Turkische Grammatik Ausfuhrlich Und Verstandlich: Lernstufen A1

IAS/IFRS ANALISI E CONFRONTO CON
LA DISCIPLINA NAZIONALE
IFRS 3 - OIC 4/17 & IFRS 10/IAS 27 - OIC 17/20:
Aggregazioni aziendali & Bilancio consolidato e
separato
Prof. Riccardo Acernese
Roma, marzo/maggio 2014
IFRS 10 - IAS 27 - OIC 17/20
BILANCIO CONSOLIDATO E SEPARATO
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Lezione 5
Pagina 2
Bilancio consolidato e separato
Bilancio
Separato
Il bilancio presentato da una
controllante o da un investitore
che controlla congiuntamente o
esercita un’influenza notevole su
una partecipata.
Bilancio
Consolidato
Il bilancio di un gruppo in cui le
attività, le passività, il patrimonio
netto, i ricavi, i costi e i flussi
finanziari della controllante e
delle sue controllate sono
presentate come se fossero di
un’unica entità economica.
economica
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IFRS
IAS 27
Bilancio
Separato
IFRS
IFRS 10
Bilancio
Consolidato
Lezione 5
ITA GAAP
PC-OIC 20
Titoli e
partecipazioni
ITA GAAP
D.lgs. 9 aprile
1991 n. 127
PC -OIC 17
Il bilancio
consolidato
Pagina 3
Bilancio consolidato e separato
Bilancio Separato
HOLDING
60%
100%
A
100%
B
10%
L
30%
c
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BILANCIO
CONSOLIDATO
d
Lezione 5
Pagina 4
Bilancio consolidato e separato
Livelli di controllo di una partecipazione (aspetti quantitativi)
100 %
Controllo
Livello di
controllo
50 %
Joint
control
Influenza
significativa
20 %
Nessuna
influenza
0%
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Lezione 5
Pagina 5
Bilancio separato
Partecipazioni in controllate, joint venture, e in società collegate
IAS 27
Quando un’entità redige un bilancio separato
deve contabilizzare le partecipazioni in
controllate, joint venture e collegate
alternativamente:
a)
PC – OIC - 20
Le partecipazioni in società controllate e collegate
possono essere valutate, secondo la disciplina
civilistica in via alternativa:
-con il criterio del costo;
al costo
b) in conformità all’IFRS 9  Fair value
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- con il metodo del patrimonio netto.
Lezione 5
Pagina 6
Bilancio consolidato
Perché consolidare?
– Per fornire informazioni sull’entità economica:
• gli investitori necessitano di informazioni su tutte le attività e passività
delle entità combinate
– Per la definizione di attività basata sul controllo:
• con il controllo un’entità può esercitare il proprio potere di dirigere le
attività rilevanti
• il controllo per il tramite di una entità è il controllo indiretto
– Perché non deve essere la forma giuridica ad influenzare i report finanziari
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Pagina 7
Bilancio consolidato
Definizione
IFRS 10
Il bilancio consolidato è il bilancio di un gruppo
nel quale le attività, le passività, il capitale
proprio, i ricavi, i costi e i flussi di cassa della
controllante e delle sue controllate sono
presentati come se fossero quelli di un’unica
entità.
Gruppo
Controllante
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PC – OIC - 17
Il bilancio consolidato espone la situazione
patrimoniale - finanziaria e il risultato economico
di un gruppo di imprese viste come un’unica
impresa, e supera il diaframma rappresentato
dalle distinte personalità giuridiche.
Controllate
Lezione 5
Unica entità
Pagina 8
Bilancio consolidato
Obbligo di presentazione
IFRS 10
La presentazione del bilancio consolidato rappresenta per la
controllante un obbligo
obbligo, ad eccezione del caso in cui
ricorrano tutte le seguenti condizioni
condizioni:
PC – OIC - 17
Sono obbligati alla stesura del bilancio consolidato i seguenti
soggetti (ex art. 25, d.lgs. 127/91) :
1. Le società di capitali che controllano un’impresa;
1.
2.
3.
4.
è una società interamente controllata, o una società
controllata parzialmente, da un’altra entità e tutti gli
azionisti terzi, inclusi quelli non aventi diritto di voto,
sono stati informati, e non dissentono, del fatto che la
controllante non redige un bilancio consolidato;
i suoi titoli di debito o gli strumenti rappresentativi di
capitale non sono negoziati in un mercato pubblico (una
Borsa Valori nazionale o estera ovvero in un mercato
‘over-the-counter’, compresi i mercati locali e regionali);
non ha depositato, né è in procinto di farlo, il proprio
bilancio presso una Commissione per la Borsa Valori o
altro organismo di regolamentazione al fine di emettere
una qualsiasi categoria di strumenti finanziari in un
mercato pubblico;
2. Le società cooperative, mutue assicuratrici e gli enti pubblici
commerciali di cui all’art. 2201 c.c. che controllano una
società di capitali.
Sono esonerate le società che non abbiano superato per due
esercizi consecutivi due dei seguenti limiti:
a) Totale attivo dello stato patrimoniale = 17.500.000 €
b) Totale dei ricavi delle vendite = 35.000.000 €
c) Dipendenti medi occupati durante l’esercizio = 250.
la sua capogruppo o una controllante intermedia redige
un bilancio consolidato per uso pubblico che sia
conforme agli IFRS .
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Lezione 5
Pagina 9
Bilancio consolidato
Controllo
IFRS 10
Un investitore controlla un’entità oggetto di
investimento quando è esposto o ha diritto ai
rendimenti variabili derivanti dal proprio
rapporto con la stessa e nel contempo ha la
capacità di incidere su tali rendimenti
esercitando il proprio potere su tale entità.
PC – OIC - 17
Si considerano controllate le imprese in cui
un’altra società:
• dispone della maggioranza dei diritti di voto
esercitabili nell’assemblea ordinaria (art. 2359,
c 1, numero 1 c.c.);
• dispone di voti sufficienti per esercitare
un’influenza dominante nell’assemblea
ordinaria (art. 2359, c 1, numero 2 c.c.);
• ha il diritto di esercitare un’influenza dominante
in virtù di un contratto o di una clausola
statutaria consentiti dalla legge (art. 26, c.2,
lettera a), d.lgs. 127/91)
• controlla da sola la maggioranza dei diritti di
voto, in base ad accordi con altri soci (art. 26,
c.2, lettera b), d.lgs. 127/91)
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IFRS 10: Bilancio consolidato
Il modello del controllo
(IFRS 10.6)
Un investitore controlla un’entità oggetto di investimento
quando è esposto o detiene diritti su rendimenti variabili derivanti dall’entità
e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il
proprio potere sull’entità stessa.
Esposizione
a rendimenti
variabili
Potere
Correlazione
tra potere e
rendimenti
controllo
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Pagina 11
IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione del controllo
POTERE
ESPOSIZIONE
CORRELAZIONE
Diritti
Esposizione
(o diritto)
ai rendimenti
variabili
prodotti dalla
partecipata
Capacità di
esercitare il
proprio potere
sulla
partecipata per
incidere sui suoi
rendimenti
Attività
rilevanti
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IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione del potere
POTERE
•
Potere: validi diritti che conferiscono la capacità attuale di dirigere le
attività rilevanti.
•
Il potere deriva dai diritti (Es: diritti di voto, diritto di nominare persone
chiave, accordi contrattuali,…).
•
Attività rilevanti: attività che incidono in maniera significativa sui
rendimenti dell’entità oggetto di investimento.
Diritti
Attività
rilevanti
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Pagina 13
IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione del potere - Diritti
ESEMPIO 1:
I diritti danno il potere?
•
L’investitore A detiene il 45% dei diritti di voto di una partecipata.
•
Undici altri investitori detengono ciascuno il 5% dei restanti diritti di voto.
•
Non esiste alcun accordo contrattuale tra gli azionisti che gli imponga di agire all’unanimità o che
preveda consultazioni preventive per prendere le decisioni.
In tal caso, la dimensione assoluta della partecipazione detenuta dall’investitore, rispetto alle dimensioni
relative delle altre partecipazioni, da sole non consentono di stabilire in via definitiva se l’investitore dispone
di diritti sufficienti a dargli potere sulla partecipata.
Dovranno essere presi in considerazione altri fatti e circostanze che possano attestare che
l’investitore ha il potere o meno
meno.
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IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione del potere - Diritti
ESEMPIO 2:
I diritti danno il potere?
•
L’investitore A detiene il 45% dei diritti di voto di una partecipata.
•
Due altri investitori detengono ciascuno il 26% dei diritti di voto.
•
I rimanenti diritti di voto sono detenuti da altri tre azionisti (entrambi con l’1%).
•
Non esiste alcun accordo contrattuale che influenzi il processo decisionale.
In tal caso, l’entità dell’interessenza con diritti di voto dell’investitore A, rapportata all’entità relativa delle altre
partecipazioni, è sufficiente per concludere che l’investitore A non ha il potere
potere. Basterebbe soltanto la
collaborazione di altri due investitori per impedire all’investitore A di condurre le attività rilevanti della
partecipata.
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IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione del potere - Attività rilevanti
• Attività rilevanti: influenzano in modo significativo i rendimenti dell’entità
oggetto di investimento.
• Molto spesso le attività volte a vincolare il funzionamento ed il
finanziamento delle società partecipate, influenzano significativamente i
loro rendimenti.
Sono esempi di dati attività quelle tese a vincolare:
– la vendita e l’acquisto di beni e servizi;
– le modalità di investimento e di finanziamento.
• Un particolare grado di giudizio è richiesto nel valutare la sussistenza del
controllo per quelle partecipate che non sono dirette attraverso l’esercizio
di diritti di voto o simili e per le quali ci possono essere più parti coinvolte
nel processo decisionale con diritti diversi su diverse attività.
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IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione del potere - Attività rilevanti
ESEMPIO 1:
Valutazione delle Attività rilevanti:
•
Due investitori (A e B) costituiscono una società per sviluppare e commercializzare un prodotto
medico.
•
L’Investitore A ha il compito di sviluppare il farmaco e di ottenere l’approvazione da parte degli
organi di vigilanza. Una volta che l’Autorità di vigilanza ha approvato il prodotto, l’Investitore B
dovrà fabbricarlo e commercializzarlo.
•
L’Investitore B ha la capacità unilaterale di prendere tutte le decisioni circa la produzione e la
commercializzazione del prodotto.
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IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione del potere - Attività rilevanti
ESEMPIO 1:
Nel determinare quale investitore detiene il potere, gli investitori devono considerare:
a)
Lo scopo e la costituzione della partecipata;
b)
I fattori che determinano i margini di profitto, i ricavi e il valore della partecipata, nonché il valore del
farmaco;
c)
L’effetto derivante dalla autorità decisionale di ciascun investitore relativamente ai fattori di cui al punto
(b) sui rendimenti della partecipata;
d)
L’esposizione degli investitori alla variabilità dei rendimenti;
e)
L’impegno necessario e l’incertezza collegati al conseguimento dell’approvazione da parte degli organi
di vigilanza;
f)
Quale investitore controlla il farmaco una volta che la fase di sviluppo è andata a buon fine.
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IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione dell’esposizione (o dei diritti) ai rendimenti variabili
•
ESPOSIZIONE
Definizione di controllo: il concetto di rendimenti
è usato in due modi:
– Potere: capacità di dirigere le attività pertinenti (cioè dirigere le attività
irrilevanti è non rilevante per la valutazione del potere);
– Diritti, o l'esposizione, a rendimenti variabili.
Esposizione
(o diritto)
ai rendimenti
variabili
prodotti dalla
partecipata
•
Definizione ampia dei rendimenti: con il concetto di rendimenti si devono
intendere:
– i dividendi;
– il compenso da servizi, tasse e l'esposizione a perdite;
– gli interessi residui sulle attività e passività della partecipata all’atto della
sua liquidazione;
– i benefici fiscali;
– l’accesso futuro alla liquidità di un investitore sulla base del suo
coinvolgimento in una partecipata;
– rendimenti non disponibili per altri investitori (Es: sinergie).
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IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione dell’esposizione (o dei diritti) ai rendimenti variabili
• Un investitore è esposto o ha diritto ai rendimenti variabili derivanti dal
proprio rapporto di partecipazione nell’entità oggetto di investimento
quando i rendimenti che gli derivano da tale rapporto sono suscettibili di
variare in relazione all’andamento economico dell’entità oggetto di
investimento.
• I rendimenti possono essere solo positivi, solo negativi o, nel complesso,
positivi e negativi.
• Benché un unico investitore possa controllare un’entità oggetto di
investimento, più parti possono condividerne i rendimenti.
Per esempio, i titolari di partecipazioni di minoranza possono condividere i
profitti o i dividendi di un’entità oggetto di investimento.
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IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione della correlazione tra potere e rendimenti
•
Potere + diritti: condizioni necessarie per il controllo (ma ancora non
abbastanza).
•
Per controllare una partecipata, l’investitore deve avere anche la
capacità di utilizzare il suo potere di influenzarne i rendimenti.
•
Controllo: potere che può essere utilizzato a suo beneficio
dall’investitore.
•
Rendimenti e potere: non devono essere perfettamente correlati.
•
Solo una parte può controllare la partecipata.
CORRELAZIONE
Capacità di
esercitare
il proprio potere
sulla
partecipata per
incidere sui suoi
rendimenti
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Pagina 21
IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione della correlazione tra potere e rendimenti
• Un caso di potere senza controllo è rappresentato dal rapporto di agenzia.
• Un agente è una parte impegnata principalmente a operare per conto e
per il beneficio di terzi (il principale (o i principali)) e, pertanto, non
controlla la partecipata quando esercita la propria autorità decisionale.
• L’agente:
– Agisce nel migliore interesse del preponente (responsabilità fiduciaria);
– Mandante e agente cercano di massimizzare i propri benefici;
– L'agente opera nell’ambito di misure che non gli consentono di agire
contro gli interessi del mandante.
• Il Potere delegato non è potere.
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IFRS 10: Bilancio consolidato
La valutazione della correlazione tra potere e rendimenti
• Per stabilire se è un agente, un’entità con potere decisionale deve
considerare la relazione generale tra sé stessa, la partecipata
amministrata e i terzi coinvolti nella partecipata,
in particolare in relazione a tutti i seguenti fattori:
– l’ambito di applicazione della propria autorità decisionale sulla
partecipata;
– i diritti detenuti da altre parti;
– la retribuzione a cui esso ha diritto secondo quanto stabilito dagli
accordi retributivi;
– l’esposizione dell’entità con potere decisionale alla variabilità dei
rendimenti derivanti da altre partecipazioni detenute nella partecipata.
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Pagina 23
IFRS 10: Bilancio consolidato
Summary
• Un giudizio teso a determinare la sussistenza del controllo richiede la
valutazione di tutti i fatti e le circostanze pertinenti, compresa la
valutazione:
– dello scopo e del struttura, della partecipata;
– delle attività della partecipata;
– in merito a come vengono prese le decisioni relative a tali attività;
– in merito ai diritti detenuti dal soggetto coinvolto nella partecipata.
• L’esprimere tale giudizio appare particolarmente impegnativo per quelle
entità per le quali:
– le Attività rilevanti non sono esercitate per il tramite di diritti di voto o
simili;
– i benefici o ritorni attesi da tali partecipate possono essere più difficili da
valutare.
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Pagina 24
Bilancio consolidato
Area di consolidamento
IFRS 10
PC – OIC - 17
Si intende l’individuazione delle entità facenti parte del
gruppo: quelle cioè da consolidare.
Non tutte le società che si potrebbero considerare parte
del gruppo vengono incluse nell’area di consolidamento.
Vanno incluse nell’area la controllante e tutte le sue
controllate.
Le cause di esclusione (facoltative) possono essere:
Un’entità va consolidata dal momento in cui se ne ottiene
il controllo e, per contro, va deconsolidata dal momento
in cui se ne perde il controllo.
Sono escluse dall’area di consolidamento le collegate, le
joint venture e le altre partecipate.
L’unico caso di esclusione di controllate potrebbe essere
quello delle entità “non rilevanti”, ovvero la cui esclusione
avrebbe un impatto non rilevante (framework).
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-
Irrilevanza della controllata
-
Limitazione nei diritti della controllante
-
Impossibilità di ottenere informazioni
-
Azioni detenute al solo scopo di una successiva
alienazione.
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Pagina 25
Bilancio consolidato
Il processo di consolidamento
Il processo che porta alla predisposizione del bilancio consolidato di gruppo è
caratterizzato da:
Aggregazione
Armonizzazione
dei valori
in bilancio
Eliminazione
transazioni
infragruppo
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Elisione del
valore
di carico
delle
partecipazioni
Evidenziazione
delle minoranze
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Bilancio consolidato
Aggregazione
Armonizzazione
dei valori
in bilancio
Eliminazione
transazioni
infragruppo
Elisione del
valore
di carico
delle
partecipazioni
Evidenziazione
delle minoranze
Aggregazione
Se la data di chiusura della partecipante è diversa dalla data di chiusura della controllata,
la controllata prepara un ulteriore bilancio riferito alla stessa data di chiusura del bilancio
della controllante, a meno che ciò non sia di difficile realizzazione.
Può essere utilizzato un bilancio redatto a una data di chiusura diversa purché:
Il periodo tra le due date

3 mesi
Occorre tuttavia eseguire le rettifiche per le operazioni significative accadute nel frattempo.
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Pagina 27
Bilancio consolidato
Armonizzazione
dei valori
in bilancio
Aggregazione
Eliminazione
transazioni
infragruppo
Elisione del
valore
di carico
delle
partecipazioni
Evidenziazione
delle minoranze
Armonizzazione
L’armonizzazione consiste nell’adottare principi contabili uniformi per operazioni o fatti
simili.
Se per una controllata il bilancio è stato predisposto sulla base di principi contabili diversi
da quelli utilizzati ai fini del bilancio consolidato
deve essere adeguatamente rettificato
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Pagina 28
Bilancio consolidato
Aggregazione
Armonizzazione
dei valori
in bilancio
Eliminazione
transazioni
infragruppo
Elisione del
valore
di carico
delle
partecipazioni
Evidenziazione
delle minoranze
Eliminazione transazioni intragruppo
I saldi e le operazioni tra le imprese del gruppo devono essere integralmente eliminati.
Eliminazione integrale anche degli utili e perdite derivanti da operazioni
infragruppo compresi nel valore contabile delle attività
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Pagina 29
Bilancio consolidato
Armonizzazione
dei valori
in bilancio
Aggregazione
Eliminazione
transazioni
infragruppo
Elisione del
valore
di carico
delle
partecipazioni
Evidenziazione
delle minoranze
Elisione del valore di carico della partecipazioni
Il valore contabile delle partecipazioni della capogruppo in ciascuna controllata e la
corrispondente parte del patrimonio netto di ciascuna controllata posseduta dalla
capogruppo
devono essere elisi gli uni contro gli altri
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Pagina 30
Bilancio consolidato
Aggregazione
Elisione del
valore
di carico
delle
partecipazioni
Eliminazione
transazioni
infragruppo
Armonizzazione
dei valori
in bilancio
Evidenziazione
delle minoranze
Elisione del valore di carico della partecipazioni
L’IFRS 3 richiede l’allocazione del costo sostenuto per l’acquisto della controllata rispetto
alle attività e passività proprie della controllata esistenti alla data di acquisto, valutate sulla
base del loro fair value a tale data.
Al termine dell’allocazione si possono avere due situazioni:


Costo sostenuto per
l’acquisto
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Quota delle attività e
passività valutate al fair
value
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Bilancio consolidato
Aggregazione
Elisione del
valore
di carico
delle
partecipazioni
Eliminazione
transazioni
infragruppo
Armonizzazione
dei valori
in bilancio
Evidenziazione
delle minoranze
Elisione del valore di carico della partecipazioni
Costo sostenuto per
l’acquisto

Quota delle attività e
passività al fair value
tale maggior valore rappresenta avviamento
L’avviamento deve essere incluso tra le attività immateriali nell’attivo del bilancio e non
deve essere ammortizzato, ma sottoposto almeno annualmente a un test di
impairment.
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Pagina 32
Bilancio consolidato
Aggregazione
Elisione del
valore
di carico
delle
partecipazioni
Eliminazione
transazioni
infragruppo
Armonizzazione
dei valori
in bilancio
Evidenziazione
delle minoranze
Elisione del valore di carico della partecipazioni
Costo sostenuto per
l’acquisto
Quota delle attività e

passività al fair value
occorre riconsiderare le valutazioni effettuate:
- per identificare e valutare le attività, passività e passività potenziali della controllata;
- per valutare il costo di acquisto della partecipazione.
L’eventuale differenza negativa (c.d. avviamento negativo o badwill) che dovesse ancora
residuare va accreditata immediatamente a conto economico.
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Pagina 33
Bilancio consolidato
Aggregazione
Armonizzazione
dei valori
in bilancio
Eliminazione
transazioni
infragruppo
Elisione del
valore
di carico
delle
partecipazioni
Evidenziazione
delle minoranze
Quota delle minoranze (soci di minoranza)
Nella determinazione della quota di pertinenza di terzi non devono essere considerati i
diritti di voto potenziali.
Se una controllata ha emesso azioni privilegiate che sono possedute da terzi esterni al
gruppo, la capogruppo deve calcolare la sua quota di utili o perdite dopo aver tenuto
conto dei dividendi spettanti agli azionisti privilegiati, anche se la loro distribuzione non
è stata deliberata.
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Pagina 34
Bilancio consolidato
Aggregazione
Armonizzazione
dei valori
in bilancio
Eliminazione
transazioni
infragruppo
Elisione del
valore
di carico
delle
partecipazioni
Evidenziazione
delle minoranze
Quota delle minoranze (soci di minoranza)
la quota di pertinenza di terzi
deve essere presentata nel conto economico
consolidato separatamente dal risultato
del risultato netto d’esercizio
la quota del capitale e delle
d’esercizio di pertinenza del gruppo
deve essere presentata nello stato patrimoniale
consolidato all’interno del patrimonio netto
riserve di pertinenza di terzi
separatamente da quella di pertinenza del gruppo
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Esempio
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Bilancio consolidato
Il Gruppo ALFA risulta così composto
Functional currency Euro
HOLDING
90%
100%
Sub A
Functional currency Euro
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Sub B
Functional currency Euro
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Bilancio consolidato
Al 31 dicembre 2013 i bilanci separati e individuali delle società appartenenti al Gruppo
presentano i seguenti valori
Sub A
Sub B
Holding
Euro
Euro
Euro
Conto economico
Ricavi
10.000
15.000
0
Costo del venduto
-7.000
-8.500
0
3.000
6.500
0
Altri ricavi
0
400
0
Ammonrtamenti
0
-400
0
-800
-1.600
0
2.200
4.900
0
-550
-1.470
0
1.650
3.430
0
Margine del venduto
Altri costi operativi
Utile (perdita) ante imposte
Imposte dell'esercizio
Utile (perdita) dell'esercizio
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Bilancio consolidato
Al 31 dicembre 2013 i bilanci separati e individuali delle società appartenenti al Gruppo
presentano i seguenti valori
Sub A
Sub B
Holding
Euro
Euro
Euro
Stato Patrimoniale
200
300
8.500
Utili e perdite portati a nuovo
8.000
6.400
300
Utile (perdita) dell'esercizio
1.650
3.430
0
9.850
10.130
8.800
Partecipazioni
0
0
8.180
Crediti da controllate
0
300
100
Capitale sociale
Patrimonio netto di terzi
Total equity
0
4.000
0
Rimanenze
3.000
4.000
0
Altre attività
10.000
11.000
4.000
Debiti verso controllante
-100
0
0
Debiti da controllate
-300
0
0
Immobili , impianti e macchinari
Debiti verso banche a m/l termine
Passività per imposte differite
Altre passività
Totale attività nette
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0
-500
-100
-230
-150
0
-2.520
-8.520
-3.380
9.850
10.130
8.800
Lezione 5
Pagina 39
Bilancio consolidato
Si provveda alla redazione del bilancio consolidato del Gruppo ALFA tenendo presente
quanto di seguito:
1.
La Sub A è una società costituita dalla Holding e dal socio di minoranza BETA.
2.
La Sub B è una società acquisita nel corso del 2012 dalla Holding. A fronte di un patrimonio
netto di 6.600 euro la Holding ha sostenuto un costo di acquisizione di 8.000 euro. In sede di
acquisizione, sulla base di quanto indicato nell’IFRS 3 la società ha provveduto alla
determinazione dei fair value delle attività e delle passività nette acquisite e, in via residuale
dell’avviamento. Sulla base delle analisi operate è emerso:
i.
Un plusvalore da allocare al valore dei terreni di euro 300.
ii.
Un plusvalore da allocare al valore dei fabbricati di euro 100 su cui sono state
appositamente stanziate le imposte differite passive nell’ordine del 27,5% del plusvalore
allocato.
iii. Un avviamento di importo pari a 1.028 euro.
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Lezione 5
Pagina 40
Bilancio consolidato
Si provveda alla redazione del bilancio consolidato del Gruppo ALFA tenendo presente
quanto di seguito:
3.
Nel corso dell’esercizio 2013 la Sub A ha ceduto una partita di prodotti finiti in rimanenza alla
Sub B per un controvalore di 2.200 euro, realizzando così un margine sui prodotti di 80. Tali
prodotti sono stati interamente realizzati nel corso del 2013 sostenendo dei costi di produzione
per 2.120 euro.
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Lezione 5
Pagina 41
Bilancio consolidato
1. AGGREGATO
Sub A
Sub B
Holding
AGGREGATO
Euro
Euro
Euro
Euro
1
2
3
1+2+3
Conto economico
Ricavi
10.000
15.000
0
25.000
Costo del venduto
-7.000
-8.500
0
-15.500
3.000
6.500
0
9.500
Altri ricavi
0
400
0
400
Ammonrtamenti
0
-400
0
-400
-800
-1.600
0
-2.400
2.200
4.900
0
7.100
-550
-1.470
0
-2.020
1.650
3.430
0
5.080
Margine del venduto
Altri costi operativi
Utile (perdita) ante imposte
Imposte dell'esercizio
Utile (perdita) dell'esercizio
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Lezione 5
Pagina 42
Bilancio consolidato
1. AGGREGATO
Sub A
Sub B
Holding
AGGREGATO
Euro
Euro
Euro
Euro
1
2
3
1+2+3
Stato Patrimoniale
200
300
8.500
9.000
Utili e perdite portati a nuovo
8.000
6.400
300
14.700
Utile (perdita) dell'esercizio
1.650
3.430
0
5.080
9.850
10.130
8.800
28.780
8.180
Capitale sociale
Patrimonio netto di terzi
Total equity
0
Avviamento
Partecipazioni
0
0
8.180
Crediti commerciali
0
300
100
400
Immobili , impianti e macchinari
0
4.000
0
4.000
Rimanenze
3.000
4.000
0
7.000
Altre attività
10.000
11.000
4.000
25.000
Debti commerciali
-100
0
0
-100
Debiti verso altri finanziatori
-300
0
0
-300
0
-500
-100
-600
Debiti verso banche a m/l termine
Passività per imposte differite
Altre passività
Totale attività nette
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-230
-150
0
-380
-2.520
-8.520
-3.380
9.850
10.130
8.800
-14.420
28.780
Lezione 5
Pagina 43
Bilancio consolidato
2. ELIMINAZIONE DEL VALORE DI CARICO DELLE PARTECIPAZIONI
DARE
AVERE
1) Eliminazione delle partecipazioni
Eliminate partecipazione in Sub A
200
Capitale sociale
180
Partecipazioni
20
Patrimonio netto di terzi
Eliminate partecipazione in Sub B
300
Capitale sociale
6.300
Utili (perdite) portati a nuovo
300
Terreni (PPA IFRS 3)
100
Fabbricati (PPA IFRS 3)
28
Passività per imposte differite
1.028
Avviamento
8.000
Partecipazione
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Lezione 5
Pagina 44
Bilancio consolidato
3. ELIMINAZIONE DEI PROFITTI INFRAGRUPPO
DARE
AVERE
3) Eliminazione dei profitti infragruppo
2.200
Ricavi
2.120
Costi operativi
80
Rimanenze
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Lezione 5
Pagina 45
Bilancio consolidato
4. DETERMINAZIONE DELL’UTILE (PERDITA) DI TERZI
Utile
Utile dell'esericizo della Sub A
1.650
Eliminaizone della plusvalenza infragruppo
-80
1.570
Interessenza di terzi 10%
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157
Lezione 5
Pagina 46
Bilancio consolidato
5. BILANCIO CONOLIDATO
AGGREGATO
Euro
ELIMIN.
INFRA GR.
ELIMI.
PARTE.
Sub A
1+2+3
Conto economico
Ricavi
Costo del venduto
Margine del venduto
Altri ricavi
Ammonrtamenti
Altri costi operativi
Utile (perdita) ante imposte
Imposte dell'esercizio
Utile (perdita) dell'esercizio
25.000
-15.500
9.500
400
-400
-2.400
7.100
-2.020
5.080
Utile (perdita) di Terzi
Utile (perdita) di Gruppo
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ELIMI.
PARTE.
Sub b
CONSOLIDATO
-2.200
2.120
-80
0
0
-80
0
0
-80
0
0
-8
-72
165
1.485
Lezione 5
22.800
-13.380
9.420
400
-400
-2.400
7.020
-2.020
5.000
157
4.843
Pagina 47
Bilancio consolidato
5. BILANCIO CONOLIDATO
AGGREGATO
Euro
ELIMIN.
INFRA GR.
ELIMI.
PARTE.
Sub A
1+2+3
Stato Patrimoniale
Capitale sociale
Utili e perdite portati a nuovo
Utile (perdita) dell'esercizio
9.000
14.700
5.080
Patrimonio netto di terzi
Utile (perdita) dell'esercizio di terzi
Total equity
28.780
Avviamento
Partecipazioni
Crediti commerciali
Immobili , impianti e macchinari
Rimanenze
Altre attività
Debti commerciali
Debiti verso altri finanziatori
Debiti verso banche a m/l termine
Passività per imposte differite
Altre passività
Totale attività nette
8.180
400
4.000
7.000
25.000
-100
-300
-600
-380
-14.420
28.780
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-200
CONSOLIDATO
-300
-6.300
-72
-165
-8
-80
20
165
-180
-6.600
-180
1.028
-8.000
0
IAS/IFRS ANALISI E CONFRONTO CON LA DISCIPLINA NAZIONALE
ELIMI.
PARTE.
Sub b
400
-80
-28
-80
Lezione 5
-180
-6.600
8.500
8.400
4.843
20
157
21.920
0
0
400
4.400
6.920
25.000
-100
-300
-600
-408
-14.420
21.920
Pagina 48
IFRS 3 – OIC 4 e 17
AGGREGAZIONI AZIENDALI
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Lezione 5
Pagina 49
Alcune operazioni di aggregazioni aziendali 2013
Bidder
Target
Venditori
CNPC China National
Petroleum
Corporation
ENI East Africa SpA ENI SpA
Atlantia SpA
Gemina SpA
Mercato
LVMH Moët Hennessy Louis
Vuitton SA
Loro Piana SpA
Famiglia
Loro Piana
Salini SpA
Impregilo SpA
Mercato
Settore
Quota
Prezzo
Petrolifero
28,60%
circa €3,2
miliardi
(Equity
Value)
Con questa operazione CNPC acquisisce una quota in ENI East Africa
corrispondente a una partecipazione indiretta del 20% nell’Area 4. ENI rimane detentrice
26-lug-13 della partecipazione indiretta del 50% detenuta da ENI East Africa.
Le rimanenti quote nell’Area 4 sono detenute da Empresa Nacional de Hidrocarbonetos de
Mocambique (10%), Kogas (10%) e Galp Energia (10%).
Infrastrutture
100,00%
circa €2,2
miliardi
(Equity
Value
01-dic-13
L’operazione di fusione tra le due società è stata finalizzata alla creazione di un operatore
leader in Italia e a livello internazionale nel settore delle concessioni autostradali e
aeroportuali, con l’obiettivo di condividere know-how, capacità realizzativa e presenza
internazionale offrendo nuove opportunità di crescita nel settore delle infrastrutture
Lusso
80,00%
circa €2,0
miliardi
(Equity
Value)
05-dic-13
Il 5 dicembre 2013 è stata completata l’acquisizione dell’80% del capitale di Loro
Piana SpA, marchio tessile italiano rinomato per l’altissima qualità di prodotti, per
un prezzo di €2,0 miliardi. Il 20% del capitale azionario di Loro Piana rimane a Pier
Luigi Loro Piana, attualmente Vice Presidente della società.
62,30%
circa €1,0
miliardi
(Equity
Value)
Il progetto di fusione di Salini SpA e Impregilo SpA si inserisce in un più ampio disegno
industriale e strategico, promosso da Salini nel 2011, volto alla creazione di un importante
30-apr-13 Gruppo nel settore globale delle infrastrutture, delle concessioni e in particolare delle grandi
opere complesse, con l’obiettivo di creare valore nell’interesse di tutti gli azionisti, ed in
definitiva, di contribuire allo sviluppo del paese
Ingegneria Costruzioni
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Data
Descrizione
Lezione 5
Pagina 50
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Ambito di applicazione
La finalità dello IFRS 3
dettare le regole di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali
In Italia non esiste un documento analogo all’IFRS 3, anche se alcune regole sulla
contabilizzazione delle acquisizioni sono contenute nel PC -OIC 17 (Il bilancio
consolidato) e nel PC-OIC 4 (Fusioni e scissioni)
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Lezione 5
Pagina 51
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Ambito di applicazione
Aggregazione aziendale
Operazione o altro evento in cui l’acquirente acquisisce
il controllo di uno o più business
Controllo
Un investitore controlla un’entità oggetto di
investimento quando è esposto o ha diritto ai
rendimenti variabili derivanti dal proprio rapporto con
la stessa e nel contempo ha la capacità di incidere
su tali rendimenti esercitando il proprio potere su
tale entità.
Business
Insieme integrato di attività e beni che sono gestite
e condotte con l’obiettivo di fornire un ritorno in
termini di dividendi, minori costi o altri benefici
economici agli investitori o altri possessori di azioni,
membri o partecipanti.
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Lezione 5
Pagina 52
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Ambito di applicazione
Rientrano nell’ambito di applicazione
a) Acquisizione di partecipazioni o rami d’azienda da parte di
imprese operative;
b) Operazioni di fusione per unione o per incorporazione;
c) Scissioni a favore di beneficiarie esistenti ed operative;
d) Conferimenti d’azienda o rami d’azienda a favore di imprese
operative.
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Lezione 5
Pagina 53
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Ambito di applicazione
Esclusioni dall’ambito di applicazione
a) Formazioni di joint venture
A
B
b) Operazioni tra entità sotto
comune controllo
Prima della
organizzazione
B
JV
Post
riorganizzazione
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Lezione 5
A
C
B
Pagina 54
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
Un’entità deve contabilizzare ogni aggregazione aziendale
applicando il metodo dell’acquisizione
1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
• Determinare se l’operazione è un’aggregazione di impresa (o meno)
• Identificare l’acquirente
• Determinare la data di acquisizione
• Identificare e misurare le attività e passività acquisite e le interessenze di minoranza
• Misurare il costo e determinare quale parte rappresenti il vero costo dell’aggregazione di
impresa
• Riconoscere l’avviamento o l’utile per il “buon affare”
• Contabilizzare la valutazione successiva all’acquisizione
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Lezione 5
Pagina 55
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
1°
• Determinare se l’operazione è un’aggregazione di impresa (o meno)
La determinazione avviene con riferimento all’ambito di applicazione del principio, così
come trattato in precedenza.
In particolare con riferimento ai concetti di controllo e business.
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Lezione 5
Pagina 56
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
2°
• Identificare l’acquirente
• In ogni aggregazione aziendale, una (o più) delle imprese aggregate deve essere
identificata come l’acquirente.
• Acquirente e acquisito sono identificati applicando le regole previste dallo IAS 27 con
riferimento alla definizione di “controllo
controllo”.
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Lezione 5
Pagina 57
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
3°
• Determinare la data di acquisizione
• La data di acquisizione:
 coincide con il momento di acquisizione del controllo;
 generalmente è la data in corrispondenza della quale avviene il trasferimento del
corrispettivo e l’acquisizione delle attività nette della società acquisita (i.e.
“closing date”). Occorre tuttavia considerare tutti i fatti e le circostanze che
potrebbero identificare un momento differente di acquisizione del controllo (ad
esempio, la data di acquisizione potrebbe essere antecedente al “closing date” in
presenza di accordi vincolanti che rivelino l’acquisizione del controllo prima di tale
data).
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Lezione 5
Pagina 58
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
3°
• Determinare la data di acquisizione
 Si supponga che in data 1 gennaio la società Y avvia le trattative per l’acquisizione
dell’intero pacchetto azionario della società Z.
 Nel corso del mese di Febbraio il Consigli di Amministrazione delle società Y e i soci di Z
raggiungono un accordo provvisorio che vincola l’acquisizione alla verifica da parte di Z
della non contaminazione dei terreni ove sorgono gli impianti della stessa.
 Il 15 febbraio Z conclude le proprie attività di verifica confermando che i terreni ove
sorgono gli impianti non risultano contaminati.
 Il 1 marzo le società firmano congiuntamente l’accordo e Y nomina il nuovo Consiglio di
Amministrazione di Z.
Qual è la data di acquisizione?
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Pagina 59
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
3°
• Determinare la data di acquisizione
 Si supponga che in data 1 marzo 20XX la società C sottoscrive un accordo con i soci
della società D per l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario della stessa.
 L’accordo prevede che la data effettiva di trasferimento del pacchetto azionario è il 1
aprile 20XX, e il trasferimento stesso è soggetto a preventiva autorizzazione da parte dei
soci di C in una Assemblea ordinaria convocata per il 1 Maggio 20XX.
 Il Consiglio di Amministrazione di D rimarrà immutato
dell’autorizzazione all’operazione da parte dei soci di C.
fino
all’ottenimento
Qual è la data di acquisizione?
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Pagina 60
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
3°
• Determinare la data di acquisizione
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Lezione 5
Pagina 61
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
3°
• Determinare la data di acquisizione
• Dalla data di acquisizione l’acquirente deve:
 rilevare nello stato patrimoniale le attività e le passività identificabili dell’acquisita
e l’eventuale avviamento (positivo o negativo) risultante dall’acquisizione, e
 includere nel proprio conto economico il risultato di gestione dell’acquisita.
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Lezione 5
Pagina 62
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
4°
•
• Identificare e misurare le attività e passività acquisite e le interessenze di
minoranza
Alla data dell’operazione, l’acquirente deve allocare il costo dell’acquisizione iscrivendo al
rispettivo fair value:
 le attività identificabili dell’acquisito;
 le passività identificabili;
 le passività potenziali che soddisfano i criteri di rilevazione degli IFRS.
•
Le attività identificabili e le passività effettive e potenziali devono essere rilevate solo se
soddisfano le seguenti condizioni:
 le attività, diverse da quelle di natura intangibile, solo se è probabile che generino
benefici economici e se il loro fair value è attendibilmente misurabile;
 le passività, diverse da quelle potenziali, solo se è probabile che vi sarà un esborso
finanziario e che lo stesso sia attendibilmente misurabile;
 le passività potenziali e le attività di natura intangibile, solo se il loro fair value è
attendibilmente misurabile.
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Lezione 5
Pagina 63
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
4°
• Identificare e misurare le attività e passività acquisite e le interessenze di
minoranza
• Alla data di acquisizione, le attività nette identificabili oggetto dell’operazione devono
essere classificate o designate ai fini della valutazione successiva richiesta dagli IFRS di
riferimento.
• Tale classificazione o designazione avviene sulla base dei termini contrattuali, delle
condizioni economiche e delle politiche contabili adottate dall’acquirente alla data di
acquisizione. Esempi di classificazioni o designazioni iniziali possono riguardare:
 classificazione di “financial assets” nelle categorie stabilite dallo IAS39 (FVTPL,
AFS, HTM);
 designazioni di derivati come strumenti di copertura, ecc.
• Sono previste due eccezioni: i contratti di leasing e assicurativi devono essere
classificati e designati sulla base dei termini e delle condizioni contrattuali che erano
presenti alla loro data di rilevazione iniziale.
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Lezione 5
Pagina 64
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
4°
• Identificare e misurare le attività e passività acquisite e le interessenze di
minoranza
• Alla data di acquisizione, le interessenze di minoranza possono essere rilevate:
 Al fair value (c.d. “full goodwill method”)
 Al pro-quota del valore corrente delle attività nette acquisite attribuibili a terzi (c.d.
“partial goodwill method”).
• Il fair value del PN degli azionisti di minoranza è determinato:
 con riferimento ai prezzi di borsa delle azioni dell’entità non detenute
dall’acquirente,
ovvero
 in assenza dei prezzi di mercato, con riferimento alle azioni dell’entità acquisita (i.e.
titoli non quotati) sulla base di tecniche valutative.
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Lezione 5
Pagina 65
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
5°
• Misurare il costo e determinare quale parte rappresenti il vero costo
dell’aggregazione di impresa
• L’acquirente deve identificare quanta parte del corrispettivo non è riferibile
all’aggregazione aziendale.
• Nel contabilizzare l’operazione, l’acquirente riconosce solo il corrispettivo trasferito per
l’acquisizione, cioè ogni attività ceduta, strumento di capitale emesso e passività
assunta in cambio del controllo dell’acquisito.
• Non rientrano nel costo dell’acquisizione le passività per perdite future o altri costi che
si ritiene saranno sostenuti per effetto dell’aggregazione aziendale.
• Nel caso in cui l’acquisto avvenga in fasi successive il costo sarà pari alla somma dei
costi parziali.
• Se il pagamento del corrispettivo è differito, deve essere attualizzato e il costo
dell’acquisizione corrisponderà al suo valore attuale.
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Lezione 5
Pagina 66
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
5°
• Misurare il costo e determinare quale parte rappresenti il vero costo
dell’aggregazione di impresa
• I seguenti sono esempi di transazioni separate che non fanno parte del corrispettivo
dell’aggregazione e devono essere conseguentemente rilevate secondo gli IFRS di
riferimento:
 risoluzione di preesistenti accordi commerciali tra acquirente e venditore;
 remunerazione corrisposta ai precedenti azionisti per servizi prestati da questi
successivamente all’aggregazione;
 rimborsi di costi correlati all’acquisizione corrisposti dal venditore per conto
dell’acquirente.
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Lezione 5
Pagina 67
IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
5°
• Misurare il costo e determinare quale parte rappresenti il vero costo
dell’aggregazione di impresa
• Sono costi di periodo correlati all’acquisizione:
 tutti i costi relativi all’acquisizione (es. costi per due-diligence, legali, consulenti,
revisori, ecc.) sono riconosciuti nel conto economico dell’acquirente del periodo
nel quale si sostengono o si ricevono i servizi: non fanno parte del fair value
dell’impresa acquisita, ma rappresentano il fair value di un servizio ricevuto
dall’acquirente, di conseguenza sono da rilevare separatamente dall’acquisizione
 i costi sostenuti per emettere strumenti di debito o di equity sono rilevati secondo
le regole dello IAS 39 (a riduzione del debito c.d. costo ammortizzato)
•
Eventuali contingent considerations (corrispettivi potenziali aggiuntivi relativi a
clausole di revisione prezzo) sono valutati al fair value alla data di acquisizione e le
successive variazioni al costo iniziale stimato sono trattate in conformità con gli altri
IFRS e non portano ad una variazione dell’avviamento fuori dal “measurement period”
e per fatti che non esistevano alla data di acquisizione.
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IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
6°
• Riconoscere l’avviamento o l’utile per il “buon affare”
(A) Costo per l’acquisizione
+
(B) Ammontare delle interessenze di minoranza
+
(C) Fair value di qualsiasi investimento precedentemente detenuto
(D) Patrimonio netto dell’acquisita a valori correnti
(A) +(B) +(C) – (D) = Avviamento
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IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
6°
• Riconoscere l’avviamento o l’utile per il “buon affare”
•
L’avviamento rappresenta la differenza fra il corrispettivo dell’acquisizione e il fair value
delle attività e delle passività acquisite al netto delle interessenze di minoranza;
rappresenta un pagamento fatto in anticipo dall’acquirente a fronte dei benefici
economici futuri connessi ad attività che non sono suscettibili di essere separatamente
identificate e rilevate.
•
Nel caso in cui la quota di attività e passività al fair value ecceda il costo
dell’aggregazione, si dovrà:
 identificare un'altra volta le attività e le passività acquisite e valutarle nuovamente
unitamente al costo dell’aggregazione;
 rilevare immediatamente in conto economico ogni eccedenza che residua come:
avviamento negativo  utile per il “buon affare”
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IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Il metodo dell’acquisizione
7°
•
• Contabilizzare la valutazione successiva all’acquisizione
L’acquirente deve rilevare l’avviamento al suo costo iniziale e, successivamente,
valutarlo a tale valore al netto di eventuali perdite (impairment). L’avviamento non è
soggetto ad ammortamento. L’acquisto o la vendita di quote di minoranza dopo
l’acquisizione del controllo sono considerate operazioni con gli azionisti e non
comportano nessun impatto a conto economico o sull’avviamento.
Impairment test – IAS 36
Ai fini dell’impairment test, l’avviamento acquisito in un’aggregazione di imprese, deve
essere allocato alle singole Cash Generating Unit dell’acquirente che beneficeranno delle
sinergie scaturenti dall’aggregazione d’impresa. Le svalutazioni per impairment vanno
attribuite, in via prioritaria, all’avviamento e non possono essere in alcun modo ripristinate.
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IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Confronto con la disciplina nazionale in materia di operazioni straordinarie
Ambito di applicazione e metodi di contabilizzazione
IFRS 3
Disciplina nazionale
L’IFRS 3 si applica alle operazioni di
aggregazione aziendale (acquisto di
partecipazioni, acquisito di rami d’azienda,
fusioni, scissioni e conferimenti d’azienda) che
comportano il trasferimento del controllo.
Per le operazioni di fusione e scissione, la
disciplina codicistica non distingue fra
operazioni di tipo realizzativo (effettuate fra
parti indipendenti) ed operazioni infragruppo di
riorganizzazione.
L’IFRS 3 non si applica, invece, alle
operazioni tra imprese assoggettate a
controllo comune (operazioni infragruppo) o
ad operazioni che riguardano la creazione di
Joint Ventures.
Le fusioni e le scissioni sono contabilizzate
utilizzando il principio della continuità dei
valori contabili, che ignora la natura di
scambio economico delle operazioni fra parti
indipendenti (ex art. 2504-bis comma 4 e art.
2506-quater).
Tutte le operazioni di aggregazione aziendale
sono contabilizzate con il metodo
dell’acquisizione. Tale metodo prevede che
la BC sia considerata secondo la prospettiva
dell’impresa identificata come parte
acquirente.
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Solo, per le operazioni di conferimento è
prevista l’iscrizione dei beni conferiti a valori
correnti (art. 2343).
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IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Confronto con la disciplina nazionale in materia di operazioni straordinarie
Data di acquisizione
IFRS 3
Disciplina nazionale
È la data in corrispondenza della quale
l’acquirente ottiene effettivamente il controllo
sul business oggetto di acquisizione.
È la data in corrispondenza della quale è
eseguita l’ultima delle iscrizioni dell’atto di
fusione o scissione (data di efficacia reale),
secondo quanto previsto dall’art. 2504-bis per
le fusioni e 2506-quater per le scissioni.
Non è prevista la retroattività contabile.
È prevista la possibilità di retrodatare gli
effetti contabili dell’operazione.
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Confronto con la disciplina nazionale in materia di operazioni straordinarie
Criteri di identificazione delle attività e delle passività
IFRS 3
Per le attività diverse da quelle immateriali:
probabilità di benefici economici futuri e
determinazione attendibile del fair value;
Per le passività diverse da quelle potenziali:
probabilità del deflusso dei benefici economici
e determinazione attendibile del fair value;
Per le passività potenziali e le attività
immateriali: determinazione attendibile del fair
value.
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Disciplina nazionale
Il PC-OIC 4 prevede criteri più restrittivi
rispetto all’IFRS 3:
iscrizione nel bilancio di apertura delle sole
attività e passività dell’incorporata risultanti dal
suo bilancio di chiusura.
Tuttavia, è prevista anche la possibilità di
iscrivere, in sostituzione del disavanzo di
fusione (avviamento), altre attività e passività
non iscritte nel bilancio dell’incorporata ma
iscrivibili in esso, purché effettivamente
esistenti alla data di efficacia della fusione (ad
es. know-how, software).
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Confronto con la disciplina nazionale in materia di operazioni straordinarie
Valutazione delle attività e delle passività
IFRS 3
Valutazione a valori correnti delle attività e
passività delle imprese acquisite.
Disciplina nazionale
Iscrizione delle attività e passività
dell’incorporata ai valori risultanti dalle
scritture contabili alla data di efficacia della
fusione e della scissione (il conferimento,
viceversa è a valori correnti).
Tuttavia, l’OIC 4 ammette l’iscrizione del
disavanzo di fusione come attività residuale
rappresentativa della differenza tra il valore
corrente dell’attivo netto acquisito ed il relativo
costo.
Riguardo il disavanzo di scissione, l’OIC 4
ammette la sua iscrizione secondo le modalità
e cautele previste per il disavanzo di fusione.
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IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Confronto con la disciplina nazionale in materia di operazioni straordinarie
Avviamento
IFRS 3
Disciplina nazionale
La differenza tra il costo di acquisizione e il
fair value delle attività nette acquisite
costituisce l’avviamento (positivo o negativo).
L’iscrizione dell’avviamento è condizionata
alla verifica che esso effettivamente esista,
quale maggior valore dell’azienda acquisita.
L’avviamento non deve essere ammortizzato
ma assoggettato a test di impairment.
L’avviamento deve essere ammortizzato e
assoggettato ad impairment.
L’eventuale avviamento negativo deve
essere immediatamente rilevato a conto
economico.
L’eventuale avviamento negativo
rappresentato dall’avanzo di fusione segue il
seguente trattamento contabile:
•se ha natura di riserva, è iscritto in apposita
voce del PN;
•se è correlato alla previsione di perdite future,
è iscritto in una voce dei fondi per rischi ed
oneri.
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Confronto con la disciplina nazionale in materia di operazioni straordinarie
Partecipazioni di minoranza esistenti al momento dell’acquisizione
IFRS 3
Nel caso in cui un investitore acquisti una
partecipazione non totalitaria, la quota di
pertinenza degli azionisti di minoranza può
essere rilevata:
Disciplina nazionale
La quota di pertinenza della minoranza
corrisponde al valore contabile delle attività e
passività acquisite nell’aggregazione
aziendale (PC-OIC 17).
1. in base alla quota proporzionale del fair
value delle attività nette identificabili
dell’entità acquisita;
oppure
2. al suo fair value (goodwill incluso).
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Esempio
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Esempio
 La Società A acquisisce l’80% della Società B.
 Il valore contabile netto delle attività e passività identificabili è pari a € 100, il fair value di
queste attività, alla data di acquisizione, è pari a € 200.
Ipotesi 1: il costo dell’acquisto è pari a 160.
A
Partec B 160
P. Netto 160
B
Attività 200
B fair value
Attività 400
P. Netto 100
Debiti
100
P. Netto 200
Debiti
200
Consolidato A
Attività
200
FV adjustment 200
Tot. Attività
400
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P. Netto gruppo 160
P. Netto terzi
40
Debiti
FV adjustment
100
100
Tot. Passività
400
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IFRS 3: Aggregazioni aziendali
Esempio
Ipotesi 2: il costo dell’acquisto è pari a 180.
A
Partec B 180
B
P. Netto 180
Attività 200
B fair value
P. Netto 100
Debiti
FV adjustment 200
Debiti
Consolidato A (opzione 2)
P. Netto gruppo 180
Attività
P. Netto terzi
FV adjustment 200
40
200
20% di 200
Tot. Attività
Goodwill
400
Debiti
FV adjustment
100
100
Tot. Passività
420
20
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200
Full Goodwill Method
Consolidato A (opzione 1)
200
P. Netto 200
100
Partial Goodwill Method
Attività
Attività 400
P. Netto gruppo 180
P. Netto terzi
45
20% di (200+25)
Debiti
100
FV adjustment 100
Tot. Attività
Goodwill
Lezione 5
400
Tot. Passività
425
25
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