Rassegna del 31/01/2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 31/01/2014 UNIVERSITÀ DI FIRENZE Il Sole 24 Ore - Italia 29/01/14 Dottorati in azienda a rischio flop:«Per le imprese è troppo costoso» Marzio Bartoloni 1 Anna Maria D'Urso 2 MONDO UNIVERSITARIO Corriere Della Sera 31/01/14 P. 10 Il camper del Fisco all'Università« Studenti, svelate gli affitti in nero» Libero 31/01/14 P. 19 Bonus maturità, sì al maxi ricorso 3 Italia Oggi 31/01/14 P. 30 Universitas Mercatorum, crescono offerta e iscritti 4 Mondo 07/02/14 P. 55 Il senso di Bpm per la Cattolica Fabio Sottocornola 5 Espresso 06/02/14 P. 88 Depressione Idea: lo psicobiotico Agnese Codignola 6 Espresso 06/02/14 P. 88 Se il Dna sbaglia strada Simone Valesini Espresso 06/02/14 P. 89 Gene correttore Espresso 06/02/14 P. 94 Quanto ghiaccio è passato Jacopo Pasotti Espresso 06/02/14 P. 96 Trans umano la trionferà Fabio Chiusi 11 Italia Oggi 31/01/14 P. 13 Avevamo pelle scura e occhi blu Ettore Bianchi 14 Mondo 07/02/14 P. 53 La reputazione prima di tutto Repubblica 31/01/14 P. 52 Le ragazze d'oro del soccer nuove star dello sport Usa 7 8 9 15 Massimo Vincenzi 16 Ilaria Ulivelli 17 SANITÀ Qn 31/01/14 P. 1-18 Sanità, si cambia La Toscana chiama i privati per ridurre le liste attesa Nazione Firenze 31/01/14 P. 11 Medici, stipendi visibili a tutti Norma antinepotismo in corsia 20 Corriere Arezzo 31/01/14 P. 13 Le ultime tecniche operatorie in caso di calcoli delle vie urinarie 21 Espresso 06/02/14 P. 89 L'affaire Stamina danneggia i malati Alberto Mantovani 22 Qn 31/01/14 P. 13 Stamina, l'altolà del ministro «Senza regole sarebbe il Far West» " Rossella Minotti 23 Corriere Della Sera 31/01/14 P. 45 Senza lavoro, in 4 casi su 10 la crisi non c'entra Irene Consigliere 26 Giornale 31/01/14 P. 19 Assumere per curriculum La tendenza-bufala che incanta prof e politici Giuliana Devivo 27 Mf 31/01/14 P. 17 Bei, 240 mln a Intesa per i giovani Claudia Cervini 29 SEGNALAZIONI Indice Rassegna Stampa Pagina I Università di Firenze Pagina 1 Agenzia delle entrate e Fiamme Gialle Hcamper delFisco all'Università «Studenti, svelate gli affitti in nero» Meglio il contratto di affitto per studenti fuori sede o il contatto d'affitto di natura transitoria? II camper dell'Agenzia delle entrate farà tappa alla Sapienza Università di Roma (il 5 e il 26 febbraio) per offrire consulenza e assistenza agli studenti nella registrazione dei contratti di locazione. Affitti troppo spesso salatissimi e in nero. Dalle io alle 1, all'interno della città universitaria, i funzionari dell'Agenzia e i militari del Comando provinciale di Roma della Guardia di finanza saranno a disposizione dei ragazzi che potranno chiedere informazioni sulle differenti tipologie di contratti, sulla cedolare secca e segnalare eventuali proprietari di appartamenti che non abbiano provveduto alla registrazione. «L'iniziativa "II Fisco mette le ruote" negli atenei è un valido strumento perla diffusione tra le giovani generazioni della cultura della legalità», ha dichiarato Aldo Polito, direttore regionale delle Entrate. La tappa alla Sapienza è la prima di una serie che nei mesi di febbraio e marzo coinvolgerà anche altre due Università della Capitale: Tor Vergata e Roma Tre. Anna Maria D'Urso 91 RIPRODUZIONE RISERVATA Mondo Universitario Pagina 2 L'UDU: MILLE STUDENTI ENTRANO A MEDICINA Bonus maturità, sì al max' ricorso Il Tar del Lazio ha accolto il maxi-ricorso dell'Unione degli Universitari sul bonus maturità: oltre 1.000 studenti che hanno fatto ricorso sono entrati a Medicina solo nell'ultima settimana. Parola di Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell'Udu: «Il presidente del Tar del Lazio ha accolto il ricorso collettivo con un decreto cautelare che dovrà essere confermato all'udienza del 20 febbraio , ove si ratificherà l'ammissione con riserva agli studi». Ora gli studenti chiedono al ministero «una sanatoria per tutti i ragazzi che hanno sostenuto il test e che il tavolo sul numero chiuso annunciato dal ministro Carrozza si avvii subito». I test ad aprile sono «un tentativo dì far rientrare dalla porta secondaria tanti studenti che hanno fatto ricorso, che ora rifaranno il test», dice Daniele Lanni, portavoce della Rete degli studenti medi. Intnghl e Iotte df oMere dltroladdiodcÌla<eiffolar Mondo Universitario Pagina 3 Unïversitas Mereatoru Sviluppo del turismo, formazione all'imprenditorialità, regolazione del mercato, conciliazione, diritto d'impresa, politiche a sostegno dei sistemi di impresa: sono queste alcune delle tematiche per le quali Universitas Mercatorum costituisce il riferimento scientifico e culturale delle Camere di commercio. L'Ateneo telematico costituito su impulso del Sistema camerale e operativo a partire dal 2006, si appresta a tracciare il bilancio di questi sette anni di attività e a illustrare gli sviluppi futuri. Sarà l'inaugurazione dell'Anno Accademico 2013-2014, che si terrà il prossimo 6 febbraio a Roma presso la sede di Unioncamere, l'occasione per fare nel dettaglio il punto dei risultati raggiunti. E non sono pochi. Nel corso di questi anni l'offerta formativa si è ampliata. All'iniziale corso di laurea triennale in Gestione di Impresa, che oggi consente ai laureati di ottenere l'esonero della prima prova all'esame di Stato per l'accesso all'Albo dei dottori commercialisti, si sono aggiunte lo scorso anno due importanti novità. Stiamo parlando del nuovo corso magistrale in Management e del corso di laurea in Scienze del Turismo. Un corso quest'ultimo nato proprio per formare professionalità in grado di sostenere lo sviluppo dell'industria Mondo Universitario Un particolare della sule turistica italiana. Perché con il nostro patrimonio storico, artistico, culturale il turismo nel Belpaese ha ancora enormi potenzialità di crescita. Rafforzato appare anche il corpo docente, che oggi è costituito da 19 professori di ruolo e 20 a contratto. Perché nessun studente dell'Ateneo è lasciato solo. Universitas Mercatorum garantisce, infatti, un collegamento diretto studenti, docenti e tutor (di insegnamento, di percorso ed informatico) fino al conseguimento della laurea. Per studiare basta un pc ed un collegamento Internet. Le lezioni si possono seguire in qualsiasi momento della giornata e dell'anno. Gli esami, in presenza, si svolgono a Roma, Milano e Imperia con appelli 11 mesi su 12. All'Ateneo è possibile iscriversi in ogni momento dell'anno. L'Università riconosce, come stabilito dalle norme in vigore, gli esami sostenuti in altri Atenei (purché compatibili con l'offerta formativa dell'Ateneo) e massimo 12 crediti formativi per attività professionali debitamente certificate. Una prevalutazione può essere richiesta, in forma gratuita, alla segreteria d'Ateneo ([email protected]). Inoltre per corrispondere anche alle difficoltà economiche e sociali, Universitas Mercatorum è in grado di riconoscere forme di iscrizione agevolate (fino al 35%), per tutti i corsi di laurea della propria offerta formativa. Questo grazie alle numerose convenzioni esistenti con strutture pubbliche e private (a partire dalle convenzioni con l'Aci e con diverse Associazioni di categoria, anche nel settore turistico come ad es. Federalberghi, o con grandi catene come ad esempio NH Hoteles) nonché alla possibilità per i neo immatricolati di rateizzare la tassa di iscrizione anche in quattro rate. E oggi questo sforzo è ripagato da un costante aumento del numero degli iscritti ai corsi di laurea dell'Ateneo che, solo lo scorso anno, ha superato il tetto di 800. Ma le novità non finiscono qui. Anche l'attività di ricerca si è ulteriormente ampliata: dal settore dei distretti industriali a quello dello start up delle imprese sociali. Mentre sul fronte dell'internazionalizzazione l'Ateneo ha incrementato il suo impegno, pure attraverso la partecipazione a programmi e progetti europei tra cui SOS Legalità. E grazie a questa ricerca di miglioramento continuo che oggi l'Ateneo è in grado di rispondere alle esigenze formative delle imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, preparando gli studenti a diventare preziosi alleati del loro sviluppo. Pagina 4 II senso di Bpm per la Cattolica Da metà gennaio il rebus è risolto: la Banca popolare di Milano (Bpm) ha una squadra di governo che dovrà affrontare il 2014, anno non semplice con stress test europei e l'aumento di capitale da 500 milioni. Accanto al ceo Giuseppe Castagna , come noto il vertice è composto da Piero Giarda presidente del consiglio di sorveglianza e Mario Anolli a capo del consiglio di gestione. Entrambi sono docenti all'università Cattolica di Milano: Giarda ha insegnato per anni scienza delle finanze e oggi è in pensione, mentre Anolli presiede la facoltà di scienze bancarie. È curioso notare come la Bpm, laica e dunque non collocabile nell'area della cosiddetta finanza cattolica, che va dallo lor all'ex Ambroveneto fino alla più recente Popolare di Lodi guidata da Gianpiero Fiorani , tenga spesso lo sguardo rivolto all'ateneo di Largo Gemelli. A partire dai primi anni Settanta, quattro presidenti su nove sono arrivati da lì. E sono rimasti a lungo al comando, più di 25 anni in totale. Il primo è stato Piero Schlesinger, numero uno in Piazza Meda per 19 stagioni fino al 1993. Un anno dopo, quando Bpm è sbarcata in Borsa (in precedenza le azioni erano trattate al mercato ristretto) al suo posto è andato Francesco Cesarini , ai tempi ordinario di tecnica bancaria. Nel 2001 è toccato a Roberto Mazzotta , che non è un professore ma nell'ateneo conta molto. L'ex politico di spicco della Dc milanese siede attualmente nel cda dell'istituto Toniolo, il quale controlla l'ateneo, nomina la maggioranza dei consiglieri e, indirettamente, il rettore. Dopo la stagione sfortunata di Massimo Ponzellini e Filippo Annunziata (che insegna alla Bocconi), con Giarda ritorna dunque il senso di Bpm per la Cattolica. C'è un motivo particolare? Secondo qualche docente, il filo rosso va cercato tra l'associazionismo di base e gli ambienti sindacali, Cisl in particolare, molto forti in Piazza Meda e dentro l'università. Mondo Universitario Pagina 5 Depressione Idea: lo psicobiotico MICROFOTOGRAFIA DEL BIFIDOBACTERIUM. SOPRA: RIFIUTI NEL CASERTANO Mondo Universitario Da alcuni anni i probiotici sono al centro di studi di ogni tipo, perché possono intervenire sulla composizione della flora intestinale e, attraverso di essa, su condizioni che possono predisporre a molte malattie (tra le quali diabete, obesità, patologie autoimmuni e tumorali e altro), oppure aiutare a mantenere un buono stato di salute. Ora è la volta della depressione. Secondo uno studio dei ricercatori dell'Università di Cork, in Irlanda, il Bifidobacterium infantis sarebbe in grado di attenuarne significativamente i sintomi in modelli animali della malattia. Come sottolineato su "Biological Psychiatry", l'effetto potrebbe essere dovuto all'azione antinfiammatoria di questi germi , poiché infiammazione e depressione sono strettamente associate. In attesa che i dati ottenuti negli animali vengano confermati nell'uomo, è già pronto il nome per questi batteri, che potrebbero essere al centro di un nuovo business: psicobiotici . Agnese Codignola Pagina 6 Terra dei fuochi Se il Dna sbaglia strada Fare chiarezza, una volta per tutte, sullo stato di salute degli uomini che abitano nella terra dei fuochi. È questo lo scopo di EcoFoodFertility, un progetto che vede coinvolti il Cnr, tre Asl campane e l'Università di Torino, con inizio previsto nelle prossime settimane. «Quelli disponibili oggi sono solo dati epidemiologici», racconta Luigi Montano, responsabile dell'ambulatorio pubblico di Andrologia di Salerno e ideatore dell'iniziativa: «Manca ancora la prova di un nesso di causalità tra le sostanze inquinanti presenti nella zona e l'incidenza di patologie tumorali e malattie croniche degenerative». E per trovarla, Montano vuole utilizzare una tecnica innovativa, che permette di misurare quantitativamente i danni presenti all'interno del Dna degli spermatozoi (sintomo diunrischio per la salute dell'intero organismo), e di metterli in relazione con la presenza di sostanze tossiche di origine ambientale nel sangue e nello sperma dei soggetti analizzati. «Lo spermatozoo è la sentinella più affidabile dello stato di salute, e il bio-indicatore d'elezione del danno ambientale», spiega: «Analizzando un parametro definito indice di frammentazione del Dna è possibile quindi prevedere i rischi per la salute del soggetto, e attraverso l'analisi delle sostanze inquinanti presenti nell'organismo si può scoprire se dipendono dal cibo e dall'ambiente in cui vive». Al progetto parteciperanno 1.800 uomini residenti in tre diverse zone della Campania (ad alto, medio e basso rischio ambientale), e i primi risultati si dovrebbero avere già nel corso del 2014. Simone Valesini Mondo Universitario Pagina 7 Malattie del sangue GENE CORRETTORE Per la prima volta, e per ora sui cani, la terapia genica per la cura dell'emofilia di tipo A sembra offrire prospettive concrete. Un team franco-americano ha infatti pubblicato su "Nature Communication" i risultati ottenuti su tre cani nei quali è stato introdotto - direttamente nelle piastrine - il gene coinvolto nel processo di coagulazione del sangue, che i malati non hanno. Dopo due anni due animali su tre sono vivi e in salute e per questo gli autori, ricercatori del Medicai College of Wisconsin di Milwuakee, hanno gia presentato domanda per iniziare la sperimentazione nell'uomo. A. Cod. Mondo Universitario Pagina 8 Quanb ghiaccio è passalo Dalle viscere delle Alpi Giulie è stata estratta una carota bianca e opaca di 7,7 metri. In laboratorio a 50 gradi sotto zero svelerà secoli di clima DI JACOPO PASOTTI FOTO DI FABRIZIO GIRALDI igliaia di anni di piogge, nevicate, caldo, siccità e alluvioni. Nascosti tra le molecole di una "carota" di DI ghiaccio estratta dalle viscere del monte Canin, in Friuli al confine con la Slovenia. Un'operazione titanica che ha costretto gli scienziati a trasportare 300 chili di apparecchi scientifici in elicottero fino a 2.200 metri di altitudine: radar capaci di sondare gli strati inferiori del ghiaccio e grosse trivelle per perforarlo. Perché lo scenario scientifico è tracciato: lo studio del ghiaccio sotterraneo ha aperto quella che Roberto Colucci, del Cnr-Ismar di Trieste a capo delle attività di ricerca al Canin definisce «una nuova frontiera per la paleoclimatologia». Così è stato in Antartide, nei Carpazi; e adesso tocca alle Alpi Giulie. Tutti laboratori dove i ricercatori scandagliano i ghiacci per studiare il clima del passato e usare questi dati per creare modelli capaci di dirci cosa sta accadendo al pianeta. Lo spiega Valter Maggi, glaciologo della Università Bicocca di Milano: «Il ghiaccio naturale, e quindi anche quello sotterraneo, conserva informazioni sulla temperatura dell'ambiente in cui si è formato. Può anche intrappolare pollini e materia organica utile per datare gli strati con il radiocarbonio, o bolle d'aria dalle quali è possibile risalire alla concentrazione dei gas atmosferici del passato». Lo hanno fatto le chilometriche carote di ghiaccio estratte in Antartide, che hanno permesso di ricostruire le variazioni del clima degli ultimi 800 mila anni, ma che sono a migliaia di chilometri da noi. Invece, «il ghiaccio preservato in alcune grotte lungo l'arco alpino può fornire indicazioni sul nostro paleoclima», aggiune Maggi: «Dalla Grotta del Canin Mondo Universitario speriamo di poter ricostruire almeno un secolo di storia climatica». Così come dal ghiaccio di una grotta in Romania i ricercatori hanno potuto raccontare mille anni di storia climatica dei Carpazi. Troppo complesse, remote, e pericolose, fino a poco tempo fa queste ricerche erano impensabili, ma ora gli strumenti sono più leggeri e versatili e questo ha dato confidenza a Colucci ed al suo progetto di compiere il primo carotaggio profondo in Italia. Un progetto ambizioso che ha coinvolto 17 persone tra scienziati, cartografi della Regione, operatori del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, tecnici della società Nesa (incaricata della manutenzione delle stazioni meteorologiche automatiche nel bacino del Canin), ed il supporto del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Lavorare in grotta può essere pericoloso e le incertezze sono molte. Infatti un incidente a 2300 metri di quota, in un ambiente il cui pavimento è una liscia lastra di ghiaccio può far saltare l'intera operazione. Una bizzarria meteorologica potrebbe bloccare l'elicottero e con esso le attività. In ottobre però era tutto pronto ed il team di tecnici ed esperti si è incontrato a Sella Nevea (Alpi Giulie). L'elicottero ha depositato il materiale in una conca riempita di neve, sul lato ombroso del monte Canin, quello che guarda a settentrione, di fronte ai pascoli del Montasio. La grotta è un antro dove la luce penetra da una ampia apertura. La prima operazione consiste nel decidere dove bucare la massa gelata: «È una grotta e nel ghiaccio potevano esserci detriti che avrebbero frantumato le punte carotiere, e mandare in fumo l'operazione», spiega Colucci. Per individuare possibili ostacoli nel ghiaccio Emanuele Forte, geologo della Università di Trieste, ha fatto scivolare una strana scatola di plastica sulla superficie ghiacciata. «Si chiama Georadar», spiega Forte: «In pratica è un radar che emette microonde e grazie al quale abbiamo informazioni sulla profondità del ghiaccio, la sua stratificazione, e la presenza di ostacoli che potrebbero bloccare la trivella».Dopo qualche passaggio del Georadar, Forte indica un punto qualunque del lago e dice a Maggi e Colucci che quello è il punto dove perforare. In pochi minuti, i ricercatori azionano il carotatore. La trivella affonda come se il ghiaccio fosse burro, anche se lentamente. Ogni tanto si incastra, e Maggi, aiutato da due studenti, manovra con attenzione lo strumento per disincagliarlo e riavviarlo. Dopo diversi intoppi superati con una certa tensione, Maggi estrae la prima carota: un cilindro di ghiaccio bianco e opaco di un metro e mezzo, del diametro di 10 centimetri, con delle striature che indicano i tempi di formazione. Ma, aggiunge Colucci: «A differenza del ghiaccio polare, quello sotterraneo è più complesso. Non è detto che gli strati rispecchino una successione continua di anni. Spero di trovare una foglia». Un frammento vegetale congelato permetterebbe infatti la datazione al radiocarbonio. E in realtà serve poco materiale organico: un frammento, anche minuscolo anche del polline sarebbe sufficiente, e il ghiaccio di grotta è ricco di impurità. Maggi, aiutato da due studenti della Università di Trieste, ripete l'operazione con il carotatore ed estrae un nuovo cilindro di ghiaccio. Poi un altro. Ed un altro ancora. Il punto segnalato da Forte si rivela azzeccato e gli scienziati estraggono una carota di 7,7 metri, la più profonda in Italia. Sicuramente il record nostrano, ma anche una delle perforazioni in grotta più profonde in assoluto. La lunga carota di ghiaccio, imballata in ghiaccio secco, va nelle mani degli scienziati all'Eurocold dell'Università Bicocca: il modernissimo laboratorio per lo studio delle carote di ghiaccio inaugurato quest'anno a Milano. È l'unico laboratorio in Italia dove invece che un camice si indossa una pesante tuta termica: la temperatura del laboratorio può scendere fino a -50°C. Lo studio del clima antico della catena alpina ha dunque un nuovo (scomodo e gelido) strumento. Quando si varca una nuova frontiera le incognite sono però molte, e per i primi dati dobbiamo ancora attendere. n Pagina 9 LA CAROTA DI GHIACCIO ESTRATTA DAL MONTE CANIN. A FIANCO, L'ENTRATA DELLA GROTTA I I RICERCATORI DELL'UNIVERSITÀ DI TRIESTE HANNO PERFORATO UNA GROTTA DEL MONTE CANIN CON ENORMI TRIVELLE . MAI COSÌ GIÙ Mondo Universitario Pagina 10 Tecnologia VISIONARI TRANSUMANO la trIonferà La rivoluzione noii si fa con la politica. Ma cambiando la nostra natura. E un movimento di pensiero. Globale DI FABIO CHIUSI Mondo Universitario Pagina 11 Houellebecq sogna Cos'è il transumanesimo ? Alcuni libri possono essere utili per capirlo . In italiano si trovano il grande classico di Ray Kurzweil , "La singolarità è vicina -( Apogeo 2008), ma anche " Mutare o perire : la sfida del transumanesimo " del sociologo Riccardo Campa ( sestante 2010). Recentissimo invece è " Esseri umani 2.0" di Roberto Manzocco ( Springer). In inglese altri testi per approfondire : come " Engines of Creation . The Coming Era of Nanotechnology", che risale addirittura al 1986 (ma aggiornato nel 2007 ) con cui Eric Drexler teorizzava rischi e opportunità delle nanomacchine ; dell'anno scorso è invece " Radical Abundance " ( 2013 ), in cui i robot molecolari giustificano l'utopia di una nuova rivoluzione industriale . Seppur in modo meno scientifico , il transumanesimo è il messaggio forte anche del romanzo di maggior successo dello scrittore francese Michel Houellebecq , " Le particelle elementari ", edito in Italia da Bompiani ( 1999) e tradotto in 25 paesi. A nche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell'innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in "Esseri Umani 2.0" (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l'eliminazio- ne di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell'invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell'umano nel "post-umano" si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il "mind uploading", ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le "nanomacchine", robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare. Facile lo scetticismo e l'ironia sui proclami di questi strani eredi dell'Oltreuomo nietzschiano e dei Futuristi in salsa tecnoutopista, le cui radici vengono nel volume individuate nell'alchimia occidentale, nella pratica egizia della mummificazione e nel pensiero taoista. Ma, sostiene Manzocco, giornalista scientifico e scrittore, il transumanismo «non fa più ridere». Da un lato, perché si innesta in un contesto in cui il nichilismo ha già ucciso l'uomo e i suoi valori, aprendo il palcoscenico a ciò che lo supera. A partire dalla tecnica, ancora oggi secondo molti e in diversi campi - dalla nascita di nuove forme democratiche realmente partecipate al mantenimento della salute e l'aumento della felicità - la panacea di tutti i mali. Dall'altro perché, più pragmaticamente, «la Silicon Valley è ormai l'epicentro mondiale del movimento», ricorda l'autore a "l'Espresso". Ed è lì che, negli ultimi decenni, le più futuribili visioni tecnologiche sono diventate realtà. Se insomma il transumanismo è una religione, la Valley è la sua Terra Santa. È lì che hanno sede «tutte le principali organizzazioni transumaniste», dice Manzocco: dalla World Transhumanist Association, dedita alla diffusione del verbo in Mondo Universitario ambito accademico, dal 2007 a Palo Alto, alla Singularity University, che lo integra ai tradizionali percorsi di studi. Cofondatore è Ray Kurzweil, convinto che l'immortalità fisica sarà realtà intorno al 2045, e nel frattempo Director of Engineering a Google. Che, non a caso, figura insieme a Linkedln tra i finanziatori dell'istituto. Del resto, «Aubrey De Grey, massimo teorico mondiale del longevismo radicale - per il quale l'aspettativa di vita umana potrebbe essere portata a cinquemila anni - tiene regolarmente seminari negli uffici di Mountain View a beneficio dei vertici dell'azienda». Lo stesso a Yahoo. E i soldi? Non sono un problema, se tra i sostenitori più generosi del movimento spicca il cofondatore di PayPal, Pieter Thiel, tra i primi investitori di Facebook e oggi amministratore di un hedge fund da due miliardi di dollari, Clarium Capital. A maggior ragione se a guardare con favore al "transumano" sono personaggi come «Peter Diamandis, il celebre imprenditore pioniere del volo spaziale privato, ma anche Bill Gates, amico di Kurzweil, Bill Clinton e perfino l'astrofisico Stephen Hawking», prosegue Manzocco, «che di recente ha raccomandato lo sviluppo di tecnologie in grado di fondere il cervello umano con i computer, onde evitare che questi ultimi, in un prossimo futuro, ci soppiantino». Certo, attualmente il transumanismo è ancora una corrente minoritaria, anche tra gli innovatori del lembo di California che respira da decenni lo stesso misto di utopia, ideali libertari e liberisti e sottocultura fantascientifica. Ma le sue idee influenzano sempre più gli studiosi e imprenditori che ne sono esposti. Per questo, quando gli si domanda quanto contano i principi transumanisti nello sviluppo delle tecnologie che scandi- Pagina 12 Tecnologia scono e scandiranno le nostre vite quotidiane nel futuro prossimo e remoto, Manzocco risponde senza esitazione: «Molto», perché è un immaginario che «sta penetrando la sensibilità "mainstream", influenzando le nostre aspettative e quindi le richieste che poi facciamo a chi si occupa di ricerca e sviluppo». Sempre Google, per esempio, ha lanciato - come ha scritto il settimanale "Time" lo scorso settembre - il progetto Calico, proprio per combattere l'invecchiamento: le lezioni di De Grey hanno dato frutto? Per quanto non si tratti di un progetto ufficialmente transumanista, l'assonanza di intenti non può che far riflettere. Tra i tanti progetti dettagliati dagli esponenti di questa corrente di pensiero, tra i cui massimi interpreti figurano il docente dell'Università di Oxford, Nick Bostrom, e il teorico delle "nanomacchine", Eric Drexler, dalla rassegna di Manzocco emergono alcune amenità, come l'idea di poter creare nuovi organi per pazienti direttamente tramite stampanti 3D, o la suggestione di facilitare il viaggio nello spazio trasmettendo via wireless le menti degli astronauti dal pianeta di partenza a quello di destinazione. Ma anche motivi di preoccupazione. Se per esempio i soldati del futuro dovessero essere potenziati dalla tecnologia transumanista in modo da eliminare il bisogno Mondo Universitario L'EX PRESIDENTE USA BILL CLINTON. IN BASSO, DA SINISTRA: IL FONDATORE DI MICROSOFT BILL GATES E IL TEORICO DEL TRANSUMANESIMO RAY KURZWEIL Fino a pochi anni fa era considerata una filosofia eccentrica. Oggi tutti sono costretti a prenderla molto su serio di dormire per restare vigili, comunicare tra loro con il solo pensiero o diventare immuni da ogni malattia trasmissibile, cosa significherebbe per le guerre del futuro? Ancora, come ricorda l'autore i fedeli del credo ipertecnologico non mancano di sottolineare la distanza tra i loro progetti e l'eugenetica di totalitaria me- moria, ma il rischio che il potenziamento genetico porti a una disuguaglianza sociale su base biologica e quindi alla fine della democrazia è concreto, una volta che se ne accettano i dettami. Senza contare il possibile formarsi di un nuovo, potente crinale di disuguaglianza sociale: quello tra chi può permettersi di farsi aumentare dalla tecnica e chi invece ne resta escluso. «Per questo», dice Manzocco, «specie quelli di sinistra - come l'americano James Hughes - sono a favore di un servizio sanitario universale e gratuito, che offra i miglioramenti su base volontaria». Quanto agli incubi huxleiani, «la democratizzazione delle tecnologie potenzianti innescherebbe un circolo virtuoso che renderebbe impossibile qualunque controllo dittatoriale». Almeno, questa è la speranza. E Internet? Come sarà la Rete dei "post-umani"? «Dovrebbe diventare, secondo alcuni, un universo condiviso ancora più reale della nostra realtà quotidiana, in cui ci potremo immergere completamente collegandoci direttamente il nostro sistema nervoso, scambiando in modo diretto pensieri, emozioni, idee». Non solo: «Potrebbe nascere inoltre una forma di telepatia tecnologica, producendo così un universo mentale interindividuale». Anche qui, tuttavia, ci sono più visioni che progetti concreti, anche se a detta dei transumanisti «saranno una semplice conseguenza di tecnologie ora in fase di sviluppo», spiega Manzocco. Di certo questi fondamentalisti del progresso hanno il merito di tornare a farci immaginare un futuro che, come hanno scritto pensatori del calibro di David Graeber e Steven Johnson, sembriamo non essere nemmeno più in grado di concepire. E invece anticiparlo può essere utile, specie mentre una doppia rivoluzione (l'Internet delle cose e i computer indossabili) è alle porte, con la promessa e il terrore di rivoluzionare la nozione stessa di identità. Per i transumanisti, la via è «l'avvento del post-umano» e la «rivoluzione ontologica», e potremmo cominciare a imboccarla già nei prossimi due o tre decenni. Per tutti gli altri, è tempo di chiedersi se sia la porta del Paradiso o dell'Inferno. n Pagina 13 Alcuni ricercatori hanno ricostruito la .faccia di run cacciatore di 7 rrrila anni fa Avevamo pelle scura e occhi blu scheletro e preistorico e stat o trovato in Spagna Di Ez°rox,E B IANcxI nostri antenati avevano pelle scura e occhi blu. L'identikit è stato tracciato da un gruppo di 24 ricercatori internazionali, che hanno lavorato coordinati da Carles Lalueza-Fox, dell'Istituto di biologia evolutiva di Barcellona, e hanno pubblicato le loro conclusioni sulla rivista Nature. Emerge così che Brana -1 (come è stato definito) aveva fra i 30 e i 35 anni al momento della sua morte, avvenuta circa 7 mila anni fa. Viveva in un territorio corrispondente all'attuale Spagna nord-occidentale. Grazie a un'accurata analisi del suo Dna e alla ricostruzione del suo viso partendo dal cranio, gli studiosi ci hanno consegnato un suggestivo ritratto dell'uomo preistorico. Si è arrivati alla sequenza quasi completa del Dna di Brana-1 a partire da un dente ben conservato dello scheletro che era stato rinvenuto otto anni fa nella grotta di La Brana-Arintero (da qui l'appellativo dell'uomo), nella provincia iberica di Leon, insie- preistorici dovesse essere più chiaro. Il cambiamento, dunque, è avvenuto più tardi. Inoltre il Dna sequenziato di Brana-1 è stato confrontato con altri Dna antichi, con quello di un fossile umano che risale a 23 mila anni fa scoperto in Siberia. Tra i due è stata riscontrata una firma genetica comune, e ciò mostra che esiste una continuità, in questo arco temporale, fra l'Eurasia occidentale e quella centrale. Il lavoro del gruppo di scienziati non si è fermato qui. Sono stati esaminati i geni dell'apparato digerente di questo preistorico, appurando che era intollerante al lattosio e nell'impossibilità di digerire l'amido, vale a dire cereali e patate. Così si ritiene che soltanto alla fine del mesolitico, 5 mila anni fa, avviandosi verso l'età neolitica, l'uomo cacciatore-coltivatore, diventato agricoltore e allevatore, fosse cambiato, sfociando in un individuo in grado di bere latte e assimilare i cereali. Altre caratteristiche di quest'uomo erano la resistenza ad alcuni virus e batteri e a certe malattie: si tratta di variazioni genetiche ancora presenti nell'uomo moderno. Quanto al secondo scheletro rinvenuto, chiamato Brana -2, si sta lavorando anche su di esso, ma per ora non si è trovato un campione davvero buono partendo da questo fossile. Forse lo scheletro è stato più esposto all'acqua, e ciò ha influito sulla conservazione del Dna. In ogni caso la conclusione ottimistica di Lalueza-Fox è che l'archeo-genetica rivoluzionerà il punto di vista sugli albori della storia, apportando grandi cambiamenti e punti di vista più complessi. © Riproduzione riservata me a un secondo scheletro sempre maschile. A quell'epoca, definita mesolitica e collocata tra il paleolitico e il neolitico, gli esseri umani vivevano di caccia e di vegetali. Questo gruppo, in base ai risultati ottenuti, era geneticamente distante dalle attuali popolazioni europee, ma era più vicino ai nordeuropei come svedesi e finlandesi. I geni evidenziano che dovevano avere pelle e capelli scuri: già questo, secondo i ricercatori, costituisce una sorpresa. Inoltre altri geni, nell'uomo moderno, corrispondono agli occhi blu. Ma questa combinazione genetica non esiste nelle attuali popolazioni del continente. Finora si pensava che il colore della pelle di questi Mondo Universitario La ricostruzione del volto dell'uomo definito Brana-1 Pagina 14 Master Un corso ad hoc per imparare a prevenire o a evitare gli incidenti d'immagine La reputazione prima di tutto D icono: la reputazione è tutto. Solo che basta poco per gettare un'ombra su liberi professionisti, stilisti, aziende o onlus. Qualche commento negativo o un cinguettio maldestro, e il lavoro di una vita è rovinato, come ha insegnato il caso Barilla , scoppiato a M 411 Andrea seguito di una frase inopportuna sui gay da archiesi parte del presidente Guido . È così che a marzo, B lo Iulm e la società Reputation manager, provano a sperimentare il primo Master in reputation management, corso di oltre 200 ore suddivise tra architettura di digital e social media, comunicazione d'impresa e gestione delle crisi, aspetti ingegneristici e legali. Andrea Barchiesi, amministratore delegato della società partner e direttore scientifico del corso, chiarisce: «L'obiettivo è fornire metodo e strumenti per costruire e tutelare l'immagine online». In Italia, Mondo Universitario un'azienda su quattro ha una presenza ufficiale sui social e il 67% è sul web. Ma, come ricorda Mauro Pecchenino, direttore didattico del master e docente di pr allo Iulm, «la comunicazione online va gestita in modo scientifico, non solo creativo». Le lezioni Mauro forniscono gli strumenti per ascolto e Pecchenino monitoraggio della rete e includono una parte pratica per la gestione degli incidenti reputazionali, prendendo spunto dalle cronache. Prima ancora, il corso tenterà di insegnare come evitare una crisi: costruire una buona reputazione che non si possa distruggere con un solo incidente. L' ambizione è di aprire la strada a una figura trasversale. Il reputation manager potrà essere un consulente battitore libero, o assoldato dalle agenzie di pr, oppure ancora un esperto di marketing o di digital. G.E Pagina 15 Le ragazze d'oro del soccer nuove star dello sport Usa Le università ora si contendono le calciatici DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO VINCENZI NEW YORK L a prima cosa che colpisce è quante sono, nelle squadre hanno maggioranze bulgare. Poi impressiona come calciano: potenza e coordinazione perfette, nei tackle a centrocampo sono quasi sempre i maschi a perdere palla. Quando si fanno le formazioni i capitani si affrettano a scegliere per prime le ragazze: sono loro le starindiscusse deitomei che ogni week end vengono organizzati nelle decine di playground sparsi per Manhattan. Bisogna partire dal basso per capire quello che sta succedendo nel calcio femminile americano, protagonista di un nuovo exploit che oscilla tra moda e mania. Esploso nel 1999 con la storica finale della Coppa del Mondo vintaaPasadena contro la Cina davanti a 90mila persone con Bill Clinton collegato in diretta dalla Casa Bianca, il soccerrosa ha avuto una leggera flessione qualche anno fa: ma altro che tramonto, era solo una breve rincorsaperil salto definitivo, perla consacrazione. Il New York Times dedica una lunga inchiesta al nuovo fenomeno: il reclutamento da parte delle università di giocatrici sempre più giovani sintomo dell'inesorabile successo. Una pratica in teoria vietata, visto che i college devono aspettare l'ultimo anno delle superiori prima di offrire le loro famose borse di studio ma che con diversi trucchi viene aggirata senza troppe conseguenze. La storia simbolo è quella di Halley, 15 anni, e corteggiata come sefos- se la nuova LeBron James del calcio femminile: «Mentre è solo una delle tante buone giocatrici», osservail suo allenatore. Ogniserail suo smartphone viene tempestato di telefonate di coach: tutti la vogliono, tutti le offrono studi gratis, premi e benefit pur di convincerla ad indossare la loro casacca. Alla fine vince il Texas, dove la ragazza avrà una carriera scolastica gratis per quattro anni e altre condizioni così favorevoli da stupire lei stessa: «Non avrei mai pensato iniziassero a parlare di me così presto», confessa. Nel basket maschile (ovvero l'élite dello sport di college) solo il 4% degli atleti viene opzionato così presto, nel calcio femminile la cifra è da record: 24%. Le donne maturano prima, lo sviluppo psicofisico arriva in anticipo e so9 te 4 prattutto da un po' di anni le università devono ri equilibrare i fondi tra i sessi: «Ci sono più borse di studio, che buone giocatrici», dice un altro allenatore. I numeri spiegano tutto: le squadre adesso sono 322, venti anni fa erano 82, quelle maschili sono poco più di duecento. Nell'ultimo meeting organizzato dalla Elite Club National League per mettere in contatto le atlete delle superiori con gli scout delle università si presentano oltre seicento allenatori, in campo scendono 158 team che si danno battaglia su una ventina di impianti partre gi orni. In teoria le atlete più giovani sono qui solo per fare esperienza, ma gli osser vatori affollano le loro partite: sono loro la miniera d'oro da aggiudicarsi, quelle che a 17 anni non hanno ancora un ingaggio sono destinate a lauree di serie B. Ancheglispettatori sono in continuo aumento, stadi pieni e dirette tv sulla Espn. La star della nazionale, il portiere Hope Solo, due medaglie d'oro ai Giochi e una predisposizione a scandalizzare con le sue dichiarazioni hot è una delle regine degli spot, tanto da competere con le sorelle Williams. Ma non tutti sorridono felici. Ari son Dorrance coni suoi22 titoli nazionali è il Mourinho del calcio rosa made in Usa, adesso allena la squadra del North Carolina ed è una voce critica: «Non va bene, le ragazzine in questo modo si bruciano, vengono messe sotto pressione troppo presto e possono farsi travolgere dallo stress. Sono felice che il nostro sport abbia sempre più successo ma come è avvenuto per il basket maschile anche noi dovremmo mettere regole più rigide che salvaguardino le atlete». Da manuale, anche se poi all'ultima selezione è inprima fila con le mani piene di curriculum: «Lo fanno tutti, io non posso perdere». Wzì LE SQUADRE FEMMINILI Neaii i)s 3lesquadredi calcioper donnes.ono322 20 anni fa erano 82. Quelle mmaschli soro inprece 204 L'ANNO DEL MONDIALE Nei 1099 ai! Usa vincone Mor ligie contro :a Cina. A Pasadena per la finale c'erano 90.000 spettatori LE GIOVANI OPZIONATE 1124% delle ragazze viene opzionato dai college quando sono giovanissime. Nel basket maschile il 4% C RIPRODUZIONE RISERVATA CAMPIONATO PRO La National Women's Soccer League è la massima lega prodi calcio femminile nel Nord America: vi partecipano 8 squadre. Foto, partita tra Portland Thorns e Western NY Flash Mondo Universitario Pagina 16 ULIVELLI A pagina 18 Sanità Pagina 17 [ • a b l m u • • atori • ncene ctei piano Ilaria Uliveto FIRENZE SIAM O alla stretta finale. Ciò che fa piangere sangue e quello a cui Marroni più tiene: l'attacco ag gressivo alle liste d'attesa. Per abbatterle una volta per tutte. Quel fiocco nero che resta in mezzo a tutti gli standard d'eccellenza, è una macchia che l'assessore regionale al diritto alla salute vuole eliminare dalla sanità toscana. E, come sarà scritto nero su bianco, sul piano sanitario. Che andrà in giuntà lunedì. Al più tardi il 10 febbraio. Come si fa, dopo un milione di tentativi andati a vuoto, ad azzerare le liste d'attesa? Chiamando in causa i privati. Privato san sociale e privato puro. Che, a tariffe concordate con la Regione, potranno fornire prestazioni radiodiagnostiche e visite specialistiche con un'offerta che verrà messa a Cup. Sarà il paziente, dunque, a decidere. In molti casi, soprattutto per Tac e risonanze magnetiche, chi non è esente, e appartiene a fasce di reddito più alte, con il ticket aggiuntivo, avrà convenienza a raccogliere offerte a tariffe contenute e attesa zero. SON O MO LTI i temi regionali in masticazione. Quello dell'Estav unico (il centro acquisti e concorsi), ora ce ne sono tre, è già all'esame del consiglio. Mentre presto arriverà in giunta l'avvelenata questione delle Società della salute: la delibera la sta scrivendo un pool di consiglieri regionali, capitanato da Simone Naldoni, a braccetto con l'Anci. Bocciate dalla Corte costituzionale, le Società ïtaii o pnv th della salute saranno ridisegnate e divise in due filiere: una parte si occuperà del management, un'altra parte sarà operativa per i servizi sociosanitari al cittadino. Ma non sarà un moltiplicatore di poltrone: i responsabili delle Sds sa- L'ASSESSORE CONTRO I VETI Le Società della Salute non saranno cancellate nonostante La Consulta Taglio alle liste d'attesa N asce L' istituto per le donne ranno le guide dei distretti Asl, senza compensi aggiuntivi. Il piano sanitario che ha fatto piangere e scappare l'assessore Scaramuccia, ha validità triennale (2012-2015), di fatto, se passerà in consiglio, durerà poco più di w GIORNI D i ATTESA CASE DELLA SALUTE Il limite per gli interventi ai pazienti oncologici. Dopo un mese, dovranno essere operati altrove Il progetto della giunta è di aprire 90 case della salute in Toscana entro aprile, a regime saranno 120 Z 1/ ANI '//"// Sanità M Pagina 18 un anno (attualmente è sempre in vigore quello varato nel 2008). D IVISO in tre macroaree su cui si sta già lavorando: la riorganizzazione della medicina territoriale con la creazione delle Case della salute, i maxi ambulatori, che in Toscana, a regime, entro maggio 2015, dovranno essere 120 (90 saranno attive entro aprile) e con la riduzione e unificazione per gradi delle centrali operative del 118. Da 12 si scenderà a 3, con un passaggio intermedio a 6. Alla medicina territoriale si affianca il ridisegno della rete ospedaliera: nelle sedi delle aziende ospedaliere verrà convogliata l'alta specialità (di secondo e terzo livello), gli interventi di primo livello saranno di pertinenza degli ospedali delle Asl. Una regola varrà per tutti: l'azienda deve rispondere in tempi rapidi al paziente oncologico e garantigli l'intervento chirurgico entro 30 giorni. Se non è in grado di offrire la prestazione deve farsi carico del paziente e trovare un'altra clinica accreditata, con alta qualificazione, che lo operi nei tempi prestabiliti, più vicino possibile. Un'altra novità del piano riguarda la realizzazione dell'Istituito della medicina di genere dove convoglieranno tutte le attività specifiche per la salute della donna. Sanità Pagina 19 Medici. S1 stipendi visibili a tutti . . . . S Nonna DOPO le polemiche e dopo la nomina (in ritardo rispetto alla legge) del responsabile anticorruzione, arriva a Gareggi anche il piano triennale. La delibera è stata firmata ieri. E da oggi sarà consultabile online (www.aoucareggi.toscana.it), in nome della trasparenza. Tra le norme e gli obblighi cui sono sottoposti tutti i dipendenti: quella che meno piacerà ai medici specialisti riguarda la pubblicazione degli stipendi e dei guadagni in regime di libera professione. Ma non è solo questo. Nella delibera Sanità è specificato il divieto di conflitto di interessi (tipo tra attività pubblica e privata). Particolare rilievo ha la norma antinepotismo, che a Gareggi è già attiva dai tempi di Enrico Rossi assessore alla sanità che ne fece oggetto di specifica delibera: non possono lavorare nello stesso dipartimento mogli, mariti, figli e chiunque abbia un legame parentale, anche di secondo grado, con chi dirige la struttura o con chi deve decidere delle sue mansioni oppure dell'orario di lavoro o dell'avanzamento di carriera. Pagina 20 MEDICI 1 FAMIGLIA Le ultime tecniche operatorie in caso di calcoli delle vie urinarie U Un dolore fortissimo e diffuso all'altezza dei reni odi un altro tratto delle vie urinarie, se il dolore colpisce zone più basse e può interessare anche la vescica. Queste coliche possono essere anche molto forti, più forti del dolore di un parto. Sono calcoli che devono essere rimossi quanto prima con apposite terapie, chiamando il 118 per essere trasportati, in tempi rapidi, al pronto soccorso. Questa sera, alle 21,30, nuova puntata di "Medici in Famiglia 2014, trasmissione medico - scientifica, in onda sull'emittente televisiva TV 1 (canale 11 del telecomando del digitale terrestre), ideata e realizzata da Marco Battagli, nell'ambito del suo progetto di tutela della salute, condotta da Annalisa Zampini e con la regia di Simone Pieraccini. Si parlerà di calcoli delle vie urinarie, importanti patologie che affliggono ogni anno milioni di persone e che devono essere curate in tempo per evitare importanti danni. Ospiti in studio i medici dell'ospedale Santa Maria alla Gruccia, Giuseppe Romano, direttore dell'Urologia, Carlo Mura. direttore della Nefrologia e Dialisi, Claudia Nocentini, direttore della Radiologia e la dietista Barbara Lapini di Arezzo. Verranno illustrate le attuali cure e le più recenti tecniche operatorie. Il programma si avvale della collaborazione delle Usl 8 di Arezzo, Usl 7 di Siena, Asl 10 di Firenze, delle associazioni di volontariato Lilt sezione di Arezzo e Arkadia Onlus. La trasmissione gode anche del patrocinio della conferenza dei sindaci del Valdarno, della Regione Toscana. la Provincia di Arezzo, dell'ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Arezzo e del corriere di Arezzo, che presenterà ogni venerdì le varie puntate. Repliche su TVI la domenica alle 16,30 ed il martedì alle 10,30. Sanità Pagina 21 Alberto Mantovani Ca so Vannoni L'affaire Statuina danneggia i malati Non è la prima volta che pseudo-cure miracolose come quella di Stamina vengono proposte, nel nostro Paese come in tutto il mondo. Ma per il bene dei pazienti, nel rispetto delle loro sofferenze e delle loro famiglie, è essenziale che le terapie innovative vengano sviluppate secondo criteri e regole estremamente rigorose, in contesti di provata qualificazione a livello internazionale. Nessuno di questi criteribase è stato rispettato dal metodo Stamina, ed è stato contraddetto il principio etico alla base della sperimentazione clinica, ovvero che questa avvenga in modo trasparente sulla base di evidenze scientifiche chiare e verificabili. Così, chi ha subito il danno maggiore sono i pazienti. Danneggiati direttamente, in quanto il trattamento proposto non possiede gli standard minimi richiesti per la sperimentazione clinica, e indirettamente perché è stata alimentata la speranze di una cura miracolosa per malattie fra loro tanto diverse, come il cancro e la Sla, e perché si è creata una pericolosa confusione su come debba davvero funzionare la ricerca medica. Di fronte alla tragedia di una malattia grave, le persone possono cercare risposte diverse: nella medicina e nella ricerca, oppure nella fede, oppure, anche, nelle pratice di guaritori o di coloro che si improvvisano tali. Ma - al di là delle scelte personali - i confini tra queste risposte sono e devono restare molto netti. Nella vicenda Stamina, invece, purtroppo i confini si sono mescolati fino a confondersi. E le responsabilità sono scientifiche, giudiziarie - tribunali che hanno autoriz- Sanità zato e poi revocato il permesso di utilizzo di questo metodo - e perfino politiche. Il Parlamento infatti ha deciso lo stanziamento (o forse "sperpero", se lo stop della Commissione Scientifica non avesse bloccato la sperimentazione) di denaro pubblico invece che fronteggiare illusioni innescate anche da decisioni improvvide di alcuni tribunali. Questi sono forse gli aspetti più noti della vicenda. Ma ce ne sono anche altri altrettanto gravi e più nascosti. Ad esempio, il fatto che il via libera al metodo Stamina - secondo un protocollo che nessuno conosce - e dunque all'utilizzo di "fabbriche di cellule", avrebbe comportato l'indisponibilità delle stesse fabbriche per terapie attualmente in sperimentazione clinica rigorosa (ad esempio a Bergamo e Monza) contro leucemie e linfomi, che stanno dando risultati molto promettenti. Vicende come quella di Stamina causano danni profondi ai pazienti e alla reputazione scientifica del nostro Paese. La speranza, dunque, è che non si ripetano, e soprattutto non aprano la porta all'utilizzo di terapie prive di fondamento. Essenziale, a questo scopo, che giudici, politici e scienziati tornino ad un atteggiamento comune di rigore e chiusura nei confronti di qualsivoglia "ciarlataneria". A tutela, in primis, dei pazienti. Dare speranza infatti è doveroso: ma la vera speranza consiste nella ricerca medica rigorosa, al di fuori della quale si alimentano solo mere ed amare illusioni. direttore scientifico dell'Istituto Clinico Humanitas e professore all'Università degli Studi di Milano Pagina 22 lältola del regole sarebbe il ar r zl ; « s Rossetta M inotti MILANO INTENSA due giorni nella regione delle contraddizioni. Il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin visita la Lombardia delle eccellenze (cinque lombardi nella classifica dei migliori cervelli scientifici del mondo) ma anche quella del controverso metodo Stamina. Ministro, il governa tore ombardo Roberto Maroni e l'assesso alla SanitMario Mantovani le hanno chiesto di interveni per bloccare la e ge che permette agli Spea' di rescia di proseguire le infusioni delle cellule ottenute con il metodo Stamina a chi le ha già cominciate. «Mi hanno riferito dell'indagine fatta dalla Regione, anche se non ho ancora nulla di scritto. Capisco la posizione della Regione, ma io sono tenuta al rispetto della legge, il ministro ha un ruolo di garanzia. Se poi la legge parlamentare sarà cambiata ne trarremo le conseguenze». familiari dei pazienti in lista di attesa hanno chiesto un ìncontro a Roma. Anche o spera no nell 'abolizione della egge aldu i perché pensano che così la sperimentazione di quelle che considerano cure compassionevoli possa essere addirittura amliata. «I metodo Vannoni non rientra nelle cure compassionevoli, perché dovrebbe aver superato la fase uno della sperimentazione, e non è così. Non credo proprio che le infusioni possano essere somministrate a un maggior numero di persone». i sta organizzando un secondo comitato scientifico di valutazione che tarda ad arrivare. Che problemi ci sono? «I problemi sono di tipo giudiziario. Il comitato deve rispondere a determinati requisiti chiesti dal Tar, altrimenti rischiamo che vengano di nuovo accolti dei ricorsi. Tra questi requisiti c'è quello di Sanità i istr re i si avere in commissione scienziati che non si siano espressi sul tema, ed è molto difficile trovare un esperto che non lo abbia fatto. Il comitato sarà formato quando l'avvocatura mi darà il via libera». Quindi Mauro Ferra ri, che ha parlato con 'lene', è ancora ilpresidente? «A oggi è presidente. Certo non LO SCIENZIATO IN BILICO Ferrari è ancora presidente del co m itato di valutazione non m i aspettavo che facesse in televisione quelle dichiarazioni mi aspettavo facesse quelle dichiarazioni». Perché ha scelto p rio quel scienziato presidente dello Houston Methodist Research Institute? «Cercavamo un esperto che non si occupasse di staminali e che avesse fama internazionale, ci sembrava valido». Questa vicenda le ricorda la cura Dì sella per i tumori? «Sì, è un caso Di Bella potenziato, nel senso che lui aveva un proto- ia vi zie '» collo di farmaci certificati, qui di certificato non c'è nulla e io seguo la vicenda con grande preoccupazione». Ma lei è favorevole o cont ria alle cure complementari? InLombardia si sono parecchi protocolli sperimentali di terapie alternative. «Io sono favorevole a tutto ciò che riguarda la ricerca, anche alle terapie del dolore e alle cure palliative, purchè rientrino nell'ambito della sperimentazione scientifica. Bisogna avere delle regole, altrimenti siamo nel Far West. La libertà di cura è limitata dal riconoscimento oggettivo della validità della terapia». Lei e ' non ha visita li pedali di Brescìa. « o ma ho parlato con i medici, in particolare con Raffaele Spiazzi. Mi hanno manifestato la loro preoccupazione e il disagio per le condizioni di lavoro a Brescia, visto che hanno somministrato per anni un prodotto di cui non conoscevano il contenuto». Dopo le dimissioni di Nunzia De Girolamo si continua a arlare dì ri m « oi abbiamo c iesto un Letta g bis con l'ingresso dei renziani. Se c'è la volontà di far proseguire il governo il Pd lo dimostri». 9mi nc, f ml_ '1, mi a.b . 1_,...1_., ..Gli2ilPni Pagina 23 ILCASO B?-oBE É Davide di Starr,ïna e il miriss:r% della SAuB: e Beatric:.,::, i.a.>r, ea;z.ïre (Qlycom) Ho raccolto il disagio dei medici degli Spedali di Brescia: hanno somministrato un prodotto di cui non conoscevano il contenuto Sanità Et2 c] %, 3'd i L% z u!rri JP ii 4 4 Pi Beatrice Lorenzin, 42 anni, è ministro della Salute del Governo Letta dal 28 aprile 2013 . Aderisce a Forza Italia nel 1996 . Dal settembre 2006 al marzo 2008 è stata coordinatore nazionale di Forza Italia - Giovani per la Libertà. E stata eletta alla Camera dei deputati nel 2008 con il Pdl. Il 16 novembre scorso ha aderito al Nuovo Centrodestra qu dato da ..ngeUno A ltane. Pagina 24 Cinque dosi costano 3Omita euro lt'metodo Stamina' è un trattamento a base di cettute staminati inventato da Davide Vannoni. Prevede t'uso dette cettute staminati mesenchemiati per rigenerare i neuroni. Per un cicto d i cinque infusioni (it minimo previsto da Stamina) è previsto un costo di 30mita euro per it Servizio sanitario nazionate. Aperte due inchieste Una ventina di indagati Su Stamina sono state aperte due inchieste. Una di carattere penate, in corso a Torino. Una ventina gti indagati (tra cui Vannoni). L'attra, più recente, è stata aperta latta Procura detta Corte dei Conti detta Lombardia. Vuote accertare se te casse detto Stato hanno subito un danno latta sperimentazione di Stamina. Sanità % : , ;ïwuz-%,u 'iíïoiZ i 4i M áá i..1í ah Aftk, I malati in attesa dopo t'ok dei giudice Sono 140 i pazienti che hanno ottenuto it via tibera atta cura Stamina da un giudice e sono in tista di attesa per it trattamento agti Spedati civiti di Brescia. L'ufficio brevetti degti Stati Uniti ha rigettato la domanda di Vannoni per mancanza di dettagti sufficienti suite metodotogia e per i dubbi sut meccanismo di differenziazione cettutare. Pagina 25 giovani disoccupati? Colpa anche di tre fattori strutturali. Ecco quali sono Senza lavoro, in 4 casi su 101a crisi non c'entra Che cosa c'è davvero alla base di una disoccupazione giovanile alle stelle nel nostro Paese? Non solo la crisi economica. Una ricerca di McKinsey «Studio ergo lavoro» afferma che questo problema per il 4o%o (tra i 15 e i 29 anni) abbia una natura strutturale e affondi le sue radici nello scarso dialogo tra sistema educativo ed economico. Presupposti dai quali la società di consulenza è partita per elaborare un piano di intervento in collaborazione con i ministeri dell'Istruzione e del Lavoro e Confindustria con l'«ambizioso» obiettivo di far diminuire il numero degli inoccupati. Secondo Roberto Lancellotti di McKinsey e coordinatore dello studio sono tre le cause principali: lo sbilanciamento tra domanda dei giovani ed esigenze delle aziende, carenza di competenze pratiche da parte degli studenti e inadeguatezza dei canali di supporto. Capacità che gli stage troppo brevi non danno quasi mai. Motivo per cui Segnalazioni anche il ministro per l'Istruzione Maria Chiara Carrozza, intervenuto alla presentazione, ha affermato che oggi i ragazzi non possono più permettersi di arrivare a 25 anni senza aver fatto un giorno di lavoro. Ad avere a cuore la formazione dei professionisti del futuro è anche Michele Angelo Verna, direttore generale di Assolombarda intervenuto a un convegno organizzato da Bosch, sempre sui giovani e l'occupazione e su come il programma europeo (Youth guarantee) per contrastare la disoccupazione giovanile sarà implementato in Italia grazie a un finanziamento complessivo di 1 miliardo e 513 milioni. «In carenza di un efficace sistema di alternanza scuola/lavoro, la Youth Guarantee può dare un contributo al problema, anche se in realtà non siamo d'accordo su come si sta affrontando. Per esempio non riteniamo che sia giusto attribuire un ruolo cruciale ai centri per l'impiego investendo nelle loro infrastrutture per- ché non abbastanza efficaci», afferma Verna, che è convinto che un ruolo fondamentale lo debbano avere le singole regioni più competenti sui problemi locali e che si debba premiare la collaborazione tra centri pubblici e agenzie interinali private in base ai risultati raggiunti. «Far volare Milano» è per esempio il piano strategico di Assolombarda che contiene specifici progetti sui temi delle competenze, dei percorsi di formazione e istruzione, orientamento al lavoro, tirocini e apprendistato. Mentre Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis, ha dichiarato - sempre al convegno Bosch - che il sostegno deve andare anche agli imprenditori che creano posti di lavoro, perché nessun incentivo potrà essere d'aiuto ai giovani con troppe imprese in ginocchio. Irene Consigliere a DIreConsigliere 0 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 26 BALLE SPAZIALI Nel «cv» mente un italiano su cinque Assumere per curriculum La tendenza-bufala che incanta prof e politici Dal sindaco Marino, costretto a cacciare chi nomina, ai docenti che inventano titoli. Fa flop la moda figlia di una meritocrazia parolaia il caso di Giuliana De Vivo uanto ci si può realmente fidare di un curriculumvitae? Guardando agli ultimi fatti la risposta non può che essere: poco. Lo sa bene il sindaco di Romalgnazio Marino, caduto nella trappola, assieme al vicesindaco Luigi Neri, del capo dello staff di quest'ultimo, Andrea Bianchi, che si era inventato una laurea mai conseguita. Bianchi si è dimesso, ma per il primo cittadino della capitale è l'ennesima brutta gatta da pelare. E ricordatele Parlamentarle diBeppe Grillo?I candidati caricavano sul sito del M5s il proprio cv, oltre a dichiarazioni d'intenti e video. È la bandiera della trasparenza e della meritocrazia, valori di cui questo documento che riassume professionalità, competenze, esperienze, dovrebbe esserebaluar- Perfino il direttore dell'agenzia per il lavoro indagato per le falsità do. In teoria. In pratica a taroccarlo, secondo un'indagine di OnePollsuun campione di2mila lavoratori, è quasi un italiano su cinque (il 19 per cento). Siva Segnalazioni dalla piccola frottola alla colossale menzogna. Senza scomodare la statistica, basta cercare online «falsificazione curriculum»: si aprono forum e dibattiti, un universo di dritte, consigli, furberie varie. O passare in rassegna i casi smascherati negli ultimi tempi: il direttore generale dell'Afol (l'Agenzia per la formazione, l'orientamento e il lavoro, il che è un p aradosso) di Milano, Luigi Degan, è indagato per aver incassato 132mila euro per l'incarico conferitogli ne12011 inbaseatitolifalsi.Aveva «aggiunto» un paio di esperienze, presso il Centro Studi Adapt e la Confindustria di Bergamo, per avere i requisiti necessaria quellaposizione. Peggio di lui ha fatto Corrado Faletti, exdirigentediBancaMarche ed ex docente all'Università di Bergamo: si è autoproclamato dottore - convoto finale di 110 ben due volte, in Scienze biologiche e in Fisica dei calcoli. Quando è partita l'indagine nei suoi confronti, nell'autunno 2012, era addirittura dirigente del Miur (poi si è dimesso). Meno fortunato ilsuo collega40enneche nell'aprile de12013 è riuscito, spacciandosi per ex pro- fessore della Pontificia Univer- da dieci anni nel settore recruisità Lateranense, ad avere una tinge human research. Esistocattedra alla Lub di Bolzano; no campanelli d'allarme, «col'ateneolohaperò scoperto po- me la presenza di conoscenze co dopo, facendo controlli in- tecniche chepoinontrovanoricrociati. spondenza nelle esperienze di Non succede solo per lavori lavoro», e in genere negli uffici prestigiosi. Pochi mesi fa un del personale ci sono divisioni 36enne è riuscito a farsi assume- specializzate per ambitilavorare nel settore controllo qualità tivi:«chifaloscreeningdeicvin diun'aziendadiTorino(stipen- un certo settore viene formato dio: 1800 euro almese, di questi appositamente per quel livello tempi un miracolo per molti diprofessionalità».Malapratisuoi coetanei), anche qui auto- ca dei controlli incrociati è anlaureandosi. Hapercepito lo sti- cora poco diffusa, e non sempendio per «solo» sei mesi du- prepraticabileintempirapidi. ranteiqualinonsièmaipresentato al lavoro, e per giustificare Twitter ragiulianadevivo l'assenza ha sostenuto di essere orfano di padre e impegnato «Occhio a chi dichiara abilità scollegate dalle esperienze lavorative» nell'assistenza della madre mo rente: tutto falso, da cima a fondo. Clamorosa la truffa dei falsi bidelli, verificatasi in diversi cittàitalianenel2009: certificazioni falsificate su internet per scalare le graduatorie del personale Ata. Non è facile portare alla luce titoli di fantasia ed esperienze farlocche, specie quando, partendo da una preparazione di base effettiva, si fanno cartefalse (nonin senso metaforico) per colpire chi si trova a esaminare. In questi casi «è possibile solo fino a un certo punto avere la certezza della veridicità di un cv», ammetteAntonella Musco, dirigente di un centro per l'impiego Ali in toscana, e Pagina 27 OFFERTE IN VETRINA Dura verificare il «cv» per chi assume via colloquio I Lingue straniere Mente i11 3'Io. Va fatta la tara: «inglese discreto» indica che è a «my name is». «Scolastico » è a zero Segnalazioni i Precedenti esperienze Sul passato professionale mente l'8°/o. Collaborazioni esterne diventano ruoli interni . Da capo 3 Competenze informatiche Mente il 3°Io. Classico: «conoscenza programmi base» uguale «so accendere il pce muovo il mouse» 4 Voto dei diploma Solo il 2°1o mente su questo punto: troppo facile da verificare . Ma ci sono stati casi clamorosi Pagina 28 METÀ PLAFOND DESTINATO A SOSTENERE L'OCCUPAZIONE DEGLI UNDER 30 IN PMI E START-UP Bei, 240 min a Intesa per i giovani La linea di credito si inserisce nel programmaJob forY outh della Banca europea pergli investimenti Gli altri 120 milioni di giuro di, finanziamenti andranno a imprese dei settori sanità, istruzione e sociale DI CLAUDIA CERVINI D opo la linea di credito da 650 milioni concessa a luglio e destinata perlopiù a sostenere lo sviluppo delle pini, la Banca europea per gli investimenti torna a finanziare Intesa Sanpaolo. Questa volta l'iniezione, ufficializzata con un accordo firmato ieri dal ceo del gruppo bancario di Ca' de Sass Carlo Messina e il vicepresidente della Bei Dario Scannapieco, stavolta è di 240 milioni di curo ed è funzionale, per 120 milioni, a favorire l'occupazione giovanile e per l'altra metà a finanziare imprese del settore sanitario e dell'istruzione. Le risorse fresche a sostegno dell'occupazione dei giovani, arrivano a sette mesi dal Consiglio Europeo di Bruxelles di giugno scorso focalizzato sulla lotta alla disoccupazione degli under 30 in una fase in cui il tasso dei senza lavoro in questa fascia d'età ha toccato quota 41,6%, il massimo dal lontano 1977. Per beneficiare dei prestiti le pini fino a 250 dipendenti e le società di media capitalizzazione fino a 3 mila occupati devono aver assunto almeno un lavoratore di età compresa tra 15 e 29 anni (o si devono impegnare ad assumerlo nei sei mesi successivi al prestito) oppure devono offrire programmi di formazione professionale per i giovani o, ancora, devono aver stipulato accordi Segnalazioni con istituti di formazione professionale oppure presentare un assetto proprietario in cui oltre il 50% del capitale è detenuto da under 30. In ulteriore alternativa, le imprese devono rientrare nelle linee della legge 99 del 2013 sulla promozione dell' occupazione giovanile. La linea di credito di 120 milioni per i giovani sarà veicolata da Mediocredito Italiano, il polo della finanza d'impresa del gruppo Intesa Sanpaolo. Con questa operazione la Bei, grazie alla collaborazione con Ca' de Sass, inette ancora una volta finanziamenti a lunga scadenza e a tassi favorevoli a disposizione del mondo produttivo italiano. L' accordo rientra nel pro- gramma Bei «Jobs for youth» finalizzato a sostenere l'occupazione degli under 30. L'altra linea di credito da 120 milioni, ossia quella destinata a sostenere progetti di imprese attive nella sanità o nell'istruzione, sarà invece veicolata da Banca Prossima, l'istituto dedicato al non-profit controllato sempre da Intesa Sanpaolo. Questa tranche sarà perfezionata nei prossimi giorni. (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza. il/intesa Pagina 29
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