A Vincenzo Urciuoli Angelo Troiani Le Riserve Tecniche Life sotto Statutory Accounting Local, IAS/IFRS e in ottica Solvency II Metriche valutative a confronto Copyright © MMXIV ARACNE editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it [email protected] via Quarto Negroni, Ariccia (RM) () ---- I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: novembre INDICE INTRODUZIONE 9 1 LE RISERVE TECNICHE VITA IN BASE AI PRINCIPI CONTABILI ITALIANI 11 1.1 Le Riserve Tecniche Vita nel Codice delle Assicurazioni 1.2 Le Riserve Tecniche Vita nel Regolamento n. 21 11 14 2 LE TECHNICAL PROVISIONS E SOLVENCY II 25 2.1 Il valore Market Consistent delle Passività Assicurative 2.2 Best Estimate e Risk Margin 2.3 L’Impatto della Crisi Finanziaria del 2008 nel settore assicurativo Vita 2.4 Estrapolazione della Struttura dei Tassi di Interesse risk-free: il Metodo di Smith-Wilson 2.5 Il Premio di Liquidità e la Market Consistency 27 31 49 57 3 LE RISERVE TECNICHE SOTTO IL FRAMEWORK DEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI: IAS/IFRS 65 3.1 Classificazione dei contratti in base alla Normativa italiana 3.2 Classificazione dei Contratti in base ai Principi Contabili IAS/IFRS 3.3 Il Liability Adequacy Test 3.4 Exposure Draft 2013/7 sui Contratti di Assicurazione 33 67 70 78 85 7 8 Le Riserve Tecniche Life 4 CASE STUDIES 93 4.1 Caratteristiche del Portafoglio e Ipotesi di Mercato 4.2 Le Riserve Tecniche al momento della redazione del Bilancio di Esercizio 93 PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 98 105 INTRODUZIONE Una caratteristica peculiare delle imprese di assicurazione è la ben nota inversione del ciclo produttivo, del tutto diversamente da ciò che avviene per le imprese industriali che producono beni e servizi. Il principio di mutualità dei rischi, sul quale poggia l’assicurazione privata, impone che attraverso la massa dei premi, calcolati in base ad un procedimento tecnico complesso che individua il costo della garanzia, l’impresa tragga i mezzi per far fronte al complesso degli obblighi contrattuali assunti nei confronti degli assicurati. Da ciò ne deriva la ragion d’essere delle riserve tecniche: accantonamenti di premi incassati, opportunamente investiti e gestiti, volti a sostenere l’insieme dei costi e degli impegni futuri. Di qui la riserva tecnica di un contratto di assicurazione si configura da un lato come il valore del contratto stesso, dall’altro come la posta contabile passiva che garantisce l’equilibrio attuariale dell’impresa rispetto ai premi futuri incassati e le prestazioni future da erogare. La trattazione che ci accingiamo a svolgere, contestualizzata in questa fase di lunga transizione, di evoluzione e riarticolazione delle metriche valutative inerenti il core business delle compagnie di assicurazione, nasce dall’esigenza di prospettare e rimarcare i principali elementi di analogia e differenzazione nella valutazione delle riserve tecniche proprie delle imprese di assicurazione sulla vita secondo i diversi framework in vigenza (Local Accounting e IAS/IFRS Phase 1) o in via di sostanziale pre-applicazione (Solvency II e IAS/IFRS Phase 2). Di essa, il preliminare punto d’attacco si focalizza sulla normativa domestica, con il richiamo delle principali fonti normative che re- 9 10 Le Riserve Tecniche Life golano ed identificano le tipologie di riserve tecniche dei rami vita e forniscono i principi della loro valutazione. Lo step immediatamente successivo è porsi in ottica Solvency II (S II), affrontando le principali tematiche del nuovo regime di solvibilità in relazione alle Technical Provision e di esse alla metrica valutativa market consistent. Particolare attenzione viene dedicata al concetto di premio di liquidità nella valutazione delle passività assicurative vita e più segnatamente con l’approfondimento delle diverse tecniche di applicazione proposte da S II negli ultimi studi di impatto quantitativo (“Illiquidity Premium”, “Counter-Cyclical Premium”, “Matching Adjustment”, “Volatility Balancer” e “Volatility Adjustment”). Il quadro della trattazione si completa avendo riguardo al framework degli IAS/IFRS attualmente vigente (Phase I) ed ai suoi sviluppi in itinere (Phase 2). Si passa attraverso il tema della riclassificazione dei contratti in base ai principi contabili internazionali, delineando i relativi criteri di valutazione, rivisitati poi alla luce dei principali aspetti dell’Exposure Draft Insurance Contracts [2013/7] (a revision of ED/2010/8 Insurance Contracts) pubblicato dal IASB il 25 ottobre 2013, attraverso cui di fatto si prospettano le future linee guida della valutazione dei contratti assicurativi. Come ultimo step si è scelto di trasporre sul piano quantitativo, sia pure a titolo meramente esemplificativo, quanto trattato in tema di riserve tecniche, di cui così, con riferimento ad un portafoglio tipo del tutto virtuale, viene effettuata una valutazione sotto i diversi frameworks ivi toccati.
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