Analisi Matematica II - I esonero 4 Novembre 2014 Compito A 1) Data la serie: ∞ X n=1 |x|n , a ∈ R+ x2n + na determinare per quali valori del parametro a: • converge puntualmente se |x| < 1; converge puntualmente se |x| > 1; • converge puntualmente in R. • Provare che converge uniformemente in R se a > 2. 2) Determinare i punti di massimo e di minimo relativo della funzione: f (x, y) = (|x| + y)e−xy . Svolgimento 1) Se |x| < 1 allora {|x|n , x2n } → 0 per n → ∞ pertanto 0 ≤ fn (x) ≤ 1 . na Se quindi a > 1 la serie data converge puntualmente in |x| < 1 per il teorema del confronto; se |x| > 1 allora {na , x2n } → ∞ per n → ∞, ma il primo `e una potenza mentre il secondo un esponenziale pertanto fn (x) ∼ |x|n = q n con q = |1/x| < 1. x2n Pertanto la successione converge puntualmente per |x| > 1, grazie al criterio del confronto asintotico, per ogni a. Se x = ±1 risulta fn (±1) = 1/(1 + na ) che converge se a > 1, pertanto la convergenza puntuale su R si avr`a se a > 1, grazie anche ai punti precedenti. 1 Passiamo ora a studiare la convergenza uniforme se a > 2. Siccome la funzione fn `e pari basta studiarla per x > 0. Risulta fn0 (x) = nxn−1 (y 2n + na ) − 2nx3n−1 nxn−1 (na − x2n ) = ≥ 0 ⇐⇒ (x2n + na )2 (x2n + na )2 x ≤ na/(2n) . Cio`e |fn (x)| ≤ fn (na/(2n) ) = X 1 na/2 = = L e Ln < ∞ se a > 2. n 2na 2na/2 n La convergenza `e allora totale per a > 2 e quindi uniforme. 2) La funzione f ∈ C 1 (R+ × R ∪ R− × R) e non `e derivabile parzialmente nei punti dell’asse y: infatti risulta f (x, y) − f (0, y) → x ( +1 x>0 −1 x < 0. Pertanto non esiste in tali punti la derivata parziale rispetto ad x e dunque il gradiente. Cerchiamo intanto i punti critici nel semipiano x > 0. Risulta: ( fx0 = e−xy (1 − y(x + y)) = 0 1 ⇐⇒ x = y = √ 0 −xy 2 fy = e (1 − x(x + y)) = 0 La matrice Hessiana vale ye−xy [2 + y(x + y)] H(x, y) = (xy − 2)(x + y)e−xy (xy − 2)(x + y)e−xy xe−xy [−2 + x(x + y)] ! − √12e − √32e 1 1 √ , √ ) < 0. , detH( 2 2 − √32e − √12e 1 1 H( √ , √ ) = 2 2 ! , Pertanto questo punto critico `e un punto sella. Se invece x < 0 allora f (x, y) = e−xy (y − x) e ( fx0 = −e−xy (1 + y(y − x)) = 0 fy0 =e −xy (1 − x(y − x)) = 0 1 ⇐⇒ x = y = − √ 2 Risulta: H(x, y) = ye−xy [2 + y(y − x)] (xy − 2)(y − x)e−xy (xy − 2)(y − x)e−xy xe−xy [−2 + x(y − x)] q 2 − e 0 1 1 1 1 q , detH(− √ , − √ ) < 0. H(− √ , − √ ) = 2 2 2 2 2 0 e 2 ! , Quindi anche questo `e un punto sella. Restano ora da studiare i punti (0, y) nei quali f non ammette gradiente. In tali punti la funzione assume valore f (0, y) = y e siccome questa funzione `e crescente i punti dell’asse delle y non possono essere n´e di massimo n´e di minimo. La funzione pertanto non ha massimi o minimi relativi in R2 , in particolare, se esaminiamo il segno di f possiamo osservare che in (0, 0) c’`e un punto sella. 3 Analisi Matematica II - I esonero 4 Novembre 2014 Compito B 1) Data la serie: ∞ X n=1 √ x2n , a ∈ R− x2n + n−a determinare per quali valori del parametro a: • converge puntualmente se |x| < 1; converge puntualmente se |x| > 1; • converge puntualmente in R. • Provare che converge uniformemente in R se a < −2. 2) Determinare i punti di massimo e di minimo relativo della funzione: f (x, y) = (|y| − x)e−xy . Svolgimento 1) Risulta √ x2n = |x|n , basta allora applicare i risultati dell’esercizio 1 del compito A ponendo −a = b ∈ R+ . 2) La funzione f ∈ C 1 (R × R+ ∪ R × R− ) e non `e derivabile parzialmente nei punti dell’asse x: infatti risulta f (x, y) − f (x, 0) → y ( +1 y>0 −1 y < 0. Pertanto non esiste in tali punti la derivata parziale rispetto ad y e dunque il gradiente. Cerchiamo intanto i punti critici nel semipiano y > 0. Risulta: ( fx0 = e−xy (y(y − x) − 1) = 0 fy0 = e−xy (x(y − x) + 1) = 0 4 che non ammette soluzioni, dunque non ci sono punti di massimo o di minimo in R × R+ . Conideriamo ora il caso y < 0. Risulta: ( fx0 = −e−xy (y(y + x) + 1) = 0 fy0 = −e−xy (x(y + x) + 1) = 0 . Anche in questo caso il sistema non ammette soluzioni. Restano da esaminare i punti (x, 0) nei quali f non ammette gradiente. In tali punti la funzione vale f (x.0) = −x che `e monotona, dunque questi punti non possono essere di massimo o di minimo. La funzione pertanto non ha massimi o minimi relativi in R2 , in particolare, se esaminiamo il segno di f possiamo osservare che in (0, 0) c’`e un punto sella. 5 Analisi Matematica II - appello straordinario 4 Novembre 2014 1) Determinare massimi e minimi assoluti della funzione f (x, y) = x4 + y 4 − 8(x2 + y 2 ) nell’insieme M = {(x, y) ∈ R2 : x2 + y 2 ≤ 9}. 2) Calcolare R γ ω dove ω = x2 y 3 dx + ydy e γ `e una parametrizzazione della frontiera dell’insieme A = {(x, y) ∈ R2 : 1 ≤ x2 + y 2 ≤ 4} orientata positivamente. Svolgimento 1) Risulta f ∈ C ∞ (R2 ), l’insieme M `e un compatto, pertanto f ammette massimi e minimi assoluti in M . Cerchiamo i punti di massimo e di minimo di f in M ◦ = {(x, y) ∈ R2 : x2 + y 2 < 9}. Risulta: fx0 = 4x3 − 16x, fy0 = 4y 3 − 16y. I punti interni ad M che annullano tale sistema sono (0, 0), (0, ±2), (±2, 0), (±2, ±2). La matrice Hessiana vale: 12x2 − 16 0 Risulta allora che: H(0, 0) = −16 0 ! 0 −16 0 12y 2 − 16 ! . 00 , detH(0, 0) > 0, fxx (0, 0) < 0 =⇒ (0, 0) massimo relativo ! −16 0 H(0, ±2) = , detH(0, ±2) < 0 =⇒ (0, ±2) punti sella 0 32 H(±2, 0) = H(±2, ±2) = 0 ! 0 00 , detH(±2, ±2) > 0, fxx (0, 0) > 0 =⇒ 32 0 −16 ! 32 0 32 , detH(±2, 0) < 0 =⇒ (±2, 0) punti sella (±2, ±2) punti di minimo relativo. 6 Cerchiamo ora i punti di massimo e di minimo nella frontiera di M : F r(M ) = {(3 cos t, 3 sin t), t ∈ [0, 2π]}. Risulta: g(t) = f (3 cos t, 3 sin t) = 9(9(cos4 t + sin4 t) − 8) = 9(2 sin4 t − 2 sin2 t − 7) g 0 (t) = 36 sin t cos t(2 sin2 t − 1). Dallo studio del segno di g 0 (t) si ottiene: t = 0, π/2, π, 3π/2, massimi vincolati (±3, 0), (0, ±3) √ √ t = π/4, 3π/4, 5π/4, 7π/4 minimi vincolati (±3 2/2, ±3 2/2). Per determinare i massimi ed i minimi assoluti in M osserviamo che: f (0, ±3) = f (±3, 0) = 9 > f (0, 0) = 0, √ √ f ((±3 2/2, ±3 2/2) = −63/2 > f (±2, ±2). Si ha allora che (±3, 0) e (0, ±3) sono i punti di massimo assoluto, mentre (±2, ±2) sono i punti di minimo assoluto di f in M . Il grafico della funzione f ristretto ai punti di M `e il seguente: 7 Analisi Matematica II - I esonero 4 Novembre 20 Compito A 1) Data la serie: ∞ X n=1 |x|n , a ∈ R+ 2n a x +n determinare per quali valori del parametro a: • converge puntualmente se |x| < 1; converge puntualmente se |x| > 1; • converge puntualmente in R. • Provare che converge uniformemente in R se a > 2. 2) Determinare i punti di massimo e di minimo relativo della funzione: f (x, y) = (|x| + y)e−xy . Svolgimento 1) Se |x| < 1 allora {|x|n , x2n } → 0 per n → ∞ pertanto 0 ≤ fn (x) ≤ 1 . na Se quindi a > 1 la serie data converge puntualmente in |x| < 1 per il teorem confronto; se |x| > 1 allora {na , x2n } → ∞ per n → ∞, ma il primo `e una potenza men secondo un esponenziale pertanto fn (x) ∼ |x|n = q n con q = |1/x| < 1. 2n x 8 Pertanto la successione converge puntualmente per |x| > 1, grazie al criter confronto asintotico, per ogni a. Se x = ±1 risulta f (±1) = 1/(1 + na ) che converge se a > 1, pertan 2) La forma differenziale lineare ω `e di classe C 1 (R2 ) ma non `e esatta, infatti R2 `e convesso e risulta ∂ ∂ 2 3 (x y ) = 3x2 y 2 6= 0 = y. ∂y ∂x Calcoliamo l’integrale usando le formule di Green: Z ZZ ZZ ∂ ∂ 2 3 ω = y− (x y ) dxdy = − 3x2 y 2 dxdy = ∂x ∂y γ A A 6 2 Z 2 Z 2π Z 2π 3 r 2 2 5 2 cos t sin tdt r dr = − = −3 sin 2tdt = 4 0 6 1 0 1 2π 68 1 68 = − (2t − sin 2t cos 2t) = − π. 3 4 3 0 9 Analisi Matematica II - II esonero 24 Novembre 2014 Compito A 1) Determinare, se esistono, massimi e minimi assoluti della funzione f (x, y) = 4x2 + 3y 2 − 6y − 64 9 nell’insieme M = {(x, y) : 9x2 + 2y 2 − 4y − 16 ≤ 0}. 2) Determinare le soluzioni del seguente problema di Cauchy: 2 00 0 x y (x) − xy (x) + y(x) = x + ln x y(1) = 1 y 0 (1) = 0 Svolgimento 1) Osserviamo innanzitutto che M `e un compatto: infatti la conica 9x2 +2y 2 −4y−16 = 0 `e una ellisse (∆ < 0). La funzione f ∈ C ∞ (M ) e dunque ammetter`a massimi e minimi assoluti per il teorema di Weierstrass. Studiamone innanzitutto in massimi e minimi in M ◦ . Risulta: ( fx0 (x, y) = 8x = 0 fy0 (x, y) = 6y − 6 = 0 ⇐⇒ (x, y) = (0, 1). Il punto (0, 1) soddisfa l’equazione 9x2 +2y 2 −4y−16 < 0 e dunque (0, 1) ∈ M ◦ . E’ quindi un possibile candidato ad essere un punto di massimo o di minimo libero. Risulta poi 00 00 fxx fxy 00 00 fyx fyy ! = 8 0 0 6 ! e quindi per il teorema della matrice hessiana risulta un punto di minimo relativo. Cerchiamo ora i punti estremanti sulla frontiera: Fr(M ) = {(x, y) : 9x2 + 2y 2 − 4y −16 = 0}. Oserviamo che possiamo esprimere l’equazione della ellisse in questo modo: x2 (y − 1)2 + =1 2 9 10 e pertanto possiamo scrivere x2 = 19 (16 + 4y − 2y 2 ). Ovviamente dovr`a risultare 16 + 4y − 2y 2 ≥ 0. Effettuiamo questa sostituzione nella funzione di partenza e consideriamo la nuova funzione g : [−2, 4] → R definita da g(y) := f (± 1p 64 1 4 16 + 4y − 2y 2 , y) = (16+4y−2y 2 )+3y 2 −6y− = (19y 2 −38y). 3 9 9 9 Questa porzione di parabola avr`a un minimo relativo in y = 1 e due massimi relativi nei punti y = −2, y = 4. I punti candidati ad essere punti di massimo e di min√ imo assoluto per f saranno: (0, 1) trovato prima ed ora (± 2, 1), (0, −2), (0, 4). Risulta: f (0, 1) = − √ 19 152 91 , f (± 2, 1) = − , f (0, −2) = f (0, 4) = . 9 9 9 Quindi (0,1) `e il punto di minimo assoluto, i punti (0,-2) e (0,4) quelli di massimo assoluto. 2) Si tratta di una equazione equidimensionale di Eulero del secondo ordine. Siccome il dato iniziale (x0 = 1) `e positivo cerchiamo le soluzioni in R+ ed effettuiamo la sostituzione x = ez . Otterremo l’equazione lineare del secondo ordine a coefficienti costanti: y 00 (z) − 2y 0 (z) + y(z) = z + ez . L’equazione caratteristica λ2 −2λ+1 = 0 ha come soluzione λ = 1 con molteplicit`a ν = 2, pertanto l’integrale generale della equazione omogenea sar`a: y(z) = c1 ez + c2 zez . Conideriamo ora come termine noto β1 (z) = z e cerchiamo una soluzione della forma y(z) = az + b. Risulter`a: −2a + az + b = z e dunque a = 1, b = 2. Per quanto riguarda il termine noto β2 (z) = ez , siccome λ = 1 `e una soluzione dell’equazione caratteristica con molteplicit`a 2 cerchiamo una soluzione del tipo: y(z) = az 2 ez . Derivando due volte e sostituendo nella equazione differenziale si ottiene: a = 1/2. L’integrale generale della equazione completa `e: 1 y(z) = c1 ez + c2 zez + z + 2 + z 2 ez . 2 Imponiamo allora le condizioni iniziali in z = 0 e sostituendo z = ln x, si ottiene: y(x) = 2 − x + x ln(x) + ln(x). 11 Analisi Matematica II - II esonero 24 Novembre 2014 Compito B 1) Determinare, se esistono, massimi e minimi assoluti della funzione f (x, y) = 3x2 + 4y 2 − 8y − 16 3 nell’insieme M = {(x, y) : 9x2 + 2y 2 − 4y − 16 ≤ 0}. 2) Determinare le soluzioni del seguente problema di Cauchy: 2 00 0 2 −x y (x) − xy (x) + y(x) = x + ln x y(1) = 1 y 0 (1) = 1 Svolgimento 1) Osserviamo innanzitutto che M `e un compatto: infatti la conica 9x2 +2y 2 −4y−16 = 0 `e una ellisse (∆ < 0). La funzione f ∈ C ∞ (M ) e dunque ammetter`a massimi e minimi assoluti per il teorema di Weierstrass. Studiamone innanzitutto in massimi e minimi in M ◦ . Risulta: ( fx0 (x, y) = 6x = 0 fy0 (x, y) = 8y − 8 = 0 ⇐⇒ (x, y) = (0, 1). Il punto (0, 1) soddisfa l’equazione 9x2 +2y 2 −4y−16 < 0 e dunque (0, 1) ∈ M ◦ . E’ quindi un possibile candidato ad essere un punto di massimo o di minimo libero. Risulta poi 00 00 fxx fxy 00 00 fyx fyy ! = 6 0 0 8 ! e quindi per il teorema della matrice hessiana risulta un punto di minimo relativo. Cerchiamo ora i punti estremanti sulla frontiera: Fr(M ) = {(x, y) : 9x2 + 2y 2 − 4y −16 = 0}. Oserviamo che possiamo esprimere l’equazione della ellisse in questo modo: x2 (y − 1)2 + =1 2 9 12 e pertanto possiamo scrivere x2 = 19 (16 + 4y − 2y 2 ). Ovviamente dovr`a risultare 16 + 4y − 2y 2 ≥ 0. Effettuiamo questa sostituzione nella funzione di partenza e consideriamo la nuova funzione g : [−2, 4] → R definita da g(y) := f (± 1p 1 16 1 16 + 4y − 2y 2 , y) = (16+4y−2y 2 )+4y 2 −8y− = (10y 2 −20y). 3 3 3 3 Questa porzione di parabola avr`a un minimo relativo in y = 1 e due massimi relativi nei punti y = −2, y = 4. I punti candidati ad essere punti di massimo e di min√ imo assoluto per f saranno: (0, 1) trovato prima ed ora (± 2, 1), (0, −2), (0, 4). Risulta: f (0, 1) = − √ 28 10 80 , f (± 2, 1) = − , f (0, −2) = = f (0, 4). 3 3 3 Quindi (0,1) `e il punto di minimo assoluto, (0,4), (0,-2) quelli di massimo assoluto. 2) Si tratta di una equazione equidimensionale di Eulero del secondo ordine. Siccome il dato iniziale (x0 = 1) `e positivo cerchiamo le soluzioni in R+ ed effettuiamo la sostituzione x = ez . Otterremo l’equazione lineare del secondo ordine a coefficienti costanti: −y 00 (z) + y(z) = z + e2z . L’equazione caratteristica −λ2 + 1 = 0 ha come soluzione λ = ±1, pertanto l’integrale generale della equazione omogenea sar`a: y(z) = c1 e−z + c2 ez . Consideriamo ora come termine noto β1 (z) = z e cerchiamo una soluzione della forma y(z) = az + b. Risulter`a: a = 1, b = 0. Per quanto riguarda il termine noto β2 (z) = e2z , siccome λ = 1 non `e una soluzione dell’equazione caratteristica cerchiamo una soluzione del tipo: y(z) = ae2z . Derivando due volte e sostituendo nella equazione differenziale si ottiene: a = −1/3. L’integrale generale della equazione completa `e: 1 y(z) = c1 e−z + c2 ez + z − e2z . 3 Imponiamo allora le condizioni iniziali in z = 0 e sostituendo z = ln x, si ottiene: 1 1 y(x) = x − x2 + ln(x) + . 3 3x 13 Analisi Matematica II - 3◦ esonero 22 Dicembre 2014 1) Calcolare ZZZ |z|dxdydz, E 2 dove E = {(x, y, z) ∈ R3 : x2 + y 2 < z − 1, 2x2 + y 2 + z 2 < 2}. 2) Calcolare, in almeno due modi diversi, il flusso del campo vettoriale F~ = (x, y, z 4 ) attraverso la superficie laterale del cilindro di equazione x2 + y 2 = 4, delimitato dai piani z = 1, z = 0. Calcolare poi il flusso del rotore di F~ uscente dalla stessa superficie utilizzando il teorema di Stokes. 1) Osserviamo innanzitutto che l’insieme E `e la porzione di spazio compresa tra l’ellissoide 2x2 + y 2 + z 2 = 2 e l’iperboloide ellittico (a due falde) x2 + y 2 = z 2 − 1. Inoltre la funzione integranda (come l’insieme E) `e simmetrica rispetto al piano z = 0. Ne segue che dove ZZZ E |z|dxdydz = 2 ZZZ A |z|dxdydz, A = {(x, y, z) ∈ R3 : z ≥ 0, x2 + y 2 < z 2 − 1, 2x2 + y 2 + z 2 < 2} = p p = {(x, y, z) ∈ R3 : x2 + y 2 + 1 < z < 2 − 2x2 − y 2 }. 14 Risulta allora ZZZ E ZZZ |z|dxdydz = 2 = ZZ A |z|dxdydz = 2 ZZ D √2−2x2 −y2 Z √2−2x2 −y2 dxdy √ 1 dxdy z 2 √ = 2 D x2 +y 2 +1 ZZ D dz = x2 +y 2 +1 (1 − 3x2 − 2y 2 )dxdy dove p p x2 + y 2 + 1 < 2 − 2x2 − y 2 } = D = {(x, y) ∈ R2 : = {(x, y) ∈ R2 : 3x2 + 2y 2 < 1}. Cio`e D `e una ellisse di semiassi ellittiche: ( x= y= √ 3/3 e √ 2/2. Passiamo allora in coordinate √ 3 r cos t, √3 2 r sin t 2 t ∈ [0, 2π], r ≥ 0, |det(J)| = √ 6 r. 6 In tal caso l’insieme D si trasforma nell’insieme D0 = [0, 1] × [0, 2π]. Dunque √ √ Z 2π Z 1 ZZZ ZZ 6 6 dt r(1 − r2 )dr = π. |z|dxdydz = (1 − 3x2 − 2y 2 )dxdy = 6 0 12 0 E D 2) Se con S denotiamo la superficie laterale del cilindro, con S1 la base e con S2 il coperchio si ha, applicando il teorema della divergenza: Z ZZZ Z Z ~ ~ ~ I = F · ne dS = divF dxdydz − F · ne dS − F~ · ne dS S V S1 S2 Risulta S1 = {(x, y, 0) : x2 + y 2 ≤ 4}, ne = (0, 0, −1), dS = dxdy; S2 = {(x, y, 1) : x2 + y 2 ≤ 4}, ne = (0, 0, 1), dS = dxdy. Pertanto Z ZZ ~ F · ne dS = (x, y, 0) · (0, 0, −1)dxdy = 0, S1 x2 +y 2 ≤4 Z ZZ F~ · ne dS = (x, y, 1) · (0, 0, 1)dxdy = 4π, ZZZ S2 divF~ dxdydz = V Z 0 x2 +y 2 ≤4 ZZ 1 3 dz (2 + 4z )dz = 4π x2 +y 2 ≤4 Calcoliamo ora direttamente l’integrale: x = 2 cos t, S := Z 1 (2 + 4z 3 )dz = 12π. 0 y = 2 sin t, (z, t) ∈ D := [0, 1]×[0, 2π], ne = (cos t, sin t, 0), dS = 2dtdz. z=z 15 Pertanto Z Z 2π dt F~ · ne dS = 2 0 S Z 2π Z 1 2dz = 8π. dt = 2 I = 0 Z 0 1 (2 cos t, 2 sin t, z) · (cos t, sin t, 0)dz = 0 Calcoliamolo infine il flusso del rotore di F~ con il teorema di Stokes utlilizzando la parametrizzazione di S data sopra. Sia D = [0, 1] × [0, 2π]. +Fr(D) = {(z, 0), 0 ≤ z ≤ 1} ∪ {(1, t), 0 ≤ t ≤ 2π} ∪ {(z, 2π), 1 ≥ z ≥ 0} ∪ {(0, t), 2π ≥ t ≥ 0}. Pertanto +∂S sar`a composta da 4 curve: C1 = {(2, 0, z) : 0 ≤ z ≤ 1} C2 = {(2 cos t, 2 sin t, 1) : 0 ≤ t ≤ 2π} C3 = {(2, 0, z) : 1 ≥ z ≥ 0} C4 = {(2 cos t, 2 sin t, 0) : 2π ≥ t ≥ 0}. Osserviamo intanto che C1 , C3 sono la stessa curva ma percorsa in versi opposti per cui la somma algebrica degli integrali della forma differenziale lineare ω = xdx + ydy + z 4 dz `e nulla. Rimane Z 2π Z Z 4 ~ 2 cos t(−2 sin t) + 2 sin t(2 cos t)dt + xdx + ydy + z dz = rot(F ) · ne dS = 0 +∂S S Z 0 + 2 cos t(−2 sin t) + 2 sin t(2 cos t)dt = 0. 2π 16
© Copyright 2024 Paperzz