pubblici, il complesso di corso Ferrucci è, tra quelli proposti, l’immobile con le caratteristiche che meglio rispondono alle nostre esigenze». Adesso si aprirà l’istruttoria «per verificare costi, entità dei lavori di manutenzione da effettuare e dopo si passerà alla fase di nego- ziazione vera e propria». Una trattativa da cui il Comune si aspetta di far scendere il prezzo. In caso contrario, il progetto della “sede unica” rischia infatti di saltare. Infatti, mette in chiaro l’amministrazione: «Le altre proposte pervenute (i terreni accanto al Moi, l’area della Grandi Motori, il grattacielo Lancia, il palazzo di vetro al fondo di corso Tazzoli, ndr) sono relative a immobili ancora da edificare, periferici o che necessitano di importanti interventi edilizi. E quindi non rispondono alle esigenze della città». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL SINDACO INCONTRA LA SEGRETERIA DEL PARTITO. NESSUNO PARLA DELLA SUA RICANDIDATURA, MA... Fassino annuncia un tour nei circoli torinesi del Pd DIEGO LONGHIN UAI a parlare di ricandidatura nel 2016. Il primo ad indispettirsi è proprio il sindaco Piero Fassino. Tanto che in tre ore di faccia a faccia tra la segreteria provinciale del Pd e il primo cittadino la domanda diretta non è stata fatta da nessuno. E Fassino si è ben guardato da dare indicazioni precise. Insomma, per capirci qualche cosa i presenti si sono aggrappati alle interpretazioni. Il segretario del Pd, Fabrizio Morri, e la sua squadra per ora si devono accontentare di un giro di tutti i cir- G coli del Pd, un tour a cui parteciperà il primo cittadino per spiegare ai militanti e ai torinesi che cosa l’amministrazione ha fatto e che cosa farà. E l’uso del futuro da parte di Fassino viene letto come un impegno a ripresentarsi. Insomma, il giro dei circoli del Partito Democratico delle circoscrizioni viene interpretato come una pre-campagna da parte del primo cittadino. «È stata una ottima riunione — dice Morri — ci siamo confrontati seriamente sulla situazione di Torino e sul futuro. La disponibilità di Fassino ad accompagnarci in questo giro dei circoli per coinvolgere la base e i torinesi è un segnale importante». Un segnale che qualcuno indica come una prova, o meglio, un indizio del fatto che il sindaco non abbia scartato l’idea di presentarsi per un nuovo mandato: «Se avesse già deciso di non candidarsi non farebbe il giro delle circoscrizioni», è stata la sintesi di qualcuno al termine della riunione. Di pari passo al tour il Pd, su proposta di Mimmo Carretta, lancerà un tavolo per raccogliere idee, progetti e suggestioni per costruire il programma del 2016. Nessun riferimento da parte del sindaco alla riu- IL VERTICE GIUNTA-MAGGIORANZA Chiamparino prepara la “fase 2” della Regione Si parte da un seminario SARA STRIPPOLI NTRO un mese la Regione di Sergio Chiamparino avrà pronto un piano strategico di legislatura, un testo di programmazione economica che di fatto apre la fase “2” del governo regionale. Una sintesi che potrebbe venire da un seminario di due giorni da organizzare fuori-porta con i consiglieri. Il presidente della Regione lo ha detto ieri durante il vertice giuntamaggioranza Un incontro voluto da Chiamparino e dal capogruppo Pd Davide Gariglio per tentare di calmare le acque di fronte ai crescenti borbottii dei consiglieri. Finora non troppo soddisfatti che l’esecu- E Rassegna del 11 febbraio.pdf Sergio Chiamparino tivo mostrasse una eccessiva tendenza ad andare per conto suo. Giuseppina De Santis è l’assessore più colpita dalle critiche per la sua posizione sulle partecipate (Pracatinat in testa), ma anche Alberto Valmaggia per il piano parchi e Antonio Saitta per la “lentezza” ad intervenire sui temi nione di un pezzo del Pd, che ha attirato l’interesse di tre assessori, che lamenta una distanza tra Comune e cittadini. Punto su cui ha insistito, però, il capogruppo della Sala Rossa, Michele Paolino. A breve un riassetto della segreteria provinciale con la sostituzione di alcuni membri che non riescono a seguire l’attività per ragioni diverse. Probabile un ingresso come invitato permanente del presidente del Pd, Alessandro Altamura. Un gesto di apertura verso una parte della minoranza del partito. © RIPRODUZIONE RISERVATA del socio-assistenziale sono invitati a seguire le indicazioni del Consiglio. In definitiva però, più critiche di metodo che di sostanza. Il clima, mentre le previsioni lasciavano immaginare conflitti più marcati, è stato persino “buonista”. E Chiamparino, abbandonata l’insofferenza per i “localismi”, ha preferito ringraziare i consiglieri per la collaborazione dimostrata in questo primo pezzo di strada. Chiedere fedeltà sarebbe troppo, un posizione leale è sufficiente. Sulle partecipate, così come per la più recente tentazione di uscire dalle Fondazioni culturali, molto meglio immaginare uscite meno traumatiche, è il suggerimento dei consiglieri. E a chi lamenta la mancata partenza della Fase 2, Chiamparino riconosce che finora il governo regionale è ancora “immerso” nella Fase 1, quella della messa in sicurezza del bilancio. Il tema della distribuzione dei tagli sui vari settori entra nel vivo in questi giorni e sabato in piazza Castello si svolgerà una giunta straordinaria. L’ultimo confronto prima che il vicepresidente Aldo Reschigna si chiuda nel suo studio per portare a termine il puzzle con le cifre definitive. IL SINDACO Piero Fassino ha incontrato la segreteria del Pd Il Comune chiede i danni Il pm favorevole alle attenuanti: “L’imputato ha difeso le sue scelte” nager avrebbe deciso la bocciatura di tre candidati, poi avvenuta, per favorirne altri tre. E d’altra parte anche Parodi aveva chiesto l’archiviazione, respinta dal gip che aveva disposto l’imputazione coatta. Però è indiscutibile, secondo la ricostruzione fatta dalla procura nella requisitoria, che la selezione di 21 dirigenti comunali sia avvenuta in un clima poco trasparente: domande preparate con giorni di anticipo, fuga di notizie, rapporti di conoscenza tra candidati ed esaminatori, intercettazioni telefoniche in cui si parla di «aiuti» forniti da Vaciago per dare un posto fisso ai cosiddetti «Bassanini», ossia funzionari di nomina politica che sarebbero decaduti con le nuove elezioni. Tanto che Tar e Consiglio di Stato hanno poi annullato quel concorso. Ieri il Comune di Torino, che si era costituito parte civile con l’avvocato Laura D’Amico ha chiesto al tribunale la condanna di Vaciago a versare un risarcimento, non quantificato, per «danni all’immagine della città». Sentenza il 3 marzo. (f. cr.) © RIPRODUZIONE RISERVATA AGENZIA INTERREGIONALE PER IL FIUME PO AIPO PARMA AVVISO DI RETTIFICA E PROROGA DEI TERMINI Questa Agenzia segnala che relativamente alla procedura aperta per l’affidamento progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di sistemazione idraulica ai fini della laminazione e della riduzione del rischio idraulico lungo l’asta del fiume Toce nei comuni di Mergozzo, Ornavasso e Gravellona Toce (VB) (VB-E29) codice identificativo della gara – CIG 60849091C2, è stato rettificato il Disciplinare e sono stati riaperti i termini di gara. La modifica al Disciplinare di gara è visionabile sul sito internet www.agenziapo.it – alla voce Albo on line – Bandi di gara. Il termine di presentazione delle offerte è posticipato al 18.03.2015 entro le ore 12,00. La prima seduta di gara, aperta a chiunque ritenesse di voler presenziare, si terrà il giorno 19.03.2015 alle ore 10,00. L’Avviso di rettifica è stato inviato alla Comunità Europea in data 30.01.2015 e pubblicato sulla GURI n. 17 – V° Serie speciale - del 09.02.2015. IL DIRIGENTE - (Dott. Giuseppe Barbieri) © RIPRODUZIONE RISERVATA pagina 6 Regione Piemonte ANSA 10/02/2015 14:35:00 Immigrazione: Morcone, regioni nord rispettino impegni - Su accoglienza nessuno può sottrarsi per motivi elettorali (ANSA) - ROMA, 10 FEB - Ci sono "alcune regioni più restie a rispettare gli impegni presi" in materia di accoglienza dei migranti ma "nessuno può sottrarsi per motivi di consenso elettorale". Lo dice il capo del Dipartimento dell'immigrazione del Viminale, Mario Morcone, riferendosi in particolare a Piemonte, Lombardia e Veneto, "dove ancora facciamo fatica a fare delle scelte che sono invece necessarie". Lo scenario per il 2015 "è molto preoccupante" sottolinea il prefetto, alla luce del prosieguo delle crisi in nord Africa e Medio oriente e dello sfaldamento della Libia. E dunque non si può escludere l'arrivo di migliaia di disperati in fuga da guerre e fame, come già avvenuto nel 2014. Per questo va "rilanciata" l'intesa raggiunta a luglio dello scorso anno tra Stato, Regioni e Comuni che prevede una equa distribuzione dei migranti su tutto il territorio nazionale, in modo da avere un minor impatto sociale e una migliore integrazione. Anche perché, prosegue il prefetto, su 60 milioni di cittadini abbiamo accolto 170mila persone: se si fanno le debite proporzioni "il problema è forse meno drammatico di come spesso viene rappresentato dal dibattito politico". Serve, ribadisce dunque il prefetto, una "corresponsabilità autentica delle amministrazioni che hanno il governo del territorio" e per questo "nessuno può sottrarsi all'impegno assunto per motivi di consenso elettorale". (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 7 Affari Istituzionali ANSA 10/02/2015 21:21:00 ANSA-FOCUS/ Immigrazione: Viminale contro le regioni del Nord Morcone, rispettare impegni su accoglienza. Lombardia, arrogante +++AGGIORNA E SOSTITUISCE IL SERVIZIO DELLE 19.49+++ (ANSA) - ROMA, 10 FEB - Mentre nel Mediterraneo si continua a morire, in Italia si continua a litigare: su Mare Nostrum e sulla sua reale utilità innanzitutto, con Matteo Salvini che parla di "cadaveri sulla coscienza di Renzi e Alfano" e gli esponenti della maggioranza che danno dello "sciacallo" al leader della Lega. E anche sull'accoglienza dei migranti che sopravvivono al mare. Ad aprire quest'ultimo fronte è stato il capo del Dipartimento dell'Immigrazione del Viminale, il prefetto Mario Morcone. Non una persona qualsiasi, dunque, ma il soggetto a cui l'Italia ha demandato la gestione delle migliaia di disperati che raggiungono il nostro paese. E Morcone, in audizione al Senato, ha detto senza mezzi termini che ci sono alcune regioni che stanno facendo tutto il contrario di quello che hanno promesso. Regioni importanti, come la Lombardia e il Veneto. Perché, ha spiegato, a luglio dell'anno scorso lo Stato ha raggiunto un accordo con Regioni e Comuni che prevede una equa distribuzione su tutto il territorio nazionale dei migranti nell'ambito dello Sprar, il sistema di accoglienza per i richiedenti asilo. L'obiettivo è quello di creare minor allarme sociale possibile nelle realtà in cui vengono mandate queste persone e consentire una migliore integrazione. Ma quel che avviene è tutto il contrario. "E' evidente a tutti che la Sicilia e il Lazio sono le regioni che hanno accolto nel 2014 il maggior numero di migranti". Così come "è evidente che "Lombardia e Veneto hanno resistito, resistono e continuano a resistere e a tirare calci". Regioni che, con l'aggiunta del Piemonte, "sono più restie a rispettare gli impegni presi" in materia di accoglienza. "Ma nessuno - avverte il capo dell'Immigrazione - può sottrarsi per motivi di consenso elettorale: il mio dovere è far dormire e mangiare i migranti, quel che pensano i presidenti di Regione è del tutto indifferente rispetto al mio dovere". Anche perché, conclude il prefetto su 60 milioni di cittadini l'anno scorso abbiamo accolto 170mila persone e dunque, se si fanno le debite proporzioni "il problema è forse meno drammatico di come spesso viene rappresentato dal dibattito politico". Parole che hanno fatto scattare la reazione dell'assessore alla sicurezza della Lombardia Simona Bordonali. "Morcone dovrebbe fare il giro della regione per chiedere scusa a tutti i cittadini lombardi e valutare le condizioni socioeconomiche e di sicurezza delle città del nord" afferma l'esponente della giunta Maroni definendo quelli dell'esponente del Viminale "toni di un'arroganza inaudita". "Il nostro territorio - ha aggiunto - non è in grado di accogliere altri immigrati. Noi rispettiamo gli impegni con i lombardi, non accettiamo lezioni da Morcone. Burocrati come lui vorrebbero trasformare la Lombardia in una specie di campo profughi a cielo aperto". "Non saremmo - dice l'assessore regionale all'Immigrazione del Piemonte, Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 8 Affari Istituzionali Monica Cerutti - 'fra le Regioni che tirano calci', come Lombardia e Veneto, a detta di Morcone, ma saremmo chiamati in causa fra coloro che non danno seguito all'accordo di luglio dell'anno scorso fra Regioni e Comuni. Con il Presidente Chiamparino vorremmo comprendere meglio i termini della questione, anche perché come Regione abbiamo invece sempre manifestato disponibilità all'accoglienza. Auspichiamo si possa giungere ad un chiarimento".(ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 9 Affari Istituzionali ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:02:00 Immigrazione: Cerutti, nessuno jihadista al Cie,ma va chiuso Assessore Piemonte visita struttura Torino (ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Al Cie di Torino non ci sono jihadisti, ma il centro è uno spreco di soldi e va chiuso": è quanto afferma l'assessore di Diritti e all'Immigrazione del Piemonte, Monica Cerutti, che ha visitato il Centro di Identificazione ed Espulsione di Torino oggi, insieme al garante regionale dei detenuti, Bruno Mellano. "Sono sempre più convinta - dice Cerutti - dell'inutilità di quella struttura e dello spreco di risorse pubbliche che rappresenta. I soldi che verranno spesi da parte del Ministero per la ristrutturazione del centro potrebbero essere utilizzati per vere politiche di integrazione". "Il Consiglio regionale del Piemonte - aggiunge - mi ha dato mandato di operare per la chiusura del Cie e per questo lavorerò, ma è anche mio interesse verificare che le condizioni degli ospiti siano il più dignitose possibili. Ho potuto riscontrare una continuità tra la gestione della Cri e la nuova gestione privata di Gepsa-Acuarinto, un dato che ci rassicura". Attualmente gli ospiti della struttura sono 21, di cui circa il 50% è richiedente asilo, e tutti hanno precedenti penali. La capienza attuale è di 21 posti, ma sono quasi finiti i lavori di ristrutturazione che la faranno salire a 70. Però la capienza massima potenziale è di 180 posti, ed è su questi numeri che è stata lanciata la gara d'appalto. La nuova gestione potrà quindi chiedere al Ministero di pagare lo stesso il servizio offerto fino a 90 posti. "La Croce Rossa non ha mai chiesto il pagamento di questa differenza rimarca Cerutti - ma siamo consapevoli che è nell'interesse di un privato farlo. Il Ministero si trova davanti a due vie, o pagare la differenza, aumentare la capienza e riempire la struttura, oppure chiudere. E io sono convinta che si debba chiudere". (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 10 Affari Istituzionali ANSA PIEMONTE 10/02/2015 21:15:00 Immigrazione: assessore Piemonte, sempre dato disponibilità - (v. "Immigrazione: Morcone, Regioni nord ..." delle 14,35) (ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Siamo sorpresi di essereannoverati dal capo del Dipartimento dell'Immigrazione delViminale fra le Regioni che non rispettano gli impegninell'accoglienza dei migranti che giungono sulle nostre coste".Così l'assessore regionale all'Immigrazione del Piemonte, MonicaCerutti. "Non saremmo - prosegue - 'fra le Regioni che tirano calci',come Lombardia e Veneto, a detta del prefetto Morcone, macomunque saremmo chiamati in causa fra coloro che non dannoseguito all'accordo di luglio dell'anno scorso fra Regioni eComuni, che prevede un'equa distribuzione su tutto il territorionazionale dei migranti richiedenti asilo". "Con il Presidente Sergio Chiamparino vorremmo comprenderemeglio i termini della questione, anche perché come Regioneabbiamo invece sempre manifestato disponibilità all'accoglienza.Auspichiamo conclude l'assessore Cerutti - si possa giungeread un chiarimento, nella convinzione che tutte le istituzionidebbano fare la loro parte di fronte ad un fenomeno drammaticoche coinvolge esseri umani a cui deve essere garantitaun'accoglienza dignitosa". (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 11 Affari Istituzionali mercoledì 11 febbraio 2015 TO 29 LETTERE al direttore Scrivi a CronacaQui Via Principe Tommaso, 30 - 10125 Torino o invia una e-mail a [email protected] LA NOTIZIA DEL GIORNO Decreto anti-terrorismo e super procura nazionale «Foreign fighters» è reato Sicurezza rinforzata in tutte le città italiane. La procura antimafia operativa anche nella lotta alla jihad armata. Pene per chi va combattere all’estero. Il consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto legge che contiene regole più severe per il contrasto al terrorismo internazionale. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano in una conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine della riunione a palazzo Chigi. Il decreto prevede la pena da 3 a 6 anni di reclusione per chi si arruola in organizzazioni terroristiche. Tra le nuove misure, è previsto l’arresto per chi detiene materiali destinati alla fabbricazione di esplosivi e per chi omette di denunciare il furto degli stessi. Sono inoltre rafforzate le misure di prevenzione. «Si potranno adottare nei confronti dei sospettati di terrorismo le stesse misure di prevenzione già adottate per i sospettati di mafia», ha detto il ministro. E ancora: «Abbiamo istituito la procura nazionale anti terrorismo come prosecuzione della procura nazionale antimafia». «L’obiettivo del provvedimento è punire chi va a combattere in terra straniera avendo finalità terroristiche». Lo ha detto il ministro dell’Interno rispondendo a chi gli chiede se sarà punito, oltre al terrorista che va a combattere assieme alle organizzazioni come Isis, anche chi si unisce a forze che combattono l’Isis, come i gruppi che fanno capo al Pkk nel Kurdistan Iracheno. VIABILITÀ La piazza senza auto Egregio direttore, ho letto sul suo giornale di un ennesimo espediente comunale allo scopo di creare qualcosa di nuovo, tipo una presunta area pedonale in piazza Ottorino Respighi, con conseguente eliminazione dei parcheggi di superficie e per dare maggior visibilità alle attività commerciali. L’idea si estrinseca nella costruzione di un parcheggio pertinenziale sotterraneo. Un po’ sgomento, mi sono domandato se lo studio di fattibilità presentato dai tecnici comunali (ma richiesto da chi?) è stato compiuto semplicisticamente a tavolino o se detti tecnici, prima di presentare lo studio, si siano recati sul posto, per 24 ore, per rendersi conto di ciò che avrebbero partorito o... abortito. Poi, sono stati presi in considerazione i costi di tale opera? Non c’è denaro nelle casse del Comune (l’aumento delle tasse lo ricorda costantemente) ed il parcheggio non rappresenta né una priorità, né una necessità. ANNO LXVI N. 30 DEL Quindi, come residente, dico che non si fa nulla! E, ancora, si tratta di uso e servizio della comunità a titolo gratuito? Inoltre, è stato valutato seriamente il disagio, per mesi e, proprio perchè ci troviamo in Italia, forse anni, cui dovranno andare incontro i cittadini residenti e i commercianti? Se il problema è quello di fare cassa, è sufficiente impiegare, tutte le mattine, una pattuglia di pulizia municipale, indifferentemente, agli angoli delle vie Cherubini, Giordano, Paisiello, Cimarosa (convergenti su piazza Respighi) che, con occhio “vigile” e rapida biro, dalle 7 alle 09.15, sanzionino gli automobilisti che parcheggiano in doppia fila! Forse, rottura di balle per la polizia municipale, ma successo garantito! Colgo l’occasione per esprimere parole di plauso nei confronti del commento del signor Garcea che, alla richiesta di un giudizio sulla costruzione del parcheggio ha colto e centrato il problema! Aggiungo che l’area di cui si parla non ha mai rappresentato, se non in casi sporadici, impedimenti tali da obbligare chi nella zona transita a inenarrabili gimkane, che è im- portante, per ovvie ragioni di sicurezza, rimuovere gli alberi malati, che è importante rimettere in ordine quella putredine rappresentata dal trincerone. Torino on the move? Sì, per le ca..ate! Ivano Magni tanto tempo. Marino Bertolino ANCHE NEL PD Egregio direttore, ma è mai possibile che ogni giorno si legge di aggressioni a persone, le quali hanno come unica colpa è di fare il proprio lavoro, da parte di persone che dovrebbero essere rimandate al proprio Paese. Con vero rammarico leggo che ancora una volta hanno vinto loro con il caso del canile di via Germagnano. Non i rom di via Germagnano devono andare via ma le persone che lavorano onestamente. Vergogna per i nostri politici incapaci. E con i nostri soldi si continua a foraggiare questi criminali. Con rammarico penso che siamo arrivati a un punto di non ritorno. Ma continuo a chiedermi: ma i nostri amministratori dove sono? cosa fanno? non le vedono tutte queste ingiustizie verso le persone oneste? Comunque vergogna. La ringrazio. Osvaldo Bertino Porte girevoli nella politica Egregio direttore, ormai anche nel Pd piemontese viene usato il sistema delle “porte girevoli” dove un politico entra da una parte e poi uscire da un’altra parte. Dal Parlamento Fassino è venuto a fare il sindaco di Torino, mentre l’ex sindaco Chiamparino è andato a fare il presidente della Regione. E ancora. Il presidente della Provincia Saitta è diventato assessore regionale, e l’ex presidente Bresso è stata “piazzata” nel Parlamento Europeo. Tutte persone che ruotano tra loro senza uscire dal sistema politico fatto di stipendi e privilegi. Ecco cosa sono le “porte girevoli” della politica dove si gira, ma non si esce per VERGOGNA Vincono i rom Onesti in fuga 11/02/2015 Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 12 Affari Istituzionali Provincia e Regione 11 febbraio 2015 35 Il progetto Porini ha illustrato l’iniziativa a favore della sussidiarietà a palazzo Lascaris a Torino Economia Presentati progetti di promozione Legge regionale proposta dai Lions Vco Expo 2015 occasione per le imprese Vco? VERBANIA - In un forte contesto di antipolitica, il consiglio provinciale del Vco e i Lions hanno incontrato giovedì 29 gennaio, a palazzo Lascaris a Torino, il vice presidente del consiglio regionale, Daniela Ruffino, per illustrare un progetto di legge regionale per promuovere la cittadinanza attiva. La delegazione era guidata dal consigliere della Provincia del Vco e vice governatore Lions Rino Porini. «Siamo la pri- ma Provincia in Piemonte - ha commentato - che ha presentato una proposta di legge af- finché la Regione recepisca il principio di sussidiarietà come è regolato dal comma 4 dell’articolo 118 della Costituzione e dallo stesso statuto regionale, ma che ancora oggi, non si è dotata di una specifica normativa. I Lions vogliono svolgere una azione che non ha carattere concorrenziale con gli organi politici, ma di consapevole e responsabile sussidiarietà, consapevoli che possono realizzare servizi sostitutivi a costi bassi, con un livello di ritorno di efficienza e di soddisfazione del cittadino». Se ne è discusso all’Unione industriale con i responsabili di Intesa San Paolo Gian Piero Conti Bilancio Tiene il turismo (+23 aziende rispetto al 2013). Nelle costruzioni chiudono in 96 Imprese, mai così male dal 2000 Nel 2014 le nuove iscritte sono state solo 785 VERBANIA - Il numero delle imprese del Verbano Cusio Ossola è in flessione rispetto al 2013. Al 31 dicembre dell’anno scorso il numero totale di attività registrate in provincia si attesta a 13.453 con un tasso di sviluppo del -0,27%, negativo ma migliore della media regionale e del tasso registrato nel 2013 (-0,84%). I segnali emergono da Movimprese, rilevazione periodica realizzata da Infocamere, società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane. «Se si tenesse conto delle cessazioni d’ufficio - spiegano dalla locale Camera di commercio il risultato sarebbe -0,73%, rispetto a -1,81% del 2013. La fase critica è confermata a livello piemontese: -0,44%. Fanno eccezione Novara, che registra un tasso di crescita positivo (+0,44%), e Alessandria che manifesta una dinamica sostanzialemente nulla (-0,07%). Per tutti gli altri si registrano risultati negativi che vanno dal -0,27 della nostra provincia al -1,07% di Asti. A livello nazionale invece il tasso di crescita resta lievemente positivo (+0,51%) e migliore dell’anno precedente. In flessione quasi tutti i maggiori settori: tiene solo il comparto turistico». Tornando al Verbano Cusio Ossola, il numero di imprese nuove iscritte, 785 in tutto, è il valore più basso a partire dal 2000: in passato le aperture superavano le 1.000 unità. «A bilanciare questo calo - spiegano ancora da Villa Fedora - si registra una corposa diminuzione delle cessazioni che passano da 966 nel 2013 a 822 nel 2014. In crescita il comparto turistico (+27 imprese rispetto al 2013) che pesa per il 12% sul totale delle imprese del Vco (1.686 unità). Le criticità più importanti toccano le costruzioni (-96 imprese). Flessioni per le industrie manifatturiere (-56 unità) e per il commercio (-22 imprese)». Analizzando la forma giuridica, il Vco risulta in linea con l’andamento nazionale. Dinamica positiva per le imprese di capitali, +1,1% (nel 2013 +1,8%). «Lo stock delle imprese di capitali registrate nel Vco è in costante crescita e tocca le 2.244 unità, quasi il 17% del totale delle imprese (24,7% la media italiana). Nel 2000 erano poco più di 1.500. In flessione le società di persona (-1,25%) e le imprese individuali (-92 imprese): lo stock registrato nel 2014 è 7.720 unità, pari al 57,4% del totale delle imprese. Quasi tre imprese su cinque in provincia restano imprese individuali a dimostrazione di come l’andamento delle piccole imprese influenzi la dinamica generale». Sostanzialmente invariata - rispetto al 2013 - la composizione del sistema produttivo provinciale: 24% il commercio, 18% le costruzioni, 12% la manifattura (1.611). Rimane al 12% del totale delle imprese il comparto degli alloggi e servizi di ristorazione. VILLA FEDORA Casalinghi in fiera VERBANIA - Anche per il 2015 la Camera di commercio, nonostante i tagli, ha deciso di mantenere il sostegno al settore casalingo del Verbano Cusio Ossola. «I casalinghi del Lago Maggiore - spiegano da Villa Fedora - nell’ambito del progetto “Promuovere l’eccellenza, valorizzare l’innovazione: Lago Maggiore Casalinghi”, saranno infatti anche quest’anno presenti a Francoforte presso la Fiera ambiente dal 13 al 17 febbraio attraverso uno stand collettivo di 117 metri quadrati». Fiera Ambiente è la più importante manifestazione internazionale dei prodotti per la tavola, la cucina e la casa. L’appello Uncem chiede a governo e Regione l’impegno a proseguire nel recupero della montagna «Fondi europei per rivitalizzare i borghi alpini» VERBANIA - Uncem lancia un appello alla regione Piemonte e al Ministero delle Politiche agricole e forestali: «Con i nuovi fondi europei in particolare del Programma di sviluppo rurale devono essere finanziati interventi per la rivitalizzazione dei borghi alpini». «Nella nuova bozza di Psr già inviata dalla Regione a Bruxelles - spiega Lido Riba, presidente Uncem - la misura dell’asse 7 per la rivitalizzazio- ne dei borghi è stata trasformata e orientata al mantenimento dei servizi. Le esigenze concrete dei Comuni però sono molto diverse rispetto a quanto scritto nel piano di sviluppo rurale. Come fatto nel 2008, con un bando al quale hanno preso parte 100 Comuni con altrettanti borghi da rivitalizzare, oggi la Regione deve pensare a una misura che come allora finanzi gli enti pubblici, e i privati proprietari degli immo- bili». «Chi vuole capire meglio il valore degli investimenti fatti con le risorse Ue - aggiunge Marco Bussone - vada a Monastero di Lanzo, Druogno, Massello, Pietraporzio, Castelmagno, Ostana, Soprana, a scoprire borghi come Baltigati, Valliera, Sant’Antonio, Pontebernardo, Roberso, Orcesco. E così vedrà cosa ha voluto dire unire pubblico e privato per rendere la montagna più attraente, più bella e viva». Nella foto Stefano Rossi, Andrea Vitale e Adriano Sarazzi VERBANIA - Dell’esposizione universale di quest’anno a Milano se ne parla già da diverso tempo e in tanti sono indaffarati a cercare il modo per avere visibilità prima, durante e dopo l’evento e catturarne qualsiasi tipo di vantaggio. Non è diverso il Vco, una delle province meglio collegate a Milano e che potrebbe offrire una valida alternativa alla metropoli nei giorni in cui i visitatori saranno ospiti, paganti si intende, nel nostro bel Paese. L’incontro di mercoledì 4 febbraio nella sede dell’Unione industriale a Intra è stata l’ennesima conferma dell’importanza di ricordare quanto Expo 2015 sia una grande opportunità per il Made in Italy locale. Durante il seminario, organizzato dal Comitato Piccola industria dell’Unione industriale del Vco insieme a Intesa SanPaolo, partner bancario ufficiale della manifestazione che si svolgerà dal primo maggio al 31 ottobre, sono state presentate le potenzialità e le caratteristiche di Expo. «Da tempo cerchiamo di investire sull’innovazione e l’internazionalizzazione delle nostre imprese locali - ha esordito Adriano Sarazzi, presidente del gruppo Piccola industria dell’Unione industriale Vco - ora Expo può diventare un trampolino per l’economia del nostro territorio». In questo senso si inserisce anche l’accordo siglato tra Intesa San Paolo e Confindustria Piccola industria, in collaborazione con Confindustria Piemonte, che declina sul territorio regionale l’accordo che a livello nazionale impegna dieci miliardi di euro per favorire la crescita delle piccole e medie imprese. Di questi un miliardo e cento milioni di euro sono destinati alle realtà aziendali del Piemonte per sostenerne il dinamismo, la crescita e la competitività con un focus particolare su innovazione e formazione, apertura ai mercati esteri, dialogo e opportunità connesse a Expo. «In questi giorni si parla di previsioni di crescita, ora dunque abbiamo gli strumenti utili per il rilancio dell’economia nazionale - ha aggiunto Stefano Rossi della direzione regionale di Intesa San Paolo spa c’è anche una convergenza tra tutti i settori che sta aiutando la ripresa e va incentivata puntando su innovazione, export e internazionalizzazione». Con i suoi venticinque milioni di visitatori attesi, Expo 2015 si inserisce in questo meccanismo come un motore per la crescita che però deve cercare la propria sostenibilità per poter stare in piedi anche dopo la fine dell’esposizione. Questa è la più grande sfida per cui anche Intesa San Paolo, come partner ufficiale, fornirà il proprio contributo. L’istituto di credito ha infatti già realizzato “Created in Italia”, primo portale di e-commerce del gruppo dedicato alle aziende clienti della banca nei settori di ristorazione, turismo, design e fashion. Un’altra iniziativa, “Candida la tua impresa”, permetterà poi di dare visibilità a duecento imprese clienti che verranno ospitate nel padiglione Expo di Intesa San Paolo per raccontarsi e cogliere opportunità di business internazionali. Non rimane che sperare che il Vco possa poi nei fatti avere la propria occasione. Federica Fili Offerte di lavoro Si cercano programmatore web master, venditori telefonici e cameriere Offerte di lavoro dal Centro per l’impiego del Verbano Cusio Ossola. l VERBANIA - Si ricerca programmatore web master per programmazione siti internet con diploma o laurea in materie informatiche, automunito per contratto di apprendistato. l MERGOZZO - Per azienda del settore metalmeccanico si ricerca in tirocinio impiegato con diploma scuola secondaria superiore, automunito, conoscenza lingua spagnola per gestione archivi, fatturazioni, rapporti con i clienti. l PROVINCIA DEL VCO - Per gestione di mail in call canter si ricerca in tirocinio una figura con conoscenza lingua inglese, diploma e/o laurea, tirocinio. l ARIZZANO - Si ricerca cameriere di sala, indipendenza raggiungimento luogo di lavoro, uso pc, full time, contratto da definire. l PROVINCIA DEL VCO - Società di vendita di prodotti a domicilio ricerca consulenti alle vendite con spiccata propensione al contatto con il cliente, indispensabile diploma scuola secondaria superiore, automunito, contratto da definire. l VERBANIA - Si ricercano venditori telefonici di prodotti enogastronomici con esperienza, contratto da definire. l PROVINCIA DEL VCO - Si ricercano agenti commerciali assicurativi, diploma, automuniti, esperienza Rassegna del 11 febbraio.pdf come agenti commerciali anche non necessariamente nel campo assicurativo. l REGIONE PIEMONTE - Si ricercano agenti di commercio plurimandatari nel settore commercio mobili e arredamento: diploma scuola secondaria superiore, automuniti, esperienza nel settore della vendita, professionisti con partita IVA o iscritti ENASARCO. l PROVINCE VCO E NOVARA Si ricercano agenti di commercio nel settore alimentari all’ingrosso, diploma scuola secondaria superiore, preferibile esperienza, iscritti ENASARCO. l PROVINCIA DEL VCO - Si ricercano agenti di commercio pagina 13 nell’ambito dei prodotti multimediali e gadget promozionali, diploma scuola secondaria superiore, esperienza nella mansione, automuniti, iscritti ENASARCO o mandato di promoter. Gli utenti interessati alle offerte, residenti e/o domiciliati nel territorio provinciale, potranno “autocandidarsi” recandosi personalmente presso la sede del Centro per l’Impiego della propria zona oppure telefonando ai numeri (0323 61527 / 0323 407454 / 0324 242371), oppure inviando una mail all’indirizzo di sposta elettronica [email protected]. Annunci di lavoro dalla Confederazione elvetica. l CANTON VALLESE E TICINO Si cercano capocantiere con ottimo tedesco ed esperienza nella mansione per ditta di Münster; tecnico o ingegnere settore elettrico, ottimo tedesco, qualifica professionale per azienda di Visp e ancora impiegati a Naters e Visp con ottima conoscenza lingua tedesca ed esperienza nella mansione. Gli utenti interessati alle offerte di lavoro dalla Svizzera, residenti e/o domiciliati nel territorio, provinciale potranno rivolgersi indifferentemente alle sedi del Centro per l’Impiego di Domodossola tel 0323 4950674 o di Verbania 0323 4950632, oppure inviare una mail a [email protected]. Affari Istituzionali Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 14 CRONACA Territorio 11 febbraio 2015 < 3 Lucian Valcelian ha ucciso a bastonate la moglie di 24 anni nell’ex fabbrica poi è fuggito seminudo sul 45 Catturato a Borgaro l’omicida dell’Altissimo Fermato in strada dai carabinieri. La confessione: «l’ho fatto per gelosia» MONCALIERI - Chissà dove pensava di andare l’omicida dell’Altissimo, il romeno che lunedì pomeriggio ha ucciso a bastonate la moglie davanti ai figli all’interno della fabbrica abbandonata di Moncalieri, dove avevano trovato un rifugio in cui allestire una improvvisata abitazione. I carabinieri lo hanno bloccato in strada, alla periferia di Borgaro Torinese. Indossava ancora la coperta e la giacca militare che si era buttato su spalle e gambe al momento della fuga. I militari lo stavano cercando ovunque, la sua foto era appoggiata al cruscotto di tutte le gazzelle di Torino, non poteva scappare, non poteva andare lontano. Tuttavia ha tenuto in scacco decine di militari per diverse ore, riuscendo praticamente ad attraversare tutta l’area metropolitana di Torino, per giunta utilizzando in parte i mezzi pubblici. Ma ieri, martedì 10 febbraio, intorno alle 14.30, è incappato in una pattuglia della compagnia di Venaria. Gli uomini in divisa che erano a bordo hanno impiegato un millesimo di secondo per capire che avevano di fronte il ricercato. E lo hanno preso, tutto sommato con estrema facilità. Alla vista dei carabinieri infatti il 29enne romeno Lucian Valcelian non ha opposto nessuna resistenza, lasciandosi ammanettare senza difficoltà. Forse anche per lui è stata una liberazione; la fine di una fuga insensata che lo avrebbe probabilmente gettato in un devastante delirio, ancora più grande di quello che lui stesso aveva creato il pomeriggio precedente, intorno alle 16, quando aveva bruscamente strappato la vita alla consorte di 24 anni Madga Valcelian, madre di quattro figli, davanti al più grande dei quali, dieci anni appena, si è consumata la tragedia. L’aveva colpita con un bastone, a quanto pare al culmine dell’ennesima furibonda lite, lasciandola riversa a terra ormai morta per scappare a bordo di un autobus della linea «45». Una fuga assurda, con indosso un abbigliamento di fortuna, terminata nella sua prima parte in piazza Carducci, a Torino. Da quel punto in poi infatti aveva iniziato a muoversi a piedi. L’ultima segnalazione risaliva alla serata di lunedì: qualcuno l’aveva avvistato nella periferia nord della città. Da quel momento in poi i carabinieri del comando provinciale hanno dato il via ad una caccia all’uomo setacciando tutti i campi nomadi dell’area, fino al fortuito incontro di Borgaro che ha finalmente messo la parola fine alle affannose ricerche. Nella fabbrica in rovina Lucian e Magda avevano lasciato la natia Romania circa due mesi fa, insieme ai figli e alla nonna. Tutto quello che Torino ha avuto in serbo per loro è stato quell’orrido alloggio che si erano ricavati fra le mura dell’Altissimo, una realtà che condividevano con altri disperati che avevano trovato rifugio nello stabilimento dismesso di Moriondo. E alcuni di questi tanti senzatetto sono stati sentiti dai carabinieri in qualità di testimoni; in molti infatti han- Da sinistra l’omicida in fuga immortalato da un lettore a bordo del «45» e il comparto scientifico dei carabinieri al lavoro sul luogo del delitto. Sopra la vittima, Magda Valcelian, 24 anni, madre di quattro igli e la foto segnaletica del marito che l’ha uccisa, Lucian Valecelian, 29, arrestato nel primo pomeriggio di martedì no visto e sentito l’uomo uscire di corsa e gridare “l’ho uccisa, l’ho uccisa”. Le stesse urla che insieme ad altre sono state udite dai bambini del 29enne, tutti piccoli ma a quanto pare fin da subito consapevoli che il papà aveva colpito molto forte la mamma con un bastone. Ora sono stati affidati ai servizi sociali, che li hanno portati via da quella tana fatta di vetri rotti, sporcizia e materassi buttati a terra. Chissà se potranno mai dimenticare quello che hanno visto e sentito. A quanto pare l’uomo avrebbe agito in preda alla gelosia. Da quanto trapelato sembra fosse già seguito dai servizi psichiatrici in patria, ma a Moriondo, come lui stesso avrebbe dichiarato ai carabinieri di Venaria durante l’interrogatorio avvenuto poco dopo il fermo, ad animarlo sarebbe stata la paura di perdere per sempre la donna. «Magda aveva trovato un altro uomo - avrebbe detto ai militari nel corso della sua confessione - non potevo sopportarlo». Il romeno fra l’altro era già noto alle forze dell’ordine nostrane, che lo avevano fermato a fine gennaio per un furto di rame all’interno di una palazzina abbandonata di strada Genova, a poca distanza dal luogo dove poi ha ucciso la moglie. Risolvere il problema degrado ed insicurezza Sotto shock autista vinovese 22enne di Carmagnola Il sindaco scrive alla Regione «fondi per le aree dismesse» Schianto contro tir, muoiono 2 giovani Grave dopo il frontale MONCALIERI - La tragedia dell’Altissimo e l’omicidio della giovane donna romena ha convinto il sindaco Roberta Meo a partire all’attacco sulle aree industriali degradate. E la sua prima mossa è una lettera inviata lunedì sera alla Regione “con l’elenco dei progetti da inserire per le richieste di incentivo previste dalla nuova legge per il recupero delle aree dismesse: il grave fatto criminale accaduto all’ex Altissimo, accentua in maniera drammatica l’urgenza amministrativa e politica di risolvere definitivamente il problema dell’insicurezza e del degrado urbano che le aree industriali dismesse comportano. Poche settimane fa un episodio diverso ma altrettanto tragico alla ex Firsat, periodicamente l’attenzione su occupazioni abusive ormai continuative, alla ex Dea e in tutte le altre aree in disuso”. Morti per freddo, case per disperati, zone d’ombra in cui impera la disperazione. Ebbene per il comune è ora di dire basta anche perchè “i progetti di recupero ci sono, se ne è discusso nelle commissioni consiliari, ora devono terminare rapidamente il loro percorso con successo”. E’ il messaggio rivolto alla politica, che nelle settimane scorse ha fermato di fatto il recupero dell’Altissimo. “A maggior ragione - insiste l’assessore all’urbanistica Marcello Concas - in un momento in cui anche la Regione sta preparando una legge di incentivazione, è forte la responsabilità della politica su un tema centrale come questo: il recupero delle aree dismesse dovrà essere la priorità per la nuova amministrazione di Moncalieri. I siti ex Dea, ex Altissimo, ex Pozzo Gros Monti, ex Firsat, ex Emanuel: questi sono i progetti principali su cui si deve finire di lavorare, e che abbiamo voluto condividere con l’Assessore Regionale, perché l’urgenza del recupero si accompagna a quella di creare nuovo sviluppo economico, a zero consumo di suolo agricolo, e dare alla città servizi e infrastrutture (scuole, parchi giochi, aree verdi, parcheggi, piscina, nuovo teatro…), creando nel contempo nuove opportunità di lavoro”. VINOVO - L’’ennesima tragedia della strada è costata la vita ad una coppia di 21enni di casa a None. La loro Fiat Punto si è schiantata contro un autoarticolato condotto da un vinovese di 67 anni lungo la strada che collega Candiolo a None. L’esattata dinamica è al vaglio degli agenti della polizia stradale di Pinerolo e dei vigili di None e Candiolo. Dai primi rilievi sembra che i due veicoli si siano scontrati all’altezza di un incrocio, mentre il mezzo pesante era in procinto di svoltare a sinistra per ragiungere il piazzale di una vicina ditta. CARMAGNOLA - Potrebbe esserci un sorpasso azzardato all’origine del grave incidente stradale avvenuto lunedì nel cuneese, nel quale è rimasto gravemente ferito un giovane carmagnolese ora ricoverato all’ospedale Santa Croce di Cuneo. E.S. infatti, appena 22enne, versa in gravi condizioni dopo l’urto frontale fra la sua Seat Ibiza e un’altra vettura che proveniva dall’opposto senso di marcia, il fatto si è consumato nella tarda mattina nei pressi di Bra, lungo la provinciale 661, all’altezza di località Ricchiardo. L’esatta dinamica è tuttora al vaglio dei carabinieri del nucleo radiomobile e degli agenti del corpo di polizia municipale braidese, i primi ad intervenire sul luogo dello schianto insieme ai soccorritori del 118 e ai vigili del fuoco e all’ elisoccorso. Ferite lievi invece per il conducente dell’altra macchina coinvolta, una Opel Astra, medicato al pronto soccorso del Santo Spirito di Bra e poi dimesso. Blitz della polizia in un circolo di corso Trieste Il sodalizio era una bisca per giocare a «Texas Poker» MONCALIERI - Scoperta una bisca clandestina all’interno di un circolo privato di borgo San Pietro, a Moncalieri. Gli agenti della Divisione polizia amministrativa e sociale della questura torinese, che da tempo curavano il sodalizio, situato al civico 23 di corso Trieste, nell’attesa del momento migliore per intervenire, hanno infatti effettuato un blitz al suo interno verificando che si giocava a Texas Poker Hold’em. Un intrattenimento rigorosamente proibito nel torinese, almeno dal marzo del 2008, periodo in cui l’allora questore Stefano Berrettoni emanò un’ordinanza che lo dichiarò illegale. Questo perché il Texas poker sarebbe un gioco dove la capacità con le carte non avrebbe nessun ruolo nelle possibilità di vincere. In pratica la partita e i suoi conseguenti esiti si baserebbero esclusivamente sulla fortuna, quindi sull’azzardo, attraverso il quale i partecipanti cercano di portarsi a casa i ricchi premi in palio. Le cifre sul piatto infatti sono sempre abbastanza interessanti; conti alla mano chi vince si mette in tasca il 40% della somma complessiva versata dai giocatori per partecipare. Il secondo invece si prende il 30% e il terzo Rassegna del 11 febbraio.pdf il 20. Chi si siede al tavolo non avrebbe grandi occasioni di fare calcoli per cercare di arrivare alla vittoria, semplicemente perché le carte in mano sono solamente due mentre sul panno verde ce ne sono cinque comuni. Tutto al buio insomma: azzardo Moncalieri Titolare del pub deferito dall’Arma MONCALIERI - I carabinieri hanno denunciato il titolare di un pub in viale Europa, a Moncalieri. A quanto pare l’imprenditore non aveva rispettato un precedente divieto di somministrazione di bevande, impostogli da un’ordinanza emessa il 23 gennaio. vero e proprio per i rappresentanti della legge. E allora blitz doveva essere. Gli agenti hanno fatto irruzione scoprendo che impegnati nel gioco c’erano una quarantina di soggetti. Nessuno di loro sarebbe risultato in possesso della tessera associativa, ma forse non aveva grande importanza visto che il poliziotti non sarebbero riusciti a reperire nemmeno un elenco iscritti al circolo per la stagione in corso. Tutti dettagli di fronte al fatto che si giocava a Hold’em. E nei locali associativa c’era anche il presunto organizzatore della serata, il quale è stato trovato in possesso di 1.300 euro in contanti: il totale delle quote versate dagli iscritti alla gara, i quali l’avrebbero anche versata più di una volta per avere la possibilità di rientrare in caso di un’uscita di scena anticipata non prevista ma da tenere in considerazione, vista appunto la totale casualità che caratterizzerebbe il gioco. Comunque, alla fine tutti i presenti sono stati deferiti per partecipazione a giochi d’azzardo. Guai più grossi per il presidente del sodalizio e l’organizzatore, denunciati per esercizio aggravato di giochi d’azzardo. Sotto sequestro le quote di partecipazione e il locale. pagina 15 Affari Istituzionali Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 16 Affari Istituzionali Il numero delle imprese torna a crescere nel 2014 Il numero delle imprese torna a crescere. Secondo i dati di Unioncamere, a fine 2014 sono risultate 30mila in più dell’anno precedente. Il saldo positivo tra aperture e chiusure è dovuto alla fortissima frenata delle cessazioni (340.261 le imprese che hanno chiuso i battenti, 31.541 unità in meno rispetto a quanto avvenuto nei do- dici mesi precedenti). Il dato è il migliore dal 2010: gli imprenditori oggi attivi intravvedono la possibilità di un effettivo rilancio delle attività nel corso del 2015. iN Europa 14 MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 La Nuova Provincia di Biella L’ANALISI In Valle d’Aosta ogni cittadino sborsa quasi 100 euro. Lombardia tra le più virtuose, ma anche il Piemonte ha costi abbastanza contenuti Ma quanto spendiamo per gli organi istituzionali delle Regioni? Con i costi standard si risparmierebbero quasi 400 milioni all’anno! (pgu) Ma quanto si potrebbe risparmiare sulle spese per gli organi istituzionali delle nostre Regioni? Se si applicasse un minimo di costi standard, oltre 408 milioni di euro! Basta andare sul sito del Siope, il Sistema informativo delle operazioni degli Enti pubblici, predisposto dal Governo italiano per essere più trasparente, che riporta tutte le spese della Pubblica Amministrazione, ed eseguire qualche calcolo come abbiamo fatto noi (si veda la tabella). I risultati sono sorprendenti. Stando solo alla voce, appunto, “Spese per organi istituzionali”, che corrisponde al codice Siope 1101, si scopre, ad esempio, che (tolta la Puglia perché a quella voce risultano solo 110mila euro, probabilmente un errore nel sistema, visto che la legge regionale n. 34 del 30/11/2012 prevede, solo per il suo presidente, Nichi Vendola uno stipendio lordo mensile di 13.800 euro...) in Italia, lo scorso anno, si sono spesi quasi 689 milioni di euro. E la Regione che ha speso di più in assoluto è stata la Sicilia, con oltre 152,2 milioni di euro, seguita dalla Calabria con 69 milioni e dalla Sardegna con oltre 59,2 milioni. Quelle che hanno sborsato di meno, sempre in assoluto, sono state, invece, Molise (12), Valle d'Aosta (12,8) e Basilicata (17,3). Ma queste sono regioni piccole e, in un certo qual modo, è “normale” che abbiano costi inferiori. Se, però, andiamo a calcolare quant'è stata la spesa per abitante, si vede che in cima alla classifica svetta proprio la piccola Valle d'Aosta con quasi 100 euro ciascuno, seguita dal Molise (38,2 euro) e dalla Sardegna (35,6). Quindi le Amministrazioni più virtuose sono state quelle di Lazio, Lombardia e Toscana che nel 2014 hanno fatto spendere a ogni cittadino, rispettivamente 3,1, 4,2 e 5,6 euro, a fronte di una media nazionale pari a 11,3 euro per abitante. A questo punto, pur trascurando i valori delle regioni più piccole, è logico chiedersi: perché i sardi, ma anche i calabresi o i siciliani hanno dovuto spendere 30 e più euro a Spese delle Regioni per gli organi istituzionali Regione Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia R. Friuli V. G. Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Sardegna Sicilia Toscana Trentino A. A. Umbria Valle d'Aosta Veneto Italia Spesa 2014 25.560.480,84 17.389.950,49 69.092.929,66 43.124.074,91 33.039.236,59 18.556.705,19 18.211.667,72 25.202.930,89 41.939.342,26 21.472.523,08 12.041.441,34 30.024.738,94 59.238.409,88 152.258.284,39 21.045.627,00 28.382.305,57 20.420.519,98 12.821.491,82 39.118.205,20 688.940.865,75 Spesa per abitante 19,16 30,06 34,88 7,34 7,43 15,09 3,10 15,83 4,20 13,80 38,26 6,76 35,60 29,88 5,61 26,98 22,77 99,71 7,93 11,33 Spesa a costi standard* 7.203.270,60 3.123.311,40 10.694.878,20 31.697.811,00 24.010.311,60 6.638.560,20 18.211.667,72 8.596.470,60 41.939.342,26 8.386.945,20 1.699.515,00 23.958.709,20 8.984.838,60 27.512.659,80 20.252.759,40 5.680.535,40 4.842.406,80 694.391,40 26.604.817,20 280.733.201,58 L’amico del popolo Risparmio su spesa 18.357.210,24 14.266.639,09 58.398.051,46 11.426.263,91 9.028.924,99 11.918.144,99 0,00 16.606.460,29 0,00 13.085.577,88 10.341.926,34 6.066.029,74 50.253.571,28 124.745.624,59 792.867,60 22.701.770,17 15.578.113,18 12.127.100,42 12.513.388,00 408.207.664,17 di Roberto Poletti L’Expo in affanno ce l’ha con Kabobo *Media delle 5 Regioni più virtuose (Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte e Campania) pari a 5,4 euro per abitante testa per sostenere le loro istituzioni regionali e, invece, i laziali, i lombardi, i toscani, ma anche i piemontesi, i campani, gli emiliani e i veneti meno di 10 euro ciascuno? Perché non stabilire dei costi standard a cui debbano attenersi tutti? Chissà quanto si risparmierebbe! E' quello che abbiamo fatto: ab- biamo preso le cinque regioni più virtuose (Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte e Campania) e abbiamo calcolato la loro media del costo per abitante, risultato pari a 5,4 euro; quindi, mantenuti i valori di Lazio e Lombardia, l'abbiamo applicato a livello nazionale per tutte le altre regioni che spende- vano di più. Il risultato è che a fronte di una spesa globale, nel 2014, di oltre 688 milioni di euro, applicando il costo standard di 5,4 euro per abitante se ne spenderebbero poco più di 280, con un risparmio globale superiore ai 408 milioni di euro. E scusate se è poco! EDITORIA Arriva in edicola il nuovo numero del bimestrale dedicato al turismo consapevole Bellissimi viaggi con “Itinerari e luoghi” (gmc) Nella Milano sotto i riflettori per l’Expo, si possono trovare numerose eccellenze tra locali, ristoranti e botteghe. A Firenze e nei suoi dintorni si può vagare di giardino in giardino. Nella Sicilia sudorientale ci si può inoltrare nella Valle dell’Anapo, trovando, oltre alla misteriosa necropoli di Pantalica, una riserva naturale ricchissima. Spostandosi fuori Italia, si può camminare a picco sul mare della Costa Azzurra. Poi, nel cuore della Spagna si può aprire lo scrigno di tesori di Salamanca, gustando un delizioso jamón ibérico. Infine, si può fare rotta in Indonesia, per cercare avventura e tra- dizioni a Flores e Komodo. Sono i bellissimi viaggi proposti nell’ultimo numero in edicola di “Itinerari e luoghi”, il tascabile di turismo sostenibile. Un bimestrale realizzato, da oltre 20 anni, da una società editrice ora partecipata dal nostro gruppo editoriale. Tante proposte di viaggio per tutti i gusti, con cartografie esclusive, informazioni utili e racconti ricchi di particolari da parte di chi ha provato davvero l’itinerario. Con un taglio giovane, proposte dinamiche e tante modalità di scoperta. Per ulteriori informazioni: www.itinerarieluoghi.it. DAL 15 AL 18 FEBBRAIO A ERBA (CO) FONDAZIONE CARIPLO Ristorexpo 2015, a tavola per “rallegrare il pianeta” Al via l’attività filantropica, le presentazioni su internet (gmc) La 18ª edizione di Ristorexpo, il Sa- (gmc) Al via l’attività filantropica di Fondazione Cariplo. I testi dei bandi 2015 sono pubblicati sul sito www.fondazionecariplo.it, nella sezione “contributi”. Novità, invece, per ciò che riguarda gli eventi di presentazione, che quest’anno si terranno quasi esclusivamente in web streaming. Si inizia il 12 febbraio con una presentazione dell’attività istituzionale del 2015 nelle sue linee generali (solo in streaming sul sito fondazionecariplo.it). lone di Erba (Co) dedicato alla ristorazione professionale, punta su “Rallegrare il pianeta”. Da domenica 15 a mercoledì 18 febbraio, la manifestazione presso Lariofiere sarà animata da corsi di formazione, workshop, stage di cucina e concorsi per i professionisti della ristorazione e per la stampa specializzata. Spazio anche per WineExpo, la sezione dedicata alle proposte enologiche. Info: www.ristorexpo.com. in breve Nuova APP dell’Adnkonos: arriva la notizia seriale Non solo titoli e notizie tradizionali, Adnkronos punta sulla notizia seriale con la nuova App, disponibile su AppStore e GooglePlay. Lanciando Adnkronos News si visualizzano subito dieci approfondimenti delle principali notizie di maggior respiro, quelle che catturano più a lungo l’attenzione delle per- Otto appalti su dieci dell’Expo hanno dei problemini di regolarità e fioccano le inchieste. I lavori sono in pesante ritardo, con i padiglioni espositivi pronti solo al sessanta per cento. La società ha speso milioni e milioni di euro di consulenze, ma nonostante questo il suo sito internet è pieno di strafalcioni in inglese, che si stanno correggendo solo dopo che l’ha scoperto un importante quotidiano nazionale. Un disastro annunciato che non si è ancora rivelato nelle sue reali proporzioni. E l’elenco potrebbe continuare. Ecco perché, di fronte a questa tremenda situazione che ha dei colpevoli con delle responsabilità precise, ho trovato surreale che nelle motivazioni della condanna a 20 anni di carcere contro Kabobo, il nordafricano che l’11 maggio 2013 ha ucciso tre persone a Milano a colpi di piccone, si sia chiesto un risarcimento per danno d’immagine per l’Expo. Il ghanese avrebbe appannato l’immagine del Comune, anche all’estero, proprio mentre la città era impegnata nella promozione di se stessa in vista di Expo. Capite l’assurdità? Tre vite spezzate valgono solamente vent’anni (con questo che se la caverà in termini pratici con qualche anno in meno di prigione…) e il vero danno d’immagine all’esposizione universale l’ha fatto un extracomunitario. Non chi l’ha lasciato libero di delinquere. E non chi ha la responsabilità di mandare avanti una manifestazione, l’Expo appunto, che rischia di mandare sotto terra la credibilità del nostro Paese. www.milanopolitica.it © RIPRODUZIONE RISERVATA in collaborazione con Adnkronos sone e dei giornalisti. Pensati sul modello degli instant book, sono contenitori multimediali lanciati in tempo reale dalla redazione Adnkronos su un particolare evento. Vengono seguiti momento per momento le vicende di maggiore attualità informando su tutti gli sviluppi. Sono quattro le sezioni tematiche (Sostenibilità, Salute, International e Lavoro) che richiamano la specializzazione del- l'informazione Adnkronos, con un ampio spazio anche alla sezione video. Infine, Adnkronos News è stata progettata anche per diventare un canale di comunicazione sfruttando le opportunità del web. Velocità di aggiornamento, semplicità di utilizzo, affidabilità e completezza dell'informazione rendono Adnkronos News uno strumento in grado di soddisfare tutte le esigenze del pubblico. NAVIGA IN UN MONDO DI GUSTO www.guidaairistoranti.com www.netfood.it Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 17 Affari Istituzionali Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c IV TORINO CRONACA la Repubblica MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 SU INTERNET Altre notizie di cronaca sul sito torino.repubblica.it La città della cultura Dai mercatini in centro incasso ridicolo per il Comune 10 mila euro l’anno I DATI 0,7 EURO È di 0,7 euro al metro quadrato il canone che viene chiesto ai titolari dei banchetti da parte del Comune per l’utilizzo del suolo pubblico Sono cinque gli appuntamenti fissi nel mese L’assessore Mangone: “Ridurremo il numero” IL CASO VERA SCHIAVAZZI «S TIAMO valutando il da farsi per decidere se cancellare l’ultima data in programma per il mercatino che accompagnava la pista del ghiaccio in piazza Carlo Alberto, il 21 e 22 febbraio prossimi». L’assessore al commercio del Comune, Domenico Mangone, non nasconde la sua irritazione per quelle che sarebbero state vere e proprie violazioni dell’intesa stabilita prima di Natale, quando la pista di pattinaggio gestita dal Coni ha affidato a una società, Buongiorno Italia, il mercato ambulante nella zona. Tra queste, la vendita di alimenti sciolti. “Chiamparino non dimentichi gli uffici postali di montagna” I Enrico Borghi è il presidente dell’Uncem Ci sono quelli agricoli di Coldiretti e Cia e altri dedicati invece ai libri usati e all’antiquariato Mentre il Comune cerca di risolvere il problema, un’occhiata ai numerosi ‘Mercatini tematici periodici’ autorizzati in zona centro serve a far capire come gli introiti che Palazzo Civico riceve dagli ambulanti siano davvero pochi, al di sotto, secondo una stima, dei 10 mila euro all’anno. Non tutti i mercati sono uguali: ci sono grandi organizzazioni che, come la Coldiretti, gestiscono direttamente i propri stand e ‘collocano’ i coltivatori nelle diverse piazze: la prima domenica del mese in piazza Palazzo di Città, la secon- 360 EURO È l’incasso che entra nella casse del Comune per l’affitto di un giorno di 440 metri quadri equivalente a trenta stand L PRESIDENTE del Piemonte s’impegni nel «favorire una concertazione tra la direzione di Poste e le amministrazioni locali, in modo da scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali nei Comuni più piccoli». Lo chiede il presidente nazionale dell’Uncem Enrico Borghi in una lettera al governatore Sergio Chiamparino. L’esponente dell’Unione delle comunità montane si riferisce al piano di Poste Italiane che punta a cancellare 40 uffici in Piemonte e a ridurre l’orario di apertura di altri 134 sportelli. Così, evidenzia Borghi, «genera difficoltà di gestione e una diminuzione della qualità del servizio». da ai Giardini Cavour, la quarta in piazza Bodoni e la quinta, nei mesi che la prevedono, in piazza Solferino (dove in novembre c’è stato anche il mercatino francese). Sempre Coldiretti installa alcuni stand ogni venerdì pomeriggio ai giardini Lamarmora, lungo via Cernaia. La terza domenica del mese in piazza Bodoni c’è invece la Cia, un’altra e meno rilevante organizzazione di agricoltori, e nello stesso giorno in piazza Palazzo di Città si svolge un mercatino di Confartigianato. Un terza associazione, l’Asci, vende i propri DIECI Dieci sono i mercatini “provvisori” che si tengono nel centro cittadino per tutto l’anno POLEMICA È sempre più forte la polemica contro i mercatini in centro. A destra l’assessore Mangone alimentari, fritta e verdura, davanti al Municipio il 4 sabato del mese: di fatto, la piazza ospita tutti i weekend una manifestazione, senza che per altro si siano levate particolari proteste, e, come sostiene l’assessore, anche a seguito di un decreto ministeriale del 2007 che raccomandava di incoraggiare la vendita diretta dei prodotti agricoli made in Italy anche in queste forme. Cibi a parte, la prima domenica di ogni mese in piazza Carlo Felice c’è la fiera del libro ritrovato: bouquiniste e vecchie foto e cartoline, che in genere attirano molti curiosi, mentre il secondo sabato del mese l’associazione Extravagance tiene il mercatino del vintage (quando la pista di pattinaggio non v’è) in piazza Carlo Alberto, e nelle vie limitrofe quando invece si pattina. Da questo mercatino, che vende solo pezzi d’epoca, modernariato, bijoux e vestiti, iniziano invece le “pene” della zona di piazza Carignano. Oltre a loro, ora ci sono i discussi mercati del ghiaccio e un mercato dell’artigianato affidato all’associazione E20 in via Cesare Battisti che, anche lui, ha già creato proteste. La scadenza di quest’ultimo commercio provvisorio è il prossimo 1° agosto ed è possibile che non sia rinnovata. Nel 2014, il Comune aveva già scritto a tutte le associazioni: non chiedete date in più nel centro cittadino per il 2015. “Sarà un anno denso di avvenimenti e non vogliamo esagerare”, spiega Mangone. Che invece pensa, per Natale, a un mercatino diverso da quello attuale di Borgo Dora, con le bancarelle in legno sul modello del Nord Europa. CINQUE Sono la Coldiretti, la Cia, Confartigianato, il Libro ritrovato e Extravanganza, gli organizzatori dei mercatini in centro © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INTERVISTA/OLIVA, EX TITOLARE DELLA DELEGA NELLA GIUNTA BRESSO “Tagli alla cultura, meno festival e niente soldi ai privati” SARA STRIPPOLI «N ON credo siano ancora sostenibili 4 festival del cinema. E penso che con le risorse attuali nell’arte contemporanea non sia possibile sostenere pubblico e privato. E io scelgo il pubblico. Penso che Rivoli debba essere rilanciato e che i privati possano camminare con le loro gambe». Gianni Oliva è adesso direttore scolastico, ex-responsabile della cultura nella giunta Bresso. Uomo fortunato, partito con un budget di 140milioni di euro e arrivato con 120. Quattro volte di più di quello che potrebbe avere a disposizione Antonella Parigi. Professor Oliva, lei che ha inventato gli “Innamorati della cultura” appartiene alla categoria di chi sostiene che la cultura non si tocca? «Io la penso così: chi dice che non si può tagliare deve anche spiegarci dov’è possibile tagliare altrove. Altrimenti fa solo demagogia. In Piemonte c’è con una pletora di piccole imprese culturali. E in parallelo ci sono tante eccellenze in tutti i settori. Ma in una situazione radicalmente mutata in tutta Italia rispetto a 10 anni fa non possiamo essere la capitale di tutto, cinema, arte contemporanea, libro». Un aut-aut dunque. Rinunciamo alla cultura diffusa o alle eccellenze? Rassegna del 11 febbraio.pdf “ Chi dice che qui REPUBBLICA non si può risparmiare dica dove farlo se no è solo demagogia ” “ Torino e il Piemonte L’INTERVENTO L’intervento sul problema dei tagli alla cultura del Comune dell’ex assessore Ugo Perone devono fare delle scelte non possiamo più essere la capitale di tutto ” «Non dev’essere un aut-aut. Bisogna scegliere valutando alcuni indicatori: rapporto introiti-spese, pubblico, chance di autosostenersi, possibilità di contattare i privati. Si decide che vogliamo puntare ad una sperimentazione di qualità? Bene. In parallelo dobbiamo chiarire la durata della sperimentazione, altrimenti non è più FORTUNATO Oliva come assessore alla cultura della giunta Bresso aveva un budget di 140 milioni pagina 18 tale, diventa assistenza. Se si parla invece delle grandi eccellenze, è il caso di capire se si può sostenere ancora tutto. Soprattutto è indispensabile chiedere ai grandi enti di migliorare le loro performance, facendo salire la quota di autofinanziamento». Lei sostiene che Rivoli debba essere rilanciata. Come? «Non sono un esperto di arte contemporanea. Le mostre si possono anche vendere. Siamo sicuri che con il patrimonio che abbiamo non si possa organizzare una mostra sull’Arte Povera che in Europa è molto apprezzata?» Resta il fatto, come sostiene Perone, che sviluppo non può andare di pari passo con assenza di risorse. Dai 120 milioni che aveva lei ai 33 che potrebbe avere Parigi, cosa si può mantenere? «Credo che possa essere mantenuto il 70 per cento delle attività attuali. Facendo le scelte che dicevo. Non è più tempo degli spettacoli di Ronconi, per intenderci. Condivido l’analisi di Perone. Però penso che il sistema culturale torinese sia stato creato da persone, come l’assessore Alfieri che aveva molte risorse ma anche ottime idee e anche da un sindaco come Chiamparino. E un sindaco che ha fatto di Torino quello che è adesso non credo possa diventare un governatore che dimentica il valore della cultura». Nessuna autocritica? Non potevate spendere meglio le risorse di un tempo? «Nessuno immaginava ciò che sarebbe successo. Né gli operatori culturali, né i giornalisti, neppure gli economisti». © RIPRODUZIONE RISERVATA Affari Istituzionali 12 LA STAMPA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 . Valsesia e Valsessera .41 POLEMICA IN CONSIGLIO COMUNALE TRA BERTOLINO E POVERELLO Il sindaco difende l’Unione “A Brusnengo solo benefici” Ma la minoranza attacca: “Se andiamo avanti così, il paese sparirà” Favorevoli e contrari MATTEO PRIA BRUSNENGO Brusnengo con la nuova Unione della Prealpi ci guadagna e porta a casa un cantoniere in più, il servizio enologico che rischiava di sparire e in futuro potrebbe essere sede della polizia municipale. Il sindaco Fabrizio Bertolino rimanda al mittente le critiche sollevate dalla minoranza sull'adesione al nuovo ente che coinvolge Masserano, Casapinta e Mezzana. L'ex sindaco Piero Poverello più volte è tornato sul tema: «La sede è stata fissata a Masserano. Siamo preoccupati perchè Brusnengo non sarà il Comune maggioritario e non comanderà. Il rischio, in caso di fusioni future, è di non essere la sede principale. Inizia, di fatto, un processo che porta alla scomparsa di Brusnengo. Sarebbe stato meglio continuare con le convenzioni». «Molti i vantaggi» Tesi non condivise dal sindaco. «L'Unione porta solo benefici – spiega Bertolino -. Siamo riusciti ad avere nuovamente l'enologo per i nostri produttori. Era un servizio che la Provincia non poteva più garantire, l'ho proposto agli altri Comuni e si è deciso di dividere la spesa, Brusnengo si divide sull’Unione della Prealpi. Secondo il sindaco porterà solo benefici, scettica la minoranza con un risparmio notevole per le nostre casse». Inoltre il paese ha un cantoniere in più. «C'è un ragazzo che fa parte del progetto dei lavori socialmente utili che aiuta i nostri cantonieri - riprende -. Ora abbiamo tre persone che puliscono il territorio». Risvolti positivi anche per quanto riguarda la sicurezza: si sta pensando di concentrare a Brusnengo l'ufficio di polizia municipale. «L’ipotesi è avere personale in pianta stabile sen- Rassegna del 11 febbraio.pdf za continuare a fare convenzioni con Comuni – sottolinea il sindaco -. La sede dell'Unione è Masserano, ma le ultime giunte sono state fatte a Brusnengo, il presidente è il sindaco di Mezzana. Insomma nessuno vuole imporre la propria legge». Cambio di mentalità E nessuno pensa di far sparire il Comune. «Tutto viene fatto in sintonia – riprende Bertolino -. Eravamo gli unici che ancora non avevano aderito a una Unione come prevede la legge, è vecchia l'idea del “comandare” di cui parla Poverello. Ora bisogna pensare a fare discorsi ad ampio raggio». E sulle future fusioni aggiunge: «Se bisognerà unirsi non lo faremo di certo tra piccoli Comuni. Nell'ultimo incontro con la Regione si parlava di macro-Comuni, ovvero per quanto ci riguarda un ente con Cossato come punto di riferimento. Ma al momento nessuno ha intenzione di procedere a fusioni». pagina 19 Trivero è capofila del progetto di promozione europea PROGETTO LANCIATO DALLA CE Valle di Mosso e Valsessera ospiteranno 70 giovanissimi in arrivo dall’Est Europa Valle di Mosso e Valsessera insieme per partecipare al programma «Europa per i cittadini» lanciato dalla Commissione Europea. «Emy 2015», questo il titolo del progetto, pone al centro della sua attività la promozione della cittadinanza europea con una serie di scambi culturali. Capofila dell’iniziativa è Trivero che ha coinvolto i vicini territori di Soprana, Mosso, Valle Mosso, Pray e Coggiola. È in programma una vera e propria manifestazione di gemellaggio che coinvolgerà la zona montana del Biellese e tratterà argomenti vicini alla quotidianità. Protagonisti saranno i giovani, grazie a un mix di attività educative e di visite si attiverà una rete di conoscenza, scambio e dialogo che favorirà l’apertura di nuovi fronti di collaborazione tra i componenti delle diver- se delegazioni come richiesto dall’Unione Europea. L’appuntamento è fissato dal 7 al 12 ottobre quando arriveranno una settantina di giovani delegati provenienti dai paesi di Jelgava (Lettonia), Dobele (Lettonia), Wachock (Polonia), Deta (Romania) ed Erdut (Croazia). Il progetto ha dato priorità di partecipazione ai giovani di quei territori dell’Est e dei Balcani che vengono definiti dalla Unione Europea come Paesi dell’allargamento. «La manifestazione presenta un programma molto intenso spiega il sindaco Massimo Biasetti -. È un calendario ideato dai ragazzi che saranno parte attiva nella partecipazione del progetto. Ogni giornata darà la possibilità ai delegati di spostarsi in uno dei sei Comuni promotori. Inoltre sarà anche organizzato un dibattito sul «Vivere sani». [M. PR.] Affari Istituzionali Primo Piano 2 Mercoledì 11 febbraio 2015 Anno 110 - Numero 6 © RIPRODUZIONE RISERVATA DI ARTICOLI E FOTO DALLA PRIMA PAGINA DALLA PRIMA PAGINA Per le consulenze d’oro chiesti 13 milioni all’ex cancelliere della Procura di Pinerolo Scontro mortale tra auto e Tir Per il recupero delle salme è stato invece necessario il lavoro dei Vigili del fuoco. Sul posto anche una pattuglia dei Carabinieri. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, il camionista stava eseguendo una manovra di svolta a sinistra, diretto nel piazzale di un’azienda dell’area industriale nonese. L’impatto è avvenuto sulla corsia percorsa dall’automobile, che all’improvviso si è trovata la strada sbarrata dall’autoarticolato. Una tragedia che ha travolto ben due famiglie che abitano a poche decine di metri di distanza. Martedì pomeriggio in via Roma 148G, dove abita la famiglia Policaro in una delle villette a schiera, è un viavai di amici, parenti e conoscenti. Tutti in lacrime nel ricordo di Andrea La Corte dei conti di Roma respinge i ricorsi di Lanza & C. e Denyse. «Era un vulcano - dicono i familiari commossi - aveva mille idee e tanto entusiasmo». I due ragazzi si erano conosciuti anni fa a Moncalieri e subito fidanzati. Una vita insieme strappata anzitempo da un tragico destino. La coppia da meno di un anno aveva iniziato a convivere nella mansarda ricavata dalla casa di famiglia. Così uniti da condividere anche il lavoro: Denyse Riccobono aveva aperto da quattro mesi a Nichelino il Grow Shop Evergreen, un punto vendita di mangimi, attrezzi e forniture per l’agricoltura. E il fidanzato Andrea la stava aiutando parecchio nell’avviare questa nuova attività. Sogni e progetti cancellati in un amen dall’asfalto crudele. Paolo Polastri - Luca Prot «Un percorso lungo e periglioso», così l’avv. Pierpaolo Berardi di Asti definisce la vicenda processuale di Antonio Lanza, oggi direttore amministrativo all’Ufficio dei giudici di pace di Torino e nei primi anni 2000 potente cancelliere dell’allora procuratore Giuseppe Marabotto, con cui condivise (da protagonista) la triste ed indimenticabile vicenda delle “consulenze d’oro”. Centinaia di perizie strapagate (375 per l’esattezza) che avevano una sola utilità: liquidare fior di compensi ad una ristretta cerchia di professionisti compiacenti, che a loro volta giravano il 20 per cento di ogni parcella a Marabotto e all’amico medico Dario Vizzotto. Una truffa ai danni dello Stato da 15 milioni e mezzo di euro, che in totale portò a 29 condanne “eccellenti”. A differenza di tutti gli altri imputati (tra cui lo stesso Marabotto che patteggiò quattro anni e quattro mesi e commercialisti del calibro di Mario Florio e Ruggero Ragazzoni che scelsero il rito abbreviato) per i quali le condanne sono ormai definitive, la vicenda giudiziaria di Lanza e del suo “gruppo” (la moglie Antonella De NONE - Il tratto di via Pinerolo dove è avvenuto l’incidente mortale e, nel riquadro la Fiat Punto nella quale hanno perso la vita i due giovani nonesi. In alto Denyse Riccobono e Andrea Policaro insieme al loro inseparabile pastore tedesco Roy. (Foto Bussolino) Francesco, Nicola Rizzi e Anna Maria Cosentino) è ancora aperta. Le tappe del processo all’ex cancelliere Il processo di primo grado si era concluso a Milano il 28 novembre 2011, davanti ai giudici della Quarta sezione penale. Su Lanza (che ebbe pure trascorsi politici come consigliere comunale a Nichelino, ricandidato nel 2009 nella lista civica “Piazza pulita”) gravavano accuse pesanti: dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa pluriaggravata ai danni della Pubblica amministrazione, alla distruzione con il tritacarte di numerose consulenze tecniche fiscali. Il collegio milanese presieduto dal giudice Giulia Turri non fece sconti e condannò Lanza a otto anni di reclusione, più l’interdizione a vita dai pubblici uffici. Una stangata. «Sentenza spropositata: un clamoroso errore giudiziario», aveva tuonato l’avv. Vittorio Pesavento, al tempo suo difensore. Il 10 aprile 2013 arrivò il verdetto d’Appello, che ridusse la pena a sette anni, mandando prescritta la truffa aggravata. Tutte le altre accuse erano però ancora in piedi, affidate alla decisione della Cassazione che si pronunciò Cercenasco, il chiarimento c’è stato ma non tutto è filato liscio Statuto metropolitano l’incontro Nelle “Terre della pianura” tecnici al lavoro - I dubbi del sindaco di Vigone rinviato il 19 dicembre di quello stesso anno (con sentenza depositata il 29 aprile 2014). «La vicenda si è decisamente ridimensionata ci aveva dichiarato il prof. Carlo Federico Grosso che, col collega Pierpaolo Berardi, aveva seguito l’ex cancelliere in questa fase processuale al posto di Pesavento -. La Cassazione ha prescritto l’associazione a delinquere (precisando però che in riferimento a Lanza e consorte «non risulta evidente l’estraneità ai fatti contestati», ndr): sono rimasti solo due episodi di falso in atto pubblico». Quelli finiti in mano L’ex procuratore di Pinerolo Giuseppe Marabotto. (Foto Costantino) alla Quinta sezione della Corte d’appello di Milano che il l8 ottobre scorso ha deciso un nuovo “sconto”, portando la pena di Lanza a cinque anni e 11 mesi, «di cui tre indultati». Ma la storia non è finita: «Abbiamo nuovamente impugnato in Cassazione». Vale a dire, perché la condanna diventi definitiva, dopo l’Appello-bis occorre ora attendere il secondo passaggio davanti alla Suprema Corte. In ogni caso, «essendo sotto i tre anni, si tratterà di affidamento in prova e non di carcere». Quanto ad Antonella De Francesco (che in Appello aveva avuto tre anni), Nicola Rizzi e Anna Maria Cosentino, per loro la Cassazione ha già prescritto tutto (i fatti, ricordiamolo, risalgono al 2002-2005): dunque, reato estinto, nessuna pena. Corte dei conti: risarcimenti confermati Ma per Lanza & C., oltre al penale, c’era anche un altro fronte aperto. Quello pendente davanti alla Corte dei conti di Roma. In 12 avevano fatto ricorso contro la decisione della Corte dei conti del Piemonte che, con sentenza depositata il 1º ottobre 2012, aveva disposto quanto ciascuno (sulla base delle singole responsabilità) doveva restituire all’Era- rio. I giudici contabili piemontesi avevano condannato l’ex procuratore Marabotto, “in solido con tutti i convenuti nei limiti degli importi richiesti a ciascuno di essi”, a restituire al ministero della Giustizia, a titolo di dolo, la somma di 15 milioni e 212mila euro. A Lanza (sempre in solido) la Corte dei conti ha chiesto un risarcimento di 13 milioni e 302mila (più i 542mila chiesti alla moglie). Tranne Marabotto, tutti (da Lanza ai vari commercialisti) avevano fatto appello. Oggi la Sezione prima centrale d’Appello (giudice relatore Rita Loreto) con sentenza n. 80, depositata il 27 gennaio scorso, ha rigettato i ricorsi e confermato le decisioni dei giudici piemontesi. «C’è una discrasia tra gli accertamenti fatti in sede penale e quanto stabilito dalla Corte dei conti - avverte l’avv. Teodosio Pafundi di Torino che, con gli avv. Mario Contaldi e Fabio Cramarossa, ha rappresentato Lanza in questa partita -. Stiamo studiando la sentenza: bisognerà valutare se ci sono forme di impugnazione da far valere, altrimenti la giustizia contabile procederà all’esecuzione». E tutti dovranno restituire allo Stato quanto sottratto. Lucia Sorbino A 90 anni pubblica i suoi primi versi L’Unione si inceppa, intesa in forse? Il sogno poetico di Teresa È stato rinviato al 20 febbraio l’annunciato incontro con i sindaci del Sub-ambito metropolitano pinerolese, previsto per martedì 10, alle 18, in comune a Pinerolo, per discutere dello Statuto della Città metropolitana. La data è saltata a causa dell’influenza che ha colpito il sindaco di Pinerolo e consigliere della Città metropolitana, Eugenio Buttiero. Il sindaco tra l’altro ha dovuto rinunciare anche alla serata d’informazione sul progetto del “Polo culturale” fissata alle 21 sempre di martedì 10. All’incontro del 20 febbraio parteciperà il sindaco metropolitano Piero Fassino. Rinviato pure l’incontro previsto per la stessa giornata a Collegno per il Sub-ambito di Torino ovest, si terrà il 21. Altri incontri sono stati fissati per lunedì 16 alle 21 nell’aula consiliare del Comune di Settimo Torinese; martedì 17 alle 21 nell’aula consiliare del Comune di Susa; venerdì 27 alle 18 nell’aula consiliare del Comune di Moncalieri. A.M. CERCENASCO - «Il previsto chiarimento del 3 febbraio c’è stato ed ha riguardato soprattutto alcuni aspetti tecnici e formali. Adesso i due segretari comunali dei cinque Comuni, Ezio Caffer e Donatella Mazzotta, elaboreranno una versione congiunta degli atti, poi si passerà all’approvazione. Il confronto è stato a tratti vivace, ma schietto e credo produttivo» sintetizza Filiberto Vaglienti, vicesindaco di Cercenasco dove ha sede l’Unione “Terre della pianura pinerolese” verso cui convergono cinque Comuni. Un ottimismo, il suo, che non pare pienamente condiviso soprattutto dal sindaco di Vigone, Claudio Restagno, che commenta: «Il mio non è un no all’Unione, ma un no a questo tergiversare. Io continuo a credere in un’Unione che sia un ente terzo rispetto ai vari Comuni, non ad un surrogato di unione. Se così è, allora è meglio soprassedere e prendere un po’ di tempo per valutare a fondo le cose, VILLAFRANCA, COMMEMORAZIONE PARTIGIANA VILLAFRANCA - Commemorazione partigiana di sabato 7: sono intervenuti, oltre alle autorità locali, alcuni sindaci dei Comuni limitrofi e una rappresentanza dell’Anpi di Torino. Hanno partecipato alla cerimonia anche le nipoti dei fratelli Carando e particolarmente significativa è stata la testimonianza di Ernesto Aimaretti, che ha ricordato la giornata del 5 febbraio 1945 così come la visse lui all’età di 17 anni. (Foto Alice Ballari) approfittando magari della attesa proroga. Io continuo a crederci, tanto è vero che noi abbiamo approvato tutto, compresi i delegati. Bisogna però verificare se gli altri la pensano allo stesso modo». Non è uno stop definitivo, il suo, ma per lo meno una pausa di riflessione dovu- ta a sottolineature diverse tra chi guarda all’intesa che dovrebbe legare Airasca, Buriasco, Cercenasco, Scalenghe e Vigone. Non pare vedere nubi all’orizzonte, invece, Carlo Manavella, sindaco di Buriasco: «Abbiamo chiarito alcuni aspetti il 3 febbraio, dando mandato ai segretari di predisporre il testo che presto verrà portato in approvazione nei vari Consigli comunali». Si ipotizzava che tra metà e fine marzo il neonato organismo potesse entrare pienamente in funzione, con tanto di elezione del presidente. Ma a questo punto è bene non dare nulla per scontato, perché le divergenze potrebbero presto appianarsi, oppure approfondirsi fino a portare alla rottura. I prossimi incontri diranno in quale direzione ci si intende muovere. Intanto, sempre il 3 febbraio scorso, i cinque sindaci dell’Unione, su richiesta del consigliere regionale Elvio Rostagno, hanno indicato Claudio Restagno come referente per la loro Unione nell’ambito dell’organismo di intesa del Pinerolese. Tonino Rivolo È ospite in casa di riposo a Pancalieri PANCALIERI - Teresa Ferrero ha il viso sereno e tiene fra le braccia il “suo” libro come qualcosa che non le appartiene davvero: è attraversata da gioia e stupore. A 90 anni ha pubblicato le sue prime poesie. «Non me lo sarei mai aspettato» confessa, ed è ancora incredula. Quel che tiene nel cuore è il suo quaderno su cui conserva le poesie scritte in questi anni: il suo tesoro di versi e di ricordi. Teresa Ferrero nasce a Piossasco il 12 aprile 1925. Trascorre buona parte della sua vita a Torino, dove svolge la professione di infermiera privatista. Da diversi anni è vedova, dall’aprile del 2010 è ospite del pensionato Regina Elena di via Pinerolo a Pancalieri. Conoscendo la sua passione per la poesia, qualche mese fa, il personale che la segue le propone di partecipare al concorso “Viaggi di versi”, organizzato dalla rivista Poeti e poesia. Teresa invia la sua “A Lurisia”, un componimento che ricor- PANCALIERI - La poetessa 90enne Teresa Ferrero. da “questo piccolo paese / dove l’acqua scende a valle / c’è la gente assai cortese / e svolazzan le farfalle”. In una casa di riposo di quel paesino del Cuneese ha passato gli anni prima di arrivare a Pancalieri. Dopo l’invio della poesia, Teresa viene contattata dall’editore Pagine di Roma che le propone una pubblicazione: vuole sette poesie da inserire nel volume “Riflessi”, una raccolta con tredici autori. I componimenti scelti, oltre “A Lurisia”, sono “Conforto”, “Il giorno dei santi”, “Serenata del Grillo”, “Invocazione alla Madonna”, “La fata fortuna” e “A Mario”. L’ultima è il triste e commosso ricordo della scomparsa del marito, che si chiude con due versi emblematici di quell’ultima partenza per le vacanze: “Partimmo: era il 2 luglio del 1979 / ma tu non facesti più ritorno”. «Ho scritto fin da giovane» racconta con gli occhi pieni di commozione e ricorda anche quando ne recitava di fronte agli altri ospiti della struttura. «Avevo l’estro di scrivere», ripete un paio di volte. Quasi solo poesie - «quelle restano» precisa -, a parte un racconto sull’eccidio di Cumiana. «Cumiana avvolta nel nero pianse i suoi cari scomparsi», già solo recitare il titolo, le riempie gli occhi di lacrime per il ricordo di quella strage del 3 aprile del 1944, che ha colpito diverse persone che conosceva. Marco Bertello Alle denunce esposte dai genitori Quaresima di fraternità 2015, le due proposte di Caritas e Missioni “De Amicis” di Luserna: silenzio tombale Due lettere di protesta pubblicate sul nostro giornale, con l’aggiunta di copiosa documentazione, da parte dei rappresentanti dei genitori preoccupati di fatti incresciosi che stanno succedendo alla scuola media dell’Istituto comprensivo “E. De Amicis” di Luserna S. Giovanni, sembrano non turbare i sonni di alcuno. Non pare preoccupata né di smentire, o almeno spiegare le gravi negligenze denunciate, la dirigente della scuola lusernese. Neppure c’è risposta da parte del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, dott. Fabrizio Manca, sul cui tavolo sono giunte da parte dei genitori dettagliate segnalazioni dei fatti successi. Anche il nostro giornale ha provato a contattare l’Ufficio scolastico regionale ma, oltre all’addetto stampa che ha assicurato di avere trasmesso al direttore l’e-mail delle due lettere pubblicate e la richiesta di una spiegazione su come si intenda procedere, non ha ottenuto nulla. Silenzio tombale. Si aspetta che succeda qualcosa di veramente grave, con intervento della Magistratura, per avere almeno un cenno di timida risposta? r. a. Lega Nord: eletto direttivo provinciale Sabato 7 si è tenuto il Congresso provinciale della Lega Nord Torino. È stato riconfermato alla carica di segretario provinciale Alessandro Benvenuto. Il Consiglio provinciale risulta cosi composto, oltre ad Alessandro Benvenuto: Fabrizio Bardella, Francesco Bocchino, Chiara Bosticco, Lorenzo Caretta, Andrea Cerutti, Paolo Farsella, Marco Miletto, Stefano Olocco, Mattia Robasto, Alessandro Sciretti, Pietro Tartaglino, Giulio Vercelli, Roberto Zenga. Rassegna del 11 febbraio.pdf Famiglie in difficoltà e ospedale a Muhanga Coinvolgimento delle comunità parrocchiali – Nella missione di don Piumatti AGLI ABBONATI Nei prossimi giorni verrà sospeso l’invio de “L’Eco del Chisone” ”L’Eco Mese” per coloro che non hanno provveduto al rinnovo dell’abbonamento. Ceneri sul capo, mercoledì 18, per l’inizio della Quaresima. Sei settimane in preparazione alla Pasqua, che vengono arricchite da riflessioni, più intensa preghiera, astinenza dalle carni al venerdì e per i più volenterosi anche un po’ di digiuno. Ma ciò che più coinvolge le comunità è l’attenzione e la solidarietà verso chi è meno fortunato. Un impegno che si concretizza con “la Quaresima di fraternità”, proposta che da decenni si attua in ogni Diocesi del mondo. La Quaresima 2015 a Pinerolo si concretizza su due linee di intervento. Chiodo fisso della Caritas diocesana è che quando la parrocchia si fa attenta ai poveri del suo territorio la gente collabora. Da qui la proposta di un tratto del cammino di solidarietà quaresimale a sostegno delle famiglie in difficoltà tramite le Caritas parrocchiali. «Ogni comunità - spiega don Virgilio Gelato, direttore diocesano della Caritas - è innanzitutto invitata a monitorare il proprio spazio per cogliere le esigenze di famiglie e persone in situazione precaria individuando per loro un fattivo progetto di sostegno. Una parte delle offerte raccolte in Quaresima, in base anche alle segnalazioni di ogni singola realtà, verrà dirottata per questo scopo». Non va però trascurato un respiro solidaristico più universale che induce a non dimenticare povertà ben più gravi delle nostre. Popolazioni allo stremo, dilaniate da anni di guerra, senza diritti, senza assistenza. Una proposta in tal senso l’ha suggerita il “Centro missionario diocesano”, coordinato dai coniugi Pagani: contribuire a realizzare un centro ospedaliero per i 2.000 abitanti di Muhanga e per le decine di villaggi del territorio pagina 20 attorno, privi di ogni altro centro di assistenza medica. Muhanga, nel Nord Kivu (Repubblica democratica del Congo), in una situazione di guerra da molti anni, è la missione di don Giovanni Piumatti, missionario pinerolese molto noto che si fa garante perché la realizzazione sia sobria e realmente utile alla popolazione, senza sperpero di soldi, come purtroppo avviene anche per interventi in Paesi del Terzo mondo. Le offerte a sostegno di questi due progetti in aiuto ai fratelli in difficoltà verranno raccolte nelle singole parrocchie, ma per chi volesse contribuire in forma più significativa, può prendere direttamente contatto con don Virgilio Gelato, tel. 0121 353.913, e-mail: [email protected], oppure Francesco Pagani, tel. 335 578.5584, e-mail: [email protected]. Romano Armando Affari Istituzionali ANSA 10/02/2015 11:06:00 Jobs Act: stand by pareri Camera, nodo clausola salvaguardia - Manca anche parere Regioni,possibile slitti ok su ammortizzatori (ANSA) - ROMA, 10 FEB - Stand by alla Camera sui pareri aidecreti attuativi del Jobs Act. Manca infatti ancora il pareredella Stato-Regioni (una conferenza straordinaria è convocatadomani) sul testo sugli ammortizzatori sociali, così come siattende la Ragioneria sul nodo della clausola di salvaguardia dainserire, così come evidenziato dai tecnici di Montecitorio, perassicurare che ci sia adeguata copertura, qualora la platea siapiù ampia di quella 'prudenzialmente stimata'. Gli ammortizzatori sociali, spiegano infatti diversideputati della commissione Bilancio, chiamata a inviare il suoparere alla commissione Lavoro, sono diritti soggettivi e quindivanno garantiti a tutti, non può esserci un 'rubinetto' legato aun tetto di risorse. Per esprimere il suo parere la commissione presieduta daCesare Damiano deve attendere sia le Regioni sia la commissioneBilancio. Per questo è possibile che entro domani la Lavoro siesprima solo sul contratto a tutele crescenti mentre il pareresui nuovi ammortizzatori potrebbe slittare all'inizio dellaprossima settimana. (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 16 Attività Produttive ANSA PIEMONTE 10/02/2015 13:41:00 Lucchini, presidio lavoratori davanti alla Regione - Al via tavolo con commissario gruppo (ANSA) - TORINO, 10 FEB - Circa 70 lavoratori dellostabilimento di Condove (Torino) della Lucchini hannomanifestato questa mattina davanti all'assessorato regionale alLavoro in via Magenta dove si è aperto un tavolo di confronto. Tutti i lavoratori indossavano la pettorina con la scritta'Non importa come e dove, salviamo la Vertek di Condove'. All'incontro, iniziato da poco, partecipa il commissario delgruppo Pietro Nardi, oltre alla Regione e ai sindaci di Condove,Vaie e Chiusa San Michele. La FiomCgil è presente con unadelegazione guidata da Gianni Venturi, responsabile nazionaledella siderurgia. (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 17 Attività Produttive ANSA PIEMONTE 10/02/2015 15:51:00 Lucchini:avanti attività Condove,2 manifestazioni interesse - Regione e Fiom chiedono tavolo al Muse (ANSA) - TORINO, 10 FEB - Lo stabilimento Lucchini diCondove manterrà gli attuali livelli di produzione fino allafine dell'anno. Nel frattempo sarà verificata la consistenzadelle manifestazioni di interesse per arrivare alla vendita. E'quanto emerso nel tavolo in Regione. Il commissario - riferisce la Fiom - ha spiegato che sonostate presentate alcune manifestazioni di interesse per lostabilimento di Condove ma bisogna aspettare di definire lavicenda relativa al sito di Piombino, che si concluderàpresumibilmente nel mese di aprile. La Fiom-Cgil, d'accordo con la Regione Piemonte, ha chiestodi rilanciare il tavolo sulla Lucchini al Ministero delloSviluppo Economico, con l'obiettivo di trovare una soluzione perCondove. Le parti si ritroveranno poi in Regione nel mese diaprile. "Si è trattato di un incontro utile - commenta Ivano Francodella Fiom - in quanto la presenza del commissario è servita achiarire i termini della situazione attuale e a rasserenare unpo' di più gli animi lavoratori, che continueranno però amonitorare con attenzione l'evolversi della vicenda".(ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 18 Attività Produttive ANSA PIEMONTE 10/02/2015 16:15:00 Lucchini: avanti attività Condove, manifestazioni interesse (ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Ci sarebbe piaciuto trovarci di fronte a una strada già certa - ha dichiarato l'assessore Pentenero - ma mi sembra ci siano i presupposti perché la situazione evolva positivamente. Ribadiamo la disponibilità a mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per arrivare a una conclusione positiva per tutti i lavoratori". "Faremo una verifica con FinPiemonte - ha aggiunto l'assessore De Santis - per individuare eventuali agevolazioni, che possano essere offerte ai potenziali acquirenti, per rendere più appetibile lo stabilimento". (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 19 Attività Produttive 10 CRONACA mercoledì 11 febbraio 2015 Voci & Sussurri TO Ô di Daria Egidi TASSE/1 Ô Il canone Rai, ovvero la tassa concessione televisiva, è in assoluto da anni l’imposta più evasa dai contribuenti italiani. Secondo le stime del governo, il 26,5% delle famiglie italiane non paga i 113,50 euro annuali di canone e questo produce un ammanco di circa 600 milioni di euro l’anno. Mentre quelle in regola, in totale circa 16 milioni e mezzo di nuclei, versano ogni anno 1,7 miliardi di euro. Uno studio del 2012 realizzato da Contribuenti.it alzava invece al 40% la quota di famiglie inadempienti, con punte superiori all’80% in Campania, Calabria e Sicilia. TASSE/2 Ô Secondo uno studio di Contribuenti.it i principali evasori in Italia sono gli industriali (32,7%), seguono il settore bancario-assicurativo (32,2%), quindi commercianti (10,8%), artigiani (9,4%), professionisti (7,5%) e lavoratori dipendenti (7,4%). Sono concentrati soprattutto nel nord ovest (31,4% del totale nazionale) e nel nord est (27,1%). Al Centro sono il 22,2%, al Sud il 19,3%. TASSE/3 Ô In Italia non si emettono (e non si richiedono) gli scontrini fiscali o gli importi battuti sono più bassi di quelli reali, con un buco che uno studio stima in circa 24 miliardi di euro all’anno. E ancora: non si versa l’Iva, o si fatturano i beni e i servizi con aliquote più basse rispetto a quelle corrette (-6,4 miliardi). E può pure capitare che un grossista fatturi ma non dichiari il reddito corrispondente al venduto e questa pratica sottrae altri 9,3 miliardi di gettito. Molto parcelle vengono pagate in nero, si omette di dichiarare la proprietà di un immobile, e quindi si eludono tutta una serie di imposte piccole e grandi, e molti producono, vendono e lavorano completamente in nero. Parliamo in questo caso di circa 1 milione di abusivi, secondo le ultime stime di Confartigianato, e di un totale di 3,2 milioni di lavoratori irregolari. Col risultato che solo lo 0,1% degli italiani - ovvero uno ogni mille - denuncia più di 300mila euro di reddito all’anno, mentre la stragrande maggioranza (62%) sta sotto i 26mila. Il totale, secondo la Corte dei Conti, fa 130 miliardi di euro sottratti al Fisco, mentre il Tax Justice Network parla di 180,2 miliardi e Confcommercio addirittura di 272. IL CASO Il tribunale di Sorveglianza accoglie la richiesta della difesa: «Eccessiva sofferenza» In breve «E’ in gravi condizioni di salute» Mongelli ai domiciliari dalla nuora Ô Ha lasciato il carcere per la osservanza di alcune prescriseconda volta in poco più di zioni legate alla concessione due anni, e di nuovo a causa della misura dei domiciliari. delle sue disperate condizio- A partire da quel momento, ni di salute. Michele Mongel- vale a dire dal mese di settemli, l’uomo condannato alla bre del 2013, le già difficili pena definitiva di dieci anni condizioni di salute di Mondi reclusione con l’accusa di gelli sono andate via via pegaver abusato sessualmente di giorando. Da qui, pertanto, la una delle sue figlie, alle 19 in nuova richiesta di scarcerapunto di ieri ha abbandonato zione presentata al tribunale la cella nella quale viveva dal di Sorveglianza dal legale di settembre 2013 e ha raggiun- fiducia del detenuto, l’avvoto l’abitazione della nuora. cato Antonio Genovese. NelLì, in quell’alloggio, sconterà la sua domanda, il difensore la misura degli arresti domi- ha sottolineato che, «tenuto ciliari che gli è stata concessa conto delle condizioni di salute del detenudal tribunale di to, l’espiaz ione Sorveglianza di della pena appaTorino. re contraria al Soffre di diabete, senso di umanità Michele MongelCon Michele per eccessiva sofli. Soffre di una Mongelli, nel ferenza e appare malattia terribile priva di signifia causa della quamarzo del 2009, cato rieducatile i medici del era finito nei vo». Una tesi, carcere sono stati guai anche il fiquesta, che è stacostretti ad amputa quindi accolta targli tutte le dita glio Giuseppe, dal magistrato di dei piedi. E soffre, condannato a Sorveglianza. Ril’uomo, anche di una pena definisultato: Antonio gravi disturbi di Mongelli da ieri natura cardiaca. tiva di 9 anni sera è di nuovo a Entrato in carcere casa, anche se per la prima volta nel giugno del 2012, quando dalla nuora. E lì potrà curarsi la Corte Suprema di Cassa- e soprattutto cercare, per zione aveva dichiarato defi- quanto possibile, di miglioranitiva la condanna a dieci an- re il proprio stato di salute. ni di reclusione stabilita dai Con Michele Mongelli, nel giudici della Corte d’Appello mese di marzo del 2009 era di Torino, Mongelli era stato finito nei guai anche il figlio quindi scarcerato una prima Giuseppe, oggi quarantavolta nell’ottobre dello stesso seienne, condannato a sua anno a causa di una serie di volta a una pena definitiva di problemi legati alle sue con- 9 anni di reclusione. Gli “ordizioni di salute. Dopo quasi chi della Falchera”: così eraun anno trascorso ai domici- no stati poi ribattezzati padre liari, l’anziano - che compirà e figlio a causa delle ripetute 70 anni il prossimo ottobre - violenze sessuali commesse era stato riaccompagnato in sulle rispettive figlie. [g.fal.] cella a causa della mancata CONDOVE La produzione Vertek fino al termine del 2015 ÔContinuerà fino al termine del 2015 la produzione alla Vertek di Condove, del gruppo Lucchini, anche se con periodi di cassa integrazione. Lo ha spiegato ieri il commissario dell’azienda durante un incontro in Regione. Per lo stabilimento, unico del gruppo ancora non acquistato, le procedure per la cessione proseguiranno nei prossimi giorni. IL PROGETTO Un “Parco del Cielo” per vedere le stelle Ô AI DOMICILIARI A sinistra, Michele Mongelli. Sopra, l’avvocato difensore Antonio Genovese. Dai ieri sera, Mongelli è di nuovo a casa IL CASO Cerimonia per non dimenticare le foibe Gancia: «Ricordiamo anche gli armeni» Il “memoriale” dei «tragici eventi istriani» potrebbe essere una biblioteca realizzata nell’ambito del progetto Polo del ’900 che Palazzo Civico sta realizzando con la Compagnia di San Paolo. Lo ha annunciato il sindaco Piero Fassino nel corso della cerimonia con cui la Sala Rossa ha celebrato il Giorno del Ricordo, presieduta da Alessandro Altamura, che ha sottolineato come l’istituzione della giornata nel 2004 abbia «segnato una svolta importante per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo. Questa data non significa solo rendere giustizia a popolazioni che erano radicate nel proprio territorio ma l’aver riportato nella nostra storia una pagina dimenticata». Una memoria che andrebbe ritrovata anche per altri genocidi. «Sono uscita dal liceo senza sapere cosa fossero le Foibe, fortunatamente oggi mio figlio, invece, lo studierà. Penso che questa sia una conquista importante della politica e un’affermazione fondamentale di valori che dovrebbero essere universalmente condivisi, senza polemiche» ha commentato il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Lascaris, Gianna Gancia, sottolineando come il 2015 coincida con «il centenario del genocidio armeno: spero che anche per questa tragedia si arrivi un giorno agli stessi risultati». Uno dei più tenaci sostenitori del Giorno del Ricordo nel 2004 è stato il presidente del comitato torinese dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Fulvio Aquilante: «Chiedevamo solo rispetto, senza nessuna ideologia politica». [en.rom.] ÔIl Consiglio regionale del Piemonte patrocina “-Luce +Stelle”, iniziativa mirata a offrire un momento di riflessione tra specialisti, amministratori locali e cittadini per far nascere in Piemonte un “Parco del Cielo”. Con l’obiettivo di individuare e proteggere dall’inquinamento luminoso alcune aree dove il cielo è ancora abbastanza buio da permettere ricerche astronomiche e serate dedicate all’osservazione astronomica e alla divulgazione. Il primo appuntamento, riservato a amministratori locali e operatori del settore, è domani alle 21 al Planetario di Torino, via Osservatorio 30 a Pino torinese. Venerdì 13, a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte in via Alfieri 15 a Torino, è in programma un convegno aperto non solo agli specialisti ma a tutti i cittadini. MIASINO «Restituire ai cittadini il castello confiscato» Ô«La Regione Piemonte vuole ridare ai cittadini il Castello di Miasino». Con questo impegno l’assessore regionale alla Cultura, Antonella Parigi, intende dare seguito alla mozione del Consigliere Domenico Rossi (Pd), approvata nei mesi scorsi, con la quale si chiedeva di sottrarre definitivamente il Castello sequestrato all’ex boss della camorra, ora pentito, Pasquale Galasso, per restituirlo alla collettività. IL PROCESSO L’ex city manager del Comune è accusato di aver commesso irregolarità in un concorso Abuso d’ufficio, chiesti sei mesi per Vaciago L’ex city manager Cesare Vaciago Rassegna del 11 febbraio.pdf Ô La condanna a sei mesi di reclusione di Cesare Vaciago, ex city manager del Comune di Torino, è stata chiesta ieri dalla procura in un processo che si riferisce a un concorso del 2010 per la selezione dei dirigenti comunali. Vaciago, che era presidente della commissione esaminatrice, risponde di abuso in atti d’ufficio. Il concorso venne annullato dalla giustizia amministrativa. La difesa però afferma che Vaciago non ha compiuto irregolarità. È un concorso, quello finito al centro del procedimento, che si era svolto nel 2010, all’epoca in cui Sergio Chiamparino ricopriva la carica di primo cittadino di Torino. E riferendosi a quel periodo, l’attuale governatore della Regione Piemonte nell’u lti ma udienza aveva definito l’imputato Cesare Vaciago «un esempio positivo di manager». «Vaciago erano state le parole utilizzate da Chiamparino in aula 45 - è uno di quei dirigenti che di fronte a un qualsiasi problema che gli viene presentato, non si metterà mai a rispondere che quel problema non può essere affrontato e superato. Non definisco Cesare Vaciago un modello - aveva quindi con- pagina 20 cluso il presidente della Regione nella sua deposizione -, ma un esempio positivo». Poi, nella seconda parte dell’udienza, era stato il turno dell’imputato. Cesare Vaciago si era sottoposto a interrogatorio e aveva risposto alle domande del pm Parodi e a quelle dei suoi difensori. Attraverso le risposte fornite alle parti, il manager aveva respinto le accuse e spiegato di non aver favorito alcun partecipante al concorso. Il concorso si era tenuto nel mese di luglio del 2010, a Palazzo civico. Concorso che era stato poi duramente contestato da alcuni concorrenti e quindi annullato dai giudici del Consiglio di Stato. Al termine dell’udienza preliminare celebrata in tribunale il 7 maggio 2013, Vaciago era stato quindi rinviato a giudizio dal giudice Elisabetta Chinaglia per il reato di abuso d’ufficio. Una decisione, quella del gup, giunta dopo la richiesta di archiviazione depositata invece dal pm Parodi. A quella richiesta si era tuttavia opposto il gip Alessandra Bassi, che aveva invece disposto l’imputazione coatta e aperto così la strada al rinvio a giudizio del manager. Attività Produttive Verbania 11 febbraio 2015 Scuola Memoria Proseguirà per altri cinque anni la collaborazione tra l’associazione verbanese e la Regione Iscrizioni on line ultimi giorni Casa della Resistenza, rinnovata convenzione VERBANIA - E’ il 15 febbraio l’ultimo giorno utile per le famiglie verbanesi per l’iscrizione (esclusivamente con procedura on line) dei figli alle prime classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Per la scuola dell’infanzia, invece, l’iscrizione deve essere effettuata presso l’istituto Comprensivo di riferimento con modalità ancora cartacea. Altre informazioni sul sito internet “www.comune.verbania.it”. VERBANIA - L’ufficio di presidenza del consiglio regionale del Piemonte, su proposta del vicepresidente Nino Boeti, delegato al comitato Resistenza e Costituzione, ha rinnovato nei giorni scorsi le 5 convenzioni (per 5 anni) con gli enti preposti alla tutela della memoria della Resistenza sul territorio piemontese tra cui anche la Casa della Resistenza di Fondotoce. «Il Parco della memoria e della pace (foto), del quale fa parte la Casa della Resistenza di Fondotoce - ha sotto- lineato Nino Boeti - rappresenta uno dei luoghi della memoria più cari alla nostra comunità e più si- gnificativi della Lotta di Liberazione d’Italia e sorge all’interno di un Parco adiacente al luogo dove, il 20 giugno 1944, vennero fucilati dai nazifascisti 43 partigiani. Il consiglio regionale, nel corso degli anni ha sempre provveduto a stipulare protocolli d’intesa con l’associazione Casa della Resistenza che, muovendo dalla conservazione e valorizzazione di un luogo considerato importante per la Resistenza e la lotta di Liberazione in Piemonte, ha istituito strutture museali didattiche, punto di riferimento per attività culturali, formative e di ricerca storica sul territorio». Problema Per il sottosegretario Bobba «l’accordo sul rientro di capitali non deve andare a discapito dei lavoratori» «Serve uno Statuto dei frontalieri» Comune, Regione Provincia e governo a palazzo Flaim VERBANIA - Il frontalierato è un argomento scottante, all’ordine del giorno per la realtà politica del nostro territorio e ora come ora, soprattutto dopo il referendum popolare svizzero del 9 febbraio dello scorso anno in cui è stata approvata un’iniziativa contro “l’immigrazione di massa”, di grande attualità. Sabato 7 febbraio un incontro pubblico voluto dal Gruppo deputati del Partito democratico a palazzo Flaim di Intra ha ufficialmente sancito la priorità che deve essere data al “problema” alla presenza di figure note del mondo politico locale e nazionale. «Su nostra proposta in parlamento le due questioni, quella fiscale per l’accordo sul rientro dei capitali e quella politica per l’accordo tra i nostri due Stati, rimangono separate - ha dichiarato Enrico Borghi, capogruppo Pd VIII Commissione - le Comune, Provincia e Regione insieme ai deputati Pd discutono di frontalierato a palazzo Flaim nostre economie di confine devono dunque dialogare ed è ancora un capitolo da scrivere». Tutti d’accordo sul fatto che sarebbe un errore rispondere con atti xenofobi a quello che sta succedendo in Svizzera, come l’esempio eclatante del sindaco di Claro Roberto Keller che con fierezza si vanta del logo “Noi impieghiamo personale residente”. Ma è arrivato il momento di fare chiarezza sui principali aspetti che tormentano i frontalieri, in particolare sapere con estrema certezza come cambierà la tassazione sul reddito secondo i dettami del governo italiano impegnato sul fronte del rientro dei capitali dall’estero. «Al momen- to c’è una campagna denigratoria da parte dei vicini svizzeri che non si era mai vista prima - ha spiegato Antonio Locatelli, presidente associazione Frontalieri Vco - per questo chiedo al governo italiano di dare una svolta definitiva con un accordo equo e non un accanimento fiscale nei confronti dei frontalieri». Lo stesso Locatelli ha poi preso atto con rammarico del fatto che all’incontro erano presenti ben pochi lavoratori frontalieri, «considerando che solo nel Comune di Verbania sono più di mille per un totale di seimila e duecento in tutta la provincia del Vco». «Non dimentichiamo che i frontalieri costituiscono il principale indotto del- la nostra zona - ha commentato il neo presidente della Provincia Stefano Costa - il Vco deve essere un punto d’incontro attraverso dei tavoli tecnici che possano dare risposte chiare ai lavoratori». Questo è ciò che si augurano i diretti interessati, ma intanto rimane un alone di mistero su quello che sarà il prossimo trattamento fiscale e sulle ricadute pratiche. «Questo è un obiettivo che la Regione raccoglie perché tutti i livelli si devono muovere insieme - ha detto il vicepresidente Aldo Reschigna - e questo vale anche per la messa in sicurezza della strada statale di confine». La viabilità è infatti un altro “dente scoperto” della questione globale riguardante il frontalierato come dimostra l’ultimo grave incidente di percorso, la recente frana tra Cannero e Cannobio, che ha costretto i lavoratori a percorrere lunghe strade alternative per arrivare sul posto di lavoro svizzero. Così come gli affezionati clienti svizzeri sono stati costretti a rimandare i loro frequenti acquisti a Verbania per quasi due mesi, periodo natalizio compreso, con particolare disappunto da parte dei commercianti locali. «Gli accordi bilaterali non dovranno andare a discapito dei frontalieri - ha concluso Luigi Bobba, sottosegretario Lavoro e Politiche sociali - ci vuole uno Statuto dei lavoratori frontalieri che li tuteli e l’accordo sul rientro dei capitali in Italia non deve portare al sacrificio di questi ultimi». Lavori in corso in cui serve un chiaro dialogo con la parte svizzera e con i lavoratori «che sono una parte importante dell’economia nazionale» come ha ribadito anche la deputata Pd Chiara Braga. 11 Bus diretto da Verbania a Locarno VERBANIA - Si è svolto lunedì mattina a Cannobio l’incontro per il progetto di un autobus diretto Verbania-Locarno sollecitato, con tanto di sondaggio on line, dal gruppo Facebook “Utenti strada statale 34 del Lago Maggiore”. All’incontro oltre al sindaco di Verbania Silvia Marchionini era presente anche il primo cittadino di Brissago e i responsabile delle società partecipate che si occupano di trasporti: Vco Trasporti, rappresentata dal presidente Roberto Tomatis, e l’analoga svizzera Fart. «Allo studio - spiega il sindaco Marchionini - c’è un abbonamento mensile integrato Fart/Vco Trasporti per 2 corse la mattina e 2 la sera da definire ancora nell’orario e ad un costo che potrebbe essere di circa 135 euro al mese. Seguirà nelle prossime settimane - continua il primo cittadino di Verbania - una campagna di informazione e sondaggio dedicato a questo progetto a cura di Vco Trasporti». Le parti in gioco si ritroveranno il prossimo 2 marzo a Brissago per un incontro definitivo con la proposta di orario per il nuovo bus diretto. «Abbiamo avviato con i comuni svizzeri - chiude Marchionini - un interessante collaborazione in tema di mobilità alternativa all’auto e in chiave turistica». Marchionini ha anche scritto al collega di Luino perché si faccia promotore di un incontro con la Navigazione Laghi Maggiore «condividendo la stessa situazione e la necessità di costruire risposte per gli oltre mille frontalieri». Patrizia Salari Federica Fili Polemica Immovilli (Forza Italia) preoccupato dopo le dichiarazioni di Reschigna della scorsa settimana «Pagheremo noi il conto salato del Giro» “Gran Paciada” in Sassonia VERBANIA - Grande successo domenica 8 febbraio a Intra dove il Comitato Sassonia ha organizzato la tradizionale “Gran Paciada” con la distribuzione di trippa, salamino e lenticchie. Numerose le persone che erano in coda per gustare queste prelibatezze, nonostante il terribile vento che però non ha fermato l’entusiasmo degli organizzatori (foto, galleria su ecorisveglio.it). Sul prossimo numero di “Eco Risveglio” tutte le immagini del Carnevale verbanese. VERBANIA - La 18esima tappa del Giro d’Italia a Verbania, o meglio il suo finanziamento, quanto insomma costerà al Comune, continua a far parlare. Dopo l’articolo di “Eco Risveglio” della scorsa settimana prende la parola il consigliere di Forza Italia Michael Immovilli: «La tappa non è finanziata dalla Regione. Lo abbiamo appreso dal vice presidente e assessore al Bilancio regionale Aldo Reschigna che ha dichiarato di non sapere nulla sull’intenzione dell’amministrazione Chiamparino di finanziare la tappa del Vco. Il sindaco di Verbania Marchionini nel passato autunno in consiglio comunale aveva rassicurato tutti sull’arrivo dei sol- di da Torino, affermando che il 50% delle spese era a carico della Regione. L’amministrazione di Verbania in commissione bilancio ha inserito i fonMichael Immovilli di per la tappa del Giro d’Italia; 130 mila euro apportando una variante al bilancio comunale. In municipio ho chiesto se ci fosse traccia della lettera d’impegno della Regione per finanziare l’evento Giro d’Italia; la risposta dell’assessore al Bi- lancio è stato un incerto “no”. A conti fatti senza questa lettera e il documento di impegno del dirigente delle finanze di Torino, il costo dell’evento resta a carico del Comune». Una situazione che preoccupa Immovilli: «Il Giro d’Italia è certamente un evento importante. Porterà visibilità al Comune di Verbania, ma è risaputo che è un grosso impegno finanziario per le casse comunali. Dopo le spese contrattuali, dovremo aggiungere altri soldi per sostenere l’evento. Oggi il Comune ha già speso e impegnato altre risorse in favore di questa manifestazione. Non ci resterà che pagare il conto salato di questa bella manip.s. festazione di sport». Ambiente Anche quest’anno il Comune di Verbania aderisce alla campagna “M’illumino di meno” Carovana energetica nelle scuole venerdì VERBANIA - Anche il Comune di Verbania aderisce alla campagna “M’illumino di meno” promossa dalla trasmissione radiofonica di Radio2 Caterpillar per la giornata di venerdì 13 febbraio. «L’adesione ad una campagna nazionale come M’illumino di meno, che ha il tema del risparmio energetico come obiettivo è importante e naturale per un comune come il nostro - spiega l’assessore all’Ambiente Laura Sau -. Avendo la campagna, per il 2015 Rassegna del 11 febbraio.pdf il tema delle scuole, abbiamo anche deciso di organizzare una carovana energetica coinvolgendo gli studenti». Due, dunque, le iniziative in programma: lo spegnimento simbolico del portico del palazzo di città e l’organizzazione della “carovana energetica” da parte degli studenti delle tre scuole superiori (liceo Cavalieri, istituto Cobianchi, istituto Ferrini) che stanno elaborando il “Progetto energia”, studiando gli edifici di tre scuole primarie e secondarie di primo grado di Verbania (Rodari, Peron e Ranzoni) e che il 13 febbraio visiteranno le scuole oggetto di studio. «La visita in ogni scuola spiegano dal Comune - si articolerà in due fasi: mentre una parte degli studenti è incaricata di coinvolgere gli altri alunni del lavoro sulla riqualificazione energetica del loro edificio scolastico da parte del Comune, gli altri provvederanno alla documentazione fotografica occorrente alla redazione del progetto stesso». pagina 21 Attività Produttive 14 > MONCALIERI Cronache 11 febbraio 2015 Il tempo non ha tradito la manifestazione di borgo San Pietro «Gli accordi siglati non sono rispettati» Successo in maschera Rotosud, il M5Stelle La soddisfazione del comitato di quartiere attacca la Regione MONCALIERI - Dopo le accuse lanciate dagli ex lavoratori Satiz, ora a scagliarsi contro il mancato rispetto degli accordi sottoscritti in Regione per la Rotosud è il Movimento 5Stelle, che la scorsa settimana ha discusso un’interrogazione presentata dal capogruppo Giorgio Bertola, moncalierese, e da Francesca Frediani. “Ormai - è la considerazione dei due esponenti pentastellati - gli accordi delle aziende in crisi sottoscritti presso la Regione Piemonte, tra rappresentanti dei lavoratori e proprietà, hanno il valore della carta straccia. E come se non bastasse la Regione Piemonte non ha strumenti efficaci per garantirne l’attuazione”. L’accordo siglato appena pochi mesi fa, nel novembre 2014, prevedeva la riconversione di una parte della forza lavoro impiegandola su progetti di ecommerce e stampa digitale oltre all’installazione di nuovi macchinari. All’inizio dell’anno invece l’azienda ha comunicato la cessione del ramo d’azienda alla control- MONCALIERI - Un bellissimo pomeriggio, che ha unito le due anime di borgo San Pietro facendolo tornare un unico grande quartiere. il carnevale di San Pietro nonostante una pioggerellina fastidiosa e condizioni meteo difficili sabato non ha tradito le attese, anzi, ha richiamato lungo il tragitto con la partenza da corso Trieste, poi il passaggio da piazza Vico per concludere la manifestazione in piazza Mollo con un corteo che ha visto la partecipazione di diverse centinaia di persone per la prima festa in maschera della città in questo 2015. In piazza Mollo si è svolta la premiazione dei gruppi più numerosi, mentre per tutti la possibilità di scaldarsi con the, vin broulè e gustare una montagna di bugie. Soddisfatto il comitato di quartiere, che ha voluto sfidare le insidie del tempo. “Non ci sono tante parole. Una sola: grazie”, è il commento a caldo dei due comi- tati, uniti e vincenti su questa scommessa. “Nonostante le condizioni climatiche non propriamente favorevoli siamo andati avanti. Grazie ai cittadini, ai partecipanti, alle nostre maschere Martin e Mariana, alle maschere di Revigliasco, all’Associazione Filarmonica di Moncalieri, alle Majorettes di Villanova, alla Lunetta e alle sue Damigelle, all’ Ateneo dello Spettacolo, alla Casa del Quartiere, ai gruppi mascherati delle scuole, all’animazione dell’oratorio Nostra Signora delle Vittorie, a Moncalieri Giovane, agli Alpini, ai carabinieri in congedo, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa”. La magia del MONCALIERI - Sabato 14 carnevale ha vinto anche febbraio la parrocchia di questa volta. Santa Maria Goretti propone la festa di carnevale. Inizio sfilata alle ore 14,30 da viale Berlinguer angolo via Fratelli Boccardo per arrivare all’oratorio, dove la manifestazione entrerà nel vivo, con giochi per tutti e la possibilità di degustare le torte, che i partecipanti sono invitati a portare da casa. Tema della sfilata di quest’anno il cibo, con la premiazione al termine della giornata del costume più originale fatto in casa. Sabato 14 Festa all’oratorio di Tetti Piatti produttivo della ex Ilte. Ma il grave, per i due consiglieri 5Stelle, è che “l’assessore al Lavoro Pentenero ha candidamente ammesso di non avere strumenti per intervenire in difesa degli accordi sottoscritti da tutte le parti in causa. Quanto sta avvenendo alla Rotosud di Moncalieri - è la conclusione - non è altro che un copione già visto in altre realtà. Pensiamo ad esempio alla Agrati di Collegno ed alla De Tomaso di Grugliasco. Cambiano i protagonisti ma il risultato è sempre lo stesso: lavoratori licenziati ed imprenditori che spiccano il volo verso altri lidi”. Grande successo al carnevale di borgo San Pietro Nella cornice del Castello premio Eccellenza a Giugiaro Giochi e dolci Testona: domenica è carnevale MONCALIERI - Fuori nevicava, ma più di centotrenta persone erano presenti, il 5 febbraio, nella Sala della Regina del Castello di Moncalieri, per assistere alla consegna della targa che il Lions Club Moncalieri Host ha voluto assegnare, quale “Eccellenza di Moncalieri 2015”, alla Italdesign Giugiaro. L’idea che ha spinto i Lions ad attribuire, da quest’anno, questo riconoscimento, è la constatazione dell’attuale situazione di grave degrado economico e della necessità di uscirne al più presto. Si è voluto così inviare un forte segnale di ottimismo e di fiducia alle aziende e agli abitanti del territorio, dimostrando loro che ancora esistono aziende che progrediscono, che assumono, che fanno grande l’Italia nel mondo. La scelta di questa prima edizione è caduta su un’azienda leader nel design rivolta alla conquista dei mercati mondiali: la Italdesign Giugiaro, un vero campus della creatività e dell’ingegneria, un centro di sviluppo all’avanguardia, da alcuni anni entrato nella galassia Volkswagwen. Attestato più che meritato se si considera la storia che caratterizza questa grande realtà moncalierese, ben raccontata dal filmato proiettato in sala e che è stata ampiamente e piacevolmente raccontata da Giuliano Molineri, per tanti anni strettissimo collaboratore di Giorgetto Giugiaro. Tanto più meritato per le prospettive che Giuseppe Savino, responsabile Italdesign delle Human Resource in rappresentanza dell’Amministratore Delegato Enzo Pacella, ha illustrato ai presenti. Prospettive di sviluppo MONCALIERI- Testona in festa, domenica prossima 15 febbraio, per l’ormai consueto appuntamento con il Carnevale della borgata organizzato da animatori e famiglie dell’oratorio della parrocchia di “S. Maria delle Grazie”. L’appuntamento per grandi e piccini è fissato verso le ore 14 in piazza Marconi. Da qui partirà la sfilata in maschera, aperta da un carro allegorico, che percorrerà alcune strade di Testona: via Boccardo, via Settembrini, strada del Bossolo, strada Genova, via Boccardo e arrivo nuovamente in Piazza Marconi. Verso le ore 15 inizieranno i giochi popolari per i bambini e i ragazzi, a cura degli animatori, e comincerà la vendita dei goffri dolci e salati e la distribuzione di bevande e bugie. Quindi, il pomeriggio di festa si concluderà con la sfilata in maschera, nella piazza, dei bambini e la premiazione dei travestimenti più belli. Il tema conduttore dell’edizione 2015 del Carnevale testonese sarà l’alimentazione con maschere e addobbi ad hoc. Prima edizione promossa dal Lions Club Rassegna del 11 febbraio.pdf lata Enerprinti, società a responsabilità limitata, con il trasferimento degli ultimi 155 dipendenti ancora in forza alla Rotosud. Una scelta legata alla stampa del One book, la nuova commessa Seat Pagine Gialle che Vittorio Farina ha definito “più gravosa ed antieconomica” tanto da mettere a rischio la stessa “continuità produttiva ed i livelli occupazionali a Moncalieri”. Una lenta agonia per un’impresa storica del campo dell’editoria, che sino a pochi anni fa dava ancora da lavorare ad oltre un migliaio di persone, mentre oggi si pone con estrema drammaticità lo stesso futuro e di grande attenzione per il territorio di Moncalieri e per i giovani laureati, soprattutto in ingegneria, di cui l’azienda del gruppo Audi/Volkswagen, reputa di aver bisogno nel prossimo futuro per svilupparsi ulteriormente. Significative sono state le parole usate da Paolo Ventura, Presidente del Lions Club Moncalieri Host, promotore dell’iniziativa, che ha motivato la consegna della targa: “Auspichiamo che, in momenti economici difficili come questi che stiamo attraversando, la vostra Azienda continui ad essere pietra miliare, faro di riferimento e di incoraggiamento, a quelle aziende non solo di Moncalieri, che stanno attraversando un periodo di crisi.” Molto applaudito è stato il maestro Ugo Viola, già collaboratore del tenore Luciano Pavarotti e Patron del Festival Jazz Moncalieri, che si è esibito con brani musicali del suo repertorio di Bach, Rossini e Piazzolla. Un grande ed apprezzato regalo a sorpresa. pagina 22 electricalmotive Attività Produttive Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 23 12 34 Asti Nizza per busta con una polverina bianca “Sarà l’anno della Barbera” LASTAMPA Allarme al centro smistamento Poste REDAZIONE CORSO ALFIERI 234 ASTI 14100 TELEFONO 0141 390811 FAX 0141 530224 E-MAIL [email protected] WEB WWW.LASTAMPA.IT/ASTI PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A. CUNEO, CORSO GIOLITTI 21 BIS TELEFONO 0171 609122 FAX 0171 488249 Una busta destinata ad un indirizzo privato astigiano da cui fuoriusciva una sostanza sospetta è stata trovata ieri dagli addetti del centro di smistamento di Poste Italiane in località Rilate. I dipendenti della struttura hanno subito chiamato il 113. Sono intervenuti gli agenti di una Volante e della Digos. Poi l’arrivo dei vigili del fuoco. Gli addetti postali che hanno maneggiato la busta, spedita da un paese dell’Astigiano, non hanno accusato malesseri. Ancora mistero sulla vicenda [MA. C.] Filippo Mobrici, presidente del Consorzio della Barbera, rilancia, dopo il convegno di Nizza. «E’ un grande vino destinato a diventare ancora più grande nell’anno dell’Expomilano 2015 e dell’Unesco. Ora lavoriamo tutti uniti» Stefano Chiarlo e Mobrici ASTI Che tempo fa Situazione L’alta pressione sulla regione alpina garantisce tempo stabile fino a domani ma aumenta la tendenza a formazione di nebbie in pianura. Probabile peggioramento nel weekend. E PROVINCIA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 in Regione I DATI DELLA CISL Oggi Soleggiato con cielo in gran parte sereno salvo possibile formazione di banchi di nebbia sulle pianure tra la notte e il primo mattino e dopo il tramonto. -1˚ 6˚ Domani Banchi di nebbia sulle pianure, più estesi tra la notte e il primo mattino e in serata, anche in sollevamento con formazione di strati di nubi basse. 2˚ 6˚ Venerdì Nuvoloso o nebbioso con possibile pioviggine sulle pianure tra pomeriggio e sera. Peggiora nel fine settimana con piogge e deboli nevicate in montagna. Il presidente Chiamparino, il direttore Calabresi e l’assessore Parigi ieri hanno illustrato l’iniziativa La cassa rallenta ma la crisi non molla Nel 2014 il dato più basso in quattro anni -1˚ 9˚ Franco Binello PAGINE 50-51 ROBERTO GONELLA ASTI Sono dati da maneggiare con cura, da incrociare con altri. Nulla che consenta di dire che la crisi stia mollando la presa. Scorrendo i numeri, tuttavia c’è da registrare nel 2014 un calo del numero di ore autorizzate di cassa integrazione. Nell’Astigiano addirittura il 30 % in meno rispetto a 12 mesi prima, il calo più alto in tutto il Piemonte. Lo rivela una analisi della Cisl sull’utilizzo delle varie tipologie di cassa integrazione. Nell’Astigiano sono state 3,1 milioni di ore: un terzo in meno rispetto all’anno prima con 4,4 milioni. Riduzioni meno significative nelle altre province piemontesi: Alessandria (-17%), Cuneo (-25%) e Vercelli (-15%), ancor meno a meno Torino (-4,6%), Verbania ( 1,4%) e Novara (stabile); a Biella si risconta un calo totale in linea con la media regionale, ma il dato della sola industria fa segnare una crescita del 4,8%. Ma il numero di ore nell’Astigiano relativo al 2014 si rivela anche il migliore dell’ultimo quadriennio: erano state 5,6 milioni nel 2012, mentre nel 2011 si era a quota 4,8. Industria ed edilizia Il 75% del numero di ore riguarda questo settore (il 78,3 un anno fa) mentre aumenta il peso nell’edilizia: dall’8,9 al 12,3. Il 75% delle ore di cassa riguardano l’industria Askoll OggiincontroinRegione 1 Incontro in Regione alle 9 per af- frontare il caso Askoll, l’ex Ceset di Castell’Alfero. La proprietà ha confermato la volontà di cessare l’attività dal 1° settembre e di trasferire la produzione di motori per il «bianco» in Slovacchia. Sono 105 i lavoratori che rischiano di trovarsi senza ammortizzatori sociali a causa delle nuove regole previste dal «Jobs Act» per quanto riguarda l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per le aziende che cessano l’attività. Timori illustrati da una delegazione di sindacalisti ed Rsu Askoll in un breve incontro con il ministro Poletti. «Alcuni timidi segnali di ripresa in alcuni settori specifici cominciano a farsi vedere - afferma - Tonio Anselmo, Segretario Cisl Alessandria-Asti con delega alle Politiche dell’Industria - ma occorre tener conto anche dei dati sulle chiusure aziendali e sui fallimenti, il 4,2% in più». «II minor numero di ore di ammortizzatori sociali utilizzati si spiega anche alla luce di questi dati - aggiunge il segretario generale Sergio Didier Ci auguriamo che le azioni intraprese dal Governo e dalla Bce possano dare un’inversione di tendenza, in vista anche di eventi internazionali a noi vicini dove dobbiamo essere pronti a cogliere le molteplici opportunità». Anche dalle categorie l’invito a prendere con prudenza statistiche. «Anche se non percepito qualche segnale di riprese c’è - afferma Stefano Calella, segretario con delega al Terziario - in molte aziende la cassa si è esaurita e la disoccupazione cresce. Se cala nell’industria è aumentata nel terziario, soprattutto nelle piccole attività». Tino Camerano, dirigente dei metalmeccanici Cisl: «Non aumentano né fatturati né volumi produttivi e non ci sono altri segnali in controtendenza - afferma - piuttosto, le aziende si sono riorganizzate riducendo il personale con numeri importanti». Dalle mostre al vino I colori del Nord Ovest dal 24 su “La Stampa” In una terra in cui il cibo è anche cultura e il turismo un settore ancora forte far circolare notizie, conoscenze e informazioni è necessario. Lo è soprattutto pensando a quel turismo di prossimità, a chi in un’ora o poco più può raggiungere una meta, che costituisce la maggioranza di chi si sposta nel Nord Ovest. Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore alla Cultura Antonella Parigi hanno aperto ieri mattina, in Regione, l’incontro dedicato alla presentazione delle nuove pagine del Nord Ovest che La Stampa offre ai suoi lettori: un «angolo necessario», che avrà una vetrina anche sul web, in cui il territorio viene declinato attraverso le sue montagne, l’economia, il lavoro, lo spettacolo. Da martedì 24 febbraio, come ha annunciato il direttore Mario Calabresi, accompagnato dal vice direttore Michele Brambilla, a una platea di addetti ai lavori, La Stampa racconterà gli avvenimenti di una macroregione che comprende Piemonte, Val d’Aosta e Ponente Ligure. Il martedì sarà dedi- cato all’economia regionale, con i suoi punti di forza e le eccellenze; mercoledì a spettacoli e concerti, con le «prime» da non perdere; giovedì cibo e vino. Il venerdì si guarda alla montagna con le proposte delle Terre Alte; sabato l’invito alla scoperta delle grandi mostre. Domenica Università e lavoro, in una pagina pensata per giovani e famiglie. Dental Therapy San Bartolomeo s.r.l. Dai al tuo sorriso una nuova chance!! tal Den hy rap Te Dr. G. Cannistraro - Dr. C. Picco Prevenzione - Terapia - Estetica in odontoiatria Rassegna del 11 febbraio.pdf www.dentaltherapysb.it [email protected] Tel. 0141.877937 - 329.6748308 pagina 24 Attività Produttive 9A LA STORIA DEGLI ESULI NEL POLO DEL ’900 Foibe, il giorno del ricordo offuscato dalle polemiche Nel nuovo Polo del Novecento che il Comune e la Compagnia di San Paolo stanno realizzando, troveranno posto anche le memorie della comunità istriana presente nel capoluogo piemontese. Lo ha annunciato il sindaco Piero Fassino Che tempo fa in occasione del Giorno della Memoria, celebrato in Sala Rossa anche con il presidente della Regione. L’apertura del sindaco non frena le polemiche. Marrone di Fd’I accusa: «Tranne Fassino non c’erano esponenti del centrosinistra». ANSA La commemorazione di ieri Gianluca Vignale (Forza Italia) attacca l’europarlamentare del Pd, Daniele Viotti, per aver «oltraggiato le foibe nel giorno del ricordo facendo ironia sui social network». Pronta la replica: «La mia difesa è per tutte le minoranze e per gli oppressi non solo per quelli che vengono utilizzati come clava politica contro gli avversari». A Volpiano un consigliere comunale è arrivato ad affermare che le Foibe sono «un’invenzione dei [M. TR.] fascisti». TORINO LA STAMPA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003, e-mail [email protected] B [email protected] B [email protected] Situazione L’alta pressione sulla regione alpina garantisce tempo stabile fino a domani con giornate soleggiate salvo nebbie e temperature miti in montagna. Peggiora nel weekend. & PROVINCIA Funzionari nei guai per la futura sede DA MARTEDÌ 24 Il grattacielo costa troppo la Regione va a processo Due pagine con gli eventi del Nord Ovest ROBERTA MARTINI Nel mirino della Corte dei conti la parcella di Fuksas e l’affidamento dei lavori 0˚ 11˚ LUCIAN PRESO DOPO CHE I CAMPI ROM LO HANNO CACCIATO. GIÀ IN AFFIDO I QUATTRO FIGLI DELLA COPPIA Oggi Ben soleggiato con cielo generalmente sereno salvo possibile formazione di banchi di nebbia sulle pianure tra la notte e il mattino e dopo il tramonto. -1˚ 10˚ * Il caso Fuksas. Svolta nell’inchiesta sulla «sede unica» della Regione condotta dalla Procura della Corte dei Conti: la magistratura ha depositato l’atto di citazione, anticamera del processo, nei confronti di alcuni funzionari amministrativi che hanno seguito tutta la «pratica» del grattacielo. Nel mirino la parcella riconosciuta a Fuksas, il progettista, e l’affidamento dei lavori. Mondo Domani A PAGINA 36 Soleggiato con tendenza a lievi velature tra pomeriggio e sera. Banchi di nebbia sulle pianure nel primo mattino, più estesi dalla tarda serata. PROSTITUZIONE 1˚ 8˚ Venerdì Grigio per nebbie o nubi basse al mattino, con residue schiarite sulle Alpi. Nubi in ulteriore aumento nel pomeriggio e passaggio a cielo ovunque coperto. 12 45 67 18 I marciapiedi costano 300 euro al giorno REPORTERS “L’ho uccisa perché mi tradiva” Giuseppe Legato A PAGINA 39 13 arresti della Mobile per mettere fine a un giro d’affari da tre milioni di euro Massimiliano Peggio A PAG. 38 La fiction che porta Torino in tv BEPPE M INELLO esempio può essere «Un posto al sole» che da vent’anni occupa, scusate il gioco di parole, un posto d’onore nella programmazione Rai. Punta ad un analogo successo la fiction che la Rai, con un primo investimento di 10 milioni e 12 puntate da 100 minuti l’una, girerà negli studios Lumiq di corso Lombardia. Raidue la programmerà in prima serata e sarà un poliziesco dal titolo «Delitti in famiglia» con la sceneggiatura di Sergio Corbucci e la regia di Gagliardi. 10 L’ Milioni È l’investimento previsto dalla Rai per le prime 12 puntate che daranno lavoro a 600 persone Le basi del futuro, per il complesso multimediale nato nell’area ex Fert, sono state poste con una delibera presentata dal sindaco Fassino e dagli assessori Passoni (Patrimonio) e Tede- Rassegna del 11 febbraio.pdf sco (Partecipate) e approvata ieri dalla giunta. La fiction che la Rai intende girare a Torino ha numeri importanti. Dell’investimento abbiamo già detto. Ma anche l’occupazione se ne gioverà perché sono circa 600, tra artisti e tecnici, le assunzioni previste. Senza contare tutto ciò che, in termini di servizi, ruota attorno alle produzioni tv e cinematografiche cresciute e affinate da anni di attività coordinate dalla Film Commission, oggi affidata all’imprenditore Damilano. E anche la città avrà modo di vivere la fiction visto che sono previsti 300 set tra esterni ed interni. n una terra in cui il cibo è anche cultura e il turismo un settore ancora forte, far circolare notizie, conoscenze e informazioni è necessario. Lo è soprattutto pensando a quel turismo di prossimità, a chi in un’ora o poco più può raggiungere una meta, che costituisce la maggioranza di chi si sposta nel Nord Ovest. Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore alla Cultura Antonella Parigi hanno aperto ieri mattina, in Regione, l’incontro dedicato alla presentazione delle nuove pagine del Nord Ovest che La Stampa offre ai suoi lettori: un «angolo necessario», che avrà una vetrina anche sul web, in cui il territorio viene declinato attraverso le sue montagne, l’economia, il lavoro, lo spettacolo. Da martedì 24 febbraio, come ha annunciato il direttore Mario Calabresi, accompagnato dal vice direttore Michele Brambilla, a una platea di addetti ai lavori, La Stampa racconterà gli avvenimenti di una macroregione che comprende Piemonte, Val d’Aosta e Ponente Ligure. Il martedì sarà dedicato all’economia regionale, con i suoi punti di forza e le eccellenze; mercoledì a spettacoli e concerti, con le «prime» da non perdere; giovedì a cibo e vino. Il venerdì si guarda alla montagna con le proposte delle Terre Alte; sabato l’invito alla scoperta delle grandi mostre e libri. Domenica Università e lavoro, in una pagina per giovani e famiglie. I Cosa manca alla città internazionale ELENA LISA e il punto è l’«internazionalizzazione», un termine complicato che definisce il talento e gli sforzi di una città nell’attrarre interessi dall’estero, allora Torino è in mezzo al guado. Da una parte le ricchezze culturali ed imprenditoriali da esportazione. Dall’altra le strategie, meglio se di rete, per proporsi al mondo. Ecco, qui sembrano mancare nonostante i tanti documenti programmatici investano le istituzioni: dall’Università al Politecnico, dalla Regione, al Co- S pagina 25 5,1% Export Torino è la seconda provincia in Italia dopo Milano per esportazioni mune ad Unioncamere. Torino eccelle in possibilità e volontà ma arranca in concretezza. Il prossimo 21 marzo verrà presentato il terzo Piano Strategico «Torino Metropoli 2025» che, proprio nell’internazionalizzazione, ha la sua più potente leva di sviluppo. È in previsione di questo appuntamento che l’Irs, l’istituto per la ricerca sociale, ha presentato ieri in collaborazione con l’Università il rapporto «Internazionalizzazione dell’area metropolitana di Torino». La fotografia che mostra - di quel che già c’è - ha luci e ombre. La nostra è la seconda provincia esportatrice italiana con il 5,1%. Milano è la prima: 9,6. Il settore manifatturiero rappresenta il 98,8% del totale dell’export torinese. CONTINUA A PAGINA 40 Attività Produttive 12 45 67 18 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 Presentate le nuove rotte La ricerca Alicante, Spalato e Minorca da Caselle i voli delle vacanze Torino, bene l’export “Ma non importiamo abbastanza stranieri” ELENA LISA Attesi i charter dei pellegrini: lo scalo si prepara all’Ostensione MAURIZIO TROPEANO Nei prossimi giorni l’amministratore delegato di Sagat, Roberto Barbieri, incontrerà i vertici dell’opera dei pellegrinaggi del Vaticano per organizzare l’accoglienza dei fedeli in occasione dell’Ostensione della Sindone. La società che gestisce l’aeroporto è pronta a replicare il modello di accoglienza definito «vincente» utilizzato durante la stagione invernale per i turisti dei charter della neve. Il manager ha raccolto la disponibilità di alcune compagnie aeree che potrebbero volare su Torino soprattutto nei fine settimana: «L’offerta - spiega - dovrebbe essere rivolta principalmente alle regioni del Sud Italia e, in Europa, dove è forte il radicamento della chiesa cattolica: Spagna, Portogallo, Irlanda, Polonia e Austria». La compagnia spagnola lancia tre nuovi collegamenti estivi 50 destinazioni Si potranno raggiungere con un’unico check-in grazie al potenziamento della base Vueling Gli spagnoli rilanciano Tra i vettori che si sono resi disponibili a partecipare a questa iniziativa ci sono gli spagnoli di Vueling che ieri hanno anche annunciato il lancio di tre nuovi collegamenti estivi (biglietti in vendita da oggi) per Alicante, Minorca e Spalato, Alex Cruz, amministratore delegato e presidente della società ha annunciato anche il poten- Rassegna del 11 febbraio.pdf ziamento in estate (fino a quattro volte al giorno) del collegamento con Roma operativo dal 17 di ottobre. Il volo diretto, almeno secondo quanto affermato da Barbieri, «ha permesso allo scalo di recuperare i passeggeri in calo da tre anni per colpa dell’alta velocità ferroviaria». I numeri di Sagat parlano di un più 18% registrato in tre mesi «e la concorrenza ha spinto Alitalia a rivedere la sua politica di prezzi con un aumento del 4%. Il rapporto con Malpensa L’incremento dei passeggeri per la Capitale ha permesso a Caselle di contenere gli effetti legati agli effetti della crisi di Meridiana e alla scelte della nuova Alitalia di ridurre i voli dagli scali del Nord. «Senza queste criticità - spiega Barbieri - che stiamo progressivamente risolvendo grazie a nuovi vettori avremmo chiuso il 2014 con un aumento dei passeggeri superiore all’8,6%». Vanno particolarmente bene i collegamenti internazionali che hanno fatto registrare un incremento del 18,1%. Si tratta di circa mezzo milione di passeggeri sui 3,5 dell’anno scorso che Sagat non solo ha intenzione di mantenere ma, se possibile, di incrementare. E da questo punto di vista il re-inserimento dello scalo tra quelli considerati strategici è importante ma non decisivo: «Ne parleremo se e quando sarà operativa l’alta velocità. E, comunque, le sinergie dovranno essere realizzate in modo equilibrato e senza alcun scompenso». Il sindaco di Torino, Piero Fassino, è più ottimista sull’efficacia del ritorno di Caselle nella serie A degli aeroporti: «La collaborazione non toglierà nulla a Caselle perché Malpensa è specializzato sulle rotte intercontinentali, Torino su quelle europee. Cercheremo accordi». Non la pensano così i consiglieri del M5S Bono e Mighetti che sottolineando i risultati positivi dello scalo dopo il declassamento si chiedono per «quale motivo Fassino e Chiamparino sostengano un’operazione molto costosa che essenzialmente avvantaggerà Milano». pagina 26 SEGUE DA PAGINA 35 Al suo interno il comparto automobilistico costituisce il 40,5%. Il principale mercato di sbocco è l’Europa, ma se le esportazioni nella Ue calano, crescono in Messico +51% e in Giappone +32%. Il vero settore in espansione è la gastronomia. È il cibo ad essere apprezzato dagli stranieri che vengono a Torino per studio o per lavoro. Ed eventi di grande richiamo come il Salone del Gusto non fanno che sollecitare il mercato a larga scala. Il punto però è che le iniziative che spingono il nostro «buon mangiare» sono separate da quelle che sponsorizzano il «buon bere». Inspiegabilmente. Il vino nel marketing legato all’export viene escluso nonostante una bottiglia di Barolo o Barbaresco costituiscano, da sole, un ottimo biglietto da visita per la città. «Torino vive e respira una dimensione internazionale in tutte le sue attività. Abbiamo il dovere di pensare sempre di più la città in questo senso», ha detto il sindaco Piero Fassino all’apertura della presentazione della ricerca. E in effetti di indicatori positivi ce ne sono. Una volta analizzati però «la dimensione internazionale» è meno evidente. Nel corso degli ultimi dieci anni la crescita del turismo è significativa (+84% per un totale di 1.549 mila turisti). Ma la presenza di stranieri ha contribuito poco all’aumento: chi arriva dall’estero è appena il 3% in più. Solo nelle valli olimpiche il turismo straniero è cresciuto del 22%. E anche nell’ambito dell’istruzione i numeri non convincono del tutto: gli studenti stranieri sono aumentati sia all’Università che al Politecnico. «Ma per quanto riguarda il nostro Ateneo - ha puntualizzato dopo la presentazione del rapporto, Michele Graziadei, professore di diritto Privato al Dipartimento di Giurisprudenza - molti degli iscritti non hanno nazionalità italiana solo perché figli di genitori stranieri». Dello stesso tenore l’intervento del professore di sistemi di Elaborazione del Politecnico, Enrico Macii: «Ci impegniamo per attirare cervelli ma la nostra internazionalizzazione, ormai, è entrata nella fase due. Non la giochiamo più in casa. Formare studenti è costoso e controproducente. Dopo aver formato uno studente straniero, le leggi italiane non aiutano a farlo rimanere qui. Perciò è il Politecnico ad andare in Uzbekistan, in Qatar, in Malaysia». E cosa dire dei trasporti? L’aeroporto di Caselle è un nodo cruciale per delineare il profilo internazionale di Torino: rispetto agli altri scali nazionali, nel 2013, era al 14esimo posto per numero di flussi di passeggeri. Ancora schiacciato, nonostante l’aumento di rotte internazionali nel 2014, da Malpensa e Orio al Serio. Attività Produttive ANSA 10/02/2015 16:22:00 Giorno ricordo: Chiamparino, strumentalizzazioni non utili "Occasione riflessione su tragedie attuali deve essere comune" (ANSA) - ROMA, 10 FEB - "Il Giorno del Ricordo riporta allamemoria le immagini e la storia drammatica di molti italianitrucidati nelle foibe o costretti all'esilio, ma è soprattuttol'occasione per riflettere in generale sui crimini control'umanità e sulle esigenze di un impegno che deve rinnovarsigiorno dopo giorno": lo afferma il presidente della Conferenzadelle Regioni, Sergio Chiamparino. E "le strumentalizzazioni dicoloro che voglio piegare il significato di questa giornata allafaziosità non giovano ad una riflessione che dovrebbe esserecomune", aggiunge Chiamparino, riferendosi alle posizionipolemiche assunte da alcuni esponenti politici. "L'accostamento inevitabile dovrebbe infatti unircinell'impegno per la solidarietà rispetto alle tragedie di questigiorni al largo delle nostre coste, ai venti di guerra aiconfini orientali dell'Europa, alle persecuzioni etniche oreligiose. Il pensiero insomma va ai molti che ancora oggi -conclude Chiamparino - sono costretti ad abbandonare i propriluoghi d'origine e i propri affetti, a quei territori che, innome di un modo sbagliato d'intendere identità e valori, sonobagnati dal sangue". (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 23 Cultura, Turismo e Sport ANSA 10/02/2015 18:16:00 Giorno Ricordo: Vignale (Fi), Pd oltraggia le foibe (ANSA) - TORINO, 10 FEB - Gian Luca Vignale, consigliereregionale di Forza Italia, accusa il Pd: "è senza vergogna -afferma - e oltraggia le foibe nel Giorno del Ricordo". Oggetto della reprimenda, la pagina facebook di FabioMalagnino, dirigente del Pd piemontese, dove "è uscita unavergognosa ironia sulle foibe, che ha ricevuto anchel'apprezzamento dell'eurodeputato Daniele Viotti". "Alla pubblicazione di un selfie sul canale social diMalagnino - rimarca Vignale - si leggono commenti derisori neiconfronti delle foibe. Così alla domanda: E allora le foibe?(Siamo alla vigilia), del dirigente piemontese del Pd, un altrorappresentante del partito, Matteo Cassanelli, responsabileOrganizzazione Giovani Democratici dell'Emilia Romagna,risponde: 'Sono fuori a giocare a foibe di neve'. Quest'ultimocommento, anziché ricevere la disapprovazione anche solo diMalagnino, ottiene anche l'encomio (con tanto di 'mi piace') deldeputato europeo, sempre Pd, Daniele Viotti". Per Vignale, si tratta di "gesti gravissimi che dimostranocome all'interno del Pd vi siano esponenti che, ironizzando suuna delle più grandi tragedie della nostra storia nazionale, difatto negano l'eccidio avvenuto sui confini orientali". "Nei prossimi giorni - conclude - chiederemo in Consiglioregionale una presa di posizione del Pd verso un parlamentareeuropeo eletto in Piemonte e un dirigente regionale piemontese.Ci auguriamo che lo stesso facciano in Emilia Romagna". (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 24 Cultura, Turismo e Sport ANSA 10/02/2015 19:03:00 Giorno Ricordo: Malagnino (Pd), massimo rispetto vittime - (v. 'Giorno Ricordo: Vignale (Fi), Pd oltraggia...' delle 18,16) (ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Quella sollevata da Vignale misembra semplicemente una tempesta in un bicchiere d'acqua. Ho ilmassimo rispetto di tutte le vittime di tutti i totalitarismi".Così Fabio Malagnino (Pd), che aggiunge: "L'espressione 'Eallora le foibe?' è una battuta che l'attrice Caterina Guzzantifa spesso in uno spettacolo che tutta l'Italia conosce, e che mistupisco Vignale non conosca". (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 25 Cultura, Turismo e Sport ANSA PIEMONTE 10/02/2015 16:36:00 Giorno Ricordo: Fassino, anche memorie istriane in Polo '900 - Torino, tragedia Foibe ricordata in Consiglio comunale (ANSA) - TORINO, 10 FEB - Nel nuovo Polo del '900 che ilComune di Torino e la Compagnia di San Paolo stanno realizzando,troveranno posto anche le memorie della comunità istrianapresente nel capoluogo piemontese. Lo ha annunciato il sindacoPiero Fassino in occasione del Giorno della Memoria, celebratooggi pomeriggio nella sala del Consiglio comunale di Torino,presente anche il presidente della Regione Piemonte, SergioChiamparino. "Raccolgo la sollecitazione di Fulvio Aquilante, presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - ha dettoFassino - perché nel Polo del '900 dove raccoglieremo le memoriestoriche del secolo scorso ci siano anche le memorie dellacomunità istriana torinese". Il progetto, nato per rivitalizzare i quartieri militarijuvarriani, prevede di alloggiare in due palazzi di corsoValdocco numerosi istituti culturali e storici impegnati nellaricerca e nell'animazione culturale intorno al Novecentosociale, economico e politico di Torino. (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 26 Cultura, Turismo e Sport ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:19:00 Mostre: Don Bosco, Regione ospita rassegna iconografica (ANSA) - TORINO, 10 FEB - La Regione Piemonte ospita nella propria Sala Mostre di Piazza Castello a Torino una mostra iconografica su Don Bosco, 'Da mihi animas caetera tolle' (dammi le anime e tieni il resto), che si inaugura il 12 febbraio. Curata dalle Scuole Professionali Salesiane in occasione del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, si potrà visitare dalle 10 alle 18 fino al primo marzo a ingresso gratuito. Il titolo della mostra, che pone l'accento sull'opera di educazione dei giovani e della loro formazione, è una frase di San Francesco di Sales da cui Don Bosco prese spunto. In esposizione libri contenenti in calce la firma autografa di don Bosco e la copia anastatica di volumi scritti da don Bosco come 'L'aritmetica e il sistema metrico decimale'. Presenti anche alcune opere eseguite dall'artista Pier Octave Fasanì, quadri raffiguranti don Bosco, e un busto in bronzo di don Michele Rua, suo primo successore. (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 27 Cultura, Turismo e Sport ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:46:00 M'illumino di meno:Consiglio Piemonte patrocina -luce+stelle (ANSA) - TORINO, 10 FEB - Il Consiglio regionale del Piemontepatrocina -Luce +Stelle, iniziativa mirata a offrire un momentodi riflessione tra specialisti, amministratori locali ecittadini per far nascere in Piemonte un 'Parco del Cielo'. Conl'obiettivo di individuare e proteggere dall'inquinamentoluminoso alcune aree dove il cielo è ancora abbastanza buio dapermettere ricerche astronomiche e serate dedicateall'osservazione astronomica e alla divulgazione. Il primo appuntamento, riservato a amministratori locali eoperatori del settore, è il 12 febbraio alle 21 al Planetario diTorino, via Osservatorio 30 a Pino torinese. Il 13 Febbraio, a Palazzo Lascaris, sede del Consiglioregionale del Piemonte in via Alfieri 15 a Torino, è inprogramma un convegno aperto non solo agli specialisti ma atutti i cittadini. (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 28 Cultura, Turismo e Sport ANSA PIEMONTE 10/02/2015 19:05:00 Giorno Ricordo: Lega, foibe a scuola è conquista politica (ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Sono uscita dal liceo senza saperecosa fossero le Foibe; fortunatamente oggi mio figlio invece lestudierà. Penso che questa sia una conquista importante dellapolitica e un'affermazione fondamentale di valori che dovrebberoessere universalmente condivisi, senza polemiche". Lo affermaGianna Gancia, capogruppo della Lega in Regione Piemonte. "Il 2015 è inoltre - aggiunge - il centenario del genocidioarmeno: spero che anche per questa tragedia si arrivi un giornoagli stessi risultati". (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 29 Cultura, Turismo e Sport ANSA PIEMONTE 10/02/2015 21:28:00 Giorno ricordo: Viotti (Pd), difendo tutti gli oppressi+RPT - (Ripetizione con testo corretto alla 9/a riga) (ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Ho sempre dovuto sempre difendermida persone come il consigliere regionale Gianluca Vignale, lacui esperienza politica affonda le radici nei partiti di estremadestra italiana, che hanno fatto dell'odio e delladiscriminazione la loro cifra politica". Così l'europarlamentaredel Pd Daniele Viotti replica al consigliere regionale di ForzaItalia. "La difesa che io faccio da sempre a favore delle minoranze edegli oppressi - sottolinea Viotti - è per tutte le minoranze etutti gli oppressi, non solo per quelli che vengono utilizzaticome clava politica contro gli avversari. Sono abituato a farpolitica sulla strada e nelle sedi apposite, non sui socialnetwork. (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 30 Cultura, Turismo e Sport 10 CRONACA mercoledì 11 febbraio 2015 Voci & Sussurri TO Ô di Daria Egidi TASSE/1 Ô Il canone Rai, ovvero la tassa concessione televisiva, è in assoluto da anni l’imposta più evasa dai contribuenti italiani. Secondo le stime del governo, il 26,5% delle famiglie italiane non paga i 113,50 euro annuali di canone e questo produce un ammanco di circa 600 milioni di euro l’anno. Mentre quelle in regola, in totale circa 16 milioni e mezzo di nuclei, versano ogni anno 1,7 miliardi di euro. Uno studio del 2012 realizzato da Contribuenti.it alzava invece al 40% la quota di famiglie inadempienti, con punte superiori all’80% in Campania, Calabria e Sicilia. TASSE/2 Ô Secondo uno studio di Contribuenti.it i principali evasori in Italia sono gli industriali (32,7%), seguono il settore bancario-assicurativo (32,2%), quindi commercianti (10,8%), artigiani (9,4%), professionisti (7,5%) e lavoratori dipendenti (7,4%). Sono concentrati soprattutto nel nord ovest (31,4% del totale nazionale) e nel nord est (27,1%). Al Centro sono il 22,2%, al Sud il 19,3%. TASSE/3 Ô In Italia non si emettono (e non si richiedono) gli scontrini fiscali o gli importi battuti sono più bassi di quelli reali, con un buco che uno studio stima in circa 24 miliardi di euro all’anno. E ancora: non si versa l’Iva, o si fatturano i beni e i servizi con aliquote più basse rispetto a quelle corrette (-6,4 miliardi). E può pure capitare che un grossista fatturi ma non dichiari il reddito corrispondente al venduto e questa pratica sottrae altri 9,3 miliardi di gettito. Molto parcelle vengono pagate in nero, si omette di dichiarare la proprietà di un immobile, e quindi si eludono tutta una serie di imposte piccole e grandi, e molti producono, vendono e lavorano completamente in nero. Parliamo in questo caso di circa 1 milione di abusivi, secondo le ultime stime di Confartigianato, e di un totale di 3,2 milioni di lavoratori irregolari. Col risultato che solo lo 0,1% degli italiani - ovvero uno ogni mille - denuncia più di 300mila euro di reddito all’anno, mentre la stragrande maggioranza (62%) sta sotto i 26mila. Il totale, secondo la Corte dei Conti, fa 130 miliardi di euro sottratti al Fisco, mentre il Tax Justice Network parla di 180,2 miliardi e Confcommercio addirittura di 272. IL CASO Il tribunale di Sorveglianza accoglie la richiesta della difesa: «Eccessiva sofferenza» In breve «E’ in gravi condizioni di salute» Mongelli ai domiciliari dalla nuora Ô Ha lasciato il carcere per la osservanza di alcune prescriseconda volta in poco più di zioni legate alla concessione due anni, e di nuovo a causa della misura dei domiciliari. delle sue disperate condizio- A partire da quel momento, ni di salute. Michele Mongel- vale a dire dal mese di settemli, l’uomo condannato alla bre del 2013, le già difficili pena definitiva di dieci anni condizioni di salute di Mondi reclusione con l’accusa di gelli sono andate via via pegaver abusato sessualmente di giorando. Da qui, pertanto, la una delle sue figlie, alle 19 in nuova richiesta di scarcerapunto di ieri ha abbandonato zione presentata al tribunale la cella nella quale viveva dal di Sorveglianza dal legale di settembre 2013 e ha raggiun- fiducia del detenuto, l’avvoto l’abitazione della nuora. cato Antonio Genovese. NelLì, in quell’alloggio, sconterà la sua domanda, il difensore la misura degli arresti domi- ha sottolineato che, «tenuto ciliari che gli è stata concessa conto delle condizioni di salute del detenudal tribunale di to, l’espiaz ione Sorveglianza di della pena appaTorino. re contraria al Soffre di diabete, senso di umanità Michele MongelCon Michele per eccessiva sofli. Soffre di una Mongelli, nel ferenza e appare malattia terribile priva di signifia causa della quamarzo del 2009, cato rieducatile i medici del era finito nei vo». Una tesi, carcere sono stati guai anche il fiquesta, che è stacostretti ad amputa quindi accolta targli tutte le dita glio Giuseppe, dal magistrato di dei piedi. E soffre, condannato a Sorveglianza. Ril’uomo, anche di una pena definisultato: Antonio gravi disturbi di Mongelli da ieri natura cardiaca. tiva di 9 anni sera è di nuovo a Entrato in carcere casa, anche se per la prima volta nel giugno del 2012, quando dalla nuora. E lì potrà curarsi la Corte Suprema di Cassa- e soprattutto cercare, per zione aveva dichiarato defi- quanto possibile, di miglioranitiva la condanna a dieci an- re il proprio stato di salute. ni di reclusione stabilita dai Con Michele Mongelli, nel giudici della Corte d’Appello mese di marzo del 2009 era di Torino, Mongelli era stato finito nei guai anche il figlio quindi scarcerato una prima Giuseppe, oggi quarantavolta nell’ottobre dello stesso seienne, condannato a sua anno a causa di una serie di volta a una pena definitiva di problemi legati alle sue con- 9 anni di reclusione. Gli “ordizioni di salute. Dopo quasi chi della Falchera”: così eraun anno trascorso ai domici- no stati poi ribattezzati padre liari, l’anziano - che compirà e figlio a causa delle ripetute 70 anni il prossimo ottobre - violenze sessuali commesse era stato riaccompagnato in sulle rispettive figlie. [g.fal.] cella a causa della mancata CONDOVE La produzione Vertek fino al termine del 2015 ÔContinuerà fino al termine del 2015 la produzione alla Vertek di Condove, del gruppo Lucchini, anche se con periodi di cassa integrazione. Lo ha spiegato ieri il commissario dell’azienda durante un incontro in Regione. Per lo stabilimento, unico del gruppo ancora non acquistato, le procedure per la cessione proseguiranno nei prossimi giorni. IL PROGETTO Un “Parco del Cielo” per vedere le stelle Ô AI DOMICILIARI A sinistra, Michele Mongelli. Sopra, l’avvocato difensore Antonio Genovese. Dai ieri sera, Mongelli è di nuovo a casa IL CASO Cerimonia per non dimenticare le foibe Gancia: «Ricordiamo anche gli armeni» Il “memoriale” dei «tragici eventi istriani» potrebbe essere una biblioteca realizzata nell’ambito del progetto Polo del ’900 che Palazzo Civico sta realizzando con la Compagnia di San Paolo. Lo ha annunciato il sindaco Piero Fassino nel corso della cerimonia con cui la Sala Rossa ha celebrato il Giorno del Ricordo, presieduta da Alessandro Altamura, che ha sottolineato come l’istituzione della giornata nel 2004 abbia «segnato una svolta importante per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo. Questa data non significa solo rendere giustizia a popolazioni che erano radicate nel proprio territorio ma l’aver riportato nella nostra storia una pagina dimenticata». Una memoria che andrebbe ritrovata anche per altri genocidi. «Sono uscita dal liceo senza sapere cosa fossero le Foibe, fortunatamente oggi mio figlio, invece, lo studierà. Penso che questa sia una conquista importante della politica e un’affermazione fondamentale di valori che dovrebbero essere universalmente condivisi, senza polemiche» ha commentato il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Lascaris, Gianna Gancia, sottolineando come il 2015 coincida con «il centenario del genocidio armeno: spero che anche per questa tragedia si arrivi un giorno agli stessi risultati». Uno dei più tenaci sostenitori del Giorno del Ricordo nel 2004 è stato il presidente del comitato torinese dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Fulvio Aquilante: «Chiedevamo solo rispetto, senza nessuna ideologia politica». [en.rom.] ÔIl Consiglio regionale del Piemonte patrocina “-Luce +Stelle”, iniziativa mirata a offrire un momento di riflessione tra specialisti, amministratori locali e cittadini per far nascere in Piemonte un “Parco del Cielo”. Con l’obiettivo di individuare e proteggere dall’inquinamento luminoso alcune aree dove il cielo è ancora abbastanza buio da permettere ricerche astronomiche e serate dedicate all’osservazione astronomica e alla divulgazione. Il primo appuntamento, riservato a amministratori locali e operatori del settore, è domani alle 21 al Planetario di Torino, via Osservatorio 30 a Pino torinese. Venerdì 13, a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte in via Alfieri 15 a Torino, è in programma un convegno aperto non solo agli specialisti ma a tutti i cittadini. MIASINO «Restituire ai cittadini il castello confiscato» Ô«La Regione Piemonte vuole ridare ai cittadini il Castello di Miasino». Con questo impegno l’assessore regionale alla Cultura, Antonella Parigi, intende dare seguito alla mozione del Consigliere Domenico Rossi (Pd), approvata nei mesi scorsi, con la quale si chiedeva di sottrarre definitivamente il Castello sequestrato all’ex boss della camorra, ora pentito, Pasquale Galasso, per restituirlo alla collettività. IL PROCESSO L’ex city manager del Comune è accusato di aver commesso irregolarità in un concorso Abuso d’ufficio, chiesti sei mesi per Vaciago L’ex city manager Cesare Vaciago Rassegna del 11 febbraio.pdf Ô La condanna a sei mesi di reclusione di Cesare Vaciago, ex city manager del Comune di Torino, è stata chiesta ieri dalla procura in un processo che si riferisce a un concorso del 2010 per la selezione dei dirigenti comunali. Vaciago, che era presidente della commissione esaminatrice, risponde di abuso in atti d’ufficio. Il concorso venne annullato dalla giustizia amministrativa. La difesa però afferma che Vaciago non ha compiuto irregolarità. È un concorso, quello finito al centro del procedimento, che si era svolto nel 2010, all’epoca in cui Sergio Chiamparino ricopriva la carica di primo cittadino di Torino. E riferendosi a quel periodo, l’attuale governatore della Regione Piemonte nell’u lti ma udienza aveva definito l’imputato Cesare Vaciago «un esempio positivo di manager». «Vaciago erano state le parole utilizzate da Chiamparino in aula 45 - è uno di quei dirigenti che di fronte a un qualsiasi problema che gli viene presentato, non si metterà mai a rispondere che quel problema non può essere affrontato e superato. Non definisco Cesare Vaciago un modello - aveva quindi con- pagina 31 cluso il presidente della Regione nella sua deposizione -, ma un esempio positivo». Poi, nella seconda parte dell’udienza, era stato il turno dell’imputato. Cesare Vaciago si era sottoposto a interrogatorio e aveva risposto alle domande del pm Parodi e a quelle dei suoi difensori. Attraverso le risposte fornite alle parti, il manager aveva respinto le accuse e spiegato di non aver favorito alcun partecipante al concorso. Il concorso si era tenuto nel mese di luglio del 2010, a Palazzo civico. Concorso che era stato poi duramente contestato da alcuni concorrenti e quindi annullato dai giudici del Consiglio di Stato. Al termine dell’udienza preliminare celebrata in tribunale il 7 maggio 2013, Vaciago era stato quindi rinviato a giudizio dal giudice Elisabetta Chinaglia per il reato di abuso d’ufficio. Una decisione, quella del gup, giunta dopo la richiesta di archiviazione depositata invece dal pm Parodi. A quella richiesta si era tuttavia opposto il gip Alessandra Bassi, che aveva invece disposto l’imputazione coatta e aperto così la strada al rinvio a giudizio del manager. Cultura, Turismo e Sport CRONACA TO mercoledì 11 febbraio 2015 11 L’INTERVENTO L’analisi del deputato Roberto Rampi (Pd) Ô «Una democrazia senza informazione non esiste e nel suo discorso di insediamento lo stesso presidente Mattarella, oltre a parlare dell’informazione e del pluralismo, ha ricordato anche come la democrazia non sia una conquista una volta per tutte. Nella difesa della democrazia noi dobbiamo pensare oggi a come far funzionare il sistema del pluralismo». A dirlo, in una recente intervista al portale Editoria.tv, è stato il deputato Pd Roberto Rampi che fa parte della commissione Cultura, scienza e istruzione nella cui agenda la riforma dell’editoria occupa uno spazio importante. La domanda vera, però, è come garantire questo pluralismo, fondamentale nel concetto di democrazia richiamato dal presidente Mattarella, come prima di lui aveva fatto Napolitano. «Questa è la grande questione, uscire da una serie di luoghi comuni che si sono accumulati nel tempo e quindi fare una informazione approfondita - è la risposta di Rampi -. Il paradosso è proprio questo: per parlare di informazione bisogna fare informazione sui fatti e su tante cose vere che riguardano il passato del finanziamento all’editoria. Sono cose che non sono più vere da diverso tempo per cui quelle storie che ci vengono raccontate di foraggiamento a giornali inesistenti, di copie prodotte solo per essere buttate, di finanziamenti avuti per contatti o per amicizie, queste cose non ci sono più grazie al sistema di regole e controlli molto ferreo ed ai contributi dati a posteriori. Oggi quel contributo va alle realtà esistenti e che tra l’altro devono dimostrare di avere una loro forza di esistere. Se vogliamo fare un lavoro fatto bene dobbiamo completare la riforma complessiva che pensi anche a nuove “fonti” per finanziare questo I Riforma dell’editoria per garantire il futuro a tutti i giornali liberi «Lo sforzo del governo è di garantire le risorse per ripristinare i fondi destinati alle testate» mondo, a mettere insieme tutto il sistema e quindi a ragionare su tv, radio e su carta stampata e a garantire la pluralità delle voci, sia dal punto di vista delle opinioni e sia dal punto di vista delle diversità del territorio. Ci sono territori italiani in cui esistono tante testate perché è facile raccogliere pubblicità o perché è facile distribuire così come ci sono territori che sono molto più poveri da questi punti di vista». Milleproroghe, contributo straordinario e ordinario, qual è la situazione? «Noi vogliamo favorire il pluralismo. Bisogna partire da un punto fondamentale: l’informazione è un prodotto, una confezione di pubblicità, o è un servizio fondamentale per la democrazia? Nel primo caso sarei d’accordo a lasciar decidere al mercato, ma nel secondo caso (per cui propendo) lo Stato deve capire come garantire questo servizio a tutti i cittadini. Oggi noi abbiamo due problemi: uno più imminente su cui tentiamo di intervenire con un emendamento di cui sono il primo firmatario ma che ha avuto un’adesione trasversale dalle varie forze politiche. Troppo spesso si pensa che questi soldi vadano alle grandi testate o ai giornali politici e non è così. Quelle risorse su cui molti giornali, soprattutto locali, piccoli e del territorio facevano conto c’erano quando hanno presentate ed accettate le domande. Ora si tratta di capire come ripristinare quelle risorse che in un patto tra lo Stato e queste realtà erano previste: chi ha lavorato ha già speso questi soldi per pagar carta, fornitori, redattori. Stiamo cercando di sviluppare un emendamento ma comunque vada a finire, va detto che c’è tutta l’intenzione, anche da parte del Governo, di garanti- re queste risorse. Nel frattempo c’è da ripensare il sistema complessivo, anzi c’è secondo me da costruire un nuovo sistema che abbia anche fonti d’entrata nuove e che possa funzionare meglio». Il fondo pubblico all’editoria del 2015 dovrebbe prevedere circa 20 milioni, che non basta certo a colmare il fabbisogno degli aventi diritto, ci sono margini per estendere tale cifra? «Sia per il 2014 che per il 2015 (che è sempre bene ricordare significa quanto già speso nel 2014 Roberto Rampi fa parte della commissione Cultura dato che il contributo viene erogato ex post) dovranno essere ripristinate le quantità precedenti, quindi stiamo parlando di una cifra che dai 20 milioni circa attuali vorremmo riportare a cifre che rappresentino la reale necessità. Questo è l’impegno di lavoro in grande sintonia con il Governo. Di certo non sarà facile, ma la direzione è questa. Noi stiamo già ragionando quest’anno sulla realizzazione di una riforma complessiva che guardi al futuro insieme con il sindacato e con associazioni e federazioni del settore. E’ vero però che per guardare al futuro bisogna garantire ad un certo numero di realtà di arrivarci in buona salute, che siano ancora presenti sul territorio e quindi non si possono lasciare al loro destino». Quando potrebbe essere realizzata la riforma? «Già febbraio potrebbe essere un mese decisivo perché dopo l’interruzione per la nomina del Presidente della Repubblica riprendiamo le audizioni in commissione. Nel frattempo stiamo organizzando degli incontri con sindacato, associazioni e federazioni della stampa italiana». nostri soldi di Gianluigi De Marchi Gestori dei fondi: gara persa con gli indici Le statistiche annuali elaborate dalle riviste finanziarie sono impietose, ma confermano quanto da anni gli osservatori indipendenti sanno bene: i fondi comuni d’investimento perdono regolarmente i confronti con gli indici medi dei mercati. Detto in altri termini, i rendimenti che i gestori dei fondi (profumatamente pagati) riescono ad ottenere grazie alla loro attività sono inferiori a quelli medi. L’ultima “pagella” pubblicata a fine 2014 è significativa: sul totale degli oltre 8.000 fondi a disposizione dei risparmiatori, solo il 19% riesce a far meglio del mercato di riferimento, mentre l’81% guadagna meno (o perde di più, il che è ancora peggio…). Insomma, un cosiddetto esperto che sta ore e giorni chino sulle statistiche economiche, i bilanci, i dati valutari e poi compra o vende azioni ottiene risultati peggiori di chi (anche privo di qualunque conoscenza economica o finanziaria) operasse semplicemente acquistando un’azione di tutte le società quotate in una borsa… Eppure i partecipanti ai fondi pagano fior di commissioni per farsi gestire i risparmi, nella fiduciosa speranza di veder crescere il capitale faticosamente risparmiato. Anni fa un gruppo di studiosi fece un esperimento rimasto nella storia: misero a confronto i risultati dei gestori dei fondi con quelli ottenuti da un macaco addestrato che, stimolato da segnali, sceglieva colorati cubetti sparsi sul pavimento della sua gabbia, ognuno dei quali portava un numero che rappresentava una società quotata. La scimmia raccoglieva cubetti nel numero casuale che voleva e “costruiva un portafoglio” che era confrontato con quello degli esperti. Ebbene, il simpatico Tilly (questo il nome del macaco) alla fine del periodo di osservazione ha ottenuto una performance esattamente pari al doppio di quello della media dei gestori professionali! E così non possiamo neppure insultare il nostro gestore di riferimento dandogli del macaco: sarebbe un complimento, non un insulto… www.demarketing2008.it Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 32 Cultura, Turismo e Sport Verbania 11 febbraio 2015 Scuola Memoria Proseguirà per altri cinque anni la collaborazione tra l’associazione verbanese e la Regione Iscrizioni on line ultimi giorni Casa della Resistenza, rinnovata convenzione VERBANIA - E’ il 15 febbraio l’ultimo giorno utile per le famiglie verbanesi per l’iscrizione (esclusivamente con procedura on line) dei figli alle prime classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Per la scuola dell’infanzia, invece, l’iscrizione deve essere effettuata presso l’istituto Comprensivo di riferimento con modalità ancora cartacea. Altre informazioni sul sito internet “www.comune.verbania.it”. VERBANIA - L’ufficio di presidenza del consiglio regionale del Piemonte, su proposta del vicepresidente Nino Boeti, delegato al comitato Resistenza e Costituzione, ha rinnovato nei giorni scorsi le 5 convenzioni (per 5 anni) con gli enti preposti alla tutela della memoria della Resistenza sul territorio piemontese tra cui anche la Casa della Resistenza di Fondotoce. «Il Parco della memoria e della pace (foto), del quale fa parte la Casa della Resistenza di Fondotoce - ha sotto- lineato Nino Boeti - rappresenta uno dei luoghi della memoria più cari alla nostra comunità e più si- gnificativi della Lotta di Liberazione d’Italia e sorge all’interno di un Parco adiacente al luogo dove, il 20 giugno 1944, vennero fucilati dai nazifascisti 43 partigiani. Il consiglio regionale, nel corso degli anni ha sempre provveduto a stipulare protocolli d’intesa con l’associazione Casa della Resistenza che, muovendo dalla conservazione e valorizzazione di un luogo considerato importante per la Resistenza e la lotta di Liberazione in Piemonte, ha istituito strutture museali didattiche, punto di riferimento per attività culturali, formative e di ricerca storica sul territorio». Problema Per il sottosegretario Bobba «l’accordo sul rientro di capitali non deve andare a discapito dei lavoratori» «Serve uno Statuto dei frontalieri» Comune, Regione Provincia e governo a palazzo Flaim VERBANIA - Il frontalierato è un argomento scottante, all’ordine del giorno per la realtà politica del nostro territorio e ora come ora, soprattutto dopo il referendum popolare svizzero del 9 febbraio dello scorso anno in cui è stata approvata un’iniziativa contro “l’immigrazione di massa”, di grande attualità. Sabato 7 febbraio un incontro pubblico voluto dal Gruppo deputati del Partito democratico a palazzo Flaim di Intra ha ufficialmente sancito la priorità che deve essere data al “problema” alla presenza di figure note del mondo politico locale e nazionale. «Su nostra proposta in parlamento le due questioni, quella fiscale per l’accordo sul rientro dei capitali e quella politica per l’accordo tra i nostri due Stati, rimangono separate - ha dichiarato Enrico Borghi, capogruppo Pd VIII Commissione - le Comune, Provincia e Regione insieme ai deputati Pd discutono di frontalierato a palazzo Flaim nostre economie di confine devono dunque dialogare ed è ancora un capitolo da scrivere». Tutti d’accordo sul fatto che sarebbe un errore rispondere con atti xenofobi a quello che sta succedendo in Svizzera, come l’esempio eclatante del sindaco di Claro Roberto Keller che con fierezza si vanta del logo “Noi impieghiamo personale residente”. Ma è arrivato il momento di fare chiarezza sui principali aspetti che tormentano i frontalieri, in particolare sapere con estrema certezza come cambierà la tassazione sul reddito secondo i dettami del governo italiano impegnato sul fronte del rientro dei capitali dall’estero. «Al momen- to c’è una campagna denigratoria da parte dei vicini svizzeri che non si era mai vista prima - ha spiegato Antonio Locatelli, presidente associazione Frontalieri Vco - per questo chiedo al governo italiano di dare una svolta definitiva con un accordo equo e non un accanimento fiscale nei confronti dei frontalieri». Lo stesso Locatelli ha poi preso atto con rammarico del fatto che all’incontro erano presenti ben pochi lavoratori frontalieri, «considerando che solo nel Comune di Verbania sono più di mille per un totale di seimila e duecento in tutta la provincia del Vco». «Non dimentichiamo che i frontalieri costituiscono il principale indotto del- la nostra zona - ha commentato il neo presidente della Provincia Stefano Costa - il Vco deve essere un punto d’incontro attraverso dei tavoli tecnici che possano dare risposte chiare ai lavoratori». Questo è ciò che si augurano i diretti interessati, ma intanto rimane un alone di mistero su quello che sarà il prossimo trattamento fiscale e sulle ricadute pratiche. «Questo è un obiettivo che la Regione raccoglie perché tutti i livelli si devono muovere insieme - ha detto il vicepresidente Aldo Reschigna - e questo vale anche per la messa in sicurezza della strada statale di confine». La viabilità è infatti un altro “dente scoperto” della questione globale riguardante il frontalierato come dimostra l’ultimo grave incidente di percorso, la recente frana tra Cannero e Cannobio, che ha costretto i lavoratori a percorrere lunghe strade alternative per arrivare sul posto di lavoro svizzero. Così come gli affezionati clienti svizzeri sono stati costretti a rimandare i loro frequenti acquisti a Verbania per quasi due mesi, periodo natalizio compreso, con particolare disappunto da parte dei commercianti locali. «Gli accordi bilaterali non dovranno andare a discapito dei frontalieri - ha concluso Luigi Bobba, sottosegretario Lavoro e Politiche sociali - ci vuole uno Statuto dei lavoratori frontalieri che li tuteli e l’accordo sul rientro dei capitali in Italia non deve portare al sacrificio di questi ultimi». Lavori in corso in cui serve un chiaro dialogo con la parte svizzera e con i lavoratori «che sono una parte importante dell’economia nazionale» come ha ribadito anche la deputata Pd Chiara Braga. 11 Bus diretto da Verbania a Locarno VERBANIA - Si è svolto lunedì mattina a Cannobio l’incontro per il progetto di un autobus diretto Verbania-Locarno sollecitato, con tanto di sondaggio on line, dal gruppo Facebook “Utenti strada statale 34 del Lago Maggiore”. All’incontro oltre al sindaco di Verbania Silvia Marchionini era presente anche il primo cittadino di Brissago e i responsabile delle società partecipate che si occupano di trasporti: Vco Trasporti, rappresentata dal presidente Roberto Tomatis, e l’analoga svizzera Fart. «Allo studio - spiega il sindaco Marchionini - c’è un abbonamento mensile integrato Fart/Vco Trasporti per 2 corse la mattina e 2 la sera da definire ancora nell’orario e ad un costo che potrebbe essere di circa 135 euro al mese. Seguirà nelle prossime settimane - continua il primo cittadino di Verbania - una campagna di informazione e sondaggio dedicato a questo progetto a cura di Vco Trasporti». Le parti in gioco si ritroveranno il prossimo 2 marzo a Brissago per un incontro definitivo con la proposta di orario per il nuovo bus diretto. «Abbiamo avviato con i comuni svizzeri - chiude Marchionini - un interessante collaborazione in tema di mobilità alternativa all’auto e in chiave turistica». Marchionini ha anche scritto al collega di Luino perché si faccia promotore di un incontro con la Navigazione Laghi Maggiore «condividendo la stessa situazione e la necessità di costruire risposte per gli oltre mille frontalieri». Patrizia Salari Federica Fili Polemica Immovilli (Forza Italia) preoccupato dopo le dichiarazioni di Reschigna della scorsa settimana «Pagheremo noi il conto salato del Giro» “Gran Paciada” in Sassonia VERBANIA - Grande successo domenica 8 febbraio a Intra dove il Comitato Sassonia ha organizzato la tradizionale “Gran Paciada” con la distribuzione di trippa, salamino e lenticchie. Numerose le persone che erano in coda per gustare queste prelibatezze, nonostante il terribile vento che però non ha fermato l’entusiasmo degli organizzatori (foto, galleria su ecorisveglio.it). Sul prossimo numero di “Eco Risveglio” tutte le immagini del Carnevale verbanese. VERBANIA - La 18esima tappa del Giro d’Italia a Verbania, o meglio il suo finanziamento, quanto insomma costerà al Comune, continua a far parlare. Dopo l’articolo di “Eco Risveglio” della scorsa settimana prende la parola il consigliere di Forza Italia Michael Immovilli: «La tappa non è finanziata dalla Regione. Lo abbiamo appreso dal vice presidente e assessore al Bilancio regionale Aldo Reschigna che ha dichiarato di non sapere nulla sull’intenzione dell’amministrazione Chiamparino di finanziare la tappa del Vco. Il sindaco di Verbania Marchionini nel passato autunno in consiglio comunale aveva rassicurato tutti sull’arrivo dei sol- di da Torino, affermando che il 50% delle spese era a carico della Regione. L’amministrazione di Verbania in commissione bilancio ha inserito i fonMichael Immovilli di per la tappa del Giro d’Italia; 130 mila euro apportando una variante al bilancio comunale. In municipio ho chiesto se ci fosse traccia della lettera d’impegno della Regione per finanziare l’evento Giro d’Italia; la risposta dell’assessore al Bi- lancio è stato un incerto “no”. A conti fatti senza questa lettera e il documento di impegno del dirigente delle finanze di Torino, il costo dell’evento resta a carico del Comune». Una situazione che preoccupa Immovilli: «Il Giro d’Italia è certamente un evento importante. Porterà visibilità al Comune di Verbania, ma è risaputo che è un grosso impegno finanziario per le casse comunali. Dopo le spese contrattuali, dovremo aggiungere altri soldi per sostenere l’evento. Oggi il Comune ha già speso e impegnato altre risorse in favore di questa manifestazione. Non ci resterà che pagare il conto salato di questa bella manip.s. festazione di sport». Ambiente Anche quest’anno il Comune di Verbania aderisce alla campagna “M’illumino di meno” Carovana energetica nelle scuole venerdì VERBANIA - Anche il Comune di Verbania aderisce alla campagna “M’illumino di meno” promossa dalla trasmissione radiofonica di Radio2 Caterpillar per la giornata di venerdì 13 febbraio. «L’adesione ad una campagna nazionale come M’illumino di meno, che ha il tema del risparmio energetico come obiettivo è importante e naturale per un comune come il nostro - spiega l’assessore all’Ambiente Laura Sau -. Avendo la campagna, per il 2015 Rassegna del 11 febbraio.pdf il tema delle scuole, abbiamo anche deciso di organizzare una carovana energetica coinvolgendo gli studenti». Due, dunque, le iniziative in programma: lo spegnimento simbolico del portico del palazzo di città e l’organizzazione della “carovana energetica” da parte degli studenti delle tre scuole superiori (liceo Cavalieri, istituto Cobianchi, istituto Ferrini) che stanno elaborando il “Progetto energia”, studiando gli edifici di tre scuole primarie e secondarie di primo grado di Verbania (Rodari, Peron e Ranzoni) e che il 13 febbraio visiteranno le scuole oggetto di studio. «La visita in ogni scuola spiegano dal Comune - si articolerà in due fasi: mentre una parte degli studenti è incaricata di coinvolgere gli altri alunni del lavoro sulla riqualificazione energetica del loro edificio scolastico da parte del Comune, gli altri provvederanno alla documentazione fotografica occorrente alla redazione del progetto stesso». pagina 33 Cultura, Turismo e Sport Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 34 18 > CARMAGNOLA Cronache 11 febbraio 2015 Si inizia questa sera con la festa in onore di Re Peperone A marzo. E’ Pierangelo Prelato da La Loggia Carnevale e fantasia Civich non più orfani, è in arrivo il comandante Martedì Grasso la silata con undici carri CARMAGNOLA - Inizia la grande settimana dedicata al carnevale carmagnolese. Primo atto del programma ufficiale, questa sera, l’investitura dei Re Peperone e della Bela Povronera agli Antichi Bastioni. Una serata ricca di maschere e di personalità, durante cui si esibirà il gruppo musicale dialettale piemontese Ij Sick. Si va in passerella con coriandoli e stelle filanti a partire dalle 21, sotto l’attenta supervisione della splendida anchor woman Sonia De Castelli. Domenica 15 febbraio invece saranno protagonisti i più piccoli: dalle 15,30 alle 17,30 sempre agli Antichi Bastioni il pomeriggio sarà dedicato ai bambini. In programma Baby Dance a cura di madame Zorà, Truccabimbi a cura della Croce Rossa Italiana Volontari del Soccorso, Nutella Party a cura della Pro Loco. Il clou, come sempre, è il corteo allegorico di martedì con i carri provenienti da tutto il territorio. Saranno undici i carri presenti quest’anno, in linea con il passato: Luserna, Baudenasca, Santena, Cambiano, Piobesi, Candiolo, Vigone, Racconigi, Villastellone, scuola materna Fratelli Vergnano di Salsasio, Tetti Grandi. Cartoni animati e personaggi di fantasia sono tra i temi dominanti di questa edizione. Quanto al percorso, il ritrovo sarà in piazza Olimpiadi: quindi, si procederà per via Roma, via Quintino Sella, via Monforte, via Chiffi, via Fratelli Vercelli, via Dante, viale Garibaldi, arrivo in piazza Italia. L’appuntamento è per martedì 17 febbraio, dalle 15 alle 18. La conclusione come sempre sarà nel salone degli Antrichi Bastioni, nell’omonima piazza, sempre dalle 21 alle 24 con la veglia danzante sulle musiche dell’Orchestra Gruppo 2 La Spensierata. Ingresso gratuito. Il divertimento è assicurato. Luca Mazzardis Lorenzo Piana ricorda gli esordi Il «Grazie» di Re Peperone Sembra ieri, invece sono passati 25 anni da quando è iniziata la mia avventura di Re Peperone. Quando mi è stata fatta la proposta non volevo accettare, ma mi è stato detto di provare. L’ho fatto, e dopo circa un anno, felice di avere accettato, giorno dopo giorno sono entrato nel personaggio. La mia gioia è stata l’accoglienza ricevuta nello stare in mezzo ai carmagnolesi e non; giornalisti e televisioni mi hanno dato una carica di entusiasmo tale che ancora adesso mi sento entusiasta come 25 anni fa, nonostante l’età della giovinezza sia passata da un pezzo. Devo ringraziare per l’appoggio la Pro Loco di allora e quella attuale, le maestranze comunali di tutti questi anni, le forze dell’ordine, le realtà e associazioni varie, tutti i volontari e mia moglie e la mia famiglia, che mi sostengono in questo grande impegno. Anche se a volte la stanchezza si fa sentire. Però il calore e gli applausi della gente mi hanno sempre dato la carica per continuare in questo magniico impegno. Voglio ringraziare i giornali locali perché mi fanno sentire sempre importante con le loro belle parole. Il mio personaggio è aiancato da una igura femminile: la Bela Povronera. Nel corso di questi anni sono state numerose le ragazze che le hanno dato un volto e tanto impegno; tante le maschere e i personaggi storici di tutt’Italia che ho conosciuto, creando in diversi casi un forte legame di amicizia. Ancora, a tutti, va il mio grazie. Lorenzo Piana CARMAGNOLA - I civich di Carmagnola non sono più orfani. A un mese dallo spostamento di Federico Battel a Chieri, il comando di piazza Manzoni a breve dovrebbe avere una nuova guida: si tratterebbe di Pierangelo Prelato, attualmente comandante della polizia municipale presso il Comune di la Loggia, che dovrebbe iniziare il nuovo incarico a marzo. Pierangelo L’annuncio non è ancora ufPrelato ficiale, ma secondo voci ben informate dovrebbe proprio ’59, Pierangelo Prelato ha essere lui a raccogliere l’e- cordo dovrebbe essere foruna lunga esperienza nel malizzato a breve. Classe redità di Battel. E, anzi, l’acsettore, maturata nel territorio e principalmente a La Loggia, dove è in forze dal 1982. Ha anche un ottimo curriculum: buona conoscenza informatica e delle lingue straniere, ma soprattutto ottima dimestichezza nel maneggio dell’arma in dotazione, certificata dal poligono di Toricarnevale. Amalia Gallo no e da piazzamenti di buon La prima, di carattere teatra- L’altra finalità non meno im- livello nelle gare di tiro rile, si terrà sabato 14 febbraio portante è festeggiare il car- servate alle polizie municinel piccolo teatro di Salsasio nevale con le mamme e i pali. in vicolo Asilo 10: alle 21 ci bambini della comunità”. Nel Tra i riconoscimenti ottenusarà uno spettacolo comico corso della serata verranno ti ha anche un encomio sodal titolo “A carnevale ogni anche illustrati i vari lavori lenne e medaglia d’oro per scherzo vale”, un’iniziativa fatti e le attività che l’assopromossa dal gruppo teatrale ciazione svolge. Al termine azioni intraprese nel 1998 Gli Amici dell’Associazione ci sarà un rinfresco per tutti i sul territorio comunale che Gallo con un duplice obietti- partecipanti. Il connubio del hanno condotto alla represvo: “Aiutarci a pagare le spe- carnevale e di San Valentino sione di atti delittuosi, comse che l’associazione ha so- può trasformarsi in un’ottima messi dalla criminalità locastenuto nel mese di ottobre e occasione per festeggiare in- le e un diploma di benemenovembre per la ristruttura- sieme alle mamme, bambini renza con medaglia, rilasciazione interna del gruppo ap- e volontari della Comunità to dal Ministro dell’Interno partamento per mamme con Gallo. l’ingresso allo spetta- per l’opera svolta in occasione dell’evento alluvionabambini (abbiamo fatto 4 ba- colo è a offerta libera. gni nuovi, uno per camera) Ma la festa non finisce qui. le dell’autunno 2000. - spiega dalla casa famiglia Perché lunedì 16 febbraio Prelato riempie così il vuoto presso la bocciofila La Con- organizzativo lasciato dal cordia di via Mussetti 22, al- trasferimento del suo predele 19,30, l’associazione Sal- cessore, senza che all’appasasio in Festa organizza una renza l’amministrazione maxi polentata e una grande prendesse decisioni, lascianfesta del carnevale. Il menù do l’incombenza di compiti sarà a base di polenta, salsic- e responsabilità alle figure cia e spezzatino, polenta con- previste in organico come cia, bugie, acqua e una gran- facente funzione. de novità (ma “per scoprirla In realtà, sindaco e giunta si deve andare alla festa”, stavano pensando a una soannunciano gli organizzato- luzione, che acquisterà conri). Il tutto sarà accompagna- cretezza probabilmente il to da musica e balli in ma- prossimo mese: il nuovo coschera. Il costo della serata è mandante dovrebbe prendedi 10 euro, mentre i bambini re servizio in modo graduafino a 6 anni non pagano. La le per poi entrare a pieno prenotazione è obbligatoria regime fino a fine mandato entro il 15 febbraio presso la dell’amministrazione Testa, Lavanderia Albertino, in via cioè presumibilmente fino a Torino 201 a Salsasio. Per metà 2016. Si tratterebbe info: 3406813450 (Diego), infatti di un incarico fiducia3393659563 (Sergio) o rio. Luca Mazzardis 3405635535 (Marina). Sabato alla Gallo e lunedì alla Concordia Salsasio punta al raddoppio con teatro e festa in costume CARMAGNOLA - Anche Salsasio fa festa con il Carlevé. Nella grande frazione carmagnolese sono ben due le feste sotto i riflettori del Cia commenta positivamente Avulss organizza un corso per l’aiuto reciproco Nuove regole per Vuoi dedicare un po’ di tempo ad aiutare il prossimo? gli agriturismi CARMAGNOLA - Qualità dei prodotti e territorio sono al centro della nuova legge sugli agriturismi licenziata nei giorni scorsi dalla III commissione consiliare della Regione Piemonte. Un provvedimento che riguarda almeno una dozzina di attività su suolo carmagnolese. “La nuova legge sugli agriturismi era al primo punto delle istanze che come parte sindacale abbiamo sottoposto alle forze politiche alla vigilia delle ultime elezioni regionali - spiega il carmagnolese Pierangelo Cena, vicepresidente provinciale vicario Cia Torino e presidente regionale di Turismo Verde, l’associazione di rappresentanza degli agriturismi associati alla Cia - Diamo atto alla III Commissione di aver raccolto le nostre sollecitazioni, lavorando in modo spedito e rispettando l’impianto della proposta di legge”. Prosegue: “Oltre alle novità introdotte in materia di ristorazione, questa legge farà del bene al mondo agricolo perché potenzia la capacità di accoglienza degli agriturismi, aumentando il limite di posti letto, e introduce la possibilità di dimostrare la prevalenza della componente agricola su quella agrituristica in base alle ore lavoro effettivamente sostenute dall’imprenditore agricolo”. Conclude: “Si tratta di una grande vittoria per le aziende insediate in aree marginali che potranno finalmente puntare sull’agriturismo come fonte di diversificazione e sostegno al reddito”. Piazza Rayneri Il cornicione dell’ex cabina cade a pezzi CARMAGNOLA - L’Enel Distribuzione dovrà smantellare con immediatezza gli intonaci e gli elementi strutturali del cornicione della ex cabina elettrica in piazza Rayneri, dove qualche tempo fa è stata segnalata la caduta di calcinacci. Lo ordina il sindaco Silvia Testa, che dà tempo alla società sessanta giorni per verificare la condizione statica dell’intero edificio e ristabilirne le condizioni di sicurezza. Il motivo è secondo l’ordinanza nel delle cattive condizioni della manutenzione e della stabilità dei cornicioni, che potrebbre creare seri pericoli “per la privata e pubblica incolumità per lì’instabilità strutturale della ex cabina di piazza Rayneri”. Rassegna del 11 febbraio.pdf CARMAGNOLA - Vuoi dedicare due ore alla settimana alle persone meno fortunate di te? A breve sarà possibile, in quanto l’Avulss (Associazione per il Volontariato nelle Unita Locali dei Servizi Socio Sanitari), l’associazione che si preoccupa di costruire nel territorio una cultura di aiuto reciproco sta preparando un corso di formazione dedicato a chi vuole fare qualcosa di più per il prossimo in difficoltà L’edizione numero11 del corso inizierà lunedì 13 aprile e si terrà a Carmagnola presso la biblioteca civica in via Valobra 102. Gli incontri, per un totale di 40 ore, avranno una cadenza bisettimanale e precisamente il lunedì ed il giovedì dalle 20,30 alle 22,30. Spiegano dall’Avulss: “Il corso pur essendo aperto a tutti ha lo scopo di offrire a quanti lo desiderano la possibilità di acquisire una preparazione specifica per l’esercizio di un volontariato organizzato, qualificato e riconosciuto. Il volontario Avulss infatti svolge un’attività molto importante nell’ambito dei servizi sanitari, nelle case di riposo, garantendo una presenza significativa accanto alle persone che si trovano in situazione di bisogno e difficoltà. Le lezioni saranno tenute da medici, psicologi, personale infermieristico e assistenti sociali che giornalmente lavorano a contatto con persone sole o anziane e verteranno su temi inerenti l’esperienza che un volontario dovrà acquisire”. Gli incontri si concluderanno il 13 giugno con una giornata residenziale. Il corso è gratuito ai partecipanti verrà chiesto un contributo di 15 euro per l’acquisto del materiale didattico. Per maggiori informazioni sul programma dettagliato tel 333.4583398, oppure 347.0067522 o ancora 348.3472783. Confermata Carmagnola Service Le manifestazioni sono assicurate CARMAGNOLA - Sarà ancora la cooperativa sociale di tipo “b” Carmagnola Service a occuparsi di fiere e manifestazioni per conto del Comune. Almeno per il periodo gennaio - marzo 2015, per cui l’amministrazione guidata da Silvia Testa ha destinato 39.750 euro più Iva. La cooperativa di via Lomellini del resto gestisce già da diversi anni i servizi ausiliari alle attività fieristiche e di organizzazione di manifestazioni del Comune o di associazioni che operano in convenzione con palazzo civico, nonché la gestione e movimentazione delle strutture comunali a cooperative sociali. Carmagnola Service del esto “ha dato costantemente pro- pagina 35 va di affidabilità ed impegno, acquisendo al contempo una specifica professionalità, possa efficacemente assolvere ai compiti sopra riportati a supporto della Squadra Operai del Comune”. Secondo la convenzione il servizio dovrà essere svolto in un tempo non inferiore a 2.138 ore effettive di lavoro, tenendo conto inoltre che le stesse saranno espletate in buona parte in ore serali o festive. Il servizio di supporto alle manifestazioni e le altre attività previste dall’accordo sono affidate per tre mesi “in attesa di meglio efinire le successive molalità di affidamento”, conclude la delibera comunale di affido dell’incarico. x in breve Il Margot convoca l’assemblea CARMAGNOLA - Il Circolo Arci Margot di via Donizetti chiama i soci a raccolta. Domenica 15 febbraio dalle 14,30 Si terrà l’ assemblea generale dei soci, con il seguente ordine del giorno: Resoconto dei progetti e delle iniziative effettuati nell’anno 2014; approvazione del bilancio 2014; elezione nuovo consiglio direttivo; approvazione nuovo statuto. Chi intendesse candidarsi per i nuovi direttivi deve comunicarlo via mail entro e non oltre venerdì 11 febbraio. Sagra e Ortolora alla Totem CARMAGNOLA - Sarà la Totem srl a provvedere ad “Allestimento, gestione e ricerca espositori della mostra/mercato Ortoflora & Natura e della rassegna commerciale della Sagra del Peperone edizioni 2015-2016”. E’ stata questa società infatti ad aggiudicarsi la gara per l’appalto del servizio, superando come punteggio gli altri due candidati. Software per Tari e Tasi CARMAGNOLA - 4.758 euro, Iva inclusa. Tanto sono costate al Comune le licenze dei programmi software messi a disposizione sul sito internet della Città di Carmagfnola dalla Maggioli spa per la compilazione di tasi e Tari I programmi sono stati inseriti per consentire ai cittadini nel periodo di pagamento delle imposte di calcolare in breve tempo la cifra corretta da pagare. Cultura, Turismo e Sport Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 36 Cultura, Turismo e Sport Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c IV TORINO CRONACA la Repubblica MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 SU INTERNET Altre notizie di cronaca sul sito torino.repubblica.it La città della cultura Dai mercatini in centro incasso ridicolo per il Comune 10 mila euro l’anno I DATI 0,7 EURO È di 0,7 euro al metro quadrato il canone che viene chiesto ai titolari dei banchetti da parte del Comune per l’utilizzo del suolo pubblico Sono cinque gli appuntamenti fissi nel mese L’assessore Mangone: “Ridurremo il numero” IL CASO VERA SCHIAVAZZI «S TIAMO valutando il da farsi per decidere se cancellare l’ultima data in programma per il mercatino che accompagnava la pista del ghiaccio in piazza Carlo Alberto, il 21 e 22 febbraio prossimi». L’assessore al commercio del Comune, Domenico Mangone, non nasconde la sua irritazione per quelle che sarebbero state vere e proprie violazioni dell’intesa stabilita prima di Natale, quando la pista di pattinaggio gestita dal Coni ha affidato a una società, Buongiorno Italia, il mercato ambulante nella zona. Tra queste, la vendita di alimenti sciolti. “Chiamparino non dimentichi gli uffici postali di montagna” I Enrico Borghi è il presidente dell’Uncem Ci sono quelli agricoli di Coldiretti e Cia e altri dedicati invece ai libri usati e all’antiquariato Mentre il Comune cerca di risolvere il problema, un’occhiata ai numerosi ‘Mercatini tematici periodici’ autorizzati in zona centro serve a far capire come gli introiti che Palazzo Civico riceve dagli ambulanti siano davvero pochi, al di sotto, secondo una stima, dei 10 mila euro all’anno. Non tutti i mercati sono uguali: ci sono grandi organizzazioni che, come la Coldiretti, gestiscono direttamente i propri stand e ‘collocano’ i coltivatori nelle diverse piazze: la prima domenica del mese in piazza Palazzo di Città, la secon- 360 EURO È l’incasso che entra nella casse del Comune per l’affitto di un giorno di 440 metri quadri equivalente a trenta stand L PRESIDENTE del Piemonte s’impegni nel «favorire una concertazione tra la direzione di Poste e le amministrazioni locali, in modo da scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali nei Comuni più piccoli». Lo chiede il presidente nazionale dell’Uncem Enrico Borghi in una lettera al governatore Sergio Chiamparino. L’esponente dell’Unione delle comunità montane si riferisce al piano di Poste Italiane che punta a cancellare 40 uffici in Piemonte e a ridurre l’orario di apertura di altri 134 sportelli. Così, evidenzia Borghi, «genera difficoltà di gestione e una diminuzione della qualità del servizio». da ai Giardini Cavour, la quarta in piazza Bodoni e la quinta, nei mesi che la prevedono, in piazza Solferino (dove in novembre c’è stato anche il mercatino francese). Sempre Coldiretti installa alcuni stand ogni venerdì pomeriggio ai giardini Lamarmora, lungo via Cernaia. La terza domenica del mese in piazza Bodoni c’è invece la Cia, un’altra e meno rilevante organizzazione di agricoltori, e nello stesso giorno in piazza Palazzo di Città si svolge un mercatino di Confartigianato. Un terza associazione, l’Asci, vende i propri DIECI Dieci sono i mercatini “provvisori” che si tengono nel centro cittadino per tutto l’anno POLEMICA È sempre più forte la polemica contro i mercatini in centro. A destra l’assessore Mangone alimentari, fritta e verdura, davanti al Municipio il 4 sabato del mese: di fatto, la piazza ospita tutti i weekend una manifestazione, senza che per altro si siano levate particolari proteste, e, come sostiene l’assessore, anche a seguito di un decreto ministeriale del 2007 che raccomandava di incoraggiare la vendita diretta dei prodotti agricoli made in Italy anche in queste forme. Cibi a parte, la prima domenica di ogni mese in piazza Carlo Felice c’è la fiera del libro ritrovato: bouquiniste e vecchie foto e cartoline, che in genere attirano molti curiosi, mentre il secondo sabato del mese l’associazione Extravagance tiene il mercatino del vintage (quando la pista di pattinaggio non v’è) in piazza Carlo Alberto, e nelle vie limitrofe quando invece si pattina. Da questo mercatino, che vende solo pezzi d’epoca, modernariato, bijoux e vestiti, iniziano invece le “pene” della zona di piazza Carignano. Oltre a loro, ora ci sono i discussi mercati del ghiaccio e un mercato dell’artigianato affidato all’associazione E20 in via Cesare Battisti che, anche lui, ha già creato proteste. La scadenza di quest’ultimo commercio provvisorio è il prossimo 1° agosto ed è possibile che non sia rinnovata. Nel 2014, il Comune aveva già scritto a tutte le associazioni: non chiedete date in più nel centro cittadino per il 2015. “Sarà un anno denso di avvenimenti e non vogliamo esagerare”, spiega Mangone. Che invece pensa, per Natale, a un mercatino diverso da quello attuale di Borgo Dora, con le bancarelle in legno sul modello del Nord Europa. CINQUE Sono la Coldiretti, la Cia, Confartigianato, il Libro ritrovato e Extravanganza, gli organizzatori dei mercatini in centro © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INTERVISTA/OLIVA, EX TITOLARE DELLA DELEGA NELLA GIUNTA BRESSO “Tagli alla cultura, meno festival e niente soldi ai privati” SARA STRIPPOLI «N ON credo siano ancora sostenibili 4 festival del cinema. E penso che con le risorse attuali nell’arte contemporanea non sia possibile sostenere pubblico e privato. E io scelgo il pubblico. Penso che Rivoli debba essere rilanciato e che i privati possano camminare con le loro gambe». Gianni Oliva è adesso direttore scolastico, ex-responsabile della cultura nella giunta Bresso. Uomo fortunato, partito con un budget di 140milioni di euro e arrivato con 120. Quattro volte di più di quello che potrebbe avere a disposizione Antonella Parigi. Professor Oliva, lei che ha inventato gli “Innamorati della cultura” appartiene alla categoria di chi sostiene che la cultura non si tocca? «Io la penso così: chi dice che non si può tagliare deve anche spiegarci dov’è possibile tagliare altrove. Altrimenti fa solo demagogia. In Piemonte c’è con una pletora di piccole imprese culturali. E in parallelo ci sono tante eccellenze in tutti i settori. Ma in una situazione radicalmente mutata in tutta Italia rispetto a 10 anni fa non possiamo essere la capitale di tutto, cinema, arte contemporanea, libro». Un aut-aut dunque. Rinunciamo alla cultura diffusa o alle eccellenze? Rassegna del 11 febbraio.pdf “ Chi dice che qui REPUBBLICA non si può risparmiare dica dove farlo se no è solo demagogia ” “ Torino e il Piemonte L’INTERVENTO L’intervento sul problema dei tagli alla cultura del Comune dell’ex assessore Ugo Perone devono fare delle scelte non possiamo più essere la capitale di tutto ” «Non dev’essere un aut-aut. Bisogna scegliere valutando alcuni indicatori: rapporto introiti-spese, pubblico, chance di autosostenersi, possibilità di contattare i privati. Si decide che vogliamo puntare ad una sperimentazione di qualità? Bene. In parallelo dobbiamo chiarire la durata della sperimentazione, altrimenti non è più FORTUNATO Oliva come assessore alla cultura della giunta Bresso aveva un budget di 140 milioni pagina 37 tale, diventa assistenza. Se si parla invece delle grandi eccellenze, è il caso di capire se si può sostenere ancora tutto. Soprattutto è indispensabile chiedere ai grandi enti di migliorare le loro performance, facendo salire la quota di autofinanziamento». Lei sostiene che Rivoli debba essere rilanciata. Come? «Non sono un esperto di arte contemporanea. Le mostre si possono anche vendere. Siamo sicuri che con il patrimonio che abbiamo non si possa organizzare una mostra sull’Arte Povera che in Europa è molto apprezzata?» Resta il fatto, come sostiene Perone, che sviluppo non può andare di pari passo con assenza di risorse. Dai 120 milioni che aveva lei ai 33 che potrebbe avere Parigi, cosa si può mantenere? «Credo che possa essere mantenuto il 70 per cento delle attività attuali. Facendo le scelte che dicevo. Non è più tempo degli spettacoli di Ronconi, per intenderci. Condivido l’analisi di Perone. Però penso che il sistema culturale torinese sia stato creato da persone, come l’assessore Alfieri che aveva molte risorse ma anche ottime idee e anche da un sindaco come Chiamparino. E un sindaco che ha fatto di Torino quello che è adesso non credo possa diventare un governatore che dimentica il valore della cultura». Nessuna autocritica? Non potevate spendere meglio le risorse di un tempo? «Nessuno immaginava ciò che sarebbe successo. Né gli operatori culturali, né i giornalisti, neppure gli economisti». © RIPRODUZIONE RISERVATA Cultura, Turismo e Sport 12 34 LASTAMPA REDAZIONE PIAZZA LIBERTÀ 15 ALESSANDRIA 15121 TELEFONO 0131 511711 FAX 0131 232508 E-MAIL [email protected] WEB WWW.LASTAMPA.IT/ALESSANDRIA STAMPA IN 349 7090100 PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A. CUNEO, CORSO GIOLITTI 21 BIS TELEFONO 0171 609122 FAX 0171 488249 L’arrivo dei Tir ad Alessandria L’alta pressione sulla regione alpina garantisce tempo stabile fino a domani ma aumenta la tendenza a formazione di nebbie in pianura. Probabile peggioramento nel weekend. -1˚ 8˚ Oggi Soleggiato con cielo in gran parte sereno salvo possibile formazione di banchi di nebbia sulle pianure tra la notte e il primo mattino e dopo il tramonto. -1˚ 6˚ Domani Banchi di nebbia sulle pianure, più estesi tra la notte e il primo mattino e in serata, anche in sollevamento con formazione di strati di nubi basse. 2˚ 6˚ Venerdì Nuvoloso o nebbioso con possibile pioviggine sulle pianure tra pomeriggio e sera. Peggiora nel fine settimana con piogge e deboli nevicate in montagna. Sulla Colla di Valenza Strada bloccata dai Tir dell’Ilva In vendita villa di Napoleone Dodici milioni. È il credito che gli autotrasportatori novesi vantano nei confronti dell’Ilva. Così ieri è scattata la protesta: un corteo di Tir ha raggiunto Alessandria a passo d’uomo. E oggi a Novi arriva il Gabibbo. È in vendita per 4,9 milioni di euro la villa La Voglina, sulla sommità della Colla, fra Valenza e Alessandria. Progettata da Filippo Juvarra, vi abitò Napoleone alla vigilia della fondamentale battaglia di Marengo. Fortunato e Putzu A PAGINA 37 La storica villa La Voglina Rodolfo Castellaro A PAGINA 42 ALESSANDRIA Che tempo fa Situazione «In credito di 12 milioni» E PROVINCIA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 In Regione INDIVIDUATI DAGLI AGENTI DELLA POLFER E DELLE VOLANTI Graffitari sorpresi a imbrattare un treno Denunciati dalle Fs Due alessandrini accerchiati e poi bloccati Sono finiti nei guai anche per “deturpamento” SILVANA MOSSANO ALESSANDRIA Spiegamento di forze dell’ordine allo scalo ferroviario di Alessandria: alla fine, i due writers - artisti secondo alcuni, deturpatori secondo la filosofia opposta - sono stati braccati e individuati. E, in base alla cultura prevalente, hanno finito per essere denunciati per deturpamento e imbrattamento, anche perché - e non è un dettaglio da poco - manco si erano premurati di chiedere ai legittimi proprietari, in questo caso le Ferrovie, se disegni e scritte, ghirigori e colori, erano graditi. L’iniziativa autonoma, senza il placet del committente, non è piaciuta e, anzi, è stata punita, appunto con la denuncia. Spiegamento di forze I due alessandrini erano stati notati, l’altro giorno, poco prima delle 14, mentre, con gli zaini in spalla, scavalcavano la recinzione dello scalo ferroviario, dopo aver parcheggiato, poco distante, una Kia di colore grigio. È scattato l’allarme. Gli agenti della Polfer e di diverse volanti si sono recati alla In stazione Le carrozze ferroviarie sono tra gli spazi preferiti dai writers stazione e lo scalo ferroviario è stato accerchiato. Tentativo di fuga Dentro e fuori poliziotti in divisa e in borghese ben determinati a sorprendere gli writers in flagranza. Una volta intercettati, i due sono stati raggiunti e bloccati. Consapevoli di essere stati scoperti, hanno cercato di fuggire e, per «alleggerirsi», hanno abbandonato due zaini e una borsa di tela vicino ai binari. Ma le tracce della loro attività le avevano addosso; in particolare, uno dei due, M.Z., già segnalato in passato per danneggiamento, aveva nella tasca del giubbotto un sacchetto di plastica contenente diciotto beccucci per bombolette spray del tipo usato proprio dai graffitari. Inoltre, su alcune carrozze erano stati appena eseguiti disegni tra cui campeggiava la scritta «Hzard» che odorava di vernice fresca. Per la legge, il fatto di aver deturpato mezzi destinati al trasporto pubblico costituisce un’aggravante dei reati contestati. Il presidente Chiamparino, il direttore Calabresi e l’assessore Parigi ieri hanno illustrato l’iniziativa Dalle mostre al vino I colori del Nord Ovest dal 24 su “La Stampa” In una terra in cui il cibo è anche cultura e il turismo un settore ancora forte far circolare notizie, conoscenze e informazioni è necessario. Lo è soprattutto pensando a quel turismo di prossimità, a chi in un’ora o poco più può raggiungere una meta, che costituisce la maggioranza di chi si sposta nel Nord Ovest. Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore alla Cultura Antonella Parigi hanno aperto ieri mattina, in Regione, l’incontro dedicato alla presentazione delle nuove pagine del Nord Ovest che La Stampa offre ai suoi lettori: un «angolo necessario», che avrà una vetrina anche sul web, in cui il territorio viene declinato attraverso le sue montagne, l’economia, il lavoro, lo spettacolo. Da martedì 24 febbraio, come ha annunciato il direttore Mario Calabresi, accompagnato dal vice direttore Michele Brambilla, a una platea di addetti ai lavori, La Stampa racconterà gli avvenimenti di una macroregione che comprende Piemonte, Val d’Aosta e Ponente Ligure. Il martedì sarà dedi- cato all’economia regionale, con i suoi punti di forza e le eccellenze; mercoledì a spettacoli e concerti, con le «prime» da non perdere; giovedì cibo e vino. Il venerdì si guarda alla montagna con le proposte delle Terre Alte; sabato l’invito alla scoperta delle grandi mostre. Domenica Università e lavoro, in una pagina pensata per giovani e famiglie. Hotel - Camere - Ristorante Nato nel 1974 da un’idea dei titolari Gino e Renata, l’Hotel Bouton d’Or a Cogne in Valle d’Aosta si è caratterizzato fin dall’inizio per la sua vocazione prettamente familiare che si riflette ancor oggi negli ambienti semplici e curati della tradizione montana. Nel 1999 un completo rinnovamento della struttura ha permesso di aggiungere nuovi servizi per completare l’offerta di una vacanza all’insegna del relax e del divertimento. Situato in luogo tranquillo e soleggiato, di fronte al prato di Sant’Orso, punto di partenza a arrivo per gli appassionati dello sci di fondo, l’albergo dispone di parcheggio e dehors privato. Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, in mezzo a magnifiche montagne, l’albergo offre un mondo di servizi da scoprire giorno per giorno: Lago Alpino, Bagno Turco, sauna e idromassaggio. Hotel a Cogne di fronte alle piste da fondo Il nostro albergo di montagna accoglie gli ospiti nella sua calda e tradizionale atmosfera. V.le Cavagnet, 15 - 11012 - Cogne (AO) - Tel: +39 0165 74268 - Fax: +39 0165 749198 www.hotelboutondor.it Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 38 Cultura, Turismo e Sport 9A LA STORIA DEGLI ESULI NEL POLO DEL ’900 Foibe, il giorno del ricordo offuscato dalle polemiche Nel nuovo Polo del Novecento che il Comune e la Compagnia di San Paolo stanno realizzando, troveranno posto anche le memorie della comunità istriana presente nel capoluogo piemontese. Lo ha annunciato il sindaco Piero Fassino Che tempo fa in occasione del Giorno della Memoria, celebrato in Sala Rossa anche con il presidente della Regione. L’apertura del sindaco non frena le polemiche. Marrone di Fd’I accusa: «Tranne Fassino non c’erano esponenti del centrosinistra». ANSA La commemorazione di ieri Gianluca Vignale (Forza Italia) attacca l’europarlamentare del Pd, Daniele Viotti, per aver «oltraggiato le foibe nel giorno del ricordo facendo ironia sui social network». Pronta la replica: «La mia difesa è per tutte le minoranze e per gli oppressi non solo per quelli che vengono utilizzati come clava politica contro gli avversari». A Volpiano un consigliere comunale è arrivato ad affermare che le Foibe sono «un’invenzione dei [M. TR.] fascisti». TORINO LA STAMPA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003, e-mail [email protected] B [email protected] B [email protected] Situazione L’alta pressione sulla regione alpina garantisce tempo stabile fino a domani con giornate soleggiate salvo nebbie e temperature miti in montagna. Peggiora nel weekend. & PROVINCIA Funzionari nei guai per la futura sede DA MARTEDÌ 24 Il grattacielo costa troppo la Regione va a processo Due pagine con gli eventi del Nord Ovest ROBERTA MARTINI Nel mirino della Corte dei conti la parcella di Fuksas e l’affidamento dei lavori 0˚ 11˚ LUCIAN PRESO DOPO CHE I CAMPI ROM LO HANNO CACCIATO. GIÀ IN AFFIDO I QUATTRO FIGLI DELLA COPPIA Oggi Ben soleggiato con cielo generalmente sereno salvo possibile formazione di banchi di nebbia sulle pianure tra la notte e il mattino e dopo il tramonto. -1˚ 10˚ * Il caso Fuksas. Svolta nell’inchiesta sulla «sede unica» della Regione condotta dalla Procura della Corte dei Conti: la magistratura ha depositato l’atto di citazione, anticamera del processo, nei confronti di alcuni funzionari amministrativi che hanno seguito tutta la «pratica» del grattacielo. Nel mirino la parcella riconosciuta a Fuksas, il progettista, e l’affidamento dei lavori. Mondo Domani A PAGINA 36 Soleggiato con tendenza a lievi velature tra pomeriggio e sera. Banchi di nebbia sulle pianure nel primo mattino, più estesi dalla tarda serata. PROSTITUZIONE 1˚ 8˚ Venerdì Grigio per nebbie o nubi basse al mattino, con residue schiarite sulle Alpi. Nubi in ulteriore aumento nel pomeriggio e passaggio a cielo ovunque coperto. 12 45 67 18 I marciapiedi costano 300 euro al giorno REPORTERS “L’ho uccisa perché mi tradiva” Giuseppe Legato A PAGINA 39 13 arresti della Mobile per mettere fine a un giro d’affari da tre milioni di euro Massimiliano Peggio A PAG. 38 La fiction che porta Torino in tv BEPPE M INELLO esempio può essere «Un posto al sole» che da vent’anni occupa, scusate il gioco di parole, un posto d’onore nella programmazione Rai. Punta ad un analogo successo la fiction che la Rai, con un primo investimento di 10 milioni e 12 puntate da 100 minuti l’una, girerà negli studios Lumiq di corso Lombardia. Raidue la programmerà in prima serata e sarà un poliziesco dal titolo «Delitti in famiglia» con la sceneggiatura di Sergio Corbucci e la regia di Gagliardi. 10 L’ Milioni È l’investimento previsto dalla Rai per le prime 12 puntate che daranno lavoro a 600 persone Le basi del futuro, per il complesso multimediale nato nell’area ex Fert, sono state poste con una delibera presentata dal sindaco Fassino e dagli assessori Passoni (Patrimonio) e Tede- Rassegna del 11 febbraio.pdf sco (Partecipate) e approvata ieri dalla giunta. La fiction che la Rai intende girare a Torino ha numeri importanti. Dell’investimento abbiamo già detto. Ma anche l’occupazione se ne gioverà perché sono circa 600, tra artisti e tecnici, le assunzioni previste. Senza contare tutto ciò che, in termini di servizi, ruota attorno alle produzioni tv e cinematografiche cresciute e affinate da anni di attività coordinate dalla Film Commission, oggi affidata all’imprenditore Damilano. E anche la città avrà modo di vivere la fiction visto che sono previsti 300 set tra esterni ed interni. n una terra in cui il cibo è anche cultura e il turismo un settore ancora forte, far circolare notizie, conoscenze e informazioni è necessario. Lo è soprattutto pensando a quel turismo di prossimità, a chi in un’ora o poco più può raggiungere una meta, che costituisce la maggioranza di chi si sposta nel Nord Ovest. Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore alla Cultura Antonella Parigi hanno aperto ieri mattina, in Regione, l’incontro dedicato alla presentazione delle nuove pagine del Nord Ovest che La Stampa offre ai suoi lettori: un «angolo necessario», che avrà una vetrina anche sul web, in cui il territorio viene declinato attraverso le sue montagne, l’economia, il lavoro, lo spettacolo. Da martedì 24 febbraio, come ha annunciato il direttore Mario Calabresi, accompagnato dal vice direttore Michele Brambilla, a una platea di addetti ai lavori, La Stampa racconterà gli avvenimenti di una macroregione che comprende Piemonte, Val d’Aosta e Ponente Ligure. Il martedì sarà dedicato all’economia regionale, con i suoi punti di forza e le eccellenze; mercoledì a spettacoli e concerti, con le «prime» da non perdere; giovedì a cibo e vino. Il venerdì si guarda alla montagna con le proposte delle Terre Alte; sabato l’invito alla scoperta delle grandi mostre e libri. Domenica Università e lavoro, in una pagina per giovani e famiglie. I Cosa manca alla città internazionale ELENA LISA e il punto è l’«internazionalizzazione», un termine complicato che definisce il talento e gli sforzi di una città nell’attrarre interessi dall’estero, allora Torino è in mezzo al guado. Da una parte le ricchezze culturali ed imprenditoriali da esportazione. Dall’altra le strategie, meglio se di rete, per proporsi al mondo. Ecco, qui sembrano mancare nonostante i tanti documenti programmatici investano le istituzioni: dall’Università al Politecnico, dalla Regione, al Co- S pagina 39 5,1% Export Torino è la seconda provincia in Italia dopo Milano per esportazioni mune ad Unioncamere. Torino eccelle in possibilità e volontà ma arranca in concretezza. Il prossimo 21 marzo verrà presentato il terzo Piano Strategico «Torino Metropoli 2025» che, proprio nell’internazionalizzazione, ha la sua più potente leva di sviluppo. È in previsione di questo appuntamento che l’Irs, l’istituto per la ricerca sociale, ha presentato ieri in collaborazione con l’Università il rapporto «Internazionalizzazione dell’area metropolitana di Torino». La fotografia che mostra - di quel che già c’è - ha luci e ombre. La nostra è la seconda provincia esportatrice italiana con il 5,1%. Milano è la prima: 9,6. Il settore manifatturiero rappresenta il 98,8% del totale dell’export torinese. CONTINUA A PAGINA 40 Cultura, Turismo e Sport Val Pellice 16 Mercoledì 11 febbraio 2015 Anno 110 - Numero 6 © RIPRODUZIONE RISERVATA DI ARTICOLI E FOTO Nell’ultimo tratto di via Arnaud (piazza Gianavello) Torre Pellice In Regione la delibera del Consiglio (Villar Pellice concorda) Torre pensa di ampliare l’area pedonale Ferruccio Pasquet, uomo di sport Parco, Bobbio conferma: «No secco» TORRE PELLICE - Era un grande uomo di sport, oltre che conduttore di una storica segheria, Ferruccio Pasquet, spentosi all’età di 80 anni. La notizia, diffusa a funerali avvenuti, ha colpito i tanti che ne hanno apprezzato le doti umane e agonistiche. «Aveva iniziato la carriera di calciatore sotto la guida di Cece Charbonnier ed era diventato uno stopper di classe - lo ricordano alla Polisportiva Val Pellice, di cui era socio onorario -. Amava vantarsi di non aver mai fallito un rigore perché, sosteneva, calciando con forza il portiere non poteva fare nulla». La cosa che più amava ricordare? «I complimenti dell’indimenticato campione juventino John Charles, in occasione di un’amichevole al Comunale di Torino tra Juventus e Val Pellice. Un intervento di Ferruccio aveva spedito l’avversario in fondo alla propria porta. Charles, rialzandosi, gli strinse la mano e gli disse: “Bravo, sei duro ma correttissimo, un rivale da rispettare”». In campo bocciofilo era un ottimo colpitore, soprannominato “el mancin”: «Poi la malattia del padre (Guido, ndr) e il passare inesorabile degli anni non gli permisero più di praticare sport, ma si dilettava ancora a vederlo, specie il tennis e il calcio inglese, che riteneva il migliore per le energie profuse». VAL PELLICE - L’Amministrazione di Bobbio Pellice ha ribadito il suo “no” al disegno di legge regionale per l’estensione del Parco del Po su buona parte del suo territorio. Giovedì 5 è stata consegnata in Regione la delibera assunta dal Consiglio martedì 3 quasi all’unanimità (astenuto il consigliere Dario Ayassot perché appena insediatosi). L’ha votata anche il capogruppo di minoranza Mario Boschi, inizialmente favorevole al Parco: «Approfondendo il problema, chiarendoci le idee, ci siamo convinti della necessità di dire no». Le ragioni? «La salvaguardia della sovranità del Comune sul proprio territorio», si legge in delibera. «Ulteriori vincoli (…) rischierebbero di creare nuove difficoltà alle attività agricola e pastorale», visto che la zona prevista a Parco «è quella dove sono collocati gli alpeggi e dove da secoli viene esercitata un’attività pastorale di pregio. L’attività agricola, poi, migliorata in questi ultimi anni, ha garantito finora la conservazione del territorio, mentre gli aggravi di ulteriori vincoli burocratici rischierebbero di indurre al disinvestimento e, forse, all’abbandono dell’attività stessa». In merito alla gestione del Parco, Bobbio - legato alla Val Pellice e al Pinerolese - rischierebbe di trovarsi in posizione marginale rispetto ai Comuni della Valle Po, del Cuneese e addirittura della Pianura, con i quali non vi sarebbe null’altro di condiviso. Particolarmente duro l’intervento del consigliere ed ex sindaco Giuseppe Berton: «Ho ancora la pelle che mi brucia per l’Oasi del Barant. I nostri antenati, in tempi neanche tanto lontani, fecero strin- Ipotesi in Commissione, negozianti possibilisti TORRE PELLICE - Da g i u g n o To r re P e l l i c e potrebbe avere un’area pedonale in più e recuperare una zona storicamente un po’ “ai margini” seppur si trovi in pieno centro. Si tratta della porzione finale di via Arnaud, davanti a piazza Gianavello. L’Amministrazione comunale sta valutando la fattibilità del progetto: «Ne avevamo parlato in campagna elettorale, ma adesso vor remmo passare alla fase operativa. Ne abbiamo discusso in Commissione urbanistica e, una volta avuto il via libera dall’Ufficio tecnico e dai Vigili, ci piacerebbe realizzare l’idea già dalla tarda primavera» spiega Samuel Bella, consigliere comunale e presidente della Commissione urbanistica. L’idea potrebbe incontrare il favore di alcuni commercianti, che apprezzerebbero però un inter vento più ampio: «Non sono contrario alla pedonalizzazione, purché si effettui anche un ragionamento sulla viabilità di quest’area» riflette Renzo Bellion dell’”Angolo dei sapori” di piazza Gianavello, che continua: «Via Garibaldi è da sempre a doppio senso di marcia nonostante la pessima visibilità in uscita su corso Gramsci. TORRE PELLICE - Il tratto di via Arnaud, davanti a piazza Gianavello, interessato dall’ipotesi di estensione della zona pedonale. Qui non ci sono auto: è giorno di fiera. (Foto Allaix) Se la pedonalizzazione si trasformasse nello stimolo per inserire un senso unico in ingresso in via Garibaldi e uno in uscita in via Pietro Valdo, credo che questa zona risulte- rebbe molto valorizzata, mentre finora è stata sempre un po’ dimenticata». Sulla trascuratezza di questa parte di Torre Pellice concorda Marco Perassi, del “Vincaffè «VIA ROMA CHIUSA PER OSPITARE EVENTI» TORRE PELLICE - Un’altra area che sta chiedendo una pedonalizzazione temporanea, legata magari ad alcuni eventi nei week-end estivi, è quella di via Roma, il breve tratto che dalla Provinciale consente l’ingresso a piazza Libertà: «Abbiamo ricevuto una richiesta da parte di alcuni cittadini e titolari di attività commerciali - conferma il sindaco Cogno -. Siamo possibilisti, purché si tratti di iniziative una tantum con una progettualità alle spalle. Per esempio, concederemo la pedonalizzazione della via per un paio di serate durante “Una Torre di libri”». L’assessore in visita a Bobbio La Regione interviene per la 40ª Tre rifugi I sindaci della Val Pellice incontrano a Bobbio l’assessore regionale Ferraris. BOBBIO PELLICE - Mancano ancora cinque mesi alla “Tre rifugi Val Pellice”, la classica di trail che si svolge ogni anno, a fine luglio, sulle montagne dell’alta valle, ma l’apparato organizzativo è già al lavoro per far sì che l’edizione 2015, che festeggerà i 40 anni, riesca nel migliore dei modi. «Abbiamo contattato l’assessore regionale allo Sport Giovanni Maria Ferraris, che ha incontrato i sindaci della vallata dando la sua disponibilità in termini di visibilità, comunicazione con i media e montepremi» spiega Fredi Gallo, del Comitato organizzatore. Per dare ancor più risalto all’anniversario della corsa il Cai Uget Val Pellice, in collaborazione con il Comune di Bobbio, ha bandito un concorso di idee per la progettazione del nuovo logo. Al vincitore sarà corrisposto un premio di 500 euro. Info e regolamento: www.3rifugivalpellice.it, 339 738.6532 (Fraschia), 335 589.1468 (Gallo). Rassegna del 11 febbraio.pdf Sport”: «Siamo tra la strada principale che attraversa il paese e la zona valdese, eppure a volte non sembra di essere in centro. Affinché la zona acquisti valore, ben venga un’area pedonale che si ponga come prosieguo della prima parte di via Arnaud. Credo però che l’ideale sarebbe una zona mista: una porzione della carreggiata, magari quella vicino ai caseggiati, potrebbe essere resa pedonale, mentre la metà verso la piazza a senso unico. In questo modo si faciliterebbe la viabilità all’interno della piazza e magari si potrebbe anche recuperare qualche parcheggio in via Pietro Valdo, se questa venisse a sua volta resa a senso unico». L’ipotesi al vaglio da par te di Amministrazione e Uffici potrebbe essere proprio questa: «L’ideale sarebbe poter dividere la car reggiata con delle fioriere, in modo che i pedoni siano al sicuro e che non sia ostacolato il passaggio dei mezzi della Croce rossa e dei veicoli che transitano sulla piazza afferma il sindaco Marco Cogno -. Il vero problema è di natura economica: dobbiamo capire se abbiamo le risorse per l’arredo urbano». Michela Perrone “Insieme in Comune”: «Bisognava discuterne di più» ghe della loro pelle per affrancarsi dalle servitù gravanti sul loro territorio. Non mi sembra ora il caso di consegnarlo in mano ad un’Amministrazione estranea». Sul tema è intervenuto anche l’altro ex sindaco Aldo Charbonnier: «Un Parco si fa per tutelare qualcosa e qui da tutelare è l’attività agricola». Tra gli allevatori, poi, si teme che un Parco possa favorire il diffondersi del lupo: un problema su cui sarà convocata una riunione apposita. Assoluta contrarietà è stata espressa dal presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori Roberto Barbero: «Ospiteremo un incontro, mercoledì 18, nella nostra sede di Torino, tra gli agricoltori e i rappresentanti di diverse forze politiche presenti in Consiglio regionale, per spiegare loro le ragioni della nostra opposizione». Il “no” è sostenuto anche dalla confinante (con Bobbio e Crissolo) Villar Pellice: «Ci siamo confrontati con gli allevatori, che per noi sono una risorsa importante - afferma il sindaco Lilia Garnier -. Il Parco imporrebbe una serie di vincoli per gli alpeggi e il transito di bestiame che scoraggerebbe molti a continuare l’attività. I sindaci dei Comuni cuneesi già inseriti nel Parco ci hanno confermato che, una volta deciso per il sì, sarà l’ente Parco a occuparsi di tutto, dalla gestione degli eventuali finanziamenti europei agli interventi idrogeologici. Di cui, tra l’altro, il sindaco continua a essere responsabile senza però avere voce in capitolo per il territorio soggetto a Parco». Garnier sottolinea la mancanza di condivisione e di informazione da parte della Regione: «Abbiamo saputo del progetto da “L’Eco del Chisone”». Di mancanza di condivisione, ma riguardo il “no” espresso da Bobbio, parla invece il gruppo di associazioni “Insieme in Comune”. Tullio Parise (Associazione genitori), Davide Claudio Gay (Legambiente Valpellice), Wilma e Antonio Della Pria (Auser), Giorgio Gamba (Uisp), Stefano Bosio (Bottega del possibile), Roberta Peyrot (Gruppo donne e Un mondo di donne) e Marco Baltieri (Ataai) esprimono rammarico non tanto «per la decisione, sicuramente motivata, ma per le modalità con cui è stata adottata. “Insieme in Comune” sta cercando da tempo di sensibilizzare le Amministrazioni a una maggiore disponibilità al confronto e a lasciare da parte l’illusione campanilistica di poter risolvere tutto in base alla piccola scala del proprio villaggio, invece di affrontare i diversi problemi secondo le loro reali dimensioni. L’adesione al “Parco del Monviso” poteva essere un’occasione di sviluppo molto interessante per tutta la valle e, proprio in quanto tale, crediamo andasse discussa in un tavolo meno frettoloso e più partecipato». Le associazioni, inoltre, si chiedono a cosa serva l’Unione dei Comuni, «se non si discute di opportunità sovracomunali». Sarebbe necessario «un organismo funzionale ed operativo unico per tutta la valle che, pur tenendo adeguatamente conto delle voci delle singole realtà, possa realizzare ed applicare un’attenta ed equa pianificazione del territorio». Bartolomeo Falco Daniele Arghittu Dopo il rogo Luserna S.G., la proposta dell’assessore Depetris a negozianti e aziende Casa distrutta, la solidarietà Lo specifico servizio costa al Comune 119.000 euro l’anno: «Meglio utilizzare l’ecoisola» di Angrogna «Tares scontata se rinunciate ai cassonetti privati» LUSERNA S.G. - L’assessore Piergiorgio Depetris ha convocato aziende e negozianti del paese e ha fatto loro una proposta originale e interessante: «Rinunciate ai cassonetti privati. Il servizio dedicato costa all’Amministrazione comunale 119.000 euro l’anno. L’obiettivo è rimettere “in gioco” questo denaro, per abbattere la Tares sulle utenze non domestiche». Non si tratterebbe di un’imposizione, ma di una scelta: «Chi desiderasse continuare a godere di questo servizio potrebbe farlo, ma se ne accollerebbe l’onere per intero». Siamo nel campo delle ipotesi: la materia è stata oggetto di un incontro preparatorio, cui ne seguiranno altri. Ma la proposta di Depetris ha già suscitato un certo interesse. Alcuni titolari di utenze non domestiche lamentano di pagare, per la Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi), cifre a tre zeri: in un caso, addirittura, 7.500 euro l’anno. Per risparmiare, molti si sono detti disponibili a valutare la rinuncia e a smaltire i rifiuti prodotti, adeguatamente ripartiti, presso l’ecoisola. Sarebbe la condicio sine qua non per ottenere, in futuro, lo sconto sulla Tares: utilizzando l’apposito badge assegnato alle utenze non domestiche, si potrebbero “censire” i conferimenti e stabilire la quantità e la qualità di rifiuto consegnato da ogni singolo negoziante o imprenditore lusernese. L’assessore si è sobbarcato, negli scorsi mesi, un lavoro certosino di analisi del costo del servizio rifiuti (che Luserna S.G., come gli altri Comuni del Pinerolese, affida all’Acea). «Il conferimento, la raccolta, il trattamento e l’eventuale recupero dei materiali di scarto è un onere, per il Comune di Luserna S.G., pari a un milione di euro l’anno». Per il sociale - ha chiosato il sindaco Duilio Canale, come metro di paragone - si spende circa un quarto della cifra. Gli ecopunti del paese, quelli utilizzati da tutti cittadini, sono 59: ad essi, però, vanno aggiunti i cassonetti privati di cui molti esercizi commerciali dispongono. Ed è proprio su questi - secondo Depetris - che è possibile operare il risparmio. «Altrimenti andiamo avanti con la situazione attuale. Ma quantomeno mi dovete riconoscere che il tentativo per abbattere la Tares l’ho fatto», ha sottolineato Depetris. Il discorso riguarda le “utenze non domestiche” e l’eventuale sconto applicato in futuro non aumenterebbe i costi per le “utenze domestiche” (gli oneri sono ripartiti alla fonte). L’assessore ha evidenziato - e questo vale per tutti - l’importanza di utilizzare i cassonetti in modo appropriato e di ridurre in ogni modo il volume dei rifiuti conferiti, in modo da evitare che i contenitori si riempiano troppo spesso (ogni passaggio del mezzo Acea ha un costo). Daniele Arghittu pagina 40 ALTA VAL PELLICE, LA NEVE HA TOCCATO I DUE METRI ALTA VAL PELLICE - L’abbondante nevicata di venerdì 6 ha completamente cambiato il paesaggio in alta valle. Nella Conca del Prà, nel momento di massimo innevamento, si sono superati i 2 metri (tra l’altro, i gestori del rifugio Jervis, sconsigliano di salire ancora per qualche giorno, essendo il pericolo valanghe piuttosto alto). Oltre il metro e mezzo anche nelle borgate più alte di Bobbio, come i Cortili Danna e Malpertus (nella foto un paesaggio che sa di Finlandia sulle rive del laghetto Naïs). In località Isoardi ad Angrogna si sono toccati i due metri, così come nelle frazioni più a monte di Rorà. (Foto G. Falco) ANGROGNA - Gara di solidarietà per aiutare la famiglia che, nell’incendio scoppiato la notte di mercoledì 21 gennaio a Rocciamaneud, ha perso la casa: le fiamme hanno gravemente compromesso l’abitazione dalla quale si sono sviluppate le fiamme, rendendola invivibile. I proprietari hanno trovato un’altra sistemazione. Per cercare di aiutarli a rimettere in sesto la casa, però, il paese si è impegnato in una raccolta fondi. «Il Comune sta raccogliendo le donazioni, che possono essere effettuate direttamente in municipio, nel negozio di alimentari di Angrogna o presso quello del Baussan» rende noto il sindaco Mario Malan. Inoltre, sabato 14 febbraio, alle 21, sarà organizzato un concerto nel tempio valdese di Angrogna con partecipazione della corale valdese di Angrogna e del Coro La Draia. L’ingresso è libero, ma le eventuali offerte andranno alla famiglia colpita dall’incendio. mi.pe. Cultura, Turismo e Sport Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 41 12 45 67 18 36 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 Svolta nell’inchiesta sulla sede unica Grattacielo, Regione a processo Nel mirino della Corte dei Conti la parcella di Fuksas e l’affidamento dei lavori ALESSANDRO MONDO «Troppi guai, tornassi indietro non farei più quel concorso» L’atto di citazione è stato depositato: a breve seguirà la notifica. Il destinatario è la Regione - meglio: un certo numero di funzionari amministrativi -, che la Procura della Corte dei Conti intende portare a processo entro fine anno. Mercedes Bresso Nel 2006, dopo lo stop del Comune di Torino alla variante urbanistica su Spina uno, l’allora presidente della Regione fu costretta a cambiare la zona del palazzo Roberto Cota All’inizio del mandato in Regione presentò un esposto alla Corte dei Conti sui costi di realizzazione del progetto della nuova sede unica sull’area ex-Fiat Avio L’inchiesta Il perimetro dell’inchiesta, avviata da tempo, è il grattacielo alle ultime battute in zona Lingotto, la nuova «sede unica» dove si trasferiranno tutti gli uffici della Regione (eccetto il Consiglio): oltre 2 mila dipendenti distribuiti su 41 piani fuori terra. 4 Le contestazioni Due i profili contestati nella citazione. Il primo è «la correttezza degli importi liquidati», cioè l’entità della parcella riconosciuta all’architetto Massimiliano Fuksas: stando agli inquirenti, che si sono avvalsi della consulenza dell’Ordine degli architetti di Milano, sforerebbe i tariffari di 4-5 milioni. L’importo dell’opera, Il secondo fronte riguarda più 70-80 milioni tra «la regolarità dell’affidamento Iva, spese per la sulla base del principio di concorviabilità e bonifiche renza». Il primo contratto firmato nel 2003 tra Fuksas, vincitore del concorso iniziale, e la giunta guidata da Enzo Ghigo era condizionato alla variante urbanistica su Spina uno, poi negata dal Comune di Torino. La giunta Bresso, preso atto dello stop di Palazzo civico, non bandì una nuova gara ma si limitò a trasferire il contratto sull’area ex-Fiat Avio, l’attuale sede, considerando che tutto sarebbe rimasto invariato: invece le dimensioni dell’immobile raddoppiarono. Questa, in È il numero di quanti sintesi, l’obiezione sostenuta lavoreranno nella dalla magistratura contabile. torre che ospiterà gli milioni Pentito? «Sulla parcella non so cosa dire. E’ passato troppo tempo, ma ricordo che arrivò il via libera anche dall’Avvocatura regionale. Mi pare fosse di 17 milioni: il 55 per cento è andato agli associati, dalla quota restante vanno scalate le spese per i collaboratori, i modelli, ne abbiamo preparati otto, e naturalmente le tasse». 2.000 dipendenti uffici della Regione È lo stesso immobile che spazia dalla giunta Ghigo a quella attuale, passando per le legislature guidate da Bresso e Cota, progettato e in parte disconosciuto da Fuksas per le varianti in corso d’opera al progetto originale. Da qui il contenzioso tra lo stesso Fuksas e il committente pubblico, accompagnato dalle polemiche politiche sulle spese e sull’utilità dell’opera. Non ultimo: le attenzioni della Procura della Repubblica e della Procura della Corte dei Conti, che indagano sulle maggiorazioni dei costi, sulla regolarità degli atti e sul danno erariale per la Regione. Resta aperto anche il fronte delle bonifiche. Un vero ginepraio, oggetto di inchieste complementari, a proposito del quale l’anno scorso la magistratura contabile espresse un giudizio severo parlando sul nostro giornale di «gestione disinvolta dei soldi pubblici». Da allora le verifiche sono proseguite, ricorrendo a consulenze e controlli incrociati ora culminati nell’atto di citazione: l’anticamera del processo. Massimiliano Fuksas «Se tornassi indietro non mi presenterei più a quel concorso. Invidio il mio amico Renzo Piano, che ha lavorato per un committente privato-pubblico come il Sanpaolo: in quel caso tutto è filato liscio, la prossima volta faremo cambio». Massimiliano Fuksas è appena rientrato da Canberra, in Australia, dove ha vinto il concorso per realizzare il Palazzo dei Congressi: un progetto da 700 milioni di dollari. 204 Cantiere travagliato domande a Le pare poco? «Più il progetto è grande, più aumentano i costi: nel mondo lo sanno tutti». E in Italia? «E’ il paese dei problemi, e delle lungaggini: qui per un concorso ballano cinque-sei anni. Sa cosa sarebbe accaduto se nel 2006 avessero bandito una nuova gara? Probabilmente staremmo ancora parlando di quel grattacielo». Neparlacomesenonfossesuo... REPORTERS Lavori in corso La nuova sede unica della Regione Piemonte sarà pronta per la metà del 2015: il trasferimento degli uffici è previsto entro la fine dell’anno «Hanno cambiato la struttura: da acciaio a cemento. E continuano a creare ostacoli per farci avere la documentazione. Andremo avanti con le cause, finchè sarà necessario» [ALE.MON] 1 12344567 936 A3B26 Un lettore scrive: 2 «Una dozzina di anni fa, il- lusi dalle promesse di riqualificazione della zona, ci siamo trasferiti nel quartiere Aurora, davanti alla circoscrizione 7. Ci siamoprestoresicontocheilrelitto dell’ex stabilimento Grandi MotoridiviaCarmagnola,erausato come abitazione da decine di clandestini e stanza del buco da tossicodipendenti. Poco tempo dopo è stato aperto al pubblico il giardinettoexGft,chesièsubito riempitodisbandatieubriaconi. Successivamente sono arrivati gli spacciatori, che hanno preso possesso del lato su c.so Giulio Cesare. Infine, da due anni una colonia di nomadi, si è stabilita su corso Vercelli con i loro camper. Di tutte queste situazioni le autorità e le forze dell’ordine sonosemprestatealcorrente,senza mai riuscire ad effettuare interventi risolutivi. Ciliegina sulla torta, il 27 gennaio la giunta comunale,nonostanteilparere(dicono) contrario delle Circoscri- 1 123 56789AB8B C68D87 E FAB979D 6 B99D 1B67 B7 D33B B8 3B D B F78B9D 1D 788A7D A DFA 876 73A 6AB8A978A 9D8ABA 1 zioni 6 e 7, ha deliberato di spostareilcosiddetto“mercatodellibero scambio”, dall’area scalo Vanchigliaall’exstabilimentoGrandiMotori. E’ l’ennesima conferma che invecedicercaredirisolvereiproblemi del quartiere Aurora, il governo di Torino dimostra di considerarlo come un ghetto dove scaricare le criticità e le situazioni di degrado che non è in grado di risolvere né vuole collocare altrove. GIANNI COLUCCI L’assessore ai servizi civici di Torino scrive: 2 «Rispondo al signor Giuliano Bosco. Lo scorso anno 3033 Rassegna del 11 febbraio.pdf coppie hanno preso parte alle celebrazioni per le nozze d’argento per quelle d’oro nel corso di 81 incontri. Per queste cerimonie (29 nozze d’argento e 52 nozze d’oro) l’amministrazione ha speso in totale 12.850 euro per le foto ricordo e 6.450 euro per i diritti Siae. Mentre, sempre nel 2014, così come si deduce dal bilancio della Città, lo stesso assessorato ha speso per la manutenzione ordinaria degli impianti sportivi 813.567 euro e per quella straordinaria 1 milione e 500 mila euro. Per quest’anno (2015) la previsione di spesa, sia per le cerimonie delle nozze d’oro e d’argento, che per la manutenzione degli impianti non si discosterà da quella del 2014. Dalle cifre che le forniamo, potrà facilmente notare l’esigua spesa investita per le nozze d’oro e d’argento, rispetto alle risorse che investiamo per manutenere gli impianti sportivi della Città». STEFANO GALLO Una lettrice scrive: 2 «Mia figlia frequenta il terzo anno di scienze politiche all’università di Torino. L’anno scorso ha fatto domanda per partecipare ad uno scambio Erasmus ed essendo a posto con gli esami ed pagina 34 avendo una buona media ha ottenuto la borsa di studio per partecipare ad un progetto di 10 mesi all’università di Umea in Svezia. «Le borse di studio previste dal progetto coprono parte delle spese di alloggio che i ragazzi che partecipano a questi progetti sostengono mentre tutte le altre spese rimangono a carico delle famiglie. Il bando di partecipazione prevedeva che l’80% del finanziamento agli studenti venisse versato a fine 2014 e il restante al loro rientro in Italia al termine del progetto. «Ora siamo a febbraio 2015 e a nessuno degli studenti dell’Uni- versità di Torino è stata pagata la prima rata con un ritardo quindi di 3 mesi, 3 mesi nei quali le famiglie hanno dovuto comunque anticipare somme considerevoli. Invece gli studenti partecipanti al progettoErasmusmaprovenienti da altre università italiane e anche dal Politecnico di Torino hanno regolarmente ricevuto la prima rata. L’università, sollecitata dai ragazzi, ha risposto: “Il nostro Ateneo è ancora in attesa dei fondi da parte dell’Agenzia Nazionale Erasmus+, a seguito della quale saranno erogati all’Istituto i finanziamenti comunitari per l’a.a. 2014/2015 per erogare le borse di mobilità agli studenti..” «Com’è possibile che solo l’Università di Torino non abbia ancora ricevuto i soldi?». VERA REGALDI [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi Edilizia Urbanistica Verbania 11 febbraio 2015 Scuola Memoria Proseguirà per altri cinque anni la collaborazione tra l’associazione verbanese e la Regione Iscrizioni on line ultimi giorni Casa della Resistenza, rinnovata convenzione VERBANIA - E’ il 15 febbraio l’ultimo giorno utile per le famiglie verbanesi per l’iscrizione (esclusivamente con procedura on line) dei figli alle prime classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Per la scuola dell’infanzia, invece, l’iscrizione deve essere effettuata presso l’istituto Comprensivo di riferimento con modalità ancora cartacea. Altre informazioni sul sito internet “www.comune.verbania.it”. VERBANIA - L’ufficio di presidenza del consiglio regionale del Piemonte, su proposta del vicepresidente Nino Boeti, delegato al comitato Resistenza e Costituzione, ha rinnovato nei giorni scorsi le 5 convenzioni (per 5 anni) con gli enti preposti alla tutela della memoria della Resistenza sul territorio piemontese tra cui anche la Casa della Resistenza di Fondotoce. «Il Parco della memoria e della pace (foto), del quale fa parte la Casa della Resistenza di Fondotoce - ha sotto- lineato Nino Boeti - rappresenta uno dei luoghi della memoria più cari alla nostra comunità e più si- gnificativi della Lotta di Liberazione d’Italia e sorge all’interno di un Parco adiacente al luogo dove, il 20 giugno 1944, vennero fucilati dai nazifascisti 43 partigiani. Il consiglio regionale, nel corso degli anni ha sempre provveduto a stipulare protocolli d’intesa con l’associazione Casa della Resistenza che, muovendo dalla conservazione e valorizzazione di un luogo considerato importante per la Resistenza e la lotta di Liberazione in Piemonte, ha istituito strutture museali didattiche, punto di riferimento per attività culturali, formative e di ricerca storica sul territorio». Problema Per il sottosegretario Bobba «l’accordo sul rientro di capitali non deve andare a discapito dei lavoratori» «Serve uno Statuto dei frontalieri» Comune, Regione Provincia e governo a palazzo Flaim VERBANIA - Il frontalierato è un argomento scottante, all’ordine del giorno per la realtà politica del nostro territorio e ora come ora, soprattutto dopo il referendum popolare svizzero del 9 febbraio dello scorso anno in cui è stata approvata un’iniziativa contro “l’immigrazione di massa”, di grande attualità. Sabato 7 febbraio un incontro pubblico voluto dal Gruppo deputati del Partito democratico a palazzo Flaim di Intra ha ufficialmente sancito la priorità che deve essere data al “problema” alla presenza di figure note del mondo politico locale e nazionale. «Su nostra proposta in parlamento le due questioni, quella fiscale per l’accordo sul rientro dei capitali e quella politica per l’accordo tra i nostri due Stati, rimangono separate - ha dichiarato Enrico Borghi, capogruppo Pd VIII Commissione - le Comune, Provincia e Regione insieme ai deputati Pd discutono di frontalierato a palazzo Flaim nostre economie di confine devono dunque dialogare ed è ancora un capitolo da scrivere». Tutti d’accordo sul fatto che sarebbe un errore rispondere con atti xenofobi a quello che sta succedendo in Svizzera, come l’esempio eclatante del sindaco di Claro Roberto Keller che con fierezza si vanta del logo “Noi impieghiamo personale residente”. Ma è arrivato il momento di fare chiarezza sui principali aspetti che tormentano i frontalieri, in particolare sapere con estrema certezza come cambierà la tassazione sul reddito secondo i dettami del governo italiano impegnato sul fronte del rientro dei capitali dall’estero. «Al momen- to c’è una campagna denigratoria da parte dei vicini svizzeri che non si era mai vista prima - ha spiegato Antonio Locatelli, presidente associazione Frontalieri Vco - per questo chiedo al governo italiano di dare una svolta definitiva con un accordo equo e non un accanimento fiscale nei confronti dei frontalieri». Lo stesso Locatelli ha poi preso atto con rammarico del fatto che all’incontro erano presenti ben pochi lavoratori frontalieri, «considerando che solo nel Comune di Verbania sono più di mille per un totale di seimila e duecento in tutta la provincia del Vco». «Non dimentichiamo che i frontalieri costituiscono il principale indotto del- la nostra zona - ha commentato il neo presidente della Provincia Stefano Costa - il Vco deve essere un punto d’incontro attraverso dei tavoli tecnici che possano dare risposte chiare ai lavoratori». Questo è ciò che si augurano i diretti interessati, ma intanto rimane un alone di mistero su quello che sarà il prossimo trattamento fiscale e sulle ricadute pratiche. «Questo è un obiettivo che la Regione raccoglie perché tutti i livelli si devono muovere insieme - ha detto il vicepresidente Aldo Reschigna - e questo vale anche per la messa in sicurezza della strada statale di confine». La viabilità è infatti un altro “dente scoperto” della questione globale riguardante il frontalierato come dimostra l’ultimo grave incidente di percorso, la recente frana tra Cannero e Cannobio, che ha costretto i lavoratori a percorrere lunghe strade alternative per arrivare sul posto di lavoro svizzero. Così come gli affezionati clienti svizzeri sono stati costretti a rimandare i loro frequenti acquisti a Verbania per quasi due mesi, periodo natalizio compreso, con particolare disappunto da parte dei commercianti locali. «Gli accordi bilaterali non dovranno andare a discapito dei frontalieri - ha concluso Luigi Bobba, sottosegretario Lavoro e Politiche sociali - ci vuole uno Statuto dei lavoratori frontalieri che li tuteli e l’accordo sul rientro dei capitali in Italia non deve portare al sacrificio di questi ultimi». Lavori in corso in cui serve un chiaro dialogo con la parte svizzera e con i lavoratori «che sono una parte importante dell’economia nazionale» come ha ribadito anche la deputata Pd Chiara Braga. 11 Bus diretto da Verbania a Locarno VERBANIA - Si è svolto lunedì mattina a Cannobio l’incontro per il progetto di un autobus diretto Verbania-Locarno sollecitato, con tanto di sondaggio on line, dal gruppo Facebook “Utenti strada statale 34 del Lago Maggiore”. All’incontro oltre al sindaco di Verbania Silvia Marchionini era presente anche il primo cittadino di Brissago e i responsabile delle società partecipate che si occupano di trasporti: Vco Trasporti, rappresentata dal presidente Roberto Tomatis, e l’analoga svizzera Fart. «Allo studio - spiega il sindaco Marchionini - c’è un abbonamento mensile integrato Fart/Vco Trasporti per 2 corse la mattina e 2 la sera da definire ancora nell’orario e ad un costo che potrebbe essere di circa 135 euro al mese. Seguirà nelle prossime settimane - continua il primo cittadino di Verbania - una campagna di informazione e sondaggio dedicato a questo progetto a cura di Vco Trasporti». Le parti in gioco si ritroveranno il prossimo 2 marzo a Brissago per un incontro definitivo con la proposta di orario per il nuovo bus diretto. «Abbiamo avviato con i comuni svizzeri - chiude Marchionini - un interessante collaborazione in tema di mobilità alternativa all’auto e in chiave turistica». Marchionini ha anche scritto al collega di Luino perché si faccia promotore di un incontro con la Navigazione Laghi Maggiore «condividendo la stessa situazione e la necessità di costruire risposte per gli oltre mille frontalieri». Patrizia Salari Federica Fili Polemica Immovilli (Forza Italia) preoccupato dopo le dichiarazioni di Reschigna della scorsa settimana «Pagheremo noi il conto salato del Giro» “Gran Paciada” in Sassonia VERBANIA - Grande successo domenica 8 febbraio a Intra dove il Comitato Sassonia ha organizzato la tradizionale “Gran Paciada” con la distribuzione di trippa, salamino e lenticchie. Numerose le persone che erano in coda per gustare queste prelibatezze, nonostante il terribile vento che però non ha fermato l’entusiasmo degli organizzatori (foto, galleria su ecorisveglio.it). Sul prossimo numero di “Eco Risveglio” tutte le immagini del Carnevale verbanese. VERBANIA - La 18esima tappa del Giro d’Italia a Verbania, o meglio il suo finanziamento, quanto insomma costerà al Comune, continua a far parlare. Dopo l’articolo di “Eco Risveglio” della scorsa settimana prende la parola il consigliere di Forza Italia Michael Immovilli: «La tappa non è finanziata dalla Regione. Lo abbiamo appreso dal vice presidente e assessore al Bilancio regionale Aldo Reschigna che ha dichiarato di non sapere nulla sull’intenzione dell’amministrazione Chiamparino di finanziare la tappa del Vco. Il sindaco di Verbania Marchionini nel passato autunno in consiglio comunale aveva rassicurato tutti sull’arrivo dei sol- di da Torino, affermando che il 50% delle spese era a carico della Regione. L’amministrazione di Verbania in commissione bilancio ha inserito i fonMichael Immovilli di per la tappa del Giro d’Italia; 130 mila euro apportando una variante al bilancio comunale. In municipio ho chiesto se ci fosse traccia della lettera d’impegno della Regione per finanziare l’evento Giro d’Italia; la risposta dell’assessore al Bi- lancio è stato un incerto “no”. A conti fatti senza questa lettera e il documento di impegno del dirigente delle finanze di Torino, il costo dell’evento resta a carico del Comune». Una situazione che preoccupa Immovilli: «Il Giro d’Italia è certamente un evento importante. Porterà visibilità al Comune di Verbania, ma è risaputo che è un grosso impegno finanziario per le casse comunali. Dopo le spese contrattuali, dovremo aggiungere altri soldi per sostenere l’evento. Oggi il Comune ha già speso e impegnato altre risorse in favore di questa manifestazione. Non ci resterà che pagare il conto salato di questa bella manip.s. festazione di sport». Ambiente Anche quest’anno il Comune di Verbania aderisce alla campagna “M’illumino di meno” Carovana energetica nelle scuole venerdì VERBANIA - Anche il Comune di Verbania aderisce alla campagna “M’illumino di meno” promossa dalla trasmissione radiofonica di Radio2 Caterpillar per la giornata di venerdì 13 febbraio. «L’adesione ad una campagna nazionale come M’illumino di meno, che ha il tema del risparmio energetico come obiettivo è importante e naturale per un comune come il nostro - spiega l’assessore all’Ambiente Laura Sau -. Avendo la campagna, per il 2015 Rassegna del 11 febbraio.pdf il tema delle scuole, abbiamo anche deciso di organizzare una carovana energetica coinvolgendo gli studenti». Due, dunque, le iniziative in programma: lo spegnimento simbolico del portico del palazzo di città e l’organizzazione della “carovana energetica” da parte degli studenti delle tre scuole superiori (liceo Cavalieri, istituto Cobianchi, istituto Ferrini) che stanno elaborando il “Progetto energia”, studiando gli edifici di tre scuole primarie e secondarie di primo grado di Verbania (Rodari, Peron e Ranzoni) e che il 13 febbraio visiteranno le scuole oggetto di studio. «La visita in ogni scuola spiegano dal Comune - si articolerà in due fasi: mentre una parte degli studenti è incaricata di coinvolgere gli altri alunni del lavoro sulla riqualificazione energetica del loro edificio scolastico da parte del Comune, gli altri provvederanno alla documentazione fotografica occorrente alla redazione del progetto stesso». pagina 35 Organismi Consultivi 12 Verbania 11 febbraio 2015 Sanità Il sindaco ha incontrato la direzione sanitaria che ha confermato i lavori al terzo piano e il nuovo anestesista «Il Castelli può ospitare emodinamica» Marchionini: «Per ora non ci sono trasferimenti in vista» VERBANIA - «Il Castelli può ospitare emodinamica ma nessun incarico in tal senso è stato dato». Riassume in poche parole il senso di parte dell’incontro che ieri mattina, martedì 10 febbraio, il sindaco di Verbania Silvia Marchionini ha avuto con il direttore sanitario dell’Asl Vco Francesco Garufi (il direttore generale Adriano Giacoletto era impegnato a Torino) in merito alle numerose questioni aperte che riguardano il futuro dei plessi opedalieri (e dei Dea) della provincia, compreso il destino dell’emodinamica che oggi si trova all’ospedale San Biagio di Domodossola. «In questi giorni sono circolate tante voci circa l’intenzione dell’Asl di trasferire emodinamica a Verbania - commenta il sindaco -. Si tratta per lo più di bufale che non fanno altro che alimentare lo scontro tra Verbania e Domodossola per il mantenimento dei servizi ospedalieri e per fare un po’ di vittimismo. C’è stata nei giorni scorsi una verifica tecnica di monitor e software, legata ad altri lavori in corso a Castelli, che ha permesso anche di verificare la compatibilità di emodinamica a Verbania ma trasferimenti in vista, per ora, non ci sono». Di certo, aggiungiamo noi, l’arrivo del servizio a Verba- nia rappresenterebbe una sorta di garanzia rispetto al mantenimento del Dea al Castelli. Così come la conclusione dei lavori per le nuove sale operatorie e nuove assunzioni indispensabili per mantenere in piena attività i reparti. «La direzione Asl ci ha garantito che dalla fine di febbraio verrà assunto l’anestesista che mancava - spiega ancora il sindaco e che stanno per iniziare i lavori al terzo piano». E sempre l’Asl ha confermato l’impegno per il reparto di oncologia di Verbania. «Per qualificare al meglio la struttura di Verbania - aggiunge Marchionini - occorre intrattenere relazioni di rete con Borgomanero e con gli altri centri di riferimento di quadrante per contrastare la “debolezza” nel settore chirurgico che viviamo. Per questo abbiamo avuto la conferma che prossimamente si terrà un incontro con il responsabile regionale della Rete oncologica per fare il punto insieme alle altre strutture. L’obiettivo è quello di esaminare la situazione attuale e definire quale siano le prospetti affinché si possa ancora migliorare questo importante servizio sanitario della nostra Asl». Restano invece le criticità, espresse dal sindaco in più occasioni, rispetto all’organizza- Il caso Poche risposte, nessun evento a maggio zione e ai risultati del reparto materno-infantile del Castelli. «Garufi ci ha mostrato i dati che parlano di un leggero aumento dei parti a Verbania chiude Marchionini - ma che ci dicono anche che i numeri sono ancora al di sotto della soglia fissata (500 parti l’anno)». Anche i risultati del reparto nascite verbanese saranno infatti determinanti per far pendere dalla parte del lago la bilancia regionale su quale Dea mantenere. Patrizia Salari Da sinistra Minore, Andrissi e Campana dei Cinque Stelle Risvolto Nel mirino i dati degli accessi a Verbania dall’Eremo di Miazzina Cinque stelle all’attacco sul Dea S i è svolta mercoledì 4 febbraio in municipio a Pallanza una conferenza stampa organizzata dal Movimento 5 Stelle per rendere noto il risultato di un’indagine effettuata per analizzare il flusso di pazienti tra le strutture private e i Dea, in questo caso tra l’Eremo di Miazzina e il Dea di Verbania. «Il 7 ottobre il M5S - ha spiegato il consigliere regionale Gianpaolo Andrissi - ha chiesto i dati sui pazienti inviati dall’Eremo di Miazzina presso il Dea di Verbania nel periodo a partire dal primo ottobre 2013 alla data attuale con lo scopo di verificare l’appropriatezza degli accessi stessi. Il 4 novembre ci è giunta la risposta dell’assessore Saitta che ha riportato i dati forniti dal direttore generale dell’Asl Vco Adriano Giacoletto. Il numero di accessi nel periodo 1 gennaio-30 giugno 2014 al Dea di Verbania è stato pari a 14. Abbiamo quindi effettuato alcune richieste di accesso agli atti all’assessorato al- la Sanità da cui è emerso che le missioni del Sistema di emergenza territoriale 118 nel 2013 con chiamata da Case di riposo, case di cura e rsa presenti nel comune di Cambiasca, sede dell’Eremo di Miazzina, sono state pari a 57. Nel 2014 il totale è salito a 119. I conti come è evidente non tornano, c’è una discrepanza. Si tratta di un caso isolato o è la punta di un icerberg di un sistema malato esteso nel Vco e in tutto il Piemonte che coinvolge strutture private? Chiediamo un maggior controllo sugli accessi attraverso sistemi informatici». «Va tenuta alta l’attenzione su questa tematica - ha continuato il consigliere Roberto Campana -. Chiediamo a Saitta di dimostrare di avere una forte volontà politica ad effettuare questo genere di controlli e di rivalutare la riorganizzazione della rete ospedaliera, partita da un taglio e non da un’attenta verifica degli sprechi». «La media dei consigli è più alta» VERBANIA - «Niente commissioni e consigli comunali sporadici: è questa la strategia che sta portando avanti il sindaco della nostra città. Nessun confronto con le minoranze, lo dimostra il fatto che le commissioni non vengono convocate da mesi nonostante le tematiche da discutere siano numerose e l’ultimo consiglio comunale risale al 18 dicembre». I consiglieri comunali di minoranza Michael Immovilli (Forza Italia) e Stefania Minore (5 Stelle) vanno all’attacco: «Non si sta rispettando il regolamento comunale in quanto vi è un accumulo di ordini del giorno e mozioni non discusse che risalgono al mese di ottobre». «Finora la media dei consigli comunali è più alta del passato e nei 4 anni precedenti di amministrazione di centrodestra sono certa che Immovilli ricorderà il numero preciso di commissioni svolte, avvicinandosi alle dita di una mano - replica il sindaco Silvia Marchionini -. Siamo per convocare i consigli e le commissioni come prevede la legge e il regolamento del consiglio: non di abusarne facendo spendere soldi alla collettività. Gli assessori, la maggioranza è pronta ad ogni momento di autentico dibattito e confronto e poi la mia porta è sempre aperta e il mio cellulare è sempre acceso». p.s. Gabriele Borrello Partecipazione Elezioni in programma a fine marzo. E intanto deve essere rivisto il regolamento Expo 2015 chiama «Abbiamo lavorato nonostante le difficoltà» ma chi risponde? A un mese dal rinnovo dei consigli, i presidenti dei quartieri tirano le somme Ci siamo inti un turista americano per avere informazioni dalle Pro loco VERBANIA - Tra meno di tre mesi si apriranno i cancelli dell’Expo milanese. E’ facile immaginare che i turisti stranieri che vogliano visitarla in questi giorni stiano curiosando per sapere se nelle vicinanze dell’evento ci sono zone che offrono iniziative di svago, cultura e divertimento, oltre che luoghi piacevoli e ameni dove alloggiare o fare un salto. Così abbiamo immaginato di essere il signor Bryan Norton, 43enne del Minessota (Usa), abbiamo creato la sua email e abbiamo iniziato a scrivere una richiesta di informazioni in inglese agli indirizzi di uffici turistici e pro loco del Vco reperiti su Internet. Abbiamo chiesto se potevano indicarci quali eventi c’erano a maggio nelle zone del Lago Maggiore, d’Orta e nelle valli Ossolane. La mail è stata spedita venerdì nel primo pomeriggio (quando nel Minnesota era mattina) a Distretto dei la- ghi, Pro loco e ufficio turistico del Comune di Verbania, Pro Domodossola, Pro loco di Omegna e al Gal Laghi e Monti. La più veloce a rispondere è stata la Pro Domodossola, con Elisa che sabato mattina ci informava che l’evento più importante è a giugno (“Giugno insieme”), e a luglio ci sono diversi eventi nelle valli ancora da definire. Lunedì risponde Silvia del Distretto: stiamo aspettando le ultime conferme, perciò per restare informato consulti il nostro sito. Martedì è l’ufficio turistico di Verbania a rispondere: a maggio l’unico evento per ora segnalabile è l’arrivo del Giro d’Italia. Pro loco di Omegna e Verbania non pervenute. Nel caso di quest’ultima sappiamo anche il perché: l’indirizzo email indicato sul sito del Comune di Verbania ci ha restituito un messaggio di segnalazione che è stato impossibile contattare la casella di posta elettronica. Acque No-Vco nella “top five” VERBANIA - Acqua Novara Vco è stata nominata tra le cinque migliori società italiane di pubblica utilità. «Riteniamo che questo successo - spiega l’amministratore delegato Giovanni Brustia - sia da attribuirsi principalmente ai significativi investimenti che abbiamo destinato all’industrializzazione dei nostri processi operativi che ad oggi sono pari a circa 12 milioni di euro, ossia il 26% degli investimenti programmati per il periodo 2014-2026. I nostri obiettivi sono e restano l’ottimizzazione dei tempi di intervento e la riduzione delle perdite idriche e dei connessi consumi energetici». Rassegna del 11 febbraio.pdf VERBANIA - Si è riunita mercoledì scorso la commissione istituzionale del consiglio comunale verbanese alla quale erano stati invitati i presidenti dei quartieri della città per parlare del nuovo regolamento dei consigli di quartieri che è da riscrivere anche in conseguenza della modifica dello statuto comunale. Durante la serata, guidata dal presidente del consiglio di Verbania Diego Brignoli e dall’assessore ai Quartieri Massimo For- Bazzacchi ni, non sono emerse da parte della commissione proposte organiche che i consigli di quartiere potessero esaminare. E’ stato richiesto ai pre- Carniel sidenti invece di parlare della loro esperienza nel precedente quinquennio e delle loro aspettative in relazione al fatto che i consigli di quartiere sono o dovrebbero essere organismi di partecipazione e non, come era per le circoscrizioni, di decentramento amministrativo. L’assessore Forni in conclusione ha dichiarato «il massimo impegno nel dare ascolto alle richieste e alle segnalazioni dei quartieri». Il presidente Brignoli ha sotto- lineato invece che «la finalità della serata era quella di aprire un confronto per arrivate ad una seria valutazione delle realtà dei quartieri che sono mutate negli anni e per iniziare a parlare del nuovo regolamento di cui i gruppi stanno discutendo in questi giorni». E in conclusione è arrivata la notizia che le elezioni per il rinnovo degli organismi di partecipazione si terranno a fine marzo. «Da parte mia ho evidenziato al consiglio comunale che la scarsa partecipazione alle elezioni di questi consigli 5 anni fa in confronto a quelle precedenti per quelli Baldissone di circoscrizione era dovuta al fatto che le elezioni precedenti erano contestuali a quelle per il consiglio comunale - commenta il presidente del consiglio Pallanza Ennio Calegari -. La mia esperienza nella partecipazione risale agli anni ’70 con i comitati di quartiere spontanei, erano altri tempi, ed ho vissuto poi la loro istituzionalizzazione e, in seguito, le circoscrizioni. Oggi i cittadini purtroppo partecipano meno, sono più individualisti, attenti ai loro interessi, e meno al bene comune. Comunque ci siamo lasciati con l’impegno di lavorare insieme per arrivare entro un tempo ragionevole ad una conclusione condivi- pagina 36 sa rispetto al regolamento per i quartieri». «I consigli di quartiere in questo ultimo mandato si sono confrontati ed hanno collaborato con ben 3 amministrazioni diverse per intendimenti e progetti - aggiunge Loredana Bazzacchi del consiglio Intra -. La prima che dopo varie vicissitudini si è conclusa in anticipo, la seconda commissariata in clima di congelamento e la terza che opera da pochi mesi. In tutto questo i con- Francioli sigli non sono stati certo favoriti ma hanno sempre continuato a lavorare con tenacia e senso di responsabilità. Sostanzialmente penso che le linee guida inserite nello statuto e nel regolamento messo a punto dall’amministrazione Zacchera e a suo tempo vagliato dal consiglio comunale e dalla commissione partecipazione dei presidenti e votato in consiglio comunale sia ancora attuale e migliorabile, partendo naturalmente dal presupposto che ciò che è contenuto nello statuto che riguarda i quartieri sia ricollocato nel nuovo regolamento dei consigli. Quello che è indispensabile è sviluppare la comunicazione ai cittadini in attesa dei futuri rinnovi». «Ho proposto - afferma Ettore Francioli, consiglio Est - che a guidare i quartieri sia una persona slegata dalla politica ma un conoscitore del territorio e della sua sicurezza in tutte le sue caratteristiche, dal dissesto idrogeologico alla sentieristica passando da viabilità e protezione civile. L’amministrazione deve utilizzare il buon senso e la coscienza per far sì che il nominato rappresenti veramente la comunità e non solo uno schieramento politico. Ai consiglieri comunali, che sono espressione dei cittadini, ho detto invece di non limitarsi ad alzare la mano a palazzo Flaim ma li ho invitati ad essere più presenti sul territorio». «DuCalegari rante l’incontro di mercoledì i consiglieri non sono stati molto chiari sulle modalità di rinnovo dei consigli di quartiere - dice Adriano Carniel del consiglio Nord -. Non sono state definite le modalità di cosa dovranno fare i nuovi consigli di quartiere e di come dovranno farlo». «I cittadini non partecipano ai consigli di quartiere perché mancano le risposte dell’amministrazione - chiude Angelo Baldissone della Ovest -. Sono contrario alla frammentazione del territorio, che aumenterebbe le difficoltà di gestione dei problemi e delle segnalazioni e anche all’apertura ai sedicenni dei quartieri». Giacomo Comoli Sanità Socio-Assistenziale Moncalieri Cronache < 7 11 febbraio 2015 Confermata la chiusura dell’emodinamica entro il 2016. Prosegue la petizione Uno dei tre ospedali in Regione Saitta conferma i tagli all’Asl S. Croce banca L’assessore: «Più fondi all’assistenza territoriale» MONCALIERI - “Non abbiamo chiuso niente, ma chiuderemo”. Al direttore Fulvio Moirano sfuggono queste parole al termine della conferenza dei sindaci dell’Asl To5 svoltasi ieri pomeriggio. L’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta ha poi annunciato che sarà il 2016 la dead line per l’emodinamica di Moncalieri. L’assessore ha spiegato i tagli proposti dalla giunta Chiamparino davanti ai sindaci e ad una platea stracolma, alla presenza delle forze politiche e dell’avvocato Mittone, presidente dell’associazione a difesa dell’emodinamica che al mattina aveva aggiunto centinaia di firme alla petizione in corso. Presenti anche i sindacati con il segretario territoriale Cgil Antonio Scibilia in testa, che hanno distribuito un volantino a difesa della sanità e delle politiche sociali e contro la “cura da cavallo” di Chiamparino. “La Regione non deve tagliare i servizi sanitari, no alla chiusura di un servizio essenziale come l’emodinamica e no alla riduzione dei servizi sociali che avranno le risorse dimezzate”. Saitta ha fatto ingoiare il boccone amaro dei tagli sugli ospedali impegnandosi ad “investire sull’assistenza territoriale”, oltre a tornare ad assumere. Il sindaco Roberta Meo nel suo intervento ha richiamato “il diritto alla salute” e la “difesa delle eccellenze” già I medici Pazienti declassati in serie B A lato l’assessore Antonio Saitta con il sindaco Meo ed il direttore dell’Asl Dore; sopra il pubblico citata da altri sindaci. “L’80% di chi arriva al pronto soccorso ha problemi cardiologici, non avere una emodinamica è un danno per la salute e per i cittadini, considerati di serie B”. Per Saitta l’obiettivo “è il salvataggio della sanità pubblica. Scelte che non definisco di tagli, ma di riqualificazione del sistema per renderlo più efficiente e meno costoso. In ogni caso nessun intervento verrà fatto senza che ci sia un’alternativa”. Il problema è quindi capire queste alternative. Sull’emodinamica le Molinette non lo sono, per gli stessi cardiologi. Saitta parla di “responsabilità antiche, di centro sinistra e di centro destra”. Ma la situazione “è difficile. I conti sono in rosso, siamo l’unica regione del nord commissariata. Si spende tantissimo con un maggior costo (che definisce anche spreco) di 400 milioni all’anno, su una spesa di 8 miliardi”. Scelte legate anche al fatto che “oggi i cittadini scelgono l’ospedale migliore, non il più vicino”. Una qualità che costa al Piemonte 300 milioni in mobilità passiva, soprattutto verso la Lombardia. Saitta lo definisce “un male oscuro, in Piemonte ci sono eccellenze ma non siamo più una sanità competitiva”. Parla di primariati con attività bassa e di sale operatorie usate poco. Poi il tema dell’emodinamica di Moncalieri. “C’è stata una crescita enorme delle emodinamiche, oggi ci tocca riparare ad una mancanza di programmazione. Abbiamo dato al Ministero un cronoprogramma e questo tema deve essere assunto entro il 2016. C’è un problema di bacino di utenza e di percorrenza. La scelta per noi è chiara, ma non c’è nessuna chiusura. E questo sarà uno dei compiti che verrà dato al nuovo direttore ad aprile”. Il sindaco di Nichelino Angelino Riggio chiede però dei paletti. “Se esistono eccellenze, queste devono essere protette e conservate”. Traduzione: emodinamica, anche se Riggio non la cita, poi sollecita l’ospedale unico. “Ma bisogna lavorare sin da subito. E fino ad allora le strutture esistenti devono essere all’onore del mondo”. Saitta affronta il caso Carmagnola, ed assicura: “Non possiamo perdere ciò che di positivo è stato creato nel tempo. In un ospedale di territorio è possibile ricevere alcune specialità ancora da assegnare”. Poi sposta l’attenzione da ospedale a territorio. “Mentre oggi l’ospedale è considerato autorevole, non lo è l’assistenza territoriale”, la sua diagnosi. Poi l’annuncio: CI PRESENTIAMO! “ALLEANZA PER MONCALIERI” è una Lista Civica di persone che mettono insieme esperienze e desiderio di rinnovamento, condividendo ideali e valori, dialogo e impegno, trasparenza e correttezza, requisiti imprescindibili per amministrare la nostra Città ponendosi al servizio dei cittadini. “ALLEANZA PER MONCALIERI” si è costituita in occasione delle prossime elezioni amministrative grazie all’impegno di donne e uomini della nostra città, interessati alla costruzione di un futuro sostenibile per la comunità in cui vivono. Le persone che partecipano alle attività e contribuiscono alla stesura del programma hanno a cuore il luogo in cui vivono e la comunità di cui fanno parte. Essi sono già collocati all’interno della nostra società: con le loro attività, il loro lavoro, la loro vita, il loro spirito di collaborazione. Ognuno di diversa estrazione: impiegati, studenti, pensionati, casalinghe, impenditori, professionisti. Questa diversità è il valore aggiunto di “ALLEANZA PER MONCALIERI”, perché, pur mantenendo ciascuno le proprie idee, anche politiche, ha maturato la consapevolezza che solo un’ Amministrazione animata da vero senso civico, estranea alle imposizioni e alle clientele dei partiti, possa realmente contribuire al buon governo del territorio locale. Una Lista Civica dei Cittadini per i Cittadini. “ALLEANZA PER MONCALIERI” si propone come vera e unica alternativa credibile, in discontinuità con l’Amministrazione uscente che in questi anni di governo ha imposto alla comunità e al territorio scelte lontane dai veri interessi dei suoi abitanti, deteriorando le relazioni con i Cittadini. Intendiamo reagire al disinteresse dimostrato dall’Amministrazione uscente per la nostra Comunità, riportando al centro dell’attenzione la Città e ciò che sta a cuore ai Cittadini. Ci impegniamo con responsabilità a costruire il miglior futuro possibile per Moncalieri: per noi, per i nostri figli e per i nostri nipoti. “ALLEANZA PER MONCALIERI” individua nella tutela del nostro territorio, della nostra sicurezza, nella nostra cultura, nella coesione e nel sostegno alla comunità il centro del proprio impegno. Siamo profondamente convinti che in una città si possa abitare e vivere. Le città in cui ci si limita ad abitare sono “luoghi” più o meno dotati di servizi, senz’anima, senza storia e storie da raccontare. La Moncalieri che noi intendiamo realizzare è invece una città in cui “vivere”, fatta non solo di servizi ma anche di relazioni, una città capace di coniugare gli aspetti pratici del vivere (lavoro, sicurezza, trasporti) con gli aspetti emozionali (relazioni sociali, storia, legami col territorio). A ben pensarci sono proprio questi ultimi a legare l’individuo ad un determinato territorio; non si spiegherebbe altrimenti l’attaccamento di molte persone a “luoghi” scarsamente dotati di servizi ma con un forte appeal dal punto di vista della vivibilità. “ALLEANZA PER MONCALIERI” intende sviluppare i fattori della vivibilità della nostra città (il territorio e il suo utilizzo, il commercio, i trasporti, il lavoro, la famiglia, gli anziani) senza trascurare la sicurezza. Solo una città sicura può essere realmente vivibile; una città in “chiaro” dove il controllo sia costante, efficace, reale, e non un vezzo del cittadino. Per fare ciò è necessario confrontarsi con le autorità competenti in modo da rafforzare e migliorare il lavoro fin qui svolto; dalla parte del cittadino il miglior contributo proviene proprio dall’individuare in modo capillare le problematiche della più varia natura, interfacciandosi con un’Amministrazione che ascolta, che si fa carico di tempestive risoluzioni e risposte tangibili . Proprio per tali considerazioni una Città moderna non può essere amministrata solo da pochi che non danno parola ai molti; essa necessita della partecipazione sinergica di tutti i soggetti attivi. INTENDIAMO ristabilire la partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale, politica, culturale della Città. Lo scopo è favorire la libera espressione del loro punto di vista sulle questioni che riguardano il territorio comunale ed esercitare funzioni propositive nell’ambito delle materie di loro interesse: politica ambientale, sport, tempo libero, cultura e spettacolo, rapporti con l’associazionismo, istruzione, assistenza ai giovani e agli anziani. I NOSTRI GIOVANI sono la no- Rassegna del 11 febbraio.pdf MONCALIERI - “Appare paradossale come ci si possa trovare a discutere del nuovo programma di dismissione del nostro laboratorio di emodinamica, questa volta pensato dalla giunta Chiamparino, per opera dell’attuale assessore alla sanità Antonio Saitta, nostro ex manifesto alleato”. Poche ma incisive parole quelle scritte in un documento del reparto di cardiologia del Santa Croce, che a distanza di due anni si ritrova a combattere per la propria sopravvivenza. Documento consegnato durante la conferenza dei sindaci dell’Asl To5 in cui ancora una volta sono state manifestate le criticità legate ad una possibile chiusura. “Non declassiamo i nostri utenti a pazienti di serie B”. “Entro marzo siamo pronti a presentarvi il nostro modello e ad aprile assegnare ai nuovi direttore obiettivi di salute su ospedali, prevenzione ed assistenza territoriale”. Riggio chiede però coerenza, ricordando “la sala di day surgery di Nichelino sotto utilizzata che serve a far arricchire i privati”. Un tema ripreso anche dal sindaco Testa di Carmagnola. Luca Carisio di latte umano MONCALIERI - L’ospedale Santa Croce è stato individuato dalla giunta regionale come una delle tre banche regionali del latte umano donato (Blud), nell’ambito delle promozione dell’allattamento al seno. La delibera approvata lunedì recepisce l’accordo tra Governo e Regioni ed ha individuato, oltre al Santa Croce di Moncalieri, anche l’ospedale Regina Margherita di Torino, coordinatore del progetto, e il Sant’Andrea di Vercelli, che daranno così supporto ai fabbisogni delle Terapie intensive neonatali e successivamente a quelle degli altri punti nascita. “Le Blud - sottolinea l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta - garantiranno un servizio finalizzato a selezionare le donatrici, raccogliere, controllare, trattare, conservare e distribuire il latte umano donato da utilizzare per specifiche necessità mediche, in particolare quelle dei neonati pretermine, riducendo in modo significativo la percentuale dei bambini che ricevono nelle prime settimane di vita latte artificiale”. Sono documentati i vantaggi dell’uso di latte di Banca: un minore rischio di enterocolite necrotizzante-NEC; una minore incidenza di intolleranza alimentare; un precoce raggiungimento dell’alimentazione entrale esclusiva; una riduzione dell’incidenza di displasia broncopolmonare nei neonati con età gestazionale inferiore alle 30 settimane; una riduzione dei valori di pressione arteriosa diastolica; una riduzione del rischio di insulino-resistenza durante l’adolescenza; possibile riduzione di sepsi ed altre infezioni. “In alcune particolari situazioni cliniche, quando il latte della madre non è disponibile o non può essere somministrato – aggiunge Saitta - c’è la necessità di avere a disposizione latte umano. Le Blud non sono solo centri per la raccolta e la distribuzione, ma rappresentano una grande opportunità per la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno, considerata una priorità di salute pubblica dal Piano nazionale della prevenzione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che quando la madre biologica non può allattare, la prima alternativa deve essere il latte umano. E le Linee di indirizzo nazionali, recepita con la nostra delibera, lo definiscono come l’alimento più adeguato ai fabbisogni nutrizionali dei neonati”. La prima banca italiana è stata inaugurata a Firenze nel 1971, e attualmente nel nostro Paese operano 30 Blud. Ricordiamo che la donazione del latte umano è gratuita, non deve prevedere alcuna remunerazione né per la donazione né per l’utilizzo. stra speranza: abbiamo il dovere di dare loro voce affinchè si formino all’interno della società in cui vivono, impegnadosi ed imparando ad essere i futuri amministratori. IL COMUNE E’ LA CASA DEI CITTADINI: la costruiremo su accessibilità, trasparenza e competenza. Il vasto territorio comunale chiede di essere monitorato costantemente per rispondere alle esigenze di ogni cittadino. Per questo è nostra intenzione riconoscere maggior incisività ai Comitati di Borgata modificando l’attuale regolamento affinché ne venga riconosciuto ed esaltato il ruolo. Essi saranno “l’occhio vigile” capillare dell’Amministrazione ed in questo modo le criticità potranno essere veramente gestite e non potranno passare inosservate. Si dovrà inoltre procedere alla stesura di un NUOVO PIANO REGOLATORE che tenga ben conto del nostro territorio e delle sue peculiarità ed anche migliorare le attuali condizioni di viabilità: non solo usando logiche di buon senso nel tessuto viario ma bisogna imparare anche a spostarsi in maniera più intelligente. Infine il nostro territorio deve essere valorizzato, perché è fonte di economia e lavoro. Intendiamo perciò sostenere e promuovere lo sviluppo delle aziende artigianali e industriali che vogliano insediarsi sul nostro territorio affinché il lavoro si rigeneri in loco aumentando così competenze, occupazione, e di conseguenza incrementando l’economia della città. E per fare questo dobbiamo rispondere con strumenti idonei e all’avanguardia per rendere il nostro territorio competitivo ed allettante. IL COMUNE E’ L’AMBIENTE IN CUI I CITTADINI VIVONO: la salute di ognuno di noi inizia dall’ambiente in cui vive considerato che il tema salute va al di là dell’assistenza sanitaria: l’ambiente salubre, la sicurezza delle strade e dei marciapiedi, la sicurezza di tutti i cittadini, la conservazione e il rispetto del patrimonio pubblico e privato, sono la base per un buon ambiente in cui vivere e anche fonte di risparmio nel tempo. Prevenire, non a caso, ha lo scopo di non dover curare! INTENDIAMO DAR BATTAGLIA allo spreco, gestendo in modo oculato le risorse e razionalizzando i consumi, a cominciare dalle strutture comunali, perchè riteniamo che una buona amministrazione della città debba operare secondo il concetto “del buon padre di famiglia”, con criteri di equità, sussidiarietà e condivisione riducendo, per quanto possibile, la tassazione locale ed introducendo maggiori prìncipi di equilibrio per la determinazione delle imposte che gravano sui cittadini. LA NOSTRA CITTA’: UN PATRIMONIO DA RISCOPRIRE. Siamo tutti consapevoli di far parte di un mondo ormai senza confini: la nostra città, se pur piccola, fa parte di un tutto che ci avvolge e coinvolge. Non possiamo perdere la partita che ci viene offerta continuando a ragionare nei limiti dei nostri confini. Dobbiamo sforzarci di abbandonare uno stato mentale riconducibile al medioevo ed aprirci all’esterno. Dobbiamo lavorare affinché la nostra Città possa indossare un abito nuovo atto a conquistare un nuovo pubblico interessato al nostro territorio, perché abbiamo un passato storico da condividere, un patrimonio artistico da valorizzare, perché siamo così vicini al nostro capoluogo da poterci permettere di non essere “periferia dormiente” ma risorsa disponibile e ancora tutta da scoprire. Una buona amministrazione non è fatta solo di buone intenzioni: queste sono solo premesse. Un’amministrazione valida è sinonimo di concretezza, disponibilità e presenza: una cittadinanza esige che le promesse vengano mantenute, che l’Amministrazione sia disponibile e non “chiusa” dietro le scrivanie e presente: non si può interloquire con chi non c’è, come sta accadendo oggi. Siamo pronti a governare il Comune di Moncalieri e desideriamo che i Cittadini siano protagonisti delle scelte e delle decisioni che riguardano la loro Città. Per questo chiediamo a tutti voi di accordarci la vostra fiducia e di sostenere il nostro impegno partecipando attivamente alla realizzazione del nostro programma. In questo sta la nostra sfida. Vi proponiamo un impegno più stimolante e coinvolgente. Vi chiediamo di collaborare con noi e con noi partecipare alla rinascita di Moncalieri, immobile e passiva da troppi lustri, in un clima di fiducia e condivisione delle scelte e delle responsabilità, con la ferma determinazione di portare a termine il lavoro di tutti noi. Siamo interessati ad un confronto diretto con voi, cittadini di Moncalieri, e potete contattarci ai numeri: Giuseppe Nolli 3334265052 – Marisa Sapino 3802888549 pagina 37 Sanità Socio-Assistenziale CARMAGNOLA Cronache 11 febbraio 2015 < 17 Venerdì 13 febbraio il Consiglio comunale aperto sul nosocomio Il progetto ha il placet. Il cantiere in primavera Ospedale, quale futuro Presenti politici e medici, in forse Saitta CARMAGNOLA - Conto alla rovescia per il Consiglio comunale aperto richiesto dal comitato per la difesa del San Lorenzo dove si parlerà del futuro dell’ospedale. L’assemblea aperta al pubblico si terrà venerdì 13 febbraio alle 20,30 agli Antichi Bastioni. Non è la prima volta che accade. Anzi, in pochi mesi è la seconda. E mosso dagli stessi timori della prima volta, per giunta. A cambiare sono questa volta le autorità a cui rivolgersi. Almeno in parte, visto il passaggio di testimone in Regione tra Cota e Chiamparino. E mentre anche i vertici dell’Asl To5 si preparano ad affrontare il passaggio di mandato, con l’incertezza sulla riconferma dell’attuale direttore generale Maurizio Dore, a Carmagnola si vive un altro genere di incertezza, quello che riguarda il futuro del terzo ospedale dell’Asl. Un futuro che nessuno vuole compromettere, ma anzi valorizzare. Se però il buongiorno si vede dal mattino, allora l’aria che tira non è delle migliori. Anche perché, pare, almeno fino a controindicazioni dell’ultimo minuto, il grande assente della sera sarà proprio l’ospite più illustre, l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, che invece ieri ha presenziato a Moncalieri per parlare ai sindaci dell’Asl del nuovo piano sanitario. Incerta pure, ma con qualche probabilità in più di una visita, la presenza del direttore Dore, che dovrebbe comunicare la propria decisione nelle prossime ore. I più pessimisti potrebbero pensare alla sfortuna del numero 13. Ma il presidente del consiglio carmagnolese Giuseppe Mandarano non è tra questi, e anzi dice: “Nella conferenza dei sindaci a Moncalieri abbiamo incon- A ianco il precedente consiglio comunale aperto sull’ospedale. Sopra, Giuseppe Mandarano trato di persona Saitta e il direttore sanitario regionale Fulvio Moirano. Abbiamo detto loro chiesto personalmente che uno dei due venga a presentare il piano sanitario regionale e ricadute, o comunque tramite un delegato. Lo stesso vale per Dore”. Prosegue Mandarano: “Ci saranno comunque diversi consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, e naturalmente i politici locali. Poi spero che qualche primario dell’ospedale chieda la parola per avere chiarimenti su alcuni aspetti del piano. L’importante è che illustrino il piano, con le opportunità per il San Lorenzo. E soprattutto che il Consiglio comunale deliberi in modo unitario tra maggioranza e opposizione, dando mandato a sindaco e giunta per: sostenere le 4 sale operatorie e i reparti attuali, come Urologia, Oncologia, il pronto soccorso, la Breast Unit”. E poi “i 36 posti letto post acuzie non ancora designati all’interno dell’Asl. Per dare importanza alla lungodegenza e alla riabilitazione. E’ una cosa che chiederemo insieme”. Città Viva: Saitta, presenza importante Anche il comitato Carmagnola Città Viva si esprime sul Consiglio aperto, credendo “ necessaria ed importante la presenza dell’assessore Saitta. Pensiamo opportuno che l’assessore si pronunci deinitivamente sulla destinazione attuale e futura dell’Ospedale, senza lasciare dubbi alla popolazione cittadina che, temerebbe, un ulteriore ridimensionamento delle attuali specialità mediche. Abbiamo bisogno di certezze, di partecipazione democratica e trasparenza nelle decisioni che riguardano l’ospedale di Carmagnola. Non è possibile, pensare e condividere, scelte che vengono operate senza il coinvolgimento della comunità locale; decidere autonomamente, solo in termini economici, equivale a non rispettare i diritti democratici di partecipazione. Sono osservazioni e lamentele fortemente sentite dalla cittadinanza carmagnolese. Il comitato Città Viva Ordine del giorno di Rufino Anche la Regione pensa al S.Lorenzo CARMAGNOLA - Con la riorganizzazione della Rete ospedaliera approvata dalla Regione Piemonte, l’ospedale San Lorenzo di Carmagnola è stato inserito nell’Asl To5 per l’area Sud-Est di Torino, insieme al Santa CroLuca Mazzardis ce di Moncalieri e al Mag- La Città Metropolitana sta preparando il bando Il liceo sarà più bello Il Baldessano dev’essere ristrutturato CARMAGNOLA - Novità importanti sul fronte dell’edilizia scolastica. Dopo tanta attesa, si schiarisce finalmente il cielo sul liceo Baldessano, il cui corpo centrale è chiuso da tempo per lavori di ristrutturazione previsti ma mai affidati. Intervento complesso, ma meno del previsto, quello che riguarderà la parte più antica, a ridosso della chiesa Sant’Agostino con affaccio sull’omonima piazza. L’intervento, finanziato con fondi ministeriali inizialmente per circa 900mila euro, e che seguirà quello già effettuato con successo sulla Lamberti - recuperando così 11 aule di cui nove classi - attendeva da tempo di essere eseguito. La buona notizia è che la Città Metropolitana, in cui sono confluite tutte le competenze della vecchia Provincia di Torino, sta predisponendo l’apposito bando. Il quale conterrà una serie di interventi di portata minore rispetto a quella prevista inizialmente e lascito in attesa di tempi migliori. L’esame effettuato dal politecnico alcuni mesi or sono sulla struttura ha permesso infatti di ridimensionare le opere necessarie al ripristino, che consisteranno in sostanza nel completamento e nell’ampliamento dei locali del cor- Rassegna del 11 febbraio.pdf po centrale con la riapertura del laboratorio di Fisica, un nuovo laboratorio linguistico, oltre agli ambienti necessari a cinque classi del Liceo classico. Inoltre, “Verrà riaperto il museo di strumentazione del vecchio gabinetto di Fisica del Baldessano”, annuncia la preside dell’Iiss Baldessano Roccati Maria Enrica Cavallari. Un progetto a cui la dirigente ha iniziato a dedicarsi ai tempi in cui era docente presso l’Istituto, e che oggi può contare su almeno un centinaio fra pezzi grandi e più piccoli. I lavori si potrebbero avere entro il prossimo anno scolastico. Una volta che a intervento concluso si completerà il recupero dello storico liceo carmagnolese, sarà possibile ospitare in quella sede una sezione del Classico e due sezioni dello Scientifico. E si potrà rendere agibile anche la biblioteca e l’archivio storico della scuola. La preside Cavallari è ottimista: “Confido nel senso di responsabilità delle sfere politiche perché si possa presto avviare il cantiere presso l’edificio del Baldessano, evitando che questa preziosa struttura non degradi maggiormente per incuria e ‘mancata abitazione’”. giore di Chieri. Al presidio, che ha il ruolo di ospedale di base sede di pronto soccorso, al momento sono state destinate solo due specialità (medicina e chirurgia generale), rispetto alle 10 attribuite a Moncalieri e alle 9 di Chieri. Su altre 11 l’Asl deve ancora definire una assegnazione. “Stiamo parlando di servizi sanitari d’eccellenza - sottolinea la vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino - e che una loro chiusura aggiungerebbe altre difficoltà al territorio, dove sono stati già chiusi il punto nascita, ostetricia e ginecologia, ho chiesto con un ordine del giorno in Consiglio che la Regione garantisca almeno cinque specialità al San Lorenzo, aggiungendo recupero e riabilitazione, urologia e oncologia, quest’ultima senza letti, ai soli due reparti previsti al momento dalla riorganizzazione ospedaliera”. “Noi ci aspettiamo nel Consiglio Comunale aperto del 13 febbraio delle rassicurazioni da parte dell’assessore Saitta, perché, con la delibera approvata dalla Regione a novembre e la nuova di fine gennaio, il timore è che l’ospedale di Carmagnola venga ulteriormente depotenziato e che i reparti presenti attualmente vengano assegnati a Chieri o Moncalieri - aggiunge il consigliere comunale Alessandro Cammarata - A questa insicurezza si somma anche quella sul taglio dei posti letto, che già nel documento di novembre risultava maggiore a quanto previsto dall’ex assessore Cavallera e che, adesso, non sappiamo se peserà ancora di più su Carmagnola. Parliamo di un ospedale di nuova costruzione, con due sale operatorie estremamente attrezzate e una logistica importante per l’utenza locale”. pagina 38 La Croce Rossa è pronta a realizzare la sede CARMAGNOLA - Ci sono volute pazienza e caparbietà, ma alla fine la nuova sede della Croce Rossa vedrà presto la luce. L’associazione carmagnolese guidata da Stefano Scarrone ha ottenuto infatti finalmente il permesso di realizzarla, il n. 2268/2014. E ora l’ingegnere Benelli dovrà occuparsi di portare alla fase esecutiva gli impianti e la parte strutturale. Ciè: preparare tutto il materiale che dovrà essere messo a disposizione delle ditte candidatesi a eseguire l’opera. Com’è noto la Croce Rossa, che attualmente ha sede in piazza Manzoni, da tempo sogna di trasferirsi nell’area ex Enel acquisita in proprio tra via Piscina e piazza I Maggio. Si tratta di un progetto molto bello, con un’attenzione particolare per il risparmio energetico e la possibilità di un utilizzo anche futuro, moderno. “Il progetto (realizzato diversi anni fa dallo studio Agrigeo, che ci segue da tempo immemorabile ed è disposto proseguire fino a cose fatte, sempre a titolo gratuito in memoria di Luca Carena, amico di entrambi), è molto bello: molto piacevole esteticamente, e allo stesso tempo funzionale, fruibile anche in un’ottica di lungo periodo”, conferma il presidente Stefano Scarrone, molto soddisfatto degli ultimi risvolti. Sopra c’è un investimento intorno a 1,2 milioni di euro. Una cifra che però non spaventaDopo la lunga fase burocratica, il progetto ora può partire. Ma prima occorrerà scegliere con accuratezza la ditta. sono già in diverse a essersi candidate per posare la prima pietra. Non sarà necessario un bando, essendo la Cri ora un soggetto di diritto privato. Però occorrerà comunque una selezione da una rosa di imprese serie e subito operative. Nei prossimi giorni questa fase dovrebbe essere affinata e a marzo si potrebbe conoscere il nome della ditta. Quindi, i lavori: potrebbero cominciare in primavera. “Se tutto va bene, si potrebbe vedere l’inizio del cantie- In alto l’area dove sorgerà la nuova sede Cri. Sotto, il render del progetto Da piazza Manzoni alla palazzina ex Enel Breve storia di un sogno CARMAGNOLA - Era dagli anni novanta che la Croce Rossa attendeva di realizzare la nuova sede. Attualmente l’associazione carmangolese si trova infatti all’interno del complesso comunale di piazza Manzoni che ospita anche (in un’altra sezione separata) il comando dei volontari vigili del fuoco e nell’altro gli uici dei messi comunali. Un sogno inseguito prima con l’acquisto dell’area vicino a piazza I Maggio, poi con il progetto ad opera della Agrigeo. Quindi, la burocrazia. Negli anni passati la Croce Rossa si era appoggiata alla Provincia di Torino per poter realizzare il presidio vicino alla vecchia casa Enel. Così richiedeva la legge. Ma le pastoie burocratiche avevano allungato notevolmente i tempi, arrivando a progetto approvato ma fermandosi proprio alle soglie del bando di appalto. Da un paio d’anni le regole sono cambiate, consentendo ora di muoversi in proprio, con l’aggiunta che la nuova costruzione sarebbe interamente pagata con soldi propri da parte della Croce Rossa, senza ricorrere né a mutui né a prestiti di altro genere. Non male, visto che il costo previsto dell’opera è di circa 1,2 milioni. re già verso la primavera. In ogni caso, ci vorranno almeno un paio d’anni dalla posta la prima pietra per poter vedere l’opera finita”, spiega Scarrone. Ma ormai il più sembra davvero fatto. Il sogno è pronto a decollare. Luca Mazzardis San Lorenzo La Lega dà il via al tesseramento Tonino Santoru CARMAGNOLA - Via al tesseramento per la Lega Nord. è presidente La mattina di mercoledì 11 febbraio, in piazza Mazzini di fronte alla Polizia municipale e sabato 14 febbraio in piaz- del comitato za Martiri di fronte alla Banca Popolare di Novara, duranx in breve te i due mercati settimanali la Lega sarà presente con i CARMAGNOLA - Sono banchetti di propaganda politica e tesseramento. state ufficializzate le nomine del nuovo direttivo per il comitato Cittadini per il San CARMAGNOLA - Novità sul fronte Iva 2015 nei rappor- Lorenzo: il presidente è Toti di fornitura tra privato e pubblico con il nuovo sistema nino Santoru, vicepresidendi split payment. La Legge di Stabilità 2015 (art.1, commi te Francesco Deramo, con629-633, legge n.190/2014) ha introdotto un nuovo mec- sigliere Franco Viggiano, canismo di assolvimento dell’Iva (“split payment”) per le segretario Tiziana Garesio e fatture emesse nei confronti delle pubbliche amministra- tesoriere Alessandro Garzioni a decorrere dal 1° gennaio 2015 relative a cessioni cea. Si redistribuiscono così di beni e prestazioni di servizi. In esecuzione del decreto i compiti all’interno del codi attuazione emesso dal Ministro dell’economia e delle mitato a quattro mesi di difinanze il 23 gennaio 2015 i fornitori dovranno emettere stanza dai dissapori e dai le fatture con l’annotazione “scissione dei pagamenti - art. fatti a seguito dei quali si è 17 ter DPR 633/1972”. Inoltre, ai fornitori verranno paga- spezzato il legame con il te le fatture al netto dell’Iva . Infine, l’imposta sul valore precedente e storico presiaggiunto esposta in fattura dai fornitori verrà versata all’E- dente Maresita Brandino. rario dalle pubbliche amministrazioni con le modalità e Dopo il distacco il comitato nei termini previsti dal decreto ministeriale distintamente ha dovuto affrontare anche la perdita della sede in via per le attività commerciali e per quelle istituzionali. Tali disposizioni non si applicano ai compensi per presta- Valobra. L’ideale di difesa zioni di servizi assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di dell’ospedale resta ad oggi imposta sul reddito e alle fatture assoggettate al regime del una priorità condivisa (vedi altro servizio nella pagina) “reverse charge”. Fornitori al Comune: novità sull’Iva Sanità Socio-Assistenziale Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 39 Sanità Socio-Assistenziale Convegno di urologia BIELLA (ces) Al nuovo ospedale di Biella sono in arrivo medici urologi da tutta Italia per apprendere le tecniche chirurgiche più avanzate nella terapia della disfunzione erettile e nella correzione delle malformazioni genuitali. La Struttura di Urologia diretta dal professore Mauro Silvani è stata designata come centro di riferimento della Società Italiana di Andrologia e scelta come sede itinerante del master in Chirurgia Uroandrologica attualmente in corso. Attualità 10 MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 La Nuova Provincia di Biella INTERVISTA Il consigliere regionale del Pd interviene nel dibattito sul futuro del nuovo ospedale replicando alle critiche che arrivano dalla sinistra del partito «Sulla sanità è in atto un gioco al massacro» Barazzotto: «Si fa un uso strumentale delle problematiche senza capire che sta avvenendo un cambiamento sociale irreversibile» Consigliere Barazzotto, sorpreso della presa di posizione della sinistra PD? No, per nulla. Mi sembra evidente da tempo, ormai, che certe posizioni vengano prese ed espresse a priori, senza sostenere un franco confronto interno al partito, che possa condurre a un’efficace sintesi per permettere di fare un buon lavoro per il territorio, senza creare spaccature ad arte, utili solo a creare confusione. Un concetto che ha ben espresso anche il segretario provinciale Furia nelle sue dichiarazioni. Ho anche qualche dubbio sulla – sedicente – autodefinizione di “Sinistra Pd”, che presuppone e legittima un’esistenza di alternative di “centro” e di “destra” all’interno del Pd biellese. Ma ce l'hanno anche con lei? Credo di sì. E’ in atto un gioco che definisco al massacro, che fa un uso strumentale delle problematiche sanitarie, solo per accusarmi di cedere sovranità a chissà quale lobby torinese che ha, secondo loro, come unico obiettivo l’annientamento della sanità biellese. Il problema vero è che stiamo affrontando un cambiamento sociale ed economico importante come mai lo è stato. Il cambiamento è in atto e noi biellesi abbiamo due possibilità: governarlo o subirlo. Io sono per la prima delle due condizioni, un concetto peraltro ben espresso tecnicamente anche dall’attuale direttore generale dell’Asl Biella, Zulian. Il tempo e lo spazio per la pianificazione consensuale e organica dei tagli ci sono ancora, senza che ci si debba accontentare dello zuccherino per placare gli animi. Ormai nel Pd ci sono due partiti? No, questo lo escludo. Esiste solo una resistenza di parte della vecchia guardia a porsi come una realtà riformatrice importante per il territorio. Non è un mistero che figure come la mia siano sempre state mal digerite da quella componente, così gelosa di sé e del mantenimento delle proprie logiche di effimero potere. Ma il Pd, almeno quello nazionale, è un’altra cosa e certo qualcosa di distante da tutto questo. Ci sarebbe da farsene una ragione o andarsene dal partito, e lo dico per loro. Come vive questa situazione? Con fatica. Ma la mia vicenda politica è testimone del fatto che nonostante le difficoltà e le incomprensioni ho tenuto duro e mi sono sempre allineato – magari senza entusiasmo, ma l’ho fatto - alle scelte del partito senza creare fratture di nessun genere, anche quando la situazione mi era favorevole. Sui problemi della sanità lei si sente responsabile di un atteggiamento troppo morbido nei confronti della giunta regionale? Il lavoro in Regione è in- IL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PD VITTORIO BARAZZOTTO tenso, e l’esperienza fatta quand’ero sindaco di Biella è fondamentale per comprendere appieno il cambiamento in atto. La Regione ha vissuto la sua maggiore fase “tori- nocentrica” nelle passate legislature, in cui era presente anche qualche esponente di quella che oggi a Biella si definisce Sinistra Pd locale. Ora si tratta di abbandonare per sempre i localismi e pianificare una struttura sanitaria regionale che abbia senso definire così, con la messa in rete dei servizi e l’ottimizzazione dei costi. Di questo mi sento responsabile. La Sanità regionale e quella biellese hanno una disperata necessità di tornare ad assumere personale medico e paramedico, e lo si potrà fare solo uscendo dall’impasse in cui il bilancio regionale ci ha costretti. Il primo senso di questa riforma è proprio quello: poter tornare a investire sul comparto sanitario, in termini di personale e di strutture territoriali decentrate che alleggeriscano gli ospedali centrali e favoriscano la fornitura di servizi di prima assistenza o di lungodegenza. Per questo vorrei vedere meno polemiche strumentali e più attenzione per il cittadino e per il paziente: due parole che in questi mesi non ho mai sentito pronunciare. Se perderemo qualche primariato o struttura complessa che dir si voglia, i biellesi non devono temere per contro di perdere alcun servizio sanitario. Questo deve essere chiaro. Non ha comunque la percezione che il Biellese sia E’ FIRMATA DA ANDREA STROSCIO A dare fuoco alle polveri è stata una lettera firmata da Andrea Stroscio a nome della Sinistra Pd. «Il programma di adeguamento della rete ospedaliera deciso dalla Giunta regionale piemontese - si legge fra l’altro nel documento - è fortemente e ingiustamente penalizzante per l’Ospedale di Biella. La sanità biellese La lettera della discordia perderebbe alcune strutture complesse e vedrebbe ridotti da 482 a 403 i posti letto ospedalieri. Si tratta di decisioni da rivedere perché mettono a rischio la tutela della salute dei cittadini. « Il nuovo Ospedale di Biella - prosegua la nota - è stato costruito e dotato delle più moderne tecnologie medicali e confort alberghieri grazie all’importante contributo economico della comunità biellese. Abbiamo una Ferrari e la Giunta regionale vuole usarla come una vecchia 500! Peggio. Poiché per la nuova struttura vi sono maggiori costi di gestione tecnica incomprimibili, non utilizzarla a pieno significa fare una scelta di inefficienza, aumentando i costi unitari effettivi di ciascun posto letto a carico dell’ASL di Biella». davvero penalizzato, in genere, dalle scelte di Torino? Non è questione di percezione: è una realtà. Molto meno ora che in passato, ma questa tendenza resiste. Lo fa anche in funzione dell’eccesso di frammentazione di cui ha sempre sofferto la “periferia”. La logica del quadrante può essere un’ottima opportunità per fare, giocando con le parole, “quadrato” attorno alle necessità (cosa ben diversa dalle esigenze) dei territori lontani dalla cintura torinese. Non credo alla logica dei pugni battuti sul tavolo, quella non fa paura a nessuno ed è sterile in termini di progettazione e programmazione di qualsiasi territorio. Certo che la guardia non va, in ogni caso, mai abbassata. Visto che ci siamo, ha voglia di dire due parole anche sul ritorno di Susta nel Pd. Che ne pensa? Non ho ancora elaborato un pensiero complesso, in merito. E nemmeno credo sia necessario. Non ho condiviso la sua uscita dal Pd, in un momento in cui la sua energia poteva essere preziosa per il partito e per il territorio. Ma i quadri politici cambiano, e, a volte, anche parlare di “coerenza” può risultare una semplificazione strumentale per additare i cattivi, percepiti come potenzialmente pericolosi anche dai compagni di partito. L’azione politica di Susta mi sembra, tutto sommato, coerente con le vicende della mutazione del quadro politico nazionale. Assimilarlo a uno Scilipoti è una profonda idiozia. Con Gianluca avremo sicuramente modo di approfondire, ma se la direzione è quella giusta potrebbe rivelarsi un’ulteriore risorsa. CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA Si invitano i signori Soci a partecipare all’assemblea ordinaria dell’I.C.T. Istituto Commercio e Turismo che si terrà alle ore 23.30 del giorno 24 Febbraio 2015 in prima convoca ed in seconda convoca Mercoledì 25 Febbraio 2015 - alle ore 14.30 presso la sede sociale in Biella, Via tripoli 1, per la trattazione del seguente Ordine del giorno 1) Lettura ed approvazione verbale seduta precedente 2) Esame ed approvazione del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2014 3) Esame bilancio di previsione anno 2015 4) Varie ed eventuali. In caso di impossibilità a partecipare è facoltà di ciascun socio di delegare un altro socio a rappresentarlo in tale assemblea mediante delega scritta. Gli atti relativi all’ordine del giorno sono consultabili presso la Sede Sociale - Uici Amministrativi - Via Tripoli n. 1. Biella, 10 Febbraio 2014 PER IL CONSIGLIO DIRETTIVO Il Presidente Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 40 Sanità Socio-Assistenziale 12 LA STAMPA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 ACQUI SI MOBILITA ALLA LUCE DELLA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE “Difendiamo i 103 posti letto In gioco è l’intero ospedale” ginecologia ha fatto venir venuti meno 22 posti. «Se il piano di riorganizzazione verrà attuato, c’è il rischio che l’ospedale scenda sotto la fatidica soglia dei 100 posti letto»- sottolinea Ghiazza. GIAN LUCA FERRISE ACQUI TERME «La difesa dell’ospedale passa attraverso la tutela dei posti letto». Ne è convinto l’assessore Guido Ghiazza che in questi ultimi mesi assieme al consigliere Mauro Ratto si stanno occupando attivamente delle problematiche legate alle sanità. Si perderebbero i 12 posti letto dell’area cardiologica (6 di cardiologia e 6 dell’unità di terapia intensiva coronarica), a rischio anche i 4 posti di rianimazione, con la possibilità di mantenerne solo 2 asserviti esclusivamente all’attività operatoria che verrebbe drasticamente ridotta con la soppressione dell’attività di sala per le specialità di urologia e otorinolaringoia- L’ospedale di Acqui Terme è stato «declassato» Ribaltato L’AUTISTA: LA VETTURA ERA CONTROMANO Il pullman si è adagiato su un fianco in un campo L’incidente è avvenuto ieri prima dell’alba Bus di linea esce di strada Caccia all’utilitaria “pirata” DANIELE PRATO OVADA È caccia all’auto pirata che ieri, intorno alle 6,15, avrebbe provocato l’uscita di strada di un bus Arfea alle porte di Ovada, lungo la provinciale per Alessandria. L’automezzo quello della era la corsa delle 5,40 da Alessandria, che arrivata alla stazione di Ovada riparte alle 6,30 per il Cosa rimarrebbe Rimarrebbero in attività le specialità di medicina generale, 29 posti letto, al quarto piano dell’ospedale, quella di chirurgia, 33 posti, al terzo piano, che già vengono utilizzati anche per traumatologia. Con tutta probabilità rimarranno invariati i 4 posti del pronto soccorso. Nascite fuori orario I posti a rischio Tagli paventati «Il nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera prevede per la provincia il taglio di 226 posti letto» dice Ghiazza. L’ospedale di Acqui ne ha 103 e in un recente passato erano 125: la soppressione del punto nascite e di tria. «Queste ultime sono attività che vengono solitamente espletate in regime di “week surgery” a cui sono riservati una ventina di posti letto dal lunedì mattina al venerdì pomeriggio, al sesto piano». capoluogo, carica di studenti all’altezza della vetreria Vemar. Il bus ha tagliato la corsia di marcia opposta ed è finito in un campo, rovesciandosi sul fianco sinistro. A bordo, per puro caso, non c’erano passeggeri ma solo l’autista, uscito illeso. «Ho affrontato la curva e immettendomi sul rettilineo mi sono visto arrivare contro un’utilitaria rossa, una Yaris Rassegna del 11 febbraio.pdf credo, che aveva invaso la corsia - ha raccontato l’uomo -. Fari e clacson non sono serviti: per evitarla ho sterzato, le ruote sono scivolate sul ciglio stradale fangoso e sono finito nel campo. In genere, a quell’ora, a bordo ci sono già un paio di persone. Per fortuna ero solo e andavo piano, i danni so- pagina 41 Tra le problematiche c’è quella dei parti d’emergenza dopo le 16, quando non sono più presenti il pediatra, il ginecologo, l’ostetrica e l’infermiera pediatrica. «Dopo l’avvenuta nascita nei giorni scorsi di una bambina in sala operatoria, sarebbe opportuna l’istituzione per motivi di sicurezza della reperibilità di tale personale specializzato dalle 16 alle 8 del mattino seguente» sottolinea Ghiazza. no stati limitati». L’auto pirata, stando all’autista, dopo l’incidente ha appena rallentato per poi proseguire la corsa, senza fermarsi. Scattato l’allarme, sono arrivati carabinieri di Molare e 118: l’autista è stato portato per accertamenti all’ospedale di Ovada. Subito dimesso, è tornato per assistere alla rimozione del mezzo, per cui sono state necessarie due autogrù della ditta Rebutti di Tortona e la chiusura della strada per oltre un’ora. A regolare il traffico, i vigili. Intanto, i carabinieri indagano per accertare la dinamica dell’accaduto e rintracciare il veicolo pirata. Acqui e Ovada .43 . A OVADA Percorsi pedonali più sicuri Mentre da molti quartieri di Ovada - in questi giorni chiamati a esprimersi nelle assemblee volute dal Comune arrivano richieste di provvedimenti anti velocità, Palazzo Delfino preme l’acceleratore per mandare in porto la seconda fase del progetto «Percorsi pedonali sicuri», che mira a rendere più visibili le «zebre» con una serie di accorgimenti. La prima, un paio d’anni fa, ha interessato la trafficata corso Italia, ora toccherà a via Lung’Orba e via Gramsci. I lavori dovrebbero cominciare in estate, anche perché non si potrà andare oltre il mese di settembre con l’avvio dei cantieri, pena la perdita del contributo con cui la Regione finanzierà il 50% dell’opera, costo complessivo 125 mila euro. «Per questo a breve ci metteremo a lavorare sulla gara d’appalto - dice l’assessore ai Lavori pubblici, Sergio Capello -. Non possiamo permetterci di mandare in fumo il contributo». Oltretutto, il progetto definitivo ed esecutivo è già stato approvato da tempo dalla giunta (era l’ottobre scorso) e nella pratica non si tratterà neppure di un intervento troppo complicato: su 11 attraversamenti, 8 dei quali in via Lung’Orba e 3 nella parte bassa di via Gramsci, saranno collocati 22 lampioni a led, uno per lato, con segnaletica luminosa che indicherà le «zebre» agli automobilisti. [D. P.] Sanità Socio-Assistenziale 12 LA STAMPA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 Biella e provincia .37 . In breve VEDOVA, ABITAVA POCO LONTANO DAL PUNTO IN CUI È STATA URTATA DALL’AUTO GUIDATA DA UN GIOVANE DI PONDERANO Morta l’anziana investita in via Rosselli Cerrione Ladri nel magazzino del corriere Bartolini 1 Ancora Maria Liliana Ferraris, 78 anni, era entrata in coma dopo il ricovero in ospedale Inutili i soccorsi ANDREA FORMAGNANA BIELLA È morta nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Biella, la donna di 78 anni che l'altra mattina è stata investita mentre attraversava via Rosselli a Biella. La vittima è Maria Liliana Ferraris. Abitava in via Vercellone, una traversa di quella stessa via Rosselli, quasi al confine con Ponderano. È grave Travolta allarotonda L’anziana è deceduta nel reparto di terapia intensiva del nuovo ospedale dopo essere entrata in coma È ricoverata in rianimazione la donna, 71 anni, investita l'altra sera mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, all'altezza della rotonda del nuovo ospedale. L'incidente, al vaglio della Polstrada, è accaduto attorno alle 20. La vittima è stata travolta da un'Alfa Mito condotta da Riccardo B., 39 anni, di Biella. L'urto è stato violento e ha sbalzato la vittima contro una Golf, alla cui guida c'era un uomo di Candelo di 41 anni, che in quel momento stava soprag- Dinamica Sono in corso accertamenti da parte degli agenti della polizia locale. Sembra che la pensionata stesse attraversando sulle strisce pedonali. A urtarla un giovane, 20 anni, di Ponderano. L'automobilista, al volante di una Kia, diretto verso il centro città, avrebbe visto all'ultimo istante la donna non riuscendo ad evitarne l'impatto. Nonostante la velocità non fosse elevata lo scontro è stato violento. Cadendo la donna ha sbattuto il capo riportando una commozione cerebrale. In pochi minuti sono arrivati 118 e i vigili urbani, chiamati dal giovane in evidente stato di choc. I soccorsi L’anziana era ancora cosciente quando è stata trasportata al Degli Infermi. Le sue condizioni, che all'inizio non sembravano così gravi, sono invece peggiorate nel corso della giornata sino a quando è entrata in coma. Nella notte l'ulteriore peggioramento che ha determinato l'arresto cardiaco. Ieri il magistrato di turno in Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo iscrivendo come indagato l'investitore. Forse oggi, sul corpo della pensionata, verrà eseguita l'autopsia. Chi era Maria Liliana Ferraris era vedova e viveva sola in un piccolo appartamento di fronte all'edicola di via Rosselli. Un vicino la ricorda così: « Era piacevole conversare con Maria, una persona amabile. A trovarla, spesso, veniva la figlia». Anche l’altro giorno, come ogni lunedì, attraversava la strada sotto casa per andare a fare spesa al mercato di piazza Falcone. un furto ai danni del corriere Bartolini. L'altra notte i ladri sono riusciti a introdursi nel magazzino dell'azienda di trasporto a Cerrione. Prima che scattasse l'allarme i ladri hanno avuto il tempo per aprire alcuni imballaggi. Al momento non è ancora stato fatto l'inventario per accertare l'entità dei danni. Sull'episodio indagano i carabinieri. Biella «Salviamo l’ospedale» Successo su Facebook 1È stata pubblicata su Facebook lunedì alle 22, ma in poche ore la pagina «Salviamo l’ospedale di Biella» creata dal Comitato di medici, infermieri e cittadini ha già raccolto centinaia di adesioni. Ieri pomeriggio intorno alle 16,30 i «mi piace» erano già a quota 600. Lo scopo è promuovere nei biellesi la consapevolezza dei rischi che corre la Sanità locale con i tagli ai reparti e ai posti letto previsti dalla Regione coinvolgendoli in iniziative e negli sviluppi della vicenda. Doppio intervento delle squadre di soccorso Zumaglia Incendio in un alloggio di corso Risorgimento Nella confusione si scontrano anche due vetture 1A Allarme per un incendio scaturito nel pomeriggio di ieri, sul balcone di un appartamento al secondo piano del palazzo ad angolo tra corso Risorgimento e viale Macallè. A chiamare i soccorsi, intervenuti in pochi minuti con tre equipaggi, i vicini di casa. Quando sono divampate le fiamme infatti l’affittuario dell’alloggio era assente. I vigili del fuoco, raggiunto il piano con un’autoscala, hanno subito spento le fiamme che nel frattempo avevano distrutto un tavolino e le sedie in plastica che arredavano il terrazzo e cominciavano ad intaccare tapparelle ed infissi in legno. Spento l’incendio sono state accertate le origini. Escluso il dolo la causa più probabile dell’evento potrebbe essere stata in un mozzicone di sigaretta gettato, non spento, in un vaso di fiori. La rapidità dell’intervento ha comunque Rassegna del 11 febbraio.pdf Dimissioni vicesindaco Toniazzo all’attacco Polstrada al lavoro Sulla sinistra il balcone andato a fuoco, a destra l’incidente escluso problemi maggiori e danni più elevati. Forse la curiosità degli automobilisti in transito in viale Maccalè è all’origine di un’incidente che ha visto coinvolte due auto proprio di fronte a dove stavano intervenendo i pompieri: una Matiz ha tamponato una Ford che la precedeva. Su una delle due vetture viaggiava una bambina che ha riportato un grande spavento. Due le ambulanze accorse che precauzionalmente hanno portato la bimba è una delle due conducenti al pronto soccorso. Le loro condizioni non desterebbero però preoccupazione. [A. F.] pagina 42 giungendo sulla corsia opposta. Immediati i soccorsi. Le condizioni della pensionata sono subito apparse gravi. Trasportata al vicinissimo pronto soccorso è stata intubata. Al momento si trova in coma farmacologico ed i sui parametri vitali sono stabili, la prognosi resta però riservata. Dai primi risconti sembra che entrambe le auto coinvolte procedessero a velocità moderata. Gli agenti della stradale hanno denunciato l'investitore, il conducente dell'Alfa, e gli hanno ritirato la patente. [A. F.] seguito delle dimissioni della vicesindaco Stefania Marchisio, l’opposizione di Zumaglia guidata da Iuri Toniazzo ha chiesto la convoca di una riunione del Consiglio comunale. «Come gruppo di minoranza acquisiremo in Consiglio un componente in più (Alessandro Raso) in quanto la maggioranza aveva candidato solo gli amministratori eletti -dice Toniazzo-. La gente deve poter comprendere con chiarezza quanto sta accadendo e come il sindaco si comporti al di là delle apparenze». Viverone Sosta sul lungolago Ecco le tariffe 1 Determinate le tariffe per la sosta a pagamento sul lungolago di Viverone: nei giorni festivi e nel periodo compreso fino al 1 aprile, dalle 9 alle 24 per posteggiare l’auto sulle strisce blu si dovrà pagare 1 euro all’ora oppure tre euro per quattro ore. Sanità Socio-Assistenziale 12 36 .Vercelli città STAMPA .LA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 In breve L’OSPEDALE DI VERCELLI UNO DEI TRE IN PIEMONTE S.Andrea a misura di neonato Apre la prima Banca del latte la percentuale di piccoli che ricevono nelle prime settimane di vita latte in polvere: l’alimentazione artificiale, infatti, rappresenta un fattore di rischio per i nati prima del termine naturale. Un altro vantaggio è la minore incidenza di intolleranze alimentare. ROBERTO MAGGIO VERCELLI Sarà il Sant’Andrea di Vercelli uno dei tre ospedali in Piemonte a ospitare una «Banca del latte». La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla sanità Antonio Saitta, ha approvato una delibera che recepisce l’accordo tra governo e regioni sulla gestione delle «Banche del latte umano donato». Gli altri due poli saranno il Santa Croce di Moncalieri e il Regina Margherita di Torino, capofila e coordinatore. I tre centri faranno da supporto ai fabbisogni delle Terapie intensive neonatali e poi alle esigenze degli altri punti nascita piemontesi. In Italia Cosa fa Lo scopo di una banca di questo tipo è avere una scorta di latte a disposizione dei bambini nati prematuri: all’interno della struttura - che a breve sarà inaugurata al Sant’Andrea - verranno selezionate le donatrici e sarà raccolto, controllato, trattato, conservato e distribuito il latte umano donato dalle mamme. Il prezioso liquido sarà utilizzato per specifiche necessità mediche, in particolare quelle che riguardano i neonati pretermine, riducendo in modo significativo Il servizio mette a disposizione delle mamme scorte di latte umano donato da altre donne da utilizzare nei casi di bambini nati prematuramente e per altre necessità mediche IL RICORDO DELLE FOIBE IN PREFETTURA Riconoscimento alla memoria del disperso di San Germano Anche Vercelli ieri ha celebrato il «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, l’eccidio avvenuto durante la Seconda guerra mondiale a danno delle popolazioni italiane di Venezia Giulia e Dalmazia. Con una cerimonia nel salone storico della prefettura è stata consegnata una medaglia d’onore in memoria di Arno Bacco, originario di San Germano, vittima delle truppe titine il 15 aprile 1945 e dichiarato disperso. Il vercellese, finanziere in servizio nella sesta Legione in forza alla compagnia Comando Trieste, fu internato in Iugoslavia ad Abbazia, vicino Fiume. Il riconoscimento è stato consegnato nelle mani di un’amica di Carla Bacco, cugina del perseguitato vercellese (e impossibilitata nel muoversi di casa per un infortunio), e di una sua pronipote. Presenti anche il sindaco di San Germano, Michela Rosetta, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e gli Alpini di Vercelli. La cerimonia Tanti gli interventi delle istituzioni su questa terribile trage- Un momento della cerimonia dia. «Ricordare l’eccidio - ha commentato il sindaco Maura Forte - serve per trasmettere un messaggio alle nuove generazioni. Bisogna lavorare affinché non succedano più eventi di tale gravità». «Vercelli dimostrò solidarietà per chi rientrava dopo l’ecci- La prima banca è stata inaugurata a Firenze nel 1971 e attualmente nel nostro Paese ci sono trenta registri del genere. La donazione del latte umano è gratuita, non prevede alcuna forma di pagamento né per la donazione né per l’utilizzo: «Avere una scorta di latte materno è di fondamentale importanza per il benessere del bambino nato prematuramente spiega Elena Uga, responsabile facente funzioni della struttura complessa di Pediatria dell’Asl -. La prima scelta per la nutrizione del bebé è l’allattamento al seno; la seconda è il latte spremuto, mentre la terza è costituita dal latte di banca, che viene prima del latte artificiale. Per inaugurare il reparto ci manca un ultimo passaggio che riguarda le direttive nazionali per la tracciabilità dei campioni. Dopodiché saremo pronti a offrire questo servizio anche al Sant’Andrea». dio - ha proseguito il presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti -; oggi ci sono tanti vercellesi con origini istriane». Un ricordo è arrivato anche da Costanzo Moscatelli, vice presidente provinciale dell’Associazione famiglie caduti e dispersi in guerra: «Passano i decenni, ma non il dolore per l’assurdità di una guerra - ha detto -. I soldati caduto sono eroi, perché hanno donato la vita senza pretendere nulla in cambio, ma solo per difendere le proprie famiglie». Ha chiuso la cerimonia il prefetto Salvatore Malfi: «Quegli episodi continuano a vivere anche nei tragici fatti contemporanei. Purtroppo la malvagità, e la violenza, sono nel dna dell’uomo». [R. MAG.] Le foto della cerimonia su www.lastampa.it/vercelli Sede: via Caduti sul Don, 1 - Villar San Costanzo, 12020 (CN) Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 43 - Concordia Minaccia di buttarsi La salvano i carabinieri 1 Annuncia di volerla fare finita e minaccia di buttarsi dal balcone del palazzo dove vive in piazza Medaglie d’oro. Ieri mattina per far tornare sui suoi passi una donna, poi ricoverata all’ospedale Sant’Andrea, sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri, che hanno convinto la donna a rientrare in casa. Carabinieri Obbligo di dimora per la ladra seriale 1 Obbligo di dimora nel co- mune di Vercelli con divieto di uscire in orario notturno, questa la misura cautelare che la donna responsabile dei furti nelle auto di sabato notte al Globo. L’accusa era di furto aggravato continuato. Alla donna era già stata riconosciuta la responsabilità di un quarantina di furti dalle auto in centro, ed era stata inoltre fermata anche la settimana scorsa per aver rubato una borsetta al Terzo Tempo, insieme al suo compagno, che resta in carcere dopo essere stato fermato con lei sabato notte. Assemblea Giovedì al Circolino si riunisce l’Anpi 1 Si terrà giovedì 19 febbraio al Circolino dei lavoratori di corso Prestinari l’assemblea dell’Anpi (associazione nazionale partigiani). I lavori inizieranno alle 18. All’ordine del giorno il bilancio dell’attività 2014 e le celebrazioni per il 70° della Liberazione in città. Unitré Fragonara relatore in seminario 1 Primo appuntamento, domani alle 15,30 nell'aula magna del seminario, con l'Università della terza età. Relatore sarà Angelo Fragonara che traccerà un profilo sulla figura del vercellese Felice Monaco. Kiwanis Domani conferenza sul cibo a Carnevale 1 Domani alle 20, nel salone del Cral di Atena, la presidente dell’Unipop e vice presidente del Kiwanis club di Vercelli Paola Bernascone terrà un incontro dal titolo «A carnevale ogni cibo...vale». Teleriscaldamento COMUNE E ASL Al via progetto di energia sostenibile È stato siglato nei giorni scorsi in municipio il protocollo d’intesa tra Asl Vc, Atena Spa e Comune di Vercelli che avvia lo studio di fattibilità di un progetto di «centrale di cogenerazione» con abbinato teleriscaldamento per gli edifici comunali e l’ospedale Sant’Andrea. La grande centrale potrebbe produrre acqua calda che verrebbe messa in circolo nelle tubature del riscaldamento dell’ospedale e di alcuni edifici comunali ottimizzando l’energia usata per produrla. «Nel novembre 2005 – precisa il sindaco Maura Forte - la Commissione Europea ha lanciato la campagna “Energia sostenibile per l’Europa”per promuovere un utilizzo migliore delle fonti energetiche e una crescita della qualità della vita nei territori europei. È anche un modo per raggiungere gli obiettivi di Kyoto ed è un grande passo avanti in materia di sostenibilità ambientale ed energetica. Lo scorso agosto abbiamo sottoscritto l’adesione al patto dei sindaci, con il traguardo della riduzione del 20% delle emissioni di gas serra attraverso misure locali che migliorino l’efficienza energetica. Siamo certi che la proposta formulata da Atena Spa possa avviare tale processo. Valuteremo insieme con Asl Vc il progetto, i cui oneri sono a carico di Atena Spa, e decideremo». «Abbiamo aderito volentieri a questo progetto in virtù del fatto che l’Asl è il più grande consumatore di energia di questo territorio – spiega il direttore dell’Asl Federico Gallo. Questo progetto – prosegue il manager – sarà di grande impatto non solo da un punto di vista dei benefici per l’ambiente grazie a minori emissioni di anidride carbonica, ma anche da quello dell’abbattimento dei costi». [R. V.] BBLab: via della Magnina, 3/b - Madonna dell’Olmo - Cuneo, 12100 (CN) Sanità Socio-Assistenziale Mercoledì 11 febbraio 2015 ocietà PORTA VIENI & nel posto COMPRA GIUSTO USATO In Piemonte gli assegni di cura non verranno meno «Gli assegni di cura e le prestazioni di assistenza domiciliare ai non autosufficienti non verranno meno e, in attesa dell’approvazione del bilancio 2015, abbiamo disposto che le Aziende sanitarie non interrompano il pagamento degli assegni per i primi mesi dell’anno». Ad annunciare la decisione, nei giorni scorsi, gli assessori regionali alla Sanità Antonio Saitta e alle Politiche sociali Augusto Ferrari, i quali, insieme al direttore generale dell’assessorato alla Sanità Fulvio Moirano, hanno incontrato i direttori delle varie Asl per informarli della decisione. [email protected] 5 Via Pinerolo, 30 - Frossasco tel: 0121 352197 © RIPRODUZIONE RISERVATA DI ARTICOLI E FOTO Sempre più giovani e famiglie scelgono di vivere i territori montani, a patto di avere servizi accessibili Se la montagna torna a vivere ci guadagniamo tutti Occorre pensare interventi di recupero che abbiano ricaduta sociale, economica e ambientale sulle terre alte La notizia è stata ripresa da molti media nazionali: un’intera borgata alpina, Gilli, nel Comune di Perosa Argentina, è stata messa in vendita su ebay, il canale di vendita on line. Un colpo di genio sotto certi aspetti, con molti limiti per altri, ma che indubbiamente ha avuto un merito: richiamare l’attenzione e stimolare un confronto sui territori montani, su ciò che sono oggi, ma soprattutto su ciò che potrebbe essere in un futuro prossimo. Una discussione pubblica, allargata ai diversi soggetti coinvolti sarebbe quanto mai necessaria, soprattutto alla luce di una considerazione: la montagna si muove. E non ci riferiamo a smottamenti e frane, ma a quei tanti fenomeni che la stanno attraversando, trasformandola economicamente, socialmente e antropologicamente. Come ha affermato in un convegno lo scorso anno, a Cuneo, il sociologo Aldo Bonomo - esperto di sviluppo, saggista e collaboratore de “Il Sole 24 ore” -, «oggi la montagna non è più “terra dei vinti”. Lo era nel ‘900, ma oggi è finita». Oggi la montagna è interessata da una domanda crescente di un vivere diverso: «Meno individualista, più attratta da quella che si definisce “economia della felicità”, che non da quella dell’accumulazione o dei consumi». Ora, per chi si trasferisce dai centri urbani la montagna è una scelta di vita e di valori. UN NUOVO MODELLO “URBANO”. Ma chi oggi si trasferisce in montagna, non cerca un ambiente selvaggio, incontrollato, ma un nuovo modello, che paradossalmente potremo definire “urbano” e alternativo. Le esperienze fino ad ora concretizzatesi raccontano questo: il futuro dei luoghi alpini passa attraverso la loro ricostruzione. Che non vuole significare mera riproposizione di ciò che era prima, ma modellare le trasformazioni del mondo con la natura stessa del luogo. Processo possibile solo attraverso microprogetti calati nella realtà specifica, progetti di sviluppo locale. Ma oggi c’è un’antropologia adeguata a capire ciò che verrà? L’EUROPA, FORSE L’UNICO SOGGETTO CHE CREDE NELLE REALTÀ MONTANE C’è un paradosso evidente che divide vecchi e nuovi montanari: mentre i primi sentono di vivere in un luogo marginale ed emarginato, i secondi ritengono che il cambiamento e l’innovazione possano portare “centralità diffusa” anche alle terre alte. Con i modelli di turismo compatibili con i luoghi, dove non si vende un soggiorno, bensì un’esperienza. Ma sono la logistica e i servizi che possono rendere un posto marginale o meno. Permettere a giovani e famiglie di abitare nuovamente (o ancora) la montagna significa offrire loro scuole, Poste, servizi sanitari. E non importa se ad offrire sia il servizio postale sia l’unico UN BUON RECUPERO PORTA SVILUPPO SOSTENIBILE ALLA COMUNITÀ La borgata Miribrant, nel Comune di Ostana, ristrutturata secondo criteri attenti al territorio e alla tradizione. emporio della borgata, o se la sanità si affida alla telemedicina e all’assistenza sul territorio. Non contano i luoghi fisici, è la fruibilità, l’accesso ai servizi che fa la differenza fra montagna povera o ricca; tagliarli, cancellarli, vuol dire uccidere un territorio Ed ecco un altro paradosso: mentre dall’alto dell’Europa si continua a dimostrare interesse particolare verso i territori montani, indirizzando verso essi un buon flusso di risorse (legate a progetti, naturalmente), dal basso spesso manca una capacità innovativa e propositiva. I “Gal”, cioè i soggetti re- sponsabili dell’attuazione dei Piani di sviluppo locale, non pare abbiano in concreto prodotto grandi realizzazioni. Oggi poi, con lo smantellamento delle Province, viene a mancare una voce importante per il mantenimento e lo sviluppo di questi luoghi. Ma il sociologo Bonomo, esperto di tematiche di sviluppo alpino, avverte: «Bisogna avere coscienza del luogo per dialogare con i flussi che lo attraversano e renderli complici della propria crescita». Servizi a cura di Sofia D’Agostino «Mettere in vendita intere borgate alpine su eBay servirà a riportare le persone a vivere le nostre montagne? Invece di lasciare la questione in mano a iniziative di singoli non sarebbe forse più opportuno creare delle reti di Comuni e portare avanti progetti condivisi che possano garantire uno sviluppo sostenibile di queste comunità e nuove prospettive per l’economia delle “terre alte”?». È questa la riflessione che poneva sulla sua pagina Facebook “Tac Pinerolo” (acronimo di Territorio architettura cultura), il gruppo di tre giovani architetti, formato da Filippo Fassio, Fabio Vignolo e Candido Bottin. Tre professionisti il cui lavoro è ispirato dal concetto di “resilienza”, cioè, semplificando molto, costruire o (ricostruire) in un’ottica di valore e ricaduta sociale, economica e ambientale Non stupisce, perciò, che a fronte dei pochissimi residenti stabili ci sia una lunga serie di proprietari poco disposti a separarsi da edifici e terreni legati alla loro giovinezza o a quella dei padri. Pur se cadenti, pur se ormai preda dell’incuria e del tempo. L’amore per questi luoghi è ben presente nelle parole di Quirino Ughetto, per tutti Guerino, che ricorda ancora quando Grandubbione era il cuore pulsante del paese: «Ora non restano che due famiglie – dice con un po’ di rammarico –, a inizio ‘900 ci vivevano circa 1.500 persone». Le condizioni di vita furono sempre piuttosto dure, legate ad attività agricole e pastorali. Una forte coesione sociale permetteva però a questa gente di superare i momenti di grande difficoltà: ogni piccola pausa dalle occupazioni quotidiane era occasione di gioia. «A volte si faceva festa per giorni – continua Guerino –, il ritrovo per eccellenza era il locale della Piombina. Musica e canti non mancavano mai». Spesso le serate sfociavano negli eccessi: «Le zuffe erano all’ordine del giorno (in qualche caso con i “giaunin”, i vicini abitanti di Giaveno, ndr) ma perlopiù ci si divertiva e si dimenticavano le fatiche del lavoro» conclude. I segni della storia, nel vallone e nel paese stesso, sono molti: dal ritrovamento di tracce preistoriche, all’insediamento di comunità valdesi con l’erezione di un tempio e, nel periodo delle persecuzio- Rassegna del 11 febbraio.pdf portare valore alla comunità di quel luogo?». La logica che ispira il lavoro, di Fassio, Vignolo e Bottin va in direzione di quanto fatto a Ostana, piccolo centro della Val Po, negli ultimi anni: «Il lavoro realizzato in questo Il gruppo Tac, da sinistra: Fabio Vignolo, Filippo Fassio, e Candido Bottin. Ostana, una terrazza naturale posta sul versante soleggiato della Val Po, a guardia del Monviso. Un tempo nel piccolo centro ci abitavano in 1.300 poi, l’industrializzazione delle città se li è portati via quasi tutti. «Ogni settimana partiva una famiglia», riferisce il sindaco, Giacomo Lombardo, colto mentre stava spalando il mucchio di neve caduto nei giorni scorsi. «Siamo arrivati ad avere un minimo di 5 residenti, ora però stiamo crescendo: i residenti sono 35, ma oggi c’è gente che compra, e la gente arriva, anche da altre regioni». D’estate, nelle borgate sparse del Comune si contano fino a 700 persone. «Metà di esse sono state recuperate, ma d’inverno due sono disabitate, andiamo avanti gradualmente». Il sindaco Lombardo è una testa “fine”, dai ragionamenti innovativi, e con lo sguardo rivolto sempre a Bruxelles. «I fondi europei ci hanno Comune è appassionante e lungimirante, innanzitutto perché è partito da quelli che quel luogo lo abitano davvero, e non da gruppi arrivati da fuori che poco conoscono quella realtà, ma anche e soprattutto perché prima di agire hanno riflettuto di identità, hanno preso coscienza delle loro radici e del loro territorio e delle loro tradizioni. Tutto questo li ha portati a sentirsi nuovamente comunità, e a (ri) costruire qualcosa di utile e valido per tutti loro». Le norme, anche in questo caso, però non aiutano i territori montani: «In Piemonte abbiamo una legge, vecchia, è del ‘77 anche se più volte integrata, che tratta la montagna come la città, è basata su principi quantitativi e non di territorio, per cui anche gli oneri di urbanizzazione incidono pesantemente sulle ristrutturazioni». aiutato moltissimo, senza non avremmo potuto realizzare ciò che abbiamo fatto; i privati hanno ricevuto un contributo del 60 per cento per le ristrutturazioni, mentre noi dell’80 per cento». Fondi andati a coprire anche buona parte dell’ultima delle ristrutturazioni: il recupero della borgata Miribrant: «Abbiamo ridato vita anche ad un edifico, diventato polifunzionale che oggi accoglie corsi di livello elevato per architettura e altri per geometri». Il recupero delle borgate di Ostana non è però solo un intervento architettonico: «Se ci si ferma al lavoro edilizio, il risultato non sarà qualificante, porterà solo seconde case. Noi sottolinea Giacomo Lombardo - abbiamo voluto dargli un carattere identitario, di tradizione, e di comunità». E i fatti stanno dando loro ragione: «Le borgate stanno ritornando a vivere. A Miribrant sono arrivate delle attività. Abbiamo un’azienda fiorentina che lavora nell’editoria, la connessione Internet permette loro di stare a Miribrant e lavorare con tutta Europa. È arrivata anche una ditta di elettricistica, e altre dovrebbero insediarsi presto». L’impegno del Comune di Ostana è rivolto soprattutto ai giovani e alle famiglie: «Stiamo lavorando molto per riportare l’agricoltura in questi luoghi, perché crediamo nel ritorno alla terra. È uno sforzo che ha un senso, soprattutto oggi, alla luce del fallimento del modello economico proposto negli ultimi 60 anni». Si sta cercando una soluzione alla frammentazione fondiaria, si stanno ripulendo sentieri e appezzamenti: «Bisogna investire perché i territori montani siano riabitati, una condizione che va a vantaggio anche della pianura: la montagna abitata, e quindi curata, salvaguarda dagli incendi, e dalle inondazioni a valle». «La chiusura del reparto Tbc del S. Luigi è temporanea» ni, il riparo nascosto di una balma usato come chiesa, ora visitabile. Per proseguire poi con l’attività del carbonaio, di cui restano testimonianze nei boschi e, infine, le tragiche vicende della Resistenza. Un’importante operazione di recupero di sentieri, molti dei quali percorribili in mountain bike, e di attrezzatura di pareti per l’arrampicata è stata promossa dalla sezione locale del Cai, anche col sostegno dell’Amministrazione comunale. Più di recente, è toccato al sentiero turistico “Dei sette ponti”, impreziosito dalla posa di due ponti sospesi, e al ristorante di proprietà della Pro loco, passato a nuova gestione e prossimo alla riapertura. Lo sforzo maggiore dovrà essere fatto per mettere in sinergia tutti i soggetti interessati al recupero e alla valorizzazione di quest’angolo di Alpi, senza intaccare la bellezza della pietra e del legno. Federico Giustetto L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta è tornato sulla questione relativa alla chiusura del reparto di isolamento per pazienti affetti da tubercolosi dell’ospedale S. Luigi Gonzaga di Orbassano. Sollecitato da un’interrogazione del consigliere del Pd Andrea A p p i a n o , l ’ a s s e s s o re ha rassicurato, confermando martedì scorso a Palazzo Lascaris la temporaneità della chiusura dettata dalla necessità di effettuare lavori di ristrutturazione e mettere a norma l’impiantistica del reparto. «La chiusura temporanea del reparto – precisa Saitta - è dovuta a una serie di carenze relative alla sicurezza, suppor tate da perizia tecnica, che impongono lavori di ristrutturazione. La direzione sanitaria dell’ospedale mi ha confermato il proprio impegno per un ripristino dei posti letto per i pazienti affetti da Tbc entro un periodo di tempo che va dai tre mesi ad un massimo di sei mesi. I pazienti ricoverati presso il reparto sono stati tutti dimessi e i posti letto sono stati messi temporaneamente a disposizione del Dipartimento emergenza accettazione (Dea), per far fronte alla situazione di emergenza di queste ultime settimane». Le complicanze gravi dell’influenza, infatti, hanno reso necessario l’invio di molti pazienti al Pronto soccorso, acutizzando la cronica carenza di personale e posti letto di degenza medica. pa. pol. Un artista tra i boschi: «Nel borgo abbiamo qui seguo i miei ritmi scoperto la libertà» Alessio Mezzalama, 37 anni, pittore di grande talento, e restauratore, ha scelto di vivere, insieme alla sua compagna, tra i boschi della Val Pellice, in zona Gianavella, nei pressi di Rorà. «Sono originario di Torino e per tutto il periodo di studi, anche se i miei si erano trasferiti a Torre Pellice, ho vissuto in città, prima nella stessa Torino e poi ai tempi dell’Accademia a Bologna». Diventato adulto e autonomo economicamente ha dovuto scegliere dove mettere su casa: «Comprarla in città sarebbe stato proibitivo, con le mie possibilità avrei preso un monolocale. Ma le ragioni della mia scelta non sono solo economiche - sottolinea l’artista -: qui posso fare l’orto, tagliarmi la legna per il potagè, ma soprattutto vivere con i ritmi che mi do io. E a me, come tanti amici che hanno fatto scelte simili, non piace vivere di fretta». Tutto idilliaco? «Certo che no, sicuramente è più faticoso che vivere in un appartamento in centro, non stai mai fermo: devi tagliarti l’erba, accenderti la stufa, e sei condizionato ad avere l’auto per spostarti, ma se avrò dei figli, li faremo crescere qui». Le relazioni sociali scarseggiano. «Ma nessuna preoccupazione: riesco a litigare anche qui, per il taglio della legna - ironizza Alessio Mezzalama -. Cambiano i problemi, ma non certe dinamiche umane». cem di porre attenzione ai piccoli borghi è lodevole affermano -, ma ci poniamo un dubbio: se si va a recuperare una borgata ma non si costruisce un progetto globale che si inserisce nel sistema locale, quella ristrutturazione riuscirà a A OSTANA LE BORGATE DANNO VITA AL TERRITORIO GRANDUBBIONE: VIVEVANO IN 1.500, ORA SOLO 2 FAMIGLIE PINASCA – Il recupero di Grandubbione è possibile? La notizia della borgata Gilli, nel Comune di Perosa Argentina, finita in vendita su eBay ha riacceso il dibattito sul destino di quegli angoli di montagna impoveriti dallo spopolamento e dall’abbandono. Resta da capire se il discorso sia applicabile a ogni realtà in quota. Ne è poco convinto il sindaco di Pinasca, Roberto Rostagno, che, proprio su Grandubbione, dice: «La situazione mi sembra completamente diversa. Non si tratta di sole otto case, perdipiù raccolte in uno spazio relativamente limitato, ma di un vero e proprio sistema di piccole borgate». Già, perché sotto il nome di Grandubbione finiscono più di 20 diversi agglomerati. Centinaia di case in totale. Non si tratterebbe soltanto di vendere a uno “straniero”, affascinato dal “profumo d’antico”. Inoltre, la zona è davvero ricca di storia. del territorio in cui si interviene. Altrimenti continuiamo a innalzare “cattedrali” nel deserto. Pertanto, l’idea di vendere in toto una borgata alpina non li entusiasma: «Sicuramente è una trovata geniale e l’intento dell’Un- Prima, la Val Pellice era rifugio nei fine settimana lasciati liberi dal lavoro che li ha sempre portati in varie parti del mondo. Poi, il colpo di fortuna: «Abbiamo trovato a Torre Pellice locali idonei alla nostra attività - spiega la coppia di professionisti che desidera rimanere anonima -, quindi abbiamo potuto lasciare Torino e venire ad abitare in borgata». Una scelta che, dopo 22 anni, dimostra ancora tutti i suoi vantaggi: «Qui si riscopre libertà e contemplazione, e per libertà - sottolinea la donna - intendo quella profonda, interiore perché anche l’ambiente, l’esterno è parte del proprio habitat». Quasi un’osmosi tra il sé e il fuori che annulla confini e limiti. Per la coppia i disagi dell’abitare ai limiti del bosco sono minimi: «A parte la neve di questo periodo, ma è un disagio di pochi giorni, non ne colgo - prosegue la donna -, ritengo che in città siano decisamente maggiori». La coppia inizialmente ha acquistato una casa: «L’abbiano ristrutturata limitandoci a razionalizzare gli spazi interni, ma lasciando immutato l’esterno». Quando gli unici vicini, ormai anziani, sono mancati, i due professionisti hanno acquistato anche le due unità immobiliari che componevano il piccolissimo borgo, «Non abbiamo modificato o aggiunto nulla, anche il fienile non è stato interessato da interventi murari, lo abbiamo chiuso con dei semplici vetri. Abbiamo voluto salvaguardare la storia di questa borgata». Mai avuto timore di vivere in un posto isolato? «Sentiamo questo posto come positivo, è il mondo che fa paura, ma quello c’è ovunque». pagina 44 Sanità Socio-Assistenziale Val Sangone 22 © RIPRODUZIONE RISERVATA DI ARTICOLI E FOTO Partite anche le cartelle cliniche digitali dei pazienti Mercoledì 11 febbraio 2015 Anno 110 - Numero 6 Il gruppo “Per Giaveno” chiede un Consiglio comunale aperto sul problema Più infermieri per i 30 posti letto L’opposizione attacca: «Si è fatto poco della continuità assistenziale per garantire sicurezza e controllo» GIAVENO – È stata portata a regime la fruizione dei 30 posti di continuità assistenziale presso il Polo sanitario dell’Asl To3 (ex ospedale). «Il recente incremento di infermieri ha razionalizzato l’organizzazione del personale – scrive l’Azienda sanitaria -. Si sta ora completando la definizione dei protocolli di fruizione del servizio e la sempre maggiore integrazione con i presidi vicini, in particolare Rivoli». Dopo lo spostamento nella struttura del Sert e del Centro di salute mentale, «si sta lavorando sul riordino e l’ottimizzazione degli spazi interni sfruttando in modo razionale tutte le potenzialità dell’immobile con trasferimento del Punto prelievi e del Consultorio familiare in spazi più ampi ed adeguati. Si è potuta salvaguardare l’intera attività ambulatoriale specialistica con l’unica eccezione dei test di 2º livello di gravidanza che si è ritenuto clinicamente più appropriato trasferire a Rivoli. Sono stati investiti a Giaveno in manutenzioni ordinarie 200.000 euro nell’ultimo biennio». Intanto, dal 1º febbraio a Giaveno come in tutti gli ospedali riuniti di Rivoli è entrata in funzione la cartella clinica digitale. Una nuova piattaforma che sostituisce i precedenti sistemi informatici e permette di visionare e gestire l’intero percorso clinico con un tablet, ad esempio anche dal letto del paziente. Cinquecento le postazioni coinvolte e 600 i dipendenti formati sui presidi di Giaveno, Rivoli, Susa e Venaria, con un occhio di riguardo al futuro, quando cioè si potranno connettere anche i medici di base, le farmacie, i centri di prenotazione. Il nuovo sistema che si chiama Hero ed è sviluppato dalla ditta Dedalus permette di integrare le tecnologie che finora erano divise in blocchi non compatibili tra Pronto soccorso, reparti, Day hospital e servizi amministrativi. «Poiché viaggia sulla Intranet aziendale - riferisce ancora l’Asl To3 - è gestibile dal personale non solo da postazioni fisse ma anche in situazione di mobilità, ovvero da qualsiasi sede, dalle barelle come dal letto dei pazienti attraverso l’utilizzo di semplici tablet, palmari, cellulari. È un sistema intuitivo e molto semplice da utilizzare garantendo la necessaria sicurezza e riservatezza dei dati dei pazienti». e.b. LA VALLE A CONFRONTO CON SAITTA Venerdì 6 gli amministratori locali della Val Sangone sono stati invitati ad un incontro a S. Antonino di Susa che vedeva presenti l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta e il direttore generale dell’Asl To3 Gaetano Cosenza. Il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, intervenuto, ha segnalato l’importanza che il punto di primo intervento giavenese rimanga aperto ai cittadini affinché si crei un filtro capace di sgravare l’ospedale di Rivoli. Il vicesindaco di Giaveno Enza Calvo, e assessore alla Sanità, scrive: «Ho chiesto quali margini ci sono per aumentare l’intensità di cura del reparto di continuità assistenziale in modo che possano esservi ricoverati anche i cittadini che hanno bisogno di maggiore assistenza medica. L’assessore Saitta ha rimarcato l’importanza di garantire ai territori come il nostro, lontani dagli ospedali, e con un’alta percentuale di popolazione anziana, la necessaria assistenza sanitaria, anche potenziando quella a domicilio». La programmazione sanitaria sarà definita entro giugno 2015, «ma prima di tale data saranno effettuati incontri con gli amministratori locali per confrontarsi in modo proficuo. Sono fiduciosa perché l’assessore Saitta ha dimostrato conoscenza e condivisione dei problemi del nostro territorio, anche se ritengo che occorra continuare, come Tavolo tecnico, un confronto puntuale con l’Azienda sanitaria To3 in merito alla gestione del quotidiano per evitare che i problemi di carenza di personale vadano a intaccare i servizi per i nostri cittadini». Elisa Bevilacqua GIAVENO – Il gruppo di opposizione “Per Giaveno” chiede un Consiglio comunale aperto sul tema della sicurezza e del controllo del territorio. Stefano Tizzani, Daniela Ruffino e Giovanni Mellano Garda evidenziano nella richiesta protocollata lunedì scorso «che negli ultimi mesi vi è stata una sensibile recrudescenza di furti e tentati furti, sia in abitazioni private, sia in aree commerciali/produttive, nel centro storico come nelle borgate». Per la minoranza, «l’Amministrazione comunale non ha posto in essere significative azioni volte a migliorare la prevenzione, né ad aumentare le modalità di sorveglianza del ter ritorio», e cita ad esempio il caso dei furti di rame al cimitero; dopo il primo episodio a novembre, una seconda razzia appena prima di Natale. «Solo a seguito del secondo furto, dopo che ormai molte edicole funerarie erano state depredate, l’Amministrazione provvedeva, il 14 gennaio, a dotare di antifurto il cimitero del capoluogo». I tre ricordano le priorità della Giunta Giacone sul tema, come riportate sull’Informatore natalizio, ovvero la posa di transenne in via Roma per evitare il parcheggio selvaggio, ulteriori telecamere nel centro storico contro infrazioni stradali, la figura dell’ausiliario del traffico e il pericolo degli alberi che pendono sulle strade. Non lo scrivono, ma si legge tra le righe: è troppo poco. «La cittadinanza, a seguito di tali fatti e dell’inerzia di chi amministra la città, è afflitta da un profondo senso di insicurezza, im- potenza e di abbandono»; per questo chiedono di discuterne in un Consiglio aperto con le associazioni del territorio, in particolare quelle che si occupano di Protezione civile. INCENDIO IN UNA CASA DISTRUGGE TETTO COAZZE – Tetto compromesso, ma per fortuna nessun ferito. Martedì scorso nel pomeriggio ha preso fuoco, per cause ancora da accertare, il tetto di un alloggio in via Giacone a Coazze, quasi al confine con borgata Buffa di Giaveno. I proprietari che erano all’interno, ma nell’alloggio sottostante, appena accortisi sono usciti e hanno chiamato i Vigili del fuoco. Dalle 16 alle 19 hanno lavorato allo spegnimento i Vigili volontari di Giaveno, con l’ausilio delle squadre di Avigliana e di Grugliasco. Intervenuti anche i Carabinieri di Giaveno. Il tema delle telecamere in paese era stato sollevato anche a dicembre dal Movimento 5 Stelle che con il suo capogruppo Federico Giovale Alet aveva chiesto di conoscere ubicazione e costi del sistema di sorveglianza. La risposta del consigliere Amedeo Martinacci aveva spiegato che sono attive 24 ore su 24 telecamere in piazza DelBosco, piazza Molines, torre campanaria tra via Umberto I e via XX Settembre, piazza Maritano verso la Posta, Ufficio turistico; due sono poste presso l’Ufficio tecnico e due (una verso l’interno e una verso l’esterno) all’ecocentro. Oltre a queste, quelle “nuove”, attivate agli ingressi del paese. Le immagini sono a disposizione dei Vigili urbani per sette giorni poi vengono ricoperte dai nuovi filmati. Il costo della manutenzione è 10.920 euro all’anno. Prosegue intanto la convenzione con la ditta Sicuritalia per il controllo notturno del territorio. Il sindaco Carlo Giacone, rispetto al Consiglio aperto, dichiara che sta raccogliendo informazioni e che lo convocherà quando le avrà a disposizione, per una discussione basata su dati certi, e non su impressioni. Elisa Bevilacqua A Trana, Bulajè e la Bela Bulajera riceveranno le chiavi del paese Sangano Reano, insufficiente il servizio di trasporto pubblico È festa domenica con il Carnevale Manutenzione controsoffitti a scuola e “Agorà” Per gli anziani più difficile raggiungere ospedali e presidi Sono trascorsi cinque anni dagli ultimi lavori di manutenzione dei controsoffitti della scuola media di via Bert e, come previsto dal Piano di manutenzione, quest’anno si dovrà eseguire oltre al controllo visivo (annuale) anche il controllo dell’ossidazione delle strutture che non sono visibili. L’Ufficio tecnico ha stabilito che la verifica sia eseguita anche per la sala “Agorà” di piazza Marco Matta. Complessivamente la somma impegnata dall’Ufficio tecnico sanganese per effettuare la manutenzione di tutto il patrimonio comunale sia mobile che immobile ammonta a 50.400 euro. Ha compiuto da pochi giorni 11 anni il servizio “Emergenza anziani S. Rocco”, che ha festeggiato l’anniversario con un pranzo nei locali dell’oratorio della parrocchia. Il Sea conta su una ventina di volontari che assistono circa 60 persone anziane anche in altri Comuni della Val Sangone. Il progressivo invecchiamento della popolazione ha creato situazioni di bisogno che nascono dalla solitudine, oppure spesso dall’impossibilità dei figli ad andare incontro alle esigenze degli anziani genitori, perché lavorano o sono lontani. «I nostri volontari accompagnano gli Al pomeriggio sfilata e spettacolo di giocoleria circense Va in scena domenica 15 la nuova edizione del Carnevale tranese. In mattinata, alle 10, il sindaco consegnerà le chiavi del paese alla Bela Bulajera e al Bulajè, le maschere ufficiali, che alle 14 sul piazzale di fronte all’oratorio accoglieranno le maschere che parteciperanno alla manifestazione; alle 14,30 partenza della sfilata allegorica con i gruppi in maschera provenienti dai vari rioni e borgate di Trana e successivo arrivo in piazza Libertà previsto per le 15,30. In piazza si svolgerà uno spettacolo di giocoleria circense con evoluzioni di clavette, sfere e catene infuocate; nella seconda parte del festoso pomeriggio la battaglia dei coriandoli e l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria di Carnevale. Dice Claudio Sacchetto presidente della Pro loco: «Sarà un Carnevale improntato sulle borgate locali che hanno fatto nascere il Palio l’anno scorso: saranno presenti, con i loro gruppi, dieci borgate su 13 più il gruppo dell’oratorio. Già fin d’ora per gli organizzatori, Amministrazione comunale, oratorio e Pro loco, questo si tratta di un successo strepitoso». L. C. L’iniziativa dell’istituto scolastico “Gonin” di Giaveno Il Museo di scienze naturali sale in valle Conferenze, laboratori didattici e mostre - Anche a Valgioie VAL SANGONE – Se i Musei sono in città ed è difficile raggiungerli anche a causa di un ser vizio di trasporti pubblici carente, allora è il Museo a “salire” in valle. L’iniziativa promossa dall’Istituto Gonin di Giaveno, che ha raccolto intorno a sé molti partner, tra enti, istituzioni e associazioni, porta mostre, laboratori e conferenze scientifiche in Val Sangone. Si comincia giovedì 12 alle 20 presso l’auditorium della media Gonin con la prima conferenza, dal titolo “Biodiversità delle praterie alpine nelle Alpi Occidentali”, con Ramona Viterbi del Parco nazionale Gran Paradiso, ed Elena Giacobino e Lucia Brizzolara del Museo regionale di scienze naturali. La conferenza – ad in- gresso gratuito - sarà preceduta, alle 19, da apericena con prodotti della valle e concerto dell’Orchestra della scuola Gonin (5 euro) ed è propedeutica alla mostra itinerante del Museo regionale di scienze naturali (Mrsn), che sarà aperta dal 20 febbraio al 20 aprile presso lo stesso istituto. Le altre mostre che fanno parte del progetto Museo diffuso saranno allestite presso il Giardino botanico Rea di S. Bernardino (Aspetti geologici della Val Sangone a cura del Museo geologico sperimentale del Cai di Giaveno, Il fungo in Val Sangone a cura della Città di Giaveno e ancora Laboratorio della biodiversità botanica a cura del Rea), e presso il Nodo di educazione ambientale di Coazze (ecomuseo in viale Italia ’61) dove sarà esposta “Il ritorno del lupo” a cura dell’Ente di gestione delle aree protette Alpi Cozie. Anche presso il municipio di Valgioie è prevista l’esposizione di una mostra a cura del Mrsn. A tutte queste iniziative gratuite si aggiungono i laboratori didattici con personale dei diversi enti, (partecipazione 6 euro), rivolti a bambini e genitori, dalle 17 alle 19 presso la scuola Gonin. Il primo appuntamento in calendario è per il 24 febbraio con “La nostra Stella”, giochi ed esperimenti per conoscere il Sole. Ulteriori informazioni, il calendario completo e i riferimenti per le prenotazioni sul sito icfgonin. it. Elisa Bevilacqua NOTIZIE DALLE AZIENDE a cura dell’Ufficio P.R. Publieco GUSTO LEGGEREZZA METODO IN FARMACIA A OSASCO Venerdì 20 febbraio alle ore 17 Libera Delemont presenterà, presso la farmacia Santa Francesca di OSASCO il libro "Gusto Leggerezza Metodo" un originale testo di cucina e ricette scritto in collaborazione con la dott.ssa Paola Maffeis medico specialista in scienza dell'alimentazione. Il testo luido e accattivante non demonizza alcun cibo, ma lo consiglia secondo criteri di quantità,freuenza e soprattutto abbinamento con un'attenzione particolare ad evitare sprechi di ogni tipo. L'invito è rivolto a tutti gli amanti di piatti gustosi e salutari che rispettano l'ambiente. Rassegna del 11 febbraio.pdf Valgioie: soccorso escursionista Un escursionista torinese di 73 anni colto da infarto, lunedì 9, è stato soccorso dall’elicottero del 118 sulla strada che dal Colle Braida sale al Colle Bione. L’uomo saliva in compagnia di tre amici con le ciaspole quando si è sentito male. I compagni hanno chiamato il 118 e immediatamente è intervenuta l’equipe dell’eliambulanza. Defibrillato dopo l’atterraggio, ha recuperato completamente le funzioni vitali senza gravi danni. Sull’elicottero operava un tecnico del Soccorso alpino Valsangone, Roberto Luzzara, da pochi giorni in servizio. Trana: prelievi ematici gratuiti Sono molti i cittadini tranesi che hanno necessità di un servizio locale che si occupi di effettuare prelievi ematici perché hanno difficoltà a recarsi presso una struttura ospedaliera. Per venire a loro incontro, il Comune di Trana ha sottoscritto un accordo, con la collaborazione del Distretto di Giaveno dell’Asl To3, per l’esecuzione dei prelievi ogni giovedì presso la sede del Poliambulatorio di piazza Libertà 2. anziani alle visite mediche, portano loro i farmaci e la spesa a domicilio e in alcuni casi tengono anche compagnia» spiega Angela Bergero, presidente del Sea reanese. «Il problema principale della zona è la mobilità: chi non ha l’auto ha grosse difficoltà a raggiungere gli ospedali di Ri- voli e Orbassano, o il Centro di fisioterapia ad Avigliana». Gli orari degli autobus per andare all’ospedale di Rivoli sono ridotti: al mattino c’è un solo autobus alle 8,50, mentre per il ritorno c’è solo un bus alle 12,20. Il Sea organizza durante l’anno diverse attività, anche per autofinan- ziarsi, visto che non riceve contributi esterni: il pranzo offerto agli anziani over 75 durate la festa di S. Giorgio, gite estive e invernali ai mercatini di Natale e il patrocinio alla festa di S. Rocco ad agosto. Organizza anche incontri tra anziani e bambini della scuola elementare e materna in occasione del Natale portando piccoli regali a tutte le classi. Il Sea non si occupa di assistenze più intensive, ma ha a disposizione una lista delle badanti disponibili in zona. La sede del Sea S. Rocco è in via Principe della Cisterna 20, tel. 011 931.0950, un locale in affitto pagato dai volontari. R. R. Brevi Val Sangone Reano: Rosin l’ultima rosa Il cortometraggio dedicato alla Bela Rosin, a cui ha partecipato il gruppo storico reanese “Principi dal Pozzo della Cisterna”, verrà proiettato in anteprima presso lo Sporting Dora in corso Umbria, 83 a Torino, sabato 14 alle 21. Ingresso a 7 euro. Olocco nel Consiglio della Lega Nord C’è anche il segretario cittadino della Lega Nord nel nuovo Consiglio provinciale del partito, eletto sabato 7 in occasione del congresso provinciale, a Torino. Stefano Olocco è stato il candidato con più voti per la Circoscrizione Val Sangone e Val Susa, elaborata tenendo conto dei nuovi ambiti omogenei della Città metropolitana. Sabato 14 Olocco e gli altri militanti della Lega Nord saranno in piazza del mercato per il tesseramento e per le adesioni alla manifestazione del 28 febbraio a Roma. Coazze: raccolta uova con Lu Vei e La Veeii Entra nel vivo il Carnevale: anche se la grande sfilata sarà l’8 marzo, i primi appuntamenti però saranno giovedì e venerdì, quando le maschere storiche, Lu Vei e La Veeii visiteranno i bimbi della scuola primaria e degli asili. Martedì 17, martedì grasso, storica raccolta delle uova tutti insieme: appuntamento alle 14 in piazza della Vittoria e giro per il paese. Alle 21 al Palafeste serata danzante in maschera gratuita con il duo Marco & Brunetto. Giaveno: incontro con il naturopata Primo appuntamento per i Giovedì della salute, organizzati dall’associazione Donnedivalle in collaborazione con BioPharma. Paolo Battaglia, naturopata, racconta come curarsi con le piante. L’incontro è gratuito ma occorre la prenotazione al numero 011 937.7371 e si svolge nella sede di Donnedivalle in via S. Rocco 12 giovedì 12 alle 20,30. Giaveno: in cammino verso la salute I prossimi incontri dei Gruppi di cammino, organizzati dall’assessorato alla Sanità e dall’Asl To3, sono giovedì 12 e pagina 45 giovedì 19. L’appuntamento è sempre alle 10 presso il palazzetto dello sport in via Colpastore, per una passeggiata in compagnia, e con la guida di personale dell’Asl formato e in possesso della qualifica di walking leader. Trana: Carnevale Va in scena domenica 15 l’edizione 2015 del Carnevale tranese. In mattinata il sindaco consegnerà le chiavi del paese alla Bulajera e del Bulajè, le maschere ufficiali, che alle 14 sul piazzale di fronte all’oratorio accoglieranno le maschere che parteciperanno alla manifestazione; alle 14,30 partenza della sfilata allegorica con i gruppi in maschera provenienti dai vari rioni e borgate di Trana e successivo arrivo in piazza Libertà. Trana: consulenza notarile gratuita È stata attivata la collaborazione fra il Comune di Trana e il notaio Claudio Pelissa, approvata con una delibera di Giunta alla fine dell’anno scorso. Ogni venerdì, dalle 10 alle 12, il notaio sarà presente presso l’Ufficio del sindaco, che si trova al secondo piano del palazzo comunale, per fornire consulenza notarile gratuita a tutti coloro che ne avessero necessità. Martedì 24 febbraio Sangano: vino e beneficenza per il Sermig “Primi passi nel mondo del vino” è il ciclo di incontri organizzato dal sommelier Paolo Tuccitto. Gli appuntamenti sono cinque, alla Tratoria del tramway di Sangano, in via Pinerolo Susa 82, il giovedì sera dalle 21 alle 23. Il primo titolo, giovedì 26, è “Dal vigneto alla tavola: alla scoperta del nettare magico”, con un approccio all’esame visivo e degustazione di tre vini. Formula che si ripete il 5 marzo per spumanti e passiti, il 12 marzo con “Il giro del mondo in 80 minuti”, il 19 marzo con gli abbinamenti (“Il vino al cospetto della tavola”), per concludersi giovedì 2 aprile, con la cena finale “Guidati dalla nuova passione”. Costo complessivo per corso, degustazioni e cena: 140 euro a persona; una parte del ricavato è destinata ai progetti del Sermig di Sangano. Info: 392 528.7173. Martedì 17 febbraio Sanità Socio-Assistenziale ANNO LV N.5 - EURO 1,50 MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 STUFE E CAMINETTI a PELLET E LEGNA D I T O R T O N A SETTIMANALE D’INFORMAZIONE www.panoramatortona.it seguici su in edicola dal 1961 a partire da 643,00 e-mail: [email protected] NEWS srl TORTONA • AMMINISTRAZIONE e REDAZIONE Via Fracchia, n. 6 • telefono 0131-868.309, fax 0131-862.998 • Dire ore Responsabile: Andrea Rovelli Sped. in abb. post. d.I. 353/2003 (conv. in I. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 D.C.B./AL • Tariffa ROC Intervista a tutto campo con l'ex Sindaco di Tortona, ora Consigliere regionale di Forza Italia Berutti: 'Per punto nascite fatto il possibile. La sinistra ha tradito le sue promesse' Due arresti per furto a "Città Giardino" Carabinieri allertati da un residente che aveva notato i malviventi "trafficare" con una porta The Big ...Flop Il sensazionalismo è quella tendenza a dare esagerato rilievo a certe notizie per suscitare l’interesse dell’opinione pubblica, una sorta di strategia mediatica che ha lo scopo di attirare attenzione. Nei giorni scorsi il continuo martellamento delle previsioni meteo è stato tale da condizionare, in qualche modo, le attività di ognuno. Era stato annunciato con un altisonante “The Big Snow”, il treno di perturbazioni cariche di neve che prometteva di seppellire Tortona e l’intera provincia, sotto una spessa coltre bianca. La stessa Prefettura si era frettolosamente premurata di convocare i Sindaci per raccomandare loro l’avvio di ogni azione utile a garantire la sicurezza degli abitanti in previsione di una situazione di allerta estremamente complicata. Sul basso Piemonte, province di Cuneo ed Alessandria in primis, erano attese precipitazioni nevose comprese tra i 20 e 30 centimetri in pianura, con punte di mezzo metro in collina e sull’Appennino ligure. Ma le giornate di merSegue a pag. 5 Massimo Berutti dal fatto che prima è stato approvato il piano poi, solo in un secondo momento, hanno mandato Moriano a fare il sopralluogo. Il declassamento, tra gli altri, dell’ospedale di Tortona costituisce una ferita insanabile. Le piccole aperture dell’assessore sono prive di qualsiasi criterio oggettivo e di qualsiasi sostanza; basate esclusivamente su ragioni di carattere politico volte a dare qualche contentino agli amministratori locali. Condivido e appoggio la determinazione dei Sindaci del tortonese che hanno deciso di fare ricorso al Tar contro le scellerate decisioni di Chiamparino, Saitta e Moirano. All’attuale Giunta regionale è mancata la volontà, dimostrata dal precedente governo di centro destra, di condurre una battaglia nazionale laddove si sarebbero dovute difendere le peculiarità del territorio. Nei prossimi mesi assisteremo a chiusure di ospedali e Mondi Nikolli, 21 anni L'attività di contrasto ai furti da parte della compagnia Carabinieri di Tortona, continua a produrre risultati importanti: verso le ore 19.30 di sabato 7 febbraio, grazie alla segnalazione di un tortonese che contattava il servizio di pronto intervento 112, la presenza di due individui intenti a “trafficare” vicino ad una porta d’ingresso dell'appartamento attiguo al suo, Segue a pag. 5 consentiva di rintraccia- Secondo i dati diffusi dalla Uil, riferiti alle dichiarazioni del 2013 sui redditi 2012 E' Tortona la città più "ricca" della provincia? Reddito medio più alto fra i Comuni capizona: 21 mila 168 euro contro 19 mila 618 di Novi Ligure, 18 mila 668 di Alessandria e addirittura 16 mila 964 per Valenza la "città dell'oro"... Se non fosse confermato dai dati (riferiti comunque al 2012) ci sarebbe da non crederci, ma a giudicare dalle somme imponibili nelle dichiarazioni dei redditi, Tortona è la città capozona più ricca della provincia. Secondo la puntuale relazione compilata dal sindacato Uil infatti, il reddito medio dall'analisi delle somme dichiarate nel 2013 (e quindi riferite all'anno precedente) dei tortonesi è 21 mila 168 euro, molto più dei 18 mila 668 di Alessandria, 19 mila 618 di Novi Ligure, per non parlare della "città dell'oro" Valenza dove la media dei redditi si ferma addirittura a 16 mila 964. Tornando ai dati di Tortona, la maggior parte dei redditi dichiarati (10.003) sono da lavoratore dipendente, con una media di 24 mila 370 euro; seguono i pensionati (8.073) con 16 mila 680 euro; le rendite finanziarie (1.106) con 17 mila 862 euro; imprenditori (819) con 20 mila 312 euro ed i liberi professionisti (479) con 39.039 euro. Fra i paesi del circondario, il più "ricco" è Gavazzana con 109 dichiarazioni ed un reddito medio di 26 mila 422 euro, seguito da Spineto Scrivia: 275 dichiarazioni, media 22 mila 206. Il più "povero" è invece Costa Vescovato sopra comunque di Alice Bel che con 265 dichiarazioni Colle, paese alessandrino con si ferma ad una media di reddito medio più basso, 12 14 mila 911 euro, ben al di Segue a pag. 5 Sabato 7 febbraio ore 21.15, concerto al Teatro Civico di Tortona Raccolti 6 mila euro per spese ricorso ospedale Da sinistra la band composta da Gege Picollo, Pino Veronesi, Riky Raffaghello, Luigi Pivetta, Marco Balossino, Andrea Imelio e Giovanni Ardizzone Nella serata di sabato 7 febbraio si è tenuta la prima delle iniziative volte a sostenere economicamente il ricorso al Tar intentato dai Comuni del tortonese contro il piano sanitario regionale: un concerto presso il Teatro Civico con musicisti tortonesi riuniti nella band "Disgreis Anatomi", nome evidentemente ispirato dalla finalità della serata. Il gruppo, composto da: Pino Veronesi (tastiere), Luigi Pivetta (batteria), firal TORTONA ss 10 per Voghera 0131 820131 - www.firalspa.it A PAGINA 13 Campionato Lega Due Silver, 21' giornata Derthona Basket sconfitto a Reggio Ai bianconeri non riesce la rimonta nel finale "Un ricorso al Tar allora sarebbe stato inutile, avevamo già salvato il Dea per l'ospedale". Sui licenziamenti Asmt Gas: "I sindacati si erano disinteressati della vicenda, ma ora accusano me" Vicenda ospedale: la nuova delibera della Giunta regionale non ha sostanzialmente modificato la situazione per Tortona ed i Sindaci sono andati fino in fondo con il ricorso al Tar, cosa ne pensi? “Confidavo, come tutti, che il percorso intrapreso con il Governatore Chiamparino portasse l'assessore alla Sanità ad entrare nel dettaglio, adattando la riforma alle criticità e peculiarità territoriali, affinché le risultanze si traducessero in attenzione vera e concreta ai bisogni di assistenza sanitaria dei cittadini. Ma così non è stato. Sono riusciti a disintegrare il sistema sanitario alessandrino. Esempio lampante della superficialità con cui hanno steso la riforma è dato € + iva Riky Raffaghello (voce), Andrea Imelio (basso), Giovanni Ardizzone (chitarre), Gege Picollo (chitarre) e capitanato da Marco Balossino (chitarra e voce), ha intrattenuto il pubblico Kreshnik Rabeli, 24 anni re immediatamente ed arrestare i due individui. I malviventi venivano sorpresi a poche decine di metri, mentre cercavano di scappare tra le vie del quartiere “Città Giardino”, dopo che erano saltati a terra da una tettoia. Si tratta di due albanesi, Mondi Nikolli, 21 anni e Kreshnik Rabeli, 24, clandestini, domiciliati nel milanese. Subito i primi accertamenti, consentivano il rinvenimento di un cacciavite utilizzato come arnese per scardinare porte e finestre di appartamenti tra cui quello di un’anziana 80enne e quello di un meccanico, entrambi in città. I soggetti sono comparsi nel pomeriggio di lunedì 9 dinnanzi al Tribunale di Alessandria, dove l’arresto è stato convalidato e veniva deciso il divieto di ritorno nel territorio comunale di Tortona. Inoltre è stato emesso nei loro confronti il nulla osta per l’espulsione amministrativa da parte della Polizia di Stato. In generale, prosegue, come ribadito anche dal Capitano Roberto Ghiorzi nel recente incontro con la cittadinanza, l'attività di specifico contrasto ai furti in abitazione; da domenica 1' febbraio a lunedì 9, oltre a questi due arresti infatti, sono stati conseguiti dai militari tortonesi i seguenti risultati: 286 persone controllate, 190 i mezzi fermati e sottoposti a controlli, 45 perquisizioni, 14 persone segnalate per provvedimenti d'espulsione, 10 sequestri, 10 persone deferite in stato di libertà per furto (6 per porto di grimaldelli o oggetti atti ad offendere). Il Derthona Basket esce sconfitto dalla trasferta contro Reggio Calabria che si impone 92-71 grazie alla prestazione di un Rush in grande forma. Partenza "a razzo" per i locali che tentano da subito di indirizzare il match a loro favore, imponendo un parziale di +9 sui bianconeri di Cavina. Nel secondo quarto Reggio sembra prendere il largo accumulando un distacco di +17 ma i "leoni" reagiscono riuscendo a rimontare fino ad un parziale di -6, prima dell'intervallo lungo. Nella ripresa, il Derthona non riesce a controllare il gioco e Reggio prende di nuovo l'iniziativa, riportandosi avanti nel punteggio Ramon Galloway sempre in doppia cifra, nonstante il risultato negativo a +13, con poche speranze di rimonta per la squadra tortonese che prova comunque l'ultima reazione, ben controllata stavolta dai padroni di casa. Campionato serie D, girone A, 24' giornata Derthona pronto per la trasferta a Settimo Dopo due settimane di stop forzato, si torna in campo mercoledì 11, contro i torinesi S. Baudinelli in campo nonostante le non perfette condizioni di salute? Derthona ancora fermo a causa del maltempo. La partita con il Pro Settimo prevista per domenica 8 febbraio è stata infatti rimandata a mercoledì 11, anche se i bianconeri avrebbero preferito giocare. Non tutto il male vien per nuocere però, considerato che la squadra ha avuto due settimane intere per lavorare in gruppo, assimilare schemi e recuperare condizione fisica e giocatori infortunati. Aspetti che potrebbero risultare decisivi contro la Pro Settimo, squadra rodata e fra le più quotate del campionato (seconda ad un solo punto dalla capolista Cuneo) che obbligherà il Derthona a sfruttare fino in fondo ciò che di positivo è stato costruito in queste due settimane. Daidola dovrà fare a meno dei lungodegenti Cavaglià e Serlini, oltre alle assenze per squalifica di Nebbia e Battaglia. Sul fronte del mercato, si segnalano due nuovi arrivi nel reparto giovani: Sambu Sunhana, esterno destro classe '96 e Michael Agyepong, esterno sinistro classe '95. Segue a pag. 5 S.r.l TORTONA - P.zza delle Erbe, 24 (P.zza del Tribunale) TEL. 338 79 20 632 ORO e ARGENTO GIOIELLI DIAMANTI OROLOGI MONETE e MEDAGLIE Si ritirano polizze pegno VALUTAZIONI GRATUITE SPINETTA MARENGO - Via Genova, 215 - tel. 0131 216 111 CASTELNUOVO SCRIVIA (AL) - Via XX Settembre, 2 tel. 334 3214738 Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 46 Sanità Socio-Assistenziale 5 PANORAMA TORTONA DI TORTONA SEGUE DALLA PRIMA SEGUE DALLA PRIMA SEGUE DALLA PRIMA THE BIG... fondamento su due aspetti importanti: la ristrutturazione ed inaugurazione della Cardiologia, stanziamento e ripresa dei lavori per la ristrutturazione del pronto soccorso (Dea), ancora in essere. In più erano previsti anche 20 posti letto per la riabilitazione (RFF). Per cui tutto quello che è stato detto per scaricare responsabilità sul sottoscritto lo rimando ai vari mittenti, perché tutto quello che potevo fare allora l’ho fatto portando anche a casa il risultato”. Altro argomento “caldo” in città riguarda il licenziamento di tre operai ex Asmt del settore gas, ora gestito da Sime; i Sindacati hanno fortemente attaccato la tua amministrazione accusandovi di non aver tutelato i lavoratori quando la municipalizzata è stata venduta. Cosa rispondi? “Quando si perdono posti di lavoro è sempre desolante, e questo mi addolora, ancor di più in uno scenario come quello attuale. Detto questo, vorrei ricordare che nonostante il buco di bilancio che ci siamo trovati al nostro insediamento e seppur in mezzo a mille difficoltà, innumerevoli sacrifici chiesti ai tortonesi e fatti anche da noi amministratori, ci siamo sempre posti la prerogativa di non sacrificare i posti di lavoro. Questo principio lo abbiamo applicato quando abbiamo deciso la messa in liquidazione della società Atm – il “buco nero” del Comune di Tortona – e il conseguente riaffidamento dei servizi con concessioni a terzi. Per i lavoratori dipendenti della società abbiamo siglato accordi sindacali che garantivano il mantenimento del posto di lavoro e dei diritti acquisiti. Anche nel caso della vendita della società che gestiva le farmacie comunali, Farmacom, è stato sottoscritto un accordo sindacale che garantisce ai lavoratori, per 44 mesi, il posto di lavoro e i diritti acquisiti. E i sindacati hanno sempre ringraziato per l’atteggiamento tenuto. In tutti i casi in cui si è parlato di cessioni, o di cambiamenti, i sindacati se non convocati direttamente da noi, si sono presentati per rivendicare i diritti dei lavoratori ed intraprendere con l’amministrazione una concertazione volta a garantirli e tutelarli. Nel caso di Asmt nessuno si è posto il problema, eppure la vicenda è stata lunga e l’asta è andata deserta diverse volte; di occasioni per chiederci un incontro ce ne sono state parecchie, ma ci è stato chiesto solo a cessione avvenuta. Forse erano tutti certi che l’Amministrazione non sarebbe mai riuscita a vendere le partecipazioni azionarie detenute in Asmt e così hanno fatto finta di niente, fregandosene dei lavoratori. Questo dimostra che c’è stato un atteggiamento sbagliato da parte dei sindacati e non del sottoscritto (o magari avevano ricevuto rassicurazioni dai novesi che non si sarebbe venduto. Del resto un grande politico diceva che “a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca”)”. Si è chiuso nei giorni scorsi in Tribunale ad Alessandria il processo legato alla vicenda Idrocons, come commenti? “Sono soddisfatto, naturalmente. Avevo la coscienza pulita allora e ce l’ho anche adesso. Questa vicenda è andata avanti dieci anni e non ha prodotto nulla contro di me o gli altri interessati a dimostrazione che è una cosa nata non si sa ancora bene per quale ragione, perché si è sempre agito in buona fede e nel rispetto della legge. Quello che più mi amareggia è che alcuni giornali hanno pensato bene di strumentalizzare tutto puntando sulla mia persona partendo dal ruolo politico e istituzionale ricoperto, ai vari livelli, in questi dieci anni”. In questi mesi il nostro territorio è stato flagellato da furti, cosa pensi si debba fare? “Naturalmente non si può muovere l’esercito ma ritengo sia giunta l’ora che il governo centrale faccia una mappatura delle scorte e le tolga a chi non ha titolo per averle e che aumenti gli stanziamenti da destinare alla sicurezza. In questo modo, magari, riusciremmo ad avere Carabinieri e Poliziotti da destinare nelle zone che più ne necessitano. Detto questo credo che soprattutto oggi, si debba ricorrere all’uso della tecnologia partendo dai punti di controllo legati a telecamere e riduttori di velocità con sistemi di lettura delle targhe e segnalazione di quelle rubate o false. Insomma un sistema tecnologico integrato di livello, solo così si può monitorare un territorio vasto”. Parliamo di politica: come sta il tuo partito a tutti i livelli? Con l’elezione del nuovo Capo dello Stato, Forza Italia è uscito sconfitto, cosa pensi di quello che è successo e del nuovo presidente? “Il Presidente della Repubblica mi sembra una persona molto seria. Valuteremo il suo atteggiamento a poco a poco che entreremo nel vivo del suo settennato. Il mio partito, non è uscito bene da questa vicenda. Berlusconi ha fatto male a fidarsi di un ciarlatano... Credo anche sia stato un errore, quando è emerso il nome di Mattarella, non mettergli subito il “cappello” votandolo. Questa partita del Colle e il “Patto del Nazareno” hanno dimostrato che è giunto il momento di cambiare i vertici del nostro partito. Berlusconi ha una leadership unica anche se ha fatto qualche errore, ma gli attuali consiglieri del presidente devono farsi da parte. Va aperto un grande laboratorio all’interno del partito. La dimostrazione ce la fornisce il PD che nel 2010 era in coma; ha iniziato un confronto interno che lo ha rinforzato. E questo nonostante non abbia introdotto grandi fenomeni”... Come vedi Forza Italia e il centro destra a Tortona? “Si deve iniziare a riorganizzarsi e naturalmente per Forza Italia auspichiamo ci possa essere il congresso in tempi rapidi per consentire di inserire forze nuove nell’assetto che ha governato la città di Tortona per quindici anni. Naturalmente la politica è fatta di idee concrete e critiche come tale bisogna iniziare un percorso graduale fatto di sostanza. Si deve iniziare un confronto aperto e costruttivo finalizzato a impostare un lavoro che possa portare ancora al governo della città”. coledì e giovedì sono trascorse nella più assoluta tranquillità, ad esclusione di gelide raffiche di vento, senza che dal cielo cadesse un solo fiocco di neve. Nella mattina di venerdì la città si è risvegliata sotto una timida nevicata che ha imbiancato solo i tetti ed ha indugiato per qualche ora sulle strade di collina, ma niente di più. La montagna non ha partorito neppure il classico topolino, così che la tanto temuta tempesta “The Big Snow” si è trasformata in un clamoroso “The Big... Flop”, per la soddisfazione dei nostalgici che ricordano i benevoli sorrisi del colonnello Bernacca, indiscusso leader spirituale di previsioni meteo più artigiane, umane ma soprattutto affidabili. Arterix BERUTTI reparti, alla cancellazione di centinaia di posti letto, all’esplosione delle liste d’attesa. Alla fine noi cittadini avremo, a livello regionale, una riduzione dell’assistenza sanitaria, senza reali benefici sul bilancio, in quanto questa riforma scellerata non farà altro che aumentare la mobilità passiva. La cosa che più mi infastidisce da cittadino, prima ancora che da consigliere regionale, è il fatto di essere stato preso in giro da Chiamparino (anche se naturalmente io non l’ho votato) che in campagna elettorale, è venuto nella nostra città elogiando il nostro ospedale e tranquillizzando sul fatto che lo avrebbe tutelato. Ed invece ce lo sta spacchettando poco alla volta: mi sembra l’alter ego regionale di Renzi... Si doveva trovare un punto di equilibrio soprattutto per un territorio di confine come il nostro che non può essere ragionato solo in termini numerici ed è qui che la politica avrebbe dovuto fare la sua parte”. Una frase spesso ripetuta in queste settimane, riguarda l’”occasione persa” di ricorrere al Tribunale Amministrativo al tempo della chiusura del punto nascite; era un’opzione che avevate preso in considerazione? “Già nel 2011 uscì un piano aziendale stilato dall’Agenas che prevedeva il declassamento del nosocomio di Tortona da ospedale cardine ad ospedale di territorio. Alla luce di quello che stava succedendo, appena venni a conoscenza del rischio declassamento, mi attivai fin da subito, scontrandomi brutalmente con Cota, Monferino e la Giunta regionale e facendo sentire la voce del territorio. All’epoca una soluzione, seppur con sacrifici, si trovò, in quanto, proprio grazie al mio intervento e alla mia tenacia, la Giunta regionale adottò una nuova delibera con la quale si prevedeva un Dea di primo livello formato dall’integrazione funzionale di due presidi che mantenevano le rispettive sedi, ossia Tortona e Novi Ligure. Seppur dovendo sacrificare qualche reparto, permise ad entrambi gli ospedali di rimanere Dea, con pari dignità, concentrando alcune specificità a Tortona ed altre a Novi. Quindi di fronte a una convergenza di buon senso della Giunta Cota, nonostante le enormi difficoltà di bilancio che si trovava ad affrontare (lasciatigli in eredità dalla Giunta Bresso di centro sinistra), ritenni di non fare ricorso al Tar anche perché sarebbe stato basato sui dati di un punto nascite i cui parametri dei 1.000 parti all'anno sono previsti da una legge nazionale. Peraltro il risultato da me ottenuto si concretizzò trovando Rassegna del 11 febbraio.pdf RACCOLTI con grandi classici della musica italiana e internazionale: Gino Paoli, Battisti, Eagles, Toto e molti altri. In apertura di serata i saluti del consigliere comunale Giuseppe Bottazzi, coordinatore della raccolta fondi per sostenere il ricorso al Tar e del Sindaco Gianluca Bardone che hanno provveduto a ringraziare i musicisti per la disponibilità e il pubblico per il sostegno dimostrato. Al termine della serata lo stesso Bottazzi ha comunicato l'incasso finale di 6.120 euro che vanno ad aggiungersi ai 6.250 già raccolti e ha confermato l'intenzione di organizzare altre iniziative simili a sostegno dell'ospedale di Tortona. SEGUE DALLA PRIMA R ED D I TI mila 845 euro. Fra i centri più popolati del tortonese comunque, va segnalato Viguzzolo con la media di 19 mila 261 euro, mentre il reddito medio a Castelnuovo Scrivia, Pontecurone e Sale, rimane rimane sui 17 mila. Per quanto riguarda i dati complessivi provinciali, i redditi dichiarati dagli oltre 325 mila contribuenti residenti in provincia di Alessandria corrispondono a 18.668 euro, a fronte di una media regionale di 19.545 euro e della media nazionale di 18.604 euro. Nello specifico, in provincia di Alessandria, i lavoratori e lavoratrici dipendenti dichiarano un reddito medio di 21.187 euro; i pensionati un reddito medio di 15.629 euro; i liberi professionisti (avvocati, medici, farmacisti, commercialisti, notai ecc), dichiarano un reddito medio di 37.476 euro; gli imprenditori, commercianti e artigiani dichiarano un reddito medio di 18.851 euro; chi ha rendite finanziarie e immobiliari dichiarano un reddito medio di 15.613 euro. L’88,2% dei contribuenti alessandrini hanno reddito da lavoro dipendente e pensione. In particolare il 45,3% sono lavoratori e lavoratrici dipendenti; il 42,9% dichiarano redditi da pensione; l’1,7% redditi da lavoro da professioni; il 4,5% redditi da impresa, il 5,6% sono rentier (cioè vivono grazie a rendite). M E RC O L E D Ì 11 FE B B R A I O 2015 Minoranza chiede lumi su Expo In una conferenza stampa indetta venerdì scorso, i Consiglieri comunali tortonesi di opposizione hanno presentato una nuova mozione (depositata dal capogruppo di Forza Italia, Giovanni Ferrari Cuniolo, ma sottoscritta da tutti i componenti della minoranza) riferita questa volta ad Expo 2015. La grande manifestazione internazionale che si terrà quest'anno a Milano è stata negli ultimi anni uno degli argomenti preferiti all'interno dei programmi politici: il Sindaco Berutti istituì anche un apposito assessorato (la cui delega tenne per se) con l'obiettivo di giungere preparati all'evento che per vicinanza geografica, poteva rappresentare un'occasione di sviluppo anche per Tortona. In realtà, fra progetti "abortiti" ed una cronica mancanza di buone idee da avanzare, la intanto subentrata Giunta Bardone, decideva di aderire alla proposta avanzata dall'associazione "Artinfiera" di San Sebastiano Curone, contribuendo alla realizzazione di un padiglione presso la Cascina Triulza che dovrà presentare ai visitatori caratteristiche ed eccellenze del nostro territorio. Anche la Fondazione Cr Tortona collabora al progetto con un finanziamento importante, ma la scarsità di informazioni da parte dell'Amministrazione ad ormai poche settimane dall'avvio della manifestazione, preoccupa l'opposizione che avanza una serie di richieste, indirizzate all'assessore Marcella Graziano: "1- Chiarire se il Comune di Tortona risulta ancora essere parte attiva in questo progetto condiviso; 2- chiarire se siano intercorsi ulteriori incontri con l'associazione 'Artinfiera' e se in quelle occasioni siano emerse ulteriori problematiche da affrontare; 3- chiarire se siano intercorsi ulteriori incontri con la Fondazione Cassa Risparmio di Tortona inerenti allo stato di avanzamento del progetto di collaborazione; 4- produrre entro la fine del mese di febbraio un dettagliato programma sugli impegni assunti e sulla tempistica di attivazione (chi fa cosa, quando); 5- chiarire quali corsi formativi siano stati previsti ed in caso affermativo quali siano i contenuti ed i professionisti formatori scelti; 6- chiarire quali siano le motivazioni per le quali Tortona non sia il soggetto capofila in questo progetto; 7- illustrare in che modo e con quali attività siano coinvolte le associazioni del tortonese in questo progetto; 8- si richiede inoltre, di chiarire le dinamiche che hanno portato alla adozione della determina nr. 768 del 30 dicembre 2014, avente ad oggetto “Progetto partecipazione coordinata ad Expo 2015 di Tortona e delle terre tortonesi come sistema territoriale” in cui compare un impegno di spesa di 41 mila 190 euro vale a dire più di 1,50 euro che grava su ogni cittadino, senza realmente motivarlo". Intanto, nei giorni scorsi è stato anche presentato il "concept" dello stand che sarà allestito alla Cascina Triulza, realizzato fra gli altri dal tortonese Piero Mega: si tratta di una "wunderkammer", una stanza di 8 metri quadrati in cui tutte le superfici esclusa quella d'ingresso, dove ogni spazio è riservato a riprodurre immagini, suoni, oggetti ed anche profumi della nostra zona, con ausili audiovisivi che illustrino le eccellenze del territorio. Insomma un progetto che punterebbe a segnalare il territorio in maniera piuttosto originale, cercando di "spiccare" fra le tantissime proposte che saranno presenti all'Expo. Occupazione abusiva ex Manifattura Tabacchi Nelle prime ore della mattina, giovedì 5 febbraio, i Carabinieri della stazione di Tortona, coadiuvati da altri militari del comando provinciale di Alessandria, nell’ambito di un servizio di controllo delle aree abbandonate presso l’area dell’ex Manifattura Tabacchi in via Bengasi della città, nelle palazzine un tempo destinate ad ospitare gli alloggi del personale del monopolio, hanno scoperto cinque persone che avevano occupato abusivamente altrettanti appartamenti. L’area, che ricopre una superficie di diversi ettari, è abbandonata da ormai una ventina d’anni e risulta proprietà una società immobiliare con sede a Roma. I cinque si erano “ritagliati” delle stanze dove vivere seppur in condizioni veramente misere e pre- carie. Si tratta di H.S., 31 anni marocchino, S.N., 38, romeno, M.F., 53, moldavo, D.V., 53, romeno, C.V., 52, italiano. In conseguenza alla querela della società proprietaria, sono stati denunciati al Tribunale di Alessandria perché responsabili del reato di “invasione di edifici”; tutti con precedenti penali per reati contro la persona e il patrimonio, sono stati trattenuti per l’intera giornata in caserma. Solo H.S. e M.F., rispettivamente di cittadinanza marocchina e moldava, venivano anche denunciati per mancata esibizione di documenti e clandestinità nel territorio nazionale. H.S. era accompagnato in Questura per le pratiche di espulsione dall’Italia. Gli altri quattro sono stati segnalati per il divieto di ritorno nel comune. Nei guai per uccisione volpe Nei giorni scorsi, a Castelnuovo Scrivia, il vice Sindaco Gianni Tagliani, ha denunciato tre cacciatori, con l'accusa di aver ucciso a bastonate una volpe. Secondo una prima ricostruzione, avallata dal filmato del fotografo Bruno De Faveri, l'animale rimaneva intrappolato in una rete destinata alla cattura in una Zrc nei pressi dello Scrivia, sarebbe stato percosso a morte dai tre cacciatori sotto lo sguardo di una quindicina di persone. In attività dal 1996 Domenica 15, Tortona 'Il Carnevale' Domenica 15 dalle 14.30 alle 19, in piazza Malaspina, l'A. P. Villaromagnano in collaborazione con il Comune, organizza "Il Carnevale" con dj Andrea Lombardo, "Dementalist", "Joyland Trio" ed esposizione di auto. pagina 47 Sanità Socio-Assistenziale Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c la Repubblica MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 III PER SAPERNE DI PIÙ www.torinostrategica.it www.comune.torino.it LA RICERCA/ FASSINO E AJANI ALLA PRESENTAZIONE Torino internazionale con export e università ma sul turismo arranca Torino all'estero, l'estero a Torino 2003 UANTA Torino c’è all’estero, e quanto estero c’è a Torino? La città non è certo all’anno zero: negli ultimi dieci anni ha fatto passi da gigante nell’attrarre studenti stranieri nei propri atenei. Solo al Politecnico si sono moltiplicati per 15. Il tessuto imprenditoriale torinese contribuisce al 5 per cento dell’export nazionale, secondo solo a quello milanese. Ma quello che manca per rispondere affermativamente alla domanda «Torino città internazionale?», titolo della ricerca condotta dall’Irs di Milano e commissionata dal “pensatoio” di Torino Strategica, che sotto la direzione di Anna Prat sta imbastendo il nuovo piano strategico della città, è uno sprint finale su alcune leve di sviluppo. Come il turismo internazionale, per esempio. In dieci anni, hanno evidenziato i ricercatori guidati da Erica Melloni, i turisti giunti a Torino sono aumentati complessivamente dell’80 per cento. Ma se l’impennata ha permesso di raddoppiare fino a 1,2 milioni gli arrivi di visitatori dall’Italia, il feno- Q 2013 TURISTI 520.678 1.266.190 +84% RETTORE Gianmaria Ajani: nell’ultimo decennio l’Università torinese è passata da 1076 a 3756 iscritti dall’estero, un incremento del 249 per cento GABRIELE GUCCIONE STRANIERI 265.909 283.108 +3% GLI STUDENTI STRANIERI UNIVERSITÀ 1.076 3.756 +249% POLITECNICO Visitatori per lo più italiani, Lo scalo aereo cresce ma soffre di “scarsa connettività”. Il sindaco: “Estero cruciale per lo sviluppo” 264 dell’Expo». Insomma, secondo l’assessorato di via Avogadro non è più tempo delle megafiere: meglio puntare su educational tour e workshop e soprattutto investire sul web che costa meno ed è più efficace. È la rivincita di internet, «su cui — dice la Regione — verranno sviluppate le prossime strategie di promozione sul mercato nazionale e internazionale privilegiando il rapporto diretto con la potenziale clientela, attraverso lo sviluppo di azioni imperniate sulla visibilità online, ispirate ai principi del social media marketing e orientate alla dimensione dell’e-tourism che è in forte crescita». La rinuncia alla kermesse milanese però non implica l’addio alle fiere. Per promuovere la sua offerta turistica sui mercati internazionali la Regione andrà, insieme con gli operatori, a Monaco la prossima settimana, e a marzo a Berlino e al Mitt di Mosca. (mc. g.) meno non ha toccato gli stranieri, che sono cresciuti solo del 3 per cento, sempre attorno ai 270mila. «C’è probabilmente un deficit di marketing nell’attrazione di turisti dall’estero — ha tirato le somme Melloni — Se si vuole farne arrivare di più servono nuove strategie». Assieme agli effetti della crisi sugli investimenti stranieri e alle «limitate capacità di internazionalizzazione delle piccole imprese», si legge nell’analisi, il turismo straniero è una delle ombre, collegata a stretto giro con la «scarsa connettività dell’aeroporto di Caselle», da mettere più in luce. E le carte da giocare non mancano: «Chi viene a Torino dall’estero — racconta la ricercatrice — va a vedere la partita allo stadio e entra da Eataly. Sono le cose che piacciono di più». Ma non le sole. «Torino vive e respira una dimensione internazionale in tutte le sue attività — ha sottolineato il sindaco Piero Fassino, accolto nell’aula magna della Cavallerizza dal rettore dell’Università, Gianmaria Ajani — Abbiamo il dovere di pensare sempre di più la città in questo senso. E il terzo piano strategico, che presenteremo il 21 marzo, ha nell’internazionalizzazione una delle principali leve di sviluppo». I segni positivi — la crescita di stranieri negli atenei e, dall’altro lato, la presenza di iniziative imprenditoriali, universitarie e sociali in più di cento paesi, soprattutto in Europa e Usa — fanno sperare bene. Nell’ultimo decennio gli atenei torinesi hanno moltiplicato la schiera di stranieri che scelgono Torino per i loro studi. L’Università è passata da 1.076 a 3.756 iscritti dall’estero: più 249 per cento. Su questo fronte il Politecnico, con i suoi aspiranti ingegneri cinesi o iraniani, ha registrato il boom: da 264 a 4135. Un aumento del 1.466 per cento. Sul fronte delle imprese l’export è importante. A farla da padrone è sempre il comparto manifatturiero (98 per cento) e al suo interno il settore automobilistico (40). Ma nel torinese sono tante anche le aziende estere, partecipate da investitori stranieri: 552 imprese che danno lavoro a 69mila addetti. Del resto è cresciuta anche la popolazione immigrata, quella che i tecnici chiamano «internazionalità locale»: in dieci anni è più che triplicata, raggiungendo l’8,7 per cento degli abitanti complessivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA 4.135 +1.466% DIRETTORE Anna Prat dirige Torino Strategica, il “pensatoio” che sta imbastendo il nuovo piano strategico, il terzo, della città: il sindaco Piero Fassino lo presenterà il 21 marzo LE IMPRESE EXPORT 5,1% dell'export nazionale IMPRESE STRANIERE 522 CON ADDETTI 69mila IL CASO/ LA REGIONE RINUNCIA ALLO STAND ALLA BORSA INTERNAZIONALE DI MILANO Piemonte, addio alla Bit: meglio il web OMANI a Milano apre la Bit, la Borsa internazionale del turismo, uno degli eventi centrali che ogni anno raduna gli operatori del settore da tutto il mondo. Il Piemonte, però, non ci sarà. Ed è la prima volta. La Regione, dopo un PRIMA VOLTA Uno stand del Piemonte alla Bit di Milano negli anni passati: per la prima volta la Regione rinuncerà alla presenza alla fiera, ritenuta troppo onerosa D Per la promozione si sceglieranno altre fiere europee e soprattutto la “vetrina” di internet confronto con le aziende turistiche locali, ha deciso di rinunciare al tradizionale stand istituzionale dove ogni anno venivano presentate le bellezze del paesaggio e dell’architettura piemontese, le eccellenze enogastronomiche e gli appuntamenti culturali. La Bit è troppo cara e in questo momento le casse della Regione sono troppo vuote, soprattutto quelle della cultura sulle quali pesa la man- Rassegna del 11 febbraio.pdf naia di un taglio da 17 milioni. Partecipare alla fiera milanese costa almeno 150mila euro per gli spazi, ha calcolato l’assessorato, ai quali vanno aggiunti i soldi per il personale, gli eventi di richiamo e gli ospiti vip, indispensabili per attirare gli ope- ratori. «Il rapporto costi-benefici non è sostenibile — spiegano alla Regione — e in questo momento di oculata gestione della spesa pubblica si è scelto di privilegiare strumenti promozionali più premianti, anche in virtù dell’appuntamento pagina 48 Telecomunicazioni ANSA PIEMONTE 10/02/2015 15:53:00 Ambiente: Legambiente, ddl parchi manovra ragionieristica (ANSA) - TORINO, 10 FEB - Legambiente non condivide l'impianto del disegno di legge per il riordino del sistema di gestione dei parchi piemontesi, in discussione in Consiglio Regionale. "Appare in gran parte una manovra ragionieristica volta a ridurre i costi di gestione degli enti parco, ma a quanto ammonti questo risparmio e a scapito di cosa, però, non ci è dato sapere", è l'opinione di Fabio Dovana, presidente per il Piemonte e Valle d'Aosta dell'associazione ambientalista. "A fronte di questa incertezza - prosegue Dovana - c'è la necessità di studiare con più calma e con maggior approfondimento una revisione complessiva della materia. Per questo invitiamo la Regione Piemonte ad organizzare a breve dei veri e propri Stati Generali delle aree naturali protette". Legambiente propone anche l'istituzione di nuove riserve naturali e nuovi parchi (tra questi Dora Riparia, Staffarda, Anfiteatro Morenico d'Ivrea, Collina Morenica di Rivoli e Avigliana). "Prima di procedere ad un'ulteriore riduzione degli enti - aggiunge Flavia Bianchi, responsabile Urbanistica e Parchi di Legambiente -, chiediamo di conoscere i dati sui risultati raggiunti sotto il profilo del risparmio economico e della qualità dei servizi dagli accorpamenti effettuati nel 2009". (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 49 Territorio ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:46:00 Ambiente: appello sindaci lago Maggiore, giù livello acqua - Primi cittadini chiedono incontro a consorzio del Ticino (ANSA) - VERBANIA, 10 FEB - Il livello del Lago Maggiore ètroppo alto. Lo dicono i sindaci di Verbania (SilviaMarchionini), Cannobio (Giandomenico Albertella), Arona (AlbertoGusmeroli) e Dormelletto (Clemente Mora) che chiedono alleRegioni Piemonte e Lombardia un incontro per trovare unasoluzione condivisa con il Consorzio del Ticino che ne gestiscei livelli. "Complici anche le condizioni meteo sfavorevoli - scrivono iquattro primi cittadini - in estate è stata rilevata unariduzione dell'arenile e delle spiagge a disposizione dicittadini, turisti, e operatori, causata da livelli troppo alti,al di sopra della media stagionale. Non dimentichiamo che leprincipali spiagge si collocano in una fascia compresa tra i193,80 e i 195 metri sul livello del mare. Livelli pari a 194metri o superiori diminuiscono drasticamente la fruibilità dellespiagge, incidendo negativamente sul mantenimento e lo sviluppodella vocazione turistica della città. Inoltre le spiagge sonoprevalentemente senza barriere, per cui i detriti provenientidall'alto lago proseguono i quattro sindaci - si depositano erimangono quando il lago rientra nell'alveo naturale, e suibilanci dei Comuni gravano gli oneri per la loro raccolta e losmaltimento. La richiesta del Consorzio del Ticino di innalzareil limite massimo estivo a 1,50 sull'idrometro di Sesto Calende,che corrisponde ad una quota del lago pari a 194,51 metri,presenta delle evidenti criticità per tutti i Comuni dellago".(ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 50 Territorio ANSA PIEMONTE 10/02/2015 18:12:00 Ambiente: M5s,Regione Piemonte ignora dissesto idrogeologico (ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Sono passati 4 mesi dall'inizio delle alluvioni che hanno colpito il Piemonte, ma a parte qualche slogan e le solite promesse non abbiamo visto alcun intervento della Regione o del Governo mirato a rendere sistematica la prevenzione del dissesto idrogeologico". Così il Movimento 5 Stelle, che lamenta il disinteresse per le sue proposte, come il Geobonus, sconto fiscale del 65% per i privati che eseguono interventi contro il dissesto. "In Regione Piemonte - affermano i consiglieri Paolo Mighetti e Mauro Campo - stiamo scrivendo una proposta di legge per bloccare definitivamente il consumo del suolo. E' indispensabile partire da un censimento di tutto il patrimonio edilizio piemontese, che dimostrerà nei fatti ciò che possiamo vedere ad occhio nudo: abbiamo costruito troppo e male". "Inoltre - aggiungono - abbiamo presentato una proposta di legge sulla manutenzione del territorio mirata a coinvolgere proprietari dei terreni e agricoltori. La maggioranza non ha avuto tempo per occuparsene, ma l'ha trovato per approvare in Giunta un mega centro commerciale di 94 mila mq a Prarolo, in provincia di Vercelli". (ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 51 Territorio 8 Cronaca 11 febbraio 2015 Incursione notturna a Borgo Processo Rosario Gallo nel 2011 sparò al vicino Miloudi El Komiri Vicenda Lettera dei sindaci alle Regioni coinvolte Tentato omicidio a Briga chiesto rinvio a giudizio L’accusa per un 58enne e la sua compagna BORGOMANERO - Furto nella notte allo “Showroom del militare” in via Santa Cristinetta 119, la Sr 142 (foto) che da Borgomanero conduce ad Arona. L’episodio sul quale stanno indagando i carabinieri di Borgo è avvenuto nella notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 febbraio. I ladri, favoriti dall’oscurità e dal fatto che il negozio, specializzato nella vendita al dettaglio di articoli di abbigliamento militare ed accessori vari, è isolato rispetto alle case, hanno potuto agire indisturbati. Dopo aver forzato la porta di ingresso, infatti, i ladri sono entrati senza problemi nel locale e qui hanno fatto razzia di centinaia di capi di abbigliamento e di altra merce esposta sulle scaffalature, per un valore di diverse migliaia di euro. Poi hanno caricato tutta la refurtiva probabilmente su un furgone e hanno fatto perdere le proprie tracce. Ad accorgersi del furto, il mattino seguente, sono stati i titolari dell’esercizio commerciale che hanno immediatamente avvertito le forze dell’ordine. Le indagini, condotte dai carabinieri coordinati dal luogotenente Luca Bianchi Fossati, sono a tutto campo. Non viene esclusa nessuna pista, neppure quella che l’episodio criminoso possa essere stato compiuto su commissione da una banda specializzata. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche le registrazioni di alcune telecamere di sorveglianza installate nella zona, comprese quelle dislocate in prossimità dell’autostrada Voltri-Sempione distante poche chilometri e che potrebbero aver ripreso i ladri in fuga. Roberto Conti BRIGA NOVARESE - La procura di Novara ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per tentato omicidio nei confronti di Rosario Gallo, il 58enne che il 27 aprile del 2011 a Briga Novarese sparò al suo vicino di casa Miloudi El Komiri. Ma la stessa accusa viene formulata anche nei confronti della compagna di Gallo, Anna Gornowicz: secondo la vittima, che venne ferita al collo, la donna avrebbe incitato il compagno a fare fuoco. L’aggressore dopo aver sparato era scappato, mentre sul posto accorrevano i soccorsi. La pallottola era pas- sata a pochissimi centimetri dalla giugulare ma nonostante questo El Komiri se l’era cavata con 15 giorni di prognosi ed era stato subito dimesso. Gallo, dopo essersi rifugiato a Borgomanero, era stato invece convinto telefonicamente dalle forze dell’ordine a consegnarsi ed era stato portato in carcere. La pistola, un’arma di piccolo calibro che fino agli anni ’60 era in uso alla polizia sovietica, l’aveva gettata nell’Agogna e venne ritrovata due settimane dopo. Agli investigatori Gallo disse di essere esasperato dai continui schiamazzi della famiglia di origine marocchina, Sui fatti indagò la polizia in particolare delle tre figlie di El Komiri. «Sono molto malato e con quel baccano io e la mia compagna, che fa i turni di notte, non riuscivamo mai a riposare», aveva detto l’uomo subito dopo il fermo. Luca Manghera GIOVANE NEI GUAI CASTELLETTO TICINO Un giovane di Castelletto Ticino, mercoledì 4 febbraio, è stato denunciato a piede libero dai carabinieri per furto dopo aver cercato di rubare un televisore. Forse pensando di riuscire a passare in osservato, l’uomo ha cerato di approfittare delle casse automatiche alle quali ha pagato solo altri articoli e non l’apparecchio, sistemato nel car- rello. Il personale di sicurezza però l’ha fermato all’uscita e quando questo gli ha domandato di vedere lo scontrino il “trucco” è stato svelato. La chiamata al 112 ha quindi portato sul posto i carabinieri, che hanno formalizzato la denuncia nei confronti del giovane cliente che aveva tentato il colpo, alla fine non riuscito. Tenta di uscire dal negozio senza pagare la tv «I livelli del lago vanno regolati» VERBANIA - Silvia Marchioni, Giandomenico Albertella, Alberto Gusmeroli e Clemente Mora, rispettivamente sindaci di Verbania, Cannobio, Arona e Dormelletto, hanno scritto ufficialmente alle regioni Piemonte e Lombardia e al ministero dell’Ambiente in merito alla questione dei livelli del Lago Maggiore. I primi cittadini hanno chiesto un incontro al fine di trovare una soluzione condivisa con il Consorzio del Ticino sulla regolazione dei livelli delle acque. Durante la scorsa estate, «complici anche le condizioni meteorologiche sfavorevoli - hanno fatto sapere i sindaci - è stata rilevata una riduzione dell’arenile e delle spiagge di cui usufruiscono i cittadini, i turisti e gli operatori, causata proprio dai livelli troppo alti del lago». Ed in autunno gli amministratori, a seguito di un incontro con il Consorzio del Ticino, avevano appreso che l’ente aveva chiesto e ottenuto, per il 2014, un innalzamento del livello massimo di regolazione estivo. Ma nella missiva inviata alle Regioni interessate i sindaci hanno evidenziato che «dai rilievi effettuati le principali spiagge presenti si collocano in una fascia compresa tra i 193.80 e i 195 metri sul livello del mare. E’ ovvio che i livelli pari a 194 metri sul livello del mare, o superiori, diminuiscono drasticamente la fruibilità delle spiagge, incidendo negativamente sul mantenimento e lo sviluppo della vocazione turistica delle città. Inoltre le spiagge sono prevalentemente senza barriere, per cui i detriti provenienti dall’alto lago si depositano e rimangono quando il lago rientra nell’alveo naturale, così sui bilanci dei Comuni gravano gli oneri per la loro raccolta e lo smaltimento. Risulta quindi evidente che la richiesta avanzata dal Consorzio del Ticino di innalzare il limite massimo estivo a 1.50 metri sull’idrometro di Sesto Calende (che corrisponde ad una quota del lago pari a 194.51 m.s.l.m.), presenta delle evidenti criticità per tutti i Comut.a. ni interessati». Alla Maugeri c’è il referendum VERUNO - E’ deciso: per approvare o respingere la proposta di accordo raggiunta nei giorni scorsi tra sindacati e proprietà della Fondazione Maugeri si farà un referendum tra i lavoratori. Si è votato ieri, martedì 10 febbraio, e lo si farà ancora oggi e domani. La consultazione si sta svolgendo su tutto il territorio nazionale dove esistono altre sedi come quella di Veruno e lo scrutinio avverrà il 18 febbraio. I dipendenti dovranno accettare o respingere il piano aziendale di rilancio che prevede taglio di stipendi, ma non licenziamenti. Caso I fatti a Omegna: volevano i soldi per l’auto Paura Ladri tentano i colpi in alcune abitazioni ma scatta il sistema di allarme Rapinarono coppia Furti a Pombia, c’è apprensione due ai domiciliari VERUNO - Con l’affidamento dell’incarico ad un perito per le traduzioni ieri, martedì 10 febbraio, è iniziato il processo a Ivan Arkhytko e Pavlo Zapolskyy, i due ucraini arrestati lo scorso 4 luglio a Omegna dopo aver rapinato una giovane coppia di loro connazionali. Vale ricordare che i due avevano portato via la macchina alla coppia (lei tra l’altro era al sesto mese di gravidanza) e poi gli avevano chiesto dei soldi per ridargliela, per la precisione 2mila euro. Tutto era accaduto in mattinata e la pretesa era di avere i soldi entro il pomeriggio. Nel Rassegna del 11 febbraio.pdf frattempo, però, le vittime si erano rivolte ai carabinieri e all’appuntamento con gli estorsori, fissato sul lungolago Buozzi, erano arrivati anche i militari della stazione di Omegna e del Nucleo operativo radiomobile di Verbania: prima avevano osservato la scena da lontano senza dare nell’occhio e senza insospettire i due malviventi, dopodiché erano usciti allo scoperto procedendo all’arresto in flagrante. Attualmente Arkhytko e Zapolskyy sono ai domiciliari: uno è residente a Omegna, l’altro invece nel Borgomanel.man. rese. POMBIA - Non c’è allarme in paese, così conferma l’amministrazione pombiese. Il primo tentativo di furto è avvenuto nelle scorse settimane in largo Piemonte (foto), vicino all’abitazione del vice sindaco Loris Fortina. Verso l’ora di cena ignoti hanno manomesso la persiana dell’abitazione di un carabiniere, cosicché è suonato l’allarme facendo scappare i ladri. Questi sono stati visti da alcuni vicini andare via di corsa e poi salire su una macchina nel buio della notte. «Fortunatamente non sono nemmeno entrati in casa - conferma Fortina - bisogna ridimensionare un po’ i fatti, purtroppo queste cose accadono ovunque». pagina 52 Il secondo tentativo di furto è invece avvenuto, sempre in orario serale, in via don Minzoni: qui i ladri sono riusciti ad entrare in un’abitazione rompendo una finestra e una persiana, ma il suono dell’allarme li ha fatti scappare dopo avere però lasciato la casa a soqquadro. Entrambe le zone sono il- luminate da luci pubbliche, ma nessuna telecamera è riuscita a filmare strani movimenti che possano essere d’aiuto alle indagini delle forze dell’ordine. In paese i cittadini, forse già preoccupati dalle visite dei ladri, temono anche la presenza di presunti addetti dell’Enel fittizi, ma dal Comune confermano che la scorsa settimana dipendenti dell’Enele erano realmente in giro, tant’è che gli sono stati controllati i documenti e stavano regolarmente facendo il proprio lavoro. Ciononostante non è intenzione degli amministratori “abbassare la guardia” e i pattugliamenti continueranno poiché le truffe sono all’ordine del giorno. Valentina Zoia Territorio Provincia e Regione 11 febbraio 2015 35 Il progetto Porini ha illustrato l’iniziativa a favore della sussidiarietà a palazzo Lascaris a Torino Economia Presentati progetti di promozione Legge regionale proposta dai Lions Vco Expo 2015 occasione per le imprese Vco? VERBANIA - In un forte contesto di antipolitica, il consiglio provinciale del Vco e i Lions hanno incontrato giovedì 29 gennaio, a palazzo Lascaris a Torino, il vice presidente del consiglio regionale, Daniela Ruffino, per illustrare un progetto di legge regionale per promuovere la cittadinanza attiva. La delegazione era guidata dal consigliere della Provincia del Vco e vice governatore Lions Rino Porini. «Siamo la pri- ma Provincia in Piemonte - ha commentato - che ha presentato una proposta di legge af- finché la Regione recepisca il principio di sussidiarietà come è regolato dal comma 4 dell’articolo 118 della Costituzione e dallo stesso statuto regionale, ma che ancora oggi, non si è dotata di una specifica normativa. I Lions vogliono svolgere una azione che non ha carattere concorrenziale con gli organi politici, ma di consapevole e responsabile sussidiarietà, consapevoli che possono realizzare servizi sostitutivi a costi bassi, con un livello di ritorno di efficienza e di soddisfazione del cittadino». Se ne è discusso all’Unione industriale con i responsabili di Intesa San Paolo Gian Piero Conti Bilancio Tiene il turismo (+23 aziende rispetto al 2013). Nelle costruzioni chiudono in 96 Imprese, mai così male dal 2000 Nel 2014 le nuove iscritte sono state solo 785 VERBANIA - Il numero delle imprese del Verbano Cusio Ossola è in flessione rispetto al 2013. Al 31 dicembre dell’anno scorso il numero totale di attività registrate in provincia si attesta a 13.453 con un tasso di sviluppo del -0,27%, negativo ma migliore della media regionale e del tasso registrato nel 2013 (-0,84%). I segnali emergono da Movimprese, rilevazione periodica realizzata da Infocamere, società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane. «Se si tenesse conto delle cessazioni d’ufficio - spiegano dalla locale Camera di commercio il risultato sarebbe -0,73%, rispetto a -1,81% del 2013. La fase critica è confermata a livello piemontese: -0,44%. Fanno eccezione Novara, che registra un tasso di crescita positivo (+0,44%), e Alessandria che manifesta una dinamica sostanzialemente nulla (-0,07%). Per tutti gli altri si registrano risultati negativi che vanno dal -0,27 della nostra provincia al -1,07% di Asti. A livello nazionale invece il tasso di crescita resta lievemente positivo (+0,51%) e migliore dell’anno precedente. In flessione quasi tutti i maggiori settori: tiene solo il comparto turistico». Tornando al Verbano Cusio Ossola, il numero di imprese nuove iscritte, 785 in tutto, è il valore più basso a partire dal 2000: in passato le aperture superavano le 1.000 unità. «A bilanciare questo calo - spiegano ancora da Villa Fedora - si registra una corposa diminuzione delle cessazioni che passano da 966 nel 2013 a 822 nel 2014. In crescita il comparto turistico (+27 imprese rispetto al 2013) che pesa per il 12% sul totale delle imprese del Vco (1.686 unità). Le criticità più importanti toccano le costruzioni (-96 imprese). Flessioni per le industrie manifatturiere (-56 unità) e per il commercio (-22 imprese)». Analizzando la forma giuridica, il Vco risulta in linea con l’andamento nazionale. Dinamica positiva per le imprese di capitali, +1,1% (nel 2013 +1,8%). «Lo stock delle imprese di capitali registrate nel Vco è in costante crescita e tocca le 2.244 unità, quasi il 17% del totale delle imprese (24,7% la media italiana). Nel 2000 erano poco più di 1.500. In flessione le società di persona (-1,25%) e le imprese individuali (-92 imprese): lo stock registrato nel 2014 è 7.720 unità, pari al 57,4% del totale delle imprese. Quasi tre imprese su cinque in provincia restano imprese individuali a dimostrazione di come l’andamento delle piccole imprese influenzi la dinamica generale». Sostanzialmente invariata - rispetto al 2013 - la composizione del sistema produttivo provinciale: 24% il commercio, 18% le costruzioni, 12% la manifattura (1.611). Rimane al 12% del totale delle imprese il comparto degli alloggi e servizi di ristorazione. VILLA FEDORA Casalinghi in fiera VERBANIA - Anche per il 2015 la Camera di commercio, nonostante i tagli, ha deciso di mantenere il sostegno al settore casalingo del Verbano Cusio Ossola. «I casalinghi del Lago Maggiore - spiegano da Villa Fedora - nell’ambito del progetto “Promuovere l’eccellenza, valorizzare l’innovazione: Lago Maggiore Casalinghi”, saranno infatti anche quest’anno presenti a Francoforte presso la Fiera ambiente dal 13 al 17 febbraio attraverso uno stand collettivo di 117 metri quadrati». Fiera Ambiente è la più importante manifestazione internazionale dei prodotti per la tavola, la cucina e la casa. L’appello Uncem chiede a governo e Regione l’impegno a proseguire nel recupero della montagna «Fondi europei per rivitalizzare i borghi alpini» VERBANIA - Uncem lancia un appello alla regione Piemonte e al Ministero delle Politiche agricole e forestali: «Con i nuovi fondi europei in particolare del Programma di sviluppo rurale devono essere finanziati interventi per la rivitalizzazione dei borghi alpini». «Nella nuova bozza di Psr già inviata dalla Regione a Bruxelles - spiega Lido Riba, presidente Uncem - la misura dell’asse 7 per la rivitalizzazio- ne dei borghi è stata trasformata e orientata al mantenimento dei servizi. Le esigenze concrete dei Comuni però sono molto diverse rispetto a quanto scritto nel piano di sviluppo rurale. Come fatto nel 2008, con un bando al quale hanno preso parte 100 Comuni con altrettanti borghi da rivitalizzare, oggi la Regione deve pensare a una misura che come allora finanzi gli enti pubblici, e i privati proprietari degli immo- bili». «Chi vuole capire meglio il valore degli investimenti fatti con le risorse Ue - aggiunge Marco Bussone - vada a Monastero di Lanzo, Druogno, Massello, Pietraporzio, Castelmagno, Ostana, Soprana, a scoprire borghi come Baltigati, Valliera, Sant’Antonio, Pontebernardo, Roberso, Orcesco. E così vedrà cosa ha voluto dire unire pubblico e privato per rendere la montagna più attraente, più bella e viva». Nella foto Stefano Rossi, Andrea Vitale e Adriano Sarazzi VERBANIA - Dell’esposizione universale di quest’anno a Milano se ne parla già da diverso tempo e in tanti sono indaffarati a cercare il modo per avere visibilità prima, durante e dopo l’evento e catturarne qualsiasi tipo di vantaggio. Non è diverso il Vco, una delle province meglio collegate a Milano e che potrebbe offrire una valida alternativa alla metropoli nei giorni in cui i visitatori saranno ospiti, paganti si intende, nel nostro bel Paese. L’incontro di mercoledì 4 febbraio nella sede dell’Unione industriale a Intra è stata l’ennesima conferma dell’importanza di ricordare quanto Expo 2015 sia una grande opportunità per il Made in Italy locale. Durante il seminario, organizzato dal Comitato Piccola industria dell’Unione industriale del Vco insieme a Intesa SanPaolo, partner bancario ufficiale della manifestazione che si svolgerà dal primo maggio al 31 ottobre, sono state presentate le potenzialità e le caratteristiche di Expo. «Da tempo cerchiamo di investire sull’innovazione e l’internazionalizzazione delle nostre imprese locali - ha esordito Adriano Sarazzi, presidente del gruppo Piccola industria dell’Unione industriale Vco - ora Expo può diventare un trampolino per l’economia del nostro territorio». In questo senso si inserisce anche l’accordo siglato tra Intesa San Paolo e Confindustria Piccola industria, in collaborazione con Confindustria Piemonte, che declina sul territorio regionale l’accordo che a livello nazionale impegna dieci miliardi di euro per favorire la crescita delle piccole e medie imprese. Di questi un miliardo e cento milioni di euro sono destinati alle realtà aziendali del Piemonte per sostenerne il dinamismo, la crescita e la competitività con un focus particolare su innovazione e formazione, apertura ai mercati esteri, dialogo e opportunità connesse a Expo. «In questi giorni si parla di previsioni di crescita, ora dunque abbiamo gli strumenti utili per il rilancio dell’economia nazionale - ha aggiunto Stefano Rossi della direzione regionale di Intesa San Paolo spa c’è anche una convergenza tra tutti i settori che sta aiutando la ripresa e va incentivata puntando su innovazione, export e internazionalizzazione». Con i suoi venticinque milioni di visitatori attesi, Expo 2015 si inserisce in questo meccanismo come un motore per la crescita che però deve cercare la propria sostenibilità per poter stare in piedi anche dopo la fine dell’esposizione. Questa è la più grande sfida per cui anche Intesa San Paolo, come partner ufficiale, fornirà il proprio contributo. L’istituto di credito ha infatti già realizzato “Created in Italia”, primo portale di e-commerce del gruppo dedicato alle aziende clienti della banca nei settori di ristorazione, turismo, design e fashion. Un’altra iniziativa, “Candida la tua impresa”, permetterà poi di dare visibilità a duecento imprese clienti che verranno ospitate nel padiglione Expo di Intesa San Paolo per raccontarsi e cogliere opportunità di business internazionali. Non rimane che sperare che il Vco possa poi nei fatti avere la propria occasione. Federica Fili Offerte di lavoro Si cercano programmatore web master, venditori telefonici e cameriere Offerte di lavoro dal Centro per l’impiego del Verbano Cusio Ossola. l VERBANIA - Si ricerca programmatore web master per programmazione siti internet con diploma o laurea in materie informatiche, automunito per contratto di apprendistato. l MERGOZZO - Per azienda del settore metalmeccanico si ricerca in tirocinio impiegato con diploma scuola secondaria superiore, automunito, conoscenza lingua spagnola per gestione archivi, fatturazioni, rapporti con i clienti. l PROVINCIA DEL VCO - Per gestione di mail in call canter si ricerca in tirocinio una figura con conoscenza lingua inglese, diploma e/o laurea, tirocinio. l ARIZZANO - Si ricerca cameriere di sala, indipendenza raggiungimento luogo di lavoro, uso pc, full time, contratto da definire. l PROVINCIA DEL VCO - Società di vendita di prodotti a domicilio ricerca consulenti alle vendite con spiccata propensione al contatto con il cliente, indispensabile diploma scuola secondaria superiore, automunito, contratto da definire. l VERBANIA - Si ricercano venditori telefonici di prodotti enogastronomici con esperienza, contratto da definire. l PROVINCIA DEL VCO - Si ricercano agenti commerciali assicurativi, diploma, automuniti, esperienza Rassegna del 11 febbraio.pdf come agenti commerciali anche non necessariamente nel campo assicurativo. l REGIONE PIEMONTE - Si ricercano agenti di commercio plurimandatari nel settore commercio mobili e arredamento: diploma scuola secondaria superiore, automuniti, esperienza nel settore della vendita, professionisti con partita IVA o iscritti ENASARCO. l PROVINCE VCO E NOVARA Si ricercano agenti di commercio nel settore alimentari all’ingrosso, diploma scuola secondaria superiore, preferibile esperienza, iscritti ENASARCO. l PROVINCIA DEL VCO - Si ricercano agenti di commercio pagina 53 nell’ambito dei prodotti multimediali e gadget promozionali, diploma scuola secondaria superiore, esperienza nella mansione, automuniti, iscritti ENASARCO o mandato di promoter. Gli utenti interessati alle offerte, residenti e/o domiciliati nel territorio provinciale, potranno “autocandidarsi” recandosi personalmente presso la sede del Centro per l’Impiego della propria zona oppure telefonando ai numeri (0323 61527 / 0323 407454 / 0324 242371), oppure inviando una mail all’indirizzo di sposta elettronica [email protected]. Annunci di lavoro dalla Confederazione elvetica. l CANTON VALLESE E TICINO Si cercano capocantiere con ottimo tedesco ed esperienza nella mansione per ditta di Münster; tecnico o ingegnere settore elettrico, ottimo tedesco, qualifica professionale per azienda di Visp e ancora impiegati a Naters e Visp con ottima conoscenza lingua tedesca ed esperienza nella mansione. Gli utenti interessati alle offerte di lavoro dalla Svizzera, residenti e/o domiciliati nel territorio, provinciale potranno rivolgersi indifferentemente alle sedi del Centro per l’Impiego di Domodossola tel 0323 4950674 o di Verbania 0323 4950632, oppure inviare una mail a [email protected]. Territorio Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 54 Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 55 Territorio 8 Ivrea LA SENTINELLA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 L’asta dei posti diventa un caso La Regione definisce illegittimi i contenuti del bando L’assessore Strobbia: «Risponderemo, per noi non è così» ◗ IVREA Diventa un caso il bando per l’assegnazione delle aree pubbliche per il commercio dello Storico carnevale. Ivrea, prima città in Piemonte, aveva messo a bando le aree e considerato parte del punteggio il rialzo economico sulle aree per le autorizzazioni temporanee al commercio in occasione del Carnevale. Trenta le domande ricevute, raddoppiati gli incassi che erano passati da circa 20mila a 40mila euro. Le associazioni di categoria, però, avevano sottoscritto un esposto alla Regione contestando quello che ritengono un precedente pericolosissimo: l’introduzione della base d’asta economica per poter avere il posto. Sostengono che un bando del genere viola l’accordo della conferenza unificata delle Regioni. Le obiezioni non sono nuove e non a caso, prima della scadenza del bando, il Comune aveva incontrato gli operatori del commercio ambulante e spiegato l’asta al rialzo sarebbe rimasta ma che, a far punteggio, avrebbe contribuito anche l’anzianità di partecipazione all’evento. Nella sostanza, tutti i partecipanti storici alla manifestazione hanno avuto il post. Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti hanno però sempre contestato il bando ritenendolo, appunto, un precedente pericoloso. Per questo avevano presentato un esposto alla Regione. Che, a sua volta, aveva chiesto chiarimenti al Comune di Ivrea. E, dopo averli ottenuti, ha riscritto al Comune sostenendo che «i contenuti del bando sono illegittimi e dovranno essere riconsiderati». Il Comune, semmai, potrebbe «verificare eventualmente la possibilità giuridica di elevare il canone di occupazione del suolo pubbli- Rassegna del 11 febbraio.pdf L’assessore al Commercio Giovanna Strobbia Un momento dell’apertura delle buste per l’autorizzazione temporanea del commercio co in ragione del notevole valore commerciale dell’area di svolgimento del Carnevale, oggetto annualmente di rilevante investimento da parte del Comune, stabilendo in tal modo un parametro più oggettivo». In sostanza: il Comune può valorizzare e monetizzare le aree per il commercio ambulante, messe giuridiche. Quella del Carnevale, torno a ripetere, non è una fiera nè un mercato, ma una occupazione temporanea di suolo che, quindi, segue determinati criteri. Noi, da parte nostra, abbiamo assegnato le aree e incassato il denaro». Secondo il Comune di Ivrea, la Regione non è un organo sovra- ma non fare un bando che preveda un rialzo economico. E quindi? Ora che succede? «Sull’aspetto pratico nulla - dice Giovanna Strobbia, assessore al Commercio -. I nostri uffici risponderanno alla Regione spiegando nuovamente le nostre motivazioni. La Regione stessa riconosce corrette le pre- pagina 56 ordinato al Comune sui criteri di assegnazione delle autorizzazioni temporanee. In pratica, per bloccare il bando (le associazioni avevano chiesto al Comune di ritirarlo) sarebbe stato necessario un ricorso al Tar che, però, non è stato presenato. L’assessore Strobbia, da parte sua, tende a precisare una co- Territorio Ivrea MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 LA SENTINELLA 9 il protagonista Ancora i due Podestà in testa alla classifica ◗ IVREA o a Carnevale sa: «Il bando è stato fatto in tutta trasparenza tant’è che abbiamo incontrato i commercianti e le associazioni di categoria. E siamo disposti, come abbiamo sempre fatto, a trovare accordi per il futuro. E aggiungo che già altre città, in Italia, hanno proceduto con bandi simili ». (ri.co.) Ancora due Podestà in vetta, che resistono. Anche se fa un grandissimo balzo in avanti Lorenzo Grosso, arancere dei Tuchini che finisce davanti Giuseppe Sado, arancere della Morte. È cresciuto l'interesse per il Protagonista del Carnevale più amato dai lettori, l'iniziativa della Sentinella del Canavese in collaborazione con la Fondazione dello Storico carnevale di Ivrea. Sono finora quindici gli iscritti, indicati dalle Componenti o anche da semplici cittadini che hanno segnalato candidati protagonisti che, attraverso il giornale, raccontano la propria storia di passione e adesione totale alla comunità dello Storico carnevale. Chi otterrà più voti sarà premiato in municipio, durante la cerimonia ufficiale di premiazione complessiva del Carnevale. Al momento guida quindi la classifica Paolo Cafasso, 50 anni, Podestà 2015 (è il secondo anno consecutivo) e precedentemente arancere nella Pantera nera e negli Arduini. Sopra i trecento voti, c'è Dario Regalio, meglio conosciuto come Drago, 81 anni, in passato Podestà, anche lui con un passato importante da Paolo Cafasso Dario Regalio arancere della Pantera nera. Il gioco è quindi entrato nel vivo nella festa che ormai è lanciata verso il suo fine settimana più importante. Partecipare è molto semplice e si può fare, ovviamente, fino all’ultimo: basta ritagliare una scheda che pubblichiamo su tutti i numeri della Sentinella e scegliere uno dei partecipanti o anche proporne di nuovi, ritenendo la persona che meglio incarna l’anima del Carnevale di Ivrea. Il tagliando sarà pubblicato fino a lunedì 16 febbraio. Ma c’è una sorpresa: il coupon sul nu- mero in edicola sabato sera alle ore 21 e tutto dedicato al Carnevale sarà superjolly e varrà cinque punti. Inoltre, tra i lettori che hanno indicato, oltre al voto, le proprie generalità, saranno sorteggiati alcuni gadget legati al Carnevale, offerti dalla Fondazione. I tagliandi vanno portati (o spediti via posta) nella redazione della Sentinella a Ivrea, piazza Lamarmora 12. La redazione è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9.30 alle 19. La domenica solo dalle 15.30 alle 19. IL PROTAGONISTA Verlucca, un figlio del territorio Toniotto, editore, ispiratore dell’Ordine della Mugnaia nel 1977 ◗ IVREA Figlio di autentici canavesani della Valle Orco, due lauree con lode conseguite a Genova, indubbiamente un cosmopolita per vocazione e per doti native. Operoso in Italia, in Europa e nel Medio Oriente si è manifestato e imposto come editore di successo: la Priuli&Verlucca, fondata nel 1971, è oggi un fermo punto di riferimento per il mondo editoriale europeo. È apprezzato scrittore di libri gialli». Con questa motivazione, nel 1992, Cesare Verlucca, ha ricevuto le insegne dell’Ordine degli Oditori e Intendenti Generali delle Milizie e Genti da Guerra del Canavese. Oggi Cesare Verlucca, 87 anni solo per l’anagrafe, continua la propria attività, soprattutto quale mentore della figlia Helena titolare della casa editrice Hever. Un’intensa attività di contatti per le pubblicazioni legate al territorio e non solo e quale scopritore di talenti per la collana dedicata ai nuovi autori, ma anche di continuo ispiratore di nuovi percorsi o iniziative editoriali da sperimentare. È un rapporto consolidato quello dell’editore canavesano con il Carnevale, sia dal punto di vista professionale, per i bellissimi quaderni “Ivrea Incontri”, realizzati per conto dell’Atl negli anni ‘70, per lo splendido volume fotografico sulla manifestazione, uscito negli anni Novanta, e, oggi, per il continuo sostegno alla diffusione della Diana, sia per il coinvolgimento diretto nella festa. Al Carnevale, infatti, ha dato una splendida Mu- gnaia 1973, la moglie Monique Van Goietsen-Oven, prematuramente scomparsa, donna elegante e di gran fascino, e ha di conseguenza interpretato, con la travolgente simpatia che lo caratterizza, il ruolo di Toniotto. Nel 1977 è l’ispiratore e il fondatore dell’Ordine della Mugnaia che riunisce quanti nell’ambito dello Storico Carnevale di Ivrea hanno interpretato il ruolo di Mugnaia, Generale o Sostituto Gran Cancelliere. Per quasi 25 anni ne è stato il Gran segretario ed ora si limita a seguirne con attenzione le attività. (fr.fa.) Cesare Verlucca LA STORIA Trent’anni di grandi battaglie nelle piazze della città ◗ IVREA La pariglia numero 29 La contea di Monte Navale Rassegna del 11 febbraio.pdf Quest'anno ricorre il trentennale della pariglia numero 29, La contea di Monte Navale, anche se non è, effettivamente, un compleanno, sono trent’anni che il carro partecipa allo Storico carnevale di Ivrea. Per due anni c'è stato uno stop obbligato dovuto a cause di forza maggiori, come, purtroppo, la scomparsa del cavallante. Fondato nel 1984 da Paolo Arnoletti, Roberto Manachino (Robi il ross) e Adriano Vallino, il carro della Contea, negli anni, ha attirato sempre più persone, fino ad arrivare alle cinquanta che ad oggi ruotano intorno al carro. «Abbiamo cominciato noi tre pagina 57 mettendo su, in tempi molto ristretti, una pariglia - ha spiegato Manachino -. Poi, il sabato prima del Carnevale 1984, eravamo già in nove pronti a vivere questa nuova esperienza. I primi anni era difficile coinvolgere le persone, perché nessuno ci conosceva, poi pian piano siamo riusciti ad aggregarci e il gruppo che c'è oggi è la dimostrazione della nostra voglia di far festa e di stare insieme». Carro e fagiolata di Monte Navale, sono una cosa sola, nel senso che i due gruppi si fondono in un tutt'uno e gli aranceri danno una mano nella preparazione della fagiolata che si tiene la seconda domenica delle Alzate. Essen- do questa la trentesima partecipazione della pariglia, che sulle grafiche delle fiancate ritrae uno scorcio della battaglia delle arance nel cortile della cappella di San Bernardino del Convento Francescano eporediese (il disegno è una pittura ad acqua stesa a mano da Marco Pertossi), al Carnevale di Ivrea, la sorpresa è inevitabile. «La domenica della battaglia saliranno sul carro i vecchi aranceri ha confidato Manachino - e combatteranno nelle varie piazze per coronare questo trentennale». Sarà questo un modo per radunare tutti coloro che nell' ultimo trentennio hanno mantenuto viva un'amicizia e una tradizione, e par far vedere a chi ama il carnevale di Ivrea, che non si è mai troppo "vecchi" per coltivare una passione. Sara Pavan Territorio 12 LA STAMPA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 Novi Ligure .39 . I CONTROLLI DELLA POLIZIA MUNICIPALE PER UNA MAGGIORE SICUREZZA POLEMICA COL MOVIMENTO 5 STELLE Guerra alla sosta selvaggia attorno all’ospedale di Novi Vertici Acos in audizione dopo la tirata d’orecchie della Corte dei conti GINO FORTUNATO NOVI LIGURE Una nuova viabilità con l’applicazione di salate sanzioni per i trasgressori, negli spazi di pertinenza dell’ospedale San Giacomo. La convenzione dei nuovi servizi è stata siglata dal comandante della polizia municipale, Armando Caruso, e la dirigenza dell’Asl – Al. Il documento è stato sottoscritto per risolvere definitivamente l’annoso problema delle soste selvagge che hanno creato grossi problemi, soprattutto alle ambulanze dirette al pronto soccorso, mettendo a repentaglio i ricoveri d’urgenza. Firmata convenzione La direzione dell’Asl ha proposto la stipula della convenzione proprio per disciplinare l’area, nella quale in questi giorni sarà posizionata una nuova segnaletica verticale e orizzontale. L’ingresso delle ambulanze seguirà quindi un percorso lineare, senza quegli intralci che venivano provocati soprattutto durante i giorni di mercato, quando i soliti «furbetti» trovavano più facile e conveniente posteggiare in ospedale, piuttosto che nella non lontana piazza Gobetti, al Movicentro o in piazza Pernigotti. Nuova viabilità Dal 2 marzo gli agenti della polizia municipale presteranno regolare servizio giornalie- «L’intesa con l’Asl servirà a risolvere i gravi problemi di intralcio che spesso si sono verificati» Chiesti chiarimenti Armando Caruso comandante della polizia municipale L’ingresso del pronto soccorso, uno dei punti più critici ro anche nell’ospedale che muterà radicalmente la circolazione, instaurando anche percorsi di sicurezza pedonali e per i disabili. Oltre al pronto soccorso, saranno maggiormente tutelate le aree adiacenti la camera mortuaria (prima dell’ingresso verso il Dea) e i magazzini, con stalli riservati anche alle forze dell’ordine. Spiega il comandante della polizia municipale, Armando Caruso: «Purtroppo numerose volte siamo intervenuti nell’area aperta al pubblico per procedere contro numerosi automobilisti che avevano lasciato in sosta le vetture, impeden- 200 euro È quanto pagheranno i trasgressori con la multa, gli oneri amministrativi, il costo del carro attrezzi do anche il passaggio dell’ambulanza del servizio 118. Ho sottoscritto la convenzione, corredata dalla mappa della nuova viabilità predisposta dai nostri Replica l’amministratore delegato, Mauro D’ Ascenzi: «I bilanci del gruppo sono pubblici, la contabilità è controllata da molteplici collegi sindacali e dalla società di revisione Crowe Horwath di Milano. Inoltre siamo sottoposti al controllo costante dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Sulla trasparenza ci piacerebbe che la polemica cessasse. La commissione ci è parsa utile poiché, sia dai consiglieri della maggioranza che dell’opposizione, sono giunti contributi utili e la volontà di spingere Acos verso un consolidamento delle proprie funzioni, [G. FO.] anche future». *** PROCEDURA COMPETITIVA PER LA VENDITA DI BENI MOBILI IN BLOCCO Detriti degli scavi ammassati nell’ex cava Cementir di Voltaggio Rassegna del 11 febbraio.pdf La risposta di Acos *** Il monitoraggio dell’Arpa Il geologo Davide Fossati, nella recente assemblea organzizata dai Comitati no Terzo valico ad Arquata, ha detto: «Quanto affermato dall’Arpa spiega che il Cociv non sappia ancora cosa fare in caso di ri- definito sulla gestione di Aquarium. Vogliamo eliminare la sensazione, comune in città, dell’inaccessibilità a “Il Castello” come nell’omonimo romanzo di Kafka». CONCORDATO PREVENTIVO PROC. N. 4/2013 – FRIGES SPA IN LIQUIDAZIONE I lavori del Terzo valico sul versante piemontese sono partiti a fine 2013 con la ripresa dello scavo nella galleria di Voltaggio, ma il «Protocollo amianto» non è ancora del tutto operativo. La reazione dei Comitati «Con la multa, gli oneri amministrativi, il costo del carro attrezzi e le spese di deposito – conclude Caruso - chi trasgredirà rischierà di pagare in totale, almeno 200 euro». Così c’è stata l’audizione in commissione bilancio dei vertici Acos. «Abbiamo chiesto all’amministratore Acos chiarimenti sui bilanci, chiarimenti che non ci sono stati – sostengono Fabrizio Gallo, Lucia Zippo e Luigi Gambarottadel M5S –. Le società partecipate devono rendere partecipi i cittadini e non solo l’amministrazione, dei risultati, delle attività in corso, dei progetti. Nulla di tutto ciò da parte di Acos. D’altra parte, questo convincimento deriva dalla considerazione che gli amministratori Acos sono per lo più nominati dal sindaco in rappresentanza dei cittadini. Avremmo quindi voluto sentire la versione di Acos sui residui col Comune. È mancata una rappresentazione più chiara sui dipendenti di ogni azienda, con la loro suddivisione nei ruoli (dirigenti/impiegati/operai). Ci manca inoltre un quadro Mauro D’Ascenzi TRIBUNALE DI ALESSANDRIA (EX ACQUI TERME) “Spiegateci come si interviene se si trova amianto nel tunnel” trovamento di amianto, anche perché questa attività di smaltimento comporterebbe un aumento dei costi». Propri sui costi della gestione dell’amianto i comitati lo scorso anno hanno presentato un esposto per danno erariale alla Corte dei conti. Lo ha ricordato l’ingegner Francesco De Milato: «Nel protocollo non c’è nulla su cosa si deve fare se si estrae amianto, come si estrae, come si trasporta, dove si conferisce, sulle misure di sicurezza». Paragonando i costi previsti in Val Susa, per il Terzo valico servirebbero oltre 1,5 miliardi di euro per il conferimento in Germania, spesa di cui non si è tenuto conto uffici che definisce la nuova disciplina all’interno di tutto l’anello interno ospedaliero. I trasgressori saranno contravvenuti come prevede il codice stradale. Si applicherà la sanzione di 40 euro per il divieto di fermata, ma nei casi più gravi ci sarà la rimozione immediata del veicolo. Per cui l’esborso sarà molto più pesante». Rimozione del veicolo TERZO VALICO, COMITATI ALL’ATTACCO SUL «PIANO» La notizia è stata diffusa dall’Arpa durante l’ultima riunione del Comitato strategico amianto e sul sito www.arpa.piemonte.it, dove si legge che nel 2014 «il Centro ambientale amianto ha svolto attività di valutazione documentale e dei risultati analitici dei monitoraggi ambientali ante-operam su 36 porzioni di membrana campionata dal proponente (il Cociv; ndr) e, in corso d’opera, controllando i dati pubblicati sul portale dedicato. Sono stati effettuati inoltre 20 sopralluoghi e prelevati 43 campioni di aerodispersi e 22 campioni solidi». Inoltre, «è stata completata la redazione del protocollo amianto. Rimangono ancora in discussione gli aspetti relativi alla gestione delle acque e dello smarino potenzialmente contaminati da amianto». Proseguono le frizioni tra opposizione consiliare e società partecipate, dopo la richiesta di chiarimenti della Corte dei conti circa la «riconciliazione» dei residui attivi e passivi (crediti e debiti) dell’azienda Acos, ma anche per chiarire i rapporti tra Comune e società stesse. La risposta del Comune in merito era stata: «I chiarimenti della Corte dei conti vanno rivolti alle società partecipate che non hanno prodotto i dati da noi richiesti». nei 6,2 miliardi per l’intera opera». Secondo l’esposto, infatti, «nonostante nel 2010 la presenza di amianto fosse già nota non venne presa in considerazione nella valutazione complessiva dei costi, in modo da poter concedere un’autorizzazione a procedere per lotti costruttivi non funzionali e dare così il via a tutto il meccanismo di appalti e subappalti, senza avere alcuna garanzia sulla spesa finale e sulla reale fattibilità dell’opera». La replica del Cociv Il Consorzio dal canto suo commenta: «Non abbiamo evidenza di quanto affermato dall’Arpa Piemonte». Il Liquidatore Giudiziale della S.p.A. Friges in liquidazione dott. Giuseppe Avignolo, premesso che a) in ottemperanza a quanto disposto dal Giudice Delegato al Concordato in epigrafe con decreto in data 13/11/2014, la Procedura ha invitato in data 1/12/2014 quanti avevano in precedenza manifestato interesse e/o proposte di acquisto di beni in blocco, a far pervenire entro il 18/12/2014 offerte per l’acquisto dei beni in blocco di cui infra facenti parte dell’azienda in concordato preventivo, e precisamente: macchinari ed attrezzature per rivestimento rame, relativo magazzino, materie prime e prodotti finiti, marchio registrato “Friges Tubing”, come da dettaglio componenti-linea allegato alla predetta comunicazione, nel loro stato di fatto, e specificamente così come danneggiati da incendio sviluppatosi in un’area degli immobili aziendali in data 26/7/2014, con precisazione che dalla cessione era escluso l’eventuale risarcimento da parte della compagnia assicurativa, da considerarsi a favore della Procedura; b) l’invito in data 1/12/2014 prevedeva che il pervenimento delle offerte non comportasse per il Liquidatore Giudiziale alcun obbligo di trattativa per la vendita e/o di vendita nei confronti dei soggetti interessati all’acquisto, né per questi ultimi alcun diritto a qualsivoglia prestazione da parte del Liquidatore Giudiziale, a qualsiasi titolo; c) entro il previsto termine del 18/12/2014 sono pervenute n. 2 offerte, ed il 1 Liquidatore Giudiziale, conformemente alla propria comunicazione in data 1/12/2014 ed al decreto del Giudice Delegato 13/11/2014, e con l’accettazione di quanti ivi presenti, come da verbale in data 18/12/2014, riservava di acquisire il parere del Commissario Giudiziale e del Comitato dei Creditori in ordine alle offerte presentate, e quindi di riferire al Giudice Delegato per i provvedimenti di legge, trattenendo gli assegni circolari relativi alle offerte, in attesa dei provvedimenti da parte della Procedura; d) che in data 28/1/2015 il Giudice Delegato, di conseguenza, disponeva che il Liquidatore Giudiziale esperisse gara competitiva per la vendita dei beni in blocco di cui sopra, prevedendo quale prezzo-base quello della valutazione del Commissario Giudiziale resa ex art. 180 co. 2 L.F. in data 11/9/2014, che già teneva conto della distruzione e del deterioramento di alcuni dei beni ricompresi sopra sub (a) a seguito di incendio avvenuto presso lo stabilimento Friges S.p.A. in liquidazione dopo il deposito della proposta di concordato preventivo e dopo la valutazione di essi effettuata nel piano di concordato presentato dalla Friges S.p.A. in liquidazione, tutto ciò premesso, il Liquidatore Giudiziario INVITA tutti gli interessati a far pervenire presso il suo Studio entro e non oltre le ore 12 del 26/2/2015 offerta irrevocabile in busta chiusa per l’acquisto dei beni in blocco di cui sopra, non inferiore all’importo di euro 434.600,00 oltre IVA 22%, cauzionato in misura pari al 10% del prezzo offerto e dell’IVA su tale importo, mediante assegno circolare intestato a “Friges S.p.A. in liquidazione ed in Concordato Preventivo” presso lo Studio del Liquidatore Giudiziale, in Acqui Terme, piazza Italia n. 9, e con la dicitura “Procedura competitiva vendita 26/02/2015 Concordato Friges”, DISPONE 1. a) l’apertura delle buste avverrà presso lo Studio del Liquidatore Giudiziale il giorno 26/2/2015 alle ore 12,15; b) in caso di più offerte si procederà immediatamente alla gara tra gli offerenti, sulla base del prezzo offerto più alto, con rilanci minimi in aumento di euro 10.000,00; c) l’aggiudicazione avverrà al termine della gara; 2. a) l’aggiudicazione non costituirà vendita dei beni di cui sopra, ma solo individuazione dell’acquirente; b) la vendita verrà perfezionata entro giorni 10 dall’aggiudicazione mediante (i) emissione della relativa fattura da parte della Procedura, (ii) pagamento contestuale a mezzo assegno circolare dell’importo di aggiudicazione e ritiro contestuale di tutti i beni a cura e spese dell’acquirente, compreso l’eventuale smontaggio di linee di produzione, sotto la propria responsabilità per danni anche verso terzi, precisandosi che se tali attività richiedessero più giorni, l’intervento dovrà essere effettuato in giorni consecutivi, (iii) acquisto dei beni nello stato di fatto e di diritto, senza alcuna garanzia da parte della Procedura per vizi, difetti o mancanze di qualità, (iv) impegno dell’acquirente a procedere al loro smaltimento/rottamazione, qualora non idonei all’uso, (v) perdita della cauzione in caso di mancato perfezionamento della vendita per mancato pagamento e ritiro dei beni, successivamente alla convocazione della Procedura nel termine di giorni 10 di cui sopra; c) la presentazione di offerta varrà quale accettazione di tutto quanto previsto nel presente bando di procedura competitiva, con conferma sottoscritta dall’acquirente di quanto previsto sub (ii), (iii) e sub (iv) all’atto del perfezionamento della vendita, SPECIFICA che non verranno considerate ammissibili offerte inferiori al prezzo-base di euro 434.600,00 oltre IVA, corredate da assegno circolare di cauzione inferiore al 10% del prezzo offerto oltre corrispondente IVA, e che le offerte in precedenza depositate, se inferiori, dovranno essere integrate come sopra mediante ulteriore offerta in busta chiusa con la dicitura di cui sopra, da far pervenire al Liquidatore Giudiziale entro le ore 12,00 del 26/2/2015 presso il suo Studio, a pena di inammissibilità dell’offerta precedente e di partecipazione alla successiva gara con riguardo alla presente procedura competitiva. Per poter visionare i beni ed i relativi atti di Procedura, nonché per ogni ulteriore informazione si invita a contattare lo Studio del Liquidatore Giudiziale. Il presente bando di procedura competitiva è stato pubblicato su La Stampa, L’Ancora, I.V.G. AL sito e Bollettino. Acqui Terme, lì 05/2/2015 Friges S.p.A. in liquidazione e in Concordato preventivo pagina 58 IL LIQUIDATORE GIUDIZIALE Dott. Giuseppe Avignolo Territorio 12 14 56 78 48 .Nord-Ovest Gemellaggio ecastagne 1 Gemellag- gio PiemonteCalabria nel nome della castagna. Lo propone la condotta Slow Food Monregalese, che con la condotta di Soverato organizza l’«Incontro tra castagne, comunità e condotte». Un’occasione per discutere della salvaguardia dei castagneti da frutto e del ruolo sociale ed economico del castagno. Nel Monregalese il comparto impegna circa 500 aziende, con 6.000 ettari di castagneti e una produzione tra 5 e 10 quintali per ettaro, soprattutto frattone, gabbiane, ciapastre e selvatico. Domani i delegati calabresi parteciperanno alla sfilata del Carlevè a Mondovì. Venerdì ciaspolata nei castagneti della Val Mongia. Alle 17 convegno «Castagneti e Castagne d’Italia», nel Centro Culturale di Mombasiglio e cena al ristorante «Italia» di Ceva. Sabato è prevista la visita al Santuario di Vicoforte. [MU. B.] STAMPA .LA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 A GATTINARA ALESSANDRIA Massobrio in convivio con l’Alberghiero Volpedo Frutta, 2,7 milioni di fatturato Il Rotary di Gattinara stasera ospita Paolo Massobrio in una «conviviale» dell’Alberghiero su eccellenze e potenziale agroalimentare del territorio. La Cooperativa Volpedo Frutta in Val Curone nel 2014 registra un fatturato di 2,7 milioni, riduce i costi di gestione , con 6 nuovi posti di lavoro. Imu sui terreni agricoli “Cancellate subito questa tassa ingiusta” Agrinsieme: “Le aziende devono già fare i conti con gli alti costi di produzione e il calo dei ricavi” Proteste ALBERTO PRIERI CUNEO Alcune organizzazioni agricole stanno valutando proteste a livello regionale per chiedere di eliminare la tassa «Un salasso, una tassa ingiusta e potenzialmente letale per le imprese di collina e pianura già alle prese con l’aumento dei costi di produzione e il calo dei ricavi». È la protesta di Agrinsieme Alessandria (il coordinamento di Confragricoltura, Cia e delle cooperative agroalimentari) contro l’Imu che i proprietari dei terreni agricoli dovevano pagare entro ieri. Dopo l’incontro con i parlamentari alessandrini di lunedì, Agrinsieme sta studiando manifestazioni a livello regionale per chiedere la cancellazione della tassa per tutti gli agricoltori. Entroieriavrebberodovutopagarei proprietari dei terreni agricoli in pianura e in collina, esclusi invece quelli nei Comuni di montagna. BRUNO MURIALDO L’anno accademico a Pollenzo Ci sarà anche il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo (nella foto la cerimonia di laurea). L’evento venerdì alle 11, all’Agenzia di Pollenzo. Interverranno il rettore Piercarlo Grimaldi, e il presidente Carlo Petrini. Nata nel 2004 su iniziativa di Slow Food, ad oggi l’Università di Scienze Gastronomiche è stata frequentata da 1600 studenti. [R. F.] Nuovo elenco dei Comuni Anche se dei 530 municipi piemontesi, 26 sono diventati «parzialmente montani», per effetto del decreto legislativo di gennaio che, in questi paesi, ha assogettato all’Imu chi non è agricoltore: Arquata Scrivia e Serravalle Scrivia in provincia di Alessandria; Biella, Lessona, Vigliano Biellese e Cossato nel Biellese, Boves, Caraglio, Peveragno, Villanova Mondovì, Pianfei, Busca, Costigliole Saluzzo, Lesegno, Verzuolo, Magliano Alpi, Ceva, Barge, Bagnolo Piemonte, Revello ed Envie nella Granda (dove Borgo San Dalmazzo è stato «salvato» perché il decreto esclude i Comuni parzialmente montani con il centro oltre 600 metri); Avigliana, Cumiana, Pinerolo e Piossa- sco nel Torinese; Stresa in provincia di Verbania. La classificazione Lido Riba, presidente Uncem (Unione Comuni montani): «Alcuni sindaci ci hanno sollecitato a presentare ricorso, ma il decreto legislativo non può essere impugnato. Vedremo come sarà convertito in legge, fermo restando che la norma va rivista, a partire dalla classificazione dei Comuni: non dev’essere Roma a indicarla, ma la Regione, e in Piemonte abbiamo già una catalogazione approvata nell’88 che dovrebbe essere seguita per le leggi regionali e nazionali». «Cento euro a ettaro» Altitudine a parte, resta la difficoltà delle aziende agricole: secondo Agrinsieme, in alcuni casi l’Imu ha superato i 100 euro a ettaro, che per le aziende cerealicole con 10 ettari ha comportato un versamento di diecimila euro. «E altrettanti si dovranno pagare per il 2015, in un periodo in cui i cereali valgono pochissimo, è stata ridotta del 20% l’assegnazione di gasolio agricolo e i contributi Pac arrivano sempre in ritardo – interviene Luca Brondelli, presidente di Confagricoltura Alessandria -. Il terreno agricolo è un bene strumentale, usato per lavorare: tutti gli agricoltori professionali devono essere esentati dall’Imu». Il viceministro Olivero «Abbiamo ottenuto l’esenzione per quelli che hanno terreni nei Comuni parzialmente montani, sarà difficile chiedere di più – risponde Andrea Olivero, viceministro all’Agricoltura -. Quanto al taglio del gasolio, era un’eventualità conosciuta che può aver evitato al mondo agricolo interventi più pesanti». Coldiretti, come Uncem, ritiene che la norma sia da migliorare, tuttavia ha invitato i soci a pagare per evitare sanzioni, tenuto conto del fatto che, secondo i suoi conteggi, il costo medio sarebbe stato di quaranta euro a ettaro. Terza regione a livello italiano In Piemonte è corsa ai noccioleti L’anno scorso la Turchia, maggior produttore mondiale di nocciole, ha raccolto un terzo rispetto alle aspettative a causa delle forti gelate e i prezzi si sono impennati dai 290 euro di media al quintale a oltre 600. Quasi 17 mila ettari Così in Piemonte si è scatenata la corsa a mettere a dimora piantine di «Tonda Gentile» e altre varietà. A fine 2014, in regione erano quasi 17 mila gli ettari a noccioleto, per una produzione annua tra i 140 e i 160 mila quintali (48 mila di «Nocciola Piemonte Igp»). Così quella piemontese è la terza regione produttiva a livello italiano, con un raccolto che rappresen- cioleti – dice Alberto Pansecta il 15% dell’intera produzione chi, responsabile corilicolo di italiana. Coldiretti Alessandria -, sia Il Cuneese resta l’area dove nelle zone tradizionali come maggiore è l’estensioVal Cerrina, Alto Monne corilicola (11.371 ferrato e Acquese, ettari, 125 mila sia soprattuto quintali, 90 misulle colline inla solo nelle torno a FubiLanghe), sene: ovunque guita da Asti solo Tonda (3.475) e Alesgentile triloLa produzione annua s a n d r i a bata, perché varia tra 140 (1.473). Qui il non va corrotta e 160 mila quintali fenomeno è parla qualità del (48 mila di «Nocciola tito prima, tanto prodotto piemonPiemonte Igp») che nel 2006 gli ettatese d’eccellenza». Altri nuovi impianti ri erano appena 320. «Con un aumento esponenzia- sono comparsi anche a Valenle negli ultimi quattro anni, za Po, come quello sui sette etquando sono stati piantati al- tari di Marco Angeretti, 40 anmeno 1.000 nuovi ettari di noc- ni: «Mi occupo di sistemi quali- Rassegna del 11 febbraio.pdf 160.000 quintali tà, non ho mai fatto l’agricoltore, ma ho scelto di recuperare la terra di famiglia per avviare una coltura di pregio: quest’anno avrò il primo raccolto pieno e credo che, con la domanda continua di nocciole Igp da parte dell’industria di alto livello, non ci saranno problemi per la vendita». Raccomandazioni dei tecnici Esistono, tuttavia, dei rischi, soprattutto per chi si è lanciato nel business delle nocciole senza alcuna preparazione. «In alcuni casi, i noccioli hanno sostituito le viti colpite da flavescenza dorata in collina, ma in altri sono stati piantati in pianura, dove non ci sono le condizioni ideali – dice Enzo pagina 59 Nel Cuneese l’estensione dei noccioleti è di 11.371 ettari Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo -. Alcuni hanno pensato di investire capitali a disposizione in terreni su cui piantare noccioleti, esponendosi a truffe: c’è chi spaccia per trilobata piantine di altre varietà e tra quattro anni, quando i nuovi impianti inizieranno a produrre, il mercato sarà invaso da una quantità anomala di nocciole, con il pericolo di un drastico calo delle quotazioni». [A. P.] Territorio 12 LA STAMPA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 . Cuneo e provincia .37 SICUREZZAE VIABILITÀ Collaudata la “campana” anti-valanghe Ieri in alta Val Stura: fa staccare le masse di neve pericolanti. Da sei anni era “ferma” in un magazzino Fuoripista vietato Settemultati 1 La polizia di Stato in servizio a Limone, sulle piste della Riserva Bianca e a Prato Nevoso, con nove agenti-sciatori, lo scorso fine settimana ha fatto sette verbali ad altrettante persone che, a Prato Nevoso, avevano tenuto una condotta pericolosa o avevano ignorato la segnaletica sulle piste. In particolare, visto il forte pericolo valanghe, sono stati multati alcuni utenti della stazione sciistica che facevano fuoripista in luoghi non aperti o vietati. «Daisy Bell» FRANCESCO DOGLIO ARGENTERA È il nome del cono in metallo all’interno del quale avviene una esplosione controllata le cui onde d’urto provocano il distacco delle valanghe «pericolanti» Quando ieri pomeriggio la «Daisy Bell» si è alzata in volto per la prima volta, nel piazzale degli impianti di Argentera c’era una gran folla. Tra tecnici, guide alpine, vertici dell’Anas, commissione valanghe e spettatori almeno una cinquantina di persone. L’elicottero si è avvicinato a un pendio, sulla sinistra orografica della vallata, per la prova sul campo del sistema che in futuro dovrebbe garantire il distacco controllato delle valanghe. Poi si è fermato in «hovering», quasi immobile, e tutti hanno trattenuto il fiato. Il botto che ne è seguito è stato quasi liberatorio: l’apparecchio, dopo anni di abbandono in un magazzino della valle Vermenagna, funziona perfettamente. Non era scontato. La «Daisy Bell», infatti, era stata acquistata dalla Comunità montana Alpi del Mare tra il 2008 e il 2009, ma non era mai stata utilizzata. L’altra sera era stata trasportata ad Argentera, assieme alle due bombole, una d’idrogeno e una d’ossigeno. La struttura era ancora intatta, ma l’elettronica, le valvole che regolano il flusso di gas e il sistema d’accensione erano «fermi» da anni. I tecnici della «Mnd», l’azienda che produce la campana detonante, hanno lavorato dal primo mattino per revisionarla. FRANCESCO DOGLIO Come funziona Il suo funzionamento è semplice. La campana d’acciaio è di forma conica, con l’apertura rivolta verso il basso. Al suo interno si miscelano i due gas, poi un tecnico, dall’elicottero, preme un pulsante che incendia la miscela. Si crea un’esplosione piuttosto potente. Lo spostamento d’aria, infine, colpisce la neve con forza e «stacca» la valanga. La giornata di ieri è servita anche a definire la «catena di comando» e il compito delle varie squadre. L’utilizzo della campana, infatti, è previsto dal Pidav, il Piano di distacco artificiale delle valanghe, finanziato da Regione, Anas ed enti locali. Il ruolo delle Guide alpine E’ stato deciso che sarà un In volo con l’elicottero gruppo di guide alpine a gestire materialmente il dispositivo. Saranno guidate da Silvio Bassignano, che nel campo dei distacchi controllati ha parecchia esperienza (ad Artesina e nel comprensorio del Mondolè). Accanto a loro ci sarà la commissione Valanghe della valle Stura, che si occuperà dei rilievi prima e dopo i sorvoli con la campana. Si dovranno coordinare anche con Regione, Prefettura e Anas, che ha la responsabilità della statale 21 e del Colle della Maddalena. Il «collaudo» si è svolto ieri pomeriggio ad Argentera Sopra il precedente sopralluogo e a fianco il summit con la mappa delle valanghe in Valle Stura Le provinciali del vallone di Elva e la Vernante-Palanfrè Ancorachiuseduestradedimontagna MATTEO BORGETTO CUNEO Il miglioramento delle condizioni meteorologiche e il lavoro di cantonieri e tecnici della Provincia ha risolto, ieri, quasi tutte le criticità sulle strade provinciali che erano chiuse o soggette a limitazioni per il pericolo di slavine e valanghe. Le uniche due ordinanze di stop ora riguardano il vallone di Elva (chiuso anche ai pedoni) e la provinciale tra Vernante e Palanfrè (aperta solo a residenti e mezzi di soccorso). In quest’ultima tratta, oggi è previsto un nuovo sopralluogo della Commissione valanghe sul vallone Baru del monte Croce. Le riaperture Ecco l’elenco delle strade riaperte: da San Lorenzo di Valdieri a Desertetto; dal bivio provinciale Viabilità -, nelle ore più calde per lo scioglimento della neve e alla sera, per la probabile formazione di lastre di ghiaccio che renderanno l’asfalto scivoloso e pericoloso». Sbalzo di 17 gradi Il pericolo valanghe è moderato e marcato Peradritta a Sant’Anna di Valdieri; da Acceglio a Chiappera; Cucchiales-Elva; da Canosio alla frazione Preit; bivio Casteldelfino-S.Anna di Bellino; Pontechianale-Chianale; località Rassegna del 11 febbraio.pdf Serre Uberti-Pian della Regina a Crissolo. «Attenzione e prudenza» «Agli automobilisti si consiglia prudenza - dicono dall’ufficio Ieri le temperature nel Cuneese hanno registrato uno sbalzo di 17 gradi rispetto a 3 giorni fa. Record ai mille metri di S. Damiano Macra con 18,5 gradi, «inversione termica» alle 9 del mattino in valle Stura: -3 a Demonte, +3 ad Argentera. Oggi, domani e venerdì le previsioni indicano cielo sereno su tutta la Granda. Da venerdì sera tornerà il maltempo: sabato e domenica è atteso il ritorno di pioggia in pianura e neve oltre 600 metri. Il bollettino valanghe dell’Arpa riporta un grado di pericolo tra moderato e marcato (2 e 3 su una scala di 5). pagina 60 NELLE STRADE DI CUNEO Si rimuove la neve dai tetti dei palazzi 1 Pericolo caduta neve negli edifici privati ma anche in quelli pubblici. Ieri è stata rimossa dai tetti della sede dell’università (con via Ferraris di Celle chiusa tutto il giorno per evitare rischi) e del teatro Toselli, perché cadendo nel cortile interno aveva danneggiato il sistema di aerazione. Nella foto le operazioni di rimozione della neve ieri su un palazzo in corso Santorre di Santarosa. [L. B.] Territorio 12 LA STAMPA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 . Langa e Roero .41 OK DELLA REGIONE DOPO L’ITER DURATO DIECI ANNI ANNUNCIO DEL SINDACO “Sì” alla centrale sul Tanaro a Barbaresco e Castagnito Cittadinanza onoraria ai bimbi nati ad Alba da stranieri “regolari” ISOTTA CAROSSO BARBARESCO aprirà le porte alla fase concorrenziale». Il sindaco di Castagnito, Felice Isnardi, ribadisce: «La nostra unica richiesta è che l’intervento non aggravi le problematiche legate alle esondazioni». Parere favorevole della Giunta regionale al progetto della centrale idroelettrica Delle Rocche sul fiume Tanaro, presentato da Edison e localizzato nei territori di Barbaresco e Castagnito. Adesso la pratica tornerà al ministero dell’Ambiente per completare la procedura di compatibilità ambientale. Egea a S. Vittoria d’Alba La potenza massima della centrale idroelettrica Delle Rocche Lo stesso percorso lo scorso anno si è invece concluso per un’altra centrale idroelettrica lungo il Tanaro, quella nel comune di Santa Vittoria d’Alba, il debutto di Egea nel settore idroelettrico. La proposta della multiutility albese risale al 2006; dopo la pratica di concorrenza, nel 2012 si è aggiudicata la concessione con validità trentennale e la successiva autorizzazione a realizzare l’impianto. Il progetto - seguito dalla società del gruppo Egea Tanaro Power - ha richiesto un investimento di quasi 10 milioni di euro e la nuova centrale idroelettrica avrà una potenza di 4 MW, usati per produrre energia pulita. «Stiamo ultimando i lavori - conferma l’amministratore delegato di Egea Pierpaolo Carini - anche se con qualche mese di ritardo rispetto a quanto previsto a causa delle piene, in particolare quella di luglio». L’opera influirà positivamente anche sulle condizioni del flusso del fiume ammodernando la traversa che ha più di quarant’anni. TRIBUNALE DI VICENZA DUE DENUNCIATI A BRA Crac Raumer A giudizio Edoardo Miroglio Lanciano cassonetto contro l’auto del “rivale” Inizierà venerdì, nel tribunale di Vicenza, il processo per il crac della Raumer, importante azienda tessile vicentina. Tra le 12 persone rinviate a giudizio c’è l’imprenditore albese Edoardo Miroglio, fino al 2006 amministratoredelegatodelGruppo Miroglio di Alba. L’alleanza tra Miroglio e Raumer si proponevadisalvare250postidilavoro negli stabilimenti del Vicentino, grazie a commesse dell’azienda albese che avevano consentito la sopravvivenza industriale. Ma secondo gli inquirenti alcune operazioni avrebbero favorito Miroglio e aggravato il dissesto. Ciò con il presunto svuotamento del gruppo vicentino lasciando a Valle del Pasubio gli ingenti debiti della Raumer spa (ammessa all’amministrazione straordinaria per evitare il fallimento) e il trasferimento del polmone sano a Sliven, in Bulgaria, dove operava la Raumer Bulgaria trade facente capo a Edoardo Miroglio, che ha poi cambiato ragione sociale in «E.Miroglio srl.». Due marocchini di 26 e 29 anni, domiciliati a Bra, entrambi pregiudicati, stavano girovagando per le vie del centro, ubriachi. Si sono così trovati nell’area verde di fronte all’ingresso dell’ospedale «Santo Spirito», dove hanno incontrato un conoscente peruviano. Si attende il ministero Un nuovo tassello che fa sentire più concreta la realizzazione dell’impianto e si aggiunge al lungo iter avviato dieci anni fa. «Dopo il via libera della Giunta - spiegano dalla Regione - la documentazione sarà inviata al ministero dell’Ambiente, titolare del procedimento generale, per completare la valutazione d’impatto ambientale. Per arrivare a poter avviare il cantiere, manca però ancora la procedura per la concessione di derivazione. Se ci saranno altri soggetti interessati, potranno presentare i loro progetti». BRUNO MURIALDO Lungo il fiume «Situazione sbloccata» L’impianto ad acqua fluente avrà una potenza massima di 3,5 MegaWatt e sarà realizzato su una traversa esistente, oggi in avanzato stato di dissesto a seguito del crollo parziale avvenuto nel corso di una piena del 2010. L’impianto dell’Edison sarà realizzato su una traversa attualmente dissestata Oltre a ripristinare la funzionalità idraulica dello sbarramento, il progetto prevede anche interventi di consolidamento. Per il sindaco di Barbaresco, Alberto Bianco, è una bella notizia che «sblocca una situazione ferma da anni e che, se non ci saranno intoppi, Il marciapiede nel quartiere Fey ha bisogno di un restyling BRA, INTERVENTI SU UN CHILOMETRO Marciapiede in zona Fey sarà presto più sicuro VALTER MANZONE BRA Saranno i tecnici della «Giomar srl» di Savigliano a sistemare il marciapiede sul lato sinistro della strada che da piazza Spreitenbach porta a Pocapaglia, nell’ampio tratto che va dalla clinica «Città di Bra» all’intersezione con strada Fey. «Tanti disagi» L’assessore ai Lavori pubblici, Luciano Messa: «Il progetto esecutivo, che prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche del marciapiede di strada Montenero, è stato redatto il geometra Claudio Ramello (Ripartizione Lavori pubblici, ndr). L’opera, molto attesa dalla popolazione del quartiere, prevede una spesa di circa 50 mila euro». Aggiunge: «Interverremo su circa un chilometro di marciapiede, con una manutenzione mirata alla sistemazione di alcuni punti critici. Realizzeremo scivoli di raccordo con il fondo stradale e sulle griglie, posizionate nei tratti deve si convogliano le acque piovane». Commenta Piero Saglia, presidente del quartiere: «Ci sono sempre stati problemi per l’utilizzo del marciapiedi. Due in particolari quelli segnalati dai residenti: l’altezza eccessiva di alcuni scalini e l’ammasso di griglie per la raccolta delle acque, che rischia di far cadere i pedoni. I residenti hanno sempre chiesto di modificarli, perché pericolosi. Finalmente l’Amministrazione comunale ci ha dato ascolto garantendo che l’intervento sarà effettuato a primavera inoltrata, quando le condizioni climatiche permetteranno di realizzarlo in tempi rapidi». Rassegna del 11 febbraio.pdf 3,5 MegaWatt Il difensore Il difensore, Roberto Ponzio: «Le accuse sono infondate. I contratti sono stati predisposti da professionisti, nel rispetto dei valori di mercato. Sono stati più volte rinnovati alle stesse condizioni col commissario straordinario». [G. F.] Sarannocittadinionorarialbesii bambini nati in città da genitori stranieri che vivono regolarmente in Italia da almeno un anno. Ad annunciarlo è stato il sindaco Maurizio Marello durante l’ultimo Consiglio comunale in cui è stato approvato l’ordine del giorno sul tema presentato dal consigliere Paola Farinetti e approvato con il voto della maggioranza, l’astensione dell’opposizione e il parere contrario del consigliere di minoranza Emanuele Bolla. Paola Farinetti Il consigliere ha presentato la proposta Emanuele Bolla Consigliere di Fratelli d’Italia «Via le barriere» Oggi, i bambini nati in Italia da genitori residenti non cittadini non sono automaticamente italiani, ma hanno un permesso di soggiorno temporaneo che deve essere rinnovato dai familiari fino alla maggiore età. Questo nonostante il 44,2% dei bambini stranieri residenti sia nato in Italia, frequenti le scuole italiane, consideri l’italiano la sua prima lingua e non abbia mai visto il suo Paese d’origine. Ad Alba nel 2014 sono nati 255 bambini. Di questi, 69 sono figli di stranieri residenti; nelle scuole elementari albesi il 15,11% dei bambini è figlio di stranieri mentre all’asilo la percentuale sale al 18,4%. «Non è giusto che il compagno di scuola di mio figlio che è nato qui non abbia la cittadinanza italiana - ha detto il sindaco Marello -. La giunta si orienterà sull’istituzione di un registro di cittadinanza per i bambini nati ad Alba da genitori stranieri, che ha un valore simbolico, ma è un segnale an- che per i genitori che possono sentire la famiglia “più albese” avendo dei figli riconosciuti dalla comunità». Soddisfatta Paola Farinetti: «Sono consapevole che molte persone pensano che altri siano i problemi che affliggono gli albesi e più in generale il nostro Paese, ma sono convinta che la buona politica debba non solo affrontare le urgenze dell’oggi, ma saper prevedere e prevenire anche quelle di domani. La storia ci ha insegnato che le barriere hanno sempre creato risultati peggiori se non opposti a quelli che si volevano perseguire. Partire dai bambini, è come partire dal futuro». Il «no» di un consigliere Emanuele Bolla spiega così il suo voto contrario: «Dico no alla proposta, perché è un’inutile operazione ideologia lontana anni luce dalle esigenze della gente. I problemi sono altri: lavoro, emergenza abitativa, viabilità, famiglie, giovani, anziani e molte altre questioni». [R. F.] La rissa Dopo un primo scambio di battute, è nata una discussione accesa, poi degenerata in rissa. Dalle parole si è passati alle mani. Durante la colluttazione uno dei due marocchini si è avvicinato a un cassonetto per la raccolta rifiuti, lo ha preso e scagliato con violenza contro l’auto del peruviano, causando parecchi danni. Il giovane sudamericano ha inoltre riportato ferite al volto e in altre parti del corpo, poi curate dai medici del Pronto soccorso. Intervento dei carabinieri I carabinieri della Stazione di Bra, avvisati da alcuni passanti che avevano assistito alla scena, dopo aver identificato i tre uomini hanno denunciato i due marocchini alla Procura della Repubblica di Asti per lesioni e danneggiamento. I due sono anche stati sanzionati per ubriachezza molesta. [V. M.] pagina 61 Territorio 12 44 .Saluzzo e valli STAMPA .LA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 VERZUOLO, POTREBBE DIVENTARE SIMBOLO DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE Il logo inventato ad Agraria in finale al concorso regionale ANDREA GARASSINO VERZUOLO Tradizione e innovazione; contesto territoriale e apertura al mondo; inclusione e sostenibilità; lingua locale e globale: sono gli ingredienti che hanno permesso alla classe terza dell’Istituto agrario di Verzuolo di giungere in finale al concorso indetto dalla Regione «Dai un volto al nuovo Programma di sviluppo rurale, Psr 2014-2020». Locale e globale Il gruppo di studenti, provenienti da diversi Comuni del Saluzzese, coordinati dal professor Gianfranco Marengo (ex sindaco di Verzuolo) han- no coniato anche uno slogan. «Abbiamo scelto ’’Foravia’’ – spiegano gli studenti - che in dialetto significa straordinario, fuori dal comune, e ’’green’’, verde in inglese perché quest’ultima è la lingua della globalità, dell’innovazione e al contempo della comunicazione che include chi condivide uno stesso codice». Il verde è un tratto caratteristico dell’agricoltura e gli alunni l’hanno evidenziato nel testo con cui hanno fornito spiegazioni sul logo alla giuria. «Green poi, nelle sue diverse sfumature – proseguono -, è il colore che caratterizza le pianure e le colline piemontesi, il colore che dalle finestre della NEL SALUZZESE Processo per un’eredità Donna accusa il fratello Fratello e sorella a processo, uno contro l’altro. Ed è come se lui avesse sottratto a lei un pezzo di eredità anche se economicamente poco sostanzioso. M. G., del Saluzzese, è stato denunciato dalla sorella ed è a giudizio davanti al tribunale per falso, appropriazione indebita e truffa. Secondo l’accusa formulata dal pm avrebbe intascato il premio della polizza vita della nonna che andava invece condiviso con la sorella, secondo le regole della successione ereditaria. Magro il ricavato, considerando che ha messo in crisi un rapporto familiare: appena 3000 euro. La donna si è costituita parte civile e avanzerà una richiesta di risarcimento, probabilmente anche morale. Nel marzo 2012 ricevette a casa le Rassegna del 11 febbraio.pdf La classe terza con il professor Gianfranco Marengo e il logo quietanze di pagamento dei premi assicurativi. «Eppure – ha spiegato, ieri, al giudice – io non avevo ricevuto nulla». Si scoprì che il fratello, tramite un avvocato, aveva chiesto all’assicurazione i versamenti dei premi delle polizze su un conto aperto in una banca di Saluzzo su cui la sorella non poteva operare. Il legale aveva esibito le deleghe degli altri fratelli e sorelle, tra cui c’era quella della parte civile. Solo che, sostiene quest’ultima, la sua firma è stata falsificata. «Ho detto all’avvocato – ha aggiunto la donna – che avrebbe dovuto avvertirmi prima si fare una cosa del genere». [B. M.] scuola vediamo fondersi, senza soluzione di continuità, con il bianco delle innevate pendici del Monviso. Infine, la spessa cornice nera, che avvolge il logo, simboleggia l’inclusione e soprattutto la collaborazione delle persone e termina in una freccia proiettata verso l’esterno, verso la direzione suggerita dal nuovo Psr: valorizzare le risorse del contesto in un’ottica di apertura all’innovazione e di ’’straordinario’’ movimento». Il lavoro grafico dell’Agrario di Verzuolo è fra i tre finalisti del concorso. Il verdetto finale sarà comunicato alle scuole entro un mese. «E’ una grande soddisfazione risultare tra i finalisti del concorso che definirà il logo del nuovo Psr del Piemonte – dice Marengo -, strumento di erogazione di importanti risorse finanziarie che andranno a sostenere nei prossimi anni l’agricoltura regionale e le tante attività ad essa collegate. Si tratta dell’ambito lavorativo in cui tra due anni si troveranno a operare gli allievi che oggi frequentano questa classe terza». SALUZZO, LUNEDÌ POMERIGGIO E SERA Guasto all’acquedotto Niente acqua ai piani alti Tubo rotto e problemi per l’acqua potabile lunedì, tra il pomeriggio e la sera, in diverse zone di Saluzzo. Il guasto, che si è verificato all’altezza del carcere «Morandi» sulla condotta da cinquanta centimetri di diametro che parte dalla fonte Saretta in valle Po (ai confini tra Rifreddo e Revello), è stato subito riparato dai tec- pagina 62 nici dell’«Alpiacque» e l’approvvigionamento idrico è ritornato alla normalità tra la notte e le prime ore del mattino di martedì. Con la falla, la rete dell’acquedotto aveva perso pressione e sono stati numerosi gli utenti, soprattutto dei piani più alti di palazzi e condomini, che avevano poca pressione, o quasi nulla, dai rubinetti. [A. G.] «MOVIDA POSITIVA» Portafogliperso erestituito L’assessore ringrazia L’ha definita con un post sul suo profilo Facebook una «storia di movida alternativa, di un gruppo di giovani con un alto senso di responsabilità e onestà». E’ l’assessore al Sociale del Comune di Saluzzo Alida Anelli, che sabato sera ha perso il portafoglio in centro, vicino a piazza Cavour. «Un gruppo di ragazzi l’ha ritrovato – prosegue il racconto dell’assessore sul social network –: mi ha contatta prontamente su Facebook e ha immediatamente portato il portafoglio ai carabinieri. Nel giro di dieci minuti l’ho riavuto, intatto. Vorrei quindi Alida ringraziare Anelli pubblicamente Fabio Monasterolo e il suo gruppo di amici per questo gesto così prezioso». Il messaggio ha ricevuto in breve tempo una settantina di «mi piace» e diversi commenti di positiva considerazione. I responsabili della restituzione hanno confermato che «è stato un piacere» a cui è seguita un’ulteriore replica dell’assessore: «Davvero un gesto non scontato! Fa un grande piacere incontrare ragazzi [A. G.] come voi». Territorio Val Pellice 16 Mercoledì 11 febbraio 2015 Anno 110 - Numero 6 © RIPRODUZIONE RISERVATA DI ARTICOLI E FOTO Nell’ultimo tratto di via Arnaud (piazza Gianavello) Torre Pellice In Regione la delibera del Consiglio (Villar Pellice concorda) Torre pensa di ampliare l’area pedonale Ferruccio Pasquet, uomo di sport Parco, Bobbio conferma: «No secco» TORRE PELLICE - Era un grande uomo di sport, oltre che conduttore di una storica segheria, Ferruccio Pasquet, spentosi all’età di 80 anni. La notizia, diffusa a funerali avvenuti, ha colpito i tanti che ne hanno apprezzato le doti umane e agonistiche. «Aveva iniziato la carriera di calciatore sotto la guida di Cece Charbonnier ed era diventato uno stopper di classe - lo ricordano alla Polisportiva Val Pellice, di cui era socio onorario -. Amava vantarsi di non aver mai fallito un rigore perché, sosteneva, calciando con forza il portiere non poteva fare nulla». La cosa che più amava ricordare? «I complimenti dell’indimenticato campione juventino John Charles, in occasione di un’amichevole al Comunale di Torino tra Juventus e Val Pellice. Un intervento di Ferruccio aveva spedito l’avversario in fondo alla propria porta. Charles, rialzandosi, gli strinse la mano e gli disse: “Bravo, sei duro ma correttissimo, un rivale da rispettare”». In campo bocciofilo era un ottimo colpitore, soprannominato “el mancin”: «Poi la malattia del padre (Guido, ndr) e il passare inesorabile degli anni non gli permisero più di praticare sport, ma si dilettava ancora a vederlo, specie il tennis e il calcio inglese, che riteneva il migliore per le energie profuse». VAL PELLICE - L’Amministrazione di Bobbio Pellice ha ribadito il suo “no” al disegno di legge regionale per l’estensione del Parco del Po su buona parte del suo territorio. Giovedì 5 è stata consegnata in Regione la delibera assunta dal Consiglio martedì 3 quasi all’unanimità (astenuto il consigliere Dario Ayassot perché appena insediatosi). L’ha votata anche il capogruppo di minoranza Mario Boschi, inizialmente favorevole al Parco: «Approfondendo il problema, chiarendoci le idee, ci siamo convinti della necessità di dire no». Le ragioni? «La salvaguardia della sovranità del Comune sul proprio territorio», si legge in delibera. «Ulteriori vincoli (…) rischierebbero di creare nuove difficoltà alle attività agricola e pastorale», visto che la zona prevista a Parco «è quella dove sono collocati gli alpeggi e dove da secoli viene esercitata un’attività pastorale di pregio. L’attività agricola, poi, migliorata in questi ultimi anni, ha garantito finora la conservazione del territorio, mentre gli aggravi di ulteriori vincoli burocratici rischierebbero di indurre al disinvestimento e, forse, all’abbandono dell’attività stessa». In merito alla gestione del Parco, Bobbio - legato alla Val Pellice e al Pinerolese - rischierebbe di trovarsi in posizione marginale rispetto ai Comuni della Valle Po, del Cuneese e addirittura della Pianura, con i quali non vi sarebbe null’altro di condiviso. Particolarmente duro l’intervento del consigliere ed ex sindaco Giuseppe Berton: «Ho ancora la pelle che mi brucia per l’Oasi del Barant. I nostri antenati, in tempi neanche tanto lontani, fecero strin- Ipotesi in Commissione, negozianti possibilisti TORRE PELLICE - Da g i u g n o To r re P e l l i c e potrebbe avere un’area pedonale in più e recuperare una zona storicamente un po’ “ai margini” seppur si trovi in pieno centro. Si tratta della porzione finale di via Arnaud, davanti a piazza Gianavello. L’Amministrazione comunale sta valutando la fattibilità del progetto: «Ne avevamo parlato in campagna elettorale, ma adesso vor remmo passare alla fase operativa. Ne abbiamo discusso in Commissione urbanistica e, una volta avuto il via libera dall’Ufficio tecnico e dai Vigili, ci piacerebbe realizzare l’idea già dalla tarda primavera» spiega Samuel Bella, consigliere comunale e presidente della Commissione urbanistica. L’idea potrebbe incontrare il favore di alcuni commercianti, che apprezzerebbero però un inter vento più ampio: «Non sono contrario alla pedonalizzazione, purché si effettui anche un ragionamento sulla viabilità di quest’area» riflette Renzo Bellion dell’”Angolo dei sapori” di piazza Gianavello, che continua: «Via Garibaldi è da sempre a doppio senso di marcia nonostante la pessima visibilità in uscita su corso Gramsci. TORRE PELLICE - Il tratto di via Arnaud, davanti a piazza Gianavello, interessato dall’ipotesi di estensione della zona pedonale. Qui non ci sono auto: è giorno di fiera. (Foto Allaix) Se la pedonalizzazione si trasformasse nello stimolo per inserire un senso unico in ingresso in via Garibaldi e uno in uscita in via Pietro Valdo, credo che questa zona risulte- rebbe molto valorizzata, mentre finora è stata sempre un po’ dimenticata». Sulla trascuratezza di questa parte di Torre Pellice concorda Marco Perassi, del “Vincaffè «VIA ROMA CHIUSA PER OSPITARE EVENTI» TORRE PELLICE - Un’altra area che sta chiedendo una pedonalizzazione temporanea, legata magari ad alcuni eventi nei week-end estivi, è quella di via Roma, il breve tratto che dalla Provinciale consente l’ingresso a piazza Libertà: «Abbiamo ricevuto una richiesta da parte di alcuni cittadini e titolari di attività commerciali - conferma il sindaco Cogno -. Siamo possibilisti, purché si tratti di iniziative una tantum con una progettualità alle spalle. Per esempio, concederemo la pedonalizzazione della via per un paio di serate durante “Una Torre di libri”». L’assessore in visita a Bobbio La Regione interviene per la 40ª Tre rifugi I sindaci della Val Pellice incontrano a Bobbio l’assessore regionale Ferraris. BOBBIO PELLICE - Mancano ancora cinque mesi alla “Tre rifugi Val Pellice”, la classica di trail che si svolge ogni anno, a fine luglio, sulle montagne dell’alta valle, ma l’apparato organizzativo è già al lavoro per far sì che l’edizione 2015, che festeggerà i 40 anni, riesca nel migliore dei modi. «Abbiamo contattato l’assessore regionale allo Sport Giovanni Maria Ferraris, che ha incontrato i sindaci della vallata dando la sua disponibilità in termini di visibilità, comunicazione con i media e montepremi» spiega Fredi Gallo, del Comitato organizzatore. Per dare ancor più risalto all’anniversario della corsa il Cai Uget Val Pellice, in collaborazione con il Comune di Bobbio, ha bandito un concorso di idee per la progettazione del nuovo logo. Al vincitore sarà corrisposto un premio di 500 euro. Info e regolamento: www.3rifugivalpellice.it, 339 738.6532 (Fraschia), 335 589.1468 (Gallo). Rassegna del 11 febbraio.pdf Sport”: «Siamo tra la strada principale che attraversa il paese e la zona valdese, eppure a volte non sembra di essere in centro. Affinché la zona acquisti valore, ben venga un’area pedonale che si ponga come prosieguo della prima parte di via Arnaud. Credo però che l’ideale sarebbe una zona mista: una porzione della carreggiata, magari quella vicino ai caseggiati, potrebbe essere resa pedonale, mentre la metà verso la piazza a senso unico. In questo modo si faciliterebbe la viabilità all’interno della piazza e magari si potrebbe anche recuperare qualche parcheggio in via Pietro Valdo, se questa venisse a sua volta resa a senso unico». L’ipotesi al vaglio da par te di Amministrazione e Uffici potrebbe essere proprio questa: «L’ideale sarebbe poter dividere la car reggiata con delle fioriere, in modo che i pedoni siano al sicuro e che non sia ostacolato il passaggio dei mezzi della Croce rossa e dei veicoli che transitano sulla piazza afferma il sindaco Marco Cogno -. Il vero problema è di natura economica: dobbiamo capire se abbiamo le risorse per l’arredo urbano». Michela Perrone “Insieme in Comune”: «Bisognava discuterne di più» ghe della loro pelle per affrancarsi dalle servitù gravanti sul loro territorio. Non mi sembra ora il caso di consegnarlo in mano ad un’Amministrazione estranea». Sul tema è intervenuto anche l’altro ex sindaco Aldo Charbonnier: «Un Parco si fa per tutelare qualcosa e qui da tutelare è l’attività agricola». Tra gli allevatori, poi, si teme che un Parco possa favorire il diffondersi del lupo: un problema su cui sarà convocata una riunione apposita. Assoluta contrarietà è stata espressa dal presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori Roberto Barbero: «Ospiteremo un incontro, mercoledì 18, nella nostra sede di Torino, tra gli agricoltori e i rappresentanti di diverse forze politiche presenti in Consiglio regionale, per spiegare loro le ragioni della nostra opposizione». Il “no” è sostenuto anche dalla confinante (con Bobbio e Crissolo) Villar Pellice: «Ci siamo confrontati con gli allevatori, che per noi sono una risorsa importante - afferma il sindaco Lilia Garnier -. Il Parco imporrebbe una serie di vincoli per gli alpeggi e il transito di bestiame che scoraggerebbe molti a continuare l’attività. I sindaci dei Comuni cuneesi già inseriti nel Parco ci hanno confermato che, una volta deciso per il sì, sarà l’ente Parco a occuparsi di tutto, dalla gestione degli eventuali finanziamenti europei agli interventi idrogeologici. Di cui, tra l’altro, il sindaco continua a essere responsabile senza però avere voce in capitolo per il territorio soggetto a Parco». Garnier sottolinea la mancanza di condivisione e di informazione da parte della Regione: «Abbiamo saputo del progetto da “L’Eco del Chisone”». Di mancanza di condivisione, ma riguardo il “no” espresso da Bobbio, parla invece il gruppo di associazioni “Insieme in Comune”. Tullio Parise (Associazione genitori), Davide Claudio Gay (Legambiente Valpellice), Wilma e Antonio Della Pria (Auser), Giorgio Gamba (Uisp), Stefano Bosio (Bottega del possibile), Roberta Peyrot (Gruppo donne e Un mondo di donne) e Marco Baltieri (Ataai) esprimono rammarico non tanto «per la decisione, sicuramente motivata, ma per le modalità con cui è stata adottata. “Insieme in Comune” sta cercando da tempo di sensibilizzare le Amministrazioni a una maggiore disponibilità al confronto e a lasciare da parte l’illusione campanilistica di poter risolvere tutto in base alla piccola scala del proprio villaggio, invece di affrontare i diversi problemi secondo le loro reali dimensioni. L’adesione al “Parco del Monviso” poteva essere un’occasione di sviluppo molto interessante per tutta la valle e, proprio in quanto tale, crediamo andasse discussa in un tavolo meno frettoloso e più partecipato». Le associazioni, inoltre, si chiedono a cosa serva l’Unione dei Comuni, «se non si discute di opportunità sovracomunali». Sarebbe necessario «un organismo funzionale ed operativo unico per tutta la valle che, pur tenendo adeguatamente conto delle voci delle singole realtà, possa realizzare ed applicare un’attenta ed equa pianificazione del territorio». Bartolomeo Falco Daniele Arghittu Luserna S.G., la proposta dell’assessore Depetris a negozianti e aziende Dopo il rogo Casa distrutta, la solidarietà Lo specifico servizio costa al Comune 119.000 euro l’anno: «Meglio utilizzare l’ecoisola» di Angrogna «Tares scontata se rinunciate ai cassonetti privati» LUSERNA S.G. - L’assessore Piergiorgio Depetris ha convocato aziende e negozianti del paese e ha fatto loro una proposta originale e interessante: «Rinunciate ai cassonetti privati. Il servizio dedicato costa all’Amministrazione comunale 119.000 euro l’anno. L’obiettivo è rimettere “in gioco” questo denaro, per abbattere la Tares sulle utenze non domestiche». Non si tratterebbe di un’imposizione, ma di una scelta: «Chi desiderasse continuare a godere di questo servizio potrebbe farlo, ma se ne accollerebbe l’onere per intero». Siamo nel campo delle ipotesi: la materia è stata oggetto di un incontro preparatorio, cui ne seguiranno altri. Ma la proposta di Depetris ha già suscitato un certo interesse. Alcuni titolari di utenze non domestiche lamentano di pagare, per la Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi), cifre a tre zeri: in un caso, addirittura, 7.500 euro l’anno. Per risparmiare, molti si sono detti disponibili a valutare la rinuncia e a smaltire i rifiuti prodotti, adeguatamente ripartiti, presso l’ecoisola. Sarebbe la condicio sine qua non per ottenere, in futuro, lo sconto sulla Tares: utilizzando l’apposito badge assegnato alle utenze non domestiche, si potrebbero “censire” i conferimenti e stabilire la quantità e la qualità di rifiuto consegnato da ogni singolo negoziante o imprenditore lusernese. L’assessore si è sobbarcato, negli scorsi mesi, un lavoro certosino di analisi del costo del servizio rifiuti (che Luserna S.G., come gli altri Comuni del Pinerolese, affida all’Acea). «Il conferimento, la raccolta, il trattamento e l’eventuale recupero dei materiali di scarto è un onere, per il Comune di Luserna S.G., pari a un milione di euro l’anno». Per il sociale - ha chiosato il sindaco Duilio Canale, come metro di paragone - si spende circa un quarto della cifra. Gli ecopunti del paese, quelli utilizzati da tutti cittadini, sono 59: ad essi, però, vanno aggiunti i cassonetti privati di cui molti esercizi commerciali dispongono. Ed è proprio su questi - secondo Depetris - che è possibile operare il risparmio. «Altrimenti andiamo avanti con la situazione attuale. Ma quantomeno mi dovete riconoscere che il tentativo per abbattere la Tares l’ho fatto», ha sottolineato Depetris. Il discorso riguarda le “utenze non domestiche” e l’eventuale sconto applicato in futuro non aumenterebbe i costi per le “utenze domestiche” (gli oneri sono ripartiti alla fonte). L’assessore ha evidenziato - e questo vale per tutti - l’importanza di utilizzare i cassonetti in modo appropriato e di ridurre in ogni modo il volume dei rifiuti conferiti, in modo da evitare che i contenitori si riempiano troppo spesso (ogni passaggio del mezzo Acea ha un costo). Daniele Arghittu pagina 63 ALTA VAL PELLICE, LA NEVE HA TOCCATO I DUE METRI ALTA VAL PELLICE - L’abbondante nevicata di venerdì 6 ha completamente cambiato il paesaggio in alta valle. Nella Conca del Prà, nel momento di massimo innevamento, si sono superati i 2 metri (tra l’altro, i gestori del rifugio Jervis, sconsigliano di salire ancora per qualche giorno, essendo il pericolo valanghe piuttosto alto). Oltre il metro e mezzo anche nelle borgate più alte di Bobbio, come i Cortili Danna e Malpertus (nella foto un paesaggio che sa di Finlandia sulle rive del laghetto Naïs). In località Isoardi ad Angrogna si sono toccati i due metri, così come nelle frazioni più a monte di Rorà. (Foto G. Falco) ANGROGNA - Gara di solidarietà per aiutare la famiglia che, nell’incendio scoppiato la notte di mercoledì 21 gennaio a Rocciamaneud, ha perso la casa: le fiamme hanno gravemente compromesso l’abitazione dalla quale si sono sviluppate le fiamme, rendendola invivibile. I proprietari hanno trovato un’altra sistemazione. Per cercare di aiutarli a rimettere in sesto la casa, però, il paese si è impegnato in una raccolta fondi. «Il Comune sta raccogliendo le donazioni, che possono essere effettuate direttamente in municipio, nel negozio di alimentari di Angrogna o presso quello del Baussan» rende noto il sindaco Mario Malan. Inoltre, sabato 14 febbraio, alle 21, sarà organizzato un concerto nel tempio valdese di Angrogna con partecipazione della corale valdese di Angrogna e del Coro La Draia. L’ingresso è libero, ma le eventuali offerte andranno alla famiglia colpita dall’incendio. mi.pe. Territorio 26 langhe e pianura MONDOVÌ, 11 FEBBRAIO 2015 - N. 6 farigliano Incontro in Biblioteca per capire come sfruttare i vantaggi del riconoscimento farigliano Richieste di contributi ad Enti e Fondazioni tempo di bandi: tanti Langhe nell’Unesco: Èprogetti per Farigliano opportunità da cogliere Dagli interventi alle Scuole all’ascensore in Municipio FARIGLIANO FARIGLIANO L’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, giovedì 19 febbraio alle 21 alla Biblioteca “Nicola e Beppe Milano” di Farigliano (piazza San Giovanni 12 bis), esporrà i vantaggi che il riconoscimento Unesco porterà sul territorio. A giugno 2014 infatti, a Doha in Qatar, il sito “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Si tratta del 50° sito UNESCO italiano e del primo paesaggio culturale vitivinicolo italiano. Alla serata parteciperanno il sindaco di Farigliano Mirco Spinardi, il consigliere comunale di Farigliano con delega ai sentieri ed al paesaggio Gerardo Logrippo, il direttore dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di LangheRoero e Monferrato Roberto Cerrato, il consigliere della stessa Associazione Giuseppe Rossetto. Interverranno anche altri esponenti del territorio ed è prevista la presenza dell’europarlamentare Alberto Cirio. L’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, costituita nel gennaio 2011, ha lo scopo di coordinare tutte le attività di governance, dalla promozione della candidatura alla pianificazione integrata dei progetti che riguardano il sito: la sua valorizzazione, promozione e sensibilizzazione, insieme alla ricerca di uno sviluppo socio-economico integrato dei territori, in coerenza con i valori della candidatura. L’Associazione, a partire dalla sua istituzione uiciale, ha permesso di creare una rete di realtà impegnate nella promozione e valorizzazione del territorio, nonché nello sviluppo di tu- rismo culturale e sostenibile. Ad oggi, vi hanno aderito oltre 75 Comuni e numerose Associazioni, non solo legate alla sfera vitivinicola, che operano a vario titolo sul territorio e che partecipano attivamente all’ambizioso progetto volto al riconoscimento dell’unicità ed eccezionalità di questo paesaggio. Info su http://paesaggivitivinicoli.it. farigliano Festa di Carnevale con il Suv Il Carnevale impazza anche a Farigliano. Sabato 14 febbraio, dalle 20, grande festa in maschera al SUV, presso gli impianti sportivi. Una cena in allegria, cui seguirà animazione e “truccabimbi”. Due i menù proposti: uno per i ragazzi e uno per gli adulti. Prenotazione obbligatoria entro il 13 febbraio, telefonando al 338 9142889. (a.l.) – Per i piccoli Comuni, lo sappiamo, è sempre più diicile riuscire a trovare le risorse per andare avanti nell’ordinaria amministrazione, figuriamoci allora per riuscire a realizzare nuovi progetti. Le uniche opportunità sono i finanziamenti in arrivo da Enti quali la Regione, il Gal o Fondazioni bancarie. Ed è questo il periodo di scadenza di alcuni importanti bandi per l’accesso a contributi che possono rappresentare nuova linfa per chi ha in testa progetti nuovi. Il Comune di Farigliano ha così predisposto una serie di progetti, mirati proprio alla partecipazione ai vari bandi: «Sappiamo benissimo che i cittadini si aspettano da noi la soluzione di problemi concreti, come ad esempio la spalatura della neve o l’asfaltatura delle strade – spiega il sindaco Mirco Spinardi –. Ma i bandi hanno finalità ben precise, per cui se vogliamo ottenere risorse extra dobbiamo parteciparvi con interventi mirati, che rappresentano comunque un’opportunità per migliorare il nostro paese». Ecco, dunque, che in questi giorni sono stati approvati una serie di progetti, ognuno relativo ad uno specifico bando. Schermo interattivo Per quello del Gal Mongoie si parteciperà con una proposta collegata al turismo, nello specifico alla rete sentieristi- ca. L’idea è quella di realizzare un nuovo punto informativo (che troverà sede in piazza Vittorio, di fianco alla futura “casetta dell’acqua”), nel quale ubicare uno schermo interattivo, tramite il quale divulgare informazioni di interesse turistico (dalla mappa dei sentieri ai punti di maggior attrattiva del paese alle iniziative), ma anche di interesse pubblico (avvisi, ordinanze, news amministrative). Scuola più moderna e sicura Sia la Regione che la Fondazione Crc hanno poi promosso un bando per l’ammodernamento delle Scuole. In questo caso, il Comune parteciperà con il medesimo progetto, relativo alla messa in sicurezza e alla riqua- lificazione energetica della Materna. L’intervento prevede la “cappottatura” del lato nord dell’edificio, la sostituzione degli infissi, la riqualificazione della centrale termica e lavori per aumentare la capacità antisismica del palazzo. Ascensore in Municipio Infine, sempre alla Fondazione Crc, verranno chiesti finanziamenti per altri due progetti: il primo riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche in Municipio, con la realizzazione di un ascensore a servizio del pian terreno e del primo piano. Il secondo, invece, è riferito agli impianti sportivi, con l’ipotesi di ammodernamento del campo da calcetto e del campo da tennis. dogliani torino Delibera della Giunta regionale per l’adeguamento delle procedure per la manutenzione dei fiumi Carnevale insieme: “A spasso nel tempo” Anche Dogliani si appresta a vivere nel migliore dei modi la festa più pazza dell’anno. Il “Carnevale dei ragazzi” quest’anno avrà un tema specifico: “A spasso nel tempo”, con maschere e mascherine che ci faranno fare un tufo nel passato o nel futuro. Il ritrovo è fissato alle 14,30, presso la Torre dei Cessi, poi la sfilata per le vie del centro storico insieme alla Filarmonica “Il Risveglio”. Al termine, presso l’Oratorio, merenda per tutti! La festa proseguirà alla sera, sempre in Oratorio (ore 20,45), con “Delitto a Carnevale”: gioco di ruolo per ragazzi e famiglie. Un delitto sconvolge il Carnevale doglianese: tra le maschere si nasconde un assassino, chi sarà? A scoprirlo saranno i ragazzi, per una sera trasformati in veri e propri investigatori. Per partecipare basta formare un gruppo da 4 a 6 persone e iscriversi telefonando al 366 2815062 entro venerdì 13 febbraio. L’assessore Balocco: «Asportare materiale litoide dai nostri fiumi costerà meno» TORINO La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Francesco Balocco ((nella nella foto), foto), ha deliberato i nuovi canoni da applicare alle concessioni di estrazione di di minerale litoide dai corsi d’acqua e dal demanio idrico in generale. Il provvedimento prevede sostanzialmente l’identificazione di tre fasce, applicabili in base al pregio del materiale curiosità L’annuncio della multinazionale – Soddisfazione di Coldiretti Nestlè: «Metteremo la carne di Piemontese nei ravioli “Buitoni”» MORETTA In questi giorni, lo stabilimento “Buitoni” di Moretta ha annunciato la produzione di nuovi ravioli al ripieno di carne di razza Piemontese. Piemontese. Il noto marchio alimentare, che di italiano ha solo più il nome, in quanto fa parte della multinazionale “Nestlé”, ha detto di rispondere così alle richieste del consumatore di identificazione della filiera di provenienza della materia pr prima. ima. «Tutto bene e tutto giusto – dice il direttore di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano –. Ricordo che due anni fa, quando scoppiò lo scandalo dei tortellini “Buitoni” con il ripieno di carne di cavallo di origine ignota, Coldiretti con un proprio comunicato stampa e con successivi incontri con la dirigenza della “Buitoni” ed alla presenza dei dirigenti della “Nestlé Italia”, sostenne che era assurdo che lo stabilimento di Moretta usasse della carne di cavallo nei tortellini e nei ravioli, in quanto a poca distanza pascolavano centinaia di capi di razza bovina Piemontese che Rassegna del 11 febbraio.pdf danno ottima carne». Dopo una serie di incontri, Buitoni avviò i contatti con le aziende del territorio e ha concluso l’accordo con la Mec Spa di Montanera, della famiglia Formento. Quindi, con le carni di razza bovina Piemontese, saranno preparati i “Ravioli cuor cremosi”. Conclude Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo: «L’augurio è che il business, che farà “Buitoni” da una parte e Mec dall’altra, abbia una ricaduta positiva sui prezzi dei bovini da carne, visto che il diverso orientamento nell’utiliz- zo delle carni da parte della “Buitoni” è scaturito da una precisa e documentabile posizione di Coldiretti Cuneo. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare, attraverso accordi di filiera, le produzioni “Made in Italy” e cuneesi in questo caso. Diamo atto alla Buitoni-Nestlé di aver colto il chiaro messaggio lanciato da Coldiretti. Siamo convinti che questo genererà percorsi positivi, sia a livello di business agro-industriale che di qualità e bontà del cibo, nonché di trasparenza per i consumatori». pagina 64 asportabile, definite su altrettante aree geografiche, nonché l’adeguamento delle procedure, in ottica semplificativa, per l’esecuzione di interventi di manutenzion manutenzionee idraulica. «Obiettivo – ha afermato l’assessore Balocco – è quello riconoscere la funzione funzione preventiva della pulizia dei fiumi, incentivando la rimozione degli accumuli di ghiaia, nel rispetto delle normative vigenti e scongiurando eventuali abusi. A tale scopo, i canoni sono stati rivisti al ribasso per tenere conto del reale valore di mercato, anche in una fase di congiuntura economica negativa». In caso di interventi ad iniziativa pubblica, si partirà con asta con canone pari al valore previsto per l’area di competenza, per poi procedere, qualora la gara vada deserta, con trattativa trattativa priva privata ta (per le aree di maggior pregio) o valutando la possibilità di finanziamento pubblico in caso di necessità di rimozione di materiale di scarso valore. Qualora si tratti di intervento di iniziativa privata, la concessione è rilasciata con canone calcolato in base al valore stabilito per la zona. Per l’estrazione di materiali inerti naturali di pregio, diversi dal litoide, si rimanda ai valori fissati dai provvedimenti statali. dogliani Festa al Centro incontro “Cesare Meriggio” Il Centro incontro “Cesare Meriggio” di Dogliani ha organizzato, lo scorso 1º febbraio, un momento di festa nel bar dell’Ospedale, gentilmente concesso dalla signora Barbara Manera. Si è gustato un buon pandoro oferto da Teresa Marchisio e figli e brindato con il Moscato dolce di Piero Chiecchio, assiduo frequentatore del Centro. Erano presenti il parroco, don Luigino Galleano, il sindaco di Dogliani, Franco Paruzzo, con la gentile signora Patrizia, e gli amici delle partite a carte. Territorio ANSA PIEMONTE 10/02/2015 19:10:00 Aeroporti: M5s, Fassino e Chiamparino avvantaggiano Milano - (V. 'Aeroporti: Fassino, sinergia con...' delle 13.30 circa) (ANSA) - TORINO, 10 FEB - Per il Movimento 5 Stelle, lescelte sull'aeroporto di Caselle del sindaco di Torino PieroFassino, del presidente della Regione Piemonte SergioChiamparino, e del parlamentare Pd Stefano Esposito "sostenganoun'operazione molto costosa che essenzialmente avvantaggeràMilano". "E' passato circa un anno dal declassamento dell'aeroporto di Caselle - rimarcano i consiglieri regionali pentastellatiDavide Bono e Federico Valetti - e il traffico internazionale èaumentato del 18,1%, quello complessivo dell'8,6%. Quantoscritto nei documenti del Ministero circa la classificazionedegli scali ha un valore prossimo allo zero, il mercato lo fannole compagnie aeree attraverso tratte e orari, e le condizioniche le società aeroportuali offrono". "Questi numeri - sostengono - smentiscono gli strampalatitentativi di rilancio dello scalo di Caselle avanzate daFassino, Chiamparino ed Esposito. L'ipotesi folle di creare uncollegamento ad alta velocità tra Caselle e Malpensa non avrebbealcuna ricaduta positiva per Torino. Anzi - concludono - sarebbea tutto vantaggio di Malpensa, che si prenderebbe pure i nostrivoli trasformando Caselle nella 'terza pista di Malpensa'".(ANSA). Rassegna del 11 febbraio.pdf pagina 62 Trasporti 6 Cronaca 11 febbraio 2015 Trasporti Sono emersi ritardi di 174 ore in un anno, disservizi e sporcizia di stazioni e treni Caso Da capire se l’uomo è stato aiutato o ingannato Soldi dai Comuni ai pendolari Al Tecnoparco incontro del Comitato Domo-Milano VERBANIA - L’aula magna del Tecnoparco di Fondotoce ha accolto, nel pomeriggio di sabato 7 febbraio, un gran numero di viaggiatori in occasione dell’assemblea del Comitato “Amici Pendolari Domodossola-Arona-Milano e Arona-Novara”, da un paio di mesi costituitosi come onlus. Presenti all’incontro, invitati dagli organizzatori, anche molti amministratori pubblici, tra cui il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, il deputato Enrico Borghi e il sindaco di Verbania Silvia Marchionini. Ad aprire la riunione è stato Gianni Bertone, presidente del Comitato, che ha detto: «Abbiamo deciso di istituzionalizzarci, dopo tutti questi anni in cui ci trovavamo informalmente, soprattutto sui social network, per riuscire a colloquiare con i soggetti istituzionali: Regioni e società ferroviarie. Analizzando i numeri c’è una cospicua differenza tra quanto spendono la Lombardia e il Piemonte per il trasporto pubblico su ferro: 152 milioni la prima e 6,5 milioni la seconda, nel 2014. A questo aggiungiamo anche la totale indisponibilità che l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco ha dimo- Ospitò un anziano nella sua baracca Un omegnese a processo con l’accusa di “circonvenzione d’incapace” I relatori che si sono alternati al Tecnoparco davanti ad una folta platea di pendolari strato sin qui». Reschigna non si è certo tirato indietro: «I dati parlano da soli e sono impietosi. Il disavanzo accumulato dalla Regione tra il 2011 e il 2013 per i trasporti ammonta a 370 milioni di euro, di cui solo 60 coperti finora. L’obiettivo per quest’anno è coprire il disavanzo, con la speranza che la scelta forte fatta, quella di andare a nuove gare per la concessione delle linee nel 2017, possa essere la soluzione per migliorare il servizio». Servizio che oggi pare molto più un disservizio. L’indice di puntualità sulla Domodossola-Milano nel dicembre 2014 si è attestato al 40%, risalito poi al 63% nel primo mese del 2015, ma con un significato aumento delle ore di ritardo accumulate (174 contro 114). Il bonus regionale, previsto da contratto in caso di mancato raggiungimento di precisi indici di affidabilità, per quest’anno non verrà erogato dal Piemonte (a differenza della Lombardia, dove da anni è automatico). Perdura, inoltre, la carenza di informazioni attendibili nelle stazioni, peraltro troppo spesso in condizioni di grave incuria. Come la mancanza da mesi nella stazione di Arona di alcuni tipi di monitor. Anche la pulizia molto spesso è carente, così come pessimo è lo stato del materiale circolante: carrozze troppo spesso gelide d’inverno e roventi d’estate, e una preoccupante crescita di insicurezza non solo percepita, come ha testimoniato Martina, giovane pendolare aronese: «Lunedì 26 gennaio ho preso treno delle 16.48 da Porta Garibaldi e a Somma Lombardo un personaggio equivoco con uno zainetto mi si è avvicinato. Pensando probabilmente che dormissi, ha cominciato ad allungare le mani, nascoste sotto la zaino appoggiato sulle gambe. Mi sono alzata e mi ha seguita anche dopo essere scesa a Sesto; ma risalendo all’improvviso sono riuscita a seminarlo. Devo dire che il capotreno, avvisato subito dopo, è stato molto gentile e disponibile, mentre trovo preoccupante che dopo aver timidamente parlato di questo episodio nel gruppo facebook in tante mi abbiano contattato per raccontarmi di molte esperienze simili, se non peggiori». Infine s’è parlato della causa avviata con Trenord per il riconoscimento di un risarcimento per le ore di ritardo accumulate, che vede sin qui circa 100 pendolari della linea aderenti. «Per ora tre amministrazioni, Verbania, Premosello e Arona (rispettivamente con 3mila, 400, e 1.000 euro, ndr) - ha concluso Bertone hanno scelto di sostenere le spese legali che dovremo affrontare, L’auspicio è che molte altre amministrazioni scelgano di sostenerci». Tommaso Nencioni VERBANIA - Circonvenzione d’incapace: è questa l’accusa per un uomo di Omegna che ora è a processo in tribunale a Verbania. Il giudice Luigi Montefusco è chiamato a decidere se abbia aiutato o si sia approfittato di un anziano che nel 2005 aveva ospitato nel suo giardino. Proprio così: il pensionato, dopo alcuni dissapori con i famigliari con i quali viveva a Verbania, si trasferì in una baracca (così l’ha definita la Polizia) in località Ponte Bria, senza servizi igienici, riscaldamento ed energia elettrica. In aula è stato sentito come teste: «Cucinavo nel camino. Mi lavavo nel fiume e i bisogni li facevo nei prati. In casa c’era la batteria, non c’era il riscaldamento ma avevo il piumino d’oca». L’accusa del pubblico ministero Laura Carrera riguarda però altri fatti, e cioè che l’omegnese (difeso dall’avvocato Cristina Gulisano) avrebbe approfittato economicamente dell’anziano e della pensione di circa 800 euro che incassava ogni mese: nel 2007 avrebbe fatto comprare a lui una macchina e un motocarro e in seguito, usando il suo nome, avrebbe sottoscritto dei prestiti presso alcune fi- nanziarie. «Io mi muovevo a piedi, non ho più la patente da un bel pezzo - ha detto in aula l’anziano -. Abbiamo comprato il motocarro e la macchina per fare dei lavori in giro, ma li guidava lui, io mai. Li ho pagati io a mesi perché lui aveva bisogno, e gli davo dei soldi per fare la spesa». «Non ricorda di essere stato da delle finanziarie per chiedere dei prestiti di denaro?» gli ha chiesto il giudice, e il pensionato ha risposto di no. Inoltre, successivamente macchina e motocarro sarebbero stati venduti dall’omegnese ma l’anziano, che li aveva pagati, non avrebbe ricevuto nulla. Dopo che la Polizia scoprì questa situazione e avviò le indagini il pensionato venne sottoposto a perizia psichiatrica: «Quando lo visitai a fine 2012 non ricordava l’anno corrente, la nostra regione e i nomi dei suoi parenti - ha riferito il consulente -. Dai test è emersa una condizione di iniziale demenza dalla quale derivava incapacità di intendere e di volere. Secondo me in quel momento non era in grado di provvedere a se stesso». Il processo è stato rinviato per sentire ulteriori testi. Luca Manghera Operazione Automobilisti sorpresi ubriachi in auto Vigili al lavoro Fatti Coinvolto nella gara d’appalto per uno scuolabus Precisazione Non credo ci sia stata una turbativa d’asta L’Agenzia entrate non “usa” gli interinali Contro alcol e droga controlli della polizia Assicurazioni contraffatte: due i casi emersi E’ quanto sostiene l’amministratore unico della Borgo Agnello spa di Paruzzaro ARONA - E’ arrivata dall’Agenzia delle entrate la precisazione a corredo dell’articolo “Il lavoro interinale fa ancora discutere” pubblicato a pagina 23 dell’Eco Risveglio del 4 febbraio, in cui si diceva che il Comune di Arona per scegliere il personale da impiegare si avvale dei servizi di un’agenzia milanese. «Riteniamo doveroso - hanno fatto sapere - precisare che l’Agenzia delle entrate per le proprie attività d’istituto, e dunque anche per lo sportello di Arona, impiega unicamente i propri funzionari, assunti con regolare concorso pubblico, e non si avvale di lavoratori interinali». OMEGNA - Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 febbraio personale del commissariato di Omegna e della Polizia stradale di Verbania, con l’ausilio della Polizia municipale di Omegna, ha effettuato alcuni controlli straordinari del territorio, mirati soprattutto a prevenire l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti tra i più giovani. Per l’occasione sono stati organizzati tre posti di controllo con relativa effettuazione di alcool-test e rilevamento di velocità massima consentita, attraverso i quali si sono identificate 157 persone e controlla- VERBANIA - Ancora due casi, a distanza di poche ore l’uno dall’altro, di assicurazioni contraffatte. A scoprirli, nella giornata di domenica 8 febbraio, sono stati gli agenti della polizia municipale di Verbania, impegnati in alcuni controlli sulle strade cittadine. In entrambi i casi si tratta di veicoli commerciali, più precisamente un autocarro Fiat e un furgone Nissan Vanette. I vigili hanno accertato che entrambi avevano un tagliando assicurativo (quello da esporre sul parabrezza) contraffatto e che non erano in regola con il pagamento dell’Rc auto, e pertanto hanno proceduto al loro sequestro. MADONNA DEL SASSO -«Siamo parecchio sorpresi e amareggiati». Roberto Savoini, amministratore unico della Borgo Agnello spa di Paruzzaro, commenta così il suo coinvolgimento nell’inchiesta aperta dalla procura di Verbania sulla gara d’appalto indetta nel 2013 con la formula degli inviti dal Comune di Madonna del Sasso per l’acquisto di uno scuolabus. L’ipotesi degli inquirenti è turbativa d’asta, le- gata ad un presunto “accordo” tra Savoini e l’allora sindaco Alessio Strada per assegnare l’appalto alla concessionaria di Paruzzaro. «La mia azienda quest’anno compie 29 anni e ha sempre operato nella massima correttezza - continua Savoini -. Non credo ci sia stata una turbativa d’asta visto che la gara d’appalto non si è svolta, ma sono più che certo che la magistratura farà piena luce sulla vil.man. cenda». ti 101 veicoli. Il bilancio è di quattro violazioni al Codice della strada, relative soprattutto al superamento dei limiti di velocità e alla guida in stato di ebbrezza. I controlli sono poi proseguiti presso alcuni esercizi pubblici di Omegna, dove gli agenti della polizia hanno riscontrato anche diverse violazioni amministrative. La questura di Verbania fa sapere, inoltre, che questi servizi saranno ripetuti con regolarità, al fine di evitare l’abuso di sostanze alcoliche e facilitare una guida più sicura, soprattutto da parte dei più giovani. La cerimonia Ieri ad Arona ricordate tutte le vittime uccise e gettate nelle foibe in Istria e Dalmazia Processo Famiglia in aula anche con l’accusa di favoreggiamento Giornata del ricordo nel nome di Licia Cossetto Gestivano un giro di prostituzione in un appartamento di Borgo Ticino ARONA - Si è svolta ieri, martedì 10 febbraio, la commemorazione (foto) della “Giornata del ricordo” dedicata alle vittime delle persecuzioni antitaliane uccise e gettate nelle foibe in Istria e Dalmazia tra il 1943 e il 1945. Lo stesso luogo scelto è simbolico, trattandosi del piazzale dedicato proprio alle vittime delle foibe, dove da dieci anni si trova una targa che le ricorda. «Voglio iniziare - ha detto il sindaco Alberto Gumseroli - ricordando una persona che abbiamo conosciuto mancata due anni fa: Licia Cossetto, che ha dedicato tutta la vita a questa tragedia, nella quale BORGO TICINO - Risalgono a più di 10 anni fa, più precisamente al 2004, i fatti che vedono sotto processo, a Novara, tre persone accusate di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento nell’ingresso di clandestini. Il processo a Giuseppe e Patrizia Morrone, padre e figlia, e a Rosella Del Carro è iniziato sentendo i primi testi per ricostruire quanto avveniva in un appartamento di via Sempione a Borgo Ticino, che secondo l’accusa serviva come casa di prostituzione dove “esercitavano” ragazze straniere. I Morrone ne avrebbero gestita anche un’altra aveva perso la sorella Norma. Nel 2006 aveva ricevuto la medaglia d’oro dal presidente Ciampi. C’è Rassegna del 11 febbraio.pdf un filo unico che lega questa giornata a quella del 27 gennaio, sono entrambe tragedie dell’umanità». Una breve commemorazione è venuta anche da Domenico Bresich, dirigente scolastico novarese figlio di profughi istriani: «Mio padre era di Fiume, oggi Rjeka, mia madre di Rovigno d’Istria. Questa si chiama non per caso Giornata del ricordo perché per 60 anni su queste cose in Italia c’è stata un’amnesia. A molti profughi dalla Venezia Giulia è capito di essere accolti in Italia come “banditi giuliani” perché in quegli anni era famoso il bandito siciliano Salvatore Giuliano. Invece ricordare fa bene, conoscere le cose ci rende migliori». pagina 63 Giacomo Fiori a Gallarate, tant’è che all’indagine avevano partecipato gli uomini della Digos di Varese, oltre ai carabinieri della Compagnia di Arona. La tariffa per le prestazioni andava dai 100 ai 150 euro e le ragazze, alcune attirate dall’Est Europa in Italia con la promessa di svolgere lavori come la parrucchiera, erano obbligate a ricevere almeno 5 clienti al giorno. Le modalità di contatto erano sempre le stesse: annunci sui giornali. I vicini dell’appartamento, che avevano notato il viavai di persone a tutte le ore, avevano innescato l’inchiesta, che ora è giunta a processo. l.man. Trasporti 11 febbraio 2015 FOSSANO 9 Domande entro il 27 febbraio presso il Monviso solidale Dall’Inps aiuti ai disabili Interesseranno i familiari dei dipendenti pubblici DI LUIGINA AMBROGIO DI ANDREA OTTOLIA Il presidente della Geac: “Potrebbe convenire ad entrambi” LEVALDIGI. Da rivali ad alleati. È la nuova trasformazione che si profila per gli aeroporti di Cuneo e Torino. A livello nazionale è stata infatti avanzata l’ipotesi di creare un “sistema aeroportuale regionale integrato”, nel quale l’«Alpi del mare» di Levaldigi costituirebbe la seconda pista di Caselle: la soluzione piace al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, al governatore del Piemonte Sergio Chiamparino e ai componenti della Conferenza Stato-Regioni. La Geac, società che amministra l’aeroporto di Levaldigi, ha manifestato la sua disponibilità: “Torino ha una pista sola e difficilmente ne costruirà una seconda; quella di Cuneo potrebbe servire non solo come riserva, ma anche come integrazione”, dice il presidente Giuseppe Viriglio. Di accordo fra Levaldigi e Caselle si è già parlato più volte: nella primavera del 2011 si ipotizzò perfino che la Sagat, società che gestisce lo scalo torinese, avrebbe assorbito la Geac. Ora però si è aggiunto un nuovo elemento: l’alleanza fra i due permetterebbe infatti a Caselle di tornare ad essere annoverato tra gli scali di “serie A”, dopo il declassamento ad “aeroporto non strategico” subìto con il piano approvato dallo stesso Lupi nel gennaio dello scorso anno.Vantaggi, però, “Levaldigi e Caselle insieme” Si torna a parlare di integrazione Nel 2011 si ipotizzò la fusione fra i due scali si profilerebbero anche per Levaldigi, che potrebbe trovarsi nelle condizioni di offrire alcuni voli in più rispetto ad FOSSANO. Nuovo servizio di Confartigianato per gli artigiani della zona di Fossano: nei giorni scorsi è stato attivato un ambulatorio per le visite mediche previste dalla normativa sulla sicurezza del lavoro. Il servizio è gestito da Medart, una società nata nel 2006 dalla collaborazione tra Confartigianato Cuneo ed il Laboratorio Pasteur, che si avvale della collaborazione di diversi medici specialisti in medicina del lavoro. A Fossano la Medart opera presso il Poliambulatorio me- Rassegna del 11 febbraio.pdf oggi: “Fare sinergia può essere utile per entrambi gli aeroporti”, aggiunge Viriglio. La prospettiva di realizzare un “sistema aeroportuale integrato regionale” sembra chiudere, d’altra parte, lo scontro a distanza che fra i due scali si era aperto quando Chiamparino aveva auspicato che i soldi regionali destinati a Levaldigi fossero dirottati su Caselle. Per il governatore del Piemonte il problema era che la Geac “avrebbe conti- nuato ad essere in rosso”. Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo e “storico” sostenitore di Levaldigi, ha detto a “La Stampa” di essere contento che “si ragioni in termini di contesto aeroportuale piemontese”. Di recente, qualcosa di analogo si è fatto in Toscana: gli scali di Firenze e Pisa stanno lavorando alla loro fusione, grazie alla quale si sono già aperte buone prospettive di crescita. FOSSANO. Grazie a un accordo fra l’Inps e il Consorzio Monviso solidale, i famigliari non autosufficienti (minori, adulti, anziani) dei dipendenti pubblici potranno accedere a particolari benefici. L’obiettivo del progetto (“Home care premium”) è di favorire la loro permanenza al domicilio. Il beneficio può tradursi in diversi servizi: il famigliare del dipendente pubblico può ricevere un contributo mensile finalizzato a pagare una badante, oppure una prestazione integrativa (servizi domiciliari, servizi in strutture esterne al domicilio, ricoveri di sollievo, trasferimento assistito, consegna pasto, installazione a domicilio di dotazioni e attrezzature o strumenti tecnologici di domotica). L’entità del contributo o della prestazione varia in rapporto al valore dell’Isee del nucleo famigliare e al punteggio di non autosufficienza accertata. Il progetto, frutto di una convenzione siglata dall’Inps con il Consorzio Monviso solidale, parte il 1° marzo e si concluderà il 30 novembre. Possono fruirne i dipendenti Attivato un ambulatorio presso Biomed, in via Cesare Battisti Nuovo servizio di Confartigianato per la medicina del lavoro dico-chirurgico Biomed in via Cesare Battisti. “Quello di Fossano - dice Domenico Massimino, presidente di Confartigianato Cuneo - va ad aggiungersi agli ambulatori di Alba, Bra, Cuneo, Mondovì, Saluzzo e Savigliano, permet- tendoci così di raggiungere e servire al meglio le imprese artigiane che operano nel Fossanese. “Gli obblighi normativi in materia di Medicina del lavoro sono numerosi - spiega Vincenzo Amerio, presidente della pagina 64 Medart -; con la nostra presenza diffusa sul territorio contiamo di supportare le aziende nell’espletamento di questi doveri sgravando gli imprenditori da una buona dose di burocrazia”. l.a. e pensionati pubblici, i loro coniugi conviventi e i loro parenti di primo grado (genitori e figli), i giovani minorenni orfani di dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie o alla gestione magistrale e di utenti pensionati della gestione dipendenti pubblici. Le attività del progetto sono finanziate dal Fondo credito e attività sociali, alimentato dal prelievo, obbligatorio, dello 0,35% sulle retribuzioni del personale in servizio nelle Pubbliche amministrazioni. Si tratta quindi di una sorta di “restituzione” ai dipendenti pubblici. La domanda (che deve giungere entro le 12 del 27 febbraio) può essere presentata online o attraverso gli sportelli del Consorzio Monviso solidale (il martedì 9,30-12; il giovedì 15,30-18); l’istruttoria seguirà l’ordine cronologico della presentazione. Per presentare domanda occorre poter documentare la non autosufficienza, essere residenti in uno dei 58 Comuni del Consorzio Monviso solidale, disporre del pin online dell’Inps di un dipendente o pensionato pubblico e aver presentato nel 2015 la Dichiarazione sostitutiva unica per ottenere l’Isee socio sanitario del nucleo familiare della persona non autosufficiente. Si calcola di avviare fino a 120 nuovi progetti di assistenza, una boccata di ossigeno in un momento di tagli e grande difficoltà per il Sociale. E-Mail La Fedeltà Se vuoi scriverci il nostro indirizzo di posta elettronica è [email protected] visita il sito www.lafedelta.it Trasporti 12 36 .Biella città STAMPA .LA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 In breve L’AMMINISTRAZIONE PREVEDE UN COLLEGAMENTO PIU’ SNELLO E IN LINEA RETTA La scure regionale “taglia” i bus Biella dice addio all’anello urbano Risparmio STEFANIA ZORIO BIELLA Sul tavolo dei trasporti la giunta Cavicchioli si trova a dover rinunciare a 300 mila euro in meno di finanziamento regionale La scure della Regione si abbatte anche su Palazzo Oropa. Se infatti lo scorso anno il Comune ha ricevuto da Torino 700 mila euro come contributo per fare viaggiare bus e funicolare, quest'anno ne avrà a disposizione appena 400 mila. E la giunta Cavicchioli si vede dunque costretta a mettere a punto il nuovo piano di trasporto con il portafoglio sgonfio e gli stessi investimenti dell'anno passato. Il primo a farne le spese sarà il bus urbano, l’ormai famosa «linea 900». I costi Per far circolare l'anello urbano il Comune spende 85 mila euro all'anno, per un totale di 7,6 chilometri. E alla luce dei tagli annunciati dalla Regione per Palazzo Oropa è impossibile anche solo immaginare di aggiungere qualche euro in più. «Lo scorso anno- spiega La Malfa – per far viaggiare le tratte urbane e la funicolare abbiamo speso 1 milione e 50 mila euro. Nel calcolo però non rientrava ancora il costo dell'anello urbano perché era in via sperimentale. Quest'anno, metteremo dunque a bilancio circa 1 milione 200 mila euro, con minori trasferimenti regionali. Sarà durissima». Tutto da rifare Il progetto della nuova linea urbana che sostituirà l'anello nei prossimi mesi è quasi al dunque. Gli uffici di piazza del Battistero hanno consegnato proprio in questi giorni alla Provincia le tre ipotesi di percorsi pensate per servire il capoluogo. Ora spetta ai tecnici di via Sella valutare la più opportuna. Nel dettaglio, tutte si snodano sulla percorrenza di 7,6 chilometri e sempre tutte partono dal quartiere Riva, attraversano in linea retta Biella per arrivare all'ospedale. Le differenze sono che una ha un capolinea alla stazione San Paolo e passa lungo via Piave; un'altra non arriva alla stazione ma attraversa via Torino; una terza percorre via Galimberti. «Quest'ultima- spiega l'assessore- è stata presa in considerazione ma con molta probabilità sarà già scartata in partenza perché non si può pensare una linea così distante dalla stazione». Incroci In ogni caso la linea sarà integrata da linee extraurba- ne come la 310 (Zimone, Ponderano, Biella, Valdengo, Bioglio, Valle Mosso) e la 320 (Biella cimitero, San Paolo, Chiavazza, Ternengo). A monte della scelta della revisione del piano di trasporto urbano i tempi di percorrenza dell'attuale linea 900: oggi impiega circa 40 minuti da piazza Vittorio Veneto a tornare ai portici dell'ex Standa. «Inizialmente avevamo pensato di rivedere semplicemente il percorso della linea – conclude l'assessore ai Trasporti del Comune -. Ma una persona che da Biella Nord ha bisogno di andare in zona ospedale ci impiega troppo tempo». Niente pullman per Vercelli durante le feste scolastiche Finora le proteste sono andate a vuoto. Come rischiano di finire i sette viaggi giornalieri della linea 55. Ossia il bus Atap che collega Vercelli a Biella. Al centro di una revisione degli orari che ha già fatto scattare l’allarme tra i pendolari dei due territori. Preoccupati perché le tabelle d’ora in poi saranno calibrate solo sulle esigenze degli studenti e non dei lavoratori. Insomma, nei periodi in cui le scuole resteranno chiuse e i ragazzi a casa, anche il «loro» pullman non uscirà dal garage. «Il trasporto su gomma va sempre più in difficoltà a causa dell’assenza di una programmazione degna di questo nome», commenta Rassegna del 11 febbraio.pdf Marco Vigliocco, il presidente dell’associazione pendolari di Biella che si è presa a cuore l’ennesima battaglia. La revisione è firmata dalla Provincia di Vercelli, additata come responsabile dai pendolari: «Chi utilizza quel bus per andare al lavoro è rimasto a piedi visto che non tutti seguono le vacanze degli studenti. Si potrebbe dire che ciò è scontato, ma forse a qualcuno è sfuggito - prosegue Vigliocco -. A Natale, dopo le proteste degli utenti, la Provincia ha fatto una deroga, ma senza apposite e tempestive comunicazioni alcuni utenti hanno trovato alternative, tornando poi al bus alla ripresa delle lezioni». Gli orari La speranza dei viaggiatori è riposta nell’Agenzia della mobilità regionale che gestirà in futuro gestire il trasporto su gomma in tutte le province piemontesi.Nel frattempo però il nuovo orario taglia (a scuole chiuse) le corse Bi-Vc delle 10 e delle 19,20 e il VcBi delle 16,20. Il collegamento delle 6,35 sarà invece sostituito con una corsa anticipata di 10 minuti, quello delle 7,50 da Vercelli partirà alle 7,28 mentre quello delle 13,20 cambierà solo alcune fermate. «Resta il problema del bus che collega Biella a Vercelli alle 19,20, perché serve certamente i lavoratori più che gli studenti, ma la Provincia preferisce lasciarli a piedi». [S. M.] pagina 65 Sandigliano Auto in fiamme per un cortocircuito 1 Un corto circuito dell’impianto elettrico è la causa dell’incendio che l’altra sera ha distrutto una Golf parcheggiata in via XXV Aprile a Sandigliano. A spegnere le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri. CASO FUNICOLARE “Evitabile la trasferta a Roma” Occhieppo Inferiore Trecento metri di rame rubati da centralina 1 Attrezzati e per nulla in- timoriti dei rischi che corrono i ladri di rame. L’altra notte una banda ha saccheggiato la centralina Enel di via del Sole a Occhieppo Inferiore. Ben 300 metri di cavi dell’alta tensione il bottino messo insieme dai malviventi. Scattato l’allarme sono intervenuti vigili del fuoco e tecnici Enel che hanno lavorato per mettere in sicurezza l'impianto e ripristinare la linea elettrica. Sulla vicenda indagano i carabinieri. Occhieppo Superiore Tombino sollevato Motociclista cade 1 Il coperchio di un tombi- no, probabilmente sollevato da un mezzo impegnato la scorsa settimana nello sgombero neve, è stato la causa della caduta di cui è rimasto vittima un motociclista. L’incidente è avvenuto in via Castellazzo a Occhieppo Superiore. L’uomo, che fortunatamente non si è fatto nulla, ha però chiamato i carabinieri affinché constatassero la situazione e potessero segnalare il pericolo. Lessona Topi d’appartamento piazzano due colpi 1 Sono arrivati a casa e hanno trovato un’amara sorpresa. I ladri avevano letteralmente svuotato il loro alloggio di via Cerruti, a Lessona, portandosi via tutta l’argenteria presente. Ai proprietari non è rimasto che chiamare i carabinieri e denunciare il furto che, con ogni probabilità, è stato commesso nel tardo pomeriggio. Sono invece mille euro i contanti, forse la pensione appena ritirata, sottratti dall’appartamento di un’anziana a Pray, in Valsessera. Anche in questo caso le indagini sono condotte dai militari dell’arma. Andrea Delmastro «Senza correre a Roma ad “elemosinare” con la scusa di Expo, la proroga per la scadenza della funicolare si sarebbe potuta chiedere comodamente sei mesi prima». Ne è convinto il capogruppo di Fratelli D’Italia-Alleanza Nazionale Andrea Delmastro che ha già consegnato a Palazzo Oropa un’interrogazione, per chiedere se la giunta fosse a conoscenza del termine di novembre 2014 per la richiesta della proroga, evitando così la trasferta nella capitale della delegazione biellese composta dal sindaco Marco Cavicchioli, l’assessore ai Trasporti Stefano La Malfa, il responsabile dell’ufficio tecnico Graziano Patergnani e dal direttore di esercizio della funicolare Marco Petrella. Ora Delmastro vuole sapere se la giunta abbia inviato la richiesta di proroga tempestivamente e se «per la sola ipotesi che fosse a conoscenza di detto termine e che lo abbia rispettato, quale motivo l’abbia indotta prima a non inviare la richiesta di proroga e oggi pietirla con il capello in mano». Il capogruppo interroga anche il sindaco e l’assessore competente se nel caso in cui venga confermato che non sia stato rispettato il termine per la richiesta di proroga, non ritengano opportuno pagare personalmente la trasferta, «atteso che si rende necessaria per il loro precedente e conclamato lassismo», si legge nel documento. Delmastro chiede anche: «Ogni errore e dimenticanza della giunta sarà sempre a carico dei cittadini». [S. ZO.] Trasporti 12 45 67 18 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 Presentate le nuove rotte La ricerca Alicante, Spalato e Minorca da Caselle i voli delle vacanze Torino, bene l’export “Ma non importiamo abbastanza stranieri” ELENA LISA Attesi i charter dei pellegrini: lo scalo si prepara all’Ostensione MAURIZIO TROPEANO Nei prossimi giorni l’amministratore delegato di Sagat, Roberto Barbieri, incontrerà i vertici dell’opera dei pellegrinaggi del Vaticano per organizzare l’accoglienza dei fedeli in occasione dell’Ostensione della Sindone. La società che gestisce l’aeroporto è pronta a replicare il modello di accoglienza definito «vincente» utilizzato durante la stagione invernale per i turisti dei charter della neve. Il manager ha raccolto la disponibilità di alcune compagnie aeree che potrebbero volare su Torino soprattutto nei fine settimana: «L’offerta - spiega - dovrebbe essere rivolta principalmente alle regioni del Sud Italia e, in Europa, dove è forte il radicamento della chiesa cattolica: Spagna, Portogallo, Irlanda, Polonia e Austria». La compagnia spagnola lancia tre nuovi collegamenti estivi 50 destinazioni Si potranno raggiungere con un’unico check-in grazie al potenziamento della base Vueling Gli spagnoli rilanciano Tra i vettori che si sono resi disponibili a partecipare a questa iniziativa ci sono gli spagnoli di Vueling che ieri hanno anche annunciato il lancio di tre nuovi collegamenti estivi (biglietti in vendita da oggi) per Alicante, Minorca e Spalato, Alex Cruz, amministratore delegato e presidente della società ha annunciato anche il poten- Rassegna del 11 febbraio.pdf ziamento in estate (fino a quattro volte al giorno) del collegamento con Roma operativo dal 17 di ottobre. Il volo diretto, almeno secondo quanto affermato da Barbieri, «ha permesso allo scalo di recuperare i passeggeri in calo da tre anni per colpa dell’alta velocità ferroviaria». I numeri di Sagat parlano di un più 18% registrato in tre mesi «e la concorrenza ha spinto Alitalia a rivedere la sua politica di prezzi con un aumento del 4%. Il rapporto con Malpensa L’incremento dei passeggeri per la Capitale ha permesso a Caselle di contenere gli effetti legati agli effetti della crisi di Meridiana e alla scelte della nuova Alitalia di ridurre i voli dagli scali del Nord. «Senza queste criticità - spiega Barbieri - che stiamo progressivamente risolvendo grazie a nuovi vettori avremmo chiuso il 2014 con un aumento dei passeggeri superiore all’8,6%». Vanno particolarmente bene i collegamenti internazionali che hanno fatto registrare un incremento del 18,1%. Si tratta di circa mezzo milione di passeggeri sui 3,5 dell’anno scorso che Sagat non solo ha intenzione di mantenere ma, se possibile, di incrementare. E da questo punto di vista il re-inserimento dello scalo tra quelli considerati strategici è importante ma non decisivo: «Ne parleremo se e quando sarà operativa l’alta velocità. E, comunque, le sinergie dovranno essere realizzate in modo equilibrato e senza alcun scompenso». Il sindaco di Torino, Piero Fassino, è più ottimista sull’efficacia del ritorno di Caselle nella serie A degli aeroporti: «La collaborazione non toglierà nulla a Caselle perché Malpensa è specializzato sulle rotte intercontinentali, Torino su quelle europee. Cercheremo accordi». Non la pensano così i consiglieri del M5S Bono e Mighetti che sottolineando i risultati positivi dello scalo dopo il declassamento si chiedono per «quale motivo Fassino e Chiamparino sostengano un’operazione molto costosa che essenzialmente avvantaggerà Milano». pagina 66 SEGUE DA PAGINA 35 Al suo interno il comparto automobilistico costituisce il 40,5%. Il principale mercato di sbocco è l’Europa, ma se le esportazioni nella Ue calano, crescono in Messico +51% e in Giappone +32%. Il vero settore in espansione è la gastronomia. È il cibo ad essere apprezzato dagli stranieri che vengono a Torino per studio o per lavoro. Ed eventi di grande richiamo come il Salone del Gusto non fanno che sollecitare il mercato a larga scala. Il punto però è che le iniziative che spingono il nostro «buon mangiare» sono separate da quelle che sponsorizzano il «buon bere». Inspiegabilmente. Il vino nel marketing legato all’export viene escluso nonostante una bottiglia di Barolo o Barbaresco costituiscano, da sole, un ottimo biglietto da visita per la città. «Torino vive e respira una dimensione internazionale in tutte le sue attività. Abbiamo il dovere di pensare sempre di più la città in questo senso», ha detto il sindaco Piero Fassino all’apertura della presentazione della ricerca. E in effetti di indicatori positivi ce ne sono. Una volta analizzati però «la dimensione internazionale» è meno evidente. Nel corso degli ultimi dieci anni la crescita del turismo è significativa (+84% per un totale di 1.549 mila turisti). Ma la presenza di stranieri ha contribuito poco all’aumento: chi arriva dall’estero è appena il 3% in più. Solo nelle valli olimpiche il turismo straniero è cresciuto del 22%. E anche nell’ambito dell’istruzione i numeri non convincono del tutto: gli studenti stranieri sono aumentati sia all’Università che al Politecnico. «Ma per quanto riguarda il nostro Ateneo - ha puntualizzato dopo la presentazione del rapporto, Michele Graziadei, professore di diritto Privato al Dipartimento di Giurisprudenza - molti degli iscritti non hanno nazionalità italiana solo perché figli di genitori stranieri». Dello stesso tenore l’intervento del professore di sistemi di Elaborazione del Politecnico, Enrico Macii: «Ci impegniamo per attirare cervelli ma la nostra internazionalizzazione, ormai, è entrata nella fase due. Non la giochiamo più in casa. Formare studenti è costoso e controproducente. Dopo aver formato uno studente straniero, le leggi italiane non aiutano a farlo rimanere qui. Perciò è il Politecnico ad andare in Uzbekistan, in Qatar, in Malaysia». E cosa dire dei trasporti? L’aeroporto di Caselle è un nodo cruciale per delineare il profilo internazionale di Torino: rispetto agli altri scali nazionali, nel 2013, era al 14esimo posto per numero di flussi di passeggeri. Ancora schiacciato, nonostante l’aumento di rotte internazionali nel 2014, da Malpensa e Orio al Serio. Trasporti
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