Le lingue in Europa

1
Linguistica tipologica 2014/15, Materiali 3
Linguistica tipologica, aa. 2014/15, Giuliano Bernini
3
Le lingue in Europa
A. Introduzione
(1)
La somiglianza strutturale tra le lingue d’Europa, individuata da Benjamin Lee Whorf e da lui
designata con il termine “Standard Average European”“Europeo Medio Standard”, è stata
approfondita di recente nell’ambito della tipologia linguistica di impostazione funzionalista, a
partire da Bechert/Bernini/Buridant (1990) e sistematizzata in Haspelmath (1998, 2001),
Heine/Kuteva (2006), Stolz (2006).
Il quadro generale è stato poi definito nell’ambito del progetto EUROTYP, finanziato dalla
Fondation Européenne de la Science/European Science Foundation, Strasburgo, negli anni
1990-1994. I risultati del progetto sono disponibili in otto volumi, il primo curato da
Siewierska (ed.) (1998), Constituent order in the languages of Europe, Berlin, Mouton de
Gruyter; l’ultimo da Bernini, G./Schwartz, M. L. (eds.) (2006), Pragmatic organization of
discourse in the languages of Europe, Berlin, Mouton de Gruyter.
Per una descrizione delle lingue d’Europa si vedano anche Banfi (1993), Hagège (1995),
Allières (2000), Nocentini (2002), Banfi/Grandi (2003), Adrados Rodríguez (2008).
Interessante in prospettiva tipologica anche Lewy (1964).
(2)
Le lingue in Europa per genera (sommariamente Caucaso e Russia E) (tratta da WALS 2005)
(3)
Famiglie e genera nell’Europa contemporanea (non sono considerate le lingue di immigrati
recenti)
a. Basco, lingua isolata; presente da tempi preistorici precedenti l’arrivo di parlanti lingue
indoeuropee (468.000 parlanti in Spagna, Gordon 2005).
b. Indoeuropeo
greco (moderno): attestato dal 1400 a.C., era diffuso in epoca antica (dal 300 a.C.) in tutto
il Mediterraneo orientale.
albanese: attestato dal XVI secolo, forse evolutosi dall’illirico meridionale tra il IV e il VI
secolo d.C.
celtico (insulare): goidelico (irlandese, gaelico di Scozia), brittonico (gallese, bretone); in
tempi preistorici diffuso su gran parte dell’Europa C W (celtico continentale: gallico).
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Linguistica tipologica 2014/15, Materiali 3
romanzo: portoghese, galiziano, spagnolo, catalano, occitano (e provenzale), francese,
retoromancio, ladino, sardo, italiano, romeno (e moldavo). Lingue differenziatesi dal
latino, diffusosi tra il III secolo a.C. e il III d.C. a scapito di altre lingue.
germanico: N islandese, feringio, norvegese, svedese, danese; W inglese, tedesco,
nederlandese, yiddish (diffuso a partire dal I secolo d.C.); E gotico (estinto).
slavo: E russo, bielorusso, ucraino; W polacco, cèco, slovacco; S sloveno, serbo-croato (e
bosniaco), macedone, bulgaro. Parlanti lingue slave si sono diffusi a partire dai secoli
VI-VII da una zona a NE dei Carpazi in tutta l’Europa C e SE. Prima attestazione alla
fine del I millennio d.C.
baltico: lituano, lettone. Attestate dal XVI secolo d.C., ma presenti nell’area attuale già nel
I millennio d.C.; antico prussiano (estinto)
iranico: osseto, nel Caucaso.
indiano: dialetti zingarici o romanì, probabilmente solo il 20% dei >2 500 000? Zingari in
Europa e Medio Oriente, con maggior concentrazione in Romania (dialetti vlax).
Parlanti dialetti zingarici sono migrati dall’India intorno al 1000 d.C.
c. Uralico
finnico: finnico ed estone, lingue ufficiali in Finlandia ed Estonia; lingue parlate nella
Russia federativa e spesso insidiate (careliano, livone, voto, vepso e altre); varietà non
intercomprensibili di lappone (o saami); lingue del gruppo permico (komi, udmurt) e
volgaico (mari, mordvino) nella Russia federativa.
Samoyedo, nenets (Russia federativa)
ugrico: ungherese (gli Ungheresi sono giunti nel territorio dell’attuale Ungheria alla fine
del IX secolo d.C.).
d. Altaico
tur(ci)co: turco (sulla costa europea del Bosforo, oltre che in Anatolia, ma diffuso in tutti i
Balcani dal XVII al XIX secolo); gagauso in Moldavia, karaim in Lituania (50 parlanti
nel 2007), tataro di Crimea (260.000 parlanti nel 2006, ora Russia), ciuvascio, bashkiro,
tataro, nogai nella Russia federativa.
mongolo: calmucco, parlanti stanziati a W del corso inferiore del Volga.
e. Afroasiatico (Manzelli 1993)
semitico: maltese, formatosi con la conquista araba dell’arcipelago di Malta nel IX secolo
d.C. Dialetto arabo occidentale con forte influsso lessicale italiano mediato dal siciliano.
Prime descrizioni grammaticali nel XVIII secolo, dal 1825 insegnato all’Università di
Malta, nel 1839 prima pubblicazione di una testata giornalistica in maltese.
lessico arabo: omm ‘madre’ (umm), ktieb ‘libro’(kitāb), alla ‘dio’ (allāh), randan
‘quaresima’ (ramaḍān, nono mese del calendario islamico), ilsien ‘lingua’ (lisān).
lessico romanzo: lingwa ‘lingua’, frott frisk ‘frutta fresca’, xugaman ‘asciugamano’
grammatica araba: l-apparenza tinganna
‘l’apparenza inganna’
DEF-apparenza 2-ingannare:IMPF
(4)
Tipi di ordini dei costituenti: SVO
a. senza casi nominali (italiano)
il cacciatore uccide il leone
b. con casi nominali (russo)
(i) mat’
ljubit
madre[NOM]
(ii)
ama
doč’
figlia[ACC]
‘La madre ama la figlia’
Maš-a
ubi-l-a
Tan-ju
Maša-NOM.SG.F
Tanja-ACC.SG.F
uccidere-PASS-SG.F
‘Maša uccise Tanja’
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Linguistica tipologica 2014/15, Materiali 3
(5)
Ordine dei costituenti (rielaborata da WALS 2005, carta 81, di M. S. Dryer)
(6)
Tipi di ordini dei costituenti: nessun ordine dominante (greco, con casi nominali)
SVO
o patér-as
mou ðiavázi Kazantzáki
il padre-NOM mio
VSO
legge
ðiavázi o patér-as
legge
Kazantzaki[ACC]
mou Kazantzáki
il padre-NOM mio
Kazantzaki[ACC]
‘Mio padre legge Kazantzakis’
(7)
Tipi di ordini dei costituenti: V2 & Vfinale (tedesco, con casi nominali)
V2: a. Der
Direktor liest heute den
Bericht
DEF:NOM.M.SG
direttore
legge oggi
‘Il direttore legge oggi il rapporto’
b. Heute liest der
Direktor
oggi
legge DEF:NOM.M.SG
direttore
DEF:ACC.M.SG
rapporto
den
Bericht
DEF:ACC.M.SG
rapporto
‘Oggi il direttore legge il rapporto’
Vfinale:
Ich
weiß,
dass der
Direktor heute
den Bericht liest
Io
so
che
direttore oggi
il
il
rapporto legge
‘So che il direttore legge oggi il rapporto’
(8)
Tipi di ordini dei costituenti: FOC V (ungherese, con casi nominali, esempi da de Groot 1993:
144)
a. Péter Mari-tól level-et
kap-ott
Péter
Mari-ABL
lettera-ACC ricevere-PASS[3.SG]
Pietro da Maria ha ricevuto una lettera’
b. Mari-tól
Mari-ABL
Péter
kap-ott
level-et
Péter
ricevere-PASS[3.SG]
lettera-ACC
‘È Pietro che ha ricevuto una lettera da Mari’
B. Standard Average European (SAE)/Europeo medio standard
(9)
La nozione di Benjamin Lee Whorf è stata applicata alle lingue d’Europa cercando di
individuarne tratti specifici rispetto alle lingue del mondo, una dozzina, tra i quali qui si
illustrano i nove più evidenti (Haspelmath 2011).
4
Linguistica tipologica 2014/15, Materiali 3
(10) Tratto SAE 1: Presenza di articoli definiti e indefiniti
√a. italiano
la casa, una casa
b.
irlandese an teach [ən̥ ˈtʲæːx], teach
c.
turco
ev, bir ev
d.
russo
dom, dom
(11) Tratto SAE 2: Frasi relative con pronome relativo
√a. italiano
l’uomo con cui ti ho visto
√b.
russo
čelovek
s
uomo[NOM.SG] con
c.
irlandese
an
fear a
kotor-ym
ja uvide l
tebja
REL-STRUM.M.SG
io vedere-PASS[M.SG)
te:ACC
bhfaca mé
DEF uomo REL vide
d.
basco
io
leis
thú
con.lui
tu
gizon-a-k
emakume-a-ri
eman dio-n
liburu-a
uomo-DEF-ERG
donna-DEF-DAT
dato
libro-DEF
ha-REL
‘il libro che l’uomo ha dato alla donna’
(12) Tratto SAE 3: Perfetto con ‘avere’
√a. italiano
Giovanni ha parlato
b.
serbo-croato:
Mî
smo vı̋ d(j)e-l-i
Màri-ju
noi
siamo vedere-PARTIC.ATT-PL
Maria-ACC
‘Abbiamo visto Maria’
c.
irlandese:
Tá
mé
i ndéidh
leabhar a
léamh
è
io
dopo
libro
leggere:NOME.VERBALE
PRT
(Russell 1995:100)
‘Ho letto un libro’
(13) Tratto SAE 4: Passivo con participio
√a. italiano:
I signori ospiti sono pregati…
√b. tedesco:
Die Gäste werden gebeten…
gli
c.
greco moderno
ospiti
vengono pregato
Parakaloú-nte
i kírii
pregare-PRES.3.PL.PASS i
pelátes…
signori
ospiti
(14) Tratti SAE 5: Possessori esterni al dativo
√a. italiano: La mamma lavò i capelli al bambino
√b.
tedesco
Die
Mutter wusch
DEF.NOM.SG.F madre
c.
svedese
die
Haare
DEF.ACC.PL.
capelli
lavò
dem
Kind
DEF.DAT.SG.NT
bambino
Någon
bröt arm-en
på
honom
qualcuno
ruppe braccio-DEF
su
lui
‘Qualcuno si è rotto il braccio’/ ‘Someone broke his arm’
d.
inglese
Mother washed the
child’s
hair
madre
bambino-GEN
capigliatura
lavò
ul
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(15) Beneficiari e possessori: analisi in ruoli semantici
a.
b.
PRED: 3 ARG
dare
lavare
PRED: 2 ARG
AGENTE
mamma
mamma
AGENTE
TEMA
caramella
capelli
TEMA
BENEFICIARIO
bambino
bambino
POSSESSORE DEL TEMA
(16) Possessore interno: analisi sintattica
F
SN
SV
N
V
SN’
SN
Det
SP
N
Mother
washed
the
Mother washed the child’s hair.
hair
Prep
SN
of
Det
N
the
child
(17) Possessore esterno: analisi sintattica
F
SN
Det
SV’
N
SV
SP
V
la
la
mamma
mamma
SN
lavò
diede
Prep
Det
N
i
una
capelli
caramella
a
a
SN
Det
N
(i)l
(il)
bambino
bambino
(18) Tratto SAE 6: Pronomi negativi senza negazione di frase, tratto condiviso da germanico;
francese, occitanico
√a. inglese Nobody came;
John saw nothing
b.
italiano Nessuno venne;
Giovanni non vide niente
(così in portoghese, spagnolo, catalano, italiano, sardo; albanese)
c.
russo
Nikto
ne
prišël;
Ivan
nessuno
non
venne
Giovanni niente
ničego ne
non
videl
vide
(così in gallese, bretone; rumeno; balto-slavo; ungherese; greco)
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Linguistica tipologica 2014/15, Materiali 3
(19) Tratto SAE 7: Costruzioni equative su base relativa, tratto condiviso da germanico W,
romanzo, balto-slavo, ungherese, albanese, greco
√a. catalano La meva germana és
tan bonica com tú
la
√b.
italiano
c.
svedese
mia
sorella
è
tanto bella
come te
Mia sorella è bella come te
Min syster
er
lika
vacker som dig
mia
è
egualmente
bella
sorella
come te
(20) Affissi di persona come indicatori di accordo rigido col soggetto
√a. tedesco
Heute arbeit-en
wir
oggi
b.
italiano:
lavorare-1PL
noi
(accordo referenziale col soggetto)
parlante A: Oggi lavoriamo
parlante B. Noi oggi non lavoriamo
c. accordo rigido condiviso da germanico (islandese, nederlandese, tedesco, inglese), celtico
(gallese) in parte; in germanico N (svedese, danese, norvegese) si sono persi morfemi di
persona, per cui queste lingue a soggetto obbligatorio non sono del tipo ad accordo rigido col
soggetto. L’inglese è analogo a questo tipo tranne che per la 3SG del presente indicativo.
Soggetto facoltativo
Accordo referenziale
italiano
(io)
(tu)
(egli)
(noi)
(voi)
(essi)
lavoro
lavori
lavora
lavoriamo
lavorate
lavorano
Accordo rigido
tedesco
ich
du
er
wir
ihr
sie
arbeite
arbeitest
arbeitet
arbeiten
arbeitet
arbeiten
Soggetto obbligatorio
Nessun accordo
inglese
svedese
I
you
he
we
you
they
work
work
works
work
work
work
jag
du
han
vi
ni
de
arbetar
arbetar
arbetar
arbetar
arbetar
arbetar
(21) Differenziazione tra riflessivi e “intensificatori”, cioè parole che caratterizzano il referente di
un SN come centrale in opposizione a una periferia esplicita o implicita: it. stesso, fr. même,
ingl. self, ted. selbst, russo sam.
√a.
Italiano
b. Inglese
i. Il direttore stesso rispose al telefono.
ii. Il direttore si guardò allo specchio.
iii. Il direttore guardò se stesso allo specchio.
i. The director himself answered the phone.
ii. The director saw himself in the mirror.
(22) Un altro probabile tratto SAE: è l’espressione della modalità situazionale ed epistemica
tramite gli stessi verbi ‘potere’ e ‘dovere’, il cui valore viene di volta in volta desunto dal
contesto.
a. Parlante A: Che ore sono?
Parlante B: Mah, possono ormai essere le quattro.
Parlante A: Allora posso andare a far compere: i negozi a quest’ora sono aperti.
b. Scusa. Devo proprio scappare. Ormai devono essere le sei e Maria comincerà a spazientirsi
se non mi vede arrivare
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Linguistica tipologica 2014/15, Materiali 3
(23) Nel campione di 207 lingue considerate in van der Auwera/Amman (2011) solo 36
(corrispondenti al 17,39%) mostrano la sovrapposizione delle marche di modalità situazionali
ed epistemiche sia per la necessità (cfr. dovere in italiano) che per la possibilità (cfr. potere in
italiano). Altre lingue mostrano sovrapposizione solo per l’una o per l’altra funzione
semantica (66, pari al 31,88%) mentre metà delle lingue considerate (50,72%, ovvero 105 in
valore assoluto) codifica con mezzi diversi modalità situazionale ed epistemica.
(24) WALS 2005, carta 76 con la selezione delle sole 36 lingue con sovrapposizione delle marche
modali sia per la necessità che per la possibilità.
a. Distribuzione tra famiglie linguistiche: afroasiatico 3, altaico 2, austronesiano 1, basco 1,
dravidico 1, eskimo-aleutino 1, indoeuropeo 21, Lower Sepik Ramu 1, Niger-Congo 1,
sinotibetano 1, tai kadai 1, uralico 1.
b. Distribuzione tra macro-aree: Eurasia 27 (di cui 22 in Europa), Africa 4 (ma 1, il maltese,
è da considerarsi lingua d’Europa), Australia-Nuova Guinea 1, Asia SE e Oceania 3,
America N 1.
C. SAE come area linguistica
(25) Dimensioni della parentela linguistica (Trubeckoj 1928). Cfr. anche materiali 1 (Caratteri
generali, somiglianze per discendenza genetica e per contatto)
a. Parentela genetica (Sprachfamilien, famiglie linguistiche): definita da congruenze nel
lessico e nella morfologia individuate in base a regolari corrispondenze fonetiche.
b. Parentela areale (Sprachbünde, leghe linguistiche): definita non sulla base di regolari
corrispondenze fonetiche, ma di congruenze nella sintassi e nella semantica, e di contiguità
geografica.
(26) Parentela genetica e areale: rumeno e bulgaro
LINGUE ROMANZE
latino
portoghese
spagnolo
francese
italiano
rumeno
(ille) homo/hominem
o homem
el hombre
l’homme
l’uomo
omul
N
Art N
Art N
Art N
Art N
N-Art
N
N
N
N
N
N-Art
LINGUE SLAVE
antico slavo
človjakŭ
russo
čelovék
ucraino
čolovík
polacco
człowiek
serbocroato
čòvjek
bulgaro
čovékət
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Linguistica tipologica 2014/15, Materiali 3
(27) La comunanza di tratti tra lingue geograficamente contigue configura un nucleo, un centro e
una periferia in base al numero di tratti condivisi: 9, tra 6 e 8, tra 1 e 5, come riportato in (28),
tratto da Haspelmath 2001: 1505, dove le sigle per le lingue non indoeuropee sono in corsivo
(v. appendice per le sigle delle lingue;). L’area nucleare, dove i tratti si concentrano e da dove
si sono diffusi, è stata definita “area Carlo Magno”, in quanto corrisponde all’area di maggior
fermento culturale europeo dal medioevo in poi, a partire dall’istituzione del Sacro Romano
Impero di Carlo Magno (VIII-IX secolo). La distribuzione dei tratti riflette la cronologia delle
fasi di convergenza delle lingue SAE (van der Auwera Johan 1998).
(28) SAE: nucleo, centro e periferia in base al numero di tratti condivisi: 9, 6-8, 1-5.
Isl
Fin
Nor
Ir
Svd
Let
6
Gal
Brt
2
Bsc
Nnts
Est
Kom
Lit
Ing
8
Ned
7
8
9
Fr
Pol
Cz
Ted
Udm
Ucr
Tat
Trc
Lsg
1
Arm
5
Ung
Sln
It
Spn
Scr
7
Srd
Prt
Alb
Mlt
Rus
2
Grc
Rum
Blg
Grg
(29) Criteri di individuazione dei tratti SAE (v. anche Haspelmath 2001: 1493)
a. Criterio areale: il tratto in questione mostra un cospicuo addensamento tra le lingue
d’Europa, ma non tra le lingue geograficamente adiacenti ad esse (p.es. turciche, uraliche,
caucasiche, afroasiatiche).
b. Criterio diacronico: il tratto non è ereditario nell’ambito di una famiglia linguistica. Si
ritrova in lingue di diverse famiglie o in rami diversi della stessa famiglia. Inoltre, per
l’indoeuropeo, non si ritrova nei rami E, ovvero in armeno e in indoiranico.
c. Criterio tipologico: il tratto in questione non si ritrova nella maggioranza delle lingue del
mondo.
(30) Tratto SAE 1: Presenza di articoli definiti e indefiniti (italiano la casa, una casa).
c. Criterio tipologico: in un campione di 400 lingue del mondo, gli articoli sono presenti in
125 lingue (= 1/3); di queste, solo 31 (< 8% dell’intero campione) hanno sia articoli
definiti sia articoli indefiniti (Dryer 1989).
b. Criterio diacronico: la presenza di articoli definiti e indefiniti non è ereditario di una
famiglia linguistica. In uralico il tratto è presente in ungherese, ma non in finnico, estone,
komi, udmurt, nenets. In indoeuropeo il tratto è presente in celtico brittonico (solo in
bretone, ma non in gallese), in germanico (ma non in islandese), in romanzo, ma non in
armeno e in indoiranico. Lo sviluppo di articoli è un’innovazione che si lascia ripercorrere
nella documentazione storica delle lingue romanze (il latino non aveva articoli) e
germaniche.
a. Criterio areale: la presenza di articoli definiti e indefiniti mostra un addensamento nelle
lingue d’Europa. L’area di addensamento non comprende la frangia W: islandese;
irlandese, gallese; basco. L’area di addensamento esclude la parte E del continente e le
lingue adiacenti a questa parte: baltico, slavo; finnico, estone, komi, udmurt, nenets, tataro,
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Linguistica tipologica 2014/15, Materiali 3
turco; lesgo; georgiano; armeno; maltese.
(Legenda: linea continua: isoglossa per presenza di
articoli definiti e indefiniti linea tratteggiata: isoglossa per presenza di soli articoli definiti)
Isl
Fin
Nor
Svd
Nnts
Est
Ir
Let
Gal
Kom
Lit
Ing
Ned
Brt
Ted
Pol
Rus
Udm
Ung
Ucr
Tat
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Fr
Bsc
Sln
It
Spn
Scr
Srd
Prt
Rom
Blg
Alb
Mlt
Grc
Lsg
Grg
Trc
Arm
(31) Articoli definiti e casi nominali in Europa (Nocentini 2002: 140-142)
a. +articolo definito e –caso
b. +articolo definito e residui di caso
c. articolo definito incipiente e +caso
d. –articolo definito; +caso
Isl
Nnts
Nor
Svd
Fin
Ir
Est
Let
Gal
Dan
Ing
Ned
Brt
Ted
Kom
Lit
Pol
Rus
Udm
Ung
Ucr
Tat
Cz
Fr
Bsc
Sln
It
Spn
Scr
Srd
Prt
Rom
Blg
Alb
Mlt
Grc
Lsg
Grg
Trc
Arm
(32) La correlazione negativa tra presenza di articolo definito e presenza di casi nominali è
graduata nello spazio e corrisponde al complesso di fattori di contatti storici. P.es. zona di
confine rappresentata da “+articolo definito e residui di caso” e “articolo incipiente e +caso”
in Europa centrale (cfr. Trovesi 2004, Schroeder 2006).
a. tedesco: identità di dimostrativo (tonico) e articolo definito (atono)
Parlante A: Ich habe den
letzten Film von XY gesehen.
Io
ho
DEF.ACC.M.SG
Parlante B: Dén
DIM.ACC.M.SG
ultimo
film
habe ich
auch gesehen
ho
anche visto
io
di
XY
visto
‘A: ho visto l’ultimo film di XY. B: l’ho visto anche io’
b. ceco: il dimostrativo assume funzioni di articolo (Trovesi 2004: 76, 103)
(i.) tam-ta
čtvrt’
to
neni
AVV.DISTALE-DIM.NOM.F.SG quartiere[NOM.F.SG]
tak
hrozn-ý
così
tremendo-NOM.NT.SG
‘quel quartiere non è così tremendo’
DIM.NT.SG non.è
10
Linguistica tipologica 2014/15, Materiali 3
(ii.) většinou […[ ta
di.solito
DIM.NOM.F.SG
holk-a
de
za
ragazza-NOM.F.SG
va
dietro ragazzo.STRUM.M.SG
kluk-em
‘di solito […] la ragazza segue il ragazzo’
c. ungherese: dimostrativo e articolo hanno la stessa forma (Várady 1965: 81-82)
(i.) Az-ok nem érdekel-nek
DIM-PL NEG interessare-3PL
‘quelli non mi interessano’
(ii.) Az
az
ember
DIM DEF uomo
‘quell’uomo’
(iii.) Az-ok
az
ember-ek
DIM-PL DEF uomo-PL
‘quegli uomini’
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Appendice: Abbreviazioni dei nomi di lingue
Alb
Arm
Blg
Brt
Bsc
Cz
Dan
Est
Fin
Fr
Gal
Grc
Grg
Ing
Ir
Isl
It
Kom
Let
Lit
albanese (indoeuropeo, ramo a sé)
armeno (indoeuropeo, ramo a sé)
bulgaro (indoeuropeo, slavo)
bretone (indoeuropeo, celtico)
basco
ceco (indoeuropeo, slavo)
danese (indoeuropeo, germanico)
estone (uralico, finnico)
finnico (uralico, finnico)
francese (indoeuropeo, romanzo)
gallese (indoeuropeo, celtico)
greco (indoeuropeo, ellenico)
georgiano (caucasico, meridionale)
inglese (indoeuropeo, germanico)
irlandese (indoeuropeo, celtico)
islandese (indoeuropeo, germanico)
italiano (indoeuropeo, romanzo)
komi (uralico, finnico)
lettone (indoeuropeo, baltico)
lituano (indoeuropeo, baltico)
Lsg
Mlt
Ned
Nnts
Nor
Pol
Prt
Rum
Rus
Sln
Spn
Src
Srd
Svd
Tat
Ted
Trc
Ucr
Udm
Ung
lesgo (caucasico, nord-est)
maltese (afroasiatico, semitico)
nederlandese (indoeuropeo, germanico)
nenets (uralico, samoyedo)
norvegese (indoeuropeo, germanico)
polacco (indoeuropeo, slavo)
portoghese (indoeuropeo, romanzo)
rumeno (indoeuropeo, romanzo)
russo (indoeuropeo, slavo)
sloveno (indoeuropeo, slavo)
spagnolo (indoeuropeo, romanzo)
serbocroato (indoeuropeo, slavo)
sardo (indoeuropeo, romanzo)
svedese (indoeuropeo, germanico)
tataro (altaico, turcico)
tedesco (indoeuropeo, germanico)
turco (altaico, turcico)
ucraino (indoeuropeo, slavo)
udmurt (uralico, finnico)
ungherese (uralico, ugrico)