Rassegna del 06/07/2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 06/07/2014 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 06/07/14 P. 35 La gestione dei rifiuti 1 Provincia Di Cremona 06/07/14 P. 32 Rifiuti abbandonati, arrivano i vigili 2 Gazzetta Mantova 06/07/14 P. 13 Saldi, partenza sprint con la Notte bianca Giuliascarduelli 3 Brescia Oggi 06/07/14 P. 22 Garda Uno, lo sguardo va oltre confine Alessandro Gatta 5 La Voce Di Mantova 06/07/14 P. 23 Sisam chiude l'anno col segno positivo 6 Peracqua e rifiuti 10 annidi aumenti"I bolletta è salita di oltre l'80 per cento" 7 COMPETITORS ACQUA: SCENARIO Repubblica 06/07/14 P. 20 RIFIUTI: SCENARIO Giornale Di Brescia 06/07/14 P. 23 Cassonetti a calotta, l'opposizione e il Cossav non ci stanno Flavia Bolis 8 Repubblica 06/07/14 P. 28 I rifiuti Beppe Sebaste 9 SEGNALAZIONI Gazzetta Mantova 06/07/14 P. 1-12 La les: «Nube non velenosa» Igor Cipollina 12 SERVIZI Gazzetta Mantova 06/07/14 P. 19 Buche e degrado La frazione di Soave torna a protestare La Voce Di Mantova 06/07/14 P. 7 Biciplan, ed è rivoluzione sulle strade La Voce Di Mantova 06/07/14 P. 7 Ripristinata la pubblica illuminazione Indice Rassegna Stampa 15 Antonio Cirigliano 17 18 Pagina I La gestione deí r Come gruppo M5S in Commissione ambiente alla Camera stiamo riscrivendo la parte quarta del codice ambientale in merito allagestione dei rifiuti. Fra le visite eseguite cito quella a Capannori. Sono riusciti a ottenere il 90% di raccolta differenziatae poco meno come ricicloe recupero materia. Recentemente sono state premiati 3 brevetti (cialde caffè rivestire d'alluminio,fusto da 10 litri di birra compresso in lattina da 33 centilitri e pannolini) che mirano ad agire su quel 10% che manca a rifiuti zero. La gestione dei rifiuti virtuosa in totale in Italia potrebbe portare a circa400mila nuovi posti di lavoro (fra urbani, speciali e pericolosi). I dati Ispra confermano che con la differenziata porta a porta si recupera oltre il 20% rispetto agli altri sistemi e si risparmia circa il 20%. Estendendo dal 12% attuale al 100% la differenziata porta a porta in Ital ia si creerebbero immediatamente 20mila posti di lavoro (a proposito non ho trovato dati Tea in merito all'eventuale incremento di occupati a livello provinciale in questo settore). Una gestione oculata del l'amianto porterebbe ad altri 20mila posti di lavoro (dati Arpat Toscana). La visita allo stabilimento Stena di Angiari (Verona) mi ha chiarito molti aspetti dellafiliera dei rifiuti da apparecchiature elettroniche ed elettriche. In Italiane raccogliamo circa 250milatonnellate all'anno su 950 miladismesse, lagestione delle restanti porterebbe a circa lOmila posto di lavoro e al recupero di materie importanti, la ricercasul recupero di metalli critici è ancora arretrata, questo non consente un adeguato recupero dei metalli che compongono i computer e i telefonini, incrementando lo sfruttamento delle nazioni ricche di tali materiali come quelle dell'Africa centrale, efavorendo i flussi migratori. Spero che avremo presto un governo in Italia. I fantocci attuali porteranno presto in aula alla Camera il collegato ambientale alla legge di stabilità che prevede fra l'altro di dilazionare gli obiettivi di raccolta differenziata e la rete degli inceneritori. Alberto Zolezzl Commissione Ambiente della Camera MovimentoS Stelle Si parla di noi Pagina 1 Rifiuti abbandonati, arrivano i vigili Scarso senso civico: sacchi neri in via Cavalloili a VIADANA - Ieri mattina la polizia locale è intervenuta in via Cavallotti , su segnalazione di alcuni commercianti , perché sotto i portici erano stati abbandonati dei sacchetti dei rifiuti . Alcuni erano quelli per la raccolta differenziata della plastica esposti daqualche condomino della via che , contenendo anche altri generi di rifiuti , non erano stati raccolti dagli addetti della Tea, rimanendo per tutta la mattinata di fronte ai negozi. Altri sacchetti, di colore nero , sono stati invece abbandonati da chi evidentemente non ha proprio alcun senso civico. La Polizia locale, che per regolamento non può occuparsi direttamente della rimozione dei rifiuti , ha avvisato la Tea per provvedere allaraccolta. Normalmente tutti i sabati gli agenti effettuano controlli sul territorio , insieme con gli addetti, proprio per rimuoverei rifiuti abbandonati, maieri mattina il consueto giro non è stato effettuato per problemi organizzativi della Tea. (n.b.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Si parla di noi Alcuni dei sacchi di rifiuti Pagina 2 Saldì, partenza sprìnt con la Notte bianca Buoni affari gia durante il giorno la città fatto il pieno le 21 Eventi di ogni tipo richiamato molte persone anche fuori La notte bianca Mantova Vive ieri sera ha fatto uscire di casa tanti cittadini, e non solo. Già dal tardo pomeriggio, giovani, bambini e adulti arrivati anche da fuori città hanno riempito strade, vicoli e piazze del centro. L'iniziativa è stata promossa da Comune di Mantova e ConfCommercio con Radio Pico e il patrocinio di Camera di Commercio, distretto Botteghe del centro, Tea, Cama, guide turistiche Rigoletto, Arte e Ingegno. In occasione della sesta edizione della Notte bianca sono stati mescolati eventi per tutti i gusti. La musica si è confermata la vera protagonista, ma hanno riscosso ottimi incassi anche il mercatino dell' artigianato artistico a cura di Arte e Ingegno, le proposte gastronomiche e naturalmente i negozi aperti fino a tarda notte in occasione del primo giorno di saldi, con ribassi che si aggirano intorno al 20 e il 50%, con qualche puntata al 70%. Nonostante l'evento coincidesse con la notte rosa sulla riviera romagnola e nonostante sia giá periodo di ferie, molti commercianti si sono detti soddisfatti dell'incasso della serata ed anche durante la giornata qualcuno ha fatto buoni affari. Oltre ai negozi di abbigliamento hanno registrato buoni ingressi anche profumerie, gioiellerie e negozi di intimo. Il negozio che ha visto più afflusso è BP factory, tra via Goito e via Giustiziati, una delle boutique più alla moda per giovani. Soddisfatto e ottimista il presidente cittadino di ConfCommercio Stefano Gola, che ha inaugurato la manifestazione alle 21 in piazza Marconi assieme al vice sindaco Espedito Rose e all'assessore Enzo Tonghini: «Mantova Vive è l'occasione per rilanciare la città, un'idea che mi è venuta dopo il terremoto del 2012. Tutti auspichiamo sia il trampolino di lancio per un trend che duri tutta l'estate». E a nome di tutti i commercianti ringrazia: «Gran parte delle band e dei gruppi musicali sono venuti a titolo gratuito. Grazie a loro la città vive un'atmosfera magica». Molto positivo anche il bilancio del settore gastronomico: al chiosco in piazza Martiri Daniele Bignoni del Ristorante Croce Bianca ed Erika Querci del Bar Cubano hanno offerto aperitivi e sfiziose specialità culinarie. Grande affluenza alla Loggia del Grano perle specialità gastronomiche del territorio, anche allo stand di Ingrid presso il Bar Olè di via Goito si sono verificate lunghe code per panini, salsicce e birra. In via Spagnoli e in via Goito il mercatino di Arte e Ingegno con le bancarelle degli hobby creativi e delle arti manuali ha registrato numeri record. Silvia, insegnante della scuola primaria, confida: «Di sera, per rilassarmi ho iniziato a cucire. Con un'amica abbiamo deciso di esporre i nostri prodotti e nonostante sia solo il nostro secondo evento sono contentissima dei risultati». A partire dalle 23 il centro della festa si è rivelato il triangolo di Piazza Marconi con il Dj Daniel Marchetti del Chiringuito. Centinaia di ragazzi si sono scatenati fino all'una, ora in cui si sono spente le casse. In via Pescheria il gruppo Chris lago trio ha proposto note blues, lungo via Roma incontro con il duo "2 lights" di Luisa Malaspina e Vittorio Cazzadore, che ha presentato un repertorio jazz e pop. In corso Umberto I oltre al chiosco del Civico tre, si sono alternati la musica di Fabio Santini e le note punk dei Guerrilla Republic. Cama, l'associazione dei concessionari auto, ha portato le ultime novità e modelli esclusivi di venti marchi all'insegna dello slogan "Se passi da noi sei più sicuro". Passeggiando in città si incontrava musica di ogni genere: dal rock dei gruppi Earth Jam, Turn ori fire e IdkAcustic al jazz soul del gruppo Sonum, dai pezzi blues di Stefano Ghiotti al repertorio contemporaneo del Dj Giulio Boselli. Non solo musica, ma anche danza con Noemi Diliberto e le atmosfere argentine di Anna Ceron e Fedele Pastore con la "Milonga Tango". In scena in piazzaAlberti anche la comicità del gruppo "Sister Act". Tra via Goito e via Spagnoli si è esibito un gruppo formato da insegnanti della scuola DB Sound and music di Luisa Malaspina ed Mmi Mantova, con Massimo Piasenti, Davide Laino, Michele Galletto, Massimo Pirotti, Sandro Elena Marco e Marco Filippi con i cantan ti Andrea Luani, Ilaria Visentini, Arianna Zuccato e Chiara Cavicchioli. Buono il riscontro anche da parte dell'Associazione guide turistiche Rigoletto eAbacoop che hanno proposto percorsi turistici in notturna tra cui il percorso medievale delle torri, la reggia dei Gonzaga e "Eros sotto le stelle". GlullaScarduelll Saldi, partenza sprint con la notte bianca Si parla di noi Pagina 3 Musica eanimazione in tutte le vie e le piazze del centro di Mantova in occasione della Notte bianca che ha coniciso con il giorno di partenza dei saldi estivi (foto Pn t) Si parla di noi Pagina 4 PADENGHE. L'idea di un grande ambito territoriale: dopo il presidente Maroni, un incontro con Zaia in Veneto Garda Uno, lo sguardo va oltre co Ricavi in crescita ma solo 285mila euro di utili Settore idrico e rifiuti sono i settori di punta ................................................................ Alessandro Gatta Oltre 49 milioni eli euro di ricavi, quasi quattro milioni in più rispetto al 2013. Ma un utile netto che in realtà supera di poco i 285mila euro, anche a fronte di spese fisse come i servizi gestionali, che incidono per il 44% del totale. Approvato a stragrande maggioranza dall'assemblea dei soci, andatain scena aPadenghe, il bilancio di Garda Uno relativo al 2013: un solo voto d'astensione, da parte del sindaco neoletto di Calvagese, Simonetta Gabana. Una lunga annata, perlamultiutility gardesana: la crescita degli oneri connessi all'energia, o allo smaltimento dei rifiuti (ora incidono circa il 30% sul totale) ma allo stesso tempo il traino all'aumento dei ricavi grazie ai settori idrico e di igiene urbana. Bene, in particolare, il settore dei rifiuti, in cui il servizio porta a porta ha raggiunto nel maggio scorso il 67% del bacino, con «punte percentuali eccezionali» anche nei Comuni che alla differenziata integrale hanno aderito solo nel 2014, come Desenzano o Polpenazze. Il fatturato sui rifiuti cresce dunque del 10%, fino a superare i 18.5 milioni di euro: solo nel 2013, sono state movimentate quasi 85mila tonnellate di rifiuti. Capitolo acqua: quasi cinque milioni di euro, per interventi di manutenzione straordinaria sulla rete idrica, di cui circa 6 km solo nei Comuni di Desenzano, San Felice e Toscolano. Nel corso dell'anno anche 11.450 controlli, e 1.724 riparazioni da perdite. Insieme ad un costante monitoraggio sulla qualità dell'acqua: quasi 25mila parametri controllati, in 391 punti prelievo. Si è discusso anche del futuro di Garda Uno. In ballo una «nuova scommessa» presentata ai soci dal presidente Mario Bocchio (sindaco di Lunato) e dal presidente del Comitato di Coordinamento Rosa Leso (sindaco di Desenzano). Un voto questa volta unanime sull'ipotesi di un nuovo assetto gestionale, sotto forma di una grande Ato interregionale del Garda. Un percorso già avviato: primi incontri «positivi e rassicuranti» con il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, in vista di un appuntamento già fissato con il presidente del Veneto, Luca Zaia. e O RIPRODUZIONE RISERVAT 1111"T",,-,<y, Mario Bocchio Competitors Fatturato sui rifiuti in crescita del 10 per cento Pagina 5 Giovedì scorso è tornata a riunirsi l'assemblea dei soci, composta da 17 Comuni dell'Alto Mantovano Sisam chiu d e l' a nn o col seg n o positivo Posenato ancora presidente del Comitato. In vista il potenziamento di Sisam Servizi CASTEL GOFFREDO - Il 2013 per il Gruppo Sisam si è chiuso positivamente , in linea con gli esercizi degli anni precedenti, come è emerso dall'assemblea dei soci - costituita da diciassette Comuni dell'Alto Mantovano - convocata giovedì scorso per l'approvazione del bilancio. «A fronte dei buoni risultati raggiunti nel 2013 - ha detto nell'occasione il presidente di Sisam Giampaolo Ogliosi devo ringraziare voi soci e gli amministratori dei Comuni per aver creduto, appoggiato e condiviso le scelte della Società». Il completamento del processo di riorganizzazione societaria, avvalorato dalla relazione del Collegio sindacale, ha infatti contribuito al raggiungimento dei risultati e d'altra parte il nuovo assetto del Gruppo ha accentuato ancora di più i legami e i rapporti con i soci, in quanto le attività di tutte le società sono state indirizzate, seguite e controllate ancor più da vicino dai sindaci dei Comuni soci che compongono il Comitato unico per il controllo analogo. A questo proposito si è proceduto alla presa d'atto dei nuovi membri del Comitato unico per il controllo analogo, adempimento conseguente alle recenti elezioni amministrative. Lo stesso Comitato ha quindi confermato alla sua presidenza Alfredo Posenato , sindaco di Castel Goffredo. Riguardo a Sicam, società che gestisce il servizio idrico integrato, si è deciso di mettere a riserva 662.340 euro per futuri investimenti da effettuarsi in questo ambito. Particolare rilievo è stato dato, nel dibattito sviluppatosi nel corso dell'assemblea, alle attività di Sisam Servizi, società che secondo le indicazioni del Comitato Unico e le richieste dei sindaci dovrà essere potenziata allo scopo di ampliare l'offerta di servizi strumentali ai comuni soci. L'obiettivo dichiarato è di mettere a disposizione la struttura e l'esperienza organizzativa del Gruppo per proporre la gestione di servizi a livello sovracomunale al fine di incrementare la qualità ed al contempo ridurre i costi, il tutto a beneficio dei cittadini. La sede di Sisam In alto Alfredo Posenato, sindaco di Castel Goffredo A! oe., . 1 1\1 pg Slsamchiude l'aonomisegnopcsilivo Amppi piioni, U -t, protesln Competitors Pagina 6 Per ac a erifiuti 1 0 annidi aumenti " bolletta è salita di oltre l'80 per cento" ROMA. L'Italia aveva preso la strada delle liberalizzazioni con una duplice speranza: migliorare la qualità dei servizi e tagliare le bollette. Obiettivi entrambi falliti - denuncia ora l'Ufficio Studi della Cgia di Mestre - in particolare il secondo. Ecco gli aumenti tariffari degli ultimi dieci anni. Un elenco doloroso: l'acqua è salita dell'85,2 per cento; i rifiuti dell'81,8; i pedaggi autostradali del 50,1 e i trasporti urbani del 49,6. Lo studio osserva anche che l'inflazione è aumenGiuseppe Bortolussi tata soltanto del 23,1 per cento. Non è la spinta inflattiva dunque la responsabile di questa stangata. Le colpe sono, semmai, della scarsa concorrenza di questi settori che si è riverberata sul portafogli delle famiglie. Acqua: Scenario La controprova arriva dai servizi telefonici, che hanno subìto una diminuzione unico comparto dei 10 osservati - pari a meno 15,9 per cento. Merito dei tanti operatori presenti sul mercato, che si sono combattuti a colpi di ribassi. C'è un'altra eccezione, in verità: è il servizio taxi che si fa notare per l'incremento più contenuto tra tutte le voci analizzate ("solo" più 33,7 per cento). Si tratta di un segmento a tariffe totalmente amministrate perché gli importi del tassametro vengono decisi, città per città, da una delibera comunale. «Sia chiaro - dice Giuseppe Bortolussi, segretario della Cga - che noi non siamo a favore di un'economia controllata dal pubblico. Denunciamo però che le liberalizzazioni hanno portato pochi vantaggi nelle tasche dei consumatori. Anche perché molti settori sono passati da un monopolio pubblico a un regime oligarchico». Pagina 7 ,.® ®®.! ® Cassonett a calotta l oppos z one e Cos av non c stanno í i ' ' s , / i í S EZ Quali potrebbero essere i vantaggi della raccolta rifiuti con cassonetto a calotta? Nessuno. Domanda e riposta se la sono fatta e data l'altra sera a Sarezzo gli organizzatori dell'appuntamento «Non raccontiamoci calotte» messo in pista dal Comitato spontaneo salute e ambiente della Valtrompia (Cossav) da Valtrompia in Movimento e dalle tre liste di minoranza Movimento 5 stelle, Sarezzo Bene Comune e Ponte, Sarezzo, Zanano Insieme. Una serata tutta giocata in attacco, contro la decisione dell'Amministrazione comunale di adottare la raccolta a calotta con il porta a porta solo per alcuni tipi di differenziabile. Una scelta che la neomaggioranza guidata da Diego Toscani non ha mai nascosto di prediligere. La serata è stata a una voce sola, senza contraddittorio. Ma è stata comunque una serata importante durante la quale sono state portate le esperienze di due comuni bresciani che hanno adottato il porta a porta. A far gli onori di casa il neoconsigliere comunale Sergio Aurora che ha inquadrato la situazione saretina: «A Sarezzo la differenziata nel 2012 è stata del 36%, lo scorso anno addirittura del 34. Ora si vuole passare alla calotta portando secondo proiezioni la differenziata in tre anni dal 39, previsto già nel 2014, al 68 % del 2016».Aumenta dunque la differenziata secondo il progetto «ma aumentano anche i costi, quindi ci domandiamo tra l'altro qual è il senso dell'operazione». Alla fine Marco Apostoli, già assessore a Rezzato, e Stefano Ambrosini che si occupa di rifiuti in quel di Gardone Riviera, hanno riversato sui presenti dati assolutamente confortanti rispetto all'opportunità del porta a porta, sistema tra l'altro inserito nel modello omogeneo da Regione Lombardia. A Massimo Cerani infine il compito di rifinire il lavoro dei due relatori mettendo in evidenza quanto anche a Sarezzo il porta a porta farebbe bene. Al primo incontro ne seguiranno altri nelle frazioni, hanno spiegato gli organizzatori, che hanno posto il segno sulla scelta dei vicini comuni di Gardone e Villa Carcina: entrambi hanno optato per la modalità porta a porta. A settembre l'Amministrazione comunale farà comunque partire la gara per l'avvio della raccolta a calotta. Una strada già tracciata dunque, ma per gli organizzatori della serata non è tutto già così scontato. Flavia olis Rifiuti: Scenario Pagina 8 EL GIUGNO 2010 andai in provincia di Napoli e Caserta per descrivere quello che gli abitanti chiamavano l'olocausto bianco dei rifiuti. Sporgendomi sulle voraginose discariche legalizzate e militarizzate dal governo di allora, guardando le distese di spaventose ecoballe che svettavano come megaliti nella campagna di pomodori e peschi inondata di percolato, mi sembrò che i rifiuti disegnassero una nuova, monumentale e grottesca frontiera del "sacro" . " Sacrare", ricordava il filosofo Giorgio Agamben, significa separare dall'uso comune, così come il suo contrario , profanare , vuol dire restituire all'uso comune . Non solo i rifiuti , gli scarti, ma anche le "vite di scarto" dell'omonimo libro di Zygmunt Bauman rimanderebbero a questo orizzonte di senso. Ricordo che mi colpì, come se fosse il massimo dell'insensato e dello scabroso, un oggetto sfuggito a un 'ecoballa, nudo e fuori contesto, un flacone di plastica bianca e azzurra con la scritta AMMORBIDENTE. Avevo già imparato che supermercati e discariche sono l'uno lo specchio dell'altro: non solo perché l'edificazione dei primi serviva a creare e coprire le seconde sotto un manto d'asfalto , e così via; ma perché sono fatte della stessa sostanza, nel costante divenire scarti delle merci in vendita. E passata un'era dallo sciopero dei netturbini a Roma nel 1970 , le cui condizioni di lavoro erano disumane , filmato da Pier Paolo Pasolini , che riprese volti e gesti degli spazzini all'alba, l'assemblea ai Mercati Generali , dedicando loro una poesia: «... oggi 24 Aprile 1970/ è giorno di sciopero : l'Ordine degli Scopini è entrato nella storia, / bisogna essere contenti , come se gli angeli / fossero scesi sulla terra ...». In perfetta continuità col suo amore per gli umili , l'attenzione di Pasolini a quel rimosso sociale che coincideva col «basso materialismo » di Georges Bataille anticipava la celebre frase di Bauman: «I raccoglitori d'immondizie sono gli eroi non celebrati della modernità». Da allora la letteratura e l'arte non hanno cessato di misurarsi col variegato mondo dei rifiuti . Tra i pettegolezzi della garbology, l'arte di frugare nella spazzatura dei famosi, e le grandi questioni ecologico -ambientali, si trattava di dare il tu ai rifiuti , di guardare in faccia le cose che buttiamo via , da Michel Tournier (Le Meteore ) a Don DeLillo ( Underworld ), passando per Italo Calvino , Paul Auster e tanti altri. Se il tema degli scarti è oggi onnipresente grazie alle estetiche del riciclo , la condizione ontologica di separatezza dei rifiuti e la sua relazione con l'arte fu indagata forse per la prima volta da una mostra al Mart di Rovereto, a cura di Lea Vergine come l'omonimo libro : Quando i rifiuti diventano arte. TRASH rubbish mondo ( Skira 2006 ). Quanto al problema della plastica, e a parte l'industria e il design del riuso, neanche qui manca la poesia - dalle drammatiche pla- Trovati, raccolti riordinati e infine mostrati. A che scopo? Seguendo le tracce dell'arte e della letteratura Rifiuti: Scenario Pagina 9 stiche bruciate di Alberto Burri, in polemica col piano Marshall e l'inizio dell'americanizzazione delle nostre vite, allo struggente sacchetto di cellophane che danza nel vento in American beauty. Ci sono poi i rifiuti "naturali", oggetti smarriti il cui eteroclita repertorio è espresso in lingua tedesca da una parola bella e strana, Strandgut. I dizionari traducono "relitti", ma significa esattamente i beni o le cose che il mare lascia sulla spiaggia (strand), quelle che tutti contempliamo passeggiando lungo il mare d'inverno, con cui i bambini giocano da sempre costruendo capanne e altri sogni: pezzi di legno o di tronchi, alghe, conchiglie, pezzi di barca, lattine, bottiglie, oltre che, ancora, tanta plastica. Quegli oggetti ci raccontano storie, spiegava la poetessa tedesca Eva Taylor, e non a caso tanti artisti li raccolgono per inserirli nelle loro opere. Uno di essi è il newyorchese Barry Rosenthal, scultore e fotografo degli oggetti trovati che si vedono in queste pagine. Confesso di avere trovato kitsch il suo tentativo di redimere rifiuti disponendoli in file ordinate, come fanno i bambini con le conchiglie o i maccheroni. Più che salvare il trash delle cose buttate via, mi sembrava che lo producesse, rimuovendone ogni implicazione tragica. Ma Rosenthal mi ha spiegato che un'evoluzione c'è stata nei suoi allestimenti: se prima disponeva gli oggetti in modo sistematico e ordinato, è subentrato un gusto per l'affollamento e la densità, un'apertura al caos e all'incompiutezza. Cerca di comunicare la sensazione che gli danno le cose che trova nell'acqua- bicchieri e posate di plastica, flaconi di medicine, cannucce colorate, palle da tennis - e stabilire tra loro delle relazioni. Non pretende suggerire comportamenti virtuosi né aprire le coscienze, ma solo «portare alla luce» le cose anonime che buttiamo via. Gli oggetti senza più contesto né appartenenza sono pur sempre simboli di una deriva, ed è difficile per noi separare le installazioni degli artisti - abiti dismessi o altri oggetti separati e orfani di un uso - senza pensare alle montagne di occhiali o di scarpe tramandatici dall'iconografia di Auschwitz. Quanto agli oggetti portati dalle onde, che siano nel Mediterraneo o nel porto di New York doveva sue giù Barry Rosenthal, èilmare aconferire loro ilpathos avventuroso diunmessaggio nellabottiglia. La loro versione più tragica la vidi negli oggetti sommersi e poi salvati dal mare di Ustica, dopo l'inabissamento dell'aereo colpito da un missile il 27 giugno 1980. Prima di stipare quegli oggetti strazianti, irriducibili aun estetica,dentrocasseneSC ISS re,esottrarli allo sguardo, lielencai conl'artista ChristianBoltanskiinunpiccolo liSULLO SCIOPERO NI" bro fatto dal Museo perla Memoria delle vittime di Ustica a Bologna. ÌU EG LI "SCOPI "ONO Che i rifiuti siano specchio del mondo, come il cielo lo è della terra, lo mostrò anO ANI ' coraunavoltaPasolininel1967nelfilmChecosa sono lenuvole. Nell'ultimascena ANGELI CO " Totò e Ninetto Davoli, attori-marionette buttati dal camiondella spazzatura in una SCESI S U L LA TERRA discarica, semisepolti dall'immondizia, rifiuti trai rifiuti, vedono perla prima volta le nuvole informi nelcielo azzurro. «Che cosa sono?» Ninetto ride di stupore, Totò beato le contempla: «Ah, straziante e meravigliosa bellezza del creato!». 0 RIPRODUZIONE RISERVATA Rifiuti: Scenario Pagina 10 l it . .F , ,• d « ( ,,° ! ' s -•y,Ç C1 i V a ..y ro^à h yi i'M!;' :..a.c .. 4, I,.lç ALCUNI LAVORI DI BARRY ROSENTITAL REALIZZATI CON OGGETTI TROVATI PER STRADA OSULLASPIAGGIA. DASINISTRA: SCARPE BOTTIGLIE DI VETRO F BARO TO J , "FORO iETTF, COLTELLI E CUCCHIAI". SOTTO , OA SINISTRA OLIO, ALCOL E DROGHF ' GRIC IA, 'NESSUN PUNTO DI FUGA' (RIFERITO ALL'USO DELLA PROSPETTIVA IN QUESTA COMPOSIZIONE) P OCEANO BLU' 9 RACCOGLITORI D'I MMONDIZIE SONO GLI EROI NON CELEBRATI DELLA M ODERNITA" Rifiuti: Scenario Pagina 11 La tes: «Nube non velenosa» L a r aff in e ri a , c o nv o c at a i n P roc u ra, m ini m izza l'inci den e. t Segnalazioni PAGINA9 Pagina 12 les: «i<essun veleno, soltanto puzza» Dopo l'incidente la raffineria corregge il tiro e nega l'errore: «Per ripartire non abbiamo bisogno di permessi» di IgorCipollina i sindacati puntano l'indice Smaltitala paura, il giorno dopo resta l'ansia. L'urgenza di sapere sulle miscele lavorate: cosa non ha funzionato e di ricucire le relazioni tra les, istituzio- «Sporche e annacquate» ni e città tutta. Brutto strappo, La replica della società: dai lembi frastagliati. La nube di «La materia prima acido solfidrico sbuffata dalla torcia della raffineria ha lasciato è grezzo, compatibile una densa scia di polemiche. Il con gli impianti» giorno dopo le posizioni si fanno ancora più nette, distanti: l'azienda nega l'errore di valuta- io è un po' diverso da quello che zione, che pure aveva ammesso generalmente si alimenta in imin conferenza stampa, e smenti- pianto». Meno grezzo e più imsce che di nube tossica si sia trat- purità. «Gli incidenti di percorso tato, derubricando l'incidente a possono capitare -osserva Peliz«odori portati dal vento che sof- zoni - qualcosa non ha funziofiava in direzione della città». Co- nato oppure non è stato previsì, in attesa che la relazione di Ar- sto. Immagino che siano state pa e AsI metta un punto alla que- fatte tutte le verifiche sulla qualistione, s'inciampa ancora in al- tà dei prodotti e l'idoneità degli cuni nodi da sciogliere. Primo: impianti. Ora è necessario che ci cosa stava raffinando l'impianto sia un approfondimento, la fase di topping? Grezzo, come ripete è critica e va gestita con la dovul'azienda, oppure una miscela ta attenzione. La ternpistica deltroppo "sporca" e annacquata Linea dura di Arpa e Asl: «La ripresa dell'attività soltanto sotto il nostro controllo» E Pelizzoni della UilTec denuncia: «Nessuno ha avvertito i responsabili della sicurezza» L'assessore Mariella Maffini la rilavorazione di queste miscele va ripensata con un atteggiamento più prudente». La Ies, però, si scrolla di dosso qualsiasi sospetto d'imprudenza e nega che le miscele fossero sporche: «La materia prima è grezzo, quindi assolutamente compatibile con gli impianti. Il grezzo inoltre non è pesante, è anzi leggero. Il prodotto è comunque in fase di nuovi controlli». L'autorizzazione. Incidente archiviato, avanti come prima? Non la pensa così Arpa che ha diffuso un comunicato dal tono severo: «In accordo con Comune e Asl, si è convenuto che la ripresa dell 'attività di raffinazione, anche se ancora per un tempo limitato, potrà avvenire solo quando tutti gli impianti saranno correttamente ripristinati nelle loro funzionalità e verrà contestualmente garantito l'adeguato livello di controllo da parte di Arpa e Asl». L'assessore comunale all'ambiente Mariella come sospettano i sindacati? Secondo: perché la raffineria si rimetta in marcia per smaltire ciò che ancora galleggia nei serbatoi è necessario il disco verde di Arpa e Asl, oppure l'azienda ha le mani libere? Terzo: c'è stato un difetto di comunicazione, «uno sbandamento del management» come lamenta l'assessore provinciale Alberto Grandi, oppure les ha agito correttamente? La miscela, «Non sono un tecnico - premette il segretario provinciale della Cgil, Massimo Marchini - ma ciò che si coglie è che sono state lavorate delle code di prodotto non mescolate adeguatamente con del grezzo buono. Adesso la cosa più giusta è attendere la risposta degli organi competenti, senza una garanzia di sicurezza assoluta per l'ambiente e i lavoratori non possiamo permettere la ripresa della raffinazione». Di «marcia degli impianti del tutto particolare» parla Giovanni Pelizzoni, della Ui1Tec Uil, agganciando all'evidenza di tale particolarità la necessità di moltiplicare attenzioni e prudenza. Particolare, la marcia, perché «il mix usa- Segnalazioni Pagina 13 Ma il procuratore vuole vederd chiara i verfid dell' íenda cauvacatí ìu vìa Poma Anche il procuratore caos. Antonino Condorelli (in foto), vuole vederci chiaro rispetto all'incidente dell 'atro ieri, quando dalla torcia della raffineria è sbuffata una nube di acido solfidrico, che il vento ha poi soffiato in direzione della città. Alimentando disorientamentoe paura tra i cittadini. scongiuratala pericolosità della nube perla salute (secondo la rilevazione dell'azienda), resta da chiarire la causa dei guasto all'impianto. Così Condorelli ha convocato i responsabili dello stabilimento di strada Cipata nel suo ufficio di via Poma, dove ieri si è presentato il vicedirettore Fausto Ponti, Intanto, anche i sindacati sollecitano un confronto tempestivo con l'azienda. Così Giovanni Pehzzoni della Jiltec Uil, che anticipa: «Chiederemo un incontro» meglio se insieme ai colleghi delle altre sigle. E così Adolfo Feudatari della Femca Cisl, che pure sposa una linea più prudente: «Prima di dire qualsiasi cosa sull'incidente di venerdì mattina voglio saperne di più, al momento manca un quadro di conoscenze certe. Non ho ancora sentito i colleghi, ma come sindacato chiederemo sicuramente un incontro con l'azienda. Credo sia opportuno». Maffini si spinge pure oltre: «Chiederemo all'azienda un relazione scritta su quanto accaduto e la certificazione che il prodotto lavorato fosse davvero grezzo. Ci devono fornire delle garanzie idonee». Ma l'azienda oppone una lettura più sfumata della vicenda. «Ies non ha ricevuto la richiesta di interrompere l'attività, la ripresa non è pertanto vincolata ad autorizzazioni assicurano da strada Cipata - Sono in corso tutte le verifiche del caso, gli impianti sono in fase di ripristino e Asl e Arpa sono costantemente informate. In base ai risultati delle verifiche in corso, si deciderà quando riprendere l'attività». La comunicazione. «É palese che l'azienda ha sottovalutato l'incidente e che l'allerta è scattata dalla polizia locale sulla scorta delle chiamate dei cittadini» tuonava, composta, l'assessore Maffini durante la conferenza stam- pa dell'altro ieri. A "botta calda". Eccola replica a freddo: «Non vi è stato alcun ritardo nella comunicazione da parte di les né di reazione e controllo . In primis perché non si è trattato di evento di "rilevanza grave", bensì di evento circoscritto all'area della raffineria e quindi non richiedeva comunicazione. Secondo, l ' evento alla torcia è avvenuto alle 7.20 (ma in conferenza la Maf f ni aveva parlato delle 5 senza essere smentita, ndr) e in mezz'ora tutto era già stato ripristinato. les ha voluto procedere con la comunicazione in risposta a polizia e vigili del fuoco, che avevano ricevuto segnalazioni in città». Cortesia aziendale , non obbligo. Ma anche nel perimetro dell'azienda monta il malumore, espresso dalla UilTec che rivela: dell'incidente non sono stati informati nemmeno i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. «Così nonva». Il profilo liquido della raffineria sul pelo del lago: a destra la torcia che venerdì ha sbuffato la nube di acido solfidrico Segnalazioni Pagina 14 Buche e degrado La fraz ione di Soave torna a prot estare La battaglia è iniziata con la precedente amministrazione «E ora speriamo che il nuovo sindaco si ricordi di noi» 1 PORTO MANTOVANO (Soave) I marciapiedi sono inesistenti, diverse banchine a bordo strada sono ormai spaccate a metà a causa della crescita degli alberi fuori controllo e le radici più forti del cemento che spingono verso l'alto. L'asfalto invece, in alcuni tratti è un vero colabrodo, con buche più o meno profonde ma comunque fastidiose per automobilisti e ciclisti, e che a volte possono rappresentare un pericolo. E la condizione in cui si presenta via Della Libertà, il corso principale che attraversa la frazione di Soave, a Porto Mantovano, e che dovrebbe essere il biglietto da visita del paese. Una situazione denunciata da tempo dai cittadini, che già alla passata amministrazione avevano chiesto di intervenire in modo da mettere fine alle criticità ed ora, ad aggiungersi ai problemi, c'è la preoccupazione che con l'inizio dei lavori per gli allacciamenti all'acquedotto le cose possano solo peggiorare. Nelle strade secondarie a via Libertà, la storia è sempre la stessa: buche, asfalto sgretolato, come è possibile vedere anche in via Martelli e chiusini rialzati, come quelli di via Pietri. Disagi che di solito sono costretti a vivere gli abitanti che si trovano in un quartiere parte di una lottizzazione ancora aperta, ma per i residenti di Soave sono all'ordine del giorno. Le proteste si erano accese prima della campagna elettorale, quando un gruppo di cittadini si era fatto promotore di una raccolta firme, che aveva registrato circa trecento adesioni, proprio per portare all'attenzione del Comune le difficoltà con cui si trovavano a fare i conti e per le quali chiedevano risposte concrete e tempestive. Nulla è però cambiato. Tra i portavoce della battaglia c'era Stefano Castagna, tra gli ex candidati della lista civica del capogruppo di opposizione Giampaolo Voi, che conferma il degrado. «Purtroppo qua è così, le strade sono dissestatedice - già da via Libertà si può vedere quanto sono malmesse, gli abitanti sono arrabbiati ed ora c'è la paura per i lavori per l'acquedotto. Per fare gli allacciamenti sotterranei dovranno rompere ulteriormente il suolo ed allora vedremo come verrà ridotta Soave». Nel mirino delle lamentele c'è anche Botteghino, piccola frazione lontana dal centro di Porto Mantovano, dove i trecento residenti si sentono di serie b. Qua il timore maggiore è rappresentato dall'alta velocità dei veicoli di passaggio. «Avevamo chiesto che venissero installati degli speed check, dei Velo Ok o qualsiasi altro dissuasore che obbligasse gli automobilisti a rallentare - ricorda Castagna-tempo fa si è verificato un incidente mortale e la gente ha paura ad uscire di casa. Anziani e bambini sono in pericolo ed è chiaro che sia necessario trovare una soluzione». Botteghino, a differenza di Soave, non sarà invece interessata dalle opere alla rete idrica. «Siamo abbandonati, non abbiamo né l'acquedotto ne il metano, che ormai arriva dappertutto. Non ci resta che aspettare - aggiunge sconfortato il residente - speriamo che l'amministrazione ci aiuti in questi cinque anni e che nel frattempo qualcuno non si facciamale». (ele.car) . i-ì ,,, <<,-, Servizi Pagina 15 Una delle tante testimonianze dello stato di degrado in cui versano le strade della frazione diSoave (foto di Elena Caracciolo) Lr ?f<a; ci r a ,,;;fsa ;,, ;ra,l'e ;r tblïo a lato strada un altro degli stop con la superficie bucherellata { Il cordolo di un'aiuola sconnesso Servizi Pagina 16 Recepiti molti suggerimenti di cittadini e associazioni. Domani il voto in consiglio comunale Biciplan, ed è rivoluzione sul l e strad e L' adozione del piano costringerà i veicoli ai 30 all'ora nelle vie della città di Antonio Cirigliano Domani pomeriggio in consiglio comunale verrà dibattuto il "Biciplan" di Mantova, ovvero il piano della mobilità ciclistica, comprensivo di ciclabili presenti, future e strumenti che l'amministrazione si dà per incentivare l'uso delle due ruote, oggi invero un po' trascurato rispetto al ricorso all'automobile. Dopo la biciclettata di protesta e la mancata consegna della bici agli Amici della Bicicletta" da parte del sindaco Nicola Sodano, entra nel vivo il confronto in aula tra i consiglieri sul piano di mobilità che tenga conto della presenza, pur minoritaria, dei cittadini che usano la bicicletta per spostarsi. Tredici le osservazioni presentate al piano dai cittadini e dall'associazione Fiab, a cui hanno dato risposta l'assessore alla partita Marco Cavarocchi, il segretario generale dell'ente Annibale Vareschi assieme agli altri componenti dell'ufficio: Ivan Fiaccadori, Fabio Arvati, Massimiliano Guernieri, Roberta Marchioro, Giovanna Michielin, Francesca Paini, Annalisa Zanellini. Tra le osservazioni pienamente accolte dal l'amministrazione, c'è quella di Luciano Tonelli, presidente del Club delle Tre Età che ha chiesto un collegamento tra i quartieri di Borgo Pompilio, Borgochiesanuova e Borgo Angeli con il cimitero, magari con realizzazione di un sottopasso che intersechi la linea ferroviaria Mantova-Milano. Osservazione accolta «in quanto il piano già prevede l'attraversamento sulla direttrice numero 15». Accolta anche l'osservazione di "Victoria srl", la società che ha in progetto la creazione del supermercato Esselunga al posto dell'ex palazzetto dello sport di viale Te, che chiede un intervento sull'assetto viabilistico e ciclabile di Porta Cerese, poiché è necessario "coerenziare" la rete ciclabile del Piano per la mobilità ciclistica, con la Servizi proposta di trasformazione del sistema della mobilità cielistica esistente nella zona di Porta Cerese, in base al progetto di riassetto viabilistico dell'area in oggetto concertato con Provincia di Mantova e Rfi. Per l'assessorato l'intervento su tale viabilità deve comunque essere concordato con la Pro- vincia quale ente proprietario e gestore della strada. Le altre osservazioni sono state parzialmente accolte. Oltre a quelle di cittadini, del consigliere Sergio Ciliegi, degli Amici della Bicicletta", di altre associazioni ci sono quelle presentate da "Mantua Mothers". Di queste si ha l'ok per l'apposizione del limite di velocità a 30 chilometri all' ora a tutte le vie del centro storico; per la verifica e l'implementazione delle rastrelliere in corrispondenza della maggior concentrazione di servizi pubblici; per la riqualificazione degli incroci caratterizzati da una certa pericolosità; per l'introduzione di attraversamenti ciclopedonali in corrispondenza del raccordo tra due piste ciclabili e infine per un tracciato ciclabile sul trafficato corso Garibaldi. Nel riquadro l'assessore ai lavori pubblici Marco Cavarocchi Biciplen, ed è rivoluzione sulle strade Pagina 17 Dopo il fulmine eli giugno Ripristinata la pubblica illuminazione L rimasta senza luce per un hel po' di giorni Lina porzione consistente di centro storico, come la nostra Voce aveva dato conto nei giorni scorsi. li disservizio era dovuto, come detto, a cause di forza ma <eiore, essendo la consesTuenza di un fulmine che Si è ahhattuto in piazza Viterhi la sera dei 23 'iu(_'no, pochissimi minuti priina della mezzanotte. \lolte centraline elettroniche nelle abitazioni sono saltate in tutto il comprensorio, e anche le cellule dell'illuminazione pubblica. Oltre alla luce, in talune aree, come in via 17701i, a evano tatto le spese della saetta anche i telefoni, che per alcuni =iorni "_racchiavano"anziché tl aSmettere e ricevere suoni normali. In queste ore, invece, ci viene segnalato che l'illuminazione è stata ripristinata in tutte le vie dove si era verificato il <ouasto. Restano invecc al huio diverse centinaia di metri di cavalcavia. La direttrice in uscita-entrata da Cremona risulta inyecc a tutt'o <0i (e da diverse settimane) oscurata sin dal rondò eli viale Auvolari, e sino all'altezza del ristorante "Bruschetta" di Beltiore. 8ieiplan, ederivolesiene sulle sUede Unesro, Mutava in primo fil. Servizi Pagina 18
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