• I Al via il tavolo delle Bcc ^m^^^r^m-'^iS^^!m^^^ms^§)^ss^^me^s§imi^^i^^^^mH^lsmms&&€- mm?mmBimmm®mmmmm, Contratto Federasse, I sindacati convocati per il 6 marzo, i banchieri chiedono tempi contenuti Niente smantellamento del contratto collettivo nazionale ma certamente occorre «rivedere la redistribuzione delle risorse per il contratto per poterle utilizzare al meglio. Le risorse ci sono ma non si tratta certo di un momento incuisipossono avanzare piattaforme puramente rivendicative. Le banche scontano di riflesso le difficoltà del paese». Come dice Marco Vernieri, responsabile delle relazioni sindacali, Federcasse nel convocare i sindacati per il 6 marzo, esprime la massima disponibilità al confronto, ma anche la necessità che i sindacati siano consapevoli del momento. Nella lettera indirizzata a Dircredito, Fabi, Fiba, Fisac, Sincra Ugl e Uilca il presidente della delegazione sindacale, Augusto dell'Erba, scrive infatti che «verranno illustrate le linee strategiche e le prospettive evolutive del sistema del credito cooperativo». Anche per questo, all'incontro, parteciperà la presidenza di Federcasse e l'obiettivo sarà di «illustrare le prospettive di sistema Bcc e calarle nel contesto attuale per poter iniziare il confronto per il rinnovo del ceni cercando di presentare le linee evolutive del settore ed essere maggiormente consapevoli nel percorso di confronto - spiega Vernieri -. Non c'è un orientamento a ridurre le garanzie né tantomeno il welfare. Il premio di risultato, come tutti gli strumenti, ha bisogno di una rivisitazione. Non vogliamo smantellarlo ma questo strumento deve essere riI LAVORATORI Bertinotti (Fabi): disposti a discutere ma non allo smantellamento di welfare e garanzie del sistema cooperativo modulato in modo da essere in grado di fotografare la crescita dei risultati. Bisognerà poi definire meglio gli assetti contrattuali e quindi stabilire il limite tra il primo e il secondo livello di contrattazione perché il contratto nazionale demanda al secondo livello alcuni istituti. Bisogna valutare insieme la sostenibilità del contratto». E se il sindacato «si siederà disponibile al confronto non ci sarà nessuna perdita di garanzie, ma non possiamo disconoscere la necessità di arrivare in tempi contenuti al rinnovo del contratto». Il contratto che riguarda oltre 37mila bancari concentrati per lo più in una fascia di età molto bassa, diversamente dal mondo Abi, dove l'età media è elevata, scadrà il 30 giugno di quest'anno e l'obiettivo di Federcasse è di rinnovarlo entro quella data. A questo proposito il segretario nazionale della Fabi, Luca Bertinotti, spiega 3/milì I bancari Bcc II negoziato Federcasse e sindacati periirinnovodel contratto collettivo nazionale di lavororiguardaoltre 37mila bancari che sono concentrati in una fascia di età molto bassa, diversamente dai bancari Abi dove l'età media è più elevata 400 Gli addetti in uscita Il credito cooperativo sconta minori tensioni occupazionali rispetto alle banche chefanno parte di Abi. Con il Fondo di solidarietà di credito cooperativo e sindacati sono uscite 400 persone, contro le quasi 48mila uscite avvenute con l'ammortizzatore fondato da Abi e sindacati che il sindacato è disponibile a «sedersi attorno a un tavolo e a discutere ma deve essere chiaro fin da adesso che non accetteremo mai lo smantellamento del welfare e di tutti gli altri istituti di garanzia tipici del sistema cooperativo, in primis quelli relativi alla salvaguardia dei livelli occupazionali». La piattaforma sindacale è praticamente pronta ma prima di essere presentata a Federcasse deve essere approvata dai lavoratori e dalle lavoratrici bancari. Anche accelerando al massimo i tempi, le assemblee non potranno essere finite che a metà aprile. «Prima di sentir parlare di aumento delle flessibilità di tagli al costo del lavoro -conclude Bertinotti -, vogliamo aprire un confronto serio, dati alla mano, sul contesto economico del settore per fare un ragionamento a tutto campo sulle inefficienze del sistema».
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