FRAGILITA - Università di Palermo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Scuola di specializzazione in
Malattie dell’Apparato Cardiovascolare
Direttore Prof. P. Assennato
La cardiologia nel paziente geriatrico
11 Marzo 2014
Dott. P. Candela
Dott. C. La Greca
Tutor
Dott. A Rotolo
Dati demografici
«Non scherziamo sulla vecchiaia, c’è
gente che ci muore»
C. Guzzanti
«Non puoi
fermare quello
che sta
arrivando»
Ellis
2001
2011
>65 aa 18,7%
20,8%
>75 aa 8,4%
10,4%
>85 aa 2,2%
2,8%
• 95-99 aa +78,2 %
• >100 aa +138,9%
Definizioni
“Capisci di essere invecchiato quando le candeline
costano più della torta”
Bob Hope
«It is not possible to give a single definition of «the elderly» that
could be applied consistently or would be useful in all contexts»
Biologically
«aging begins as early as
puberty and is a continuous
process throught adult life»
Economically
«defined in terms of
retirement»
Socially
«vary with cultural setting
and from generation to
generation»
Chronologically
«age as indicator of expected
residual life span»
Health in the Elderly (Report of a WHO expert commettee); 1985
Classi di età:
•
65-74 aa
young old
• 75-84 aa
old old
•
oldest old
>85 aa
Susman and Riley, 1985
Ma…
ETÀ ANAGRAFICA NON CORRISPONDE A ETÀ BIOLOGICA
Invecchiamento
di successo
Fragilità
avanzata
Vecchi
fragili
Invecchiamento
normale
10%
Popolazione > 65 anni
Disabilità
Fragilità
«Pensa al più anziano, al più malato, al più complicato e al più instabile dei
tuoi pazienti […] Affetto da patologie multiple, la cui presentazione è spesso
atipica; al paziente portatore di deficit funzionali.
I suoi problemi sono cronici, progressivi e solo in parte reversibili...»
W. Hazzard, 1999
Quasi tutti i Geriatri sono d’accordo nel dire che l’anziano
“fragile” si riconosce ad una prima occhiata anche se quasi
nessuno è in grado di fornirne una descrizione adeguata.
L. FERRUCCI et Al
AIP, 2002; SIGG 2002
ANZIANO
FATTORE SCATENANTE
ANZIANO FRAGILE
- anziano fragile: "… paziente storicamente
ignorato dalla medicina tradizionale, in quanto
numericamente irrilevante, non gratificante sul
piano professionale, perché inguaribile,
"scomodo" da gestire da parte delle strutture
sanitarie ed assistenziali, anche perché spesso
disturbante …"
(Senin U., 1999).
«Biological syndrome that reflects a state of decreased physiological
reserve and vulnerability to stressors»
«Causing impairment in multiple organ system, CVD
is one of the important contributors to frailty»
FRAGILITA’
Compromissione progressiva in
due o più domini funzionali
Viscerale
somatico
Cognitivo
Nutrizionale
Affettivo
Sensoriale
Osteomuscolare
Strawbridge W.J. et al. J. Gerontol. B. Psycol 1998, 53:1,59-16-mod.
Scala di Fried:
Short phisical performance
battery (SPPB):
• Lentezza
• Debolezza
• Lentezza
• Scarsa att. Fisica
• Debolezza
• Faticabilità
• Equilibrio
• Perdita involontaria di peso
Almeno 3/5  Raddoppiata
mortalità in CVD
3 valutazioni con punteggio 04, se score < 5 è indice di
fragilità
«There is justifiable reason to consider various scales, more/less challenging
variants of such scales or different cut offs to define frailty depending on the
population being studied»
JACC 2014; 63(4):747-62
Cause
predisponenti
• Polipatologia
• Polifarmacoterapia
• Declino funzioni
psico-fisiche
• Declino
riserva funzionale
Aspetti clinici
Sintomi
• Debolezza
• Affaticabilità
• Anoressia
• Malnutrizione
• Perdita di peso
Segni
• Ridotta forza
muscolare
• Ridotta massa ossea
• Andatura ed
equilibrio
compromessi
• Decondizionamento
cardiocircolatorio
Conseguenze
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Cadute
Fratture
Ferite
Malattie acute
Ospedalizzazione
Disabilità
Dipendenza
Istituzionalizzazione
Morte
Fisiopatologia
«Senectus ipsa morbus est»
P. Terenzio Afro
CUORE:
•
•
•
•
•
•
•
•
Alterazioni biochimiche miociti
Ipetrofia VS, fibrosi
Disfunzione diastolica
Alterazioni sistema conduzione
Degenerazione NSA
Alterata risposta neurormonale
Sclerosi v. aortica, calcificazione a. mitrale
Coronaropatia, ipertensione
ARTERIE:
• Alterata funzione endoteliale
• Aumento IMT
• Aumentata impedenza (------più
collagene, meno elastina, cross-linkage)
RENI:
•
•
•
•
•
Ridotta dimensione
Riduzione numero e dimensioni nefroni
Diminuita attività glomerulare
Diminuita funzionalità
Alterata eliminazione farmaci
FEGATO
• Ridotta attività sintetica
• Ridotta attività metabolica
• Alterata eliminazione farmaci
SISTEMA NERVOSO
• Diminuzione numero cellule nervose
e loro attività
• Deposizione lipofuscina e amiloidi
• Diminuito flusso ematico
SISTEMA ENDOCRINO:
• Alterata funzione tiroidea
• Alterato metabolismo glucidico
• Alterata produzione e regolazione
catecolamine
Coronaropatia
«And yet the jasmine season warms our blood»
W.B. Yeats
National Health & Nutrition Examination Survey 1988-94
20%
15%
Male
10%
Female
5%
0%
25-44
45-54
55-64
65-74
75+
Non più del 20%
popolazione dei RCT
della
Circulation 1996;94:1826-33
• Studi necroscopici: 70% soggetti >90aa CAD con almeno un vaso
occluso
(Heart 2000;84:560–566)
• Registri europei NSTE-ACS: 27-34% pazienti >75 aa
• Mortalità nei pazienti >75 aa: doppia rispetto a pazienti <75 aa
(ESC NSTEMI GL 2011 addenda)
Clinica
• Presentazione atipica (dolore toracico atipico, dispnea, sudorazione,
nausea/vomito, confusione, sincope, vertigini, affaticamento, malessere)
• Framingham: 75-84 aa, 42% degli infarti miocardici silenti o non
riconosciuti
• Presentazione tardiva («older people present later to Hospital»)
“It is therefore key to maintain a high index of suspicion for
myocardial infarction in elderly patients who present with
atypical complaints”
ESC STEMI GL 2012
ECG
• 43%: ECG non diagnostico senza deviazioni ST
• Più frequentemente NSTEMI
“Elderly patients are
substantially less likely to
undergo an invasive strategy
after NSTE-ACS.
However, reports from
individual trials suggested
that the benefit from the
invasive strategy was mainly
observed in patients >65
years of age.”
ESC GL NSTEMI 2011
Am Heart J 2001:142:37-42
Ann Intern Med.
2004;141(3):186-195
Pfisterer, Circulation 2004
Teo, JACC 2009
Elderly patients with objective evidence of significant
ischaemia at non-invasive testing should have the same
access to OMT or coronary arteriography as younger
patients.
ESC Stable CAD GL 2013
• Rischio
ischemico/sanguinamento
• Aspettativa di vita
• Comorbidità
• Qualità della vita
• Desideri del paziente
• Rischi/benefici
Maggior rischio complicanze
- sanguinamenti
Puntura radiale
- nefropatia Adeguata preparazione
- infezioni
ESC UA/NSTEMI GL 2011
Più spesso gli anziani indirizzati a PCI (piuttosto
che CABG) sulla base solo di un criterio
«cronologico»
Valutare FRAGILITA’
Gestione post-rivascolarizzazione:
- DAPT (rischio emorragico, scarsa
compliance)
Scelta individualizzata dello stent
Adeguata scelta della DAPT
EMORRAGIE INTRACRANICHE
3
Percent
rPA
rPA + Abciximab
2
2.1
2.1
1
1.1
0.5
0
0.4
0.4
Age < 75
Age > 75
European Heart Journal (2003) 24, 1807–1814
Benefici della fibrinolisi
anche nei pazienti
anziani (>75 aa):
riduzione significativa
della mortalità
Lancet 2000;356(9247):2028-30.
Eur Heart Journal 2008(29):1827-33
«enoxaparin should be used with caution in the elderly and the dose should be
adapted to renal function. Over 75 years of age, the dose should be reduced to 1
mg/kg once daily and anti-Xa activity monitored»
GL NSTEMI 2011
OASIS-5, NEJM 2006
PURSUIT: Inibitori GPIIb/IIIa
Pazienti >80 aa: maggiore frequenza di morte, infarto, sanguinamento
Am Heart J. 2000;139:858–66
Lancet 2002;359:189-98
• Peso
• Funzione renale
Insufficienza cardiaca
“E’ così vecchio che a giocare a dama gli viene il fiato corto”
Ed Winn
Negli ultimi 15/20 anni l’incidenza dello scompenso è notevolmente aumentata:
Sempre più spesso vediamo pazienti anziani scompensati.
PERCHE’??
PERCHE’ CURIAMO PAZIENTI DA
EVENTI CARDIOVASCOLARI ACUTI
PREVALENZA DELLO SCOMPENSO CARDIACO
SCOMPENSO NEGLI ANZIANI
Caratteristiche
Prevalenza
Sesso
Eziologia
FE
Comorbidità
Anziani
Giovani
~10%
<1%
Principalmente
donne
Ipertensione
Post ischemico
Normale o
lievemente
depressa
Multiple
Principalmente
uomini
Sindromi
coronariche
Alterata
Poche o assenti
PROBLEMI DIAGNOSTICI
Spesso nel paziente anziano è difficile diagnosticare lo scompenso.
Sintomi atipici
Spiegazioni alternative
per I sintomi
Minimizzazione dei
sintomi
Malessere generale, confusione,
irritabilità,, anoressia, disturbi del
sonno, facile faticabilità, dolore
addominale
Edemi: Farmaci, Insufficienza
Venosa, TVP, Linfedema.
Dispnea: Dispnea, BPCO, Polmonite
Fatica: Anemia, Ipotiroidismo,
Obesità, Depressione
“Tiro avanti, ho 87 anni”
PROBLEMI GESTIONALI
Polifarmacoterapia
Alterazioni cognitive
Insufficienza renale
BPCO
OBIETTIVI TERAPIA
- Riduzione gravità sintomi
- Prevenzione progressione sintomi
- Miglioramento qualità di vita
PRINCIPALI CRITICITA’
- Il dosaggio dei diuretici, per più frequente
insorgenza disturbi elettrolitici
- La titolazione dei betabloccanti, spesso
trascurata (studio TEMISTOCLE mostra
che >75 anni nelle divisioni di medicina è
causa di mancata prescrizione di Beta
Bloccanti)
- Eventuale terapia con ICD/ CRT-D
SCD-HeFT NEJM 2005
Delirium in terapia
intensiva
«Bisogna tenersi in forma. Mia nonna, all’età di 60
anni ha cominciato a farsi cinque miglia a piedi ogni
giorno.
Adesso ha 97 anni e non sappiamo dove sia finita»
Ellen Degeneris
“Disturbo della coscienza con inattenzione, accompagnato da
alterazioni della sfera cognitiva e disturbi della percezione, che si
sviluppa in breve tempo (ore o giorni) e ha un decorso fluttuante nel
tempo”
DSM IV
• Iperattivo
• Ipoattivo
Significato prognostico
• Misto
• incremento durata ventilazione meccanica
• incremento durata degenza
• prolungata disfunzione neuro-psicologica
• aumento morbilità e mortalità (3 volte)
Fattori paziente
Patologia acuta
Iatrogenici o ambientali
Età
Basso output cardiaco
Disturbi metabolici*
Comorbidità di base
/patologia vascolare
Ipossiemia*
Farmaci anticolinergici*
Deficit cognitivo di base
Severità globale della
patologia (score)
Sedativi ed analgesici*
Predisposizione genetica Disturbi metabolici ed
(?)
elettrolitici*
* Fattori modificabili
Attenzione alla
farmacoterapia!
Disturbi del sonno*
-Minore “tolleranza” ad ambiente non
familiare
- Maggiore propensione a
disorientamento e perdita dei riferimenti
Disturbi del sonno
INCREMENTO EPISODI DI DELIRIUM
Diagnosi
Non riconosciuto o errata diagnosi in 66-84% dei casi (breve,
decorso fluttuante, DD con demenza/depressione
Medico:Signor ** come sta, che ha avuto?
Paziente: Ho visto il Signore
Sviluppo di strumenti per facile riconoscimento:
• Agitazione:
-RASS (Richmond Agitation-Sedation Scale)
• Delirio:
-CAM-ICU (Confusion Assessment Method in
Intensive Care Unit)
Delirium: trattamento
Terapia non farmacologica:
• Ripetuto re-orientamento dei pazienti (non accondiscendere
alle idee deliranti)
• Somministrazione di attività cognitive stimolanti
• Auricolari, occhiali
• «Igiene» del sonno
• Mobilizzazione precoce (rimozione restrizioni)
• Contatto con familiari, rassicurazione
Delirium: trattamento
Terapia farmacologica
• Non raccomandate benzodiazepine
-
Oversedazione
-
Esacerbazione della confusione
-
Soppressione respiratoria
• ALOPERIDOLO: farmaco di scelta
• Farmaci psicotici «atipici»: alternativa (risperidone,
quetiapina, olanzapina)
! TdP; ipotensione, ritenzione urinaria, costipazione, bocca secca, spasmo
laringeo, distonie, segni extrapiramidali, disregolazione glucosio e lipidi
MORTALITA’?
PROBLEMATICHE DI FINE
VITA
- «Nessuno è tanto vecchio da non credere
di poter vivere ancora un anno»
M. T. Cicerone
- «La morte è un'usanza che tutti, prima o
poi, dobbiamo rispettare.»
M. Foucault
I pazienti più critici giacciono in UCI,
impauriti, terrorizzati, immersi e
sommersi
da cateteri e macchinari rumorosi…
sono
soli, lontani
da coloro che li amano,
separati dai regimi restrittivi di
“Il successo delle cure intensive
accesso
alla Terapia Intensiva..
non deve essere valutato solo
in base alle statistiche di
sopravvivenza, ma anche in
base alla
qualità del processo
del morire e alla
qualità delle relazioni umane
coinvolte in ciascuna morte”
«il medico, anche tenendo
conto delle volontà del paziente
laddove
espresse, deve astenersi
dall’ostinazione in trattamenti
diagnostici e terapeutici da cui
non si possa fondatamente
attendere un beneficio per la
salute del malato e/o un
miglioramento della qualità della
sua vita...»
(art. 16 CODICE di Deontologia
Medica)
«in caso di compromissione dello
stato di coscienza,
il medico deve
proseguire nella
terapia di
sostegno vitale finché ritenuta
ragionevolmente utile evitando
ogni forma di accanimento
terapeutico…»
(art. 39)
CONCLUSIONI
• Patologie cardiovascolari comuni nel paziente anziano (principale
causa di morte)
• Il numero dei pazienti anziani aumenta su scala mondiale
• Linee guida attuali basate su trial clinici che escludono/includono
pochi pazienti anziani: SCARSE EVIDENZE, CONTRASTANTI
Non esiste un modo universalmente valido e corretto,
né esistono “linee guida” universali
• Bisogna pertanto apprendere un nuovo MODO di approcciarsi al
paziente, che a volte va al di là della semplice capacità diagnostica e
terapeutica
Approccio tradizionale:
 Ricerca eziologica della malattia
 Eliminazione della causa
 Guarigione
Approccio geriatrico:
 Identico con in più una valutazione MULTIDISCIPLINARE per
 Misurare le funzioni residue
 Delineare la SPECIFICITÀ del caso
 Sintetizzare un quadro che di solito è eterogeneo, articolato e
sfumato
 Individuare i pazienti a maggior rischio di eventi avversi
 Impostare un progetto terapeutico mirato ed efficace
“La vecchiaia di per se non esiste se non comporta riflessi
patologici, cioè se non comporta l’impedimento a fare
determinate cose”
A. Moravia
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
"Sanità mentale? Spiacente, ma non ricordo di
aver mai avuto un simile fastidio"