La rivista per gli affiliati SWICA, maggio 2014

2–2014
La rivista per gli affiliati SWICA, maggio 2014
In primo piano:
anno d’esercizio 2013,
il successo di SWICA
4
Prestazioni di servizio:
come leggere una fattura
del medico
9
Care management:
una terapia alternativa aiuta a
ritrovare la gioia di vivere
Response Zentral
AZB 8015 Zürich
12
News
I non fumatori dormono
meglio: concorso per
smettere di fumare in
occasione della Giornata
mondiale senza tabacco
del 31 maggio 2014
Chi fuma soffre più frequentemente d’insonnia. Un buon metodo per combattere
l’insonnia è smettere di fumare. Uno stimolo particolare è offerto dal concorso per
smettere di fumare 2014. Sono in palio
5000 franchi.
Fumatrici e fumatori dormono male. Quante più sigarette si accendono durante il
giorno, tanto più corto sarà il loro sonno.
All’inizio del riposo notturno, l’effetto della nicotina può complicare lo stimolo di
addormentarsi. Nel corso della notte la
mancanza di nicotina può dare sintomi di
astinenza e interrompere il sonno. Chi
invece smette di fumare ha un sonno sano.
Il concorso per smettere di fumare è aperto
a tutti i fumatori e le fumatrici. Verranno
estratti un primo premio di 5000 franchi e
dieci premi di 500 franchi. Partecipate al
concorso e fate una pausa dal fumo dal
2 fino al 30 giugno. Iscrivetevi online su
www.at-svizzera.ch. Oppure chiedete per
telefono la cartolina di partecipazione
(031 599 10 20). Il concorso per smettere di
fumare 2014 è una proposta del Programma nazionale per smettere di fumare.
L’App di SWICA si
SWICA App gratuita
sulla salute con funzioni
ampliate
può scaricare
gratuitamente da
(www.swica.ch/app).
L’App di SWICA si rallegra della grande
popolarità raggiunta: dal suo lancio, le
applicazioni per iOS e Android sono già
state scaricate oltre 27 0 00 volte. Quali
novità, si possono fissare appuntamenti
con i Centri della salute o gli studi medici
della rete SWICA direttamente dall’App.
centri della salute
santémed
Altre funzioni in breve:
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In caso d’infortunio l’utente ha subito a
Centro della salute santémed più
portata di mano tutti i necessari numeri
vicino o di uno studio medico della
d’emergenza e le indicazioni sugli
rete SWICA o ancora dell’agenzia
interventi di primo soccorso salvavita.
SWICA dei dintorni.
Se occorre un aiuto medico l’App vi
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Accanto ad un aiuto medico, l’App
mette in contatto telefonico con
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ti su temi quali lo sport e la pre-
online. Da tutte le parti del mondo
venzione. È pure consultabile una
potete rivolgere domande alla
panoramica delle offerte active4live
consulenza sulla salute. Tramite la
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funzione di ricerca potete farvi indica-
se riduzioni presso partner scelti.
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Nei Centri della salute santémed di Basilea,
San Gallo, Winterthur, Zurigo-Oerlikon e
Zurigo-Wiedikon si svolgono regolarmente corsi e conferenze. L’offerta comprende
ginnastica, yoga, Pilates, terapia medica
con macchine, Qi Gong, gestione dello
stress e molto altro ancora.
Trovate maggiori informazioni in merito
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Sommario/Editoriale
4 In primo piano
Anno d’esercizio 2013:
il successo di SWICA
6 Sanità
Cassa unica – cosa dicono
le rappresentanti dei pazienti
9 Prestazioni di servizio
Come leggere una fattura del medico
10 La consulenza
12 Care management
Come una terapia alternativa aiuta
a ritrovare la gioia di vivere
15 Medicina
Quando è (o non è) necessario ope rare il legamento crociato anteriore
Immagine di copertina:
Le migliori alternative
I costi della salute nel 2013 sono nuovamente
cresciuti molto più dei premi. In parte ciò è
dovuto a fattori straordinari quale il nuovo
finanziamento ospedaliero, sul quale mi esprimo in modo più approfondito nell’intervista sul
rendiconto annuo, pubblicata nelle pagine
seguenti. D’altra parte questa evoluzione rispecchia però anche un comportamento, conosciuto
da ogni persona che è stata una volta gravemente ammalata o che ha avuto un parente prossimo
in una simile situazione. In tale contesto vale
una sola cosa: la salute è il bene più prezioso –
costi quel che costi.
Appena risanata – le opportunità per una guarigione in questo paese sono le
migliori del mondo grazie a un’eccezionale assistenza medica – la sanità perde,
quale bene più prezioso, giorno dopo giorno un po’ del suo valore. Al più tardi
in occasione del prossimo adeguamento dei premi, sarà facile dimenticare
questi valori e dare spazio all’incomprensione per il continuo aumento dei
costi della salute. Sul tema se una cassa unica sarebbe la migliore soluzione per
i pazienti abbiamo chiesto il parere a due rappresentanti di organizzazioni di
pazienti (a pag. 6–7).
Il nostro slogan: «Per la migliore medicina. SWICA» ha già attirato la vostra
attenzione? La migliore medicina non deve necessariamente essere la medicina più cara. Per questo non siamo sorpresi che una nostra cliente, nonostante
il rifiuto di una garanzia di assunzione dei costi, abbia potuto concludere: «Ho
ritrovato la mia gioia di vivere», perché l’alternativa che abbiamo potuto indicarle era la migliore medicina. Come è avvenuto e come sta oggi, ve lo racconta nel ritratto a pagina 12.
Vi auguro una lettura stimolante.
Dr. Reto Dahinden
Direttore generale
Nicole Latzelsberger davanti a un leopardo
che lei stessa ha realizzato con il sistema «Flock».
IMPRESSUM: attualità – La rivista per gli affiliati SWICA. Appare 4 volte all’anno.
Editrice: SWICA Organizzazione sanitaria, Römerstrasse 38, 8401 Winterthur.
www.swica.ch
Per i cambiamenti d’indirizzo: [email protected]
o per telefono 0800 80 90 80 (gratuito)
Redazione: Silvia Schnidrig, Jasmin Lioliou, Christina Wettstein, Melanie Müller.
Servizio traduzioni: Véronique Decoppet. Layout/Produzione: PMS Dialog AG, Zürich.
Lingue: tedesco, francese e italiano. Tiratura: 400 000 esemplari. Stampa: Stämpfli
Publikationen AG, Bern
In primo piano
In primo piano
Il successo di SWICA
in un ambiente condizionato
da fattori speciali
Clienti fedeli, maggiori prestazioni, premi più alti e un rendimento del capitale che ha
fornito a SWICA un risultato di successo: con questi denominatori si presenta l’esercizio
2013. Un colloquio con il direttore generale Reto Dahinden.
Signor Dahinden: SWICA registra
per il 2013 nuovamente un buon
risultato d’esercizio. Ciò è in parte
da attribuire al rendimento del
capitale. Come sono andati gli
effettivi affari assicurativi?
Dr. Reto Dahinden
Direttore generale
Swica 2013 in sintesi
Volume dei premi
CHF 3,5 miliardi
Prestazioni assicurative netto
CHF 3,0 miliardi
Risultato aziendale
CHF 27,1 milioni
Tasso di riserva LAMal
Assicurati
Clienti aziendali
Collaboratori assicurazione malattia e infortuni
Collaboratori santémed
4
SWICA attualità 2-2014
14,7 %
1,3 milioni
27 500
1343
462
La parte assicurativa, che comporta il
cosiddetto «risultato tecnico-assicurativo»,
considerata nel suo insieme ha pure avuto
uno sviluppo positivo. Inoltre, l’ampia
diversificazione degli investimenti di capitali ha fornito un solido contributo al risultato aziendale. Ciò infonde sicurezza nei
nostri assicurati. Certo i singoli settori presentano delle differenze, ma questo è voluto dalla legge: gli assicuratori di malattia
non possono conseguire alcun guadagno
nell’assicurazione di base obbligatoria,
poiché questo non sarebbe conforme con
un’assicurazione sociale. Per l’assicurazione di base la legge stabilisce che in autunno
di ogni anno si devono calcolare i premi per
l’anno successivo in modo che possano
coprire le prestazioni assicurative previste.
Non si tratta di un’impresa semplice – né
per gli assicuratori malattia né per l’Ufficio
federale della sanità pubblica (UFSP) che
deve controllare e approvare i premi pronosticati. Questo perché bisogna valutare
già durante l’estate quanti assicurati si
avranno l’anno successivo, quali prestazioni e in quale misura dovranno essere fornite e quali tariffe applicheranno i fornitori
di prestazioni.
La tendenza all’aumento dei costi
della salute sembra irrefrenabile,
in particolare nell’assicurazione di
base. Come lo spiega?
Nell’anno del rapporto le prestazioni sono
aumentate in modo nettamente superiore
ai premi incassati. In questo caso hanno
avuto un ruolo determinante i fattori speciali quali il nuovo finanziamento degli
ospedali e il forfait per caso. Da una parte
gli ospedali hanno inoltrato agli assicuratori malattia numerose fatture che concernevano trattamenti del 2012 solo all’inizio
del 2013. D’altro lato, le prestazioni per
determinate ospedalizzazioni fuori dal
cantone di domicilio ora devono essere
assunte dall’assicurazione di base e questo
ha aumentato i costi nell’assicurazione
obbligatoria. A prescindere da questi fattori speciali, da sempre: chi è ammalato o ha
subito un infortunio si aspetta un trattamento medico di alto livello. Dal punto di
vista medico oggi si può fare molto – se si
pensa solo da quale settimana di gravidanza i prematuri oggi hanno probabilità di
sopravvivenza grazie alla medicina di
punta – ma questo ha il suo prezzo.
E il prezzo lo pagano gli assicurati
con premi elevati. Può capire la
richiesta di una cassa unica a
causa dei premi costantemente in
aumento?
I promotori di una cassa unica promettono molto, ma non hanno mai prospettato
premi più bassi. Ci sono altre leve da azionare e in parte sono già state attivate. Per
questo non occorre una cassa unica. Per il
2014, gli assicurati di base SWICA hanno
dovuto accettare un aumento medio dei
premi attorno al 4 per cento.
Non si sarebbe potuto aumentare
un po’ meno i premi per il 2014?
Avremmo potuto mantenere artificialmente bassi i premi come hanno fatto altri assicuratori malattia, ma non lo abbiamo voluto. SWICA si distingue per una politica
dei premi duratura, che corrisponde all’effettiva evoluzione dei costi. Con questo
evitiamo lacune finanziarie e oscillazioni
discontinue dei premi e possiamo offrire
agli assicurati una sicurezza finanziaria a
lungo termine. Benché noi abbiamo aumentato i premi oltre il valore medio indicato dal Consigliere federale Alain Berset,
i nostri clienti ci sono rimasti fedeli. Questo lo riconduciamo al fatto che i nostri
assicurati sono consapevoli della differenza nella qualità delle prestazioni nell’ambito del settore dell’assicurazione malattia
e sanno apprezzare i vantaggi finanziari
che la fedeltà di cliente comporta (maggiori dettagli a pagina 8).
rischi deciso a fine marzo. Accanto a età,
sesso, come pure degenza in ospedale o
istituto di cura per più di tre giorni, si dovrà
considerare un ulteriore criterio, lo «stato
di salute». Con questo si elimina un importante punto debole della compensazione
dei rischi attualmente in vigore. In futuro
ne beneficeranno gli assicuratori malattia
che assistono bene i malati cronici. Nella
nostra qualità di organizzazione della salute innovativa con santémed e sante24, noi
siamo molto ben posizionati. I nostri concorrenti si orienteranno nella stessa direzione e questo è auspicabile perché assistere bene i malati cronici ha un effetto
positivo sull’evoluzione dei costi della salute. Anche questo è un argomento contro la
cassa unica, perché in un mercato libero si
creeranno più offerte di quanto ci si possa
aspettare da una cassa unica statale.
Ulteriori informazioni
■■
Rapporto di gestione:
www.swica.ch
■■
Informazioni generali:
www.swica.ch
Lei ha citato «altre leve» per contenere i costi. Può fare un esempio
concreto?
Mi attendo moltissimo ad esempio dall’adeguamento della compensazione dei
Trovate SWICA anche su
Facebook, google+, Xing,
LinkedIn, Twitter e Youtube.
SWICA attualità 2-2014
5
Sanità
Sanità
Iniziativa sulla cassa unica:
cosa dicono le rappresentanti
dei pazienti?
Sull’iniziativa «Per una cassa malati pubblica» si sono già espressi i politici di ogni colore.
Ma qual è il punto di vista delle organizzazioni dei pazienti? Le rappresentanti dei pazienti
Margrit Kessler (contraria alla cassa unica) e Erika Ziltener (a favore) prendono posizione
rispondendo alle medesime domande.
Cosa cambia per i pazienti se i
premi, a seguito dell’accettazione
dell’iniziativa saranno calcolati in
modo unitario per cantone e non
saranno più graduati secondo le
regioni di premio?
Erika Ziltener: Premi cantonali unitari,
indipendentemente dall’accettazione o dal
rifiuto dell’iniziativa, sono già discussi in
parlamento. È una questione di equità, perché tutti gli svizzeri, indipendentemente
dal loro domicilio, beneficiano del nostro
eccezionale servizio di pronto soccorso,
della medicina di punta, dei progressi della
medicina e di un’assistenza sanitaria di elevata qualità.
Margrit Kessler: Tutti i cittadini e le cittadine di uno stesso cantone pagherebbero
gli stessi premi. Questo è ingiusto. Nelle
città i costi sono provatamente più elevati
rispetto alle zone rurali. Nei centri urbani
ci sono numerose offerte di specialisti ai
quali i pazienti si rivolgono frequentemente. Questo a svantaggio delle regioni rurali i cui abitanti si rivolgono meno agli specialisti cari, ma prima consultano il
medico di famiglia. Il sistema odierno è
giusto e sarebbe sostituito da uno più
ingiusto. Oltre a questo si deve considerare
6
SWICA attualità 2-2014
il cambiamento che costerà più di due
miliardi di franchi e durerà dieci anni.
In Danimarca, Inghilterra, Austria e
Canada ci sono già delle assicurazioni malattia statali. Quali insegnamenti ne può trarre la Svizzera?
Margrit Kessler: Gli impiegati delle casse
malati pubbliche hanno molto potere sui
pazienti e possono ritardare i trattamenti
necessari. È noto che in questi paesi lunghi
periodi d’attesa non siano inusuali. I problemi spesso si risolvono da soli perché i
pazienti muoiono durante il periodo d’attesa. Dall’Inghilterra ho saputo che i medici riducono i periodi d’attesa se ricevono
un onorario supplementare.
Erika Ziltener: La cassa malati pubblica
non è un’assicurazione malattia statale, ma
è gestita da una istituzione unica, nazionale, di diritto pubblico. Per questo non può
essere confrontata con un’assicurazione
malattia statale estera. La nuova istituzione sarà formata da rappresentanti della
Confederazione, dei Cantoni, degli assicurati e dei fornitori di prestazioni. La cassa
malati pubblica costituirebbe una conquista enorme per le organizzazioni dei pazienti, quali rappresentanti degli assicurati.
Quali problemi dell’attuale settore
sanitario sarebbero risolti dalla
cassa unica e quali resterebbero?
Erika Ziltener: Con una cassa malati
unica gli assicurati non saranno più all’arbitrio di una singola cassa e dei suoi alleati.
La cassa unica crea qualità nell’assicurazione di base, fa giustizia e oppone resistenza contro l’aumento dei costi inarrestabile. Un esempio: una bambina di due
anni deve urgentemente sottoporsi a fisioterapia urgente. Benché sia prestazione
obbligatoria, i costi non vengono assunti.
La madre può cambiare cassa solo con l’inizio del prossimo anno. Potrebbe essere
fatale: per evitare un danno della salute
permanente, la figlia ha bisogno di fisioterapia urgente in questo momento. Inoltre
non è certo che la prossima cassa malati
pagherà la prestazione. Naturalmente può
procedere contro la cassa, ma le causerebbe
un dispendio finanziario e perderebbe del
tempo prezioso. Anche l’assunzione dei
costi per medicamenti, come ad esempio
per una chemioterapia, è assegnata all’arbitrio. Io credo che i problemi che risultano
da un sistema a più casse potranno essere
risolti con la loro abolizione. Il passaggio
ad una cassa unica causerebbe dei costi
unici. Questi si contrappongono ai mag-
giori costi ricorrenti ogni anno con l’attuale sistema (cambiamento di cassa, pubblicità, onorari per i consigli d’ammistrazione,
per i consigli di fondazione e per consulenze, ecc.).
Margrit Kessler: La selezione dei rischi
non funzionerebbe più con la cassa unica.
Dopo molte discussioni il Parlamento ha
approvato nella sessione primaverile una
affinata compensazione dei rischi. Con
questo il problema è stato risolto anche
senza la cassa unica. Una funzionale legge
sulla sorveglianza delle casse malati è sulla
buona strada deve ancora solo essere sottoposta alla Commissione della sicurezza
sociale e della sanità (CSSS) del Consiglio
nazionale. Anche con l’introduzione di
una cassa unica, resteranno le importune
chiamate telefoniche e anche la pubblicità
per telefono per le assicurazioni complementari.
Erika Ziltener: Nell’attuale sistema, certe
prestazioni sono rimborsate arbitrariamente. Se un offerente rifiuta l’assunzione
dei costi per una paziente «costosa», l’assicurazione ha un beneficio a breve termine,
perché non paga le prestazioni, e a lungo
termine perché questa paziente cambierà
cassa. Che gli assicuratori malattia appoggino questo sistema non corretto, ma è
facilmente spiegabile: si possono scaricare i costi sui premi e dunque sugli assicurati. Il cambiamento di cassa comporta
costi addizionali e la fastidiosa pubblicità
per telefono. L’assicurazione di base è
un’assicurazione sociale e non deve avere
niente a che fare con la pubblicità al telefono. Per contro questa può essere fatta con
le assicurazioni complementari private.
Breve biografia di Margrit Kessler
Infermiera, presidente dell’Organizzazione
svizzera dei pazienti OSP, consigliera nazionale per i Verdi liberali di San Gallo e membro
del Consiglio di fondazione di alliance santé
(Alliance santé è un’associazione di parlamen-
Gli iniziativisti sostengono che la
concorrenza nell’assicurazione di
base sia inutile, perché il catalogo
delle prestazioni è stabilito per
legge. Qual è la vostra posizione in
merito?
Margrit Kessler: Non condivido questa
affermazione. Le assicurazioni hanno differenti punti forti e variano per quanto
riguarda le prestazioni di servizio. In base
alle proprie esigenze, si può scegliere una
cosiddetta «cassa a buon mercato» con servizi ridotti o una cassa malati che mette a
disposizione importanti offerte come ad
esempio un case manager. Questi aiuta un
ammalato, in difficili situazioni, a ritrovare le connessioni con il mondo del lavoro.
tari e di rappresentanti del settore sanitario. Alliance santé è contraria alla proposta di una
cassa unica).
Breve biografia di Erika Ziltener
Lic. phil. storica, presidente della Federazione
dei pazienti svizzeri (Dachverband Schweizerische Patientenstellen), consigliera nel Gran
consiglio del cantone Zurigo, infermiera diplomata, responsabile dell’Ufficio per i pazienti
di Zurigo (Patientenstelle Zürich) e presidente
del Comitato a favore di una cassa malati pubblica.
SWICA attualità 2-2014
7
Prestazioni di servizio
Vantaggi finanziari
per gli assicurati SWICA
SWICA offre ai suoi clienti un eccezionale rapporto prezzo/prestazione. A prima vista,
i premi potrebbero non sembrare favorevoli, tuttavia gli assicurati possono aspettarsi
un eccezionale servizio per i clienti. Inoltre vale la pena anche finanziariamente essere
assicurati da SWICA.
Un vantaggio esclusivo di SWICA:
la partecipazione ai costi
trasparente e vantaggiosa
La fedeltà del cliente è premiata
dalla tariffa di premio basata
sull’età d’entrata di SWICA
I premi delle assicurazioni ospedaliere,
presso la maggior parte degli assicuratori
malattia, aumentano in modo sensibile,
ogni cinque anni, in corrispondenza dell’età effettiva. Ciò comporta spesso un carico
finanziario elevato in età avanzata, proprio
quando si vorrebbe disporre di una copertura assicurativa ottimale. Con la tariffa
basata sull’età al momento della stipulazione, per il calcolo dell’età di tariffa del premio, SWICA considera l’intero periodo
assicurativo precedente e, con questo, premiamo la fedeltà del cliente. Chi vorrebbe
chiedere un aumento assicurativo lo deve
fare entro i 60 anni d’età. Provvedere in
giovane età con un’assicurazione ospedaliera, dà buoni frutti in età avanzata.
8
SWICA attualità 2-2014
Esempio SWICA
partecipazione ai costi massima CHF 2 700.–/anno
partecipazione ai costi massima CHF 1 700.–/anno
Vantaggio SWICA: i clienti
beneficiano di una partecipazione ai
costi chiaramente inferiore
Partecipazione ai costi
CHF 1 000.– assicurazione complementare ospedaliera
CHF 1 700.– assicurazione di base
(CHF 1 000.– franchigia + 10 % aliquota percentuale,
mass. CHF 700.–)
CHF 1 700.– assicurazione di base
(CHF 1 000.– franchigia + 10 % aliquota percentuale, mass. CHF 700.–)
CHF 1 000.– assicurazione complementare ospedaliera
CHF 600.– assicurazione complementare ambulatoriale
Aumenti dei premi
SWICA e PROVITA sono le uniche tra le
assicurazioni malattia a conteggiare la partecipazione ai costi dell’assicurazione di
base con quella delle assicurazioni complementari, per cui i costi da assumere annualmente per la partecipazione ai costi personali sono sensibilmente inferiori rispetto
agli altri assicuratori malattia. Questo, a
condizione che l’assicurazione di base
come pure le assicurazioni complementari
siano stipulate da SWICA.
Esempio della concorrenza
26 – 30
31 – 35
36 – 40
41 – 45
46 – 50
51 – 55
56 – 60
61 – 65
66+
Classi di tariffa secondo l’età
n
Vantaggio SWICA: la tariffa basata sull’età d’entrata resta invariata
per tutta la vita.
n
Presso la concorrenza i premi aumentano con l’età.
In merito alla partecipazione ai costi e alla rinuncia ad aumenti di tariffa in
base all’età, sul sito di SWICA trovate due animati cortometraggi che spiegano semplicemente e con umorismo questi due vantaggi SWICA.
Le due clip sono visionabili su:
www.swica.ch/cortometraggi
Prestazioni di servizio
Come leggere una
fattura del medico?
Sono pochi gli assicurati in grado di controllare fino nei
dettagli la fattura del medico. Questo non è neppure
necessario – tuttavia ogni cliente può contribuire a scoprire
eventuali errori nella fattura del medico e così, secondo
la situazione, a risparmiare costi.
Così si legge una fattura TARMED
1 Fatturante che ha emesso la fattura per il medico o il medico stesso
2 Il medico che ha fornito la prestazione
(in genere uguale a 1)
3 Dati personali del paziente
4 Indirizzo del destinatario della fattura
5 Data della fattura
Le fatture dei medici costituiscono quasi
un quarto dei costi della salute e sono in
seconda posizione per importanza. La
grande maggioranza delle fatture è corretta. Ma un errore può sempre capitare, per
cui SWICA controlla tutte le fatture che
le vengono inoltrate, le cosiddette fatture
TARMED, contribuendo così al contenimento dei costi della salute. TARMED è un
sistema di tariffa per singole prestazioni
dei trattamenti ambulatoriali dei medici
con quasi 4600 posizioni, che grazie ad un
modulo di fattura normalizzato può essere
efficacemente registrato e attribuito elettronicamente. La correttezza dei singoli
punti può essere controllata solo dal
paziente:
■■
Il numero e la durata delle singole visi-
■■
Il cliente ha ricevuto effettivamente
Comunicateci se vi sono discordanze. Noi
faremo volentieri per voi i necessari accertamenti.
6 Prestazione/Data del trattamento
7 Posizione di tariffa con indicazione
del tempo
8 Quantità fatturata per posizione
di tariffa
9
Codice dell’obbligatorietà della
prestazione (P)
0 = Prestazione obbligatoria secondo LAMal
1 = Prestazione non obbligatoria
1
2
3
te mediche è corretto (consultazioni)?
4
i medicamenti indicati?
■■
Il cliente ha avuto le prestazioni in
settori indicati (ad es. laboratorio)?
Di regola l’assicurato riceve la fattura direttamente dal medico, la paga e la invia alla
sua assicurazione malattia per il rimborso.
Può anche avvenire che il medico mandi
direttamente la fattura all’assicurazione,
che poi manderà al suo cliente la partecipazione ai costi da pagare. In questo caso,
il fornitore di prestazioni, per legge è tenuto ad inviare una copia della fattura al
paziente, affinché questi possa controllarla.
5
7
8
9
6
SWICA attualità 2-2014
9
Un consiglio medico in ogni momento,
Inserat
Consigli per la salute
Editorial/Inhalt
Telefonische
Gesundheitsberatung
sante24
la mia migliore
medicina
Consigli per la salute
Ingorgo mammario: rischio maggiore per le primipare
Dr. med. Ariane Stirnemann,
medico di sante24
Sandra F. (33) ha partorito il suo
primogenito da poche settimane. Benché
si attenga alle raccomandazioni del suo
medico, ha problemi con l’allattamento.
Il suo bebè succhia piuttosto poco e
Sandra ha continuamente dolori ai seni.
Palpandosi il seno sente dei piccoli
noduli nel tessuto e si preoccupa per la
sua salute. Impensierita chiama la
hotline per l’allattamento di sante24.
La ginecologa di sante24 teme che a Sandra F. si sia formato un ingorgo mammario.
Questo spiacevole ristagno dei dotti lattiferi si presenta soprattutto nelle prime sei
settimane dopo il parto. Spesso capita con
il primo figlio o nelle donne che hanno
molto latte.
Sintomi come per l’influenza
I primi segni di un ingorgo mammario
sono le mammelle che diventano gonfie e
tese, un senso di tensione e dolore nell’allattamento. Se l’ingorgo mammario dura a
lungo, si formano nel seno dei noduli che
10
SWICA aktuell
attualità 4-2013
2-2014
sono percettibili anche dopo aver allattato.
Spesso subentrano sintomi come per l’inf luenza con un rialzo febbrile. Se non
curato, un ingorgo mammario può facilmente trasformarsi in una mastite (una
infiammazione della mammella) e per
questo non dovrebbe mai essere trascurato.
facilitare il flusso del latte e aiutare a
sciogliere l’ingorgo. Se il bambino non
beve a sufficienza per vuotare la mammella,
questa deve essere vuotata con una
pompetta tiralatte. Dopo l’allattamento si
può raffreddare il seno con un panno
umido o un impacco di ricotta.
Spesso la causa è una posizione
sbagliata nell’allattamento
Dopo uno o due giorni l’ingorgo mammario dovrebbe essere risolto. Se permangono dolori e la febbre o i sintomi
peggiorano occorre consultare il ginecologo/la ginecologa senza esitare.
Un ingorgo mammario in molti casi è dovuto ad una posizione sbagliata nell’allattamento, per cui il bambino non può
bere bene e troppo latte resta nel seno. I
dotti lattiferi possono però anche ostruirsi
a causa di uno squilibrio ormonale della
madre, che spesso è provocato da un
disagio psicologico quale stress o carichi
eccessivi. Per prevenire l’ingorgo mammario è consigliabile farsi mostrare dalla
levatrice o da una consulente per l’allattamento la giusta posizione per il lattante.
Inoltre occorre lasciare che il bambino
possa bere fino a vuotare completamente
almeno una mammella. Si consiglia di
controllare regolarmente il seno per
riconoscere tempestivamente eventuali
noduli e di concedersi sufficiente calma
per rigenerarsi.
Allattare frequentemente e impacchi
freschi aiutano
La dottoressa di sante24 in caso di ingorgo
mammario consiglia di attaccare al seno il
bambino almeno ogni due ore. Importante
è anche indossare un buon reggiseno della
giusta misura. Un impacco umido e caldo
poco prima dell’allattamento come pure
un leggero massaggio dei seni possono
sante24 è la vostra consulenza telefonica sulla salute – 365 giorni all’anno,
24 ore su 24, in tutto il mondo. Medici esperti e personale medico specializzato
rispondono alle vostre domande su malattia, infortunio, prevenzione e maternità.
Sempre, quando avete bisogno di un consiglio medico, sante24 è a vostra disposizione. Telefono +41 (0)44 404 86 86. www.swica.ch
Capezzoli feriti nell’allattamento
Maria A. (27) ha notato tracce di sangue
nel latte materno allattando. I suoi
capezzoli le fanno male da alcuni giorni,
ma per il resto non ha notato nulla di
anormale. La giovane madre è molto
preoccupata. «Da dove viene il sangue e
può far male al mio bimbo?» chiede alla
consulenza telefonica sulla salute
sante24.
La dottoressa di sante24 può tranquillizzare Maria: tracce di sangue nel latte materno
provengono nella maggior parte dei casi da
piccole ragadi al seno o da vasi sanguigni
dei capezzoli che si sono rotti e non sono
pericolose per il bambino.
Nei primi giorni dopo il parto molte madri
riferiscono di avere i capezzoli sensibili e
irritati. Questi disturbi, nella maggior
parte dei casi, regrediscono rapidamente
non appena i seni e la pelle sensibile dei
capezzoli si sono abituati alla suzione del
bebè. Se però i capezzoli fanno male per più
tempo o si formano ragadi sanguinanti,
occorre intervenire.
Ciò nonostante allattare è possibile
Di solito i sanguinamenti si manifestano
con il primo figlio o in madri che hanno
particolari forme di capezzoli. Alcune
donne hanno anche una particolare predisposizione a vasi sanguigni che si rompono.
Le cause dei sanguinamenti dei capezzoli
sono spesso anche dovute al fatto che il
bebè non riesce a prendere bene il capezzolo per una cattiva posizione nell’allattamento o perché scivola via mentre sta succhiando, ma possono anche essere dovuti a
irritazione della pelle al contatto con deter-
minati tessuti o prodotti d’igiene personale. Meno frequenti sono disturbi dovuti al
modo di succhiare del bambino, al mughetto (un’infezione provocata da un fungo) o a
una malattia della pelle. Normalmente il
sanguinamento si riduce con il tempo o
cessa completamente. Di regola si può continuare ad allattare senza problema. Importante è controllare che il bambino apra a
sufficienza la bocca quando si accosta al
seno.
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Nell’ambito della prevenzione
della salute, sono inoltre assunti
Il latte materno contribuisce a
guarire le ferite
dalle assicurazioni complementari
Quale prima misura, se i capezzoli sono
irritati o sanguinano, si deve controllare se
il bebè si attacca correttamente al seno. Il
suo labbro inferiore mentre succhia deve
essere completamente rovesciato verso l’esterno e non piegato all’interno, mentre
con la lingua schiaccia il capezzolo dal
basso all’alto. È anche d’aiuto cambiare frequentemente la posizione d’allattamento
e iniziare sempre con la mammella che fa
meno male. Se dopo l’allattamento si
lasciano alcune gocce di latte materno sul
capezzolo, questo stimola la guarigione
delle ferite. Può anche dare sollievo spalmare della lanolina sui capezzoli come
pure rinunciare per qualche tempo a indossare un reggiseno e soprattutto rinunciare
alla biancheria sintetica. Se i dolori sono
troppo forti, per un certo tempo si può
estrarre il latte con la pompetta tiralatte e
nutrire il bimbo con la bottiglia. Se i dolori
persistono nonostante queste misure,
occorre chiedere consiglio al medico o alla
consulente per l’allattamento, per escludere malattie.
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SWICA
SWICA
attualità
aktuell 2-2014
4-2013
11
11
Care management
«Ho ritrovato
la gioia di vivere»
Non sempre un trattamento convenzionale fa l’effetto auspicato. È stato così anche per
Nicole Latzelsberger, che dopo un grave incidente d’auto soffriva di dolori cronici.
Grazie al care management di SWICA ha conosciuto una terapia alternativa che le ha
permesso di ritrovare la gioia di vivere.
O
vunque sono appese immagini
a colori forti. Tre anni fa Nicole Latzelsberger ha fondato
la ditta GEMvision SA. Lei inizia subito
a parlare dei suoi progetti e dei suoi piani.
Quale imprenditrice si occupa della rifinitura di superfici con fibre tessili detta
floccatura o più comunemente «Flock».
Una delle sue specialità è la preparazione
di lucidi floccati che servono alla decorazione di carrozzerie d’auto, nel design in
architettura e nella pubblicità, nella decorazione di oggetti d’arte.
In questo momento, in cui l’esuberante
giovane donna racconta, quasi nessuno
probabilmente andrebbe a pensare che è
sfuggita alla morte solo per poco in un incidente d’auto. La 33enne Nicole Latzelsberger, quattro anni fa si è infortunata sull’autostrada nei pressi di Fulda: la sua auto si è
capovolta ed ha subito un danno totale.
Come per miracolo è uscita dalla sua auto
e, apparentemente sembrava aver subito
solo lievi ferite. «Ho sentito solo un forte
dolore alla spalla», ricorda. È però stata
portata in una clinica delle vicinanze. In
quel momento sono stata felice di essere
assicurata con SWICA BestMed. Una telefonata a Medicall, una prestazione di servizio di SWICA, è bastata e tutto il resto è
stato regolato. «Il giorno seguente sono
stata trasferita in una clinica di mia scelta
12
SWICA attualità 2-2014
in Svizzera. Lì conoscevo già il medico
dr. John-Christopher Ward e sapevo di
essere in buone mani.» È stata diagnosticata una frattura ad una vertebra cervicale e
dopo le cure acute è seguito il primo soggiorno in una clinica di riabilitazione.
Più tardi è stato necessario un intervento
chirurgico.
L’infortunio mi ha causato difficoltà
esistenziali
«Questo infortunio ha distrutto i miei progetti professionali, intaccando le mie basi
esistenziali, perché non ho più potuto
solo con l’aiuto di forti dosi di analgesici.
A peggiorare la situazione c’era anche la
limitazione dei movimenti a causa del collare che ha dovuto indossare per mesi per
la stabilizzazione del collo.
Sempre con la speranza di un
miglioramento
I trattamenti convenzionali come la fisioterapia, evidentemente non avevano alcun
effetto per Nicole Latzelsberger. Questo è
stato subito chiaro a Iris Ritschard, responsabile del care management alla direzione
regionale di San Gallo, quando ha esami-
«Non rifiutiamo alcuna domanda di trattamento senza
offrire un’alternativa»
Iris Ritschard, responsabile del care management,
direzione regionale di San Gallo
accettare gli incarichi dei miei clienti»,
dice Nicole Latzelsberger, che avrebbe
voluto riprendere il più rapidamente possibile le sue precedenti capacità professionali. Dopo la prima degenza in clinica, ne è
seguita una seconda, ma la terapia non
mostrava gli effetti desiderati e il suo stato
di salute peggiorava, fino alla manifestazione di una paralisi. In quel periodo ha
potuto affrontare le attività quotidiane
nato l’incarto della paziente a seguito della
domanda per un nuovo trattamento di riabilitazione in una clinica con orientamento fisioterapeutico. Così ha fatto giudicare
la richiesta anche al medico fiduciario.
Questi è giunto allo stesso risultato: per
questa paziente una ulteriore degenza in
clinica non avrebbe raggiunto lo scopo prefissato. La care manager ha comunicato a
Nicole Latzelsberger che SWICA rifiutava
La care manager Iris Ritschard (a destra) spiega a Nicole Latzelsberger i vantaggi della terapia ambulatoriale.
una ulteriore garanzia di assunzione dei
costi. «Sono stata molto delusa da questa
decisione», racconta la paziente, che aveva
riposto una volta ancora tutte le speranze
in questo soggiorno di riabilitazione. Era
disperata e non aveva più nessuna pazienza
dopo quattro anni di dolori.
Un trattamento alternativo alla
fisioterapia
Iris Ritschard era convinta che avrebbe
potuto aiutare meglio la paziente con un’altra soluzione. «Non rifiutiamo alcuna
domanda di trattamento senza offrire
un’alternativa», afferma. I care manager di
SWICA si perfezionano costantemente per
essere sempre aggiornati su nuovi metodi
di trattamento. In un corso interno aveva
conosciuto la terapia sistemica delle cicatrici secondo Boeger. Questa terapia manuale scioglie, a livello fisico e mentale, i blocchi che sono causati da cicatrici. Iris
Ritschard l’ha proposta a Nicole Latzelsberger, perché è adatta per le persone che
sono state traumatizzate da un incidente.
«Le ho consigliato di non lasciarsi fare più
di tre trattamenti e di smettere se non otteneva nessun effetto.» Per principio, non si
dovrebbero riporre le speranze in una terapia, perché se fa effetto o no, lo si capisce
rapidamente, è convinta Iris Ritschard.
La terapia Boeger è stata subito
d’aiuto
Per Nicole Latzelsberger la terapia Boeger
era esattamente ciò che ci voleva: «La terapia è piuttosto dolorosa, ma per me ha
avuto un buon effetto subito dopo la prima
seduta», ci dice. «Sono molto più sciolta nei
movimenti e ho potuto ridurre notevolmente la mia dose di analgesici.» La sua
qualità di vita è migliorata notevolmente.
Deve strutturare bene la sua giornata per
non sovraccaricarsi a livello di forza, ma
ha potuto riprendere i suoi hobby e soprat-
tutto può di nuovo curare i suoi contatti
sociali. «Grazie alla terapia delle cicatrici
ho ritrovato la gioia di vivere. Apprezzo
molto che SWICA, quale assicuratore
malattia, mi abbia aiutata a trovare la giusta terapia per me», dice a posteriori. Per il
care management di SWICA si tratta di
trovare il miglior trattamento per il paziente. I care manager dispongono di conoscenze approfondite e di una vasta rete di
collaborazioni, dove possono rivolgersi
per raggiungere tale obiettivo.
La terapia Boeger
Il care management di SWICA
Le cicatrici causano nel tessuto
Quasi 85 care manager esperti si
muscolare umano delle aderenze
occupano del trattamento medico
infiammatorie che provocano do-
e della riabilitazione degli assi-
lori e blocchi. La terapia Boeger
curati. Per i quasi 27 500 clienti
scioglie queste aderenze con una
aziendali, SWICA offre inoltre
tecnica di prese speciali a secon-
sostegno nel reinserimento di di-
do delle diverse regioni del corpo,
pendenti dopo una malattia o un
stimola l’afflusso venoso e riduce
grave infortunio. I care manager
la tensione nel tessuto.
assumono la coordinazione con
tutti i partner coinvolti nel pro-
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cesso e le assicurazioni sociali. Il
care manager di SWICA per le
aziende risponde ai severi criteri
dell’associazione svizzera per sistemi di qualità e di gestione SQS.
SWICA attualità 2-2014
13
Prevenzione
Medicina
Se la palla rotola
Legamento crociato anteriore:
l’operazione è sempre necessaria?
Quando il 12 giugno 2014 sarà fischiato l’inizio dei campionati mondiali di calcio, sarà
anche alta stagione per gli amati tornei amatoriali di calcio. Purtroppo tra questi
appassionati giocatori di calcio per hobby qualcuno si ferisce. Con un equipaggiamento
adeguato e un giusto allenamento di preparazione molti infortuni potrebbero essere evitati.
Gli strappi dei legamenti crociati sono lesioni sportive frequenti. Se un’operazione ottiene
a lungo termine risultati migliori di una fisioterapia, non è dimostrato. Fattori quali l’età,
la professione e l’attività del tempo libero del paziente sono determinanti nella scelta del
trattamento.
studi medici si occupano dei risultati dopo
l’operazione, ma solo molto pochi affrontano la domanda se, in assoluto, occorre
operare. I pochi studi che hanno approfondito questo argomento dimostrano che
non ci sono differenze significative sui
risultati a lungo termine tra un’operazione
e una terapia conservativa. Non c’è dunque
nessuna differenza tra chi è stato operato
e chi no. Dopo uno strappo al legamento
crociato anteriore, le persone sono affette
più presto da artrosi al ginocchio, rispetto
a chi non ha avuto lesioni al ginocchio,
indipendentemente dalla terapia scelta.
Nessuno sport è più popolare del calcio.
Promuove il movimento ed è divertente. Il
calcio è uno sport che risveglia anche forti
emozioni e crea il senso di squadra. Così
nelle molte associazioni, ogni anno si organizzano tornei amatoriali. Questo sport
del pallone registra però anche il maggior
numero di incidenti. Gli assicurati SWICA,
nel 2013 hanno annunciato 1176 infortuni
avvenuti giocando a calcio, che hanno
creato costi per quasi 3 milioni di franchi.
Osservare le regole
Se c’è una forte carica emotiva ed entra in
gioco anche l’alcol, il rischio d’infortunio
è particolarmente elevato. Le ferite più frequenti sono al ginocchio e all’articolazione
tibio-tarsale. Con questo genere di lesioni
non sempre occorre operare subito (vedere a pagina 15). Meglio sarebbe tuttavia
evitare questi infortuni: nel calcio amatoriale ci sono ad esempio delle regole di fair
play dell’Associazione Svizzera di Football
14
SWICA attualità 2-2014
(ASF) e della Suva che devono essere rispettate.
Equipaggiamento adeguato
Importante è disporre del giusto equipaggiamento come le scarpette che devono
essere adeguate al terreno su cui si gioca. Il
peso delle scarpe da calcio contribuisce ad
una maggiore aderenza al suolo. Le scarpe
da calcio devono essere comode, garantire
una calzata sicura e mantenere fermo il
piede. Solo così sarà possibile fare veloci
cambi di direzione durante il gioco. I parastinchi proteggono le gambe da colpi e
calci. Qui occorre soprattutto scegliere
una versione sufficientemente grande.
gambe e la muscolatura della schiena a
subire lesioni. La Suva ha sviluppato un
programma di prevenzione «Sport Basics»
consistente in sei esercizi.
I punti più importanti
per una maggiore
sicurezza nel calcio
■■
Equipaggiamento corretto:
parastinchi, scarpe
con i tacchetti o scarpe
da calcetto indoor
■■
Rinuncia all’alcol
■■
Osservare le regole del
■■
Esercizi di riscaldamento
■■
Adottare arbitri con licenza
fair play
Un allenamento di preparazione per
la stagione del calcio
Il modo più efficace per evitare infortuni
sportivi è di rinforzare le parti più deboli
del corpo. Negli sport con il pallone sono
soprattutto l’instabilità nell’asse delle
«Leandro, 19 anni, si apprestava a ricevere
un passaggio quando un avversario arrivando di corsa verso di lui dalla sinistra lo
ha urtato sulla caviglia facendolo cadere.
Rovesciando a terra egli ha slogato il ginocchio. La partita di calcio per lui è terminata
lì: non è più riuscito a piegare il ginocchio,
per non parlare di rialzarsi e correre. È
stato soccorso immediatamente sul posto e
trasportato nella vicina clinica sportiva. La
sera stessa gli veniva comunicato che lo
strappo al legamento crociato anteriore
doveva essere operato.»
per tornei amatoriali
■■
Pronto soccorso sul posto
Fonte: www.SuvaLiv.ch/Fussball
A lungo termine con l’operazione
non si ottengono migliori risultati
Gli strappi dei legamenti crociati sono
spesso lesioni sportive, tuttavia può accadere anche nella quotidianità, dopo una
banale caduta o un passo falso. Si pone ora
la domanda in merito alla terapia: si deve
operare o una terapia conservatrice è
altrettanto efficace? Il 90 per cento degli
Gli sportivi attivi in genere sono
da operare
Per le persone che praticano attivamente
uno sport di contatto come la pallamano o
il calcio, come nell’esempio citato, sono
un’eccezione. In questi casi, a causa del
caricamento fisico, il ginocchio deve essere
stabilizzato tramite un intervento chirurgico. Lo stesso vale per i giovani. Esistono
differenti metodi e tecniche di intervento
chirurgico. Tra questi, un metodo è particolarmente utilizzato ma tuttavia ancora
oggetto di ricerca. Infatti, l’intervento chirurgico che con una cucitura semplice
ricuce lo strappo al legamento crociato
anteriore non si è dimostrato valido. Secondo i risultati della nuova ricerca si potrà
presto provare con l’aiuto di immunomodulatori prodotti dall’organismo umano
(medicamenti che influiscono sul sistema
immunitario) a stimolare la guarigione del
legamento crociato.
Se si sceglie la terapia occorre
tempo sufficiente
Scegliendo il trattamento con la terapia
occorre concederle tempo sufficiente per
agire. Si inizia dapprima con la fisioterapia
che deve esaminare come evolve il rigonfiamento, il dolore e la stabilità del ginocchio. Se dopo circa da due a tre mesi sussistono ancora i dolori o correndo il ginocchio
cede, si deve prendere in considerazione
l’intervento chirurgico. Quale terapia sia
la più indicata, deve essere discusso con il
medico caso per caso. In generale si raggiunge un miglioramento con pazienza e
perseveranza ricostituendo il muscolo.
Dopo circa sei mesi si può essere in grado
anche così, senza operazione, di riprendere
l’attività sportiva.
Dr. med. Joachim Vaeckenstedt
Chirurgia ortopedica/Traumatologia FMH
Medicina sportiva, medicina manuale,
medico fiduciario
Responsabile del servizio medico
fiduciario di SWICA
SWICA attualità 2-2014
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