Studio (Il presente studio è stato preparato per conto di PHYTODYNAMIC LIMITED Hong Kong) sulla capsula curativa phytoDyNAmic, valutazione ed interpretazione dei test di laboratorio effettuati dall’Istituto nazionale di sicurezza chimica dell’Università di Medicina Semmelweis di Budapest. In circa 35 billioni di cellule del corpo umano, si svolgono minimo 7000 reazioni chimiche al secondo per ogni cellula. Questi processi vengono guidati dal sistema bioelettrico - magnetico. In ogni cellula, il nucleo è positivo la membrana cellulare del citoplasma ha una carica negativa la quale crea un campo elettromagnetico debole intorno a sè. I processi siologici che avvengono nelle cellule e nei tessuti vengono accompagnati da vibrazioni speciali le quali inducono un campo elettromagnetico. Questo è il modo principale di communicazione intracellulare. Tutti i processi siologici vengono accompagnati da radiazione elettromagnetica con il numero di vibrazioni caratteristico delle cellule e dei tessuti intatti. Durante il danneggiamento della funzione cellulare, le condizioni di carica elettromagnetica della cellula cambiano ed il potenziale della membrana scende da 70 - 90 millivolt al di sotto di 30 millivolt (p.es. la tensione delle cellule tumorali cade al di sotto di 10 15 millivolt), cioè il numero di vibrazioni cambia. Se riusciamo a cambiare questo numero di vibrazione per il numero di vibrazioni caratteristico delle cellule intatte, avviene la guarigione. Tuttavia, la membrana cellulare ha una selettività elettromagnetica ed è una regione di membrana sulla quale avviene la comunicazione intracellulare tramite una cosidetta nestra biologica. Oltre agli effetti elettromagnetici, i processi biologici vengono inuenzati da vari fattori. Questi includono p.es. l’assunzione, lo stoccaggio e l’emissione di biofotoni. Solo le nestre biologiche attive sono in grado di trasmettere il segnale in modo normale. Anche i campi di energia scalare presenti nelle cellule svolgono un ruolo nella funzione cellulare. Le vibrazioni bioelettriche delle cellule possono essere inuenzate da molecole aventi un principio attivo pretrattato in modo speciale, le quali sono in grado di inuenzare le vibrazioni anomale delle cellule ammalate con la propria vibrazione oltre all’effetto molecolare. Questo nuovo approccio rivoluzionario ha creato la phytoDyNAmic. Usando l’addestrabilità dei cristalli vegetali, entrambi le vibrazioni che ottimizzano le interazioni elettriche ed i principi attivi che inuenzano in modo beneco la funzione del corpo sono stati inclusi in una capsula. Così possiamo dichiarare tranquillamente che la phytoDyNAmic non è solamente una capsula vegetale avente un effetto curativo straordinario, ma anche uno strumento di comunicazione per le cellule. La phytoDyNAmic è una composizione bio-organica di origine vegetale al 100%. Il Laboratorio di sicurezza alimentare WESSLING di fama internazionale dimostra con misurazioni che i materiali di base utilizzati nella produzione non contengono alcuna sostanza nociva all’organismo (pesticidi, fertilizzanti, sostanze pesticide, narcotici, sostanze anabolizzanti, stimolanti, sostanze dopanti, ecc.). L’analisi dimostra chiaramente che gli ingredienti vegetali non sono geneticamente modicati. I risultati delle misurazioni effettuate dal Laboratorio di ricerca analitica B&B presso il Dipartimento di chimica dell’Università tecnica di Budapest sotto la direzione del professore József Balla hanno dimostrato che il contenuto di vitamine e minerali estremamente alto della capsula contiene bioavonoidi e tomelanina nella loro purezza originale. Gli ingredienti vegetali non sono concentrati o estratti, ma i principi attivi selezionati e certicati (convalidati) vengono utilizzati in purezza farmacopea. Nella phytoDyNAmic ci sono dei principi attivi appositamente preparati ed in alcuni casi cristallizzati: polifenoli (antocianidina), EGCG, avonglicosidi, tomelanine, sostanze volatili (gingerolo), silimarina, vari acidi grassi, acido linoleico insaturo, acidi oleici. Vitamine: A, C, carotene, vitamina E. Tra gli oligoelementi quelli presenti in quantità più grandi sono Ca, Cu, Fe, Mg, Se e Zn. Gli ingredienti posti nella capsula vengono sottoposti all’imprinting biomagnetico. Il processo speciale di sica quantistica fornisce i dati - informazioni - i cristalli vegetali ed i principi attivi, queste informazioni entrando nell’organismo sono adatte a creare l’equilibrio di carica delle cellule umane. Questa tecnologia è il mezzo più efficace universalmente conosciuto per rallentare l’invecchiamento cellulare. l test di laboratorio scientico dell’effetto della capsula phytoDyNAmic sul ciclo cellulare antiossidante e citotossico, sull’apoptosi e sull’attività dell’enzima superossido dismutasi (SOD) è stato eseguito dal Dipartimento di biologia molecolare e cellulare dell’Istituto nazionale di sicurezza chimica dell’Università di Medicina Semmelweis di Budapest, sotto la direzione di professore Gyula Sebestyén e Dr. Zoltá n Marcsek PhD. L’analisi dell’inuenza della phytoDyNAmic sulla capacità antiossidante Gli antiossidanti sono composti capaci di neutralizzare i radicali liberi. I radicali liberi sono delle molecole o frazioni di molecole che contengono un elettrone spaiato sul proprio guscio elettronico esterno. Alla ricerca della loro copia, questi rubano elettroni da altri composti. L’ossigeno è un atomo che se perde i propri elettroni, causa un danno cellulare. I radicali liberi in quantità normali fanno da componenti del meccanismo di difesa dell’organismo, formano dei composti antibatteriali, anticoagulanti e regolatori della pressione arteriosa. I troppi radicali liberi causano delle malattie. La phytoDyNAmic agisce come uno scudo protettivo contro i radicali liberi. La capacità di scavenging viene determinata con il metodo luminescenza il quale si basa sull’eccitazione del luminolo. La riduzione accentuata del luminolo fa presumere l’aumento della capacità di scavenging totale. Misurando le soluzioni a concentrazioni diversi della phytoDyNAmic si è rivela to che la concentrazione elevata delle soluzioni aumenta la capacità di scavenging. Nella seconda parte dell’analisi è stato studiato l’effetto antiossidante sulle cellule di tumori epatici vive. Le colture di cellule tumorali vive sono state trattate con le soluzioni da diluizioni diverse della phytoDyNAmic. Le soluzioni della phytoDyNAmic a concentrazione superiore hanno comportato un effetto antiossidante straordinario del 23-29%. In sintesi, la phytoDyNAmic è una sostanza antiossidante che comporta la capacità di scavenging totale. Nei sistemi cellulari 89-375 in intervallo di dosaggio in una misura signicativa. L’effetto citotossico (inibitore della proliferazione del tessuto) della phytoDyNAmic La citotossicità è il daneggiamento cellulare causato da impatti esterni la quale signica la disintegrazione dei componenti cellulari e inne la morte delle cellule, o in altre parole, la morte cellulare non programmata. Questo effetto viene esaminato su tessuti normali o di tumori coltivati in piastre Petri. Durante l’analisi, la coltura cellulare del tumore epatico è stata trattata con le soluzioni a concentrazioni diverse della phytoDyNAmic. La soluzione a bassa concentrazione non ha inuenzato la percentuale di cellule vitali. Aumentando la dosi della phytoDyNAmic, la percentuale delle cellule vitali è scesa a 55%, 36% o 28% rispetto al controllo. Per uccidere il 50% delle cellule tumorali vive (per raggiungere il valore EC50) ci vuole una concentrazione di 725,6 (sono 6 capsule al giorno per un peso corporeo di 70kg). Dopo 96 ore di affamazione delle cellule, il valore EC50 è stato raggiunto con una concentrazione molto più alta il quale suggerisce che la phytoDyNAmic è più tossica per la popolazione di cellule proliferanti. L’analisi dell’effetto della phytoDyNAmic sul ciclo cellulare nelle linee di cellule tumorali umane attraverso il metodo di citometria a usso (ow) Indicando le cellule tumorali provenienti dal tumore epatico con bromodeossiuridina oppure ioduro di propidio, si può determinare la percentuale delle frazioni cellulari in fase S, apoptotiche e necrotiche che sono caratteristiche della proliferazione cellulare. Le cellule sono state propagate tramite conservazione e l’uso di medium idonei e per primo è stato esaminato l’effetto apoptotico. La morte cellulare programmata ossia l’apoptosi (PCD) L’apoptosi avviene in un modo geneticamente determinato. La cellula si restringe, il DNA ed il nucleo si decompongono, i componenti cellulari ed il citoplasma si spezzano (corpo apoptopico). La membrana cellulare rimane intatta. Il compito dell’apoptosi è di formare gli organi e riutilizzare i materiali delle cellule decomposte. Anche le cellule morti possono eseguire dei compi ti, p.es. plasia squamosa. Fase S Nell’interfase avviene la sintesi del DNA. Nella fase S si svolge la duplicazione importante del materiale genetico quando viene preparata una copia di ogni molecola del DNA. Il dimezzamento è rigorosamente uguale, anche i l numero e la distribuzione dei centrioli sono uniformi. Nella fase S, il tempo ciclico della duplicazione è di cc. 8 ore. Se la fase S viene paralizzata, non c’è divisione. In determinati punti del ciclo, nei cosidetti punti di controllo, funzionano dei meccanismi molecolari che permettono di proseguire solo se i processi parziali caratteristici della fase sono avvenuti e non vi è alcun danneggiamento alla frazione di trasmissione genetica nei punti di controllo principali: ai limiti tra le fasi G1 e S, alla ne della fase G2 e nella fase M. L’analisi dell’effetto antiapoptotico (inibitore dell’apoptosi) Nelle colture cellulari, si possono affamare le cellule tumorali (privandoli del medium) che provoca l’andamento di una parte delle cellule all’apoptosi (morte cellulare programmata). I cosidetti composti antiapototici sono in grado di rigettare le cellule all’inizio dell’apoptosi nel ciclo cellulare. La phytoDyNAmic è in grado di aumentare l’apoptosi di dieci volte in funzione della concentrazione, cioè le cellule costrette all’apoptosi possono essere rivelate in un numero dieci volte superiore rispetto al controllo, dopo la colorazione col ioduro di propidio. Le cellule in fase S possono essere indicate con l’anticorpo di anti-bromodeossiuridina e il loro numero può essere determinato attraverso la citometria a usso. Il cambiamento della percentuale di cellule in fase S è stato analizzato con l’aggiunta di soluzioni di phytoDyNAmic a concentrazione crescente. Dopo il trattamento, anche la dose minima di phytoDyNAmic ha diminuito della metà la percentuale delle cellule in fase S rispetto al controllo. Aumentando la concentrazione, la percentuale di cellule in fase S è scesa a 3 - 1%! In base alle analisi, si può stabilire chiaramente che la phytoDyNAmic uccide le cellule tumorali migliorando l’apoptosi cellulare in una misura direttamente proporzionale all’aumento della dose, mentre diminuisce in una misura drastica il numero di cellule in fase S (proliferanti). L’analisi dell’inuenza della phytoDyNAmic sull’attività dell’enzima superossido - dismutasi (SOD Gli enzimi che funzionano da antiossidanti nell’organismo, hanno un ruolo estremamente importante nel mantenimento dell’equilibrio biologico. Tali enzimi includono il glutatione reduttasi, il glutatione perossidasi, il superossido dismutasi (SOD) e la catalasi. La dismutazione signica la creazione di due reazioni uguali e opposte su due molecole distinte. Nel caso di due molecole di superossido, il SOD prende l’elettrone supplementare dall’uno e lo sposta nell’altro. Ad un’estremità si forma l’O2 normale elettron deciente, mentre all’altra estremità, la molecola riceve un elettrone extra. L’O2 avente elettrone prende rapidamente due ioni H+ e forma il perossido di idrogeno (H2O2). È stato provato che il SOD è legato alla sclerosi laterale amiotroca (morbo di Lou Gehrig) la quale malattia degenerativa porta alla distruzione selettiva dei neuroni al cervello e nel midollo spinale ed è associata ad una paralisi crescente. Le funzioni più importanti del SOD Il ruolo dell’enzima superossido dismutasi nell’organismo umano è la cattura e neutralizzazione delle anioni di superossido (anioni di ossigeno, O2-) e la prevenzione e la correzione dei danni ossidativi (p.es. nel DNA, nelle proteine e nei lipidi). Il SOD trasforma l’ossidione reattiva (O2-) in perossido di idrogeno (H2O2), il quale si trasforma in acqua durante la reazione di catalasi (2H2O2= 2H2O + O 2). Il trattamento di 4 ore con la phytoDyNamic in entrambe le linee cellulari (MCF7 tumore alla mammella e HepG2 tumore epatico) ha aumentato l’attività dell’enzima SOD in una misura signicativa. All’effetto del trattamento durevole, di 24 ore con la phytoDyNAmic, l’attività dell’enzima SOD nelle cellule MCF7 è aumentata mentre in base ai risultati di misurazione, il livello dell’attività dell’enzima SOD è stato mantenuto nelle cellule HepG2. L’effetto della phytoDyNAmic sui processi di invecchiamento Come ogni processo siologico, l’invecchiamento essenzialmente avviene sul livello cellulare. L’effetto combinato di una serie di fattori porta alla trasformazione del nostro corpo con l’età. Secondo le ricerche, l’invecchiamento ha un rapporto importante con l’iposi, l’ipotalamo, il sistema endocrino, la proliferazione dei radicali liberi e la scomparsa della telomerasi. L’invecchiamento delle cellule è regolato dal sistema telomerico, mentre l’invecchiamento degli organi viene regolato dal sistema neuroendocrino. La phytoDyNAmic ha un effetto beneco in numerosi processi molecolari correlati all’invecchiamento delle cellule e degli organi. È in grado di eliminare l’effetto ossidante dannoso ed eccessivo dei radicali liberi, il DNA mitocondriale non protetto ed i disturbi della duplicazione del DNA aumentando la quantità di SOD, con l’aiuto dei componenti di vitamine antiossidanti e bloccando le mutazioni. Il suo effetto di inibizione della formazione di malattie e tumori del sistema vascolare prolunga la vita inuenzando le complicazioni più importanti dell’invecchiamento. Secondo l’esperienza, la phytoDyNAmic inibisce anche la formazione delle malattie di vecchiaia: astma, allergia, diabete, arteriosclerosi, ipertonia, morbo di Alzheimer, artrite reumatoide, sclerosi laterale amiotro ca (ALS). La phytoDyNAmic ha delle proprietà univoche che inuenzano in modo beneco le vibrazioni bioelettriche. È in grado di rendere normale le vibrazioni elettromagnetiche morbose e quindi assicura la funzione cellulare ottimale per l’organismo. Sintesi Si può affermare che attraverso i propri ingredienti attivi, la phytoDyNAmic esercita degli effetti univocamente beneci nei processi biochimici e siologici di una grande varietà di malattie, ad un dosaggio appropriato. Nel rallentamento dell’invecchiamento cellulare, ha un ruolo importante anche la sua capacità antiossidante e di cattura dei radicali liberi, oltre all’imprinting. . Modicando il metabolismo dell’acido arachidonico, ha un effetto anti-inammatorio ed immunomodulante. . Attraverso l’inibizione del 5-lipossigenasi, ha delle proprietà antiastmatiche ed antiallergiche. . È antivirale ed antibatterico. . Gli isoavoni inuenzano l’effetto degli estrogeni ed aiuta quindi i problemi endocrini. . Riduce la formazione di mutazioni ed ha un effetto inibitorio di carcinogenesi. . La capacità di cattura dei radicali liberi attiva un effetto epatoprotettivo signicativo. . Inuisce sui problemi di digestione, assorbimento e metabolismo. . Ha un effetto beneco sulla funzione vascolare. . Migliora notevolmente la capacità di prestazione sica e mentale. Numerose esperienze attestano che il libido sessuale e la potenza sono tornati. . In molti casi, ha risolto dei problemi di infertilità. Secondo molti è “la capsula della vita”. . Hanno misurato l’incremento della prestazione di sportivi all’avanguardia, siccome sottocarico ha aumentato, mentre in periodo di riposo ha ottimizzato la produzione di energia dei mitocondri e la generazione di ATP. . Svolge un ruolo importante nella prevenzione . Ha notevolmente ridotto o eliminato gli effetti collaterali provocati in pazienti trattati con chemio terapia o irradiazione. Gli oncologi ed i loro pazienti continuano a segnalare delle esperienze di guarigione positive. . l sistema immunitario non è abbastanza attivo per contrastare le inammazioni e infezioni in casi di fratture del collo del femore o trocanteriche in età avanzate. In molti casi, questo può anche comportare la morte del paziente. Attraverso la stimolazione di SOD, i pazienti che consumano la capsula phytoDyNAmic non hanno incontrato questo tipo di problema. Presidio: per prevenzione, è sufciente somministrare 1-2 capsule al giorno no a 65-70 kg di peso corporeo. Per problemi sviluppati e meno gravi, è consigliabile l’assunzione di 3-4, cioè 3x1 oppure 2x2 capsule al giorno (no ad un peso corporeo di 65-70 kg). Nei casi più gravi, è necessario somministrare (no ad un peso corporeo di 65 - 70 kg) 4-6 pezzi al giorno (2x2 oppure 3x2 capsule al giorno). È importante che la quantità consigliata sia raggiunta gradualmente, con incrementi settimanali se lo stato del paziente lascia abbastanza tempo. In casi più urgenti, somministrare subito la quantità desiderata. Se è possibile, dividere in modo uniforme il numero di capsule desiderato nel periodo di veglia! Fare attenzione ad immettere la giusta quantità di acqua che deve essere almeno 4 dl di acqua pura per 10 kg di peso corporeo! Garantire un’adeguata qualità e quantità di nutrienti assunti! È molto importante l’attività sica per assicurare la circolazione sanguigna e linfotica! Se altrimenti non è possibile, attraverso sioterapia, massaggi o trattamenti sicoterapici. Mettiamo l’enfasi anche sull’igiene mentale! Queste affermazioni sono le mie esperienze che riettono anche i rapporti ed i dati di analisi della SOTE e della BME oltre ai miei risultati di analisi. Secondo quanto descritto ed in base alla guarigione sperimentata in migliaia di pazienti, possiamo dichiarare che il meccanismo universale della phytoDyNAmic è in grado di inuenzare la funzione delle cellule morbose e le vibrazioni elettromagnetiche delle cellule difettose. Ha dei principi attivi naturali e attraverso la somministrazione e d il consumo regolare, si possono prevenire o curare numerose malattie e morbi spesso fatali. Budapest, il 20 giugno 2014 Prof. Dr. József Tóth MD-PhD, DSc Profilo dell’autore Prof. Dr. József Tóth MD-PhD, Dsc Dal 1986, fu il capo del Dipartimento di patologia tumorale dell’Istituto nazionale dell’oncologia e più tardi divenne il direttore dell’Istituto. Dal 1996, è il dottore delle scienze di medicina. Nel 1997, fu abilitato ed ricevette il titolo di professore privato universitario. Nel 1997, fu il presidente dell’Associazione degli oncologi ungheresi. Ha trascorso 15 mesi negli Stati Uniti, al Laboratorio Ben Maz a Chicago dove eseguì delle ricerce sul tumore alla mammella e occupò dell’individuazione immunoistochimica dei ricettori steroidei. L’introduzione in Ungheria delle analisi HER-2 sono legati al suo nome. Per la sua attività diagnostica e di ricerca di alto livello ha ricevuto la medaglia di József Baló, la placca Krompecher, l’anello d’oro Pro Paciente. Il premio Batthyány - Strattman ed il premio George Weber. Fu membro della Commissione di oncologia dell’Accademia ungherese delle scienze, del Collegio professionale dei patologhi, dell’Associazione dei patologhi ungheresi, della Presidenza dell’Associazione degli oncologhi ungheresi e dell’Accademia internazionale della patologia (IAP). Da quest’ultimo ha ricevuto un riconoscimento speciale per il suo lavoro pionieristico svolto nel campo della patologia mammaria. L’educazione universitaria in vari paesi dell’Europa viene fatta con i suoi materiali professionali .
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