Normative e scenari a cura di Distribuzione delle polizze assicurative secondo Alpenbank AG • • • • • Roberto Zanin, Direttore commerciale Rete promotori finanziari di AlpenBank AG - Succursale Bolzano temporanea caso morte ben calibrata, possono risolvere la maggior parte delle problematiche successorie; Polizze ramo primo/temporanee caso morte: sono uno strumento semplice che in fase di consulenza andrebbe tenuto maggiormente in considerazione. Solo se le esigenze assicurative del cliente richiedono caratteristiche contrattuali che evitano il rischio della riqualificazione del contratto, diventano interessanti le Polizze unit-linked, prodotti assicurativi di ramo terzo, il cui valore è collegato direttamente a quello delle quote dei fondi in cui il capitale viene investito. In questo caso le banche e le società di asset management possono svolgere l’attività di gestione di attivi, ricevendo un incarico diretto e specifico da parte delle compagnie di assicurazione. In questo caso è assolutamente necessario valutare alcuni aspetti spesso non adeguatamente considerati: 1. Specifica esigenza di carattere assicurativo del cliente. La polizza non può rappresentare un mero schermo per evitare tassazioni che sarebbero dovute per prodotti finanziari puri; il tema della riqualificazione del contratto assicurativo è sempre più presente nelle nostre aule giudiziarie 2. Valutazione attenta delle condizioni economiche. L`intermediario deve individuare la compagnia che proponga il pacchetto completo a condizioni convenienti ed il costo finito (TER) non dovrebbe essere superiore a quello di una gestione patrimoniale finanziaria. In questo caso i vantaggi di carattere fiscale e normativo delle polizze assicurative non vengono completamente assorbiti da un costo immotivatamen- • • te elevato delle polizze 3. Possibile scelta del soggetto autorizzato a gestire gli attivi finanziari nel suo paese di residenza. Ciò garantisce che la polizza sia gestita da soggetti qualificati, evitando situazioni border-line pericolose per i distributori di gestioni “fai da te”. 4. Valutazione specifica del paese di residenza della Compagnia. Infatti diverso è l`impatto fiscale a seconda del paese nel quale risiede la Compagnia che emette la polizza. In alcuni paesi, ad esempio, sulle commissioni di gestione viene applicata l`Iva del paese con aliquote differenziate (quasi sempre inferiori a quelle dell`Italia); in altri questa imposta non viene applicata. Quindi nel collocamento di questa tipologia di prodotti serve una specifica esperienza e professionalità che spesso gli Istituti bancari non hanno o non desiderano avere prediligendo l`aspetto economico e provvigionale, tradizionalmente molto ricco in questa categoria di prodotti. Inoltre potrebbe risultare ideale, in base alle esigenze del cliente, ricorrere a soluzioni assicurative non standard, il cui collocamento è oggi precluso alle banche che devono quindi rivolgersi ad intermediari assicurativi specializzati. AlpenBank per esempio si appoggia a Multilife Srl, un intermediario indipendente che dispone del know-how necessario ed ha il compito di adattarsi alle evoluzioni dell’ambito regolamentare e fiscale nazionale ed internazionale. La vita delle persone si va globalizzando, la loro mobilità cresce e le situazioni familiari sono sempre più complesse. Gli investimenti si svolgono in un ambito sempre più internazionale e quindi individuare la soluzione assicurativa più idonea alle esigenze del cliente è diventata un’attività complessa che richiede particolare attenzione e specializzazione. Roberto Zanin ©Die Fotografe In un’ottica di trasferimento del patrimonio agli eredi, oggi la normativa lascia spazio a molteplici soluzioni che possono essere di tipo finanziario, giuridico oppure assicurativo. Quale via percorrere dipende dall’entità e dalla composizione di tale patrimonio e dagli effetti di tipo civilistico e fiscale che si vengono a produrre. La polizza vita ricopre un ruolo primario ed è riconosciuta a livello internazionale quale strumento privilegiato ed evoluto di pianificazione successoria, specialmente laddove ci si confronti con problematiche di gestione e di organizzazione di patrimoni complessi. Il legislatore infatti concede diversi benefici, che riflettono le finalità socio-assicurative della polizze vita, in sintesi: Il capitale liquidato in caso morte è esente dall’imposta sulle persone fisiche e le plusvalenze maturate sono esenti dalla tassazione sul capital gain; La somma riveniente dalla liquidazione di una polizza (in caso vita) è esente dalla dichiarazione IRPEF e sulle plusvalenze maturate si applica una ritenuta pari al 26%, mentre sulla parte di investimento riconducibile a titoli pubblici o equivalenti la tassazione è solo pari al 12,50%. Tale imposta si applica solo a scadenza e non nel durante, producendo in capo al contraente un vantaggio finanziario in termini di capitalizzazione composta. I premi versati, oltre alle prestazioni dovute dalla compagnia in caso di morte, sono impignorabili e insequestrabili, fatta salva la revocatoria fallimentare. La polizza può inoltre essere ceduta a terzi, costituita in pegno o ceduta a garanzia di un finanziamento Quindi la delicatissima fase del passaggio ereditario necessita la considerazione di problematiche di carattere giuridico e fiscale per la soluzione delle quali molto spesso lo strumento assicurativo è utile, ma talvolta essenziale. Gli strumenti sono diversi e vanno valutati nelle singole situazioni. Polizze ramo primo/gestioni separate: hanno rendimenti non elevati, rischi contenuti, offrono trasparenza circa gli attivi sottostanti e non incorrono in problematiche inerenti la riqualificazione del contratto; se abbinate ad una polizza settembre 2014 l 43
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