; nunr OUCD PERIODICO DELL'ARCID]OCESI METROPOLITANA DI CATANZARO - SQUIIIACE FONDATO NEt 1982 DIREZIONE REDAZIONE AMMINISTRAZIONE: Via dell'Arcivescovado, 13 - Tel. 0961.721333 - 88100 Catanzaro Spedizione in a.p.Tabella C Autorizzazione DCO/DC CZO63|2OO3 Valida dal 11lO2l2OO3 II 15 GENNAIO - ANNO XXXIII N. A nno nuovo, vita nuova". È que/.1 sto uno degli auguri più frel- Iquenti che ci siamo scambiati ln questi primi giorni de1 2014. Si tratta di un auspicio gradito. Porta con sé, però, un sapore amaro viste le difficoltà in cui il nostro Paese .. ,':-:1 .,j.ì si trova da tempo e per le quali a1 momento non si intravede via d'uscita. Eppure... Sì c'è un eppure del quale vorrei parlare, anche se non possiamo nasconderci le fatiche quotidiane. Non è possibile fare finta che non ci siano milioni di giovani senza lavoro e tantissimi altri costretti a emigrare per trovaÍe un minimo di speranza per uno sbocco occupazionale. Occorre rendersi conto che all'interno delle famiglie sono presenti urgenze che gravano su chi già porta tanti pesi, a volte insopp_ortabili La decadenza della classe politica è sotto gli occhi di ogni cittadino. Da alcune settimane si fa un gran parlare di riforma della legge elettorale, come se, aggiustando il meccanismo, di colpo si potessero sistemare anche gli ingranaggi. Occorre rimotivare il Paese, facendogli compiere uno scatto di dignità. Ognuno di noi deve rimettersi in discussione perché la china intrapresa negli ultimi anni ci sta portando verso il burrone dell'apatia e della depressione collettiva. Eppure, dicevo. Per fortuna c'è questo eppure, costituito da quanti ogni giorno tengono in piedi questo strampalato Paese, nonostante tutto. Qui si inserisce il nostro lavoro settimanale e giornaliero, Noi vogliamo raccontare questa fetta di Italia che tiene, si ingegna, si rinnova, si industria e solidanzza. malgrado la crisi. Davanti abbiamo schiere di concittadini che non mollano: non li vediamo, a volte non li vogliamo vedere, pochi li raccontano. I1 nostro impegno è andare Controcorrente, come tentiamo di fare giorno dopo giorno, narrare le storie di chiha idee e non si abbatte per realizzarle, di chi si cura del familiare o del vicino che si trova in un letto, di chi condivide anche solo :ur.pezzo di pane con chi non ce l'ha. È quel giornalismo che non fa rumore, che costruisce invece di distruggere. Vorremmo essere "gioiosi messaggeri di proposle alte, custodi del bene e della bellezza che risplendono in una vita fedele al Vangelo", come indicato con estrema chiarezza Papa Francesco al n. 168 dell'esortazione apostolica "Evangelii gaudium", ul documento dalla forza travolgente. E al tempo stesso vorreÍuno abbandonare il comodo criterio del "si è sempre fatto così" per intraprendere la via dell'audacia e della creatività più volte invocata da papa Francesco. Una ricetta perfetta p,q! noir la Chiesa, il territorio, f intera società. Francesco Zanotlit @:: ;s;*s:;€i .:+asét'ì::!:l.1:!::':ir}|$ +****|w Ln MnnCIA DELLA PACE NEL CoMUNE DI BoRGIA UArcivescovo B ertolone: "La paee esige e grida a gran voce: Giustizia, dignità, uguagli arrz a I f raternità" servizi nelle pp. 4 e 5 ABBONAMENTO anno 2014 € PBR INTORMAAD E FOADÍANI Carissimi iettorì, com u nità parrocchiali, vi ricordiamo di rinnovare I'abbonamento a "Comunità nuova" per I'anno 2014 ABBONAMENTO CCP n. 10342889 intestato a "Comunità nuova" € 25,00 per l'ltalia - € 40,00 per I'ester( La Reale Arciconfraternita dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta "ad honorem" di Catanzaro si arricchisce di 20 postulanti. Tra i nuovi confratelli anche il prefetto Antonio Reppucci I I Tf ,,/un arricchimento spiri- zio, Massimo Gardini, Rocco Guastella, tuale ricevere numerosi Maria Laura Cuzze, Silvio Margiotta, l-{ -|-l confratelli tra le nostre Paolo Monterossi , Orlando Montone, file, nuova linfa vitaie fatta da personalità che apporteranno sicuramente un maggiore impulso al bene comune e che rin- salderanno ulterìormente il nostro vincolo di fratellanza cristiana": così ha esordito con emozione il Dott. Roberto Iuliano, Priore della Reale Arciconfraternita dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista in Catanzaro. Il 27 dicembre u.s., mons. Pino Silvestre ed il padre spirituale della confraternita, Don Francesco Br:ancaccio, hanno officiato una solenne celebrazione euaristica in onore del co patrono Elena Morano Cinque, Concetta Palmeri, Pietro Parafina, Maurizio Perrone, Francesco Scarpinato, Francesco Sbano, Paolo Tiotta, Francesco Tolloi e Vincenzo Valente. Tutti hanno giurato obbedienza alla "Sarrta Romana Chiesa, alla Reale Arciconfraternita , alle regole che 1a governano" ricevendo la mozzetta colo cremisi, la croce gerosolimitana e l'abbraccio di benvenuto da parte del Priore Roberto Iuliano e della Cattedra. Anche la croce gerosolimitana ha una storia singolare. Nel San Giovanni Evangelista nella rese. "Aveva il catanza- il Priore " di soccorrere ed accudire i poveri bisognosi ed infermi realizzando, proprio nei locali attigui alla Chiesa, il primo ospedale cittadino e così, per non casuale coin- agli stessi compiti che i Cavalieri Gerosolimitani avevano attuato nella Terra Santa." Ma nello nella stessa occasione si festeggia anche la rinnovata aggregazione e filiazione con la Chiesa Madre del Laterano. La Chiesa di San Giovanni è infatti stata edificata su suolo facente parte del patrimonio brutium della Santa Sede, tanto che godeva del diritto di extraterritorialità, diritto di appartenenza ulteriormente ribadito nel 1986 dal Prefetto delle Chiese Unite Can. Mons. Givan Battista de Toth, nonostante il lungo periodo intercorso dalla fondazione. E' un storia di certo singolare quella di questa Chiesa e della Confraternita, basta pensare alla manifesta volontà di numerosi successori di Pietro che hanno consentito che disr:ensasse indulgenze alpari della Basilica Laterana, tant'è che il Summariumlndulgentiorium del 1612 terminava con ... Ut numerari non possintnisi solo Deo, quasomnescln- firmo... Innocentius Papa. Nello stesso giorno un ulteriore dono celeste: venti postulanti, convenuti dalle diverse regioni d'Italia, sono stati accolti nell'Arciconfraternita come Confratelli Olimpio Belletti, Raimondo Convenuto, Iole De Furia, Domenico Antonio Fabri: 4/.\ IU 15 gennaio 2014 preserrza, sottolineando l'importanza della considerazione e della vicinanzache le istituzioni e gli uomini che le rappresentano debbono avere nei confronti dei reali fabbisogni dei cittadini, spronando sempre tutti incessantemente, adulti giovani, ai valori civili morali e spirituali che si racchiudono nelle parole di : democrazia, legalità, professionalità tollerarva pace e fede cri- tale importante onorificenza. Ha quindi continuato con il suo discorso rivolto ai confratelli tutti "..A voi che state iniziando ad ar.'vicinarvi a questa affascinante storia .... storia si........ ma storia fatta di fede... di umiltà' .. di di- privilegio" continua cidenza, assolvere riuscito a compenetrare nel cuore dei calabresi innanzitutto umili e bisognevoli, rivoluzionando il pensiero della classe dirigente e dimostrando un nuovo approccio metodologico alle necessità della popolazione con la sua costante ed attiva stiana." Queste sono state le motivazioni lette dal Priore, che è stato il fautore della proposta a splendida Chiesa del'500 dove da oltre mezzo millenlio ha sede la più antica confraternita lità di autorità cittadina. Questa volta nella veste ci Confratello Onorario. "E' screzione...... sappiate essere umili .. fedeli e discreti......sappiate promuovere i nostri principi statutari....... il culto del SS Sacramento, sappiate migliorare la formazione cristiana ..sappiate 1.735 1l Re di Spagna e delle Due Sicilie Carlo III Borbone , invitato dall'allora Priore della Confraternita Marchese De Riso, visitò solennemente la Chiesa di Ca- tar.zaÍo e fu colpito dall'impegno che i confrati rivolgevano verso i bisognosi, i poveri e gli inferrni e dal loro fervore spirituale tanto che diede alla Confraternita il titolo di Reale Arciconfraternita le insegne di Cavalieri di Malta ed il diritto di considerarsi Cavalieri di Malta ad Honorem e quindi anche se onorifico, un titolo cavalleresco, unico ed originale per la sua tipologia. Ebbene nel loro Gonfalone l'onore di portare la tiara papale e le Sacre chiavi decussate di S Pietro, concesso da Papa Alessandro VI, e quindi la Croce Gerosolimitana concesso dal Re di Spagna. A godere di questo privilegio anche il precedente Prefetto dí Catanzaro Antonio Reppucci, attualmente Prefetto di Perugia. Emozionante il suo ritorno nella ca- poluogo calabrese e nella stessa Chiesa dove più volte aveva partecipato in qua- soccorrere e difendere i poveri, gli infermi, i minori le donne in difficoltà' ... oggi avete scelto un abito .. che ha un significato nel suo colore .. che per quanto bello ed elegante che sia ha un peso di fede immane ....voi siete i "segnati" ... voi avete la croce sul cuore ... la croce ad otto punte......... voi avete scelto... una strada..... e ripeto ... UNA .. perché la strada che porta alla fede ed a Dio è una so1a...........i1 resto non conta perché uomini. Quell'uomo invece in cui crediamo .... è l'unica verità .. eppure fu tradito accusato rinnegato ... per invidia, per danaro, per potere e paura ..... paura di perdere il potere.... tutti sembrava avessero dimenticato le parole..... i miracoli... perso il ricordo.... era il male che agiva.. ma nulla ha potuto contro Dio ..sappiate essere umili e non vi preoccupate se qualcuno vi criticherà o vi derideràper l'abito che portate .. non ha importanza .... ricordate solo di indossarlo con dignità ed umiltà ......... e se il creazione degli ffi &$:;; ;&: vostro animo è trasparente non abbiate paura di nessuno..... a proteggervi ci penserà ii signore ........a cui nulla è impossibile". Parole sentite che arrivavano al cuore come la commozione fra i tanti e fra il pubblico di fedeli. Come altrettanto forte e diretta ai cuori l'omelia di Mons. Pino Silvestre, già parroco di questa Chiesa e negli anni settanta, padre spirifuale della stessa Arciconfraternita. Prima di concludere il Priore Iuliano ha evidenzíatolo stato precario dell'altare di S Cio- vanni Battista, e l'ormai imminente inizio dei lavori di restauro. Per tale motivo ha annunciato una serie di iniziative che la Confraternita intraprenderà ad iniziare dalla raccolta fondi attraverso la distribuzione del primo calendario della Confra- ternita. In esso sono raffigurate le immagini deila Chiesa di S Giovanni Battista ed i momenti salienti della vita del sodalizio nel corso dell'anno 2073. Un'opera piccola ma di pregio, che rappresenta un mezzo per entrare nei cuori dei parrocchiani e dei cittadini affinché possano contribuire al restauro dell'altare. "La Chiesa è di tutti noi.. è la Casa Madre dove il nostro spirito ritorna ed persanaggi biblici... "ln nome di Cristo siamo ambasciatori" (2Oor 5,20) ffi aolo è un apostolo pd6; Cristo. cri S muove il suo cuore ad agire è I'amore di Gesù, il dono che Egli ha fatto della Sua vita oer la sal- la fede, vedendo l'altro nel mistero di Cristo e di Dio (v. 16). ll cristiano e il pagano, ilgiuslo e il peccatore, chiè nella comunità e chi ne è fuori, ognuno secondo la fede, comprendendo cioè I'altro in ciò che Dio ha fatto (o vuole fare) di lui nella fede. Chi e Cristo secondo la fede? E il Salvatore di ogni uomo, nel quale cioè ogni Ciovanni dove Autorità, Confratelli e pubblico di fedeli si sono intrattenuti, ancora allietati da alcuni dei musicisti e corali dell'orchestra presente alla Messa Solenne e diretta magistralmente dai Maestro Paolo Sivano ed Annalisa Critelli. r.i. mediante la sua voce, possa ascoltare la verità di Dio, il Suo mistero di salvezza compiuto in Cristo; possa cono- PAOLO vezza del mondo (2Cor 5,14). Spinto dall'amore di Cristo, Paolo ama quindi come Cristo, vive come Cristo, come Lui dona ogni giorno la propria vita per la salvezza dei fratelli. In particolare, Paolo vive ogni sua conoscenza umana nella fede e secondo entra per rinfrescarsi, per ricaricarsi ... quindi tutti dobbiamo contribuire a proteggerla e curarla come la casa in cui abita il nostro corpo". La serata si è poi conclusa con un momento di brindisi nei locali del complesso monumentale di S uomo deve essere chiamato a diventare nuova creatura. E chi è, allora, l'uomo secondo la fede? È colui che deve es- sere chiamato a Cristo, condotto a Lui, inserito nel Suo mistero di salvezza, perché lo possa compiere nella propria vita. E chi è Paolo secondo la fede? È il ministro, lo strumento eletto da Cristo per annunziare e ricordare il Vangelo alle genti. Ecco allora perché Paolo si proclama ambasciatore di Cristo, araldo del Suo vangelo (v. 20a). Perché ogni uomo, scere la propria vocazione, compierla in Crislo Gesù, in Lui portarla a piena maturazione. "Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio" (v. 20c). Perché non è sufficiente che Dio abbia riconciliato a sé il mondo in Cristo suo Figlio. Ma è necessario, anzi: è urgente che ogni uomo si lasci riconciliare con Dio in Cristo, accogliendo la parola del Suo vangelo. Chi è, dunque, il cristiano secondo la fede? E colui che, in Cristo, nel suo particolare stato divita, è chiamato a testimoniare la Sua verità, l'opera della Sua graziain lui, la straordinaria potenza del Suo mistero del quale egli è divenuto parte. E chi è la Chiesa secondo la fede? È il popolo missionario di Cristo, che nelle vie del mondo va incontro ad ogni uomo, di qualsiasi lingua, popolo, tribù e nazione, per manifestargli la sua vocazione, per offrírgli la pienezza della verità e dellagrazia, per farlo essere veramente se stesso. Edoardo M. Palma 7t 15 gennaio 2014
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