Rassegna del 08/05/2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 08/05/2014 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 26 Rifiuti, chiude il centro di via Tezzoglio 1 La Voce Di Mantova 08/05/14 P. 7 Due giorni di lavoro per la simbiosi Valdaro-citià 2 La Voce Di Mantova 08/05/14 P. 9 Bonifiche da Zanellini 3 Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 16 Smantellati i silos dell'ex pastificio Bonifica in arrivo 4 5 SERVIZIO IDRICO Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 26 Cantiere per l'acquedotto Nove ore coi rubinetti chiusi La Voce Di Mantova 08/05/14 P. 25 Argini, mega progetto da 12 milioni 08/05/14 P. 15 La raccolta differenziata di Canneto prosegue con grande successo Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 14 Barriera anti-veleni D Tar non decide sui ricorso della les Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 14 Slovacchia, Romania e Repubblica Ceca Eni cede a Mol raffinerie e quote azionarie Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 25 Tassati i pannelli sul tetto A Castiglione circa 150 casi Giovanni Bernardi 6 RIFIUTI La Voce Di Mantova 7 ENERGIA Monica Viviani 8 9 Francesco Romani 10 POLITICA LOCALE Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 11 La Regione sblocca 13,2 milioni 11 Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 15 Un parco della storia «Ridateci San Nicolò» 12 Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 23 Caso Edera, quattordici mesi di silenzio Elena Caracciolo 13 Brescia Oggi 08/05/14 P. 12 A2A, ecco chi è sceso in pista per le nomine Eugenio Barboglio 14 Provincia Pavese 08/05/14 P. 41 Gas, 40 palazzi a rischio Asm: «Dovremo tagliare» Denis Artioli 17 COMPETITORS RIFIUTI: SCENARIO Brescia Oggi 08/05/14 P. 29 Gli «sceriffi» dei rifiuti frugheranno nei sacchi 19 Sole 24 Ore 08/05/14 P. 41 Taglio al fondo «anti-Tasi» per spingere il bonus affitti 20 ENERGIA: SCENARIO Sole 24 Ore 08/05/14 P. 1 Un socio cinese per Ansaldo Energia Sole 24 Ore 08/05/14 P. 28 Enel Gp, i nuovi impianti favoriranno la crescita Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 11 L'oro rosso si chiama Pomì Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 27 Copernit riduce i cattivi odori E invita i cittadini alla visita Gazzetta Mantova 08/05/14 P. 13 Metti Mirò in piazza Erbe Al lavoro per la mostra Rita Fatiguso 21 23 SEGNALAZIONI Indice Rassegna Stampa Lucaghirardini 24 25 Sandro Mortari 26 Pagina I Rifiuti, chiude il centro di via Tezzoglio 0 BOZZOLO Entrerà in tutte le case di Bozzolo in questi giorni l ' avviso della chiusura dal primo giugno del centro di raccolta di via Tezzoglio . Secondo le comunicazioni dell'amministra- zione dovrebbe riaprire il i ottobre . P. un problema annoso e più volte dibattuto perché l'attuale piazzola ecologica non è più a norma e non sono possibile ulteriori ordinanze di proroghe. 1 problemi riguardano soprattutto la raccolta e il convogliamento delle acque. Nell 'ultimo consiglio l'assessore Ghisi, per conto della maggioranza aveva relaziona- Si parla di noi to su uno studio condotto con Tea. Erano state ipotizzate alcune soluzioni lasciando però che sia a decidere l'amministrazione che uscirà il 25 maggio. Nel periodo di chiusura dovrebbero svolgersi i lavori di adeguamento o, in subordine, anche di chiudere definitivamente. Valentini della minoranza aveva osservato invece che il problema era stato ingigantito . Ovviamente il problema è finito in campagna elettorale anche perché si teme subirà un incremento l'abbandono di rifiuti nelle campagne di Bozzolo . Comunque lo stampato coi loghi del comune e di Tea spiega cosa por- tare e che si potrà utilizzare il centro di raccolta di Marcaria in San Michele in Bosco aperto il martedì dalle 8 alle 11,30, giovedì e sabato dalle 7,30 alle 12,30. Spiega poi la modalità dei nuovi servizi : raccolta degli ingombranti, raccolta sfalci e potature nonchè la raccolta di rifiuti pericolosi . Vive proteste per la decisione di chiudere , si é detto per almeno 4 mesi, ma si può pensare per un tempo più lungo, il centro raccolta rifiuti di via Tezzoglio. Gli utenti sono stati dirottati al centro di raccolta di Marcaria posto in via Ronchi a San Michele in Bosco, a circa 10 chilometri di distanza. Pagina 1 Due giorni di lavoro per la simbiosi Valdaro-citià Meeting ieri e oggi al Valdaro Business Center per i partner del progetto europeo Epic 2020. Iniziato nell'aprile dell'anno scorso, il progetto, basandosi sull'esperienza di sostenibilità condotta a Malmo (Svezia) sul distretto industriale portuale, intende promuovere nelle sei regioni partner, la simbiosi bioenergetica del porto con la città, l'uso e lo scambio efficiente di energie rinnovabili tra le aree portuali e industriali e quelle abitative circostanti. Il concetto di simbiosi si può applicare dove un certo numero di industrie sono in grado di interagire con azioni sinergiche e coordinate per ottenere reciproci vantaggi in termini di flussi di energia, di biomasse e più in generale di risorse bioenergetiche. Questi potenziali energetici vengono Meeting tra i partner dei progetto di marca europea Epic 2020 così sfruttati a favore delle aree urbane residenziali circostanti e delle aree portuali. Il meeting è stato aperto questa mattina con i saluti della vice presidente della Provincia Francesca Zaltieri , il dirigente Giancarlo Leoni e il direttore di Agire Francesco Dugoni con Simone Stancari (Agire). Nella due giorni di lavori i partner visiteranno anche parte dell'area portuale e la sede di Tea Energia. Epic 2020 è cofinanziato dal programma Energia Intelligente per l'Europa della Com- Un momento della due giorni iniziata ieri al Valdaro Business Center missione Europea e vede la Provincia di Mantova e Agire nella partnership internazionale. Altri partners sono le Università tecniche di Linnkoping (Svezia) ed Atene (Grecia), le autorità portuali di Malmo (Svezia), Akaport (Grecia), Wismar (Germania) e Mantova e le imprese specializzate in energie rinnovabili e logistica quali E.On Sweden, Scheller Systemtechnik, HCN (Germania) e, appunto, Agire. A Mantova, la Provincia e Agire prepareranno un piano per lo sviluppo in chiave bio-energetica del Porto di Valdaro e dell'area industriale circostante. Il progetto prevede il coinvolgimento diretto in workshop tematici di tutti i portatori di interesse (amministratori, cittadini ed imprenditori). Il progetto si concluderà nella primavera del 2016. Via la maxi gru: rierro la Ragione) Si parla di noi Pagina 2 Qualcosa si muove: Tea e Asl pronte ad accordarsi Bonifiche da Zanellini Finalmente: pare che qualcosa inizi a muoversi nella direzione delle attese bonifiche all'ex pastificio Zanellini di Borgo Angeli. Nella giornata di oggi, infatit, è previsto un incontro tra Asl e Tea. Quest'ultima infatti è stata della incaricata bonifica dell'azienda, e l'incontro di oggi dovrebbe consentire di gettare le basi per un primo piano operativo di bonifica. Negli spazi dell'ex pastificio, infatti, al momento sono presenti grandi quantità di materiali inquinanti, tra i quali anche amianto. I residenti nei pressi del pastificio, tra l'altro, da tempo chiedono che si intervenga per Si parla di noi Ingenti quantità di materiali inquinanti verso la definitiva rimozione dall'area bonificare l'area. L'ex azienda, chiusa ormai da anni, si trova infatti in una zona della città caratterizzata da un' alta densità abitativa. Giocoforza, chi vi abita attorno esprime timori e insistenti richieste di bonifica di tutta l'area una volta produttiva, dai materiali inquinanti che vi si trovano. Nella giornata di oggi, come Uno scorcio dei pastificio Zanellini a Borgo Angeli detto, potrebbe arrivare una svolta in questa vicenda che si trascina da parecchio tempo. Se l'incontro tra Asl e Tea infatti dessse esito positivo, si aprirebbe in modo piuttosto deciso la strada verso - per lo meno - l'inizio i lavori di bo- nifica. Come noto, dopo la sua chiusura, l'ex pastificio Zanellini è stato oggetto di diverse vicissitudini, alcune delle quali anche di natura giudiziaria, con il coinvolgimento di forze dell'ordine ed organi preposti. Pagina 3 BORGO ANGELI Smantellati i siálb los dell'ex pastificio Bonifica in arrivo Via ai lavori di smantellamento dei silos dell'ex pastificio Zanellini di Borgo Angeli. Ieri mattina gli abitanti della zona si sono risvegliati insieme ai rumori delle due alte gru in azione per togliere pezzi delle due strutture dell'industria orinai chiusa da anni e affidata dal tribunale ad un curatore giudiziario. I lavori di smantellamento delle alte strutture metalliche - che verosimilmente verranno vendute - dovrebbero essere un' azione prodromica alla bonifica dell' edificio, coperto da 400 metri quadrati di vecchie lastre di eternit (e contenenti quindi fibre di amianto, la sostanza messa al bando in Italia nel 1992 perché responsabile se inspirata di un tumore specifico, il mesotelioma) e dei cumuli di fibre vetrose nel cortile dell' azienda. Queste ultime, fortunatamente, non sono cancerogene, nia possono provocare pesanti forme di irritazioni a carico delle vie re- Si parla di noi spiratorie . In altre parole, sono da togliere di mezzo per ragioni sanitarie ancor prima che ambientali. Il sindaco aveva emesso un'ordinanza a tal proposito un mese fa e proprio in questi giorni è scaduto il termine ultimo che intima il proprietario (o chi gestisce il bene immobile) a provvedere alla bonifica dell'area dai rifiuti pericolosi e dalle lastre di cemento-amianto. In caso di mancata attuazione della bonifica dovrebbe essere via Roma a compiere i lavori per poi chiedere il risarcimento delle spese (sostenute ovviamente con soldi pubblici) alla proprietà. Il costo della pulizia e messa in sicurezza dell'area è valutata attorno ai centomila euro. L'ex pastificio, edificio e area di pertinenza , è sotto sequestro giudiziario per la bancarotta della società immobiliare che lo aveva acquisito dopo lo stop alla produzione. Pagina 4 Cantiere pe r l'ac quedotto Nove ore C 1 rub inetti C ® Sl ® VIADANA L'erogazione dell'acqua potabile sarà sospesa, su tutto il territorio comunale di Viadana, dalle 22 di lunedì 19 alle 7 di martedì 20. L'intervento si rende necessario per consentire agli addetti di collegare la nuova adduttrice in via Circonvallazione Fosse al serbatoio dell'acquedotto diViadana. L'ora dell'operazione è stata scelta con l'obiettivo di minimizzare i disagi; ma poiché si profila tutta una nottata coi rubinetti asciutti, sarà forse il caso di premunirsi riempiendo in anticipo alcuni secchi. L'acquedotto è stato da poco rinnovato anche esteriormente: Servizio idrico sulla torre piezometrica ora campeggiano la scritta "Comune di Viadana" ed il simbolo del leone rampante. Si era colta l'occasione di un intervento di manutenzione della torre stessa, legato anche ad alcuni danni provocati dal terremoto, per ritinteggiare il serbatoio e tracciarvi le insegne civiche. I lavori di estensione della rete idrica e di allacciamento proseguiranno invece ancora per alcuni mesi. Al termine dell'intervento da 2,5 milioni di euro, pressoché l'intero territori o (con esclusione dell e case sparse nelle campagne) avrà accesso garantito ad una fonte di acqua potabile. (r. n.) Pagina 5 Le aree: Bardelle-Mirasole (S.Benedetto) e Sabbioncello (Quingentole)-S.Lucia (Quistello) Argini, mega p rogetto da 12 milioni Secondo Aipo sponde da alzare di un metro, ma mancano i fondi necessari di Giovanni Bernardi BASSO MANTOVANO Una decina di chilometri di argine del Po, compresi tra San Benedetto, Quingentole e Quistello, che andrebbero alzate di un metro. Un mega progetto da 12 milioni di euro, realizzato da Aipo, per il quale però al momento non ci sono i fondi. Giace in cassetto dell'Agenzia interregionale per il fiume Po un maxi progetto che copre una decina di chilometri di argini del Po tra nella Bassa Un progetto che secondo Aipo e secondo il settore protezione civile della Provincia di Mantova sarebbe necessario per garantire una super sicurezza ai tre comuni interessati e ai paesi limitrofi. Per realizzare l'opera è necessaria una somma compresa tra i 10 e i 12 milioni di euro. Fondi che, però, al momento, non sono disponibili. Il progetto, che Aipo ha pronto da circa tre anni, consiste nell'innalzamento di un metro di due tratti di argine: il primo compreso tra Bardelle e Mirasole, dove il Secchia sfocia nel Po, in comune di San Benedetto, e l'altro tra Sabbioncello, località di Quingentole, e Santa Lucia, frazione di Quistello. Il settore protezione civile provinciale e l'Agenzia interregionale per il Po, infatti, hanno eseguito calcoli e studi su diverse piene del Grande Fiume. Per mettersi al sicuro da una potenziale ondata di piena che statisticamente potrebbe arrivare ogni due secoli, in quei due tratti sarebbe necessario alzare le sommità arginali di un metro. Già nel 2011 sembrava che tutto fosse pronto per dare il via ai lavori. I fondi necessari - compresi tra i 5 e i 6 milioni di euro per ognuno dei due tratti - erano infatti contenuti in un apposito finanziamento statale di 120 milioni. Finanziamento che però, in un secondo momento, è stato stippato, di fatto bloccando i lavori che avrebbero potuto partire nel giro di poco tempo. Al momento quindi Aipo ha sì il progetto pronto, ma le carte sono destinate a rimanere chiuse in un cassetto della sede mantovana dell'Agenzia per il Po fino a quando la somma necessaria, in un modo o nell'altro, non saràresa disponibile. «Voglio sottolineare da subito - spiega Marcello Moretti, direttore dell'ufficio Aipo di Mantova - che nessuno corre alcun pericolo. La necessità di alzare quegli argini di un metro è basata sui dati di una piena che, secondo le statistiche, potrebbe arrivare una volta ogni duecento anni. Insomma un evento decisamen- te molto raro, per il quale nessuno corre alcun rischio. Però è vero: questo progetto esiste ed è pronto per essere realizzato, ma al momento non c'è la disponibilità economica». Un lavoro di tali dimensioni, secondo Moretti, potrebbe durare fino a due anni (con stop durante l'inverno) e consisterebbe, oltre che nel rialzo degli argini, anche nel ringrosso, ovvero nell'allargamento della base arginale. Nelle foto due immagini del fiume Po in piena nella Bassa BA—,) Nl ,> IIRAIVU ' l Argini, nega progetto da 12 milioni Bellintcni, un Gorg. nel cuore Servizio idrico Pagina 6 La raccolta differenziata di Canneto prosegue con grande successo CANNETO - Prosegue con sempre maggior successo nella città dei vivai la raccolta differenziata che dopo aver raggiunto la percentuale di risultato del 67% si amplia e punta adesso anche alla raccolta dei pannolini e dei pannoloni. Per far fronte , infatti, alle possibili criticità legate al mantenimento in casa del rifiuto costituito dai pannolini, prodotto generalmente da famiglie con bambini fino a 3 anni di età o da altre utenze specifiche con soggetto allettati o con problematiche particolari, che hanno comunque una produzione giornaliera costante di pannolini e pannoIoni, alla tradizionale raccolta settimanale differenziata dei rifiuti solidi urbani viene istituito ora un circuito parallelo di raccolta di tale tipologia di rifiuto. «I pannolini e i pannoloni - spiega il sindaco Pierino Cervi -, dovranno essere conferiti mediante appositi sacchi azzurri che potranno essere esposti nel corso di tutto il periodo dell'anno nella giornata di lunedì e nel periodo estivo , da giugno a metà settembre, anche nella giornata di giovedì». (p.z.) Croce Rossa , al vio Iotestaper i 150anni Cosolmoso,uno78ennemmes Rifiuti Pagina 7 Barriera antive1eni D Tar non decide sul ricorso della ¡es La camera di consiglio fissa l'udienza di merito per ottobre Attesa per il dispositivo per capire se l'intervento è congelato di Monica Viviani Tutto congelato per 6 mesi, se ne riparla a fine ottobre. Questa la decisione presa dal Tar di Brescia sul ricorso presentato da Ies contro il diktat con cui il ministero dell ambiente le ha intimato la realizzazione del progetto Sogesid da 16 milioni di euro per la messa in sicurezza e bonifica della falda in area Belleli. Riunitasi ieri mattina, la camera di consiglio della prima sezione del tribunale amministrativo lombardo si è limitata a fissare l'udienza di merito per il prossimo 29 ottobre. Il ricorso di strada Cipata chiedeva però «l'annullamento previa sospensione» del decreto con cui il 21 ottobre scorso è stato approvato il progetto definitivo di barrieramento fisico e idraulico realizzato dalla società in house del ministero e «contro ogni atto connesso e consequenziale». Il dispositivo con i termini e le motivazioni del provvedimento sarà probabilmente reso noto oggi, ma da quanto è stato possibile capire sembra che la richiesta di sospensiva del provvedimento ministeriale non sia stata neppure discussa e a questo punto non lo sarà più. A questo punto l'azienda è in attesa di ulteriori delucidazioni per decide- Energia les ha presentato a marzo ricorso contro il díktat dei ministero re le prossime mosse visto che l'ingiunzione ministeriale di metà febbraio parlava chiaramente di inizio lavori «entro tre mesi». Il ricorso di strada Cipata entra nel merito del barrieramento e ne smonta tecnicamente l'utilità punto per punto. L''intervento previsto da Sogesid in area Belleli viene innanzitutto definito «superato» dal progetto realizzato dalla stessa les e già approvato . Si parla poi di «inequivocabile inutilità» del muro di plastica e metallo che inoltre «non può essere realiz- zato da les in quanto trattasi di un'opera pubblica». Dati Arpa alla mano, si fa poi presente che lo stabilimento les è situato a valle mentre una serie di contaminanti provengono «dalle aziende ubicate a monte idrogeologico». Nel chiedere infine un risarcimento del danno, oltre al ministero dell'ambiente, l'azienda del gruppo Mol chiama in causa altri venti enti tra cui an- che il Comune di Mantova che ai primi di aprile si è a suavolta costituito in giudizio contro la les. F Ba.d-, :nII7`aiimn ilrci H sil ic r dcl4i lí Pagina 8 Slevecchìu, Romania e RepuhhUca Ceca Enì cede a Mol raffinerie e quote azíonaríe Eng haflrnaato ieri a Budapest con gl Gruppo ungherese Mol un accordo perla cessione della sua quota del 32,445°.o ßn Ceska Ftaflnèrska(Crc),attiva nella rafflnazlone gn epuhhhca Ceca. la cessione è soggetta al diritto dl prelazione da parte dell'altro socio. unlpetrol, che potrà acquistare la quota alle medesime condizioni concordate con Mol. Nella stessa giornata, informa uni nota, Enl hza firmato con Mol ulteriori accordi perla cessione delle controllate Enk Ceska Republßka, Enà 5lovensko ed Enà Romania, che operano nelle attività dl reffning & marketing rlspettlvamente ili Repubblica Ceca, 51ovacchfae Ronianfa. Il perfezionamento dg queste operazioni è soggetto ad alcune condlzlong,tra le quali l'approvazione preventiva da parte delle autorità antitrust competenti. Eni rimarrà attiva nei tre paesi nella commercializzazione dei lubrificanti extrarete. Eni. con la cessione della quota in Crc riduce del 7% la propriacapacitá di raffinazione che si aggiunge al 13%, di riduzione già conseguita nel 2013. Energia Pagina 9 Tassati i pannelli sui tetto A Castiglione circa 150 casi Svolta al Catasto: sopra 13 Kw il solare aumenta il valore dell'immobile Dall'ufficio tributi avvisi ai proprietari per chiedere di aggiornare la rendita di Francesco Romani ® CASTIGLIONE DELLE STIVI ERE I pannelli fotovoltaici? Per l'agenzia del Territorio sono unità immobiliari che producono reddito e quindi vanno accatastati, facendo aumentare la rendita. Chi ha messo un impianto sul tetto o in giardino è insomma come se avesse allargato la casa o costruito una nuova stanza. Per le imprese, è come avere avviato una attività parallela, sul tetto magari del capannone. La precisazione viene da una recente circolare dell'Agenzia delle entrate (la 36/E/2013 del dicembre scorso) che ha stabilito che gli impianti fotovoltaici sopra i 3 Kw sono da considerare "beni immobili" e che quindi ricadono nel calcolo sulla rivalutazione delle rendite catastali introdotta dalla Finanziaria 2005 ai commi 336 e 337. Se invece sono di piccola potenza restano, come sino a ieri, beni immobili. Ad accorgersene, fra i primi, l'ufficio tributi del Comune di Castiglione che in questi giorni sta inviando ai pos- sessori di pannelli una raccomandata con la quale si invita ad aggiornare la rendita catastale del fabbricato sul quale è posto l'impianto. La rendita catastale costituisce la base imponibile sulla quale calcolare le tasse sulla casa, Ici ed Imu per prime. Alla fine, per chi ha messo il fotovoltaico allettato dagli incentivi statali, sarà una sorta di beffa: più tasse da pagare con lo Stato che quindi con una mano dà e con l'altra si prende. Ma facciamo un passo indietro. La Finanziaria del 2005 stabilisce che serve aggiornare le rendite catastali, Energia Varíazì®ne dovuta se fl valore sale del 15% Si considerano immobili quando sono posizionati sulle pareti di un in mobile osti un tetto e per esse sussiste l 'ohhligo della dichiarazione di variazione catastale. il documento precisa chela dichiarazione di variazione catastale è necessaria quando "impianto totovoltaico integrato su un immobile ne incrementa il valore capitale (o la redditività ordinaria) di almeno il 15%, in questo caso l ' impianto non è accatastato autonomamente, ma aumenta la rendita catastale dell'immobile principale , senza mutarne la classificazione. cioè il valore fiscale che viene utilizzato come base per calcolare le tasse su case e aziende. La rendita aumenta se, ad esempio, una casa o un capannone vengono ampliati. La circolare di fine 2013 precisa che è obbligatorio accatastare i pannelli fotovoltaici casalinghi superiori ai 3 kWp se il valore dell'impianto installato sia almeno il 15% del valore catastale dell'immobile sul quale è posizionato. I cittadini che hanno questo tipo di impianto dovranno dichiararlo al Catasto e si vedranno aumentare proporzionalmente le tasse, Ici, Imu. Facendo un breve calcolo, per una mezza bifamiliare costruita negli anni '80, l'incremento di rendita sarà di 250 euro, base sulla quale sarà calcolata l'Imu. Stessa cosa, in proporzione, per gli impianti posti su edifici produttivi. A Castiglione , secondo i dati forniti dal Gse, il gestore dei servizi energetici nazionali, esistono 187 impianti fotovoltaici che ergono complessivamente 5.427 kW. Di questi, un quarto (46) sono sotto i 3 Kilowatt ed i rimanenti 141 sopra. Cinque impianti superano i 200 kW con un massimo di 523 kW. Per i 141 cittadini proprietari di impianti fotovoltaici sopra i 3 kW che dovranno aggiornare la propria rendita catastale inizia ora una lunga trafila. Un impianto fotovoltaico realizzato sul tetto di un'azienda L-ii i pam,dcuu'cw a Cs„g,;-<<,«n r, u .,, Pagina 10 La Regione sblocca 13,2 Annuncio di Fava: «Entro la fine di maggio fondi Pac per duemila imprese» La Regione sblocca i fondi della Pac a circa 2.000 imprese agricole e attraverso l'organismo pagatore raggiungerà le aziende alle quali la Guardia di Finanza, nell' ambito dell'operazione denominata "Bonifica" (avviata nell'ottobre scorso per verificare il corretto funzionamento del sistema delle erogazioni pubbliche in agricoltura), aveva bloccato l'autorizzazione ai pagamenti dei contributi comunitari. L'assessore Gianni Fava «E un risultato assolutamente positivo, frutto del buon senso e della trasparenza, e che restituisce ossigeno alle imprese agricole, soprattutto a quelle nelle aree svantaggiate», ha commentato l'assessore Gianni Fava. Continueranno, invece, le operazioni di verifica delle posizioni delle aziende per individuare eventuali comportamenti irregolari. La revoca del blocco dei pagamenti è stata possibile grazie all' intervento dei direttori dell'organismo pagatore e della Regione, che avevano appunto manifestato la necessità di procedere rapidamente ai pagamenti e chiesto al ministero delle politiche agricole di fare chiarezza sulle regole che stanno alla base della gestione dei titoli di conduzione e in particolare, per le aziende coinvolte dall'operazione bonifica. I beneficiari sono oltre 2.000 imprese agricole , il 10% delle quali ha già ricevuto il saldo. Entro la fine del mese, comunica l'organismo pagatore regionale, saranno liquidate tutte le pendenze. Complessivamente, la cifra destinata alle imprese agricole si avvicina a 13,2 milioni di giuro. Intanto ieri Fava ha attaccato gli industriali del latte: «I contratti si rispettano . Sono intollerabili le violazioni unilaterali a cui stiamo assistendo in questi giorni, che danneggiano gli allevatori». 1 < ,. .......i hir , ,a Politica locale Pagina 11 Un parco della storia «Ridateci San Nicolò» II Comune prepara un progetto di valorizzazione per acquisire gratis la L'assessore Irpo spiega: «Ciclabile, palestra e musei su ebraismo e cric di Sandro Mortari Un parco della storia in riva al lago che avrà un duplice scopo: custodire la memoria di momenti importanti vissuti da Mantova e restituire alla gente una parte fondamentale della città che oggi le è preclusa. E ciò che si propone il Comune con il progetto di valorizzazione e recupero dell'ex area militare di San Nicolò che si trova nella zona del Gradaro, affacciata sul lago Inferiore. Al lavoro, da qualche tempo, ci sono i tecnici di via Roma guidati dal segretario generale Annibale Vareschi, il Politecnico di Milano, l'istituto di storia contemporanea, la diocesi e la comunità ebraica. Tanti soggetti di estrazione culturale diversa perché quel luogo è una sedimentazione di secoli di storia. Lì, infatti, c'erano insediamenti paleocristiani (la leggenda vuole che la zona sia il luogo dove fu martirizzato san Longino) e cristiani con la chiesa di San Nicolò e il convento dei frati di sant'Ambrogio ad Nemus, eritrambi demoliti; per non dimenticare il vecchio cimitero ebraico voluto dai Gonzaga e fatto chiudere nel 1786 dagli austriaci, dove è sepolto Immanuel da Fano, una delle figure più importanti della cultura ebraica. Fino ad arrivare al 1943 quando quel terreno diventò il campo di concentramento per i soldati italiani e alleati prigionieri, poi deportati nei lager in Germania (si calcola che da lì transitarono non meno di 150mila persone). Senza dimenticare che quel sito fu utilizzato anche dagli austriaci e da Napoleone alla fine del 700 (esiste una polveriera asburgica ben conservata). Come si vede, una zona ad al- Politica locale ta valenza storico-archeologica, completamente vincolata, «che il Comune deve acquisire al più presto, prima che su di essa si appuntino gli appetiti di privati» osserva l'assessore al demanio Roberto Irpo. Che si sofferma anche sulla sua «valenza naturalistica, un parco in riva al lago, oggi completamente inaccessibile e che noi potremmo restituire ai cittadini anche solo ripulendolo e costruendo una ciclabile, il cui percorso lungo la sponda è già tracciato». Il Comune all'Agenzia del demanio e alle varie sovrintendenze, per ora, deve presentare un progetto di valorizzazione senza un piano economico-finanziario: «Questo è un vantaggio perché ci consente di immaginare tutto quello che vorremmo fare; poi andremo avanti per step». E allora, dopo la bonifica dell'area e la ciclabile, «vorremmo recuperare i cinque capannoni che ci sono, tutti in buono stato, e adibirli a contenitori di vari musei sull'ebraismo, sulla cristianità, sulle deportazioni dell'ultima guerra, sull'epoca asburgico-napoleonica; potremmo anche riservare uno spazio ai whriters come espressione dell'arte contemporanea. E poi puntiamo anche a costruire una palestra a disposizione di tutti». Se il progetto piacerà allo Stato, l'area sarà ceduta gratis al Comune: servirà tempo, però: «È il testimone che passiamo alla prossima amministrazione - dice Irpo - sperando che sia ancorala nostra». Soddisfatto il sindaco Nicola Sodano: «Il progetto - spiega parte con l'approvazione del Pgt in cui sono inserite le 3-4 zone strategiche della città da valorizzare. Al demanio avevamo già fatto richiesta dell'area tempo fa, mapoi siamo rimasti bloccati dal cambio di strategia dello Stato che ha stralciato dall'elenco dei beni da cedere quelli con valore storico-artistico. L'investimento è importante, ma - conferma - già solo con una pulizia si può restituire alle famiglie un polmone verde della città». Rocca dI SparafucHu, l'Infopoínt sí arAdua La Rocca di Sparaffucile presto diventerà di proprietà dei Comune di Mantova. Sta, infatti, per concludersi la funga procedura, iniziata nel 2011, per acquisire dal demanio statale il monumento e trasformarlo inii nfopoint della città. Ia strada seguita è la stessa che si vuole percorrere per San Nicolò, «che potrebbe essere più veloce trattandosi di un'area prettamente verde» afferma l'assessore al demanio Roberto Irpo. Una volta acquista la Rocca, a questo puntosi spera entro giugno, inizieranno i lavori per trasformarla in un punto informativo alle porte della città, peraltro all'entrata pi Ci suggestiva: «Sarà un punto di i nformazione turistica avanzata - spiega l'assessore - dove si potranno anche effettuare prenotazioni per i soggiorni in hotel, per le visite ai musei e perle gite in barca sul D13incio». np renddiash,rin aHiduleci Sn tiirolò» Pagina 12 Caso Edera, quattordici mesi di silenzio Curtatone. II Comune deve ancora riscuotere la fideiussione. Ferrari: i tempi sono nella norma. Ma l'opposizione insorge ® CURTATONE(Levata) Quattordici mesi di silenzio sul caso Edera e in particolare sulla riscossione della fideiussione. La procedura era stata avviata dall'amministrazione di Curtatone a marzo 2013 e ad oggi, dopo oltre un anno, non sono più arrivate risposte. La fase in corso è ancora quella della valutazione e l'attesa è di capire il differenziale tra i 7milioni e 800mila euro di garanzia iniziale e il valore delle opere che sono state eseguite all'interno del cantiere da 150mila metri quadrati, prima che si bloccasse definitivamente a ottobre 2012. Con la somma che ne deriverà, il Comune ha ancora intenzione di completare come priorità la ciclabile che passa per Corte Edera e terminare la realizzazione del rondò, anche questo lasciato a metà. L'assessore ai lavori pubblici Francesco Ferrari, fa il punto della situazione sul cantiere fantasma che si trova nella frazione di Levata. «In quanto alla fideiussione, diciamo che l'istruttoria sta andando avanti - dice - l'assicurazione sta quantificando le opere portate a termine e noi stiamo aspettando notizie dal direttore dei lavori. Abbiamo comunque già sollecitato un paio di volte i diretti interessati». Secondo l'assessore, i tempi particolarmente lunghi rientrano nella normalità per procedure di questo genere. «Durante questi anni di mandato ci è capitato di avere a che fare con altre fideiussioni - spiega - ad esempio per la lottizzazione Sacca di Buscoldo, quando dopo un anno è stata concordata la cifra ed ora siano in fase di pagamento e per un'altra area vicino al Castorama, per la quale ci sono voluti due anni. E in entrambi i casi si parlava di importi molto inferiori ad Edera, solo poche centinaia di migliaia di euro. Quindi l'attesa è normale, e noi la nostra parte l'abbiamo fatta, interessandoci il più possibile». Un impegno considerato invece non sufficiente dal capogruppo di opposizione Paolo Savazzi, che ha voluto discutere della vicenda durante l'ultima seduta di consiglio comunale. «Da ciò che mi risulta manca ancora il verbale da parte del direttore dei lavori - interviene - e a mio parere si- gnifica che Edera è totalmente fuori dal controllo dell'amministrazione, che in tutto ciò ha un atteggiamento inspiegabilmente morbido nei confronti di un caso che ha scosso Levata e ha costretto i cittadini a rinunciare alla nuova scuola». Ferrari riferisce infine di essere a buon punto in quanto l'acquisizione dei lOmila metri quadrati che avrebbero dovuto ospitare l'istituto, come stabilito dalla convenzione, ma che andranno in mano al Comune vuoti. «Tra qualche settimana decideremo quali progettualità avanzare». Gli argomenti verranno affrontati anche stasera all'assemblea del Comitato di quartiere, in programma in sala civicaalle 21. Elena Caracciolo La terra smossa nell'area della lottizzazione Edera Politica locale Pagina 13 - - - -- - -- - - -- - -- - - - - -- - - - - -- - - - - -- - -- - - -- - -- - - -- - -- - - -- - -- - - -- - -- - - - - -- - - - - -- - - - - -- - -- - - -- - PARTECIPATE Dopo l'accordo raggiunto trai soci pubblici su Giovanni Valotti nuovo presidente del consiglio di amministrazione della multiutility bresciana-milanese A2A,ecco chi è sceso inpirta per p le no Si ricandidano Di Mezza e Capanni. Ma per il Cda ci sono anche i «tecnici» Del Barba e Bonomo .............................................................................. Eugenio Barboglio .............................................................................. Sono ottantacinque i candidati ad entrare nel consiglio di amministrazione di A2A. Il nuovo cda, perchè come si sa la governance della società energetica è stata rivoluzionata: c'era il duale, un doppio consiglio cioè, uno di amministrazione e uno di sorveglianza. C'erano 23 consiglieri. Adesso con i nuovi patti parasociali, con l'accordo trovato dai soci pubblici, insomma dai sindaci Pisapia e Del Bono, è cambiato tutto: una governance snellita e solo 12 membri. Dovevano, in realtà, nella prima versione dello statuto riformato, essere 14, poi due sono stati ulteriormente tagliati su richiesta delle opposizioni in consiglio comunale a Milano. La Loggia, tocca al sindaco la nomina, dovrà esprimerne quattro e altrettanti palazzo Marino. Lo statuto garantisce la maggioranza pubblica in un cda che ora si sa da chi sarà guidato. I soci pubblici si sono accordati, e ieri Del Bono ha svelato a Bresciaoggi l'identità del nuovo presidente: Giovanni Valotti. Bresciano, già alla guida di Cogeme, maprofessore e prorettore alla Bocconi. Insomma, uno con il "pedigree" giusto per piacere su entrambe le sponde, bresciana e milanese. Su di lui si è realizzata la convergenza tra Del Bono e Pisapia, dovrà succedere anche sul nome dell'amministratore Competitors delegato, anche se spetta formalmente a Milano. Ma per l'ad potrebbe essere meno facile. Il direttore generale dell'azienda, Renato Ravanelli, resta in pole position: gradito alle banche creditrici di A2A e in generale al sistema milanese, probabilmente molto meno a quello bresciano, che negli anni passati ha individuato in lui un "braccio" dell'egemonia meneghina nella multiutility. Di nomi ne circolano altri, come circolava quello di Valotti: Stefano Cao, Alessandro Pansa, Andrea Mangoni. Sui giornali sono andati questi, e Ravanelli, ovviamente. Ma ne potrebbero spuntare altri. INTANTO la lista degli ottantacinque è sul tavolo del comitato di valutazione della Loggia. Da verificare sono i requisiti di onorabilità e professionalità, e da segnalare eventuali incompatibilità che in caso di nomina dovranno essere rimosse. Dopo il comitato la parola, definitiva, passerà al sindaco. Alcuni nomi spiccano: Fausto Di Mezza, per esempio, è uscente, era stato scelto da Paroli per la "sorveglianza". Ricandidatura anche quella di Bruno Caparini, leghista e camuno doc. E quella di Norberto Rosini, sentinella del centrosinistra nel cds uscente. Pure legato al centrodestra il commercialista Marco Orazi già in cda e sindaco di partecipate del Comune. C'è Giorgio Schiffer, a lungo al vertice di Brescia Mobilità nell'era Corsini. Pagina 14 È candidato anche Claudio Buizza, architetto ma anche ex capogruppo dei democratici eli sinistra. Come pure fa riferimento a quell'area Gialluca Del Barba, che è però anche un «tecnico», essendo stato presidente di Cogeme. Come è un tecnico Antonio Bonomo che è stato direttore di produzione di A2A e responsabile dell'inceneritore di Acerra. Giovanni Comboni, per restare a sinistra: un nome che era circolato anche per la presidenza, andata aValotti. Michele De Tavonatti è invece in Camera di commercio. Quindi Cesare Giovanardi, presenza costante nelle assemblee e fustigatore delle scelte aziendali. Paola Artioli, presidente di Aso e del settore Metallurgia, siderurgia e mineraria di Aib, è appunto candidata indicata da Marco Bonometti, leader degli industriali bresciani. Per il resto qualche nome di politico, di commercialista e di abituè delle autocandidature. Quanto a Graziano Tarantini, presidente del cds, si sa che è anche lui tra i candidati, ma a fare il suo nome è l'ordine degli avvocati milanesi. Si fa rotta sul 13 giugno, giorno dell'assemblea che dovrà adottare lo statuto e eleggere il consiglio di amministrazione sulla base di liste, e il collegio sindacale per il quale le domande dei bresciani sono novantasei. Si aprirà poi, tra le altre la partita eli A2A Ambiente, altro terreno di verifica dei nuovi equilibri bresciano-milanesi nel colosso energetico. • © RIPRODUZIONE RISERVALA Competitors Pagina 15 CANDWATB Al CONSiGUID DI AMMINISTRAZIONE F aCia AÍ e , oli Marco Astori Alessandro Berdini Luca Bertob Antonio Bonomo' Matteo Brangi Giovanni Br ond Filippo Bruneri dott . Claudio Buizza arch. Piergiuseppe Caldana Bruno CaParinì' Giarlpi ,,Capoferri Miche!. [_attaneo Elisabetta Ceretti Angelo Cisotto Giovanni Cor toni Enrico Corali Leonardo Cessu* Michele De Tavona atti Gianluca Delbarba* Fausto Di Mezza Sergio Marino Facchinetti Alberto Facelia Giancarlo Faroni Davide Felapp Cesare Fr ati* Patrizia Gabelli Cesare Giovanardi Severino Gritti* Luigi iManinetti Alessandro Mase i ZannìnCk Marco Mattei* Valeria Mattioli Silvana Menapace G lali¡îLQ +'iijJÍlcO Roberto Mutti Andrea Aless Luisa Anselmi Marco Astori Damiano Nassini { uldo Astori Maurizio Nostro Alberto Baio Giovanni fluiti Guido Bailerio' Lara Bellotti Alberto Onofrio Beltrami Renato Beltrami Alessandro Berdir}i Miarco Grazi Pietro Pacchíone rh etro Pasini* Dario Perotti* Sian Paola Perrotti Riccardo Pisa Simonini Andrea Pcrteri* rozzi Paolo Pran.i Luigi Ragazzoni Luciana :avicini* Bruno Risaldi Antonella Rivadossi Cario Rolla Norbert,} Rosisi Stefa, _ Rossetti Luciano Rubessa Alessandra Salvar Giorgio Schi! er '' p:na ?igurta Maurizio Stefanutti Giuseppe Antonio laici Enrico Tosi ni Daniela Vanin Paolo Vitale Francesco Voliono Paolo Voilono Albino Zabbialini Mariacristina Zola* 0 In caso di nomina deve rimuovere causa di incompatibilità. Competitors CANPI#äATI AL COLLEGIO SiNDACAIE Luca Ber! oli Umberto Bisesti Aurelio Bizioli Aldina Boldini Walter Bonandi Matteo Brangi Giovanni grondi Filippo Brunorì Gíanpiero Capoferri Michele Cattaneo Luigi Chiappa Angelo Cisotto dott. Leonardo Cossu* Vincenzo C:nistarella Michele De Ta vonatt (,,anluca Úe;uarha Leandro Di Prato (at°ri,,a É USE Alberto Faceila Giovanni Parati Davide Feia lei Elisabetta Felloni Cesare Frati* Patrizia Gabelli Marco Gregorini Severino Gritti * Marc, Giacomo Inverarci Monica Leone Ferdinando Magnine I Luigi Maninetti Francesco Paterlini Claudio Pater lini Andrea Patti Monica Pcdercir Alberto Perani Dario Perotti* Gian 'aolo Pernotti Rosalia Pezzoli Franco Picchieri Antonio Pegliaghi Danilo Poli Andrea Pori Pri Federico Pozzi Paolo Prandi Luigi Ragazzo i Loris Raineri Luciana Ravicini' Bruno Rinaldi Antonella Rivedessi Alberto Romano Norberto Resini Mario Renato Salv'alai Gianluca Sanzogni Chiara Segala Silvio Marchini Antonio Sesto AlessandroMasetti ZanninA Moira Sigurtà Marco MatteE* Antonio Soldi Valeria Mattiol! Maurizio Stefanutti Paola r4lignani Giuseppe Antonio Taìni Silvano Mombelii Maria Toriasoni Raffaella Tonni Barbara Mo, indi Luca Morandini Orietta Truffelü Roberto mutti Claudio Uberti Daniela Vanin Damiano Nassini Marco Nociveil:* Alessandro Verríno Maurizio Nostro Giovanni Nulli Marco Grazi Antonio Passantino Massimo Passi Francesco Vollono Paolo Vollono Albino Zabbialini Angielino Zanni Mariacristina Zola* Pagina 16 Gas, 40 palazzi a rischio Mm: «Dovremo tagliare» II presidente Bocca Corsico Piccolini annuncia misure drastiche per l'autunno Crediti per oltre 300mila euro, sono 700 le famiglie interessate dal giro di vite di Denis Artioli 1 1 VIGEVANO Quaranta palazzi a rischio di distacco del riscaldamento, in autunno, quando gli impianti saranno riaccesi. Circa 700 famiglie che potrebbero restare al freddo, per un debito complessivo di circa 300mila euro accumulato con Asm Energia per il mancato pagamento delle utenze del gas metano, nella stagione termica 2012-2013. Altri debiti sono stati accumulati più o meno negli stessi edifici residenziali anche nel 2013-2014, ma non sono ancora stati calcolati. Si tratta di palazzi con impianti di riscaldamento centralizzati. Parte di chi ci vive non paga le spese condominiali, composte principalmente dai costi di riscaldamento: quindi, se il debito non sarà coperto, il prossimo autunno e inverno potrebbero restare al freddo anche i residenti degli stessi complessi condominiali che invece versano regolai-mente le spese. Lo ha detto ieri il presidente di Asm Energia, Enrico Bocca Corsico Piccolini, spiegando che la società sarà costretta ad arrivare a misure drastiche: «Se al 30 settembre i debiti con l'azienda non saranno coperti, dovremo distaccare le utenze. Non possiamo più restare scoperti per un periodo così lungo, non siamo un istituto di beneficenza». Nei mesi scorsi, Asm ha tagliato temporaneamente le utenze a «3 o 4 palazzi - sottolinea Bocca Corsico Piccolini - a fronte di qualche decina a rischio. Tra l'altro cerchiamo in tutti i modi di andare incontro all'utenza, perché siamo un'azienda nata e cresciuta con i vigevanesi. Chiediamo a chi è in difficoltà divenire in anticipo ai nostri sportelli a spiegare la situazione, per trovare insieme una soluzione, perché altrirnen- Competitors ti siamo costretti alla fine a prendere misure che non vorremmo mai prendere, ma lo facciamo a tutela dell'azienda». Un'azienda che ieri ha presentato un bilancio in salute e chiude l'esercizio 2013 con un risultato netto pari a 2.276.332 euro. «Un esito positivo che conferma il trend degli ultimi quattro anni, contrassegnati da una costante crescita dell'utile» ha sottolineato Bocca Corsico Piccolini, presidente del Consiglio di amministrazione dal maggio 2010 (ieri erano presenti anche i consiglieri Chiara Barotti e Mariarosa Guatteo). «Nonostante dal marzo dello scorso anno I'Autorità abbia ridefinito a nostro svantaggio i margini sulle tariffe - ha sottolineato Bocca - siamo riusciti a migliorare il risultato del 2012, superato di oltre 190mila euro. E' verosimile che il bilancio dell'anno in corso possa risentire di una contrazione, per l'effetto dei minori margini e per le condizioni meteorologiche dell'ultimo inverno. I mesi di picco dei consumi, gennaio e febbraio, non sono stati particolarmente rigidi. Ci aspettiamo quindi una ridu- zione dell'utile in termini assoluti». La differenza tra l'utile netto dello scorso anno e quello del 2009, è di 1 milione e 800mila euro: in tre anni le utenze sono scese di 1.500 unità (da 33.601 del 2010 a 32.101 del 2013) soprattutto per la cancellazione dalla banca dati aziendale «dei clienti non più solvibili il cui rapporto conAsm Energia si era interrotto prima del 2010». L'utile, però, è aumentato per l'incremento delle tariffe. Dal 2010 Asm Energia ogni anno ha distribuito ai propri soci 1 milione di euro, ripartito tra la holding Asm Vigevano e Lomellina (che detiene il 55% del capitale) e il socio privato (attualmente Gdf Suez Energie, prima Italcogim). Bocca guarda anche al futuro dell'azienda, visto che Gdf Suez hamanifestato lavolontà di uscire dalla compagine societaria e potrebbe entrare un nuovo socio. E, forte dei dati di bilancio, Bocca lancia un messaggio chiaro al presidente della holding, Luigi Ferrari Bardil e: «Penso che in sede di trattativa potrei fornire il mio apporto d'esperienza e, soprattutto, il mio bagaglio di competenze operative, in particolare per i risvolti connessi alla stesura dei patti parasociali». CC< I PRODUZI>DNF RISERVATA Pagina 17 Quaranta palazzi rischiano di subire un taglio della fornitura del gas in autunno I PALAZZI CHE IL PROSSIM0AUTUNNO RISCHIERANNO DI VEDERSI TAGLIARE LA FORNITURA DEL GAS PER IL RISCALDAMENTOA CAUSA DEI DEBITI CONTRATTI CON ASM ENERGIA LE FAMIGLIE CHE POTREBBERO RIMANERE AL FREDDO GLI EURUCHEL'ALIENUA UI VIALE PETRARCA DEVE RISCUOTERE ANCORA PER IL GAS DISTRIBUITO IN CITTÀ NELL'ANNO TERMICO 2012-2013 ILLI NI LUMNLt551VI REGISTRATI FINOALL'ANNO SCORSO DA ASM ENERGIAAVIGEVANO E IN LOMELLINA LIRL, : MILIONI DI UTILE NETTO REGISTRATO DALL'AZIENDA NEL 2013 Competitors Pagina 18 LON . Differenziata Gli «sce ' » dei ' ti fiugh eram o nei sacc ' Sarà un agente di Polizia locale insieme con un operatore della municipalizzata «Lunato Servizi» a dare la caccia fra i sacchi di immondizia agli irriducibili dell'abbandono selvaggio: troppi incivili non accettano la nuova raccolta dei rifiuti urbani con il sistema del porta a porta. La notizia arriva dall'assessore all'ecologia Nicola Bianchi: «Abbiamo atteso alcune settimane dall 'avvio della nuova procedura per dar tempo alle famiglie di impratichirsi sulla raccolta. I cassonetti stradali sono stati ormai tutti rimossi: partiremo nei prossimi giorni con questi controlli proprio per cercare di sradicare la maleducazione di chi continua ad abbandonare sacchi indifferenziati dappertutto, segno di maleducazione e di inciviltà. I sacchi saranno aperti e si cercherà da frammenti di scontrini o altri documenti di risalire agli autori del gesto nonché proprietari dello sporco». Le sanzioni previste per chi abbandona lo sporco sono pesanti e raggiungono anche i 500 euro: il periodo di tolleranza concesso alla popolazione si sta per finire. 0 R.D. Rifiuti: Scenario Pagina 19 Gli emendamenti in commissione al Senato Taglio al fondo «anti-Tasi» per spingere ji bonus affitti Via una fetta dei 625 milioni del fondo «anti-aumenti» della Tasi, che vengono destinati a coprire l'Imu a14 per mille nel2014 sugli immobili locati a canone concordato, e dall'anno prossimo un piccolo aumento (5 milioni nel 2015 e 2016,15 milioni dal 2017) delle accise subenzina e riscaldamento per finanziare gli eco-bonus nelle ristrutturazioni degli alloggi degli Iacp. Sul dedalo delle coperture deve ancora esprimersi questa mattina la commissione Bilancio, ma ieri a Palazzo Madama la legge di conversione del decreto «casa-Expo» ha fatto grossi passi in avanti con il via libera a un grosso pacchetto di emendamenti nelle commissioni Lavori pubblici e Territorio. Sempre questa mattina, dopo l'esame della commissione Bilancio, inizierà la discussione generale in Aula, mentre ilvoto è in calendario da martedì prossimo. Confermata la sanatoria sui mini-canoni degli inquilini che hanno denunciato gli affitti in nero e hanno ottenuto il taglio grazie alla norma cancellata dalla Consulta con la sentenza 50/2014 (si veda Il Sole 24 Ore di ieri; ma anche per questa novità Rifiuti: Scenario non manca qualche rischio di costituzionalità). Semaforo verde anche alle nuove regole che provano a rilanciare i canoni concordati: c'è l'Imu alo per mille, ma limitata al 2014 e comunque innalzabile fino al 7 per mille dai Comuni, e la promessa, entro un mese dalla conversione definitiva, di un nuovo elenco Cipe dei mobili, inoltre, Tari e Tasi saranno abbattute di due terzi. Sul versante dell'edilizia sociale un correttivo nega la retroattività alle norme anti-occupazioni, stabilendo per gli abusivi un bando decennale da nuove assegnazioni di alloggi «a decorrere dalla data di accertamento dell'occupazione». Si estendono agli immobili dei Comuni le regole di favore previste per gli Iacp e la possibilità di riscatto dopo 7 anni da parte del locatario. Spunta un mini-aumento Piace ai proprietari riuniti in delle accise sulla benzina Confedilizia, come spiega il preche finanzierà gli incentivi sidente Corrado Sforza Fogliaalle ristrutturazioni ni, l'incentivo ai Comuni perché prendano in affitto da privati aldegli immobili Iacp ........................................................................... loggi da destinare agli sfrattati. Tra gli emendamenti dei relaComuni «ad alta tensione abita- tori alcuni riguardano gli appalti tiva» dove si possono stipulare pubblici: ampliato a 5 anni il periquesti contratti, accompagnati odo per dimostrare i requisiti dalla cedolare al ionio grazie alla per le attività di verifica dei proversione originaria del decreto. getti; fatti salvi gli appalti messi La cedolare ultra-light si potrà a rischio dalle contraddizioni applicare anche ai Comuni inte- normative sui lavori specialistiressati da calamità negli ultimi ci; eliminato il principio di corricinque anni. Arriva poi l'assimi- spondenza tra quote di partecilazione automatica all'abitazio- pazione alle Ati e percentuale di ne principale per le case di pro- esecuzione dei lavori per i ragprietà di residenti all'estero, a gruppamenti di imprese. patto che non siano locate o conG. Tr. cesse in comodato: su questi im91 RI PRO D UZIO NE RISERVATA Pagina 20 T n ä'° r n @ socio c' ese per Ansaldo Energia di Rita Fatiguso a tecnologia italiana nel settore delle energie alternative fa gola alla Cina. In quest'ottica si inquadra la lunga trattativa che ha impegnato i cinesi di Energia: Scenario Shanghai Electric, un colosso del settore energetico, e Ansaldo Energia, società del gruppo Finmeccanica con un expertise appetibile nel campo della tecnologia per lo sfruttamento di shale gas. Continua Pagina 21 ï. L'intesa vincolante sarà rafforzata nei prossimi mesi dalla costituzione di una serie di joint venture Ansaldo Energia, arriva il socio cinese oggi l'accordo con Shanghai Electric: entrerà con una quota del 40% Rita Fatiguso PECHINO. Dai nostro corrispondente i tratta di una fonte di cui la Cina è ricca, ma a far difetto è il know how, sul quale la Cina ha tutto da imparare, dall'estrazione allo sfruttamento energetico. Le due società siglano oggi a Roma l'accordo vincolante in base al quale Shanghai Electric acquisisce una robusta partecipazione di minoranza (il 40%) nel capitale di Ansaldo Energia, controllata del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, mala partnership sarà rafforzata da una serie di joint venture che si andranno a costituire nei prossimi mesi. Non un incontro casuale, dunque, quanto un percorso a due ben delineato e strutturato. La fame di competenze della Cina, ormai primo consumatore al mondo con una quota del Energia: Scenario 21,3% registrata nel 2013, ha già visto una serie di passi: l'ultimo in ordine di tempo l'accordo tra State Grid ed Enel che potrebbe riservare a breve altre sorprese, perché la pressione a cambiare la tipologia di fonti, anche abeneficio di quelle meno inquinanti, è fortissima. Attualmente in testa c'è sempre il carbone (69%), seguito da petrolio (18°io), energia idroelettrica (6%%0 e gas naturale (4%) nucleare (1%) e rinnovabili (1%). Se vuole riequilibrare le proprie energie rivedendo le proporzioni della «torta», la Cina deve rafforzare le collabora- TIT La Cina ha «fame» di energia e punta al know-how tecnologico italiano su turbine a vapore e a gas e sui generatori zioni strategiche. Ansaldo Energia, infatti, è specializzata nella produzione di turbine sia avapore sia a gas e di generatori, mentre l'acquisizione diAnsaldo Ricerche e di Ansaldo Fuel Cells ha potenziato in genere lo sviluppo e la ricerca della società nel campo delle nuove fonti di energia. A Shanghai electric interessano proprio le tecnologie per sviluppare turbine a gas. Uno sfruttamento più razionale delle risorse di gas non convenzionale potrebbe permettere alla Cina di triplicare entro il 2035 la produzione ma questo non frenerà di certo le importazioni. Oggi consuma quanto la Germania, tra vent'anni la Cina consumerà quanto l'Europa intera. I consumi di gas tenderanno quindi a crescere si stima fino a 26o miliardi di metri cubi rispetto ai 17o del 2010. La risorsa gas crescerebbe dell'8,3% entro il 2015 rispetto al 4% del 2008. Shanghai Electric, dal canto suo, oltre ad avere una lunga storia, è anche la più vasta produttrice di turbine avapore. Quotata a Hong Kong e a Shanghai, è anch'essa alla ricerca di nuove e più sostenibili tecnologie. Nella stessa direzione di partnership nel campo delle energie alternative il recente memorandum of understanding, tra Enel e State Grid, società leader nella distribuzione e trasmissione di energia e big nel settore energetico, per la cooperazione nel campo delle tecnologie Smart Grid per lo sviluppo urbano sostenibile e lo scambio di esperienze nella generazione di energia da fonti rinnovabili. Sulle Smart Grid la Cina sta impegnando fondi e energie, non sono esclusi ulteriori sviluppi proprio in questa direzione. Pagina 22 ROMA «Il primo trimestre nel nostro track record degli ultimi tre anni non è mai tra i migliori: confermo che neiprossimi mesil'ebitda avrà una forte crescitaper l'entrata in funzione di nuovi impianti digenerazione», soprattutto in Nord America. Francesco Starace, ad in pectore del gruppo Enel, saluta gli analisti nella sua «ultima conference call da Ceo di Enel Green Power » rassicurandoli sui risultati in crescita della società. Neiprimi tre mesi2014 il margine operativo lordo è rimasto stazionario (480 milioni), a fronte di ricavi in crescita del 2,6%io (72o milioni), un Ebit appesantito da 14 milioni di ammortamenti per l'entrata in funzione di nuovi capacità di generazione (321 milioni, in calo del3,9°io), mentre l'utile netto esplode del 14%io (17o milioni) per effetto di una minore pressione fiscale. I numeri sono migliori delle attese del mercato. Il manager ha confermato che la società continuerà la crescita con la partecipazione a nuove gare in Marocco, Brasile, Sudafrica,Italia eEgitto. Irisultatihanno beneficiato dell'incremento dei ricavi in Nord America, Italia e in Europa (Romania), mentre hanno subito una contrazione i ricavi in Sudamerica e in Spagna, dove continuano apesare le manovre regolatorie. Starace è tornato sul taglio dello%io della bolletta elettricaperlePmicuistalavorando il governo. «L'esecutivo ha un atteggiamento molto chiaro e aperto sulla questione - ha detto il manager -. Il dialogo è ancora in corso, ma non ci aspettiamo soluzioni prima delle elezioni europee. Se ne parlerà in giugno». L.Ser. Energia: Scenario Pagina 23 L'oro rosso si chiama Po In dieci anni fatturato moltiplicato per sei: il consorzio del pomodoro vola con l'ex marchio Parmalat di LucaGhirardini Un marchio famoso da rilanciare, una campagna in cerca divalide alternative produttive, la forza della cooperazione: si spiega anche così il percorso che ha portato il Consorzio casalasco del pomodoro a passare in soli 10 anni da un fatturato di 30 milioni di euro agli attuali circa 200. Il consorzio nasce nel 1977 a Rivarolo del Re, un lembo di terra cremonese conficcato nel Mantovano. E mantovani sono molti degli agricoltori che conferiscono il prodotto, proveniente anche da Parma, Piacenza, Cremona. Il concetto base, fin dall'inizio, è quello di filiera: i produttori conferiscono il raccolto, che viene lavorato in base a un processo certificato, confezionato in modo asettico ed etichettato, spesso con il marchio di grossi gruppi multinazionali. Ma nel 2007 arriva la svolta: dopo il crac Parmalat c'è l'opportunità di rilevare una controllata del colosso di Collecchio, la Boschi, con il marchio Pomi, a suo tempo protagonista di imponenti campagne pubblicitarie. «L'abbiamo rispolverato e reinserito sul mercato, investendo sulla sua promozione - spiega il direttore del Consorzio casalasco, Costantino Vaia -. L'operazione è riuscita, il brand era già famoso, quasi un sinonimo della pummarola italiana. Ora il lavoro dei nostri agricoltori è riconoscibile sugli scaffali dei supermercati. Siamo partiti da un fatturato di5-6 milioni, oggi siamo già a 30, e dal 2009 abbiamo una presenza stabile negli Usa con una società specifica». L'export per il Consorzio, peraltro, è fondamentale: il 65% del fatturato. E senza stracciarsi le vesti se qualcuno usa la bandierina italiana per vendere di più: «Certo, è un danno - sottolinea Vaia -, ma anche una grande opportunità: significa che, se si riesce a far capire che si è italiani al 100%, che dietro dite c'è una filiera (e da noi è verificabile, ba- Segnalazioni Muto accoppíato per il comparto ew la decìsíone L"aiuto accoppiato nell'ambito della Nuovi Pac potrebbe interessare il pomodoro. Luna rassicurazione in materia era arrivata dal presidente della Commissione Agricoltura dei Par'auaento Europeo piolo De Castro durante un incontro coi rappresentanti dell"oi Distretto dei pomodoro da industria dei Nord Italia. L'intesa non èstatacomunque ancora trovata nel corso degli incontri Stato-Regioni: quella di oggi potrebbe essere la giornata decisiva, cola una proposta che verrà presentata dal iaainistro Martina. sta un clic sul nostro sito) e si può aprire un mercato immenso». Nemmeno troppo temuta è l'invasione del prodotto cinese (Pechino, peraltro, ha ridotto la quantità di prodotto trasformato): «E fondamentale indicare l'origine della materia prima afferma il direttore -: a quel punto, se qualcuno vuol comprare cinese per risparmiare, è libero di farlo». La forza del Consorzio è il radicamento sul territorio: «Noi di certo non delocalizziamo - chiarisce Vaia -: il nostro valore aggiunto è il made in Italy. E tuteliamo il territorio riducendo l'impatto ambientale delle coltivazioni, le emissioni, l'utilizzo idrico, grazie anche a un monitoraggio effettuato con i droni. Grazie anche a questa filosofia, la coltura si è sviluppata in un'area dove predominava la zootecnia: nel Casalasco-Viadanese molti agricoltori hanno ri- convertito l'attività sulla coltivazione del pomodoro, che ben si adatta ai terreni. Questo grazie anche alla collaborazione con il Consorzio agrario lombardo-veneto. E la distanza media tra produzione e trasformazione è di 45 chilometri». Il consorzio, a questo punto, è il maggiore attore italiano del comparto: stima per il 2014 oltre 3 milioni di quintali di produzione su una superficie di 4.500 ettari. A livel- lo nazionale, dopo la frenata del 2013 per il maltempo, si prevede una produzione di 48 milioni di quintali, a metà tra Nord e Sud: siamo il secondo produttore mondiale dietro l'irraggiungibile California. Le stime di Confagricoltura per il 2014 parlano per Mantova di una superficie coltivata di 3.200 ettari (+10%). Il prezzo interprofessionale fissato è di 92 euro per tonnellata. Un campo di pomodori della zona dei Consorziocasalasco . A destra : Costantino Vaia Pagina 24 Copemit riduce i cattivi Won' E invita i cittadini alla visita ® PEGOGNAGA Sabato a partire dalle 10, l'amministrazione comunale di Pegognaga imita la cittadinanza a partecipare alle visite guidate alla ditta "Copernit" che ha la sede produttiva in strada Provinciale Est 64. Si tratta di un "Open day" promosso dal Comune e dall'azienda Copernit, finalizzato ad illustrare a tutte le persone interessate, gruppi ed associazioni, i processi di produzione delle membrane bituminose e gli interventi realizzati per ridurre l'impatto olfattivo. Sarà il personale della ditta in questione ad illustrare i processi produttivi e i sistemi adottati per la riduzione delle emissioni in atmosfera delle "puzze" che nel Segnalazioni recente passato hanno periodicamente invaso e coinvolto il paese. Le visite si svolgeranno alle ore 10, 11, 12, 15e16di sabato, con la formazione di gruppi di cittadini aventi un massimo di 30 partecipanti per ogni visita. Pertanto, per usufruire della visita guidata allo stabilimento produttivo è necessaria la prenotazione al numero 0376.554911, attivo dalle 8 alle 18. Nel contesto delle visite sarà possibile per i partecipanti richiedere informazioni e chiarimenti in merito. L'iniziativa si colloca nell'ottica di un'apertura al confronto e alla collaborazione fra comune ed azienda al fine di cercare di risolvere l'annosa questione dei disturbi olfatti vi. (v. n.) Pagina 25 Metti Mirò in piazza Erbe Al lavoro per la mostra li Comune prepara un'esposizione perla riapertura di palazzo della Ragione Trattative in corso con la Fondazione dedicata all'artista e con il Sole 24 Ore di Sandro Mortari Un grande evento per salutare la riapertura di Palazzo della Ragione dopo il buio del terremoto. E quello a cui stanno lavorando l'assessore alla cultura Marco Tonelli e il sindaco Nicola Sodano in vista della conclusione dei lavori, probabilmente in autunno. E nella stretta cortina di riserbo in cui i due amministratori si stanno muovendo, trapela l'oggetto: una mostra su Mirò, pittore e scultore spagnolo, esponente di spicco del surrealismo. Tonelli va cauto: «Diciamo che abbiamo lavorato a varie ipotesi, ma che questa è quella più vicina alla conclusione». «Palazzo della Ragione sarà il contenitore di grandi mostre di arte contemporanea nel cuore della città e farà pendant con Palazzo Te che ospita altri tipi di rassegne d'arte» fa eco il primo cittadino, che precisa: «Non sappiamo ancora quando potremo allestire la mostra in quanto i lavori sull'immobile per riparare i danni del sisma sono ancora in corso e altri ne dovremo fare all'interno. Una data potrebbe essere tra ottobre e novembre prossimi». «E comunque - sottolinea l'assessore - dovrà essere l'annuncio dell'impegno di Mantova per Expo 2015». Anche senza volerlo, si scivola nell'anno delle elezioni per il rinnovo dell'Amministrazione comunale. Quella grande mostra potrebbe diventare, così, per la giunta Sodano l'asso da calare dopo che per tutto il mandato la scarsità di risorse a disposizione ha impedito di organizzare eventi culturali di rilievo nazionale. La ricaduta sulla campagna elettorale ci sarà, ma è innegabile che i lavori post sisma sono stati fatti nel rispetto dei tempi fissati dall'Unione europea, e che prima o poi il inonumento va restituito alla città. uscita l'ipotesi Mirò. Siamo riusciti ad allacciare un proficuo rapporto con la Fondazione Mirò che ha sede a Palma di Maiorca, dove l'artista è sepolto, tanto che la mostra sarà organizzata con la sua collaborazione. Non esporremo solo opere - annuncia -. Vorremmo, infatti, portare dalla Spagna lo studio di Mirò e IL SINDACO SODANO L'ASSESSORE TONELLI Allestiremo lo studio del surrealista coinvolgendo Le sale saranno riservate all'arte contemporanea I tempi sono da definire Indicativamente si farà in autunno sponsor pubblici e privati Tra una settimana avremo il budget fica che si dovrà investire in sistemi di sorveglianza e di allarme oltre che in impianti di riscaldamento e raffrescamento ad hoc per le sedi che ospitano quadri e sculture di valore. Serviranno tanti soldi, che dovranno arrivare da sponsor pubblici e privati; uno di questi ultimi potrebbe essere la Ccc, l'impresa che sta realizzando l'intervento di recu- tramite con la Fondazione Mirò». «AI mio arrivo alla guida della città - ricorda Sodano - Palazzo della Ragione era un contenitore per eventi divario tipo, da mostre artistiche a rassegna dei salami. Io - dice con orgoglio - lo voglio trasformare in un luogo destinato esclusivamente all'arte contemporanea». allestirlo da noi». Tonelli si è dato tempo una settimana per mettere a punto la proposta economica da avanzare alla Fondazione e formulare il budget complessivo: «Se la Ragione vuol diventare una spazio museale competitivo - avverte - bisogna investire anche sulla sicurezza e sulla climatizzazione che oggi mancano nel palazzo». Ciò signi- pero nell'attiguo Palazzo del Podestà e che si è occupata anche della Ragione: «Ne abbiamo contattati tanti, vedremo il risultato» non si sbilancia Tonelli. Che, però, tiene a precisare che l'allestimento della mostra «sarà una joint-venture tra vari settori del Comune» e che «ad occuparsi della parte comunicazione sarà il Sole 240re, che ci ha fatto da «Stiamo lavorando da tempo alla riapertura della Ragione conferma Tonelli - per la quale il sindaco voleva un evento importante. Per la fama dell'artista è Segnalazioni Pagina 26 Joao wï ,-i, rìt; ,s *cz a;«a?ss s , r, f,s3o ìie; _as , cgts7stlf s 5 ' . ,.,.,.,.,.,_...L,,....,.,.L . - 1 ., ._e^• : q-- >--INA! R ,IZ Palazzo della Ragione con l'impalcatura aerea che rimarrà al suo posto in vista della conclusione dei lavori all 'interno Segnalazioni Pagina 27
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