PORDENONE 10 agosto 2014 11 Ad Ampezzo e in Piancavallo due esperienze con una forte carica educativa I campi estivi di Lupetti e Reparto del Sacro Cuore e dell’Immacolata D ue esperienze di campeggio dell’Agesci, con una forte carica educativa, vissute da ragazzi e ragazze del Pordenone 3. Gruppo che gravita tra le parrocchie del Sacro Cuore e dell’Immacolata, nella zona della Comina. ra che li circonda. Sei ragazzi - nuovi arrivati, hanno vissuto l’importante momento della "Promessa", assicurando solennemente, davanti a Dio, ai Vecchi lupi e agli amici: "Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore, di fa- Lupetti ad Ampezzo "Un bravo lupo io voglio diventar / e la promessa per sempre rispettar. / Gentile e più cortese con tutti io sarò, / la Buona azione sempre farò". E’ il ritornello di uno dei canti che riecheggiavano, da sabato 19 a sabato 26 luglio, in località "Avinal", ad Ampezzo Carnico (UD), nella sede messa a disposizione dalla Cooperativa Scout San Giorgio. I 25 "lupetti", suddivisi nelle sestiglie dei Neri, Fulvi, Pezzzati e Bianchi, erano accompagnati da Giulia Pasut (Akela), Elisa Bristot (Bagheera), Giovanna Romano (Ka), Claudio Testa (Cil), Dario Cannella (Fratel Biglio), Serena Lucchini (Oo), Andrea Missinato (Mysa) e da due mamme lupe: Orianna e Cristina. L’ambientazione o "mondo fantastico", tipico di questa fascia d’età, riguardava la "Spada nella roccia", con mago Merlino e Re Artù. Collocati in accantonamento, hanno vissuto suggestive attività all’aperto, tra il lago, il torrente e il bosco, a tre chilometri dalla cittadina di Ampezzo. Il tempo è trascorso costruendo castelli e fortini, per porre al sicuro i componenti dei vari Casati del Regno di Camelot. La giornata si apriva e finiva con un momento di preghiera. Non mancava la catechesi del mattino, per fornire i primi rudimenti di alcuni comportamenti che col tempo diverranno stili di vita: la lealtà, il rispetto degli altri, l’amicizia con Gesù e con i "fratelli lupi". L’ampio spazio affidato al gioco e all’avventura ha una forte valenza educativa, con l’intento di aiutare i "lupi", della fascia delle elementari, fino alla prima media, a scoprire il fascino della vita di gruppo, che per loro è il "branco", imparando a rispettare le regole poste dai Vecchi Lupi (i capi) e scoprire i colori e i profumi della natu- re del mio meglio, per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza e per osservare la legge scout". C’è stata la giornata dedicata a San Francesco, il loro patrono e modello e la suggestiva "Veglia sotto le stelle", come pure la giornata delle specialità, per iniziare a sviluppare le attitudini manuali, legate al cucinare, al decifrare il cielo, disegnare, fotografare e avere uno spirito sportivo. Don Angelo, il parroco, ha fatto loro visita domenica 20, per celebrare la Messa e condividere alcuni momenti del cammino. Non è mancata la giornata coi genitori, il sabato successivo, con una serie di scenette, che illustravano il cammino compiuto dal "Branco felice". Reparto a Piancavallo Un gruppo di 20 esploratori e guide, delle medie e prima superiore, da lunedì 14 a venerdì 25 luglio hanno piantato le tende in località Pian delle More, nei boschi che da Piancavallo portano a Barcis. Erano accompagnati dai capo campo Giorgio Giugno e Chiara Luchini e dagli aiuto capo: Anna Ferro, Daniele Boldrin e da Corrado Turchet, capo scout di lungo corso e guardia forestale (col grado di ispettore). I Cervi e le Pantere hanno piantato le loro tende in sopraelevata, su palafitte, concedendo il terreno più sicuro alla squadriglia femminile dei Falchi. Ci sono stati dei momenti - come ha confidato il capo campo, nei quali hanno dovuto condividere il terreno con i cavalli e le mucche della vicina malga, in quanto gli animali venivano lasciati liberi al pascolo. Interessante l’incontro col malgaro. Tra le esperienze forti c’è stata l’arrampicata lungo la palestra di roccia, assistiti dal Cai. Emozionante il "raid" o percorso con difficoltà, per dar prova di saper leggere le cartine e affrontare con le proprie forze le difficoltà. Il bosco circostante ha consentito di organizzare avvincenti giochi. Tra le attività manuali c’è stato l’impegno a costruire l’arco e il tomawak. Il cammino giornaliero di catechesi prevedeva un approfondimento del tema del "cambiamento", con alcuni sottotemi, affrontati con un brano del Vangelo, una riflessione e il suggerimento di un impegno o di un atteggiamento, da verificare nell’incontro della sera, attorno al fuoco di bivacco. Don Angelo e don Andrea hanno condiviso col gruppo alcuni momenti e la celebrazione della Messa, con un altare costruito sotto gli alberi, con l’aiuto di Gaia dal Poz, una scolta in servizio. Leo Collin Le testimonianze dei Clan pordenonesi alla Route nazionale in Toscana "A l nostro ingresso nell’aula parlamentare, a Roma, la Presidente di turno ci ha dato il benvenuto, salutando il nostro gruppo di Rover, giunti da Pordenone, per vivere una tappa delle ’strade di coraggio’: quella del servizio politico", spiega al telefono Loris Pasut, capo scout del Pordenone 3. Prosegue: "Abbiamo potuto ascoltare i vari interventi che i parlamentari stavano facendo, prima della votazione finale, a proposito di una serie di modifiche da apportare su una legge riguardante il rinnovamento della Pubblica Amministrazione. L’onorevole Giorgio Zanin, col quale avevamo concordato l’incontro, ci ha poi portato a visitare la sede della Regione Fvg, in piazza Colonna, di fronte al Senato. Nel dialogo intessuto, la ventina di Rover di Pordenone hanno potuto comprendere, dalle testimonianze di Zanin, anch’egli vecchio capo scout, che il cammino educativo sperimentato nell’Agesci aiuta a maturare valori e stili di vita che consentono di offrire un costruttivo servizio politico. Scout in cammino verso San Rossore Diritti al futuro Occorre però prima conoscere le regole della politica, per renderla migliore. Occorre imparare a frequentare le sedute del Consiglio Comunale, ad esempio, per poi suggerire i cambiamenti". Gemellaggi Della trentina di gruppi Scout del pordenonese e del portogruarese, una quindicina hanno organizzato dei "Percorsi di Coraggio" nel territorio della diocesi, accogliendo dei gruppi da fuori regione, INCONTRO MATRIMONIALE LE PROPOSTE DEI PROSSIMI WEEK END Incontro Matrimoniale è sempre un’occasione per emozionarci al pensiero di quanto ci abbia fatto bene fare il WE sposi ormai 10 anni fa. E tuttora abbiamo scelto di continuare a coltivare la nostra relazione in modo profondo e sincero, senza darci per scontato, ma rimanendo aperti ogni volta alla meraviglia che l’altro è per noi. Per vivere ciò occorre imparare a conoscerci l’un l’altro, rischiare nel dialogare su temi che solitamente non si toccano, ma che in realtà sono la parte più intima e vera di noi. Il tutto per darsi la possibilità di essere liberi nell’essere ciò che si è, senza cadere nella tentazione di voler cambiare l’altro o di fare una vita da "scapoli sposati" o limitarsi a vivere in un "silenzio freddo". Passare dall’inverno alla stagione calda si più con l’aiuto di Dio e con un tempo che ci possiamo … anzi dobbiamo ritagliare per rimettere al centro la cosa più preziosa che abbiamo … NOI stessi e il sogno che abbiamo deciso di realizzare nel momento in cui ci siamo sposati. Allora fatevi questo regalo: è come un viaggio di nozze, anzi meglio! Un Weekend da venerdì sera a domenica pomeriggio dove, con l’aiuto di altre coppie e un sacerdote potrete riprendere in mano la vostra relazione e ridarle nuova energia e slancio. Farà bene a voi, ma anche ai vostri figli che godranno di due genitori ancora intenti a raccontarsi il meglio di chi sono. Il prossimo WE Sposi si terrà ad Udine dal 3 al 5 ottobre e poi a Luvigliano (PD) dal 21 al 23 novembre 2014. Per informazioni: www.incontromatrimoniale.org Buon viaggio! Gabriella e Golfredo Castelletto come già scritto la settimana scorsa. Una quindicina sono invece stati accolti altrove. E’ il caso del Clan PN 3, del Sacro Cuore, che si è recato a Genzano, ai confini col comune di Roma, per incontrarsi con i Rover di Conselve 1 (PD), Polistena 1 (Calabria) e Ariccia 1 (il gruppo ospitante). Complessivamente una sessantina tra rover e capi, stanno quindi percorrendo il territorio laziale, scambiandosi le proprie "scelte di coraggio". Il gruppo di Pordenone, accompagnato dai capi Gian Antonio Brusadin, Anna Luchini e Loris Pasut hanno potuto presentare le proprie "Azioni di coraggio", approfondire in questi mesi di preparazione e ascoltare quelle dei compagni di percorso. Sempre telefonicamente ce ne sono state segnalate due, condivise dai gruppi del sud. Sono segnate dal desiderio di offrire ai giovani degli spazi di autonomia sociale ed economica, sganciandosi dagli influssi dell’andrangheta. "Promuovere, attraverso la formula cooperativistica, dei servizi turistici, favorendo la collaborazione tra il settore alimentare e quello ambientale. Realizzare dei sentieri e dei percorsi, che consentano la conoscenza del territorio, promuovendo il patrimonio umano e naturalistico, oltre che quello storico e artistico". Il gruppo di Pordenone, assieme ad altri, aveva invece approfondito delle scelte per combattere l’inquinamento, oltre che quello dell’educazione politica succitato. Il cammino prosegue Mentre Il Popolo è in stampa, questi gruppi, assieme ad altri sette Clan, si sarebbero trovati a Castel Gandolfo, per un’ulteriore tappa, di cui daremo notizie la prossima settimana. Và infine ricordato che lungo il cammino verso San Rossore, è previsto un approfondimento personale e di gruppo, del testo dell’Apocalisse di Giovanni, con delle schede reperibili anche su internet. L’itinerario è riassunto dallo slogan: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose...". Gli obiettivi proposti, vanno collocati nelle seguenti aree: la responsabilità che oggi viene affidata alla comunità dei credenti - la consapevolezza della dimensione simbolica, racchiusa nel cammino - la capacità di decifrare il linguaggio della profezia, per condividerlo col mondo - l’attitudine a leggere la presenza di Dio nella storia degli uomini. (l.c.) Giovedì 14 agosto alle 17.30 alla presenza del Vescovo Pellegrini Festa di Maria Ausiliatrice in Piancavallo L a festa di Maria Ausiliatrice si tiene giovedì 14 agosto, con la Messa delle 17.30, presieduta dal vescovo monsignor Giuseppe Pellegrini. E’ da 21 anni che il comitato parrocchiale, col parroco don Odorico Raffin, organizza questo sentito e partecipato appuntamento. Prosegue, alle 18.30, con la processione lungo le vie del centro di questa apprezzata località turistica. La statua lignea di Maria viene accompagnata dalla Confraternita di Palse di Porcia. Il giorno dopo, venerdì 15 agosto, le Messe vengono celebrate col seguente orario: 10.00, 11.45 e 17.30. Anche monsignor Ferruccio Sutto, da diversi anni entusiasta collaboratore, ha assicurato la sua presenza. Alle 18, nel piazzale della Puppa, si terrà l’estrazione della tombola, con ricchi premi. Il ricavato viene destinato alle opere parrocchiali. In caso di maltempo, l’estrazione si terrà al Palaghiaccio. Le cartelle sono reperibili presso i locali pubblici di Piancavallo. Il vescovo Pellegrini, da quando è giunto in diocesi, ha sempre voluto essere presente all’appuntamento religioso, per ricordare che la Chiesa locale pone fiducia in questa realtà montana, nota per le attività sportive invernali e per il turismo estivo. Il vescovo monsignor Vittorio De Zanche, negli Anni Settanta, nominava il professor don Odorico Raffin, delegato per la pastorale al Piancavallo e, nel 1987, veniva istituita la parrocchia, assicurando così un servizio continuativo. L. C.
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