Equazioni differenziali ordinarie

A
Questa raccolta è stata preparata a Pavona (RM)
iniziando sabato  ottobre 
Per contattare l’autore: [email protected].
Matteo Allegro
Equazioni differenziali ordinarie
Esercizi svolti
Prefazione di
Giuseppina Anatriello
Copyright © MMXIV
ARACNE editrice S.r.l.
www.aracneeditrice.it
[email protected]
via Raffaele Garofalo, /A–B
 Roma
() 
 ----
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie
senza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: maggio 
A chi mi ha allenato fino a ieri
a chi mi sta allenando ancora oggi.
Indice

Prefazione

Introduzione

Capitolo I
Alcuni richiami

Capitolo II
Equazioni del primo ordine
.. Equazioni del primo ordine lineari,  – ... Equazione a coefficienti costanti omogenea y0 =  y,  – ... Equazione a coefficienti variabili
omogenea y0 = t y. Approssimazioni successive,  – ... Equazione a coefficienti variabili omogenea y0 = t+t y,  – ... Equazione a coefficienti
costanti non omogenea y0 = y + ,  – ... Equazione a coefficienti costanti non omogenea y0 = y + t,  – ... Equazione a coefficienti costanti
non omogenea y0 = y + t,  – ... Equazione a coefficienti costanti non
omogenea y0 = y + t + t,  – ... Equazione a coefficienti costanti non
omogenea y0 = −y + et ,  – ... Equazione a coefficienti costanti non
omogenea y0 = −y + et ,  – ... Equazione a coefficienti costanti non omogenea y0 = y + et ,  – ... Equazione a coefficienti costanti non omogenea
y0 = − y + sen(t),  – ... Equazione a coefficienti costanti non omogenea
y0 = y + senh(t) + cosh(t),  – ... Equazione a coefficienti costanti non
omogenea y0 = − y + log(t),  – ... Equazione a coefficienti variabili
non omogenea y0 = t y − t,  – ... Equazione a coefficienti variabili non
omogenea y0 = t y + t ,  – ... Equazione a coefficienti variabili non omogenea y0 = −t y + sen(t),  – ... Equazione a coefficienti variabili non
omogenea y0 = −et y +  et ,  – ... Equazione a coefficienti variabili non
omogenea y0 = t y + t ,  – .. Equazioni del primo ordine non lineari,  – ... Equazione y0 = f (t, y) con f omogenea,
 – ... Equazioni
 t y +
ai differenziali,  – ... Equazione y0 = −  t y ,  – ... Equazione di
Clairault,  – .. Equazioni a variabili separabili,  – ... Equazione
y0 = y ,  – ... Equazione y0 = y + ,  – ... Equazione
y0 = ey ,  –
+y
t
0
0
... Equazione y = +t y,  – ... Equazione y = +t ,  – ... Equazione y0 = t+
y ,  – ... Equazione y0 = t y −  t ,  – ... Equazione
t

Indice

t −
y0 = y+
,  – ... Equazione y0 =
– Esercizi proposti, .

t (y −)
,  – ... Equazione y0
y (t −)
=
t+y
, 
t
Capitolo III
Equazioni del secondo ordine
.. Equazioni del secondo ordine lineari a coefficienti costanti,  –
... Equazione omogenea y00 = y0 − y (∆ > ),  – ... Equazione omogenea y00 = −y0 − y (∆ = ),  – ... Equazione omogenea y00 = −y0 − y
(∆ < ),  – ... Equazione non omogenea y00 = y + ,  – ... Equazione non omogenea y00 = −y + t,  – ... Equazione non omogenea y00 =
y0 − y + et ,  – ... Equazione non omogenea y00 = y + et ,  – ... Equazione non omogenea y00 =  y0 − y + t et ,  – ... Equazione non omogenea
y00 = −y + sen(t),  – ... Equazione non omogenea y00 = −y + sen(t), 
– ... Equazione non omogenea y00 = − y0 + y + t sen(t). Metodo di somiglianza,  – ... Equazione non omogenea y00 = − y0 + t +  e−t ,  –
... Equazioni dei moti armonici e di risonanza,  – .. Equazioni del
secondo ordine lineari a coefficienti variabili,  – ... Equazione di
Eulero,  – ... Equazione omogenea y00 + ty0 = ,  – ... Equazione
omogenea y00 − ty = . Soluzione per serie,  – Esercizi proposti, .

Capitolo IV
Equazioni di ordine superiore al secondo
.. Equazioni del terzo ordine lineari,  – ... Equazione omogenea y000 =
y,  – ... Equazione omogenea y000 = − y00 −  y0 − y,  – ... Equazione
non omogenea y000 − y00 = t,  – ... Equazione non omogenea y000 + y0 =
sen(t),  – .. Equazioni del quarto ordine lineari,  – ... Equazione
non omogenea y0000 + y = ,  – Esercizi proposti, .

Capitolo V
Sistemi di EDO
.. Sistemi lineari omogenei,  – ... Sistema omogeneo,  – ... Sistema omogeneo. Matrice fondamentale,  – ... Sistema omogeneo,  –
... Sistema omogeneo,  – ... Sistema omogeneo,  – .. Sistemi lineari non omogenei,  – ... Sistema non omogeneo,  – ... Sistema
non omogeneo,  – Esercizi proposti, .

Bibliografia
Prefazione
Questo testo di esercizi sulle equazioni differenziali ordinarie, come
afferma l’autore, attinge i suoi contenuti in larga parte dalle lezioni
e da testi di esami scritti dei professori A. Bove, A. Favini, E. Lanconelli, E. Obrecht, per un arco temporale che va dal  al 
e per diversi corsi di laurea in discipline scientifiche dell’Università
di Bologna. Rivolta a studenti dei corsi dei primi anni di discipline
tecnico–scientifiche, è frutto dell’esperienza, degli approfondimenti
e del lavoro di risistemazione di un neolaureato in Matematica con
interessi per l’editoria.
Non è però una semplice raccolta. Sono presentati un congruo numero di esercizi base, di vari livelli di difficoltà, ma che non prevedono
la conoscenza di particolari tecniche di calcolo.
Adoperando un linguaggio semplice e lineare gli svolgimenti vengono sviluppati in modo particolareggiato con continui richiami agli
aspetti teorici delle risoluzioni. Le varie tracce proposte (con soluzione, ma senza svolgimento) ripropongono i metodi di soluzione
mostrati negli esercizi svolti per consentire di esercitarsi e verificare
autonomamente il livello di apprendimento raggiunto.
Nel volume sono esposti in modo chiaro e ordinato anche richiami
teorici sufficienti per un’adeguata comprensione della risoluzione delle
tipologie scelte.
In considerazione della contrazione del numero di ore di insegnamento il testo può essere considerato senz’altro un’utile guida per lo
studio e l’approfondimento dell’argomento di cui tratta. Il pregio di
questa trattazione consiste nel fatto che le sue finalità non si limitano a
essere un aiuto nell’acquisizione di una padronanza nello svolgimento
di un tema di esercizi ma anche nei contenuti teorici che sono alla
base dello svolgimento dello stesso.
Giuseppina A
Università degli Studi di Napoli Federico II

Introduzione
La presente è una raccolta di equazioni differenziali ordinarie (brevemente EDO) risolte. La maggior parte di queste è tratta dagli esempi
presentati all’Università di Bologna dal Prof. E. Obrecht nel corso di
Analisi L–B nell’A.A. / (CdL in Ingegneria Meccanica ),
dal Prof. A. Favini nel corso di Analisi Matematica II e dal Prof. A. Bove nel corso di Equazioni Differenziali I nell’A.A. / (CdL in
Matematica ) e da testi di esami scritti di Analisi Matematica IV
assegnati dal Prof. E. Lanconelli negli Anni Accademici da /
a / (CdL in Matematica ).
Questo testo può essere utile allo studente di Matematica, Fisica o
Ingegneria che deva preparare un esame semestrale o annuale di analisi matematica e che si trovi a confrontarsi con esercizi su equazioni
differenziali, sistemi e soluzione locale di problemi di Cauchy. L’unico
prerequisito per la lettura è la conoscenza del calcolo differenziale e
integrale per funzioni di una variabile reale. Non è tuttavia richiesta
una pratica eccezionale nel calcolo integrale in quanto le equazioni qui
svolte sono state scelte pensando a mostrare la varietà delle tipologie di
soluzioni piuttosto che a mettere alla prova l’abilità nell’integrazione
di funzioni di variabile reale.
Nel primo capitolo sono esposte in modo sintetico solo alcune
definizioni e nozioni necessarie a risolvere (o, come si usa dire, a
« integrare ») le equazioni diferenziali proposte nel seguito; altre nozioni sono esposte successivamente.
Nel secondo capitolo vengono risolte le prime equazioni, con ordine massimo di derivazione . Viene mostrato come determinare l’insieme di tutte le soluzioni e come determinare una soluzione particolare
che soddisfi un problema con condizione iniziale assegnata.
Vengono poi discusse una classe particolare di equazioni del primo ordine, dette a variabili separabili e, più brevemente, le equa

Introduzione
zioni differenziali esatte e l’equazione che prende il nome da Alexis
C. Clairault .
Nel terzo capitolo l’ordine massimo di derivazione è . Anche qui
viene mostrato come determinare l’integrale generale e come determinare un integrale particolare che risolva un problema di Cauchy.
Vengono affrontati due esempi di equazione lineare del secondo
ordine che gli studenti di ingegneria possono trovare, oltre che nei
corsi di Fisica I e Meccanica Razionale, anche in quello di meccanica
applicata: l’equazione differenziale del moto armonico semplice e
l’equazione dei sistemi massa–molla–smorzatore.
Nel quarto capitolo sono raccolti esempi salienti di equazioni di
ordine superiore al secondo (principalmente del terzo ordine), tali
equazioni saranno risolte con metodi che generalizzano quelli usati
nei capitoli  e .
Nel quinto e ultimo capitolo si parla, limitandosi a pochi e semplici
esempi, di sistemi lineari di equazioni differenziali.
Anche in questo, come negli altri capitoli, la soluzione di un sistema o di un’equazione potrà avvalersi di procedimenti mostrati nelle
sezioni precedenti.
Ogni sottosezione (ad esempio ..) contiene un esercizio svolto a
se stante.
Al termine di ogni capitolo sono presentati ulteriori esercizi di
cui non è riportato lo svolgimento ma solo la soluzione. Essi non
intendono ampliare la teoria ma mostrare esempi analoghi a quelli
già affrontati, da risolvere da soli.
Si rimanda alle prime quattro voci della bibliografia per la discussione di esempi celebri non trattati in queste pagine, come le equazioni di
Bernoulli e di Riccati o l’equazione logistica; si rimanda alle successive
tre voci e al primo dei siti internet per la trattazione della prolungabilità
delle soluzioni e per un quadro teorico consistente.
Si denoteranno con f ∈ C (A, B) una funzione f continua sull’insieme A a valori in B, con g ∈ C n (A) una funzione g con n derivate
continue su tutto A e con g(k) (t) la derivata k–esima di g rispetto a t. Si
denoteranno poi con y¯ un integrale particolare di un’EDO e con ϕ la
. Parigi, –.
Introduzione

soluzione di un problema di Cauchy. Si indicheranno con t un valore
fissato della variabile reale t, con I un intervallo reale o un intorno di
t in R, e con y il valore di y in t ; x e y saranno sempre funzioni di t.
Solo nelle equazioni dei moti armonici, le notazioni x˙ , x¨ in luogo
di x0 , x00 indicano derivazione
rispetto al tempo.
Nel capitolo  Mm R denoterà l’insieme delle matrici reali quadrate di ordine m e Im la matrice identità di ordine m.
Oltre a EDO in luogo di equazione differenziale ordinaria si useranno
frequentemente nel testo le seguenti abbreviazioni:
ENO
EO
IG
IP
PC
equazione (differenziale ordinaria lineare) non omogenea
equazione (differenziale ordinaria lineare) omogenea
integrale generale
integrale particolare
problema di Cauchy