4 9 9 1 4 1 0 2 P E r i o D i C o D i C U l T U r a E i N F o r M a Z i o N E Fondato da Carlo accossato nel 1994 2 0° CORRIEREdell’ARTE Anniversario Duecento capolavori Michelangelo artista universale raccontano Chagall Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.it Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale anno XX - n° 11 - Venerdì 6 Giugno 2014 € 2,50 COURRIER DES ARTS Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno Roma, Musei Capitolini La grande retrospettiva a Palazzo Reale di Milano Michelangelo Buonarroti “Madonna della Scala”, 1490 ca., marmo © Casa Buonarroti, Firenze Musei Capitolini, Roma È in corso sino al 14 settembre nella Sala Pietro da Cortona ai Musei Capitolini la mostra “1564-2014, Michelangelo, incontrare un artista universale”, curata da Elena Capretti e Sergio risaliti. in occasione del 450° anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti, avvenuta a roma il 18 febbraio 1564, l’esposizione ne ripercorre la vita e l’opera. Scultura, pittura, architettura e poesia, le quattro arti in cui si espresse il genio di Michelangelo, sono raccontate in nove sezioni espositive, focalizzando così i temi cruciali della sua poetica. la Madonna della Scala, la Leda, il Crocifisso del Bargello, il Bruto e il Cristo Risorto di Bassano romano, sono solo alcuni dei capolavori michelangioleschi ospitati ai Musei Capitolini. Musei Capitolini P.za del Campidoglio 1 – roma “1564-2014, Michelangelo incontrare un artista universale” Fino al 14 settembre info: 06 0608 / 06 83600145 www.museicapitolini.org lo sguardo di Sarmento l Alla GAM di Torino a GaM di Torino dedica un particolare tributo all’artista portoghese Julião Sarmento, con l’allestimento di un’eccezionale mostra che inaugura il terzo capitolo di Dialoghi, il progetto espositivo che punta a instaurare un dialogo tra artisti affermati sulla scena contemporanea internazionale e opere scelte delle collezioni permanenti. allestita negli spazi del GaM Underground Project, l’evento costituisce un importante riconoscimento del lavoro dell’artista, ad oltre 15 anni dalla sua prima ed unica esposizione in uno J. Sarmento, “Estoril Yellow Plants”, 2013 © C.Guerra spazio museale in italia, a Bologna. al centro dell’allestimento il confronto con i due maestri è testimoniato dal grande trittico White Veil, realizzato appositamente per la mostra alla GaM, posto in dialogo con Complex Form #52 di Sol lewitt e, sulla parete di fronte, con una selezione di 12 opere di Giorgio Morandi – delicate e intense pagine ad acquerello e a matita – e a una coppia di Nature morte dipinte. l a più grande retrospettiva mai dedicata in italia a Marc Chagall. oltre 220 opere, prevalentemente dipinti, guideranno i visitatori da Le petit salon (1908), suo primo quadro, fino alle ultime monumentali opere degli anni ’80 del Novecento. il percorso espositivo accosterà spesso per la prima volta opere ancora nelle collezioni degli eredi e talvolta inedite a capolavori provenienti dai maggiori Musei del mondo. il tema dell’esposizione è centrato su una nuova interpretazione del linguaggio di Chagall, la cui vena poetica si è andata costruendo nel corso del Novecento attraverso la commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee: dall’ originaria GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Via Magenta 31 – Torino Julião Sarmento “Lo sguardo selettivo” Fino al 31 agosto info: 011 4429518 - www.gamtorino.it cultura ebraica a quella russa, fino all’incontro con la pittura francese delle avanguardie. la mostra si articolerà in sezioni: le prime opere realizzate in russia, il primo soggiorno francese e il successivo rientro in russia fino al 1921, il secondo periodo del suo esilio, prima in Francia e poi, negli anni ’40, in america. Palazzo Reale P.za del Duomo 12 – Milano “Marc Chagall Una retrospettiva, 1908-1985” Dal settembre 2014 al 18 gennaio 2015 info: www.comune.milano.it Primavera carica di iniziative Approvato il Decreto Legge per Turismo e Cultura Chiara Gallo M aggio è stato un mese decisivo per l’Europa, per le regioni e per alcuni comuni. Nuove prospettive si delineano anche per quanto riguarda il nostro patrimonio artistico. Il 21 maggio scorso infatti è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo Decreto Legge Turismo e Beni Culturali. I punti più attesi ovviamente riguardano le di- rettive sull’assegnazione dei bandi per il ripristino di Pompei e gli incentivi fiscali per i privati. A questi poi si aggiungono altri utilissimi elementi di collaborazione settori che andranno a beneficio di associazioni, enti di restauro, iniziative culturali e di nuovi posti di lavoro. Ma torniamo alla scottante questione Pompei. Il decreto prevede “l’aggiudicazione dell’appalto continua a pag. 2 I.P. 2 CORRIEREdell’ARTE Pagina 6 Giugno 2014 COURRIER DES ARTS alla conquista di primati qualitativi assoluti Per il prossimo cartellone 2014-2015 del Teatro Regio di Torino buona gestione, in una italia che vede i teatri d’opera naufragare fra debiti e mille problematiche, mentre a Torino tutto sembrerebbe funzionare come in ben poche altre realtà operistiche italiane. U Gianandrea Noseda, Piero Fassino e Walter Vergnano durante la presentazione della Stagione 2014-2015 del Regio, foto © Gianluca Platania, per gentile concessione alESSaNDro MorMilE na colomba che vola con una nota nel becco. Come a voler significare, seguendo immagine e slogan scelti per il prossimo cartellone 2014-2015 del regio di Torino, che l’opera lirica è libera: libera di volare verso quel modello fortemente voluto dal sovrintendente Walter Vergnano e dal direttore musicale Gianandrea Noseda, che da un lato punta alla internazionalizzazione, resa possibile anche da una sempre maggiore qualità delle masse artistiche, dall’altro è frutto di una gestione oculata delle risorse, che sono diminuite senza che la qualità e la quantità produttiva calassero. insomma, un vero miracolo di segue dalla prima pagina Primavera carica di iniziative anche se l’aggiudicatarionon avrà fornito la prova del possesso dei requisiti dichiarati, se tuttavia verranno dimostrate delle irregolarità, la commissione potrà sollevare dal ruola la ditta incaricata e passare alla successiva”. In buona sostanza prima si concede e poi si toglie. Una perdita di tempo all’italiana? C’è da sperare che si tratti di un semplice escamotage per portare avanti i lavori tanto attesi ed evitare che società francesi o americane si prendano la briga di venirci a salvare. Per quanto riguarda il cosiddetto Art Bonus, ovvero la detrazione fiscale per imprenditori e privati cittadini, le direttive sembrano ottime. Coloro i quali decideranno infatti di investire nei beni culturali, potranno beneficiare di un credito di imposta del 65% per l’anno E così Torino, che poco per volta perde pezzi importanti della sua vocazione industriale, si rinnova nella cultura, anche operistica; si apre alla piazza e al ben volere del pubblico, con abbonati in continua crescita. ora bisogna proseguire il cammino così ben consolidato. il cartellone del prossimo anno sembra confermarlo: diciassette titoli, tredici opere, di cui sette nuovi allestimenti, e la grande danza con il Ballet de Cuba e con roberto Bolle e le più grandi étoile della danza internazionale. Ben quattro le opere (La bohème, Il barbiere di Siviglia, La traviata e Norma) che si alterneranno nel mese di luglio nell’ambito di Expo To, quando Torino vivrà di luce riflessa sull’onda degli eventi del- 2014/2015 e del 50% per l’anno 2015/2016, riparito in tre quote annuali del medesimo importo. Sembrerebbe davvero una svolta importante per il nostro circuito artistico, in questo modo si creerebbero delle figure di menecenati dell’arte in grado di rendere l’Italia un polo turistico e culturale. Un’ultima novità si presenta per il settore manageriale che dovrebbe sostituire la figura pubblica all’interno dei musei. In questo modo si darà la possibilità a realtà come la Reggia di Caserta di creare una soprintendenza autonoma ed un amministratore unico, senza pesare sulle finanze dello stato. Il nuovo decreto darà quindi spazio all’interazione con il settore privato, ponendo la cultura al centro di un sistema imprenditoriale, che, ci auguriamo, dia più stimoli e nuove prospettive per il grande patrimonio UNESCO italiano. tel. 091 6190928 l’Expo di Milano. inaugurazione di stagione a ottobre, all’insegna della nuova messa in scena di Otello di Verdi (protagonista il tenore Gregory Kunde) diretto da Gianandrea Noseda, che salirà sul podio della sua orchestra anche per Faust di Gounod nel nuovo allestimento di Stefano Poda. Due le importanti prime Torinesi: Giulio Cesare di händel, con un cast di barocchisti e la direzione di alessandro De Marchi, insuperabale in questo repertorio, e la prima rappresentazione di Goyescas di Granados in accoppiata con Suor Angelica di Puccini. Poi Le nozze di Figaro di Mozart, Il turco in Italia di rossini, I puritani di Bellini con un cast stellare, tutti proposti in nuovi allestimenti, e Hänsel e Gretel di humperdinck. insomma una stagione che conferma nel regio, come nella Fenice di Venezia, il teatro d’opera più sano d’italia (Scala a parte ovviamente), pronto con orgoglio a guardare al futuro con nuove sfide. Speriamo che la festa continui, ed in armonia gestionale, come sembra chiedere la colomba bianca di pace che simboleggia la stagione. l’estetica di olga Maggiora o Associazione Mutabilis – Torino ElENa PiaCENTiNi lga Maggiora presenta presso l’associazione Mutabilis la Personale Quadratum. intrigano le sculture incorniciate e sospese, stupisce il confronto tra la severità ordinata evocata dal quadrato, per antonomasia simbolo del rigore e, il moto generato dall’immagine mutevole. Significativo il vigore immutato nel tempo e sempre in continua evoluzione dell’esperienza estetica dell’artista - intesa come ricerca mai completamente appagata. Gli intrecci lucenti sono attraversati dalla luce, che danno origine ad un moto vibrante. i materiali sono composti e assemblati dall’artista ora con sottile rete metallica ora con ma- “Quadratum”, 54x54x20 cm. © aut./ML teriale cartaceo opalino.alcune opere sono già state esposte nel 2012 alla Galleria Malzfabrik di Berlino; altre, più recenti, sono inedite, scelte appositamente per questa mostra; singolare il preciso collegamento con la linea espositiva del laboratorio Mutabilis; il sostantivo indica infatti la valorizzazione di varie forme artistiche con un unico comune denominatore, la mutevolezza, contrapposta alla Stasi. l’argenteo ritorno sulla scena artistica torinese dell’artista, indica una forte volontà, insita negli operatori della Comunicazione profonda, di perpetuare un pensiero artistico che si innalzi sulla mera e superficiale coltre intellettuale, colma di input mediali insignificanti. Associazione Mutabilis Via dei Mille 25/c – Torino “Quadratum” di Olga Maggiora Fino al 7 giugno www.mutabilislab.com 3 CORRIEREdell’ARTE INTERVISTA a Floriano De Santi la mostra di Giacometti a Castellamonte 6 Giugno 2014 Pagina COURRIER DES ARTS e la Cappella Mastroianni del San Giovanni di Torino Di VirGiNia ColaCiNo L’attuale mostra su Giacometti, al Centro Ceramico Museo La Fornace Pagliero di Spineto Castellamonte, in cartello fino al 20 giugno, si avvale della sua curatela e sta riscuotendo un ottimo successo, quanto e quale impegno ha dedicato a questo evento? Direi che per la mostra alberto Giacometti e l’arte africana ho lavorato intensamente per più di un anno. Difficile è stato convincere i collezionisti privati a prestarci i bronzi monumentali Donna che cammina del 1932-34 e Nudo in piedi del 1956, il pastello colorato su carta Buste del 1958, la raccolta completa di litografie stampate nel mitico studio parigino di Aimé Maeght, tra cui spiccano i fogli l’ambiente di lavoro del 1951, objets, Mobiles et Muets del 1952 (si tratta di sette disegni ideati e pubblicati nel 1931 nella rivista le Surréalisme au service de la révolution), il disordine ordinato della Natura del 1954 e Nel fondo dell’anima del 1961. Accompagnata da un catalogo edito per i tipi dell’Archivio Umberto Mastroianni di Brescia, con due saggi critici del sottoscritto e interventi di Giorgio Soavi e di Gian Luigi Nicola, l’esposizione, che ha inteso indagare per la prima volta i rapporti di Giacometti con l’art nègre, presenta anche una dozzina di antiche sculture in legno provenienti dal Congo, dalla Tanzania e dalla Nigeria. Sovente sul nostro territorio avvengono casi incomprensibili, da noi sempre segnalati e seguiti, di decisioni tese più ad abbattere che a conservare, atteggiamenti tanto più gravi in quanto provengono da realtà istituzionali dalle quali ci si aspetta maggiore rispetto e competenza. Nello specifico mi riferisco alla Cappella Mastroianni dell’Ospedale Altare della Cappella Mastroianni all’Ospedale San Giovanni Bosco San Giovanni Bosco di To- di Torino; a sinista, “Nudo in piedi”, 1956, di Giacometti, foto © aut./FP rino. Sappiamo che Lei si sta opponendo fortemente a tale decisione di- Rossi)” non vi sia alcuna relazione. Come ho instruttiva. Ci fa il punto della situazione? controvertibilmente dimostrato, è vero invece che Malgrado il parere contrario dei Soprinten- la Cappella Mastroianni, un gioiello dell’arte condenti Luca Rinaldi (Beni Architettonici) ed temporanea, fu congiuntamente ideata e realizzata Edith Gabrielli (Beni Artistici), il Direttore re- da Rossi e da Mastroianni, tanto che uno studioso gionale Mario Turetta, senza competenze spe- del calibro di Giulio Carlo Argan scrisse nel 1964 cifiche perché laureato in Sociologia e non in che essa “è un raro esempio di lavoro interdisciStoria dell’Arte o in Architettura, come sa- plinare tra architettura, scultura e maestranze torebbe logico supporre, motiva la sua determi- rinesi”. Ora, dopo l’ispezione dell’8 aprile scorso nazione di “rottamare” la Cappella predisposta dal Ministro dei Beni e delle Attività Mastroianni da un presupposto privo di fon- Culturali, speriamo che idee bislacche e turpi damento: quello di ritenere erronea- come quelle di Turetta non possano essere in futuro mente che “tra il contenuto (l’altare, neppure avanzate e tantomeno prese in consideral’ambone, l’acquasantiera e la balau- zione, per un minimo senso di civiltà. Altrimenti, stra di Umberto Mastroianni) e il con- in caso contrario, sarebbero il patrimonio cultenitore (l’architettura di Ettore turale e la società a doverne pagare le spese. Nuova vita per il palazzo di alessandro Manzoni Casa del Romanzo, quella che fu la dimora milanese dell’autore dei “Promessi Sposi” S roBErTo roVEDa i trova in pieno centro a Milano, a due passi dal Duomo e da via Montenapoleone, con la sua bella facciata in stile neorinascimentale affacciata sull’elegante e riparata piazzetta Belgioioso. Parliamo di quella che per tutti i milanesi è semplicemente la “Casa del Manzoni”, cioè il palazzo dove il grande romanziere visse tra il 1814 e il 1873 (anno della sua morte) e scrisse i suoi capolavori, tra cui, naturalmente, I promessi sposi. al suo interno, dove è allestito un museo, molto è ancora rimasto come ai tempi in cui il Manzoni vi abitava: è intatta la scrivania dove lo scrittore lavorava, nello studio in cui ricevette Garibaldi nel 1862 e Verdi nel 1868 e nel palazzo si conservano molti degli arredi dell’epoca oltre ai manoscritti e alle edizioni originali delle opere manzoniane. E ancora è possibile ammirare ritratti, stampe, cimeli, custoditi e donati da storici e collezionisti. la casa è inoltre sede della Società Storica lombarda, di cui raccoglie 40000 volumi, e del Centro Nazionale di Studi Manzoniani. Casa Manzoni è insomma il classico piccolo gioiello, un gioiellino poco conosciuto e che negli ultimi anni ha avuto qualche problema legato alla cronica mancanza di fondi che affligge la cultura italiana. Così si sono avute infiltrazioni d’acqua e danneggiamenti all’edificio ed è mancata ogni politica di valorizzazione del luogo, mentre l’edificio necessità di restauri e di ammodernamenti. Qualcosa però sembra muoversi in vista di Expo e grazie all’interessamento del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini e all’aiuto del Touring Club. l’obbiettivo è realizzare rapidamente e in tempo per Expo 2015, grazie alle sinergia pubblico e privato, un museo rinnovato all’interno del palazzo, un Milano, la facciata della Casa del Manzoni, a far da sfondo alla piazzetta Belgioioso, foto © aut. museo al passo con i tempi, magari con un’area interattiva e multimediale capace di rendere più accattivanti gli spazi e la figura del Manzoni. allo stesso tempo si vogliono trasformare i locali del piano terra in una “Casa del romanzo”, uno spazio dedicato al romanzo tout court non solo a quello ottocentesco affidato alle cure degli scrittori antonio Scurati e alessandro Bertante. l’obbiettivo è quindi di dare nuova linfa a un luogo importante della cultura meneghina e italiana tutta, rendendolo più moderno e interessante, ma anche più facilmente visitabile rispetto a quanto sia oggi (l’apertura al pubblico è solo dal martedì al venerdì - non festivi – dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16! Giusto per le scolaresche quindi…) grazie a orari di apertura flessibili e aperture straordinarie, garantiti dai volontari del Touring Club. Queste le intenzioni, ora attendiamo i fatti. 4 CORRIEREdell’ARTE incontro tra fotografia, pittura il bonsai, dal classico e teatro di figura Pagina 6 Giugno 2014 BONSAI-DO COURRIER DES ARTS esperienza e conoscenza a CUra Di MaSSiMo BaNDEra al contemporaneo S e dovessimo identificare il bonsai in modo artistico potremmo dire che si tratta di un albero, in vaso, vivo, miniaturizzato e costruito secondo l’estetica zen. Ma anche questa definizione sta stretta a tutto il percorso storico, infatti ci sono in realtà tre modi storici di concepire il bonsai: abbiamo il Penjing cinese su base taoista, il bonsai classico giapponese che non è un’arte ma una via sulla base della vera bellezza giapponese, ed il bonsai contemporaneo che nel novecento ha dato una interpretazione artistica con l’autore creativo e non tramite. Tra le grandi differenze culturali tra l’occidente ed il Giappone, in verità numerosissime, ne abbiamo anche di metodo. Molto affascinante è ad esempio vedere come l’apprendistato giapponese mette a prova il metodo accademico tipico del nostro modo di studiare: è un dialogo impossibile tra una mentalità feudale ed una democratica moderna. le differenze sono grandi, ma entrambi i metodi sono strabilianti esperienze umane e didattiche, tuttavia il Kuden porta la pratica in un pragmatismo tipicamente giapponese e l’esperienza diventa estetico-morale. Per l’allievo non è certo facile capire che cosa intendesse Kimura sensei per “spirituale”, ma nella KaTa quotidiana, cioè nel ripetere i lavori di stagione in giardino,ci si rende conto di quanto sia importante in questo metodo d’insegnamento annullare le certezze dell’allievo, per permettergli di ricevere l’informazione corretta. Ecco dunque che il sistema gerarchico degli allievi ed il Maestro funzionano in un modo incomprensibile per noi: il maestro disorienta, ti mette alla prova con inganni, ti punisce, ti fa far brutta figura, ti da compiti impossibili, ti racconta cose false, ti umilia. Se leggiamo una regola medievale monastica troveremo molta analogia. la capacità evocativa è un ideale poetico dove si deve evocare senza esplicitamente esprimere, è il valore estetico. il vuoto per esercitare la sua funzione non va riempito, ma accettato come tale: il principio daoista evince il valore di un vaso che non risiede tanto nella sua forma quanto nella sua capacità di contenere, ossia nel suo vuoto. la teoria dell’insufficienza, imperfezione, incompletezza da enfasi allo yoojoo, è il piacere della rinuncia. Una delle grandi differenze bonsai le vediamo nella chioma e nei rami, movimentati e radi nel penjing, fitti ed imperfetti nel bonsai classico e precisissimi e fittissimi nel bonsai contemporaneo. il maestro Susumu Sudoo dice: “Non deve essere l’imperfezione prima di raggiungere la perfezione, ma è una imperfezione che supera la perfezione della forma” l’estetica giapponese prevede l’artista cme un tramite, in cui trascorrono il sentimento e l’espressione, più che un creatore ex-nihilo. Nel bonsai contemporaneo il tema della bellezza è qualificante per un discorso sull’arte. il rapporto tra buono e bello suscita riflessioni stimolanti. la bellezza è in un certo senso l’espressione visibile del bene, come il bene è la condizione metafisica della bellezza. Villa Boriglione, Parco Culturale ‘Le Serre’ – Grugliasco (To) V Maria EUGENia NEGro iviamo tempi di smemoratezza e sempre più i saperi del passato tendono a essere dimenticati. Sarebbe bene conservare una specifica memoria storica che avvalori il nostro presente e ci proietti nel futuro. Un piccolo, ma prezioso tassello in questa direzione è rappresentato dalla mostra appena conclusa Figure allo specchio, Incontro tra fotografia, pittura e teatro di figura: un tuffo alla riscoperta di quello che può essere considerato il più diffuso tra i linguaggi del teatro popolare, ovvero lo spettacolo con le marionette e con i burattini. l’idea di questa esposizione nasce dall’incontro tra due artisti di arti figurative affini: alessandra Volpi, fotografa e alfredo Negro, pittore e incisore. in momenti diversi del loro percorso artistico-professionale sono entrati in contatto con l’istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare e con le preziose collezioni storiche che custodisce, tra le più importanti d’italia. il fascino emanato da quegli antichi strumenti di teatro, i volti sospesi nel tempo di marionette e burattini, hanno colpito l’attenzione dei due artisti, Juniperus scopularum, foto © M. Bandera Foto di Alessandra Volpi © Parsley Fotografia e Comunicazione sollecitandoli a reinterpretarli secondo il proprio gusto e la propria ricerca artistica. Per anni alessandra Volpi ha condotto un lavoro di documentazione fotografica sul patrimonio dell’istituto per i Beni Marionettistici producendo centinaia di scatti. Quelle immagini sono diventate il punto di partenza per alfredo Negro, per i suoi allievi e per i suoi numerosi amici pittori che si sono lasciati catturare dal particolarissimo soggetto fotografico per poi reinventarlo attraverso la propria immaginazione e il proprio estro artistico. il risultato finale è un curioso gioco di specchi, di doppi, di rimandi, che viene ludicamente a costituire un’imprevedibile quanto intrigante galleria di ritratti di innegabile teatralità. la mostra Figure allo specchio si è svolta nella suggestiva Villa Boriglione, settecentesca dimora storica immersa in un parco secolare oggi trasformato in eccellente polo culturale di Grugliasco. Si tratta di una scelta non casuale, perché la villa, oltre a essere la sede dell’istituto per i Beni Marionettistici e Teatro Popolare, ospita anche l’annesso Museo Gianduja, inaugurato nel 2011, in concomitanza con i festeggiamenti per i centocinquant’anni dell’Unità d’italia e concepito da Giovanni Mo- retti e alfonso Cipolla, tra i massimi studiosi del teatro di figura. alla mostra Figure allo specchio, organizzata dall’istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare in collaborazione con i Comuni di Beinasco e di Grugliasco, hanno partecipato: Alessandra Volpi (fotografie); Antonio Angi, Domenico Beninati, Alfonso Bruno, Elda Caratti, Barbara Caricchi, Vainer Cavazzoni, Enzo Cortese, Sergio Devecchi, Rosa maria Fasano, Marco Ferrero, Antonio Garzino, Alice Genone, Bruna Giarlotto, Caterina Giubilei, Marisa Manis, Gabriella Marinsek, Delio Meinardi, Alfredo Negro, Elena Ninni, Elena Pusanti, Giovanni Reale, Walter Tesio, Beniamino Spadafora, Barbara Fruci, Silvia Tagliante, Maresa Pagura, Brunella Viscardi (opere pittoriche). Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare ‘Le Serre’ Parco Culturale Villa Boriglione Via lanza 31 Grugliasco (To) “Figure allo specchio Incontro tra fotografia, pittura e teatro di figura” Collettiva Conclusa info: 011 785573 www.leserre.org rossella Gilli, granelli di grattacielo 5 CORRIEREdell’ARTE Spazio Thetis, Arsenale Novissimo – Venezia l Chiara PiTTaViNo o Spazio Thetis in occasione della Biennale di architettura di Venezia presenta l’importante mostra Terra, Luce, Architettura. Il viaggio di un granello di sabbia. Rossella Gilli, a cura di Fortunato D’amico, con numerose opere su tela di notevole coinvolgimento, un affascinante video artistico e alcuni splendidi vasi in vetro di Murano. i soggetti di rossella Gilli spaziano dalla sabbia del deserto, alle rocce e alle architetture, da quelle antiche di Marrakech, che per l’artista rappresentano la dimensione estrema della terra, ai grattacieli. Tra le opere in mostra, visitabile dal 7 giugno al 7 settembre, si ammirano le tele di grandi e medie dimensioni, quali Mare di sabbia, Mare alchemico, Cattedrale di rocce, La Moschea dei Librai (Kutubiya) di Marrakech, Il Pilastro della Stazione Centrale e Il Grattacielo Pirelli di Giò Ponti a Milano, circondato dalle architetture di ultima generazione. Si ammirano inoltre alcuni inediti creati appositamente per l’occasione. le tematiche su cui da anni indaga rossella Gilli sono affini a quelle della 14ma Biennale, dal titolo Fundamentals, diretta da rem Koolhaas, infatti l’artista nei suoi quadri si è sempre ispirata all’architettura del passato e a quella del presente evocando una sorta di evoluzione del progresso umano e sociale. in questa bella personale risalta il processo di trasformazione dalla natura all’architettura, in cui la luce riveste una valenza fondamentale nell’accompagnare il viaggio di un granello di sabbia dalla formazione di rocce fino alla creazione di edifici. la luce, presente nei lavori di rossella Gilli soprattutto nella rappresentazione del mare e del cielo, si riflette sulla terra e sulle architetture e ne costituisce un’incantevole connessione. l’opera Il Marchese di Gresy, in cui l’uomo esce dalla terra e viene alla luce, ne evoca la nascita, e simboleggia per l’artista le origini umane legate alla natura: l’uomo viene al mondo, erige strutture Sopra “Il Marchese di Gresy”, 1997 olio su tela, 126x111 cm.; a sinistra, “Pilastro della Stazione Centrale”, 2011 olio su tela, 150x130 cm.; sotto “Grattacielo Pirelli di Giò Ponti, Milano”, 2012 tecnica mista su tela, 130x150 cm.; a destra, “Archi a ferro di cavallo Moschea dei Librai (Kutubiya) di Marrakech”, 2012 tecnica mista su tela, 150x130 cm. © l’artista / SpazioThetis architettoniche e si proietta in una civiltà in continua evoluzione verso il futuro. l’allestimento suddiviso in tre ottagoni - dedicati rispettivamente alla Terra, alla luce e all’architettura - crea un dialogo con l’opera di Michelangelo Pistoletto Terzo Paradiso, Coltivare la città, situata nel grande giardino e costituita da tre cerchi che richiamano il segno matematico dell’infinito. l’installazione rimanda al percorso evolutivo della società umana: nel primo paradiso gli uomini erano integrati alla natura; nel secondo vivevano in un paradiso artificiale, sviluppato dalla loro intelligenza proiettato verso la globalizzazione; il “Terzo Paradiso” unisce i due precedenti in una dimensione naturale, tecnologica ed etica in cui si creerà un nuovo livello di civiltà planetaria. il simbolo del “Terzo Paradiso” si ritrova nelle tele storiche e nei recenti vasi in vetro di Mu- 6 Giugno 2014 Pagina COURRIER DES ARTS rano di rossella Gilli in cui l’artista, in sintonia con il pensiero di Pistoletto, vede da sempre l’energia positiva rigeneratrice agire sull’individuo e sul mondo. in mostra si ammira video artistico girato da rossella Gilli in Marocco dal titolo Katalysis, sul tema delle “Visioni di Terra” in cui scorrono splendide immagini in movimento sulla natura in perfetta sintonia con il coinvolgente sonoro. accompagna l’esposizione un approfondito catalogo, edito da Skira, con testo critico di Fortunato D’amico. rossella Gilli, pittrice, scultrice e incisore milanese si è laureata in Storia dell’arte all’Università degli Studi di Milano con Pier luigi De Vecchi e ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Firenze con Mina Gregori. ha basato la sua ricerca sul disegno che l’ha condotta ad aprire una Galleria a Milano, in Via del Gesù, dedicata alle incisioni e ai disegni antichi; l’attività ha riscosso un notevole successo culturale ed è stata abitualmente frequentata da diversi luminari quali Federico Zeri, Dennis Mahon. Da molti anni vive e lavora tra Parigi Milano e Marrakech, dedicandosi completamente alla pittura, alla scultura, all’incisione e alla creazione di oggetti e gioielli artistici. ha esposto in spazi pubblici e privati fra cui la 54° Biennale di Venezia, nel Padiglione italia, e ha realizzato per la nuova sede della regione lombardia a Milano una grande tela alta 5 metri dal titolo Guglia del Duomo, per una colonna del Nucleo Presidenziale. le opere di rossella Gilli fanno parte di importanti collezioni private e pubbliche. Spazio Thetis arsenale Novissimo - Fermata Bacini – Venezia Rossella Gilli “Terra, Luce, Architettura Il viaggio di un granello di sabbia” Mostra personale a cura di Fortunato D’amico Dal 7 giugno al 7 settembre (chiuso 9-17 agosto) info: [email protected] - www.spaziothetis.com 6 CORRIEREdell’ARTE Una mostra omaggia L’Africa i vincitori del Concorso di Silvana Alasia Pagina 6 Giugno 2014 COURRIER DES ARTS ACA - Premio “Biennale Città di Torino” N ella sede dell’associazione Culturale arte Città amica di via rubiana 15, si svolgerà sabato 8 giugno, alle ore, 18 la prima mostra dedicata ai vincitori del Premio “Biennale Città di Torino”, Concorso di arti figurative che ha visto la premiazione di tutti i partecipanti presso la GaM di Torino. in questa prima esposizione sono presenti il vincitore della Sezione Pittura, Stefano agostini, il secondo premiato della Sezione Grafica, luigi lotito, e il terzo della medesima sezione, Silvio Bertonati. Arte per Voi – Avigliana (To) i Luigi Lotito, “Tango” 2° Premio Sezione Grafica © aut./ACA finata che ci riporta agli splendori della pittura antica, una natura morta dalla originale ed insolita veduta aerea, una esecuzione perfetta dagli smaglianti colori, e il fascino di un’opera che coinvolge per le sue qualità estetiche ed esecutive. Luigi Lotito, al secondo posto nella Sezione Grafica, presenta un acquerello di grande formato, ove l’abilità tecnica - in tale difficile disciplina - s’impone prepotentemente, raffigurando con notevole forza espressiva un passo di tango (che è anche il titolo dell’opera), ricreando un momento magico di questa danza senStefano Agostini (Paul De Haan), “Plastic bag” suale e coinvolgente. 1° Premio Sezione Pittura © aut./ACA Silvio Bertonati, terzo clasStefano Agostini (Paul De sificato nella stessa sezione, preHaan), romano, è pittore di so- senta una elaborazione fotografica lida formazione, autodidatta e ul- nella quale, come nella visione di timamente cultore di una pittura un sogno raffigura surreali visioni classica figurativa tendente al- dell’isola di alcatraz, dove alla inl’iperrealismo, autore di opere , dubbia abilità tecnica della manicome quella vincitrice, Plastic polazione fotografica, si abbina bag, eseguita con una tecnica raf- una fantasia notevole ed originale, che ha prodotto una personalissima Silvio Bertonati, “Alcatraz - Torino opera, interessante e pregevole. 3° Premio Sezione Grafica © aut./ACA Arte Città Amica Centro Artistico Culturale Via rubiana 15 – Torino Mostre Personali di Stefano Agostini Luigi Lotito Silvio Bertonati Vincitori del Concorso Internazionale di Pittura Disegno e Grafica Premio “Biennale Città di Torino” V edizione Fino al 17 giugno info: 011 7717471 naugura il 31 maggio presso le sale della Galleria arte per Voi - piazza Conte rosso 3 ad avigliana - la mostra Frammenti d’Africa, progetto di incontro-confronto tra operatori estetici contemporanei e manifestazioni artistiche di altre epoche e culture visive. È questa la volta della pittrice Silvana alasia, che nei mesi scorsi si è misurata con le suggestioni provenienti dalla splendida collezione di “opere d’arte” africana, che Ettore Brezzo è andato raccogliendo pazientemente e attentamente nel corso di decennali ricerche.“Ora, Silvana Silvana Alasia, “Il sovrano”, 2013 Alasia – scrive Paolo Nesta nel testo olio su tela, 80x40 cm. introduttivo alla mostra - ce ne offre, congolese della dea creatrice Eboattraverso una selezione di dipinti in- tita, ad esempio, oppure la figura di antenato Ekpu, del tensamente parpopolo Oron, nel tecipati, la sua sud-est della Nigeinterpretazione, ria) e di essere in chiave strettafunzionali a dispamente artistica. rate funzioni riPerché questo è tuali specifiche. il punto, il nodo Non nascono, intorno a cui cioè, con le finalità ruota la mostra. estetiche proprie Infatti, da una dell’arte moderna parte e anzi, voe soprattutto conlutamente metemporanea, tipica scolate ai quadri, del mondo occinegli spazi di Arte per Voi Maschera Nwana-Pwo, Collezione Brezzo © dentale; ma già, in stanno le “opere d’arte” africana (e questo caso, vale la pena annotare le virgolette si rendono necessarie e qualche perplessità; infatti, se è vero diremo perché) e, dall’altra, concet- che la disciplina del bello, l’estetica, tualmente, i dipinti di Silvana, che, è creazione, anche per noi, sostanpur in tutta la loro specificità e va- zialmente recente, della seconda lenza, non possono che collocarsi e metà del XVIII secolo, ciò potrebbe richiamarsi - con grande responsa- rimettere in discussione, almeno bilità dell’artista, ammirevolmente parzialmente, il giudizio corrente assolta - ad una impegnativa tradi- che implica un valore strettamente zione di esperienze figurative che la artistico, ma solo modernamente cultura occidentale ha appreso a de- conferito a tanti secoli, precedenti, dicare a quel mondo (come, per altro di produzione artistica di imall’esotismo nel tardo Ottocento), al- pronta religiosa e mitico-storica”. meno fin dall’inizio del secolo scorso. Quelle africane provengono per lo Galleria più dalla Costa d’Avorio, dallo Arte per Voi Zambia, da diverse regioni del Associazione Culturale Congo, dal Camerun, dal Mali e dal P.za Conte rosso 3 Ruanda, dal Gabon e dai popoli avigliana (To) della Nigeria, ma anche del Benin e “Frammenti d’Africa” del Togo; la loro natura di ma- Dipinti di Silvana Alasia schere, feticci, marionette, immagini Esposizione di dee e figure di antenati denuncia, di oggetti d’Arte Africana prima di tutto, il loro indissolubile della Collezione Ettore Brezzo legame con la volontà di tradurre in Fino al 29 giugno immagini il sostrato mitico di cui info: 011 9369179 sono espressione concreta (la statua www.artepervoi.it Segni per la pelle La storia del tatuaggio al Musée du Quai Branly – Parigi C MaSSiMo CENTiNi on Tatoueurs, Tatoués, il Musée du Quai Branly (fino al 18 ottobre) presenta un percorso di circa trecento opere per raccontare la storia del tatuaggio: un’espressione della cultura che potrebbe avere il suo archetipo in Ötzi, l’uomo rinvenuto sul ghiacciaio del Similaun, a 3210 metri di altitudine e vissuto tra il 3300 e il 3200 a.C. Scrivere sulla pelle costituisce un’espressione della comunicazione effettuata attraverso codici condivisi dalla comunità, che di fatto possono essere considerati il retaggio della tradizione tribale che è alla base della pratica del tatuaggio. il termine deriverebbe dalla parola polinesiana “ta-tau”, che indica ornamenti e disegni realizzati appunto sulla pelle mediante l’introduzione di sostanze colorate nello strato profondo. Come detto, l’uso del tatuaggio è comunque documentato già nel passato remoto: alcuni riscontri diretti sono reperibili nelle a mummie egizie e in quelle peruviane. Tra i più antichi esempi di tatuaggio attualmente noti, vi è quello rinvenuto sul corpo di una sacerdotessa di hator della Xi dinastia egizia e databile intorno al 2200 a.C. indicativo il caso delle mummie di Pazyryk, sui monti altai (Siberia), rinvenute in un gruppo di tombe riportate alla luce nel 1920. Da questi sepolcri, una modo Modotti: modella, musa, attrice, esule, sovversiva, forse spia sovietica, compagna e allieva del mentore Edward Weston; celiando magari smodatamente sul cognome, s’intende evidenziare uno stile inconfondibile. Di nascita friulana, assunta adelaide detta Tina - compresa ed apprezzata con ritardo dall’intellighenzia contemporanea - segnò la sua epoca con un’ottica decisa, netta quanto originale, dagli esordi astratto-formalisti desunti dal purismo del maestro, in California negli anni ’20, alle coraggiose missioni dai fronti “caldi” dei conflitti dei popoli, cioè delle masse sottomesse, in insurrezione contro il dominio degli oppressori, accadimenti storico-sociali colti con angolazione umanamente empatica, anzi combattente, soprattutto durante le due avventure messicane (1921, 1939) e le varie fortunose vicende nel girovagare per il Mondo (dal Sudamerica all’Europa, Francia, Spagna e russia, ovunque soffiassero venti di rivoluzione). Un ossimoro: reporter obbiettiva però militante e insieme creativa poetessa dell’immagine, quasi suo malgrado. Proprio lei che affermò: “Quando si usano le espressioni ‘arte’ o ‘artista’ in relazione ai miei lavori, 7 CORRIEREdell’ARTE 6 Giugno 2014 Pagina COURRIER DES ARTS senso, le composizioni tatuate hanno quando anche il compito di mediare i rapporti con gli altri. Questo è forse l’aspetto più interessante: il tatuaggio si fa supporto per una comunicazione indotta, praticata attraverso un sistema dialettico che sublima gli altri linguaggi. Di fatto il tatuaggio “dice”, con forte capacità di sintesi, molte Nelle immagini: marinai in franchigia ad Amburgo, 1966 cose sul tatuato, senza © Herbert Hoffmann / Galerie Gebr. Lehmann; aver bisogno di ricorvolto completamente tatuato rere a ulteriori interfoto © aut. / Musée du Quai Branly venti nel processo di quarantina e risalenti al iV se- comunicazione. le implicazioni colo a.C., sono stati recuperati psicologiche del segno hanno così corpi imbalsamati in buono stato modo di eseguire le loro alchimie, di conservazione e ricoperti di ta- dilatando le strutture simboliche tuaggi. Non c’è cultura che non primitive e lasciando al gioco abbia fatto uso del tatuaggio: in al- della fantasia la libertà di colmare cuni casi con specificità di ordine gli spazi bianchi della realtà. eminentemente estetico, in altri con ruoli rituali. Globalmente l’arcai- Musée du Quai Branly smo del tatuaggio rivela la sua ra- Quai Branly 37 – Parigi dice nelle pulsioni primigenie, in “Tatoueurs, Tatoués” cui l’espressione fisica occupa il Fino al 18 ottobre ruolo principale nella comunica- info: 0034 01 56617000 zione interpersonale. in questo www.quaibranly.fr La donna senza bandiera? A Palazzo Madama – Torino retrospettiva dedicata a Tina Modotti, fotografa militante avverto una sensazione sgradevole dovuta senza dubbio al cattivo impiego che si fa di tali termini: mi considero una fotografa; e nient’altro.” (Sobre la Fotografía, in Mexican Folkways, 1929). le rudi mani di un campesino sul badile parlano da sole. la mostra, organizzata grazie a CinemaZero e allo stesso archivio Modotti, con stampe dei suoi scatti (ma gli esemplari vintage sarebbero sempre preferibili), nonché interessanti materiali documentali, testimonia l’intera parabola di una vita eccezionale. a Palazzo Madama una donna, giustappunto. Pur così impegnata nella lotta politica, più che le impostazioni ovvero imposizioni ideologiche ortodosse del Comunismo, lungo la sua rocambolesca esistenza, fino alla scomparsa, nel 1942, in circostanze sospette, ella seguì invece la sua istintiva propensione alla libertà, non l’attaccamento sterile al vessillo di partito, cui era iscritta con convinzione, bensì al pensiero ultimo che quella famosa icona di bandiera in bianco-e-nero, che ci figuriamo rossa, simboleggia. “riposa dolcemente, sorella”, si conclude l’epitaffio dedicatole da Neruda. E mo’? Nel riquadro accanto al titolo, un anonimo fotoritratto con dedica di Tina Modotti, San Francisco, 1920 circa; a destra, la celebre donna con bandiera, Messico, 1928 © Archivio Fotografico Cinemazero / Fondo T. Modotti Palazzo Madama - Corte medievale P.za Castello – Torino Tina Modotti “Perché non muore il fuoco” Retrospettiva Fino al 5 ottobre - info: 011 4429523 www.palazzomadamatorino.it 8 Artisti scelti dal CORRIEREdell’ARTE Pagina D 6 Giugno 2014 COURRIER DES ARTS Note critiche icono gli slogan pubblicitari che la devastante crisi che dal 2008 ha inflitto le sue spietate regole ai mercati internazionali, sia giunta alla fine. Dicono anche che il nostro amato Paese abbia delle possibilità di poter crescere e garantire un futuro ai suoi cittadini. Dal crollo delle Torri Gemelle ad oggi sono cambiate drasticamente le abitudini delle società tradizionali, sino all’adattamento del singolo individuo che interagisce nel contesto di riferimento, determinando il proprio Ego attraverso il gusto e l’arte. l’arte è un modo di vivere. l’arte è un modo di essere. E per l’arte la crisi non esiste. il grande pubblico non è generalmente interessato all’arte contemporanea, ancor meno a quella attuale, che è viva, pulsante o tendenzialmente sperimentale o alla ricerca di nuove forme di linguaggio. Ma l’arte, la vera arte - con la ‘a’ maiuscola - è pura filosofia materializzata. È lo strumento ideale per vedere i nostri sogni divenire realtà. Per l’arte non esiste crisi e la crisi dell’arte è solo la fine di un ciclo. Maurizio ODDENINO (Mauri) cell. 300 0000000 Made in Japan n.1 di Maurizio oddenino (in arte Mauri) risale al 2011 ed è stata realizzata a smalto su tela, con applicazioni materiche e collage: come ci segnala l’autore, è l’opera con la quale egli ha iniziato una serie dedicata appunto al Giappone, in cui è evidente lo stretto richiamo agli ideogrammi della scrittura del Paese del Sol levante o agli origami. la risultante è la sintesi di questi riferimenti orientali ad una tradizione occidentale informale, che dal Secondo Dopoguerra ad oggi continua imperterrita nel suo cammino. Emergono flussi materici inseriti gestualmente in composizioni scritturali determinate dalla centralità del segno, quale sviluppo concettuale di una vi"Made in Japan n°1", 2011, smalto su tela e collage, 104 cm sione trascendente. il gioco di equilibri plastici ottenuti dall’esperienza assemblativa, o di pregnanza strutturale, determinata dal rigore esecutivo, esprime una convergenza spaziale rivolta a rappresentare la volontà di potenza dell’ordine sulla sconcertante alchimia del caos. P.za Zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 / fax 011 6317243 Graziella CACCIA cell. 347 4617007 Alchimia è il titolo dell’olio su tela di Gabriella Caccia, in cui assistiamo al momento estatico di una musa che sulle rive di un mare burrascoso suona con grazia l’arpa. “Alchimia”, olio su tela, 50x70 cm. la musica diviene la sublimazione assoluta dal Creato, trasformando la realtà circostante in armoniose architetture sonore. Pervade un senso di profonda purificazione, quasi come se la forza della natura potesse essere domata dalla logica matematica di una partitura celestiale di cui la giovane donna ne è la portatrice mistica. le sue mani infatti, agiscono rapide mentre lo sguardo è perso attraverso le cose. Gli occhi chiusi divengono il corrispettivo simbolico d’una Natura cieca che agisce inconsapevolmente generando il miracolo della vita stessa. a questo punto scocca il discorso alchemico, atto alla trasformazione del piombo in oro: la mente, attraverso la divina arte musicale ricrea il mondo materiale elevandolo in spirito. Carla PERONA cell. 338 7128055 il soggetto dell’acrilico di Carla Perona Cascatelle rinsalda la relazione dell’individuo con la natura, dipingendo un ambiente in cui proprio la figura umana viene sacrificata. “Cascatelle”, 2012, acrilico su tela, 40x50 cm. Giochi d’acqua - le cascate, appunto - spiccano in un paesaggio verdeggiante, nel quale le rocce evocano un senso “cavernoso,” quasi a rinviare simbolicamente all’interiorità delle cose e al loro graduale “venire a galla”. in tal senso si può leggere il parallelismo tra Natura e Uomo, anche se non viene rappresentato direttamente ma citato in maniera implicita: ciò che la Perona celebra non è l’apparenza dell’esperienza, bensì ciò che esiste in profondità e che emergerà fuori dalla superficie del’esistenza, così come quell’acqua limpida di sorgente, che sgorga dagli antri bui, nutre le piante e alimenta fiumi e mari, in un ciclo costante. Dentro di noi si cela uno spirito che prende forma ed agisce nel tempo. oltre il tempo. CORRIEREd Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti d Corriere dell’Arte Beny GIANSIRACUSA tel. 011 3179507 6 Giugno 2014 a CUra Di Pagina COURRIER DES ARTS ANDREA DOMENICO TARICCO Clara MARCHITELLI ROSA CLOT tel. 011 9352907 ancora una volta Beny Giansiracusa ci propone un’opera di straordinaria efficacia: Pac-Man ci cala nuovamente nel mondo dei videogiochi, resi arte dalla capacità di trasmettere in chiave pop echi di una civiltà novecentesca in declino tanto da contorcersi in sé stessa "Pac-Man", serigrafia, 70x50 cm. sino ad una nuova esplosione culturale. l’aspetto ludico si integra con quello ipertecnologico di un occidente che cerca l’oriente; l’artista in questo modo affronta attraverso serigrafie il discorso legato a flipper, juke-box, slot-machine o a elementi di un progresso forsennato. Proprio la serialità di queste esperienze testimonia una profondità di stile ottenuto dal profondo lavoro e dedizione all’arte. la resa stilistica non è dettata dall’uniformità dei contenitori formali, ma si basa sulla ricerca cromatica dei toni che compongono una sinfonia visiva al limite del reale. Una sorta di alchimista contemporaneo post-novecentista. l’acrilico su tela di Clara Marchitelli, realizzato nel 2008, si intitola Dimmi tu se questo è amore ed ha per oggetto un incontro metafisico tra una figura femminile ed un manichino visto di profilo. lo sguardo triste e consapevole della donna svela forse il paradosso di un amore non corrisposto. Viene così toccata la sfera dei sentimenti intimi. Costrutti di una realtà ordinaria fondata su labili concetti destinati a disperdersi col trascorrere del tempo. i sentimenti stessi divengono il ponte necessario tra isole lontane, garantendo un significato ultimo agli sforzi della nostra esistenza. Nello sguardo della fanciulla echeggiano tali verità, anche se fisicamente ella si ostina ad animizzare gli arti dell’essere artificiale. l’artista critica le trasposizioni culturali di una contemporaneità che ha messo in discussione i valori della tradizione, e così la sublima in un simbolismo pittorico di assoluta modernità. cell. 338 1388357 tel. 0824 21519 Rosella PORRATI Un velo di trasecolata tristezza attraversa il volto della donna rappresentata da rosella Porrati in un momento estatico che la coglie quasi di sorpresa, spingendola a sollevare lo sguardo e scrutare in lontananza. Un albero spoglio s’erge alle sue spalle creando una griglia tra il cielo monocromo in cui sorge un astro plumbeo e la struttura architettonica "Albero e radici", 2014, acrilico sottostante animata da opachi fiorellini rossi. il tutto diviene una sorta di prigione mentale, obliata sulla destra da uno squarcio ideale che determina una scappatoia da tale dimensione senza vie d’uscita. l’istante estatico di cui sopra si rivela fugace: ella era immersa nella sua solitudine al limite del dolore e agiva come per inerzia, tirando su una calza. l’autunno delllo spirito ha così scosso quell’anima travagliata, destandola dal sonno e la reazione è stata quella di alzarsi e reagire di scatto. Forse è quello che noi tutti dobbiamo fare: non perdere la fiducia nei nostri simili e cercare di tornare ad essere. dell’ARTE 9 CORRIEREdell’ARTE Marco TOMA laureato in lingue, con Dottorato in Filologia Camito-Semitica afroasiatica, Marco Toma ha partecipato a numerose rassegne pittoriche, ottenendo considerevoli riconoscimenti. Si scorge in quest’opera, Tatanka Tatanka, il significato degli elementi esposti sinora: un volto stilizzato viene rappresentato in maniera diretta, senza filtri, quasi come un totem d’altri tempi, “Tatanka Tatanka” mentre in un’aquila, animale sacro, s’incarna lo spirito arcano che spicca il volo. il quadro ci riporta negli universi arcaici di un mondo perduto in cui i discendenti nipponici delle terre amerinde dominavano ciò che il Vecchio Continente spazzò via nelle guerre imperialistiche. Tornano gli echi della Natura, evocata attraverso riti iniziatici o pratiche sciamaniche ormai obliate da una civiltà dedita solamente al profitto e alla speculazione. Tornano gli echi di esseri puri che percorrevano l’Eden senza che niente appartenesse a nessuno e dove tutto era di tutti. da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno [email protected] www.corrieredellarte.it T 10 CORRIEREdell’ARTE Pagina 6 Giugno 2014 COURRIER DES ARTS lorENZo rEGGiaNi alla rohwacher il Gran Premio della Giuria I vincitori del 67° Festival di Cannes utti contenti. È stato un palmarès “ecumenico” quello del 67° in Adieu au langage Godard si miFestival di Cannes. hanno sura con le potenzialità del 3D in un vinto in tanti, soprattutto l’italia. Un modo personalissimo,s ci invita a torfilm in concorso, un premio, il Gran nare a una dimensione percettiva tipo Premio della Giuria, che equivale a quella di roxy, il suo cane, il vero una Palma d’argento, conquistato da protagonista, ci inonda di citazioni; Le meraviglie di alice rohrwacher, in fondo ci fa uno scherzo miraboun’altra “grande bellezza” nostrana lante, da accettare o rifiutare, senza dopo quella di Sorrentino che si era mezzi termini. in Mommy Dolan prepresa l’oscar. alice ha fatto letteralsenta una straziante saga familiare mente piangere come un bambino la che può rivelarsi ripetitiva e addiritpresidente della giuria Jane Campion: tura infastidire, ma che trasmette una “ha creato un mondo così reale- ha rara vitalità. inattaccabili gli altri detto- che mi ci sono sentita dentro. premi: per la miglior regia a Bennett Per il modo in cui ha raccontato la stoMiller autore di Foxcatcher; per la ria, per il lavoro fatto coi bambini. migliore sceneggiatura al russo LeUn’opera moderna, sofisticata e al viathan; per i migliori attori a Jutempo forte e profonda, come un ricordo personale”. Tutt’altro film il vin- Alice Rohrwacher riceve il premio da Sophia Loren, foto © A. Pizzoli / AFP / Festival de Cannes lianne Moore e Timothy Spall, superbi interpreti di Maps to the Stars citore della Palma d’oro, Winter Sleep del turco Nuri Bilge Ceylan, tre ore e un quarto di non è un buon motivo), o come Jimmy’s Hall di di Cronenberg e Mr Turner di leigh. ineccepibile dialoghi ossessivi immersi nel silenzio e nella neve Ken loach, che non abbiamo trovato fiacco ri- l’omaggio a Sergio leone (*), con la proiezione dell’anatolia. Un classico “film da festival”. a spetto ai suoi elogiati precedenti. Ma è stato con il di Per un pugno di dollari come film di chiusura. Cannes speravamo nella premiazione di una pelli- Premio della giuria che il festival di quest’anno ha Del resto, l’edizione di quest’anno del Festival riservava giucola di non minore qualità ma più “attraente”, stupito: un ex aequo per il più giovane e il più vec- (*) stappunto un omaggio al cinema italiano già nell’immagine-simcome Deux jours, une nuit dei fratelli Dardenne, chio dei concorrenti, il venticinquenne canadese bolo del logo: il fotogramma del volto sornione ed enigmatico di evidentemente già troppo premiati in passato (ma Xavier Dolan e l’ottantatreenne Jean luc Godard. Marcello Mastroianni in una scena di 8½ (1963) di Fellini (ndr). Giovanni Sangalli, astrazione e figurazione D aNDrEa D. TariCCo iverse le considerazioni per l’artista milanese Giovanni Sangalli, perchè diverse sono le esperienze di vita che lo hanno condotto nel mondo dell’arte. Nato il 20 gennaio 1930 da una famiglia poverissima, sappiamo che all’età di otto anni, dopo la morte del padre carabiniere, la madre, per mancanza di mezzi, lo dette alle cure dell’istituto dei Piccoli Derelitti di Padre Beccaio di Milano. Da qui il suo calvario in diversi istituti sino allo spostamento a Varese dove ha frequentato l’istituto Tecnico industriale, mentre la mamma veniva deportata in Germania. Ma la sorte li fece ritrovare e vivere insieme nuovamente a Milano, dove, nonostante altre peripezie, egli studiò presso l’accademia delle Belle arti. Tutti questi disegni della sorte sono stati sempre documentati dal disegno e dalla pittura: una sorta di diario di viaggio intriso di passione, di verosimiglianza ed angoscia. la luce psicologica è centrale. la realtà sembra costantemente avvolta dalla nebbia dell’anima, ma la luce divina taglia i piani diagonalmente portando tutto in superficie. astrazione e fi- gurazione dialogano così tra loro compensando i vuoti e le paure più profonde di un artista che ricerca l’equilibrio attraverso i contrasti formali. Modalità che gli consentono di indagare ciò che si annida attraverso le cose e colmare lo spazio che separa tutte le cose del creato. la sua luce appunto reinterpreta le superfici e colma il vuoto, la paura, l’instabilità. la sua ricerca artistica è finalizzata a dare al caso un fine ultimo e la vita prende corpo attraverso ogni pennellata che mette tutto in relazione secondo le leggi dell’armonia. Forse le paure di quel bambino abbandonato a sé stesso ora, grazie all’arte, sono state trasformate in una consapevolezza sconsiderata. la luce è vita e riempie il vuoto cosmico che si insidia tra le cose. Giovanni Sangalli Montefiore Conca (rn) Tel. 0541 980115 NEWYORK NEWYORK Caccia al tesoro dell’arte 11 CORRIEREdell’ARTE 6 Giugno 2014 Pagina COURRIER DES ARTS Un’originale festa mobile della cultura italiana nel cuore della Grande Mela foto © aut. Dal NoSTro CorriSPoNDENTE MaUro lUCENTiNi Quando il 2013 è stato proclamato anno della Cultura iitaliana negli Stati Uniti, l’italia ha provato con discreto successo ad usare la sua arte come promotrice di buona volontà nelle relazioni internazionali. Quest’anno, per la prima volta, sta cercando di usarla come promotrice dello spirito nazionale oltreoceano. È una trovata, che a me sembra anche molto originale, della diplomazia italiana e consiste nell’aver accoppiato le cerimonie e manifestazioni ufficiali, paludate o meno, per la ricorrenza della nostra Festa della repubblica, a New York, con una “caccia al tesoro” ad uso appunto della comunità italiana, o di chiunque altro, turista oppure residente, si voglia divertire. il “tesoro” di cui si parla consiste innanzitutto nella nostra arte e nella nostra storia, che in una città multiculturale e cosmopolita come questa hanno lasciato non poche impronte. Ma chi lo trova vince anche un premio sotto forma di un scintillante motorscooter “Vespa”, offerto dalla Casa produttrice di Pontedera; vince, inoltre e soprattutto, una rammemorazione del suo grande passato di civiltà e cultura, nonché un segreto monito a non dimenticarlo, né qui né in patria, in quest’era di globalizzazione. Quali siano le tappe da percorrere per arrivare vittoriosi al traguardo non è stato rivelato sino all’ultimo, naturalmente, perché fa parte della serie di sciarade che i ricercatori, riuniti in piccoli gruppi, devono risolvere via via. Ma si tratta in realtà delle testimonianze storiche, artistiche o architettoniche – nel nucleo originario di New York, cioè l’isola di Manhattan – del genio e del lavoro italiano attraverso la Storia. insomma, per fare degli esempi, dalle centinaia di capolavori che gremiscono le gallerie del Met al monumento di Garibaldi in uno dei parchi cittadini. o magari le palline colorate create da Massimo e lella Vignelli per distinguere le linee della metropolitana, diventate col tempo uno dei simboli di New York? o della nuova sede del Whitney, che renzo Piano sta costruendo nel quartiere di Chelsea? o delle grandi opere pubbliche a cui parteciparono migliaia di manovali italiani e di cui caddero vittime a centinaia, quali il Ponte di Brooklyn e l’Empire State Building? Operai sull’Empire State Building in costruzione, 1930, fotografia di Lewis Hine; monumento a Garibaldi al Washington Square Park © aut. o dei designer di uno dei molti negozi italiani extralusso di suprema eleganza che costellano l’Upper East Side? io non so. Non lo sa nessuno. Come ho detto, rimarrà segreto sino al 2 giugno. Ma si può capire fin d’ora che questa caccia è molto più divertente delle manifestazioni di circostanza per il compleanno della repubblica italiana. l’idea risale personalmente alla brillante Natalia Quintavalle, Console Generale a New York, ad interim anche Capo dell’istituto italiano di Cultura. È pure interessante che l’esperimento si stia svolgendo durante una visita a New York di un altro personaggio dedito al salvataggio delle memorie italiane all’estero, il collega giornalista Niccolò d’aquino. a parte il fatto di essere un discendente di San Tommaso, questi è anche autore di diversi libri, l’ultimo dei quali, La rete italica (Edizioni ide, roma) già dal titolo dice qualcosa del suo contenuto. È infatti la raccolta commentata di una serie di saggi di d’aquino e altri autori sull’idea (risalente all’ex Presidente della regione lombardia Piero Bassetti) che si possa creare una sorta di Commonwealth spirituale degli italiani sparsi per tutto il Mondo. Se fosse possibile, si potrebbe al tempo stesso impedire che anche in noi italiani, per non parlare degli altri globalizzati, si diluiscano lentamente - e lo dico senza paura di riuscire declamatorio - i valori d’italianità e di latinità e a cui risale tanta parte della civiltà comune. Negli stessi giorni, i problemi di Venezia e della difesa del suo patrimonio artistico sono stati discussi per la prima volta in sede di oNU: in un convegno dedicato anche alla città di Dubrovnik (l’antica ragusa) e presenziato dal delegato italiano, ambasciatore Sebastiano Cardi, si è trattato soprattutto dell’avanzato stato di completamento delle porte mobili contro le acque alte e del contenimento delle masse turistiche. Nessuno ha ancora affrontato tuttavia la questione bruciante del transito delle immense navi da crociera nella città lagunare e tanto meno l’oscura minaccia di un innalzamento delle acque in tutto il Pianeta, a causa del deterioramento del clima. X-Men contro Godzilla CINEMA Box Office USA, nel weekend del Memorial Day Nonostante la pubblicità negativa guadagnata dal regista Bryan Sanger, denunciato il mese scorso per aver drogato e stuprato un minorenne (lui si afferma innocente), il suo ultimo film, X-Men: Days of Future Past, della 20th Century Fox, con hugh Jackman, ha trionfato durante il lungo week-end del Memorial Day, la commemorazione nazionale dei Caduti in Guerra. Durante quei tre giorni nella seconda decade di maggio il film, che testimonia della inesauribile attrazione dei soggetti con “superuomini,” ha rastrellato quasi 91 milioni di dollari nelle sole sale americane, piazzandosi primo nella classifica rentrak, mentre i contratti esteri sono ammontati ad altri 171 milioni; il tutto contro una spesa di produzione di circa 200 milioni. la cifra include le proiezioni in 3D e in grande formato, ma non quelle nelle sale con il formato gigante imax, che hanno significativamente continuato a proiettare il rifacimento del mostro Godzilla (Warner Brothers e legendary Pictures), al secondo posto con quasi 150 milioni in due settimane. Terzo è arrivato, con deludente risultato rispetto alle previsioni, Blended della Warner, prodotto da adam Sandler, con Drew Barrymore come protagonista, che ha incassato in america 14 milioni, contro una spesa di produzione di 45. [i dati sugli incassi sono forniti dalla agenzia rentrak ©] “Godzilla” e “X-Men” campioni d’incassi foto © aut./20thCenturyFox//WarnerBros/Legendary 12 CORRIEREdell’ARTE CO UU RrRrI iEER DE ESS aA TS Co r D rR TS Tradizione e internazionalità Pagina 6 Giugno 2014 Presentata la stagione dello Stabile torinese S Elio raBBioNE l’inizio della prosa è fissato per il 14 ottobre con la prima delle produzioni dello Stabile (8 tutte nuove, più le riproposte del Riccardo III con Gassmann e degli Innamorati, che va a Pechino con lo scombussolato giovane regista Marco lorenzi a respirare aria tutta cinese nell’ambito del Beijing Fringe Festival: una parte del progetto internazionale che vede arrivare a noi dalla Cina Rhinoceros in love per la regia di Meng Jinghui, Ubu roi dell’inglese Donnellan e King Size dello svizzero Christoph Marthaler), là dove Giuseppe Battiston, scaricatosi quaranta chili di dosso, affronterà con l’adattamento e la regia di andrea De rosa Falstaff, favoloso personaggio caro alla sovrana e ritrovato corposamente in quattro testi del Bardo, su su sino all’ottocentesco Boito per la musica di Verdi. Jurij Ferrini proporrà un Cyrano di Bergerac che gioiosamente annuncia “tradizionalissimo” (e gloria gliene venga) mentre laura Curino, con la compagnia anagoor, festeggerà a modo suo i duecento anni della na- crescere sempre più grazie alla defiscalizzazione dovuta al decreto Francee nei corridori di piazza Castello schini, con quell’aumento di si respira un’aria di incruente predisposizione che spinge ad aprire i pugnalate e di divorzi per la cop- portafogli a chi ci mette i quattrini: il pia Vergnano/Noseda, aspirando il se- tutto pronto a sfociare nel riconosazcicondo a panorami più ampiamente mento - dovutissimo - da parte del Gointernazionali e nel terrore di dover es- verno a Teatro Nazionale. Una sere costretto per il futuro “a fare tour- stagione ricca (46 spettacoli tra produnées a San Mauro o a Gassino”, nella zioni e ospitalità), estremamente lunga, conferenza stampa di presentazione come credo forse mai si sia vista negli della prossima stagione dello Stabile anni, iniziando a settembre con Torino torinese, che s’appresta a festeggiare il Danza ed allungandosi sino al 19 lusuo 60° compleanno nel ricordo di uno glio 2015, in piena epoca Expo, con un dei suoi registi/direttori più geniali, carico di turisti da soddisfare con mille Mario Missiroli, la coppia Christil- proposte, con il coinvolgimento del lin/Martone la vince di gran lunga, in cortile del Museo Egizio (eccoli i primi un clima di contagiosa allegria con un risultati della doppia presidenza della fiorire interminabile di sorrisi e di otti- sempre più vulcanica Christillin!), mismo, di risate e di progetti da con- dove i neodiplomati del triennio della durre in modo compatto, di bilanci e di Scuola del TST capitanati da Valter dati che conclamano un ottimo stato di Malosti si divideranno tra agatha salute, di abbonati che crescono, di “un Christie (Akhenaton, testo dedicato equilibrio perfetto tra contributi pub- dalla giallista e moglie dell’arblici e altri ricavi, un consuntivo in pa- cheologo Mallowan al faraone reggio a euro 13,7 milioni”. E ancora pacifista ed eretico) ed il shakenella visione di investimenti pronti a speariano Antonio e Cleopatra. iù che una recensione, il nostro resoconto sul recital che ha segnato il ri“Medea” al Teatro Carignano di Torino torno alla Scala del celebre soprano angela Gheorghiu è la sintesi di una serata completamente fuori dai comuni cliredo proprio che, dopo aver visto questa Medea al Carignano, ci si ché scaligeri per i concerti di canto. la debba con serietà interrogare perché certi registi – che si fanno al con- Gheorghiu, si sa, è una diva, e si comporta tempo sfacciatamente autori – si scervellino a contemporaneizzare le loro come tale. aSale sul palcoscenico scaliesili creature. “Épater le bourgeois” diceva quel tale, ma se poi questo gusto gero con un ritardo poco superiore ai cinper lo sbalordimento a buon mercato va ad imbattersi con la volontà di sna- que minuti, che subito viene sottolineato turare, di ripensare con estrema indifferenza, di politicizzare a tutti i costi, di dal pubblico con un applauso di impariproporre a proprio piacimento e a forza una verità banalmente diversa, al- zienza. Finalmente le luci scendono sulla lora pur nella povertà ormai consolidata dei tempi anche il povero bourgeois sala del Piermarini e la grande cantante fa sobbalza sulla poltrona. ammirando la confessione, come da programma, il suo ingresso fra mormorii di stupore. E che ci troviamo dinanzi ad ”uno dei testi cardine della storia del teatro”, sì, perchè la Gheorghiu appare bella, anzi siamo pronti ad azzardare che la contaminazione dovrebbe arrivarci in tra- bellissima ed elegante come non mai. il sparenza attraverso le parole notturne e sanguinolente di Seneca (lasciamo suo magnifico abito color crema, scollail più frequentato Euripide, allontaniamo la Wolf, Grillparzer, il vecchio Cor- tissimo, affascina il pubblico; si muove neille o il rupestre alvaro, dimentichiamo Pasolini, consideriamo quanto di sul palco come fosse in una recita d’opera maggiormente macabro possa esistere nell’antico) e non farsi spicciola so- e fa strusciare fascinosamente lo scialle vrapposizione per ancorare delle frange, attraverso la bocca di un coro che del vestito posandolo sulle spalle o sulle qui è un unicum modernissimo con tanto di occhialini neri e voglia di ballare, braccia; sospira fra un brano e l’altro per che con tanta immediatezza si sciolgono. la rabbia verso il mondo attuale attirare il consenso del pubblico. infatto di violenza, di prigioni di Guantanamo, di aeroplani e di bombe, che somma fa di tutto per piacere! addirittura sembra voler soverchiare quella personale, pronta a scivolare nell’ira ultima si cambia altri tre abiti, uno dei quali è un e nell’omicidio di Medea donna e maga e vendicatrice, è dovuta all’adatta- costume tipico rumeno, usato quando la mento di Francesca Manieri e l’affondo registico a Pierpaolo Sepe, che nella cantante esegue, nella seconda parte della tragicità di questo carnevale (circoscritto entro pareti scrostate, da dove oc- serata, pagine vocali da camera legate al chieggiano finestre e vetri rotti, mentre un grumo centrale raccoglie un altare, folklore e al sentire della sua terra. il pubun irraggiungibile luogo di pace?) annega le parole della protagonista in blico scaligero sembra un po’ spiazzato, suoni di una radio che rende incomprensibile il tutto, sfodera un Creonte ma non si indispone dinanzi a questo savociante con cappellaccio che nemmeno l’ultimo eroe del vecchio West, in- lotto musicale un poco artefatto. Perché fantilizza con tanto di minigonna una insopportabile Creusa a corto di me- la Gheorghiu, piaccia o meno, resta una stiere, disegna un Giasone pronto a correre a nuove e più tranquille nozze; personalità fra le più in vista del teatro e banalizza ahimé una Maria Paiato che rimane schiacciata da questa d’opera contemporaneo. Certo la serata, “altra cosa” che incombe e che in altre occasioni ci era parsa di gran sul piano puramente vocale, non inizia lunga più convinta (e convincente) di quel che stava recitando. (e. rb.) tanto bene. la voce della Gheorghiu pare Spettacoli scita di Don Bosco con Santa Impresa. Mario Martone dirigerà Carmen, rivisitato tra Mermée e la musica di Bizet dalla sempre intelligente scrittura di Enzo Moscato, con le musiche elaborate di Mario Tronco e dalla sua orchestra di Piazza Vittorio, uno spettacolo di aria napoletana, tra malavita cittadina e di importazione, nel solco variopinto della zarzuela spagnola e di Viviani, musica e parole che avranno l’interprete appropriata in iaia Forte. Molta attesa per 6Bianca, un’idea nata in collaborazione con la Scuola holden, un appuntamento seriale suddiviso in varie tappe (da febbraio a maggio al Gobetti), dovuto alla penna di Stephen amidon, l’autore del Capitale umano portato sullo schermo da Virzì, ed alla regia di Serena Sinigaglia. Un programma solido, capace di attingere alle culture e alle lingue più diverse, attualissimo, che contribuisce con passione e coerenza a far respirare alla nostra città ancor più quell’aria di moderna capitale della Cultura che giustamente le spetta. angela Gheorghiu, una diva alla Scala Che ne sapeva Seneca di Guantanamo? C P non essere al top della forma. la grande cantante rumena è quasi guardinga, anche se non c’è momento in cui la classe la abbandoni. il dominio dei fiati, davvero ammirevole, la bellezza intatta della voce, cremosa e morbida, e il senso dello stile trionfano in Tristesse éternelle di Chopin, il vertice esecutivo, davvero sublime, dell’intera serata. Una pagina scritta per la cantante Félia litvinne, allieva di Pauline Viardot, che dal repertorio di Verdi e Meyerbeer passò a quello wagneriano: fu la prima isolde a Parigi nel 1899 e poi Brünnhilde alla Scala nel Crepuscolo degli Dei del 1907, diretto da Toscanini. la soffusa cantabilità lirica del brano, arrangiato sul celebre tema dello Studio op. 10 n. 3 in mi maggiore, acquista, grazie alla voce della Gheorghiu, il sapore di un canto estatico, di intima e soave tristezza, dinanzi allo sfiorire delle cose al momento in cui l’inverno avanza inesorabile. Di lì in poi, sempre mirabilmente accompagnata al piano dal bravissimo Jeff Cohen, che si esibisce anche nel noto Notturno n. 20 in do diesis minore di Chopin, la serata prende quota fino alla conclusione, all’insegna del successo pieno, con bene sette bis, due dei quali operistici: “io son l’umile ancella” da Adriana Lecouvreur e “o mio babbino caro” da Gianni Schicchi. (al. mo.) CORRIERE dell’ARTE Segnalazioni TORINO e PIEMONTE In augur azi o ne d i n u ov o sp az i o e sp osi t i vo BU.G Bur ning Giraffe Ar t Galler y Via Bava 8/a – Torino Info: 347 7975704 http://bugartgallery.com Ha inaugurato i giorni scorsi a Torino, la Burning Giraffe Art Gallery (BU.G), un nuovo spazio espositivo votato alla promozione dei giovani artisti attraverso una serie di mostre ed eventi dalle tematiche fortemente attuali. BU.G nasce dal desiderio di mettere in mostra - letteralmente - le doti e la creatività di un gruppo di artisti giovani e di enorme talento che, per motivi che esulano dalle loro capacità tecniche e dal loro spessore concettuale, non sono ancora riusciti a ritagliarsi lo spazio che meritano nel mondo dell’arte contemporanea e nel mercato a esso connesso. Lo spazio espositivo di Via Eusebio Bava 8/a, si sviluppa in due ampie sale per un totale di circa 90 mq di superficie espositiva. Le grandi pareti bianche e gli alti soffitti fanno della galleria un luogo ideale per portare avanti un discorso teorico che trova il suo focus nel ritorno alla centralità dell’oggetto artistico tangibile, sia esso pittorico, fotografico, scultoreo o filmico, senza però prescindere da un’impronta concettuale importante e attuale. P h i l i p p e B ou l a k i a “ Hams in” Er manno Tedeschi Galler y Via Pomba 14 – Torino Fino al 30 luglio Info: 011 4369917 www.etgallery.com “ A rt e i n M o V i M e N t O ” P e rs on ali d i Sara Gi rau do e G e ss i c a Ma ca ri o Galleria Spazio100 Via Oropa 100 – Torino Dal 6 giugno www.spazio100.it I s a b e l l a C o rn i Centr o Ceramico ‘La For nace’ For nace Paglier o Fraz. Spineto Castellamonte (To) Fino al 29 giugno Info: 0124 582642 www.fornacepagliero.it. Isabella Corni espone al Centro Ceramico ‘La Fornace’ di Spineto di Castellamonte (To) fino al 29 giugno. Le sue sculture lignee si inseriscono perfettamente nell’antica cornice della storica fabbrica della ceramica. Dotata di notevole polivalenza, la Corni ha realizzato progetti architettonici e strutturali, decorato teatri, eseguito affreschi e collaborato con le scuole. Tra le sue opere scultoree pubbliche ricordiamo, per esempio, il monumento bronzeo ai caduti del Comune di San Benigno Canavese. Dopo molti viaggi formativi e numerosi simposi internazionali, ha maturato una esperienza che nasce anche dal confronto di stili e culture diverse vincendo numerosi premi di scultura. Pur essendo un architetto e un ingegnere le sue opere non sono fortemente progettate e strutturate. Isabella Corni si rivela straordinariamente fantasiosa sia nella rappresentazione delle sue immagini sia nell’uso dei materiali. (c.s.) pubblicità sul CORRIERE dell’ AR TE inser zioni 1/4 pagina 1/2 pagina pagina intera ultima pagina intera euro euro euro euro 150,00 250,00 350,00 450,00 redazionali 1/4 pagina 1/2 pagina pagina intera euro 180,00 euro 300,00 euro 400,00 COURRIER 6 Giugno 2014 Vernissage Venerdì 6 giugno - ore 18,00 Galleria Rinascenza Contemporanea Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara “Parnassos. Le cantiche spirituali” con Patrizia Borrelli e Oria Strobino Sabato 7 giugno - ore 18,00 Galleria Arte Città Amica Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino Mostre personali di Stefano Agostini Luigi Lotito Silvio Bertonati Vincintori del Concorso Internazionale di Pittura, Disegno e Grafica “Biennale Città di Torino” 2014 Romano Canavese (To) 7 – 8 giugno Secondo Fine-settimana d’Ar te La Mostra “Farfalle, Dalla Natura alla Rappresentazione Artistica nel ’900”, proposta dalla Fondazione Arte Nova, proseguirà fino al 12 luglio. L’allestimento è visitabile dal mercoledì alla domenica dalle 15 alle 19. Per informazioni telefonare al nr. 0125 711 298. Sabato 7 giugno, Conferenza Il giardino naturalistico, fiori e farfalle; relatori Marco Devecchi, Paola Gullino. Domenica 8 giugno, Giornata d’Arte La scultura in legno, con Isabella Corni, vincitrice di prestigiosi premi internazionali. Nell’ ambito della scultura l’artista spazia dal legno al marmo e bronzo. Le Conferenze e le Giornate d’Arte sono eventi correlati alla mostra Farfalle, organizzati dalla Fondazione Arte Nova, in collaborazione con il Comune di Romano C.se. CORRIEREdell’ARTE COURRIER DES ARTS Direttore Editoriale Pietro Panacci Direttore Responsabile Virginia Colacino Assistente di Direzione Chiara Pittavino Comitato Editoriale Giorgio Barberis, Rolando Bellini, Massimo Boccaletti, Franco Caresio, Angelo Caroli, Claudia Cassio, Massimo Centini, Fernanda De Bernardi, Marilina Di Cataldo, Gian Giorgio Massara, Alessandro Mormile, Massimo Olivetti, Enzo Papa, Lorenzo Reggiani, Gianfranco Schialvino, Maria Luisa Tibone Corrispondente da New York Mauro Lucentini [email protected] Corrispondente da Berlino Sabatino Cersosimo Hanno collaborato M. Bandera, C. Gallo, E.S. Laterza, M.E. Negro, E. Piacentini, C. Pittavino, E. Rabbione, R. Roveda, A.D. Taricco, D. Tauro Realizzazione grafica interna a cura di E.S. Laterza Fotografo uf ficiale Antonio Attini Redazi oni distaccate Milano Rosa Carnevale Tel. 339 1746312 Roma e Napoli Fabrizio Florian Tel. 388 9426443 Palermo Caterina Randazzo Tel. 334 1022647 Concessionaria di Pubblicità interna Stampa e di stri buzione EditService S.r.l. Str. Piossasco 43/U – Volvera (To) Editore Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Torino P.IVA 06956300013 DES ARTS Pagina 13 in ITALIA “U rbi s e c on ta mi n az i on i ” P er s o n al e fo to gr afi c a d i P a t r i zi a Ca le g a r i Statuto13 Galleria d’Ar te Contemporanea Via Statuto 13 – Milano Fino al 10 giugno Info: 347 2265227 Il mondo di Patrizia Calegari è ricco di spunti onirico-surreali, ricordi di viaggio e di angoli urbani, che ci raccontano delle nostre vite frenetiche, delle nostre paure e delle interazioni che tra cittadini del Mondo. Silhouettes di natura magrittiana si accompagnano a scatti di architetture urbane - Urbis, appunto -, che sono “contaminate” da oggetti in movimento e non, sculture e palazzi colorati. L’artista tratta il lato emotivo e osservativo di una donna, di un’artista che vuole raccontare, condividere col fruitore attento, di fronte ai suoi originali scatti dipinti, pittografati. (c.s./e.l.) M a ri a M ul a s “ R i t r a t t i e a rc h i t e t t u re ” Galleria Francesco Zanuso C.o P.ta Vigentina 26 – Milano In corso Info: 335 6379291 L’importante mostra fotografica apre alla Galleria Zanuso, in contemporanea con il Photofestival di Milano, ove l’artista è presente, e si collega alla Biennale di Venezia 2014, dedicata al tema dell’Architettura, ponendo in risalto i temi più cari nella carriera di Maria Mulas: i ritratti e le architetture, appunto. (c.s./e.l.) Abbonamenti Annuale (22 nn.): euro 50,00 per l’Italia euro 120,00 per l’estero Arretrati: euro 4,00 To m P a r i s Chiostr o della Chiesa della Madonna dell’Or to Cannaregio 3523 – Venezia Dal 12 giugno al 31 agosto Info: 349 4332873 Il pittore americano Tom Parish torna per la terza volta a Venezia con una mostra antologica che riassume gli anni più recenti della sua carriera, quasi interamente dedicati alla rappresentazione della città lagunare. La sede del Chiostro della Chiesa della Madonna dell’Orto ospita l’esposizione Venezia, con una selezione di opere che interpretano la bellezza e il fascino di una città alla quale l’artista è particolarmente legato. La mostra si compone di lavori di grandi dimensioni e il percorso viene idealmente completato nella sede del Ristorante Antica Sacrestia di Venezia, che ospiterà per tutta la durata dell’esposizione altre opere di Parish. (c.s./c.p.) M a r i c a M o ro “G en esis Seco nd Da y ” Spazio Thetis Arsenale Novissimo – Venezia Dal 7 giugno al 23 novembre Lo Spazio Thetis, in occasione della Biennale di Architettura di Venezia, ospita la Personale di Marica Moro, a cura di Fortunato D’Amico, sul tema della rigenerazione tra Natura, uomo e Architettura. La giovane artista per questa occasione ha realizzato la scultura monumentale Genesis 2, il cui soggetto è un individuo che emerge da un vaso da giardino, a evocare la nascita dell’uomo dal grembo della Terra Madre e quindi il suo legame indissolubile con essa. (c.s./d.t.) c.c. postale n. 45958055 intestato a Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Aut. Tribunale di Torino n. 4818 del 28/07/1995 ABBÒNATI al nuov o for mato tablo id CORRIEREdell’ARTE a soli 50 euro per un anno 22 numeri a casa tua CORRIERE dell’ARTE COURRIER Pagina 14 DES ARTS 6 Giugno 2014 ACCADEMIA Galleria Via Accademia Albertina 3/e – Torino Tel. 011 885408 Email: [email protected] www.galleriaaccademia.it Orario: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedì Mostra Collettiva ARTE CITTÀ AMICA Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino Tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845 Email: [email protected] www.artecittaamica.it Orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso Dal 7 al 17/6 Mostre personali di Stefano Agostini, Luigi Lotito, Silvio Bertonati Vincitori del Concorso Internazionale di Pittura, Disegno e Grafica “Biennale Città di Torino” 2014 ARTE PER VOI Associazione Culturale P.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To) Luigi Castagna - Tel. 011 9369179 Cell. 339 2523791 Email: [email protected] www.artepervoi.it Paolo Nesta - Tel. 011 9328447 Cell. 333 8710636 Email: [email protected] Orario: sab. - dom. 15,00-19,00 Fino al 29/6 “Frammenti d’Africa” Collezione di Opere ispirate all’Arte africana Personale di Silvana Alasia e, a complemento della mostra, Esposizine di oggetti d’arte africana della Collezione “Ettore Brezzo” CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – Torino scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ ) Tel./fax 011 8128718 Email: [email protected] www.circolodegliartistitorino.it Orario: lun. - ven. 15,30-19,30 Fino al 15/6 “Maggio Felliniano” LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANO Direttore Artistico: Livio Pezzato Via S. Croce 7/c – Moncalieri (To) Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962 Email: [email protected] www.lalanternaarte.com Orario: mart. - sab. 15,30-18,30 A. Arcidiacono, V. Cavalleri, A. Ciocca, E. Colombotto Rosso, D. De Agostini, Gigli, E. Gribaudo, W. Jervolino, Sky Lake, E. Longo, F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi, D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti, G. Righini, T. Russo, G. Valerioti inoltre pittori ucraini, naïf croati grafica nazionale ed internazionale LA LUNA Art Gallery Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn) Cell. 339 7108501 Email: [email protected] www.artgallerylaluna.com Orario: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00; dom. 10,30-12,00 LUNA ART COLLECTION Spazio espositivo Via Nazionale 73/1 – Cambiano (To) Tel./Fax 011 9492688 Email: [email protected] www.luna-art-collection.com Orario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17.30 (previa telefonata) In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitata di Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro, Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking, Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo RINASCENZA CONTEMPORANEA Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara Cell. 328 6979208 Email: [email protected] www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com Orario: mar. - sab. (su appuntamento) Fino al 9/7 “Helios. L’Essenzialismo creativo” Collettiva Dal 6/6 al 6/7 “Parnassos. Le cantiche spirituali” con Patrizia Borrelli e Oria Strobino SENESI Arte Via S. Andrea 44 – Savigliano (Cn) Orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30 Tel. 0172 712922 Email: [email protected] www.senesiarte.it SILVY BASSANESE Arte Contemporanea Via Galileo Galilei 45 – Biella Tel./Fax 015 355414 Email: [email protected] www.silvybassanese.it Orario: mart. - ven. 16,30-19,30; sab. e festivi su appuntamento STORELLO Galleria d’Arte Via del Pino 54 – Pinerolo (To) Tel. 0121 76235 Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00; lun. e dom. chiuso In permanenza Opere di Avataneo, Carena, Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis, Luzzati, Massucco, Musante TEART Associazione Artistico-culturale Via Giotto 14 – Torino Tel. 011 6966422 Email: [email protected] Orario: mart. - sab.17,00-19,00 TINBER Art Gallery @ Pragelato Via Albergian 20 - Souchères Hautes Pragelato (To) Tel. 0122 78461 Email: [email protected] www.tinberartgallery.it Orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00 Opere di Tino Aime, Jean-François Béné, Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola, Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto, Enrico Challier, Dino Damiani, Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne, Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini, Sergio Saccomandi, Luciano Spessot M.ro Raul VIGLIONE Studio - Galleria - Mostra Culturale Via Servais 56 – Torino Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705 Email: [email protected] www.raulviglione.it Gallerie A.L.P.G.A.M.C. Associazione Ligure e Piemontese Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte Via Bonafous 7/1 – Torino Tel. 011 8173511 www.biasuttiebiasutti.com Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30 LA TESORIERA Centro Arte C.so Francia 268 – Torino Tel. 011 7792147 www.tesoriera.com Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00; lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento) Mostra di pittura dall’Ottocento al Novecento Arte Antica AVERSA Galleria Dipinti dell’800 e del Primo ’900 Via Cavour 13 (int. cortile) – Torino Tel. 011 532662 Email: [email protected] www.aversa-galleria.it Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00 “Dall’Alpe al Mare” Mostra di Primavera DELLA ROCCA Casa d’Aste Via della Rocca 33 – Torino Tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244 Email: [email protected] www.dellarocca.net LUIGI CARETTO Galleria dal 1911 Dipinti Antichi Via Maria Vittoria 10 – Torino Tel. 011 537274 Email: [email protected] www.galleriacaretto.com Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30 Miscellanea di Pittura Fiamminga e Olandese SANT’AGOSTINO Casa d’Aste a Torino dal 1969 C.so Tassoni 56 – Torino Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577 www.santagostinoaste.it Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30 “Venezia, uno sguardo in maschera” La nota acquerellista torinese Anna Borgarelli ha da tempo varcato i confini territoriali e nazionali attraverso numerose mostre e riconoscimenti. Tra questi ultimi citiamo il Premio “Leone d’Oro” (Moleca 2014) assegnatole a Venezia per la sua attività artistica. L’eco di questo premio è stato raccolto da numerosi giornali di settore e anche dal Corriere della Sera che, dedicando un’intera pagina all’evento, di lei scrive: “(...) Due acquerelli su carta di singolare finezza dove le Maschere del Carnevale Veneziano e La Gondola sono rappresentate con delicatezza CORRIEREdell’ARTE - 6 Giugno 2014 Anna Borgarelli premiata a Venezia cromatica in uno scenario di luce tra velature e raffinati contrasti; ne escono opere realizzate con grande afflato poetico ed immediata capacità di affascinare chi le osserva (...)”. All’estero ricordiamo che Anna Borgarelli si è fatta conoscere ed apprezzare, oltre che, come si è detto, con numerose mostre, anche per la sua monografia – a cura di Giovanni Cordero e Paolo Levi – edita da Mondadori e tradotta in quattro lingue, consultabile pure presso la Biblioteca del Metropolitan Museum di New York. Info: +39 329 3276323
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