2014 Prevenzione degli Errori in terapia con Farmaci Antineoplastici

REGIONE LAZIO
AZIENDA UNITA’ SANITARIA
LOCALE RIETI
Funzione di Staff Risk Management
Responsabile Dr.ssa Manuela Serva
PROCEDURA AZIENDALE N. 6 / 2014
PREVENZIONE DEGLI ERRORI IN TERAPIA CON FARMACI
ANTINEOPLASTICI
DATA
EMISSIONE
REDATTO
VERIFICATO
APPROVATO
___________
UOC Oncologia Medica
___________
UOC
Farmacia Ospedaliera
29/09/2014
_____________
Risk
Manager
_____________
UOC
SAPS
_______________
Direzione
Sanitaria
Aziendale
___________
UOC
DMO
DATA
REVISIONE
REDATTO
VERIFICATO
1
APPROVATO
INDICE
1
2
3
4
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
5
6
Premessa
Obiettivi
Ambiti di Applicazione
Azioni
Immagazzinamento e Conservazione
Gestione delle scorte
Approvvigionamento alle UU.OO.
Ricevimento e stoccaggio in Oncologia Medica
Prescrizione Preparazione Somministrazione Smaltimento
Matrice delle responsabilità
Bibliografia
Allegati:
n. 1 – Istruzioni Operative Antineoblastici
n. 2 – Scheda Terapie
n. 3 – Scheda Farmaci Aspirati
n. 4 – Scheda Utilizzo Giacenza Farmaci
n. 5 – Scheda di Somministrazione
n. 6 – Pulizia Locali
2
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
3
3
3
4
4
5
5
6
6
11
12
Gli errori in corso di terapia con farmaci antineoplastici provocano gravi danni
1. Premessa
Le modalità di somministrazione seguono prevalentemente la via venosa (periferica e/o centrale)
e la via orale; in alcune condizioni particolari, e per un ristretto numero di farmaci, possono essere
utilizzate altre modalità (endocavitaria, endovescicale, intratecale, sottocutanea ed
endoarteriosa).
La scelta del setting assistenziale per la somministrazione della chemioterapia può influenzare la
sicurezza delle cure ed è necessario porre attenzione ai criteri (condizioni generali del paziente,
tipo di farmaco e durata della terapia, età pediatrica e condizioni logistiche e sociali ed altri)
necessari a classificare i pazienti in accesso al trattamento chemioterapico, ai fini di una
valutazione accurata in termini di efficacia, efficienza, qualità e sicurezza.
Nella prevenzione degli errori in corso di terapia con farmaci antineoplastici è decisivo il ruolo
della Direzione sanitaria/aziendale per accrescere il grado di consapevolezza tra gli operatori
sanitari e implementare azioni di miglioramento tra le quali risultano di notevole rilevanza
l’introduzione di tecnologie informatizzate e la garanzia di condizioni lavorative adeguate in
termini sia di risorse strutturali sia gestionali.
E’ doveroso, quindi, nel contesto di una politica aziendale di prevenzione, prestare particolare
attenzione ai fattori strutturali, ambientali, organizzativi, gestionali e al clima lavorativo e
relazionale. E’ altresì necessario favorire il coinvolgimento dei Medici di medicina generale e dei
Pediatri di famiglia nella gestione dei pazienti per assicurare un’adeguata continuità assistenziale.
Per quanto attiene la sicurezza degli operatori, si fa riferimento alla normativa vigente.
2. Obiettivo
Prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici ai fini della sicurezza del paziente.
3. Ambiti di applicazione
Tutte le strutture dell’Azienda USL Rieti, in particolar modo:
- UOC Oncologia Medica
- UOC Farmacia Ospedaliera
3
4. Azioni
La possibilità di errore è presente in tutto il processo di gestione dei farmaci antineoplastici
Immagazzinamento e Conservazione- Gestione delle scorte - Approvvigionamento UU.OO
– prescrizione – preparazione – somministrazione - smaltimento.
E’ importante analizzare tutte le fasi della filiera del farmaco antineoplastico e in maniera
particolare quelle nelle quali è più stretto il legame tra paziente, operatore sanitario e farmaco,
vale a dire prescrizione, preparazione e somministrazione.
Al riguardo, per ciascuna fase, l’analisi deve essere condivisa, standardizzata e periodicamente
aggiornata e le relative istruzioni devono essere scritte e risultare sempre disponibili per la
consultazione di tutto il personale a cui sono destinate.
Elementi che possono essere tenuti in particolare considerazione sono i seguenti :
a) Informazioni sui farmaci antineoplastici: nel Prontuario Terapeutico Ospedaliero (PTO), devono
essere resi evidenti i principi attivi carcinogenici e mutageni, a stretto range terapeutico e con
particolari caratteristiche di conservazione prima dell'uso.
b) Requisiti di sicurezza:devono essere favorite quelle condizioni che contribuiscono a ridurre i
fattori di confondimento e che aumentano le informazioni fornite per i singoli farmaci.
c) la completezza delle indicazioni farmaceutiche fornite sia per la preparazione (diluenti,
compatibilità con contenitori e dispositivi), sia per la conservazione (stabilità dopo ricostituzione e
diluizione, limiti di concentrazione nei solventi consigliati), che per la somministrazione (tempi e
modalità d’infusione);
d) le caratteristiche di etichettatura e confezionamento, ossia l’univocità interpretativa e la
leggibilità delle scritte e, per gli antineoplastici iniettabili, la presenza di sistemi di protezione dalle
rotture dei flaconi in vetro.
e) Il mantenimento di temperatura. Un'attenzione particolare va attribuita ai farmaci
antineoplastici di origine biologica, per i quali devono essere garantiti il mantenimento di
temperature particolari (cold chain).
4.1. Immagazzinamento, conservazione
I farmaci antineoplastici sono conservati in un settore specifico della Farmacia, non direttamente
accessibile dalle porte di ingresso del reparto, e in armadi opportunamente segnalati aventi le ante chiuse.
Il locale di stoccaggio è dotato di condizionatori per il mantenimento di una temperatura costante e di
termometro per la visualizzazione della stessa.
Al fine di evitare errori di stoccaggio e di prelievo i prodotti sono tenuti divisi per principio attivo e per
dosaggio.
4
Gli antiblastici a temperatura controllata sono conservati in frigo utilizzando le medesime accortezze sopra
specificate. I frigoriferi sono dotati di registratore continuo di temperatura e di allarme per segnalare
eventuali guasti o interruzioni dell’erogazione dell’energia elettrica.
All’interno del settore deputato alla conservazione dei farmaci e all’allestimento delle richieste della UO, è
depositata la procedura per il corretto intervento in caso di accidentale rottura di un flacone e di
spandimento ambientale (vedi allegato Procedura ASL RI_UOC SPPA per spandimento accidentale) del
farmaco in esso contenuto, oppure di contatto diretto con l’operatore.
La farmacia elabora periodicamente il Prontuario Terapeutico dei farmaci antiblastici con le caratteristiche
di conservazione. Tale documento è inviato alle UUOO utilizzatrici ed è periodicamente aggiornato
(allegato..).
4.2. Gestione delle scorte.
Si applica una corretta rotazione delle scorte di magazzino affinché negli armadi o nei frigoriferi vengano
posizionate in primo piano le confezioni a scadenza più ravvicinata.
La gestione della quantità stoccata di farmaco è affidata al sistema gestionale che segnala l’eventuale
sottoscorta e suggerisce il volume da ordinare affinché le scorte stesse non siano eccessive né si presenti il
rischio di carenza temporanea di prodotto.
Una parte dei farmaci non sono depositati in magazzino, ma gestiti in transito: in questo caso vengono
caricati sul sistema gestionale, posizionati in contenitori separati in un settore specifico della Farmacia e
ritirati da un addetto della UO richiedente entro breve tempo.
Di tutti gli antineoplastici, gestiti a magazzino o in transito, sono registrati il numero di lotto e la scadenza.
La Farmacia effettua, istituzionalmente, nel corso delle ispezioni periodiche nei reparti un controllo sulla
corretta tenuta del farmaco e sulla ottimale gestione delle scorte.
4.3 Approvvigionamento alle UU.OO.
La richiesta dei farmaci antiblastici viene effettuata dalla UO richiedente attraverso il software gestionale
interno. I farmaci sono allestiti dagli operatori e il controllo della corrispondenza tra quanto richiesto e
quanto preparato è effettuato dal farmacista.
Il trasporto al reparto è effettuato dal personale tecnico della Farmacia, addestrato al corretto maneggio
degli antiblastici, in un carrello metallico con sponde alte onde eliminare il rischio di cadute e rotture
accidentali durante la fase della spedizione.
Il recapito presso la UO è certificato da un foglio di consegna debitamente firmato dalla Caposala o suo
delegato; i medicinali sono scaricati dal carrello, con la massima cura, all’interno del reparto richiedente
dallo stesso personale della Farmacia che ne ha curato il trasporto.
5
Gestione dei farmaci scaduti. Ogni Struttura sanitaria deve fornire indicazioni per lo smaltimento
dei medicinali antineoplastici. Quelli scaduti devono essere trattati con particolare attenzione
come gli scarti della produzione, i dispositivi per la protezione individuale (DPI) e i dispositivi
impiegati per la preparazione, procedendo al loro smaltimento nei corretti contenitori per rischio
chimico.
4.4. Ricevimento e Stoccaggio in Oncologia Medica
Deve essere posta attenzione che le confezioni dei farmaci siano integre e non danneggiate durante il
trasporto con conseguente fuoriuscita di sostanza. Sono da preferire le confezioni con involucro protettivo
di materiale plastico. Il personale deve avere una formazione adeguata, evitando il"personale occasionale"
Sono adottate misure per evitare lo scambio tra farmaci con nomi simili o confezioni quasi uguali
conservandoli in posti diversi. Segnalazione dei farmaci a diversa concentrazione. Deve essere effettuato il
controllo periodico delle scadenze. I farmaci sperimentali sono conservati in armadi e frigoriferi diversi
L’immagazzinamento deve avvenire in locali separati e segnalati, con pavimenti e pareti facilmente lavabili
e accessibili solo a personale autorizzato. Il Kit per il contenimento degli spandimenti accidentali deve
essere sempre a disposizione Gli armadi debbono poter essere chiusi e avere scaffalature con sistemi che
evitino le cadute accidentali dei farmaci. Il frigorifero deve garantire la temperatura controllata e
registrata con allarme e teleassistenza.
4.5. Prescrizione – Preparazione – Somministrazione – Smaltimento
a) Prescrizione
Durante la fase di prescrizione l’errore si può manifestare sia nella scrittura sia nella
comunicazione della terapia al paziente o agli altri operatori sanitari.
Le possibili cause di errore in questa fase sono:
• prescrizioni al di fuori delle indicazioni terapeutiche (es. off label non giustificati) o in caso
di controindicazioni;
•
associazioni inappropriate;
•
raccolta incompleta o omissione delle informazioni essenziali relative al paziente;
•
prescrizione illeggibile (cattiva grafia) o medico non identificabile;
•
prescrizione incompleta, imprecisa o che genera confusione relativamente alla via di
somministrazione, alla dose o alla forma farmaceutica;
•
uso della prescrizione verbale, anche telefonica;
•
uso di abbreviazioni e acronimi non standardizzati e utilizzati al di fuori di sistemi informatici
che possano renderli comprensibile;
•
omissioni di informazioni relative al farmaco essenziali per la prescrizione.
Le condizioni sopra descritte possono causare:
- scambio di paziente per omonimie;
- interpretazione errata del farmaco da preparare;
6
- alterazione della farmacocinetica e della stabilità;
- scelta errata della forma farmaceutica, dose, via di somministrazione, intervallo di
somministrazione;
- utilizzo di una unità posologica errata;
- dosaggio non corretto;
- omissioni di farmaci costituenti il trattamento chemioterapico
ISTRUZIONI OPERATIVE (come da allegato n. 1 Redatto dal Direttore UOC Oncologia Medica):
Utilizzare un programma informatico che consenta la comprensione della scrittura e l'identificazione del
medico e impedisca gli errori di calcolo delle dosi.
La scheda di prescrizione deve contenere:
a) data della prescrizione
b) nome cognome e data di nascita del paziente e sesso
c) calcolo automatico della superficie corporea e peso del paziente,AUC per determinati farmaci e
dosi cumulative per farmaci cardiotossici
d) diagnosi , sede della patologia
e) nome dello schema terapeutico e numero del ciclo
f) denominazione del principio attivo
g) dose per ogni farmaco, evitando ove possibile virgole o zeri non necessari
h) segnalazione dell'eventuale percentuale di riduzione della dose
i) via , durata di somministrazione, diluente ( tipo e volume ) e sequenza e intervallo di tempo tra i
vari farmaci
j) segnalazione di terapia di supporto come antiemetici, antiallergici e idratazione necessaria
k) non vanno accettate prescrizioni verbali o l'utilizzo di acronimi
l) la modulistica deve essere unica
m) eventuali correzioni devono essere controfirmate dal medico prescrittore
n) Esempio scheda terapeutica (Allegato n. 2)
• Documentazione
a) valutazione clinica del paziente
b) rilevazione dei parametri vitali e del peso
c) valutazione della tossicità
d) rivalutazione e programmazione della terapia in corso
e) lettera di dimissione con i successivi appuntamenti e terapia domiciliare scritta in modo
informatico o stampatello
7
Nella tabella sottostante si elencano gli elementi che la prescrizione in oncologia deve contenere
ai fini dell’appropriatezza prescrittiva e della sicurezza dei pazienti.
Tabella 1. Elementi essenziali di una prescrizione in oncologia
Data di prescrizione.
Nome e cognome del paziente, data di nascita e sesso.
Altezza e peso per il calcolo della superficie corporea (BSA) o altre variabili per il calcolo di
specifici farmaci, come l’area sotto la curva (AUC) o la dose cumulativa di antracicline nel caso di
nuova somministrazione di farmaci cardiotossici
Diagnosi, sede della patologia.
Nome dello schema, numero del ciclo di trattamento, numeri di cicli di trattamento previsti,
numero del giorno all’interno del ciclo di trattamento.
Nome e codice numerico del protocollo del trattamento sperimentale, nel caso di studio clinico.
Denominazione del principio attivo (evitando acronimi e nome commerciale).
Indicazione della metodologia utilizzata per il calcolo della dose o indicazione degli standard di
riferimento, come nel caso del calcolo della clearance della creatinina.
Dose per ogni farmaco presente (riferendosi a valori in mg, ove possibile, ed evitando le virgole e
gli zeri non necessari).
Percentuale di riduzione della dose rispetto allo schema standard di base e/o ai cicli precedenti.
Via, durata di somministrazione e diluente (tipologia e volume).
Intervalli di trattamento tra i vari farmaci somministrati nello stesso giorno del ciclo e tra i vari
cicli.
Sequenza con la quale devono essere somministrati i farmaci (anche la terapia ancillare)
Regime di supporto appropriato (pre e post medicazioni, idratazione, fattori di crescita,
antiallergici, antiemetici, soluzione ipotonica per lavaggio dei cateteri venosi centrali e periferici).
Data prevista per la rivalutazione dello stato di malattia o numero di ciclo entro il quale
provvedere alla rivalutazione della malattia.
8
b) Preparazione
ISTRUZIONI OPERATIVE (come da allegato n. 1):
Nelle more della realizzazione della preparazione centralizzata dei farmaci antineoplastici per via
parenterale, le preparazioni avvengono presso il D.H. oncologico
•
•
L’accesso alla zona di manipolazione dei farmaci è consentito solo al personale autorizzato. Nei
locali è vietato bere, mangiare e fumare.
Indossare sempre mezzi di protezione individuale secondo l'indicazione prevista dal documento di
valutazione dei rischi interna o altro documento aziendale.
a – camice e manicotti
b – guanti, preferibilmente sostituiti ogni 30 minuti o se c’è contaminazione
c - mascherina
d – occhiali
e – cuffia monouso per capelli
f – soprascarpe monouso in tessuto non tessuto o calzature da lavoro lavabili
•
utilizzare sempre la cappa a flusso laminare attivandola 20 minuti prima di iniziare le operazioni
quindi:
1. spegnere la lampada UV
2. decontaminare il piano di lavoro con alcol al 70%
3. collocare all’interno della cappa: telino monouso, farmaci, siringhe, fleboclisi, contenitore per
rifiuti, vassoio.
4. utilizzare sempre siringhe con innesto a vite dell’ago
5. utilizzare il dispositivo con filtro ed equalizzatore di pressione
6. aprendo le fiale proteggere le mani con garze poste sul collo della fiala con movimento del polso
rivolto verso l’esterno
7. applicare etichetta con nome e cognome del paziente e reparto di destinazione.Composizione
quali-quantitativa del farmaco e foglio con le istruzioni per la somministrazione. Trasporto delle
terapie con gli adeguati contenitori di sidurezza.
8. prima della preparazione verifica della prescrizione medica e, in caso di dubbi,chiedere al medico
prescrittore.
9. utilizzare sempre il sistema infusionale a circuito chiuso
10. riporre tutto il materiale utilizzato nell’apposito contenitore dei R.S.O.
11. il trasporto dei farmaci va eseguito in recipienti con bordi rialzati a tenuta, chiuso con coperchio
trasparente e indossando guanti in latice
12. alla fine della sessione di lavoro, dopo aver eliminato nei R.S.O. tutto il materiale, pulire la cappa
con alcol al 70% tenendo sempre in funzione la cappa.
13. ogni sei mesi o mille ore di lavoro sarà necessaria la rimozione dei filtri e la verifica della cappa.
14. A fine turno, da parte di ogni operatore, compilare scheda farmaci aspirati. Le schede saranno
conservate dalla coordinatrice. (allegato n. 3)
15. Compilazione scheda utilizzo/giacenza dei farmaci (allegato n. 4)
9
c) Somministrazione
ISTRUZIONI OPERATIVE (come da allegato n. 1):
Identificare il paziente con nome, cognome
Informare e coinvolgere il paziente sul piano di trattamento e invitare il paziente alla collaborazione nel
segnalare ogni problema o sintomo
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
verificare nome e dose del farmaco
volume e tipo di diluizione , via di somministrazione e velocità
verificare aspetto della preparazione e integrità dei contenitori
verificare sempre la premedicazione e qualsiasi altra indicazione terapeutica
Corretta manipolazione degli accessi venosi, dei CVC e PICC
durante la somministrazione l’operatore sanitario dovrà utilizzare i DPI
posizionare sotto il braccio del paziente telino con il lato inferiore impermeabile
per la somministrazione in bolo usare raccordi ad y e deflussori luer-lock
durante la somministrazione deve essere garantita la presenza di infermiere e di un medico
compilazione conservazione schede di somministrazione con data e firma(allegato n. 5)
avere sempre a disposizione il,protocollo per la gestione dello stravaso
avere a disposizione carrello per le urgenze e monitor per i parametri vitali
d) Smaltimento
ISTRUZIONI OPERATIVE (come da allegato n. 1):
•
•
•
Tutti i materiali utilizzati nella preparazione dei farmaci vanno eliminati con i R.S.O.
La biancheria eventualmente contaminata va raccolta in contenitori separati e trattata con ipoclorito di
sodio al 10% ed etichettata.
I contenitori per gli escreti debbono essere a chiusura ermetica e puliti con ipoclorito di sodio al 10%,
indossando mezzi di protezione individuale.
10
Prescrizione terapia farmacologica
Approvvigionamento
Ricevimento e stoccaggio
C
R
R
R
R
R
C
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
C
Gestione della terapia “al bisogno”
R
Gestione e conservazione dei
medicinali sperimentali
R
Verifica delle scadenze e
smaltimento dei prodotti
scaduti/non utilizzabili
R
Vigilanza corretta applicazione
delle procedure operative
R
R
Corretta applicazione delle
procedure operative
R
Revisione procedura in caso di
modifiche normative o modifiche
organizzative, tecniche
R
C
R= responsabile C= coinvolto
11
RISK
MANAGER
DIRIGENTE
FARMACISTA
DIRETTORE
STRUTTURA
COMPLESSA
R
C
Preparazione
Somministrazione
DIRIGENTE
MEDICO
COORDINATORE
INFERMIERE
Operatore
Tecnico
OSS
5. Matrice delle Responsabilità
R
6. Bibliografia
1. D.P.R. n. 254/2003 “Smaltimento Farmaci”
2. Raccomandazione n. 1 “corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di cloruro di potassio- KCl ed
altre soluzioni concentrate contenenti potassio” – marzo 2008 , Ministero della salute e delle
politiche sociali.
3. Raccomandazione n. 7 “prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia
farmacologica” – marzo 2008 , Ministero della salute e successive implementazioni.
4. Protocollo per il Monitoraggio degli Eventi Sentinella – Ministero del Lavoro della salute e delle
Politiche sociali – (luglio 2009)
5. Raccomandazione n. 12 “Prevenzione degli errori in terapia con farmaci Look-Alika/Sound-alike”
LASA – Agosto 2010 , Ministero della salute.
6. Raccomandazioni, Integrazioni e Formazione “qualità e sicurezza delle cure nell’uso dei farmaci” –
Settembre 2010, Ministero della Salute.
7. Raccomandazione n. 14 “ Prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici” – Ottobre
2012, Ministero della salute.
8. Procedura Aziendale n. 4/2014 “Prevenzione degli errori in terapia con farmaci Look-Alika/Soundalike” ( Farmaci LASA)
9. Procedura Aziendale n.1/2013 “ sicurezza nella terapia endovenosa con soluzioni contenenti
potassio” .
12
Allegato n. 1
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE RIETI
UOC: Oncologia Medica
DIRETTORE: Dott. Vincenzo Capparella
ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO
NELLA TERAPIA DEL PAZIENTE ONCOLOGICO E SICUREZZA DEGLI
OPERATORI
L’oncologia medica ha conosciuto negli ultimi due decenni un enorme sviluppo per il
numero sempre maggiore dei chemioterapici presenti sul mercato, per le conoscenze
mediche ampliate che consentono trattamenti prolungati anche in gruppi di popolazione
che prima venivano esclusi da ogni cura specifica e per l’aumentata incidenza della
patologia neoplastica imputabile a svariati motivi.
Nella letteratura sono riportati molti eventi avversi occorsi nelle unità di chemioterapia e si
è resa necessaria l' adozione di un approccio sistematico per la riduzione degli errori che
possono provocare danni ai pazienti e agli operatori lungo tutta la filiera dalla ricezione dei
farmaci in reparto alla somministrazione.
•
Ricevimento e stoccaggio
Porre attenzione che le confezioni dei farmaci siano integre e non danneggiate durante il
trasporto con conseguente fuoriuscita di sostanza. Sono da preferire le confezioni con
involucro protettivo di materiale plastico.
Il personale deve avere una formazione adeguata, evitando il"personale occasionale"
Sono adottate misure per evitare lo scambio tra farmaci con nomi simili o confezioni
quasi uguali conservandoli in posti diversi.
Segnalazione dei farmaci a diversa concentrazione.
Controllo periodico delle scadenze.
I farmaci sperimentali sono conservati in armadi e frigoriferi diversi
L’immagazzinamento deve avvenire in locali separati e segnalati, con pavimenti e pareti
facilmente lavabili e accessibili solo a personale autorizzato.
Kit per il contenimento degli spandimenti accidentali a disposizione
Gli armadi debbono poter essere chiusi e avere scaffalature con sistemi che evitino le
cadute accidentali dei farmaci.
Il frigorifero con temperatura controllata e registrata con allarme e teleassistenza.
•
PRESCRIZIONE
Utilizzo di un programma informatico che consenta la comprensione della scrittura e
l'identificazione del medico e impedisca gli errori di calcolo delle dosi.
La scheda di prescrizione deve contenere:
a) data della prescrizione
b) nome cognome e data di nascita del paziente e sesso
c) calcolo automatico della superficie corporea e peso del paziente,AUC per
determinati farmaci e dosi cumulative per farmaci cardiotossici
1
d)
e)
f)
g)
h)
i)
k)
l)
m)
n)
diagnosi , sede della patologia
nome dello schema terapeutico e numero del ciclo
denominazione del principio attivo
dose per ogni farmaco, evitando ove possibile virgole o zeri non necessari
segnalazione dell'eventuale percentuale di riduzione della dose
via , durata di somministrazione, diluente ( tipo e volume ) e sequenza e intervallo
di tempo tra i vari farmaci
segnalazione di terapia di supporto come antiemetici, antiallergici e idratazione
necessaria
non vanno accettate prescrizioni verbali o l'utilizzo di acronimi
la modulistica deve essere unica
eventuali correzioni devono essere controfirmate dal medico prescrittore
Esempio scheda terapeutica (Allegato n. 2)
•
Documentazione
j)
a)
b)
c)
d)
e)
•
valutazione clinica del paziente
rilevazione dei parametri vitali e del peso
valutazione della tossicità
rivalutazione e programmazione della terapia in corso
lettera di dimissione con i successivi appuntamenti e terapia domiciliare
scritta in modo informatico o stampatello
Preparazione
Nelle more della realizzazione della preparazione centralizzata dei farmaci
antineoplastici per via parenterale, le preparazioni avvengono presso il D.H.
oncologico
•
L’accesso alla zona di manipolazione dei farmaci è consentito solo al
personale autorizzato. Nei locali è vietato bere, mangiare e fumare.
•
Indossare sempre mezzi di protezione individuale secondo l'indicazione
prevista dal documento di valutazione dei rischi interna o altro documento
aziendale.
a – camice e manicotti
b – guanti, preferibilmente sostituiti ogni 30 minuti o se c’è contaminazione
c - mascherina
d – occhiali
e – cuffia monouso per capelli
f – soprascarpe monouso in tessuto non tessuto o calzature da lavoro lavabili
•
utilizzare sempre la cappa a flusso laminare attivandola 20 minuti prima di
iniziare le operazioni quindi:
1. spegnere la lampada UV
2. decontaminare il piano di lavoro con alcol al 70%
3. collocare all’interno della cappa: telino monouso, farmaci, siringhe,
fleboclisi, contenitore per rifiuti, vassoio.
4. utilizzare sempre siringhe con innesto a vite dell’ago
5. utilizzare il dispositivo con filtro ed equalizzatore di pressione
2
6. aprendo le fiale proteggere le mani con garze poste sul collo della fiala con
movimento del polso rivolto verso l’esterno
7. applicare etichetta con nome e cognome del paziente e reparto di
destinazione.Composizione quali-quantitativa del farmaco e foglio con le
istruzioni per la somministrazione. Trasporto delle terapie con gli adeguati
contenitori di sidurezza.
8. prima della preparazione verifica della prescrizione medica e, in caso di
dubbi,chiedere al medico prescrittore.
9. utilizzare sempre il sistema infusionale a circuito chiuso
10. riporre tutto il materiale utilizzato nell’apposito contenitore dei R.S.O.
11. il trasporto dei farmaci va eseguito in recipienti con bordi rialzati a tenuta,
chiuso con coperchio trasparente e indossando guanti in latice
12. alla fine della sessione di lavoro, dopo aver eliminato nei R.S.O. tutto il
materiale, pulire la cappa con alcol al 70% tenendo sempre in funzione la
cappa.
13. ogni sei mesi o mille ore di lavoro sarà necessaria la rimozione dei filtri e la
verifica della cappa.
14. A fine turno, da parte di ogni operatore, compilare scheda farmaci aspirati.
Le schede saranno conservate dalla coordinatrice. (allegato n. 3)
15. Compilazione scheda utilizzo/giacenza dei farmaci (allegato n. 4)
Somministrazione
Identificazione del paziente con nome, cognome
Informazione e coinvolgimento del paziente sul piano di trattamento e invito alla
collaborazione nel segnalare ogni problema o sintomo
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
verificare nome e dose del farmaco
volume e tipo di diluizione , via di somministrazione e velocità
verificare aspetto della preparazione e integrità dei contenitori
verificare sempre la premedicazione e qualsiasi altra indicazione terapeutica
Corretta manipolazione degli accessi venosi, dei CVC e PICC
durante la somministrazione l’operatore sanitario dovrà utilizzare i DPI
posizionare sotto il braccio del paziente telino con con il lato inferiore impermeabile
per la somministrazione in bolo usare raccordi ad y e deflussori luer-lock
durante la somministrazione deve essere garantita la presenza di infermiere e di un
medico
compilazione conservazione schede di somministrazioe con data e firma (allegato
n. 5)
avere sempre a disposizione il,protocollo per la gestione dello stravaso
avere a disposizione carrello per le urgenze e monitor per i parametri vitali
4. Smaltimento
•
•
•
Tutti i materiali utilizzati nella preparazione dei farmaci vanno eliminati con i R.S.O.
La biancheria eventualmente contaminata va raccolta in contenitori separati e
trattata con ipoclorito di sodio al 10% ed etichettata.
I contenitori per gli escreti debbono essere a chiusura ermetica e puliti con
ipoclorito di sodio al 10%, indossando mezzi di protezione individuale.
3
5. Contaminazione accidentale
•
•
in caso di spandimento ambientale accidentale, dopo aver indossato i mezzi di
protezione individuale con il kit di emergenza, assorbire gli spandimento con telini
monouso e bonificare con ipoclorito di sodio 10%, procedendo dalla periferia verso
il centro. Tutto il materiale va eliminato con i R.S.O.
in caso di contaminazione cutanea o mucosa procedere a lavaggi ripetuti; in caso di
contaminazione oculare lavare per 15 minuti e quindi consultare un oculista.
Segnalazione da parte del responsabile al Direttore Sanitario e Medico
Competente.
6. pulizia locali
•
•
•
•
Il personale deve seguire le procedure previste per la gestione dei rischi da con
interfrenze con ditte esterna. (allegato n.6)
La pulizia deve avvenire ad umido e deve partire dal luogo meno contaminato a
quello più contaminato.
Usare detergenti a pH elevato ( sapone di Marsiglia e ipoclorito di sodio)
Gli accessori e il materiale per la pulizia devono essere usati solo per i locali di
manipolazione.
gli addetti devono indossare guanti, maschera , calzari monouso e camice perdere
monouso.
I nuovi addetti seguiranno un corso di informazione/addestramento circa i rischi, le
modalità comportamentali, sui DPI e attrezzature di reparto oltre alle modalità di
preparazione e somministrazione delle terapie
4
POSSIBILI CAUSE DI ERRORI NELLA PRESCRIZIONE
POSSIBILI ERRORI
ESEMPI
RACCOMANDAZIONI
Selezione involontaria
di farmaci inefficaci
Paclitaxel/Docetaxel
Medicina basata
sull’evidenza
Doppio controllo
Uso computer con
software
Computer con software
dedicato,doppio controllo
Controllo esami
laboratorio
Coinvolgimento infermieri
Anamnesi
Percorso su data base
Violazione protocollo
Sequenza non corretta
Parametri paziente
errati
Variazione dose
Superficie corporea
Calcolo dose errato
Insuff. d’organo
Tossicità
Superamento dose
massima cumulativa
> dose cumulativa DOXO
>dose singola
VINCRISTINA
Uso non corretto unità di
misura mg;µg;zero
decimale 1,0
Intervallo troppo
corto/lungo
Confusione tra farmaci
Dosaggio
Timing
Scrittura illeggibile
Sigle
Interpretazione errata di Adria / Aredia
ordini verbali
Utilizzo computer
Doppio controllo
Abolizione zero decimale
Computer
Doppio controllo
Moduli stampati
Nomi commerciali
Sempre per iscritto
Nomi commerciali
5
TRATTAMENTI ANTIBLASTICI
1. Accettazione e
identificazione
pazienti
2. Verifica condizione
generali
paziente
Prescrizione
3. Controllo esami
laboratorio
4. Verifica protocollo
chemioterapia
6
1. Controllo identità
pazienti
2. Verifica schema
chemioterapico
3. Verifica posologia
Preparazione
4. Corretta diluizione
5. Firma preparatore
7
Somministrazione e smaltimento
1. Controllo identità del paziente
2. Controllo sacche con chemioterapia
3. Programmazione pompa infusione
4. Firma infermiere che somministra
5. Controllo fine terapia e medicazione accesso
venoso
6. Smaltimento di tutti i presidi
8
Allegato n. 2
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE RIETI
UOC: Oncologia Medica
DIRETTORE: Dott. Vincenzo Capparella
SCHEDA TERAPIE EFFETTUATE NELLE STANZE DH
DATA______________________
PAZIENTE
TERAPIA
INIZIO
FINE
SOMMINISTRAZIONE SOMMINISTRAZIONE
NOTE
FIRMA
OPERATORE________________________________________________________________
Allesato n. 3
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RIETI
UOC: Oncologia Medica
DIRETTORE: Dott. Vincenzo Capparella
SCHEDA FARMACI ASPIRATI
DATA ee
OPERATORE ADDETTO
NOME
COGNOME
FARMACO
ABRAXANE 100m
ADCETRIS 50
ADRItsLASTINA
AVASTIN
AVASTIN
T}LEOMICINA
CAELYX 50m
CITARABINA
DETICENE
DETICENE
1Om
15
1OOO
1
2OO
ELOXATIN 50m
ELOXATIN lOO
ELOXATIN 150
ENDOXAN 1
ERtstTUX 1OO
FARMORI.JBICINA
FARMORUBICINA
FLUDARA 5Om
FLOROURACILE
FLOROURACILE
GEMZAR 20(
GEMZAR 1000m
HERCEPTIN 150m
HOLOXAN 1000m
HYCAMTIN 1
JAVLOR
DOSAGGIO
FLACONI APERTI
QUANTITA'
JEVTANA
MABCAMPATH
METOTREXATE
MYTOMICIN 40m
NAVELBINE 5
NIPENT
PARAPLATINO
PARAPLATINO 45
RIBOMUSTIN
VECTIBIX
1
1
VELBE 10m
VELCADE 3.5
VEPESID 100m
VINCRISTINA 1m
XGEVA 1
YERVOY
YERVOY
YONDELIS 0.25
YONDELIS I
INIZIO PRf,PARAZIONE
FIRMA OPERATORE
TERMINE PREPARAZIONE
Allesato n. 4
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RIETI
UOG: Oncologia Medica
DIRETTORE: Dott. Vincenzo Capparella
SCHEDA UTILIZZO - GIACENZA
FARMACO
ABRAXANEI00mg
ADCETRIS 50mg
ADRIBLASTINA
lOms
ADRIBLASTINA
50me
ALIMTA 100mg
ALIMTA 5fi)mg
AVASTIN 100mg
AVASTIN 400mg
BLEOMICINA 15mg
CAELYX 50mg
CAMPTO lff)mg
CìIIARAI]INA
500ms
CITARABINA
1000mg
DEPOCYTE 50mg
DETICENE 100mg
DETICENE 200mg
ELOXATIN 50mg
ELOXATIN 100mg
ELOXATIN 150mg
ENDOXAN 500mg
ENDOXAN lfiX)mg
ERBITUX 100mg
FARMORUBICINA
t0ms
FARMORUBTCINA
CARICO
GIAC.IN.
GIAC.FIN.
CARICO
GI,A.C.IN
GIAC.FIN
FLOROURACILE
FLOROURACILE
GEMZAR 200mg
GEMZAR 1m0mg
HALAVENìJT&;gHERCEPTIN t50mg
Uot-OXaNì0oorrg
HYCAMTIN
4rnC
JAVLOR 2-50rng
METOTREXATE
METOTREXATE
MYOCET 50rng
NAVELBTNÈ 50ms
NOVANTRìM
PARAPLATINO
PLATINO 10
rg
TAXOLO 100mg
TAXOTERE 20mg
TAXOTERE 80mg
VECTIIIIX 100mg
VECTIBIX 400mg
VELBE lOmg
VEPESID 1fi)mg
VIDAZA ifi)mg
VINCRISTINA lmg
XGEVA 120mg
YERVOY 50mg
YERVOY 200mg
YONDELIS 0.25mg
Allesato n. 5
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RIETI
UOC: Oncologia Medica
DIRETTORE: Dott. Vincenzo Capparella
SCHEDA DI SOMMINISTRAZIONE
Schema Terapia del giorno
Paziente
Deta di Naecita
Protocollo
Giclo
Descrizlone
Data lnizio
Data Flne
Data Sospeeo
Data
lnfuoione
Duàta
Farmaco
zoFRAN (ONDANSETRONE
CLORJDRATO) 8 mg/Tot E.V.
RANIDIL (RANITIDTNA CLORI
50 mg/Tot E.V,
DESÀil,rÉtASoNÉ-l
I
@ESAMETASONE
_o§o_pl!ol_§
2 I -FOSFATO
mgrof.v.
enruelÀSTNÀlooxon unrcnrÀ
CLORIDRATO) 8tt-mg/Tot E.V.
Allesato n. 6
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RIETI
UOC: Oncologia Medica
DIRETTORE: Dott. Vincenzo Capparella
La pulizia dei locali non deve awenire durante le fasi di preparazione e somministrazione
deifarmaci.
F
lndossare, nel locale filtro, i Dpl previsti:
F
p
Pulizia WC: visiera, mascherina FFP 3, guanti per antiblastici e camici monouso per
antiblastici;
Pulizia stanze somministrazione: guanti per antiblastici e camici monouso per
antiblastici;
Pulizia locali preparazione: guanti per antiblastici e camici monouso per antiblastici;
Prendere il materiale per le pulizie: utilizzare strumenti dedicati al locale, non portartifuori
per effettuare altre operazioni di pulizia.
Procedere partendo dal posto a minor rischlo di contaminazione verso quello
a maggiore
rischio (iniziare la pulizia dal locaie "filtro" e quindi proseguire nel locale ',preparaziàiJ,l.
F
Effettuare pulizia ad umido usando ipoclorito di sodio al5% (NoN uTlLlzzARE
qualsiasi dispositivo che possa sollevare polvere).
F
Utilizzare veline monouso per ogni singolo ambiente.
p
scopE
o
Lavare e disinfettare i pavimenti usando ipoclorito di sodio con uno
straccio diverso da
quello utilizzato per le superfici.
E
Lavare e decontaminare l'esterno-della cappa (la pulizia dell'interno
della cappa deve
ev v
essere effefiuata esclusiGEEildlal personateaoaetto rrrà pi"p"rà"*"i. --rs
I
Prima di pulire igabinetti riservati ai pazienti in trattamento
occorre yersarvi dell,ipoclorito
di sodio.
D Eliminare la soluziole
d! lavaggio nelWC, pulire e risciacquare accuratamente
i secchi
utilizzati con ipoclorito di sodio.
F
Tutto il materiale utilizzato per la pulizia (guanti, calzari, panni,
ecc.) deve essere smaltito
come rifiuto ospedaliero speciale.
n
Togliere i DPI facendo attenzione a non contaminare ir
locale filtro.
ln caso di incidente (es. spandimento accidentale delfarmaco
antiblastico) il personale
addetto alle pulizie dei locali deve sospendere la pulizia
convenzionale fino a completa
decontaminazione ed avvertire immediatamente iì personale
sanitario che procederà
all'intervento ed alla bonifica dell,area contaminata.
Sulla pagina Web del SPP e pubblicata la Procedura:
lntervento e Bonifica a Seguito di
spandimenti Accidentali di Prodotti o Preparati Ghimici e Farmaci
Antiblastici.