CONVEGNO MEDICO UNISALUTE Epidemiologia delle malattie dell’anziano Umberto Senin Professore Emerito Università degli Studi di Perugia Epidemiologia delle malattie dell’anziano Umberto Senin Professore Emerito Università degli Studi di Perugia INVECCHIAMENTO Fattori che lo condizionano Malattie Ambiente e stile di vita Genetica (~ 60%) 0 ETÀ (anni) 100 Harris T, 1998, mod. ITALIA: SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA 100 Anni maschi 50 femmine 67.2 72.3 76.8 82.9 81.4 88.1 43 0 1900 1950-1960 2002 2030 ITALIA: SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA 100 Anni maschi 50 femmine 67.2 72.3 76.8 82.9 81.4 88.1 43 0 1900 1950-1960 mortalità per malattie infettive e parassitarie (1/3 dei bambini moriva entro il primo anno di vita) prima di tutto da miglioramento condizioni igienico ambientali, secondariamente ai progressi compiuti in campo medico sanitario (antibiotici e vaccinazioni di massa) PREVALENZA MALATTIE ACUTE 2002 2030 ITALIA: SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA 100 Anni maschi 50 femmine 67.2 72.3 76.8 82.9 81.4 88.1 43 0 1900 1950-1960 2002 2030 mortalità per malattie infettive e parassitarie (1/3 dei bambini moriva entro il primo anno di vita) prima di tutto da miglioramento condizioni igienico ambientali, secondariamente ai progressi compiuti in campo medico sanitario (antibiotici e vaccinazioni di massa) mortalità anche in età senile come conseguenza delle sempre più efficace prevenzione e trattamento delle malattie croniche, soprattutto cardiovascolari, principale causa di morte in età adulta, anziana e molto anziana PREVALENZA MALATTIE ACUTE PREVALENZA MALATTIE CRONICHE Digestive 77-84 anni 85+ anni Urologiche Tumori maligni Respiratorie Muscolo-scheletriche Endocrino-metaboliche Ematologiche Neurosensoriali *p<0.001 *Mentali Cardiovascolari % 0 10 20 30 40 50 60 Prevalenza delle malattie croniche nelle classi di età 77-84 e 85+ anni elencate secondo la Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-9) (Marengoni A., 2008) PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI Dislipidemia Ipertensione Diabete Obesità Fumo Sedentarietà Framingham Heart Study, 1949 Kannel WB, National Heart, Lung, and Blood Institute (NHLBI) and Boston University (USA) Seven Countries Study, 1958 - (United States, Finland, Greece, Italy, Japan, Netherlands, Yugoslavia) Kies A, Minnesota University (USA) Baltimore Longitudinal Study on Aging, 1958 National Institutes of Health (NIH) Maryland (USA) Brisighella Heart Study, 1972 Descovick GC, Università di Bologna (Italia) U.S.A.: modificazioni dell’aspettativa di vita dal 1970 al 2000 in relazione alle principali cause di morte Malattie cardiovascolari Malattie perinatali Cardiopatia ischemica Traumi Altre patologie cardiache Ictus Malattie neoplastiche Malattie respiratorie Sindrome dell’immunodeficienza acquisita Altre cause -1 0 1 2 3 Anni di vita 4 5 In questo periodo si è realizzato un aumento medio dell’aspettativa di vita di circa 7 anni, dei quali oltre 4 attribuibili alla riduzione della mortalità per cardiopatia ischemica (in misura preminente), ictus ed altre patologie cardiache. Modesto invece è stato il decremento della mortalità per traumi, malattie perinatali e ancor più per malattie neoplastiche. Al contrario sono aumentate le malattie respiratorie e la sindrome da immunodeficienza acquisita. (Lenfant C., N. Engl. J. Med., 2003) Digestive 77-84 anni 85+ anni Urologiche Tumori maligni Respiratorie Muscolo-scheletriche Endocrino-metaboliche Demenza Depressione Ematologiche Neurosensoriali *p<0.001 *Mentali Cardiovascolari % 0 10 20 30 40 50 60 Prevalenza delle malattie croniche nelle classi di età 77-84 e 85+ anni elencate secondo la Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-9) (Marengoni A., 2008) By age group, the proportion and number of the 4.9 million Americans age 65 and over with Alzheimer’s disease (AD) breaks down as follows • Age 65-74: 2% 300.000 people • Age 75-84: 19% 2.400.000 people • Age 85+: 2.200.000 people 42% • 13%, or one in eight, persons age 65 and over have AD • Nearly half of persons over age 85 have AD Potential for primary prevention of Alzheimer’s disease: an analysis of population-based data Sam Norton, Fiona E Matthews, Deborah E Barnes, Kristine Yaff e, Carol Brayne Lancet Neurology, 2014 ……around a third of Alzheimer’s diseases cases worldwide might be attributable to potentially modifiable risk factors. Alzheimer’s disease incidence might be reduced through improved access to education and use of effective methods targeted at reducing the prevalence of vascular risk factors (eg, physical inactivity, smoking, midlife hypertension, midlife obesity, and diabetes) and depression Epidemiologia delle malattie nell’anziano 1. Prevalenza delle malattie croniche su quelle acute 2. Prevalenza della monopatologia multipatologia sulla Dati sulla multipatologia nella popolazione italiana secondo l’ISTAT-2010 (risposte degli intervistati) 70,0% 66,30% 67,10% 60,80% 55,70% 60,0% 1-2 malattie Prevalenza 50,0% 34,70% 40,0% 29,40% 30,0% 20,50% >= 2 malattie 19,70% 20,0% 10,0% 15,90% 13,60% 0 malattie 9,60% 9,50% 75-80 80-84 0,0% 65-69 70-74 Classi di età Epidemiologia delle malattie nell’anziano Multipatologia: termine che descrive semplicemente la contemporanea presenza di più malattie croniche nello stesso soggetto Comorbilità: termine introdotto per valutare in pazienti affetti da una malattia cronica considerata come principale, in che misura la presenza di altre malattie croniche può influenzarne modalità di espressione clinica, evoluzione e prognosi (Feinstein A.R., 1970; Marengoni A., 2008; Forti P. et al., 2014). “Caveat” in Medicina Geriatrica IL FATTORE COMORBILITÀ % deterioramento mentale 50 Altri fattori: - ipovedenza/sordità - scompenso cardiaco/BPCO - farmaci/alcool - depressione - malattie metaboliche 40 30 20 Demenza di Alzheimer 10 0 Adulto Anziano Fattori che possono contribuire al deterioramento mentale nel paziente con malattia di Alzheimer (Resnick N.M., Marcantonio E.R., 1997) “Caveat” in Medicina Geriatrica IL FATTORE COMORBILITÀ ADULTO Enfisema ANZIANO Insufficienza respiratoria Enfisema + scompenso cardiaco Nell’anziano con insufficienza respiratoria severa da enfisema polmonare, la gravità dell’impegno respiratorio potrebbe essere in parte sostenuta da una concomitante patologia efficacemente “trattabile”. Epidemiologia delle malattie dell’anziano Umberto Senin Professore Emerito Università degli Studi di Perugia Umberto Senin Antonio Cherubini Patrizia Mecocci Paziente Anziano Paziente Geriatrico Medicina della Complessità Fondamenti di Gerontologia e Geriatria Terza Edizione Il significativo incremento del numero di ammalati anziani è stato accompagnato dall’emergere di nuove problematiche cliniche non considerate dalla trattatistica medica tradizionale, in quanto non riconducibili né al modello di malattia né a quello di sindrome. Da qui la necessità di elaborare nuovi modelli concettuali, di cui la sindrome geriatrica è forse l’espressione più originale. La sindrome geriatrica CARATTERISTICHE GENERALI E’ osservabile in soggetti anziani, soprattutto se molto anziani e/o fragili Tende a presentarsi in maniera ricorrente piuttosto che avere decorso cronico Ha fattori eziologici multipli La patogenesi è l’espressione dello scompenso funzionale del sistema/sistemi che nell’individuo particolarmente vulnerabili all’invecchiamento (weakest link) Spesso più sindromi possono coesistere nello stesso individuo, a volte in modo sincronico, altre diacronico La sindrome geriatrica Sistemi “weakest link” Fattori scatenanti - eventi acuti - infezioni - farmaci - altro (anche psichici) Cardiovascolare Nervoso centrale Locomotore Sono sistemi che gestiscono funzioni complesse ed altamente integrate Equilibrio Continenza Resnick NM, Marcantonio ER, 1997 Confronto tra la sindrome clinica tradizionale e la sindrome geriatrica Sindrome di Cushing Processo patologico specifico (es. adenoma surrenalico) Quadro clinico Facies lunare Delirium Fattori di rischio Weakest link Quadro clinico Età avanzata Gibbo a “bufalo” Iperpiressia Obesità centrale Antibioticoterapia Diabete eccesso di cortisolo Diarrea ipostenia dei muscoli prossimali cute sottile e facilmente escoriabile Disidratazione Deficit sensoriali ipertensione arteriosa Ospedalizzazione osteoporosi SNC Delirium Sindromi geriatriche Stato confusionale (delirium) Oltre un terzo degli anziani ospedalizzati va incontro a delirium, fino a una prevalenza, dopo intervento chirurgico, del 60%. Rappresenta spesso l’elemento che slatentizza deterioramento cognitivo, silente o misconosciuto un Prolunga la durata dell’ospedalizzazione Aumenta il rischio di disabilità, istituzionalizzazione e morte Interessa il 4.8% degli ≥ 65 anni ospiti in RSA (ULISSE Project,2012) Sindromi geriatriche Instabilità “ho la testa leggera” Sensazione di instabilità (“dizziness”) Negli USA è la prima causa che induce un over 75 a recarsi dal proprio medico! “ho la testa confusa” Espressioni utilizzate dall’anziano per riferire una sensazione di instabilità indifferentemente da quale ne sia la causa. Sindromi geriatriche Cadute In Italia nel 2008 circa 100.000 ricoveri/anno per frattura di femore negli over 65 (8 su 10 donne) con costi diretti/anno di 1 miliardo di euro Da minore efficienza funzionale dei sistemi ed apparati responsabili della stabilità posturale durante la marcia, dell’equilibrio statico, della fluidità dei movimenti (presbiopia, presbiacusia, sarcopenia, ridotta escursione articolare, allungamento tempi di reazione, ecc.) Sindromi geriatriche Immobilità In Medicina Geriatrica con il termine immobilità si definisce non solo l’incapacità parziale o totale dell’individuo a spostarsi nell’ambiente in cui vive, ma anche le conseguenze che essa ha sull’intero organismo Apparato digerente - anoressia - costipazione - malnutrizione Cute - lesioni da pressione Apparato cardio-polmonare - ipovolemia - ipotensione ortostatica - intolleranza allo sforzo - tromboembolismo - insufficienza respiratoria - ristagno secreti - infezioni Apparato urinario - incontinenza - ritenzione - infezioni SNC - deterioramento cognitivo - delirium - depressione Sistema muscoloscheletrico - contratture - ipotrofia muscolare - osteoporosi - contratture - anchilosi Sistemi coinvolti nella sindrome da allettamento. Sindromi geriatriche Incontinenza urinaria ADULTO ANZIANO Barriera architettonica Patologia urologica Diuretici Ridotta mobilità Incontinenza urinaria FREQUENZA 8-34% anziani a domicilio 50% anziani ospedalizzati 58,6 % over 65 ospiti in RSA (ULISSE Project 2012) Incontinenza urinaria In un anziano con incontinenza urinaria bisogna considerare la possibilità che al suo determinismo concorrano più fattori ezio-patogenetici, alcuni dei quali più facilmente “trattabili”. Impatto dell’invecchiamento della popolazione sul sistema sanitario The challenge of complexity in health care Plsek P.E., Greenhalgh T., BMJ 2001 Oggi il modo di operare del medico è profondamente diverso perché è cambiata l’epidemiologia: sono le malattie croniche a prevalere, che non riconoscono uno specifico e singolo agente causale, alla cui patogenesi concorrono numerosi fattori….” Paul Plsek, Direttore dell’University College di Londra; Trisha Greenhalgh, docente di “Cure Primarie” della stessa Università La crisi del modello di medicina centrato sulla malattia “DISEASE CENTERED” polmonite “PATIENT CENTERED” polmonite multipatologia fragilità polifarmacoterapia disabilità ADULTO risposta singola GRANDE ANZIANO solitudine povertà risposte multiple SPECIAL ARTICLES The End of the Disease Era Tinetti M.E., Fried T., Am J Med, 2004 E’ arrivato il tempo di abbandonare la malattia come momento centrale dell’intervento medico perché a causa dell’invecchiamento della popolazione i problemi di salute si identificano sempre meno con una singola malattia, i fattori biologici e non biologici vengono sempre più ad interagire fra di loro, cambiano le priorità relative allo stato di salute focalizzarsi sul trattamento della sola malattia è pertanto dannoso e fuorviante La risposta della Geriatria alla medicina della complessità 1. Metodologia “ad hoc” Valutazione MultiDimensionale (VMD) 2. Adeguata organizzazione assistenziale Rete Integrata dei Servizi Back to the Future: Time for Geriatrics to Lead the Way to the 21st Century Tinetti M.E., Congresso SIGG Montecatini, 2002
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