Rassegna del 16/05/2014

Rassegna del 16/05/2014
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 16/05/2014
SI PARLA DI NOI
Gazzetta Mantova
16/05/14 P. 11
Nessun riferimento al porta a porta
1
Gazzetta Mantova
16/05/14 P. 14
Maffini: Paiolo da bonificare Giallo sull'eccesso di mercurio
2
Gazzetta Mantova
16/05/14 P. 15
Il vento lascia danni Albero si abbatte sull'orto degli anziani
3
La Voce Di Mantova
16/05/14 P. 10
Già collocati i fiori dove prima c'erano i new jersey
5
16/05/14 P. 23
Sabbioneta patrimonio dell'Unesco è senza acquedotto: uno scandalo
6
Gazzetta Mantova
16/05/14 P. 20
Gli studenti a lezione di rifiuti
7
Gazzetta Mantova
16/05/14 P. 20
Degrado al Colla di Cerese Il palazzo è una discarica
16/05/14 P. 19
«Solo asfaltature nel piano opere»
SERVIZIO IDRICO
La Voce Di Mantova
RIFIUTI
Elena Caracciolo
8
SERVIZI
Gazzetta Mantova
10
POLITICA LOCALE
Gazzetta Mantova
16/05/14 P. 11
«Ecco i progetti rimasti solo nei cassetti»
Nicola Corradini
11
La Voce Di Mantova
16/05/14 P. 11
Sodano: "Mantova, capoluogo con le tasse più basse d'Italia"
Ilaria Perfetti
12
La Voce Di Mantova
16/05/14 P. 13
L'Expo mantovano galleggia
Mf
16/05/14 P. 13
Acea, la carica dei consiglieri
Corriere Della Sera
16/05/14 P. 49
Camerano alla guida di A2A
13
COMPETITORS
Angela Zoppo
15
16
ACQUA: SCENARIO
Salvagente
15/05/14 P. 14
Acquà, a 3 anni dal referendum ora arrivano i rimborsi
Valentina Corvino
17
Niente discarica grazie a1 riciclo creativo
Lisa Cesco
22
RIFIUTI: SCENARIO
Brescia Oggi
16/05/14 P. 16
Corriere Della Sera Brescia 16/05/14 P. 10
Rifiuti, Brescia preferisce il cassonetto
23
Giornale Di Brescia
16/05/14 P. 11
Bergamo, riciclo record con i rifiuti fuori porta
Enrica Mirani
24
Giornale Di Brescia
16/05/14 P. 28
Darlo Via i cassonetti, spunta l'inciviltà
Sergio Gabossi
26
Sole 24 Ore
16/05/14 P. 39
Tasi, per ora niente proroga
Venerdi Repubblica
16/05/14 P. 62
E se quando buttiamo lavatrici o computer, non buttassimo niente?
Raffaele Ricciardi
28
27
ENERGIA: SCENARIO
L` Arena
16/05/14 P. 10
«Agsm? È uscita dal business vendendo le quote sei mesi fa»
Sole 24 Ore
16/05/14 P. 21
Il premier slovacco: «A rischio per la Ue le forniture di gas»
Antonella Scott
31
32
Sole 24 Ore
16/05/14 P. 43
Trasporti, energia e telecomunicazioni Pronti 33,2 miliardi
Maria Adele Cerizza
33
16/05/14 P. 14
Addio a Gaspare Gasparini Il paladino dell'ambiente
Roberto Bo
35
SEGNALAZIONI
Gazzetta Mantova
Indice Rassegna Stampa
Pagina I
Nessun riferimento
al porta a porta
Si è parlato di Amanti di Valdaro,
del nuovo Pgt, dell'investimento
sul welfare e persino della
mondovisione sul Rigoletto «per
chi - dice il sindaco - ha la
memoria corta». Nicola Sodano
nel suo rendiconto di 4 annidi
governo ha poi esaltato la
circostanza che «siamo uno dei
Comuni che tassano di meno»
citando Imu e Tasi . Tra le cose non
citate nelle quasi due ore di
riunione, c'è l'avvio della raccolta
differenziata porta a porta dei
rifiuti . una novità che ha
cambiato le abitudini e che è stata
accompagnata da un aumento
della tariffa più sensibile per le
famiglie composte da tre persone
(genitori più figlio) o più
numerose. Per Mantova
l'introduzione del porta a porta è
stata più volte difesa dalle
critiche dall 'amministrazione,
che non ha mancato di rendere
noto periodicamente, con una
certa enfasi, l'aumento della
frazione di rifiuti " recuperata".
Argomento , però, di cui non si è
fatto cenno nella sala degli
Stemmi.
Si parla di noi
Pagina 1
PARLA L'ASSESSORE COMUNALE
.®. Paiolo
. da bonificare
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Uno scorcio del canale Paiolo
«Francamente ho trovato un
po' strano che l'Arpa chieda
una caratterizzazione di tutta
l'area del Paiolo, anche laddove la concentrazione di sostanze inquinanti è entro i limiti
per il tipo di costruzione che si
vuole fare. Ma se si vuole agire
secondo il principio della precauzione non mi tiro indietro». L'assessore comunale
all'ambiente, Mariella Maffini,
interviene sulla contaminazione sopra i limiti di legge di metalli sulle rive del canale Paiolo, il cuore del piano attuativo
Te Brunetti -Nuovo Ospedale,
il quartiere in progetto da anni
e rimasto al palo.
Spiega l'assessore di aver già
inviato alla Regione il verbale
della riunione del 27 marzo
con tutti i soggetti, islituziona-
li e privati, interessati al piano
da cui emergono gli inquietanti dati degli esami condotti da
Arpa sui fanghi del corso d'acqua.
«Ho anche avuto un colloquio informale con il funzionario regionale che si occupa delle bonifiche - riferisce la Maffini -visto che il canale appartiene al demanio regionale.
L'idea di fondo è quella di
compiere ulteriori indagini e
far partire la bonifica del canale. Ma con Milano ci risentiremo quando avranno fatto le loro valutazioni. Noi avevamo
già notato questa anomala presenza di mercurio. Con Tea abbiamo cercato di capire la sua
origine ma per ora non ne siamo venuti a capo. Anche questo aspetto sarà da chiarire».
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Si parla di noi
.
Pagina 2
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Il vento lasci
Albero si abbatte
sull'orto degli
La polizia locale corre in strada Spalti: nessun ferito
Un'altra pianta piomba sulla ciclabile per Peschiera
Ha lasciato danni, comunque
limitati, il forte vento che mercoledì sera ha spazzato città e
provincia. Tra gli episodi che
più di altri segnalano lapericolosità delle raffiche, il crollo di
alcuni alberi in zone frequentate. Una pianta di alto fusto si
è abbattuta, ad esempio,
sull'orto degli anziani di strada Spalti, dove ieri mattina sono accorsi gli agenti di polizia
locale. Analoghi episodi sono
accaduti in tutta la provincia
ma non si segnalano feriti. «In
caso di temporale o di forte
vento evitate, se possibile, di
transitare in zone alberate» dicono al comando della polizia
locale. I pericoli ci sono comunque, indipendentemente
dal fatto che il Comune abbia
varato un piano di verifica degli alberi malati, quindi potenzialmente a rischio caduta,
che prevede il controllo delle
piante e l'eventuale taglio e ripiantumazione.
Riguardo all'orto degli anziani di strada Spalti, che si affac-
Transenne al marciapiedi per il crollo di un marcapiano
cia sul lago di Mezzo, la pianta
che si è abbattuta sulla terra
coltivata è di grosso fusto, come è possibile vedere nella foto sopra. Facile pensare che
cosa sarebbe accaduto se fosse piombato giù durante la semina o la cura da parte degli
assegnatari. La polizia locale
ha allertato il servizio giardini
della Tea che ha programmato
il taglio e la rimozione dell'albero.
Altra pianta è caduta, sempre per effetto del vento di
mercoledì sera, alla periferia
della città, all'altezza di Gamba-rara. L'albero, di fusto alto
nia più sottile di quello di via
Spalti, s'è abbattuto di traverso sulla ciclabile Mantova-Peschiera, nel tratto iniziale, ap-
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Si parla di noi
Pagina 3
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Gli alberi caduti sulla ciclabile per Peschiera e, sopra , nell'orto di via spalti
pena oltre l'agriturismo di corte San Girolamo. Il tronco s'è
appoggiato sulla recinzione e
ha praticamente bloccato la ciclabile. In questo caso sono intervenute le guardie della Provincia e del Parco del Mincio.
In alcuni casi sono intervenuti i vigili del fuoco. Come ieri mattina alle sette in strada
Fienili, a Roverbella, dove gli
Si parla di noi
uomini del comando di viale
Risorgimento sono andati con
l'autogru per staccare un ramo pericolante. L'intervento
si è concluso nel giro di poco
più di un'ora.
Transenne sul marciapiedi,
infine, in via Montanara e Curtatone per il crollo di alcune
parti di marcapiano dall'alto
di un edificio.
Pagina 4
Già collocati i fiori dove prima c'erano i new jersey
Tempi rapidi di esecuzione dopo tempi ciclopici di gestazione.
Nelle fioriere di corso Garibaldi
sono state messe a dimora ieri le
essenze arboree e floreali, dopo
che nei giorni scorsi gli addetti
della Tea hanno posizionato le
fioriere nello stesso punto
dell'arteria stradale in cui prima
facevano brutta mostra di sé i
cordoli di cemento. Uno degli
impegni assunti dall'amministrazione Sodano è stata infatti
quella di rimuovere gli antiestetici new jersey posizionati
per separare la corsia preferenziale in direzione stadio da quella ordinaria in direzione via
Trieste. Un'altra misura "tampone" nei confronti dei discutibili interventi delle precedenti
amministrazioni.
F Paseki ehieze l' occhio e Sedano...
Si parla di noi
Pagina 5
MERCOLEDÌ SERA FOLTO PUBBLICO AL FACCIA A FACCIA DEI TRE CANDIDATI SINDACO
Sabbioneta patrimonio dell'Unesco è senza acquedotto: uno scandalo
SABBIONETA - In Italia ci sono ancora 30 località prive di
acquedotto e dieci si trovano in
provincia di Mantova. Tra queste è compresa Sabbioneta, città
riconosciuta dall'Unesco come
patrimonio mondiale. La constatazione è emersa mercoledi
sera all'interno del Teatro all'Antica di Sabbioneta per la
presentazione dei quattro candidati sindaci. Un'altra riflessione è venuta nel constatare la
soprendente presenza del pubblico che ha esaurito ogni posto
a disposizione meravigliando
gli stessi candidati autorizzati
cosi a pensare che non è vero
che il pubblico si è allontanato
dalla politica. Numerosi i temi
affrontati da Franco Alessandria, Werther Gorni, Pierpaolo Tonghini e Aldo Vin-
cenzi in rappresentanza delle ri spettive liste attraverso le quali
ambire alla poltrona di primo
cittadino. Ambiente, servizi sociali, il lavoro, il turismo, affrontati da ciascun candidato
con le proprie idee e ambizioni.
Esprimendo contrapposizioni, a
volte con vigore sulla questione
della Panguaneta, l'unica azienda che garantisce occupazione a
più di 200 operai (su 4000 abitanti) per le questioni relative ad
ampliamento e inquinamento,
sulla Fondazione, su Pro loco, e
in genere sull'isolamento che
Sabbioneta soffre persino da
Mantova. Sottolineato anche il
mancato coinvolgimento di un
personaggio fondamentale di
questa zona che riveste il ruolo
di assessore all'agricoltura di
una delle Regioni più impor-
Mk
tanti d'Italia. Tra le idee emerse
quella di potere inserirsi nella
grande manifestazione di Expo
2015 con eventi locali aperti da
maggio a ottobre oltre ad un
gemellaggio con Valencia città
che condivide con Sabbioneta
riferimenti storici importanti.
Ribadito che i costi non prevedono prima del 2021 l'instal-
lazione di un acquedotto si è
ipotizzato di realizzare delle
"Casetta d' acqua" sia in Piazza
d'Anni che nelle frazioni. Questo ed altro per tarsformare questa che fin' ora è rimasta la città
degli arginelli senza aver saputo
sfruttare tutta la potenziale attrattiva architettonica e turistica
di cui è in possesso . (rp.)
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Servizio idrico
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Pagina 6
CASTIGLIONE
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Visita a Indecast e Biociclo. La depurazione dell'acqua stupisce
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Ieri mattina si è svolta la seconda giornata di open day di Indecast e Biciclo, le due municipalizzate di Castiglione delle Stiviere, che nei giovedì di maggio
hanno organizzato una seri di visite con le scuole del comune.
Ospiti della mattinata le classi
dell'istituto comprensivo 2,
"San Pietro" di Castiglione.
Le due classi sono state accolte dal personale e dalla dirigenza Indecast, e dal presidente di
Biociclo, Andrea Guidetti. I tecnici dell'azienda hanno condotto i ragazzi in un viaggio guidato
all'interno delle due municipalizzate per far conoscere le attività delle due aziende e, soprattutto, dare indicazioni sulla raccolta differenziata e sull'utilizzo
dell'acqua.
Il percorso è duplice, infatti.
Un gruppo ha visitato la piazzola ecologica, e ha potuto vedere
dove finiscono tutti i rifiuti differenziati che vengono raccolti
Rifiuti
Alcuni momenti della visita dei ragazzi alle due aziende municipalizzate
con il sistema "porta a porta"
nelle vie di Castiglione. Al termine della visita alla piazzola ecologica, si è svolto un gioco per vedere se e come i ragazzi sono a
conoscenza delle corrette norme per differenziare i rifiuti.
Il secondo percorso, invece,
porta gli studenti fra le grandi vasche della depurazione dell'acqua. La prima tappa è quella
dell'arrivo delle acque nere da
tutti i punti di raccolta del comune, poi il passaggio nelle varie
vasche di sedimentazione e di
purificazione, fino ad arrivare al
deposito dei fanghi e alla fuoriuscita dell'acqua nuovamente depurata e pulita. Il percorso termina in laboratorio dovei biologi di Indecast hanno mostrato,
con i vetrini, i batteri che man-
giano le scorie presenti nell'acqua per depurarla, producendo
fango che, depositato sul fondo
della grandi vasche, verrà poi
estratto e utilizzato, coniresidui
del verde, per produrre il compost. Il viaggio, infine, è terminato davanti alle grande montagne
di compost che le aziende producono e che servono per concimare i campi e i giardini.
(l. c.)
Pagina 7
Degrado ai Colla di Cerese
D palazzo è una discarica
Segni di bivacchi, vestiti, cartoni, avanzi di cibo nell'edificio che ospita i negozi
Aporti: trent'anni fa il lottizzante falli, il Comune spende 30mila euro l'anno
1 BORGO VIRGILIO
Una porta forzata e all'interno
del grande garage segni evidenti di bivacchi. Cumuli di vestiti
sporchi, cartoni, avanzi di cibo,
qualche vecchio elettrodomestico e immondizia di vario genere. È la situazione di assoluto
degrado che si trova nel palazzone grigio e giallo che sovrasta
il quartiere Colla di Cerese, a
Borgo Virgilio.
È l'edificio che alla base ospita alcuni negozi e ristoranti come il Trigol, il Vestiesse e l'Ld,
al primo piano una grossa piastra usata come parcheggio e
decine di appartamenti. La proprietà violata è privata, ma il locale in questione, diventato dimora per qualche senza tetto,
fino a qualche anno fa veniva
usato conce magazzino cornunale e nel 2013 l'obiettivo dell'
amministrazione era proprio
quello di acquisirlo a tutti gli effetti tramite un accordo con
commercianti e condomini,
per smettere di pagare l'affitto
di un'altra struttura e inserire
una forma di controllo in uno
dei quartieri a luci rosse di Virgilio.
siti, ma si trattava di una irregolarità che infatti si è presto conclusa».
Il Comune ha così dovuto affittare un'area che costa 30mila
euro all'anno. Secondo la convenzione che era stata proposta, i commercianti avrebbero
dovuto farsi carico delle opere
di sistemazione dei parcheggi
sopra la piastra, mentre i proprietari avrebbero ottenuto
una riqualifica dell'area senza
spese.
La trattativa con i commercianti si è però arenata e allo
stesso tempo non tutti i condomini hanno dato parere positivo, mentre la situazione di degrado è peggiorata. «Il magazzino è rimasto del condominio precisa Aporti - avevo percorso
questa strada per avere un presidio comunale, eravamo vicini
ad una soluzione, però poi non
è andata in porto. Noi avevamo
cercato di mettere a postole cose e di entrare in possesso dell'
area per alleviare le criticità».
Elena Caracciolo
L'ex vicesindaco Francesco
Aporti spiega l'aggrovigliata vicenda. «Il lottizzante che
trent'anni fa costruì il palazzo,
avrebbe dovuto cedere al Comune due ampi spazi da adibire a magazzini. La ditta però è
poi fallita e le cose non sono
mai state formalizzate. Alcune
amministrazioni avevano deciso di occupare lo stesso i depo-
Rifiuti
Pagina 8
9
il quartiere Colla di Cerese
Rifiuti
La sporcizia all'interno dei palazzo
Pagina 9
«Solo asfaltature nel piano opere»
Curtatone. Investimento da 600mila euro nel 2014. Le opposizioni insorgono
® CURTATONE
Un piano triennale delle opere
pubbliche da un milione e
400mila euro, appena 600mila
euro per il 2014 e per lo più con
previsione di asfaltature e sistemazione di marciapiedi,
che ha lasciato molta amarezza trai banchi della minoranza
di Curtatone, durante la seduta di consiglio comunale di
mercoledì sera.
Lo ha presentato l'assessore
Francesco Ferrari, precisando
che «rispetto agli anni precedenti, ci sono state delle riduzioni molto significative degli
investimenti complessivi. Un
risultato causato soprattutto
dal crollo degli incassi dagli
oneri di urbanizzazione». Ad
accendere il dibattito è stato in
particolare il dato del primo
anno: 200tnila euro per le asfaltature, 200mila per la riqualificazione di via Costituzione a
Levata, strade e marciapiedi di
Buscoldo, altri 200mila per la
sistemazione del parcheggio
di Montanara, strade e marciapiedi di San Silvestro.
Critico il capogruppo Giorgio Maffezzoli. «C'è chi i contributi riesce ad averli e dobbiamo ottenerli anche noi, perché non è possibile fare un piano con sole strade e marciapiedi».
Luigi Gelati lo ha definito come non classificabile. «Dentro
non c'è niente. Forse non rag-
Il consigliere Luigi Gelati
giungeremo mai i livelli del
passato, ma siamo in una situazione drammatica e l'am-
ministrazione deve far fronte a
questo».
Paolo Savazzi ha parlato di
quadro desolante. Ferrari ha ricordato che i finanziamenti
non sono la soluzione a tutti i
mali, «perché il Comune deve
sempre contribuire per una
parte e rispettare il patto di stabilità». Approvato anche il bilancio di previsione. Infine la
comunicazione sul gattile:
«Non riguarderà più Eremo
ma la zona industriale della
frazione di Curtatone, lontana
dalle abitazioni. Oltre a questa
ipotesi su superficie pubblica,
sono in corso approfondimenti sulla possibilità che venga
messa a disposizione un'area
privata».
(ele.car)
n,t ,n.e i, n n e .t.e • a; x
Servizi
Pagina 10
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asti solo nei cassetty>
la
«Ecco i progetti
Alla cerimonia per fare il punto di quattro annidi giunta Sodano, Benedini ricorda al sindaco ciò che non è stato fatto
di Nicola corradini
L'appuntamento non è nuovo. Il sindaco Nicola Sodano,
chiama a raccolta assessori,
amministratori, esponenti dei
partiti e dei gruppi consiliari di
maggioranza per fare il bilancio delle cose fatte dall'amministrazione. In passato lo aveva fatto con la formula del rinfresco o addirittura della
"festa" in locali, ma quest'anno le cose sono diverse. Ad un
anno dalle elezioni comunali
l'appuntamento di ieri, ufficialmente organizzato dai
gruppi consiliari, è sembrato il
punto di partenza per la campagna elettorale del 2015. Non
a caso gli interventi della consi gliere regionale Anna Lisa Baroni (coordinatore provinciale
di Fi) dell'assessore regionale
Mario Mantovani, da sempre
punto di riferimento di Sodano, e dell'assessore mantovano, Paola Bulbarelli hanno
avuto un tratto fortemente politico, con la segretaria cittadina di Fi ringraziare Sodano
perché «ha strappato il Comune al centrosinistra». Una nota
fuori dal coro c'è stata. È arrivata dal civico Benedini,
Così, nella affrescata e affollata Sala degli stemmi di Palazzo Soardi (l'incontro era pubblico), Sodano ha illustrato le
cose realizzate dalla sua giunta in questi quattro anni. Una
panoramica già conosciuta a
chi aveva consultato l'opuscolo spedito nelle case qualche
settimana fa. «Non riuscirò a
dire tutto in venti minuti, viste
le tante cose che abbiamo fatto», dice il sindaco. L'elenco
parte dalla sicurezza. Sodano
dice che la sua amministrazione ha portato da 48 a 150 le telecamere in città: annuncia
che entro fine mandato arriveranno a 300.
Poi snocciola opere pubbliche: piazza Martiri, la demolizione della piastra di Lunetta,
l'avvio del restauro di Palazzo
del Podestà con gli attuali lavori per recuperare Palazzo della
Ragione e i monumenti lesionati dal terremoto. E naturalmente il fiore all'occhiello, la
riapertura della Teresiana. E
ancora il parcheggio di piazza
Mondadori, tanto da spingersi
a dire che «adesso Mantova
non ha più bisogno di parcheggi».
Non sfugge che molti di questi interventi, sono la messa in
pratica di progetti ideati dalle
precedenti amministrazioni
di centrosinistra. Lo ammette
lui stesso, ma con un distinguo: «Burchiellaro aveva avviato molte iniziative, poi la Brio-
ni ha bloccato tutto: noi abbiamo ripreso a fare delle cose».
L'elenco tocca cultura, welfare, università (con una stoccata alla Provincia: «Mentre
dalla Fum c'è chi è scappato
abbassando il contributo, noi
diamo un milione l'anno») e
via dicendo. Senza contraddittorio, ovviamente e legittimanente. Prendono la parola CarloAcerbi (capogruppo Fi), l'assessore a Unesco e quartieri
Celestino Dall'Oglio (Sostenere Mantova). E poi interviene il
leader dei civici, l'ex assessore
Benedini. Gli scontri tra lui e
Sodano hanno caratterizzato
buona parte del mandato. Il tono cambia. «Siamo molto soddisfatti - dice - per quello che
stiamo facendo nella cultura e
nell'ambiente. Parlando di
opere, il sindaco ha dimenticato quelle rimaste invisibili nei
cassetti degli assessorati. Sono
idee e progetti come la tangenziale ovest, le soluzioni per la
cinta ferroviaria, i parcheggi
pronti per essere realizzati (Benedini ritiene che ve ne sia più
bisogno, ndr). È un bene che
lasciamo in eredità».
Nicola Sodano entra nella sala degli Stemmi : Giampaolo Benedini e i n prima
Politica locale
Pagina 11
Sodano: "Ma ntova,
capoluogo so n le tasse
più basse d'Italia"
Nel resoconto dei suoi 4 anni di amministrazione
il sindaco ha sottolineato i tanti investimenti fatti
Che il periodo non aiuti gli amministratori è palese, che questi
non si aiutino litigando pure:
partendo da tali presupposti e
sincere ammissioni è stato ieri
sera presentato a palazzo Soardi
un riassunto delle attività svolte
dall' amministrazione comunale
coordinata dal sindaco Nicola
Sodano , alla presenza del vice
presidente della Regione Lombardia Mario Mantovani.
Il primo cittadino è partito dal
fattore sicurezza: in tal senso si è
passati dalle 58 telecamere pre
esistenti sul territorio alle attuali
150 e la volontà è quella di raddoppiarle.
In merito alla mobilità si sono
regolamentate le zone a traffico
limitato e messi in sicurezza diversi passaggi pedonali. E fino
ad ora l' esito di una incidentalità
in diminuzione rende efficaci tali misure.
In quanto alle opere pubbliche,
la nuova piazza Martiri rappresenta un allargamento del centro
storico, a Lunetta è stata demolita la vecchia piastra e realizzata una nuova piazza. Una
vistosa serie di cantieri caratterizza il centro storico. In tal
senso, ha commentato Nicola
Sodano, il dramma del terremoto è stato rovesciato in una risorsa di fondi per il territorio,
che farà di palazzo della Ragione una sede espositiva e ha
consentito la riapertura della biblioteca Teresiana dopo 16 anni
di lavori.
Il tutto per un impegno finanziario di circa 20 milioni di euro,
i cui risultati lasceranno il segno
in città negli anni futuri.
Tanti i punti toccati circa il turismo e la cultura: intanto la partecipazione a Italia 2019, che
consente alle città non vincitrici
del titolo di capitale della cultura
di mantenere una rete di contatti
che consenta la promozione dei
Politica locale
vari centri. Poi l'animazione
permanente con tanti eventi in
città, l'esposizione degli Amanti di Valdaro, le tante iniziative
rimaste in piedi nonostante 10
milioni di euro di taglio sugli
investimenti. E, in riferimento
alla recente visita del critico
d'arte Vittorio Sgarbi a palazzo
Te, il sindaco ha annunciato che
le grandi mostre si faranno
quando ci saranno grandi capitali.
Ancora: i lavori di manutenzione, per oltre 2 milioni di euro, a
palazzo Te.
In fatto di Univeristà il primo
cittadino ha ribadito la spesa di
un milione di euro l'anno e la
prospettiva, che si sta concretizzando,
di
ampliamento
dell'offerta formativa, con la
Mediazione
Linguistica
dall'ateneo di Verona.
Tra i grandi eventi la mondovisione del Rigoletto e la produzione Romeo and Juliet, che a
Mantova sarà presentata in anteprima ad ottobre.
Lavori pubblici: 3000 interventi
di manutenzione, magari non
appariscenti ma necessari, la
realizzazione del Piano di Governo per il Territorio, traghettando progetti partiti con Burchiellaro e sospesi con l'amministrazione Brioni.
Poi il piano ciclabili, il parcheggio di piazzale Mondadori, che
abbisognaperò anche di persone
disposte a fare una passeggiata
prima di giungere in piano centro (difficilmente saranno mantovane).
Sul welfare l'investimento è aumentato di un milione di euro,
nonostante i i tagli.
E poi le tasse, con l'affermazione stentorea che Mantova sia
il capoluogo di provincia in Italia ad emettere quelle più basse.
Tutte queste considerazioni
hanno quindi portato il sindaco
ad ammettere che le difficoltà
dei primi tempi ad organizzarsi
come squadra amministrativa
non siano stati pochi, ma la
squadra stessa è ora matura e
disponibile per fare di più.
E fare di più bisogna sempre.
Ilaria Perfetti
L'intervento dei sindaco (foto 2000)
Pagina 12
DUE PROGETTI SONO STATI PRESENTATI IERI
L'Expo mantovano galleggia
Una torre o una piazza sul lago per dare alla città un tocco artistico in più
Nel pomeriggio di ieri alla Casa
del Mantegnaè stata presentato il
progetto che prevede la costruzione di un padiglione galleggiante sul lago in occasione di
Expo 2015. Due i progetti presentati ieri da Federico Bucci,
prorettore del Polo di Mantova
del Politecnico di Milano: la famosa torre galleggiante e lapiazza. Due investimenti da circa
300-400 mila curo. I due modelli, prodotti dall'architetto
Souto De Moura e dal gruppo di
studenti e docenti del Polo di
Mantova, verranno analizzati attentamente e poi in tempi brevi si
dovrà decidere su quale puntare.
I progetti presentati ieri sono il
frutto della collaborazione tra la
sede mantovana del Politecnico
di Milano, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio
ieri rappresentato da Carlo Zanetti, Confindustria presente ieri
con Alberto Marenghi e il Parco del Mincio ieri rappresentato
da Alessandro Benatti. Sono
questi gli enti firmatari del protocollo d'intesa dello scorso ottobre. «La prima proposta - spiega Bucci - è la costruzione di una
torre attaccata al ponte di S.
Giorgio che vuole recuperare
uno dei temi principali della città
e cioè l'acqua. La torre è anche
pensata come punto d'informazione per i visitatori all'ingresso
della città e anche come punto
d'osservazione». Una torre da
vedersi come punto d'informazione, sociale e panoramico. Le
stesse finalità valgono anche per
la piazza galleggiante: «E una
piazza itinerante che prevede una
serie di differenti punti di vista
della città. Sono due progetti importanti che rimarcano il sostegno e l'interesse del Politecnico
Politica locale
nei confronti del territorio lombardo». Alla presentazione han no partecipato alcune delle autorità cittadine tra cui Francesca
Zaltieri, vice presidente della
Provincia di Mantova e anche il
sindaco Nicola Sodano. «Nell'area di Expo - spiega la Zaltieri
- ci sono diverse operazioni d'interesse e quelle presentate oggi
(ieri ndr) non sono da meno.
Quello che si andrà a fare sarà
un'opera di grande importanza
dal punto di vista architettonico e
trovo sia importante fare di Expo
un importante punto d'attrazione». Quello di Sodano è un messaggio alla città: «In questi mesi
si è parlato molto in città di questa torre che in qualche modo
poteva danneggiare lo skyline
della città. Voglio ricordare che i
due progetti sono stati pensati
non per essere fissati in un unico
punto, ma sono galleggianti e
quindi spostabili». Sarà quindi
uno di questi due progetti il simbolo di Expo 2015 a Mantova,
ma viene spontaneo pensare che
una città come quella virgiliana
possa puntare, con dei giusti finanziamenti, su una serie d'iniziative culturali di un certo rilievo e che possano portare in
riva al Mincio più visitatori possibili. Anche questo è uno degli
scopi di Expo. (t.bellini)
Pagina 13
La piazza galleggiante che vorrebbero installare sul lago
Politica locale
La torre affiancata al ponte di San Giorgio rappresenta l'alternativa alla piazza (f.2000)
Pagina 14
DEPOSITATELE LISTE, 26 CANDIDATI PER IL BOARD CHE IL COMUNE VUOLE RIDURRE A SEI
Acea, la carica dei consiglieri
Le contromisure dei soci privati Suez
e Caltagirone in vista dell'assemblea
del 5 giugno. Con il rebus della revoca
DI ANGELA ZOPPO
dell' ordine del giorno dell' assemblea, che il sindaco ha fatto
integrare. Solo se l'assise degli
azionisti avrà dato via libera alla riduzione del cda, infatti, si
potrà arrivare alla nomina dei
nuovi consiglieri, compresi
quindi presidente e ad, in sostituzione anticipata degli attuali,
Giancarlo Cremonesi e Paolo
Gallo. Al loro posto Marino
vuole Catia Tomasetti, legale
en 26 candidati per un
cda che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, vorrebbe restringere da 9 a
6 membri. In vista dell'assemblea del 5 giugno, sono state
depositate le liste dei soci Acea:
nove nomi per il Comune, che
attraverso Roma Capitale controlla il 51%, altrettanti
R/0////1,1119/ .....
per Suez Environnement
(12,48% tramite Ondeo)
e otto per Caltagirone (il
gruppo detiene il 16,3%
mala lista è quella di Finca, che ha il7,5%a), per un
totale, appunto, di 26. Una
folla, insomma, e proprio
quando il sindaco insiste
per un board ridotto al
minimo. In realtà, candidature così
numerose
si spiegauota_ onl in a Co
no con due
ragioni: la
prima è che
se un consigliere si dimette, può
subentrargli
dello studio Bonelli
il succesErede Pappalardo, e
sivo della
Alberto Irace, a capo
stessa lista,
""'
dell'Idrico di Acea
e non il prie ad di Publiacque.
mo della lista espressa da un Nel cda a sei il Comune esprialtro azionista: la seconda è merebbe quattro consiglieri,
che la stessa relazione del cda
mentre Caltagirone e Suez ne
Acea sui punti all'ordine del avrebbero solo uno ciascuno.
giorno dell'assemblea invita i
Oltre a Irace e Tomasetti, la
soci a presentare liste di nove lista Roma Capitale include
candidati «prudentemente, in Elisabetta Maggini. Paola Proassenza di puntuali indicazioni
feta, Franco Paparella, Salvasul numero dei consiglieri che tore Monni, Fausto Valtriani,
dovranno essere eletti». Il voto Giovanni Campa e Donatella
favorevole dei soci al cda più Visconti. I primi della lista
snello è un obiettivo che Mari- Fincal sono i due consiglieri
no deve raggiungere per proceattuali, Francesco Caltagirone
dere col rinnovo dei vertici. A e Paolo di Benedetto, seguiti
imporglielo è la formulazione da Azzurra Caltagirone, Mario
Competitors
Delfini, Tatiana Caltagirone,
Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, Albino Majore e
Annalisa Mariani. Anche la lista Ondeo ripropone Giovanni
Giani e Diane D'Arras, oltre a
Olivier Jacquier, Gael Falchier,
Francesca Menabuoni, Mauro
Alfieri, Dominique Romani,
Marica Lazzarin e Francesco
Nocentini. Un'idea abbastanza
chiara del clima che si respira
in Acea viene anche dalla lettura della relazione del cda.
«Assumendo che la riduzione
dei componenti il cda comporti
la revoca implicita dei medesimi», vi si legge, «non è chiaro
quali siano le ragioni sottostanti
alla revoca e, soprattutto, se vi
siano elementi tali da integrare
la giusta causa con la conseguenza che, in caso negativo,
la società sarebbe esposta al
rischio di azioni risarcitorie dai
consiglieri revocati». Ma anche su questo punto il Comune
sembra pensarla diversamente.
(riproduzione riservata)
ua.la caricadci imsi :ÍÍcr
Pagina 15
(d. b.) Il nuovo ad in A2A sarà Luca Valerio Camerano,
5oenne romano, per otto anni amministratore delegato
di Gdf Suez Energie. Una scelta nel segno della discontinuità fatta dai sindaci Emilio del Bono e Giuliano Pisapia, che cambieranno anche governance e presidente
della società. Camerano dal 2003 al 2006 è stato direttore generale di Enel Gas e prima ancora al vertice di Camuzzi. Nel Cda, a fianco del presidente Giovanni Valotti,
come vicepresidente è prevista la nomina di Giovanni
Comboni.
Competitors
Pagina 16
cqum a 3 anni
dal referendum
9, ora arrivano
Valentina Corvino
55 milioni di euro da 71
-%'N
gestori. Sono quelli in arrivo
per 11 milioni di utenti
domestici in restituzione
della remunerazione
abolita col voto
del 12 e 13 giugno 2011.
Acqua: Scenario
F analmente una buona notizia.
veniva proclamato il risultato del
Dopo una gestazione durata
quasi tre anni sono in dirittu-
referendum del 12 e 13 giugno
con il quale circa 27 milioni di ita-
ra d'arrivo, per 11 milioni di uten-
liani si erano espressi in manie-
ti domestici, i rimborsi relativi
alla componente tariffaria del ser-
ra chiara contro qualsiasi profitto sull' acqua decretando l'aboli-
vizio idrico integrato nota come
zione della remunerazione del ca-
"remunerazione del capitale". Era
il 21 luglio 2011, infatti, quando
pitale in misura fissa del 7% introdotta, nel 1996, dall'allora mi- I
Pagina 17
acqua, a 3
anni dal
referendum...
nistro dei Lavori pubblici, Anto-
rimborsi è sempre lenta a partire
nio Di Pietro, per consentire ai
e così ci sono voluti altri 15 mesi
gestori di ripagare i costi per gli
interessi passivi pagati sui debi-
e un'altra delibera dell'Aeeg, ad
aprile di quest'anno, che fatto
ti contratti per la realizzazione
chiarezza sugli importi dovuti da
degli investimenti necessari sulla rete.
ciascun gestore perché qualcosa
iniziasse a muoversi: a quest'ultima delibera, infatti, erano allega-
Lunga attesa
ti gli elenchi degli Enti d'Ambito
che hanno rispettato i tempi e le
Per dare seguito all'esito refe-
modalità di calcolo dei rimborsi
rendario, a fine gennaio del 2013,
dopo il parere del Consiglio di
secondo i criteri indicati dall'Autorità, ma anche una sorta di black
Stato a cui si era rivolta perché
list degli Enti d'Ambito che non
facesse chiarezza sull'esatta de-
hanno mai risposto al regolatore.
correnza dei propri poteri tariffari sull'acqua, l'Autorità per
I conti dell'Autorità
l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico - che nel frattem-
Il calcolo dei rimborsi secondo
po aveva iniziato a occuparsi an-
l'Autorità "è stato elaborato da-
che di regolazione idrica - ave-
gli Enti d'Ambito - e da noi verifi-
va emanato una delibera con cui
cato - seguendo precisi criteri fis-
si prevedeva la restituzione di
sati dall'Aeeg, in continuità con
quanto gli utenti avevano paga-
le regole tariffarie previste per il
to indebitamente - dal 21 luglio
periodo 2012-2013 e nel rispetto
2011 al 1° gennaio 2012 - diret-
del principio del `full cost recove-
tamente in bolletta: 55 milioni
ry', che prevede la `copertura in-
di euro da parte di 71 gestori del
tegrale dei costi' di gestione (in-
tuire, escludendo i valori ritenu-
servizio idrico.
vestimenti compresi) mediante
ti inammissibili in un'ottica di tu-
Per Federconsumatori, ciascuna utenza dovrà ricevere, in me-
la tariffa. In base a questo principio di piena copertura dei costi,
tela degli utenti. Inoltre, per gli
Enti d'Ambito che non ci hanno
dia, 2,7 euro. "C'è da dire - sotto-
è stata data la possibilità di detrar-
trasmesso né la richiesta quanti-
linea Mauro Zanini , vicepresidente dell'associazione - che il
re alcune voci quali gli oneri fiscali e finanziari e gli accantona-
ficazione, né altre informazioni
utili - anche a seguito dell'intima-
campione preso in esame nella
menti perla svalutazione crediti,
zione loro inviata - abbiamo quan-
nostra indagine è limitato a 45
città su 113".
limitatamente a un valore quantificato secondo criteri di efficien-
tificato forfetariamente la quota
che ogni gestore deve restituire
La restituzione è relativa al pe-
za da parte degli Enti di Ambito",
a ciascun consumatore finale".
riodo di circa cinque mesi intercorso fra l'abolizione della remu-
spiega Alberto Biancardi , compo-
Adesso la palla è nelle mani dei
gestori cui - come sottolinea Bian-
nerazione del capitale a seguito
per l'energia elettrica, il gas e il
cardi - l'Autorità ha ordinato di
del referendum e l'introduzione,
dal 1 ° gennaio 2012, della tariffa
sistema idrico. E aggiunge che
"per gli Enti d'Ambito che non
procedere alla restituzione all'utenza della componente remu-
transitoria calcolata secondo i
hanno adempiuto alle nostre ri-
nerazione del capitale investito,
nuovi criteri approvati dall'Autorità. Ma si sa, la macchina dei
chieste di chiarimento, abbiamo
come calcolata dai relativi Enti
d'Ambito, ovvero come determi-
Acqua: Scenario
nente del Collegio dell'Autorità
determinato l'importo da resti-
Pagina 18
"Sono calcoli illegittimi ,
gli utenti avevano diritto
al doppio dei soldi "
C ento milioni di euro a fronte
dei più esigui 55 con cui l'A-
transitoria che ha coperto gli
eeg ha "archiviato" la pratica
nuova tariffa entrata in vigore
anni 2012 e 2013, ma anche la
rimborsi. A contestare la cifra
il 1° gennaio 2014, prevedono
I referendari
che in questi giorni arriverà agli
il'costo della risorsa finanziaria,
accusano:
utenti è il Forum italiano dei
una nuova denominazione che
"Hanno
cambiato il
nome,
movimenti per l'acqua, pro-
ha lo stesso metodo di calcolo
motore del referendum del
rispetto a quella abolita per la
2011, secondo cui l'Autorità ha
via referendaria", aggiunge Car-
lasciando
immutata la
commesso due errori nel de-
setti spiegando che l'unica dif-
terminare l'ammontare dei
ferenza sta nel fatto che l'attua-
rimborsi.
le percentuale è pari al 6,4% sul-
Innanzitutto c'è in ballo una
le immobilizzazioni.
remunera-
zione dei
capitale"
questione temporale dal mo-
"In questo contesto, appare for-
mento che l'Aeeg il 28 dicembre
zato il tentativo dell'Autorità di
2012 ha approvato il cosiddetto Metodo tariffario transitorio,
far passare la remunerazione
del rischio d'impresa, ossia
eliminando la voce relativa alla
margine di'profitto' puro, co-
remunerazione del capitale innata dall'Autorità, nel primo do-
vestito, e l'ha applicato retroat-
me una voce di'costo'della gestione del servizio idrico e quin-
cumento di fatturazione utile (la
tivamente al 1° gennaio 2012.
di anche in questo caso l'Autorità, riproponendo anche se in
modo diverso la copertura del
delibera è datata 11 aprile 2014),
"Tutto ciò è illegittimo: si trat-
trasmettendo all'Autorità stes-
ta di una sorta di retroattività
sa, entro i successivi 30 giorni,
del nuovo sistema tariffario, co-
profitto d'impresa,'elude' il ri-
apposita comunicazione in or-
me se fosse entrato in vigore dal
dine all'avvenuta restituzione".
luglio 2011, retroattività espres-
sultato del referendum poiché
la maggioranza assoluta delle
samente censurata dal Consi-
italiane e degli italiani ha san-
glio di Stato con varie senten-
cito esattamente l'impossibilità di remunerare in tariffa il
ze e dallo stesso Co.Vi.Ri"spie-
Acqua: Scenario
ga al Salvagente Paolo Carset-
rischio d'impresa al di là della
ti, portavoce del Forum.
Ma non solo. Il Forum contesta
sua misura, in quanto ha sancito il divieto di continuare a fa-
anche il mancato rispetto del-
re profitti sull'acqua", continua
l'esito del referendum e dunque
la mancata eliminazione dalla
il portavoce.
Secondo Carsetti, per garanti-
tariffa di qualsiasi voce ricon-
re gli investimenti di cui il set-
ducibile alla remunerazione del
capitale investito. "La Tariffa
tore ha comunque bisogno, è
necessario giungere a un mec-
Pagina 19
"Sono calcoli
illegittimi,
agli utenti..."
■ CHI HA DIRITTO AL RIMBORSO
canismo realmente alternati-
L'Aeeg ha previsto la restituzione nella prima bolletta utile solo per le
vo di finanziamento che al po-
utenze domestiche lasciando agli Enti d'Ambito la discrezione di defi-
sto del "full cost recovery"preveda la possibilità di ricorrere
nire altri beneficiari (ad esempio le utenze commerciali).
sia alla finanza pubblica che
QUALI SONO I GESTORI CHE DEVONO
RESTITUIRE I SOLDI IN BOLLETTA AGLI UTENTI
alla fiscalità generale.
Più in particolare, l'ipotesi del
171 gestori indicati dall'Aeeg sono quelli che applicavano il cosiddetto
Forum prevede che la tariffa co-
metodo di tariffa normalizzato, introdotto nel 1996, secondo cui la ta-
pra i costi di gestione, gli ammortamenti perla parte degli
riffa era composta dai costi operativi , dall'ammortamento dei capitali
investiti e dalla remunerazione di quei capitali . Non devono restituire
investimenti finanziati con la fi-
nulla i gestori che applicavano tariffe conformi al metodo tariffario Ci-
nanza pubblica più il costo degli interessi del capitale, preve-
pe così come i gestori con riferimento ai quali gli Enti d'Ambito hanno
ritenuto che non vi fosse una quota di tariffa che eccedeva la parte da
dendo comunque un'articola-
destinare alla copertura degli oneri fiscali , finanziari e agli accantona-
zione della tariffa sulla base delle fasce di consumo, mentre la
menti per svalutazione crediti nella misura ritenuta efficiente.
fiscalità generale dovrebbe es-
UTENZE CONDOMINIALI
sere chiamata a intervenire per
coprire il costo del quantitati-
Le ulteriori modalità di erogazione dei rimborsi - inclusi quelli alle utenze condominiali - verranno decise dai gestori sulla base delle indica-
vo minimo vitale (50 litrit/abi-
zioni eventualmente ricevute dal relativo Ente d'Ambito , tenuto conto
tante/giorno) e un'altra parte
di investimenti.
delle dettagliate informazioni di cui dispongono in ordine alle specificità che caratterizzano il relativo bacino di utenza servito.
IL BLUE BOOK DI FEDERUTILITY
Tra morosità e investimenti da fare
per i gestori è allarme rosso
I I dato di fatto da cui non si può pre-
centinaia di milioni di euro l'anno. Dal
ro 65 miliardi per investimenti nei ser-
scindere è che il sistema idrico ita-
rapporto emerge che nel 2011 gli inve-
vizi idrici. Nel solo comparto fognario-
liano deve adeguare le proprie infrastrutture e quindi ha bisogno (come
stimenti, in calo rispetto agli anni precedenti, sono stati di oltre 1,6 miliar-
depurativo (estensione rete fognaria e
l'acqua, verrebbe da dire) di investi-
di di euro, di cui 0,3 provenienti da con-
pianti di depurazione) sono previsti in-
menti. Come rileva il Blue Book, il rapporto annuale con cui Federutility fo-
tributi pubblici. La quota è salita nel
biennio 2012-2013 raggiungendo 1,9
vestimenti per oltre 30 miliardi. Il set-
tografa lo stato del servizio, la caren-
miliardi mentre per il biennio 2014-
consistente finanziamento statale dal
za dei servizi di fognatura e di depurazione riguarda ancora rispettivamen-
2015 Federutility stima una spesa di
capitale pari a circa 3,1 miliardi di eu-
momento che questo copre solo il 10%
te il 6-7% e il 20-21% del carico in-
ro l'anno legata ai fabbisogni infrastrut-
giunge anche la difficoltà dei gestori
quinante. L'Italia ha già subito due condanne per la mancata attuazione del-
turali più urgenti e indifferibili.
Per essere in linea con la media euro-
che la tariffa è l'unica garanzia che si
la direttiva europea 91/271/CE e un ter-
pea occorrerebbe triplicare il livello di
può dare al finanziatore considerato
zo procedimento di infrazione è in corso. Si attendono possibili penalità per
spesa annua. Federutility ha calcolato
che nei prossimi 15 anni servirebbe-
il fatto che i beni patrimoniali in uso,
Acqua: Scenario
potenziamento e/o costruzione di im-
tore non può "contare" neanche su un
del fabbisogno. Ma non solo. A ciò si ag-
idrici a ottenere credito dal momento
ad esempio le condotte, sono pubbli-
Pagina 20
ALCUNI DEI GESTORI CHE
DEVONO RIMBORSARE
(L'elenco completo è pubblicato
su www.ilsalvagente.it)
SpA, Metropolitana Milanese
ABRUZZO: Aca SpA in House
Providing, Cons. Acquedottistico
Tecnoedil SpA, Società
Metropolitana AcqueTorino, Soc
GROSSETO
0,4
Marsicano SpA.
Acque Potabili SpA (Torino-To),
SIENA
0,4
BASILICATA: Acquedotto
MANTOVA
0,4
Lucano SpA.
gestore unico virtuale.
PUGLIA: Acquedotto Pugliese
CARRARA
0,8
CAMPANIA: Gori SpA.
SpA.
EMILIA-ROMAGNA: Emilia
SARDEGNA: Abbanoa SpA.
MASSA
0,8
Ambiente, Montagna 2000,
SICILIA: Caltaqua SpA,
Acquaenna SpA.
AREZZO
1,3
NOVARA
1,5
TOSCANA: Publiacqua Spa, Nuove
Acque SpA.
BIELLA
1,6
Hydrogea SpA, Carniacque
1,7
UMBRIA: Servizio idrico integrato
TREVISO
SpA, Irisacqua Sri.
LAZIO: Acea Ato 2 SpA,
Acqualatina SpA,Acea Ato 5 SpA.
Scpa, Umbra Acque SpA.
VENETO: Acque Veronesi Scarl,
MACERATA
1,8
ROMA
1,9
Quanto toccherà
a ogni utenza
SpA, Gestore unico virtuale.
MARCHE:Tennacola SpA, Marche
Multiservizi SpA.
PIEMONTE: Mondo Acqua SpA,
SorgeAqua, Hera, Iren.
FRIULI-VENEZIA GIULIA:
LIGURIA: Gestore unico virtuale.
Centro Veneto Servizi SpA, Acque
CREMONA
2,0
LOMBARDIA: A2A Ciclo Idrico
Vicentine SpA.
LIVORNO
2,3
ALESSANDRIA
2,3
ROVIGO
2,3
ASCOLI
2,4
FERMO
2,4
BRESCIA
2,6
MILANO
3,0
TERAMO
3,1
UDINE
3,4
CALTANISSETTA
3,6
PISA
4,6
VERCELLI
4,6
PESARO
5,3
URBINO
5,3
FIRENZE
5,4
PISTOIA
5,4
-4
che e incedibili. Secondo Federutili-
rosi sono gli utenti domestici (45%),
ty, poi, non può essere trascurato, in
seguono quelli non domestici (37%)
quest'ottica, il livello di morosità nei
e le pubbliche amministrazioni (18%).
Attualmente i distacchi sono rego-
PRATO
5,4
TRIESTE
7,0
re ai distacchi del servizio: la proie-
lati nelle Carte di servizio e manca
PADOVA
8,2
zione nazionale mostra una stima di
TORINO
8,7
credito totale lordo a livello nazio-
un'auspicabile standard nazionale che
consenta agli utenti morosi un flusso
minimo vitale ma anche il rispetto, da
LA SPEZIA
9,0
nale di 6,1 miliardi di euro di cui 3,8
di crediti scaduti, di cui quasi un ter-
parte dei gestori, dell'equilibrio economico e finanziario.
■
ANCONA
9,5
5
servizi idrici e la difficoltà a procede-
zo scaduti da oltre 24 mesi. 1 più mo-
Acqua: Scenario
2,7
Pagina 21
'la 4h
Niente discarica grazie al riciclo creativo
OPERAZIONE GECO. Due cooperative bresciane portano avari ti cori successo il progetto di recupero materiali. Coinvolti disoccupati, migranti e un ex detenuto
Le copertine dei libri dismessi destinate al macero
abbinate ai tessuti diventano originali «pochette»
e i teli degli striscioni in «pvc» borse e portafogli
Lisa Cesco
Si chiama «upcycling», ovvero riciclo creativo, l'idea di fondo perseguita nel progetto
«Geco-Generazione Eco» avviato dalle cooperative «Il Gelso» di Ghedi e «Tempo libero» di Brescia.
Intercettare rifiuti o materiali di scarto prima della loro distruzione, trasformarli in qualcosa di nuovamente utile.
E ancora, coinvolgere nelle
fasi produttive soggetti svantaggiati, in una prospettiva
eco-sostenibile e socialmente
inclusiva. Questi gli obiettivi
del progetto, partito nei mesi
scorsi con il coinvolgimento
dei primi quattro lavoratori,
fra cui disoccupati, migranti
con difficoltà sociali e un ex detenuto.
LA FASE DI AVVIO è partita da
un bene di alto valore simbolico come il libro, recuperando
grazie alla collaborazione con
la Rete bibliotecaria bresciana
le copertine dei testi destinati
al macero, che abbinate a tessuti sono state trasformate in
originali pochette.
Nella fase successiva si è avviata anche la produzione di
borse, portafogli, cartelle e accessori realizzati con teli dismessi in Pvc (materiale recuperato da striscioni pubblicitari e teloni di camion), rivisitati
Rifiuti: Scenario
ste fra le aziende interessate a
gadget o regali sostenibili»,
sottolineano Luca Rigamonti
della cooperativa Il Gelso (che
storicamente si occupa di inserimento lavorativo) e Riccardo Filippini della cooperativa
Tempo libero (che offre servizi
educativi e socio assistenziali).
I prodotti di «Geco» sono in
vendita anche online sul sito
www.generazione-eco.it.
«Un'idea imprenditoriale
che si lega a un'idea sociale, e
dimostra l'importanza strategica di mettersi in rete», sottolinea Valeria Negrini, vice presidente di Confcooperative
Brescia, cui le due realtà promotrici aderiscono.
L'assessore comunale all'ambiente Fondra coni promotori di Geco
11 progetto
con creatività e fantasia.
«Il prodotto di scarto diventa un prodotto di moda, adatto a diversi target di clientela,
con un valore aggiunto in termini di sostenibilità ambientale e di inclusione sociale», spiega Barbara Casella, responsabile del progetto Geco, che prevede la realizzazione dell'intero ciclo di ideazione, produzione e vendita di oggetti derivanti da materiali riciclati o non
utilizzati.
sarà presentato
domani
pomeriggio
al parco di Largo
Torrelunga
«ORA IL NOSTRO obiettivo è riuscire a far crescere il progetto
trovando canali di vendita dei
nostri prodotti, ad esempio attivando dei corner shop all'interno di negozi già avviati, e
promuovendo le nostre propo-
Barbara Casella:
A prodotto
di scarto diventa
oggetto di moda
adatto adoni
clientela»
A TENERE A BATTESIMO il progetto è l'assessore all'Ambiente del Comune, Gianluigi Fondra, che ricorda come «questa
iniziativa, che incrocia il tema
etico con quello economico, rispecchia il segno del nostro indirizzo amministrativo in materia di raccolta rifiuti, che
non è solo quello di differenziarli, ma anche di riciclarli».
Il progetto «Geco» verrà presentato alla città domani pomeriggio dalle 15 alle 19 ad Ambiente Parco di largo Torrelunga (zona piazzale Arnaldo):
per tutto il pomeriggio sarà
possibile ammirare i prodotti
di design (borse, accessori,
lampade e molto altro) realizzati attraverso il riciclo creativo e partecipare a laboratori
per bambini e famiglie, dove
sperimentare direttamente la
costruzione di oggetti derivati
da materiali di recupero. •
C FIPRCOUZIaNE RISERVA 'A
Pagina 22
Sondaggio Piattaforma Civica
Ri utl, Brescia
preferisce
iI cassonetto
II 99,8% degli intervistati - quasi un
migliaio - è informato sul tema
differenziata e il 93% lo ritiene un
sistema utile. È uno dei risultati del
questionario diffuso da Piattaforma
civica via mail, a mano e sul sito. I156%D
considera una priorità la difesa
dell'ambiente, più della metà chiede più
efficienza, mentre oltre il 6o%D ritiene
insufficiente l'informazione fornita dal
Comune e da A2A. Sulla raccolta umida
in particolare la maggioranza si dichiara
disponibile, il 18% no. Il 57% auspica il
sistema a calotta, il restante 43% è diviso
tra porta a porta e misto, ma non manca
chi è per lo status quo. Sommando
calotta puro e misto, emerge che più del
70%D degli intervistati ritiene importante
poter conferire i rifiuti più scomodi
(umido e indifferenziato) in ogni
momento della giornata e della
settimana, cioè quando è necessario. Il
77% è favorevole a multare gli
«indisciplinaty> e preferirebbe un
sistema tariffario basato su quanto viene
effettivamente conferito. Francesco
Onofri, presidente di Piattaforma civica,
avverte che sul tema raccolta
differenziata «si gioca una delle battaglie
più importanti dell'arruolamento dei
cittadini nella gestione quotidiana della
cosa pubblica. Una raccolta più efficiente
- aggiunge - significa anche maturazione
di una coscienza delle conseguenze delle
condotte individuali su tutta la città».
Non vale solo per i rifiuti, ma per il verde,
i graffiti, la segnaletica, il volontariato di
quartiere. «Piattaforma civica»? È per il
porta a porta con i cassonetti a calotta in
cui conferire ogni momento i rifiuti «più
fastidiosi», indifferenziati e umidi, e per
il recupero porta a porta «con frequenze
ragionevoli» per carta, plastica, vetro.
(i.b.)
O RIPRODOZIONE RISERVATA
Rifiuti: Scenario
Pagina 23
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M e ntr e B rescí a d eve d ecí d ere, i«c 1 '» o rob í cí hanno
puntato sulla racc o lta a don-ùcìlì o : differe nziata 65 ,7%
Dall'inviato
Enrica M irani
BERGAMO «Bisogna stipulare un patto fra i cittadini e il
Comune. I primi si impegnano a fare bene la raccolta,
mentre l'Amministrazione
garantisce due obiettivi: la riduzione della tassa sui rifiuti
e una città più decorosa». Un
patto serio, vincolante, con
tempi necessariamente lunghi, perché si tratta di un processo culturale, economico,
organizzativo complesso. «Alla base ci deve essere una convinzione: che i rifiuti sono
unarisorsa se usati bene». Vale a dire se riciclati. Massimo
Bandera è assessore all'Ambiente del Comune di Bergamo. Quarant'anni, genitori
bresciani, leghista in corsa
per la riconferma il 25 maggio a fianco del sindaco Franco Tentorio, negli ultimi cinque anni ha guidato il completo passaggio al porta a porta.
Il risultato parla da solo: nel
2009 la raccolta differenziata
era al 50,9%, nel marzo di
quest'anno ha segnato quota
65,7%» A Brescia siamo sotto
il 40 (in Lombardia intorno al
50 e in Italia oltre il 35). «É il
frutto di un lavoro che viene
da lontano, cominciato quindici anni fa», spiega l'assessore. Quando Bergamo (120mila abitanti) scelse, appunto, il
porta a porta con la sostituzione di cassonetti e campane:
gradualmente, tipologia dopo tipologia, quartiere dopo
quartiere. 13 n sistema che dal
novembre 2013 è diventato
spinto. Il territorio comunale
è coperto al 90%: solo in Città
Alta, per ragioni logistiche legate alla struttura urbanisti-
Rifiuti: Scenario
ca, non si raccolgono ancora
laplastica e l'umido domestici. Ma è questione di tempo.
La differenziatasi fa nel carcere, nei mercati rionali, anche
allo stadio dell'Atalanta. A
Bergamo, secondo orari e
giorni che variano da quartiere a quartiere, i cittadini mettono fuori dalla porta sei contenitori: il sacco nero per l'indifferenziato, quello giallo
per la plastica, quello rosso
per gli abiti usati, il bidone grigio per carta e tetra pak, quello blu per vetro, barattoli e lattine, quello verde per l'organico.
«Funziona. Ci sono voluti
tempo e una massiccia informazione ai cittadini. I bergamaschi - continua Bandera hanno capito che riciclare
conviene. Quello che si recupera viene rivenduto e dunque c'è un vantaggio economico». Quest'anno, informa
l'assessore, perla prima volta
il Comune ha ridotto la tassa
sui rifiuti. Nel 2013 sul servizio di raccolta e smaltimento
sono stati risparmiati 800mila giuro: «Mezzo milione lo restituiamo abbassando la tassa fino ad un massimo del
6%, mentre 300mila li usiamo perla pulizia della città».
In calo anche la produzione
annuale di rifiuti: nel 2005 erano 561,69 chili a testa, l'anno
scorso 515,79. «Debbo dire
che, per il successo del porta
a porta domiciliare, è stata importante la collaborazione
del gestore». Vale a dire la società Aprica, del gruppo A2A.
«Ha sempre risposto alle nostre richieste e sollecitazioni». Dall'inverno del 2012 la
società ritorna al Comune il
calore prodotto con i rifiuti
non riciclabili bruciati nel termovalorizzatore di Bergamo.
Significa ulteriori benefici
economici. «Su questo punto
vorrei essere chiaro: l'opzione rifiuti zero non esiste. Ne
sa qualcosa il sindaco di Parma, Pizzarotti, altro che demagogie grilline. A proposito, noi superiamo Parma nella raccolta. Il prossimo passo
sarà studiare ed attuare un sistema per premiare i cittadini che riciclano di più».
Il modello Bergamo potrebbe essere esportato a Brescia?
«Non tocca a me valutarlo.
Posso dire che bisogna sempre considerare le condizioni
economiche del Comune e
dei cittadini. Non si possono
aumentare le tariffe in questo
periodo di crisi. Tuttavia, se
gestita bene, nel tempo, la
raccolta dei rifiuti produce risparmi. Oltre che benefici
per l'ambiente».
Pagina 24
N/o/gnonow,,,,, .
Si CAMBIA
Il Comune di Brescia intende rivedere il sistema di raccolta dei
rifiuti urbani per incrementare
la differenziata, oggi ferma ad
un deludente 40 per cento. Tre
le possibilità: raccolta a domicilio con il porta a porta; il cassonetto con la calotta apribile da
una chiavetta; sistema misto.
QUANDO
La Loggia ha costituito un comitato tecnico per presentare uno
studio che possa comparare le
soluzioni. Entro l'estate il lavoro sarà concluso , poi la parola
passerà al Consiglio comunale.
L'A.Ymninistrazione promette,
comunque, di coinvolgere la popolazione.
Cassonetti o i oncini?
I bidoncini dei porta a porta e i contenitori con la
calotta. Dall'alto: Massimo Bandera e Gianluigi Fondra
Davanti a casa anche il ritiro degli abiti usati
r.u
BERGAM O Vestiti, biancheria, coperte,
lenzuola, tendaggi, scarpe, borse e cinture.
Da quest'anno la raccolta differenziata a
Bergamo assume anche una valenza
sociale. I cittadini possono raccogliere in
un sacco gli abiti e gli accessori usati e
depositarli fuori dalla porta di casa: gli
addetti della Caritas e della cooperativa
Ruah provvedono a ritirarli. Un servizio
che avrà come prossimi appuntamenti
giugno e settembre secondo un preciso
Rifiuti: Scenario
calendario nelle 27 zone della città. «Così la
raccolta degli abiti è raddoppiata»
conferma l'assessore comunale Massimo
Bandera. Il progetto si chiama «Abito in
una città solidale».
La cooperativa sociale impresa Ruah,
creata per sostenere gli immigrati, dal 1997
ha al suo interno il Laboratorio Triciclo,
che si occupa di raccogliere e poi vendere
materiale usato. Il ricavato serve a
sostenere progetti sociali.
Pagina 25
ana settimana il paese e le 12 frazioni sono passati porta a porta
Ogni orno sono circa 200 i sacchi di immondizia che vengono abbandonati
T-I
DARFO Arrivano al calare
della sera, cercando una piazzola poco illuminata, il parcheggio di un supermercato
o una strada in zona industriale. Mollano il sacco nero
lanciandolo come fosse una
palla da bowling e ripartono
ignorando che i curiosi non
dormono mai.
Darfo dice addio ai cassonetti e ora se la deve vedere con
gli indisciplinati del sacco nero che hanno cominciato a lasciare i l oro souvenir: nell'ultima settimana - la prima senza cassonetti dei rifiuti indifferenziati- gli operatori ecologici hanno raccolto ogni giorno
più o meno 200 sacchi abbandonati all'aperto. Le zone sotto tiro sono le strade attorno
agli svincoli della superstrada: in primis, via Calassi (zona centro congressi di Boario), zona industriale di Boario e il parcheggio della expescicoltura, dove non ci sono
nemmeno i lampioni dell'illuminazione pubblica a dare fastidio. «Purtroppo, per pochi
incivili si rischia di oscurare il
lavoro e il grande impegno di
tutta la cittadinanza», spiega
Attilio Cristini, vicesindaco e
assessore all'ambiente del
Comune di Darfo. «In questa
prima fase, è una situazione
inevitabile che abbiamo constatato anche in altri Comuni», aggiungono dagli uffici di
Vallecamonica Servizi, la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei
rifiuti. Il passaggio al porta a
porta integrale a Darfo e nelle
12 frazioni, si è completato
nei giorni scorsi quando sono stati ritirati 400 cassonetti
dell'indifferenziata che si sono aggiunti alle 110 campane
bianche e blu sparite nei mesi passati. «La sera precedente alla raccolta ho riempito 12
sacchi dell'immondizia e li
ho sistemati sul marciapiede
- ha raccontato un macellaio
di Darfo -. Al mattino, ho do-
Rifiuti: Scenario
vuto rifarli tutti perché dinotte sono stati sbranati da cani
randagi e c'erano le confezioni del sottovuoto seminate
dappertutto sulla strada».
«Abbiamo ricevuto la segnalazione di alcune criticità e stiamo affrontando le situazioni
caso per caso - sottolinea Cri stini -. In ogni caso, la città sta
rispondendo molto bene e
siamo consapevoli che differenziare richiede uno sforzo
da parte di tutti . Ma siamo sulla strada giusta». Il magazzino comunale di Darfo, nel
frattempo, ha ripreso a fare
gli straordinari. Ai circa l Omila secchielli colorati per la raccolta di umido, carta, plastica
e vetro distribuiti nei mesi
scorsi, se ne sono aggiunti altri 200 consegnati proprio in
questi giorni. Intanto, i cassonetti hanno già esalato l'ultimo sospiro: poco più di un
centinaio sono stati rimessi
in sesto e dormono nei magazzini di Vallecamonica Servizi pronti per fare rotta nei
comuni dove ancora non si
differenzia (da Breno in su).
Circa due terzi, invece, sono
stati rottamati. Addio alle vecchie comodità.
Sergio Gabossi
Sporcizia
Con il calare
della sera
partono gli
abbandoni
dell'immondizia,
ogni giorno
operatori
ecologici al
lavoro per
ripulire le strade
Pagina 26
L'Economia resta in attesa delle delibere dei sindaci che vanno pubblicate entro la fine di maggio
Tasi, per ora niente proroga
Da Fassino no al rinvio - L'Anci: servizi a rischio con lo slittamento dal 16 giugno
ROMA
Sulla Tasi primo round ai
Comuni. La proroga dal i6 giugno al i6 settembre del versamento dell'acconto Tasi, chiesta a granvoce dalla stessa maggioranza e dalle opposizioni
con una lunga serie di emendamenti anche al decreto Irpef,
non piace all'Anci. E per questo
il ministero dell'Economia ha
deciso di non intervenire, almeno nell'immediato. Tanto da voler accantonare anche l'ipotesi
di una curiosa e quanto mai inutile mini-proroga di un mese
(dal i6 giugno al i6 luglio) su cui
i tecnici di Via XX settembre e
quelli di Palazzo Chigi avevano
iniziato a ragionare.1 comuni, infatti, possono chiudere i bilanci
entro il 31 luglio e dunque il problema di oggi sulla difficoltà per
i cittadini di conoscere aliquote
e detrazioni Tasi si riproporrebbe tale e quale anche con uno
spostamento di soli 30 giorni
del pagamento dell'acconto di
metà giugno.
A frenare i tecnici e il gabinetto dell'Economia su una possibile proroga è stato ieri il presidente dell'Anci, Piero Fassino. Il
CAOS IN AGGUATO
Al momento poco più
del 10% dei sindaci
ha reso note ai cittadini
aliquote, detrazioni
e modalità di pagamento
...........................................................................
presidente, a margine del convegno con cui la Cna sull'osservatorio permanente sulle tasse di
artigiani e piccole imprese, ha
spiegato che spostare il pagamento del tributo avrebbe delle
conseguenze sui bilanci degli
enti locali: «Non sono favorevo-
le perché non ci si pone ilproblema della liquidità dei comuni».
E nelpomeriggio al termine della Conferenza unificata Fassino
ha precisato che la Tasi e l'Imu
«sono le principali fonti difinanziamento per i servizi che vengono erogati dai Comuni e un
eventuale slittamento del pagamento creerebbe un buco di liquidità drammatico e l'impossibilitàper i comuni di continuare
a erogare i servizi». Fassino ha
poi concluso spiegando che
«non è serio continuare a parlare di slittamento perché Comuni e cittadini hanno bisogno di
certezze».
Ma proprio sull'esigenza di
certezze dei cittadini ha posto
l'accento "il partito della proroga", che ormai comprende anche unabuonaparte della stessa
maggioranza di Governo. Scelta civica- fin da subito promotrice di uno spostamento in avanti
della scadenza Tasi di metà giugno sottoscritto dal sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti - ha stigmatizzato la posizione dell'Anci. La contrarietà
di Piero Fassino allaproroga della scadenza Tasi del i6 giugno è
assolutamente legittima, ma ha spiegato in una nota il capogruppo alla Camera Andrea Romano (Sc)- «così come bisogna
porsi il problema delle esigenze
di liquidità dei Comuni, i Comuni a loro volta devono porsi il
problema delle esigenze dei cittadini di avere un quadro normativo definito». Rinviare, fino al
termine ultimo concesso dalla
legge per fissare aliquote e detrazioni, ha aggiunto Romano,
«è una scelta, non una prescrizione del medico». Se la grande
maggioranza dei Comuni compie questa scelta, per le più varie
ragioni, «è inevitabile e doveroso, ha concluso il capogruppo di
In sintesi
Scelta civica, che ci si metta anche nei panni dei contribuenti».
La posizione del Governo, al
momento, sulla proroga della
Tasi resta quella espressa nel
question time di mercoledì alla
camera (si veda Il Sole 24 Ore di
ieri), con cui ha invitato «espressamente i sindaci a emanare in
tempo utile la delibera di approvazione delle aliquote Tasi, da
inviare entro il 23 maggio per la
pubblicazione entro il 31maggio
prossimo». Ma al momento solo poco più del nodo dei sindaci
ha reso note ai loro cittadini aliquote, detrazioni e modalità di
versamento della Tasi 2014.
Non solo. Per 4.100 Comuni le
decisioni sulla Tasi sono in
stand by per non far pesare le
tasse sul mattone sulla tornata
elettorale amministrativa del
prossimo 25 maggio.
M. Mo.
LA TASSA
La Tasi ë la tassa rornunale
sui se;-vìzi ini v s!'bili coree
illunnir:aziorie pubblica
rnanute zi:; edellestr._..dee
insieme alt'In1u e e alla Tari,
forma l'imposta Unica
Connunale (tuc)
BRACCIO DI FERRO
La proroga dal 1.6 giugr o al
l6 setten:13re ciel pagam.e ìto
dell'accorto Tasi, ch lesta
dalla maggioranza e l.falle
opposizioni non 3i ace
all'AIIci: secondo Comuni
spostare- i l pagamento del
tr i;_uato avrebbe .d'elle
conseguenze •ui bilanci
degli enfi locali, cu; ie ha
spiegato ieri ll presdente
Fiero Fassìrio
0 RIPRODUZIONE RISERVAI P.
Rifiuti: Scenario
Pagina 27
ED È UN MODO DI PRODURRE CHE QUALCUNO STA GIÀ SPERIMENTANDO: GLI OGGETTI
Si CHIAMA [ ." ; i ; " ! - s r 11'(k i : ,
VENGONO PROGETTATI IN MODO DA POTERNE RICICLARE OGNI PARTE. PER RISPARMIARE LE MATERIE PRIME. E LAMBIENTE
E se, quando buttiamo
lavatrici o computer,
non buttassimo niente?
Rifiuti: Scenario
Pagina 28
liwoâ,îâ
RICICLO
TOTALE
Applicare un modello
di economia
circolare all'industria
dei beni durevoli
porterebbe a risparmi
per l'approvvigionamento
di materie prime tino
a 630 miliardi di dollari
(più di 450 miliardi euro)
l'anno, nella sola
Unione europea
_706 mi,3 S.
270
Alimentari
confezionati
520-630 mld $
Nell'industria
dei beni di consumo,
i risparmi ottenuti
nel mondo
con l'economia
circolare potrebbero
arrivare a 706 miliardi
di dollari (oltre 507
miliardi di euro) l'anno;
11,1 %del Pii mondiale
curalo con il \Vorld E' conomic Forum - la
t'ondazione svizzera che olmi anno organizza
(possibili risparmi annui)
il meeting di Davos -- o la Esilen R'lacArthua'
Veicoli a motore
Foundation - nata per «ispirare unti generazione a ripensare, ridisegiiare e costi tuir e un
futuro positivo» - l'urgenza di intervenire
sull'attuale sistenia produttivo lineare èdata
dal fatto che tra il 2002 e il 2010 il costo del............................................
155
Abbigliamento
le materie prime è cresciuto (lei 15 percento,
bruciando la discesa dei prezzi dovuta ai
miglioranieitti tecnologici dell'ulthno secolo.
Di questo passo, tra cinque o cinquant'anni,
Macchinari
e apparecchiature
oro, argento o tungsteno potrebbero non
essere più reperibili in nattnra. Per di più ci
sono tre miliardi di nuovi consumatori dei
Paesi emergenti che busseranno alle porte
del mercato. Introducendo u!t modello di
.................................................
121 Bibite
Impianti elettrici
economia circolare su larga scala si potrebbero !']Spat'lmiall'C I11iIle miliardi di lolla!']
l'anno di costi legati all'apln'ttwigiontatneulo
delle materie prime. E la sola manitàttura
europea avrebbe benefìci fino a (130 miliardi
cli dollari (più di x150 miliardi (li etu'o) l'anno,
soprattutto nel settore delle tutoinobiii.
Altri trasporti
;! . ,. . ,,. ..
..................................................
Radio, tv,
comunicazioni
dispositivi medici
e ottici di precisione
Arredamenti
Computer
di Raffaele Ricciardi
ALANO. Immaginate di avere in
tasca uno smartphone che si
smonta facilmente, disegnato
perché componenti e materiali
possano essere recuperati integralmente. E
pensate di avere, un incentivo, quando ne
comprerete amo nuovo, per riconsegnare il
vecchio invece di portarlo in discarica o dintenticarlo nel cassetto degli oggetti in disuso. Lo sul artphone potrebbe essere così rei n-
Rifiuti: Scenario
90 Cibo fresca
..... ........._........... ........................
26 Cura della persona
e bellezza
26 Altro
..... ..... 11'e' ...........................
1 0 Ig ie ne
trodotto nei ciclo produttivo e costerebbe la
metà aa chi lo produce, con evidenti risparmi
anche per i consumatori e l'ambiente. f, un
modello di business tanto semplice quanto
rivoluzionario : si chiama «economia circolare». «2 mi modello clic ripensa in maniera
strutturale i prodotti già all 'inizio del loro
ciclo di vita, con l'obiettivo di ottimizzare l'uso delle materie priore e m nimizzaa •e gli scarti» spiega Giorgio 13usnelli, pau•tncr della società di consulenza McIúisey.
Secondo un rapporto che MeKinsey ha
Lu declinazione dell'economia circolare
nella vita quotidiana apre poi scenari sorprendenti. Se le lavatrici fossero acquistate
in leasing e restituite ari produttori le
iprodotti ,
prima
(antiglie risparnúerebherounterzoele
diessere
aziende guadagrtericiclati ,
possono
t'ebbero un terzo in
più. «A questo prasessere
si si possono intecondivisi
grare concetti già
diffusi, come l'economia condivisa» dice
Busnelli «per esempio, in vent'anni cinque
famiglie usano di nonna altrettante lavatrici
per duemila cicli. Se le sost ituissinio con una
sola lavatrice conditsa, da usare per díecirmila cicli, si risparlmiei•ebber•o 180 chili di
acciaio e 2,5 tonnellate di emissioni (l)z,>.
11 riciclo totale è già stato messo in pratica
(la alcune grandi aziende; un caso è quello
clell'abbigiiamento dï H&M, che in certi Paesi
recupera gli abiti usati dai suoi clienti eli r'iattilizza al cento per cento. A seconda del loro
stato, le timgliette dell'azienda svedese
Pagina 29
PARLA GUNTER PAUL 1, IMPRENDITORE E TEORICO Di UN MODELLO DI PRODUZIONE ISPIRATO Al SISTEMI BIOLOGICI
l .A G-R =M FM1110A1 Y
N C._) N W1`=) I 11,
)R A AR R I 1111 I .A H1--f l i ..
vevamoappenacominciatoadabituarci all'idea diGreen
Economy, ed ecco che già si deve andare oltre, verso la
Blue Economy. Lo sostiene l'economista ed imprenditorebelgaGunterPauli (udestra), che interverrà a Roma il
20 maggio, in occasione della presentazione del Rapporto di Sostenibilità di Ecodom , il principale consorzio peril riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici domestici. Pauli è autore del Blue economy:10
anni, 100 innovazioni, 100 milioni di posti di lavoro, di cui Edizioni
Ambiente ha appena pubblicato una nuova edizione, libro dedicato
alle iniziative imprenditoriali altamente sostenibili, perché ispirate
ai sistemi biologici. «Questi » dice Pauli « funzionano a cascata: ogni
agente dei sistema sfrutta i prodotti egli scarti degli altri , per generare a sua volta prodotti e scarti che diventeranno materia prima per
altri ancora . Non esistono quindi rifiuti , e grazie ai raffinati meccanismifisico -chimici usati dagli esseri viventi , si ottengono risultati che
l'uomo riescea imitaresolosprecando energiafossileematerieprime
non rinnovabili . Inoltre, a differenza della spesso sussidiata Green
Economy, quella Blue è già economicamente competitiva, generando profitto da più beni eservizi prodotti allo stesso tempo».
Un esempio di B lue Economyè il sistema id eato al Centro Song h a i,
in Benin, e poi esportato in tutta l'Africa , e ora anche in Europa, per
smaltire i resti della macellazione facendoli consumare alle larve di
mosca, evitando il costoso incenerimento . « Le larve vengono continua mente raccolte, a quintali per volta , coprendo di acquai resti: sono
unottimomangime perpesci e uccelli di allevamento , ese ne possono anche estrarre enzimi per uso medico . Seguendo la natura, un ri-
sono destinate al mercato dell'usato, per una
quota del 60 per cento circa, o impiegate nella produzione di prodotti meno pregiati come
gli stracci da cucina (per il 5-10 per cento) e
per la parte restante diventano libra tessile
(la utilizzare conte isolante nell'edilizia. La filiale sudafricana dei produttore della birra
SabNIiller riesce invece a ridurre i costi dei
materiali del 94 per cento riutilizzando una
bottiglia di vetro per quaranta cieli di consumo piuttosto clic farne uscire dagli stabilimenti quaranta che si usano tata volta sola.
«1 risparmi generati permettono eli recuperare gli ingenti investimenti che servono
per adottare questo modello di business»
sottolinea Busnelli. Ma è chiaro che per una
simile rivoluzione industriale «bisognerebbe
far sedere allo stesso tavolo le aziende, un
Rifiuti: Scenario
Nei distretti
di piccole
imprese
si potrebbero
creare cicli
di riutiilizzo
deimateriali
fiuto si trasforma così in prodotti di valore
erisparmioenergetico ». Sulla stessa linea
èl'invenzione,fattaaTaiwan , di unmetodo
per produrrecarta a partireda plastica riciclata e scarti di roccia da cave e miniere: la
stunepoper- che è di ottima qualità, smaltisce rifiuti problematici e risparmia la vita
a milioni di alberi - viene giàprodotta industrialmente in milioni di tonnellate.
Successo ha anche avuto l'uso di fondi
di caffè per coltivare funghi, che sta rivoluzionando unmercatodadecinedirniliardidi dollari. cci fondi buttati in milioni di case e locali nel mondo sono
in realtà materia organica "legnosa " già sterilizzata dall'acqua bollente, perfetta per coltivare funghi pregiati, ricchi in proteine o sostanze medicinali , cheinCinavengono spessofatticresceresu legno
estratto da foreste. E quello che resta dopo i funghi è un ottimo
concime ». Eanche l' Italia ha un ruolo importante nell'Economiablu
con la Novamont, che in Sardegna crea bioplastìche dal cardo.
Secondo Pauli la Blue Economy rivoluzionerà tutto , dall'edilizia
alla biomedica , creando milioni di posti di lavoro e andando oltre la
Green Economy. «Molte delle sue soluzioni sono mezze misure, che
per risolvere un problema ne creano un altro , come le lampadine
fluorescenti , che riducono sì i consumi , ma, se non riciclate , immettono nell 'ambiente il tossico mercurio. Se si può fare di meglio, perché fermarsi lì?». In attesa della rivoluzione blu, però, anche la Green Economy può dare il suo contributo , come dimostra la stessa
Ecodom, che, riciclando nel 2013 un terzo dei rifiuti elettronici raccolti in Italia, ha recuperato tanto ferro da poter costruire 6 torri
Eiffelealluminioper105milioni di lattine, con un risparmiodi energia pariai consumiannuali di una città come Carrara . (olexsaragosa)
settore pubblico determinato a proporre una regolamentazione favorevole e
partner tecnologici
che aiutino a informatizza re le catene
produttive».
Certo, le spalle larghe delle aziende citate
prima aiutano a realizzare certi progetti. E
l'Italia è fatta (li piccole imprese. «Tropph,
spesso dimentichiamo però i nostri primati,
per esempio nella raccolta (lifl'erenziata»,
ambito in cui l'Italia già si avvicina al tat-;et
europeo del 50 per cento fissato per il 2020.
«E la vicinanza geografica delle imprese che
compongono i distretti faciliterebbe la ct-eazione (li cieli di riutilizzo dei materiali». Un
progetto in questa direzione arriva dalla fondazione D3ynarno, costituita dtal gruppo lntek
(rame ed energie rinnovabili) che, coti il progetto Dyitu(own, vuole rectuper-are l'area industriale dsinmessa di Campo Taizzoro, 43
mila metri quadrati sull'Appennino pistoiese
chiusi dal 2006, per ereat'e uu polo di attività
tu tigianali (dal tessile all'informatica) sulla
base (lei principi dell'economia circolare.
«Vorremmo raccogliere oggetti dar tutta Italia
per t'igerser u'li e i »metterli stil mercato» spiega il presidente di Intek Vincenzo Maunes. Un
disegno che richiede uno sforzo economico
nell'ordine dei 20-25 milioni per part ire e altri
3 l'anno prima cli andare a regime. Ulteriore
motivo per il quale si cerca l'appoggio delle
istituzioni, a cominciare da quelle europee.
Raffaele Ricciardi
Pagina 30
CASO DISTRIBUTORI. Lo rive[ Bussinello della Bpp con cui era stata costituita la società ANB
«Agsm
E 1 uscíta dal business
sei mes
vendendo le quote sei
mesii ia»
?
Confcommercio: «Era errore
e abbiamo avuto ragione noi»
Sei mesi fa veniva dipinto come l'accordo più bello e redditizio dl mondo, la scoperta di
una nuova frontiera del business, capace di rilanciare i bilanci pubblici e di far risparmiare i cittadini veronesi nelle
vesti di consumatori di benzina e gasolio. Ora invece la
grande alleanza va in fumo,
Agsm vende il 55 per cento della società costituita con Bpp
petroli e dice addio al business
dei sei distributori low cost
che sono stati aperti nel frattempo con la società A&B. E
tutti ora criticano: dopo il pd
che è intervenuto ieri per chiedere chiarezza, ora è il turno
di Confcommercio che a dire il
vero aveva sollevato fin da subito molte critiche per questa
operazione.
Erano i primi di dicembre
del 2013 quando il presidente
di Agsm Paolo paternoster difendeva a spada tratta l'alleanza replicando alle critiche delle opposizionI: «La Bpp è un
partner ideale, fattura più di
Agsm ed è il migliore socio che
potevamo trovare». E poi: «Io
sono certo che quello che stiamo facendo anche in questo
settore aviene con trasparenza, nell'interesse del socio Comune e dei veronesi».
Nei giorni scorsi, ivnece, co-
Energia: Scenario
me anticipato, la decisione di
uscire dal business e mettere
in vendita il 55% della società,
vale a dire l'intero pacchetto
azionario. Con grande soddisfazione dell'associazione di
categoria.
Nicola Baldo del sindacato
energia di Confcommercio:
«Noi l'avevamo detto. A distanza di soli due anni Agsm
non ritiene più vantaggiosa e
strategica l'attività dei distributori di carburanti ed esce
dalla società A&B dopo aver
sborsato ingenti cifre e promesso enormi risparmi ai veronesi. Il sindacato energia di
Confcommercio»,ricordaBaldo, «per primo aveva sollevato
pubblicamente i rilievi di non
opportunità di tale operazione dichiarando che quanto
promesso era già ampiamente
garantito dalle ditte associate.
Si tratta di operatori che hanno permesso, rischiando solo
capitali propri, una capillarità
ed una efficienza tale da poter
dire che Verona è uno tra i mercati più competitivi d'Italia se
non addirittura il più competitivo e questo già da molti anni
e sicuramente per molti anni a
venire».
Secondo il rappresentante di
Confcommercio, «Agsm ha dimostrato di conoscere bene il
Un distributore di carburanti della società A8B di Agsm e Bpp DIENNE
proprio settore, noi riteniamo
di conoscere altrettanto bene
il nostro che opera in concorrenza durissima ed in casi come questo non ci piace assolutamente dire "avevamo ragione" Parafrasando la risposta
al nostro articolo di allora del
direttore di Agsm Cigolini in
cui stigmatizzava le nostre argomentazioni avvalorando le
loro con la frase "significa che
abbiamo colpito nel segno"; riteniamo "che Agsm questavolta non abbia colpito nel segno" Speriamo», conclude
Baldo, «che tutto questo non
sia un ulteriore costo perla col-
lettività veronese».
Ma c'è un retroscena: la svolta sarebbe avvenuta già tempo
fa. «Non capisco come mai la
notizia è uscita solo adesso», è
il commento di Andrea Bussinello, patron di Bpp, che rivela: «abbiamo riacquistato le
quote sei mesi fa e ora la società è solo nostra». L'imprenditore dei petroli, che con la sua
società fattura 700 milioni
l'anno, poi annuncia di chiarire la situazione nei prossimi
giorni, dando la sua versione
dei fatti dopo le vicende che lo
hanno collegato all'avvocato
Lodi e ad Antonino Papalia. •
Pagina 31
Nuova lettera di Putin
Il premier slovacco:
«A rischio per la Ue
le forniture di gas»
Antonella Scott
Il tempo stringe: Mosca e
Kiev hanno una quindicina di
giorni per trovare un'intesa (almeno) sul fronte del gas, sui debiti ucraini e il prezzo delle forniture. Il governo ucraino, per
voce
del
viceministro
dell'Energia Ihor Didenko, ha
definito il prezzo, portato da
Mosca da 268,5 a 485 dollari
per mille metri cubi, «fuori
mercato, di monopolio e ingiusto». Gazprom, da parte sua, ricorda il debito di 3,51 miliardi, e
la decisione di procedere a ulteriori consegne solo dietro pagamento anticipato. A partire,
appunto, dall'inizio di giugno.
Per sbloccare l'impasse, il
presidente Vladimir Putin è
tornato a scrivere ai leader europei, dividendo i toni tra l'avvertimento e la disponibilità al
dialogo. All'inizio di aprile, ricorda, «avevamo proposto
consultazioni immediate per
definire un approccio coordinato verso una stabilizzazione
dell'economia ucraina, e assicurare stabilità alle forniture e
al transito del gas naturale russo». Più di un mese è passato,
rimprovera Putin, e da parte
dei Paesi europei «non abbiamo ricevuto alcuna proposta
specifica». Mentre il debito
ucraino è cresciuto, «malgrado il fatto - puntualizza il presidente russo - che l'Ucraina ab-
Energia: Scenario
bia ricevuto la prima tranche
delprestito dell'Fmi, per unvalore di 3,2 miliardi».
La soluzione potrebbe stare
nella disponibilità della Ue,
espressa nei giorni scorsi durante la visita del premier
ucraino ad interim Arseniy
Yatsenyuk, a lasciar utilizzare
gli aiuti concessi a Kiev per
rimborsare Gazprom. Dall'altra parte, anche Mosca aveva
manifestato con il primo ministro Dmitrij Medvedev disponibilità ad avviare negoziati, se
il governo ucraino avesse ripagato almeno una parte del debito. E la Russia, ha confermato
ieri il ministro dell'Energia
Aleksandr Novak, non ha mai
detto che la questione degli
sconti non è trattabile.
Il problema è trovare il punto d'incontro: se Kiev ha definito «equo» il vecchio prezzo di
268,5 dollari - sopravvissuto solo le poche, ultime settimane
del regno di Viktor Yanukovich - l'aumento a 485 dollari è
per Yatsenyuk «una nuova arma russa» e «ingiustificabile»
per il commissario europeo
all'Energia, Günther Oettinger, che ha ipotizzato di negoziare unprezzo provvisorio entro la fine del mese in modo da
evitare un'interruzione delle
forniture. Perché, scrive Putin,
in caso contrario le consegne
di gas «saranno limitate ai volumi prepagati» dall'Ucraina.
Parole che hanno messo in
allarme Robert Fico, premier
della Slovacchia, uno dei Paesi
dell'Est Europa maggiormente dipendenti dall'import di
gas russo. «Oggi - ha detto Fico
a Bratislava parlando con la
stampa dopo un incontro con
il segretario generale della Nato, Anders Fogli Rasmussen alcuni Paesi membri tra cui la
Slovacchia sono stati informati dal presidente Putin che a
partire dal i ° giugno, se l'Ucraina non paga per il gas fornito,
nonverrà più diretto al territo-
CONTO
Gazprom minaccia
di interrompere le consegne
a Kiev dai primi di giugno
se non riceverà 3,5 miliardi
di arretrati di pagamento
rio europeo. È unaminaccia seria alla sicurezza energetica
della Slovacchia». Fico ha anche puntato il dito contro
«l'ipocrisia» dei Paesi europei
che stringono accordi con la
Russia minacciandola al tempo stesso di sanzioni: «Parliamo di solidarietà (con l'Ucraina, ndr) e intanto la Francia
vende alla Russia navi da guerra», ha detto Fico, riferendosi
all'intenzione di Parigi di procedere con la vendita di due
portaelicotteri Mistral a Mosca, respingendo le pressioni
americane ed europee per cancellare la vendita.
ORI VRODD ZIO NE RISERVATA
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, Stanziamenti a disposizione delle Pmi
Trasporti, energia
e telecomunicazioni
Pronti 33,2 miliardi
Caccia a progetti
per realizzare
reti «intelligenti»
a basso impatto
Maria Adele Cerizza
Trasporti, energia e telecomunicazioni nel mirino delle
politiche di sviluppo europeo
con oltre 33 miliardi a disposizione delle imprese attraverso
Connecting europe facility
(Cef), il nuovo strumento di finanziamento in via diretta per
il periodo 2014-2020 che mira
ad accelerare gli investimenti
nel campo delle reti transeuropee di trasporti, energia e telecomunicazioni e a stimolare gli
investimenti sia pubblici che
privati, aumentando nel contempo la certezza del diritto,
nel rispetto del principio della
neutralità tecnologica.
La dotazione finanziaria per
l'attuazione del Cefper il periodo 2014-2020 ammonta a 33,242
miliardi a prezzi correnti. La
somma è così ripartita:
al settore dei trasporti vanno
26, 25 miliardi, di cui 11,3 curo
trasferiti dal Fondo di coesione
e destinati ad essere spesi in
conformità alle disposizioni
del presente regolamento esclusivamente negli Stati membri
ammissibili al finanziamento
del Fondo di coesione;
al settore delle telecomunicazioni vanno i,1 miliardi;
al settore dell'energia vanno
5,85 miliardi.
I fondi verranno utilizzati
Energia: Scenario
per realizzare gli obiettivi settoriali specifici dei tre settori. Per
quanto riguarda i trasporti saranno finanziati progetti finalizzati a: eliminare le strozzature,
accrescere l'interoperabilità
ferroviaria, realizzare i collegamenti mancanti e, in particolare, migliorare le tratte transfrontaliere; garantire nel lungo periodo sistemi di trasporto
sostenibili ed efficienti, al fine
di prepararsi ai futuri flussi di
trasporto previsti e di consentire la decarbonizzazione di tutti
i modi di trasporto mediante la
transizione verso tecnologie di
trasporto innovative a basse
emissioni di carbonio ed efficienti sul piano energetico, ottimizzando nel contempo la sicurezza; ottimizzare l'integrazione e l'interconnessione dei modi di trasporto e accrescere l'interoperabilità dei servizi di trasporto, assicurando nel contempo l'accessibilità alle infrastrutture di trasporto.
Gli obiettivi nel settore
dell'energia sono di: accrescere la competitivitàpromuovendo l'ulteriore integrazione del
mercato interno dell'energia e
l'interoperabilità transfrontaliera delle reti elettriche e del
gas; migliorare la sicurezza
dell'approvvigionamento energetico nell'Unione; contribuire
allo sviluppo sostenibile e alla
tutela dell'ambiente, attraverso, tra l'altro, l'integrazione
dell'energia da fonti rinnovabili nella rete di trasmissione e attraverso lo sviluppo di reti energetiche intelligenti e reti
dell'anidride carbonica.
Nel settore delle telecomunicazioni il Cef prevede azioni a
sostegno dei progetti di interesse comune che perseguono gli
obiettivi precisati in un regolamento sugli orientamenti per
le reti transeuropee nel settore
delle infrastrutture di telecomunicazione.
Le proposte di progetto possono essere presentate alla
Commissione da uno o più Stati membri o, previo accordo
degli Stati membri interessati,
dagli organismi internazionali, dalle imprese comuni o da
imprese oppure organismi
pubblici o privati stabiliti negli Stati membri.
Inoltre, grazie al Cef sarà più
facile reperire finanziamenti
privati e gli strumenti finanziari innovativi, come le garanzie
e i project bond, potranno ottenere maggiori ripercussioni attraverso questo apporto di fondi Ue. L'iniziativa sui prestiti
obbligazionari per il finanziamento dei progetti (Project
bond initiative) appositamente introdotta nell'ambito di Europa 2020 ha il duplice obiettivo di rilanciare il mercato delle
obbligazioni e di aiutare i promotori dei singoli progetti infrastrutturali ad attrarre finanziamenti obbligazionari privati di lunga durata. Tale iniziativa consentirà di ridurre il rischio per gli investitori che cercano opportunità di investimento a lungo termine, favorendo il rilancio del mercato
obbligazionario (attualmente
poco utilizzato per investimenti infrastrutturali a causa della
crisi finanziaria) come fonte significativa di finanziamento
del settore infrastrutturale.
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La ripartizione delle risorse
Scadenza : 23 sotterri re 2024
Settori dì attività : l'ire'ito a presentare proposte"Europeana" c
attivo nell'ain-rhito del prograrnra perle sovvenzioni delle reti
transeuropee di telecoriiunicazione. L'invito punita a finanziare
progetti nel settorede, IEetelecomunicazioni per l'accessoaIle risorse
digitali del patrimonio europeo n i ecdiante la piattaforma d i servizi di
base "Europeana" (W`V'N1.europeana.en) che dovrehhesviluppare un
contesto ampiarï iente riconosciuto di servizi e risorse
Budget : 8.900.000 curo
Destinatari dei finanziamenti : Pili, persone giuridiche
Il sito:
http:/, inea.ec.europa.
eu!et° i'ceí ir_eftelecomi"appl'y_tcr_fundi ngi"201.4_cef_telecoam_call_
uropeai i a.htm
Scadenza : 27 agosto 2014
Programma: Meccanismo per collcgare l'Europa
Invito a presentare progetti pubblicato sulla Gisue : C-1 11
Settori di attività : L'invito a presentare proioste °52ferlnterrìet° F
stato pubblicato nell'allibito del programma di lavoro per le sovve:iziori i
rn materia di retì tlanseuropee r'i telec_ornunicaccirne nel adio dei
emCar fTlOl;ercollet?ar,`.'. E, ;ropa"o i'rìlDe rlotio2(31420 2!).
Uobi.ettivo dei linvito.° Ini7leniertar.e servizi dne so yterrarno siri
l':?cc, s7o C "l,`.' ¿ c ror:a zlonE t i corlfE'nuti é "isi?r 7E a ii'guat,`.' ai I"O nori e
correlrAte alla sicurezza dei bambini e alla creazione di datrAbase a
supporto del, apelazicini di assistenza dileffa. C:ariteliuti e risuitaii
sar anno d ì.rilgati e d ìstri buiti mediarite i °Safer lnternet C:ent e " ( Sics)
attraverso la piattaforma (rn +niw.saferinfernet.org)
Budget : 4, r t):ì.:ì0 O Pi r c;
I destinatari dei finanzïaraienti. Prni, persor,e giuridiche
Il sito .
http:liinea,.ec,.europa.
2UÍi' ,•C..fÍCc" i.tL'i,eCOrÌapplV.tOr._furldlnf j2 i }_CP_f_teiei órr!_ all:safi'
r internet.htnl
La scadenza : 19 agosto 2014
Programma : M,M,ecc isirrio per col i,e gare i'Europa
Invito a presentare progetti pubblicato sulla Guue: C 134
Settori di attivit:l`in.ifoapresentarepropostedsfatopubblicato
nell'ambito dei programma di lavoro per la concessione di sovverc:ioni
nei settore dell'infrastruttura energetica transeuropea. IiCefsosterlà
progetti su energi a eiettrirA e gas, per raggiungere questi obiettivi:
aumentare ia coi I ipeiiiivitä. pro! uo'vei i do uiferior mente i.'integrazioi i e
del mercato interno deii'eier;ia e rite. re, perabilitä delle reti di gas ed
eiettncita;;nigiiorarelasicurezzadeli'tI; ienes ll'approvvigiedlamer;to
energetico; svii! uppo sostenibile e tutela dell'ambiente. con integrazione
delienergia da fonti runnova li li e s'vPupno dl reti energetiche intelligenti
Budget : ; 5 0 milioni
1 destinatari dei finanziamenti: Peni ,perso n egiil ridieli e
Il sito
http:/; ir,ea.ec.eu uropa.
eui en,i'cef; cef_ener;ÿ;'apply_ror_fundingi ce;_energy_cail_.for_proposals
2024. htrrt
Energia: Scenario
Pagina 34
Addio a Gaspare Gasparini
Il paladino dell'ambiente
II noto commercialista e scomparsola notte scorsa: era ammalato da mesi
Non ha fatto in tempo a vedere realizzato il "suo" Parco scientifico tecnologico
di Roberto Bo
Non è riuscito a vedere realizzato il suo sogno più grande, il
Parco scientifico tecnologico,
il progetto di riconversione
delle attività industriali del Polo Chimico che combinasse innovazione e green economy.
Ma in tutti questi anni di
grande impegno civico - rubando ore alla sua attività di
commercialista affermato ha comunque lasciato a Mantova un'eredità unica: essere
riuscito a mettere insieme tan-
te associazioni ambientaliste
sotto un solo ombrello, quello
di Ambiente e Sviluppo, superando le vecchie dinamiche
della sola protesta di piazza e
arrivando a creare un movimento propositivo e di idee.
Gaspare Gasparini, 72 anni,
noto commercialista di Mantova, con studio e abitazione
invia Conciliazione, se n'è andato l'altra notte, vinto da un
male contro il quale anni fa
aveva vinto una prima battaglia con cure negli Usa. La malattia si è ripresentata alcuni
mesi fa e non gli ha più dato
scampo. L'anima ambientali-
Gaspare Gasparini , 72 anni, è scomparso mercoledì notte
sta di Gaspare Gasparini nasce proprio agli esordi della
malattia. Era convinto che il
male del secolo avesse anche
legami con l'ambiente. Quattro anni fa diventa l'artefice
del raggruppamento di molte
associazioni
ambientaliste
mantovane sotto la sigla di
Ambiente e Sviluppo, riuscendo a costruire un movimento
in grado di combinare le giu-
ste rivendicazioni per il risanamento dell'area del polo chimico con le prospettive di riconversione in chiave innovativa e di economia verde.
La sua proposta madre fu
quella del Parco scientifico
tecnologico, progetto che aveva trattato anche con i vertici
di Expo, che gli avevano garantito la presentazione alla grande manifestazione milanese
che è alle porte. Accoglienza
per il momento formale, da
parte delle istituzioni locali e
nazionali, ma Gaspare Gasparini era andato avanti e ultimamente era riuscito ad avviare
l'iter per una commissione
tecnica espressione di Comune e Provincia per studiare il
progetto di riconversione del
petrolchimico. In sostanza un
modello di intervento che poteva essere preso ad esempio
non solo per il Sin di Mantova
ma anche per gli altri siti inquinati di interesse nazionale.
«Mi auguro che questo progetto giunga a compimento sottolinea Sergio Cordibella,
presidente di Italia Nostra che
per anni ha sostenuto le battaglie di Gasparini -. Gaspare
era una persona molto concreta, Mantova perde un personaggio importante e prezioso
che ha dato un alto contributo
in termini di proposte».
Il presidente di Ambiente e
Sviluppo lascia la moglie, MariaAdele Fario, avvocato, i due
figli, Giovanni e Giannantonio
e la sorella Gabriella. I funerali
si svolgeranno domani alle
11.30inDuomo.
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