Rassegna del 16/05/2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 16/05/2014 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 16/05/14 P. 11 Nessun riferimento al porta a porta 1 Gazzetta Mantova 16/05/14 P. 14 Maffini: Paiolo da bonificare Giallo sull'eccesso di mercurio 2 Gazzetta Mantova 16/05/14 P. 15 Il vento lascia danni Albero si abbatte sull'orto degli anziani 3 La Voce Di Mantova 16/05/14 P. 10 Già collocati i fiori dove prima c'erano i new jersey 5 16/05/14 P. 23 Sabbioneta patrimonio dell'Unesco è senza acquedotto: uno scandalo 6 Gazzetta Mantova 16/05/14 P. 20 Gli studenti a lezione di rifiuti 7 Gazzetta Mantova 16/05/14 P. 20 Degrado al Colla di Cerese Il palazzo è una discarica 16/05/14 P. 19 «Solo asfaltature nel piano opere» SERVIZIO IDRICO La Voce Di Mantova RIFIUTI Elena Caracciolo 8 SERVIZI Gazzetta Mantova 10 POLITICA LOCALE Gazzetta Mantova 16/05/14 P. 11 «Ecco i progetti rimasti solo nei cassetti» Nicola Corradini 11 La Voce Di Mantova 16/05/14 P. 11 Sodano: "Mantova, capoluogo con le tasse più basse d'Italia" Ilaria Perfetti 12 La Voce Di Mantova 16/05/14 P. 13 L'Expo mantovano galleggia Mf 16/05/14 P. 13 Acea, la carica dei consiglieri Corriere Della Sera 16/05/14 P. 49 Camerano alla guida di A2A 13 COMPETITORS Angela Zoppo 15 16 ACQUA: SCENARIO Salvagente 15/05/14 P. 14 Acquà, a 3 anni dal referendum ora arrivano i rimborsi Valentina Corvino 17 Niente discarica grazie a1 riciclo creativo Lisa Cesco 22 RIFIUTI: SCENARIO Brescia Oggi 16/05/14 P. 16 Corriere Della Sera Brescia 16/05/14 P. 10 Rifiuti, Brescia preferisce il cassonetto 23 Giornale Di Brescia 16/05/14 P. 11 Bergamo, riciclo record con i rifiuti fuori porta Enrica Mirani 24 Giornale Di Brescia 16/05/14 P. 28 Darlo Via i cassonetti, spunta l'inciviltà Sergio Gabossi 26 Sole 24 Ore 16/05/14 P. 39 Tasi, per ora niente proroga Venerdi Repubblica 16/05/14 P. 62 E se quando buttiamo lavatrici o computer, non buttassimo niente? Raffaele Ricciardi 28 27 ENERGIA: SCENARIO L` Arena 16/05/14 P. 10 «Agsm? È uscita dal business vendendo le quote sei mesi fa» Sole 24 Ore 16/05/14 P. 21 Il premier slovacco: «A rischio per la Ue le forniture di gas» Antonella Scott 31 32 Sole 24 Ore 16/05/14 P. 43 Trasporti, energia e telecomunicazioni Pronti 33,2 miliardi Maria Adele Cerizza 33 16/05/14 P. 14 Addio a Gaspare Gasparini Il paladino dell'ambiente Roberto Bo 35 SEGNALAZIONI Gazzetta Mantova Indice Rassegna Stampa Pagina I Nessun riferimento al porta a porta Si è parlato di Amanti di Valdaro, del nuovo Pgt, dell'investimento sul welfare e persino della mondovisione sul Rigoletto «per chi - dice il sindaco - ha la memoria corta». Nicola Sodano nel suo rendiconto di 4 annidi governo ha poi esaltato la circostanza che «siamo uno dei Comuni che tassano di meno» citando Imu e Tasi . Tra le cose non citate nelle quasi due ore di riunione, c'è l'avvio della raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti . una novità che ha cambiato le abitudini e che è stata accompagnata da un aumento della tariffa più sensibile per le famiglie composte da tre persone (genitori più figlio) o più numerose. Per Mantova l'introduzione del porta a porta è stata più volte difesa dalle critiche dall 'amministrazione, che non ha mancato di rendere noto periodicamente, con una certa enfasi, l'aumento della frazione di rifiuti " recuperata". Argomento , però, di cui non si è fatto cenno nella sala degli Stemmi. Si parla di noi Pagina 1 PARLA L'ASSESSORE COMUNALE .®. Paiolo . da bonificare Gallo sull ' ecc e ss o ® merc 0 Uno scorcio del canale Paiolo «Francamente ho trovato un po' strano che l'Arpa chieda una caratterizzazione di tutta l'area del Paiolo, anche laddove la concentrazione di sostanze inquinanti è entro i limiti per il tipo di costruzione che si vuole fare. Ma se si vuole agire secondo il principio della precauzione non mi tiro indietro». L'assessore comunale all'ambiente, Mariella Maffini, interviene sulla contaminazione sopra i limiti di legge di metalli sulle rive del canale Paiolo, il cuore del piano attuativo Te Brunetti -Nuovo Ospedale, il quartiere in progetto da anni e rimasto al palo. Spiega l'assessore di aver già inviato alla Regione il verbale della riunione del 27 marzo con tutti i soggetti, islituziona- li e privati, interessati al piano da cui emergono gli inquietanti dati degli esami condotti da Arpa sui fanghi del corso d'acqua. «Ho anche avuto un colloquio informale con il funzionario regionale che si occupa delle bonifiche - riferisce la Maffini -visto che il canale appartiene al demanio regionale. L'idea di fondo è quella di compiere ulteriori indagini e far partire la bonifica del canale. Ma con Milano ci risentiremo quando avranno fatto le loro valutazioni. Noi avevamo già notato questa anomala presenza di mercurio. Con Tea abbiamo cercato di capire la sua origine ma per ora non ne siamo venuti a capo. Anche questo aspetto sarà da chiarire». addmaensparecacped i Ilp,ihdJinnAvlPombicnlr Si parla di noi . Pagina 2 010 a d Il vento lasci Albero si abbatte sull'orto degli La polizia locale corre in strada Spalti: nessun ferito Un'altra pianta piomba sulla ciclabile per Peschiera Ha lasciato danni, comunque limitati, il forte vento che mercoledì sera ha spazzato città e provincia. Tra gli episodi che più di altri segnalano lapericolosità delle raffiche, il crollo di alcuni alberi in zone frequentate. Una pianta di alto fusto si è abbattuta, ad esempio, sull'orto degli anziani di strada Spalti, dove ieri mattina sono accorsi gli agenti di polizia locale. Analoghi episodi sono accaduti in tutta la provincia ma non si segnalano feriti. «In caso di temporale o di forte vento evitate, se possibile, di transitare in zone alberate» dicono al comando della polizia locale. I pericoli ci sono comunque, indipendentemente dal fatto che il Comune abbia varato un piano di verifica degli alberi malati, quindi potenzialmente a rischio caduta, che prevede il controllo delle piante e l'eventuale taglio e ripiantumazione. Riguardo all'orto degli anziani di strada Spalti, che si affac- Transenne al marciapiedi per il crollo di un marcapiano cia sul lago di Mezzo, la pianta che si è abbattuta sulla terra coltivata è di grosso fusto, come è possibile vedere nella foto sopra. Facile pensare che cosa sarebbe accaduto se fosse piombato giù durante la semina o la cura da parte degli assegnatari. La polizia locale ha allertato il servizio giardini della Tea che ha programmato il taglio e la rimozione dell'albero. Altra pianta è caduta, sempre per effetto del vento di mercoledì sera, alla periferia della città, all'altezza di Gamba-rara. L'albero, di fusto alto nia più sottile di quello di via Spalti, s'è abbattuto di traverso sulla ciclabile Mantova-Peschiera, nel tratto iniziale, ap- Il -roo i,k m dm,al ;\ll,c.ìnnl rtle Si parla di noi Pagina 3 ii/D/UGÜstü Gli alberi caduti sulla ciclabile per Peschiera e, sopra , nell'orto di via spalti pena oltre l'agriturismo di corte San Girolamo. Il tronco s'è appoggiato sulla recinzione e ha praticamente bloccato la ciclabile. In questo caso sono intervenute le guardie della Provincia e del Parco del Mincio. In alcuni casi sono intervenuti i vigili del fuoco. Come ieri mattina alle sette in strada Fienili, a Roverbella, dove gli Si parla di noi uomini del comando di viale Risorgimento sono andati con l'autogru per staccare un ramo pericolante. L'intervento si è concluso nel giro di poco più di un'ora. Transenne sul marciapiedi, infine, in via Montanara e Curtatone per il crollo di alcune parti di marcapiano dall'alto di un edificio. Pagina 4 Già collocati i fiori dove prima c'erano i new jersey Tempi rapidi di esecuzione dopo tempi ciclopici di gestazione. Nelle fioriere di corso Garibaldi sono state messe a dimora ieri le essenze arboree e floreali, dopo che nei giorni scorsi gli addetti della Tea hanno posizionato le fioriere nello stesso punto dell'arteria stradale in cui prima facevano brutta mostra di sé i cordoli di cemento. Uno degli impegni assunti dall'amministrazione Sodano è stata infatti quella di rimuovere gli antiestetici new jersey posizionati per separare la corsia preferenziale in direzione stadio da quella ordinaria in direzione via Trieste. Un'altra misura "tampone" nei confronti dei discutibili interventi delle precedenti amministrazioni. F Paseki ehieze l' occhio e Sedano... Si parla di noi Pagina 5 MERCOLEDÌ SERA FOLTO PUBBLICO AL FACCIA A FACCIA DEI TRE CANDIDATI SINDACO Sabbioneta patrimonio dell'Unesco è senza acquedotto: uno scandalo SABBIONETA - In Italia ci sono ancora 30 località prive di acquedotto e dieci si trovano in provincia di Mantova. Tra queste è compresa Sabbioneta, città riconosciuta dall'Unesco come patrimonio mondiale. La constatazione è emersa mercoledi sera all'interno del Teatro all'Antica di Sabbioneta per la presentazione dei quattro candidati sindaci. Un'altra riflessione è venuta nel constatare la soprendente presenza del pubblico che ha esaurito ogni posto a disposizione meravigliando gli stessi candidati autorizzati cosi a pensare che non è vero che il pubblico si è allontanato dalla politica. Numerosi i temi affrontati da Franco Alessandria, Werther Gorni, Pierpaolo Tonghini e Aldo Vin- cenzi in rappresentanza delle ri spettive liste attraverso le quali ambire alla poltrona di primo cittadino. Ambiente, servizi sociali, il lavoro, il turismo, affrontati da ciascun candidato con le proprie idee e ambizioni. Esprimendo contrapposizioni, a volte con vigore sulla questione della Panguaneta, l'unica azienda che garantisce occupazione a più di 200 operai (su 4000 abitanti) per le questioni relative ad ampliamento e inquinamento, sulla Fondazione, su Pro loco, e in genere sull'isolamento che Sabbioneta soffre persino da Mantova. Sottolineato anche il mancato coinvolgimento di un personaggio fondamentale di questa zona che riveste il ruolo di assessore all'agricoltura di una delle Regioni più impor- Mk tanti d'Italia. Tra le idee emerse quella di potere inserirsi nella grande manifestazione di Expo 2015 con eventi locali aperti da maggio a ottobre oltre ad un gemellaggio con Valencia città che condivide con Sabbioneta riferimenti storici importanti. Ribadito che i costi non prevedono prima del 2021 l'instal- lazione di un acquedotto si è ipotizzato di realizzare delle "Casetta d' acqua" sia in Piazza d'Anni che nelle frazioni. Questo ed altro per tarsformare questa che fin' ora è rimasta la città degli arginelli senza aver saputo sfruttare tutta la potenziale attrattiva architettonica e turistica di cui è in possesso . (rp.) SiUDENTE Servizio idrico d "m;'"° Pagina 6 CASTIGLIONE il ID G âî studentî a lezi"one œ rîffutî ib d% Visita a Indecast e Biociclo. La depurazione dell'acqua stupisce ì CASTIGLIONE Ieri mattina si è svolta la seconda giornata di open day di Indecast e Biciclo, le due municipalizzate di Castiglione delle Stiviere, che nei giovedì di maggio hanno organizzato una seri di visite con le scuole del comune. Ospiti della mattinata le classi dell'istituto comprensivo 2, "San Pietro" di Castiglione. Le due classi sono state accolte dal personale e dalla dirigenza Indecast, e dal presidente di Biociclo, Andrea Guidetti. I tecnici dell'azienda hanno condotto i ragazzi in un viaggio guidato all'interno delle due municipalizzate per far conoscere le attività delle due aziende e, soprattutto, dare indicazioni sulla raccolta differenziata e sull'utilizzo dell'acqua. Il percorso è duplice, infatti. Un gruppo ha visitato la piazzola ecologica, e ha potuto vedere dove finiscono tutti i rifiuti differenziati che vengono raccolti Rifiuti Alcuni momenti della visita dei ragazzi alle due aziende municipalizzate con il sistema "porta a porta" nelle vie di Castiglione. Al termine della visita alla piazzola ecologica, si è svolto un gioco per vedere se e come i ragazzi sono a conoscenza delle corrette norme per differenziare i rifiuti. Il secondo percorso, invece, porta gli studenti fra le grandi vasche della depurazione dell'acqua. La prima tappa è quella dell'arrivo delle acque nere da tutti i punti di raccolta del comune, poi il passaggio nelle varie vasche di sedimentazione e di purificazione, fino ad arrivare al deposito dei fanghi e alla fuoriuscita dell'acqua nuovamente depurata e pulita. Il percorso termina in laboratorio dovei biologi di Indecast hanno mostrato, con i vetrini, i batteri che man- giano le scorie presenti nell'acqua per depurarla, producendo fango che, depositato sul fondo della grandi vasche, verrà poi estratto e utilizzato, coniresidui del verde, per produrre il compost. Il viaggio, infine, è terminato davanti alle grande montagne di compost che le aziende producono e che servono per concimare i campi e i giardini. (l. c.) Pagina 7 Degrado ai Colla di Cerese D palazzo è una discarica Segni di bivacchi, vestiti, cartoni, avanzi di cibo nell'edificio che ospita i negozi Aporti: trent'anni fa il lottizzante falli, il Comune spende 30mila euro l'anno 1 BORGO VIRGILIO Una porta forzata e all'interno del grande garage segni evidenti di bivacchi. Cumuli di vestiti sporchi, cartoni, avanzi di cibo, qualche vecchio elettrodomestico e immondizia di vario genere. È la situazione di assoluto degrado che si trova nel palazzone grigio e giallo che sovrasta il quartiere Colla di Cerese, a Borgo Virgilio. È l'edificio che alla base ospita alcuni negozi e ristoranti come il Trigol, il Vestiesse e l'Ld, al primo piano una grossa piastra usata come parcheggio e decine di appartamenti. La proprietà violata è privata, ma il locale in questione, diventato dimora per qualche senza tetto, fino a qualche anno fa veniva usato conce magazzino cornunale e nel 2013 l'obiettivo dell' amministrazione era proprio quello di acquisirlo a tutti gli effetti tramite un accordo con commercianti e condomini, per smettere di pagare l'affitto di un'altra struttura e inserire una forma di controllo in uno dei quartieri a luci rosse di Virgilio. siti, ma si trattava di una irregolarità che infatti si è presto conclusa». Il Comune ha così dovuto affittare un'area che costa 30mila euro all'anno. Secondo la convenzione che era stata proposta, i commercianti avrebbero dovuto farsi carico delle opere di sistemazione dei parcheggi sopra la piastra, mentre i proprietari avrebbero ottenuto una riqualifica dell'area senza spese. La trattativa con i commercianti si è però arenata e allo stesso tempo non tutti i condomini hanno dato parere positivo, mentre la situazione di degrado è peggiorata. «Il magazzino è rimasto del condominio precisa Aporti - avevo percorso questa strada per avere un presidio comunale, eravamo vicini ad una soluzione, però poi non è andata in porto. Noi avevamo cercato di mettere a postole cose e di entrare in possesso dell' area per alleviare le criticità». Elena Caracciolo L'ex vicesindaco Francesco Aporti spiega l'aggrovigliata vicenda. «Il lottizzante che trent'anni fa costruì il palazzo, avrebbe dovuto cedere al Comune due ampi spazi da adibire a magazzini. La ditta però è poi fallita e le cose non sono mai state formalizzate. Alcune amministrazioni avevano deciso di occupare lo stesso i depo- Rifiuti Pagina 8 9 il quartiere Colla di Cerese Rifiuti La sporcizia all'interno dei palazzo Pagina 9 «Solo asfaltature nel piano opere» Curtatone. Investimento da 600mila euro nel 2014. Le opposizioni insorgono ® CURTATONE Un piano triennale delle opere pubbliche da un milione e 400mila euro, appena 600mila euro per il 2014 e per lo più con previsione di asfaltature e sistemazione di marciapiedi, che ha lasciato molta amarezza trai banchi della minoranza di Curtatone, durante la seduta di consiglio comunale di mercoledì sera. Lo ha presentato l'assessore Francesco Ferrari, precisando che «rispetto agli anni precedenti, ci sono state delle riduzioni molto significative degli investimenti complessivi. Un risultato causato soprattutto dal crollo degli incassi dagli oneri di urbanizzazione». Ad accendere il dibattito è stato in particolare il dato del primo anno: 200tnila euro per le asfaltature, 200mila per la riqualificazione di via Costituzione a Levata, strade e marciapiedi di Buscoldo, altri 200mila per la sistemazione del parcheggio di Montanara, strade e marciapiedi di San Silvestro. Critico il capogruppo Giorgio Maffezzoli. «C'è chi i contributi riesce ad averli e dobbiamo ottenerli anche noi, perché non è possibile fare un piano con sole strade e marciapiedi». Luigi Gelati lo ha definito come non classificabile. «Dentro non c'è niente. Forse non rag- Il consigliere Luigi Gelati giungeremo mai i livelli del passato, ma siamo in una situazione drammatica e l'am- ministrazione deve far fronte a questo». Paolo Savazzi ha parlato di quadro desolante. Ferrari ha ricordato che i finanziamenti non sono la soluzione a tutti i mali, «perché il Comune deve sempre contribuire per una parte e rispettare il patto di stabilità». Approvato anche il bilancio di previsione. Infine la comunicazione sul gattile: «Non riguarderà più Eremo ma la zona industriale della frazione di Curtatone, lontana dalle abitazioni. Oltre a questa ipotesi su superficie pubblica, sono in corso approfondimenti sulla possibilità che venga messa a disposizione un'area privata». (ele.car) n,t ,n.e i, n n e .t.e • a; x Servizi Pagina 10 & asti solo nei cassetty> la «Ecco i progetti Alla cerimonia per fare il punto di quattro annidi giunta Sodano, Benedini ricorda al sindaco ciò che non è stato fatto di Nicola corradini L'appuntamento non è nuovo. Il sindaco Nicola Sodano, chiama a raccolta assessori, amministratori, esponenti dei partiti e dei gruppi consiliari di maggioranza per fare il bilancio delle cose fatte dall'amministrazione. In passato lo aveva fatto con la formula del rinfresco o addirittura della "festa" in locali, ma quest'anno le cose sono diverse. Ad un anno dalle elezioni comunali l'appuntamento di ieri, ufficialmente organizzato dai gruppi consiliari, è sembrato il punto di partenza per la campagna elettorale del 2015. Non a caso gli interventi della consi gliere regionale Anna Lisa Baroni (coordinatore provinciale di Fi) dell'assessore regionale Mario Mantovani, da sempre punto di riferimento di Sodano, e dell'assessore mantovano, Paola Bulbarelli hanno avuto un tratto fortemente politico, con la segretaria cittadina di Fi ringraziare Sodano perché «ha strappato il Comune al centrosinistra». Una nota fuori dal coro c'è stata. È arrivata dal civico Benedini, Così, nella affrescata e affollata Sala degli stemmi di Palazzo Soardi (l'incontro era pubblico), Sodano ha illustrato le cose realizzate dalla sua giunta in questi quattro anni. Una panoramica già conosciuta a chi aveva consultato l'opuscolo spedito nelle case qualche settimana fa. «Non riuscirò a dire tutto in venti minuti, viste le tante cose che abbiamo fatto», dice il sindaco. L'elenco parte dalla sicurezza. Sodano dice che la sua amministrazione ha portato da 48 a 150 le telecamere in città: annuncia che entro fine mandato arriveranno a 300. Poi snocciola opere pubbliche: piazza Martiri, la demolizione della piastra di Lunetta, l'avvio del restauro di Palazzo del Podestà con gli attuali lavori per recuperare Palazzo della Ragione e i monumenti lesionati dal terremoto. E naturalmente il fiore all'occhiello, la riapertura della Teresiana. E ancora il parcheggio di piazza Mondadori, tanto da spingersi a dire che «adesso Mantova non ha più bisogno di parcheggi». Non sfugge che molti di questi interventi, sono la messa in pratica di progetti ideati dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra. Lo ammette lui stesso, ma con un distinguo: «Burchiellaro aveva avviato molte iniziative, poi la Brio- ni ha bloccato tutto: noi abbiamo ripreso a fare delle cose». L'elenco tocca cultura, welfare, università (con una stoccata alla Provincia: «Mentre dalla Fum c'è chi è scappato abbassando il contributo, noi diamo un milione l'anno») e via dicendo. Senza contraddittorio, ovviamente e legittimanente. Prendono la parola CarloAcerbi (capogruppo Fi), l'assessore a Unesco e quartieri Celestino Dall'Oglio (Sostenere Mantova). E poi interviene il leader dei civici, l'ex assessore Benedini. Gli scontri tra lui e Sodano hanno caratterizzato buona parte del mandato. Il tono cambia. «Siamo molto soddisfatti - dice - per quello che stiamo facendo nella cultura e nell'ambiente. Parlando di opere, il sindaco ha dimenticato quelle rimaste invisibili nei cassetti degli assessorati. Sono idee e progetti come la tangenziale ovest, le soluzioni per la cinta ferroviaria, i parcheggi pronti per essere realizzati (Benedini ritiene che ve ne sia più bisogno, ndr). È un bene che lasciamo in eredità». Nicola Sodano entra nella sala degli Stemmi : Giampaolo Benedini e i n prima Politica locale Pagina 11 Sodano: "Ma ntova, capoluogo so n le tasse più basse d'Italia" Nel resoconto dei suoi 4 anni di amministrazione il sindaco ha sottolineato i tanti investimenti fatti Che il periodo non aiuti gli amministratori è palese, che questi non si aiutino litigando pure: partendo da tali presupposti e sincere ammissioni è stato ieri sera presentato a palazzo Soardi un riassunto delle attività svolte dall' amministrazione comunale coordinata dal sindaco Nicola Sodano , alla presenza del vice presidente della Regione Lombardia Mario Mantovani. Il primo cittadino è partito dal fattore sicurezza: in tal senso si è passati dalle 58 telecamere pre esistenti sul territorio alle attuali 150 e la volontà è quella di raddoppiarle. In merito alla mobilità si sono regolamentate le zone a traffico limitato e messi in sicurezza diversi passaggi pedonali. E fino ad ora l' esito di una incidentalità in diminuzione rende efficaci tali misure. In quanto alle opere pubbliche, la nuova piazza Martiri rappresenta un allargamento del centro storico, a Lunetta è stata demolita la vecchia piastra e realizzata una nuova piazza. Una vistosa serie di cantieri caratterizza il centro storico. In tal senso, ha commentato Nicola Sodano, il dramma del terremoto è stato rovesciato in una risorsa di fondi per il territorio, che farà di palazzo della Ragione una sede espositiva e ha consentito la riapertura della biblioteca Teresiana dopo 16 anni di lavori. Il tutto per un impegno finanziario di circa 20 milioni di euro, i cui risultati lasceranno il segno in città negli anni futuri. Tanti i punti toccati circa il turismo e la cultura: intanto la partecipazione a Italia 2019, che consente alle città non vincitrici del titolo di capitale della cultura di mantenere una rete di contatti che consenta la promozione dei Politica locale vari centri. Poi l'animazione permanente con tanti eventi in città, l'esposizione degli Amanti di Valdaro, le tante iniziative rimaste in piedi nonostante 10 milioni di euro di taglio sugli investimenti. E, in riferimento alla recente visita del critico d'arte Vittorio Sgarbi a palazzo Te, il sindaco ha annunciato che le grandi mostre si faranno quando ci saranno grandi capitali. Ancora: i lavori di manutenzione, per oltre 2 milioni di euro, a palazzo Te. In fatto di Univeristà il primo cittadino ha ribadito la spesa di un milione di euro l'anno e la prospettiva, che si sta concretizzando, di ampliamento dell'offerta formativa, con la Mediazione Linguistica dall'ateneo di Verona. Tra i grandi eventi la mondovisione del Rigoletto e la produzione Romeo and Juliet, che a Mantova sarà presentata in anteprima ad ottobre. Lavori pubblici: 3000 interventi di manutenzione, magari non appariscenti ma necessari, la realizzazione del Piano di Governo per il Territorio, traghettando progetti partiti con Burchiellaro e sospesi con l'amministrazione Brioni. Poi il piano ciclabili, il parcheggio di piazzale Mondadori, che abbisognaperò anche di persone disposte a fare una passeggiata prima di giungere in piano centro (difficilmente saranno mantovane). Sul welfare l'investimento è aumentato di un milione di euro, nonostante i i tagli. E poi le tasse, con l'affermazione stentorea che Mantova sia il capoluogo di provincia in Italia ad emettere quelle più basse. Tutte queste considerazioni hanno quindi portato il sindaco ad ammettere che le difficoltà dei primi tempi ad organizzarsi come squadra amministrativa non siano stati pochi, ma la squadra stessa è ora matura e disponibile per fare di più. E fare di più bisogna sempre. Ilaria Perfetti L'intervento dei sindaco (foto 2000) Pagina 12 DUE PROGETTI SONO STATI PRESENTATI IERI L'Expo mantovano galleggia Una torre o una piazza sul lago per dare alla città un tocco artistico in più Nel pomeriggio di ieri alla Casa del Mantegnaè stata presentato il progetto che prevede la costruzione di un padiglione galleggiante sul lago in occasione di Expo 2015. Due i progetti presentati ieri da Federico Bucci, prorettore del Polo di Mantova del Politecnico di Milano: la famosa torre galleggiante e lapiazza. Due investimenti da circa 300-400 mila curo. I due modelli, prodotti dall'architetto Souto De Moura e dal gruppo di studenti e docenti del Polo di Mantova, verranno analizzati attentamente e poi in tempi brevi si dovrà decidere su quale puntare. I progetti presentati ieri sono il frutto della collaborazione tra la sede mantovana del Politecnico di Milano, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio ieri rappresentato da Carlo Zanetti, Confindustria presente ieri con Alberto Marenghi e il Parco del Mincio ieri rappresentato da Alessandro Benatti. Sono questi gli enti firmatari del protocollo d'intesa dello scorso ottobre. «La prima proposta - spiega Bucci - è la costruzione di una torre attaccata al ponte di S. Giorgio che vuole recuperare uno dei temi principali della città e cioè l'acqua. La torre è anche pensata come punto d'informazione per i visitatori all'ingresso della città e anche come punto d'osservazione». Una torre da vedersi come punto d'informazione, sociale e panoramico. Le stesse finalità valgono anche per la piazza galleggiante: «E una piazza itinerante che prevede una serie di differenti punti di vista della città. Sono due progetti importanti che rimarcano il sostegno e l'interesse del Politecnico Politica locale nei confronti del territorio lombardo». Alla presentazione han no partecipato alcune delle autorità cittadine tra cui Francesca Zaltieri, vice presidente della Provincia di Mantova e anche il sindaco Nicola Sodano. «Nell'area di Expo - spiega la Zaltieri - ci sono diverse operazioni d'interesse e quelle presentate oggi (ieri ndr) non sono da meno. Quello che si andrà a fare sarà un'opera di grande importanza dal punto di vista architettonico e trovo sia importante fare di Expo un importante punto d'attrazione». Quello di Sodano è un messaggio alla città: «In questi mesi si è parlato molto in città di questa torre che in qualche modo poteva danneggiare lo skyline della città. Voglio ricordare che i due progetti sono stati pensati non per essere fissati in un unico punto, ma sono galleggianti e quindi spostabili». Sarà quindi uno di questi due progetti il simbolo di Expo 2015 a Mantova, ma viene spontaneo pensare che una città come quella virgiliana possa puntare, con dei giusti finanziamenti, su una serie d'iniziative culturali di un certo rilievo e che possano portare in riva al Mincio più visitatori possibili. Anche questo è uno degli scopi di Expo. (t.bellini) Pagina 13 La piazza galleggiante che vorrebbero installare sul lago Politica locale La torre affiancata al ponte di San Giorgio rappresenta l'alternativa alla piazza (f.2000) Pagina 14 DEPOSITATELE LISTE, 26 CANDIDATI PER IL BOARD CHE IL COMUNE VUOLE RIDURRE A SEI Acea, la carica dei consiglieri Le contromisure dei soci privati Suez e Caltagirone in vista dell'assemblea del 5 giugno. Con il rebus della revoca DI ANGELA ZOPPO dell' ordine del giorno dell' assemblea, che il sindaco ha fatto integrare. Solo se l'assise degli azionisti avrà dato via libera alla riduzione del cda, infatti, si potrà arrivare alla nomina dei nuovi consiglieri, compresi quindi presidente e ad, in sostituzione anticipata degli attuali, Giancarlo Cremonesi e Paolo Gallo. Al loro posto Marino vuole Catia Tomasetti, legale en 26 candidati per un cda che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, vorrebbe restringere da 9 a 6 membri. In vista dell'assemblea del 5 giugno, sono state depositate le liste dei soci Acea: nove nomi per il Comune, che attraverso Roma Capitale controlla il 51%, altrettanti R/0////1,1119/ ..... per Suez Environnement (12,48% tramite Ondeo) e otto per Caltagirone (il gruppo detiene il 16,3% mala lista è quella di Finca, che ha il7,5%a), per un totale, appunto, di 26. Una folla, insomma, e proprio quando il sindaco insiste per un board ridotto al minimo. In realtà, candidature così numerose si spiegauota_ onl in a Co no con due ragioni: la prima è che se un consigliere si dimette, può subentrargli dello studio Bonelli il succesErede Pappalardo, e sivo della Alberto Irace, a capo stessa lista, ""' dell'Idrico di Acea e non il prie ad di Publiacque. mo della lista espressa da un Nel cda a sei il Comune esprialtro azionista: la seconda è merebbe quattro consiglieri, che la stessa relazione del cda mentre Caltagirone e Suez ne Acea sui punti all'ordine del avrebbero solo uno ciascuno. giorno dell'assemblea invita i Oltre a Irace e Tomasetti, la soci a presentare liste di nove lista Roma Capitale include candidati «prudentemente, in Elisabetta Maggini. Paola Proassenza di puntuali indicazioni feta, Franco Paparella, Salvasul numero dei consiglieri che tore Monni, Fausto Valtriani, dovranno essere eletti». Il voto Giovanni Campa e Donatella favorevole dei soci al cda più Visconti. I primi della lista snello è un obiettivo che Mari- Fincal sono i due consiglieri no deve raggiungere per proceattuali, Francesco Caltagirone dere col rinnovo dei vertici. A e Paolo di Benedetto, seguiti imporglielo è la formulazione da Azzurra Caltagirone, Mario Competitors Delfini, Tatiana Caltagirone, Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, Albino Majore e Annalisa Mariani. Anche la lista Ondeo ripropone Giovanni Giani e Diane D'Arras, oltre a Olivier Jacquier, Gael Falchier, Francesca Menabuoni, Mauro Alfieri, Dominique Romani, Marica Lazzarin e Francesco Nocentini. Un'idea abbastanza chiara del clima che si respira in Acea viene anche dalla lettura della relazione del cda. «Assumendo che la riduzione dei componenti il cda comporti la revoca implicita dei medesimi», vi si legge, «non è chiaro quali siano le ragioni sottostanti alla revoca e, soprattutto, se vi siano elementi tali da integrare la giusta causa con la conseguenza che, in caso negativo, la società sarebbe esposta al rischio di azioni risarcitorie dai consiglieri revocati». Ma anche su questo punto il Comune sembra pensarla diversamente. (riproduzione riservata) ua.la caricadci imsi :ÍÍcr Pagina 15 (d. b.) Il nuovo ad in A2A sarà Luca Valerio Camerano, 5oenne romano, per otto anni amministratore delegato di Gdf Suez Energie. Una scelta nel segno della discontinuità fatta dai sindaci Emilio del Bono e Giuliano Pisapia, che cambieranno anche governance e presidente della società. Camerano dal 2003 al 2006 è stato direttore generale di Enel Gas e prima ancora al vertice di Camuzzi. Nel Cda, a fianco del presidente Giovanni Valotti, come vicepresidente è prevista la nomina di Giovanni Comboni. Competitors Pagina 16 cqum a 3 anni dal referendum 9, ora arrivano Valentina Corvino 55 milioni di euro da 71 -%'N gestori. Sono quelli in arrivo per 11 milioni di utenti domestici in restituzione della remunerazione abolita col voto del 12 e 13 giugno 2011. Acqua: Scenario F analmente una buona notizia. veniva proclamato il risultato del Dopo una gestazione durata quasi tre anni sono in dirittu- referendum del 12 e 13 giugno con il quale circa 27 milioni di ita- ra d'arrivo, per 11 milioni di uten- liani si erano espressi in manie- ti domestici, i rimborsi relativi alla componente tariffaria del ser- ra chiara contro qualsiasi profitto sull' acqua decretando l'aboli- vizio idrico integrato nota come zione della remunerazione del ca- "remunerazione del capitale". Era il 21 luglio 2011, infatti, quando pitale in misura fissa del 7% introdotta, nel 1996, dall'allora mi- I Pagina 17 acqua, a 3 anni dal referendum... nistro dei Lavori pubblici, Anto- rimborsi è sempre lenta a partire nio Di Pietro, per consentire ai e così ci sono voluti altri 15 mesi gestori di ripagare i costi per gli interessi passivi pagati sui debi- e un'altra delibera dell'Aeeg, ad aprile di quest'anno, che fatto ti contratti per la realizzazione chiarezza sugli importi dovuti da degli investimenti necessari sulla rete. ciascun gestore perché qualcosa iniziasse a muoversi: a quest'ultima delibera, infatti, erano allega- Lunga attesa ti gli elenchi degli Enti d'Ambito che hanno rispettato i tempi e le Per dare seguito all'esito refe- modalità di calcolo dei rimborsi rendario, a fine gennaio del 2013, dopo il parere del Consiglio di secondo i criteri indicati dall'Autorità, ma anche una sorta di black Stato a cui si era rivolta perché list degli Enti d'Ambito che non facesse chiarezza sull'esatta de- hanno mai risposto al regolatore. correnza dei propri poteri tariffari sull'acqua, l'Autorità per I conti dell'Autorità l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico - che nel frattem- Il calcolo dei rimborsi secondo po aveva iniziato a occuparsi an- l'Autorità "è stato elaborato da- che di regolazione idrica - ave- gli Enti d'Ambito - e da noi verifi- va emanato una delibera con cui cato - seguendo precisi criteri fis- si prevedeva la restituzione di sati dall'Aeeg, in continuità con quanto gli utenti avevano paga- le regole tariffarie previste per il to indebitamente - dal 21 luglio periodo 2012-2013 e nel rispetto 2011 al 1° gennaio 2012 - diret- del principio del `full cost recove- tamente in bolletta: 55 milioni ry', che prevede la `copertura in- di euro da parte di 71 gestori del tegrale dei costi' di gestione (in- tuire, escludendo i valori ritenu- servizio idrico. vestimenti compresi) mediante ti inammissibili in un'ottica di tu- Per Federconsumatori, ciascuna utenza dovrà ricevere, in me- la tariffa. In base a questo principio di piena copertura dei costi, tela degli utenti. Inoltre, per gli Enti d'Ambito che non ci hanno dia, 2,7 euro. "C'è da dire - sotto- è stata data la possibilità di detrar- trasmesso né la richiesta quanti- linea Mauro Zanini , vicepresidente dell'associazione - che il re alcune voci quali gli oneri fiscali e finanziari e gli accantona- ficazione, né altre informazioni utili - anche a seguito dell'intima- campione preso in esame nella menti perla svalutazione crediti, zione loro inviata - abbiamo quan- nostra indagine è limitato a 45 città su 113". limitatamente a un valore quantificato secondo criteri di efficien- tificato forfetariamente la quota che ogni gestore deve restituire La restituzione è relativa al pe- za da parte degli Enti di Ambito", a ciascun consumatore finale". riodo di circa cinque mesi intercorso fra l'abolizione della remu- spiega Alberto Biancardi , compo- Adesso la palla è nelle mani dei gestori cui - come sottolinea Bian- nerazione del capitale a seguito per l'energia elettrica, il gas e il cardi - l'Autorità ha ordinato di del referendum e l'introduzione, dal 1 ° gennaio 2012, della tariffa sistema idrico. E aggiunge che "per gli Enti d'Ambito che non procedere alla restituzione all'utenza della componente remu- transitoria calcolata secondo i hanno adempiuto alle nostre ri- nerazione del capitale investito, nuovi criteri approvati dall'Autorità. Ma si sa, la macchina dei chieste di chiarimento, abbiamo come calcolata dai relativi Enti d'Ambito, ovvero come determi- Acqua: Scenario nente del Collegio dell'Autorità determinato l'importo da resti- Pagina 18 "Sono calcoli illegittimi , gli utenti avevano diritto al doppio dei soldi " C ento milioni di euro a fronte dei più esigui 55 con cui l'A- transitoria che ha coperto gli eeg ha "archiviato" la pratica nuova tariffa entrata in vigore anni 2012 e 2013, ma anche la rimborsi. A contestare la cifra il 1° gennaio 2014, prevedono I referendari che in questi giorni arriverà agli il'costo della risorsa finanziaria, accusano: utenti è il Forum italiano dei una nuova denominazione che "Hanno cambiato il nome, movimenti per l'acqua, pro- ha lo stesso metodo di calcolo motore del referendum del rispetto a quella abolita per la 2011, secondo cui l'Autorità ha via referendaria", aggiunge Car- lasciando immutata la commesso due errori nel de- setti spiegando che l'unica dif- terminare l'ammontare dei ferenza sta nel fatto che l'attua- rimborsi. le percentuale è pari al 6,4% sul- Innanzitutto c'è in ballo una le immobilizzazioni. remunera- zione dei capitale" questione temporale dal mo- "In questo contesto, appare for- mento che l'Aeeg il 28 dicembre zato il tentativo dell'Autorità di 2012 ha approvato il cosiddetto Metodo tariffario transitorio, far passare la remunerazione del rischio d'impresa, ossia eliminando la voce relativa alla margine di'profitto' puro, co- remunerazione del capitale innata dall'Autorità, nel primo do- vestito, e l'ha applicato retroat- me una voce di'costo'della gestione del servizio idrico e quin- cumento di fatturazione utile (la tivamente al 1° gennaio 2012. di anche in questo caso l'Autorità, riproponendo anche se in modo diverso la copertura del delibera è datata 11 aprile 2014), "Tutto ciò è illegittimo: si trat- trasmettendo all'Autorità stes- ta di una sorta di retroattività sa, entro i successivi 30 giorni, del nuovo sistema tariffario, co- profitto d'impresa,'elude' il ri- apposita comunicazione in or- me se fosse entrato in vigore dal dine all'avvenuta restituzione". luglio 2011, retroattività espres- sultato del referendum poiché la maggioranza assoluta delle samente censurata dal Consi- italiane e degli italiani ha san- glio di Stato con varie senten- cito esattamente l'impossibilità di remunerare in tariffa il ze e dallo stesso Co.Vi.Ri"spie- Acqua: Scenario ga al Salvagente Paolo Carset- rischio d'impresa al di là della ti, portavoce del Forum. Ma non solo. Il Forum contesta sua misura, in quanto ha sancito il divieto di continuare a fa- anche il mancato rispetto del- re profitti sull'acqua", continua l'esito del referendum e dunque la mancata eliminazione dalla il portavoce. Secondo Carsetti, per garanti- tariffa di qualsiasi voce ricon- re gli investimenti di cui il set- ducibile alla remunerazione del capitale investito. "La Tariffa tore ha comunque bisogno, è necessario giungere a un mec- Pagina 19 "Sono calcoli illegittimi, agli utenti..." ■ CHI HA DIRITTO AL RIMBORSO canismo realmente alternati- L'Aeeg ha previsto la restituzione nella prima bolletta utile solo per le vo di finanziamento che al po- utenze domestiche lasciando agli Enti d'Ambito la discrezione di defi- sto del "full cost recovery"preveda la possibilità di ricorrere nire altri beneficiari (ad esempio le utenze commerciali). sia alla finanza pubblica che QUALI SONO I GESTORI CHE DEVONO RESTITUIRE I SOLDI IN BOLLETTA AGLI UTENTI alla fiscalità generale. Più in particolare, l'ipotesi del 171 gestori indicati dall'Aeeg sono quelli che applicavano il cosiddetto Forum prevede che la tariffa co- metodo di tariffa normalizzato, introdotto nel 1996, secondo cui la ta- pra i costi di gestione, gli ammortamenti perla parte degli riffa era composta dai costi operativi , dall'ammortamento dei capitali investiti e dalla remunerazione di quei capitali . Non devono restituire investimenti finanziati con la fi- nulla i gestori che applicavano tariffe conformi al metodo tariffario Ci- nanza pubblica più il costo degli interessi del capitale, preve- pe così come i gestori con riferimento ai quali gli Enti d'Ambito hanno ritenuto che non vi fosse una quota di tariffa che eccedeva la parte da dendo comunque un'articola- destinare alla copertura degli oneri fiscali , finanziari e agli accantona- zione della tariffa sulla base delle fasce di consumo, mentre la menti per svalutazione crediti nella misura ritenuta efficiente. fiscalità generale dovrebbe es- UTENZE CONDOMINIALI sere chiamata a intervenire per coprire il costo del quantitati- Le ulteriori modalità di erogazione dei rimborsi - inclusi quelli alle utenze condominiali - verranno decise dai gestori sulla base delle indica- vo minimo vitale (50 litrit/abi- zioni eventualmente ricevute dal relativo Ente d'Ambito , tenuto conto tante/giorno) e un'altra parte di investimenti. delle dettagliate informazioni di cui dispongono in ordine alle specificità che caratterizzano il relativo bacino di utenza servito. IL BLUE BOOK DI FEDERUTILITY Tra morosità e investimenti da fare per i gestori è allarme rosso I I dato di fatto da cui non si può pre- centinaia di milioni di euro l'anno. Dal ro 65 miliardi per investimenti nei ser- scindere è che il sistema idrico ita- rapporto emerge che nel 2011 gli inve- vizi idrici. Nel solo comparto fognario- liano deve adeguare le proprie infrastrutture e quindi ha bisogno (come stimenti, in calo rispetto agli anni precedenti, sono stati di oltre 1,6 miliar- depurativo (estensione rete fognaria e l'acqua, verrebbe da dire) di investi- di di euro, di cui 0,3 provenienti da con- pianti di depurazione) sono previsti in- menti. Come rileva il Blue Book, il rapporto annuale con cui Federutility fo- tributi pubblici. La quota è salita nel biennio 2012-2013 raggiungendo 1,9 vestimenti per oltre 30 miliardi. Il set- tografa lo stato del servizio, la caren- miliardi mentre per il biennio 2014- consistente finanziamento statale dal za dei servizi di fognatura e di depurazione riguarda ancora rispettivamen- 2015 Federutility stima una spesa di capitale pari a circa 3,1 miliardi di eu- momento che questo copre solo il 10% te il 6-7% e il 20-21% del carico in- ro l'anno legata ai fabbisogni infrastrut- giunge anche la difficoltà dei gestori quinante. L'Italia ha già subito due condanne per la mancata attuazione del- turali più urgenti e indifferibili. Per essere in linea con la media euro- che la tariffa è l'unica garanzia che si la direttiva europea 91/271/CE e un ter- pea occorrerebbe triplicare il livello di può dare al finanziatore considerato zo procedimento di infrazione è in corso. Si attendono possibili penalità per spesa annua. Federutility ha calcolato che nei prossimi 15 anni servirebbe- il fatto che i beni patrimoniali in uso, Acqua: Scenario potenziamento e/o costruzione di im- tore non può "contare" neanche su un del fabbisogno. Ma non solo. A ciò si ag- idrici a ottenere credito dal momento ad esempio le condotte, sono pubbli- Pagina 20 ALCUNI DEI GESTORI CHE DEVONO RIMBORSARE (L'elenco completo è pubblicato su www.ilsalvagente.it) SpA, Metropolitana Milanese ABRUZZO: Aca SpA in House Providing, Cons. Acquedottistico Tecnoedil SpA, Società Metropolitana AcqueTorino, Soc GROSSETO 0,4 Marsicano SpA. Acque Potabili SpA (Torino-To), SIENA 0,4 BASILICATA: Acquedotto MANTOVA 0,4 Lucano SpA. gestore unico virtuale. PUGLIA: Acquedotto Pugliese CARRARA 0,8 CAMPANIA: Gori SpA. SpA. EMILIA-ROMAGNA: Emilia SARDEGNA: Abbanoa SpA. MASSA 0,8 Ambiente, Montagna 2000, SICILIA: Caltaqua SpA, Acquaenna SpA. AREZZO 1,3 NOVARA 1,5 TOSCANA: Publiacqua Spa, Nuove Acque SpA. BIELLA 1,6 Hydrogea SpA, Carniacque 1,7 UMBRIA: Servizio idrico integrato TREVISO SpA, Irisacqua Sri. LAZIO: Acea Ato 2 SpA, Acqualatina SpA,Acea Ato 5 SpA. Scpa, Umbra Acque SpA. VENETO: Acque Veronesi Scarl, MACERATA 1,8 ROMA 1,9 Quanto toccherà a ogni utenza SpA, Gestore unico virtuale. MARCHE:Tennacola SpA, Marche Multiservizi SpA. PIEMONTE: Mondo Acqua SpA, SorgeAqua, Hera, Iren. FRIULI-VENEZIA GIULIA: LIGURIA: Gestore unico virtuale. Centro Veneto Servizi SpA, Acque CREMONA 2,0 LOMBARDIA: A2A Ciclo Idrico Vicentine SpA. LIVORNO 2,3 ALESSANDRIA 2,3 ROVIGO 2,3 ASCOLI 2,4 FERMO 2,4 BRESCIA 2,6 MILANO 3,0 TERAMO 3,1 UDINE 3,4 CALTANISSETTA 3,6 PISA 4,6 VERCELLI 4,6 PESARO 5,3 URBINO 5,3 FIRENZE 5,4 PISTOIA 5,4 -4 che e incedibili. Secondo Federutili- rosi sono gli utenti domestici (45%), ty, poi, non può essere trascurato, in seguono quelli non domestici (37%) quest'ottica, il livello di morosità nei e le pubbliche amministrazioni (18%). Attualmente i distacchi sono rego- PRATO 5,4 TRIESTE 7,0 re ai distacchi del servizio: la proie- lati nelle Carte di servizio e manca PADOVA 8,2 zione nazionale mostra una stima di TORINO 8,7 credito totale lordo a livello nazio- un'auspicabile standard nazionale che consenta agli utenti morosi un flusso minimo vitale ma anche il rispetto, da LA SPEZIA 9,0 nale di 6,1 miliardi di euro di cui 3,8 di crediti scaduti, di cui quasi un ter- parte dei gestori, dell'equilibrio economico e finanziario. ■ ANCONA 9,5 5 servizi idrici e la difficoltà a procede- zo scaduti da oltre 24 mesi. 1 più mo- Acqua: Scenario 2,7 Pagina 21 'la 4h Niente discarica grazie al riciclo creativo OPERAZIONE GECO. Due cooperative bresciane portano avari ti cori successo il progetto di recupero materiali. Coinvolti disoccupati, migranti e un ex detenuto Le copertine dei libri dismessi destinate al macero abbinate ai tessuti diventano originali «pochette» e i teli degli striscioni in «pvc» borse e portafogli Lisa Cesco Si chiama «upcycling», ovvero riciclo creativo, l'idea di fondo perseguita nel progetto «Geco-Generazione Eco» avviato dalle cooperative «Il Gelso» di Ghedi e «Tempo libero» di Brescia. Intercettare rifiuti o materiali di scarto prima della loro distruzione, trasformarli in qualcosa di nuovamente utile. E ancora, coinvolgere nelle fasi produttive soggetti svantaggiati, in una prospettiva eco-sostenibile e socialmente inclusiva. Questi gli obiettivi del progetto, partito nei mesi scorsi con il coinvolgimento dei primi quattro lavoratori, fra cui disoccupati, migranti con difficoltà sociali e un ex detenuto. LA FASE DI AVVIO è partita da un bene di alto valore simbolico come il libro, recuperando grazie alla collaborazione con la Rete bibliotecaria bresciana le copertine dei testi destinati al macero, che abbinate a tessuti sono state trasformate in originali pochette. Nella fase successiva si è avviata anche la produzione di borse, portafogli, cartelle e accessori realizzati con teli dismessi in Pvc (materiale recuperato da striscioni pubblicitari e teloni di camion), rivisitati Rifiuti: Scenario ste fra le aziende interessate a gadget o regali sostenibili», sottolineano Luca Rigamonti della cooperativa Il Gelso (che storicamente si occupa di inserimento lavorativo) e Riccardo Filippini della cooperativa Tempo libero (che offre servizi educativi e socio assistenziali). I prodotti di «Geco» sono in vendita anche online sul sito www.generazione-eco.it. «Un'idea imprenditoriale che si lega a un'idea sociale, e dimostra l'importanza strategica di mettersi in rete», sottolinea Valeria Negrini, vice presidente di Confcooperative Brescia, cui le due realtà promotrici aderiscono. L'assessore comunale all'ambiente Fondra coni promotori di Geco 11 progetto con creatività e fantasia. «Il prodotto di scarto diventa un prodotto di moda, adatto a diversi target di clientela, con un valore aggiunto in termini di sostenibilità ambientale e di inclusione sociale», spiega Barbara Casella, responsabile del progetto Geco, che prevede la realizzazione dell'intero ciclo di ideazione, produzione e vendita di oggetti derivanti da materiali riciclati o non utilizzati. sarà presentato domani pomeriggio al parco di Largo Torrelunga «ORA IL NOSTRO obiettivo è riuscire a far crescere il progetto trovando canali di vendita dei nostri prodotti, ad esempio attivando dei corner shop all'interno di negozi già avviati, e promuovendo le nostre propo- Barbara Casella: A prodotto di scarto diventa oggetto di moda adatto adoni clientela» A TENERE A BATTESIMO il progetto è l'assessore all'Ambiente del Comune, Gianluigi Fondra, che ricorda come «questa iniziativa, che incrocia il tema etico con quello economico, rispecchia il segno del nostro indirizzo amministrativo in materia di raccolta rifiuti, che non è solo quello di differenziarli, ma anche di riciclarli». Il progetto «Geco» verrà presentato alla città domani pomeriggio dalle 15 alle 19 ad Ambiente Parco di largo Torrelunga (zona piazzale Arnaldo): per tutto il pomeriggio sarà possibile ammirare i prodotti di design (borse, accessori, lampade e molto altro) realizzati attraverso il riciclo creativo e partecipare a laboratori per bambini e famiglie, dove sperimentare direttamente la costruzione di oggetti derivati da materiali di recupero. • C FIPRCOUZIaNE RISERVA 'A Pagina 22 Sondaggio Piattaforma Civica Ri utl, Brescia preferisce iI cassonetto II 99,8% degli intervistati - quasi un migliaio - è informato sul tema differenziata e il 93% lo ritiene un sistema utile. È uno dei risultati del questionario diffuso da Piattaforma civica via mail, a mano e sul sito. I156%D considera una priorità la difesa dell'ambiente, più della metà chiede più efficienza, mentre oltre il 6o%D ritiene insufficiente l'informazione fornita dal Comune e da A2A. Sulla raccolta umida in particolare la maggioranza si dichiara disponibile, il 18% no. Il 57% auspica il sistema a calotta, il restante 43% è diviso tra porta a porta e misto, ma non manca chi è per lo status quo. Sommando calotta puro e misto, emerge che più del 70%D degli intervistati ritiene importante poter conferire i rifiuti più scomodi (umido e indifferenziato) in ogni momento della giornata e della settimana, cioè quando è necessario. Il 77% è favorevole a multare gli «indisciplinaty> e preferirebbe un sistema tariffario basato su quanto viene effettivamente conferito. Francesco Onofri, presidente di Piattaforma civica, avverte che sul tema raccolta differenziata «si gioca una delle battaglie più importanti dell'arruolamento dei cittadini nella gestione quotidiana della cosa pubblica. Una raccolta più efficiente - aggiunge - significa anche maturazione di una coscienza delle conseguenze delle condotte individuali su tutta la città». Non vale solo per i rifiuti, ma per il verde, i graffiti, la segnaletica, il volontariato di quartiere. «Piattaforma civica»? È per il porta a porta con i cassonetti a calotta in cui conferire ogni momento i rifiuti «più fastidiosi», indifferenziati e umidi, e per il recupero porta a porta «con frequenze ragionevoli» per carta, plastica, vetro. (i.b.) O RIPRODOZIONE RISERVATA Rifiuti: Scenario Pagina 23 /// /// irrr con // ricic i o record i i//rü41 rit uti r r ori,/ ' ta M e ntr e B rescí a d eve d ecí d ere, i«c 1 '» o rob í cí hanno puntato sulla racc o lta a don-ùcìlì o : differe nziata 65 ,7% Dall'inviato Enrica M irani BERGAMO «Bisogna stipulare un patto fra i cittadini e il Comune. I primi si impegnano a fare bene la raccolta, mentre l'Amministrazione garantisce due obiettivi: la riduzione della tassa sui rifiuti e una città più decorosa». Un patto serio, vincolante, con tempi necessariamente lunghi, perché si tratta di un processo culturale, economico, organizzativo complesso. «Alla base ci deve essere una convinzione: che i rifiuti sono unarisorsa se usati bene». Vale a dire se riciclati. Massimo Bandera è assessore all'Ambiente del Comune di Bergamo. Quarant'anni, genitori bresciani, leghista in corsa per la riconferma il 25 maggio a fianco del sindaco Franco Tentorio, negli ultimi cinque anni ha guidato il completo passaggio al porta a porta. Il risultato parla da solo: nel 2009 la raccolta differenziata era al 50,9%, nel marzo di quest'anno ha segnato quota 65,7%» A Brescia siamo sotto il 40 (in Lombardia intorno al 50 e in Italia oltre il 35). «É il frutto di un lavoro che viene da lontano, cominciato quindici anni fa», spiega l'assessore. Quando Bergamo (120mila abitanti) scelse, appunto, il porta a porta con la sostituzione di cassonetti e campane: gradualmente, tipologia dopo tipologia, quartiere dopo quartiere. 13 n sistema che dal novembre 2013 è diventato spinto. Il territorio comunale è coperto al 90%: solo in Città Alta, per ragioni logistiche legate alla struttura urbanisti- Rifiuti: Scenario ca, non si raccolgono ancora laplastica e l'umido domestici. Ma è questione di tempo. La differenziatasi fa nel carcere, nei mercati rionali, anche allo stadio dell'Atalanta. A Bergamo, secondo orari e giorni che variano da quartiere a quartiere, i cittadini mettono fuori dalla porta sei contenitori: il sacco nero per l'indifferenziato, quello giallo per la plastica, quello rosso per gli abiti usati, il bidone grigio per carta e tetra pak, quello blu per vetro, barattoli e lattine, quello verde per l'organico. «Funziona. Ci sono voluti tempo e una massiccia informazione ai cittadini. I bergamaschi - continua Bandera hanno capito che riciclare conviene. Quello che si recupera viene rivenduto e dunque c'è un vantaggio economico». Quest'anno, informa l'assessore, perla prima volta il Comune ha ridotto la tassa sui rifiuti. Nel 2013 sul servizio di raccolta e smaltimento sono stati risparmiati 800mila giuro: «Mezzo milione lo restituiamo abbassando la tassa fino ad un massimo del 6%, mentre 300mila li usiamo perla pulizia della città». In calo anche la produzione annuale di rifiuti: nel 2005 erano 561,69 chili a testa, l'anno scorso 515,79. «Debbo dire che, per il successo del porta a porta domiciliare, è stata importante la collaborazione del gestore». Vale a dire la società Aprica, del gruppo A2A. «Ha sempre risposto alle nostre richieste e sollecitazioni». Dall'inverno del 2012 la società ritorna al Comune il calore prodotto con i rifiuti non riciclabili bruciati nel termovalorizzatore di Bergamo. Significa ulteriori benefici economici. «Su questo punto vorrei essere chiaro: l'opzione rifiuti zero non esiste. Ne sa qualcosa il sindaco di Parma, Pizzarotti, altro che demagogie grilline. A proposito, noi superiamo Parma nella raccolta. Il prossimo passo sarà studiare ed attuare un sistema per premiare i cittadini che riciclano di più». Il modello Bergamo potrebbe essere esportato a Brescia? «Non tocca a me valutarlo. Posso dire che bisogna sempre considerare le condizioni economiche del Comune e dei cittadini. Non si possono aumentare le tariffe in questo periodo di crisi. Tuttavia, se gestita bene, nel tempo, la raccolta dei rifiuti produce risparmi. Oltre che benefici per l'ambiente». Pagina 24 N/o/gnonow,,,,, . Si CAMBIA Il Comune di Brescia intende rivedere il sistema di raccolta dei rifiuti urbani per incrementare la differenziata, oggi ferma ad un deludente 40 per cento. Tre le possibilità: raccolta a domicilio con il porta a porta; il cassonetto con la calotta apribile da una chiavetta; sistema misto. QUANDO La Loggia ha costituito un comitato tecnico per presentare uno studio che possa comparare le soluzioni. Entro l'estate il lavoro sarà concluso , poi la parola passerà al Consiglio comunale. L'A.Ymninistrazione promette, comunque, di coinvolgere la popolazione. Cassonetti o i oncini? I bidoncini dei porta a porta e i contenitori con la calotta. Dall'alto: Massimo Bandera e Gianluigi Fondra Davanti a casa anche il ritiro degli abiti usati r.u BERGAM O Vestiti, biancheria, coperte, lenzuola, tendaggi, scarpe, borse e cinture. Da quest'anno la raccolta differenziata a Bergamo assume anche una valenza sociale. I cittadini possono raccogliere in un sacco gli abiti e gli accessori usati e depositarli fuori dalla porta di casa: gli addetti della Caritas e della cooperativa Ruah provvedono a ritirarli. Un servizio che avrà come prossimi appuntamenti giugno e settembre secondo un preciso Rifiuti: Scenario calendario nelle 27 zone della città. «Così la raccolta degli abiti è raddoppiata» conferma l'assessore comunale Massimo Bandera. Il progetto si chiama «Abito in una città solidale». La cooperativa sociale impresa Ruah, creata per sostenere gli immigrati, dal 1997 ha al suo interno il Laboratorio Triciclo, che si occupa di raccogliere e poi vendere materiale usato. Il ricavato serve a sostenere progetti sociali. Pagina 25 ana settimana il paese e le 12 frazioni sono passati porta a porta Ogni orno sono circa 200 i sacchi di immondizia che vengono abbandonati T-I DARFO Arrivano al calare della sera, cercando una piazzola poco illuminata, il parcheggio di un supermercato o una strada in zona industriale. Mollano il sacco nero lanciandolo come fosse una palla da bowling e ripartono ignorando che i curiosi non dormono mai. Darfo dice addio ai cassonetti e ora se la deve vedere con gli indisciplinati del sacco nero che hanno cominciato a lasciare i l oro souvenir: nell'ultima settimana - la prima senza cassonetti dei rifiuti indifferenziati- gli operatori ecologici hanno raccolto ogni giorno più o meno 200 sacchi abbandonati all'aperto. Le zone sotto tiro sono le strade attorno agli svincoli della superstrada: in primis, via Calassi (zona centro congressi di Boario), zona industriale di Boario e il parcheggio della expescicoltura, dove non ci sono nemmeno i lampioni dell'illuminazione pubblica a dare fastidio. «Purtroppo, per pochi incivili si rischia di oscurare il lavoro e il grande impegno di tutta la cittadinanza», spiega Attilio Cristini, vicesindaco e assessore all'ambiente del Comune di Darfo. «In questa prima fase, è una situazione inevitabile che abbiamo constatato anche in altri Comuni», aggiungono dagli uffici di Vallecamonica Servizi, la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Il passaggio al porta a porta integrale a Darfo e nelle 12 frazioni, si è completato nei giorni scorsi quando sono stati ritirati 400 cassonetti dell'indifferenziata che si sono aggiunti alle 110 campane bianche e blu sparite nei mesi passati. «La sera precedente alla raccolta ho riempito 12 sacchi dell'immondizia e li ho sistemati sul marciapiede - ha raccontato un macellaio di Darfo -. Al mattino, ho do- Rifiuti: Scenario vuto rifarli tutti perché dinotte sono stati sbranati da cani randagi e c'erano le confezioni del sottovuoto seminate dappertutto sulla strada». «Abbiamo ricevuto la segnalazione di alcune criticità e stiamo affrontando le situazioni caso per caso - sottolinea Cri stini -. In ogni caso, la città sta rispondendo molto bene e siamo consapevoli che differenziare richiede uno sforzo da parte di tutti . Ma siamo sulla strada giusta». Il magazzino comunale di Darfo, nel frattempo, ha ripreso a fare gli straordinari. Ai circa l Omila secchielli colorati per la raccolta di umido, carta, plastica e vetro distribuiti nei mesi scorsi, se ne sono aggiunti altri 200 consegnati proprio in questi giorni. Intanto, i cassonetti hanno già esalato l'ultimo sospiro: poco più di un centinaio sono stati rimessi in sesto e dormono nei magazzini di Vallecamonica Servizi pronti per fare rotta nei comuni dove ancora non si differenzia (da Breno in su). Circa due terzi, invece, sono stati rottamati. Addio alle vecchie comodità. Sergio Gabossi Sporcizia Con il calare della sera partono gli abbandoni dell'immondizia, ogni giorno operatori ecologici al lavoro per ripulire le strade Pagina 26 L'Economia resta in attesa delle delibere dei sindaci che vanno pubblicate entro la fine di maggio Tasi, per ora niente proroga Da Fassino no al rinvio - L'Anci: servizi a rischio con lo slittamento dal 16 giugno ROMA Sulla Tasi primo round ai Comuni. La proroga dal i6 giugno al i6 settembre del versamento dell'acconto Tasi, chiesta a granvoce dalla stessa maggioranza e dalle opposizioni con una lunga serie di emendamenti anche al decreto Irpef, non piace all'Anci. E per questo il ministero dell'Economia ha deciso di non intervenire, almeno nell'immediato. Tanto da voler accantonare anche l'ipotesi di una curiosa e quanto mai inutile mini-proroga di un mese (dal i6 giugno al i6 luglio) su cui i tecnici di Via XX settembre e quelli di Palazzo Chigi avevano iniziato a ragionare.1 comuni, infatti, possono chiudere i bilanci entro il 31 luglio e dunque il problema di oggi sulla difficoltà per i cittadini di conoscere aliquote e detrazioni Tasi si riproporrebbe tale e quale anche con uno spostamento di soli 30 giorni del pagamento dell'acconto di metà giugno. A frenare i tecnici e il gabinetto dell'Economia su una possibile proroga è stato ieri il presidente dell'Anci, Piero Fassino. Il CAOS IN AGGUATO Al momento poco più del 10% dei sindaci ha reso note ai cittadini aliquote, detrazioni e modalità di pagamento ........................................................................... presidente, a margine del convegno con cui la Cna sull'osservatorio permanente sulle tasse di artigiani e piccole imprese, ha spiegato che spostare il pagamento del tributo avrebbe delle conseguenze sui bilanci degli enti locali: «Non sono favorevo- le perché non ci si pone ilproblema della liquidità dei comuni». E nelpomeriggio al termine della Conferenza unificata Fassino ha precisato che la Tasi e l'Imu «sono le principali fonti difinanziamento per i servizi che vengono erogati dai Comuni e un eventuale slittamento del pagamento creerebbe un buco di liquidità drammatico e l'impossibilitàper i comuni di continuare a erogare i servizi». Fassino ha poi concluso spiegando che «non è serio continuare a parlare di slittamento perché Comuni e cittadini hanno bisogno di certezze». Ma proprio sull'esigenza di certezze dei cittadini ha posto l'accento "il partito della proroga", che ormai comprende anche unabuonaparte della stessa maggioranza di Governo. Scelta civica- fin da subito promotrice di uno spostamento in avanti della scadenza Tasi di metà giugno sottoscritto dal sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti - ha stigmatizzato la posizione dell'Anci. La contrarietà di Piero Fassino allaproroga della scadenza Tasi del i6 giugno è assolutamente legittima, ma ha spiegato in una nota il capogruppo alla Camera Andrea Romano (Sc)- «così come bisogna porsi il problema delle esigenze di liquidità dei Comuni, i Comuni a loro volta devono porsi il problema delle esigenze dei cittadini di avere un quadro normativo definito». Rinviare, fino al termine ultimo concesso dalla legge per fissare aliquote e detrazioni, ha aggiunto Romano, «è una scelta, non una prescrizione del medico». Se la grande maggioranza dei Comuni compie questa scelta, per le più varie ragioni, «è inevitabile e doveroso, ha concluso il capogruppo di In sintesi Scelta civica, che ci si metta anche nei panni dei contribuenti». La posizione del Governo, al momento, sulla proroga della Tasi resta quella espressa nel question time di mercoledì alla camera (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), con cui ha invitato «espressamente i sindaci a emanare in tempo utile la delibera di approvazione delle aliquote Tasi, da inviare entro il 23 maggio per la pubblicazione entro il 31maggio prossimo». Ma al momento solo poco più del nodo dei sindaci ha reso note ai loro cittadini aliquote, detrazioni e modalità di versamento della Tasi 2014. Non solo. Per 4.100 Comuni le decisioni sulla Tasi sono in stand by per non far pesare le tasse sul mattone sulla tornata elettorale amministrativa del prossimo 25 maggio. M. Mo. LA TASSA La Tasi ë la tassa rornunale sui se;-vìzi ini v s!'bili coree illunnir:aziorie pubblica rnanute zi:; edellestr._..dee insieme alt'In1u e e alla Tari, forma l'imposta Unica Connunale (tuc) BRACCIO DI FERRO La proroga dal 1.6 giugr o al l6 setten:13re ciel pagam.e ìto dell'accorto Tasi, ch lesta dalla maggioranza e l.falle opposizioni non 3i ace all'AIIci: secondo Comuni spostare- i l pagamento del tr i;_uato avrebbe .d'elle conseguenze •ui bilanci degli enfi locali, cu; ie ha spiegato ieri ll presdente Fiero Fassìrio 0 RIPRODUZIONE RISERVAI P. Rifiuti: Scenario Pagina 27 ED È UN MODO DI PRODURRE CHE QUALCUNO STA GIÀ SPERIMENTANDO: GLI OGGETTI Si CHIAMA [ ." ; i ; " ! - s r 11'(k i : , VENGONO PROGETTATI IN MODO DA POTERNE RICICLARE OGNI PARTE. PER RISPARMIARE LE MATERIE PRIME. E LAMBIENTE E se, quando buttiamo lavatrici o computer, non buttassimo niente? Rifiuti: Scenario Pagina 28 liwoâ,îâ RICICLO TOTALE Applicare un modello di economia circolare all'industria dei beni durevoli porterebbe a risparmi per l'approvvigionamento di materie prime tino a 630 miliardi di dollari (più di 450 miliardi euro) l'anno, nella sola Unione europea _706 mi,3 S. 270 Alimentari confezionati 520-630 mld $ Nell'industria dei beni di consumo, i risparmi ottenuti nel mondo con l'economia circolare potrebbero arrivare a 706 miliardi di dollari (oltre 507 miliardi di euro) l'anno; 11,1 %del Pii mondiale curalo con il \Vorld E' conomic Forum - la t'ondazione svizzera che olmi anno organizza (possibili risparmi annui) il meeting di Davos -- o la Esilen R'lacArthua' Veicoli a motore Foundation - nata per «ispirare unti generazione a ripensare, ridisegiiare e costi tuir e un futuro positivo» - l'urgenza di intervenire sull'attuale sistenia produttivo lineare èdata dal fatto che tra il 2002 e il 2010 il costo del............................................ 155 Abbigliamento le materie prime è cresciuto (lei 15 percento, bruciando la discesa dei prezzi dovuta ai miglioranieitti tecnologici dell'ulthno secolo. Di questo passo, tra cinque o cinquant'anni, Macchinari e apparecchiature oro, argento o tungsteno potrebbero non essere più reperibili in nattnra. Per di più ci sono tre miliardi di nuovi consumatori dei Paesi emergenti che busseranno alle porte del mercato. Introducendo u!t modello di ................................................. 121 Bibite Impianti elettrici economia circolare su larga scala si potrebbero !']Spat'lmiall'C I11iIle miliardi di lolla!'] l'anno di costi legati all'apln'ttwigiontatneulo delle materie prime. E la sola manitàttura europea avrebbe benefìci fino a (130 miliardi cli dollari (più di x150 miliardi (li etu'o) l'anno, soprattutto nel settore delle tutoinobiii. Altri trasporti ;! . ,. . ,,. .. .................................................. Radio, tv, comunicazioni dispositivi medici e ottici di precisione Arredamenti Computer di Raffaele Ricciardi ALANO. Immaginate di avere in tasca uno smartphone che si smonta facilmente, disegnato perché componenti e materiali possano essere recuperati integralmente. E pensate di avere, un incentivo, quando ne comprerete amo nuovo, per riconsegnare il vecchio invece di portarlo in discarica o dintenticarlo nel cassetto degli oggetti in disuso. Lo sul artphone potrebbe essere così rei n- Rifiuti: Scenario 90 Cibo fresca ..... ........._........... ........................ 26 Cura della persona e bellezza 26 Altro ..... ..... 11'e' ........................... 1 0 Ig ie ne trodotto nei ciclo produttivo e costerebbe la metà aa chi lo produce, con evidenti risparmi anche per i consumatori e l'ambiente. f, un modello di business tanto semplice quanto rivoluzionario : si chiama «economia circolare». «2 mi modello clic ripensa in maniera strutturale i prodotti già all 'inizio del loro ciclo di vita, con l'obiettivo di ottimizzare l'uso delle materie priore e m nimizzaa •e gli scarti» spiega Giorgio 13usnelli, pau•tncr della società di consulenza McIúisey. Secondo un rapporto che MeKinsey ha Lu declinazione dell'economia circolare nella vita quotidiana apre poi scenari sorprendenti. Se le lavatrici fossero acquistate in leasing e restituite ari produttori le iprodotti , prima (antiglie risparnúerebherounterzoele diessere aziende guadagrtericiclati , possono t'ebbero un terzo in più. «A questo prasessere si si possono intecondivisi grare concetti già diffusi, come l'economia condivisa» dice Busnelli «per esempio, in vent'anni cinque famiglie usano di nonna altrettante lavatrici per duemila cicli. Se le sost ituissinio con una sola lavatrice conditsa, da usare per díecirmila cicli, si risparlmiei•ebber•o 180 chili di acciaio e 2,5 tonnellate di emissioni (l)z,>. 11 riciclo totale è già stato messo in pratica (la alcune grandi aziende; un caso è quello clell'abbigiiamento dï H&M, che in certi Paesi recupera gli abiti usati dai suoi clienti eli r'iattilizza al cento per cento. A seconda del loro stato, le timgliette dell'azienda svedese Pagina 29 PARLA GUNTER PAUL 1, IMPRENDITORE E TEORICO Di UN MODELLO DI PRODUZIONE ISPIRATO Al SISTEMI BIOLOGICI l .A G-R =M FM1110A1 Y N C._) N W1`=) I 11, )R A AR R I 1111 I .A H1--f l i .. vevamoappenacominciatoadabituarci all'idea diGreen Economy, ed ecco che già si deve andare oltre, verso la Blue Economy. Lo sostiene l'economista ed imprenditorebelgaGunterPauli (udestra), che interverrà a Roma il 20 maggio, in occasione della presentazione del Rapporto di Sostenibilità di Ecodom , il principale consorzio peril riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici domestici. Pauli è autore del Blue economy:10 anni, 100 innovazioni, 100 milioni di posti di lavoro, di cui Edizioni Ambiente ha appena pubblicato una nuova edizione, libro dedicato alle iniziative imprenditoriali altamente sostenibili, perché ispirate ai sistemi biologici. «Questi » dice Pauli « funzionano a cascata: ogni agente dei sistema sfrutta i prodotti egli scarti degli altri , per generare a sua volta prodotti e scarti che diventeranno materia prima per altri ancora . Non esistono quindi rifiuti , e grazie ai raffinati meccanismifisico -chimici usati dagli esseri viventi , si ottengono risultati che l'uomo riescea imitaresolosprecando energiafossileematerieprime non rinnovabili . Inoltre, a differenza della spesso sussidiata Green Economy, quella Blue è già economicamente competitiva, generando profitto da più beni eservizi prodotti allo stesso tempo». Un esempio di B lue Economyè il sistema id eato al Centro Song h a i, in Benin, e poi esportato in tutta l'Africa , e ora anche in Europa, per smaltire i resti della macellazione facendoli consumare alle larve di mosca, evitando il costoso incenerimento . « Le larve vengono continua mente raccolte, a quintali per volta , coprendo di acquai resti: sono unottimomangime perpesci e uccelli di allevamento , ese ne possono anche estrarre enzimi per uso medico . Seguendo la natura, un ri- sono destinate al mercato dell'usato, per una quota del 60 per cento circa, o impiegate nella produzione di prodotti meno pregiati come gli stracci da cucina (per il 5-10 per cento) e per la parte restante diventano libra tessile (la utilizzare conte isolante nell'edilizia. La filiale sudafricana dei produttore della birra SabNIiller riesce invece a ridurre i costi dei materiali del 94 per cento riutilizzando una bottiglia di vetro per quaranta cieli di consumo piuttosto clic farne uscire dagli stabilimenti quaranta che si usano tata volta sola. «1 risparmi generati permettono eli recuperare gli ingenti investimenti che servono per adottare questo modello di business» sottolinea Busnelli. Ma è chiaro che per una simile rivoluzione industriale «bisognerebbe far sedere allo stesso tavolo le aziende, un Rifiuti: Scenario Nei distretti di piccole imprese si potrebbero creare cicli di riutiilizzo deimateriali fiuto si trasforma così in prodotti di valore erisparmioenergetico ». Sulla stessa linea èl'invenzione,fattaaTaiwan , di unmetodo per produrrecarta a partireda plastica riciclata e scarti di roccia da cave e miniere: la stunepoper- che è di ottima qualità, smaltisce rifiuti problematici e risparmia la vita a milioni di alberi - viene giàprodotta industrialmente in milioni di tonnellate. Successo ha anche avuto l'uso di fondi di caffè per coltivare funghi, che sta rivoluzionando unmercatodadecinedirniliardidi dollari. cci fondi buttati in milioni di case e locali nel mondo sono in realtà materia organica "legnosa " già sterilizzata dall'acqua bollente, perfetta per coltivare funghi pregiati, ricchi in proteine o sostanze medicinali , cheinCinavengono spessofatticresceresu legno estratto da foreste. E quello che resta dopo i funghi è un ottimo concime ». Eanche l' Italia ha un ruolo importante nell'Economiablu con la Novamont, che in Sardegna crea bioplastìche dal cardo. Secondo Pauli la Blue Economy rivoluzionerà tutto , dall'edilizia alla biomedica , creando milioni di posti di lavoro e andando oltre la Green Economy. «Molte delle sue soluzioni sono mezze misure, che per risolvere un problema ne creano un altro , come le lampadine fluorescenti , che riducono sì i consumi , ma, se non riciclate , immettono nell 'ambiente il tossico mercurio. Se si può fare di meglio, perché fermarsi lì?». In attesa della rivoluzione blu, però, anche la Green Economy può dare il suo contributo , come dimostra la stessa Ecodom, che, riciclando nel 2013 un terzo dei rifiuti elettronici raccolti in Italia, ha recuperato tanto ferro da poter costruire 6 torri Eiffelealluminioper105milioni di lattine, con un risparmiodi energia pariai consumiannuali di una città come Carrara . (olexsaragosa) settore pubblico determinato a proporre una regolamentazione favorevole e partner tecnologici che aiutino a informatizza re le catene produttive». Certo, le spalle larghe delle aziende citate prima aiutano a realizzare certi progetti. E l'Italia è fatta (li piccole imprese. «Tropph, spesso dimentichiamo però i nostri primati, per esempio nella raccolta (lifl'erenziata», ambito in cui l'Italia già si avvicina al tat-;et europeo del 50 per cento fissato per il 2020. «E la vicinanza geografica delle imprese che compongono i distretti faciliterebbe la ct-eazione (li cieli di riutilizzo dei materiali». Un progetto in questa direzione arriva dalla fondazione D3ynarno, costituita dtal gruppo lntek (rame ed energie rinnovabili) che, coti il progetto Dyitu(own, vuole rectuper-are l'area industriale dsinmessa di Campo Taizzoro, 43 mila metri quadrati sull'Appennino pistoiese chiusi dal 2006, per ereat'e uu polo di attività tu tigianali (dal tessile all'informatica) sulla base (lei principi dell'economia circolare. «Vorremmo raccogliere oggetti dar tutta Italia per t'igerser u'li e i »metterli stil mercato» spiega il presidente di Intek Vincenzo Maunes. Un disegno che richiede uno sforzo economico nell'ordine dei 20-25 milioni per part ire e altri 3 l'anno prima cli andare a regime. Ulteriore motivo per il quale si cerca l'appoggio delle istituzioni, a cominciare da quelle europee. Raffaele Ricciardi Pagina 30 CASO DISTRIBUTORI. Lo rive[ Bussinello della Bpp con cui era stata costituita la società ANB «Agsm E 1 uscíta dal business sei mes vendendo le quote sei mesii ia» ? Confcommercio: «Era errore e abbiamo avuto ragione noi» Sei mesi fa veniva dipinto come l'accordo più bello e redditizio dl mondo, la scoperta di una nuova frontiera del business, capace di rilanciare i bilanci pubblici e di far risparmiare i cittadini veronesi nelle vesti di consumatori di benzina e gasolio. Ora invece la grande alleanza va in fumo, Agsm vende il 55 per cento della società costituita con Bpp petroli e dice addio al business dei sei distributori low cost che sono stati aperti nel frattempo con la società A&B. E tutti ora criticano: dopo il pd che è intervenuto ieri per chiedere chiarezza, ora è il turno di Confcommercio che a dire il vero aveva sollevato fin da subito molte critiche per questa operazione. Erano i primi di dicembre del 2013 quando il presidente di Agsm Paolo paternoster difendeva a spada tratta l'alleanza replicando alle critiche delle opposizionI: «La Bpp è un partner ideale, fattura più di Agsm ed è il migliore socio che potevamo trovare». E poi: «Io sono certo che quello che stiamo facendo anche in questo settore aviene con trasparenza, nell'interesse del socio Comune e dei veronesi». Nei giorni scorsi, ivnece, co- Energia: Scenario me anticipato, la decisione di uscire dal business e mettere in vendita il 55% della società, vale a dire l'intero pacchetto azionario. Con grande soddisfazione dell'associazione di categoria. Nicola Baldo del sindacato energia di Confcommercio: «Noi l'avevamo detto. A distanza di soli due anni Agsm non ritiene più vantaggiosa e strategica l'attività dei distributori di carburanti ed esce dalla società A&B dopo aver sborsato ingenti cifre e promesso enormi risparmi ai veronesi. Il sindacato energia di Confcommercio»,ricordaBaldo, «per primo aveva sollevato pubblicamente i rilievi di non opportunità di tale operazione dichiarando che quanto promesso era già ampiamente garantito dalle ditte associate. Si tratta di operatori che hanno permesso, rischiando solo capitali propri, una capillarità ed una efficienza tale da poter dire che Verona è uno tra i mercati più competitivi d'Italia se non addirittura il più competitivo e questo già da molti anni e sicuramente per molti anni a venire». Secondo il rappresentante di Confcommercio, «Agsm ha dimostrato di conoscere bene il Un distributore di carburanti della società A8B di Agsm e Bpp DIENNE proprio settore, noi riteniamo di conoscere altrettanto bene il nostro che opera in concorrenza durissima ed in casi come questo non ci piace assolutamente dire "avevamo ragione" Parafrasando la risposta al nostro articolo di allora del direttore di Agsm Cigolini in cui stigmatizzava le nostre argomentazioni avvalorando le loro con la frase "significa che abbiamo colpito nel segno"; riteniamo "che Agsm questavolta non abbia colpito nel segno" Speriamo», conclude Baldo, «che tutto questo non sia un ulteriore costo perla col- lettività veronese». Ma c'è un retroscena: la svolta sarebbe avvenuta già tempo fa. «Non capisco come mai la notizia è uscita solo adesso», è il commento di Andrea Bussinello, patron di Bpp, che rivela: «abbiamo riacquistato le quote sei mesi fa e ora la società è solo nostra». L'imprenditore dei petroli, che con la sua società fattura 700 milioni l'anno, poi annuncia di chiarire la situazione nei prossimi giorni, dando la sua versione dei fatti dopo le vicende che lo hanno collegato all'avvocato Lodi e ad Antonino Papalia. • Pagina 31 Nuova lettera di Putin Il premier slovacco: «A rischio per la Ue le forniture di gas» Antonella Scott Il tempo stringe: Mosca e Kiev hanno una quindicina di giorni per trovare un'intesa (almeno) sul fronte del gas, sui debiti ucraini e il prezzo delle forniture. Il governo ucraino, per voce del viceministro dell'Energia Ihor Didenko, ha definito il prezzo, portato da Mosca da 268,5 a 485 dollari per mille metri cubi, «fuori mercato, di monopolio e ingiusto». Gazprom, da parte sua, ricorda il debito di 3,51 miliardi, e la decisione di procedere a ulteriori consegne solo dietro pagamento anticipato. A partire, appunto, dall'inizio di giugno. Per sbloccare l'impasse, il presidente Vladimir Putin è tornato a scrivere ai leader europei, dividendo i toni tra l'avvertimento e la disponibilità al dialogo. All'inizio di aprile, ricorda, «avevamo proposto consultazioni immediate per definire un approccio coordinato verso una stabilizzazione dell'economia ucraina, e assicurare stabilità alle forniture e al transito del gas naturale russo». Più di un mese è passato, rimprovera Putin, e da parte dei Paesi europei «non abbiamo ricevuto alcuna proposta specifica». Mentre il debito ucraino è cresciuto, «malgrado il fatto - puntualizza il presidente russo - che l'Ucraina ab- Energia: Scenario bia ricevuto la prima tranche delprestito dell'Fmi, per unvalore di 3,2 miliardi». La soluzione potrebbe stare nella disponibilità della Ue, espressa nei giorni scorsi durante la visita del premier ucraino ad interim Arseniy Yatsenyuk, a lasciar utilizzare gli aiuti concessi a Kiev per rimborsare Gazprom. Dall'altra parte, anche Mosca aveva manifestato con il primo ministro Dmitrij Medvedev disponibilità ad avviare negoziati, se il governo ucraino avesse ripagato almeno una parte del debito. E la Russia, ha confermato ieri il ministro dell'Energia Aleksandr Novak, non ha mai detto che la questione degli sconti non è trattabile. Il problema è trovare il punto d'incontro: se Kiev ha definito «equo» il vecchio prezzo di 268,5 dollari - sopravvissuto solo le poche, ultime settimane del regno di Viktor Yanukovich - l'aumento a 485 dollari è per Yatsenyuk «una nuova arma russa» e «ingiustificabile» per il commissario europeo all'Energia, Günther Oettinger, che ha ipotizzato di negoziare unprezzo provvisorio entro la fine del mese in modo da evitare un'interruzione delle forniture. Perché, scrive Putin, in caso contrario le consegne di gas «saranno limitate ai volumi prepagati» dall'Ucraina. Parole che hanno messo in allarme Robert Fico, premier della Slovacchia, uno dei Paesi dell'Est Europa maggiormente dipendenti dall'import di gas russo. «Oggi - ha detto Fico a Bratislava parlando con la stampa dopo un incontro con il segretario generale della Nato, Anders Fogli Rasmussen alcuni Paesi membri tra cui la Slovacchia sono stati informati dal presidente Putin che a partire dal i ° giugno, se l'Ucraina non paga per il gas fornito, nonverrà più diretto al territo- CONTO Gazprom minaccia di interrompere le consegne a Kiev dai primi di giugno se non riceverà 3,5 miliardi di arretrati di pagamento rio europeo. È unaminaccia seria alla sicurezza energetica della Slovacchia». Fico ha anche puntato il dito contro «l'ipocrisia» dei Paesi europei che stringono accordi con la Russia minacciandola al tempo stesso di sanzioni: «Parliamo di solidarietà (con l'Ucraina, ndr) e intanto la Francia vende alla Russia navi da guerra», ha detto Fico, riferendosi all'intenzione di Parigi di procedere con la vendita di due portaelicotteri Mistral a Mosca, respingendo le pressioni americane ed europee per cancellare la vendita. ORI VRODD ZIO NE RISERVATA Pagina 32 , Stanziamenti a disposizione delle Pmi Trasporti, energia e telecomunicazioni Pronti 33,2 miliardi Caccia a progetti per realizzare reti «intelligenti» a basso impatto Maria Adele Cerizza Trasporti, energia e telecomunicazioni nel mirino delle politiche di sviluppo europeo con oltre 33 miliardi a disposizione delle imprese attraverso Connecting europe facility (Cef), il nuovo strumento di finanziamento in via diretta per il periodo 2014-2020 che mira ad accelerare gli investimenti nel campo delle reti transeuropee di trasporti, energia e telecomunicazioni e a stimolare gli investimenti sia pubblici che privati, aumentando nel contempo la certezza del diritto, nel rispetto del principio della neutralità tecnologica. La dotazione finanziaria per l'attuazione del Cefper il periodo 2014-2020 ammonta a 33,242 miliardi a prezzi correnti. La somma è così ripartita: al settore dei trasporti vanno 26, 25 miliardi, di cui 11,3 curo trasferiti dal Fondo di coesione e destinati ad essere spesi in conformità alle disposizioni del presente regolamento esclusivamente negli Stati membri ammissibili al finanziamento del Fondo di coesione; al settore delle telecomunicazioni vanno i,1 miliardi; al settore dell'energia vanno 5,85 miliardi. I fondi verranno utilizzati Energia: Scenario per realizzare gli obiettivi settoriali specifici dei tre settori. Per quanto riguarda i trasporti saranno finanziati progetti finalizzati a: eliminare le strozzature, accrescere l'interoperabilità ferroviaria, realizzare i collegamenti mancanti e, in particolare, migliorare le tratte transfrontaliere; garantire nel lungo periodo sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti, al fine di prepararsi ai futuri flussi di trasporto previsti e di consentire la decarbonizzazione di tutti i modi di trasporto mediante la transizione verso tecnologie di trasporto innovative a basse emissioni di carbonio ed efficienti sul piano energetico, ottimizzando nel contempo la sicurezza; ottimizzare l'integrazione e l'interconnessione dei modi di trasporto e accrescere l'interoperabilità dei servizi di trasporto, assicurando nel contempo l'accessibilità alle infrastrutture di trasporto. Gli obiettivi nel settore dell'energia sono di: accrescere la competitivitàpromuovendo l'ulteriore integrazione del mercato interno dell'energia e l'interoperabilità transfrontaliera delle reti elettriche e del gas; migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico nell'Unione; contribuire allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell'ambiente, attraverso, tra l'altro, l'integrazione dell'energia da fonti rinnovabili nella rete di trasmissione e attraverso lo sviluppo di reti energetiche intelligenti e reti dell'anidride carbonica. Nel settore delle telecomunicazioni il Cef prevede azioni a sostegno dei progetti di interesse comune che perseguono gli obiettivi precisati in un regolamento sugli orientamenti per le reti transeuropee nel settore delle infrastrutture di telecomunicazione. Le proposte di progetto possono essere presentate alla Commissione da uno o più Stati membri o, previo accordo degli Stati membri interessati, dagli organismi internazionali, dalle imprese comuni o da imprese oppure organismi pubblici o privati stabiliti negli Stati membri. Inoltre, grazie al Cef sarà più facile reperire finanziamenti privati e gli strumenti finanziari innovativi, come le garanzie e i project bond, potranno ottenere maggiori ripercussioni attraverso questo apporto di fondi Ue. L'iniziativa sui prestiti obbligazionari per il finanziamento dei progetti (Project bond initiative) appositamente introdotta nell'ambito di Europa 2020 ha il duplice obiettivo di rilanciare il mercato delle obbligazioni e di aiutare i promotori dei singoli progetti infrastrutturali ad attrarre finanziamenti obbligazionari privati di lunga durata. Tale iniziativa consentirà di ridurre il rischio per gli investitori che cercano opportunità di investimento a lungo termine, favorendo il rilancio del mercato obbligazionario (attualmente poco utilizzato per investimenti infrastrutturali a causa della crisi finanziaria) come fonte significativa di finanziamento del settore infrastrutturale. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 33 La ripartizione delle risorse Scadenza : 23 sotterri re 2024 Settori dì attività : l'ire'ito a presentare proposte"Europeana" c attivo nell'ain-rhito del prograrnra perle sovvenzioni delle reti transeuropee di telecoriiunicazione. L'invito punita a finanziare progetti nel settorede, IEetelecomunicazioni per l'accessoaIle risorse digitali del patrimonio europeo n i ecdiante la piattaforma d i servizi di base "Europeana" (W`V'N1.europeana.en) che dovrehhesviluppare un contesto ampiarï iente riconosciuto di servizi e risorse Budget : 8.900.000 curo Destinatari dei finanziamenti : Pili, persone giuridiche Il sito: http:/, inea.ec.europa. eu!et° i'ceí ir_eftelecomi"appl'y_tcr_fundi ngi"201.4_cef_telecoam_call_ uropeai i a.htm Scadenza : 27 agosto 2014 Programma: Meccanismo per collcgare l'Europa Invito a presentare progetti pubblicato sulla Gisue : C-1 11 Settori di attività : L'invito a presentare proioste °52ferlnterrìet° F stato pubblicato nell'allibito del programma di lavoro per le sovve:iziori i rn materia di retì tlanseuropee r'i telec_ornunicaccirne nel adio dei emCar fTlOl;ercollet?ar,`.'. E, ;ropa"o i'rìlDe rlotio2(31420 2!). Uobi.ettivo dei linvito.° Ini7leniertar.e servizi dne so yterrarno siri l':?cc, s7o C "l,`.' ¿ c ror:a zlonE t i corlfE'nuti é "isi?r 7E a ii'guat,`.' ai I"O nori e correlrAte alla sicurezza dei bambini e alla creazione di datrAbase a supporto del, apelazicini di assistenza dileffa. C:ariteliuti e risuitaii sar anno d ì.rilgati e d ìstri buiti mediarite i °Safer lnternet C:ent e " ( Sics) attraverso la piattaforma (rn +niw.saferinfernet.org) Budget : 4, r t):ì.:ì0 O Pi r c; I destinatari dei finanzïaraienti. Prni, persor,e giuridiche Il sito . http:liinea,.ec,.europa. 2UÍi' ,•C..fÍCc" i.tL'i,eCOrÌapplV.tOr._furldlnf j2 i }_CP_f_teiei órr!_ all:safi' r internet.htnl La scadenza : 19 agosto 2014 Programma : M,M,ecc isirrio per col i,e gare i'Europa Invito a presentare progetti pubblicato sulla Guue: C 134 Settori di attivit:l`in.ifoapresentarepropostedsfatopubblicato nell'ambito dei programma di lavoro per la concessione di sovverc:ioni nei settore dell'infrastruttura energetica transeuropea. IiCefsosterlà progetti su energi a eiettrirA e gas, per raggiungere questi obiettivi: aumentare ia coi I ipeiiiivitä. pro! uo'vei i do uiferior mente i.'integrazioi i e del mercato interno deii'eier;ia e rite. re, perabilitä delle reti di gas ed eiettncita;;nigiiorarelasicurezzadeli'tI; ienes ll'approvvigiedlamer;to energetico; svii! uppo sostenibile e tutela dell'ambiente. con integrazione delienergia da fonti runnova li li e s'vPupno dl reti energetiche intelligenti Budget : ; 5 0 milioni 1 destinatari dei finanziamenti: Peni ,perso n egiil ridieli e Il sito http:/; ir,ea.ec.eu uropa. eui en,i'cef; cef_ener;ÿ;'apply_ror_fundingi ce;_energy_cail_.for_proposals 2024. htrrt Energia: Scenario Pagina 34 Addio a Gaspare Gasparini Il paladino dell'ambiente II noto commercialista e scomparsola notte scorsa: era ammalato da mesi Non ha fatto in tempo a vedere realizzato il "suo" Parco scientifico tecnologico di Roberto Bo Non è riuscito a vedere realizzato il suo sogno più grande, il Parco scientifico tecnologico, il progetto di riconversione delle attività industriali del Polo Chimico che combinasse innovazione e green economy. Ma in tutti questi anni di grande impegno civico - rubando ore alla sua attività di commercialista affermato ha comunque lasciato a Mantova un'eredità unica: essere riuscito a mettere insieme tan- te associazioni ambientaliste sotto un solo ombrello, quello di Ambiente e Sviluppo, superando le vecchie dinamiche della sola protesta di piazza e arrivando a creare un movimento propositivo e di idee. Gaspare Gasparini, 72 anni, noto commercialista di Mantova, con studio e abitazione invia Conciliazione, se n'è andato l'altra notte, vinto da un male contro il quale anni fa aveva vinto una prima battaglia con cure negli Usa. La malattia si è ripresentata alcuni mesi fa e non gli ha più dato scampo. L'anima ambientali- Gaspare Gasparini , 72 anni, è scomparso mercoledì notte sta di Gaspare Gasparini nasce proprio agli esordi della malattia. Era convinto che il male del secolo avesse anche legami con l'ambiente. Quattro anni fa diventa l'artefice del raggruppamento di molte associazioni ambientaliste mantovane sotto la sigla di Ambiente e Sviluppo, riuscendo a costruire un movimento in grado di combinare le giu- ste rivendicazioni per il risanamento dell'area del polo chimico con le prospettive di riconversione in chiave innovativa e di economia verde. La sua proposta madre fu quella del Parco scientifico tecnologico, progetto che aveva trattato anche con i vertici di Expo, che gli avevano garantito la presentazione alla grande manifestazione milanese che è alle porte. Accoglienza per il momento formale, da parte delle istituzioni locali e nazionali, ma Gaspare Gasparini era andato avanti e ultimamente era riuscito ad avviare l'iter per una commissione tecnica espressione di Comune e Provincia per studiare il progetto di riconversione del petrolchimico. In sostanza un modello di intervento che poteva essere preso ad esempio non solo per il Sin di Mantova ma anche per gli altri siti inquinati di interesse nazionale. «Mi auguro che questo progetto giunga a compimento sottolinea Sergio Cordibella, presidente di Italia Nostra che per anni ha sostenuto le battaglie di Gasparini -. Gaspare era una persona molto concreta, Mantova perde un personaggio importante e prezioso che ha dato un alto contributo in termini di proposte». Il presidente di Ambiente e Sviluppo lascia la moglie, MariaAdele Fario, avvocato, i due figli, Giovanni e Giannantonio e la sorella Gabriella. I funerali si svolgeranno domani alle 11.30inDuomo. dddrn , I,: ,-« mi Il lnl.idinodell'nmóì :nt, Segnalazioni , Pagina 35
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