Mercati 14 Giovedì 16 Ottobre 2014 QUATTRO TOP MANAGER DI WHIRLPOOL ENTRANO NEL BOARD AL POSTO DEI MERLONI Nuovo cda ponte per Indesit Il 29 ottobre il consiglio approverà la trimestrale e rimarrà in carica fino alla conclusione dell’opa, prevista per fine anno. Parte il riassetto delle attività italiane. E il titolo sale di Claudia Cervini D opo l’annuncio di Whirlpool, che l’altroieri ha ufficializzato l’acquisto da parte della sua filiale italiana del 56% di Indesit (portando così la partecipazione del big americano degli elettrodomestici al 60,4% del capitale del gruppo di Fabriano), e dopo le dimissioni dei Merloni dal cda, ieri il board dell’azienda marchigiana ha nominato i rappresentanti del nuovo cda-ponte, che resterà in carica fino alla chiusura dell’operazione, prevista entro l’anno, quando Indesit sarà incorporata in Whirlpool. Al posto della famiglia fondatrice della Indesit entrano in campo quattro top manager di Whirlpool: Irene Frances Bellew, Esther Fatima Berrozpe Galindo, Marc Robert Bitzer e Kathryn Lynn Nelson, ai quali si aggiunge il consigliere indipendente Antonio Segni, avvocato genovese dello studio legale Lombardi Molinari Segni. In cda siedono anche il presidente Marco Milani, Luigi Abete, Paolo Amato, Guido Corbetta, Libero Milone e Paolo Monferino. Questa squadra, come detto, resterà in campo fino alla con- Marco Milani clusione dell’opa obbligatoria che sarà lanciata a 11 euro per azione sui titoli residui della società marchigiana. A quel punto Whirlpool procederà al delisting di Indesit. Il colosso americano del bianco (si veda MF-Milano Finanza del 13 agosto) è già al lavoro sul piano industriale e della società acquisita metterà a frutto, soprattutto, il forte posizionamento sul mercato inglese e su quello russo. È già partito anche il riassetto delle attività in Italia: dopo la costituzione della newco Whirlpool Italia Holdings, ora il gruppo guidato dal presidente e ceo Jeff Fettig ha costituito la Whirlpool Italia International, società controllata da Whirlpool Italia Holdings che avrà sede a Comerio, in provincia di Varese. Ora il nuovo cda di Indesit in carica avrà il compito di approvare i conti del terzo trimestre e, a questo proposito, si riunirà il prossimo 29 ottobre. Sulla scia dell’annuncio dello shopping di Whirlpool il titolo Indesit ha chiuso ieri in rialzo dello 0,87% a 10,94 euro nonostante la giornata nera di Piazza Affari. (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/indesit L’asta su Petrolvalves finisce in tribunale di Stefania Peveraro asta per Petrolvalves finisce in Tribunale. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la famiglia Lualdi, titolare L’ del 40% del capitale del gruppo di Varese specializzato nella produzione di valvole per oleodotti e gasdotti, si è rivolta ai giudici di Milano per uscire dallo stallo nel quale sono finite le trattative per la cessione dell’altro 60% del capitale che fa capo alle figlie eredi del fondatore Mariok fro Candiani, affiancate dal fondo Sator di Matteo Arpe. Quest’ultimo nell’estate 2012 aveva acquisito il 20% del veicolo con il quale le Candiani controllano la loro quota in attesa di trovare un assetto azionario definitivo per la società. Banca Profilo (controllata da Sator) negli ultimi mesi, con il ruolo di advisor della società, ha ricevuto le manifestazioni di interesse da parte di numerosi grandi soggetti industriali internazionali, tutti con l’obiettivo di rilevare il 100% della Petrolvalves. Il punto è però che mentre la famiglia Candiani e Sator vogliono vendere, la famiglia Lualdi al contrario vorrebbe comprare e, anzi, prima dell’estate si era alleata con il fondo di private equity Permira per acquisire il restante 60% del gruppo. Come riferito da MF-Milano Finanza lo scorso 17 settembre, un accordo non è stato trovato e Permira ha deciso di mollare il colpo per timore di impantanarsi in una trattativa troppo lunga e dall’esito incerto, nonostante lo statuto del gruppo assegni ai Lualdi la prelazione sulla quota dell’altro socio. È proprio su questo punto che la causa legale dovrebbe vertere. Va segnalato infine che la società ha chiuso l’esercizio 2013 con ricavi consolidati per 223,7 milioni di euro (in crescita rispetto ai 207,4 milioni del 2012), con un ebitda di 78 milioni (da circa 50 milioni) e con una posizione finanziaria netta positiva grazie alla cassa di 220 milioni di euro. (riproduzione riservata)
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