Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) SOMMARIO 1. PREMESSA 2 2. CAPACITÀ D’USO E DESCRIZIONE DEI SUOLI 2 2.1. CARATTERISTICHE PEDOLOGICHE 2.1.1. 4 Unità tipologica di suolo 6 3. SUPERFICI INTERESSATE DALL’IMPIANTO 11 4. PRESENZA DI IMPIANTI IRRIGUI 12 5. INCLUSIONE IN AREE GEOGRAFICHE (D.O.C., D.O.C.G., D.O.P., I.G.P., P.A.T.) 12 6. TIPI DI COLTURA NELL’ANNO PRECEDENTE 12 7. CONSIDERAZIONI FINALI 13 RELAZIONE AGRONOMICA 1 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) 1. PREMESSA La documentazione seguente costituisce la relazione agronomica secondo quanto previsto dall’allegato 1.d della DGR n. 5-3314 del 30/01/2012 “indicazioni procedurali in ordine allo svolgimento del procedimento unico di cui all’artt. 12 del D.Lgs. 387/2003” relativo al rilascio dell’autorizzazione unica per il progetto di una nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente nel bacino del Torrente Viona nei comuni di Mongrando e Donato (BI). La concessione prevede una derivazione media di 143,9 l/s e massima di 400,0 l/s dal torrente Viona, per produrre, sul salto legale di metri 212,50, la potenza nominale di concessione di 299,98 kW. La potenza complessiva installata risulta pari a 662,00 kW. 2. CAPACITÀ D’USO E DESCRIZIONE DEI SUOLI 1 Dall’analisi della recente “Carta della capacità d’uso dei suoli” , di cui si riportano uno stralcio nel seguito, emerge che i suoli presenti sono ascrivibili alla IV classe di capacità d’uso del suolo per tutto il primo tratto e alla V classe di capacità d’uso del suolo per quanto riguarda esclusivamente il settore interessato dalla centrale idroelettrica. I suoli di quarta classe presentano limitazioni molto evidenti che restringono la scelta delle colture e richiedono una gestione molto attenta per contenere la degradazione. Più in dettaglio il suolo in oggetto è classificato 4 e1, cioè appartenente alla classe quarta, sottoclasse e1: con limitazioni legate alla pendenza. I suoli di quinta classe presentano invece limitazioni difficili da eliminare che restringono fortemente gli usi agrari. Praticoltura, pascolo e bosco sono usi possibili insieme alla conservazione naturalistica. Più in dettaglio il suolo in oggetto è classificato 5 s3, cioè appartenente alla classe quinta, sottoclasse s2: con limitazioni di suolo legate alla pietrosità. 1 I.P.L.A. (2007), Carta della capacità d’uso dei suoli scala 1:250.000 RELAZIONE AGRONOMICA 2 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) Figura 1 – Carta della capacità d’uso del suolo Regione Piemonte (scala 1:250.000) e legenda RELAZIONE AGRONOMICA 3 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) 2.1. Caratteristiche pedologiche 2 Dall’esame della "Carta dei suoli" , emerge che i suoli presenti nelle aree di intervento sono classificati in parte come alfisuoli dei terrazzi antichi e in parte come alfisuoli di montagna (unità 00019 e 00018) relativamente a quasi tutta l’area interessata e in minima parte come inceptisuoli di montagna (unità 00052) relativamente all’area dell’edificio centrale e della restituzione. Gli alfisuoli sono un ordine di suoli della Soil Taxonomy che comprende tutti i suoli caratterizzati da un orizzonte di accumulo di argilla illuviale. A livello gerarchico inferiore (Sottordini e grandi gruppi) sono inclusi sia Alfisuoli relativamente giovani a profilo A-(E)-Bt, sia suoli molto pedogenizzati a glosse e fragipan, tipici dei terrazzi antichi, a profilo A-(E), Btx, Btc. Gli Alfisuoli della pianura Piemontese attuale sono moderatamente adatti per l’agricoltura grazie alle buone riserve idriche contenute nei Bt e alle basi di scambio che non sono state completamente lisciviate, ma accumulate negli orizzonti profondi. Gli Alfisuoli dei terrazzi antichi Piemontesi invece sono poco adatti alle colture agrarie a causa della presenza di orizzonti compatti, falde sospese e bassa permeabilità, che rendono difficili le lavorazioni e abbassano la permeabilità. Gli inceptisuoli sono invece un ordine che comprende tutti i suoli caratterizzati dalla presenza di deboli segni di alterazione pedogenetica. Carattere diagnostico è la presenza dell’orizzonte cambico in cui non è più riconoscibile la struttura della roccia madre. Può essere definito in modo univoco dalle seguenti proprietà 1) è formato per l’alterazione o concentrazione di sostanze, ma senza l’accumulo di materiali trasportati da altro luogo ad eccezione dei minerali carbonatici o della silice amorfa; 2) le tessiture sono più fini di quelle sabbioso franche; 3) il suolo contiene alcuni minerali alterabili, 4) La proprietà 3) è quella che dà il nome al tipo di suolo, perché specifica che l’evoluzione del suolo non è ancora completata, essendoci minerali che ancora potrebbero subire ulteriori alterazioni. Suoli poco evoluti come gli Inceptisuoli si ritrovano diffusamente in tutto il Piemonte, in quanto nel territorio regionale, caratterizzato da un’elevata percentuale di rilievi e di corsi d’acqua ad elevata energia, prevalgono erosione e trasporto. a discapito di fattori che accelerano la pedogenesi e portano più rapidamente alla formazione di suoli evoluti. 2 I.P.L.A. (2007), Carta dei suoli scala 1:250.000 RELAZIONE AGRONOMICA 4 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) Figura 2 – Carta dei suoli Regione Piemonte (scala 1:250.000) RELAZIONE AGRONOMICA 5 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) 2.1.1. Unità tipologica di suolo All’interno dell’UCS 00019, 00018 e 00052 le tipologie di suolo prevalentemente riscontrate sono le seguenti: Unità cartografica di suolo Delineazi oni Suolo Prevalente Morfologia Prevalente Percentuale UTS Codice UTS Descrizione UTS 00019 Alfisuoli dei terrazzi antichi Pianure o superfici pianeggianti 20 0000_00 Altri suoli 00019 Alfisuoli dei terrazzi antichi Pianure o superfici pianeggianti 50 5366_01 00019 Alfisuoli dei terrazzi antichi Pianure o superfici pianeggianti 30 5381_01 Ultic Hapludalf, fini, dei terrazzi antichi Fragic Paleudalf, acidi, dei terrazzi antichi Tabella 1 Unità cartografica di suolo Delineazi oni Suolo Prevalente Morfologia Prevalente Percentuale UTS Codice UTS Descrizione UTS 00018 Alfisuoli di montagna Rilievi montani o forme moreniche 20 0000_00 Altri suoli 00018 Alfisuoli di montagna Rilievi montani o forme moreniche 80 5360_02 Typic Hapludalf, acidi, dei rilievi morenici Percentuale UTS Codice UTS Descrizione UTS Tabella 2 Unità cartografica di suolo Delineazi oni Suolo Prevalente Morfologia Prevalente 00052 Inceptisuoli di montagna Rilievi montani o forme moreniche 60 2330_03 00052 Inceptisuoli di montagna Rilievi montani o forme moreniche 40 5360_02 Typic Dystrudept, grossolani, dei rilievi morenici Typic Hapludalf, acidi, dei rilievi morenici Tabella 3 RELAZIONE AGRONOMICA 6 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) RELAZIONE AGRONOMICA 7 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) RELAZIONE AGRONOMICA 8 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) RELAZIONE AGRONOMICA 9 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) Nel processo di formazione della Variante n. 1 al P.T.P. della Provincia di Biella la Matrice Ambientale si è arricchita di ulteriori approfondimenti conoscitivi tra i quali la tavola “MA9 Capacità d'uso dei suoli e delle loro limitazioni (1:50.000)” già inclusa nella Matrice Ambientale con l’adozione del PTP, sostituita in seguito ad un aggiornamento del contenuto informativo. Secondo quanto indicato dalla Carta di Capacità d’uso dei suoli inclusa nel P.T.P. di Biella, a differenza di quanto indicato nella carta regionale in scala 1:250.000 l’impianto attraversa esclusivamente aree incluse in classe IV (compresa l’area dell’edificio centrale). Figura 3 – Carta dei suoli Provincia Biella – zona di monte dell’impianto (scala 1:50.000) Figura 4 – Carta dei suoli Provincia Biella – zona di valle dell’impianto (scala 1:50.000) RELAZIONE AGRONOMICA 10 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) Figura 5 – Carta dei suoli Provincia Biella (scala 1:50.000) Come già detto in precedenza i suoli di quarta classe presentano limitazioni molto evidenti che restringono la scelta delle colture e richiedono una gestione molto attenta per contenere la degradazione. 3. SUPERFICI INTERESSATE DALL’IMPIANTO 2 Superficie complessiva dell’impianto è pari a 3.899 m dei quali: 2 • 495 m per la traversa di derivazione, il canale di derivazione e la vasca di carico; • 3.244 m per la condotta forzata completamente interrata; • 131 m per il locale centrale e la cabina di connessione M.T.; • 29 m per il canale di restituzione completamente interrato. 2 2 2 2 La superficie impermeabilizzata è pari a 131 m che corrisponde circa al 3% della superficie complessiva dell’impianto in progetto. RELAZIONE AGRONOMICA 11 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) 4. PRESENZA DI IMPIANTI IRRIGUI Non si rileva la presenza di impianti irrigui a basso consumo idrico realizzati con finanziamento pubblico in alcuna delle aree oggetto di intervento. 5. INCLUSIONE IN AREE GEOGRAFICHE (D.O.C., D.O.C.G., D.O.P., I.G.P., P.A.T.) I terreni interessati dalle opere relative all’impianto idroelettrico non rientrano in aree geografiche di produzione di prodotti D.O.C., D.O.C.G., D.O.P., I.G.P., P.A.T.. 6. TIPI DI COLTURA NELL’ANNO PRECEDENTE I terreni interessati dalle opere relative all’impianto idroelettrico non sono stati interessati nell’anno precedente e in quello attuale da colture di pregio né coltivazioni finalizzate alla produzione di prodotti a Denominazione di Origine (colture vitivinicole o frutticole o orticole specializzate D.O.C., D.O.C.G., D.O.P., I.G.P., P.A.T). RELAZIONE AGRONOMICA 12 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) 7. CONSIDERAZIONI FINALI Come emerge dalle Carte di Capacità d’uso dei Suoli precedentemente citate e dall’osservazione in campo si ritiene che i terreni in questione possano essere considerati di scarso pregio dal punto di vista del suolo e di conseguenza dal punto di vista prettamente colturale. Proprio a causa dell’ubicazione e della tipologia di suolo presente, i terreni interessati dalle opere di presa e dal locale centrale con relative opere di connessione non sono stati negli anni passati interessati da qualsivoglia forma o ordinamento colturale. Si tenga presente, infine, che le uniche aree intaccate esterne al sedime della strada provinciale saranno limitate al breve tratto in cui il canale di derivazione giungerà alla vasca di carico, al tratto della condotta forzata che dalla vasca di carico andrà ad intercettare la strada provinciale 419 e al settore occupato dall’edificio centrale e dalla cabina di connessione M.T. che saranno le uniche due strutture fuori terra. Le aree in cui verranno realizzate le opere di presa (Foto 1) e la vasca di carico (Foto 2) si presentano allo stato attuale come incolte. La zona in cui verrà realizzato l’edificio della centrale (sponda sinistra - Foto 3) è caratterizzata per lo più da superfici a prato-pascolo. Foto 1 - Vista della sponda sinistra del T. Viona nel tratto interessato dalle opere di presa RELAZIONE AGRONOMICA 13 Nuova centrale idroelettrica con derivazione ad acqua fluente sul Torrente Viona Comuni di Mongrando e Donato (BI) Foto 2 - Sito di costruzione della vasca. Foto 3 – prati che caratterizzano la zona in cui verrà realizzato l’edificio centrale RELAZIONE AGRONOMICA 14
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