I^ cop 1 2014.qxd:doc Copertina 5-05-2014 8:16 Pagina 1 Anno XXVIII - no 1 Gennaio/Febbraio 2014 Via Palmieri, 47 Milano - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Fil .di Milano II^ COP PUB cinture:Layout 1 5-05-2014 8:35 Pagina II 01 sommario 1 2014.qxd:Layout 1 5-05-2014 18:47 Pagina 1 1 ADERENTE ALLA FEDERAZIONE MONDIALE DELLE ASSOCIAZIONI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI (F.W.V.F.A.) G ENNAIO /F EBBRAIO 2014 RIVISTA UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI Direttore Responsabile Antonio Ascanio MANGANO Segreteria Editoriale Fabio MARANGONI Comitato di Direzione PRESIDENTE NAZIONALE: Roberto MUGAVERO PRESIDENTE D’ONORE: Gino GRONCHI VICE PRESIDENTI NAZIONALI: Luca BONELLO, Rolando FAGIOLI e Giuseppe PARRINELLO CONSIGLIERI NAZIONALI: Lorenzo AROSIO, Sergio AURELI, Claudio BALLESIO, Paolo BARBIN, Alberto BIDDOCCU, Diego CORIASCO, Erminio CAPPARONI, Paolo CORBETTA, Giancarlo GIACHINO e Damiano LANDI. Inviato di Redazione Francesco MAZZILLI Impaginazione e Grafica SATECO [email protected] Editore incaricato, ufficio abbonamenti Sede centrale Sicurezza Aziendale s.r.l. Via Palmieri, 47 - 20141 Milano tel. 02/89.500.256 - fax 02/89.500261 Agenzie per l’Italia CEAT tel. 02/89.500.256 DIFFUSIONE S.M. tel. 055 2590284 Stampa: LITOGRAFIA STEPHAN – GERMIGNAGA (VA) w w w. a n v v f v. i t FOTO DI COPERTINA: INCENDIO ROTTAMI STABILIMENTO EX ALFA ROMEO ARESE (MILANO). EDITORIALE DEL PRESIDENTE 2 EDITORIALE [A LATO] 3 VATICANO RINGRAZIA VVFV DI TROINA (EN) 4 BREVI 6 CHI SOCCORRE I SOCCORRITORI 8 LETTERE IN REDAZIONE 14 Abbonamenti: Gratuita a Comandi e Distaccamenti dei VV.F. Sostenitori € 70,00 Benemerito da € 70,00 in su Una copia € 8,00 Arretrati € 10,50 FLUSSO COMPETENZE ANVVFVV 16 PATENTI: ANCORA CHIARIMENTI 18 140° VVFV GRUGLIASCO 22 L’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari è estranea alla gestione economica della rivista. Gli articoli firmati corrispondono al pensiero dell’articolista e non impegnano né la Rivista né l’Associazione. La Redazione si riserva il diritto di rifacimenti e correzioni di quegli articoli che a sua discrezione riterrà opportuno modificare. E’ vietata la riproduzione anche parziale di articoli, fotografie, disegni qui pubblicati, Il personale addetto alla raccolta di abbonamenti, non appartiene al Corpo Nazionale VV.F. CITTADINI (ED ENTI) ENCOMIABILI 24 GRISULANDIA E’ REGISTRATO 33 TUTTI I VVF SIANO IN GRADO DI PRATICARE MANOVRE SALVAVITA 34 UNA CASERMA AMPLIATA E…FINALMENTE RISCALDATA 36 CHIARI: UN MEZZO D‘ECCELLENZA PER I VVF 40 LE “DOMENICHE ROMANE” FUNZIONANO 44 VVF VOLONTARI IN CAMPO 48 Garanzia di riservatezza per gli abbonati L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilita di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione, scrivendo a: Sicurezza Aziendale srl - Via Palmieri, 47 20141 Milano. Le informazioni costudite nell’archivio elettronico dell’Editore saranno utilizzate al solo scopo di inviare la rivista o comunicazioni concernenti l’abbonamento (Legge 675/96 sulla tutela dei dati personali). Pubblicità Inferiore al 70% Aut. Trib. Milano n. 855/89 Via Palmieri, 47 - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Fil. di Milano EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE editoriale e ed a lato n 1 2014.qxd:Layout 1 EDITORIALE 02 03 2 5-05-2014 8:06 Pagina 2 L’anno 2014, da poco iniziato, vede la nostra Associazione impegnata nel confronto con un tema che avrà futuri effetti ed esiti per l’intera categoria: la revisione della normativa riguardante l’arruolamento, l’avanzamento e l’impiego del personale VVF volontario. Nel mese di Dicembre infatti il Capo del Corpo, Ing. Alfio Pini, ha provveduto, a seguito di una riunione appositamente convocata e nella quale sono state illustrate le linee ispiratrici e alle quali si è attenuta l’Amministrazione nella stesura del testo, a fornire una bozza atta a definire la revisione dell’attuale normativa vigente ovvero il D.P.R. 76/2004. In tale contesto l’Associazione, quale componente effettivo della “Commissione Mista con Compiti di Studio, Elaborazione e Formulazione di Proposte sulle Problematiche relative alla Componente Volontaria dei Vigili del Fuoco” ma, soprattutto, nell’ambito delle proprie finalità istituzionali che la vedono non solo promotrice dello sviluppo del volontariato nell’ambito del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ma anche quale portavoce delle problematiche ed esigenze inerenti i compiti istituzionali svolti dal personale volontario VVF, ha ritenuto opportuno condividere il testo proposto con il Consiglio Nazionale ma anche con Sezioni, Delegazioni, Associati e Distaccamenti onde poter verificare, nel modo più ampio e diffuso possibile, la valutazione espressa dal personale interessato in merito alle modifiche presentate dall’Amministrazione. Tale iniziativa, che vede per la prima volta una consultazione così capillare del nostro volontariato, ha voluto essere un segnale di massima trasparenza e pieno coinvolgimento degli associati in un processo, quello di revisione dell’impianto normativo che regolamenta non solo le attività dei Vigili del Fuoco volontari ma anche dei loro Distaccamenti e del servizio di soccorso e di istituto da essi reso, che darà forma al futuro assetto del nostro particolare volontariato. Per questo l’Associazione, secondo un principio di piena democraticità, ha richiesto al Consiglio Nazionale, alle Sezioni, alle Delegazioni, agli Associati e ai Distaccamenti di esprimere non solo un parere sul testo proposto ma ha anche chiamato tutti a contribuire al processo di revisione sollecitando la formulazione di osservazioni e proposte da raccogliere in un elaborato che costituisca una costruttiva replica, ed una concreta proposta progettuale, per l’emanazione di una nuova norma per l’arruolamento, l’avanzamento e l’impiego dei Vigili del Fuoco volontari. La struttura associativa ha pienamente risposto all’invito e, nel volgere di breve tempo, un apposito Gruppo di Lavoro ha collazionato tutte le istanze provenienti dal territorio provvedendo all’elaborazione di un testo che sarà a brevissimo trasmesso, a cura dell’Associazione, al Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. Le osservazioni, le proposte di modifica e le integrazioni proposte dall’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari vedono quindi luce da un’articolatissima attività di rilevazione delle diverse esigenze degli oltre 250 distaccamenti volontari operanti sul territorio nazionale e che ha fatto emergere, oltre a numerose necessità da tradurre in norma per il futuro, molte disomogeneità, spesso basate su prassi e consuetudini stratificate nel tempo, nei modelli organizzativi e gestionali e nell’applicazione ed interpretazione del vigente D.P.R. 76/2004. w w w. a n v v f v. it Da questo il pieno impegno associativo per definire, con il coinvolgimento dei massimi livelli dell’Amministrazione, non solo un nuovo impianto normativo adeguato alle mutate e reali esigenze della componente volontaria dei Vigili del Fuoco ma anche per consentire, già da ora e con le opportune azioni correttive e migliorative, un’efficace ed efficiente organizzazione e funzionamento di distaccamenti e delle squadre volontarie VVF. Roberto Mugavero VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 02 03 editoriale e ed a lato n 1 2014.qxd:Layout 1 5-05-2014 8:06 Pagina 3 Le modifiche ed integrazioni proposte derivano dall’analisi delle esigenze degli oltre 250 distaccamenti volontari operanti nella penisola in ragione anche di un’ampia difformità applicativa dell’attuale DPR da parte dei comandi provinciali. E’ seguita anche un’analisi comparata degli altri modelli organizzativi di volontariato VVF presenti nel Paese (regioni e province autonome). A legare un articolo con l’altro, la necessità di assicurare sempre la continuità del servizio di soccorso erogato dai distaccamenti volontari e considerare come l’attività formativa ed addestrativa siano un momento formativo e di crescita esperienziale del personale volontario che presta servizio nei distaccamenti ai fini del complessivo miglioramento qualitativo del servizio di soccorso di prossimità erogato. Un ringraziamento particolare al coordinatore del gruppo, Alberto Biddoccu, e a Christian Salutari. Quest’ultimo è capo-distaccamento volontario a Popoli (Pescara) per passione, nonché legale amministrativista per mestiere. Christian ha offerto la propria professionalità ed il proprio tempo, al fine di tradurre le aspettative di tutta la componente volontaria (dei distaccamenti) in un documento valido anche dal punto di vista legale/normativo. E’ stato, invece, in questi giorni, discusso (con le sole OO.SS. …ça va sans dire) il “Progetto di riordino delle strutture centrali e territoriali del CNVVF”. Tra ridimensionamento di servizi SMZT, portuali e trasferimento – in ottica di risparmio – di processi dai Comandi alle Direzioni Regionali, vi sono anche venticinque distaccamenti (a bassa interventistica o non ancora operativi) che da "misti" o "permanenti" verranno trasformati in presidi "volontari". Ma (ce ne accorgiamo solo spulciando tra le righe d'una lunga tabella) altre venticinque caserme, classificate ora come "MISTE" (alcune, in realtà sono sempre state rette da soli volontari), verranno "riclassificate" e diventeranno dei presidi permanenti a tutti gli effetti (alcune di queste non raggiungono, attualmente, i 200 interventi l'anno). Resta da capire che fine farebbero i vigili del fuoco volontari - attualmente in servizio presso quei presidi "misti/volontari" - che spesso le caserme se le sono anche arredate e attrezzate a proprie spese. Stesso discorso varrà per automezzi ed attrezzature, acquistate e date in comodato d'uso (o donate per intero) dai VVF volontari all'Amministrazione. Staremo a vedere… Un caro saluto, Ascanio [email protected] twitter@pompieri https://www.facebook.com/pompieri.vfv h t t p s : / / t w i t t e r. c o m / p o m p i e r i Hanno collaborato all’edizione di questo numero: Arturo Palmigiano, Jean-Philippe Croset, Clara Rüsi-Bison, Antonio Coduri, Fabio Marangoni, Salvatore Tribastone, Dino Ramella, Ivan Pratesi, Marino Lacosegliaz, Massimo Bozzano, Elvio Arimondi, Francesco Mazzilli, Federico Cecchetti e Luigi Saitta. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 EDITORIALE [ A LATO ] EDITORIALE [ A LATO ] EDITORIALE [ A LATO ] Cari lettori/pompieri, desidero innanzitutto elogiare il lavoro del gruppo che – in merito alla possibile riforma del DPR 76/2004, auspicata dal Dipartimento VVF.S.P.D.C. – ha raccolto le istanze giunte dal territorio nazionale, cercando di sintetizzare il tutto in un articolato omogeneo e completo. 3 04 05 art 732 lettera papa:Layout 1 23-04-2014 10:07 Pagina 4 In occasione dell’Udienza Generale del Santo Padre – quella alla quale partecipò una folta delegazione ANVVFV – tre rappresentanti il distaccamento volontario di Troina (Enna) donarono a Papa Francesco un crest con incisa la data d’istituzione del presidio volontario, il primo dell’isola. Dopo tre mesi Papa Bergoglio ha voluto ringraziarli con una missiva. “Se vigile del fuoco vuol dire essere al ser vizio della gente …voglio essere ser vitore…” «La forte emozione già provata quel 16 ottobre a Piazza San Pietro è stata accresciuta, a distanza di 3 mesi dall'Udienza Generale, da stupore e meraviglia, quando presso il nostro distaccamento è pervenuta una missiva dalla Città del Vaticano.» - racconta emozionato il collega CSV Arturo Palmigiano - «Aprendo con molta delicatezza la busta, siamo rimasti entusiasmati nel trovare al suo interno la lettera inviata dall'assessore del Vaticano, Mons. Peter B. Wells, nella quale, oltre ai ringraziamenti per l'omaggio ricevuto, il Papa dava a tutti noi la Sua Benedizione Apostolica.». 4 Il Crest donato al Santo Padre dal distaccamento di Troina VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 04 05 art 732 lettera papa:Layout 1 23-04-2014 10:07 Pagina 5 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 5 06 07 artt 709 rifornimenti 742 figli di:Layout 1 I VVF 30-04-2014 13:05 Pagina 6 NON ASSISTERANNO PIÙ AL RIFORNIMENTO DI CARBURANTE DEGLI AEROMOBILI L’ articolo 10 (disposizioni finali) del Decreto Ministeriale 30 giugno 2011 ha stabilito che, dal 23 luglio scorso, il servizio d’assistenza al rifornimento di carburante agli aeromobili con passeggeri a bordo, attività resa a pagamento con le modalità previste nel decreto ministeriale 30 settembre 1985 abrogato, non sarà più dovuto dal Corpo Nazionale. D’ora in poi, qualsiasi rifornimento di carburante operato negli aeroporti soggetti al decreto - “nei quali si svolge traffico aereo commerciale con velivoli di massa al decollo superiore ai 5.700 Kg o con 10 o più posti passeggeri e certificati in accordo al regolamento ENAC” – dovrà essere eseguito esclusivamente a cura di operatori di rifornimento certificati nelle modalità previste dal decreto stesso. ASSUNTI IN RUOLO I FIGLI DI FRANCESCA PASSINI D ue figli di colleghi volontari deceduti in servizio hanno partecipato con successo al 72° Corso Allievi Vigili Permanenti. Sono i primi due giovani assunti in quanto figli di personale volontario caduto in servizio, opportunità precedentemente riservata ai soli figli di personale permanente scomparso. Si tratta di Alessandro e Cristian: il primo è uno dei figli di Francesca Passini, CD di Pievepelago (MO), deceduta in attività d’istituto il primo aprile 2012. Il secondo è uno dei tre figli di Cesare Bertocchi, che stava frequentando il corso e-learning per il passaggio a CSV (ad egli e a Simone Messina venne poi intitolato il Corso) quando, il 26 febbraio 2007, si schiantò con l’autobotte dei vigili del fuoco volontari di Gazzaniga (BG). 6 E CESARE BERTOCCHI La nostra ANVVFV s’era adoperata al fine d’estendere quest’opportunità d’assunzione anche ai figli del personale volontario del Corpo; si tratta d’un notevole passo avanti. Resta invece “sospesa” l’equiparazione del sistema previdenziale tra personale permanente e volontario: i DDLL che avrebbero dovuto attuare quanto previsto dal DDL 1167-B /2010 non sono stati emanati nei tempi stabiliti. Al momento la pensione ai superstiti riconosciuta ai familiari di VVF volontari (deceduti anche in attività addestrativa) non è ancora equiparata a quella dei colleghi permanenti. Anche in caso d’infortunio gravemente invalidante (incluse le 120 ore di corso iniziale) il trattamento economico del personale volontario non è equiparato a quello del personale di ruolo infortunato. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 06 07 artt 709 rifornimenti 742 figli di:Layout 1 30-04-2014 13:05 Pagina 7 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 7 08 13 art 719 swiss:Layout 1 10-04-2014 13:44 Pagina 8 SQUADRE D’INTERVENTO RAPIDO CHI SOCCORRE I SOCCORRITORI a cura di Jean-Philippe Croset, Foto: Clara Rüsi Nonostante l’eccellente formazione seguita dai pompieri svizzeri, gli incidenti che coinvolgono le squadre impegnate sotto protezione respiratoria non possono essere esclusi: il rischio zero non esiste! Se un pompiere chiede aiuto è segno che si trova davvero in difficoltà! In collaborazione con FSP (Federazione Svizzera dei Pompieri) 8 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 08 13 art 719 swiss:Layout 1 10-04-2014 13:44 Pagina 9 SQUADRE D’INTERVENTO RAPIDO L’ intervento è cominciato da due ore. Sebbene l’incendio sia di grandi dimensioni, la strategia adottata comincia a portare i suoi frutti. Le intenzioni del capo intervento sono state chiaramente esposte e la tattica viene correttamente rispettata dai suoi ufficiali. Tutti i pompieri impegnati svolgono un lavoro notevole e preciso. Improvvisamente un evento inatteso! Arriva in un lampo ed è brutale. L’incidente è grave e provoca uno sconvolgimento importante, perturbando l’intervento in modo significativo. Provoca dei danni materiali toccando anche degli esseri umani. È un vero dramma! Vulnerabilità + pericolo = catastrofe Nonostante l’eccellente formazione seguita dai pompieri, gli incidenti che toccano le squadre impegnate sotto protezione respiratoria non possono essere esclusi: il rischio zero non esiste. Negli ambienti ostili, nei quali la situazione cambia incessantemente e la sua evoluzione può essere repentina, i pompieri restano vulnerabili malgrado il loro equipaggiamento di protezione individuale e il loro materiale. Una condotta di spegnimento può rompersi, privando i pompieri dell’acqua necessaria. La riserva d’aria di un apparecchio di protezione della respirazione non è illimitata. La nostra resistenza fisiologica alle due del mattino non è la stessa di quella sulla quale possiamo contare alle due del pomeriggio. L’evoluzione tecnologica nel settore della costruzione e del mobilio rende gli interventi sempre più complessi e delicati. I pericoli sono onnipresenti ed evolvono con il sinistro. La sicurezza degli accessi richiede l’utilizzo di porte con richiamo automatico e, nella maggior parte dei casi, dal lato dal quale ci troviamo la porta è priva di maniglia. La porta con la scritta «Uscita di soccorso» è bloccata dall’interno. La tenuta stagna e l’isolamento delle nuove costruzioni a debole consumo energetico sono talmente buone che trasformano queste ultime in veri e propri forni a pirolisi. Se è vero che sono certamente competitivi dal punto di vista economico e che rispondono alle norme di protezione contro gli incendi, i nuovi procedimenti di costruzione ci riservano molto spesso delle sorprese per via delle condizioni che vengono a crearsi sotto l’effetto della violenza del fuoco. La squadra di sicurezza deve restare una squadra di sicurezza Se la missione che concerne il salvataggio delle vittime civili è ben nota a tutti i pompieri, bisogna pur ammettere che soccorrere un soccorritore non è una cosa di tutti i giorni. Le conoscenze tecniche devono essere presenti sia per quanto concerne il materiale che per la capacità di valutare la situazione provocata dal sinistro: fiamme, fumo, pericoli chimici, pericoli elettrici, ecc. È necessaria una buona condizione fisica per trasportare una persona su una lunga distanza o per le scale, senza contare che questa stessa condizione fisica è già modificata dall’elevata temperatura corporea. Sul piano psicologico, la carica emotiva può essere importante per via del sentimento d’impotenza che si prova o degli eventuale legami con la vittima. Nel corso di tali eventi, è necessario avere una totale fiducia, rispettare la tattica scelta, lavorare in modo coordinato senza contestazioni e senza discussioni. In breve, quando un pompiere chiede aiuto, è segno che si trova davvero in difficoltà. La squadra di sicurezza non deve assolutamente essere una squadra messa assieme all’ultimo momento o composta da persone incorporate da poco che sono state appena formate nei corsi di base della protezione della respirazione. La squadra di sicurezza (RIT Rapide Intervention Team) dovrà essere composta da persone che hanno dato prova della loro competenza sociale, che presentano un’ottima resistenza fisica e psicologica e che possiedono eccellenti conoscenze tecniche. Durante tutto l’intervento, la squadra di sicurezza ha una sola e unica missione: quella inerente VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 9 08 13 art 719 swiss:Layout 1 10-04-2014 13:44 Pagina 10 SQUADRE D’INTERVENTO RAPIDO ne del capo intervento resta determinante. In funzione delle condizioni citate in precedenza, la squadra di sicurezza dovrebbe essere composta da un minimo di tre persone, un responsabile e due uomini. La squadra di sicurezza resta direttamente subordinata al capo-intervento (capo settore) o a un ufficiale della sicurezza espressamente designato come tale. La squadra si prepara nelle vicinanze di questi ultimi in modo da mantenersi direttamente in contatto con loro o, se è il caso, in contatto visivo. In questo modo, la squadra di sicurezza potrà restare attiva nel corso di tutto l’intervento e soprattutto essere immediatamente direttamente informata. Il materiale appropriato La scelta del materiale deve essere ovviamente adeguato alla missione, ma anche selezionato in modo ponderato. Non bisogna dimenticare che quest’ultimo dovrà, in alcuni casi, essere trasportato sul luogo dell’intervento. In regola generale, quest’ultimo potrebbe essere costituito come segue: al suo ruolo di squadra di sicurezza. Subordinata al capo intervento La decisione di mettere in piedi una squadra di sicurezza dipende dalla valutazione del capo intervento. È tuttavia importante soppesare i fattori aggravanti il più rapidamente possibile, in modo da poter beneficiare entro brevissimo tempo del rinforzo necessario e di poter costituire una squadra di sicurezza. Quest’ultima dovrebbe essere costituita nel caso in cui ci si trova confrontati alle seguenti situazioni: - fuoco in un edificio di grande volume, per esempio un capannone, una fabbrica, ecc.; - fuoco in un locale sotterraneo (grandi cantine, gallerie, parcheggi, ecc.); - fuoco in un edificio molto alto (> 22 metri); - fuoco con la presenza di prodotti pericolosi; - lunghe ricognizioni necessarie; - edificio instabile o fragile; - fuoco di forte intensità; - numerosi soccorritori ingaggiati. Questa lista non è ovviamente completa e la valutazio- 10 - una borsa di soccorso contenente una bombola d’aria da 6 a 6,8 l ≥ 300 bar; - un sistema di distribuzione dell’aria (erogatore, manometro, segnale di avvertimento); un tubo di media pressione munito di un raccordo rapido di una lunghezza sufficiente per permettere un allacciamento rapido al sistema respiratorio della vittima; - un cappuccio di salvataggio nel caso in cui il sistema respiratorio della vittima non è più funzionale (un apparecchio di protezione della respirazione di riserva avvolto in un telo per il trasporto può anche servire da sostituto); - un sistema di trasporto quale un telo per il trasporto, un sacco per il trasporto, una slitta per il trasporto; - una camera termica; - del materiale da pioniere quale un’ascia con un manico di 90 cm, attrezzo divaricatore del tipo «Halligan Tool»; del materiale di protezione, condotta di spegnimento con sufficiente riserva di tubi e una lancia a getto cavo variabile 500 l/min (LDV 500); - una corda di sicurezza con dispositivo indicante il senso di progressione; - delle corde di salvataggio o un treppiedi con carrucola di salvataggio per deboli profondità; - degli attrezzi idraulici e da taglio; - delle scale telescopiche. Ancora una volta, questa lista non è completa e, come indicato in precedenza, il materiale deve essere adattato alla missione o più precisamente alla situazione in corso. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 08 13 art 719 swiss:Layout 1 10-04-2014 13:44 Pagina 11 SQUADRE D’INTERVENTO RAPIDO Se la slitta permette di trasportare il materiale, il sacco o il telo risultano a volte più adeguati per essere usati nelle trombe delle scale. Se la camera termica manca, l’ascia può facilitare la ricerca se viene utilizzata come un bastone per ciechi. Per poter valutare la capacità di ingaggio di tutto questo materiale e soprattutto per poterlo utilizzare in modo corretto, è assolutamente necessaria una formazione in questo senso. La proattività costituisce lachiave del successo La squadra di sicurezza non deve aspettare l’evento, ma prevederlo. Durante l’intervento, deve preparare il proprio materiale di base. Deve informare il capo intervento (rispettivamente l’ufficiale) del suo stato di preparazione. Si informa presso il capo intervento (rispettivamente l’ufficiale) sulle squadre impegnate, il loro numero, le loro missioni, le loro postazioni. Effettua una ricognizione dei luoghi dell’intervento e valuta le possibilità di accesso, le vie di evacuazione e raccoglie così le informazioni che potranno esserle utili in caso di ingaggio. Si equipaggia con il materiale adatto alla situazione (scale portatili, telescopiche, materiale da pioniere, ecc.). Se necessario, chiede al capo intervento del materiale supplementare, come per esempio un’autoscala. Quest’ultima non è fatta unicamente per il salvataggio dei civili e potrebbe essere più efficace per l’intervento se si trova già nel parco materiale o già posizionata sul sito piuttosto che ferma in caserma aspettando un eventuale ingaggio. La squadra di sicurezza può, se necessario, effettuare dei lavori preparatori come per esempio tenendo pronte una o più scale, richiedendo l’alimentazione in acqua o preparando già la propria condotta di spegnimento. Le sbarre di ferro battuto che proteggono alcune finestre potrebbero già essere segate per permettere il salvataggio delle persone. Una valutazione corretta e ponderata dell’evoluzione del sinistro permette alla squadra di sicurezza di prepararsi in modo attivo a un eventuale intervento. L’allarme «Mayday, Mayday» fa scattare l’ingaggio La qualità dell’informazione è indispensabile per il capo intervento, poiché è sulla base di quest’ultima che può valutare la situazione e prendere correttamente le decisioni. L’insufficienza di informazioni è un handicap, ma il peggio per un capo intervento è l’assenza totale di informazioni. Un concetto di comunicazione radio è necessario e deve essere preparato in anticipo. Nel caso, per esempio, di un avviso d’emergenza, tutte le altre squadre dovrebbero osservare il silenzio radio e comunicare unicamente in caso di assoluta necessità. È il solo modo per permettere una comunicazione chiara tra la squadra da soccorrere, la squadra di sicurezza e il capo intervento. La parola d’ordine, in caso di urgenza, è «Mayday, Mayday». Essa viene data dalla squadra al sorvegliante PR o al capo intervento in caso di evento improvviso o, se necessario, dal sorvegliante al capo intervento. In caso di brusco cambiamento della situazione, di fronte a tempi d’intervento troppo lunghi, di comunicazione impossibile con una squadra, deve essere annunciato un caso d’emergenza. Il contenuto del messaggio dovrebbe, nella misura del possibile, essere strutturato secondo una formula già sperimentata del genere «Chi, cosa, dove». Questo permette un ingaggio mirato ed efficace da parte della squadra di sicurezza. Quest’ultima potrà valutare: - il luogo dell’incidente e la sua configurazione; - il tipo di incidente; - il numero di persone coinvolte; - la situazione dell’ambiente circostante (fiamme, fumo, macerie, rischi particolari); - come accedere al luogo d’intervento; - come uscirne nel modo più adeguato. Arrivati sul luogo dell’incidente, l’approccio alla vittima deve essere pragmatico, da effettuare con gesti precisi e rapidi. È indispensabile innanzitutto procedere alla valutazione della situazione in modo da poter determinare, in funzione dei pericoli particolari al luogo dell’incidente VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 11 08 13 art 719 swiss:Layout 1 10-04-2014 13:44 Pagina 12 SQUADRE D’INTERVENTO RAPIDO e dello stato della vittima, se è necessario effettuare un salvataggio d’urgenza senza assistenza preliminare. È inoltre importante informare rapidamente il capo intervento della situazione e, eventualmente, delle prime misure adottate. In questa prima fase di approccio, è anche indispensabile controllare l’approvvigionamento e la riserva in aria della vittima. Possiamo riassumere brevemente lo svolgimento dell’approccio tramite il processo presentato. Questo resta un approccio di base poiché, in realtà, l’osservazione e la valutazione sono ben più complessi nella pratica e richiedono un gran rigore e un certo sangue freddo. permette di assicurare la fornitura di materiale, di acqua o di tutto quanto la squadra di sicurezza potrebbe aver bisogno. Nel corso dell’ingaggio della squadra di sicurezza, è importante che quest’ultima informi il capo intervento sul corso delle operazioni di salvataggio e sulle condizioni del luogo d’intervento, così come sui propri bisogni in termini di sostegno, di materiale e di personale. Un’informazione chiara e precisa permette al capo intervento di poter continuare a impegnare le sue forze sull’evento primario tenendo anche conto dell’evento susseguente. Se necessario, il capo intervento potrà in questo modo suddividere le forze in modo giudizioso per poter preservare al meglio il suo dispositivo e la tattica messa in opera per lottare contro l’evento primario. Come si può constatare una squadra di soccorso richiede una formazione ad hoc adeguata con la realtà. Questa formazione deve tuttavia essere estesa a tutto il corpo pompieri. Anche se l’istruzione non può essere dispensata a tutto l’organico, ogni singolo pompiere deve avere almeno delle conoscenze sul principio del lavoro della squadra di salvataggio. Queste conoscenze non devono portarlo a comportarsi in modo meno pru- La squadra di sicurezza e il capointervento: un sostegno reciproco La vicinanza col capo intervento permette al capo della squadra di sicurezza di seguire l’evento, la sua evoluzione favorevole o sfavorevole, di essere al corrente delle zone di pericolo individuate, dei rischi osservati nel corso della valutazione e di essere informato circa le missioni che sono state affidate ai diversi intervenienti. La collaborazione tra il capo intervento e il capo della squadra di sicurezza è importantissima, poiché 12 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 08 13 art 719 swiss:Layout 1 10-04-2014 13:44 Pagina 13 SQUADRE D’INTERVENTO RAPIDO dente durante l’intervento, ma permettergli di essere meglio informato sullo svolgimento delle operazioni nel caso in cui fosse malauguratamente vittima di un tale incidente. La formazione deve anche essere orientata alla condotta poiché è importante che il capo intervento possa tener conto del potenziale della sua squadra di sicurezza della quale deve tuttavia conoscere anche i bisogni. È in quest’ottica che la Federazione svizzera dei pompieri ha proposto, a partire da quest’anno, il primo modulo di formazione per le squadre di sicurezza «RIT» che è centrato sulle conoscenze di base di questa funzione. Obiettivi del modulo di formazione della squadra di sicurezza «RIT»: evitare gli incidenti susseguenti durante l’ingaggio delle squadre di sicurezza; preparare il personale alla funzione di membro di una squadra di sicurezza; garantire al capo intervento, in funzione dell’evento, la collaborazione di una o due squadre di sicurezza parzialmente autonome e preparate allo scopo; garantire un intervento rapido della squadra di sicurezza con un minimo di incognite, per un ingaggio attivo di quest’ultima sin dalla sua preparazione; scaricare parzialmente il capo-intervento in caso di incidente in modo da permetterli di conservare il controllo della nuova situazione provocata dall’incidente. Nonostante l’eccellente formazione seguita dai pompieri, gli incidenti che toccano le squadre impegnate sotto protezione respiratoria non possono essere esclusi: il rischio zero non esiste! In caso di incidente, la squadra di sicurezza deve agire in modo pragmatico, mirato e rapido. Si tratta innanzitutto di valutare la situazione. La decisione di effettuare un salvataggio d’urgenza senza assistenza preliminare, dipende dai pericoli presenti sul luogo dell’incidente e, rispettivamente, dallo stato della vittima o delle vittime. L’istruzione RIT deve essere mirata e corrispondere alla realtà. La sola e unica missione della squadra di sicurezza è di mettere al sicuro i colleghi coinvolti nel sinistro! Il materiale necessario viene scelto in funzione della missione. La scelta del materiale deve essere ben valutata nella misura in cui quest’ultimo deve a volte essere trasportato fino sul luogo dell’incidente. Ingaggio RIT: la valutazione del capo intervento è decisiva! «Mayday, Mayday, Mayday» = silenzio radio per lasciare il posto alle comunicazioni d’emergenza! La squadra di sicurezza deve essere istruita in modo mirato e corrispondente alla realtà. La squadra di sicurezza è composta da almeno tre persone, un capo e due uomini. È direttamente subordinata al capo intervento (capo settore) o a un ufficiale di sicurezza designato come tale. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 13 14 15 art 720 coduri:Layout 1 30-04-2014 13:42 Pagina 14 Che i presidi siano poi a conduzione permanente o volontaria o mista non deve dipendere dal capriccio di qualche politico o altri personaggi che, di solito, non capiscono niente di soccorso, ma da obiettive esigenze di servizio e di bilancio. A questo proposito voglio premettere che personalmente, pur essendo orgoglioso di essere stato un pompiere volontario, non sono un fanatico assertore del volontariato a tutti i costi, se in una località, visto il numero e la natura degli interventi è preferibile che vi sia un presidio permanente, ben venga, ma se non vi sono le premesse minime è assurdo che qualcuno lo pretenda. Certamente, in special modo oggi, il problema costo è un limite preciso all’auODURI SSERE SOCCORSI mento indiscriminato di strutture di servizio di tipo permanenti, una volta che si TEMPESTIVAMENTE È UN sono coperte le fasce più a rischio dopo deve intervenire il volontariato. DIRITTO DI TUTTI I CITTADINI Attualmente vediamo che dopo anni di spesa facile tutte le amministrazioni Caro Ascanio, sono obbligate a fare di tagli, nella sanità, nella sicurezza, nelrileggendo l’ultima nota che ti ho mandato mi son l’istruzione ecc. Per quanto concerne l’organizzazione del reso conto di non essere riuscito a rendermi comprensibile. “soccorso tecnico urgente” purtroppo si ha la sensazione che i (pag. 22 VFV n°4/2013 NdR) tecnici del Ministero in questi anni non abbiano cercato di realizzare un progetto ben definito, e spesso abbiano cambiato Il messaggio che vorrei mandare ai nostri Consiglieri che, a idea. Quando sono entrato al Comando di Novara negli anni loro volta dovrebbero trasmettere al Ministero, è questo: settanta il primo insegnamento dell’Ing. Gentile è stato: “il soccorso tecnico è di esclusiva competenza del Corpo”. Per quel’Associazione non è un sindacato che si batte per ottenere sto motivo, non potendo aumentare il personale di ruolo, il concessioni economiche o altro a favore dei propri associati, Comandante si era dato da fare per aumentare sia i presidi che ma un sodalizio di persone che avendo operato nel soccorso il personale volontario. Poi nella metà degli anni ottanta alcuni ne conosce le problematiche e sente l’obbligo di indicare all’odirigenti del Ministero mostrarono di ritenere che i Volontari del pinione pubblica e a chi ci governa la soluzione ottimale per Corpo fossero a consumazione e che dovessero scomparire organizzare il “soccorso tecnico urgente”. compensati da un cospicuo aumento della componente permanente. Salvo poi privilegiare il volontariato estraneo al C.N., Il volontario non ha rivendicazioni salariali o altro da fare ma ha promuovendo Gruppi di Protezione Civile e in particolar modo il diritto di essere ascoltato quando chiede di essere messo gli A.I.B. e i Corpi Comunali, tutte organizzazioni che coprono nelle condizioni migliori per garantire un soccorso efficace alle molti campi di intervento che normalmente in altri paesi sono popolazioni servite. di competenza dei pompieri. All’inizio di questo secolo un I Consiglieri, per svolgere questo compito, sono favoriti dal nuovo ripensamento e il ministero vara il progetto “Italia in venti fatto che a loro basta indicare un modello, quello Trentino. In minuti”, progetto che prevede molti nuovi presidi di pompieri quella regione, come del resto in tutta Europa, l’ottimo livello volontari. Non so se questo progetto sia ancora attuale ma se del soccorso tecnico è stato raggiunto istituendo molti Corpi di così fosse si dovrebbero arruolare molti nuovi vigili, facilitando Pompieri. Questi Corpi sono poi normalmente organizzati a le pratiche di assunzione e i corsi di ingresso. Sembra però che livello locale per poter garantire una capillare distribuzione sul per qualche motivo, almeno al Comando del VCO (Verbano territorio dell’attività di soccorso. Cusio Ossola), sia molto difficile far partire questi corsi, vi sono C : «E .» 14 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 14 15 art 720 coduri:Layout 1 30-04-2014 13:42 Pagina 15 problemi sugli orari, sui docenti, ecc. Se si volesse veramente risolvere il problema basterebbe lasciare ai volontari il compito di organizzare autonomamente questi corsi e tutto sarebbe risolto. Tutte le organizzazioni di volontariato che conosco, AIB, Croce Rossa, Squadre Comunali di P.C. ecc, riescono ad organizzare i corsi che a loro servono senza tanti problemi. Per fare un esempio io, dopo essere stato congedato dal Corpo, sono entrato come milite nella squadra di P.C. del mio Comune e ho potuto seguire con facilità tutti i corsi di istruzione necessari. Queste considerazioni mi sono venute in mente il 7 Agosto scorso a Toceno dove si è tenuta una celebrazione in ricordo dell’alluvione che 35 anni fa aveva sconvolto l’alto Novarese ed in particolare i sette Comuni della Valle Vigezzo dove si erano verificati i disastri più significativi ed il più alto numero di vittime. L’Ingegner Coduri (primo da destra nella foto) all’epoca dell’apertura del Distaccamento volontario di Baceno (VB). “Rapportandosi con l’Amministrazione, basterebbe indicare un modello, quello Trentino. In quella regione, come del resto in tutta Europa, l’ottimo livello del soccorso tecnico è stato raggiunto istituendo molti Corpi di Pompieri volontari” Il pomeriggio di quel 7 agosto del 1978 tutti i pompieri del Comando e i Distaccamenti furono allertati per moltissime richieste di soccorso specialmente nel territorio dell’attuale provincia del VCO e in particolare nella zona di Cannobio, della Valle Anzasca, di Domodossola, ecc. ma dalla Valle Vigezzo le notizie che arrivavano erano poche e contraddittorie. Per varie ore si era anche perso il contatto con il Vice Comandante Ing. Riccobono, in quel frangente responsabile del Comando, la cui autovettura era stata travolta dalla piena del fiume Toce. L’ingegnere infatti si stava dirigendo da Novara a Domodossola dove sembrava che vi fossero i maggiori problemi. Il Toce per qualche ora aveva reso inagibili tutte le strade che portavano a Domodossola, infatti nella notte ero stato fermato a Ornavasso dall’acqua che ostruiva la strada mentre cercavo di raggiungere Domodossola ed eventualmente la Val Vigezzo. Finalmente nella tarda mattinata del giorno successivo si riusciva ad arrivare con due Campagnole a S. Maria Maggiore percorrendo la strada della Val Cannobina che, per quanto disastrata, era ancora percorribile. Infatti il torrente Melezzo che dalla Val Vigezzo scorre verso Domodossola aveva distrutto molti tratti del percorso della ferrovia e della strada che da Domodossola salgono in valle. Il torrente era straripato penetrando anche in una galleria stradale e trascinando con sé delle autovetture. Bene, in quella circostanza ho potuto constatare la lungimiranza del Comandante Ing. Gentile che l’anno prima aveva deciso di aprire un Distaccamento a S. Maria. In quella grave circostanza l’apporto dei vigili del locale Distaccamento, anche se arruolati da poco e pertanto poco esperti, fu fondamentale per organizzare il soccorso. La conoscenza dei luoghi e la passione profusa nel servizio furono molto importanti per l’opera di soccorso. Il loro apporto come guide fu decisivo per le squadre giunte nei giorni successivi in elicottero, e fondamentale per la buona riuscita del soccorso fu anche l’aver provveduto ad installare e presidiare un centro di comando che, non avendo il distaccamento ancora una sede, fu posto nell’abitazione e negli uffici del Vigile Dominici. A mio avviso, tenuto conto che ad intervalli di tempo più o meno ravvicinati gli eventi calamitosi purtroppo arrivano, sarebbe opportuno che per ogni centro si attrezzasse creando un gruppo di soccorritori, per poter far fronte autonomamente al primo impatto, perché è sempre difficile essere soccorsi da fuori specialmente se l’evento non è circoscritto. Che questi soccorritori si chiamino pompieri come in tutta Europa o protettori civili, o altro poco importa, l’essenziale è che abbiano lo spirito di servizio e adeguata professionalità come è richiesto in tutti i corpi di pompieri. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 Con i saluti più cordiali Antonio Coduri 15 16 17 art flussocompetenze:Layout 1 23-04-2014 11:07 Pagina 16 16 17 art flussocompetenze:Layout 1 23-04-2014 11:07 Pagina 17 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 17 18 21 art 722 brevi:Layout 1 24-04-2014 14:04 Pagina 18 Con la patente C ed il CQC (oppure C+D da almeno 6 mesi) si potrà frequentare direttamente il corso speciale per il consegumento della patente di III categoria. Quarto grado consentito – nuovamente – anche al personale volontario. Estensione obbligatoria annotata, per la conduzione d’autoscale e autogrù. PATENTI: ANCORA CHIARIMENTI Capo del Corpo ha emanato modifiche, chiarimenti e integrazioni alla circolare n°3 del 1 gennaio 2010, inerente le patenti terrestri VF. Eccone riassunte le principali novità che potranno interessare il personale volontario. IL Al “corso speciale” per il conseguimento della patente di 3° categoria potranno partecipare anche coloro che sono in possesso della sola patente civile “C” unitamente al CQC. Prima questa possibilità era riservata solo a chi possedeva la patente “D” da prima del 2004, oppure C+D conseguite da almeno 6 mesi. Il passaggio alla 4° categoria VF sarà ora consentito anche al personale volontario (sia quello dei distaccamenti, sia quello c/o i comandi). Per la conduzione di autoscale e autogru occorrerà l’estensione obbligatoria già prevista per i mezzi aeroportuali, per le macchine movimento terra e per i trasporti ADR. Si specifica che le lezioni teoriche dovranno essere effettuate da “istruttori di guida 18 VVF” e non semplicemente da “Formatori di provata esperienza professionale nella materia…“. Resterebbe inalterato il punto 8.6 che riguarda la possibilità per i qualificati volontari dei distaccamenti (con 3° grado da almeno 10 anni) d’insegnare teoria e permettere ai colleghi candidati d’esercitarsi alla guida. Il titolo di “Istruttore di guida” viene conservato da quel personale permanente che, posto in quiescenza, transita a domanda negli elenchi del personale volontario del Corpo. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 18 21 art 722 brevi:Layout 1 24-04-2014 14:04 Pagina 19 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 19 18 21 art 722 brevi:Layout 1 20 24-04-2014 14:04 Pagina 20 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 18 21 art 722 brevi:Layout 1 24-04-2014 14:04 Pagina 21 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 21 22 23 art 731 grugliasco:Layout 1 5-05-2014 14:42 Pagina 22 La Santa Barbara 2013 dei vigili volontari GRUGLIASCO si è rivelata una ricorrenza del tutto speciale e con due ragioni in più per festeggiarla: i 140 anni di vita del distaccamento locale e il libro dedicato al vigile Luigi Bongiovanni, cui lo stesso p residio è intitolato, a vent’anni esatti dalla sua scomparsa. UNO STORICO PRESIDIO VOLONTARIO DA 900 INTERVENTI L’ANNO a cura della redazione IL pomeriggio di sabato 7 dicembre la sala consigliare del comune di Grugliasco era gremita di uniformi verde-scuro, tra un folto pubblico di amici, ex vigili del fuoco, gente comune e di numerose autorità presenti. Fittissima la lista degli oratori, con Andrea Colognese, presidente della locale Cojtà grugliascheisa nel ruolo di brillante moderatore. Oltre al capo distaccamento Salvatore Tribastone, a fare gli onori di casa, Luca Bonello Vice della Presidente Nazionale Associazione VFV, il Presidente d’onore dell’Associazione nazionale VFV Cav. Gino Gronchi, il Presidente provinciale di Torino Associazione nazionale VFV Pier Mauro Bidoccu, il Presidente del coordinamento regionale del Piemonte del’Associazione VFV Mirco Decaroli, il Sindaco di Grugliasco Roberto Montà, il vicesindaco di Torino Elide Tisi, grugliaschese, l’Assessore regionale alla Protezione Civile Roberto Ravello, il Comandante Provinciale VVFF 22 Torino Ing. Salvatore Spanò, l’Assessore Dottor Franco Tenivella in rappresentanza di Collegno, il comune il cui territorio rientra da sempre nelle competenze d’intervento dei vigili grugliaschesi. Infine, l’assessore provinciale D’Acri, assente poiché impegnato in un viaggio di lavoro ma presente con una commovente mail dedicata al vigi- VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 22 23 art 731 grugliasco:Layout 1 5-05-2014 le Bongiovanni e letta in sala. 14:42 Pagina 23 to alla figura esemplare dello sfortunato vigile del fuoco volontario di Grugliasco e alla presentazione del libro di Dino Ramella “Abbiamo un angelo in più”. “Sono le parole con cui il papà di Luigi comunicò al telefono la scomparsa del figlio all’alba del 22 giugno 1993“ ha tenuto a precisare l’autore a proposito del titolo del libro, che offre lo spaccato di vita del protagonista impegnato nelle sue attività di pompiere, scout e di professore di scuola professionale. Emerge l’assoluta normalità di un giovane al centro di un’intensa vita sociale vissuta con uno stile sobrio, permeato di umanità, scandito da principi guida, dall’attaccamento alla divisa e da ricorrenti slanci d’altruismo. Tra le pagine i capitoli dedicati al suo ruolo di vigile, al servizio militare svolto a Le Capannelle, il trasferimento a Torino e l’ingresso nel distaccamento locale, con le cronache degli interventi, i turni di caserma, il racconto sempre in sospeso tra episodi e testimonianze. Poi il tragico incidente successo il 14 settembre 1991, i due anni in stato di coma vegetativo presso gli ospedali torinesi, assistito dall’opera di oltre cento volontari che non fecero mancare il proprio sostegno. La storia di un vigile del fuoco volontario narrata nel libro, disponibile su ordinazione nelle migliori librerie o su richiesta presso il distaccamento volontari Grugliasco. Le parole commosse del capo distaccamento Tribastone, dedicate al suo collega amico Bongiovanni, con un episodio sconosciuto ai più, hanno chiuso la manifestazione: “Per pochi minuti Luigi giunse prima di me in distaccamento e fu lui a uscire in partenza al posto mio”. La Santa Barbara grugliaschese edizione 2013 è poi proseguita, concludendosi con la rituale cena in un agriturismo della zona. Numerosi gli interventi di ringraziamento, gli elogi da cui sono trasparsi gratitudine e apprezzamento per la preziosa opera svolta dai vigili e dal volontariato in generale, rivolti in particolare al presidio grugliaschese festeggiato per il suo compleanno d’eccezione. Sorto nel 1873 per volontà del locale consiglio comunale, il distaccamento conta oggi 45 elementi (tra cui 5 donne) e all’attivo oltre 900 interventi l’anno. L’instancabile Gino Gronchi ha donato in nome dell’Associazione una targa rievocativa al capo squadra della città delle Gru Salvatore Tribastone e un attestato di benemerenza con medaglia alla famiglia Bongiovanni. Poi, il ricordo è passaVFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 23 24 28 art 736 benemerenze:Layout 1 5-05-2014 14:33 Pagina 24 libero dal servizio - s’imbatteva nell’incendio d’un garage e, dopo aver scardinato il portone, traeva in salvo una donna gravemente ustionata; lo stesso vigile veniva ricoverato per le ustioni riportate. “Medaglia al merito del volontariato” al Prefetto Alberto Di Pace (Capo Dipartimento VVFSPDC); all’Ing. Paolo De Angelis (Ufficiale Coordinatore VVF Città del Vaticano); al Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM) per la decennale opera d’assistenza prestata a Lampedusa. Medesima medaglia assegnata al Dr. Giarola (DPC) per aver contributo alla crescita del volontariato di protezione civile nel Paese. Con motivazione identica, insigniti della “Medaglia al Merito del Volontariato”: il Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco e la Federazione dei Corpi VVF Volontari della Provincia ITTADINI ED NTI ENCOMIABILI Autonoma di Trento; “Per la preziosa, fattiva ed insostituibile opera di salvaguardia e di tutela delle Nella splendida cornice di Palazzo San Macuto, popolazioni e del territorio affidaCamera dei Deputati, s’è svolta a la cerimonia di consegna to, condotta con elevata professiodelle benemerenze associative della ANVVFV (Ente Morale). nalità e per l’opera di promozione Tra le onorificenze assegnate, anche due “alla memoria” della formazione e della cultura della sicurezza antincendi”. A ritirare dei colleghi Francesca Passini e Maurizio Berardinucci, le benemerenze, a nome del rispetentrambi deceduti in servizio. tivo personale, l‘Arch. Valerio dal nostro inviato a Roma. Cappelletti (presidente del Consiglio del personale volontario presidente nazionale Mugavero ha insignito del Corpo Valdostano VVF) e l’omonimo trentino Ing. della “Croce al Merito di Servizio” (considerata la Alberto Flaim (presidente della Federazione Corpi VVF benemerenza associativa più elevata), tra glia altri, volontari della PAT). il VFV Mario Corti del distaccamento volontario di Appiano Gentile (CO) per aver liberato due operai Premiata, inoltre, la Dr.ssa Erika Faienza (Consigliere sepolti in uno scavo. L’intera squadra dei VVF di della Provincia di Torino) “Per essersi fatta carico, in Catania (comandata dal CS Salvatore Russo) per i modo concreto e valido, delle problematiche che - di soccorsi in occasione del tragico sbarco di migranti fatto - compromettevano la vita delle sedi Volontarie sulla Spiaggia della Playa lo scorso 10 della provincia torinese con il blocco dei reclutamenagosto. Premiata anche la “11A EUR” per il soccorso ad ti, dei corsi e nella tutela dei decessi per cause di serviun’anziana rimasta schiacciata dalle ruote d’un trattozio, coordinando il lavoro di oltre 200 Sindaci intervenure. ti a sostegno dei propri Volontari, lavoro che è culminaCroce assegnata anche al VFV Fabrizio Canavosio del to in una serie di provvedimenti legislativi a favore dist. volontario di Luserna San Giovanni (TO) che della componente volontaria del Corpo.” C ( E ) Il 24 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 24 28 art 736 benemerenze:Layout 1 5-05-2014 14:33 MOTIVAZIONI Pagina 25 DELLE MEDAGLIE MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO Ing. PAOLO DE ANGELIS Ufficiale Coordinatore Vigili del Fuoco del Vaticano PER LA PREZIOSA ED INSOSTITUIBILE OPERA SVOLTA, CON GRANDE ABNEGAZIONE E SENSO DEL DOVERE, DA TUTTO PERSONALE IN FORZA ALLA STRUTTURA CHIAMATO AD ASSOLVERE QUOTIDIANAMENTE IL GRAVOSO COMPITO DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEL SANTO PADRE E LA PROTEZIONE E LA SALVAGUARDIA DEI BENI DELLO STATO DEL VATICANO, PATRIMONIO DELL’UMANITÀ E SIMBOLO DI FEDE E DEVOZIONE DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI TUTTO IL MONDO. E DELLE CROCI VIGILE DEL FUOCO VOLONTARIO FINO AL 2007, POI VIGILE QUALIFICATO PERMANENTE, FU TRA I FONDATORI DEL DISTACCAMENTO VOLONTARIO DI MONTESILVANO IL 25 LUGLIO 2013 INTERVENIVA CON LA PARTENZA DALLA SEDE CENTRALE DI PESCARA A CITTA’ S. ANGELO A SEGUITO DI UNA ESPLOSIONE DI UN DEPOSITO DI FUOCHI PIROTECNICI. DURANTE LE OPERAZIONI DI SOCCORSO LA SQUADRA VENIVA COLPITA DA UNA SECONDA E TERZA ESPLOSIONE, ASSIEME AI TITOLARI DELL’AZIENDA CHE RIMANEVANO UCCISI SUL COLPO. RIMANEVA IN GRAVI CONDIZIONI E, DOPO TRE MESI DI LUNGA AGONIA, CESSAVA DI VIVERE ALL’ETA’ DI 47 ANNI. POLICLINICO GEMELLI DI ROMA, 26 OTTOBRE 2013 RITIRA LA MOGLIE SIG.RA PATRIZIA COLATRIANI MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO Prefetto ALBERTO DI PACE Capo Dipartimento Soccorso Pubblico,Vigili del Fuoco e Difesa Civile IN RICONOSCIMENTO DELLE ECCELLENZE PROFESSIONALI RAGGIUNTE DURANTE UNA PRESTIGIOSA CARRIERA CHE LO HA CONDOTTO AI VERTICI DEL SISTEMA DI SOCCORSO NAZIONALE, DIVENENDO PUNTO DI RIFERIMENTO CENTRALE PER LE NUMEROSE REALTA’ OPERATIVE PROFESSIONISTE E DI VOLONTARIATO. Alla memoria Al VIGILE DEL FUOCO VOLONTARIO FRANCESCA PASSINI Capo Distaccamento Distaccamento Volontario di Pievepelago (Modena), aveva coinvolto tutta la sua numerosa Famiglia nel suo Volontariato: suo marito ed uno dei tre figli erano Vigili Volontari con lei. Fautrice tenace e caparbia dell’apertura del novo Distaccamento, riusciva a legare strettamente i valori della famiglia con la passione del lavoro, con l’amicizia verso i Colleghi, divenendo il motore di una sinergia che aveva condotto alla ap ertura del Distaccamento. Rientrando da un servizio d’istituto dal Comando di Modena, veniva coinvolta in un gravissimo incidente stradale in cui per- MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO AL CISOM - CORPO ITALIANO DI SOCCORSO DELL’ORDINE DI MALTA Ritira il Direttore Nazionale Dr. Mauro CASINGHINI IN SINCERO RICONOSCIMENTO DELLA DECENNALE OPERA DI CONTINUO SOCCORSO ED ASSISTENZA PRESTATA A LAMPEDUSA DAI PROPRI VOLONTARI, CON DEDIZIONE E SACRIFICIO PERSONALE, IN FAVORE DI MIGLIAIA DI NAUFRAGHI PROVENIENTI DALLE TERRE SFORTUNATE DELL’AFRICA. da SX il Consigliere Naz. Damiano Landi e il capo dei VVF vaticani Ing. De Angelis MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO Alla memoria Al VIGILE DEL FUOCO VOLONTARIO MAURIZIO BERARDINUCCI COMANDO PROVINCIALE DI PESCARA VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 25 24 28 art 736 benemerenze:Layout 1 5-05-2014 14:33 Pagina 26 do la messa in sicurezza delle aree devastate.Sicilia, alluvione del 1 e 2 ottobre 2009 MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO Alla Dr.ssa ERIKA FAIENZA Consigliere della Amministrazione Provinciale di Torino Per essersi fatta carico, in modo concreto e valido, delle problematiche che - di fatto - compromettevano la vita delle sedi Volontarie della provincia torinese con il blocco dei reclutamenti, dei corsi e nella tutela dei decessi per cause di servizio, coordinando il lavoro di oltre 200 Sindaci intervenuti a sostegno dei propri Volontari, lavoro che è culminato in una serie di provvedimenti legislativi a favore della componente volontaria del Corpo. deva la vita all’età di 45 anni. MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO RAFFAELE GIUSEPPE NICOTRA CONSIGLIERE ALLA ASSEMBLEA SICILIANA Per la particolare sensibilità dimostrata nei confronti del Volontariato pompieristico siciliano con la presentazione di un decreto di legge che prevede un cospicuo stanziamento triennale per finanziare la formazione e coprire le spese per gli accertamenti clinico-strumentali dei Vigili del Fuoco Volontari al fine di maggiormente garantire la sicurezza delle comunità dell’Isola. MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO al DR. ROBERTO GIAROLA Dirigente Ufficio Volontariato e Formazione Dipartimento Protezione Civile Nazionale Per una brillante carriera costruita su una seria professionalità che gli ha consentito prestigiosi incarichi di direzione operativa di particolare complessità, contribuendo in modo significativo alla crescita ed alla ottimale gestione del Volontariato a livello nazionale. All’Ing. DOMENICO RICCIO Direttore Regionale Vigili del Fuoco del Lazio Già Dirigente dei Comandi Provinciali di Reggio Emilia, di Firenze, di Roma, poi Direttore Regionale dell’Umbria, è stato Direttore Centrale per la Formazione e quindi per l’Emergenza. Ha partecipato alle principali calamità nazionali dal terremoto del Friuli del 1976, compiendo le missioni internazionali di Chernobyl e dirigendo il campo italiano di Kukes, in Albania. Per essersi distinto, in ognuno degli incarichi ricoperti, nel favorire ed incentivare i processi di rinnovamento del soccorso e della prevenzione, aumentando la qualità ed il sistema di formazione. MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO Al CORPO VALDOSTANO DEI VIGILI DEL FUOCO Ritira il Presidente del Consiglio Direttivo del Personale Volontario Valerio Cappelletti Per la preziosa, fattiva ed insostituibile opera di salvaguardia e di tutela delle popolazioni e del territorio a lui affidato condotta con elevata professionalità e per l’opera di promozione della formazione e della cultura della sicurezza antincendi MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO All’Ing. VINCENZO ANDO’Direttore Antincendio Comando Provinciale di CataniaSeppure libero dal servizio, interveniva durante la violenta alluvione che flagellava i Comuni di Scaletta Zanclea, Itala, Alì Terme e Messina, ponendosi a capo delle Squadre di Vigili del Fuoco intervenuti e coordinandone l’intervento prestando soccorso a numerose persone, eseguendo salvataggi, recuperando salme, riaprendo strade ed effettuan- 26 MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO FEDERAZIONE DEI CORPI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DEL TRENTINO Ritira il Presidente ALBERTO FLAIM Per la preziosa, fattiva ed insostituibile opera di salvaguardia e di tutela delle popolazioni e del territorio a lui affidato condotta con elevata professionalità e per l’opera di promozione della VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 24 28 art 736 benemerenze:Layout 1 5-05-2014 14:33 Pagina 27 formazione e della cultura della sicurezza antincendi MEDAGLIA AL MERITO DEL VOLONTARIATO all’Avvocato BUKURIJE GJOMBALAJ Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica di Kosovo a Roma Già Assistente legale del Giudice e del Procuratore Internazionale a Pristina e Mitrovica, Co-Direttore dell’Unità per Aiuto e Assistenza Legale alle Vittime all’interno della Missione delle Nazioni Unite a Pristina, Consulente all’Ambasciata della Gran Bretagna, Consulente del Ministero degli AA.EE. della Special Task Force tedesca a Bonn, ha concluso i suoi studi alla Geneva School of Diplomacy acquisendo il Master in Diplomazia e Relazioni Internazionali. In riconoscimento della elevata sensibilità personale e professionale concretamente dimostrate verso i problemi sociali ed umanitari dei cittadini appartenenti ai Paesi dell’area Balcanica. Il Capo Dipartimento, prefetto Di Pace, durante l’intervento a Palazzo San Macuto. a 60 anni. Una vita di interventi e di spirito di abnegazione che ne hanno fatto un riferimento di grande prestigio” CROCE AL MERITO DI SERVIZIO AL Capo Reparto PIER GUSTAVO LAZZARI Vice Presidente della Sez. Provinciale di Roma Vigile del Fuoco Ausiliario nel 1972, percorre nel Corpo Nazionale una brillante carriera presso il Comando Provinciale di Roma, specialista del Nucleo Sommozzatori e istruttore di patenti nautiche. Dal 2008, in quiescenza dal Corpo Nazionale, affianca i giovani Vigili dell’Associazione guidandoli nel percorso di crescita tecnica ed umana CROCE AL MERITO DI SERVIZIO Al VFV MARIO CORTI Distaccamento di Appiano Gentile (Como) Durante la sistemazione della rete fognaria una parete dello scavo franava e due operai venivano sepolti, uno fino alla vita ed un altro alla gola, con evidenti difficoltà respiratorie. Pur cosciente di ulteriori rischi di frana, si calava nella fossa e, utilizzando le sole mani, scavava attorno agli operai liberandoli dalla terra e portandoli al sicuro”. CROCE AL MERITO DI SERVIZIO Al CSV PIETRO BERTOLA Distaccamento di Fossano (Cuneo) “Per 40 anni di vita pompieristica, cominciata come Ausiliario nel 1974, poi come Volontario nel Distaccamento di Fossano, poi come Vigile Permanente al Comando di Cuneo e, nel 2008, dopo la quiescenza dal Corpo, ancora Volontario a Fossano fino alla meritata pensione il prossimo anno, CROCE AL MERITO DI SERVIZIO Sig. ALDO FISSORE Imprenditore di Racconigi Benefattore di grande rilievo, civile con l’animo del Pompiere, ha consentito in maniera tangibile ed insostituibile – sin dal 1992 – di realizzare il restauro e l’ampliamento della locale Caserma dei Vigili del Fuoco, fondando negli ultimo anni una onlus grazie alla quale viene garantita la gestione del Distaccamento e l’ammodernamento dell’intero parco veicoli, senza alcun onere per la pubblica Amministrazione” CROCE AL MERITO DI SERVIZIO Ten. Col. Carabinieri ORAZIO ANANIA Promotore di una serie di importanti progetti fondati sullo sport, ideati e sviluppati soprattutto nelle ore libere dal servizio, contribuendo a dare vita a una rete di associazioni di Volontariato impegnate ad intervenire in Italia e all’estero per lo sviluppo e solidarietà, nonché ad alleviare le sofferenze dei ragazzi diversamente abili e normodotati. CROCE AL MERITO DI SERVIZIO Ing. ANTONIO CODURI Presidente Onorario della Sezione del Verbano Cusio Ossola Volontario per vocazione, per il fortissimo impulso dato al Volontariato pompieristico ed alla Associazione nel corso di un trentennio, costituendo punto di riferimento insostituibile nella Comunità nazionale” VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 27 24 28 art 736 benemerenze:Layout 1 5-05-2014 14:33 Pagina 28 CROCE AL MERITO DI SERVIZIO personale del 118, prestavano i primi soccorsi. Spiaggia della Playa, Catania, 10 agosto 2013 Al CSV RAG. FABRIZIO RABELLI Segretario Provinciale della Sezione Verbano Cusio Ossola Entrato giovanissimo nel mondo del Volontario, ne percorre le varie tappe anche all’interno di altre realtà del soccorso, intervenendo in varie emergenze nazionali e mettendo a frutto i suoi studi con la nomina a Presidente dei Revisori dei Conti dell’Associazione. CROCE AL MERITO DI SERVIZIO Al Cav. GIORGIO SARTINI Dirigente Associazione Nazionale Cultura Sport – AICS Da oltre trent’anni è inserito, in maniera totale e completa, nel mondo del Volontariato sociale, in particolar modo in quello sportivo giovanile, fornendo continua prova di non comuni capacità organizzative e di coordinamento, di elevato senso di solidarietà e di spirito di Volontariato CROCE AL MERITO DI SERVIZIO AL VIGILE DEL FUOCO VOLONTARIO FABRIZIO CANAVOSIO Distaccamento di Luserna San Giovanni (Torino) Libero dal servizio, mentre rientrava a casa verso la mezzanotte, udiva provenire da una vicina abitazione una forte esplosione con fumo e fiamme che uscivano da un box situato nei pressi di un condominio. Allertati i soccorsi si avvicinava e, sentiti dei lamenti, cercava di scardinare il portone del box a calci e pugni. Estraeva, assieme al cognato intanto intervenuto, una donna che portavano all’esterno. Calmate le fiamme con due estintori, affidava la signora alle cure del 118 la quale, seppure dopo un lungo ricovero per le gravi ustioni riportate, si salvava. Al termine dell’intervento anche Fabrizio veniva ricoverato all’ospedale di Pinerolo per le ustioni riportate. Villar Perosa, 31 luglio 2013 CROCE AL MERITO DI SERVIZIO CROCE AL MERITO DI SERVIZiO al Cav. GIANFRANCO GROSSI LIVORNO alla Squadra 11A EUR del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Roma, composta da: Per dedicarsi, da quasi un trentennio, alla assistenza di famiglie bisognose che hanno bambini affetti da leucemia e da altre gravi patologie, collaborando concretamente con i Reparti di Pediatria ed Oncologia Pediatrica degli Ospedali della sua Toscana con la donazione di attrezzature scientifiche di particolare importanza CROCE AL MERITO DI SERVIZIO ALLA SQUADRA DI VIGILI DEL FUOCO DEL COMANDO PROVINCIALE DI CATANIA COMPOSTA DA CAPO SQUADRA VIGILE ESPERTO NO VIGILE QUALIFICATO VIGILE QUALIFICATO VIGILE QUALIFICATO RUSSO SALVATORE MAZZARELLI GAETA- ANDREA VALENTINOTTI GIANNI PIERETTI MASSIMO VERNARELLI MASSIMILIANO PENNA PIERO TAURASI FABRIZIO VALENTI Intervenuta la Squadra su una persona rimasta schiacciata tra le ruote posteriori ed il motore del proprio trattore, dopo alcuni tentativi il pesante automezzo veniva sollevato con l’utilizzo di cuscini ad aria compressa, liberando il malcapitato che veniva affidato alle cure del 118 ed ospedalizzava tramite eliambulanza. CROCE AL MERITO DI SERVIZIO CUCCURULLO SALVATORE TROVATO MARIO RUSSO CARMELO In occasione del tragico sbarco di immigrati, la Squadra, avvistavano un barcone a cento metri dalla riva con un centinaio di persone, molte delle quali si erano tuffate in mare nel tentativo di raggiungere la riva. Salvatore Russo, Trovato e Cuccurullo si tuffavano e traevano in salvo alcune persone, mentre Carmelo Russo e Mazzarelli portavano i corpi sull’arenile dove, con il 28 CRE VC VP VE VQ VC al CSV GIANPIETRO CATTANEO Presidente Sezione Provinciale di Bergamo Vigile del Fuoco di indiscusse capacità tecniche, ha percorso una brillante carriera mettendo a frutto esperienze in altre strutture d’emergenza ed il suo lavoro presso l’Ospedale di Treviglio, organizzando anche corsi di BSLD per gli stessi Vigili del Fuoco. Uomo concreto, sensibile e sempre disponibile nei confronti dei Colleghi più giovani. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 29 art 734 let al dir:Layout 1 5-05-2014 14:27 Pagina 29 Caro Sergio, il decreto 10 febbraio 2012 (poi integrato da quello del 1 febbraio 2013) ha, di fatto, mandato in pensione sia le “mezzelune” (sulle nostre spalle dal 1997), sia i distintivi previsti dal DL 8 marzo 2006. I nuovi distintivi (gli ultimi, quelli bordeaux, che poi sono dei veri e propri gradi) avrebbero dovuto trovare spazio sulle altrettanto nuove uniformi, quelle che sfilarono alla parata del II giugno già due anni fa, e che facevano molto Capitano Kirk. Spogliati dei distintivi e ci han tolto anche l’UNICEF Di queste nuove divise (no, non saranno blu “Europa” neppure stavolta) poco si sa: c’è chi dice non vi siano i fondi per acquistarle, altri dicono che tutto quel giallo Buongiorno direttore, sono un vigile volontario della provincia di Brescia appartenente al distaccamento volontario di Lumezzane (BS) e volevo sentire un suo parere sull’introduzione dei nuovi distintivi di qualifica più precisamente sul fatto dell’abolizione del distintivo semicircolare da braccio che a mio parere rende la divisa spoglia. In poche parole sembra una divisa da lavoro come quelle in fabbrica, per lo più noi abbiamo ancora le divise invernali senza scritta sulla schiena della giacca perché il nostro comando non ce l’ha ancora fornite inoltre nemmeno l’antipioggia nuovo che viene menzionato nella circolare del Capo del Corpo Alfio Pini dove andrebbe messo il distintivo quando tale indumento viene usato. Come lei sa nei distaccamenti volontari è abitudine presenziare a manifestazioni o deposizioni di corone presso i vari monumenti delle varie armi situati nel paese dove è di casa il distaccamento o nei paesi di competenza del distaccamento. Poi presenziare con una divisa spoglia senza fregi riconducibili all’ente di appartenenza e in mezzo a varie divise delle altre armi di cui si riconosce l’appartenenza a quale ente dello Stato appartengono mi sembra assurdo, senza le volte che ci scambieranno per volontari di Protezione civile visto che non abbiamo fregi di riconoscimento. A mio parere i distintivi semicircolari da braccio a cui tutti noi volontari siamo affezionati dovrebbero rimanere in essere per dare un certo decoro alla divisa che portiamo visto che non abbiamo una divisa di rappresentanza come hanno gli altri enti dello Stato. non piacesse alle alte sfere. Sempre ai piani alti non vedevano l’ora d’eliminare quelle “mezzelune” perché a qualcuno ricordavano troppo una nota marca di gelati in barattolino. E pensare che i VVF dell’ONU hanno adottato – copiando noi italiani – proprio il sistema dei distintivi a semicerchio: una maniera per avere una gerarchia pur senza gradi tradizionali; in zone di guerra, essere scambiati per militari, è molto molto pericoloso. Quando (?) arriveranno le nuove uniformi, Caro Sergio, l’amata fiamma dovrebbe tornare (stavolta ricamata) su una delle due spalle (sull’altra ci sarebbe lo scudetto tricolore). Nell’attesa ce ne andremo in giro in maniera un po’ irriconoscibile…cosa ancor più triste è che ora l’UNICEF * ce l’hanno levato per davvero, resteremo ambasciatori solo nell’animo. Sparisce anche il distintivo della Protezione Civile Europea, eravamo l’unico Corpo dello Stato ad indossarlo, così come più volte auspicato da Giuseppe Zamberletti. (*) si veda VFV n°5/2011 pag. 32 “Non levateci Distinti saluti Parmigiani Sergio. l’UNICEF” VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 29 30 art 739 enna:Layout 1 5-05-2014 14:41 Pagina 30 CONVEGNO DI TROINA EMOZIONE E ORGANIZZAZIONE IMPECCABILE In settembre - nella sala congressi della Cittadella dell’Oasi Maria Santissima – suscitò emozione l’intevento del Capo Reparto VVF in pensione, Peo Giuseppe Callozzo, istruttore di Guida, che istruì i primi autisti del Distaccamento di Troina. Lo stesso parlò dello scetticismo iniziale riguardo all’apertura di un distaccamento di Volontari, ma, nello stesso tempo, ribadì che tale sfiducia nei confronti dei Vigili Volontari venne poi riscattata grazie all’impegno e alla professionalità dimostrata da tutti i componenti del Distaccamento, con i quali ha continuato a mantenere un rapporto d’amicizia. Quando al termine dell’intervento venne consegnato il crest associativo (così come a tutte le autorità politiche e militari intervenute), l’ex CR abbracciò alcuni dei presenti, ringraziandoli per sentirsi ancora “parte attiva tra i volontari”. Ovviamente la buona riuscita di convegno/congresso fu 30 possibile - oltre per via della partecipazione numerosa dei Vigili Volontari venuti da tutte le parti della Sicilia grazie al grande impegno e lavoro svolti da coloro che si spesero in prima persona per l’organizzazione del congresso. La Sezione di Enna della ANVVFV nelle persone di: Gagliano Basilio (Presidente); Bottitta Franco (vice Presidente); Giamblanco Gaetano e Di Muni Francesco. Poi gli associati: Impellizzeri Silvano, Trovato Gaetano, Timpanaro Maurizio, Cittadino Salvatore, Palmigiano Salvatore, Carmeci Salvatore, Virzì Salvatore, Di Muni Carmelo Rosario, Lupica Spagnolo Giuseppe, Gagliano Giuseppe Daniel, Carmeci Dominco; e il segretario Arturo Palmigiano. Un ringraziamento doveroso all’ex sindaco di Troina, Pino Scorciapino, il quale fu promotore dell’istituzione del presidio cittadino di volontari (precursore nell’isola); percorso poi completato dal sindaco successore, Giuseppe Artimagnela. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 31 art 708 triestini:Layout 1 29-04-2014 14:29 SEZIONE Pagina 31 TRIESTINA IN TRASFERTA A N ei giorni 5 e 6 ottobre la Sezione di Trieste dell’Associazione Nazionale Vigili Dei Fuoco Volontari è stata invitata alle manifestazioni commemorative per la ricorrenza del 60° anniversario della fondazione dell’Unione Costiera Dei Vigili Del Fuoco Di Capodistria. La manifestazione si è svolta in due giorni, il venerdì cerimonia solenne e consegna di una targa ricordo dal comandante dei Vigili Del Fuoco Volontari Miran Gregoric. Il comandante dei Vigili Del Fuoco professionisti di Capodistria Vilij Brzan ha presentato la delegazione triestina – guidata dall’inossidabile Marino Lacosegliaz - al Presidente Nazionale dei Vigili Del Fuoco della Slovenia Just Jaksa accompagnato dall’Ispettore Regionale e dal rappresentante locale della Protezione Civile Slovena; tutti si sono compiaciuti per la presenza e partecipazione. Sabato la parata con ANVVFV CAPODISTRIA la banda cittadina, i corpi degli allievi vigili delle scuole e dei paesi limitrofi, le bandiere dei corpi seguiti dai veterani accompagnati da una formazione di Vigili Del Fuoco Volontari. Per ultima, nel contingente a piedi, ha sfilato la rappresentanza triestina con gagliardetto e, a seguire, i mezzi storici. Apriva la sfilata dei mezzi moderni pick-up antincendio italiano seguito dai più svariati e sofisticati mezzi in dotazione ai volontari di Capodistria (circa una quarantina). A fine sfilata due squadre femminili effettuavano una dimostrazione di intervento simulando un incidente stradale con persone all’interno, impiegando i vari mezzi tecnici in dotazione e il successivo intervento della squadra sanitaria femminile. A seguire è stato consegnato ufficialmente un nuovo veicolo ai volontari sloveni per poi concludere le manifestazione con un pranzo. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 31 32 art 716 recensioni:Layout 1 29-04-2014 15:17 Pagina 32 “Abbiamo un angelo in più” la frase con cui se ne annunciò la morte ma anche il titolo del volume dedicato alla vicenda di Luigi Bongiovanni, vigile del fuoco volontario e scout di Grugliasco scomparso vent’anni fa appena ventinovenne. Un gravissimo incidente di servizio, i seicentoquarantadue giorni di coma trascorsi negli ospedali torinesi e infine la scomparsa, all’alba del 22 giugno 1993. È L’ultima fatica dello scrittore grugliaschese Dino Ramella presenta la storia di questo esemplare grugliaschese, intrecciando le vicende della sua famiglia, in particolare a quella dello zio Lorenzo, giovane partigiano fucilato dai soldati tedeschi. Uno stile narrativo essenziale e avvincente nel quale s’intercalano testimonianze a curiosità e fatti inediti della Grugliasco di ieri e di oggi, che racconta la vita di “un giovane tra i giovani”. Un testo arricchito da parecchie immagini a colori, molte delle quali inedite. Particolarmente toccanti gli ultimi capitoli dedicati al lungo calvario presso gli ospedali torinesi delle Molinette e del Mauriziano, con il triste epilogo. In un finale che, tuttavia, non lascia spazio alla tristezza. “L’impegno di Precisa l’autore nella sua prefazione: vigile del fuoco volontario, di capo scout, il rigore con se stesso e gli altri, la sua caparbietà, la voglia di fare del Bene e bene meritavano, anzi imponevano, il dovuto risalto. Preziosi spunti di vita per ciascuno, esempio destinato alle nuove generazioni“. Luigi Bongiovanni descrive nella sua vita giovanile, tra le 32 attività di volontariato, la storia commovente di un ragazzo che ha saputo distinguersi nella vita quotidiana, in un interessante volume che lo ritrae nei mesi di servizio militare prestati presso la Scuole Centrali Antincendi de le Capannelle a Roma, nella vita di squadra nella caserma di corso Allamano a Torino e durante gli interventi svolti al fianco dei vigili volontari del distaccamento locale. Nel volume anche la cronaca di quello postumo svolto in occasione del rogo al duomo di Torino culminato con il salvataggio della Santa Sindone a cui presero parte i vigili grugliaschesi: tra i primi ad arrivare sul luogo del disastro. Titolo: “Abbiamo un angelo in più” Autore: Dino Ramella Pagine: 224 ISBN: 978-88-87425-16-1 Editore: Arti Grafiche San Rocco - Grugliasco (To) Prezzo di copertina: 16 € VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 33 art 738 grisulandia:Layout 1 29-04-2014 14:48 Pagina 33 BREVI GRISULANDIA E’ REGISTRATO L o scorso 3 dicembre l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari (Ente Morale) ha registrato - presso L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico (UIBM) - il marchio “GRISULANDIA”. La necessità nasce dal voler dare un nome unico e riconoscibile ai percorsi ludico-educativi per bambini organizzati dalle nostre sezioni o delegazioni ANVVFV. Come noto, infatti, il nome “POMPIEROPOLI” - utilizzato sino a poco tempo fa da tutti noi - è stato ufficialmente depositato il 14 ottobre 2011 dall’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Del Corpo Nazionale (l’associazione dei VVF in quiescenza), da quella data è la sola ad esserne titolare in base all’Art. 2569 del Codice Civile. Il nuovo marchio “GRISULANDIA” potrà essere utilizzato liberamente da Sezioni, Delegazioni, Coordinamenti dell’ANVVFV nell’organizzare i tradizionali percorsi ricreativoistruttivi nei quali i più piccoli si calano nei panni dei vigili del fuoco. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 33 34 35 art 740 manovre salvavita:Layout 1 30-04-2014 14:21 Pagina 34 esser trattato da eroe. Chi invece è fiero dell’operato del volontario è il responsabile del locale distaccamento di vigili del fuoco volontari, l’ufficiale Sergio Aureli: “Questa è la dimostrazione di come si resti vigili del fuoco, nell’animo, anche quando i limiti d’età di legge sono raggiunti. Se Sandro non fosse stato lì e non avviato manovre salvavita così tempestive, l’uomo non se la sarebbe forse cavata”. Il funzionario volontario Aureli, che è anche consigliere dell’ANVVFV, ha poi sollevato una criticità importante: “Questo caso fa tornare d’estrema attualità la diffusione dei defibrillatori automatici; dovrebbero esserne dotati i nostri mezzi di soccorso e le nostre caserme. Non si tratta di cifre esagerate e il problema ‘abilitazioni’ non si pone; tra le nostre fila abbiamo soccorritori 118, infermieri e medici.”. Ex vigile del fuoco volontario di Dongo salva Il Corpo Nazionale dei Vigili del dall’annegamento un uomo finito nel lago di Como. Fuoco abilita infatti il proprio personale a padroneggiare tecniche di L’episodio fa tornare d’estrema attualità la formazione primo soccorso sanitario (TPSS); di tutto il personale VF in merito a pratiche di RCP corsi aperti anche al personale e la mancanza di DAE sui mezzi VVF (quantomeno volontario ma organizzati, spesso, quelli dei volontari). Sul sagrato del Duomo di Milano si solo in orario diurno/lavorativo; resta cerca di tamponare con un corso di due ore (solo pratico) poi il problema degli apparecchi (i DAE) - e dei presidi di rianimazione nato per formare gli studenti delle scuole superiori. come pallone ambu e bombola d’ossigeno - spesso ne sono dotate soltanto le APS dei permanenti. n vigile del fuoco volontario, in quiescenza, del distaccamento volontario di Dongo, ha salMigliaia di diciottenni, iscritti alle scuole superiori di vato da morte certa un uomo finito nel lago di Milano, si sono ritrovati in Piazza del Duomo sabato Como. Udite le urla d’aiuto d’una ragazza, ha arrestato mattina per partecipare alla parte pratica del corso di la propria auto e coordinato alcuni passanti nelle operianimazione cardiopolmonare e di defibrillazione, razioni di soccorso all’uomo che galleggiava nelle che permetterà loro di ottenere la certificazione regionaacque gelide del lago. Portatolo fuori dall’acqua, l’ex vigile. Ma l’obiettivo che si punta a raggiungere entro il le ha iniziato manovre di rianimazione cardiopolmo2015 è quello di 100mila cittadini lombardi in grado di nare sul malcapitato che s’è poi ripreso ed è stato affipoter prestare il primo soccorso ad una persona colpita dato alle cure dei sanitari giunti con un’ambulanza. da arresto cardiaco. Giunta anche l’autopompa del locale distaccamento, Alla lezione (durata 2 ore) hanno partecipato - su invito APS non ancora dotata di DAE. del Comando Provinciale VVF - alcuni vigili del fuoco Si chiama Sandro Poncia l’ex pompiere di Dongo che volontari, (in servizio nei distaccamenti provinciali ha, di fatto, salvato una vita umana ma non ci tiene ad volontari), tra quelli (tanti) che non sono stati ancora for- TUTTI I VVF SIANO IN GRADO DI PRATICARE MANOVRE SALVAVITA U 34 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 34 35 art 740 manovre salvavita:Layout 1 30-04-2014 14:21 Pagina 35 mati sulle TPSS (Tecniche di Primo Soccorso Sanitario). In una fase successiva, per detto personale, potrà essere organizzato il completamento della formazione (parte teorica e utilizzo DAE) per il successivo conseguimento dell’abilitazione a operare. Il progetto, denominato “Oltre i 5000” è organizzato da AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza Lombardia) e dell’Assessorato alla Salute di Regione Lombardia in collaborazione con Rotary Milano e le associazioni di soccorso Sal, Faps, Croce Rossa e Fvs. L’obiettivo è quello di far sì che i partecipanti possano eseguire correttamente una rianimazione cardiopolmonare con l’ausilio del defibrillatore. Una pratica che risulta in molti casi fondamentale: la sopravvivenza di una persona colpita da arresto cardiaco dipende in buona parte dall’avvio precoce delle manovre salvavita. Mentre all’estero i VVF sono, quasi sempre, anche dei paramedici o degli EMT (si vedano gli USA e la vicina Francia dove, ad esempio, i sapeurs pompiers s’occupano anche del soccorso/trasporto sanitario d’urgenza) in Italia non tutto il personale VVF (specialmente quello volontario) è in grado di praticare manovre salvavita. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 35 36 39 atr 713 dronrero:Layout 1 5-05-2014 14:58 Pagina 36 D I S TA C C A M E N T I UNA CASERMA AMPLIATA E…FINALMENTE RISCALDATA La città di Dronero, citata sui libri di storia per il privilegiato rapporto con il grande statista Giovanni Giolitti, merita di essere conosciuta anche per i suoi Vigili del fuoco volontari che possono vantare radici risalenti al lontano 1875. Un excursus storico di innegabile prestigio, condiviso con la dura vita di montagna, che quest’anno ha raggiunto un nuovo traguardo. a cura di Massimo Bozzano fotografie di Roberto Acchiardo ed Elvio Arimondi 36 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 36 39 atr 713 dronrero:Layout 1 5-05-2014 14:59 Pagina 37 D I S TA C C A M E N T I VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 37 36 39 atr 713 dronrero:Layout 1 5-05-2014 14:59 Pagina 38 Sindaco Livio Acchiardi per la concessione dell’ampliamento e la presa in carico delle spese di gestione, al BIM che ha elargito i fondi utilizzati per la ristrutturazione e per l’acquisto del nuovo Ford Ranger nonché ai Sindaci della vallata che hanno collaborato fornendo gli armadietti, arrivando a coprire persino alcune spese per la manutenzione dei mezzi. Un “grazie” è poi stato rivolto all’ANVVFV per il supporto fornito in questi anni, da quando Dronero è diventata Delegazione. N ella mattinata di sabato 12 ottobre sono stati inaugurati i locali ampliati e ristrutturati del Distaccamento cittadino, per la prima volta dotato di riscaldamento. Quest’ultima particolarità potrà forse sembrare anacronistica per chi è abituato alle comodità della vita ma in realtà testimonia la caparbietà dei volontari , superiore anche alle difficoltà pratiche, e la loro capacità nel oinvolgere popolazione e Autorità nei confronti dell’attività di soccorso. Segno di una risposta collettiva alla saggia politica di sensibilizzazione portata avanti da questi ragazzi la cui importanza a livello locale è stata riconosciuta ed apprezzata nei successivi interventi del Sindaco di Dronero, del Vice Prefetto dott.ssa Rancurello, del Presidente d’onore dell’ANVVFV Gino Gronchi e del Comandante Provinciale dott.ing. Ermanno Andriotto che con l’occasione ha inviato dal Comando alcuni mezzi particolarmente ammirati. Nel pomeriggio la manifestazione ha avuto il suo segui- Dopo la benedizione impartita dal parroco don Graziano Einaudi, nel discorso agli invitati il Capo Distaccamento Diego Penone ha presentato l’attività del proprio Distaccamento, competente sull’esteso territorio della val Maira a copertura di 13 Comuni. L’organico è costituito da 15 Vigili del fuoco volontari che effettuano una media di circa 150 interventi all’anno tuttavia il dato maggiormente significativo è costituito dal fatto che ben 7 di loro sono ventenni, un vero investimento per il futuro. Doverosi i ringraziamenti di Diego Penone al 38 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 36 39 atr 713 dronrero:Layout 1 5-05-2014 14:59 Pagina 39 to nella piazza principale di Dronero con un percorso formativo e alcune prove, organizzate con l’aiuto della Delegazione ANVVFV di Fossano, al termine del quale ai numerosi bambini presenti, istintivi ammiratori dei Vigili del fuoco, è stato rilasciato un diploma di “Draghetto pompiere”. Un pubblico attento e incuriosito – ma orgoglioso dei propri “eroi” – ha infine seguito le dimostrazioni di soccorso organizzate in collaborazione con la Croce Rossa locale, poste a conclusione di una giornata di festa che Dronero annovererà con orgoglio nella storia del suo Distaccamento. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 39 40 43 art mazzilli chiari:Layout 1 17-04-2014 9:58 Pagina 40 REDAZIONALE CHIARI UN MEZZO D‘ECCELLENZA PER I VVF a cura di Francesco Mazzilli Da oggi i Vigili del Fuoco di Chiari possono vantare uno dei mezzi più moderni ed all’avanguardia dell’intero Corpo Nazionale, unico nella provincia di Brescia” 40 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 40 43 art mazzilli chiari:Layout 1 17-04-2014 9:58 Pagina 41 REDAZIONALE VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 41 40 43 art mazzilli chiari:Layout 1 17-04-2014 9:58 Pagina 42 REDAZIONALE ueste parole pronunciate nel giorno dell’inaugurazione, dal Comandante provinciale dei VVF di Brescia, Ing. Settimio Simonetti, danno lustro al nuovo obiettivo raggiunto dall’Associazione Amici Vigili del Fuoco di Chiari, che, grazie anche, al lodevole contributo delle Amministrazioni Comunali di Chiari, Urago d’Oglio, Rudiano, Comezzano-Cizzago, Trenzano, Berlingo, Rovato, Coccaglio, Maclodio, ha potuto donare al Distaccamento volontario di Chiari la nuovissima autoscala tridimensionale (ATRID). Q Il nuovo automezzo è dotato di un braccio telescopico che raggiunge un altezza di circa 30 mt e può sbracciare in orizzontale per circa 12 mt. Ha un cestello che può ruotare di 180°, attrezzato con un naspo, un impianto di raffreddamento posto sotto la pedana e agganci Saf. Permette inoltre il recupero, in tutta sicurezza, di persone immobilizzate su tavola spinale e toboga grazie alla piastra con rulliera posta nel frontale dello stesso. L’allestimento è stato curato in toto dalla Multitel 42 Pagliero S.p.a., azienda leader per le piattaforme aeree, il cui marchio è un punto di riferimento per tutti coloro che nella propria attività si trovano di fronte ad una esigenza specifica: quella del lavoro aereo, vigili del fuoco compresi. Questo marchio venne creato verso la fine degli anni ‘70 per contraddistinguere una gamma di attrezzature per il lavoro aereo prodotte dalla MULTITEL PAGLIERO SPA, un’azienda la cui nascita risale al 1911 e che vanta un’esperienza più che cinquantennale nel campo dell’oleodinamica applicata ad apparecchi di sollevamento. È proprio negli anni settanta che si sviluppa la richiesta di attrezzature che consentano in modo rapido e sicuro di portare del personale ad effettuare lavori in quota. Per eventuali info: Multitel Pagliero S.p.a Strada Statale, 114 - 12030 Manta (CN) - Italy tel 0175 255211 - fax 0175 255255 email: [email protected] VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 40 43 art mazzilli chiari:Layout 1 17-04-2014 9:58 Pagina 43 REDAZIONALE Questo nuovo acquisto va a completare il parco mezzi del distaccamento, situato nella recente struttura del Polo dell’Emergenza, nel quale troviamo: - Aps Iveco Stralis, acquistata con il contributo delle amministrazione comunali - Aps 79 ,del Comando provinciale e ammodernata con il contributo di privati - ABP 160, del Comando provinciale e ammodernata con il contributo delle amministrazioni comunali - Campagnola Iveco Massif acquistata con il contributo di ditte e privati venti all’anno, con un territorio di competenza di 11 comuni, in un bacino di circa 90 mila abitanti. - Carrello con idrovora Varisco da 3000 lt/min. acquistata con il contributo delle amministrazioni comunali. Per quanto riguarda l’operatività, il capo distaccamento VV.F. Oscar Salvi, spiega che il soccorso è garantito 24h/24h e 365 all’anno, suddiviso in quattro turni che nei giorni festivi e nelle ore serali garantiscono due squadre d intervento. Il distaccamento effettua circa 400 inter- Nell’organigramma sono presenti: un funzionario tecnico antincendio, un ex capo reparto nonchè istruttore permanente, il quale, dopo il congedo, ha scelto di condividere la propria esperienza, utile all’accrescimento professionale di tutti noi. Infine completano il nostro organigramma 5 capi squadra e 23 vigili. Parte del personale è in possesso del corso base saf e si è formato nel tpss. Grazie a quest’ultimo corso e grazie all’Associazione Amici del Cuore di Chiari, che ce lo ha donato, abbiamo potuto dotare l’aps di un defibrillatore semiautomatico. Un ringraziamento particolare va al Presidente del consiglio Comunale di Chiari, Rag. Fabiano Navoni che in questi anni ha supportato ogni iniziativa dell’ Associazione Amici Vigili del Fuoco Chiari fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi finora prefissati. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 43 44 46 art 735 domeniche romane:Layout 1 21-04-2014 10:32 Pagina 44 FORMAZIONE LE “DOMENICHE ROMANE” FUNZIONANO Volontari della capitale alle prese con autogru, autoscale, lance termiche, SAF e schiumogeni. La sperimentazione dell’addestramento domenicale/mensile, presso il Comando Provinciale. Un’esperienza da ripetere. a cura di Federico Cecchetti 44 VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 44 46 art 735 domeniche romane:Layout 1 21-04-2014 10:32 Pagina 45 FORMAZIONE VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 45 44 46 art 735 domeniche romane:Layout 1 21-04-2014 10:32 Pagina 46 FORMAZIONE ospeso in coincidenza con l’approssimarsi della stagione estiva, la stagione degli incendi, l’incontro mensile di Addestramento/Aggiornamento al quale per nove mesi hanno partecipato, e davvero in massa, i Vigili del Fuoco Volontari dei Distaccamenti di Anguillara Sabazia (chiuso per sfratto da 4 anni NdR), Montelanico e Nemi, del Comando Provinciale di Roma. Quello che si dedica ai propri Valori, alle Passioni, alle Amicizie, agli interessi, a ciò che in fondo poi conta veramente nella vita! E lo si è fatto per potersi ritrovare meglio, fianco a fianco, nei momenti dell’emergenza. Un’iniziativa che il Comandante Provinciale ha voluto e sostenuto nonostante le tante, frequenti e ripetute polemiche, e che ci si augura possa riprendere con slancio, come lo scorso anno, quanto prima. Si è riusciti, finalmente, a “Fare Gruppo”. Con sacrificio! Ogni cambiamento, ogni proposta, generano sempre perplessità, ma se ben condotte le mutano sovente in momenti di crescita per tutti. Ci sarà tempo per calibrare meglio le giornate, secondo le esigenze e le aspettative manifestate dai partecipanti, così da renderle ancor più formative e ricche di contenuti professionali. Ci si è confrontati con i Permanenti che si sono resi disponibili a guidare le giornate, spendendo gratuitamente la loro esperienza lavorativa. Si è inaugurata la tradizione della Domenica con i Vigili del Fuoco. Il giorno della Festa. E fra tutti gli obiettivi per quest’anno, anche quello di non convincere a tutti i costi gli scettici. S 46 Se si è restati sul generico, volutamente in superficie, è perché l’iniziativa, del tutto nuova per la Capitale, aveva bisogno di essere metabolizzata. Aspetteremo, e continueremo comunque a sentirli dei nostri! VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 47 art 733 fabrizio:Layout 1 30-04-2014 14:33 Pagina 47 Questo non sarà il racconto del dolore di questi lunghi mesi e del brutto male che ai primi di gennaio ti ha sottratto a noi e ai tuoi cari a soli 52 anni. Queste parole non troveranno un posto nel nostro ricordo. Questo vuole essere il resoconto di una vita dedicata ad una passione nata in te molti anni prima del tuo addio a tutti noi. Una storia che inizia ufficialmente a Capannelle (Roma) il 29 Novembre 1980 quando, davanti alla bandiera Italiana inumidita da una pioggia battente, Fabrizio Croce giura fedeltà al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco assieme ai commilitoni dell’88° Corso AVVA Allievi Vigili Volontari Ausiliari. Finita l’esperienza da Ausiliario, rientra nella sua Villarbasse e, animato da una passione che non lo abbandonerà mai più, decide di entrare nella nostra grande famiglia iscrivendosi nel Distaccamento Volontario di Rivoli . Sembrano passati secoli da allora, cambia la sede, cambiano i capi distaccamento, i mezzi e le divise, cambiano i compagni di “viaggio” ma non cambiano le motivazioni che spingono Fabrizio a impegnarsi con tutto il suo cuore in questa avventura assieme a noi, che lo vedrà sempre in prima fila facendolo distinguere, tra tanti, per l’impegno, il coraggio e la solidarietà. “Non è semplice scrivere di lui, io lo ricordo da quando ero bambino e seguivo mio padre al sabato pomeriggio nella vecchia caserma. Mi scendono le lacrime, e il pensiero vola a lui, lo immagino con il sigaro in bocca, non acceso, quasi come se volesse darsi un tono, un atteggiamento a primo avviso burbero e severo, ma capace di sorridere improvvisamente e cambiarti la giornata”. Lo ricordiamo all’ultimo Raduno Nazionale insieme a Cortina. Era fiero, era contento. Il Leoncino nelle sue mani filava liscio e addomesticato tra la gente festante per le vie di Cortina. La “sua” Cortina, oseremmo dire, i luoghi e i monti di cui era innamorato perché così legati al vero Amore della sua vita.. Roberta, sua moglie, e i suoi figli Stefano e Federico. A noi, che abbiamo avuto il privilegio di conoscerti, lasci un grande esempio di dedizione, altruismo e forza di volontà. Cercheremo di fare un modello del tuo ricordo. Ciao Fabri. Il Distaccamento di Rivoli. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 47 48 art 737 calcio:Layout 1 VVFVV 30-04-2014 13:59 Pagina 48 SPORT supporto tecnico e logistico che poi ha avuto un buon seguito grazie al coinvolgimento di sponsor locali. Un aiuto è stato dato anche dal Comune di Mojo Alcantara, che ha permesso alla squadra di usare il Campo Comunale per gli allenamenti e le partite in casa. VVF VOLONTARI IN CAMPO I distaccamenti volontari di catanese e messinese istituiscono una squadra di calcio e partecipano al campionato provinciale oltre che a partite di coppa. Persa con un 3 a 2 una durissima partita contro i cugini permanenti, ma è servito di sprone per diventare più forti. a cura di Luigi Saitta S i chiama Dragorosso, non è un nome uscito da un cartone, ma che prende ispirazione dal draghetto Grisù, che è diventato un simbolo dei pompieri. È la squadra di calcio, formata da diversi Vigili del Fuoco Volontari, che operano nei distaccamenti di Mojo Alcantara (Me), Linguaglossa e Maletto (Ct), che per la prima volta si sono iscritti al campionato Provinciale Uisp, sezione di Giarre, e che dopo 10 giornate, sono al comando della classifica dopo aver conseguito 8 vittorie e due sconfitte. Bene anche il cammino in coppa, dove i draghi sono in testa saldamente del loro girone e hanno già acquisito il passaggio al turno successivo. Una squadra nata per gioco, scherzando fra un intervento e un altro, e che ha avuto dal gruppo di Mojo, e dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari un 48 L’idea del campionato, è nata dopo una partita disputata contro la formazione regionale dei Vigili del Fuoco Permanenti, che hanno vinto per 3-2, con la squadra dei volontari – era la prima volta che i draghi giocavano una partita vera - e hanno combattuto fino all’ultimo per non uscire sconfitti. La mancanza di un’adeguata preparazione, e i tempi ristretti per la formazione della squadra hanno sicuramente contribuito alla vittoria dei Permanenti, ma hanno lasciato nei Volontari la voglia di mettersi in gioco e di affrontare un campionato duro e incerto portando in alto il nome dei Vigili del Fuoco. Partendo dal mister, Giovanni Bonanno, che si è messo subito al lavoro per organizzare la squadra e prepararla al meglio. Per il momento la squadra pensa al Campionato in corso, ma in futuro potrebbe anche partecipare a tornei e gare più importanti e interessanti. Questo l’organico attuale della squadra Presidente: Mantineo Francesco; Vice Presidente: Paratore Sebastiano; Allenatore : Bonanno Giovanni; Allenatore in 2°: Silvestro Vincenzo; Giocatori: Grassia Giuseppe, Russotti Salvatore, Mollica Matteo, Bonaccorso Salvatore, Agnello Gino, Mirabile Armando, Losi Domenico, Paratore Sebastiano, Scalzo Salvatore, Brunetto Francesco, Turria Gabriele, Lo Giudice Alessandro, Bertolami Edoardo, Cernuto Carmelo, Russotti Alessio, Gulisano Salvo, Di Dio Luca, Trapanotto Carmelo, Polizzi Salvatore. VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2014 33 pubb swissphone:Layout 1 2-04-2009 12:04 Pagina 33 IV^ COP PUB aids:Layout 1 5-05-2014 14:51 Pagina II
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