Istituto Tecnico Trasporti e Logistica - i n d i r i z z o A e r o n a u t i c o Francesco De Pinedo ANNO SCOLASTICO 2013- 2014 DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO CLASSE QUINTA SEZIONE “B” INDICE COMPONENTI CONSIGLIO DI CLASSE PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ATTIVITÀ DELLA CLASSE PROGRAMMI E RELAZIONI DISCIPLINARI SIMULAZIONI TERZA PROVA GRIGLIE DI VALUTAZIONE OMISSIS FIRME DEI DOCENTI IL CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTE DISCIPLINA MARIA RITA TARQUINI RELIGIONE CONTINUITA’ DIDATTICA 3° 4° 5° X X X MARIA CRISTINA DI BONO ITALIANO STORIA X X X MARIA LUISA AMADEI INGLESE X X X AURORA DI ROCCO MATEMATICA X X FRANCO FORTUNATO AEROTECNICA X X X FABRIZIO BATOCCHI LAB. AEROTECNICA X X X DANIELA SCHIANO NAVIGAZIONE AEREA X X X SERGIO PIZZICONI LAB.NAVIGAZIONE X ARTURO DELL‟ERARIO TRAFFICO AEREO X SERGIO PIZZICONI LAB. TRAFFICO CARMINE MONTE ELETTRORADIORADARTECNICA MARIO JANNUCCI LAB. ELETTRO GIOVANNI COLELLA METEOROLOGIA AERONAUTICA DANILO BIANCHI LAB. METEO SANDRA ANTONI DIRITTO MASSIMO OLIVIERI EDUCAZIONE FISICA X X X X X X X X X X X X X X X PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA L‟istituto ha preso avvio il 1° ottobre 1968, articolandosi inizialmente in due indirizzi finalizzati al conseguimento del diploma di Perito Aeronautico: Aspirante al comando di aeromobili (pilota) Aspirante all‟assistenza e al controllo della navigazione aerea. Nell‟anno 1977 è emersa la necessità di rivedere i percorsi curricolari degli istituti tecnici aeronautici, allo scopo di renderli più corrispondenti alle aspettative degli operatori dello specifico settore aeronautico legate a quel momento storico. Nell‟anno 1982 è così partita la sperimentazione, prevista dal D.P.R. 31/5/1974, che ha portato alla unificazione dei due indirizzi e alla definizione di un progetto unitario, denominato “Progetto Alfa”, tra gli istituti di Catania, Forlì, Roma, finalizzato a creare la figura del “Perito Tecnico del Trasporto Aereo”. Il Progetto Alfa si ispirava essenzialmente a due principi, quello di ottenere il massimo ampliamento della cultura generale di base e quello di valorizzare la cultura aeronautica e la formazione tecnica specifica. Il corso di studi si articolava in un biennio propedeutico nel quale si svolgevano gli insegnamenti culturali e scientifici di base e in un triennio di specializzazione. Le conoscenze tecniche richieste ai diplomati riguardano: Le leggi fisiche del volo Le tecniche strutturali e motoristiche degli aeromobili Il calcolo delle rotte aeree La meteorologia ed i servizi meteorologici di assistenza al volo Le tecniche radio e radar-elettroniche Le regole dell'aria e le procedure di circolazione aerea Le procedure delle radiocomunicazioni aeronautiche in lingua inglese La legislazione e le disposizioni sui trasporti aerei e sul diritto aeronautico. Con la riforma della scuola secondaria partita dal 2010-2011, la struttura disciplinare dell‟Istituto è profondamente mutata e gli allievi delle quinte dell‟anno scolastico ancora in corso saranno gli ultimi a conseguire il diploma con la qualifica “Perito Tecnico del Trasporto Aereo”. Il nostro Istituto, che ha assunto la denominazione di Istituto Tecnico per i Trasporti e la Logistica, ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001 nell‟anno 2005-2006. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Nella V B ci sono 23 studenti: 2 ragazze e 21 ragazzi. L‟attuale composizione è frutto della fusione, nel terzo e nel quarto anno, di gruppi-classi diversi. Anche sul fronte dei docenti c‟è stata una certa variabilità. Tutto ciò ha comportato la necessità di ricalibrare anno per anno l‟azione didattica. Le ragazze e i ragazzi della VB partecipano volentieri alle lezioni, amano il dibattito e hanno molteplici interessi al di fuori della scuola. Si sono quindi posti con maggior interesse verso quelle discipline di tipo discorsivo che richiedono mi linguistici per confrontarsi tra di loro e con la realtà. C‟è da dire, però, che pochi hanno studiato con continuità, metodo e attenzione. Altri studenti, pur avendo capacità di comprensione e rielaborazione, hanno lavorato in modo selettivo o saltuario, hanno cioè privilegiato un gruppo di materie o si sono preparati solo in occasione delle prove programmate. Qualcuno, infine, ha affrontato il lavoro scolastico con superficialità. L‟aspetto disciplinare complessivamente si può ritenere positivo anche se alcuni alunni hanno evidenziato una certa vivacità comportamentale, legata all‟età. Ciononostante si è instaurato un rapporto alunni insegnanti sereno e positivo. In definitiva i risultati finali possono dirsi buoni per pochi elementi, accettabili per la maggioranza e ancora carenti per qualcuno. ATTIVITÀ DELLA CLASSE Durante il terzo anno la classe 3 B (metà circa dell‟attuale 5 B) ha effettuato queste visite: - Poggio Ballone (22° Gruppo Controllo Radar della Difesa Nazionale) in provincia di Grosseto e 104° gruppo intercettori EFA dell'aeroporto di Grosseto (TRAFFICO AEREO) - CSA di Pratica di Mare e Radiomisure dell'ENAV. (TRAFFICO AEREO) - Mostra su Filippino Lippi, alle Scuderie del Quirinale (ITALIANO) - Mostra sul Tintoretto, alle scuderie del Quirinale (ITALIANO) - Tre ragazzi (Lai, Moretti e Pasquali) hanno partecipato al viaggio della memoria ad Auschwitz, organizzato dal comune di Roma. Durante il quarto anno la classe 4 B ha effettuato queste visite: - Pratica di Mare, CSV (Centro Sperimentale di Volo), reparto di Medicina aeronautica e reparto di addestramento degli astronauti. (TRAFFICO) - Aeroporto di Latina, 70° Stormo con relativa scuola di pilotaggio dei piloti militari, Centro di Borgo Piave avente funzione di controllo del corretto funzionamento delle postazioni radar della difesa aerea nazionale e di addestramento manutentori sistemi elettronici. I ragazzi hanno visto anche le postazioni mobili per il controllo del Traffico Aereo. (TRAFFICO E ELETTRONICA) - Mostra su Tiziano, alle Scuderie del Quirinale (ITALIANO) Durante il quinto anno la classe 5 B ha effettuato queste visite: - Mostra fotografica del " National Geographic", al Palazzo delle Esposizioni (EDUCAZIONE FISICA) - Mostra: 16 ottobre 1943, la razzia degli ebrei a Roma, al Vittoriano (ITALIANO) - Mostra su Cezanne e gli Italiani, al Vittoriano (ITALIANO) - Rappresentazione teatrale “Pirandello- O di uno o di Nessuno”, al teatro dell‟Angelo di Roma (ITALIANO) Programma di Religione della classe V B Insegnante: Maria Rita Tarquini I vari argomenti trattati, nel corso dell‟anno scolastico, sono scaturiti dal grande interrogativo “cos‟è e come posso capire qual è il mio progetto di vita?”. Il rapporto dell‟uomo con il proprio io, con la scienza, con la chiesa, con le altre religioni, con i documenti, le fonti, l‟astrattezza di Dio, l‟impegno morale, cosa comporta Dio nella vita di una persona, tutto è stato ricondotto al valore della risposta al proprio progetto di vita. La conoscenza dell‟etica e il suo valore, l‟applicazione di essa alle varie situazioni della vita, la sensibilizzazione gli alunni verso le loro responsabilità, come persone, con una propria dignità, calate nella società di appartenenza, facendo sempre il confronto tra l‟etica laica e l‟etica religiosa. Che cos‟è il Concilio Ecumenico Vaticano II. ATTIVITÀ DIDATTICHE DISCIPLINARI Testo adottato: S. Bocchini - 30 nuove schede tematiche per l'IRC Ed. Dehoniane PROSPETTO RIASSUNTIVO DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI 1. Conoscenze: 1. Conoscenza della struttura dell‟io persona, conoscenza della Chiesa, conoscenza della scienza, conoscenza generale delle varie religioni. 2. Conoscenza della differenza tra la morale laica e religiosa. 2. Capacitàe competenze 1. Sapersi confrontare con i valori morali, propri ed altrui, cercando di superare il relativismo etico, sviluppando una propria capacità critica. Situazione in ingresso La classe VB si è posta verso lo sviluppo del dialogo educativo, con interesse, impegno e partecipazione sempre costanti. Metodologie didattiche e strumenti Lezione frontale Lezione frontale dialogata Lezione frontale con esercitazione Lezione frontale con uso della LIM Criteri di impostazione della programmazione disciplinare Si è ritenuto opportuno fornire ai ragazzi la linearità del percorso religioso nella Storia dell‟uomo, tenendo conto particolarmente delle loro esperienze, degli interrogativi e del loro vissuto interiore. Modalità e strumenti utilizzati per la verifica e la valutazione Gli alunni sono stati valutati oralmente con sistematicità durante lo svolgimento delle lezioni tenendo conto degli obiettivi prefissati. Programma di italiano Insegnante: Maria Cristina di Bono Testo adottato: Panebianco, Gineprini, Seminara - LetterAutori 3, ed. verde - Zanichelli Fine Ottocento Il Positivismo e l‟esaltazione della scienza – Naturalismo e Verismo – Crisi dei valori borghesi e Decadentismo – Estetismo e Simbolismo Giovanni Verga La produzione preverista e la conversione al Verismo – La poetica verista – Il pessimismo verghiano: il mito negativo del progresso e il ciclo dei vinti. Letture: Mastro don Gesualdo (lettura integrale); in alternativa: Lettera a Salvatore Farina Prefazione a “I Malavoglia L‟esordio del romanzo (I Malavoglia) L‟addio di „Ntoni (I Malavoglia) Giovanni Pascoli La poetica del fanciullino – Motivi ricorrenti nella poesia pascoliana: la morte, il mistero della vita, il paesaggio campestre e i suoi umili “abitanti”, gli affetti familiari – Uno stile poetico nuovo Letture: “E‟ dentro noi un fanciullino” (Il fanciullino) Lavandare (Myricae) Temporale (Myricae) Il lampo (Myricae) Il tuono (Myricae) La mia sera (Canti di Castelvecchio) Il gelsomino notturno (Canti di Castelvecchio Gabriele D’Annunzio I molteplici volti dalla produzione letteraria dannunziana: estetismo, superomismo, panismo, il D‟Annunzio “notturno”. Letture: La sera fiesolana (Alcyone) La pioggia nel pineto (Alcyone) Primo Novecento La fine delle certezze – La scoperta dell‟inconscio – Le avanguardie artistiche. Luigi Pirandello Frantumazione dell‟io e relativismo, motivi conduttori della riflessione pirandelliana – Il teatro nel teatro. Letture: Il treno ha fischiato (novelle per un anno) Enrico IV (Maschere nude) lettura consigliata Italo Svevo La comparsa dell‟“inetto” nella narrativa italiana - Psicanalisi e letteratura. Letture: Il vizio del fumo (La coscienza di Zeno) Lo schiaffo del padre (La coscienza di Zeno) La vita è inquinata alle radici (La coscienza di Zeno) Giuseppe Ungaretti Lo scavo poetico della parola – Il verso libero – Il ritorno alla tradizione – “Vita d‟un uomo”. Letture: Il porto sepolto (L’Allegria) Veglia (L’Allegria) I fiumi (L’Allegria) Mattina (L’Allegria) Fratelli (L’Allegria) Non gridate più (Il dolore) Eugenio Montale I motivi della poesia montaliana: il “male di vivere”, la ricerca del “varco”, la presenza salvifica femminile, il valore del ricordo - Il correlativo oggettivo - Una poesia discorsiva e colloquiale. Letture:I limoni (Ossi di seppia) Non chiederci la parola (Ossi di Seppia) Spesso il male di vivere ho incontrato (Ossi di seppia) Non recidere forbice quel volto (Le occasioni) Ho sceso dandoti il braccio (Satura) Programma di storia Insegnante: Maria Cristina di Bono Testo adottato: Brancati, Pagliarini - Dialogo con la storia e con l’attualità 3 - La Nuova Italia Gli anni postunitari in Italia - Le istituzioni dello Stato liberale - Il governo della Destra - La conquista del Veneto e di Roma - Il fenomeno del brigantaggio - La questione meridionale - Il governo della Sinistra - Legislazione sociale e protezionismo - La politica coloniale - La nascita del partito socialista - La crisi di fine secolo L’età giolittiana - La strategia politica di Giolitti - Il decollo industriale - La guerra di Libia - La riforma elettorale ed il Patto Gentiloni La prima guerra mondiale - I motivi di tensione tra le potenze europee - Il sistema delle alleanze - La polveriera balcanica - Il patto di Londra e l‟ingresso dell‟Italia in guerra - Il 1917 anno cruciale - La fine della guerra La rivoluzione russa e l’Unione Sovietica di Stalin La crisi dello Stato liberale italiano e l’avvento al potere del fascismo - La “vittoria mutilata” - Crisi economica ed agitazioni sociali - Il nuovo quadro politico: il Partito polare italiano, il Partito Comunista d‟Italia ed il Partito nazionale fascista - Instabilità parlamentare, Mussolini al governo - La riforma elettorale, le elezioni del 1924 e la “crisi Matteotti” - Le leggi “fascistissime” e la fine formale dello Stato liberale - I patti lateranensi - La politica estera del regime - La politica economica del regime - Le leggi razziali del 1938 La crisi della repubblica di Weimar e il nazismo al potere La seconda guerra mondiale - L‟annessione dell‟Austria e della regione dei Sudeti, il protettorato su Boemia e Moravia - Il patto d‟acciaio e il patto di non aggressione russo-tedesco - Il crollo della Polonia - La caduta della Francia e il governo di Vichy - La “battaglia d‟Inghilterra” - L‟Italia dalla “non belligeranza” all‟intervento: l‟attacco alla Francia - Il fallimento della “guerra parallela” italiana: gli scarsi risultati in Africa, la sconfitta fascista in Grecia, l‟intervento tedesco - Gli USA e la legge “affitti e prestiti” - L‟attacco giapponese a Pearl Harbor - L‟attacco tedesco all‟Unione Sovietica - Stalingrado e la capitolazione italo-tedesca in Africa - Lo sbarco degli alleati in Sicilia, la caduta del fascismo, l‟armistizio dell‟8 settembre, la Repubblica di Salò e la Resistenza - La conferenza di Teheran, lo sbarco in Normandia e la fine della guerra in Europa ed in Asia Programma di Lingua Inglese Insegnante: Prof. M. L. Amadei Il testo usato per lo svolgimento del programma di Aviazione è: “English in Aeronautics” di Raffaele Polichetti Loesher Editore Gli argomenti studiati sono: Section III-The Parts of the AirplaneUnit 1 – The aircraft design and structure (Extension: Stresses) Unit 2 - Lifting surfaces: the wing (Extension A: A form for every function Unit 3 – The tail unit (Extension: Tail unit configurations) Unit 4 - The fuselage (Extension: Stressed-skin structure) Unit 5 The landing gear (Extension: A tire has ten lives) Section V- Navigation – Insert 5 - The Radar Insert 3- Visual Flight Navigation Insert 4- Radio Navigation Per l‟approfondimento linguistico, attraverso l‟organizzazione modulare delle unità didattiche (4, 5, 6,7a e 7b) del libro: “New English File”, Edizione Oxford, sono state effettuate attività di lettura, ascolto, comprensione di materiale autentico (racconti, interviste, questionari, articoli giornalistici, conversazioni tra parlanti madrelingua, films, ecc.), implicante il riconoscimento di ambiti situazionali e contesti comunicativi di volta in volta differenti, registri linguistici nuovi, strutture grammaticali e funzioni linguistiche di difficoltà graduata: GRAMMAR – USE OF ENGLISH FUNCTIONS – TOPICS Present perfect and past simple Money - Transport - Travel First and second conditional Education - houses Usually and used to friendship Reported speech: statements, questions and Reading and retelling - Shopping commands Passive: be+ past participle Cinema Relative clauses: defining and non-defining What people do Third conditional/ Television question tags/indirect questions Phrasal verbs/Useful language Narrative tenses: past simple, Apologizing/giving excuses past Exams continuous, past perfect Per ciò che concerne la letteratura l‟insegnante ha illustrato, attraverso l‟ausilio di materiale cartaceo [in particolare da pag. 174 a 179 e da pag. 186 a 188 (escluso „Science and fantasy‟): fotocopie fornite dal docente], n. 2 autori del periodo vittoriano, Charles Dickens e Oscar Wilde allo scopo di fornire un aspetto diverso della lingua straniera e suscitare curiosità nell‟approfondimento personale della stessa. Ad integrazione del suddetto programma l‟insegnante ha effettuato infine „Reading Comprension Activities‟ utilizzando fotocopie, sussidi autentici di vario tipo; esemplificazioni scritte ed orali delle strutture linguistiche più complesse con relative prove strutturate, anche finalizzate alla preparazione del Cambridge First Certificate (conversazioni libere e/o guidate su argomenti carattere generale o specifico; attività di laboratorio; „commentaries and composition exercises‟; “letters: formal/informal”; „technical translations‟, simulazioni 3^ prova (esami di stato). Per quanto attiene il Lettorato, la classe si è avvalsa di 10 ore di conversazione ed approfondimento linguistico nel corso delle quali sono stati favoriti momenti, spazi per la discussione, preparazione, implementazione delle conoscenze pregresse. SCHEDA DELLA CLASSE Prof. Maria Luisa Amadei MATERIA: LINGUA INGLESE CONTENUTI DISCIPLINARI OBIETTIVI DISCIPLINARI Sviluppo delle quattro abilità di base: listening, speaking, reading, writing. Conoscenza della materia (ambito tecnico). Acquisizione del linguaggio aeronautico. Capacità di analisi e sintesi. Competenze elaborative e rielaborative in genere. Pertinenza, ricchezza e originalità nell'espressione dei contenuti. Interesse e motivazione. Partecipazione al dialogo educativo e didattico. TECNICI TEMP I (ore) LETTERARI TEMP I (ore) APPROFONDIMENTO LINGUISTICO TEMPI (ore) Section III - The parts of the Airplane The Victorian Age 4 Grammar/Use of English - Functions/Topics Lettorato lingua straniera The aircraft design and structure 2 Charles Dickens 6 New English File: Unit 4 5 Lifting surfaces: the wing 4 Oscar Wilde 5 New English File: Unit 6 5 The tail unit 2 Women writers 2 New English File: Unit 5 4 The fuselage 4 New English File: Unit 7a e 7b 5 The landing gear 2 Lezioni di conversazione 10 The control surfaces 4 Language Laboratory/Aula multimediale Written and oral activities; accesso ai siti liberi per l'esercizio delle strutture grammaticali e ricerche on-line inerenti l'ambito tecnico-aeronautico; visione films in lingua straniera Feedback in classe Section V - Navigation The Radar 2 Radio Navigation 2 Visual Flight Navigation 2 VALUTAZIONI METODI CRITERI STRUMENTI ESITO OBIETTIVI Comunicativo Funzionale Diretto Testuale (letteratura) Lezione frontale Lezione articolata con interventi Discussione aperta Lavoro individuale Lavoro di gruppo nella "griglia valutazione " stabilita dal consiglio di classe (allegata al documento) "'Reading comprehension activities" attraverso l'utilizzo di materiale autentico; Prove strutturate e/o attività di approfondimento linguistico (in classe o laboratorio); Conversazione libera e/o guidata su argomenti di carattere generale e specifico; Trattazione sintetica di argomenti (orale / scritta); Quesiti a risposta singola; Simulazioni di 3^ prova (esame di stato) 'Composition exercises'; Lettura, analisi e commento di autori della letteratura inglese; Traduzioni; La classe ha rilevato una maggiore predisposizione per contenuti tecnici, acquisiti in buona parte dalla quasi totalità dei suoi componenti. I risultati sono complessivamente accettabili. 4 3 MATERIA: MATEMATICA DOCENTE: AURORA DI ROCCO Testi adottati: -Corso Base verde di matematica (Moduli U V) - Calcolo integrale ed equazioni differenziali (Modulo W verde) di Bergamini Trifone, Ed. Zanichelli Classe V - Moduli 1.Teoria delle derivate Programma di matematica - (All.1) Contenuti Definizione di derivata e suo significato geometrico Derivate fondamentali e regole di derivazione Retta tangente al grafico di una Funzione Punti stazionari Competenze Definire la derivata di una funzione in un punto e in un intervallo Interpretare geometricamente la derivata di una funzione in un punto Calcolare la derivata di una funzione Saper trovare l‟equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un suo punto Differenziale e suo significato geometrico. Punti a tangente verticale e punti angolosi Continuità e derivabilità Differenziale di una funzione e sua interpretazione geometrica 2.Studio delle Teorema di Lagrange Utilizzare i teoremi di Lagrange e di Teorema di Rolle Rolle Asintoti obliqui Studiare i massimi e i minimi di una Massimi e minimi funzione Ricercare gli asintoti obliqui funzioni I Rappresentare graficamente le caratteristiche delle funzioni studiate con particolare riferimento alle Flessi 3.Studio delle funzioni II 4.Calcolo integrale Grafico di una funzione a partire dalla sua espressione analitica Caratteristiche dell‟espressione analitica di una funzione a partire dal suo grafico La primitiva di una funzione. Integrale indefinito come operatore inverso della derivazione. L‟ integrale indefinito e le relative proprietà. Il teorema fondamentale del calcolo integrale senza dimostrazione.* * parti del programma ancora da svolgere funzioni algebriche razionali Ricercare i punti di flesso Eseguire lo studio completo di una funzione e rappresentarla graficamente con particolare riferimento alle funzioni algebriche Calcolare integrali immediati e per semplici trasformazione della funzione integranda * Calcolare e utilizzare gli integrali definiti.* Classe V Programma di matematica Metodologie, strumenti di verifica, esiti dell’apprendimento (All.2) Modulo Titolo Ore Metodi Verifiche Esiti 1 2 3 4 Teoria delle derivate Studio delle funzioni I Studio delle funzioni II Calcolo integrale 16 ore 13 ore 15 ore 10 ore Lezione frontale. Brainstorming e lezione dialogata Esercitazione individuale in classe Lezione frontale. Brainstorming e lezione dialogata Esercitazione individuale in classe Costruzione e analisi di grafici Lezione frontale. Brainstorming e lezione dialogata Esercitazione individuale in classe Costruzione e analisi di grafici Lezione frontale. Brainstorming e lezione dialogata Esercitazione individuale in classe Costruzione e analisi di grafici Verifica orale Verifica scritta valida per l‟orale Test a risposta chiusa e/o aperta Verifica orale Verifica scritta valida per l‟orale Test a risposta chiusa e/o aperta Verifica orale Verifica scritta valida per l‟orale Test a risposta chiusa e/o aperta Verifica orale Obiettivi nel complesso raggiunti Obiettivi nel complesso raggiunti Obiettivi raggiunti solo parzialmente Obiettivi raggiunti solo parzialmente PROGRAMMA DI AEROTECNICA Prof.ri Fortunato Franco, Batocchi Fabrizio Elementi introduttivi: Sistemi di riferimento Diagrammi caratteristici Polare del velivolo completo Equazioni di equilibrio in volo rettilineo uniforme Volo librato: Regimi fondamentali di volo Velocità minima di sostentamento Velocità indicata Indice di quota Odografa del moto Velocità limite in affondata Cenni sull‟aliante applicazioni Prestazioni dei velivoli in volo librato Velivolo con propulsione ad elica: Curva della potenza necessaria in volo rettilineo orizzontale uniforme e la sua dipendenza dalla quota. Regimi fondamentali di volo rettilineo orizzontale uniforme. Stabilità e instabilità propulsiva Volo rettilineo uniforme in salita e in discesa. Quota di tangenza. - Velivolo con propulsione a reazione: Richiami sulle prestazioni dei turboreattori Curva delle spinte necessarie in volo rettilineo orizzontale uniforme. Regimi fondamentali di volo rettilineo orizzontale uniforme. Volo rettilineo uniforme in salita e in discesa Quota di tangenza Prestazioni dei velivoli in volo rettilineo uniforme. - Moti curvi dei velivoli: Coefficiente di contingenza Richiamata, limiti, fisiologico, strutturale, aerodinamico Virata corretta Diagramma di manovra Diagramma di raffica Decollo e atterraggio Fasi del decollo Equilibrio in rullaggio Spazi e tempi di decollo Velocità di decisione Fasi dell'atterraggio Spazi e tempi di atterraggio Cenni sulla differenza di prestazioni dei velivolo con carrello classico e carrello triciclo Applicazioni: prestazioni dei velivolo in decollo e in atterraggio Esercitazioni di Laboratorio Polare del velivolo completo Uso del foglio elettronico Odografa del volo librato Diagramma di manovra RELAZIONE DISCIPLINARE DI AEROTECNICA 1 - METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, esercitazioni di laboratorio Il corso è stato organizzato fondamentalmente in lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Si è cercato di sviluppare nell‟ambito delle suddette lezioni, delle fasi di confronto e discussione collettiva sugli argomenti più delicati o di maggior interesse per gli alunni. Le esercitazioni di laboratorio, svolte spesso in maniera collettiva hanno costituito un complemento, essenziale per la comprensione, alle lezioni frontali. 2 - MATERIALI DIDATTICI (Testi adottati, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e multimediali) Il testo adottato è: Meccanica del Volo – di Lucarelli Non sono stati utilizzati altri testi. L‟orario settimanale delle lezioni prevedeva quattro ore settimanalidi cui una svolta in laboratorio. Attrezzature utilizzate: lavagna tradizionale da parte del docente, carta, penne e calcolatrice scientifica da parte degli alunni. Costantemente gli alunni hanno consultato dei testi e manuali in biblioteca per ottenere informazioni aggiuntive, approfondire alcuni argomenti di particolare interesse ed utilizzato le tabelle, dei manuali, nello svolgimento delle esercitazioni. Si è utilizzato l‟aula informatica nello svolgimento delle esercitazioni e per realizzare la tesina da portare all‟esame di stato. 3 - TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove di laboratorio, ecc.) Sono state eseguite durante l‟anno scolastico delle verifiche orali sugli aspetti teorici fondamentali, prove scritte e test a scelta multipla su entrambi gli aspetti teorico e didattico. 4 – OBBIETTIVI DISCIPLINARI - Conoscenza dei principali elementi che influenzano il volo - Sviluppo delle capacità logiche,critiche e di analisi - Acquisizione degli strumenti necessari alla previsione del comportamento dell‟aereo - Padronanza del linguaggio tecnico – scientifico - Consapevolezza nell‟uso dei modelli e degli strumenti della matematica e della fisica. PROGRAMMA DI NAVIGAZIONE AEREA ED ESERCITAZIONI Insegnante: Daniela Schiano Insegnante T.P.: Sergio Pizziconi OBIETTIVI GENERALI Lo studio della navigazione aerea deve mirare: - a fornire agli allievi i fondamenti scientifici che sono alla base delle tecnologie e delle tecniche della navigazione aerea; a concorrere, al pari delle altre discipline scientifiche di base, allo sviluppo delle capacità di analisi e di sintesi; a fornire una professionalità di tipo aperto che consenta all'allievo di potersi adeguare alla evoluzione tecnologica. Si sottolinea che lo studio della navigazione aerea non può prescindere dai molteplici collegamenti con le altre discipline inerenti, in particolare con: - traffico aereo ed esercitazioni, per le regole dell'aria e delle comunicazioni TBT; - aerotecnica, per la conoscenza strutturale dell'aeromobile e la possibilità dell'analisi delle caratteristiche di impiego dello stesso; - inglese, per tutta la tematica ICAO; - meteorologia, per la migliore e più sicura conoscenza dell'ambiente in cui l'aeromobile è destinato a muoversi. INDICAZIONI METODOLOGICHE E' essenziale che gli argomenti vengano trattati con rigore scientifico e con un preciso ordine sequenziale-logico affinché l‟acquisizione della conoscenza risulti lineare, corretta e solida. Saranno trattati aspetti pratici, a completamento ed approfondimento di quelli teorici. Ad integrazione della trattazione teorica della disciplina, l'allievo svolgerà attività pratiche di addestramento sull'allenatore di volo (link-trainer) nel laboratorio di navigazione aerea dell‟istituto, nell'ambito delle ore destinate alla navigazione aerea STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE La verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti sono state continue; le verifiche formative sono state realizzate attraverso: domande da posto, discussioni in classe, svolgimento di esercizi alla lavagna, risoluzione guidata di esercizi e problemi. In occasione delle verifiche sommative, si è fatto ricorso a: - esercitazioni scritto-grafiche; - test di profitto e questionari; - esposizione orale su argomenti di ricerca affidati a singoli allievi o gruppi di essi; - interrogazioni. È necessario adottare criteri diversi a seconda della natura delle prove; per le prove a carattere discorsivo-verbale saranno considerati elementi di maggior rilievo: A. completezza e organicità delle conoscenze specifiche; B. precisione nell‟analisi degli esempi proposti e nella gestione delle conoscenze; C. capacità logico-deduttive, fluidità dell‟esposizione, uso di una forma espressiva corretta e di un linguaggio tecnico appropriato. Per le prove a carattere specificatamente tecnico e scritto-grafico si valuteranno i seguenti elementi: A. corretta e completa interpretazione della traccia; B. corretta organizzazione logica, consapevolezza e sicurezza nell‟applicazione di principi e regole alla risoluzione delle diverse parti di cui si compone il tema; C. capacità di risoluzione con metodiche differenti; chiarezza della relazione sotto l‟aspetto della organizzazione delle idee, degli spunti personali e dell‟appropriato linguaggio specifico utilizzato. Per la valutazione delle prove pratiche effettuate al simulatore di volo, sono state prese in considerazione i seguenti elementi: A. il corretto impiego della strumentazione; B. la rapidità di esecuzione delle esercitazioni. La valutazione finale non tiene conto esclusivamente del livello di preparazione specifica, ma anche, più in generale, dell'impegno dimostrato, dell'interesse e della partecipazione, della crescita dell'alunno come persona e del progresso culturale compiuto nel corso dell'anno, secondo le linee guida del POF. CONTENUTI 1. Percorsi di navigazione aerea La lossodromia: equazione della lossodromia e soluzione dei problemi lossodromici con la formula esatta della differenza di longitudine. Nozioni di trigonometria sferica. L‟ortodromia: equazione e parametri dell‟ortodromia sulla sfera. Problemi della navigazione ortodromica: determinazione del cammino, della rotta iniziale e finale; determinazione delle coordinate del vertice; determinazione delle coordinate di una serie di punti intermedi del percorso ortodromico; navigazione mista e parallelo limite. Navigazione alle alte latitudini. 2. Radionavigazione Aerea: Descrizione e principio di funzionamento, errori dei seguenti sistemi: Radiogoniometri di terra (DF) e di bordo (ADF), VHF Omnidirectional Range, Distance Measure Equipment (DME). Uso dei rilevamenti; regola dei tre rilevamenti. 3. Problemi operativi della navigazione aerea: Introduzione ai problemi dell'intercettazione, sistemi di riferimento assoluto e relativo utilizzati. Introduzione al concetto di autonomia di volo. Risoluzione dell‟intercettazione grafica assoluta ed analitica relativa. Decision Points: raggio d'azione (ROA) e punto di non ritorno (PNR) su base fissa, su base alternata e su base mobile e loro risoluzione grafica assoluta ed analitica relativa; punto di egual tempo (ETP), risoluzione analitica; punto critico tra base di arrivo e base alternata; ROA e PNR con riduzione di velocità e di consumo orario. Regola dei tre rilevamenti. 4. Cartografia: Classificazione delle carte geografiche, principali requisiti; relazioni di corrispondenza; modulo di deformazione lineare, scala della carta. Carte cilindriche: proiezione cilindrica centrale retta e carta di Mercatore. Carte coniche: proiezione conica centrale retta e carta di Lambert. Carta stereografica polare. Carta gnomonica. Impiego delle carte aeronautiche: costruzione e carteggio. 5. Sistemi di navigazione d' area: Cenni Sistemi di navigazione inerziali: principi teorici, accelerometri, giroscopi. Sistemi a piattaforma asservita: definizione degli assi, funzionamento della piattaforma inerziale, meccanizzazione orizzontale - ; allineamento e stabilizzazione; determinazione della velocità e della posizione, schema a blocchi; apparato di bordo, limiti tecnici e operativi, cenni sui sistemi Wander Azimuth. Sistemi a piattaforma strapped down: inizializzazione, aggiornamento dei parametri di volo, analogie e differenze con i sistemi a piattaforma asservita; errori della navigazione inerziale. Sistema di radionavigazione satellitare: generalità, principio della localizzazione per mezzo dei satelliti. GPS: principio di funzionamento, definizione dei tre segmenti, costituzione del sistema, prestazioni. Testo adottato: Manna Tamburini Navigazione aerea III volume IBN editore Relazione del docente MATERIA: Traffico Aereo, Telecomunicazioni Aeronautiche ed Esercitazioni. Docente: Prof. DELL‟ERARIO ArturoDocente di Laboratorio: Prof. PIZZICONISergio FINALITÀ DELLA DISCIPLINA Con la disciplina di Traffico Aereo gli alunni acquisiscono le problematiche relative sia al Controllo del Traffico Aereo sia alla Gestione del Flusso del Traffico Aereo. Particolare attenzione viene rivolta agli strumenti che permettono il controllo ossia i RADAR ed i sistemi RADAR. OBIETTIVI PER CONOSCENZE conoscono i compiti e gli obiettivi dei controllori procedurali di avvicinamento e d‟area; conoscono la minima separazione applicabile per aeromobili in partenza, per aeromobili in arrivo e tra aeromobili in arrivo e partenza; conoscono le informazioni fornite dai controllori agli aeromobili in arrivo ed in partenza; conoscono il concetto di EAT e di Landing Rate; conoscono le diverse tipologie di separazione applicabili: - verticale - orizzontale… … laterale (geografica e di rotta) … longitudinale (in tempo e distanza); conoscono l‟importanza dei coordinamenti tra i vari enti di controllo del traffico aereo; conoscono le modalità di trasferimento e le informazioni che i vari enti si scambiano; conoscono i messaggi relativi al controllo di flusso; conoscono il principio di funzionamento del radar primario e del radar secondario; conoscono le informazioni fornite dal radar primario e dal radar secondario; conoscono le tecniche utilizzate per migliorare le prestazioni di un radar primario e di un radar secondario; conoscono i modi di chiamata ed i codici di risposta di un radar secondario; conoscono le tecniche di identificazione radar; conoscono le tecniche di vettoramento radar; conoscono le tecniche di monitoring radar; conoscono le condizioni per ridurre le separazioni con l‟ausilio del radar; conoscono il principio di funzionamento dei sistemi anticollisione. I precedenti obiettivi sono stati raggiunti dalla maggior parte della classe con risultati mediamente sufficienti. OBIETTIVI PER ABILITÀ sanno calcolare un sequenziamento per più aeromobili diretti su uno o più IAF; sanno scegliere la separazione da applicare in base alla situazione di traffico simulata; sanno effettuare un controllo procedurale di più aeromobili utilizzando l‟esatta fraseologia standard; sanno compilare ed aggiornare una striscia progresso volo in base al servizio offerto;sanno codificare e decodificare un messaggio di flusso; sanno riportare in rotta un aeromobile che ha deviato significativamente la rotta pianificata; sanno interpretare le informazioni fornite dai sistemi anticollisione. I precedenti obiettivi sono stati raggiunti quasi pienamente dalla classe con risultati mediamente sufficienti. OBIETTIVI PER COMPETENZE sanno gestire autonomamente una situazione di traffico simulata; sanno scegliere autonomamente la separazione da applicare al traffico sotto la propria giurisdizione; sanno gestire una situazione di emergenza che si verifica nel corso di una simulazione sia procedurale che radar. I precedenti obiettivi sono stati raggiunti mediamente dalla classe con risultati in pochi casi pienamente sufficienti. METODOLOGIE Gli argomenti sono stati trattati prevalentemente con lezioni frontali. In laboratorio radar sono state svolte esercitazioni e simulazioni di controllo di traffico aereo sia procedurale che radar. Sono previste due visite d‟istruzione; la prima al Centro Regionale di Assistenza al Volo di Ciampino e la seconda agli uffici ARO e alla Torre di Controllo di Fiumicino dove gli alunni potranno avvicinarsi alla realtà operativa. MATERIALI DIDATTICI Il libro di testo adottato è “da un aeroporto all‟altro” di Giancarlo Gazia. Nel laboratorio gli alunni hanno trascorso due delle quattro ore settimanali della disciplina utilizzando i simulatori di controllo procedurale e radar. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Sono state effettuate verifiche orali, scritte, anche se la disciplina non prevede voto scritto, e quesiti a risposta multipla. Nel corso delle ore di laboratorio sono state effettuate delle simulazioni di controllo procedurale e radar e delle esercitazioni scritte. INTERDISCIPLINARITÀ Sono state evidenziate le naturali interconnessioni con le materie di specializzazione navigazione aerea, meteorologia, elettroradioradartecnica, diritto aeronautico ed inglese. U. A. – Moduli – Percorso Formativo – Approfondimenti CONTROLLO PROCEDURALE. (periodo settembre – gennaio) Servizio di Controllo d’aerodromo. (5 ore) Compiti ed obiettivi dei controllori di torre. Circuito di traffico e rullaggio. Criteri di scelta della pista in uso. Informazioni ed autorizzazioni fornite dalla TWR nelle singole posizioni critiche. Segnalazioni ottiche per persone e veicoli. Segnali luminosi e pirotecnici aeroportuali in caso di avaria radio ed opportune risposte da parte del pilota. Servizio di Controllo d’Avvicinamento. (8 ore) Compiti ed obiettivi del controllore d‟avvicinamento. Procedure per gli aeromobili in partenza ed in arrivo. Minima separazione longitudinale tra aeromobili in partenza. Autorizzazioni ad operare in partenza ed in arrivo in VMC. Sequenza di avvicinamento. Informazioni per gli aeromobili in partenza ed in arrivo. Separazioni tra aeromobili in arrivo ed aeromobili in partenza. Concetto di EAT e di Landing Rate. Servizio di Controllo di Regione. (8 ore) Compiti ed obiettivi del controllore d‟Area. Criteri di separazione degli aeromobili. Concetto di separazione minima. Separazione verticale, orizzontale: laterale (geografica e di rotta) longitudinale (in tempo ed in distanza). Coordinamenti: (5 ore) Coordinamenti tra gli enti che offrono i Servizi Informazioni Volo e di Allarme. Coordinamenti tra gli enti preposti ad offrire i Servizi di Controllo del Traffico Aereo: tra due ACC tra un ACC ed un APP, tra un APP ed una TWR. Dati che ogni Ente deve fornire. Coordinamenti tra enti ATS ed Uffici Meteo. Coordinamento tra il FIC ed un Ente di Controllo di Traffico Aereo relativo ad un aeromobile che intende entrare o attraversare uno spazio aereo controllato. Turbolenza di scia: (1 ora) suddivisione degli aeromobili in funzione della turbolenza di scia. Separazioni. Emergenze ed avaria delle comunicazioni: (2 ore) generalità, precedenze ed interferenze illecite, azioni del comandante e degli enti ATC, avaria nelle comunicazioni B/T, azioni degli Enti ATC. CONTROLLO RADAR (periodo febbraio – giugno) RADAR (15 ore) Cenni sull‟equazione del Radar primario. Cenni sui parametri caratteristici del Radar primario. Tipi di radar primari. Tecniche utilizzate per migliorare le prestazioni del Radar primario. Differenza tra il Radar Primario e Secondario. Modi di chiamata e codici di risposta del radar secondario. Tecniche utilizzate per migliorare le prestazioni del Radar secondario. Utilizzo del Radar dagli Enti di Controllo del Traffico Aereo: (8 ore) Identificazione Radar. Vettoramento Radar. Riduzione delle separazioni mediante l‟ausilio del Radar. Utilizzo del Radar dagli Enti di Controllo del Traffico Aereo (Aerodromo, Avvicinamento e Regione) Sistemi anticollisione: (4 ore) Principio di funzionamento, informazioni fornite dal sistema, evoluzione del sistema, normativa europea. Verso il futuro: (4 ore) Attualità e Sviluppi futuri del traffico Aereo: sviluppo dei sistemi per il controllo del Traffico Aereo GNSS. Applicazione dell‟automazione nel Controllo del Traffico Aereo. Guida ai processi di controllo di flusso. LABORATORIO. (60 ore) Simulazione di traffico procedurale IFR (regione, avvicinamento ed aerodromo-Fase Partenza). Coordinamenti tra i vari enti ATS. Piano di volo IFR. Messaggistica ATFCM. Calcolo del CTOT. Simulazione di controllo Radar al traffico IFR nella CTR e nella TMA di Roma. Procedure d‟identificazione, vettoramento, sequenziamento ed holding, SID e STAR di LIRA. Fraseologia standard in italiano ed in inglese e strip marking. Nell‟intero anno scolastico sono previste circa 120 ore di corso di cui il 50% in laboratorio. Programma di Elettroradioradartecnica Insegnanti: Carmine Monte, Mario Jannucci MODULO PRIMO: Richiami. (Set.) Richiami sulla configurazione atomica della materia. Richiami sulle leggi fondamentali dell‟elettrotecnica. Generalità sulle grandezze alternate. I semiconduttori. La giunzione PN. Il diodo a giunzione. Punto di lavoro. Curve caratteristiche. MODULO SECONDO: Amplificatore a BJT (Ottobre) Transistore bipolare a giunzione (BJT). Il BJT come interruttore. Polarizzazione e stabilizzazione del BJT. Amplificatore per piccoli segnali, in bassa frequenza, con BJT. Amplificatore a BJT con emettitore comune Amplificatore a più stadi. Classificazione e parametri degli amplificatori. Banda passante. Accoppiamento degli stadi. MODULO TERZO: Amplificatori Operazionali. (Novembre) L‟amplificatore operazionale. Caratteristiche degli AMP. OP. reali. A.O. ad anello aperto. Funzionamento ad anello chiuso. Amp.Op. controreazionato. Amplificatore invertente. Buffer invertente. Amplificatore non invertente. Inseguitore di tensione. Sommatore invertente. Integratore ideale e reale. Derivatore ideale e reale. Amplificatore differenziale. Sommatore non invertente. CMRR. Tempo di salita. Slew rate. Integratore non invertente. MODULO QUARTO: (Dicembre) La reazione. Funzione di reazione. Amplificazione ad anello chiuso. Proprietà della reazione negativa. Reazione positiva. Oscillatore sinusoidale. Principio di funzionamento. Schema a blocchi completo di un oscillatore. Oscillatore di Wien. MODULO QUINTO: Tecnica AM - FM. (Dicembre /Gennaio) Finalità della modulazione. Classificazione delle varie tecniche di modulazione. Classificazione delle frequenze. Concetti di modulazione e demodulazione AM. Modulazione di ampiezza con modulante armonica (sinusoidale). Modulazione DSB con modulante armonica. Modulazione SSB. Confronto tra AM/DSB/SSB. Modulazione di frequenza con modulante armonica. Deviazione di frequenza. Indice di modulazione. Spettro del segnale FM. Banda passante. Potenza del segnale modulato. Confronto tra modulazione AM e FM. MODULO SESTO: Sistemi di comunicazione (Feb/Marzo) Modello di un sistema di comunicazione. Multiplazione a divisione di frequenza. Multiplazione a divisione di frequenza. Digitalizzazione di un segnale analogico. Principio della tecnica TDM. Campionamento. Teorema di Shannon. Ricostruzione del segnale campionato. Problemi di distorsione.Tecnica PAM. Modulazione PAM. Tecnica PCM. Quantizzazione lineare. Sistemi PCM. Caratteristiche del segnale PCM. Trasmettitore PCM. Confronto tra sistemi TDM e FDM. MODULO SETTIMO: Sistemi radar. (Apr. / Maggio) Introduzione. Schema a blocchi e descrizione del funzionamento del radar impulsivo primario. L‟equazione del radar primario. Impieghi del radar. Frequenze impiegate dai radar. Portata del radar. L‟indicatore. Risoluzione in distanza. Risoluzione in azimut a distanza R. Massima distanza non ambigua. Il radar secondario. Limitazioni dei radar secondari. Il sistema civile SSR. Radar secondario in modo S. Effetto Doppler e radar MTI. Trasponditore di bordo. PROGRAMMA DI LABORATORIO Richiami sui principali strumenti di uso più comune nel laboratorio. 1°) Rilievo delle caratteristiche statiche di un BJT. 2°) Risposta in frequenza di un A.O.μA741 in configurazione invertente. 3°) Risposta in frequenza di un A.O.μA741in configurazione non invertente. 4°) Risposta in frequenza di un amplificatore ad emettitore comune. 5°) Risposta in frequenza dei filtri passa-basso e passa-alto del primo ordine in configurazione non invertente. 6°) Misura dell‟indice di modulazione in AM 7°) Misura di distorsione. PROGRAMMA di METEOROLOGIA AERONAUTICA ed ESERCITAZIONI Insegnante G. Colella MODULI M1: FENOMENI PERICOLOSI PER IL VOLO: M2: CIRCOLAZIONE GENERALE DELL'ATMOSFERA Insegnante T. P. D. Bianchi CONTENUTI SPECIFICI OBIETTIVI SPECIFICI Fenomeni meteorologici che limitano la visibilità; definizione e caratteristiche dei vari tipi di nebbia. Temporale. Formazioni di ghiaccio. Turbolenza. Wind Shear. Individuazione dei fenomeni pericolosi per il volo. Capacità di procurarsi il materiale da cui dedurre le informazioni relative a tali fenomeni nonché la capacità di riconoscerli, analizzarli ed evitarli/affrontarli. Modello ad una e tre cellule convettive; modello attuale. La Linea di Convergenza Intertropicale; Struttura verticale dei cicloni e anticicloni termici e dinamici ESITO OBIETTIVI Obiettivi mediamente raggiunti. Comprensione dei moti atmosferici a grande scala. Individuazione delle cause di tali moti ed analisi dei venti corrispondenti. Capacità di analisi della situazione meteorologica legata alla circolazione generale dell'atmosfera ed ai centri ciclonici e anticiclonici. Obiettivi raggiunti M3: MASSE D'ARIA E FRONTI Masse d'aria: definizione e classificazione. Superficie di discontinuità e definizione di fronte. Fronte caldo, freddo e occluso. Fenomeni associati ai fronti e problematiche relative al volo nei fronti. Acquisizione del concetto di massa d'aria, di superficie frontale e di fronte. Analisi delle caratteristiche dei fronti. Capacità di prevedere l'evoluzione del tempo in funzione del passaggio di una perturbazione attraverso l'analisi delle carte meteorologiche e delle immagini da satellite. Capacità di individuare i fenomeni pericolosi per il volo legati ai fronti. Obiettivi mediamente raggiunti. M4: CORRENTE A GETTO Definizione, caratteri e localizzazione. Il volo in presenza della corrente a getto. Conoscenza delle grandi correnti aeree presenti nell'alta troposfera e Capacità di individuarle e sfruttarle per la navigazione aerea. Obiettivi mediamente raggiunti. M5: SATELLITI METEOROLOGICI M6: ASSISTENZA METEOROLOGICA ALLA NAVIGAZIONE AEREA Generalità sui satelliti geostazionari e polari; Il sistema METEOSAT. Nefoanalisi da satellite. Conoscenza dei sistemi satellitari geostazionari e polari. Conoscenza delle caratteristiche operative del sistema METEOSAT e dei suoi prodotti principali. Messaggi di osservazione: METAR; SPECI. Messaggi di previsione: TAF; Avvisi di sicurezza. SIGMET AIRMET Carta del vento e della temperatura in quota. Carta del tempo significativo: Folder o cartello di rotta e pianificazione volo. Conoscenza delle formesimboliche, delle abbreviazioni e dei codici per la decodifica dei messaggi meteorologici per l‟aviazione. Capacità di decodificare i messaggi meteorologici per l'individuazione dei fenomeni significativi per il volo allo scopo di programmare un volo economico, sicuro e veloce. Conoscenzadelle carte meteorologiche ad uso operativo, dei simboli e delle sigle ICAO usate per il riporto dei fenomeni significativi per il volo. Sviluppo delle capacità d‟analisi delle carte stesse e di sintesi allo scopo di programmare un volo economico, sicuro e veloce Obiettivi parzialmente raggiunti Obiettivi mediamente raggiunti Programma di diritto aeronautico Prof.ssa Antoni Sandra L'esercente - Esercente, imprenditore, impresa Licenza e certificazione dell'esercente Requisiti, rilascio e durata del certificato Responsabilità dell'esercente Il caposcalo - Funzione del caposcalo - Il coordinatore dei servizi di rampa - Ente sicurezza volo Alitalia Il comandante - La figura del comandante La rappresentanza legale del comandante I rapporti con il proprietario dell'aeromobile L'esercizio di pubbliche funzioni Obblighi e poteri del comandante Abuso di potere Come si diventa comandante L'equipaggio - Composizione, requisiti e organizzazione - Titoli professionali e responsabilità dell'equipaggio - La responsabilità del controllore e dell'equipaggio Il contratto del personale di volo - Natura e fonti normative del contratto Requisiti per l'assunzione Diritti e obblighi del lavoratore Cessazione e risoluzione del contratto Il licenziamento per giusta causa e giustificato motivo L'organizzazione sindacale I contratti di utilizzazione dell'aeromobile - La locazione - Il noleggio Il contratto di trasporto aereo - Il contratto di trasporto di persone e cose Gli obblighi del vettore Gli obblighi del passeggero Il bagaglio La responsabilità per danni alle persone e al bagaglio I servizi di trasporto aereo - Responsabilità per danni - La carta dei diritti del viaggiatore - Il trattato di Schengen L'assicurazione - Il contratto di assicurazione Oggetto e natura del contratto Obblighi dell'assicurato e dell'assicuratore Prescrizione dei diritti contrattuali L'assicurazione dei passeggeri Assistenza e salvataggio - Indennità e compenso Le inchieste sugli incidenti aeronautici - Il rischio di incidenti e sinistri - Norme internazionali e nazionali sulle inchieste - Le conseguenze giuridiche di un incidente La figura del pilota - Programma di addestramento per la figura di pilota privato e commerciale di velivolo - Accertamento di idoneità - Attività minima periodica e controllo di addestramento Programma di Educazione Fisica Insegnante: Massimo Olivieri Obiettivi didattici Gli obiettivi didattici svolti quest‟anno hanno riguardato: Conoscenza e pratica delle attività sportive: gli sport praticati sono stati il calcetto, la pallavolo e il floorball. Sono state svolte delle esercitazioni a carattere globale con ampi spazi dedicati allo svolgimento di partite tra i componenti della classe. Prendendo spunto dalle varie fasi di gioco sono stati impartite indicazioni e suggerimenti per migliorare sia i fondamentali individuali, sia quelli di squadra. Potenziamento fisiologicoper il miglioramento della: Capacità di forza; Capacità di resistenza; Capacità di rapidità; Capacità di flessibilità. Capacità di rapidità. Sono state svolte varie andature e sprint al fine di sviluppare la capacità di reazione, di accelerazione e di frequenza per migliorare la corsa veloce. Capacità di forza. I mezzi operativi sono stati gli esercizi a corpo libero e dei circuit-training a carico naturale che hanno interessato il corpo nella sua globalità. Capacità di resistenza. Per migliorare la resistenza aerobica e anaerobica, sono state attuate esercitazioni di corsa continua, andature in deambulazione con adeguate variazioni delle entità di carico e delle ripetizioni. Capacità di flessibilità. E‟ stato dato spazio a questa capacità condizionale attraverso la proposta di esercizi individuali nella stazione eretta e seduta, soffermandosi in particolare sullo “stretching”. Informazioni sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni: in riferimento agli argomenti man mano trattati sono state fornite agli alunni informazioni sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni. Argomenti teorici: L‟apparato scheletrico Posizioni, atteggiamenti e movimenti del corpo Alimentazione (macronutrienti, micronutrienti, metabolismo) Step-test SIMULAZIONI TERZA PROVA Nel presente anno scolastico la classe ha effettuato due simulazioni della terza prova. Per ognuna di queste due provesono state scelte le tipologie di quesito B (risposta singolasu argomenti ben delimitati dalla domanda) e C (risposta multipla) del D.M. 20.11.2000 che stabilisce che, nel caso in cui le tipologie B e C siano utilizzate cumulativamente, il numero dei quesiti a risposta singola e il numero dei quesiti a risposta multipla non può essere inferiore, rispettivamente, a 8 e 16. Nelle pagine seguenti vengono riportati i testi delle due simulazioni. La prima, del 28.2.2014, incentrata sulle discipline Diritto aeronautico, Matematica, Inglese ed Elettronica; la seconda, del 14.4.2014, su Aerotecnica, Meteorologia aeronautica, Storia ed Elettronica. SIMULAZIONE DEL 28.2.2014 DIRITTO AERONAUTICO 1) Descrivi i rapporti tra il comandante e il proprietario dell‟aeromobile. 2) Descrivi i requisiti per l‟assunzione del personale di volo. 3) Descrivi la figura dell‟esercente. 4) Descrivi gli obblighi del comandante come capo della spedizione. MATEMATICA 1) Esaminare le discontinuità della seguente funzione: y x 2x 1 2) Determinare l’ equazione della retta tangente al grafico della seguente funzione nel punto di ascissa x0 = 1: y x2 3 3) Enunciare il teorema di Lagrange e controllare se sussistono le ipotesi di tale teorema per la seguente funzione nell’ intervallo accanto indicato: y x 2x 3 in [1; 3] 4) Determinare gli intervalli in cui la seguente funzione è crescente: y 2 x3 x INGLESE 1. The three axes around which an airplane may rotate are: a. Axis of yaws, pitch, roll b. Axis of yaw, pitch, rolls c. Axis of yaw, pitch, roll d. Axis of yaw, rol, pic 2. The longitudinal axis is the one extending from… a. wing tip to wing tip b. wing root to wing tip c. Nose to tail d. Rudder to elevators 3. Each axis is perpendicular to….. a. One of the other two b. The other two c. The others two d. One of the others 4. The motion produced by the elevators is called… a. pitch b. longitudinal c. Roll d. vertical 5. When the right aileron goes down…. a. The left aileron goes down rolling the airplane to the right b. The left aileron goes down rolling the airplane to the left c. The left aileron goes up rolling the airplane to the right d. The left aileron goes up rolling the airplane to the left 6. When the control surface goes down…. a. The airfoil camber decreases and the lift decreases too b. The airfoil camber increases but the lift decreases c. The airfoil camber increases and the lift increases too d. The airfoil camber decreases but the lift increases 7. The rudder is …. a. A movable surface b. A fixed surface c. A changeable surface d. A stable surface 8. To move the rudder to the right forces …… a. The wing to the right b. The tail to the left c. The nose to the left d. The fin to the right ELETTRONICA 1) L‟AO ideale: a) Ha impedenza di ingresso nulla e impedenza di uscita elevatissima. b) Ha guadagno differenziale pari a 1. c) Ha CMRR=∞. d) Non può mai andare in saturazione. 2) L‟AO ideale: a) E‟ solo un modello teorico, inutile ai fini dell‟analisi dei circuiti. b) Semplifica l‟analisi e il progetto dei circuiti, fornendo risultati abbastanza simili a quelli reali. c) Semplifica l‟analisi e il progetto dei circuiti, ma fornisce risultati lontani da quelli reali. d) E‟ un complesso effettivamente prodotto a livello industriale. 3) La tensione Vsatdi un AO: a) Dipende dai componenti passivi collegati all‟AO. b) Dipende dalla temperatura dell‟AO. c) Dipende dal valore resistivo del carico collegato in uscita all‟AO. d) Dipende dal valore delle tensioni di alimentazione dell‟AO. 4) Il pregio principale di un amplificatore non invertente rispetto alla configurazione invertente è: a) L‟impedenza di ingresso molto elevata. b) Il guadagno molto elevato. c) L‟impedenza di uscita molto bassa. d) La semplicità circuitale. 5) Un inseguitore di tensione: a) Può avere guadagna sia Av=1 che Av=-1, a seconda delle configurazioni. b) Permette di erogare correnti anche molto elevate a qualsiasi carico. c) È un circuito puramente teorico. d) Permette di adattare in maniera ottimale un carico a un generatore di segnale. 6) Un sommatore non invertente: a) Può effettuare la somma solo di segnali positivi. b) Può effettuare la somma solo di segnali negativi. c) Può effettuare la somma di segnali con polarità qualsiasi. d) Può effettuare la somma di segnali con polarità qualsiasi, ma solo se si tratta di segnali in continua. 7) Un amplificatore differenziale realizzato con operazionale ha Rf/R=2. Si ha allora: a) v0=v1-v2 b) v0=2(v1-v2) c) v0=v2-v1 d) v0=2(v2-v1 8) Un circuito integratore ideale riceve in ingresso un gradino di tensione di valore 1 V; la sua tensione di uscita è: a) b) c) d) v0=-RC v0= -RCt fino a che resta v0>-vsat v0=-1 v0=-1t fino a che resta v0>-vsat SIMULAZIONE DEL 14.4.2014 AEROTECNICA 1) Volo rettilineo orizzontale. ( Minima velocità di sostentamento, Potenza necessaria e disponibile variazione della velocità in funzione della quota.) 2) Virata corretta.( Equazioni di equilibrio, velocità sulla traiettoria, raggio di virata) 3) Variazione delle curve della potenza in funzione della quota 4) Relazione fra la resistenza e la velocità METEOROLOGIA 1) Cosa si intende per nebbia? 2) Come si forma il ghiaccio brinoso? 3) Cosa sono le onde orografiche? 4) A cosa è dovuto il dissolvimento di un temporale? STORIA 1. IN SEGUITO ALL‟INSURREZIONE DEL MARZO 1917 (FEBBRAIO SECONDO IL CALENDARIO RUSSO) a. lo zar concede la Costituzione e nomina un nuovo governo, di ispirazione liberale, guidato dal socialista Kerenskij b. i bolscevichi, alla testa del soviet di Pietrogrado, conquistano il potere imprigionando lo zar c. lo zar abdica. Emergono due centri di potere: il governo provvisorio, espressione della borghesia popolare, e i soviet appoggiati dalle masse popolari e dominati dai socialisti d. o zar abdica. Il nuovo governo é guidato dal leader bolscevico Lenin 2. DI FRONTE ALLA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA, LE POTENZE ALLEATE a. non prendono nessuna iniziativa, perché impegnate a fronteggiare l‟attacco degli imperi centrali b. inviano corpi di spedizione in aiuto alle armate bianche controrivoluzionarie; anche la Polonia dichiara guerra alla Russia c. non prendono nessuna iniziativa perché convinte che il bolscevismo fosse una follia di breve durata d. dopo un periodo di esitazione, riconoscono il nuovo stato uscito vincitore dalla guerra civile 3. SOTTO STALIN L‟UNIONE SOVIETICA SARA‟ CARATTERIZZATA DA a. la polarizzazione del potere tra i lavoratori, organizzati nei soviet, nelle cooperative e nei sindacati e il partito comunista controllato dal segretario generale b. un forte controllo statale sull‟economia e l‟esercito, mentre la cultura, le arti, la stampa mantengono ampi margini di autonomia c. un enorme apparato burocratico, potentissimo, autonomo anche dal partito comunista d. il controllo del partito su tutti gli aspetti della vita civile, politica, culturale, economica e il culto del capo, considerato infallibile 4. ALL‟INIZIO DEL „19 IN ITALIA a. la crisi economica è di modeste proporzioni e viene superata grazie all‟aiuto americano b. si apre una fase di sviluppo economico, come conseguenza della vittoria c. non vi è una crisi economica, ma una crisi morale a causa degli sconvolgimenti prodotti dalla guerra d. esplode una grave crisi economica, perché lo sforzo bellico è stato superiore alle forze del paese 5. LA “QUESTIONE ADRIATICA” (RIVENDICAZIONE DELLA CITTÀ DI FIUME E DELLA DALMAZIA) VIENE RISOLTA a. da D‟Annunzio con l‟occupazione della città di Fiume, che costringe la diplomazia europea a rivedere il trattato di Londra in favore dell‟Italia b. dal primo governo Mussolini, che sostiene l‟impresa di D‟Annunzio e agisce sul piano diplomatico per far assegnare Fiume all‟Italia c. da Giolitti che firma col governo jugoslavo il trattato di Rapallo con il quale Zara e l‟Istria sono assegnate all‟Italia, la Dalmazia alla Iugoslavia e Fiume è dichiarata città libera d. da Nitti, col trattato di Rapallo che assegna Fiume, Zara e l‟Istria all‟Italia in cambio della rinuncia alla Dalmazia 6. NEL 1919 IN ITALIA LA SITUAZIONE POLITICA E‟ a. ancora quella del periodo prebellico, con Giolitti arbitro della situazione politica e la maggioranza parlamentare saldamente in mano ai liberali b. in via di rapido mutamento per la fondazione del Partito Popolare Italiano, che alle elezioni risulta il secondo partito e dei Fasci di combattimento, che hanno però uno scarso seguito elettorale c. radicalmente trasformata dal successo elettorale di due nuove formazioni, il Partito Popolare e i Fasci di combattimento, che partecipano al governo insieme ai liberali d. sconvolta dal tentativo del Partito Socialista di attuare una rivoluzione sul modello di quella sovietica del „17 7. a. b. c. d. NELLE ELEZIONI DEL „21 I FASCISTI non si presentano perché si considerano una forza antiparlamentare e rivoluzionaria si presentano da soli, ma non riescono a far eleggere nessun deputato si presentano insieme al partito popolare riuscendo a far eleggere pochi deputati si presentano insieme ai liberali e ottengono una modesta rappresentanza parlamentare 8. NEL SUO PRIMO GOVERNO MUSSOLINI a. vara le leggi fascistissime, che sciolgono i partiti, impongono la censura e segnano l‟inizio della dittatura b. rinuncia a colpire i profitti di guerra e adotta una serie di misure per rivalutare la lira, limita l‟attività degli oppositori e la libertà sindacale c. vuole ottenere credito dalle forze liberali, per questo rinuncia alla violenza squadrista e pronuncia un discorso d‟insediamento dai toni concilianti d. rifiuta ogni alleanza con i partiti e forma un governo monocolore (composto dai rappresentanti di un solo partito) che ha una risicata maggioranza ELETTRORADIORADARTECNICA 1) La modulazione è un‟operazione che…… a) altera le caratteristiche del segnale modulante b) altera le caratteristiche del segnale portante c) aumenta la potenza del segnale portante d) aumenta la potenza del segnale modulante 2) L‟indice di modulazione è una misura……. a) dell‟incidenza del segnale modulante sul segnale portante b) dell‟incidenza del segnale portante sul segnale modulante c) della bontà della trasmissione d) della potenza del segnale modulato 3) L‟indice di modulazione deve essere < 1 per……. a) le modulazioni di ampiezza b) le modulazioni angolari c) le modulazione impulsive d) per tutte le modulazioni sopraddette 4) In una modulazione di ampiezza con indice di modulazione ma l‟ampiezza di una riga laterale è proporzionale a.……… a) ma b) (ma/2) c) (ma/4) d) ma2 5) Nelle modulazioni di ampiezza con portante soppressa il contenuto informativo del segnale è……. a) minore di quello senza soppressione di portante b) maggiore di quello senza soppressione di portante c) uguale al contenuto informativo del segnale modulante d) non esiste contenuto informativo del segnale 6) Nella modulazione di frequenza ideale si ha invarianza di ……… a) fase ed ampiezza b) frequenza ed ampiezza c) solo fase d) solo ampiezza 7) La deviazione di frequenza è: a) proporzionale all‟ampiezza della portante b) proporzionale all‟ampiezza della modulante c) inversamente proporzionale all‟indice di modulazione d) inversamente proporzionale alla sensibilità K. 8) La potenza complessiva del segnale FM dipende: a) dall‟ampiezza della modulante b) dall‟ampiezza della portante c) dalla banda di frequenza d) dall‟indice mf. GRIGLIA CORREZIONE PROVA SCRITTA D’ITALIANO 1-3 1-6 COMPETENZE LINGUISTICHE Correttezza ortografica e morfosintattica Proprietà lessicale e uso di un registro linguistico adeguato alla tipologia e al contenuto Correttezza e pertinenza dei CONOSCENZE contenuti CAPACITÀ LOGICHE ED Sviluppo e coerenza delle argomentazioni ESPRESSIVE Apporti personali e rielaborazione dei contenuti Tipologia A: approfondimento QUALITÀ DEI degli argomenti proposti CONTENUTI IN dall‟analisi guidata FUNZIONE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace Tipologia C e D: Aderenza all‟insieme delle consegne date 4-5 7-9 6 6,5-7 8-9 10 10 11-12 13-14 15 MODELLO PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI NAVIGAZIONE AEREA CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ completezza delle correttezza nella elaborazione qualità della comunicazione informazioni La trattazione risulta molto carente e gravemente scorretta VOTO 2 È stata esaminata una minima parte degli aspetti richiesti VOTO 1 La trattazione risulta scorretta VOTO 3 La trattazione risulta spesso scorretta La decodificazione è difficile. Gravi VOTO 4 errori formali appesantiscono il lavoro La trattazione risulta parziale, non essendo stati esaminati gli aspetti fondamentali richiesti Sono stati commessi alcuni errori che denotano carenze di elaborazione logica VOTO 5 VOTO 3 Lievi imperfezioni o inesattezze. Solo alcuni valori sono incoerenti VOTO 6 punti 1 Espressione accettabile; alcuni errori formali non gravi punti 2 L‟analisi è spesso scorretta VOTO 7 Pochi gli errori. Solo alcuno valori sono incoerenti VOTO 8 Sono stati analizzati quasi tutti gli aspetti richiesti. Sono state commessi solo leggere imprecisioni che non hanno compromesso i risultati ottenuti. VOTO 9 VOTO 6 Lievi imperfezioni o inesattezze. Alcuni errori, non gravi, non hanno compromesso l‟elaborazione delle conoscenze e dei concetti acquisiti VOTO 10 Tutti gli aspetti sono stati sviluppati, in ogni loro parte VOTO 9 La decodificazione è difficile. Gravi errori formali appesantiscono il lavoro punti 1 Un solo errore non grave e alcune imprecisioni rivelano buone capacità di rielaborazione delle conoscenze acquisite VOTO 11 L‟elaborazione è corretta in ogni sua parte. Evidenti capacità di rielaborazione delle conoscenze VOTO 12 Conoscenze e Competenze Espressione accettabile; alcuni errori formali non gravi punti 2 Espressione chiara e ordinata, talvolta poco efficace per imperfezioni formali punti 3 Espressione accettabile anche se talvolta problematico decodificare il messaggio; alcuni errori formali non gravi punti 1 Espressione chiara e ordinata, talvolta poco efficace per imperfezioni formali punti 2 Comunicazione molto efficace, concetti organizzati in modo logico e appropriato punti 3 Capacità QUESITO I QUESITO 1I QUESITO 1II STUDENTE: VOTO: GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3° PROVA Candidato……………………………………………………. Indicatori Conoscenze Superficiali e disomogenee Coglie gli aspetti fondamentali senza approfondirli opportunamente Coglie gli aspetti fondamentali e li approfondisce opportunamente Complete ed esaurienti Punti 1-2 3-4 5-6 7 Punti……… Capacità Sa applicare anche se in modo meccanico le sue conoscenze Analizza e utilizza le sue conoscenze in modo consapevole Analizza e sintetizza applicando in modo appropriato le sue conoscenze. Punti 1-2 3 4 Punti……… Competenze Linguaggio specifico e articolazione piuttosto superficiali Linguaggio specifico soddisfacente ma articolazione dei contenuti non sempre coerente Padronanza del linguaggio specifico e articolazione dei contenuti articolata e coerente Punti………. TOTALE Punti……… Punti 1-2 3 4 Classe VALUTAZIONE E PUNTEGGIO DELLA 3° PROVA SCRITTA: LINGUA INGLESE Nella classe è presente un alunno con DSA. La valutazione delle sue prove scritte deve essere attenta alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento dei contenuti propri della micro lingua, disciplina tecnicoaeronautica studiata in lingua inglese, e non può in nessun caso tener conto della correttezza formale. Per questo motivo l‟insegnante d‟Inglese, in accordo con il Consiglio di Classe, ritiene opportuno che la prova scritta di lingua abbia per oggetto quesiti di tipologia C (8 items a scelta multipla), quesiti che ad ogni modo tengono conto delle seguenti abilità: Conoscenza della terminologia specifica dell‟ambito tecnico-aeronautico (accuracy) Competenze di analisi, sintesi e collegamento (awareness) Pertinenza e ricchezza dei contenuti esposti (content) CRITERIO DI CORREZIONE ADOTTATO NELLE PROVE CON QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA Le prove, come già detto riguardavano Inglese, Elettro e Storia e contenevano 8 quesiti ciascuna. Il criterio adottato è il seguente: 3 punti per ogni risposta corretta 1 punto per le domande lasciate in bianco 0 punti per ogni errore o ripensamento Il punteggio così ottenuto deve poi essere riportato in quindicesimi. OMISSIS Nella versione digitale, pubblicata sul sito dell‟Istituto, viene omesso un documento contenente dati personali e sensibili riguardanti un alunno della classe FIRME DOCENTI Amadei Maria Luisa Inglese Antoni Sandra Diritto Batocchi Fabrizio Lab. Aerotecnica Bianchi Danilo Lab. Meteorologia Colella Giovanni Meteorologia Dell‟Erario Arturo Traffico di Bono Maria Cristina Italiano Storia Di Rocco Aurora Matematica Fortunato Franco Aerotecnica Jannucci Mario Lab. Elettro. Monte Carmine Elettroradioradartecnica Olivieri Massimo Educazione Fisica Pizziconi Sergio Labb.Traf. e Navigazione Schiano Daniela Navigazione Tarquini Maria Rita Religione
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