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TRIMESTRALE DELLA SEZIONE DI LECCO
Anno 61° - N. 2 Aprile/Maggio/Giugno 2014
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro
“Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46)
art. 1. comma 2 DCB” - CMP Milano Roserio
Direttore Responsabile: Paolo Ferrario
Redattore Capo: Nino Venditti
Redattori: Luigi Bossi, Augusto Cogliati,
Emiliano Invernizzi, Ivan Piazza,
Luca Ramon Valsecchi, Enzo Vavisa
Redazione presso A.N.A. Lecco:
Via Pescatori, 23 - Telefono 0341.364.108
Autoriz.: Trib. di Lecco n. 31 del 3-9-53
Grafica: PrePrint - Lecco
Stampa: La Grafica - Molteno (LC)
Lecco
pagina 3
Maestro Scaioli
Sinfonia N° 80
Pordenone
inserto centrale
87ª Adunata Nazionale
Lecco presente
APPUNTI SULLA
GRANDE GUERRA
pagina 4
VITA DEI GRUPPI
pagina 16
ANAGRAFE ALPINA
pagina 22
Alpini da 110 e lode
Una tesi di laurea ripercorre
i primi vent’anni del Penna Nera
Un anno fa, quando conobbi Angelo Sala, il mio percorso accademico stava per concludersi e
desideravo dedicare la mia tesi di
laurea alla storia degli alpini della
mia città. Fu Angelo a suggerirmi di leggere le annate del Penna
Nera delle Grigne «per conoscere
gli alpini di Lecco». Così, sotto la
guida della professoressa di Storia
delle istituzioni militari e grazie
alla disponibilità generosa di Angelo, prese forma uno studio basato interamente su questa rivista. Attraverso l’analisi dei primi
Penna Nera ho potuto ricostruire
la vita del corpo degli alpini in un
periodo quasi per nulla considerato dalla storiografia ufficiale, nel
corso cioè degli anni Cinquanta e
Sessanta del Novecento. Il corpo e
la tradizione degli alpini in quegli
anni affrontavano l’impatto con
una società in trasformazione,
che metteva in discussione i valo-
ri tradizionali come il concetto di
Patria, l’onore del servizio armato
e la cattolicità del Paese. I redattori del Penna Nera non rimasero in silenzio ma denunciarono
da subito questa preoccupante
evoluzione, con un riguardo particolare per la gioventù. Il cambiamento più drammatico nella
percezione degli alpini fu la fine
del reclutamento su base territoriale e quindi l’apertura del corpo
a soldati provenienti da tutta la
penisola. Questo fu uno dei temi
maggiormente discussi negli anni
Cinquanta sul Penna Nera, che
ospitò pareri anche discordanti
nei confronti del nuovo sistema.
Il primo ventennio della rivista
lecchese fu ricco di avvenimenti,
dalla costruzione della Chiesetta
al Pian delle Betulle alle vicende
africane del conte Paolo Caccia
Dominioni, al convegno sul canto alpino del 1965. Sotto la guida
Elena Giorgioni
L’autrice ha 24 anni e risiede a Civate. Dopo
aver conseguito il diploma di maturità classica, ha frequentato il corso di laurea in Storia
presso l’Università degli Studi di Milano. Nel
2011 ha conseguito la laurea triennale con
una tesi dedicata alla storia del cinema italiano. Nel 2014 ha dedicato la sua tesi magistrale
alla storia del corpo degli alpini. Ora è alla ricerca di un lavoro, ma
cosa più importante, si sposerà il prossimo 5 settembre. Tanti auguri
da parte di tutti gli alpini lecchesi!
dei primi direttori, da Merlini a
Invernizzi, il «giornaletto» crebbe
raggiungendo nel 1966 le 4mila
copie. Tra i collaboratori vi furono
inoltre personalità note, non solo
i lecchesi Mario Cereghini e Ugo
Merlini, ma anche Aldo Rasero
ed Emilio Faldella, autori di importanti volumi storiografici sugli
alpini.
Attraverso questo mio studio ho
potuto entrare in contatto con il
mondo dell’ANA, con l’eccezionalità della sua storia e dei suoi
protagonisti. Ho potuto inoltre
sperimentare come lo spirito
che anima questa realtà, e che
ha origini lontane, non sia stato
intaccato dalle trasformazioni
socio-culturali avvenute in Italia,
ma si sia invece adattato ai nuovi
contesti, continuando a testimo-
niare dei valori eternamente veri.
Il mio studio sul Penna Nera, consultabile presso la sede sezionale,
è stato discusso in sede di laurea
il 6 maggio scorso ottenendo il
massimo dei voti. Concorrerà
inoltre per il premio De Cia, un
concorso indetto dall’ANA e da
Assoarma presso Belluno.
Elena Giorgioni
Nei giovani la nostra speranza
Per il futuro dell’Associazione e per l’Italia
Può essere questo il compendio degli incontri a Marostica, in
aprile, ed a Milano, in maggio. Il
primo, svolto insieme al Convegno Itinerante della Stampa Alpina, con l’ANA, L’Alpino, il Centro
Studi e la sezione di Marostica.
Il secondo dal solo Centro Studi,
per completare un costruttivo
e necessario dibattito. Unico il
tema, sia pure presentato sotto
vari profili: il centenario della
Grande Guerra e, per i giornali alpini, “comunicare il centenario”.
Perché i giovani, dunque? Per
la ragione che tutti -relatori del
C.I.S.A. compresi, come il nostro
direttore Paolo Ferrario- hanno
caldeggiato l’impegno di andare
nelle scuole, di «lavorare» sugli
studenti, oggi per confrontarsi
sulle vicende di quel passato centenario. Ad esempio per rendersi
conto del coesistere di vivi ideali
da parte di tanti giovani soldati,
anche volontari, e invece dell’inconsapevolezza di altri, mandati
a combattere per disciplina, dovere, obbedienza. Eppure non si
contano gli atti di eroismo degli
uni come degli altri, traccia di un
profondo «senso di Patria» che invece oggi langue.
Se è arduo correggere i «senti(continua a pagina 10)
notizie alpine
Dal Consiglio direttivo sezionale
Penna Nera delle Grigne
di consegnare il numero speciale di Penna Nera, sulla visita a Papa Francesco a
Roma, ai tre Vescovi celebranti alla Messa del sabato pomeriggio, al presidente
nazionale e a tutti i consiglieri nazionali.
•I lavori per l’opera idrica al rifugio Cazzaniga-Merlini non sono ancora partiti a
causa della consistente presenza di neve. Per la festa del rifugio, fissata per il 29
giugno prossimo è stata incaricata la commissione giovani per l’organizzazione
della cucina da campo.
•Il presidente dà lettura prima della lettera del coordinatore nazionele di PC, Giuseppe Bonaldi in cui rende conto della positiva esperienza di tutte le componenti
organizzative durante la recente adunata e ringrazia per il contributo dato e poi
dei ringraziamenti inviati da Alfredo Nebiolo, comandante del SON, al nucleo
trasmissioni sezionale per il prezioso contributo prestato in adunata.
•È stata richiesta da parte di alcuni gruppi, in merito all’adunata all’Aquila nel
2015, una organizzazione sezionale simile a quella del pellegrinaggio a Roma. Si
farà presente tale richiesta nelle riunioni zonali.
•Pietro Dell’Era, coordinatore di PC, informa che dal 23 al 29 giugno il nostro nucleo di Protezione Civile é di turno come disponibilità nazionale. Il 20.21.22 giugno si terrà l’esercitazione del 2° raggruppamento a Finale Emilia.
15 aprile 2014 presso la sede del Gruppo Bonacina
•Il direttore del Penna Nera delle Grigne, Paolo Ferrario, illustra come sarà impostato il numero speciale di 12 pagine interamente dedicato al pellegrinaggio
sezionale a Roma del 4 e 5 marzo scorso. Il costo sarà di euro 1.580,00. Lo stampatore recapiterà le copie su bancali relativi ad ogni zona e la distribuzione, solo
per questa volta, sarà effettuata a mano a cura di ogni gruppo. Il CdS approva.
•Mauro Farina dà le comunicazioni e le direttive riguardanti l’adunata nazionale
a Pordenone. La zona della Valsassina, tramite il consigliere Goretti, viene incaricata di portare il cartello con la scritta «Lecco». Il vessillo sarà portato dall’alfiere
sezionale. Parteciperanno le bande di Esino Lario e Cesana oltre alla nostra sezionale e il coro Grigna. Chiede un volontario per ogni zona per il servizio d’ordine
sezionale, comunicando il relativo nome. I capigruppo devono essere responsabili del proprio gruppo e non devono portare il gagliardetto. Lori raccomanda che
gli alfieri abbiano un buon portamento e un contegno adeguato e raccomanda di
farlo presente in ogni zona.
Venerdì in occasione dell’arrivo della Bandiera di guerra, i consiglieri Comini e
Spreafico si incaricano di scortare il vessillo. In eventuale loro assenza si incarica
17 giugno 2014 presso la baita degli Alpini di Cortabbio
il gruppo di Cesana.
•Il verbale della seduta precedente viene letto dal vice presidente Emiliano In Sabato sarà consegnato un vessillo alla nostra P.C. per la loro esercitazione e revernizzi e il CdS, dopo alcune precisazioni, approva all’unanimità.
lativa manifestazione. Alla Messa delle ore 16 parteciperanno tutti i componenti
•Lavori e festa al rifugio Cazzaniga-Merlini.
del CdS presenti. Il CdS approva
La festa si terrà il 29 giugno. Il consigliere Spreafico riferisce che i lavori sono at•E’ stata conclusa e protocollata la convenzione con il comune di Robbiate. Prototualmente ancora in sospeso perché la strada non è ancora agibile causa neve.
collata la relazione per lo svincolo del contributo a Paderno d’Adda. La convenIn occasione della festa sarebbe opportuno esporre il cartello relativo alle opere
zione con il Comune di Lecco, per il monitoraggio dei torrenti, è andata a buon
in corso. Vedrà di concordare una proroga della scadenza dei lavori a causa delle
fine. Bottari comunica che ha 36 volontari e con 15 ha fatto il giro della zona relaintemperie protrattesi nel tempo. Si decide che tutte le relative servitù dovranno
tivo al monitoraggio dei torrenti della zona di Lecco. Ad Airuno è stato protocolessere regolarmente trascritte.
lato lo svincolo relativo al contributo dell’anno 2013 ed è pronta la relazione per
Con la proprietà dell’impianto di funivia si è concordato come negli anni precedenti il costo del biglietto a 7 euro andata e ritorno. Verranno proposti un pafine lavori che comporta un contributo di 10.000,00 euro.
sto a 5 euro comprendente pasta e panino,
È stata stipulata la convenzione relativa ai
3 euro solo pasta e 2.50 euro solo panino.
quattro comuni di: Esino, Lierna, Perledo
Bibite a 1 o 2 euro. Per i componenti della
e Varenna. Ha un valore di 11.360,00 euro
banda, di cui bisogna confermare il numee comprende interventi in caso di emerro, si è concordato un pranzo al rifugio a 15
genza e un intervento di prevenzione per
euro.
ogni comune, con la partecipazione di 20
Don Donato ha proposto un intervento
volontari.
di Televalassina.
Sono pervenute parecchie richieste, da
• Calendario sezionale e manifestazioni.
parte delle scuole, per la visita alla Linea
Il presidente è molto soddisfatto della
Cadorna per la cui manutenzione si è stabuona presenza di tutto il CdS alle varie
bilito il seguente calendario: a fine maggio
manifestazioni avvenute e si procede a
Alta Brianza, a metà luglio Bassa Brianza e
compilare l’elenco delle prossime:
la Valsassina a fine ottobre e si precisa che
13 luglio – Ortigara – partecipa Papi con
possono partecipare tutti gli alpini e non
vessillo
solo i volontari di P.C. Il costo per questi
13 luglio – Festa alla baita di Introbio
interventi è stato preventivato in 1.000,00
13 luglio – Festa di Airuno, con sfilata
euro e serve fare un preventivo scritto per
19 luglio – Festa 60° del gruppo di BonaciRifugio Cazzaniga Merlini - Festa 2014 con tanta pioggia
il prossimo CdS.
na
•Il raduno sezionale al rifugio Cazzaniga 20 luglio – Festa 80° di Primaluna
Merlini si terrà l’ultima domenica di giugno. Serve un maggior coinvolgimento
20 luglio – Manifestazione al Gavia – partecipa il gruppo di Sirtori
del gruppo giovani e invitare i responsabili dei vari gruppi per organizzare una
27 luglio – Adamello
riunione. Spreafico informa che ci sono ancora due o tre metri di neve e pertan 27 luglio – Assalto al S. Genesio – Spreafico e Cogliati
27 luglio – Festa 90° a Galbiate
to al momento è impossibile iniziare i lavori dell’impianto idrico. Ha constatato
•Marmette alla chiesetta al pian delle Betulle
che la neve ha provocato alcuni danni. I comuni interessati ai lavori hanno sotto Al sabato sera ci sarà la fiaccolata organizzata dal gruppo giovani.
scritto l’accordo per le servitù. Il CdS delibera di dare mandato al presidente per
Bossi informa che Luca Ripamonti propone di proiettare il filmato “Il Piave morsottoscrivere gli atti di servitù che necessitano per la posa delle condutture e per
morò”.
la cabina di alloggiamento degli impianti, con i comuni proprietari di Cremeno,
Elenca inoltre, i nominativi accettati per la posa delle marmette:
Moggio e Vedeseta. Inoltre Spreafico propone di fare, prima della festa, un incon Bernardo Rusconi – Valmadrera
tro con i rifugisti.
Attilio Silvestrini – Valmadrera
•Paolo Ferrario comunica che ci sarà un articolo relativo al pellegrinaggio a Roma
Vincenzo Redaelli – Annone Brianza
sulla nostra rivista “L’Alpino”. Ha inoltre partecipato con Bossi e Piazza agli incon Ermenegildo Nava – Olgiate Calco
tri a Marostica. Il tema era “Come comunicare il Centenario della Grande Guer Paolo Casari – Cassina
ra” e la raccolta dati durerà fino al 2019. Si devono proporre incontri nelle nostre
Antonio Dajelli – Bellano
zone per raccogliere cartoline, lettere, materiale inedito e storie varie per poter
Giacomo Martinoli – Olginate
comporre un’enciclopedia di zona sulla Grande Guerra.
•Varie ed eventuali.
•Infine il presidente informa che il capogruppo di Bonacina, Maurizio Briacca,
Sito: si ritiene dare un’impronta diversa e farlo gestire da una persona interna
che ci ha ospitato, ha donato alla sezione una sua Jeep. Il consiglio ringrazia.
al CdS. Ferrario e Valsecchi con Luca Ripamonti ridaranno vita al sito e lo gestiranno. Bossi presenta una copia di una tesi di laurea relativa al nostro giornale
20 Maggio 2014 presso la sede del Gruppo Lomagna
Penna Nera. Il presidente propone di dare un riconoscimento alla studentessa in
•Adunata a Pordenone: soddisfazione del presidente per la numerosa partecipaoccasione delle festa di Natale.
zione degli alpini lecchesi presenti all’ammassamento. Ringrazia le bande, il coro
Tavola riferisce in merito alla proposta di organizzare, da parte della Sezione, la
e i Picett del Grenta per la loro presenza e i 28 sindaci presenti tra cui il sindaco
partecipazione all’adunata de L’Aquila. Per bande e cori 2 gg a 150 euro comprendi Lecco, Virginio Brivio. Comunica inoltre che i componenti del nucleo trasmissiva della cena della serata di ritorno e 250 euro per 3 gg. Per i gruppi 3 gg. venerdì,
sioni, Silvano Riva e Corrado Bartolo hanno ricevuto, dal presidente nazionale
sabato e domenica 250 euro ma si fa presente che i gruppi preferirebbero i gg di
Sebastiano Favero, un riconoscimento per i loro 10 anni di appartenenza al detto
sabato, domenica e lunedì. Queste proposte devono essere comunicate ai gruppi
nelle riunioni di zona. Bottari comunica che gli addetti di P.C. devono tenersi dinucleo che è stato inoltre elogiato per il prezioso servizio reso a favore del buon
sponibili fino a cessata all’erta sui torrenti di Lecco.
andamento di tutta l’adunata. Il nostro presidente informa che ha avuto modo
pagina 2
Anno 61 - numero 2
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
Maestro Scaioli, Sinfonia N° 80
Musica e alpini nel cuore e con
il cuore. Questo in sintesi il filo
conduttore della vita di questo
giovanotto di 80 anni. Nato il 12
giugno 1934 ha sempre lavorato e
studiato. A 12-13 anni, finite le elementari, è cresciuto nella Banda di
San Giovanni. Lavorava a Lecco,
in officina meccanica e alla sera,
due volte alla settimana si recava
a Milano a studiare privatamente
clarinetto presso il maestro Nicotera. Poi sempre lavorando e stu-
diando si è diplomato in clarinetto
al Conservatorio Verdi di Milano.
Ha trascorso i 17 mesi di naja a
Verona, sempre studiando musica e poteva tornare spesso a casa
per proseguire gli studi a Milano.
Occasionalmente, col permesso
del maresciallo, dirigeva la Banda
del 12° CAR. Dopo tanti anni di
studio, a 30 anni, si è diplomato in
clarinetto, svolgendo contemporaneamente studi di composizione
corale e strumentazione di banda.
Incontro gioioso tra due amici della musica
A Lecco si svolgevano concorsi per
i cori e lui con altri amici faceva
parte della corale della Parrocchia,
da qui l’idea il 6 dicembre 1958 di
unirsi e costituire un coro. In cinque hanno fatto la prima prova in
casa del maestro. In seguito i coristi
divennero dieci e poi quindici e nel
giugno del 1959 il debutto ufficiale ai Piani dei Resinelli come Coro
Grigna di Laorca e successivamente nel 1967 sono confluiti nella Sezione Alpini di Lecco, adeguando il
loro statuto a quello della Sezione.
Da allora il Coro Grigna, arrivato
fino a comprendere 55 elementi,
ha sempre eseguito i canti degli
alpini perché esprimono sensazioni semplici e costruttive. Perché la
loro musica, in particolare, dà positive emozioni, esprimendo quello che veramente sentono nel loro
animo e nel loro cuore. Ha sempre
cercato di far emergere dall’arte
della musica il lato buono delle
cose. Su consiglio dell’allora Presidente dell’Associazione Alpini,
il lecchese Ugo Merlini, ha armonizzato i Trenta Canti degli Alpini,
vanto del coro stesso, incisi su tre
LP e poi riversati su CD.
Il 2 giugno 1976 è stato insignito
del titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti artistici e comunitari. Firmato dal Presidente
della Repubblica Giovanni Leone
e controfirmato dal Presidente del
Consiglio Aldo Moro.
Ha partecipato all’Adunata Nazionale di Roma, nell’anno 1979 dirigendo la Banda della Sezione Alpini di Lecco fondata dal Dr. Dore,
presidente e dal maestro Scaioli. In
quell’occasione ha avuto l’idea di
eseguire l’inno alla Madonna Nera
che ha attirato l’attenzione di Papa
Wojtila, che si è avvicinato a loro
dando la possibilità al maestro di
salutarlo personalmente stringendogli la mano.
Augusto Cogliati
Il Coro Stelutis compie cinquant’anni
Negli anni sessanta la maggior
parte dei ragazzi per trascorrere
in allegria i pomeriggi della domenica si riunivano all’oratorio. Un
gruppo di questi ragazzi un po’ più
intraprendente degli altri amava
stare insieme e cantare i canti delle
nostre tradizioni. Fu così che questi giovani, aiutati da due carissime
persone, il sacerdote don Piero ed
il maestro Spreafico diedero vita
nel 1964 al Coro Stelutis.
Ora nel 2014 possiamo dire ad alta
voce “ tanti auguri, Coro Stelutis,
per i tuoi cinquant’anni”.
Molte cose sono successe durante
tutti questi anni. Il Coro si è esibito in luoghi diversi sia in Italia che
all’estero, in teatri e basiliche, in
piazze e grotte, in televisione e per
raccogliere fondi da dare in beneficenza. È Coro dell’Associazione
Nazionale Alpini di Lecco, fa parte
dell’Unione Società Corali Italiane e collabora con l’Associazione
Culture Popolari e Tradizioni della
Lombardia.
Naturalmente c’è stato nel Coro un
avvicendamento di persone sia nei
cantori sia nella direzione artistica;
ora esso è composto da 29 coristi
Aprile-Maggio-Giugno 2014
ed è diretto dal maestro Valter Sala
di Olginate.
Tra le manifestazioni organizzate
per festeggiare l’anniversario del
50° una in particolare merita di essere ricordata per il significato che
l’ha ispirata. Non una grande festa
in casa nostra magari con tanti
amici, ma un viaggio per portare i
canti delle nostre tradizioni, il nostro spirito alpino, la nostra parlata, la presenza costante del nostro
cappello alpino tra gli Italiani all’estero.
E così dopo tanti contatti via internet il Coro Stelutis al completo di
prima mattina il 1° giugno è partito alla volta di Buie, una località
dell’entroterra istriano, per incontrare la Comunità degli Italiani a
cui aveva offerto un concerto.
Lasciatemi descrivere questo nostro viaggio di due intensi giorni
perché le emozioni provate sono
state tante.
La prima sosta dell’andata è stata
fatta a Redipuglia per un omaggio
doveroso ai caduti della Grande
Guerra e poi l’immancabile pic-nic
“alpino” a base di salumi e buon
vino.
Giunti a Buie abbiamo avuto come
prima accoglienza, dopo la sistemazione in hotel, la visita guidata
alla cittadina che, situata su un
colle, consente di ammirare il bel
panorama istriano fino al mare e
poi inaugurazione della mostra di
quadri, su motivi istriani, del pittore Ruzzier.
A sera incontro con la Comunità
degli Italiani per il concerto del nostro Coro.
Va ricordato che la Comunità degli
Italiani di Buie è una consistente
parte della cittadinanza e svolge
una proficua attività di conservazione della cultura italiana. Tra
l’altro ogni anno viene organizzato
un interessante e molto frequentato “Festival dell’Istroveneto” a cui
concorrono nuove canzoni composte nel dialetto della Comunità.
E poi è presente da molti anni il
Coro misto della Comunità degli
Italiani che ha fatto da introduzione con alcuni canti al concerto
della serata.
La sala concerti completa, l’accoglienza calorosa, l’amicizia con i
presenti e con i componenti del
Coro buiese hanno coinvolto tutti
i cantori dello Stelutis spronandoli a dare il meglio nelle esecuzioni
dei canti. Non è mancata l’esecuzione a Cori uniti del “Signore delle
Cime”.
È stata una bellissima occasione
per ricordare a tutti i presenti la
nostra volontà di essere loro vicini
e per descrivere il nostro Brivio e la
nostra Associazione “alpina”.
A chiusura della serata ottima
cena, ospiti della Comunità, con
immancabili canti dei due Cori.
La mattina del giorno seguente
abbiamo avuto modo di fare una
visita guidata della città di Parenzo
e della Basilica Eufrasiana dedicata alla Beata Vergine che è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità
dall’Unesco.
Dopo l’ottimo pranzo in ristorante
partenza per il rientro a casa.
A conclusione noi componenti
del Coro Stelutis abbiamo voluto
ringraziare tutta la Comunità degli
Italiani di Buie per la loro cordialità
e lo abbiamo fatto rivolgendo alla
Presidente signora Eliana Barbo un
caloroso “Grazie” ed un invito che è
un sentito “Arrivederci a Brivio”.
Luigi Sella
pagina 3
notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Appunti sulla Grande Guerra
Questo articolo, il primo di una serie che ci accompagnerà lungo
il percorso della I Guerra Mondiale nel Centenario del suo svolgimento, non può e non vuole essere un qualche cosa di nuovo
scritto su di un argomento più che ampiamente trattato da storici,
militari, politici, protagonisti, ed esperti di ogni branca dell’arte
Militare. Potrebbe essere, tuttalpiù, un passaggio a volo d’uccello
su episodi, accadimenti, fatti, senza minimamente avere la pretesa
di porre una pietra miliare nella storiografia moderna.
A distanza di ormai 100 anni
dall’inizio della prima Guerra
Mondiale (ufficialmente l’evento
bellico inizia con la dichiarazione
di Guerra da parte dell’AustriaUngheria alla Serbia il 28 di luglio
del 1914,) la storiografia moderna
è concorde nel considerare l’assassinio a Sarajevo dell’erede al
trono d’Asburgo Francesco Ferdinando e della di lui moglie Sofia,
non più e non tanto la causa dello
scoppio del conflitto, ma l’elemento scatenante, il detonatore
di un situazione che da anni evolveva verso quell’unica, inevitabile
soluzione.
Certamente il rileggere oggi la
successione degli eventi di quel
tragico, drammatico 28 giugno
1914 fa pensare a una regia occulta che abbia con accuratezza fissata una successione cronologica
di eventi degna di un racconto di
fantapolitica.
Come spiegare altrimenti il fatto
che la coppia Reale,sopravvissuta
ad un primo attentato con il
lancio di una bomba che ferisce di striscio l’Arciduchessa
per poi esplodere sotto un’auto
del seguito, decida di proseguire nella visita della capitale della
Bosnia-Erzegovina, rispettando
il programma: visita al Municipio, visita ai feriti dell’attentato e poi, lentamente in corteo
sull’Appelkai, l’errore di percorso
dell’auto ufficiale, la manovra per
ritornare sul percorso corretto ed
essere puntuale all’appuntamento con il destino.
I colpi di pistola esplosi dallo studente Gavrilo Princip spezzano
le vite dei due Reali. Nonostante
Princip sia, come tutti gli altri seisette componenti il commando
attentatore, di nazionalità serbobosniaca e pertanto cittadino
dell’Impero, si sospetta subito
un coinvolgimento diretto della
Serbia nella organizzazione del
complotto.
Con l’assassinio dell’erede al trono si intende colpire la monarpagina 4
chia stessa e favorire le spinte
centrifughe che porterebbero al
dissolvimento dell’Impero e alla
nascita di una “Grande Serbia,”
una vasta nazione che raccoglierebbe le popolazioni slave meridionali fagocitate nell’Impero
Austro-Ungarico al dissolvimento
dell’Impero Ottomano.
Ma è il potente alleato tedesco
a soffiare sul fuoco della volontà di rivalsa, o forse di vendetta
dell’Austria-Ungheria.
La Germania che nel 1914 si lancia nell’avventura bellica è uno
stato giovane, potente, aggressivo. L’unificazione tedesca avvenuta nel 1871 sotto la regia del
cancelliere Otto von Bismarck
ha creato un impero a carattere
federativo (Reich) sotto la guida
del re di Prussia assurto al ruolo
di Imperatore (Kaiser). L’ascesa al
trono di Guglielmo II nel 1888 dà
il via ad una serie di sfide lanciate sullo scenario internazionale.
Russia, Francia, Gran Bretagna
vengono provocate attraverso alleanze incrociate, appoggiando i
loro nemici. Nel caso dell’Inghilterra, addirittura avviando un poderoso programma di costruzione di una flotta navale in grado
di incrinare la supremazia navale
britannica.
Ma se la Germania costituisce indubbiamente il principale fattore
scatenante della guerra, che porterà questa alla dimensione, per
la prima volta, di conflitto mondiale, è sicuramente il sistema di
alleanze instauratosi nella comunità internazionale.
Erano, queste alleanze,veri e propri investimenti in sicurezza, che
all’epoca apparivano solidi ma
che, alla prova dei fatti, si rivelarono privi di reale fondamento.
Alcune di queste alleanze portarono rapidamente, come conseguenza diretta, alle dichiarazioni di guerra, ma per alcuni
altri Paesi, la scelta di campo fu,
probabilmente, più difficile, più
complessa, più laboriosa, tant’è
a cura di Ivan Piazza
che tra le 56 dichiarazioni (tante furono alla fine) alcune
spiccano per la loro
tempestività: Haiti dichiara guerra
alla Germania il 12
luglio 1918 mentre
addirittura una settimana dopo, il 19
luglio 1918, l’Honduras decide da che
parte stare e dichiara anche lui guerra
all’Impero Tedesco.
Cosi, quella che nel
Giugno del 1914
poteva essere considerata nulla più di
una, per altro grave,
crisi
diplomatica
tra Austria e Serbia
sulla scia dell’assasCosì il Corriere della Sera diede notizia dell’attentato
sinio dell’erede al
trono austriaco, trascinò immediatamente in campo
confluire nella zona di operazioni
la Russia al fianco della Serbia e la
il proprio enorme esercito disperGermania al fianco dell’Austria,
so però su un altrettanto enorme
come previsto dai trattati di alleterritorio, dava un preciso traanza tra gli Imperi Centrali.
guardo temporale alla prima fase
Il coinvolgimento della Russia fu
dell’operazione.
per la Germania il segnale che
In 42 giorni Parigi doveva essere
fece scattare la necessità di attuaconquistata e la Francia sconfitre il piano preparato fin dal 1905
ta per poter poi rivolgere le armi
dall’allora capo di Stato Maggiore
contro l’orso russo.
tedesco conte Alfred von SchliefPer poter ottenere ciò, chiarafen e da allora sempre tenuto
mente, le truppe tedesche non
pronto nel cassetto.
potevano farsi impegnare dai
Questo piano, rimasto sostanzialdifensori sulla frontiera Francomente inalterato nel corso di quaTedesca ben organizzata a difesa
si un decennio, partendo dal pree dove esisteva già un embrione
supposto di un patto di reciproca
della futura linea Maginot.
alleanza tra il nemico storico delEcco allora, come prevista nei
la Germania, la Francia e l’Impeparticolari dal piano del Capo di
ro russo, e dando per scontato
Stato Maggiore tedesco, la viol’intervento in aiuto dell’alleato
lazione della neutralità di Belgio
aggredito, evidenziava il rischio,
e Lussemburgo, l’aggiramento
per i tedeschi, di trovarsi a dover
a Nord della frontiera Francocombattere su due fronti.
Tedesca, e, attraverso la frontiera
Il piano von Schlieffen, proprio
Franco-Belga, la calata su Parigi,
in quest’ottica, ritenendo che ai
aggirando l’esercito Francese atrussi necessitassero almeno sei
testato sul confine con la Germasettimane per mobilitare e far
nia. (1 continua)
Bibliografia
•Peter Hart, La grande storia della Prima Guerra Mondiale
Newton Compton Editori - Roma 2014
• A.A. V.V., Prima Guerra Mondiale
Giunti Editore - Milano 1999
•Adrian Gilbert, La Prima Guerra Mondiale
Hobby & Work Publishing - Milano 2004
•Correlli Barnett, I Generali delle sciabole
Longanesi & C. - Milano 1965
•Luigi Cadorna, La Guerra alla fronte italiana
Fratelli Treves Editori - Milano 1921
Anno 61 - numero 2
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
Assemblea annuale P.C. del 10.11.2013 - Relazione
Pubblichiamo di seguito un sunto della terza parte della Relazione annuale, quella con le attività di pronto intervento e squadre speciali 2013.
Pronto Intervento
Linea Cadorna - Ultimate le opere
del progetto “Interreg” nel tratto
Corenno Plinio/Molinelli: 72 interventi; 878 presenze di Volontari di
49 Gruppi; 5.200 ore lavorative.
Terremoto Emilia - Due squadre
di 6 Volontari per una settimana
per i lavori al cantiere Casumaro.
Emergenza strada statale 36 - Per
chiusura galleria Monte Piazzo, Intervento di 64 Volontari per 2 giornate a supporto Forze dell’Ordine:
a Bellano, incrocio SP62 e SP72 e
prossimità Galleria di Morcate; a
Varenna, strettoia di Fiumelatte e a
Lierna, località Grumo.
Maratona Calcio Città di Lecco Impegnati 12 Volontari per due
giorni della manifestazione.
Interventi vari - Messa a norma
impianti al Rifugio CazzanigaMerlini: in media 4 Volontari per 8
giornate.
-Montaggio e smontaggio nostro
capannone per UNITALSI: 10 Volontari per due giorni.
-Pre-campo Piacenza: opere di recupero e ripristino a favore della
città ospitante in occasione Adunata Nazionale a Piacenza: 11 Volontari per una settimana.
-Preparazione e supporto per festa annuale Rifugio CazzanigaMerlini: 10 Volontari per 2 giorni.
-Incontro Pian delle Betulle: 10
Volontari per 4 giornate (Logistico e Pronto intervento).
Strasburgo - Su richiesta dell’Istituto Comprensivo di Bellano,
i Volontari della locale squadra
hanno fatto vivere ai ragazzi delle
medie di Lierna e della 5^ elementare di Esino, un’esperienza unica
sul campo, organizzandoli logisticamente per vitto e alloggio nelle
nostre tende, in occasione visita al
Parlamento Europeo: una “4 giorni” indimenticabile per ragazzi e
accompagnatori.
Squadre Speciali
In considerazione dei tanti interventi effettuati, mi limiterò a una
presentazione generale.
Cinofili - Protagonisti in diversi
settori: quello, con maggior visibilità, relativo agli incontri del Gruppo Scuola/Cultura in diversi plessi
scolastici per divulgare la cultura
della solidarietà e far comprendere il giusto approccio uomo/cane;
poi il lavoro di addestramento,
base per creare unità cinofile da
soccorso serie ed affidabili.
L’impegno per gli esami ENCI, inAprile-Maggio-Giugno 2014
fatti, per poter operare, è faticoso:
sono necessari almeno due anni
per il brevetto. Anche nel 2013
una nostra Volontaria è riuscita
nell’impresa ed altre sei unità sono
in preparazione per sostenere la
verifica. Un ringraziamento agli
Amici che ci hanno aiutato mettendo anche a disposizione terreni
e parte dei materiali per realizzare
il campo di addestramento a Malgrate.
Scuola/Cultura - Le scuole coinvolte in prove di evacuazione sono
sempre più numerose e così anche
le dimostrazioni richieste. Quasi
un centinaio i Volontari e gli Alpini
che hanno reso possibile l’obiettivo di 24 scuole evacuate, 113 classi
interessate, 2.169 alunni coinvolti.
Per la Commissione Scuola-Cultura gli interventi effettuati sono
stati 27 di cui 20 con argomento
“Linea Cadorna”; alunni coinvolti
1.014 sia in aula, sia con successiva
uscita sul campo; 4 le dimostrazioni congiunte con Unità Cinofile e
AIB e gli alunni coinvolti circa 300;
le lezioni informative sulla Protezione Civile e le visite guidate presso la nostra Sede operativa di Sala
al Barro sono state 3 coinvolgendo
270 alunni.
A giugno si è chiuso il 12° anno
scolastico che ci vede operare in
questa delicata e importantissima
attività di P C.
Subacquei - Da sottolineare disponibilità e impegno del Gruppo con
l’Amministrazione Provinciale per
interventi ecologici e sversamento
di idrocarburi, nel lago e nei corsi
d’acqua della Provincia, che li vede
reperibili 24 ore su 24 per 365 gior-
ni l’anno (nel 2013 con una decina
di interventi).
Inoltre: - “Progetto Scuola”, tutti i
mercoledì sera da marzo a maggio,
con gli alunni delle scuole medie;
-assistenza a immersioni per esami di sommozzatori di PC, sedute che si tengono al Moregallo,
per il rilascio di brevetti.
-partecipazione a Sarnico all’esercitazione regionale sommozzatori di PC;
-presenza a Palazzolo Sull’Oglio in
occasione dell’esercitazione del
2° RGP.
Infine da gennaio a marzo e da ottobre a dicembre, tutti i mercoledì
sera, la squadra organizza e partecipa ai corsi di sub e di mantenimento del brevetto a Garlate.
AIB - In febbraio i Volontari hanno partecipato al corso di secondo
livello del’ANA Nazionale, superandolo con successo; con questo
brevetto la squadra acquisisce il
maggior livello riconosciuto dalla
regione Lombardia.
In autunno-inverno il Gruppo ha
coperto 8 settimane di turni di reperibilità nazionale.
I Volontari hanno partecipato a 4
dimostrazioni scolastiche con il
Gruppo Cultura-Scuola e 3 presso
la sede di Sala al Barro, mostrando
attrezzature e spiegando funzioni.
Oltre a numerose uscite organizzate dai nostri Gruppi Alpini, in
agosto, con una squadra di 4 Volontari, sono andati in Puglia per
“emergenza incendi”, su richiesta
del Dipartimento di PC.
Gli AIB sono costantemente presenti nel magazzino di Pescate per
manutenzione attrezzature in dotazione.
Trasmissioni - Supporto alle attività con necessità di radio-comu-
nicazioni, sia in prevenzione che
in emergenza. Per quest’ultima
sono intervenuti in Toscana, per il
terremoto, installando ponti radio
e allestendo la sala operativa.
A livello sezionale interventi a
Robbiate, Osnago, e Valmadrera a
supporto di competizioni sportive;
a Dolzago per dimostrazioni alla
popolazione; a Palazzolo Sull’Oglio e Castel San Pietro gestendo le
radio comunicazioni per l’esercitazione e per il raduno del 2° RGP.
A maggio gestione del pre-campo
e del servizio d’Ordine Nazionale
per l’Adunata a Piacenza; a Schio
in occasione del raduno del 3° RGP
e a settembre partecipazione alla
prova radio nazionale “Esercitazione nord-est Vajont” organizzata
dal Dipartimento di PC.
In dicembre gestirà la radiocomunicazioni del Servizio d’Ordine
Nazionale per la Messa in Duomo
a Milano.
Nel 2013 due Trasmettitori hanno
ottenuto il brevetto di operatori di
geolocalizzazione.
Ho finito e mi scuso se ho dimenticato qualcuno e qualche opera
importante. Non ho voluto quantificare le giornate che tutti voi Volontari avete dedicato alla nostra
Unita di PC, vi assicuro che sono
davvero tante; esprimo un sentito
ringraziamento al Dott. Stefano Simeone ed alla Dott.ssa Laura Motolese della Prefettura di Lecco, a
Fabio Valsecchi e a Franco de Poi
rispettivamente dirigente e assessore alla PC della Provincia di Lecco, ma soprattutto a voi Volontari e
ai vostri Capisquadra per l’impegno profuso per tener sempre alto
lo spirito Alpino e della nostra Unità di PC.
Viva gli Alpini, viva l’Italia.
Pietro Dell’Era
Alpini di Cividale del Friuli (Ud)
Cambio ai vertici dell’Ottavo Reggimento
Lo scorso ottobre alla caserma
«Feruglio» di Vanzone (Ud), cerimonia di insediamento del
nuovo comandante, il colonnello Matteo Giacomo Spreafico.
L’Ottavo Reggimento è gemellato dal 2006 con la Fondazione
Don Gnocchi.
La notizia ci riguarda da vicino perché il colonnello Matteo
è figlio del colonnello Mauro
Spreafico, di famiglia originaria di Cremeno in Valsassina.
Sposato con Andreina Molteni
dei Piani Resinelli e amico degli
alpini di Lecco, iscritto all’ANA
nella nostra sezione. Il colonnello
Mauro é entrato nell’Accademia
militare di Modena nel 1955, iniziando la sua carriera nelle truppe alpine nelle sedi di Vipiteno,
al Battaglione Morbegno e poi ad
Aosta presso la scuola militare alpina.
Nel 1985 ha partecipato alla 1a
spedizione italiana in Antartide
sulla costa del mare di Ross dove
si è proceduto alla costruzione
della Base permanente italiana, denominata Baia Torre Nova
(BTN).
Augusto Cogliati
Col. Matteo Giacomo Spreafico
pagina 5
notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Alpiniadi estive: Lecco c’è
Buona prestazione dei nostri atleti.
Un’esperienza che rafforza lo spirito di gruppo
Venticinquesimi su 55 sezioni
provenienti da tutta Italia. La prima edizione delle Alpiniadi estive – che si sono svolte in quattro
comuni della provincia di Cuneo:
Borgo San Dalmazzo, Chiusa Pesio, Limone Piemonte e Cervasca
– si è conclusa con un buon risultato per la sezione lecchese, che
ha dovuto fare i conti con l’handicap di una partecipazione non
troppo numerosa di atleti.
Solo in 15 si sono dati battaglia
con i colori lecchesi nelle varie
gare della manifestazione: staffetta di corsa in montagna, marcia di regolarità, corsa individuale
in montagna, quadrangolare di
calcio e duatlon. Pochi ma buoni,
verrebbe da dire, visto che sono
riusciti ad agguantare una bella
posizione di metà classifica.
Certo, resta un po’ di rammarico:
la sezione di Sondrio, per esempio, che quattro anni fa era nelle
retrovie rispetto ai lecchesi, è riuscita ad entrare fra i primi dieci
grazie alla partecipazione di ben
417 atleti. Come sono riusciti a
coinvolgere così tante persone,
fra alpini e aggregati? L’entusiasmo che sono riusciti a creare
attorno a questa manifestazione deve servirci da esempio per
rimpolpare un po’ le nostre file e
sperare, alla prossima edizione, di
volare ancora più in alto in classifica.
Certo i nostri si sono battuti alla
grande. Da sottolineare, ancora
una volta, l’impegno di Giordano Lori, responsabile del gruppo
sportivo che, tra mille difficoltà, è riuscito a recuperare un bel
gruppo di alpini, “veci “e “bocia”
che insieme hanno dato lustro al
nome della sezione di Lecco.
Da non dimenticare il nostro porta vessillo alpino, Franco Ciresa,
per tutti “Papi”, che nei quattro
giorni delle Alpiniadi è stato il
punto di riferimento di tutti i lecchesi. Sono stati giorni all’insegna
dello sport, dell’amicizia e dello
spirito di gruppo. Si è respirata
un’aria di competizione, che però
non è mai diventata gara di uno
contro l’altro, ma piuttosto “cemento” per la nostra Sezione, che
esce da questa esperienza più forte e con la voglia di crescere ancora di più. Come fare per migliorare? Ne abbiamo discusso tanto,
in quei quattro giorni, e siamo fiduciosi che le nuove idee, nate in
quel clima di completa serenità,
possano portare una ventata di
freschezza e di vigore all’interno
della Sezione e del Gruppo sportivo di Lecco in vista delle prossime
Alpiniadi invernali.
Luca Ramon Valsecchi
I nostri atleti che hanno partecipato con le rispettive discipline sono:
Staffetta:
Lorenzo Atzeni e Giuseppe Brambilla
Marcia di regolarità: 1° terna Sergio Gatti, Italo Cavalli, Oscar Ongania
2° terna Giulio Mandelli, Luca (Ramon) Valsecchi e Gianbattista Muttoni.
3° terna Enrico Longhi, Giordano Lori e Marco Paleari
4° terna Graziano Mazzoleni, Fabrizio Cesana e Ferdinando Sacchi.
Corsa individuale:
Lorenzo Atzeni, Ennio Brumana, Italo Cavalli, Sergio Gatti, Giordano Lori,
Luca (Ramon) Valsecchi, Oscar Ongania, Marco Paleari e Gianbattista Muttoni.
La puttiglia dei nostri atleti con il vessillo sezionale
Ricordando il glorioso «Gruppo Bergamo»
Un caro ricordo degli amici Artiglieri Alpini del 1948 che hanno
fatto parte della Ricostituzione del
Glorioso Gruppo Bergamo. Il 17
giugno 1948 dal distretto militare
di Cemo siamo partiti in 12 per il
C.A.R. di Montorio Veronese. ll 17
luglio da Montorio Veronese con
destinazione Caserma Mignone a
Bolzano ci siamo trovati per la Ricostituzione del Glorioso Gruppo
Bergamo. Del gruppo dei 18 due
alpini erano di Casatenovo, due di
pagina 6
Rogeno e due di Valmadrera, Angelo Dell’Oro e Giovanni Crimella. A
settembre dodici sono stati mandati al distaccamento di Verona.
Una sera gli alpini di Verona si sono
recati al C.A.R. di Montorio Veronese per incontrare gli amici che
erano riamasti a Montorio come
istruttori. Li gli alpini sopraggiunti
hanno trovato dei compaesani anche loro destinati al Gruppo Bergamo, con destinazione Varna Bressanone della 33ª batteria. Umberto
Buzzi di Casatenovo, frazione di
Valaperta, i due cugini Manganini
di Lomagna e il falegname Villa di
Valmadrera.
Questi amici del 3o scaglione 1927
hanno avuto la fortuna grazie ai
comandanti dei Gruppi Bergamo
e Belluno di partecipare alla sfilata del 2 giugno 1949 a Roma. Oltre
agli alpini, sono stati portati anche
i “fratelli” muli. Tutti gareggiavano per avere gli animali piu puliti.
Gli alpini del Gruppo Belluno per
rendere lucido il mantello dei muli
usavano un panno imbevuto di gasolio che li rendeva particolarmente lucidi. Un furbetto del Gruppo
Bergamo ha scoperto il trucco e
cosi anche i muli del Gruppo Bergamo luccicavano, facendo fare
bella figura ai loro comandanti.
È stato un momento particolare
che ci ha resi orgogliosi di essere
parte del Glorioso Gruppo Bergamo. - Tante grazie alla redazione
di avermi regalato questo prezioso
spazio.
Artigliere alpino Oreste Pirovano
Gruppo Valmadrera
Anno 61 - numero 2
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
La Voce dei Giovani
«Serve l’impegno di tutti»
A Mandello per mettere in campo nuovi progetti
Il consigliere sezionale Giordano Lori introduce la serata
La riunione dei giovani alpini, tenutasi nella serata di martedì 24
giugno presso la sede del gruppo
di Mandello, poteva essere condizionata dall’eliminazione dell’Italia dai Mondiali di calcio, notizia
che rimbalzava per lo Stivale nei
minuti precedenti.
Eppure l’incontro, presieduto dal
vicepresidente vicario Mauro Farina, non ha minimamente toccato
l’argomento calcistico. Giusto per
non infierire.
Il primo argomento affrontato era
l’organizzazione della raduno sezionale annuale al rifugio “Cazzaniga – Merlini”, in programma proprio la domenica successiva.
Dettagli tecnici, orari di appunta-
mento, accordi su “chi fa che cosa”.
Il fatto che il meteo non voglia essere elemento di disturbo alla buona riuscita della festa – per la quale
è stato potenziato il tonnellaggio
dei viveri – è importante.
Poi si parla di Sport e prende la parola Giordano Lori, uno dei consiglieri sezionali delegati. Emergono
i risultati, seppur buoni, ottenuti
nell’ultimo inverno dagli atleti della sezione: arrivare ventiduesimi
(cioè a metà classifica) alle Alpiniadi non è tutto sommato male,
ma pensare che la sezione di Sondrio, un tempo meno blasonata
della nostra, sia arrivata sul podio
fa mangiare le mani. Urge correre ai ripari: in previsione è partita
una campagna di reclutamento di
nuovi atleti (alpini e aggregati) che
indossino i colori lecchesi, nella
speranza che nuovi campioni delle
nostre valli e del nostro lago siano
solo ai blocchi di partenza.
Altro tema che scivola sul tappeto
è l’organizzazione della fiaccolata,
prevista il sabato sera prima della
commemorazione alla chiesetta
votiva del Battaglion Morbegno,
al Pian delle Betulle. Il gruppo di
Margno conferma la disponibilità
all’iniziativa. E allora il presidente
Marco Magni chiede un maggiore
coinvolgimento dei giovani stessi. «Con un bel gruppo di voi – è il
senso del suo intervento – si può
fare un’ottima fiaccolata». E poi il
presidente Magni non nega la possibilità di fare un sano momento
di aggregazione per gli alpini giovani, dopo i riti ufficiali del sabato
sera. Una birretta dopo il docufilm? Perché no?!?
In conclusione i temi del “Penna
Nera delle Grigne” e del sito Internet della sezione. Per il nostro
giornale – dopo il tentativo di consegna brevi mani, in occasione
del numero speciale sulla visita di
marzo a Papa Francesco – si prospetta la richiesta di una maggiore
collaborazione da parte dei vari
gruppi. Per il sito Internet, il presidente ha già annunciato una nuova futura veste grafica e non solo.
Giovanni Zucchi
Giovani e veci insieme per nuovi progetti
Imparare dai veci per servire meglio l’associazione
Prendiamo esempio dagli indiani
Vorrei iniziare allacciandomi ad
un articolo dell’Alpino di marzo
2014, dove viene messo in luce
un problema attuale che tocca
la nostra associazione alpina di
Lecco: il rapporto tra giovani e
anziani, tra veci e bocia.
Il gruppo giovani di Lecco (per
giovani si intendono quegli alpini fino ai 45 anni di età), contano circa mille iscritti. Eppure
questi giovani non sono sempre
attivi nei vari gruppi e chi cerca
di esserlo a volte entra in contrasto con le idee, come si sente
Aprile-Maggio-Giugno 2014
dire “vecchie” dei nostri anziani.
Che valore ha la persona nella
cultura contemporanea? In un
tempo in cui si misura tutto in
termini economici, col metro
dell’età, dell’efficienza produttiva, dell’autonomia?
Penso al corpo degli Alpini: siamo
cresciuti sentendoci dire che siamo un Corpo e basterebbe questo
per insegnarci che i nostri veci
non sono “pezzi da buttare”, presenze inutili. Anzi, ci hanno insegnato e ci insegnano che il loro
sacrificio e la loro saggezza sono
patrimonio di noi giovani.
Pertanto auspico che i giovani
entrino in punta di piedi nell’associazione, come portatori di positività e non di negatività.
Bisogna essere umili e ascoltare
l’esperienza di vita del proprio
gruppo.
Insomma un po’ come facevano
gli indiani d’America, quando gli
anziani raccolti intorno al fuoco raccontavano le loro gesta di
guerrieri ai bambini e trasmettevano loro tutta la loro esperienza.
Alle adunate ho visto giovani in-
torno ad un “vecchio alpino”
ascoltare le sue avventure, come
se fossero accadute pochi giorni
prima.
È lì che scatta la scintilla...
Sono delle belle immagini che
dobbiamo portare dentro i nostri
gruppi.
Il prossimo appuntamento importante per noi giovani e al rifugio Cazzaniga Merlini ad Artavaggio.
Cerchiamo di dare il massimo a
fianco dei nostri anziani con il
massimo rispetto e umiltà.
Quello che chiediamo noi giovani è di darci un po’ più di fiducia.
Luca “Ramon” Valsecchi
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notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Fabio Sassi, da 25 anni per la vita
Grande festa alpina domenica 8 giugno
Merate - Due momenti della bella giornata
“ANNIVERSARIO D’ARGENTO.
1989-2014: 25 ANNI
PER LA DIGNITA’ DELLA VITA”
È il titolo dato a questa giornata
per celebrare l’importante traguardo raggiunto. La presenza degli
alpini è stata richiesta dall’associazione a suggellare lo stretto rapporto di collaborazione che sempre si è avuto in questi anni fra le
due istituzioni.
Del resto è parte integrante del nostro statuto nazionale la solidarietà, la beneficenza e il ricordo.
Tenendo presente questi principi
abbiamo sempre collaborato con
grande volontà e felici di poter
dare aiuto ad una associazione
tanto importante e preziosa per
il nostro territorio. Nel ricordo
dei nostri “veci” che hanno sofferto e patito grandi privazioni,
fino alla morte, per darci 70 anni
di pace, noi vogliamo proseguire
in questo percorso. Oggi non è in
pericolo la nostra vita per colpa
della guerra. Oggi la nostra vita è
in pericolo per colpa delle malattie inguaribili, di cui si fa carico
la Fabio Sassi. Le attuali battaglie
oggi consistono nel cercare di sanare o rendere meno traumatico
e doloroso il percorso terminale.
E gli alpini vogliono essere a fianco dell’associazione in questo
grande impegno sociale.
Ed è per questo che oggi siamo qui
con loro per condividere questa
loro attività umanitaria.
Ringraziamo per aver voluto celebrare questa giornata insieme agli
alpini, con l’alzabandiera e poi con
loro sfilare a Merate, accompagnati dalla Banda Sociale Meratese,
per ricordare la grande importanza della Fabio Sassi sul nostro territorio. Con loro infine condividere
una giornata di festa per suggellare ancor più di essere gli uni vicini agli altri. Con l’impegno futuro
Un anniversario d’argento
festeggiato insieme agli alpini
La storia dell’Associazione Fabio Sassi – di cui celebriamo in questi
giorni il XXV anniversario – è inseparabile da quella degli Alpini dei
Gruppi di Airuno e Merate e della Sezione di Lecco. Lo “spirito alpino”,
nel suo più autentico significato di servizio alla comunità e al territorio, si è manifestato con straordinaria concretezza nelle tante iniziative
a favore della Fabio Sassi. Farne un elenco sarebbe compito arduo, ma
non si può fare a meno di ricordare le più importanti: quelle realizzate
durante la costruzione dell’Hospice di Airuno e poi per la sua manutenzione dal 2002 ad oggi.
Senza troppa enfasi, si può affermare che l’Hospice non sarebbe nato
senza il contributo determinante degli Alpini alla raccolta fondi – che
ha consentito di coprire oltre i due terzi dei costi di costruzione – e
non avrebbe potuto rinunciare alla preziosa disponibilità degli Alpini
di fronte alle tante necessità, dalle periodiche verniciature alla potatura degli alberi.
Alcune iniziative vengono regolarmente rinnovate ogni anno: la lotteria, ad esempio, costituisce una voce importante tra le donazioni ricepagina 8
che questa collaborazione possa
diventare ancor più importante e
significativa.
Il presidente dell’Associazione
Fabio Sassi, Domenico Basile, nel
suo intervento ha così spiegato il
significato dell’alzabandiera: «Abbiamo appena celebrato l’alzabandiera, una cerimonia sempre
commovente. Qualcuno, in questi
giorni, leggendo il programma mi
ha chiesto: “Ma cosa c’entra l’alzabandiera con la Fabio Sassi?”. Ho
risposto: “C’entra eccome!” perché
in questo simbolo riconosciamo i
valori fondanti della nostra Associazione, gli stessi posti a fondamento della nostra Repubblica,
primi tra tutti la solidarietà e il diritto/dovere di partecipazione di
tutti i cittadini alla costruzione del
bene comune». E ha terminato il
suo significativo intervento affermando che: «Il grande numero di
volontari di tutte le associazioni a
Merate è segno di quanto grande
sia la sensibilità e la generosità di
questo territorio. Per questo confidiamo che il loro numero cresca
ancora. Così ci avvicineremo sempre più alla città che sogniamo:
accogliente e solidale, sensibile ai
bisogni che attendono di essere
riconosciuti, aperta allo straniero
perché tutti in fondo lo siamo. Potremo allora dire, come Pericle ad
Atene 2500 anni fa: da noi si usa
così, a Merate nessuno resta solo».
Augusto Cogliati
Merate - La sfilata per le vie del paese
vute ed è significativa sia per la cifra in sé sia e soprattutto per la diffusione tra la popolazione delle finalità dell’Associazione. Ci fa piacere
poi ricordare la presenza degli Alpini nelle ricorrenze festive come il
Natale, con la preparazione dell’albero all’Hospice, e nelle varie iniziative promozionali, come la Festa di S. Ambrogio a Merate, il decennale
dell’Hospice al Cine Teatro di Airuno, etc.
Non vorremmo dimenticare, infine, la più utile iniziativa di supporto
amministrativo di cui abbiamo usufruito in questi anni, consistente
nello sviluppo di una piattaforma informatica per la gestione delle donazioni, il censimento dei donatori e dei volontari, la gestione delle
comunicazioni, etc. – prezioso strumento messo a disposizione della
nostra segreteria grazie al lavoro pluriannuale di un Alpino del Gruppo
di Merate.
Grande è dunque il debito di riconoscenza che la Fabio Sassi ha verso
gli Alpini e grande è la soddisfazione per averli avuti al nostro fianco
in tutti questi anni, pronti a sostenere ogni sforzo a favore dei nostri
malati e sempre attenti a condividere le nostre finalità, a incoraggiarci
nei momenti difficili.
E per finire, eccoli ancora con noi in questa ultima ricorrenza: la
festa dei 25 anni che si è svolta a Merate domenica 8 giugno, tra
Piazza degli Eroi e il Parco delle Piramidi...
Anno 61 - numero 2
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
Perledo - 80° di fondazione
Due giornate indimenticabili
Meglio di così non poteva andare
la due giorni organizzata dal gruppo alpini di Perledo, per l’ottantesimo di fondazione. Soddisfatti
gli organizzatori, ma soprattutto
i numerosi partecipanti alle manifestazioni proposte. Sabato 31
maggio, la prima camminata non
competitiva tra i diversi borghi
ha visto partecipare almeno una
trentina di atleti che si sono sfidati
pacificamente lungo il percorso di
15 chilometri, con un dislivello da
superare di 700 metri. Non male,
se si pensa alla difficoltà di correre in montagna. Tra loro va certamente segnalato un senior di questo sport, Franco Pellegrini, che
si è cimentato con meno giovani
podisti, tra cui Fabio Festorazzi.
Applauditissimo il sindaco di Perledo Carlo Signorelli, che, sportivamente, non ha voluto mancare
alla gara. Non sono però mancate
Perledo - Onore ai Caduti
le famigliole, alcune temerarie addirittura con le carrozzine e, naturalmente le signore del paese, che
hanno affrontato il percorso di 6
chilometri, nonostante il caldo
pomeridiano. Va sottolineata la
bellezza dei sentieri che da Perledo
conducono dapprima, a Bologna,
poi a Gisazio e quindi al bosco
delle streghe, prima di tornare alla
partenza. Molto ben segnalato, panoramico e ben tenuto, è stato ripristinato due anni fa in occasione
della corsa Ana nazionale e merita
decisamente di essere percorso.
Domenica 1° giugno, invece, è stata la volta della tradizionale sfilata
dalla località Tondello, aperta dalla
banda sezionale Ana, con l’inno
degli alpini “Trentatrè”. Il vessillo
della fanfara era accompagnato da
Flavio Rupani. Presenti sin dalla
partenza il primo cittadino di Perledo, il gonfalone, Marco Magni,
presidente della sezione Ana di
Lecco e numerosi consiglieri che
affiancavano il Vessillo. Dietro a
questi hanno seguito il corteo al-
meno una ventina di gagliardetti
con i relativi capi-gruppo e, applauditissimo, non poteva mancare lui, l’insostituibile mulo. Giunti
sul piazzale della chiesa i presenti
hanno proceduto all’Alzabandiera
e all’Onore ai Caduti, seguito con
molta emozione dai numerosi
presenti. Quindi è stata celebrata
la Messa nel corso della quale il
parroco ha ringraziato «il Signore
nel ricordo di coloro che sono andati avanti». Nell’omelia ha invece
sottolineato quanto importante
sia «la testimonianza degli alpini,
con il loro operato e la loro generosità», concludendo quanto sia
bello sapere che accanto a noi ci
sono persone sulle quali possiamo
contare. E, ad una manifestazione
così importante non poteva mancare il decano di Perledo, Eugenio
Carozzi, 81 anni, invalido di guerra che ricorda: «Sono stato colpito
con mio padre, a 12 anni, dal famoso Pippo, mentre stavamo su
di un carretto ed io ci ho rimesso la
gamba destra». Dopo la Messa e i
discorsi ufficiali è stata inaugurata
la mostra sugli alpini.
Ornella Gnecchi
Perledo - 80° di fondazione
Elogio del... guidoncino
Festeggiato l’80° in amicizia alpina
C’è chi ha scritto un libro sull’elogio della follia.
Limiterò la mia scelta ad un tema
molto più materiale, concreto.
Lo scambio di guidoncini fra
gruppi è uno dei gesti più amichevoli, più simpatici, più carichi
di umanità e di condivisione di
ideali rinsaldati.
È ricordare che si è fratelli dello
stesso mondo, quello degli Alpini, in cui ci si riconosce senza
sgomitare ed evitando la competizione, concedendo spazio solo
a quella di mettere sul piatto la
disponibilità personale, di misurarsi solo con il metro dell’altruismo. È la dimostrazione di essere
pronti ad intervenire, secondo le
proprie caratteristiche, con capacità e generosità a disposizione
disinteressata di chi ne ha bisogno, ce lo chiede e non può fare a
meno del nostro aiuto.
Quel pezzetto di stoffa, normalAprile-Maggio-Giugno 2014
mente protetto da una custodia di
plastica e con un cordoncino è il
condensato di tutto ciò. Non è non
deve essere quell’oggetto, attaccato ad una parete (nella migliore
delle ipotesi) delle nostre sedi ad
impolverarsi, dimenticato da tutti
i frequentatori del luogo e di cui si
ignora la provenienza, l’occasione,
i personaggi intervenuti. L’incontro di Belluno dove, per incarico
del mio capogruppo Ambrogio,
avevo portato il saluto degli alpini di Olgiate-Calco e della Bassa
Brianza, scambiando il nostro guidoncino con quello della provincia
veneta in occasione del ricordo
dell’intervento del 7° nella piana di
Longarone dopo il disastro, dicevo
quell’incontro mi ha fatto nascere
un’idea.
Ecco perché ho chiesto di ripeterlo
con il capogruppo di Perledo dove,
il 31 maggio e il 1° giugno, si è festeggiato l’80° di fondazione.
Mi è toccato scegliere fra le due
giornate, chiamato
su altre montagne,
quelle della Val
Seriana, per altri
impegni presi da
tempo.
Ho preferito essere
a Perledo nella prima, poche ore, ma
sufficienti a incontrare vecchi e cari amici del luogo
ad incontrare chi non conoscevo
e che, in una lunga, chiarificatrice
chiacchierata, mi ha ispirato tanta
stima e simpatia.
Il capo gruppo di Perledo ha voluto
che ci fotografassimo, assieme al
primo cittadino, prima della partenza della corsa non competitiva
lungo i sentieri del paese e delle
sue frazioni. Per lui è stato un momento di riconoscimento del valore, della fiducia, della considerazione in cui sono tenuti le persone
del nostro Corpo non solo in sede
nazionale, come si è costatato nella recente adunata nazionale, ma
pure a livello dell’autorità periferi-
Perledo - Scambio di guidoncini
ca. Per me l’emozione di condividerne la… commozione.
Non sarebbe il caso che, con il
consenso della Presidenza sezionale, Penna Nera inviasse
sempre, in occasione delle varie manifestazioni, che quasi in
continuazione si ripetono nelle
nostre sedi locali, un incaricato
volenteroso scelto volta per volta,
per lo scambio dei guidoncini?
Un piccolo spazio nel nostro periodico, incastrato fra le varie notizie, lo si può certo trovare.
È una semplice proposta per
qualcosa che non costa nulla e
che potrebbe fruttare tanto.
Giannino Cascardo
pagina 9
notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
prima di lasciare il passo, nell’Associazione innanzi tutto... L’occasione oggi si presenta con la rievocazione della Grande Guerra, nel
centenario del conflitto. Opportunità da cogliere avvicinando le
scuole, i ragazzi, per condividere
una indagine non retorica sugli
eventi: informare e discutere, ripercorrere insieme luoghi simbolo, identificare lapidi, monumenti,
viali delle rimembranze di ciascun
paese. L’ANA ci offre il supporto
del progetto/guida «IL MILITE
… NON PIU IGNOTO». Ne trar-
remo beneficio con gli studenti,
rinnovando così la tradizione della Sezione e dei Gruppi di avere
già efficaci contatti con le scuole
per merito di alcune penne nere
disponibili. L’occasione servirà
comunque per dare rinnovato
spunto. E intanto leggiamo la bella notizia di una tesi di laurea che
Elena Giorgioni ha voluto svolgere
sugli alpini, sui nostri alpini, sul
nostro Penna Nera delle Grigne.
Un segno per darci la voglia e la
forza di continuare.
Luigi Bossi
Gruppo “Pizzo d’Erna” avanti!
e tante belle notizie che sviluppano un percorso di 60 anni. Termino qui perché al di là delle parole
sono poi i fatti che restano, come
i vostri “cappelli alpini” fotografati
in quarta di copertina. Buon sessantesimo gruppo della Bonacina!
Luigi Bossi
(continua dalla pagina 1)
menti» dei grandi, cementati nel
tempo, tanto più «i giovani debbono costituire impegno costante
e linfa dell’Associazione». Breve
il passo, a questo punto, per riconoscere che poniamo in loro
la nostra speranza. Non con l’intenzione di appendere il cappello
al chiodo, tutt’altro! Molto c’è da
fare, specie se in un franco esame
di coscienza dovessimo accorgerci
di aver talvolta aggirato le regole,
tradito le aspettative, disatteso il
Eravamo ospiti del gruppo di Malgrate il 26 maggio scorso, per una
riunione della zona di Lecco e circondario, quando Maurizio Briacca chiese di poter distribuire un
bel volumetto stampato per l’occasione del 60° del gruppo “Pizzo
d’Erna” della Bonacina. Quando
festeggerete la ricorrenza? Il 18/20
luglio, è la risposta. Complimenti allora per esservi preparati così
in anticipo! Anzi, prometto che
invierò un articoletto per il Penna
Nera delle Grigne e, se lo pubblicheranno, sarà il plauso migliore
per il vostro gruppo che si è organizzato per tempo! Ho in mente infatti, e a volte pesano, altre
numerose situazioni ben diverse
che divengono quasi la regola di
comportamento al giorno d’oggi.
Un esempio? Per non far nomi, …
e per parlare solo di cose nostre,
famoso “spirito di corpo” che ci ha
riempito la bocca ma non sempre
fatto vibrare il cuore. Invidie, silenzi, ripicche, beghe. Come attenderci dai ragazzi, dai nostri figli, la
promessa di un futuro migliore se
non con l’esempio?
La poetessa e pedagogista Dorothy
Law Nolte scriveva che i bambini
(e, mi permetto, anche i giovani)
imparano ciò che vivono: «se …
vivono con le critiche, imparano
a condannare»; «se … vivono con
l’ostilità, imparano a combattere».
C’è dunque tanto da realizzare
… il Libro Verde della Solidarietà,
quella importante pubblicazione
annuale del Centro Studi Ana per
la cui compilazione entro i termini previsti occorre a volte ripetere
numerosi solleciti… Di contro mi
sovviene il ricordo di un’amica,
ahimè non più tra noi, che prediligeva affrontare faccende e lavoro nei momenti più impensati,
quasi scusandosi con il dire “…mi
porto avanti…”. Grazie gruppo di
Bonacina per averci ricordato che
si può anche usare il tempo concesso con un po’ di pianificazione
e senza affannarci poi vicino al
traguardo. In questo modo i vari
gruppi e il Penna Nera hanno avuto la possibilità di sfogliare in anteprima questo vostro contributo
editoriale. Ora dunque un po’ di
spazio per il volumetto! 31 pagine;
molto tricolore; messaggi augura-
li; foto storiche e recenti; il ricordo
del gemellaggio con il gruppo di
Torrebelvicino. E ancora: elenco
soci, anche fondatori e aggregati,
Calendario Sezione e Gruppi
LUGLIO
Dolzago - Festa alpina
Barzanò - Festa alpina
Raduno al Sacrario della Cuneense al Col di Nava
Cortabbio - Festa di gruppo
Gruppi della Bassa Brianza - Raduno a Lomagna
Limonta - Pranzo sociale
Barzanò - Festa alpina
Pellegrinaggio sul Monte Ortigara
Esino Lario - Festa alpina al Monte Croce
Airuno - Festa alpina
Introbio - Festa alpina in Val Biandino
Monte Medale - Festa di gruppo con salita cronometrata
13
sul Monte San Martino da Rancio alto alla baita Piazza
19-20 80° Anniversario di fondazione del gruppo Primaluna
4-5-6
5-6-7
6
6
6
12
12-13-14
13
13
13
13
Iniziative sezionali
Iniziative dei gruppi
pagina 10
19-20
27
27
27
3
24
7
7
7
12-13-14
14
14
20-21
21
60° Anniversario di fondazione del gruppo Bonacina
90° Anniversario di fondazione del gruppo Galbiate
Pellegrinaggio sul Monte Adamello
Colle Brianza - Festa alpina al San Genesio
AGOSTO
Cassina - 41ª Festa alpina al Rifugio Zucco della Croce
Cassina - “La Fadigada” camminata da Cassina
al Rifugio Zucco della Croce
SETTEMBRE
55° Consacrazione chiesetta votiva del Btg. Morbegno
al Pian delle Betulle
Pellegrinaggio solenne al Monte Bernadia
Pellegrinaggio al Monte Pasubio
50° Anniversario di fondazione del gruppo Verderio
Festa Assoarma
Pasturo - Festa alpina in Cornisella
Raduno fanfare disciolte delle brigate alpine a Bergamo
80° Anniversario di fondazione del gruppo Olginate
Anno 61 - numero 2
87ª Adunata Nazionale
Trimestrale della Sezione di Lecco
87ª Adunata Nazionale
Pordenone 2014
Carissimi Alpini,
sono queste le parole con le quali lo speaker ieri a
Pordenone ha salutato il Vessillo della Sezione di
Lecco.
Da parte mia ancora una volta una grande commozione e dietro di me, al nostro Mariano Spreafico,
all’instancabile alfiere Luigi Maggioni, dietro al loro
Vessillo, ci sono tanti Alpini, i Consiglieri Sezionali, i
Capigruppo, idealmente anche i Volontari della nostra Protezione Civile che hanno sfilato prima di noi,
ci sono Autorità Civili, la nostra Banda Sezionale, il
nostro Coro “Grigna”, le Bande di Esino e Cesana, i
Picett del Grenta, i nostri volontari del SON, ai bordi
delle strade ci sono i nostri famigliari e amici, che ci
salutano e ci chiamano.
Da chi devo partire a dire il mio GRAZIE??? non
lo so...
Allora lo dico a tutti così... con una stretta di
Aprile-Maggio-Giugno 2014
mano, un abbraccio, un sorriso...
Vi dico Grazie, consapevole di rappresentare una
realtà importantissima, piena di cose belle, di valori
inestimabili di gratitudine, di amicizia, si concretezza... della quale Voi siete i protagonisti principali.
Ho voluto vivere i tre giorni dell’Adunata in mezzo ai miei Alpini, quelli che ho incontrato il venerdì,
il sabato e la domenica... con loro, a pranzo, a cena,
per le strade, dietro un bicchiere di vino, cantando
una canzone.
Permettetemi un ringraziamento a tutti i Sindaci
presenti da parte nostra, all’Assessore Provinciale, al
mio amico Virginio Brivio Sindaco di Lecco.
Con questi presupposti sono certo che lo Zaino
che ho sulle spalle, anche se pesante, diventerà sempre più importante.
Grazie Ragazzi e W gli Alpini
Il Presidente Marco Magni
pagina 11
foto di Luigi Bossi, Ornella Gnecchi e Pierantonio Sala
«...la sezione che ha “santi in paradiso” per essere riuscita
a far benedire il vessillo sezionale da Papa Francesco...»
87ª Adunata Nazionale
Penna Nera delle Grigne
Lignano, aperitivo con gli alpini di Introbio
Aspettando la sfilata
La pattuglia dei nostri sindaci in “rosa”
Coro Grigna
Tante adunate sulle spalle
Un vecio indomito
Banda Esino
Firlinfeu
Banda Sezionale
pagina 12
Anno 61 - numero 1
87ª Adunata Nazionale
Trimestrale della Sezione di Lecco
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
SERVIZIO ORDINE NAZIONALE
Milano, 16 Maggio 2014
E p.c. Pres.Naz.
Favero Sebastiano
Tesoriere C.N.
Stoppani Gianbattista
Segretario Nazionale Vecchio Silverio
Il rappresentante della Provincia Ferdinando Ceresa con il sindaco di Lecco Virginio Brivio
Carissimo Presidente Magni Marco,
in qualità di Comandante del Servizio Ordine Nazionale e
a nome del nostro Presidente Nazionale Favero Sebastiano, ti
ringrazio per il tuo vero senso di signorilità e di amicizia, per
averci concesso il prestito del TLC sezionale. Il Servizio Ordine
Nazionale, con la squadra TLC di Chierichetti ha monitorato
costantemente tutte le fasi dell’Adunata e per tutta la settimana ha
potuto svolgere il lavoro di comunicazione a cui è demandato
Per il rimborso spese, gli autisti dei vari automezzi sono stati istruiti
in merito. Devono inviare, tramite la Sezione, il materiale cartaceo
(tikets autostradali originali e carta carburante) alla attenzione del
segretario nazionale Silverio Vecchio a cui ho già provveduto a
consegnare i numeri di targa interessati. In sede nazionale, dopo un
accurato controllo, si provvederà al più presto al rimborso.
Un abbraccio per la fattiva collaborazione e un grazie per la tua
gradita visita al S.O.N.
GRAZIE, penna al vento e... alla prossima 88° Adunata di L’Aquila.
CIAO PAIS
Presidente e consiglieri con i responsabili delle trasmissioni
Aprile-Maggio-Giugno 2014
Comandante S.O.N. alpino Nebiolo Alfredo
pagina 13
87ª Adunata Nazionale
Penna Nera delle Grigne
In visita alle camerate
A pranzo con il gruppo di Cesana Brianza
LECCO, PRESENTE
Una partecipazione imponente e gioiosa
Hanno partecipato numerosi,
all’Adunata Nazionale di Pordenone, gli Alpini della sezione di
Lecco. Accanto al vessillo, portato
dal gruppo di Cesana Brianza, in
diverse manifestazioni della settimana, la domenica è stato affidato
all’alfiere ufficiale Luigi Maggioni.
Il direttivo sezionale era al completo, con Marco Magni, presidente. E
non potevano mancare nel gruppo Mariano Spreafico, consigliere
nazionale nonché capogruppo di
Oggiono, e il nuovo direttore del
“Penna nera delle Grigne”, Paolo
Ferrario. Mentre gli Alpini raggiungevano Pordenone in giorni
diversi, 13 volontari del nucleo di
protezione Civile “Sandro Merlini”
sono stati impegnati per una setti-
Un saluto a chi è sempre nei nostri cuori
mana nel ripristino del parco della
locale villa Cattaneo, inaugurato
poi ufficialmente venerdì. Le radiotrasmissioni sono state affidate
come sempre a Guido Chierichetti,
mentre il logistico all’infaticabile
Sergio Copes. Il gruppo dei cinofili, con Walter Gargantini ha sfilato con tutte le altre sezioni della
Lombardia. Il passo è stato segnato dalle bande: sezionale di Lecco,
di Esino Lario, di Cesana Brianza,
dai Firlinfeu di Valgreghentino, e
dai cori “Grigna” e “Adda” di Olginate. Il gruppo di Bonacina, sotto
la guida di Maurizio Briacca ha
ospitato alcuni amici australiani
di Perth. Tutti i gruppi della sezione di Lecco hanno avuto i propri
rappresentanti a Pordenone. Molti i sindaci presenti, della Brianza,
del lago, di Esino, della Valsassina
e Valvarrone. Tra loro Livio Bonacina di Galbiate, Virginio Brivio di
Lecco, Baldassarre Mauri di Civate,
Ernesto Longhi di Valgreghentino,
tanto per citarne alcuni. Non si
possono però dimenticare alcu-
ni personaggi particolari: Angelo
Conti, 84 anni, vera colonna portante del gruppo di Galbiate, capitanato da Roberto Tentori, nonché
volontario di Protezione Civile del
“Merlini”, che non ha mai perso
un’Adunata.
Umberto Polvara, classe 1925 alla
sua sessantottesima sfilata, avendovi partecipato sin dal 1946... Il
neo-capogruppo di MaggianicoChiuso, Giuseppe Samà, era molto
emozionato perché accompagnava per la prima volta il suo gagliardetto. Molto apprezzato e applaudito il commento di Gasparri, Capo
di Stato Maggiore della Difesa, che
ha paragonato l’imponenza e lo
spirito di Corpo degli Alpini con i
Reduci americani, sottolineando
che la differenza di numero, se c’è,
è davvero minima. È ammirevole
l’impegno di ogni alpino, in particolare dei Lecchesi, che per nessuna cosa al mondo perderebbero
questo appuntamento annuale nel
segno del Ricordo. Alcuni, addirittura, sono partiti alle 4 del mattino per rientrare nella serata di
domenica, mentre altri hanno sacrificato la festa di anniversario di
matrimonio o addirittura la prima
Comunione dei nipoti, pur di non
mancare.
Ornella Gnecchi
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
Il reduce Angelo Spinelli è andato avanti
Residente a Lomagna era uno degli
ultimi Reduci della zona della Bassa Brianza. Nato il 2.2.1921 aveva
da poco compiuto in buona forma
fisica e mentale i 93 anni. Sono andato a trovarlo alcuni giorni dopo
il suo compleanno e mi aveva riferito che stava traslocando sempre nello stesso cortile in locali
più idonei alla sua condizione. Un
appartamento su un unico piano,
più confortevole di quello finora
abitato, che aveva la camera al piano superiore raggiungibile tramite
una scala esterna. Ho cominciato a
frequentarlo alcuni anni fa, per invitarlo a partecipare alla Messa in
ricordo della battaglia di Nikolayewka, che si tiene ogni anno a cura
del gruppo di Merate. Partecipò
fino al gennaio 2007 e poi non se la
sentì più di uscire la sera.
Era partito per la campagna di
Russia il 15 maggio 1942 e vi rimase fino al maggio 1943.
Mi raccontava le vicende di questo periodo che ricordava ancora
con molta precisione. Mi aveva
prestato una carta topografica che
rappresentava nel suo insieme la
ritirata. Una guerra, tante battaglie
per uscire dall’accerchiamento dei
Russi. Una grande battaglia al contrario per riuscire a tornare a baita.
Ricordava l’incontro con un compaesano, Emilio Dell’Orto, avendo sentito in linea la sua parlata
brianzola. Ricordava la terra che
appena si bagnava diventava come
cemento. Si era offerto volontario
per andare e venire dal Comando
Alpino. Portava continuamente
Angelo Spinelli con, a destra, il vicecapogruppo di Lomagna Rino Carozzi
fieno per i muli e paglia per gli alpini, sulla linea del Don. Una volta
riuscì, con altri alpini, a prelevare
da una tradotta tedesca dei maialini già divisi a metà, eludendo con
uno stratagemma la vigilanza della
sentinelle tedesche. Finì sbandato
come molti altri ma con l’aiuto di
un Russo, che dopo averli sfamati,
li fece riaccompagnare da due suoi
figli sulla pista degli italiani. Ovunque era un disastro, tutto distrutto, tutto bruciato. Faceva un gran
freddo. Si lamentava perché avevano in dotazione il fucile 91, della
guerra 15/18 e con quello dovevano combattere
contro i carri armati.
Ha un’unica foto di quel
periodo, seduto sopra
una botte di vino, che
veniva distribuito spaccandola con una scure
e dividendo in blocchi
il vino congelato. Si ricordava di un professore tedesco che parlava
italiano e che gli aveva
detto “noi la guerra non
la vinceremo perché
siamo troppo cattivi”.
Ancora dopo tanti aveva
un forte rancore contro
i tedeschi. Al rientro in
Italia era andato ai Resinelli per fare il partigiano ma non se la sentiva
più di combattere e fece
ritorno a casa.
Da civile faceva l’elettricista sulle
linee ferroviarie, ma quando un
tedesco fu messo a capo della sua
squadra chiese il trasferimento
perché non riusciva a sopportare
la sua presenza.
Questo mi raccontava Angelo e
questo io qui riferisco affinché rimanga nella memoria di tutti noi
Alpini.
Ciao caro Angelo e riposa in pace
insieme ai Reduci che ti hanno
preceduto nel Paradiso di Cantore.
Augusto Cogliati
Angelo Spinelli in Russia
Il Cappellano degli alpini, il “poeta della carità”...
Il Beato Don Carlo Gnocchi, tra le guglie del Duomo
Il Cappellano degli alpini, il “poeta della carità”,
è tra le figure “fermate” per sempre nei marmi
del Duomo. Figure che esprimono esemplarità
e santità. Immagini che vegliano dalle guglie
del Duomo per narrare una storia che ha ancora tanto da insegnare. Con queste parole l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola ha
benedetto la statua di don Gnocchi, la terza domenica di ottobre 2013. Il giorno successivo la
statua è stata posata dalla Veneranda Fabbrica
del Duomo, sulla mensola 211 della cattedrale,
lato est, avviando le celebrazioni del 25 ottobre,
quarto anniversario di beatificazione del “papà
dei mutilatini”. La statua è scolpita in un bianco blocco di marmo di Candoglia, è alta poco
meno di due metri e pesa 900 chili.
Il cardinale Giovanni Colombo, così ricordava
Don Carlo, sei anni dopo la morte, il 28 febbraio 1962, “compagno di seminario, prete ansioso
d’apostolato e restauratore d’umanità. Sì egli è
stato l’uomo della carità. Ma è meglio dire che
Aprile-Maggio-Giugno 2014
è stato il poeta della carità, l’artista della carità.
Aveva capito che tra tutte le azioni, la migliore
è sempre quella della carità! Solo così egli poteva tradurre sul terreno pratico quel fascino che
emanava dalla sua sensibilità e dalla sua fede.
Nella sua breve vita ha mostrato a tutti che per
migliorare gli uomini, prima ancora di dare
principi di pensiero, bisogna indurli ad esercitarsi nella carità.”
Per tutti gli alpini sia un faro rivolto ai nostri
cuori. Lasciamoci illuminare dalla sua luce per
rendere migliori la nostra vita e il nostro operare a favore del prossimo e della comunità seguendo i nostri principi fondamentali stabiliti
dal nostro ordinamento statutario.
Non tralasciamo, guardando il nostro Duomo,
di rivolgere a Lui il nostro sguardo e la nostra
preghiera a favore di tutti quelli che a lui sono
stati cari, dedicando loro la propria vita per alleviare le loro sofferenze fisiche e spirituali.
Augusto Cogliati
La statua di Don Carlo Gnocchi sul Duomo di Milano
pagina 15
vita dei gruppi
Penna Nera delle Grigne
Vita dei Gruppi
a cura dei gruppi della sezione di Lecco
Airuno
Intervento di Protezione Civile
Ancora una volta l’Unita di Protezione Civile Alessandro Merlini
ha dato prova di perizia e professionalità. L’intervento sul versante soprastante la dismessa sede
ferroviaria nel Comune di Airuno,
si presentava piuttosto difficile e
rischioso a causa della conformazione impervia: della vasta area
di circa 10.000 mq. La bonifica
eseguita, anche con il posizionamento di calate di sicurezza, ha
riguardato la rimozione di alberi
sradicati, il taglio di alberi pericolanti di grosso e medio fusto e la
pulizia generale del bosco dalla
vegetazione proliferata in modo
consistente. Le operazioni, iniziate nell’ottobre 2013 e ultimate
a marzo 2014, hanno visto la partecipazione di 300 presenze di volontari, suddivisi in 13 interventi.
Nota di merito a tutti coloro che
hanno partecipato, in particolare
agli Alpini del Gruppo di Airuno
che costantemente hanno preso
parte a tutte le operazioni.
Alberto Gavazzi
Barzanò
Una pagina lontana
di storia alpina
3 Maggio, giornata di studio insolita, per gli alunni delle sezioni
di III Media dell’Istituto Comprensivo di Barzanò, che, lasciati a casa testi, quaderni e matite,
zaino in spalla e scarponcini ai
piedi, si sono arrampicati per i
sentieri militari che, dalle pendici
del Legnoncino, da Corenno Plinio, portano in quota ai manufatti della Linea difensiva Cadorna,
costruiti tra gli anni 1912 e 1915;
la giornata si è poi conclusa con
la visita al Forte Montecchio, a
Colico.
Airuno - Alpini e addetti della P.C. in azione nel territorio
Di fronte all’entusiasmo delle insegnanti Beatrice Frigerio, Cristiana Gianoncelli, Cristina Mengoni, Marisa Cazzaniga e Monica
Riva, non ci è stato difficile offrire
il nostro sostegno e impegnarci nell’organizzazione di questa
giornata, promossa dalle docenti
nell’ambito delle celebrazioni in
memoria della Grande Guerra, che
avevano avuto inizio con la mostra
«Ricordare la guerra, costruire la
pace», aperta nella settimana del 4
novembre presso la scuola primaria e realizzata dai ragazzi di quinta
elementare e terza media, sempre
in collaborazione con gli alpini.
Forti della disponibilità della nostra Sezione A.N.A. di Lecco, che
da tempo, con l’aiuto di volontari
Alpini, ha provveduto a riattivare
sentieri e manufatti, ormai in stato
di abbandono e in rovina per l’incuria del tempo e del sopravanzare della vegetazione, abbiamo accompagnato tutti gli alunni in una
gita di notevole interesse culturale, che ha dato ai ragazzi l’opportunità di leggere, in una chiave diversa, pagine di storia che, se pur
lontana, è di estrema attualità nel
loro percorso educativo, per comprendere il significato di termini
Barzanò - Ivan cattura l’attenzione degli alunni
pagina 16
Airuno - Un bel gruppo di volontari
come Patria, valore, sacrificio e
dovere, nella consapevolezza che,
comunque, una guerra significa
dolore e devastazione.
Certamente le Insegnanti sapranno ispirare questi pensieri e sentimenti di pace, che sono il filo
logico del progetto celebrativo
e questi giovani ragazzi matureranno considerazioni positive al
proposito; certo è che la visione
dello snodarsi della colonna di
ragazzi e ragazze lungo i tornanti del sentiero di quella porzione
della Linea Cadorna, ci ha convinto che l’obiettivo è stato raggiunto: giovani vite risorgono
nella pace, ripercorrendo i passi
della memoria e del sacrificio di
chi, a quel tempo, ha avuto poche
possibilità.
Un plauso all’impareggiabile Ivan
Piazza, responsabile scuola e cultura della Sezione A.N.A. di Lecco,
colonna portante dello sviluppo,
del restauro e della conservazione del tratto lecchese della Linea
Cadorna. Giorni prima, presso la
scuola media di Barzanò, aveva
proiettato un dvd di presentazione di ciò che i ragazzi avrebbero
visitato, corredando una magistrale spiegazione con ferme rac-
Barzanò - Un bel ricordo dei ragazzi e alpini al Forte Montevecchio
comandazioni sul comportamento da osservare sui sentieri della
montagna. Notevole la sua capacità di catalizzare l’attenzione dei
ragazzi nel percorso di visita ai
manufatti, con ampie ed esaustive descrizioni di queste strutture
militari, edificate con la sola pietra e la sola manualità. Il sorgere
di tante domande, stava a significare che l’argomento era coinvolgente e interessante per tutti.
La comitiva si è poi trasferita a
Colico, presso il Forte Montecchio, dove le guide della pro Loco
hanno ampiamente descritto le
caratteristiche della fortificazione e promosso interesse e curiosità, conducendo gli alunni,
passo dopo passo, alla scoperta
di una struttura militare, attiva
fino al 1981, illustrandone logistica e funzionalità, e consentendo
ai ragazzi di toccare con mano i
cinque cannoni e l’asservimento,
(perfettamente conservati e funzionanti, nonostante l’età ultra
centenaria) a quel tempo installati a difesa da un’improbabile
invasione dell’esercito imperiale
Austro-Ungarico, attraverso la
Val Chiavenna o dalla Valtellina,
o dalla neutrale Svizzera. Non da
ultimo, un apprezzamento alle
insegnanti, per la loro capacità di
imporre disciplina con semplici e
velati richiami, come bravissimi
sono stati gli alunni che hanno
dimostrato interesse, attenzione
e grande sensibilità per le due
attività proposte. Questa giornata rimarrà impressa nella mente
dei ragazzi, che con questo nuovo materiale di studio, vissuto
«sul campo», conserveranno la
memoria di un doloroso passato
e saranno garanti della pace nel
loro futuro.
l’addetto stampa Raffaele Colombo
Anno 61 - numero 2
vita dei gruppi
Trimestrale della Sezione di Lecco
Ancora attività del gruppo Barzanò
Alunni in baita alpina
29 aprile 2014 - Confortati
dall’apprezzamento e incoraggiamento delle iniziative
precedenti, anche quest’anno
abbiamo avuto graditi ospiti in
Baita gli alunni delle classi quinte elementari, dell’Istituto comprensivo Ada Negri di Barzanò,
accompagnati dalle loro insegnanti, Elisabetta Colombo, Gilda Comi, Alessandra Marazza e
Letizia Perego. Il nutrito gruppo
di questi giovani studenti, ha assistito, in assoluta compostezza,
alla cerimonia dell’alzabandiera, a fianco degli Alpini, perché
non sia vergogna ma orgoglio
e vanto nel riconoscerci nella
nostra comune identità, nella
nostra storia, nelle nostre radici
e nel territorio dove viviamo: la
nostra Italia. Gli onori di casa,
sono stati opera del nostro Giancarlo Frigerio, al quale vanno gli
apprezzamenti per aver saputo dialogare con i giovani ospiti
con capacità, sin dalle premesse
basate sul riconoscimento dei
colori della nostra Bandiera e
sul loro intrinseco significato.
L’obiettivo che ci siamo imposti
in quest’occasione, è stato il vo-
Castello di Lecco
Nuova tappa del «Giro delle baite»
Quando sarà letta questa cronaca
contiamo che i lavori in Artavaggio per portare l’acqua al nostro
rifugio Cazzaniga Merlini siano in
avanzata fase di realizzazione, ma
oggi -3 maggio-la neve non ne ha
ancora permesso l’inizio. Anche
di questa situazione ha parlato
il presidente Magni nel saluto ai
convenuti nella baita del gruppo di
Castello di Lecco che ha ospitato il
più recente incontro conviviale del
«giro», a suo tempo progettato fra
i gruppi della zona di Lecco e Cir-
ler presentare alcuni filmati con
il tema attuale della realtà alpina:
dell’organizzazione e articolazione dei diversi ruoli assunti dagli Alpini, in ogni località, ove presenti
con una loro Sede, nel volontariato e nella Protezione Civile e nelle missioni di pace e umanitarie.
Frigerio anticipava l’inizio di ogni
filmato con una giusta dose d’informazioni preliminari, perché i
ragazzi potessero meglio cogliere e assimilare il senso di ciò che
avrebbero visto, o letto, fra le diapositive proiettate e il risultato è
stato notevole: abbiamo assistito
a un’assemblea attenta, ordinata
e disciplinata, indice di una buona
dose di educazione, impartita dai
loro genitori e, non da meno, delle
loro attente insegnanti.
Interessante gli interventi dei nostri Alpini, fra i quali Giuseppe Aldeghi, una delle colonne portanti
del nostro Gruppo, che ha saputo
coinvolgere queste giovani speranze, indicando e rilevando l’importanza del saper stare insieme
in fraternità e amicizia, ripudiando le diversità e le invidie, perché
si creino le condizioni di unità e
fratellanza che hanno accumunacondario per promuovere quella
grande opera. Se è vero che gli incontri hanno via via preso piede e
quindi anche visibilità man mano
che il percorso si snodava tra le accoglienti baite, piace oggi ricordare
i capigruppo ed i gruppi che già si
sono dati da fare, magari neppure
menzionati sul nostro giornale.
Un grande grazie anche per loro e
chissà che l’iniziativa possa allargarsi tanto da essere ripetuta e addirittura esportata ogniqualvolta vi
sia da dare una mano.
Uno scopo lo ha già sicuramente
raggiunto: quello di poter condivi-
Castello di Lecco - Una bella giornata in compagnia
Aprile-Maggio-Giugno 2014
no gli Alpini sin dalla loro nascita.
L’alpino Raffaele Colombo, ha
riscosso ulteriore interesse, mostrando ai giovani il nostro libro
me regordi che quand s’eri a suldaà
in di Alpini, spiegando lo scopo
per cui gli Alpini di Barzanò hanno
inteso realizzarlo e leggendo alcune dediche, espresse nelle singole
vicende scritte, interpretandone
il significato; queste, sono la testimonianza morale degli Alpini,
destinata non solo ai propri figli o
nipoti, ma a tutti i giovani, perché
leggendo quelle storie del passato,
possano comprendere che la pace
e l’altruismo sono il solo vero sale
della vita.
Non potevamo mancare di dona-
re alle cordialissime insegnanti
copie di questo libro, augurando
che sappiano trovare nella lettura, spunti di insegnamento di vita
alpina, utili ai giovani; in questo
modo ci avranno aiutato a raggiungere il nostro obiettivo di Alpini: servirci del passato, gettare
le basi nel presente, per costruire
il futuro dei giovani, perché Alpini
non si nasce, lo si diventa, seminandone lo spirito!
Ringraziamo i ragazzi delle quinte elementari per averci onorato
della visita e del dono, apprezzato,
che non mancheremo di gustare,
ricordando con piacere queste ore
trascorse insieme!
Raffaele Colombo
Barzanò - Un simpatico insieme di alunni e penne nere
dere pensieri, necessità, confronto, soprattutto tra le persone, i capigruppo appunto, che dalla sede
nazionale e non solo sono ritenuti
il fulcro della nostra Associazione.
La baita del gruppo di Castello,
che ci ha accolti con il capogruppo
Gianluigi Colombo ed i suoi «aiutanti», non sarà facilmente dimenticata: per l’accoglienza calorosa;
per la buona cucina; per il panorama mozzafiato sulla città di Lecco,
sul lago, sulla pianura.
E l’inno di Mameli, cantato composti sull’attenti all’inizio, durante l’alzabandiera, mi farà poi
sembrare ancora più maleducato
e insolente il comportamento di
tanti tifosi (?) che la stessa sera lo
fischieranno all’Olimpico di Roma
nella finale di Coppa Italia. Altra
storia e altra occasione sprecata!
Per ritornare al nostro incontro
piace ancora ricordare e ringraziare i padroni di casa e per tutti
un nome, Luigi Farina, per essersi
tanto dato da fare.
Luigi Bossi
Cernusco Lombardone
Un abbraccio lungo… 39 anni!
Domenica 18 maggio ci siamo
trovati i seguenti alpini Mario Gargantini (il sottoscritto), Gianmario
Moiana, Maurizio Meda, Donato Comi, Fausto Perego e Walter
Cornara, per ricordare il nostro
anno trascorso al battaglione Morbegno nell’anno 1975. Eravamo
tutti del primo scaglione partito
nel gennaio di quell’anno. Non
potete immaginare la nostra gioia
nel ritrovarci 39 anni dopo, è stata
immensa, i nostri ricordi, rifioriti,
si sono mescolati l’un con l’altro,
rammentando episodi di fatica, di
sudore, di risate, di compagni di
naja, dei nostri comandanti.
pagina 17
vita dei gruppi
Penna Nera delle Grigne
La gita, programmata, è continuata
sul lago di Lecco
toccando Varenna.
Quindi con un traghetto ci siamo trasferiti a Cadenabbia,
sponda comasca.
Un buon pranzo è
stata la giusta conclusione di una giornata fantastica. Il
tempo è passato in
un baleno. Nel saluCernusco Lombardone - Gli amici si ritrovano
tarci ci siamo ripromessi, se Dio vuole, di ritrovarci il prossimo anno,
e indimenticabile esperienza fatta
magari con qualche commilitone
a Roma in occasione dell’udienza
in più. Incontri simpatici, pieni
con Papa Francesco e augurando
d’amicizia fraterna, fatti per non
al gruppo ancora tanti anni di atdimenticare un anno importante,
tività continuando ad essere punto
uno spezzone indelebile della nodi riferimento per i concittadini.
stra vita di gruppo. È stata una cosa
Quindi sfilata per le vie del paese e
bellissima...molti di voi giovani e
Messa celebrata da don Piergiornon, che non avete fatto, o voluto
gio. A seguire rinfresco per tutti e
fare, il servizio militare, forse non
pranzo presso il Ristorante Riposo
riuscite bene a capire cosa vuol
con premiazione con Cappellino
dire ritrovarsi dopo tanto tempo.
d’oro agli Alpini del gruppo nati
È stata, ripeto, una cosa emoziodal 1945 al 1949.
nante ma per niente patetica...
Ernesto, il nostro capogruppo,
un ricordarsi vicendevolmente le
con il suo caloroso grazie, ha incose...i fatti...le persone in una atteso coinvolgere tutti coloro che
mosfera di orgoglio vero...senza
con il proprio lavoro e collaboraretorica...all’Alpina, con l’A maiuzione hanno fatto si che questa
scola!
importante ricorrenza ben riuMario Gargantini
scisse, unendo nel ringraziamento
l’importante partecipazione delle
Cesana Brianza
massime autorità sezionali alpine,
40 per raddoppiare
militari, civili, religiose e sociali,
Domenica 6 aprile il nostro grupma ancor più della popolazione
po ha festeggiato il 40° di Fondache ancora una volta ha dato dizione. Giornata splendida molmostrazione dell’affetto che porta
tissimi alpini e 29 gagliardetti con
verso il gruppo. La positiva speranla presenza del vessillo sezionale,
za è quella di rivederci ancora alle
con la presenza del Presidente
«nozze d’oro» di fondazione con
Marco Magni, i consiglieri seziol’ANA tra dieci anni ed…. oltre!
nali Mauro Farina, Roberto BotMarco Gerosa
tari, Raffaele Tavola, Luigi Bossi e
Franco Ciresa, meglio conosciuto
come Papi. Presenza importante
del gonfalone Comunale, La bandiera dei Combattenti e Reduci di
Cesana, Avis, Aido, Bandiera Anfi e
Croce Verde di Bosisio.
Ore 9,00 schieramento dei gagliardetti, quindi entrata nello schieramento del Vessillo Sezionale,
quindi alzabandiera e deposizione
della corona d’alloro e onore ai Caduti presso lo stesso cimitero.
Di seguito prende la parola il Sindaco Rag. Eugenio Galli ringraziando tutto il gruppo per quello
che riesce a fare per il paese.
Ernesto Camerin attuale capogruppo giustamente elogia tutti i
capogruppo che lo hanno preceduto in questi anni.
Infine il presidente Sezionale Marco Magni, chiude con la toccante
pagina 18
Garbagnate Monastero
e Brongio
Progetto «Salviamo un cuore»
Sin da prima del natale 2013 abbiamo lanciato alcune iniziative
volte a raccogliere fondi per l’ac-
Cesana Brianza - Una bella immagine di penne nere cesanesi
quisto di uno o più strumenti
Defibrillatori Cardiaci da mettere
a disposizione del paese. Nata da
una idea suggerita da un nostro socio e divenuta poi un progetto fortemente voluto dal nostro gruppo
alpini Per realizzarla al meglio abbiamo cercato di coinvolgere tutte
le associazioni presenti nel paese,
i gruppi Sportivi, il gruppo Oratorio, le scuole e l’Amministrazione
Comunale. Con il prezioso supporto dell’Associazione Volontari del Soccorso di
Calolziocorte, sono state espletate
le varie pratiche burocratiche ed
organizzato un corso per abilitare
i primi 28 volontari che vi hanno
aderito.
Si è curata anche la parte logistica
con la collocazione dello strumento vicino alle strutture sportive ed
alle scuole locali e predisposto un
Box che, pur restando facilmente
apribile e accessibile a chi ne avesse bisogno, disponesse anche di
alcune protezioni contro il furto ed
il vandalismo.
Grazie alla presenza del DAE e di
persone abilitate all’utilizzo sarà
possibile avere una maggiore copertura e soprattutto un intervento immediato in presenza di eventi
di arresto cardiaco, basti pensare
che ogni minuto trascorso dall’evento equivale alla perdita di ben
il 7 per cento delle probabilità di
sopravvivenza e da questo si comprende quanto siano essenziali i
primi soccorsi nei 10-15 minuti
prima dell’arrivo di un’ambulanza.
Sabato 31 maggio abbiamo fatto
l’inaugurazione della prima postazione con la presenza del Vicepresidente sezionale Mauro Farina,
del neo sindaco Sergio Ravasi, del
Parroco Don Massimo, di una rappresentanza Dei Volontari del Soccorso di Calolziocorte Onlus oltre
che alpini, volontari e cittadini.
Come sottolineato dal capogruppo
Lorenzo Bruno, invitando i presenti ad iscriversi ad un prossimo corso da fare in autunno «l’obiettivo è
quello di dotare il paese di almeno
3 di questi strumenti e di sensibilizzare il maggior numero di cittadini al suo utilizzo». La cerimonia
si è quindi conclusa in allegria allietata da un rinfresco.
Festa de «I nonni, i bambini, gli alpini con la Protezione Civile A.N.A.
di Lecco».
Visto che il prossimo numero di
Penna Nera delle Grigne, alla data
del prossimo 5 di ottobre, potrà
non essere ancora recapitato nelle
nostre case, vorremmo anticipare
per sommi capi la presentazione
di questa nostra festa che riteniamo possa essere un evento straordinario e da non perdere.
Oltre a ripresentare per la terza
volta, nel corso della mattinata, il
programma che vede, dopo una
piccola sfilata l’alzabandiera, la
deposizione di una ciotola di fiori
al locale monumento agli alpini
Garbagnate Monastero e Brongio - Alcuni momenti della manifestazione cittadina di solidarietà alpna
Anno 61 - numero 2
vita dei gruppi
Trimestrale della Sezione di Lecco
e una camminata non competitiva (diciamo una passeggiata in
compagnia tra bambini, nonni ed
alpini) alla riscoperta delle contrade del paese, sarà presente la
Protezione Civile Sezionale con le
squadre Logistiche, Subacquee e
Trasmissioni e nel pomeriggio effettuerà esercitazioni con le squadre Cinofili e Antincendio presso
il Parco giochi di Viale Brianza. La
data è fissata, il programma della
giornata pure, non resta che sperare in una bella giornata di sole
e tutto non può che andare per il
meglio.
Gerolamo Riva
Elbrus - I simboli delle vette: gagliardetto e piccozza
Elbrus - Gli scalatori Lafranconi e Cristian Taruselli
Olgiate Calco - In visita al museo del deportato
Olgiate Calco - Affettuoso incontro degli alpini con la scuola
segretario del gruppo
Mandello Lario
Ascensione di un nostro socio
al monte Elbrus
Sergio Lafranconi e Cristian Taruselli, quest’ultimo iscritto al gruppo di Mandello Lario, lo scorso
mese di luglio 2013 hanno compiuto un’ascensione salendo in
cima all’Elbrus.
L’Elbrus è la vetta più alta della catena del Caucaso, interamente in
territorio russo e per questo considerata da molti geografi moderni
la vetta più alta dell’Europa a scapito del nostro Monte Bianco.
Il nome significa “picchi gemelli”
per la presenza di due cime (come
la nostra Grigna) di altezza identica: 5.621 m s.l.m. la cima orientale;
5.642 m s.l.m. quella occidentale.
Il monte si trova nella posizione
centrale della catena montuosa del
Caucaso e per alcuni tratti segna il
confine tra Russia e Georgia.
Sergio e Cristian sono partiti il 5
luglio 2013 da Milano, volo sino a
Mosca, poi trasferimento in bus a
Terskol, un paesino sulle pendici
caucasiche posto a 2.000 m s.l.m.
Il 7 luglio sono saliti su un monte
di 3.700 m senza raggiungere la
vetta perché in territorio georgiano
ed i militari ne impediscono ogni
Mandello Lario
giatissimo Battistero. Giornata
Il 10 marzo u.s. Mons don Bruintensa, che ha dato gioia agli
no Fasani, direttore del nostro
occhi, alla mente, allo spirito e
mensile nazionale «L’Alpino»,
che resterà nel cuore per semha invitato, per una visita a Vepre. Inoltre, in quell’occasione,
rona, il sottoscritto consigliere
don Bruno, ci ha confermato
Ermes Gaddi e il compagno di
la sua graditissima presenza a
Corso del 20°ACS ad Aosta, MasMandello per il 50° della chiesimo Scotti, entrambi appartesetta di Prada.
nenti al nostro Gruppo Alpini di
Mandello del Lario, li ha accomErmes Gaddi pagnati nelle visite
della
Biblioteca
Capitolare, la più
vecchia Biblioteca
Ecclesiastica risalente al V° secolo
d.C., della quale
ne è il Canonico, il
Museo Canonicale
e la Cattedrale di
Verona, suggestiva
di immagini e marmi di gran valore,
Mandello L. / Verona - Foto ricordo deli alpini Gaddi e Scotti
con annesso il precol direttore Don Bruno Fasani
Aprile-Maggio-Giugno 2014
escursione. Il 9 luglio hanno preso possesso del campo base posto
a 3.700 metri iniziando subito le
marce per l’acclimatamento alle
quote superiori fino a 5.000 m.
L’11 luglio all’ 1,30 del mattino Sergio e Cristian, nonostante le condizioni climatiche estreme, con
temperatura vicina a -40° e la presenza di forte vento, hanno iniziato l’ascensione alla cima ovest. Alcune cordate di alpinisti partiti in
contemporanea hanno rinunciato,
ma i nostri due ragazzi, grazie alla
accurata preparazione, sono arrivati in cima alle 8 del mattino, coronando così il loro sogno.
Un’amara considerazione di Cristian: le spedizioni commerciali
hanno fatto sì che il campo base
sia ridotto ad un deposito di materiale di scarto e di disordinati
accampamenti; il primo campo
posto a 4.700 metri è raggiungibile da tutti con gatti delle nevi e
motoslitte. Solo oltre questo limite
iniziano le difficoltà e l’alpinismo.
Corrado Rumi
Olgiate Calco
Gita sociale 2014
a Carpi e Casumaro
Domenica 1° giugno 2014 si è svolta la gita sociale del Gruppo Alpini
Olgiate-Calco con meta il museo
del deportato a Carpi e la scuola
d’infanzia di Casumaro. Scuola costruita dall’A.N.A a seguito del terremoto in Emilia. Alcuni alpini del
gruppo di Cento erano ad attenderci a Carpi ed assieme a loro abbiamo iniziato la visita della città
Prima tappa il museo del deportato che si trova al piano terra del
Palazzo dei Pio, nel centro storico
della città. Ad accoglierci all’esterno del museo ci sono 16 grandi stele di cemento con incisi i nomi di
alcuni campi di concentramento e
di sterminio nazisti. Il museo inaugurato nel 1973 è composto da 13
sale, caratterizzate da luci ed elementi grafici particolari tesi a creare un particolare impatto emotivo
per il visitatore. La continuità delle
sale è scandita dall’incisione di frasi sulle pareti che trattano dell’esperienza terrificante delle vittime
nei lager nazisti; l’ultima sala reca
incisi sulle pareti e sulle volte i
nomi di circa 15mila cittadini italiani deportati. Tra essi i nomi anche di nostri concittadini di Calco.
Esperienza molto toccante soprattutto quando abbiamo letto una
lettera scritta da un nostro compaesano dal campo di prigioni di Fossoli alla famiglia, e alla recita della
preghiera del deportato.
Usciti dal museo ci siamo recati
nella chiesa di Santa Maria in Castello dove abbiamo cantato “Signore delle cime”.
Non è stato in seguito possibile
raggiungere il campo di Fossoli
perché danneggiato dal terremoto.
Come da buona tradizione alpina
pagina 19
vita dei gruppi
ci siamo regati a pranzo dove abbiano rafforzato l’amicizia con gli
alpini del gruppo di Cento tra canti
e ricordi di naia.
Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Casumaro dove ad attenderci
nella scuola d’infanzia, costruita
dall’A.N.A., ci aspettavano le insegnati ed i bambini con i loro genitori. Molto calorosa l’accoglienza
ricevuta: la maestra Lorenza, con
un gruppo di bambini ci è venuta
incontro per poi accompagnarci
all’interno della scuola. Ci ha poi
spiegato tutti i passaggi del lavoro
svolto, la sua iniziale perplessità
di avere in cosi poco tempo (quattro mesi di lavoro), la costruzione
completata e funzionante.
L’edificio prefabbricato ha una
struttura in legno antisismica ad
alta resa termica ed energetica e
occupa una superficie di 700 mq;
particolarmente curata anche la
parte esterna con marciapiedi,
parcheggi e un’area verde dove i
piccoli possono giocare e divertirsi. La scuola è intitolata alla
Medaglia d’Oro al Valor Militare
Don Emilio Franzoni. Dopo aver
cantato con i bambini presenti
alcune canzoni alpine ci siamo
congedati per il rientro con cuore
gonfio di emozioni per la bellissima giornata trascorsa.
Marco Panzeri
Sirone
Spente 30 candeline
per accenderne altrettante
Il Gruppo Alpini di Sirone i giorni
28 -29-30 marzo ha festeggiato il
30 anniversario di fondazione.
i festeggiamenti sono iniziati il
venerdì alle ore 14.00 nel cineteatro parrocchiale dove a 110 alunni
della scuola primaria è stato mostrato il cd «Ma chi sono questi
Alpini» ed e stato poi spiegato a
loro le varie attività del nucleo di
Protezione Civile ANA «S. Merlini». Al termine i bambini hanno
posto molte domande agli alpini
presenti, dimostrando molto interesse sulla nostra vita associativa. Il sabato sera nel salone dell’oratorio gremito di alpini ed amici
si è esibito il Coro Grigna, intervallato da letture e filmati molto
toccanti riguardanti il corpo degli
alpini che hanno commosso buona parte degli spettatori presenti.
Domenica 30 marzo, dopo la cerimonia dell’alzabandiera, iniziata la sfilata per le vie del paese, i
momenti più suggestivi sono stati: la deposizione della corona di
alloro al monumento dei caduti
e del cofanetto di fiori al monumento degli alpini “Supplica di
pagina 20
Penna Nera delle Grigne
Sirtori - L’ultimo addio a Giuseppe
Pace” all’interno del cimitero,
nella cappella centrale è stata
inaugurata una targa in bronzo a
ricordo degli alpini ed amici del
groppo di Sirone che sono andati avanti. Alla cerimonia erano
presenti il presidente sezionale
Marco Magni, il vice Mauro Farina accompagnati dai consiglieri.
Il sindaco Matteo Canali, Mons.
Gianluigi Rusconi, tutti i presidenti delle associazioni sironesi
il vessillo della Sezione di Roma
i gagliardetti dei gruppi alpini. Al
termine della cerimonia il sottoscritto, ha ringraziato tutti i partecipanti.
Il capogruppo Antonio Molteni
Sirtori
Così si spense il canto degli alpini
Sirtori ricorda l’alpino Giuseppe
Corti a sessanta anni dal tragico
evento. Gli alpini hanno e praticano da sempre l’undicesimo comandamento: «non dimenticare»
Infatti nei vari incontri e raduni,
oltre a tenere in alta considerazione la solidarietà che bisogna
avere ogni giorno verso il prossimo in difficoltà, non si perde mai
l’occasione di ricordare gli alpini
sacrificati sull’altare della Patria
nella prima e seconda guerra
mondiale.
Oggi pero dopo sessanta anni il
nostro gruppo ricorda il nostro
giovane alpino Corti che nel lon-
Sirtori - Il compianto Corti
tano 1954 mori durante la naja in
un incidente la cui dinamica non
è state mai completamente chiarita. Di ritorno in caserma con altri diciassette commilitoni, dopo
un campo al Passo Gavia, sulla
via tortuosa e stretta che porta
a Ponte di Legno, in un attimo
«andò avanti» perché il camion
precipitò in un alto dirupo. Solo
l’autista e il capo/macchina si
salvarono. Ancora oggi ci prende
grande tristezza al pensiero che,
in pochi attimi, queste giovani
penne nere sedute sulle panche
del camion coperto, forse in allegria, si trovarono a passare a miglior vita.
Grande fu la disperazione delle
loro famiglie e dell’intero Corpo
degli Alpini.
Il gruppo alpini di Sirtori in occasione del 60° anniversario, che
sarà ricordato a luglio, si unirà
alla sezione della Val Canonica,
a Passo Gavia, e parteciperà alla
cerimonia che ricorderà questa
grande tragedia.
il capogruppo Roberto Limonta
Valmadrera
Incontro con la scuola
Martedì 18 e 25 febbraio, in due
turni, le classi terze (circa 97 alunni) della scuola secondaria di primo grado “L.B.Vassena” di Valmadrera hanno incontrato gli alpini
della locale sezione di Valmadre-
Sirone - Una bella immagine del gruppo trentennale
ra (alpini Ugo Dell’Oro, Severino
Aldeghi, Giuseppe Vitali e il nuovo capogruppo Mario Nasatti),
accompagnati dall’alpino Ivan
Piazza, responsabile sezionale
di Lecco. L’incontro era stato da
tempo programmato dal precedente capogruppo degli alpini di
Valmadrera Giuliano Sala, il Dirigente Scolastico prof. Angelo Falcone e la professoressa Fernanda
Accili, anche in previsione di una
probabile uscita alle fortificazioni di Forte Fuentes, che i ragazzi
avrebbero potuto vedere, tempo
permettendo.
L’iniziativa è durata circa due ore
in entrambe le occasioni e si è
svolta in modo davvero interessante. Dopo un’iniziale richiesta
di attenzione, che ha visto gli alpini presenti in piedi con il loro
cappello e dopo le presentazioni ufficiali, Piazza ha invitato gli
alunni all’ascolto ed ha iniziato a
proiettare una serie di «slides» relative alla storia della Prima Guerra Mondiale, alla Linea Cadorna
e alle armi usate in quel periodo,
soffermandosi particolarmente
sulla loro costruzione e sugli effetti disastrosi che avevano.
Il tono della spiegazione è stato chiaro e autorevole per cui gli
alunni sono stati attenti e silenziosi a tutto quanto detto, come
è risultato dalle relazioni da loro
svolte in seguito in classe.
Valmadrera - Piazza racconta, alunni attenti
Anno 61 - numero 2
vita dei gruppi
Trimestrale della Sezione di Lecco
Valmadrera
Festa in baita - 25 maggio 2014
Come
tradizione,
anche
quest’anno gli Alpini di Valmadrera hanno organizzato, domenica 25 maggio u.s., la tradizionale festa in baita in Loc.
Vinargino sul Monte Barro. Tante le penne nere e i loro familiari
che non hanno voluto mancare
all’appuntamento per trascorrere una bella giornata tra i nostri
monti. Numerosi i rappresentanti di altri gruppi con i loro
gagliardetti e le autorità presenti. Era presente il Presidente del
Valmadrera - Alzabandiera
In una e-mail di ringraziamento
è stato sottolineato l’importanza dell’apporto dato ai ragazzi in
questa occasione anche grazie al
modo di porsi del relatore.
De Lucia / Accili
Verderio
50° di fondazione del Gruppo
Alpini. Un po’ di storia ed altro.
Quest’anno ricorre il cinquantesimo anno della fondazione del
Gruppo Alpini di Verderio, della
Sezione di Lecco. Il nostro gruppo
è nato il 10 aprile 1964.
In questi 50 anni di vita, numerose sono state le iniziative del
Gruppo, ma brevemente vorremmo citare le più importanti.
Verderio - Alunni e alpini
Aprile-Maggio-Giugno 2014
Parco Monte Barro Federico Bonifacio accompagnato dal consigliere Galileo Barroccetti, Ernesto
Dell’Oro Associazione Genitori
ed Amici degli Handicappati di
Valmadrera, Giulio Oreggia C.R.I
Valmadrera, e i rappresentanti
di altre associazioni della valle.
Dopo l’alzabandiera, Don Bassano ha officiato l Messa nella
suggestiva cornice dove sorge il
nostro monumento dedicato agli
Alpini che sono andati avanti. A
seguire aperitivo e pasta asciutta
offerta dagli Alpini. Non sono
mancati momenti ludici e la
pesa di un magnifico cesto colmo di prodotti alimentari che è
stato aggiudicato ad un Alpino
di Pescate. Il consiglio in carica non dimentica di ringraziare
tutti i gruppi amici che con il
loro gagliardetto hanno voluto
presenziare alla nostra festa: Pescate, Galbiate, Cesana Brianza,
Malgrate, Castello Lecco, Maggianico/Chiuso, Garlate e Civate. Per tutti appuntamento per il
prossimo anno.
Antimo
Valmadrera - ...qualche ora in serenità nella natura
Nel 1992, nel mese di settembre,
il gruppo ha partecipato, con un
turno di lavoro, nella costruzione
dell’asilo Operazione Sorriso a
Rossosch in Russia.
Durante questi anni, il gruppo si è
mobilitato anche per l’accoglienza, con tutti gli onori, delle spoglie dei Caduti sui diversi fronti
e il ricordo di tanti altri con marmette a Pian delle Betulle.
Negli anni successivi è avvenuto
un continuo susseguirsi di iniziative culturali con la pubblicazione di diversi libri di storie alpine, specialmente sulla Seconda
Guerra Mondiale, scritti da un
nostro socio, un novantaduenne ancora in attività, l’avvocato
Edoardo Vertua, combattente
sul fronte jugoslavo nell’ultima
guerra. A queste presentazioni,
avvenute in diverse sedi alpine
in Lombardia, Piemonte e Valle
d’Aosta, ha sempre presenziato il
generale Luigi Morena, di Milano.
Nel 2004, in occasione del 40°
anno di fondazione, il gruppo ha
inaugurato un Cippo e una via
alla memoria degli alpini. Anche
nel 2007, è stata dedicata una via
anche ai caduti del Battaglione
Alpini Morbegno, al quale appartengono numerosi alpini verderiesi.
Nel corso di tutti questi anni, il
Gruppo, si è sempre impegnato,
nelle feste annuali, a raccogliere
Verderio - L’intervento applaudito del presidente Magni
fondi, grazie ai quali, nel 2012 si è
provveduto ad una donazione di
una macchina al gruppo di volontari «Il Grappolo» di Robbiate.
In seno a questo importante evento, il consiglio ha deliberato di regalare a tutti i ragazzi delle scuole
materne e delle scuola primaria,
la bandiera italiana e un «libretto»
con la storia della Prima Guerra
Mondiale, nel centenario, della
Seconda Guerra Mondiale, la storia degli Alpini, dell’Inno d’Italia e,
infine, tutti i nostri principali avvenimenti di questi 50 anni. L’incontro è avvenuto mercoledì 19
aprile le penne nere di Verderio
ha incontrato i ragazzi delle due
scuole materne private, Giuseppina Gnecchi e San Giovanni, regalando loro il tricolore e cantando
l’Inno d’Italia.
Mercoledì 23 è stato l’appuntamento con i numerosi ragazzi
della Scuola Primaria Collodi,
alla presenza degli insegnanti, di
numerosi alpini e del presidente
della nostra sezione, Marco Magni.
Dopo l’alza bandiera, l’alpino Paolo Oggioni e il nostro presidente
sezionale, hanno spiegato ai ragazzi la storia degli alpini e il loro
impegno nel sociale ed il significato dei tre colori della nostra
bandiera: il verde sta a significare le nostre colline color smeraldo, il bianco, la neve delle nostre
montagne, il rosso rappresenta il
sangue versato per la Patria, Magni inoltre ha ricordato l’impegno
degli alpini nei momenti drammatici delle calamità: terremoti, alluvione e altro che in questi
anni hanno flagellato la nazione,
non dimenticando la solidarietà
con l’Operazione Sorriso durante
la quale è stato costruito un asilo
a Rossosch, per i bambini Russi. A
chiusura del libretto è stata riportata anche la «Preghiera dell’Alpino», ancora oggi molto sentita
sia dai giovani come dalle vecchie reclute: è il nostro vangelo! Il
piacevole incontro si è concluso
con un ricordo particolare a tutti
gli alpini che «sono andati avanti»: Carla Galimberti ha cantato
«Signore delle cime», tra la commozione dei presenti e la gioia
finale dei ragazzi. L’iniziativa si è
conclusa giovedì 24, alla scuola
materna statale Aquilone e con il
canto finale dei bambini di invocazione alla pace.
I festeggiamenti si concluderanno il 12-13 e 14 settembre con la
tradizionale festa alpina durante
la quale organizzeremo anche un
concerto di cori e altre iniziative
che renderemo pubbliche in seguito.
Giulio Oggioni
pagina 21
anagrafe alpina
Penna Nera delle Grigne
Anagrafe alpina
Acquate
(Lutti) Esprimiamo cordoglio al
nostro aggregato Ivan Braghieri
per la scomparsa del papà Romualdo; Porgiamo le nostre più
sentite condoglianze alla vedova
e a tutti i suoi cari.
(Nascite) Il gruppo dà il benvenuto del mondo a Samuele,
nipote dell’alpino neo nonno
Franco Bonacina; al piccolo, ai
genitori e ai cari tutti, le nostre
congratulazioni.
(Matrimoni) «Felicitazioni, Serenità e Bene» al nostro alpino
consigliere Graziano Invernizzi e
consorte, uniti in matrimonio il
giorno 14 Giugno c.a.
Airuno
(Lutti) Il gruppo partecipa al dolore dell’alpino Pietro Bonfanti
per le perdite del fratello Antonio
seguita dopo breve tempo del
fratello Angelo. È vicino all’alpino Marco Longhi per la dolorosa
scomparsa della cara mamma
Francesca. A tutti i familiari le
più sentite condoglianze. Unitamente al consiglio, gli alpini del
gruppo, porgono sentite condoglianze al vice-capogruppo Luigi
Rossi per la dolorosa scomparsa
della sorella Innocenta (Tina).
Annone Brianza
(Lutti) Il gruppo è vicino a don
Caro e Rosetta Sala per la dolorosa perdita della sorella Maria.
Sentite condoglianze al socio
Antonio Ratti e famiglia colpiti
dalla scomparsa del fratello Marino.
(Nascite) Fiocchi rosa nel gruppo. Auguri ai nonni alpini: Angelo Bartesaghi per la nascita della
stellina Giorgia, Antonio Ratti
perla nascita della stellina Greta.
Complimenti ai genitori e familiari tutti.
Barzago
(Nascite) Il gruppo dà il benvenuto alla stellina Francesca figlia
del socio Nicola Colombo.
Barzanò
(Nascite) Il consiglio di gruppo
e tutti i soci si congratulano con
i nonni alpini Roberto Redaelli
e Rino Spreafico, con le nonne
Rosella e Graziella per la nascita
della «stellina» Vittoria e mandano tanti cari auguri alla mamma Marina e al papà Fabrizio.
Si complimenta anche con il bipagina 22
snonno socio alpino Elio Pasetti
per la nascita della pronipote
Carlotta e invia tanti auguri ai
genitori. Si congratula con il socio alpino Marco Fumagalli per
la nascita della nipotina Sara e
manda tanti cari auguri ai genitori.
Barzio
(Lutti) Comunichiamo il decesso del nostro socio uno tra i più
anziani, classe 1921, Ambrogio
Ruffinoni. Condoglianze al genero alpino Fulvio Casari e al nipote Ambrogio Casari, amico del
gruppo. Condoglianze anche al
socio Sandro Arrigoni per la dolorosa scomparsa della moglie
Domenica Porta.
Bellano
(Lutti) Il Gruppo Alpini di Bellano è vicino alla famiglia per la
scomparsa dell’alpino Vitali Bortolo, Volontario della nostra Unità di Protezione Civile e di altre
associazioni di volontariato.
Belledo
(Lutti) Ci ha lasciato il socio Angelo Codara. Alle figlie Nadia
e Antonella ed ai loro familiari
esprimiamo le più sentite condoglianze. Partecipiamo al lutto
che ha colpito il socio Ambrogio
Mandelli con i propri cari per la
perdita del suocero Angelo.
(Nascite) In data 20 marzo è nato
il bocia Mattia figlio di Matteo
Anghileri e Maddalena, 13° nipote dell’artigliere alpino Sergio
Anghileri e della moglie Maria.
Complimenti da tutto il Gruppo
«Monte Resegone». Congratulazioni ai genitori, rallegramenti ai
nonni e vivissimi auguri al «bocia».
(Matrimoni) È convolata a nozze con Lorenzo Giuditta, figlia
del nostro socio artigliere alpino
Piero Boscagli. Ai novelli sposi
tantissime felicitazioni e auguri.
Edoardo Proserpio (cognato)
e Raffaello Beretta (genero): ai
familiari per la perdita dell’alpino Luigi Saggin; all’alpino
Sergio Rigamonti per il decesso
della mamma Enrichetta. Condoglianze per la dipartita di Plinio Colzani agli alpini Marino
Fumagalli (genero) e Romano
Colzani (fratello): siamo vicini
all’alpino Diego Fumagalli per la
scomparsa della moglie Ornella.
Cassina Valsassina
(Nascite) Sentite felicitazioni da
parte di tutto il Gruppo al Consigliere Massimo Polvara per la nascita di Laura. Auguri alla Piccola
e alla mamma Alessandra!
Castello Brianza
(Lutti) Il gruppo si unisce al dolore dei soci alpini Franco Bonfanti e Giovanni Frigerio per la
scomparsa del fratello e cognato
Rinaldo. Partecipa al lutto del socio aggregato Carlo Pozzi per la
perdita del fratello Mario. Inoltre
si unisce al lutto del socio alpino
Andrea Cattaneo per la prematura scomparsa del fratello Mario e
al socio alpino Angelo Tavola per
la morte del fratello Giovanni.
Cernusco Lombardone
​(Nascite) Il gruppo si felicita con
i nonni Eugenio Formenti e Pinuccia Nava Angela per la nascita del nipote Filippo. Ai genitori
Sonia e Andrea e alla sorellina
Martina i migliori auguri di una
vita serena e felice.
Cesana Brianza
(Lutti) Con dolore informiamo
che il nostro alpino Pietro Castelnuovo ha raggiunto il Paradi-
Cortenova
(Nascite) Sentite felicitazioni
all’alpino Gabriele Carozzi, diventato nonno, all’alpino Giuseppe Mornico, diventato bisnonno, e a tutta la famiglia per
la nascita della nipotina Ava.
(Ricorrenze) Sentite felicitazioni
ai coniugi Giovanna e Giuseppe
Mornico, nostro alpino, per aver
tagliato insieme, il traguardo dei
55 anni di matrimonio.
Costa Masnaga
(Nascite) Il gruppo si congratula con il socio alpino Alessandro Benini per la nascita del figlio e bocia Lorenzo e si felicita
con mamma e papà per questo
splendido evento.
Esino Lario
(Nascite) Al socio aggregato Antonio Nasazzi ed al nonno alpino
Cesare Maglia congratulazioni
dal gruppo per la nascita del piccolo bocia Nicolò.
Bonacina
(Nascite) La nascita di Martina
ha regalato i gradi di bisnonno
al nostro socio alpino Bruno Orlandi. Dal Gruppo Alpini Pizzo
d’Erna congratulazioni alla piccola, ai genitori e al neononno.
Cassago Brianza
(Lutti) Il gruppo porge sentite
condoglianze per la scomparsa di Orlando Crippa agli alpini
so di Cantore. Uno dei fondatori
del gruppo e consigliere da sempre. Il 6 aprile, in occasione del
nostro 40° di fondazione, Pietro
è stato dovutamente ricordato.
Alla famiglia le condoglianze più
sincere. Le penne nere di Cesana
Brianza sono vicini all’alpino Alberto Riva per la morte del fratello Silvano.
(Nascite) Auguri all’alpino Beppe Canali per la nascita della
nipotina «stellina» Chiara e congratulazioni a papà Simone e
mamma Isola.
(Matrimoni) Il gruppo augura
tanta felicità a Gianluca e Valeria, figlia dell’alpino Alberto
Riva, che il 1°giugno si sono uniti
in matrimonio. Venerdì 6 Giugno
Andrea figlio dell’alpino Vito,
con la gentile Alessandra hanno
coronato il loro sogno d’amore.
Auguri e felicitazioni agli sposi
da tutto il gruppo.
(Rallegramenti) Complimenti e
congratulazioni alla signorina
Sara, figlia dell’alpino Luigi Valsecchi, per avere conseguito la
laurea magistrale in scienze infermieristiche ed ostetriche.
Cesana Brianza - Pietro Castelnuovo
Galbiate
(Nascite) Il gruppo annuncia la
nascita del piccolo Giorgio figlio del socio alpino Paolo. Al
neo papà e alla neo mamma e al
nonno alpino Luigi e famiglia, le
Anno 61 - numero 2
anagrafe alpina
Trimestrale della Sezione di Lecco
felicitazioni e auguri di tutte le
penne nere galbiatesi.
Garbagnate Monastero e Brongio
(Nascite) Il gruppo e il consiglio
porgono congratulazioni al nostro socio Alberto Colombo per
la nascita della nipotina Elena.
Auguri alla nascitura e felicitazioni ai neo genitori.
Imbersago
(Lutti) Con grande affetto e dispiacere il gruppo alpini si sente
vicino al socio Riva Mario per la
perdita del caro fratello Giuseppe (Peppino).
Condoglianze da parte di tutto
il Gruppo unitamente al capogruppo Adelio Colombo.
Mandello Lario
(Matrimoni) Il socio Antonio
Zucchi del gruppo di Mandello
del Lario annuncia con parenti
e amici alpini il matrimonio del
figlio Giovanni (pure alpino di
Mandello) con la gentile Martina. Durante il sontuoso banchetto non sono mancati momenti di
vera alpinità. Sulla base musicale del deejay (alpino), sono stati
cantati il «trentatré, il capitano
ecc...» e infine tutti sull’attenti
l’inno di Mameli con la partecipazione di tutti gli invitati.
Merate
(Lutti) Doloroso momento
dell’amico degli alpini Fabio Perego per la scomparsa del papà
Giulio. Condoglianze da parte
del gruppo.
(Matrimoni) Andrea Rigoni, figlio dell’alpino Ambrogio, si è
unito in matrimonio con la signorina Elisa Perego. Agli sposi
e loro genitori le felicitazioni da
parte del gruppo.
(Anniversari) Felicitazioni all’alpino Angelo Castelli e alla signora Natalina per raggiungimento
del 40° di matrimonio.
Olgiate Calco
(Lutti) Il nostro socio Gerolamo
Cazzaniga è, purtroppo, andato avanti. Giungano alla moglie
Patrizia ed ai figli Paolo, Elena
e Claudia le più sincere condoglianze degli alpini di Olgiate
Calco.
Sincere condoglianze al nostro
socio Federico (Angelo) Nava per
la perdita della mamma Assunta
(Ines) Riva.
Olginate
(Lutti) Il Gruppo «Adda» comunica con dolore che la nostra
penna nera Pierluigi Gilardi è
andato avanti. Ai familiari sentite condoglianze alpine.
ha festeggiato il 50° di matrimonio con la moglie Carmensilla
Casari.
Pescate
(Lutti) Tutto il gruppo esprime
le più sentite condoglianze al
socio Giuseppe Borghetti per
l’improvvisa scomparsa del fratello Luca. Inoltre è vicino al
dolore del socio alpino Giampiero Baggioli per la perdita della
cara moglie Ernestina (Tina).
(Nascite) Il gruppo si unisce alla
gioia del socio alpino Paa Giovanni per la nascita dei nipotini
Giorgio e Massimo. Felicitazioni
anche ai genitori Matteo e Francesca, Emiliano ed Elisabetta da
tutto il Gruppo. Capogruppo,
consiglieri e tutto il gruppo porgono sentite condoglianze alla
moglie Piera e ai figli Massimiliano a Matteo per la scomparsa del
socio alpino Giovanni Paa
Primaluna
(Lutti) Il gruppo Alpini di Primaluna partecipa al dolore del socio Domenico Maroni e della famiglia per la scomparsa del loro
caro Giuseppe.
Olginate - Pierluigi Gilardi
Pasturo
(Lutti) Il Gruppo è vicino e porge
sentite condoglianze ai soci consiglieri Augusto e Demetrio Locatelli per la perdita del fratello e
zio Fabrizio Locatelli.
(Matrimoni) Tutto il gruppo si
unisce alla gioia del socio Arrigoni Domenico per il matrimonio
con la gentile signora Laura. Felicitazioni a tutti.
(Anniversari) Felicitazioni ai soci
Carlo Aliprandi (ex capogruppo)
che ha festeggiato il 60° di matrimonio con la moglie Claudia
Galbani e a Cesare Galbani che
Oggiono
(Anniversari) L’ alpino Mario Canali e la sig.ra Maria il 18 Gennaio
hanno festeggiato il loro 50° anniversario di matrimonio. Gli alpini
del gruppo festeggiano con loro!!
Rancio Laorca
(Lutti) Al nostro socio Giovanni
Ferrario, il gruppo «M. Medale»
esprime vicinanza e partecipazione al suo grande dolore per la
perdita della cara mamma. Con
dolore annuncia la scomparsa
del socio Pasquale Fumagalli.
Sentite condoglianze alla consorte Irma, figli e parenti tutti.
Robbiate
(Lutti) Il gruppo partecipa al lutto del socio alpino Carlo Oltolini
per la perdita della mamma Piera e della suocera Francesca.
San Genesio
(Nascite) È con grande gioia che
diamo il benvenuto al piccolo
Thiago, nato il 9/6, primo nipote
dell’alpino Alberto Panzeri che
salutiamo unitamente alla moglie Emi. Ai genitori Ingrid e Davide le più sincere felicitazioni
per il lieto evento!
Mandello - Giovanni e Martina felici con gli amici alpini
Aprile-Maggio-Giugno 2014
San Giovanni
(Nascite) Il gruppo porge le più
vive felicitazioni ai soci alpini:
Nonno Enzo Crotta con nonna
Tina per la nascita del bocia Nicolò. Auguri anche a mamma
Cinzia e papà Massimiliano.
Nonno Sergio Licini con nonna Clementina per la nascita
del bocia Enea. Auguri anche a
mamma Alessandra e papà Andrea. Il gruppo si complimenta
col suo vice capogruppo Erminio Galbussera con nonna Antonia per la nascita della “stellina”
Charlotte. Felicitazioni anche a
mamma Denise e papà Carlo.
(Anniversari) Il Gruppo porge
vivissimi auguri e felicitazioni al
Socio Alpino Giuseppe Formenti
che con la moglie Teresa Combi
ha festeggiato domenica 1° giugno 2014 presso la Parrocchia di
Cremeno il 55° Anniversario di
Matrimonio.
Sirone
(Lutti) Il gruppo alpini porge le
più sentite condoglianze al socio aggregato Mario Limonta per
la scomparsa della cara moglie
Maria. Il gruppo è vicino all’alpino Ivan Vernaghi ed ai suoi familiari per l’improvvisa perdita del
papà Giovanni. Le più sincere
condoglianze all’alpino Felice
Bonfanti ed ai suoi cari per la
scomparsa del cognato Giuseppe Pirila.
(Nascite) Il gruppo alpini porge
le più vive felicitazioni al socio
aggregato Andrea Cesana per la
nascita di Giacomo ed al nonno
alpino Felice Cesana.
Torrevilla
(Lutti) Il gruppo porge sentite
condoglianze ai suoi due alpini
Luigi e Bruno Maggioni per la
perdita della loro mamma Giovanna Limonta.
Valmadrera
(Lutti) Grave lutto per il nostro
consigliere Giuseppe Tarso per
la perdita della consorte Maria.
A lui, al figlio e nipoti, le più sentite condoglianze, da parte del
direttivo, unitamente a quelle
sincere della famiglia Venditti. Il
gruppo si stringe al proprio socio alpino Bruno Perego, ai figli
Livia e Michele e parenti tutti
per la dolorosa scomparsa della
moglie Maria Lia Corti, da anni
notissima figura professionale
per la cittadina valmadrerese.
Condoglianza vivissime.
Verderio
(Lutti) L’alpino Carlo Sirtori è andato avanti. Alla moglie Enrica e
familiari, le condoglianze più
sentite da parte del Gruppo.
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notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Magnodeno, la Croce compie 60 anni
Gruppo di Maggianico-Chiuso in festa
a cura di Ivan Piazza
foto di Domenico Parente
Di acqua sotto i ponti, da quel
lontano 5 Settembre 1954, ne è
sicuramente passata tanta e, visto
che parliamo di Maggianico, non è
stata sicuramente acqua normale, considerata la fama del paese
come Stazione Termale dove, fino
al principio dello scorso secolo era
consuetudine, andare a “passare le
acque”.
Ma perché 5 di settembre 1954?
E quella la data in cui, sulla vetta
del Monte Magnodeno, il neonato Gruppo Alpini di MaggianicoChiuso, costituito a Maggianico
il 4 di novembre dell’anno precedente, inaugura la sua nuova croce. La posa del Sacro Simbolo era
stata voluta da un Comitato appositamente creato, di cui facevano
parte alcuni reduci della Campagna di Russia, per tenere fede ad
un Voto espresso sui campi di battaglia del fiume Don.
Gli annali del Gruppo ci ricordano
come la struttura, in traliccio metallico, sia stata realizzata dalle Officine Briani, allora attive nel Rione i cui titolari erano simpatizzanti del Gruppo, e l’altezza di 7 metri,
oltre al felice posizionamento fan
si che la Croce sia visibile dalla sottostante città.
Le immagini presentate nella bella Mostra che il Gruppo ha organizzato, ci mostrano i volontari
di allora che, risalendo il ripido
pendio che da Maggianico porta
sul nostro monte, fanno salire in
cima sabbia, cemento e quanto
necessario per la realizzazione
dell’opera.
La memoria storica ci ricorda
come il tutto sia stato reso possibile grazie alla partecipazione,
alla collaborazione, alla generosità
della popolazione tutta, espressa
con fondi, materiali, attrezzature e
generi alimentari.
Essendo l’utilizzo dell’elicottero
impensabile in quegli anni, il manufatto saliva in vetta rigorosamente portato a spalla.
La Croce che quest’anno festeggia
il 60° Anniversario andava a sostituirne una già esistente, parte
della quale, l’antenna, l’elemento
verticale è ancora presente sulla
cima.
A celebrare la Messa e benedire il
nuovo Simbolo procedeva lo storico Parroco di Maggianico don
Giuseppe Alimini.
E poi col passare degli anni, ecco
il nostro Monte arricchirsi di altri
manufatti, di altre realizzazioni del
Gruppo di Maggianico-Chiuso.
Si comincia con la posa, nel 1967,
del primo bivacco, una semplice
baracca in lamiera, che questa volta sale in vetta con l’aiuto di una
rudimentale teleferica che semplicemente sfrutta una già esistente
corda per far scendere a valle la
legna tagliata a cui viene applicata
una fune traente e un piccolo motore a scoppio.
E siamo ai giorni nostri. Giugno
1989 praticamente ieri quando,
l’aumentato afflusso di escursionisti e l’ormai evidente obsolescenza della struttura in lamiera
spinge il Consiglio Direttivo del
Gruppo a installare una struttura
prefabbricata, una vera piccola
baita che ancora oggi accoglie coloro che raggiungono la cima di
questa nostra bella montagna.
Resegone ed alta Valsassina
Croce sul monte Magnodeno
E adesso un poco di Festa strameritata per questa nostra Croce e
per il suo Gruppo
Il 15 di giugno “Assalto al Magnodeno“ organizzato dal Gruppo,
Messa in vetta celebrata dal Parroco don Adriano e la posa del
Monumento dell’Alpino realizzata dal socio Daniele Gusmeroli.
Troverete la cronaca di questa
festa in altra parte del giornale
mentre l’attività del Gruppo prevede per questo anno di festa la
Veduta di Lecco con le Alpi in lontananza
Il risotto del mercoledì
È un qualsiasi mercoledì dell’anno, sono le 5 di mattina e in casa
dell’amico Galli suona la sveglia.
No, non deve il nostro, andare a
cercare funghi oppure a caccia e
nemmeno a divertirsi.
E un altro l’appuntamento che lo
aspetta.
Infatti, bevuto un veloce caffè, eccolo avviarsi all’incontro con altri
due, tre amici del Gruppo Alpini
di Maggianico-Chiuso e poi, saliti
tutti in auto, avviarsi per Erve.
Infatti, nonostante il Monte Magnodeno con la sua mole domini
Maggianico, la strada più breve
Gita del Gruppo il prossimo 22
di giugno a Montallegro, località che, a discapito del nome, si
raggiunge in funivia partendo da
Rapallo mentre, per settembre,
nel contesto della Festa Rionale, il
giorno 7 la seconda edizione del“
Km in verticale” e l’11,sempre di
settembre la tradizionale serata
alpina.
Serve aggiungere qualcosa?
Certamente! Buon divertimento.
Ivan Piazza
per salire in vetta sale lungo il solco
della Val d’Erve.
Arrivati in località Costalottieri, a
monte dell’abitato e parcheggiata
l’auto, zaini in spalla e via.
Circa 1 ora e mezza di salita aspetta i nostri e, considerando che con
gli zaini deve arrivare in vetta tutto
quello che può necessitare al buon
funzionamento di una sia pur
semplice attività di ristorazione,
mai si sale con lo zaino vuoto.
Arrivati in cima e aperta la baita
subito una serie di lavori vanno
effettuati.
Bisogna andare a rifornirsi d’ac-
qua che fortunatamente sgorga
da una sorgente poco sotto il cocuzzolo della cima, bisogna accendere il fuoco, avviare la stufa
perché, poco a poco, cominciano
a giungere al rifugio gli affezionati frequentatori attirati da quello
che è diventato ormai un classico: il mitico “Risotto del Magnodeno”.
La ricetta, assolutamente segreta,
pare sia stata ritrovata in un manoscritto d’epoca manzoniana o
forse, più semplicemente “ la fàm
l’è fàm”.
Ma poco importa.
Ciò che conta è che il
risotto è buono.
Provare per credere !!!!
Anno 61 - numero 2