La paziente ha un quadro di sepsi

Seminario Aziendale
" Gestione e trattamento precoce della sepsi grave “
Mantova, 4/12/2013 e 12/2/2014
DESCRIZIONE DI UN CASO CLINICO DI SEPSI
MARCO MARCHIONI
S.C. PNEUMOLOGIA - CIO
Azienda Ospedaliera “C. Poma”
MANTOVA
Il paziente in PS
Voi cosa avreste fatto?
• Donna, 38 aa. , affetta da sclerosi multipla
progressiva ed epilessia con deficit
cognitivi e disfagia già noti
• Il 24/8, ore 12,58 viene accompgnata in PS per
astenia e malessere generale. Nei giorni precedenti
peggioramento delle condizioni neurologiche e della
disfagia. A domicilio assumeva steroidi dal giorno
1/8
• Al triage assegnato codice verde
• Parametri all’accesso
– PA 150/90, FC 113, Temp 37,6°C
– Ecg: tachicardia sinusale
– effettua prelievo
Laboratorio
•
•
•
•
•
WBC 8560, PCR 1,4
Hb 14,30, Plt 257.000,
Urea 48, Creatinina 0,62
Bilirubina 0,4, ALT 34, Na 145 K 4,2,
Glicemia 158
In prima battuta….
La pz ha una SIRS/sepsi
Il pz ha un quadro di sepsi
grave/shock settico
Il pz non ha una sepsi, ma si deve
cercare qualche altra diagnosi
Il pz ha un quadro di SIRS /sepsi
• febbre (37,6)
• glicemia > 120
• peggioramento neurologico
NB: in grigio i sintomi di interpretazione incerta
Il medico di PS
• Richiede una consulenza neurologica
• il neurologo ipotizza che il quadro
clinico sia in relazione alla malattia di
base
• La paziente viene dimessa
• Il giorno 3/9 (10 giorni dopo il primo accesso) la
paziente viene di nuovo accompagnata in PS
• riferisce febbre e stranguria. Dal giorno precedente
completamente allettata.
• Al triage assegnato codice giallo
• Parametri all’accesso
– PA 130/90, FC 124, Temp 38,5°C, sat O2 96,
glicemia capillare 178
– campione urine maleodorante
– non effettua prelievi
Radiologia
• Eco torace: negativo
• Rx Torace: negativo
A questo punto...
La pz ha una SIRS/sepsi
La pz ha un quadro di sepsi
grave/shock settico
La pz non ha una sepsi, ma si deve
cercare qualche altra diagnosi
La paziente ha un quadro di sepsi
•
•
•
•
•
tachicardia
febbre
glicemia > 120
sospetto di infezione urinaria
ulteriore peggioramento neurologico
}
NB: in grigio i sintomi di interpretazione incerta
SIRS
Avreste chiesto altri esami?
Sì, EGAper PaO2 e PaCO2 e pH
Sì, EGAper PaO2 , PaCO2, pH e
lattato, emocromo, PCR
ALTRO
Sì, EGAper PaO2 , PaCO2, pH, lattato
emocromo e PCR
Invece...
• La paziente viene dimessa con
diagnosi di infezione urinaria
• consigliata terapia antibiotica con
ciproxin 500 mg x 2
• Il giorno successivo la paziente viene di nuovo
accompagnata in PS dal 118
• peggioramento neurologico, iniziale disidratazione,
iperglicemia (> 500 mg/dl)
• Al triage assegnato codice giallo, accettata in visita
alle ore 16,48
• Parametri all’accesso
– PA 110/80, FC 130, Temp 37,6°C, sat O2 96,
– Emogas: acidosi metabolica con Gap anionico
aumentato, ipersodiemia (159 mmol/ml), PO2 85
– Lattato 7,12
– Stick urine: chetoni, HB, proteine, glucosio
– effettua prelievi ematici
– posizionato CV
Laboratorio
•
•
•
•
+0,5 h
WBC 17.500, PCR 4,3
Hb 17, Plt 132.000,
Creatinina 0,87
Bilirubina 0,6, AST/ALT 16/40, Na 157
K 3,9,
A questo punto...
La pz ha una SIRS
La pz ha un quadro di sepsi
grave/shock settico
La pz non ha una sepsi, e la
sintomatologia è riconducibile a coma
iperglicemico
La paziente ha un quadro di sepsi severa
•
•
•
•
tachicardia
febbre
polipnea
glicemia > 120
}
• infezione urinaria
• ulteriore peggioramento neurologico
• Lattati > 4
NB: in grigio i sintomi di interpretazione incerta
SIRS
Cosa è stato fatto in PS
• Actrapid 5 UI ev + Fisiologica 500
ml/Actrapid 50UI per la correzione
dell’iperglicemia
• Alle ore 18,47 (+ 2 ore) ricovero in
malattie infettive con la seguente
diagnosi:
– diabete con chetoacidosi
– Infezione urinaria
– sclerosi multipla
Cosa è stato fatto in
degenza
• Ore 19,30 (+ 3 ore) emocolture e
inizio della terapia antibiotica ev
Dove abbiamo sbagliato?
• I accesso :
sono stati sottovalutati febbre, tachicardia,
deterioramento neurologico e iperglicemia in
una paziente immunodepressa
• II accesso :
si è riconosciuta l’infezione ma non si sono
richiesti emogas ed esami per verificare una
possibile disfunzione d’organo sepsi grave.
Non si è proceduto ad adeguata terapia
infusionale.
Dove abbiamo sbagliato?
• III accesso :
non si è riconosciuto in PS che la paziente
aveva una sepsi grave, non si sono
ricercati segni di ipovolemia e non si è
effettuato un fluid challenge. Si sono
prelevate tardivamente emocolture e si è
iniziato tardivamente l’antibiotico
Come è finita
• La sepsi è stata controllata anche
senza l’applicazione dei bundle di
resuscitazione
• il diabete è stato ricompensato
• La situazione neurologica della
paziente e il suo livello di
autosufficienza alla dimissione
dall’ospedale risultavano comunque
peggiorati rispetto al primo accesso
di PS