Rassegna del 31/01/2014

Rassegna del 31/01/2014
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 31/01/2014
UNIVERSITÀ DI FIRENZE
Il Sole 24 Ore - Italia
29/01/14
Dottorati in azienda a rischio flop:«Per le imprese è troppo costoso»
Marzio Bartoloni
1
Anna Maria D'Urso
2
MONDO UNIVERSITARIO
Corriere Della Sera
31/01/14 P. 10
Il camper del Fisco all'Università« Studenti, svelate gli affitti in nero»
Libero
31/01/14 P. 19
Bonus maturità, sì al maxi ricorso
3
Italia Oggi
31/01/14 P. 30
Universitas Mercatorum, crescono offerta e iscritti
4
Mondo
07/02/14 P. 55
Il senso di Bpm per la Cattolica
Fabio Sottocornola
5
Espresso
06/02/14 P. 88
Depressione Idea: lo psicobiotico
Agnese Codignola
6
Espresso
06/02/14 P. 88
Se il Dna sbaglia strada
Simone Valesini
Espresso
06/02/14 P. 89
Gene correttore
Espresso
06/02/14 P. 94
Quanto ghiaccio è passato
Jacopo Pasotti
Espresso
06/02/14 P. 96
Trans umano la trionferà
Fabio Chiusi
11
Italia Oggi
31/01/14 P. 13
Avevamo pelle scura e occhi blu
Ettore Bianchi
14
Mondo
07/02/14 P. 53
La reputazione prima di tutto
Repubblica
31/01/14 P. 52
Le ragazze d'oro del soccer nuove star dello sport Usa
7
8
9
15
Massimo Vincenzi
16
Ilaria Ulivelli
17
SANITÀ
Qn
31/01/14 P. 1-18 Sanità, si cambia La Toscana chiama i privati per ridurre le liste attesa
Nazione Firenze
31/01/14 P. 11
Medici, stipendi visibili a tutti Norma antinepotismo in corsia
20
Corriere Arezzo
31/01/14 P. 13
Le ultime tecniche operatorie in caso di calcoli delle vie urinarie
21
Espresso
06/02/14 P. 89
L'affaire Stamina danneggia i malati
Alberto Mantovani
22
Qn
31/01/14 P. 13
Stamina, l'altolà del ministro «Senza regole sarebbe il Far West» "
Rossella Minotti
23
Corriere Della Sera
31/01/14 P. 45
Senza lavoro, in 4 casi su 10 la crisi non c'entra
Irene Consigliere
26
Giornale
31/01/14 P. 19
Assumere per curriculum La tendenza-bufala che incanta prof e politici
Giuliana Devivo
27
Mf
31/01/14 P. 17
Bei, 240 mln a Intesa per i giovani
Claudia Cervini
29
SEGNALAZIONI
Indice Rassegna Stampa
Pagina I
Università di Firenze
Pagina 1
Agenzia delle entrate e Fiamme Gialle
Hcamper delFisco all'Università
«Studenti, svelate gli affitti in nero»
Meglio il contratto di affitto per studenti fuori sede o il
contatto d'affitto di natura transitoria? II camper
dell'Agenzia delle entrate farà tappa alla Sapienza
Università di Roma (il 5 e il 26 febbraio) per offrire
consulenza e assistenza agli studenti nella registrazione dei
contratti di locazione. Affitti troppo spesso salatissimi e in
nero. Dalle io alle 1, all'interno della città universitaria, i
funzionari dell'Agenzia e i militari del Comando provinciale
di Roma della Guardia di finanza saranno a disposizione
dei ragazzi che potranno chiedere informazioni sulle
differenti tipologie di contratti, sulla cedolare secca e
segnalare eventuali proprietari di appartamenti che non
abbiano provveduto alla registrazione. «L'iniziativa "II Fisco
mette le ruote" negli atenei è un valido strumento perla
diffusione tra le giovani generazioni della cultura della
legalità», ha dichiarato Aldo Polito, direttore regionale delle
Entrate. La tappa alla Sapienza è la prima di una serie che
nei mesi di febbraio e marzo coinvolgerà anche altre due
Università della Capitale: Tor Vergata e Roma Tre.
Anna Maria D'Urso
91 RIPRODUZIONE RISERVATA
Mondo Universitario
Pagina 2
L'UDU: MILLE STUDENTI ENTRANO A MEDICINA
Bonus maturità, sì al max' ricorso
Il Tar del Lazio ha accolto il maxi-ricorso dell'Unione degli Universitari sul bonus maturità: oltre 1.000 studenti che hanno fatto ricorso
sono entrati a Medicina solo nell'ultima settimana. Parola di Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell'Udu: «Il presidente del Tar del Lazio ha accolto il ricorso collettivo con un decreto cautelare che dovrà
essere confermato all'udienza del 20 febbraio , ove si ratificherà l'ammissione con riserva agli studi». Ora gli studenti chiedono al ministero «una sanatoria per tutti i ragazzi che hanno sostenuto il test e che il
tavolo sul numero chiuso annunciato dal ministro Carrozza si avvii
subito». I test ad aprile sono «un tentativo dì far rientrare dalla porta
secondaria tanti studenti che hanno fatto ricorso, che ora rifaranno il
test», dice Daniele Lanni, portavoce della Rete degli studenti medi.
Intnghl e Iotte df oMere
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Mondo Universitario
Pagina 3
Unïversitas Mereatoru
Sviluppo del turismo, formazione
all'imprenditorialità, regolazione del
mercato, conciliazione, diritto d'impresa, politiche a sostegno dei sistemi di impresa: sono queste alcune
delle tematiche per le quali Universitas Mercatorum costituisce il riferimento scientifico e culturale delle
Camere di commercio. L'Ateneo telematico costituito su impulso del Sistema camerale e operativo a partire
dal 2006, si appresta a tracciare il bilancio di questi sette anni di attività
e a illustrare gli sviluppi futuri. Sarà
l'inaugurazione dell'Anno Accademico 2013-2014, che si terrà il prossimo
6 febbraio a Roma presso la sede di
Unioncamere, l'occasione per fare nel
dettaglio il punto dei risultati raggiunti. E non sono pochi. Nel corso
di questi anni l'offerta formativa si è
ampliata. All'iniziale corso di laurea
triennale in Gestione di Impresa, che
oggi consente ai laureati di ottenere
l'esonero della prima prova all'esame
di Stato per l'accesso all'Albo dei dottori commercialisti, si sono aggiunte
lo scorso anno due importanti novità.
Stiamo parlando del nuovo corso magistrale in Management e del corso
di laurea in Scienze del Turismo. Un
corso quest'ultimo nato proprio per
formare professionalità in grado di
sostenere lo sviluppo dell'industria
Mondo Universitario
Un particolare della sule
turistica italiana. Perché con il nostro
patrimonio storico, artistico, culturale il turismo nel Belpaese ha ancora
enormi potenzialità di crescita.
Rafforzato appare anche il corpo
docente, che oggi è costituito da 19
professori di ruolo e 20 a contratto.
Perché nessun studente dell'Ateneo
è lasciato solo. Universitas Mercatorum garantisce, infatti, un collegamento diretto studenti, docenti e
tutor (di insegnamento, di percorso
ed informatico) fino al conseguimento della laurea. Per studiare basta un
pc ed un collegamento Internet. Le
lezioni si possono seguire in qualsiasi
momento della giornata e dell'anno.
Gli esami, in presenza, si svolgono a
Roma, Milano e Imperia con appelli
11 mesi su 12. All'Ateneo è possibile
iscriversi in ogni momento dell'anno.
L'Università riconosce, come stabilito dalle norme in vigore, gli esami
sostenuti in altri Atenei (purché
compatibili con l'offerta formativa
dell'Ateneo) e massimo 12 crediti
formativi per attività professionali
debitamente certificate. Una prevalutazione può essere richiesta, in
forma gratuita, alla segreteria d'Ateneo ([email protected]).
Inoltre per corrispondere anche alle
difficoltà economiche e sociali, Universitas Mercatorum è in grado di
riconoscere forme di iscrizione agevolate (fino al 35%), per tutti i corsi
di laurea della propria offerta formativa. Questo grazie alle numerose
convenzioni esistenti con strutture
pubbliche e private (a partire dalle
convenzioni con l'Aci e con diverse
Associazioni di categoria, anche nel
settore turistico come ad es. Federalberghi, o con grandi catene come
ad esempio NH Hoteles) nonché alla
possibilità per i neo immatricolati di
rateizzare la tassa di iscrizione anche in quattro rate.
E oggi questo sforzo è ripagato
da un costante aumento del numero degli iscritti ai corsi di laurea
dell'Ateneo che, solo lo scorso anno,
ha superato il tetto di 800.
Ma le novità non finiscono qui.
Anche l'attività di ricerca si è ulteriormente ampliata: dal settore dei
distretti industriali a quello dello
start up delle imprese sociali. Mentre
sul fronte dell'internazionalizzazione
l'Ateneo ha incrementato il suo impegno, pure attraverso la partecipazione a programmi e progetti europei
tra cui SOS Legalità.
E grazie a questa ricerca di miglioramento continuo che oggi l'Ateneo è
in grado di rispondere alle esigenze
formative delle imprese, soprattutto
quelle di piccole e medie dimensioni,
preparando gli studenti a diventare
preziosi alleati del loro sviluppo.
Pagina 4
II senso di Bpm
per la Cattolica
Da metà gennaio il rebus è risolto: la
Banca popolare di Milano (Bpm) ha una
squadra di governo che dovrà affrontare il
2014, anno non semplice con stress test
europei e l'aumento di capitale da 500
milioni. Accanto al ceo Giuseppe
Castagna , come noto il vertice è
composto da Piero Giarda presidente del
consiglio di sorveglianza e Mario Anolli a
capo del consiglio di gestione. Entrambi
sono docenti all'università Cattolica di
Milano: Giarda ha insegnato per anni
scienza delle finanze e oggi è in pensione,
mentre Anolli presiede la facoltà di scienze
bancarie. È curioso notare come la Bpm,
laica e dunque non collocabile nell'area
della cosiddetta finanza cattolica, che va
dallo lor all'ex Ambroveneto fino alla più
recente Popolare di Lodi guidata da
Gianpiero Fiorani , tenga spesso lo
sguardo rivolto all'ateneo di Largo Gemelli.
A partire dai primi anni Settanta, quattro
presidenti su nove sono arrivati da lì. E
sono rimasti a lungo al comando, più di 25
anni in totale. Il primo è stato Piero
Schlesinger, numero uno in Piazza Meda
per 19 stagioni fino al 1993. Un anno
dopo, quando Bpm è sbarcata in Borsa (in
precedenza le azioni erano trattate al
mercato ristretto) al suo posto è andato
Francesco Cesarini , ai tempi ordinario di
tecnica bancaria. Nel 2001 è toccato a
Roberto Mazzotta , che non è un
professore ma nell'ateneo conta molto.
L'ex politico di spicco della Dc milanese
siede attualmente nel cda dell'istituto
Toniolo, il quale controlla l'ateneo, nomina
la maggioranza dei consiglieri e,
indirettamente, il rettore. Dopo la stagione
sfortunata di Massimo Ponzellini e
Filippo Annunziata (che insegna alla
Bocconi), con Giarda ritorna dunque il
senso di Bpm per la Cattolica. C'è un
motivo particolare? Secondo qualche
docente, il filo rosso va cercato tra
l'associazionismo di base e gli ambienti
sindacali, Cisl in particolare, molto forti in
Piazza Meda e dentro l'università.
Mondo Universitario
Pagina 5
Depressione
Idea: lo psicobiotico
MICROFOTOGRAFIA DEL BIFIDOBACTERIUM. SOPRA: RIFIUTI NEL CASERTANO
Mondo Universitario
Da alcuni anni i probiotici sono al centro di studi di ogni tipo, perché
possono intervenire sulla composizione della flora intestinale e,
attraverso di essa, su condizioni che possono predisporre a molte
malattie (tra le quali diabete, obesità, patologie autoimmuni e
tumorali e altro), oppure aiutare a mantenere un buono stato di
salute. Ora è la volta della depressione. Secondo uno studio dei
ricercatori dell'Università di Cork, in Irlanda, il Bifidobacterium
infantis sarebbe in grado di attenuarne significativamente i sintomi
in modelli animali della malattia. Come sottolineato su "Biological
Psychiatry", l'effetto potrebbe essere dovuto all'azione
antinfiammatoria di questi germi , poiché infiammazione e
depressione sono strettamente associate. In attesa che i dati
ottenuti negli animali vengano confermati nell'uomo, è già pronto il
nome per questi batteri, che potrebbero essere al centro di un nuovo
business: psicobiotici .
Agnese Codignola
Pagina 6
Terra dei fuochi
Se il Dna
sbaglia strada
Fare chiarezza, una volta per tutte, sullo stato di salute degli uomini che abitano nella terra dei fuochi. È questo lo scopo di EcoFoodFertility, un progetto che vede coinvolti il Cnr, tre Asl campane
e l'Università di Torino, con inizio previsto nelle prossime settimane. «Quelli disponibili oggi sono solo dati epidemiologici», racconta Luigi Montano, responsabile dell'ambulatorio pubblico di Andrologia di Salerno e ideatore dell'iniziativa: «Manca ancora la
prova di un nesso di causalità tra le sostanze inquinanti presenti
nella zona e l'incidenza di patologie tumorali e malattie croniche
degenerative». E per trovarla, Montano vuole utilizzare una tecnica innovativa, che permette di misurare quantitativamente i danni
presenti all'interno del Dna degli spermatozoi (sintomo diunrischio
per la salute dell'intero organismo), e di metterli in relazione con la
presenza di sostanze tossiche di origine ambientale nel sangue e
nello sperma dei soggetti analizzati. «Lo spermatozoo è la sentinella più affidabile dello stato di salute, e il bio-indicatore d'elezione
del danno ambientale», spiega: «Analizzando un parametro definito indice di frammentazione del Dna è possibile quindi prevedere i rischi per la salute del soggetto, e attraverso l'analisi delle sostanze inquinanti presenti nell'organismo si può scoprire se dipendono dal cibo e dall'ambiente in cui vive». Al progetto parteciperanno 1.800 uomini residenti in tre diverse zone della Campania
(ad alto, medio e basso rischio ambientale), e i primi risultati si
dovrebbero avere già nel corso del 2014.
Simone Valesini
Mondo Universitario
Pagina 7
Malattie del sangue
GENE CORRETTORE
Per la prima volta, e per ora sui cani, la
terapia genica per la cura dell'emofilia di
tipo A sembra offrire prospettive concrete.
Un team franco-americano ha infatti
pubblicato su "Nature Communication"
i risultati ottenuti su tre cani nei quali
è stato introdotto - direttamente nelle
piastrine - il gene coinvolto nel processo
di coagulazione del sangue, che
i malati non hanno. Dopo due anni due
animali su tre sono vivi e in salute e per
questo gli autori, ricercatori del Medicai
College of Wisconsin di Milwuakee, hanno
gia presentato domanda per iniziare la
sperimentazione nell'uomo.
A. Cod.
Mondo Universitario
Pagina 8
Quanb ghiaccio è passalo
Dalle viscere delle
Alpi Giulie è stata
estratta una carota
bianca e opaca di 7,7
metri. In laboratorio
a 50 gradi sotto zero
svelerà secoli di clima
DI JACOPO PASOTTI
FOTO DI FABRIZIO GIRALDI
igliaia di anni di piogge,
nevicate, caldo, siccità e alluvioni. Nascosti tra le molecole di una "carota" di
DI ghiaccio estratta dalle viscere del monte Canin, in Friuli al confine
con la Slovenia. Un'operazione titanica
che ha costretto gli scienziati a trasportare 300 chili di apparecchi scientifici in
elicottero fino a 2.200 metri di altitudine:
radar capaci di sondare gli strati inferiori
del ghiaccio e grosse trivelle per perforarlo. Perché lo scenario scientifico è tracciato: lo studio del ghiaccio sotterraneo ha
aperto quella che Roberto Colucci, del
Cnr-Ismar di Trieste a capo delle attività
di ricerca al Canin definisce «una nuova
frontiera per la paleoclimatologia». Così
è stato in Antartide, nei Carpazi; e adesso
tocca alle Alpi Giulie. Tutti laboratori
dove i ricercatori scandagliano i ghiacci
per studiare il clima del passato e usare
questi dati per creare modelli capaci di
dirci cosa sta accadendo al pianeta.
Lo spiega Valter Maggi, glaciologo
della Università Bicocca di Milano: «Il
ghiaccio naturale, e quindi anche quello
sotterraneo, conserva informazioni sulla
temperatura dell'ambiente in cui si è
formato. Può anche intrappolare pollini
e materia organica utile per datare gli
strati con il radiocarbonio, o bolle d'aria
dalle quali è possibile risalire alla concentrazione dei gas atmosferici del passato».
Lo hanno fatto le chilometriche carote di
ghiaccio estratte in Antartide, che hanno
permesso di ricostruire le variazioni del
clima degli ultimi 800 mila anni, ma che
sono a migliaia di chilometri da noi. Invece, «il ghiaccio preservato in alcune
grotte lungo l'arco alpino può fornire
indicazioni sul nostro paleoclima», aggiune Maggi: «Dalla Grotta del Canin
Mondo Universitario
speriamo di poter ricostruire almeno un
secolo di storia climatica». Così come dal
ghiaccio di una grotta in Romania i ricercatori hanno potuto raccontare mille
anni di storia climatica dei Carpazi.
Troppo complesse, remote, e pericolose, fino a poco tempo fa queste ricerche
erano impensabili, ma ora gli strumenti
sono più leggeri e versatili e questo ha
dato confidenza a Colucci ed al suo progetto di compiere il primo carotaggio
profondo in Italia. Un progetto ambizioso che ha coinvolto 17 persone tra scienziati, cartografi della Regione, operatori
del Parco Naturale delle Prealpi Giulie,
tecnici della società Nesa (incaricata
della manutenzione delle stazioni meteorologiche automatiche nel bacino del
Canin), ed il supporto del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
Lavorare in grotta può essere pericoloso e le incertezze sono molte. Infatti un
incidente a 2300 metri di quota, in un
ambiente il cui pavimento è una liscia
lastra di ghiaccio può far saltare l'intera
operazione. Una bizzarria meteorologica potrebbe bloccare l'elicottero e con
esso le attività. In ottobre però era tutto
pronto ed il team di tecnici ed esperti si è
incontrato a Sella Nevea (Alpi Giulie).
L'elicottero ha depositato il materiale in
una conca riempita di neve, sul lato ombroso del monte Canin, quello che guarda a settentrione, di fronte ai pascoli del
Montasio.
La grotta è un antro dove la luce penetra da una ampia apertura. La prima
operazione consiste nel decidere dove
bucare la massa gelata: «È una grotta e
nel ghiaccio potevano esserci detriti che
avrebbero frantumato le punte carotiere,
e mandare in fumo l'operazione», spiega
Colucci. Per individuare possibili ostacoli nel ghiaccio Emanuele Forte, geologo
della Università di Trieste, ha fatto scivolare una strana scatola di plastica sulla
superficie ghiacciata. «Si chiama Georadar», spiega Forte: «In pratica è un radar
che emette microonde e grazie al quale
abbiamo informazioni sulla profondità
del ghiaccio, la sua stratificazione, e la
presenza di ostacoli che potrebbero bloccare la trivella».Dopo qualche passaggio
del Georadar, Forte indica un punto
qualunque del lago e dice a Maggi e
Colucci che quello è il punto dove perforare. In pochi minuti, i ricercatori azionano il carotatore. La trivella affonda
come se il ghiaccio fosse burro, anche se
lentamente. Ogni tanto si incastra, e
Maggi, aiutato da due studenti, manovra
con attenzione lo strumento per disincagliarlo e riavviarlo. Dopo diversi intoppi
superati con una certa tensione, Maggi
estrae la prima carota: un cilindro di
ghiaccio bianco e opaco di un metro e
mezzo, del diametro di 10 centimetri, con
delle striature che indicano i tempi di
formazione. Ma, aggiunge Colucci: «A
differenza del ghiaccio polare, quello
sotterraneo è più complesso. Non è detto
che gli strati rispecchino una successione
continua di anni. Spero di trovare una
foglia». Un frammento vegetale congelato permetterebbe infatti la datazione al
radiocarbonio. E in realtà serve poco
materiale organico: un frammento, anche minuscolo anche del polline sarebbe
sufficiente, e il ghiaccio di grotta è ricco
di impurità.
Maggi, aiutato da due studenti della
Università di Trieste, ripete l'operazione
con il carotatore ed estrae un nuovo cilindro di ghiaccio. Poi un altro. Ed un
altro ancora. Il punto segnalato da Forte
si rivela azzeccato e gli scienziati estraggono una carota di 7,7 metri, la più
profonda in Italia. Sicuramente il record
nostrano, ma anche una delle perforazioni in grotta più profonde in assoluto.
La lunga carota di ghiaccio, imballata
in ghiaccio secco, va nelle mani degli
scienziati all'Eurocold dell'Università
Bicocca: il modernissimo laboratorio per
lo studio delle carote di ghiaccio inaugurato quest'anno a Milano. È l'unico laboratorio in Italia dove invece che un
camice si indossa una pesante tuta termica: la temperatura del laboratorio può
scendere fino a -50°C.
Lo studio del clima antico della catena
alpina ha dunque un nuovo (scomodo e
gelido) strumento. Quando si varca una
nuova frontiera le incognite sono però
molte, e per i primi dati dobbiamo ancora attendere. n
Pagina 9
LA CAROTA DI GHIACCIO ESTRATTA DAL MONTE CANIN. A FIANCO, L'ENTRATA DELLA GROTTA
I
I RICERCATORI DELL'UNIVERSITÀ DI TRIESTE
HANNO PERFORATO UNA GROTTA DEL MONTE
CANIN CON ENORMI TRIVELLE . MAI COSÌ GIÙ
Mondo Universitario
Pagina 10
Tecnologia VISIONARI
TRANSUMANO
la trIonferà
La rivoluzione noii si fa con la politica. Ma cambiando
la nostra natura. E un movimento di pensiero. Globale
DI FABIO CHIUSI
Mondo Universitario
Pagina 11
Houellebecq sogna
Cos'è il transumanesimo ? Alcuni libri possono essere utili per capirlo . In italiano si
trovano il grande classico di Ray Kurzweil , "La singolarità è vicina -( Apogeo 2008),
ma anche " Mutare o perire : la sfida del transumanesimo " del sociologo Riccardo
Campa ( sestante 2010). Recentissimo invece è " Esseri umani 2.0" di Roberto
Manzocco ( Springer). In inglese altri testi per approfondire : come " Engines of
Creation . The Coming Era of Nanotechnology", che risale addirittura al 1986 (ma
aggiornato nel 2007 ) con cui Eric Drexler teorizzava rischi e opportunità delle
nanomacchine ; dell'anno scorso è invece " Radical Abundance " ( 2013 ), in cui i robot
molecolari giustificano l'utopia di una nuova rivoluzione industriale . Seppur in modo
meno scientifico , il transumanesimo è il messaggio forte anche del romanzo di
maggior successo dello scrittore francese Michel Houellebecq , " Le particelle
elementari ", edito in Italia da Bompiani ( 1999) e tradotto in 25 paesi.
A
nche la Silicon Valley
ha la sua religione. E
potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e
gli addetti ai lavori della culla dell'innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista
Roberto Manzocco in "Esseri Umani
2.0" (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non
può ancora pronunciarsi, «che fungono
da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali».
Per convincersene basta scorrerne i
capisaldi: il potenziamento delle nostre
capacità fisiche e psichiche; l'eliminazio-
ne di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell'invecchiamento e della morte. Ciò
che piace ai geek della Valley è che questi
grandiosi progetti di superamento dell'umano nel "post-umano" si devono, e
possono, realizzare tramite la tecnologia.
E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta
da scoprire, come il "mind uploading",
ossia il trasferimento della coscienza su
supporti non biologici, e le "nanomacchine", robot grandi come virus in grado di
riparare le cellule cancerose o i danni da
malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.
Facile lo scetticismo e l'ironia sui proclami di questi strani eredi dell'Oltreuomo nietzschiano e dei Futuristi in salsa
tecnoutopista, le cui radici vengono nel
volume individuate nell'alchimia occidentale, nella pratica egizia della mummificazione e nel pensiero taoista. Ma,
sostiene Manzocco, giornalista scientifico e scrittore, il transumanismo «non fa
più ridere». Da un lato, perché si innesta
in un contesto in cui il nichilismo ha già
ucciso l'uomo e i suoi valori, aprendo il
palcoscenico a ciò che lo supera. A partire dalla tecnica, ancora oggi secondo
molti e in diversi campi - dalla nascita di
nuove forme democratiche realmente
partecipate al mantenimento della salute
e l'aumento della felicità - la panacea di
tutti i mali. Dall'altro perché, più pragmaticamente, «la Silicon Valley è ormai
l'epicentro mondiale del movimento»,
ricorda l'autore a "l'Espresso". Ed è lì che,
negli ultimi decenni, le più futuribili visioni tecnologiche sono diventate realtà.
Se insomma il transumanismo è una
religione, la Valley è la sua Terra Santa. È
lì che hanno sede «tutte le principali organizzazioni transumaniste», dice Manzocco: dalla World Transhumanist Association, dedita alla diffusione del verbo in
Mondo Universitario
ambito accademico, dal 2007 a Palo Alto,
alla Singularity University, che lo integra
ai tradizionali percorsi di studi. Cofondatore è Ray Kurzweil, convinto che l'immortalità fisica sarà realtà intorno al
2045, e nel frattempo Director of Engineering a Google. Che, non a caso, figura
insieme a Linkedln tra i finanziatori
dell'istituto. Del resto, «Aubrey De Grey,
massimo teorico mondiale del longevismo radicale - per il quale l'aspettativa di
vita umana potrebbe essere portata a
cinquemila anni - tiene regolarmente seminari negli uffici di Mountain View a
beneficio dei vertici dell'azienda». Lo
stesso a Yahoo. E i soldi? Non sono un
problema, se tra i sostenitori più generosi del movimento spicca il cofondatore di
PayPal, Pieter Thiel, tra i primi investitori di Facebook e oggi amministratore di
un hedge fund da due miliardi di dollari,
Clarium Capital. A maggior ragione se a
guardare con favore al "transumano"
sono personaggi come «Peter Diamandis,
il celebre imprenditore pioniere del volo
spaziale privato, ma anche Bill Gates,
amico di Kurzweil, Bill Clinton e perfino
l'astrofisico Stephen Hawking», prosegue Manzocco, «che di recente ha raccomandato lo sviluppo di tecnologie in
grado di fondere il cervello umano con i
computer, onde evitare che questi ultimi,
in un prossimo futuro, ci soppiantino».
Certo, attualmente il transumanismo è
ancora una corrente minoritaria, anche
tra gli innovatori del lembo di California
che respira da decenni lo stesso misto di
utopia, ideali libertari e liberisti e sottocultura fantascientifica. Ma le sue idee
influenzano sempre più gli studiosi e
imprenditori che ne sono esposti. Per
questo, quando gli si domanda quanto
contano i principi transumanisti nello
sviluppo delle tecnologie che scandi-
Pagina 12
Tecnologia
scono e scandiranno le nostre vite quotidiane nel futuro prossimo e remoto,
Manzocco risponde senza esitazione:
«Molto», perché è un immaginario che
«sta penetrando la sensibilità "mainstream", influenzando le nostre aspettative e
quindi le richieste che poi facciamo a chi
si occupa di ricerca e sviluppo». Sempre
Google, per esempio, ha lanciato - come
ha scritto il settimanale "Time" lo scorso
settembre - il progetto Calico, proprio per
combattere l'invecchiamento: le lezioni
di De Grey hanno dato frutto? Per quanto non si tratti di un progetto ufficialmente transumanista, l'assonanza di intenti
non può che far riflettere.
Tra i tanti progetti dettagliati dagli
esponenti di questa corrente di pensiero,
tra i cui massimi interpreti figurano il
docente dell'Università di Oxford, Nick
Bostrom, e il teorico delle "nanomacchine", Eric Drexler, dalla rassegna di Manzocco emergono alcune amenità, come
l'idea di poter creare nuovi organi per
pazienti direttamente tramite stampanti
3D, o la suggestione di facilitare il viaggio
nello spazio trasmettendo via wireless le
menti degli astronauti dal pianeta di
partenza a quello di destinazione. Ma
anche motivi di preoccupazione. Se per
esempio i soldati del futuro dovessero
essere potenziati dalla tecnologia transumanista in modo da eliminare il bisogno
Mondo Universitario
L'EX PRESIDENTE USA BILL CLINTON. IN BASSO, DA
SINISTRA: IL FONDATORE DI MICROSOFT BILL GATES E
IL TEORICO DEL TRANSUMANESIMO RAY KURZWEIL
Fino a pochi anni fa
era considerata una
filosofia eccentrica.
Oggi tutti sono
costretti a prenderla
molto su serio
di dormire per restare vigili, comunicare
tra loro con il solo pensiero o diventare
immuni da ogni malattia trasmissibile,
cosa significherebbe per le guerre del futuro? Ancora, come ricorda l'autore i
fedeli del credo ipertecnologico non mancano di sottolineare la distanza tra i loro
progetti e l'eugenetica di totalitaria me-
moria, ma il rischio che il potenziamento
genetico porti a una disuguaglianza sociale su base biologica e quindi alla fine
della democrazia è concreto, una volta
che se ne accettano i dettami. Senza contare il possibile formarsi di un nuovo,
potente crinale di disuguaglianza sociale:
quello tra chi può permettersi di farsi
aumentare dalla tecnica e chi invece ne
resta escluso. «Per questo», dice Manzocco, «specie quelli di sinistra - come l'americano James Hughes - sono a favore di
un servizio sanitario universale e gratuito, che offra i miglioramenti su base volontaria».
Quanto agli incubi huxleiani, «la democratizzazione delle tecnologie potenzianti innescherebbe un circolo virtuoso
che renderebbe impossibile qualunque
controllo dittatoriale». Almeno, questa è
la speranza. E Internet? Come sarà la
Rete dei "post-umani"? «Dovrebbe diventare, secondo alcuni, un universo
condiviso ancora più reale della nostra
realtà quotidiana, in cui ci potremo immergere completamente collegandoci
direttamente il nostro sistema nervoso,
scambiando in modo diretto pensieri,
emozioni, idee». Non solo: «Potrebbe
nascere inoltre una forma di telepatia
tecnologica, producendo così un universo mentale interindividuale».
Anche qui, tuttavia, ci sono più visioni
che progetti concreti, anche se a detta dei
transumanisti «saranno una semplice
conseguenza di tecnologie ora in fase di
sviluppo», spiega Manzocco. Di certo
questi fondamentalisti del progresso
hanno il merito di tornare a farci immaginare un futuro che, come hanno scritto
pensatori del calibro di David Graeber e
Steven Johnson, sembriamo non essere
nemmeno più in grado di concepire. E
invece anticiparlo può essere utile, specie
mentre una doppia rivoluzione (l'Internet delle cose e i computer indossabili) è
alle porte, con la promessa e il terrore di
rivoluzionare la nozione stessa di identità. Per i transumanisti, la via è «l'avvento
del post-umano» e la «rivoluzione ontologica», e potremmo cominciare a imboccarla già nei prossimi due o tre decenni.
Per tutti gli altri, è tempo di chiedersi se
sia la porta del Paradiso o dell'Inferno. n
Pagina 13
Alcuni ricercatori hanno ricostruito la .faccia di run cacciatore di 7 rrrila anni fa
Avevamo pelle scura e occhi blu
scheletro
e preistorico e stat o trovato in Spagna
Di Ez°rox,E B IANcxI
nostri antenati avevano
pelle scura e occhi blu.
L'identikit è stato tracciato da un gruppo di 24
ricercatori internazionali,
che hanno lavorato coordinati da Carles Lalueza-Fox,
dell'Istituto di biologia evolutiva di Barcellona, e hanno
pubblicato le loro conclusioni
sulla rivista Nature. Emerge così che Brana -1 (come
è stato definito) aveva fra i
30 e i 35 anni al momento
della sua morte, avvenuta
circa 7 mila anni fa. Viveva
in un territorio corrispondente all'attuale Spagna
nord-occidentale. Grazie a
un'accurata analisi del suo
Dna e alla ricostruzione del
suo viso partendo dal cranio,
gli studiosi ci hanno consegnato un suggestivo ritratto
dell'uomo preistorico.
Si è arrivati alla sequenza quasi completa del Dna di
Brana-1 a partire da un dente ben conservato dello scheletro che era stato rinvenuto
otto anni fa nella grotta di
La Brana-Arintero (da
qui l'appellativo dell'uomo), nella provincia
iberica di Leon, insie-
preistorici dovesse essere
più chiaro. Il cambiamento,
dunque, è avvenuto più tardi. Inoltre il Dna sequenziato
di Brana-1 è stato confrontato con altri Dna
antichi, con quello di un
fossile umano che risale
a 23 mila anni fa scoperto in Siberia. Tra i due
è stata riscontrata una
firma genetica comune,
e ciò mostra che esiste
una continuità, in questo arco temporale, fra
l'Eurasia occidentale e
quella centrale.
Il lavoro del gruppo di
scienziati non si è fermato qui. Sono stati esaminati i geni dell'apparato digerente di questo
preistorico, appurando
che era intollerante al
lattosio e nell'impossibilità di digerire l'amido, vale a dire cereali e
patate. Così si ritiene
che soltanto alla fine
del mesolitico, 5 mila
anni fa, avviandosi verso l'età neolitica, l'uomo
cacciatore-coltivatore,
diventato agricoltore e allevatore, fosse cambiato, sfociando in un individuo in
grado di bere latte e assimilare i cereali. Altre caratteristiche di quest'uomo erano
la resistenza ad alcuni virus
e batteri e a certe malattie:
si tratta di variazioni genetiche ancora presenti nell'uomo moderno.
Quanto al secondo scheletro rinvenuto, chiamato
Brana -2, si sta lavorando
anche su di esso, ma per ora
non si è trovato un campione davvero buono partendo
da questo fossile. Forse lo
scheletro è stato più esposto
all'acqua, e ciò ha influito
sulla conservazione del Dna.
In ogni caso la conclusione
ottimistica di Lalueza-Fox
è che l'archeo-genetica rivoluzionerà il punto di vista sugli albori della storia,
apportando grandi cambiamenti e punti di vista più
complessi.
© Riproduzione riservata
me a un secondo scheletro sempre maschile.
A quell'epoca, definita
mesolitica e collocata
tra il paleolitico e il neolitico, gli esseri umani
vivevano di caccia e di
vegetali.
Questo gruppo, in base
ai risultati ottenuti, era
geneticamente distante
dalle attuali popolazioni europee, ma era più
vicino ai nordeuropei
come svedesi e finlandesi. I geni evidenziano che dovevano avere
pelle e capelli scuri: già
questo, secondo i ricercatori, costituisce una
sorpresa. Inoltre altri
geni, nell'uomo moderno, corrispondono agli
occhi blu. Ma questa
combinazione genetica
non esiste nelle attuali popolazioni del continente.
Finora si pensava che il
colore della pelle di questi
Mondo Universitario
La ricostruzione del volto dell'uomo
definito Brana-1
Pagina 14
Master Un corso ad hoc per imparare a prevenire o a evitare gli incidenti d'immagine
La reputazione prima di tutto
D icono: la reputazione è tutto. Solo che
basta poco per gettare un'ombra su liberi
professionisti, stilisti, aziende o onlus.
Qualche commento negativo o un cinguettio
maldestro, e il lavoro di una vita è rovinato,
come ha insegnato il caso Barilla , scoppiato a M 411
Andrea
seguito di una frase inopportuna sui gay da
archiesi
parte del presidente Guido . È così che a marzo, B
lo Iulm e la società Reputation manager,
provano a sperimentare il primo Master in reputation
management, corso di oltre 200 ore suddivise tra architettura di
digital e social media, comunicazione d'impresa e gestione
delle crisi, aspetti ingegneristici e legali. Andrea Barchiesi,
amministratore delegato della società partner e direttore
scientifico del corso, chiarisce: «L'obiettivo è fornire metodo e
strumenti per costruire e tutelare l'immagine online». In Italia,
Mondo Universitario
un'azienda su quattro ha una presenza
ufficiale sui social e il 67% è sul web. Ma,
come ricorda Mauro Pecchenino, direttore
didattico del master e docente di pr allo Iulm,
«la comunicazione online va gestita in modo
scientifico, non solo creativo». Le lezioni
Mauro
forniscono gli strumenti per ascolto e
Pecchenino
monitoraggio della rete e includono una parte
pratica per la gestione degli incidenti
reputazionali, prendendo spunto dalle cronache. Prima ancora,
il corso tenterà di insegnare come evitare una crisi: costruire
una buona reputazione che non si possa distruggere con un solo
incidente. L' ambizione è di aprire la strada a una figura
trasversale. Il reputation manager potrà essere un consulente
battitore libero, o assoldato dalle agenzie di pr, oppure ancora
un esperto di marketing o di digital.
G.E
Pagina 15
Le ragazze d'oro del soccer
nuove star dello sport Usa
Le università ora si contendono le calciatici
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO VINCENZI
NEW YORK
L
a prima cosa che colpisce
è quante sono, nelle
squadre hanno maggioranze bulgare. Poi impressiona come calciano: potenza e coordinazione perfette, nei
tackle a centrocampo sono quasi
sempre i maschi a perdere palla.
Quando si fanno le formazioni i
capitani si affrettano a scegliere
per prime le ragazze: sono loro le
starindiscusse deitomei che ogni
week end vengono organizzati
nelle decine di playground sparsi
per Manhattan. Bisogna partire
dal basso per capire quello che sta
succedendo nel calcio femminile
americano, protagonista di un
nuovo exploit che oscilla tra moda e mania. Esploso nel 1999 con
la storica finale della Coppa del
Mondo vintaaPasadena contro la
Cina davanti a 90mila persone
con Bill Clinton collegato in diretta dalla Casa Bianca, il soccerrosa
ha avuto una leggera flessione
qualche anno fa: ma altro che tramonto, era solo una breve rincorsaperil salto definitivo, perla consacrazione.
Il New York Times dedica una
lunga inchiesta al nuovo fenomeno: il reclutamento da parte delle
università di giocatrici sempre
più giovani sintomo dell'inesorabile successo. Una pratica in teoria vietata, visto che i college devono aspettare l'ultimo anno delle superiori prima di offrire le loro
famose borse di studio ma che
con diversi trucchi viene aggirata
senza troppe conseguenze. La
storia simbolo è quella di Halley,
15 anni, e corteggiata come sefos-
se la nuova LeBron James del calcio femminile: «Mentre è solo una
delle tante buone giocatrici», osservail suo allenatore. Ogniserail
suo smartphone viene tempestato di telefonate di coach: tutti la
vogliono, tutti le offrono studi
gratis, premi e benefit pur di convincerla ad indossare la loro casacca. Alla fine vince il Texas, dove la ragazza avrà una carriera
scolastica gratis per quattro anni
e altre condizioni così favorevoli
da stupire lei stessa: «Non avrei
mai pensato iniziassero a parlare
di me così presto», confessa.
Nel basket maschile (ovvero
l'élite dello sport di college) solo il
4% degli atleti viene opzionato
così presto, nel calcio femminile
la cifra è da record: 24%. Le donne
maturano prima, lo sviluppo psicofisico arriva in anticipo e so9
te
4
prattutto da un po' di anni le università devono ri equilibrare i fondi tra i sessi: «Ci sono più borse di
studio, che buone giocatrici», dice un altro allenatore. I numeri
spiegano tutto: le squadre adesso
sono 322, venti anni fa erano 82,
quelle maschili sono poco più di
duecento. Nell'ultimo meeting
organizzato dalla Elite Club National League per mettere in contatto le atlete delle superiori con
gli scout delle università si presentano oltre seicento allenatori,
in campo scendono 158 team che
si danno battaglia su una ventina
di impianti partre gi orni. In teoria
le atlete più giovani sono qui solo
per fare esperienza, ma gli osser vatori affollano le loro partite: sono loro la miniera d'oro da aggiudicarsi, quelle che a 17 anni non
hanno ancora un ingaggio sono
destinate a lauree di serie B. Ancheglispettatori sono in continuo
aumento, stadi pieni e dirette tv
sulla Espn. La star della nazionale, il portiere Hope Solo, due medaglie d'oro ai Giochi e una predisposizione a scandalizzare con le
sue dichiarazioni hot è una delle
regine degli spot, tanto da competere con le sorelle Williams.
Ma non tutti sorridono felici.
Ari son Dorrance coni suoi22 titoli nazionali è il Mourinho del calcio rosa made in Usa, adesso allena la squadra del North Carolina
ed è una voce critica: «Non va bene, le ragazzine in questo modo si
bruciano, vengono messe sotto
pressione troppo presto e possono farsi travolgere dallo stress. Sono felice che il nostro sport abbia
sempre più successo ma come è
avvenuto per il basket maschile
anche noi dovremmo mettere regole più rigide che salvaguardino
le atlete». Da manuale, anche se
poi all'ultima selezione è inprima
fila con le mani piene di curriculum: «Lo fanno tutti, io non posso
perdere».
Wzì
LE SQUADRE FEMMINILI
Neaii i)s 3lesquadredi
calcioper donnes.ono322
20 anni fa erano 82. Quelle
mmaschli soro inprece 204
L'ANNO DEL MONDIALE
Nei 1099 ai! Usa vincone
Mor ligie contro :a Cina.
A Pasadena per la finale
c'erano 90.000 spettatori
LE GIOVANI OPZIONATE
1124% delle ragazze viene
opzionato dai college
quando sono giovanissime.
Nel basket maschile il 4%
C RIPRODUZIONE RISERVATA
CAMPIONATO
PRO
La National
Women's
Soccer
League è la
massima lega
prodi calcio
femminile nel
Nord
America: vi
partecipano 8
squadre.
Foto, partita
tra Portland
Thorns e
Western NY
Flash
Mondo Universitario
Pagina 16
ULIVELLI
A pagina 18
Sanità
Pagina 17
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Ilaria Uliveto
FIRENZE
SIAM O alla stretta finale. Ciò che
fa piangere sangue e quello a cui
Marroni più tiene: l'attacco ag
gressivo alle liste d'attesa. Per abbatterle una volta per tutte. Quel
fiocco nero che resta in mezzo a
tutti gli standard d'eccellenza, è
una macchia che l'assessore regionale al diritto alla salute vuole eliminare dalla sanità toscana. E, come sarà scritto nero su bianco, sul
piano sanitario. Che andrà in
giuntà lunedì. Al più tardi il 10
febbraio. Come si fa, dopo un milione di tentativi andati a vuoto,
ad azzerare le liste d'attesa? Chiamando in causa i privati. Privato
san
sociale e privato puro. Che, a tariffe concordate con la Regione, potranno fornire prestazioni radiodiagnostiche e visite specialistiche con un'offerta che verrà messa a Cup. Sarà il paziente, dunque, a decidere. In molti casi, soprattutto per Tac e risonanze magnetiche, chi non è esente, e appartiene a fasce di reddito più alte, con il ticket aggiuntivo, avrà
convenienza a raccogliere offerte
a tariffe contenute e attesa zero.
SON O MO LTI i temi regionali in
masticazione. Quello dell'Estav
unico (il centro acquisti e concorsi), ora ce ne sono tre, è già all'esame del consiglio. Mentre presto
arriverà in giunta l'avvelenata
questione delle Società della salute: la delibera la sta scrivendo un
pool di consiglieri regionali, capitanato da Simone Naldoni, a braccetto con l'Anci. Bocciate dalla
Corte costituzionale, le Società
ïtaii
o
pnv
th
della salute saranno ridisegnate e
divise in due filiere: una parte si
occuperà del management, un'altra parte sarà operativa per i servizi sociosanitari al cittadino. Ma
non sarà un moltiplicatore di poltrone: i responsabili delle Sds sa-
L'ASSESSORE
CONTRO I VETI
Le Società della Salute
non saranno cancellate
nonostante La Consulta
Taglio alle liste d'attesa
N asce L' istituto per le donne
ranno le guide dei distretti Asl,
senza compensi aggiuntivi.
Il piano sanitario che ha fatto
piangere e scappare l'assessore
Scaramuccia, ha validità triennale (2012-2015), di fatto, se passerà
in consiglio, durerà poco più di
w
GIORNI D i ATTESA
CASE DELLA SALUTE
Il limite per gli interventi
ai pazienti oncologici.
Dopo un mese, dovranno
essere operati altrove
Il progetto della giunta è di
aprire 90 case della salute
in Toscana entro aprile, a
regime saranno 120
Z
1/ ANI '//"//
Sanità
M
Pagina 18
un anno (attualmente è sempre in
vigore quello varato nel 2008).
D IVISO in tre macroaree su cui
si sta già lavorando: la riorganizzazione della medicina territoriale
con la creazione delle Case della
salute, i maxi ambulatori, che in
Toscana, a regime, entro maggio
2015, dovranno essere 120 (90 saranno attive entro aprile) e con la
riduzione e unificazione per gradi
delle centrali operative del 118.
Da 12 si scenderà a 3, con un passaggio intermedio a 6. Alla medicina territoriale si affianca il ridisegno della rete ospedaliera: nelle
sedi delle aziende ospedaliere verrà convogliata l'alta specialità (di
secondo e terzo livello), gli interventi di primo livello saranno di
pertinenza degli ospedali delle
Asl. Una regola varrà per tutti:
l'azienda deve rispondere in tempi rapidi al paziente oncologico e
garantigli l'intervento chirurgico
entro 30 giorni. Se non è in grado
di offrire la prestazione deve farsi
carico del paziente e trovare un'altra clinica accreditata, con alta
qualificazione, che lo operi nei
tempi prestabiliti, più vicino possibile. Un'altra novità del piano riguarda la realizzazione dell'Istituito della medicina di genere dove
convoglieranno tutte le attività
specifiche per la salute della donna.
Sanità
Pagina 19
Medici. S1
stipendi visibili a tutti
.
.
.
.
S
Nonna
DOPO le polemiche e dopo la
nomina (in ritardo rispetto alla
legge) del responsabile anticorruzione, arriva a Gareggi anche
il piano triennale. La delibera è
stata firmata ieri. E da oggi sarà
consultabile online (www.aoucareggi.toscana.it), in nome della trasparenza. Tra le norme e
gli obblighi cui sono sottoposti
tutti i dipendenti: quella che meno piacerà ai medici specialisti
riguarda la pubblicazione degli
stipendi e dei guadagni in regime di libera professione. Ma
non è solo questo. Nella delibera
Sanità
è specificato il divieto di conflitto di interessi (tipo tra attività
pubblica e privata). Particolare
rilievo ha la norma antinepotismo, che a Gareggi è già attiva
dai tempi di Enrico Rossi assessore alla sanità che ne fece oggetto di specifica delibera: non possono lavorare nello stesso dipartimento mogli, mariti, figli e
chiunque abbia un legame parentale, anche di secondo grado,
con chi dirige la struttura o con
chi deve decidere delle sue mansioni oppure dell'orario di lavoro o dell'avanzamento di carriera.
Pagina 20
MEDICI 1 FAMIGLIA
Le ultime tecniche operatorie in caso di calcoli delle vie urinarie
U Un dolore fortissimo e diffuso all'altezza dei reni odi un altro tratto delle vie
urinarie, se il dolore colpisce zone più basse e
può interessare anche la vescica. Queste coliche possono essere anche molto forti, più forti del dolore di un parto. Sono calcoli che
devono essere rimossi quanto prima con apposite terapie, chiamando il 118 per essere
trasportati, in tempi rapidi, al pronto soccorso. Questa sera, alle 21,30, nuova puntata di
"Medici in Famiglia 2014, trasmissione medico - scientifica, in onda sull'emittente televisiva TV 1 (canale 11 del telecomando del digitale terrestre), ideata e realizzata da Marco
Battagli, nell'ambito del suo progetto di tutela della salute, condotta da Annalisa Zampini e con la regia di Simone Pieraccini. Si parlerà di calcoli delle vie urinarie, importanti patologie che affliggono ogni anno milioni di persone e che devono essere curate in tempo per
evitare importanti danni. Ospiti in studio i
medici dell'ospedale Santa Maria alla Gruccia, Giuseppe Romano, direttore dell'Urologia, Carlo Mura. direttore della Nefrologia e
Dialisi, Claudia Nocentini, direttore della Radiologia e la dietista Barbara Lapini di Arezzo. Verranno illustrate le attuali cure e le più
recenti tecniche operatorie. Il programma si
avvale della collaborazione delle Usl 8 di
Arezzo, Usl 7 di Siena, Asl 10 di Firenze, delle
associazioni di volontariato Lilt sezione di
Arezzo e Arkadia Onlus. La trasmissione gode anche del patrocinio della conferenza dei
sindaci del Valdarno, della Regione Toscana.
la Provincia di Arezzo, dell'ordine dei Medici
Chirurghi ed Odontoiatri di Arezzo e del corriere di Arezzo, che presenterà ogni venerdì le
varie puntate. Repliche su TVI la domenica
alle 16,30 ed il martedì alle 10,30.
Sanità
Pagina 21
Alberto Mantovani Ca so Vannoni
L'affaire Statuina
danneggia i malati
Non è la prima volta che pseudo-cure
miracolose come quella di Stamina vengono proposte, nel nostro Paese come in
tutto il mondo. Ma per il bene dei pazienti, nel rispetto delle loro sofferenze e delle
loro famiglie, è essenziale che le terapie
innovative vengano sviluppate secondo
criteri e regole estremamente rigorose, in
contesti di provata qualificazione a livello
internazionale. Nessuno di questi criteribase è stato rispettato dal metodo Stamina, ed è stato contraddetto il principio
etico alla base della sperimentazione clinica, ovvero che questa avvenga in modo
trasparente sulla base di evidenze scientifiche chiare e verificabili.
Così, chi ha subito il danno maggiore
sono i pazienti. Danneggiati direttamente,
in quanto il trattamento proposto non
possiede gli standard minimi richiesti per
la sperimentazione clinica, e indirettamente perché è stata alimentata la speranze di una cura miracolosa per malattie fra
loro tanto diverse, come il cancro e la Sla,
e perché si è creata una pericolosa confusione su come debba davvero funzionare
la ricerca medica. Di fronte alla tragedia
di una malattia grave, le persone possono
cercare risposte diverse: nella medicina e
nella ricerca, oppure nella fede, oppure,
anche, nelle pratice di guaritori o di coloro
che si improvvisano tali. Ma - al di là
delle scelte personali - i confini tra queste
risposte sono e devono restare molto
netti. Nella vicenda Stamina, invece, purtroppo i confini si sono mescolati fino a
confondersi.
E le responsabilità sono scientifiche,
giudiziarie - tribunali che hanno autoriz-
Sanità
zato e poi revocato il permesso di utilizzo
di questo metodo - e perfino politiche. Il
Parlamento infatti ha deciso lo stanziamento (o forse "sperpero", se lo stop
della Commissione Scientifica non avesse
bloccato la sperimentazione) di denaro
pubblico invece che fronteggiare illusioni
innescate anche da decisioni improvvide
di alcuni tribunali. Questi sono forse gli
aspetti più noti della vicenda. Ma ce ne
sono anche altri altrettanto gravi e più
nascosti. Ad esempio, il fatto che il via libera al metodo Stamina - secondo un
protocollo che nessuno conosce - e dunque all'utilizzo di "fabbriche di cellule",
avrebbe comportato l'indisponibilità delle stesse fabbriche per terapie attualmente
in sperimentazione clinica rigorosa (ad
esempio a Bergamo e Monza) contro
leucemie e linfomi, che stanno dando risultati molto promettenti.
Vicende come quella di Stamina causano danni profondi ai pazienti e alla reputazione scientifica del nostro Paese. La
speranza, dunque, è che non si ripetano, e
soprattutto non aprano la porta all'utilizzo di terapie prive di fondamento. Essenziale, a questo scopo, che giudici, politici
e scienziati tornino ad un atteggiamento
comune di rigore e chiusura nei confronti
di qualsivoglia "ciarlataneria". A tutela,
in primis, dei pazienti. Dare speranza infatti è doveroso: ma la vera speranza
consiste nella ricerca medica rigorosa, al
di fuori della quale si alimentano solo
mere ed amare illusioni.
direttore scientifico dell'Istituto Clinico
Humanitas e professore all'Università degli
Studi di Milano
Pagina 22
lältola del
regole sarebbe il ar
r
zl ; «
s
Rossetta M inotti
MILANO
INTENSA due giorni nella regione delle contraddizioni. Il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin visita la Lombardia delle eccellenze (cinque lombardi nella
classifica dei migliori cervelli
scientifici del mondo) ma anche
quella del controverso metodo
Stamina.
Ministro, il governa tore ombardo Roberto Maroni e l'assesso
alla SanitMario
Mantovani le hanno chiesto
di interveni per bloccare la
e ge che permette agli Spea' di rescia di proseguire
le infusioni delle cellule ottenute con il metodo Stamina a
chi le ha già cominciate.
«Mi hanno riferito dell'indagine
fatta dalla Regione, anche se non
ho ancora nulla di scritto. Capisco la posizione della Regione,
ma io sono tenuta al rispetto della
legge, il ministro ha un ruolo di
garanzia. Se poi la legge parlamentare sarà cambiata ne trarremo le
conseguenze».
familiari dei pazienti in lista
di attesa hanno chiesto un ìncontro a Roma. Anche o
spera no nell 'abolizione della
egge aldu i
perché
pensano che così la sperimentazione di quelle che considerano cure compassionevoli
possa essere addirittura amliata.
«I metodo Vannoni non rientra
nelle cure compassionevoli, perché dovrebbe aver superato la fase
uno della sperimentazione, e non
è così. Non credo proprio che le
infusioni possano essere somministrate a un maggior numero di
persone».
i sta organizzando un secondo comitato scientifico di
valutazione che tarda ad arrivare. Che problemi ci sono?
«I problemi sono di tipo giudiziario. Il comitato deve rispondere a
determinati requisiti chiesti dal
Tar, altrimenti rischiamo che vengano di nuovo accolti dei ricorsi.
Tra questi requisiti c'è quello di
Sanità
i istr re
i
si
avere in commissione scienziati
che non si siano espressi sul tema,
ed è molto difficile trovare un
esperto che non lo abbia fatto. Il
comitato sarà formato quando
l'avvocatura mi darà il via libera».
Quindi Mauro Ferra ri, che ha
parlato con 'lene', è ancora ilpresidente?
«A oggi è presidente. Certo non
LO SCIENZIATO
IN BILICO
Ferrari è ancora presidente
del co m itato di valutazione
non m i aspettavo
che facesse in televisione
quelle dichiarazioni
mi aspettavo facesse quelle dichiarazioni».
Perché ha scelto p
rio quel scienziato presidente dello Houston Methodist Research Institute?
«Cercavamo un esperto che non
si occupasse di staminali e che
avesse fama internazionale, ci
sembrava valido».
Questa vicenda le ricorda la
cura Dì sella per i tumori?
«Sì, è un caso Di Bella potenziato,
nel senso che lui aveva un proto-
ia
vi
zie '»
collo di farmaci certificati, qui di
certificato non c'è nulla e io seguo
la vicenda con grande preoccupazione».
Ma lei è favorevole o cont ria alle cure complementari?
InLombardia si sono parecchi protocolli sperimentali
di terapie alternative.
«Io sono favorevole a tutto ciò
che riguarda la ricerca, anche alle terapie del dolore e
alle cure palliative, purchè
rientrino nell'ambito della
sperimentazione scientifica. Bisogna avere delle regole, altrimenti siamo nel Far
West. La libertà di cura è
limitata dal riconoscimento oggettivo della validità
della terapia».
Lei e ' non ha visita
li pedali di Brescìa.
« o ma ho parlato con i medici,
in particolare con Raffaele Spiazzi. Mi hanno manifestato la loro
preoccupazione e il disagio per le
condizioni di lavoro a Brescia, visto che hanno somministrato per
anni un prodotto di cui non conoscevano il contenuto».
Dopo le dimissioni di Nunzia
De Girolamo si continua a
arlare dì ri m
« oi abbiamo c iesto
un Letta
g
bis con l'ingresso dei renziani. Se
c'è la volontà di far proseguire il
governo il Pd lo dimostri».
9mi nc, f ml_ '1, mi a.b
. 1_,...1_., ..Gli2ilPni
Pagina 23
ILCASO
B?-oBE É
Davide
di Starr,ïna
e il miriss:r%
della SAuB: e
Beatric:.,::, i.a.>r, ea;z.ïre
(Qlycom)
Ho raccolto il disagio
dei medici degli Spedali
di Brescia: hanno
somministrato un prodotto
di cui non conoscevano
il contenuto
Sanità
Et2
c] %, 3'd i L% z u!rri
JP ii 4 4 Pi
Beatrice Lorenzin, 42 anni, è ministro della Salute
del Governo Letta dal 28 aprile 2013 . Aderisce a Forza Italia
nel 1996 . Dal settembre 2006 al marzo 2008 è stata
coordinatore nazionale di Forza Italia - Giovani per la Libertà.
E stata eletta alla Camera dei deputati nel 2008 con il Pdl.
Il 16 novembre scorso ha aderito al Nuovo Centrodestra
qu dato da ..ngeUno A ltane.
Pagina 24
Cinque dosi
costano 3Omita euro
lt'metodo Stamina' è un
trattamento a base di cettute
staminati inventato da
Davide Vannoni. Prevede
t'uso dette cettute staminati
mesenchemiati per
rigenerare i neuroni. Per un
cicto d i cinque infusioni
(it minimo previsto da
Stamina) è previsto un costo
di 30mita euro per it Servizio
sanitario nazionate.
Aperte due inchieste
Una ventina di indagati
Su Stamina sono state
aperte due inchieste. Una
di carattere penate, in corso
a Torino. Una ventina gti
indagati (tra cui Vannoni).
L'attra, più recente, è stata
aperta latta Procura detta
Corte dei Conti detta
Lombardia. Vuote accertare
se te casse detto Stato hanno
subito un danno latta
sperimentazione di Stamina.
Sanità
% : , ;ïwuz-%,u
'iíïoiZ
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M
áá i..1í ah
Aftk,
I malati in attesa
dopo t'ok dei giudice
Sono 140 i pazienti che
hanno ottenuto it via tibera
atta cura Stamina da un
giudice e sono in tista di
attesa per it trattamento
agti Spedati civiti di Brescia.
L'ufficio brevetti degti Stati
Uniti ha rigettato la domanda
di Vannoni per mancanza
di dettagti sufficienti suite
metodotogia e per i dubbi
sut meccanismo
di differenziazione cettutare.
Pagina 25
giovani disoccupati? Colpa anche di tre fattori strutturali. Ecco quali sono
Senza lavoro, in 4 casi su 101a crisi non c'entra
Che cosa c'è davvero alla base di una
disoccupazione giovanile alle stelle nel
nostro Paese? Non solo la crisi economica. Una ricerca di McKinsey «Studio ergo lavoro» afferma che questo problema
per il 4o%o (tra i 15 e i 29 anni) abbia una
natura strutturale e affondi le sue radici
nello scarso dialogo tra sistema educativo ed economico.
Presupposti dai quali la società di
consulenza è partita per elaborare un
piano di intervento in collaborazione
con i ministeri dell'Istruzione e del Lavoro e Confindustria con l'«ambizioso»
obiettivo di far diminuire il numero degli inoccupati. Secondo Roberto Lancellotti di McKinsey e coordinatore dello
studio sono tre le cause principali: lo
sbilanciamento tra domanda dei giovani ed esigenze delle aziende, carenza di
competenze pratiche da parte degli studenti e inadeguatezza dei canali di supporto. Capacità che gli stage troppo brevi non danno quasi mai. Motivo per cui
Segnalazioni
anche il ministro per l'Istruzione Maria
Chiara Carrozza, intervenuto alla presentazione, ha affermato che oggi i ragazzi non possono più permettersi di
arrivare a 25 anni senza aver fatto un
giorno di lavoro. Ad avere a cuore la formazione dei professionisti del futuro è
anche Michele Angelo Verna, direttore
generale di Assolombarda intervenuto a
un convegno organizzato da Bosch,
sempre sui giovani e l'occupazione e su
come il programma europeo (Youth
guarantee) per contrastare la disoccupazione giovanile sarà implementato in
Italia grazie a un finanziamento complessivo di 1 miliardo e 513 milioni. «In
carenza di un efficace sistema di alternanza scuola/lavoro, la Youth Guarantee
può dare un contributo al problema, anche se in realtà non siamo d'accordo su
come si sta affrontando. Per esempio
non riteniamo che sia giusto attribuire
un ruolo cruciale ai centri per l'impiego
investendo nelle loro infrastrutture per-
ché non abbastanza efficaci», afferma
Verna, che è convinto che un ruolo fondamentale lo debbano avere le singole
regioni più competenti sui problemi locali e che si debba premiare la collaborazione tra centri pubblici e agenzie interinali private in base ai risultati raggiunti.
«Far volare Milano» è per esempio il
piano strategico di Assolombarda che
contiene specifici progetti sui temi delle
competenze, dei percorsi di formazione
e istruzione, orientamento al lavoro, tirocini e apprendistato. Mentre Rosario
Rasizza, amministratore delegato di
Openjobmetis, ha dichiarato - sempre al
convegno Bosch - che il sostegno deve
andare anche agli imprenditori che creano posti di lavoro, perché nessun incentivo potrà essere d'aiuto ai giovani
con troppe imprese in ginocchio.
Irene Consigliere
a DIreConsigliere
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BALLE SPAZIALI Nel «cv» mente un italiano su cinque
Assumere per curriculum
La tendenza-bufala
che incanta prof e politici
Dal sindaco Marino, costretto a cacciare chi nomina, ai docenti che
inventano titoli. Fa flop la moda figlia di una meritocrazia parolaia
il caso
di Giuliana De Vivo
uanto ci si può realmente fidare di un curriculumvitae? Guardando agli ultimi fatti la risposta non può che essere: poco. Lo sa bene il sindaco di Romalgnazio Marino, caduto nella trappola, assieme al vicesindaco Luigi Neri, del capo dello
staff di quest'ultimo, Andrea
Bianchi, che si era inventato
una laurea mai conseguita.
Bianchi si è dimesso, ma per il
primo cittadino della capitale è
l'ennesima brutta gatta da pelare. E ricordatele Parlamentarle
diBeppe Grillo?I candidati caricavano sul sito del M5s il proprio cv, oltre a dichiarazioni
d'intenti e video. È la bandiera
della trasparenza e della meritocrazia, valori di cui questo documento che riassume professionalità, competenze, esperienze, dovrebbe esserebaluar-
Perfino il direttore
dell'agenzia per il lavoro
indagato per le falsità
do. In teoria. In pratica a taroccarlo, secondo un'indagine di
OnePollsuun campione di2mila lavoratori, è quasi un italiano
su cinque (il 19 per cento). Siva
Segnalazioni
dalla piccola frottola alla colossale menzogna. Senza scomodare la statistica, basta cercare
online «falsificazione curriculum»: si aprono forum e dibattiti, un universo di dritte,
consigli, furberie varie.
O passare in rassegna i casi
smascherati negli ultimi tempi: il direttore generale dell'Afol (l'Agenzia per la formazione, l'orientamento e il lavoro, il che è un p aradosso) di Milano, Luigi Degan, è indagato
per aver incassato 132mila euro per l'incarico conferitogli
ne12011 inbaseatitolifalsi.Aveva «aggiunto» un paio di esperienze, presso il Centro Studi
Adapt e la Confindustria di Bergamo, per avere i requisiti necessaria quellaposizione. Peggio di lui ha fatto Corrado Faletti, exdirigentediBancaMarche
ed ex docente all'Università di
Bergamo: si è autoproclamato
dottore - convoto finale di 110 ben due volte, in Scienze biologiche e in Fisica dei calcoli.
Quando è partita l'indagine nei
suoi confronti, nell'autunno
2012, era addirittura dirigente
del Miur (poi si è dimesso). Meno fortunato ilsuo collega40enneche nell'aprile de12013 è riuscito, spacciandosi per ex pro-
fessore della Pontificia Univer- da dieci anni nel settore recruisità Lateranense, ad avere una tinge human research. Esistocattedra alla Lub di Bolzano; no campanelli d'allarme, «col'ateneolohaperò scoperto po- me la presenza di conoscenze
co dopo, facendo controlli in- tecniche chepoinontrovanoricrociati.
spondenza nelle esperienze di
Non succede solo per lavori lavoro», e in genere negli uffici
prestigiosi. Pochi mesi fa un del personale ci sono divisioni
36enne è riuscito a farsi assume- specializzate per ambitilavorare nel settore controllo qualità tivi:«chifaloscreeningdeicvin
diun'aziendadiTorino(stipen- un certo settore viene formato
dio: 1800 euro almese, di questi appositamente per quel livello
tempi un miracolo per molti diprofessionalità».Malapratisuoi coetanei), anche qui auto- ca dei controlli incrociati è anlaureandosi. Hapercepito lo sti- cora poco diffusa, e non sempendio per «solo» sei mesi du- prepraticabileintempirapidi.
ranteiqualinonsièmaipresentato al lavoro, e per giustificare
Twitter ragiulianadevivo
l'assenza ha sostenuto di essere orfano di padre e impegnato
«Occhio a chi dichiara
abilità scollegate dalle
esperienze lavorative»
nell'assistenza della madre mo rente: tutto falso, da cima a fondo. Clamorosa la truffa dei falsi
bidelli, verificatasi in diversi cittàitalianenel2009: certificazioni falsificate su internet per scalare le graduatorie del personale Ata. Non è facile portare alla
luce titoli di fantasia ed esperienze farlocche, specie quando, partendo da una preparazione di base effettiva, si fanno
cartefalse (nonin senso metaforico) per colpire chi si trova a
esaminare. In questi casi «è possibile solo fino a un certo punto
avere la certezza della veridicità di un cv», ammetteAntonella
Musco, dirigente di un centro
per l'impiego Ali in toscana, e
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OFFERTE IN VETRINA
Dura verificare il «cv» per
chi assume via colloquio
I
Lingue
straniere
Mente i11 3'Io. Va fatta la
tara: «inglese discreto»
indica che è a «my name
is». «Scolastico » è a zero
Segnalazioni
i
Precedenti
esperienze
Sul passato professionale mente l'8°/o. Collaborazioni esterne diventano
ruoli interni . Da capo
3
Competenze
informatiche
Mente il 3°Io. Classico: «conoscenza programmi base» uguale «so accendere il pce muovo il mouse»
4
Voto
dei diploma
Solo il 2°1o mente su questo punto: troppo facile
da verificare . Ma ci sono
stati casi clamorosi
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METÀ PLAFOND DESTINATO A SOSTENERE L'OCCUPAZIONE DEGLI UNDER 30 IN PMI E START-UP
Bei, 240 min a Intesa per i giovani
La linea di credito si inserisce nel programmaJob forY outh della Banca europea pergli investimenti
Gli altri 120 milioni di giuro di, finanziamenti andranno a imprese dei settori sanità, istruzione e sociale
DI CLAUDIA CERVINI
D
opo la linea di credito da
650 milioni concessa a
luglio e destinata perlopiù a sostenere lo sviluppo delle pini, la Banca europea per gli investimenti torna
a finanziare Intesa Sanpaolo.
Questa volta l'iniezione, ufficializzata con un accordo firmato ieri dal ceo del gruppo
bancario di Ca' de Sass Carlo
Messina e il vicepresidente
della Bei Dario Scannapieco,
stavolta è di 240 milioni di curo ed è funzionale, per 120 milioni, a favorire l'occupazione
giovanile e per l'altra metà a
finanziare imprese del settore sanitario e dell'istruzione.
Le risorse fresche a sostegno
dell'occupazione dei giovani,
arrivano a sette mesi dal Consiglio Europeo di Bruxelles
di giugno scorso focalizzato
sulla lotta alla disoccupazione degli under 30 in una fase
in cui il tasso dei senza lavoro in questa fascia d'età ha
toccato quota 41,6%, il massimo dal lontano 1977.
Per beneficiare dei prestiti le
pini fino a 250 dipendenti e
le società di media capitalizzazione fino a 3 mila occupati
devono aver assunto almeno
un lavoratore di età compresa
tra 15 e 29 anni (o si devono
impegnare ad assumerlo nei
sei mesi successivi al prestito) oppure devono offrire programmi di formazione professionale per i giovani o, ancora,
devono aver stipulato accordi
Segnalazioni
con istituti di formazione professionale oppure presentare
un assetto proprietario in cui
oltre il 50% del capitale è detenuto da under 30. In ulteriore alternativa, le
imprese devono
rientrare nelle
linee della legge
99 del 2013 sulla promozione
dell' occupazione giovanile. La
linea di credito
di 120 milioni
per i giovani sarà veicolata da
Mediocredito Italiano, il polo della
finanza d'impresa
del gruppo Intesa
Sanpaolo. Con
questa operazione
la Bei, grazie alla collaborazione
con Ca' de Sass,
inette ancora una
volta finanziamenti a lunga scadenza
e a tassi favorevoli
a disposizione del
mondo produttivo
italiano. L' accordo rientra nel pro-
gramma Bei «Jobs for youth»
finalizzato a sostenere l'occupazione degli under 30.
L'altra linea di credito da 120
milioni, ossia quella destinata a
sostenere progetti di imprese attive nella sanità o nell'istruzione,
sarà invece veicolata da Banca
Prossima, l'istituto dedicato al
non-profit controllato sempre da
Intesa Sanpaolo. Questa tranche
sarà perfezionata nei prossimi
giorni. (riproduzione riservata)
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www.milanofinanza. il/intesa
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