LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2014 CLINICAL R.A. Bianchi RIASSUNTO Le cellule pluripotenti sono cellule immature, diverse da tutti i tipi di cellule presenti nell’organismo, ad alto potenziale proliferativo ed in grado di rinnovarsi. È noto che sia da embrioni, da feti e, più recentemente, dalle cellule umane adulte sia eterologhe che autologhe si possano ottenere cellule pluripotenti in grado di rigenerare diversi Tessuti, anche al di fuori del foglietto embrionario originario, tramite la transdifferenziazione. Il sangue e il Tessuto adiposo sono i Tessuti più reperibili per le sperimentazioni d’avanguardia, con il vantaggio, per il sangue, di reperimento di cellule pluripotenti di diversa provenienza, emopoietiche e stromali. In questa ricerca si evidenziano gli effetti sul sangue (diluito e dinamizzato) della mobilizzazione tramite ossigeno e Galium-Heel®. – Si evince una maggiore longevità e resistenza eritrocitaria alla lisi, all’ossidazione, all’invecchiamento, visibile al microscopio in campo oscuro dopo 15, 30, 60 e 1.440 minuti e la possibilità di attivare un trapianto autologo in ambito artroreumatico e ortopedico riabilitativo, oltre che vascolare ed immunitario. PAROLE CHIAVE CELLULE PLURIPOTENTI, TRAPIANTO DI SANGUE AUTOLOGO, MICROSCOPIA IN CAMPO OSCURO, GALIUM -HEEL®, OSSIGENOTERAPIA SUMMARY: Pluripotent cells are immature high proliferative cells, different from all types of cells existing in the body, and capable of renewing. From embryos, fetuses, and more recently from adult cells (both heterologous and autologous) it may be obtained pluripotent cells capable of regenerating different tissues, even outside the germ layer, through the transdifferentiation. Blood and adipose tissue are the tissues available for state-of-the-art trials, with the advantage for the blood of pluripotent cells of different origin, hematopoietic and stromal cells. In the current research, effects are observed on the blood mobilization (diluted and dynamisated) with oxygen and Galium-Heel®. EMOTERAPIA RIGENERATIVA. ATTIVAZIONE DELLE CELLULE PLURIPOTENTI CON TERAPIE BIOLOGICHE – SECONDA PARTE REGENERATIVE EMOTHERAPY. PLURIPOTENT CELLS ACTIVATION WITH BIOLOGICAL THERAPIES – SECOND PART IL RUOLO DELL’OSSIGENO – UN ECCELLENTE AGENTE MOBILIZZANTE Le cellule pluripotenti sono in grado di cambiare la propria natura per diventare parte di Tessuti e di organi diversi (2). Il Sistema Nervoso Centrale normalmente “funziona” a livelli di ossigeno che sarebbero ipossici per la maggior parte degli altri organi/Tessuti. Tali cellule si muovono, in risposta al danno, ai siti danneggiati dove si differenziano in cellule che assistono il processo di guarigione. Molti studi in vitro su neuroni e astrociti sono condotti in condizioni di iperossigenazione. – Dove può avvenire tale ossigenazione in vivo ? La mobilizzazione delle cellule pluripotenti può essere scatenata da un’ampia varietà di stimoli, compresi alcuni farmaci ed i trattamenti di ossigeno iperbarico. – We observed greater longevity and resistance to erythrocyte lysis, oxidation aging, visible in dark field microscope after 15, 30, 60, and 1,440 minutes and the ability to activate an Autologous Pluripotent Cells Transplantation valuable in the field of orthopedics and rehabilitation, but also vascular and immunologic. Secondo lo studio pubblicato sull’American Journal of Heart and Circulation Physiology (1), un normale trattamento di ossigeno iperbarico aumenta di otto volte il numero di cellule pluripotenti circolanti. KEY WORDS: PLURIPOTENT CELLS, AUTOLOGOUS BLOOD TRANSPLANT, DARK ® FIELD MICROSCOPY, GALIUM-HEEL , OXYGEN THERAPY Queste cellule sono cruciali per la riparazione dei danni. Mentre i farmaci sono associati ad una serie di effetti collaterali, il trattamento con l’ossigeno iperbarico comporta rischi significativamente minori. Stephen Thom, Professore di Medicina d’Emergenza c/o la Scuola di Medicina dell’Università della Pennsylvania, ha dichiarato che “questo è il modo più sicuro di aumentare la circolazione di 27 LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2014 MEDICINALE / MD CATEGORIA EFFICACIA GALIUM-HEEL® Medicinale low dose drenante mesenchimale Detossicazione della matrice extra-cellulare COENZYME COMPOSITUM Catalizzatore intermedio Stimolazione del Ciclo di Krebs - Ossigenazione EMBRYO TOTALIS SUIS-INJEEL® Estratto low dose di embrione di suino Rigenerazione eubiotica ARNICA COMPOSITUM -HEEL® Medicinale low dose anti-traumatico e riparativo Modulazione del processo infiammatorio ZEEL® T Medicinale low dose attivo sulla cartilagine Riparazione cartilaginea LEDUM COMPOSITUM Medicinale low dose attivo sul disco intervertebrale Stimolazione organo-tessuto-specifica MD-NECK, MD-MATRIX Collagene + Silicio Collagene + Ac. citrico, Nicotinamide connettivale, } Riattivazione BioScaffold TAB. 1 Medicinali low dose dinamizzati e MDs di riattivazione mesenchimale. cellule staminali, molto di più di qualsiasi altra alternativa terapeutica, ed offre un nuovo approccio teorico terapeutico sulla mobilizzazione delle cellule staminali”. IL RUOLO DELL’OSSIDO NITRICO E DELL’INFIAMMAZIONE La terapia con ossigeno iperbarico mobilizza le cellule progenitrici perché aumenta la sintesi di ossido nitrico (NO) nel midollo osseo. Si ritiene che tale sintesi attivi alcuni enzimi che mediano il rilascio delle cellule pluripotenti. L’angiogenesi si attiva rapidamente in risposta a condizioni ipossiche o ischemiche; il rilassamento vascolare, per es. mediato dall’NO, è un prerequisito per la partecipazione delle cellule endoteliali al processo angiogenetico. PRINCIPI DI OSSIGENOTERAPIA IPERBARICA L’ossigenoterapia iperbarica (OTI) – terapia etica riconosciuta dalla medicina tradizionale e non invasiva – si basa sulla semplice respirazione di ossigeno puro al 100% o di miscele gassose iperos- 28 sigenate all’interno di una camera iperbarica. La pressione permette la diffusione dell’ossigeno nel sangue con una concentrazione >10 volte rispetto alla norma; in questo modo si favorisce la formazione di nuovi vasi sanguigni e si mobilitano le cellule pluripotenti. L’OTI, riattivando i processi metabolici bloccati, porta alcune importanti malattie a miglioramento o a guarigione. È efficace, per esempio, nelle embolie gassose arteriose, nella gangrena gassosa da Clostridi, nell’ischemia traumatica acuta, nell’osteomielite cronica refrattaria, negli innesti cutanei e nei lembi a rischio, nella necrosi ossea asettica, nella sordità improvvisa e nelle ulcere cutanee. – La pressione parziale dell’ossigeno alveolare di un paziente che respiri aria ambiente è di poco superiore a 100 mmHg e può raggiungere, durante la respirazione di ossigeno iperbarico, a 2.2-2.8 ATA, i valori di 1500 - 2200 mmHg. In tali condizioni i valori dell’ossigeno fisicamente disciolto si innalzano da 0.32 ml (in aria a pressione ambiente) a 4-6 ml per 100 cc. di sangue. Tale quantità di ossigeno è sufficiente a soddisfare le richieste metaboliche cel- lulari, indipendentemente dal contenuto dell’ossigeno legato all’emoglobina, che si eleva in condizioni di iperbarismo solo da 19.5 a 20.1 cc %. – Il principio fondamentale dell’ossigenoterapia iperbarica è quello di incrementare la quota di ossigeno disciolto nel plasma e permetterne la diffusione nei vari liquidi e tessuti secondo i propri coefficienti di solubilità ed in quantità inversamente proporzionali alla distanza dai distretti normoperfusi. – L’ossigenazione tissutale è pertanto mantenuta anche in condizioni di alterato trasporto dell’ossigeno legato all’emoglobina. Sono stati pubblicati molti studi sull’applicazione di questa metodica terapeutica sulle paralisi cerebrali infantili e su altre patologie neurologiche, sui traumi cerebrali e sulle condizioni dei primi stadi del coma. – Pur non essendo noto il reale meccanismo d’azione dell’ossigeno iperbarico o anche della sola esposizione in pressione, appare suggestiva la teoria degli “idling neurons” o della penombra ischemica, quella dei fenomeni di angiogenesi, nella riparazione e rigenerazione assonale o delle sinapsi (soprattutto dovuto all’aumento della disponibilità di mediatori chimici quali le neurotrofine) e quella del Fattore di crescita endoteliale che consente di agevolare la condizione vascolare e migliorare il trasporto delle emazie. – L’ossigenoterapia iperbarica in combinazione con altri trattamenti quali la fisiokinesi, la riabilitazione motoria, la logopedia, le manipolazioni osteo-articolari, l’uso di farmaci dedicati, di apparecchiature di supporto per la motilità ed altre combinazioni, può determinare un effettivo miglioramento delle condizioni generali e della qualità della vita di tali pazienti. – Recentemente si sta indagando sulla possibilità che l’ossigeno iperbarico sia in grado, nell’animale e nell’uomo, di mobilizzare e moltiplicare le cellule LA MEDICINA BIOLOGICA progenitrici delle normali cellule tissutali circolanti, in grado di sostituire o riparare altre cellule, ad esempio quelle endoteliali e cerebrali danneggiate da condizioni ipossiche. In studi controllati, anche in doppio cieco, si è accertato che la mobilizzazione delle cellule pluripotenti resta elevata per molte ore dopo un singolo trattamento OTI e che normalmente circa il 10% delle cellule umane progenitrici esprime marker come cellule endoteliali vascolari. Tale percentuale raddoppia dopo ossigenoterapia iperbarica; la crescita cellulare è notevolmente incrementata rispetto al gruppo di controllo. – In sintesi, dopo il trattamento con ossigeno iperbarico vi sono più cellule pluripotenti in circolo e più cellule pluripotenti raggiungono l’obiettivo. 왘 Linee guida sulle indicazioni all’ossigenoterapia iperbarica 2007 • Incidente da decompressione • Embolia gassosa arteriosa (iatrogena o barotraumatica) • Gangrena gassosa da Clostridi • Infezione acuta e cronica dei tessuti molli a varia eziologia • Gangrena e ulcere cutanee nel paziente diabetico • Intossicazione da monossido di carbonio • Lesioni da schiacciamento e sindrome compartimentale • Fratture a rischio • Innesti cutanei e lembi a rischio • Osteomielite cronica refrattaria • Ulcere cutanee da insufficienza arteriosa, venosa e post-traumatica • Lesioni tissutali post-attiniche • Ipoacusia improvvisa • Osteonecrosi asettica • Retinopatia pigmentosa • Sindrome di Ménière • Sindrome algodistrofica • Parodontopatia. In molti pazienti vi sono aree localizzate di scarso flusso ed ipossia a livello pe- riferico per varie alterazioni fisiopatologiche, come l’aumento della viscosità del sangue, l’aggregazione piastrinica, la glicosilazione proteica nel diabetico, l’ispessimento dell’endotelio capillare, il vasospasmo, la dilatazione capillare, ecc. (3,4). 왘 Azione dell’ossigeno (iperbarico e tissutale) • Fornisce ossigeno ai tessuti ischemici (deficit circolatorio o di trasporto) • Ha azione antibatterica diretta e indiretta • Ha azione antiedema (cerebrale, midollare, tissutale) • Ha azione antiinfiammatoria, antireattiva • Determina vasocostrizione iniziale e successiva dilatazione reattiva • Facilita la proliferazione vascolare capillare e la rivascolarizzazione di aree ischemiche • Accelera la demarcazione tra tessuto certamente necrotico e tessuto ischemico recuperabile • Favorisce la produzione di collagene • Attiva l’osteogenesi e la deposizione del Calcio • Modifica il bilancio delle prostaglandine • Aumenta la permeabilità della barriera ematoencefalica • Deprime la risposta immunitaria cellulomediata (modello animale). APRILE - GIUGNO 2014 TARGET: AUMENTARE L’OSSIGENO TISSUTALE La pressione parziale di ossigeno nel Tessuto o nell’ulcera dipende fortemente dalla perfusione, strettamente correlata al calibro vasale ed alla pressione ematica. Se è mantenuta un’adeguata perfusione è possibile aumentare la tensione dell’ossigeno tissutale attraverso l’aumento della pressione dell’ossigeno inspirato. – La nostra esperienza ha dimostrato che iniezioni di sangue e di ossigeno 100% nel mesenchima determinano risultati molto interessanti, poiché riproducono localmente molti effetti della OTI. RIPROGRAMMAZIONE CELLULARE TRAMITE REVERSINA E CITOCHINE, ENZIMI E STAMINALI VEGETALI Sono state ricercate molecole che inducono il dedifferenziamento (riprogrammazione) cellulare e possono contribuire allo sviluppo di farmaci per la riparazione e la rigenerazione dei Tessuti; tra queste vi è la reversina, in grado di au- EMAZIE SANE E RESISTENTI FIG. 1 Si osservi la maggiore isocitosi e la resistenza osmotica Sangue venoso di soggetto sano (33%) + O2 (33%) dinamizzato + Galium-Heel® (33%) Microfotografia in chiaro a cura dell’Autore – Tecnica Normansky dopo 15’ e 30’ dal prelievo non si manifesta invecchiamento lisi - logoramento CASASALUTE – Clinica Terapie Naturali e Biologiche – Laboratorio di Diagnostica Olistica - Castelverde - Cremona 29 LA MEDICINA BIOLOGICA FIG. 2 APRILE - GIUGNO 2014 Sangue + Galium-Heel® + O2 dinamizzato Sangue venoso di soggetto sano al microscopio in campo oscuro a 2500 x (microfotografia a cura dell’autore) diluito al 33% con O2 e Galium-Heel® dopo 20 succussioni, a un’ora dal prelievo CASASALUTE – Clinica Terapie Naturali e Biologiche – Laboratorio di Diagnostica Olistica - Castelverde - Cremona mentare la plasticità di differenti tipi cellulari nei Mammiferi (5). – In particolare, fibroblasti murini ed umani trattati con la reversina possono essere riprogrammati e differenziarsi in diversi tipi cellulari come muscolo scheletrico, sia in vivo sia in vitro. – È stato dimostrato che è possibile ottenere progenitrici pluripotenti da fibroblasti in cui viene forzata l’espressione ectopica dei geni c-myc, Sox2, Klf4 e Oct3/4. Gli effetti biologici della riprogrammazione cellulare suggeriscono la possibilità di identificare nuove piccole molecole capaci di innescare la potenzialità rigenerativa nei Tessuti umani, confe- FIG. 3 rendo loro illimitate applicazioni in campo medico. In futuro le terapie potrebbero utilizzare anche le citochine per aumentare la mobilizzazione delle cellule extramidollari e nella circolazione, approccio, questo, che ha prodotto buoni risultati nei modelli murini. Lo stesso fattore stimolante le colonie di granulociti si è dimostrato promettente, ma sembra influenzi solamente la mobilizzazione delle cellule emopoietiche: tuttavia, potrebbero esservi effetti indiretti anche sulle cellule pluripotenti mesenchimali attraverso il Fattore 1 derivante dallo stroma. – Inoltre, anche l’uso di citochine è stato associato ad effetti inattesi. Sangue + Galium-Heel® + O2 dinamizzato dopo 24 ore una resistenza osmotica eritrocitaria notevole all’ossidazione e all’invecchiamento CASASALUTE – Clinica Terapie Naturali e Biologiche – Laboratorio di Diagnostica Olistica - Castelverde - Cremona 30 RECENTI RICERCHE All’Università di Stanford, CaliforniaUSA è stata dimostrata la relazione diretta tra il funzionamento delle cellule pluripotenti adulte ed un enzima che nelle cellule embrionali permette la loro riproduzione all’infinito. I ricercatori hanno scoperto il modo di attivare questo enzima, anche a contatto delle cellule adulte, riscontrando la ripresa del funzionamento anche di queste. Due biologi australiani hanno studiato le cellule staminali vegetali osservando che queste possiedono un grande potenziale clinico in quanto dotate di proprietà simili a quelle umane, con capacità di trasformarsi praticamente in qualsiasi tessuto organico. – In sintesi la generazione di cellule pluripotenti direttamente da cellule somatiche ottenute da pazienti rappresenta uno dei più recenti obiettivi della medicina rigenerativa in questi primi anni del XXI sec. (6). 왘 Applicazioni terapeutiche delle cellule pluripotenti • Rivascolarizzazione degli organi ischemici • Malattie neurodegenerative • Invecchiamento • Malattia coronarica; infarto del miocardio • Distrofia muscolare • Diabete tipo 1 • Terapie geniche (emopatologie). 왘 Applicazioni delle cellule pluripotenti nelle nostre ricerche (preventive, terapeutiche) • Ringiovanimento tissutale e vitalizzazione • Riparazione dei Tessuti lesi in ambito ortopedico e traumatologico • Qualità di vita biologica ed efficienza fisico-funzionale • Rinforzo dell’immunità aspecifica. LA MEDICINA BIOLOGICA SCOPO DELLA RICERCA Le cellule pluripotenti sono estremamente difficili da estrarre . È ancora più difficoltoso mantenerle in vita e in salute dopo essere state prelevate. Somiglianze tra cellule ematiche adulte attivate con O2 e Galium-Heel® e pluripotenti embrionali APRILE - GIUGNO 2014 FIG. 4 – Le cellule ematiche stesse, esposte all’aria, tendono rapidamente a seccare (coagulo avitale). Di converso, in un ambiente trofogenico e aerobico, le cellule ematiche (pluripotenti e differenziate) vivono a lungo e concorrono al mantenimento dell’omeostasi con aspetti di riattivazione cellulare e di vitalizzazione. – Ci si è pertanto chiesti come riprodurre un ambiente ottimale che favorisca la crescita e la mobilizzazione cellulare. Gli obiettivi perseguiti sono stati: 1. Studiare tecniche naturali mobilizzatrici nel panorama delle terapie biologiche e fisiche. 2. Trovare un modello semplice ed utilizzabile in ambito ambulatoriale e laboratoristico-clinico ove osservare la resistenza osmotica cellulare in ambiente adeguato: il sangue diluito ed ossigenato in ambiente aerobico. 3. Verificare l’effetto emolitico della succussione (dinamizzazione) nel sangue ossigenato. MATERIALI E METODI CELLULLE PLURIPOTENTI E TERAPIE BIOLOGICHE PRO ATTIVATRICI Sono state selezionate le seguenti tecniche di manutenzione fisico-funzionale come potenziali terapie attivatrici nel panorama delle terapie biologiche e fisiologiche. Si è cercato di verificare la massima vitalizzazione ematica dopo diverse tecniche fisiologiche, idroterapiche, proloterapiche e manuali, fra le seguenti: • Bagni di vapore Lezaeta, sauna ipertermica CASASALUTE – Clinica Terapie Naturali e Biologiche – Laboratorio di Diagnostica Olistica - Castelverde - Cremona • Dietoterapia naturale, antiossidanti e vitamine • Fitoterapia, fanghi, minerali vulcanici • Idroterapia e climatoterapia • Omotossicologia, Omeopatia • Medicina Fisiologica di Regolazione • Emoterapia Rigenerativa Autologa Pluripotente • Apiterapia antalgica • Ossigenoterapia e Terapia del movimento • Miolisi e automodeling. MEDICINALI LOW DOSE E OSSIGENO È stata sperimentata la resistenza eritrocitaria a ossidazione, invecchiamento, lisi e necrosi cellulare di una miscela di sangue venoso (33%), ossigeno gassoso (33%) e di alcuni medicinali low dose con caratteristiche adatte a creare un ambiente favorevole, come illustrato in TAB. 1. Tra i medicinali valutati abbiamo selezionato Galium-Heel®, un composto low dose con caratteristiche polivalenti. – Tale medicinale include componenti adeguati a favorire la incoagulabilità (Galium aparine), la proliferazione di cellule pluripotenti (Oro e Argento metallici), l’azione drenante-detossicante (Sempervivum tectorum, Hedera helix, Betula alba) e quella pro-flogistica riat- tivatrice sul mesoderma (Apis, Urtica dioica). Abbiamo voluto focalizzare lo studio dello stato trofico della membrana cellulare: resistenza eritrocitaria alla lisi, all’ossidazione e all’invecchiamento, visibile al microscopio in campo oscuro dopo 15, 30, 60 e 1440 minuti e la possibilità di mobilizzare i neutrofili promuovendo una vitalità ematica facilmente osservabile a 1250 X e potenzialmente preziosa per la nutrizione dei Tessuti in ambito ortopedico riabilitativo, vascolare e immunologico. – Abbiamo anche verificato l’emolisi dopo 5-10-20 succussioni dei preparati. RISULTATI METODICHE TERAPEUTICHE INTEGRATE E CELLULE PLURIPOTENTI Tra le tecniche riattivatrici, la nostra ricerca ha evidenziato i massimi riscontri di resistenza e di longevità della membrana eritrocitaria dopo Bagno di vapore Lezaeta appena prima del prelievo venoso. Sembra che questa metodica, che alterna stimoli idroterapici rapidi caldo-freddi, determini più delle altre anche un effetto biologico “sorpresa” con notevole aumento di Noggin (NOG), proteina endocerebrale che sembra rendere più attive le cellule pluripotenti e la neurogenesi. 31 LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2014 RESISTENZA DI MEMBRANA Nell’individuo sano, utilizzando Ossigeno e Galium-Heel® al 33% di diluizione, è stata accertata una maggiore resistenza della membrana eritrocitaria allo stress osmotico, alla lisi ed alla necrosi cellulare (emazie normali >96% dopo 30 e 60 minuti) (FIGG. 1, 2, 3). Inoltre, abbiamo verificato un’inusuale protezione all’invecchiamento del preparato in fiala a 24°C e sotto osservazione microscopica seriata a T4 (dopo 24 ore (FIG. 4) con emazie normali con resistenza conservata >80% del campione. LA SUCCUSSIONE IN AMBIENTE AEROBICO – DINAMIZZAZIONE La ricerca ha dimostrato come la succussione in ambiente aerobico (5-10-20 succussioni o dinamizzazioni) del preparato diluito con Galium-Heel® non ha prodotto danni di membrana, né lisi delle emazie, anche dopo 20 succussioni. La resistenza osmotica e la particolare “longevità” del preparato sembrano aumentare con il numero delle succussioni. DISCUSSIONE E CONSIDERAZIONI Il sangue rappresenta il mezzo più semplice e potenzialmente più fertile nella ricerca del ricambio delle cellule pluripotenti. Sicuramente promettente è stata la verifica di una longevizzazione delle membrane cellulari e di una maggiore resistenza al danno ed alla lisi delle emazie, quando messe a contatto con Ossigeno e Galium-Heel®. – Queste osservazioni aprono nuovi filoni di ricerca e nuove prospettive in ambito clinico e fisico-funzionale. La dinamizzazione omeopatica di materiali biologici può essere riletta come una ossigenoterapia in presso-accelera- 32 zione e va valorizzata come tecnica biologica efficace. La comparazione tra cellule pluripotenti embrionarie umane e vegetali meristematiche evince particolari somiglianze cellulari, meritevoli di approfondimento. Abbiamo osservato anche somiglianze interessanti tra le immagini di cellule staminali embrionarie umane e adulte attivate tramite Ossigeno e GaliumHeel®. Dal punto di vista clinico, l’emoterapia in ambito artro-reumatico ha dato massima responsività (7). L’AMBIENTE: Il Milieu Intérieur di Claude Bernard L’attuale ricerca sulle cellule pluripotenti sta progredendo e dovrebbe essere maggiormente orientata nella direzione di evidenziare l’ambiente in grado di: – aumentare il livello di potenza delle cellule pluripotenti – aumentare la longevità umana, la vitalità e le capacità prestazionali – aumentare le capacità rigenerative e guaritrici dell’organismo – guarire malattie invalidanti, in primis quelle sociali come le patologie cardio-cerebro-vascolari, le degenerative-neurodegenerative ed i postumi di traumi. Si evidenzia sempre più il ruolo chiave del microambiente o, come sostenuto da alcuni ricercatori di punta, il cocktail di fattori stimolante la pluripotenza cellulare, quali sali minerali, stimoline, ormoni, citochine, oligoelementi, microorganismi, ecc. e lo studio delle cellule somatiche (animali e vegetali) che hanno la massima capacità/potenza vi쐽 tale. Bibliografia 1. Thom S.R. et Al. – Stem cell mobilization by hyperbaric oxygen. Am. Journal of Heart and Circulation Physiology. 2006. 2. Laird D.J., von Handrian U.H., Wagers A.J. – Stem Cell Trafficking in Tissue Development, Growth, and Disease. Cell. 2008; 132: 612-630. 3. McMillian D.E. et Al. – Forearm skin capillaries of diabetic, potential diabetic and non-diabetic subjects: changes seen by light microscopy. Diabetes. 1966; 15: 251. 4. Hunt T.K. et Al. – Wound healing and wound infection. What surgeons and anaesthesiologists can do. Surg Clin N Amer. 1997; 77:587. 5. Anastasia L., Sampaolesi M., Papini N. et Al. – Reversine-treated fibroblasts acquire myogenic competence in vitro and in regenerating skeletal muscle. Cell death and differentiation. 2006; 13, 12, pp. 2042-51. 6. Yamanaka S. – Strategies and new developments in the generation of patient-specific pluripotent stem cells. Cell stem cell. 2007; 1, 1, pp. 39-49. 7. Bianchi R. – Emoterapia autologa rigenerativa con medicinali omotossicologici, possibili Fattori di Crescita e Cellule Staminali – Studio clinico pilota. La Med. Biol. 2009/3; 13-23. L’autore dichiara di essere in possesso dei requisiti professionali necessari alla pratica applicazione delle tecniche operativo-terapeutiche descritte nell’articolo. La Prima parte dell’articolo è stata pubblicata in La Medicina Biologica 2014/1; 37-42. Testo ed immagini elaborate dalla relazione dell’autore presentata al 16° Incontro del Club dell’Omotossicologia, Napoli 18-19 Maggio 2013. Riferimento bibliografico BIANCHI R.A. – Emoterapia rigenerativa. Attivazione delle cellule pluripotenti con terapie biologiche. – Seconda parte La Med. Biol., 2014/1; 27-32. autore Dr. Roberto Antonio Bianchi – Specialista in Medicina Preventiva – Specialista in Medicina del Lavoro Direttore Sanitario c/o Casasalute, Clinica di Terapie naturali e biologiche Via Castelleone, 60 Costa S. Abramo, Castelverde (CR)
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