seconda parte

LA MEDICINA BIOLOGICA
APRILE - GIUGNO 2014
CLINICAL
R.A. Bianchi
RIASSUNTO
Le cellule pluripotenti sono cellule immature, diverse da tutti i tipi di cellule presenti nell’organismo, ad alto potenziale
proliferativo ed in grado di rinnovarsi.
È noto che sia da embrioni, da feti e, più
recentemente, dalle cellule umane adulte
sia eterologhe che autologhe si possano
ottenere cellule pluripotenti in grado di rigenerare diversi Tessuti, anche al di fuori
del foglietto embrionario originario, tramite la transdifferenziazione.
Il sangue e il Tessuto adiposo sono i Tessuti più reperibili per le sperimentazioni
d’avanguardia, con il vantaggio, per il sangue, di reperimento di cellule pluripotenti
di diversa provenienza, emopoietiche e
stromali. In questa ricerca si evidenziano
gli effetti sul sangue (diluito e dinamizzato) della mobilizzazione tramite ossigeno
e Galium-Heel®.
– Si evince una maggiore longevità e resistenza eritrocitaria alla lisi, all’ossidazione, all’invecchiamento, visibile al microscopio in campo oscuro dopo 15, 30, 60 e
1.440 minuti e la possibilità di attivare un
trapianto autologo in ambito artroreumatico e ortopedico riabilitativo, oltre che
vascolare ed immunitario.
PAROLE CHIAVE CELLULE PLURIPOTENTI, TRAPIANTO DI SANGUE AUTOLOGO, MICROSCOPIA IN CAMPO
OSCURO, GALIUM -HEEL®, OSSIGENOTERAPIA
SUMMARY: Pluripotent cells are immature high
proliferative cells, different from all types of
cells existing in the body, and capable of
renewing. From embryos, fetuses, and more
recently from adult cells (both heterologous
and autologous) it may be obtained pluripotent
cells capable of regenerating different tissues,
even outside the germ layer, through the
transdifferentiation.
Blood and adipose tissue are the tissues
available for state-of-the-art trials, with the
advantage for the blood of pluripotent cells of
different origin, hematopoietic and stromal
cells.
In the current research, effects are observed
on the blood mobilization (diluted and
dynamisated) with oxygen and Galium-Heel®.
EMOTERAPIA RIGENERATIVA.
ATTIVAZIONE DELLE CELLULE
PLURIPOTENTI CON TERAPIE
BIOLOGICHE
– SECONDA PARTE
REGENERATIVE EMOTHERAPY.
PLURIPOTENT CELLS ACTIVATION WITH BIOLOGICAL
THERAPIES
– SECOND PART
IL RUOLO DELL’OSSIGENO
– UN ECCELLENTE AGENTE
MOBILIZZANTE
Le cellule pluripotenti sono in grado di
cambiare la propria natura per diventare
parte di Tessuti e di organi diversi (2).
Il Sistema Nervoso Centrale normalmente “funziona” a livelli di ossigeno
che sarebbero ipossici per la maggior
parte degli altri organi/Tessuti.
Tali cellule si muovono, in risposta al
danno, ai siti danneggiati dove si differenziano in cellule che assistono il processo di guarigione.
Molti studi in vitro su neuroni e astrociti
sono condotti in condizioni di iperossigenazione.
– Dove può avvenire tale ossigenazione
in vivo ?
La mobilizzazione delle cellule pluripotenti può essere scatenata da un’ampia varietà di stimoli, compresi alcuni
farmaci ed i trattamenti di ossigeno
iperbarico.
– We observed greater longevity and resistance
to erythrocyte lysis, oxidation aging, visible in
dark field microscope after 15, 30, 60, and
1,440 minutes and the ability to activate an
Autologous Pluripotent Cells Transplantation
valuable in the field of orthopedics and
rehabilitation, but also vascular and
immunologic.
Secondo lo studio pubblicato sull’American Journal of Heart and Circulation
Physiology (1), un normale trattamento
di ossigeno iperbarico aumenta di otto
volte il numero di cellule pluripotenti
circolanti.
KEY
WORDS:
PLURIPOTENT
CELLS,
AUTOLOGOUS BLOOD TRANSPLANT, DARK
®
FIELD MICROSCOPY, GALIUM-HEEL , OXYGEN
THERAPY
Queste cellule sono cruciali per la riparazione dei danni.
Mentre i farmaci sono associati ad una
serie di effetti collaterali, il trattamento
con l’ossigeno iperbarico comporta rischi significativamente minori.
Stephen Thom, Professore di Medicina
d’Emergenza c/o la Scuola di Medicina
dell’Università della Pennsylvania, ha
dichiarato che “questo è il modo più sicuro di aumentare la circolazione di
27
LA MEDICINA BIOLOGICA
APRILE - GIUGNO 2014
MEDICINALE / MD
CATEGORIA
EFFICACIA
GALIUM-HEEL®
Medicinale low dose
drenante mesenchimale
Detossicazione della matrice
extra-cellulare
COENZYME
COMPOSITUM
Catalizzatore intermedio
Stimolazione del
Ciclo di Krebs - Ossigenazione
EMBRYO TOTALIS
SUIS-INJEEL®
Estratto low dose di embrione
di suino
Rigenerazione eubiotica
ARNICA COMPOSITUM
-HEEL®
Medicinale low dose
anti-traumatico e riparativo
Modulazione del processo
infiammatorio
ZEEL® T
Medicinale low dose attivo
sulla cartilagine
Riparazione cartilaginea
LEDUM
COMPOSITUM
Medicinale low dose attivo sul
disco intervertebrale
Stimolazione
organo-tessuto-specifica
MD-NECK,
MD-MATRIX
Collagene + Silicio
Collagene + Ac. citrico, Nicotinamide
connettivale,
} Riattivazione
BioScaffold
TAB. 1
Medicinali low dose dinamizzati e MDs di riattivazione mesenchimale.
cellule staminali, molto di più di qualsiasi altra alternativa terapeutica, ed offre un nuovo approccio teorico terapeutico sulla mobilizzazione delle cellule staminali”.
IL RUOLO DELL’OSSIDO NITRICO
E DELL’INFIAMMAZIONE
La terapia con ossigeno iperbarico mobilizza le cellule progenitrici perché aumenta la sintesi di ossido nitrico (NO)
nel midollo osseo.
Si ritiene che tale sintesi attivi alcuni enzimi che mediano il rilascio delle cellule pluripotenti.
L’angiogenesi si attiva rapidamente in risposta a condizioni ipossiche o ischemiche; il rilassamento vascolare, per es.
mediato dall’NO, è un prerequisito per
la partecipazione delle cellule endoteliali al processo angiogenetico.
PRINCIPI DI OSSIGENOTERAPIA
IPERBARICA
L’ossigenoterapia iperbarica (OTI) – terapia etica riconosciuta dalla medicina
tradizionale e non invasiva – si basa sulla semplice respirazione di ossigeno puro al 100% o di miscele gassose iperos-
28
sigenate all’interno di una camera iperbarica.
La pressione permette la diffusione
dell’ossigeno nel sangue con una concentrazione >10 volte rispetto alla norma; in questo modo si favorisce la formazione di nuovi vasi sanguigni e si
mobilitano le cellule pluripotenti.
L’OTI, riattivando i processi metabolici
bloccati, porta alcune importanti malattie a miglioramento o a guarigione.
È efficace, per esempio, nelle embolie
gassose arteriose, nella gangrena gassosa da Clostridi, nell’ischemia traumatica
acuta, nell’osteomielite cronica refrattaria, negli innesti cutanei e nei lembi a
rischio, nella necrosi ossea asettica, nella sordità improvvisa e nelle ulcere cutanee.
– La pressione parziale dell’ossigeno alveolare di un paziente che respiri aria
ambiente è di poco superiore a 100
mmHg e può raggiungere, durante la
respirazione di ossigeno iperbarico, a
2.2-2.8 ATA, i valori di 1500 - 2200
mmHg.
In tali condizioni i valori dell’ossigeno
fisicamente disciolto si innalzano da
0.32 ml (in aria a pressione ambiente)
a 4-6 ml per 100 cc. di sangue.
Tale quantità di ossigeno è sufficiente a
soddisfare le richieste metaboliche cel-
lulari, indipendentemente dal contenuto dell’ossigeno legato all’emoglobina,
che si eleva in condizioni di iperbarismo solo da 19.5 a 20.1 cc %.
– Il principio fondamentale dell’ossigenoterapia iperbarica è quello di incrementare la quota di ossigeno disciolto
nel plasma e permetterne la diffusione
nei vari liquidi e tessuti secondo i propri
coefficienti di solubilità ed in quantità
inversamente proporzionali alla distanza dai distretti normoperfusi.
– L’ossigenazione tissutale è pertanto
mantenuta anche in condizioni di alterato trasporto dell’ossigeno legato all’emoglobina.
Sono stati pubblicati molti studi sull’applicazione di questa metodica terapeutica sulle paralisi cerebrali infantili e su
altre patologie neurologiche, sui traumi
cerebrali e sulle condizioni dei primi
stadi del coma.
– Pur non essendo noto il reale meccanismo d’azione dell’ossigeno iperbarico o anche della sola esposizione in
pressione, appare suggestiva la teoria
degli “idling neurons” o della penombra ischemica, quella dei fenomeni di
angiogenesi, nella riparazione e rigenerazione assonale o delle sinapsi (soprattutto dovuto all’aumento della disponibilità di mediatori chimici quali le neurotrofine) e quella del Fattore di crescita
endoteliale che consente di agevolare
la condizione vascolare e migliorare il
trasporto delle emazie.
– L’ossigenoterapia iperbarica in combinazione con altri trattamenti quali la fisiokinesi, la riabilitazione motoria, la logopedia, le manipolazioni osteo-articolari, l’uso di farmaci dedicati, di apparecchiature di supporto per la motilità
ed altre combinazioni, può determinare
un effettivo miglioramento delle condizioni generali e della qualità della vita
di tali pazienti.
– Recentemente si sta indagando sulla
possibilità che l’ossigeno iperbarico sia
in grado, nell’animale e nell’uomo, di
mobilizzare e moltiplicare le cellule
LA MEDICINA BIOLOGICA
progenitrici delle normali cellule tissutali circolanti, in grado di sostituire o riparare altre cellule, ad esempio quelle
endoteliali e cerebrali danneggiate da
condizioni ipossiche.
In studi controllati, anche in doppio cieco, si è accertato che la mobilizzazione
delle cellule pluripotenti resta elevata
per molte ore dopo un singolo trattamento OTI e che normalmente circa il
10% delle cellule umane progenitrici
esprime marker come cellule endoteliali vascolari.
Tale percentuale raddoppia dopo ossigenoterapia iperbarica; la crescita cellulare è notevolmente incrementata rispetto al gruppo di controllo.
– In sintesi, dopo il trattamento con ossigeno iperbarico vi sono più cellule
pluripotenti in circolo e più cellule pluripotenti raggiungono l’obiettivo.
왘 Linee guida sulle indicazioni all’ossigenoterapia iperbarica 2007
• Incidente da decompressione
• Embolia gassosa arteriosa (iatrogena
o barotraumatica)
• Gangrena gassosa da Clostridi
• Infezione acuta e cronica dei tessuti
molli a varia eziologia
• Gangrena e ulcere cutanee nel paziente diabetico
• Intossicazione da monossido di carbonio
• Lesioni da schiacciamento e sindrome compartimentale
• Fratture a rischio
• Innesti cutanei e lembi a rischio
• Osteomielite cronica refrattaria
• Ulcere cutanee da insufficienza arteriosa, venosa e post-traumatica
• Lesioni tissutali post-attiniche
• Ipoacusia improvvisa
• Osteonecrosi asettica
• Retinopatia pigmentosa
• Sindrome di Ménière
• Sindrome algodistrofica
• Parodontopatia.
In molti pazienti vi sono aree localizzate di scarso flusso ed ipossia a livello pe-
riferico per varie alterazioni fisiopatologiche, come l’aumento della viscosità
del sangue, l’aggregazione piastrinica,
la glicosilazione proteica nel diabetico,
l’ispessimento dell’endotelio capillare,
il vasospasmo, la dilatazione capillare,
ecc. (3,4).
왘 Azione dell’ossigeno (iperbarico e
tissutale)
• Fornisce ossigeno ai tessuti ischemici (deficit circolatorio o di trasporto)
• Ha azione antibatterica diretta e indiretta
• Ha azione antiedema (cerebrale, midollare, tissutale)
• Ha azione antiinfiammatoria, antireattiva
• Determina vasocostrizione iniziale
e successiva dilatazione reattiva
• Facilita la proliferazione vascolare
capillare e la rivascolarizzazione di
aree ischemiche
• Accelera la demarcazione tra tessuto certamente necrotico e tessuto
ischemico recuperabile
• Favorisce la produzione di collagene
• Attiva l’osteogenesi e la deposizione
del Calcio
• Modifica il bilancio delle prostaglandine
• Aumenta la permeabilità della barriera ematoencefalica
• Deprime la risposta immunitaria
cellulomediata (modello animale).
APRILE - GIUGNO 2014
TARGET:
AUMENTARE L’OSSIGENO
TISSUTALE
La pressione parziale di ossigeno nel
Tessuto o nell’ulcera dipende fortemente dalla perfusione, strettamente correlata al calibro vasale ed alla pressione
ematica.
Se è mantenuta un’adeguata perfusione è possibile aumentare la tensione
dell’ossigeno tissutale attraverso l’aumento della pressione dell’ossigeno inspirato.
– La nostra esperienza ha dimostrato
che iniezioni di sangue e di ossigeno
100% nel mesenchima determinano
risultati molto interessanti, poiché riproducono localmente molti effetti
della OTI.
RIPROGRAMMAZIONE
CELLULARE TRAMITE REVERSINA
E CITOCHINE, ENZIMI E
STAMINALI VEGETALI
Sono state ricercate molecole che inducono il dedifferenziamento (riprogrammazione) cellulare e possono contribuire allo sviluppo di farmaci per la riparazione e la rigenerazione dei Tessuti; tra
queste vi è la reversina, in grado di au-
EMAZIE SANE E RESISTENTI
FIG. 1
Si osservi la maggiore isocitosi
e la resistenza osmotica
Sangue venoso di soggetto sano (33%)
+ O2 (33%) dinamizzato + Galium-Heel® (33%)
Microfotografia in chiaro
a cura dell’Autore
– Tecnica Normansky
dopo 15’ e 30’
dal prelievo
non si manifesta
invecchiamento
lisi - logoramento
CASASALUTE – Clinica Terapie Naturali e Biologiche – Laboratorio di
Diagnostica Olistica - Castelverde - Cremona
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LA MEDICINA BIOLOGICA
FIG. 2
APRILE - GIUGNO 2014
Sangue + Galium-Heel® + O2
dinamizzato
Sangue venoso di soggetto sano al microscopio in
campo oscuro a 2500 x (microfotografia a cura dell’autore) diluito al
33% con O2 e
Galium-Heel® dopo
20 succussioni, a
un’ora dal prelievo
CASASALUTE – Clinica Terapie Naturali e Biologiche – Laboratorio di
Diagnostica Olistica - Castelverde - Cremona
mentare la plasticità di differenti tipi
cellulari nei Mammiferi (5).
– In particolare, fibroblasti murini ed
umani trattati con la reversina possono essere riprogrammati e differenziarsi in diversi tipi cellulari come
muscolo scheletrico, sia in vivo sia in
vitro.
– È stato dimostrato che è possibile ottenere progenitrici pluripotenti da fibroblasti in cui viene forzata l’espressione ectopica dei geni c-myc, Sox2,
Klf4 e Oct3/4.
Gli effetti biologici della riprogrammazione cellulare suggeriscono la possibilità di identificare nuove piccole molecole capaci di innescare la potenzialità
rigenerativa nei Tessuti umani, confe-
FIG. 3
rendo loro illimitate applicazioni in
campo medico.
In futuro le terapie potrebbero utilizzare
anche le citochine per aumentare la
mobilizzazione delle cellule extramidollari e nella circolazione, approccio,
questo, che ha prodotto buoni risultati
nei modelli murini.
Lo stesso fattore stimolante le colonie di
granulociti si è dimostrato promettente,
ma sembra influenzi solamente la mobilizzazione delle cellule emopoietiche: tuttavia, potrebbero esservi effetti
indiretti anche sulle cellule pluripotenti
mesenchimali attraverso il Fattore 1 derivante dallo stroma.
– Inoltre, anche l’uso di citochine è stato associato ad effetti inattesi.
Sangue + Galium-Heel® + O2
dinamizzato
dopo 24 ore una
resistenza osmotica
eritrocitaria
notevole
all’ossidazione e
all’invecchiamento
CASASALUTE – Clinica Terapie Naturali e Biologiche – Laboratorio di
Diagnostica Olistica - Castelverde - Cremona
30
RECENTI RICERCHE
All’Università di Stanford, CaliforniaUSA è stata dimostrata la relazione diretta tra il funzionamento delle cellule
pluripotenti adulte ed un enzima che
nelle cellule embrionali permette la loro
riproduzione all’infinito.
I ricercatori hanno scoperto il modo di
attivare questo enzima, anche a contatto delle cellule adulte, riscontrando la
ripresa del funzionamento anche di
queste.
Due biologi australiani hanno studiato
le cellule staminali vegetali osservando
che queste possiedono un grande potenziale clinico in quanto dotate di proprietà simili a quelle umane, con capacità di trasformarsi praticamente in
qualsiasi tessuto organico.
– In sintesi la generazione di cellule pluripotenti direttamente da cellule somatiche ottenute da pazienti rappresenta
uno dei più recenti obiettivi della medicina rigenerativa in questi primi anni del
XXI sec. (6).
왘 Applicazioni terapeutiche delle cellule pluripotenti
• Rivascolarizzazione degli organi
ischemici
• Malattie neurodegenerative
• Invecchiamento
• Malattia coronarica; infarto del miocardio
• Distrofia muscolare
• Diabete tipo 1
• Terapie geniche (emopatologie).
왘 Applicazioni delle cellule pluripotenti nelle nostre ricerche (preventive,
terapeutiche)
• Ringiovanimento tissutale e vitalizzazione
• Riparazione dei Tessuti lesi in ambito ortopedico e traumatologico
• Qualità di vita biologica ed efficienza
fisico-funzionale
• Rinforzo dell’immunità aspecifica.
LA MEDICINA BIOLOGICA
SCOPO DELLA RICERCA
Le cellule pluripotenti sono estremamente difficili da estrarre .
È ancora più difficoltoso mantenerle in
vita e in salute dopo essere state prelevate.
Somiglianze tra cellule ematiche
adulte attivate con O2 e Galium-Heel®
e pluripotenti embrionali
APRILE - GIUGNO 2014
FIG. 4
– Le cellule ematiche stesse, esposte
all’aria, tendono rapidamente a seccare
(coagulo avitale).
Di converso, in un ambiente trofogenico e aerobico, le cellule ematiche (pluripotenti e differenziate) vivono a lungo
e concorrono al mantenimento dell’omeostasi con aspetti di riattivazione cellulare e di vitalizzazione.
– Ci si è pertanto chiesti come riprodurre un ambiente ottimale che favorisca la
crescita e la mobilizzazione cellulare.
Gli obiettivi perseguiti sono stati:
1. Studiare tecniche naturali mobilizzatrici nel panorama delle terapie biologiche e fisiche.
2. Trovare un modello semplice ed utilizzabile in ambito ambulatoriale e laboratoristico-clinico ove osservare la resistenza osmotica cellulare in ambiente
adeguato: il sangue diluito ed ossigenato in ambiente aerobico.
3. Verificare l’effetto emolitico della
succussione (dinamizzazione) nel sangue ossigenato.
MATERIALI E METODI
CELLULLE PLURIPOTENTI E TERAPIE
BIOLOGICHE PRO ATTIVATRICI
Sono state selezionate le seguenti tecniche di manutenzione fisico-funzionale
come potenziali terapie attivatrici nel
panorama delle terapie biologiche e fisiologiche.
Si è cercato di verificare la massima vitalizzazione ematica dopo diverse tecniche fisiologiche, idroterapiche, proloterapiche e manuali, fra le seguenti:
• Bagni di vapore Lezaeta, sauna ipertermica
CASASALUTE – Clinica Terapie Naturali e Biologiche – Laboratorio di
Diagnostica Olistica - Castelverde - Cremona
• Dietoterapia naturale, antiossidanti
e vitamine
• Fitoterapia, fanghi, minerali vulcanici
• Idroterapia e climatoterapia
• Omotossicologia, Omeopatia
• Medicina Fisiologica di Regolazione
• Emoterapia Rigenerativa Autologa
Pluripotente
• Apiterapia antalgica
• Ossigenoterapia e Terapia del movimento
• Miolisi e automodeling.
MEDICINALI LOW DOSE E OSSIGENO
È stata sperimentata la resistenza eritrocitaria a ossidazione, invecchiamento, lisi e necrosi cellulare di una
miscela di sangue venoso (33%), ossigeno gassoso (33%) e di alcuni
medicinali low dose con caratteristiche adatte a creare un ambiente favorevole, come illustrato in TAB. 1.
Tra i medicinali valutati abbiamo selezionato Galium-Heel®, un composto low dose con caratteristiche polivalenti.
– Tale medicinale include componenti
adeguati a favorire la incoagulabilità
(Galium aparine), la proliferazione di
cellule pluripotenti (Oro e Argento metallici), l’azione drenante-detossicante
(Sempervivum tectorum, Hedera helix,
Betula alba) e quella pro-flogistica riat-
tivatrice sul mesoderma (Apis, Urtica
dioica).
Abbiamo voluto focalizzare lo studio
dello stato trofico della membrana cellulare: resistenza eritrocitaria alla lisi,
all’ossidazione e all’invecchiamento,
visibile al microscopio in campo oscuro
dopo 15, 30, 60 e 1440 minuti e la possibilità di mobilizzare i neutrofili promuovendo una vitalità ematica facilmente osservabile a 1250 X e potenzialmente preziosa per la nutrizione dei
Tessuti in ambito ortopedico riabilitativo, vascolare e immunologico.
– Abbiamo anche verificato l’emolisi dopo 5-10-20 succussioni dei preparati.
RISULTATI
METODICHE TERAPEUTICHE INTEGRATE E CELLULE PLURIPOTENTI
Tra le tecniche riattivatrici, la nostra ricerca ha evidenziato i massimi riscontri di
resistenza e di longevità della membrana
eritrocitaria dopo Bagno di vapore Lezaeta appena prima del prelievo venoso.
Sembra che questa metodica, che alterna stimoli idroterapici rapidi caldo-freddi, determini più delle altre anche un effetto biologico “sorpresa” con notevole
aumento di Noggin (NOG), proteina endocerebrale che sembra rendere più attive le cellule pluripotenti e la neurogenesi.
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LA MEDICINA BIOLOGICA
APRILE - GIUGNO 2014
RESISTENZA DI MEMBRANA
Nell’individuo sano, utilizzando Ossigeno e Galium-Heel® al 33% di diluizione, è stata accertata una maggiore
resistenza della membrana eritrocitaria
allo stress osmotico, alla lisi ed alla necrosi cellulare (emazie normali >96%
dopo 30 e 60 minuti) (FIGG. 1, 2, 3).
Inoltre, abbiamo verificato un’inusuale
protezione all’invecchiamento del preparato in fiala a 24°C e sotto osservazione microscopica seriata a T4 (dopo
24 ore (FIG. 4) con emazie normali con
resistenza conservata >80% del campione.
LA SUCCUSSIONE IN AMBIENTE
AEROBICO – DINAMIZZAZIONE
La ricerca ha dimostrato come la succussione in ambiente aerobico (5-10-20
succussioni o dinamizzazioni) del preparato diluito con Galium-Heel® non ha
prodotto danni di membrana, né lisi delle emazie, anche dopo 20 succussioni.
La resistenza osmotica e la particolare
“longevità” del preparato sembrano
aumentare con il numero delle succussioni.
DISCUSSIONE E
CONSIDERAZIONI
Il sangue rappresenta il mezzo più semplice e potenzialmente più fertile nella
ricerca del ricambio delle cellule pluripotenti.
Sicuramente promettente è stata la verifica di una longevizzazione delle membrane cellulari e di una maggiore resistenza al danno ed alla lisi delle emazie, quando messe a contatto con Ossigeno e Galium-Heel®.
– Queste osservazioni aprono nuovi filoni di ricerca e nuove prospettive in
ambito clinico e fisico-funzionale.
La dinamizzazione omeopatica di materiali biologici può essere riletta come
una ossigenoterapia in presso-accelera-
32
zione e va valorizzata come tecnica
biologica efficace.
La comparazione tra cellule pluripotenti embrionarie umane e vegetali
meristematiche evince particolari somiglianze cellulari, meritevoli di approfondimento.
Abbiamo osservato anche somiglianze
interessanti tra le immagini di cellule
staminali embrionarie umane e adulte
attivate tramite Ossigeno e GaliumHeel®.
Dal punto di vista clinico, l’emoterapia
in ambito artro-reumatico ha dato massima responsività (7).
L’AMBIENTE: Il Milieu Intérieur di
Claude Bernard
L’attuale ricerca sulle cellule pluripotenti sta progredendo e dovrebbe essere
maggiormente orientata nella direzione
di evidenziare l’ambiente in grado di:
– aumentare il livello di potenza delle
cellule pluripotenti
– aumentare la longevità umana, la vitalità e le capacità prestazionali
– aumentare le capacità rigenerative e
guaritrici dell’organismo
– guarire malattie invalidanti, in primis quelle sociali come le patologie
cardio-cerebro-vascolari, le degenerative-neurodegenerative ed i postumi di traumi.
Si evidenzia sempre più il ruolo chiave
del microambiente o, come sostenuto
da alcuni ricercatori di punta, il cocktail
di fattori stimolante la pluripotenza cellulare, quali sali minerali, stimoline, ormoni, citochine, oligoelementi, microorganismi, ecc. e lo studio delle cellule somatiche (animali e vegetali) che
hanno la massima capacità/potenza vi쐽
tale.
Bibliografia
1. Thom S.R. et Al. – Stem cell mobilization by hyperbaric oxygen. Am. Journal of Heart and Circulation
Physiology. 2006.
2. Laird D.J., von Handrian U.H., Wagers A.J. – Stem
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Disease. Cell. 2008; 132: 612-630.
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5. Anastasia L., Sampaolesi M., Papini N. et Al. – Reversine-treated fibroblasts acquire myogenic competence in vitro and in regenerating skeletal muscle.
Cell death and differentiation. 2006; 13, 12, pp.
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6. Yamanaka S. – Strategies and new developments
in the generation of patient-specific pluripotent stem
cells. Cell stem cell. 2007; 1, 1, pp. 39-49.
7. Bianchi R. – Emoterapia autologa rigenerativa con
medicinali omotossicologici, possibili Fattori di
Crescita e Cellule Staminali – Studio clinico pilota.
La Med. Biol. 2009/3; 13-23.
L’autore dichiara di essere in possesso dei requisiti
professionali necessari alla pratica applicazione delle
tecniche operativo-terapeutiche descritte nell’articolo.
La Prima parte dell’articolo è stata pubblicata in
La Medicina Biologica 2014/1; 37-42.
Testo ed immagini elaborate dalla relazione
dell’autore presentata al 16° Incontro del Club
dell’Omotossicologia, Napoli 18-19 Maggio 2013.
Riferimento bibliografico
BIANCHI R.A. – Emoterapia rigenerativa. Attivazione delle cellule pluripotenti con terapie biologiche.
– Seconda parte
La Med. Biol., 2014/1; 27-32.
autore
Dr. Roberto Antonio Bianchi
– Specialista in Medicina Preventiva
– Specialista in Medicina del Lavoro
Direttore Sanitario c/o Casasalute,
Clinica di Terapie naturali e biologiche
Via Castelleone, 60
Costa S. Abramo, Castelverde (CR)