TRIMESTRALE DELLA SEZIONE DI LECCO Anno 61° - N. 2 Aprile/Maggio/Giugno 2014 Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro “Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1. comma 2 DCB” - CMP Milano Roserio Direttore Responsabile: Paolo Ferrario Redattore Capo: Nino Venditti Redattori: Luigi Bossi, Augusto Cogliati, Emiliano Invernizzi, Ivan Piazza, Luca Ramon Valsecchi, Enzo Vavisa Redazione presso A.N.A. Lecco: Via Pescatori, 23 - Telefono 0341.364.108 Autoriz.: Trib. di Lecco n. 31 del 3-9-53 Grafica: PrePrint - Lecco Stampa: La Grafica - Molteno (LC) Lecco pagina 3 Maestro Scaioli Sinfonia N° 80 Pordenone inserto centrale 87ª Adunata Nazionale Lecco presente APPUNTI SULLA GRANDE GUERRA pagina 4 VITA DEI GRUPPI pagina 16 ANAGRAFE ALPINA pagina 22 Alpini da 110 e lode Una tesi di laurea ripercorre i primi vent’anni del Penna Nera Un anno fa, quando conobbi Angelo Sala, il mio percorso accademico stava per concludersi e desideravo dedicare la mia tesi di laurea alla storia degli alpini della mia città. Fu Angelo a suggerirmi di leggere le annate del Penna Nera delle Grigne «per conoscere gli alpini di Lecco». Così, sotto la guida della professoressa di Storia delle istituzioni militari e grazie alla disponibilità generosa di Angelo, prese forma uno studio basato interamente su questa rivista. Attraverso l’analisi dei primi Penna Nera ho potuto ricostruire la vita del corpo degli alpini in un periodo quasi per nulla considerato dalla storiografia ufficiale, nel corso cioè degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Il corpo e la tradizione degli alpini in quegli anni affrontavano l’impatto con una società in trasformazione, che metteva in discussione i valo- ri tradizionali come il concetto di Patria, l’onore del servizio armato e la cattolicità del Paese. I redattori del Penna Nera non rimasero in silenzio ma denunciarono da subito questa preoccupante evoluzione, con un riguardo particolare per la gioventù. Il cambiamento più drammatico nella percezione degli alpini fu la fine del reclutamento su base territoriale e quindi l’apertura del corpo a soldati provenienti da tutta la penisola. Questo fu uno dei temi maggiormente discussi negli anni Cinquanta sul Penna Nera, che ospitò pareri anche discordanti nei confronti del nuovo sistema. Il primo ventennio della rivista lecchese fu ricco di avvenimenti, dalla costruzione della Chiesetta al Pian delle Betulle alle vicende africane del conte Paolo Caccia Dominioni, al convegno sul canto alpino del 1965. Sotto la guida Elena Giorgioni L’autrice ha 24 anni e risiede a Civate. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica, ha frequentato il corso di laurea in Storia presso l’Università degli Studi di Milano. Nel 2011 ha conseguito la laurea triennale con una tesi dedicata alla storia del cinema italiano. Nel 2014 ha dedicato la sua tesi magistrale alla storia del corpo degli alpini. Ora è alla ricerca di un lavoro, ma cosa più importante, si sposerà il prossimo 5 settembre. Tanti auguri da parte di tutti gli alpini lecchesi! dei primi direttori, da Merlini a Invernizzi, il «giornaletto» crebbe raggiungendo nel 1966 le 4mila copie. Tra i collaboratori vi furono inoltre personalità note, non solo i lecchesi Mario Cereghini e Ugo Merlini, ma anche Aldo Rasero ed Emilio Faldella, autori di importanti volumi storiografici sugli alpini. Attraverso questo mio studio ho potuto entrare in contatto con il mondo dell’ANA, con l’eccezionalità della sua storia e dei suoi protagonisti. Ho potuto inoltre sperimentare come lo spirito che anima questa realtà, e che ha origini lontane, non sia stato intaccato dalle trasformazioni socio-culturali avvenute in Italia, ma si sia invece adattato ai nuovi contesti, continuando a testimo- niare dei valori eternamente veri. Il mio studio sul Penna Nera, consultabile presso la sede sezionale, è stato discusso in sede di laurea il 6 maggio scorso ottenendo il massimo dei voti. Concorrerà inoltre per il premio De Cia, un concorso indetto dall’ANA e da Assoarma presso Belluno. Elena Giorgioni Nei giovani la nostra speranza Per il futuro dell’Associazione e per l’Italia Può essere questo il compendio degli incontri a Marostica, in aprile, ed a Milano, in maggio. Il primo, svolto insieme al Convegno Itinerante della Stampa Alpina, con l’ANA, L’Alpino, il Centro Studi e la sezione di Marostica. Il secondo dal solo Centro Studi, per completare un costruttivo e necessario dibattito. Unico il tema, sia pure presentato sotto vari profili: il centenario della Grande Guerra e, per i giornali alpini, “comunicare il centenario”. Perché i giovani, dunque? Per la ragione che tutti -relatori del C.I.S.A. compresi, come il nostro direttore Paolo Ferrario- hanno caldeggiato l’impegno di andare nelle scuole, di «lavorare» sugli studenti, oggi per confrontarsi sulle vicende di quel passato centenario. Ad esempio per rendersi conto del coesistere di vivi ideali da parte di tanti giovani soldati, anche volontari, e invece dell’inconsapevolezza di altri, mandati a combattere per disciplina, dovere, obbedienza. Eppure non si contano gli atti di eroismo degli uni come degli altri, traccia di un profondo «senso di Patria» che invece oggi langue. Se è arduo correggere i «senti(continua a pagina 10) notizie alpine Dal Consiglio direttivo sezionale Penna Nera delle Grigne di consegnare il numero speciale di Penna Nera, sulla visita a Papa Francesco a Roma, ai tre Vescovi celebranti alla Messa del sabato pomeriggio, al presidente nazionale e a tutti i consiglieri nazionali. •I lavori per l’opera idrica al rifugio Cazzaniga-Merlini non sono ancora partiti a causa della consistente presenza di neve. Per la festa del rifugio, fissata per il 29 giugno prossimo è stata incaricata la commissione giovani per l’organizzazione della cucina da campo. •Il presidente dà lettura prima della lettera del coordinatore nazionele di PC, Giuseppe Bonaldi in cui rende conto della positiva esperienza di tutte le componenti organizzative durante la recente adunata e ringrazia per il contributo dato e poi dei ringraziamenti inviati da Alfredo Nebiolo, comandante del SON, al nucleo trasmissioni sezionale per il prezioso contributo prestato in adunata. •È stata richiesta da parte di alcuni gruppi, in merito all’adunata all’Aquila nel 2015, una organizzazione sezionale simile a quella del pellegrinaggio a Roma. Si farà presente tale richiesta nelle riunioni zonali. •Pietro Dell’Era, coordinatore di PC, informa che dal 23 al 29 giugno il nostro nucleo di Protezione Civile é di turno come disponibilità nazionale. Il 20.21.22 giugno si terrà l’esercitazione del 2° raggruppamento a Finale Emilia. 15 aprile 2014 presso la sede del Gruppo Bonacina •Il direttore del Penna Nera delle Grigne, Paolo Ferrario, illustra come sarà impostato il numero speciale di 12 pagine interamente dedicato al pellegrinaggio sezionale a Roma del 4 e 5 marzo scorso. Il costo sarà di euro 1.580,00. Lo stampatore recapiterà le copie su bancali relativi ad ogni zona e la distribuzione, solo per questa volta, sarà effettuata a mano a cura di ogni gruppo. Il CdS approva. •Mauro Farina dà le comunicazioni e le direttive riguardanti l’adunata nazionale a Pordenone. La zona della Valsassina, tramite il consigliere Goretti, viene incaricata di portare il cartello con la scritta «Lecco». Il vessillo sarà portato dall’alfiere sezionale. Parteciperanno le bande di Esino Lario e Cesana oltre alla nostra sezionale e il coro Grigna. Chiede un volontario per ogni zona per il servizio d’ordine sezionale, comunicando il relativo nome. I capigruppo devono essere responsabili del proprio gruppo e non devono portare il gagliardetto. Lori raccomanda che gli alfieri abbiano un buon portamento e un contegno adeguato e raccomanda di farlo presente in ogni zona. Venerdì in occasione dell’arrivo della Bandiera di guerra, i consiglieri Comini e Spreafico si incaricano di scortare il vessillo. In eventuale loro assenza si incarica 17 giugno 2014 presso la baita degli Alpini di Cortabbio il gruppo di Cesana. •Il verbale della seduta precedente viene letto dal vice presidente Emiliano In Sabato sarà consegnato un vessillo alla nostra P.C. per la loro esercitazione e revernizzi e il CdS, dopo alcune precisazioni, approva all’unanimità. lativa manifestazione. Alla Messa delle ore 16 parteciperanno tutti i componenti •Lavori e festa al rifugio Cazzaniga-Merlini. del CdS presenti. Il CdS approva La festa si terrà il 29 giugno. Il consigliere Spreafico riferisce che i lavori sono at•E’ stata conclusa e protocollata la convenzione con il comune di Robbiate. Prototualmente ancora in sospeso perché la strada non è ancora agibile causa neve. collata la relazione per lo svincolo del contributo a Paderno d’Adda. La convenIn occasione della festa sarebbe opportuno esporre il cartello relativo alle opere zione con il Comune di Lecco, per il monitoraggio dei torrenti, è andata a buon in corso. Vedrà di concordare una proroga della scadenza dei lavori a causa delle fine. Bottari comunica che ha 36 volontari e con 15 ha fatto il giro della zona relaintemperie protrattesi nel tempo. Si decide che tutte le relative servitù dovranno tivo al monitoraggio dei torrenti della zona di Lecco. Ad Airuno è stato protocolessere regolarmente trascritte. lato lo svincolo relativo al contributo dell’anno 2013 ed è pronta la relazione per Con la proprietà dell’impianto di funivia si è concordato come negli anni precedenti il costo del biglietto a 7 euro andata e ritorno. Verranno proposti un pafine lavori che comporta un contributo di 10.000,00 euro. sto a 5 euro comprendente pasta e panino, È stata stipulata la convenzione relativa ai 3 euro solo pasta e 2.50 euro solo panino. quattro comuni di: Esino, Lierna, Perledo Bibite a 1 o 2 euro. Per i componenti della e Varenna. Ha un valore di 11.360,00 euro banda, di cui bisogna confermare il numee comprende interventi in caso di emerro, si è concordato un pranzo al rifugio a 15 genza e un intervento di prevenzione per euro. ogni comune, con la partecipazione di 20 Don Donato ha proposto un intervento volontari. di Televalassina. Sono pervenute parecchie richieste, da • Calendario sezionale e manifestazioni. parte delle scuole, per la visita alla Linea Il presidente è molto soddisfatto della Cadorna per la cui manutenzione si è stabuona presenza di tutto il CdS alle varie bilito il seguente calendario: a fine maggio manifestazioni avvenute e si procede a Alta Brianza, a metà luglio Bassa Brianza e compilare l’elenco delle prossime: la Valsassina a fine ottobre e si precisa che 13 luglio – Ortigara – partecipa Papi con possono partecipare tutti gli alpini e non vessillo solo i volontari di P.C. Il costo per questi 13 luglio – Festa alla baita di Introbio interventi è stato preventivato in 1.000,00 13 luglio – Festa di Airuno, con sfilata euro e serve fare un preventivo scritto per 19 luglio – Festa 60° del gruppo di BonaciRifugio Cazzaniga Merlini - Festa 2014 con tanta pioggia il prossimo CdS. na •Il raduno sezionale al rifugio Cazzaniga 20 luglio – Festa 80° di Primaluna Merlini si terrà l’ultima domenica di giugno. Serve un maggior coinvolgimento 20 luglio – Manifestazione al Gavia – partecipa il gruppo di Sirtori del gruppo giovani e invitare i responsabili dei vari gruppi per organizzare una 27 luglio – Adamello riunione. Spreafico informa che ci sono ancora due o tre metri di neve e pertan 27 luglio – Assalto al S. Genesio – Spreafico e Cogliati 27 luglio – Festa 90° a Galbiate to al momento è impossibile iniziare i lavori dell’impianto idrico. Ha constatato •Marmette alla chiesetta al pian delle Betulle che la neve ha provocato alcuni danni. I comuni interessati ai lavori hanno sotto Al sabato sera ci sarà la fiaccolata organizzata dal gruppo giovani. scritto l’accordo per le servitù. Il CdS delibera di dare mandato al presidente per Bossi informa che Luca Ripamonti propone di proiettare il filmato “Il Piave morsottoscrivere gli atti di servitù che necessitano per la posa delle condutture e per morò”. la cabina di alloggiamento degli impianti, con i comuni proprietari di Cremeno, Elenca inoltre, i nominativi accettati per la posa delle marmette: Moggio e Vedeseta. Inoltre Spreafico propone di fare, prima della festa, un incon Bernardo Rusconi – Valmadrera tro con i rifugisti. Attilio Silvestrini – Valmadrera •Paolo Ferrario comunica che ci sarà un articolo relativo al pellegrinaggio a Roma Vincenzo Redaelli – Annone Brianza sulla nostra rivista “L’Alpino”. Ha inoltre partecipato con Bossi e Piazza agli incon Ermenegildo Nava – Olgiate Calco tri a Marostica. Il tema era “Come comunicare il Centenario della Grande Guer Paolo Casari – Cassina ra” e la raccolta dati durerà fino al 2019. Si devono proporre incontri nelle nostre Antonio Dajelli – Bellano zone per raccogliere cartoline, lettere, materiale inedito e storie varie per poter Giacomo Martinoli – Olginate comporre un’enciclopedia di zona sulla Grande Guerra. •Varie ed eventuali. •Infine il presidente informa che il capogruppo di Bonacina, Maurizio Briacca, Sito: si ritiene dare un’impronta diversa e farlo gestire da una persona interna che ci ha ospitato, ha donato alla sezione una sua Jeep. Il consiglio ringrazia. al CdS. Ferrario e Valsecchi con Luca Ripamonti ridaranno vita al sito e lo gestiranno. Bossi presenta una copia di una tesi di laurea relativa al nostro giornale 20 Maggio 2014 presso la sede del Gruppo Lomagna Penna Nera. Il presidente propone di dare un riconoscimento alla studentessa in •Adunata a Pordenone: soddisfazione del presidente per la numerosa partecipaoccasione delle festa di Natale. zione degli alpini lecchesi presenti all’ammassamento. Ringrazia le bande, il coro Tavola riferisce in merito alla proposta di organizzare, da parte della Sezione, la e i Picett del Grenta per la loro presenza e i 28 sindaci presenti tra cui il sindaco partecipazione all’adunata de L’Aquila. Per bande e cori 2 gg a 150 euro comprendi Lecco, Virginio Brivio. Comunica inoltre che i componenti del nucleo trasmissiva della cena della serata di ritorno e 250 euro per 3 gg. Per i gruppi 3 gg. venerdì, sioni, Silvano Riva e Corrado Bartolo hanno ricevuto, dal presidente nazionale sabato e domenica 250 euro ma si fa presente che i gruppi preferirebbero i gg di Sebastiano Favero, un riconoscimento per i loro 10 anni di appartenenza al detto sabato, domenica e lunedì. Queste proposte devono essere comunicate ai gruppi nelle riunioni di zona. Bottari comunica che gli addetti di P.C. devono tenersi dinucleo che è stato inoltre elogiato per il prezioso servizio reso a favore del buon sponibili fino a cessata all’erta sui torrenti di Lecco. andamento di tutta l’adunata. Il nostro presidente informa che ha avuto modo pagina 2 Anno 61 - numero 2 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco Maestro Scaioli, Sinfonia N° 80 Musica e alpini nel cuore e con il cuore. Questo in sintesi il filo conduttore della vita di questo giovanotto di 80 anni. Nato il 12 giugno 1934 ha sempre lavorato e studiato. A 12-13 anni, finite le elementari, è cresciuto nella Banda di San Giovanni. Lavorava a Lecco, in officina meccanica e alla sera, due volte alla settimana si recava a Milano a studiare privatamente clarinetto presso il maestro Nicotera. Poi sempre lavorando e stu- diando si è diplomato in clarinetto al Conservatorio Verdi di Milano. Ha trascorso i 17 mesi di naja a Verona, sempre studiando musica e poteva tornare spesso a casa per proseguire gli studi a Milano. Occasionalmente, col permesso del maresciallo, dirigeva la Banda del 12° CAR. Dopo tanti anni di studio, a 30 anni, si è diplomato in clarinetto, svolgendo contemporaneamente studi di composizione corale e strumentazione di banda. Incontro gioioso tra due amici della musica A Lecco si svolgevano concorsi per i cori e lui con altri amici faceva parte della corale della Parrocchia, da qui l’idea il 6 dicembre 1958 di unirsi e costituire un coro. In cinque hanno fatto la prima prova in casa del maestro. In seguito i coristi divennero dieci e poi quindici e nel giugno del 1959 il debutto ufficiale ai Piani dei Resinelli come Coro Grigna di Laorca e successivamente nel 1967 sono confluiti nella Sezione Alpini di Lecco, adeguando il loro statuto a quello della Sezione. Da allora il Coro Grigna, arrivato fino a comprendere 55 elementi, ha sempre eseguito i canti degli alpini perché esprimono sensazioni semplici e costruttive. Perché la loro musica, in particolare, dà positive emozioni, esprimendo quello che veramente sentono nel loro animo e nel loro cuore. Ha sempre cercato di far emergere dall’arte della musica il lato buono delle cose. Su consiglio dell’allora Presidente dell’Associazione Alpini, il lecchese Ugo Merlini, ha armonizzato i Trenta Canti degli Alpini, vanto del coro stesso, incisi su tre LP e poi riversati su CD. Il 2 giugno 1976 è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti artistici e comunitari. Firmato dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone e controfirmato dal Presidente del Consiglio Aldo Moro. Ha partecipato all’Adunata Nazionale di Roma, nell’anno 1979 dirigendo la Banda della Sezione Alpini di Lecco fondata dal Dr. Dore, presidente e dal maestro Scaioli. In quell’occasione ha avuto l’idea di eseguire l’inno alla Madonna Nera che ha attirato l’attenzione di Papa Wojtila, che si è avvicinato a loro dando la possibilità al maestro di salutarlo personalmente stringendogli la mano. Augusto Cogliati Il Coro Stelutis compie cinquant’anni Negli anni sessanta la maggior parte dei ragazzi per trascorrere in allegria i pomeriggi della domenica si riunivano all’oratorio. Un gruppo di questi ragazzi un po’ più intraprendente degli altri amava stare insieme e cantare i canti delle nostre tradizioni. Fu così che questi giovani, aiutati da due carissime persone, il sacerdote don Piero ed il maestro Spreafico diedero vita nel 1964 al Coro Stelutis. Ora nel 2014 possiamo dire ad alta voce “ tanti auguri, Coro Stelutis, per i tuoi cinquant’anni”. Molte cose sono successe durante tutti questi anni. Il Coro si è esibito in luoghi diversi sia in Italia che all’estero, in teatri e basiliche, in piazze e grotte, in televisione e per raccogliere fondi da dare in beneficenza. È Coro dell’Associazione Nazionale Alpini di Lecco, fa parte dell’Unione Società Corali Italiane e collabora con l’Associazione Culture Popolari e Tradizioni della Lombardia. Naturalmente c’è stato nel Coro un avvicendamento di persone sia nei cantori sia nella direzione artistica; ora esso è composto da 29 coristi Aprile-Maggio-Giugno 2014 ed è diretto dal maestro Valter Sala di Olginate. Tra le manifestazioni organizzate per festeggiare l’anniversario del 50° una in particolare merita di essere ricordata per il significato che l’ha ispirata. Non una grande festa in casa nostra magari con tanti amici, ma un viaggio per portare i canti delle nostre tradizioni, il nostro spirito alpino, la nostra parlata, la presenza costante del nostro cappello alpino tra gli Italiani all’estero. E così dopo tanti contatti via internet il Coro Stelutis al completo di prima mattina il 1° giugno è partito alla volta di Buie, una località dell’entroterra istriano, per incontrare la Comunità degli Italiani a cui aveva offerto un concerto. Lasciatemi descrivere questo nostro viaggio di due intensi giorni perché le emozioni provate sono state tante. La prima sosta dell’andata è stata fatta a Redipuglia per un omaggio doveroso ai caduti della Grande Guerra e poi l’immancabile pic-nic “alpino” a base di salumi e buon vino. Giunti a Buie abbiamo avuto come prima accoglienza, dopo la sistemazione in hotel, la visita guidata alla cittadina che, situata su un colle, consente di ammirare il bel panorama istriano fino al mare e poi inaugurazione della mostra di quadri, su motivi istriani, del pittore Ruzzier. A sera incontro con la Comunità degli Italiani per il concerto del nostro Coro. Va ricordato che la Comunità degli Italiani di Buie è una consistente parte della cittadinanza e svolge una proficua attività di conservazione della cultura italiana. Tra l’altro ogni anno viene organizzato un interessante e molto frequentato “Festival dell’Istroveneto” a cui concorrono nuove canzoni composte nel dialetto della Comunità. E poi è presente da molti anni il Coro misto della Comunità degli Italiani che ha fatto da introduzione con alcuni canti al concerto della serata. La sala concerti completa, l’accoglienza calorosa, l’amicizia con i presenti e con i componenti del Coro buiese hanno coinvolto tutti i cantori dello Stelutis spronandoli a dare il meglio nelle esecuzioni dei canti. Non è mancata l’esecuzione a Cori uniti del “Signore delle Cime”. È stata una bellissima occasione per ricordare a tutti i presenti la nostra volontà di essere loro vicini e per descrivere il nostro Brivio e la nostra Associazione “alpina”. A chiusura della serata ottima cena, ospiti della Comunità, con immancabili canti dei due Cori. La mattina del giorno seguente abbiamo avuto modo di fare una visita guidata della città di Parenzo e della Basilica Eufrasiana dedicata alla Beata Vergine che è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Dopo l’ottimo pranzo in ristorante partenza per il rientro a casa. A conclusione noi componenti del Coro Stelutis abbiamo voluto ringraziare tutta la Comunità degli Italiani di Buie per la loro cordialità e lo abbiamo fatto rivolgendo alla Presidente signora Eliana Barbo un caloroso “Grazie” ed un invito che è un sentito “Arrivederci a Brivio”. Luigi Sella pagina 3 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Appunti sulla Grande Guerra Questo articolo, il primo di una serie che ci accompagnerà lungo il percorso della I Guerra Mondiale nel Centenario del suo svolgimento, non può e non vuole essere un qualche cosa di nuovo scritto su di un argomento più che ampiamente trattato da storici, militari, politici, protagonisti, ed esperti di ogni branca dell’arte Militare. Potrebbe essere, tuttalpiù, un passaggio a volo d’uccello su episodi, accadimenti, fatti, senza minimamente avere la pretesa di porre una pietra miliare nella storiografia moderna. A distanza di ormai 100 anni dall’inizio della prima Guerra Mondiale (ufficialmente l’evento bellico inizia con la dichiarazione di Guerra da parte dell’AustriaUngheria alla Serbia il 28 di luglio del 1914,) la storiografia moderna è concorde nel considerare l’assassinio a Sarajevo dell’erede al trono d’Asburgo Francesco Ferdinando e della di lui moglie Sofia, non più e non tanto la causa dello scoppio del conflitto, ma l’elemento scatenante, il detonatore di un situazione che da anni evolveva verso quell’unica, inevitabile soluzione. Certamente il rileggere oggi la successione degli eventi di quel tragico, drammatico 28 giugno 1914 fa pensare a una regia occulta che abbia con accuratezza fissata una successione cronologica di eventi degna di un racconto di fantapolitica. Come spiegare altrimenti il fatto che la coppia Reale,sopravvissuta ad un primo attentato con il lancio di una bomba che ferisce di striscio l’Arciduchessa per poi esplodere sotto un’auto del seguito, decida di proseguire nella visita della capitale della Bosnia-Erzegovina, rispettando il programma: visita al Municipio, visita ai feriti dell’attentato e poi, lentamente in corteo sull’Appelkai, l’errore di percorso dell’auto ufficiale, la manovra per ritornare sul percorso corretto ed essere puntuale all’appuntamento con il destino. I colpi di pistola esplosi dallo studente Gavrilo Princip spezzano le vite dei due Reali. Nonostante Princip sia, come tutti gli altri seisette componenti il commando attentatore, di nazionalità serbobosniaca e pertanto cittadino dell’Impero, si sospetta subito un coinvolgimento diretto della Serbia nella organizzazione del complotto. Con l’assassinio dell’erede al trono si intende colpire la monarpagina 4 chia stessa e favorire le spinte centrifughe che porterebbero al dissolvimento dell’Impero e alla nascita di una “Grande Serbia,” una vasta nazione che raccoglierebbe le popolazioni slave meridionali fagocitate nell’Impero Austro-Ungarico al dissolvimento dell’Impero Ottomano. Ma è il potente alleato tedesco a soffiare sul fuoco della volontà di rivalsa, o forse di vendetta dell’Austria-Ungheria. La Germania che nel 1914 si lancia nell’avventura bellica è uno stato giovane, potente, aggressivo. L’unificazione tedesca avvenuta nel 1871 sotto la regia del cancelliere Otto von Bismarck ha creato un impero a carattere federativo (Reich) sotto la guida del re di Prussia assurto al ruolo di Imperatore (Kaiser). L’ascesa al trono di Guglielmo II nel 1888 dà il via ad una serie di sfide lanciate sullo scenario internazionale. Russia, Francia, Gran Bretagna vengono provocate attraverso alleanze incrociate, appoggiando i loro nemici. Nel caso dell’Inghilterra, addirittura avviando un poderoso programma di costruzione di una flotta navale in grado di incrinare la supremazia navale britannica. Ma se la Germania costituisce indubbiamente il principale fattore scatenante della guerra, che porterà questa alla dimensione, per la prima volta, di conflitto mondiale, è sicuramente il sistema di alleanze instauratosi nella comunità internazionale. Erano, queste alleanze,veri e propri investimenti in sicurezza, che all’epoca apparivano solidi ma che, alla prova dei fatti, si rivelarono privi di reale fondamento. Alcune di queste alleanze portarono rapidamente, come conseguenza diretta, alle dichiarazioni di guerra, ma per alcuni altri Paesi, la scelta di campo fu, probabilmente, più difficile, più complessa, più laboriosa, tant’è a cura di Ivan Piazza che tra le 56 dichiarazioni (tante furono alla fine) alcune spiccano per la loro tempestività: Haiti dichiara guerra alla Germania il 12 luglio 1918 mentre addirittura una settimana dopo, il 19 luglio 1918, l’Honduras decide da che parte stare e dichiara anche lui guerra all’Impero Tedesco. Cosi, quella che nel Giugno del 1914 poteva essere considerata nulla più di una, per altro grave, crisi diplomatica tra Austria e Serbia sulla scia dell’assasCosì il Corriere della Sera diede notizia dell’attentato sinio dell’erede al trono austriaco, trascinò immediatamente in campo confluire nella zona di operazioni la Russia al fianco della Serbia e la il proprio enorme esercito disperGermania al fianco dell’Austria, so però su un altrettanto enorme come previsto dai trattati di alleterritorio, dava un preciso traanza tra gli Imperi Centrali. guardo temporale alla prima fase Il coinvolgimento della Russia fu dell’operazione. per la Germania il segnale che In 42 giorni Parigi doveva essere fece scattare la necessità di attuaconquistata e la Francia sconfitre il piano preparato fin dal 1905 ta per poter poi rivolgere le armi dall’allora capo di Stato Maggiore contro l’orso russo. tedesco conte Alfred von SchliefPer poter ottenere ciò, chiarafen e da allora sempre tenuto mente, le truppe tedesche non pronto nel cassetto. potevano farsi impegnare dai Questo piano, rimasto sostanzialdifensori sulla frontiera Francomente inalterato nel corso di quaTedesca ben organizzata a difesa si un decennio, partendo dal pree dove esisteva già un embrione supposto di un patto di reciproca della futura linea Maginot. alleanza tra il nemico storico delEcco allora, come prevista nei la Germania, la Francia e l’Impeparticolari dal piano del Capo di ro russo, e dando per scontato Stato Maggiore tedesco, la viol’intervento in aiuto dell’alleato lazione della neutralità di Belgio aggredito, evidenziava il rischio, e Lussemburgo, l’aggiramento per i tedeschi, di trovarsi a dover a Nord della frontiera Francocombattere su due fronti. Tedesca, e, attraverso la frontiera Il piano von Schlieffen, proprio Franco-Belga, la calata su Parigi, in quest’ottica, ritenendo che ai aggirando l’esercito Francese atrussi necessitassero almeno sei testato sul confine con la Germasettimane per mobilitare e far nia. (1 continua) Bibliografia •Peter Hart, La grande storia della Prima Guerra Mondiale Newton Compton Editori - Roma 2014 • A.A. V.V., Prima Guerra Mondiale Giunti Editore - Milano 1999 •Adrian Gilbert, La Prima Guerra Mondiale Hobby & Work Publishing - Milano 2004 •Correlli Barnett, I Generali delle sciabole Longanesi & C. - Milano 1965 •Luigi Cadorna, La Guerra alla fronte italiana Fratelli Treves Editori - Milano 1921 Anno 61 - numero 2 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco Assemblea annuale P.C. del 10.11.2013 - Relazione Pubblichiamo di seguito un sunto della terza parte della Relazione annuale, quella con le attività di pronto intervento e squadre speciali 2013. Pronto Intervento Linea Cadorna - Ultimate le opere del progetto “Interreg” nel tratto Corenno Plinio/Molinelli: 72 interventi; 878 presenze di Volontari di 49 Gruppi; 5.200 ore lavorative. Terremoto Emilia - Due squadre di 6 Volontari per una settimana per i lavori al cantiere Casumaro. Emergenza strada statale 36 - Per chiusura galleria Monte Piazzo, Intervento di 64 Volontari per 2 giornate a supporto Forze dell’Ordine: a Bellano, incrocio SP62 e SP72 e prossimità Galleria di Morcate; a Varenna, strettoia di Fiumelatte e a Lierna, località Grumo. Maratona Calcio Città di Lecco Impegnati 12 Volontari per due giorni della manifestazione. Interventi vari - Messa a norma impianti al Rifugio CazzanigaMerlini: in media 4 Volontari per 8 giornate. -Montaggio e smontaggio nostro capannone per UNITALSI: 10 Volontari per due giorni. -Pre-campo Piacenza: opere di recupero e ripristino a favore della città ospitante in occasione Adunata Nazionale a Piacenza: 11 Volontari per una settimana. -Preparazione e supporto per festa annuale Rifugio CazzanigaMerlini: 10 Volontari per 2 giorni. -Incontro Pian delle Betulle: 10 Volontari per 4 giornate (Logistico e Pronto intervento). Strasburgo - Su richiesta dell’Istituto Comprensivo di Bellano, i Volontari della locale squadra hanno fatto vivere ai ragazzi delle medie di Lierna e della 5^ elementare di Esino, un’esperienza unica sul campo, organizzandoli logisticamente per vitto e alloggio nelle nostre tende, in occasione visita al Parlamento Europeo: una “4 giorni” indimenticabile per ragazzi e accompagnatori. Squadre Speciali In considerazione dei tanti interventi effettuati, mi limiterò a una presentazione generale. Cinofili - Protagonisti in diversi settori: quello, con maggior visibilità, relativo agli incontri del Gruppo Scuola/Cultura in diversi plessi scolastici per divulgare la cultura della solidarietà e far comprendere il giusto approccio uomo/cane; poi il lavoro di addestramento, base per creare unità cinofile da soccorso serie ed affidabili. L’impegno per gli esami ENCI, inAprile-Maggio-Giugno 2014 fatti, per poter operare, è faticoso: sono necessari almeno due anni per il brevetto. Anche nel 2013 una nostra Volontaria è riuscita nell’impresa ed altre sei unità sono in preparazione per sostenere la verifica. Un ringraziamento agli Amici che ci hanno aiutato mettendo anche a disposizione terreni e parte dei materiali per realizzare il campo di addestramento a Malgrate. Scuola/Cultura - Le scuole coinvolte in prove di evacuazione sono sempre più numerose e così anche le dimostrazioni richieste. Quasi un centinaio i Volontari e gli Alpini che hanno reso possibile l’obiettivo di 24 scuole evacuate, 113 classi interessate, 2.169 alunni coinvolti. Per la Commissione Scuola-Cultura gli interventi effettuati sono stati 27 di cui 20 con argomento “Linea Cadorna”; alunni coinvolti 1.014 sia in aula, sia con successiva uscita sul campo; 4 le dimostrazioni congiunte con Unità Cinofile e AIB e gli alunni coinvolti circa 300; le lezioni informative sulla Protezione Civile e le visite guidate presso la nostra Sede operativa di Sala al Barro sono state 3 coinvolgendo 270 alunni. A giugno si è chiuso il 12° anno scolastico che ci vede operare in questa delicata e importantissima attività di P C. Subacquei - Da sottolineare disponibilità e impegno del Gruppo con l’Amministrazione Provinciale per interventi ecologici e sversamento di idrocarburi, nel lago e nei corsi d’acqua della Provincia, che li vede reperibili 24 ore su 24 per 365 gior- ni l’anno (nel 2013 con una decina di interventi). Inoltre: - “Progetto Scuola”, tutti i mercoledì sera da marzo a maggio, con gli alunni delle scuole medie; -assistenza a immersioni per esami di sommozzatori di PC, sedute che si tengono al Moregallo, per il rilascio di brevetti. -partecipazione a Sarnico all’esercitazione regionale sommozzatori di PC; -presenza a Palazzolo Sull’Oglio in occasione dell’esercitazione del 2° RGP. Infine da gennaio a marzo e da ottobre a dicembre, tutti i mercoledì sera, la squadra organizza e partecipa ai corsi di sub e di mantenimento del brevetto a Garlate. AIB - In febbraio i Volontari hanno partecipato al corso di secondo livello del’ANA Nazionale, superandolo con successo; con questo brevetto la squadra acquisisce il maggior livello riconosciuto dalla regione Lombardia. In autunno-inverno il Gruppo ha coperto 8 settimane di turni di reperibilità nazionale. I Volontari hanno partecipato a 4 dimostrazioni scolastiche con il Gruppo Cultura-Scuola e 3 presso la sede di Sala al Barro, mostrando attrezzature e spiegando funzioni. Oltre a numerose uscite organizzate dai nostri Gruppi Alpini, in agosto, con una squadra di 4 Volontari, sono andati in Puglia per “emergenza incendi”, su richiesta del Dipartimento di PC. Gli AIB sono costantemente presenti nel magazzino di Pescate per manutenzione attrezzature in dotazione. Trasmissioni - Supporto alle attività con necessità di radio-comu- nicazioni, sia in prevenzione che in emergenza. Per quest’ultima sono intervenuti in Toscana, per il terremoto, installando ponti radio e allestendo la sala operativa. A livello sezionale interventi a Robbiate, Osnago, e Valmadrera a supporto di competizioni sportive; a Dolzago per dimostrazioni alla popolazione; a Palazzolo Sull’Oglio e Castel San Pietro gestendo le radio comunicazioni per l’esercitazione e per il raduno del 2° RGP. A maggio gestione del pre-campo e del servizio d’Ordine Nazionale per l’Adunata a Piacenza; a Schio in occasione del raduno del 3° RGP e a settembre partecipazione alla prova radio nazionale “Esercitazione nord-est Vajont” organizzata dal Dipartimento di PC. In dicembre gestirà la radiocomunicazioni del Servizio d’Ordine Nazionale per la Messa in Duomo a Milano. Nel 2013 due Trasmettitori hanno ottenuto il brevetto di operatori di geolocalizzazione. Ho finito e mi scuso se ho dimenticato qualcuno e qualche opera importante. Non ho voluto quantificare le giornate che tutti voi Volontari avete dedicato alla nostra Unita di PC, vi assicuro che sono davvero tante; esprimo un sentito ringraziamento al Dott. Stefano Simeone ed alla Dott.ssa Laura Motolese della Prefettura di Lecco, a Fabio Valsecchi e a Franco de Poi rispettivamente dirigente e assessore alla PC della Provincia di Lecco, ma soprattutto a voi Volontari e ai vostri Capisquadra per l’impegno profuso per tener sempre alto lo spirito Alpino e della nostra Unità di PC. Viva gli Alpini, viva l’Italia. Pietro Dell’Era Alpini di Cividale del Friuli (Ud) Cambio ai vertici dell’Ottavo Reggimento Lo scorso ottobre alla caserma «Feruglio» di Vanzone (Ud), cerimonia di insediamento del nuovo comandante, il colonnello Matteo Giacomo Spreafico. L’Ottavo Reggimento è gemellato dal 2006 con la Fondazione Don Gnocchi. La notizia ci riguarda da vicino perché il colonnello Matteo è figlio del colonnello Mauro Spreafico, di famiglia originaria di Cremeno in Valsassina. Sposato con Andreina Molteni dei Piani Resinelli e amico degli alpini di Lecco, iscritto all’ANA nella nostra sezione. Il colonnello Mauro é entrato nell’Accademia militare di Modena nel 1955, iniziando la sua carriera nelle truppe alpine nelle sedi di Vipiteno, al Battaglione Morbegno e poi ad Aosta presso la scuola militare alpina. Nel 1985 ha partecipato alla 1a spedizione italiana in Antartide sulla costa del mare di Ross dove si è proceduto alla costruzione della Base permanente italiana, denominata Baia Torre Nova (BTN). Augusto Cogliati Col. Matteo Giacomo Spreafico pagina 5 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Alpiniadi estive: Lecco c’è Buona prestazione dei nostri atleti. Un’esperienza che rafforza lo spirito di gruppo Venticinquesimi su 55 sezioni provenienti da tutta Italia. La prima edizione delle Alpiniadi estive – che si sono svolte in quattro comuni della provincia di Cuneo: Borgo San Dalmazzo, Chiusa Pesio, Limone Piemonte e Cervasca – si è conclusa con un buon risultato per la sezione lecchese, che ha dovuto fare i conti con l’handicap di una partecipazione non troppo numerosa di atleti. Solo in 15 si sono dati battaglia con i colori lecchesi nelle varie gare della manifestazione: staffetta di corsa in montagna, marcia di regolarità, corsa individuale in montagna, quadrangolare di calcio e duatlon. Pochi ma buoni, verrebbe da dire, visto che sono riusciti ad agguantare una bella posizione di metà classifica. Certo, resta un po’ di rammarico: la sezione di Sondrio, per esempio, che quattro anni fa era nelle retrovie rispetto ai lecchesi, è riuscita ad entrare fra i primi dieci grazie alla partecipazione di ben 417 atleti. Come sono riusciti a coinvolgere così tante persone, fra alpini e aggregati? L’entusiasmo che sono riusciti a creare attorno a questa manifestazione deve servirci da esempio per rimpolpare un po’ le nostre file e sperare, alla prossima edizione, di volare ancora più in alto in classifica. Certo i nostri si sono battuti alla grande. Da sottolineare, ancora una volta, l’impegno di Giordano Lori, responsabile del gruppo sportivo che, tra mille difficoltà, è riuscito a recuperare un bel gruppo di alpini, “veci “e “bocia” che insieme hanno dato lustro al nome della sezione di Lecco. Da non dimenticare il nostro porta vessillo alpino, Franco Ciresa, per tutti “Papi”, che nei quattro giorni delle Alpiniadi è stato il punto di riferimento di tutti i lecchesi. Sono stati giorni all’insegna dello sport, dell’amicizia e dello spirito di gruppo. Si è respirata un’aria di competizione, che però non è mai diventata gara di uno contro l’altro, ma piuttosto “cemento” per la nostra Sezione, che esce da questa esperienza più forte e con la voglia di crescere ancora di più. Come fare per migliorare? Ne abbiamo discusso tanto, in quei quattro giorni, e siamo fiduciosi che le nuove idee, nate in quel clima di completa serenità, possano portare una ventata di freschezza e di vigore all’interno della Sezione e del Gruppo sportivo di Lecco in vista delle prossime Alpiniadi invernali. Luca Ramon Valsecchi I nostri atleti che hanno partecipato con le rispettive discipline sono: Staffetta: Lorenzo Atzeni e Giuseppe Brambilla Marcia di regolarità: 1° terna Sergio Gatti, Italo Cavalli, Oscar Ongania 2° terna Giulio Mandelli, Luca (Ramon) Valsecchi e Gianbattista Muttoni. 3° terna Enrico Longhi, Giordano Lori e Marco Paleari 4° terna Graziano Mazzoleni, Fabrizio Cesana e Ferdinando Sacchi. Corsa individuale: Lorenzo Atzeni, Ennio Brumana, Italo Cavalli, Sergio Gatti, Giordano Lori, Luca (Ramon) Valsecchi, Oscar Ongania, Marco Paleari e Gianbattista Muttoni. La puttiglia dei nostri atleti con il vessillo sezionale Ricordando il glorioso «Gruppo Bergamo» Un caro ricordo degli amici Artiglieri Alpini del 1948 che hanno fatto parte della Ricostituzione del Glorioso Gruppo Bergamo. Il 17 giugno 1948 dal distretto militare di Cemo siamo partiti in 12 per il C.A.R. di Montorio Veronese. ll 17 luglio da Montorio Veronese con destinazione Caserma Mignone a Bolzano ci siamo trovati per la Ricostituzione del Glorioso Gruppo Bergamo. Del gruppo dei 18 due alpini erano di Casatenovo, due di pagina 6 Rogeno e due di Valmadrera, Angelo Dell’Oro e Giovanni Crimella. A settembre dodici sono stati mandati al distaccamento di Verona. Una sera gli alpini di Verona si sono recati al C.A.R. di Montorio Veronese per incontrare gli amici che erano riamasti a Montorio come istruttori. Li gli alpini sopraggiunti hanno trovato dei compaesani anche loro destinati al Gruppo Bergamo, con destinazione Varna Bressanone della 33ª batteria. Umberto Buzzi di Casatenovo, frazione di Valaperta, i due cugini Manganini di Lomagna e il falegname Villa di Valmadrera. Questi amici del 3o scaglione 1927 hanno avuto la fortuna grazie ai comandanti dei Gruppi Bergamo e Belluno di partecipare alla sfilata del 2 giugno 1949 a Roma. Oltre agli alpini, sono stati portati anche i “fratelli” muli. Tutti gareggiavano per avere gli animali piu puliti. Gli alpini del Gruppo Belluno per rendere lucido il mantello dei muli usavano un panno imbevuto di gasolio che li rendeva particolarmente lucidi. Un furbetto del Gruppo Bergamo ha scoperto il trucco e cosi anche i muli del Gruppo Bergamo luccicavano, facendo fare bella figura ai loro comandanti. È stato un momento particolare che ci ha resi orgogliosi di essere parte del Glorioso Gruppo Bergamo. - Tante grazie alla redazione di avermi regalato questo prezioso spazio. Artigliere alpino Oreste Pirovano Gruppo Valmadrera Anno 61 - numero 2 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco La Voce dei Giovani «Serve l’impegno di tutti» A Mandello per mettere in campo nuovi progetti Il consigliere sezionale Giordano Lori introduce la serata La riunione dei giovani alpini, tenutasi nella serata di martedì 24 giugno presso la sede del gruppo di Mandello, poteva essere condizionata dall’eliminazione dell’Italia dai Mondiali di calcio, notizia che rimbalzava per lo Stivale nei minuti precedenti. Eppure l’incontro, presieduto dal vicepresidente vicario Mauro Farina, non ha minimamente toccato l’argomento calcistico. Giusto per non infierire. Il primo argomento affrontato era l’organizzazione della raduno sezionale annuale al rifugio “Cazzaniga – Merlini”, in programma proprio la domenica successiva. Dettagli tecnici, orari di appunta- mento, accordi su “chi fa che cosa”. Il fatto che il meteo non voglia essere elemento di disturbo alla buona riuscita della festa – per la quale è stato potenziato il tonnellaggio dei viveri – è importante. Poi si parla di Sport e prende la parola Giordano Lori, uno dei consiglieri sezionali delegati. Emergono i risultati, seppur buoni, ottenuti nell’ultimo inverno dagli atleti della sezione: arrivare ventiduesimi (cioè a metà classifica) alle Alpiniadi non è tutto sommato male, ma pensare che la sezione di Sondrio, un tempo meno blasonata della nostra, sia arrivata sul podio fa mangiare le mani. Urge correre ai ripari: in previsione è partita una campagna di reclutamento di nuovi atleti (alpini e aggregati) che indossino i colori lecchesi, nella speranza che nuovi campioni delle nostre valli e del nostro lago siano solo ai blocchi di partenza. Altro tema che scivola sul tappeto è l’organizzazione della fiaccolata, prevista il sabato sera prima della commemorazione alla chiesetta votiva del Battaglion Morbegno, al Pian delle Betulle. Il gruppo di Margno conferma la disponibilità all’iniziativa. E allora il presidente Marco Magni chiede un maggiore coinvolgimento dei giovani stessi. «Con un bel gruppo di voi – è il senso del suo intervento – si può fare un’ottima fiaccolata». E poi il presidente Magni non nega la possibilità di fare un sano momento di aggregazione per gli alpini giovani, dopo i riti ufficiali del sabato sera. Una birretta dopo il docufilm? Perché no?!? In conclusione i temi del “Penna Nera delle Grigne” e del sito Internet della sezione. Per il nostro giornale – dopo il tentativo di consegna brevi mani, in occasione del numero speciale sulla visita di marzo a Papa Francesco – si prospetta la richiesta di una maggiore collaborazione da parte dei vari gruppi. Per il sito Internet, il presidente ha già annunciato una nuova futura veste grafica e non solo. Giovanni Zucchi Giovani e veci insieme per nuovi progetti Imparare dai veci per servire meglio l’associazione Prendiamo esempio dagli indiani Vorrei iniziare allacciandomi ad un articolo dell’Alpino di marzo 2014, dove viene messo in luce un problema attuale che tocca la nostra associazione alpina di Lecco: il rapporto tra giovani e anziani, tra veci e bocia. Il gruppo giovani di Lecco (per giovani si intendono quegli alpini fino ai 45 anni di età), contano circa mille iscritti. Eppure questi giovani non sono sempre attivi nei vari gruppi e chi cerca di esserlo a volte entra in contrasto con le idee, come si sente Aprile-Maggio-Giugno 2014 dire “vecchie” dei nostri anziani. Che valore ha la persona nella cultura contemporanea? In un tempo in cui si misura tutto in termini economici, col metro dell’età, dell’efficienza produttiva, dell’autonomia? Penso al corpo degli Alpini: siamo cresciuti sentendoci dire che siamo un Corpo e basterebbe questo per insegnarci che i nostri veci non sono “pezzi da buttare”, presenze inutili. Anzi, ci hanno insegnato e ci insegnano che il loro sacrificio e la loro saggezza sono patrimonio di noi giovani. Pertanto auspico che i giovani entrino in punta di piedi nell’associazione, come portatori di positività e non di negatività. Bisogna essere umili e ascoltare l’esperienza di vita del proprio gruppo. Insomma un po’ come facevano gli indiani d’America, quando gli anziani raccolti intorno al fuoco raccontavano le loro gesta di guerrieri ai bambini e trasmettevano loro tutta la loro esperienza. Alle adunate ho visto giovani in- torno ad un “vecchio alpino” ascoltare le sue avventure, come se fossero accadute pochi giorni prima. È lì che scatta la scintilla... Sono delle belle immagini che dobbiamo portare dentro i nostri gruppi. Il prossimo appuntamento importante per noi giovani e al rifugio Cazzaniga Merlini ad Artavaggio. Cerchiamo di dare il massimo a fianco dei nostri anziani con il massimo rispetto e umiltà. Quello che chiediamo noi giovani è di darci un po’ più di fiducia. Luca “Ramon” Valsecchi pagina 7 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Fabio Sassi, da 25 anni per la vita Grande festa alpina domenica 8 giugno Merate - Due momenti della bella giornata “ANNIVERSARIO D’ARGENTO. 1989-2014: 25 ANNI PER LA DIGNITA’ DELLA VITA” È il titolo dato a questa giornata per celebrare l’importante traguardo raggiunto. La presenza degli alpini è stata richiesta dall’associazione a suggellare lo stretto rapporto di collaborazione che sempre si è avuto in questi anni fra le due istituzioni. Del resto è parte integrante del nostro statuto nazionale la solidarietà, la beneficenza e il ricordo. Tenendo presente questi principi abbiamo sempre collaborato con grande volontà e felici di poter dare aiuto ad una associazione tanto importante e preziosa per il nostro territorio. Nel ricordo dei nostri “veci” che hanno sofferto e patito grandi privazioni, fino alla morte, per darci 70 anni di pace, noi vogliamo proseguire in questo percorso. Oggi non è in pericolo la nostra vita per colpa della guerra. Oggi la nostra vita è in pericolo per colpa delle malattie inguaribili, di cui si fa carico la Fabio Sassi. Le attuali battaglie oggi consistono nel cercare di sanare o rendere meno traumatico e doloroso il percorso terminale. E gli alpini vogliono essere a fianco dell’associazione in questo grande impegno sociale. Ed è per questo che oggi siamo qui con loro per condividere questa loro attività umanitaria. Ringraziamo per aver voluto celebrare questa giornata insieme agli alpini, con l’alzabandiera e poi con loro sfilare a Merate, accompagnati dalla Banda Sociale Meratese, per ricordare la grande importanza della Fabio Sassi sul nostro territorio. Con loro infine condividere una giornata di festa per suggellare ancor più di essere gli uni vicini agli altri. Con l’impegno futuro Un anniversario d’argento festeggiato insieme agli alpini La storia dell’Associazione Fabio Sassi – di cui celebriamo in questi giorni il XXV anniversario – è inseparabile da quella degli Alpini dei Gruppi di Airuno e Merate e della Sezione di Lecco. Lo “spirito alpino”, nel suo più autentico significato di servizio alla comunità e al territorio, si è manifestato con straordinaria concretezza nelle tante iniziative a favore della Fabio Sassi. Farne un elenco sarebbe compito arduo, ma non si può fare a meno di ricordare le più importanti: quelle realizzate durante la costruzione dell’Hospice di Airuno e poi per la sua manutenzione dal 2002 ad oggi. Senza troppa enfasi, si può affermare che l’Hospice non sarebbe nato senza il contributo determinante degli Alpini alla raccolta fondi – che ha consentito di coprire oltre i due terzi dei costi di costruzione – e non avrebbe potuto rinunciare alla preziosa disponibilità degli Alpini di fronte alle tante necessità, dalle periodiche verniciature alla potatura degli alberi. Alcune iniziative vengono regolarmente rinnovate ogni anno: la lotteria, ad esempio, costituisce una voce importante tra le donazioni ricepagina 8 che questa collaborazione possa diventare ancor più importante e significativa. Il presidente dell’Associazione Fabio Sassi, Domenico Basile, nel suo intervento ha così spiegato il significato dell’alzabandiera: «Abbiamo appena celebrato l’alzabandiera, una cerimonia sempre commovente. Qualcuno, in questi giorni, leggendo il programma mi ha chiesto: “Ma cosa c’entra l’alzabandiera con la Fabio Sassi?”. Ho risposto: “C’entra eccome!” perché in questo simbolo riconosciamo i valori fondanti della nostra Associazione, gli stessi posti a fondamento della nostra Repubblica, primi tra tutti la solidarietà e il diritto/dovere di partecipazione di tutti i cittadini alla costruzione del bene comune». E ha terminato il suo significativo intervento affermando che: «Il grande numero di volontari di tutte le associazioni a Merate è segno di quanto grande sia la sensibilità e la generosità di questo territorio. Per questo confidiamo che il loro numero cresca ancora. Così ci avvicineremo sempre più alla città che sogniamo: accogliente e solidale, sensibile ai bisogni che attendono di essere riconosciuti, aperta allo straniero perché tutti in fondo lo siamo. Potremo allora dire, come Pericle ad Atene 2500 anni fa: da noi si usa così, a Merate nessuno resta solo». Augusto Cogliati Merate - La sfilata per le vie del paese vute ed è significativa sia per la cifra in sé sia e soprattutto per la diffusione tra la popolazione delle finalità dell’Associazione. Ci fa piacere poi ricordare la presenza degli Alpini nelle ricorrenze festive come il Natale, con la preparazione dell’albero all’Hospice, e nelle varie iniziative promozionali, come la Festa di S. Ambrogio a Merate, il decennale dell’Hospice al Cine Teatro di Airuno, etc. Non vorremmo dimenticare, infine, la più utile iniziativa di supporto amministrativo di cui abbiamo usufruito in questi anni, consistente nello sviluppo di una piattaforma informatica per la gestione delle donazioni, il censimento dei donatori e dei volontari, la gestione delle comunicazioni, etc. – prezioso strumento messo a disposizione della nostra segreteria grazie al lavoro pluriannuale di un Alpino del Gruppo di Merate. Grande è dunque il debito di riconoscenza che la Fabio Sassi ha verso gli Alpini e grande è la soddisfazione per averli avuti al nostro fianco in tutti questi anni, pronti a sostenere ogni sforzo a favore dei nostri malati e sempre attenti a condividere le nostre finalità, a incoraggiarci nei momenti difficili. E per finire, eccoli ancora con noi in questa ultima ricorrenza: la festa dei 25 anni che si è svolta a Merate domenica 8 giugno, tra Piazza degli Eroi e il Parco delle Piramidi... Anno 61 - numero 2 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco Perledo - 80° di fondazione Due giornate indimenticabili Meglio di così non poteva andare la due giorni organizzata dal gruppo alpini di Perledo, per l’ottantesimo di fondazione. Soddisfatti gli organizzatori, ma soprattutto i numerosi partecipanti alle manifestazioni proposte. Sabato 31 maggio, la prima camminata non competitiva tra i diversi borghi ha visto partecipare almeno una trentina di atleti che si sono sfidati pacificamente lungo il percorso di 15 chilometri, con un dislivello da superare di 700 metri. Non male, se si pensa alla difficoltà di correre in montagna. Tra loro va certamente segnalato un senior di questo sport, Franco Pellegrini, che si è cimentato con meno giovani podisti, tra cui Fabio Festorazzi. Applauditissimo il sindaco di Perledo Carlo Signorelli, che, sportivamente, non ha voluto mancare alla gara. Non sono però mancate Perledo - Onore ai Caduti le famigliole, alcune temerarie addirittura con le carrozzine e, naturalmente le signore del paese, che hanno affrontato il percorso di 6 chilometri, nonostante il caldo pomeridiano. Va sottolineata la bellezza dei sentieri che da Perledo conducono dapprima, a Bologna, poi a Gisazio e quindi al bosco delle streghe, prima di tornare alla partenza. Molto ben segnalato, panoramico e ben tenuto, è stato ripristinato due anni fa in occasione della corsa Ana nazionale e merita decisamente di essere percorso. Domenica 1° giugno, invece, è stata la volta della tradizionale sfilata dalla località Tondello, aperta dalla banda sezionale Ana, con l’inno degli alpini “Trentatrè”. Il vessillo della fanfara era accompagnato da Flavio Rupani. Presenti sin dalla partenza il primo cittadino di Perledo, il gonfalone, Marco Magni, presidente della sezione Ana di Lecco e numerosi consiglieri che affiancavano il Vessillo. Dietro a questi hanno seguito il corteo al- meno una ventina di gagliardetti con i relativi capi-gruppo e, applauditissimo, non poteva mancare lui, l’insostituibile mulo. Giunti sul piazzale della chiesa i presenti hanno proceduto all’Alzabandiera e all’Onore ai Caduti, seguito con molta emozione dai numerosi presenti. Quindi è stata celebrata la Messa nel corso della quale il parroco ha ringraziato «il Signore nel ricordo di coloro che sono andati avanti». Nell’omelia ha invece sottolineato quanto importante sia «la testimonianza degli alpini, con il loro operato e la loro generosità», concludendo quanto sia bello sapere che accanto a noi ci sono persone sulle quali possiamo contare. E, ad una manifestazione così importante non poteva mancare il decano di Perledo, Eugenio Carozzi, 81 anni, invalido di guerra che ricorda: «Sono stato colpito con mio padre, a 12 anni, dal famoso Pippo, mentre stavamo su di un carretto ed io ci ho rimesso la gamba destra». Dopo la Messa e i discorsi ufficiali è stata inaugurata la mostra sugli alpini. Ornella Gnecchi Perledo - 80° di fondazione Elogio del... guidoncino Festeggiato l’80° in amicizia alpina C’è chi ha scritto un libro sull’elogio della follia. Limiterò la mia scelta ad un tema molto più materiale, concreto. Lo scambio di guidoncini fra gruppi è uno dei gesti più amichevoli, più simpatici, più carichi di umanità e di condivisione di ideali rinsaldati. È ricordare che si è fratelli dello stesso mondo, quello degli Alpini, in cui ci si riconosce senza sgomitare ed evitando la competizione, concedendo spazio solo a quella di mettere sul piatto la disponibilità personale, di misurarsi solo con il metro dell’altruismo. È la dimostrazione di essere pronti ad intervenire, secondo le proprie caratteristiche, con capacità e generosità a disposizione disinteressata di chi ne ha bisogno, ce lo chiede e non può fare a meno del nostro aiuto. Quel pezzetto di stoffa, normalAprile-Maggio-Giugno 2014 mente protetto da una custodia di plastica e con un cordoncino è il condensato di tutto ciò. Non è non deve essere quell’oggetto, attaccato ad una parete (nella migliore delle ipotesi) delle nostre sedi ad impolverarsi, dimenticato da tutti i frequentatori del luogo e di cui si ignora la provenienza, l’occasione, i personaggi intervenuti. L’incontro di Belluno dove, per incarico del mio capogruppo Ambrogio, avevo portato il saluto degli alpini di Olgiate-Calco e della Bassa Brianza, scambiando il nostro guidoncino con quello della provincia veneta in occasione del ricordo dell’intervento del 7° nella piana di Longarone dopo il disastro, dicevo quell’incontro mi ha fatto nascere un’idea. Ecco perché ho chiesto di ripeterlo con il capogruppo di Perledo dove, il 31 maggio e il 1° giugno, si è festeggiato l’80° di fondazione. Mi è toccato scegliere fra le due giornate, chiamato su altre montagne, quelle della Val Seriana, per altri impegni presi da tempo. Ho preferito essere a Perledo nella prima, poche ore, ma sufficienti a incontrare vecchi e cari amici del luogo ad incontrare chi non conoscevo e che, in una lunga, chiarificatrice chiacchierata, mi ha ispirato tanta stima e simpatia. Il capo gruppo di Perledo ha voluto che ci fotografassimo, assieme al primo cittadino, prima della partenza della corsa non competitiva lungo i sentieri del paese e delle sue frazioni. Per lui è stato un momento di riconoscimento del valore, della fiducia, della considerazione in cui sono tenuti le persone del nostro Corpo non solo in sede nazionale, come si è costatato nella recente adunata nazionale, ma pure a livello dell’autorità periferi- Perledo - Scambio di guidoncini ca. Per me l’emozione di condividerne la… commozione. Non sarebbe il caso che, con il consenso della Presidenza sezionale, Penna Nera inviasse sempre, in occasione delle varie manifestazioni, che quasi in continuazione si ripetono nelle nostre sedi locali, un incaricato volenteroso scelto volta per volta, per lo scambio dei guidoncini? Un piccolo spazio nel nostro periodico, incastrato fra le varie notizie, lo si può certo trovare. È una semplice proposta per qualcosa che non costa nulla e che potrebbe fruttare tanto. Giannino Cascardo pagina 9 notizie alpine Penna Nera delle Grigne prima di lasciare il passo, nell’Associazione innanzi tutto... L’occasione oggi si presenta con la rievocazione della Grande Guerra, nel centenario del conflitto. Opportunità da cogliere avvicinando le scuole, i ragazzi, per condividere una indagine non retorica sugli eventi: informare e discutere, ripercorrere insieme luoghi simbolo, identificare lapidi, monumenti, viali delle rimembranze di ciascun paese. L’ANA ci offre il supporto del progetto/guida «IL MILITE … NON PIU IGNOTO». Ne trar- remo beneficio con gli studenti, rinnovando così la tradizione della Sezione e dei Gruppi di avere già efficaci contatti con le scuole per merito di alcune penne nere disponibili. L’occasione servirà comunque per dare rinnovato spunto. E intanto leggiamo la bella notizia di una tesi di laurea che Elena Giorgioni ha voluto svolgere sugli alpini, sui nostri alpini, sul nostro Penna Nera delle Grigne. Un segno per darci la voglia e la forza di continuare. Luigi Bossi Gruppo “Pizzo d’Erna” avanti! e tante belle notizie che sviluppano un percorso di 60 anni. Termino qui perché al di là delle parole sono poi i fatti che restano, come i vostri “cappelli alpini” fotografati in quarta di copertina. Buon sessantesimo gruppo della Bonacina! Luigi Bossi (continua dalla pagina 1) menti» dei grandi, cementati nel tempo, tanto più «i giovani debbono costituire impegno costante e linfa dell’Associazione». Breve il passo, a questo punto, per riconoscere che poniamo in loro la nostra speranza. Non con l’intenzione di appendere il cappello al chiodo, tutt’altro! Molto c’è da fare, specie se in un franco esame di coscienza dovessimo accorgerci di aver talvolta aggirato le regole, tradito le aspettative, disatteso il Eravamo ospiti del gruppo di Malgrate il 26 maggio scorso, per una riunione della zona di Lecco e circondario, quando Maurizio Briacca chiese di poter distribuire un bel volumetto stampato per l’occasione del 60° del gruppo “Pizzo d’Erna” della Bonacina. Quando festeggerete la ricorrenza? Il 18/20 luglio, è la risposta. Complimenti allora per esservi preparati così in anticipo! Anzi, prometto che invierò un articoletto per il Penna Nera delle Grigne e, se lo pubblicheranno, sarà il plauso migliore per il vostro gruppo che si è organizzato per tempo! Ho in mente infatti, e a volte pesano, altre numerose situazioni ben diverse che divengono quasi la regola di comportamento al giorno d’oggi. Un esempio? Per non far nomi, … e per parlare solo di cose nostre, famoso “spirito di corpo” che ci ha riempito la bocca ma non sempre fatto vibrare il cuore. Invidie, silenzi, ripicche, beghe. Come attenderci dai ragazzi, dai nostri figli, la promessa di un futuro migliore se non con l’esempio? La poetessa e pedagogista Dorothy Law Nolte scriveva che i bambini (e, mi permetto, anche i giovani) imparano ciò che vivono: «se … vivono con le critiche, imparano a condannare»; «se … vivono con l’ostilità, imparano a combattere». C’è dunque tanto da realizzare … il Libro Verde della Solidarietà, quella importante pubblicazione annuale del Centro Studi Ana per la cui compilazione entro i termini previsti occorre a volte ripetere numerosi solleciti… Di contro mi sovviene il ricordo di un’amica, ahimè non più tra noi, che prediligeva affrontare faccende e lavoro nei momenti più impensati, quasi scusandosi con il dire “…mi porto avanti…”. Grazie gruppo di Bonacina per averci ricordato che si può anche usare il tempo concesso con un po’ di pianificazione e senza affannarci poi vicino al traguardo. In questo modo i vari gruppi e il Penna Nera hanno avuto la possibilità di sfogliare in anteprima questo vostro contributo editoriale. Ora dunque un po’ di spazio per il volumetto! 31 pagine; molto tricolore; messaggi augura- li; foto storiche e recenti; il ricordo del gemellaggio con il gruppo di Torrebelvicino. E ancora: elenco soci, anche fondatori e aggregati, Calendario Sezione e Gruppi LUGLIO Dolzago - Festa alpina Barzanò - Festa alpina Raduno al Sacrario della Cuneense al Col di Nava Cortabbio - Festa di gruppo Gruppi della Bassa Brianza - Raduno a Lomagna Limonta - Pranzo sociale Barzanò - Festa alpina Pellegrinaggio sul Monte Ortigara Esino Lario - Festa alpina al Monte Croce Airuno - Festa alpina Introbio - Festa alpina in Val Biandino Monte Medale - Festa di gruppo con salita cronometrata 13 sul Monte San Martino da Rancio alto alla baita Piazza 19-20 80° Anniversario di fondazione del gruppo Primaluna 4-5-6 5-6-7 6 6 6 12 12-13-14 13 13 13 13 Iniziative sezionali Iniziative dei gruppi pagina 10 19-20 27 27 27 3 24 7 7 7 12-13-14 14 14 20-21 21 60° Anniversario di fondazione del gruppo Bonacina 90° Anniversario di fondazione del gruppo Galbiate Pellegrinaggio sul Monte Adamello Colle Brianza - Festa alpina al San Genesio AGOSTO Cassina - 41ª Festa alpina al Rifugio Zucco della Croce Cassina - “La Fadigada” camminata da Cassina al Rifugio Zucco della Croce SETTEMBRE 55° Consacrazione chiesetta votiva del Btg. Morbegno al Pian delle Betulle Pellegrinaggio solenne al Monte Bernadia Pellegrinaggio al Monte Pasubio 50° Anniversario di fondazione del gruppo Verderio Festa Assoarma Pasturo - Festa alpina in Cornisella Raduno fanfare disciolte delle brigate alpine a Bergamo 80° Anniversario di fondazione del gruppo Olginate Anno 61 - numero 2 87ª Adunata Nazionale Trimestrale della Sezione di Lecco 87ª Adunata Nazionale Pordenone 2014 Carissimi Alpini, sono queste le parole con le quali lo speaker ieri a Pordenone ha salutato il Vessillo della Sezione di Lecco. Da parte mia ancora una volta una grande commozione e dietro di me, al nostro Mariano Spreafico, all’instancabile alfiere Luigi Maggioni, dietro al loro Vessillo, ci sono tanti Alpini, i Consiglieri Sezionali, i Capigruppo, idealmente anche i Volontari della nostra Protezione Civile che hanno sfilato prima di noi, ci sono Autorità Civili, la nostra Banda Sezionale, il nostro Coro “Grigna”, le Bande di Esino e Cesana, i Picett del Grenta, i nostri volontari del SON, ai bordi delle strade ci sono i nostri famigliari e amici, che ci salutano e ci chiamano. Da chi devo partire a dire il mio GRAZIE??? non lo so... Allora lo dico a tutti così... con una stretta di Aprile-Maggio-Giugno 2014 mano, un abbraccio, un sorriso... Vi dico Grazie, consapevole di rappresentare una realtà importantissima, piena di cose belle, di valori inestimabili di gratitudine, di amicizia, si concretezza... della quale Voi siete i protagonisti principali. Ho voluto vivere i tre giorni dell’Adunata in mezzo ai miei Alpini, quelli che ho incontrato il venerdì, il sabato e la domenica... con loro, a pranzo, a cena, per le strade, dietro un bicchiere di vino, cantando una canzone. Permettetemi un ringraziamento a tutti i Sindaci presenti da parte nostra, all’Assessore Provinciale, al mio amico Virginio Brivio Sindaco di Lecco. Con questi presupposti sono certo che lo Zaino che ho sulle spalle, anche se pesante, diventerà sempre più importante. Grazie Ragazzi e W gli Alpini Il Presidente Marco Magni pagina 11 foto di Luigi Bossi, Ornella Gnecchi e Pierantonio Sala «...la sezione che ha “santi in paradiso” per essere riuscita a far benedire il vessillo sezionale da Papa Francesco...» 87ª Adunata Nazionale Penna Nera delle Grigne Lignano, aperitivo con gli alpini di Introbio Aspettando la sfilata La pattuglia dei nostri sindaci in “rosa” Coro Grigna Tante adunate sulle spalle Un vecio indomito Banda Esino Firlinfeu Banda Sezionale pagina 12 Anno 61 - numero 1 87ª Adunata Nazionale Trimestrale della Sezione di Lecco ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI SERVIZIO ORDINE NAZIONALE Milano, 16 Maggio 2014 E p.c. Pres.Naz. Favero Sebastiano Tesoriere C.N. Stoppani Gianbattista Segretario Nazionale Vecchio Silverio Il rappresentante della Provincia Ferdinando Ceresa con il sindaco di Lecco Virginio Brivio Carissimo Presidente Magni Marco, in qualità di Comandante del Servizio Ordine Nazionale e a nome del nostro Presidente Nazionale Favero Sebastiano, ti ringrazio per il tuo vero senso di signorilità e di amicizia, per averci concesso il prestito del TLC sezionale. Il Servizio Ordine Nazionale, con la squadra TLC di Chierichetti ha monitorato costantemente tutte le fasi dell’Adunata e per tutta la settimana ha potuto svolgere il lavoro di comunicazione a cui è demandato Per il rimborso spese, gli autisti dei vari automezzi sono stati istruiti in merito. Devono inviare, tramite la Sezione, il materiale cartaceo (tikets autostradali originali e carta carburante) alla attenzione del segretario nazionale Silverio Vecchio a cui ho già provveduto a consegnare i numeri di targa interessati. In sede nazionale, dopo un accurato controllo, si provvederà al più presto al rimborso. Un abbraccio per la fattiva collaborazione e un grazie per la tua gradita visita al S.O.N. GRAZIE, penna al vento e... alla prossima 88° Adunata di L’Aquila. CIAO PAIS Presidente e consiglieri con i responsabili delle trasmissioni Aprile-Maggio-Giugno 2014 Comandante S.O.N. alpino Nebiolo Alfredo pagina 13 87ª Adunata Nazionale Penna Nera delle Grigne In visita alle camerate A pranzo con il gruppo di Cesana Brianza LECCO, PRESENTE Una partecipazione imponente e gioiosa Hanno partecipato numerosi, all’Adunata Nazionale di Pordenone, gli Alpini della sezione di Lecco. Accanto al vessillo, portato dal gruppo di Cesana Brianza, in diverse manifestazioni della settimana, la domenica è stato affidato all’alfiere ufficiale Luigi Maggioni. Il direttivo sezionale era al completo, con Marco Magni, presidente. E non potevano mancare nel gruppo Mariano Spreafico, consigliere nazionale nonché capogruppo di Oggiono, e il nuovo direttore del “Penna nera delle Grigne”, Paolo Ferrario. Mentre gli Alpini raggiungevano Pordenone in giorni diversi, 13 volontari del nucleo di protezione Civile “Sandro Merlini” sono stati impegnati per una setti- Un saluto a chi è sempre nei nostri cuori mana nel ripristino del parco della locale villa Cattaneo, inaugurato poi ufficialmente venerdì. Le radiotrasmissioni sono state affidate come sempre a Guido Chierichetti, mentre il logistico all’infaticabile Sergio Copes. Il gruppo dei cinofili, con Walter Gargantini ha sfilato con tutte le altre sezioni della Lombardia. Il passo è stato segnato dalle bande: sezionale di Lecco, di Esino Lario, di Cesana Brianza, dai Firlinfeu di Valgreghentino, e dai cori “Grigna” e “Adda” di Olginate. Il gruppo di Bonacina, sotto la guida di Maurizio Briacca ha ospitato alcuni amici australiani di Perth. Tutti i gruppi della sezione di Lecco hanno avuto i propri rappresentanti a Pordenone. Molti i sindaci presenti, della Brianza, del lago, di Esino, della Valsassina e Valvarrone. Tra loro Livio Bonacina di Galbiate, Virginio Brivio di Lecco, Baldassarre Mauri di Civate, Ernesto Longhi di Valgreghentino, tanto per citarne alcuni. Non si possono però dimenticare alcu- ni personaggi particolari: Angelo Conti, 84 anni, vera colonna portante del gruppo di Galbiate, capitanato da Roberto Tentori, nonché volontario di Protezione Civile del “Merlini”, che non ha mai perso un’Adunata. Umberto Polvara, classe 1925 alla sua sessantottesima sfilata, avendovi partecipato sin dal 1946... Il neo-capogruppo di MaggianicoChiuso, Giuseppe Samà, era molto emozionato perché accompagnava per la prima volta il suo gagliardetto. Molto apprezzato e applaudito il commento di Gasparri, Capo di Stato Maggiore della Difesa, che ha paragonato l’imponenza e lo spirito di Corpo degli Alpini con i Reduci americani, sottolineando che la differenza di numero, se c’è, è davvero minima. È ammirevole l’impegno di ogni alpino, in particolare dei Lecchesi, che per nessuna cosa al mondo perderebbero questo appuntamento annuale nel segno del Ricordo. Alcuni, addirittura, sono partiti alle 4 del mattino per rientrare nella serata di domenica, mentre altri hanno sacrificato la festa di anniversario di matrimonio o addirittura la prima Comunione dei nipoti, pur di non mancare. Ornella Gnecchi notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco Il reduce Angelo Spinelli è andato avanti Residente a Lomagna era uno degli ultimi Reduci della zona della Bassa Brianza. Nato il 2.2.1921 aveva da poco compiuto in buona forma fisica e mentale i 93 anni. Sono andato a trovarlo alcuni giorni dopo il suo compleanno e mi aveva riferito che stava traslocando sempre nello stesso cortile in locali più idonei alla sua condizione. Un appartamento su un unico piano, più confortevole di quello finora abitato, che aveva la camera al piano superiore raggiungibile tramite una scala esterna. Ho cominciato a frequentarlo alcuni anni fa, per invitarlo a partecipare alla Messa in ricordo della battaglia di Nikolayewka, che si tiene ogni anno a cura del gruppo di Merate. Partecipò fino al gennaio 2007 e poi non se la sentì più di uscire la sera. Era partito per la campagna di Russia il 15 maggio 1942 e vi rimase fino al maggio 1943. Mi raccontava le vicende di questo periodo che ricordava ancora con molta precisione. Mi aveva prestato una carta topografica che rappresentava nel suo insieme la ritirata. Una guerra, tante battaglie per uscire dall’accerchiamento dei Russi. Una grande battaglia al contrario per riuscire a tornare a baita. Ricordava l’incontro con un compaesano, Emilio Dell’Orto, avendo sentito in linea la sua parlata brianzola. Ricordava la terra che appena si bagnava diventava come cemento. Si era offerto volontario per andare e venire dal Comando Alpino. Portava continuamente Angelo Spinelli con, a destra, il vicecapogruppo di Lomagna Rino Carozzi fieno per i muli e paglia per gli alpini, sulla linea del Don. Una volta riuscì, con altri alpini, a prelevare da una tradotta tedesca dei maialini già divisi a metà, eludendo con uno stratagemma la vigilanza della sentinelle tedesche. Finì sbandato come molti altri ma con l’aiuto di un Russo, che dopo averli sfamati, li fece riaccompagnare da due suoi figli sulla pista degli italiani. Ovunque era un disastro, tutto distrutto, tutto bruciato. Faceva un gran freddo. Si lamentava perché avevano in dotazione il fucile 91, della guerra 15/18 e con quello dovevano combattere contro i carri armati. Ha un’unica foto di quel periodo, seduto sopra una botte di vino, che veniva distribuito spaccandola con una scure e dividendo in blocchi il vino congelato. Si ricordava di un professore tedesco che parlava italiano e che gli aveva detto “noi la guerra non la vinceremo perché siamo troppo cattivi”. Ancora dopo tanti aveva un forte rancore contro i tedeschi. Al rientro in Italia era andato ai Resinelli per fare il partigiano ma non se la sentiva più di combattere e fece ritorno a casa. Da civile faceva l’elettricista sulle linee ferroviarie, ma quando un tedesco fu messo a capo della sua squadra chiese il trasferimento perché non riusciva a sopportare la sua presenza. Questo mi raccontava Angelo e questo io qui riferisco affinché rimanga nella memoria di tutti noi Alpini. Ciao caro Angelo e riposa in pace insieme ai Reduci che ti hanno preceduto nel Paradiso di Cantore. Augusto Cogliati Angelo Spinelli in Russia Il Cappellano degli alpini, il “poeta della carità”... Il Beato Don Carlo Gnocchi, tra le guglie del Duomo Il Cappellano degli alpini, il “poeta della carità”, è tra le figure “fermate” per sempre nei marmi del Duomo. Figure che esprimono esemplarità e santità. Immagini che vegliano dalle guglie del Duomo per narrare una storia che ha ancora tanto da insegnare. Con queste parole l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola ha benedetto la statua di don Gnocchi, la terza domenica di ottobre 2013. Il giorno successivo la statua è stata posata dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, sulla mensola 211 della cattedrale, lato est, avviando le celebrazioni del 25 ottobre, quarto anniversario di beatificazione del “papà dei mutilatini”. La statua è scolpita in un bianco blocco di marmo di Candoglia, è alta poco meno di due metri e pesa 900 chili. Il cardinale Giovanni Colombo, così ricordava Don Carlo, sei anni dopo la morte, il 28 febbraio 1962, “compagno di seminario, prete ansioso d’apostolato e restauratore d’umanità. Sì egli è stato l’uomo della carità. Ma è meglio dire che Aprile-Maggio-Giugno 2014 è stato il poeta della carità, l’artista della carità. Aveva capito che tra tutte le azioni, la migliore è sempre quella della carità! Solo così egli poteva tradurre sul terreno pratico quel fascino che emanava dalla sua sensibilità e dalla sua fede. Nella sua breve vita ha mostrato a tutti che per migliorare gli uomini, prima ancora di dare principi di pensiero, bisogna indurli ad esercitarsi nella carità.” Per tutti gli alpini sia un faro rivolto ai nostri cuori. Lasciamoci illuminare dalla sua luce per rendere migliori la nostra vita e il nostro operare a favore del prossimo e della comunità seguendo i nostri principi fondamentali stabiliti dal nostro ordinamento statutario. Non tralasciamo, guardando il nostro Duomo, di rivolgere a Lui il nostro sguardo e la nostra preghiera a favore di tutti quelli che a lui sono stati cari, dedicando loro la propria vita per alleviare le loro sofferenze fisiche e spirituali. Augusto Cogliati La statua di Don Carlo Gnocchi sul Duomo di Milano pagina 15 vita dei gruppi Penna Nera delle Grigne Vita dei Gruppi a cura dei gruppi della sezione di Lecco Airuno Intervento di Protezione Civile Ancora una volta l’Unita di Protezione Civile Alessandro Merlini ha dato prova di perizia e professionalità. L’intervento sul versante soprastante la dismessa sede ferroviaria nel Comune di Airuno, si presentava piuttosto difficile e rischioso a causa della conformazione impervia: della vasta area di circa 10.000 mq. La bonifica eseguita, anche con il posizionamento di calate di sicurezza, ha riguardato la rimozione di alberi sradicati, il taglio di alberi pericolanti di grosso e medio fusto e la pulizia generale del bosco dalla vegetazione proliferata in modo consistente. Le operazioni, iniziate nell’ottobre 2013 e ultimate a marzo 2014, hanno visto la partecipazione di 300 presenze di volontari, suddivisi in 13 interventi. Nota di merito a tutti coloro che hanno partecipato, in particolare agli Alpini del Gruppo di Airuno che costantemente hanno preso parte a tutte le operazioni. Alberto Gavazzi Barzanò Una pagina lontana di storia alpina 3 Maggio, giornata di studio insolita, per gli alunni delle sezioni di III Media dell’Istituto Comprensivo di Barzanò, che, lasciati a casa testi, quaderni e matite, zaino in spalla e scarponcini ai piedi, si sono arrampicati per i sentieri militari che, dalle pendici del Legnoncino, da Corenno Plinio, portano in quota ai manufatti della Linea difensiva Cadorna, costruiti tra gli anni 1912 e 1915; la giornata si è poi conclusa con la visita al Forte Montecchio, a Colico. Airuno - Alpini e addetti della P.C. in azione nel territorio Di fronte all’entusiasmo delle insegnanti Beatrice Frigerio, Cristiana Gianoncelli, Cristina Mengoni, Marisa Cazzaniga e Monica Riva, non ci è stato difficile offrire il nostro sostegno e impegnarci nell’organizzazione di questa giornata, promossa dalle docenti nell’ambito delle celebrazioni in memoria della Grande Guerra, che avevano avuto inizio con la mostra «Ricordare la guerra, costruire la pace», aperta nella settimana del 4 novembre presso la scuola primaria e realizzata dai ragazzi di quinta elementare e terza media, sempre in collaborazione con gli alpini. Forti della disponibilità della nostra Sezione A.N.A. di Lecco, che da tempo, con l’aiuto di volontari Alpini, ha provveduto a riattivare sentieri e manufatti, ormai in stato di abbandono e in rovina per l’incuria del tempo e del sopravanzare della vegetazione, abbiamo accompagnato tutti gli alunni in una gita di notevole interesse culturale, che ha dato ai ragazzi l’opportunità di leggere, in una chiave diversa, pagine di storia che, se pur lontana, è di estrema attualità nel loro percorso educativo, per comprendere il significato di termini Barzanò - Ivan cattura l’attenzione degli alunni pagina 16 Airuno - Un bel gruppo di volontari come Patria, valore, sacrificio e dovere, nella consapevolezza che, comunque, una guerra significa dolore e devastazione. Certamente le Insegnanti sapranno ispirare questi pensieri e sentimenti di pace, che sono il filo logico del progetto celebrativo e questi giovani ragazzi matureranno considerazioni positive al proposito; certo è che la visione dello snodarsi della colonna di ragazzi e ragazze lungo i tornanti del sentiero di quella porzione della Linea Cadorna, ci ha convinto che l’obiettivo è stato raggiunto: giovani vite risorgono nella pace, ripercorrendo i passi della memoria e del sacrificio di chi, a quel tempo, ha avuto poche possibilità. Un plauso all’impareggiabile Ivan Piazza, responsabile scuola e cultura della Sezione A.N.A. di Lecco, colonna portante dello sviluppo, del restauro e della conservazione del tratto lecchese della Linea Cadorna. Giorni prima, presso la scuola media di Barzanò, aveva proiettato un dvd di presentazione di ciò che i ragazzi avrebbero visitato, corredando una magistrale spiegazione con ferme rac- Barzanò - Un bel ricordo dei ragazzi e alpini al Forte Montevecchio comandazioni sul comportamento da osservare sui sentieri della montagna. Notevole la sua capacità di catalizzare l’attenzione dei ragazzi nel percorso di visita ai manufatti, con ampie ed esaustive descrizioni di queste strutture militari, edificate con la sola pietra e la sola manualità. Il sorgere di tante domande, stava a significare che l’argomento era coinvolgente e interessante per tutti. La comitiva si è poi trasferita a Colico, presso il Forte Montecchio, dove le guide della pro Loco hanno ampiamente descritto le caratteristiche della fortificazione e promosso interesse e curiosità, conducendo gli alunni, passo dopo passo, alla scoperta di una struttura militare, attiva fino al 1981, illustrandone logistica e funzionalità, e consentendo ai ragazzi di toccare con mano i cinque cannoni e l’asservimento, (perfettamente conservati e funzionanti, nonostante l’età ultra centenaria) a quel tempo installati a difesa da un’improbabile invasione dell’esercito imperiale Austro-Ungarico, attraverso la Val Chiavenna o dalla Valtellina, o dalla neutrale Svizzera. Non da ultimo, un apprezzamento alle insegnanti, per la loro capacità di imporre disciplina con semplici e velati richiami, come bravissimi sono stati gli alunni che hanno dimostrato interesse, attenzione e grande sensibilità per le due attività proposte. Questa giornata rimarrà impressa nella mente dei ragazzi, che con questo nuovo materiale di studio, vissuto «sul campo», conserveranno la memoria di un doloroso passato e saranno garanti della pace nel loro futuro. l’addetto stampa Raffaele Colombo Anno 61 - numero 2 vita dei gruppi Trimestrale della Sezione di Lecco Ancora attività del gruppo Barzanò Alunni in baita alpina 29 aprile 2014 - Confortati dall’apprezzamento e incoraggiamento delle iniziative precedenti, anche quest’anno abbiamo avuto graditi ospiti in Baita gli alunni delle classi quinte elementari, dell’Istituto comprensivo Ada Negri di Barzanò, accompagnati dalle loro insegnanti, Elisabetta Colombo, Gilda Comi, Alessandra Marazza e Letizia Perego. Il nutrito gruppo di questi giovani studenti, ha assistito, in assoluta compostezza, alla cerimonia dell’alzabandiera, a fianco degli Alpini, perché non sia vergogna ma orgoglio e vanto nel riconoscerci nella nostra comune identità, nella nostra storia, nelle nostre radici e nel territorio dove viviamo: la nostra Italia. Gli onori di casa, sono stati opera del nostro Giancarlo Frigerio, al quale vanno gli apprezzamenti per aver saputo dialogare con i giovani ospiti con capacità, sin dalle premesse basate sul riconoscimento dei colori della nostra Bandiera e sul loro intrinseco significato. L’obiettivo che ci siamo imposti in quest’occasione, è stato il vo- Castello di Lecco Nuova tappa del «Giro delle baite» Quando sarà letta questa cronaca contiamo che i lavori in Artavaggio per portare l’acqua al nostro rifugio Cazzaniga Merlini siano in avanzata fase di realizzazione, ma oggi -3 maggio-la neve non ne ha ancora permesso l’inizio. Anche di questa situazione ha parlato il presidente Magni nel saluto ai convenuti nella baita del gruppo di Castello di Lecco che ha ospitato il più recente incontro conviviale del «giro», a suo tempo progettato fra i gruppi della zona di Lecco e Cir- ler presentare alcuni filmati con il tema attuale della realtà alpina: dell’organizzazione e articolazione dei diversi ruoli assunti dagli Alpini, in ogni località, ove presenti con una loro Sede, nel volontariato e nella Protezione Civile e nelle missioni di pace e umanitarie. Frigerio anticipava l’inizio di ogni filmato con una giusta dose d’informazioni preliminari, perché i ragazzi potessero meglio cogliere e assimilare il senso di ciò che avrebbero visto, o letto, fra le diapositive proiettate e il risultato è stato notevole: abbiamo assistito a un’assemblea attenta, ordinata e disciplinata, indice di una buona dose di educazione, impartita dai loro genitori e, non da meno, delle loro attente insegnanti. Interessante gli interventi dei nostri Alpini, fra i quali Giuseppe Aldeghi, una delle colonne portanti del nostro Gruppo, che ha saputo coinvolgere queste giovani speranze, indicando e rilevando l’importanza del saper stare insieme in fraternità e amicizia, ripudiando le diversità e le invidie, perché si creino le condizioni di unità e fratellanza che hanno accumunacondario per promuovere quella grande opera. Se è vero che gli incontri hanno via via preso piede e quindi anche visibilità man mano che il percorso si snodava tra le accoglienti baite, piace oggi ricordare i capigruppo ed i gruppi che già si sono dati da fare, magari neppure menzionati sul nostro giornale. Un grande grazie anche per loro e chissà che l’iniziativa possa allargarsi tanto da essere ripetuta e addirittura esportata ogniqualvolta vi sia da dare una mano. Uno scopo lo ha già sicuramente raggiunto: quello di poter condivi- Castello di Lecco - Una bella giornata in compagnia Aprile-Maggio-Giugno 2014 no gli Alpini sin dalla loro nascita. L’alpino Raffaele Colombo, ha riscosso ulteriore interesse, mostrando ai giovani il nostro libro me regordi che quand s’eri a suldaà in di Alpini, spiegando lo scopo per cui gli Alpini di Barzanò hanno inteso realizzarlo e leggendo alcune dediche, espresse nelle singole vicende scritte, interpretandone il significato; queste, sono la testimonianza morale degli Alpini, destinata non solo ai propri figli o nipoti, ma a tutti i giovani, perché leggendo quelle storie del passato, possano comprendere che la pace e l’altruismo sono il solo vero sale della vita. Non potevamo mancare di dona- re alle cordialissime insegnanti copie di questo libro, augurando che sappiano trovare nella lettura, spunti di insegnamento di vita alpina, utili ai giovani; in questo modo ci avranno aiutato a raggiungere il nostro obiettivo di Alpini: servirci del passato, gettare le basi nel presente, per costruire il futuro dei giovani, perché Alpini non si nasce, lo si diventa, seminandone lo spirito! Ringraziamo i ragazzi delle quinte elementari per averci onorato della visita e del dono, apprezzato, che non mancheremo di gustare, ricordando con piacere queste ore trascorse insieme! Raffaele Colombo Barzanò - Un simpatico insieme di alunni e penne nere dere pensieri, necessità, confronto, soprattutto tra le persone, i capigruppo appunto, che dalla sede nazionale e non solo sono ritenuti il fulcro della nostra Associazione. La baita del gruppo di Castello, che ci ha accolti con il capogruppo Gianluigi Colombo ed i suoi «aiutanti», non sarà facilmente dimenticata: per l’accoglienza calorosa; per la buona cucina; per il panorama mozzafiato sulla città di Lecco, sul lago, sulla pianura. E l’inno di Mameli, cantato composti sull’attenti all’inizio, durante l’alzabandiera, mi farà poi sembrare ancora più maleducato e insolente il comportamento di tanti tifosi (?) che la stessa sera lo fischieranno all’Olimpico di Roma nella finale di Coppa Italia. Altra storia e altra occasione sprecata! Per ritornare al nostro incontro piace ancora ricordare e ringraziare i padroni di casa e per tutti un nome, Luigi Farina, per essersi tanto dato da fare. Luigi Bossi Cernusco Lombardone Un abbraccio lungo… 39 anni! Domenica 18 maggio ci siamo trovati i seguenti alpini Mario Gargantini (il sottoscritto), Gianmario Moiana, Maurizio Meda, Donato Comi, Fausto Perego e Walter Cornara, per ricordare il nostro anno trascorso al battaglione Morbegno nell’anno 1975. Eravamo tutti del primo scaglione partito nel gennaio di quell’anno. Non potete immaginare la nostra gioia nel ritrovarci 39 anni dopo, è stata immensa, i nostri ricordi, rifioriti, si sono mescolati l’un con l’altro, rammentando episodi di fatica, di sudore, di risate, di compagni di naja, dei nostri comandanti. pagina 17 vita dei gruppi Penna Nera delle Grigne La gita, programmata, è continuata sul lago di Lecco toccando Varenna. Quindi con un traghetto ci siamo trasferiti a Cadenabbia, sponda comasca. Un buon pranzo è stata la giusta conclusione di una giornata fantastica. Il tempo è passato in un baleno. Nel saluCernusco Lombardone - Gli amici si ritrovano tarci ci siamo ripromessi, se Dio vuole, di ritrovarci il prossimo anno, e indimenticabile esperienza fatta magari con qualche commilitone a Roma in occasione dell’udienza in più. Incontri simpatici, pieni con Papa Francesco e augurando d’amicizia fraterna, fatti per non al gruppo ancora tanti anni di atdimenticare un anno importante, tività continuando ad essere punto uno spezzone indelebile della nodi riferimento per i concittadini. stra vita di gruppo. È stata una cosa Quindi sfilata per le vie del paese e bellissima...molti di voi giovani e Messa celebrata da don Piergiornon, che non avete fatto, o voluto gio. A seguire rinfresco per tutti e fare, il servizio militare, forse non pranzo presso il Ristorante Riposo riuscite bene a capire cosa vuol con premiazione con Cappellino dire ritrovarsi dopo tanto tempo. d’oro agli Alpini del gruppo nati È stata, ripeto, una cosa emoziodal 1945 al 1949. nante ma per niente patetica... Ernesto, il nostro capogruppo, un ricordarsi vicendevolmente le con il suo caloroso grazie, ha incose...i fatti...le persone in una atteso coinvolgere tutti coloro che mosfera di orgoglio vero...senza con il proprio lavoro e collaboraretorica...all’Alpina, con l’A maiuzione hanno fatto si che questa scola! importante ricorrenza ben riuMario Gargantini scisse, unendo nel ringraziamento l’importante partecipazione delle Cesana Brianza massime autorità sezionali alpine, 40 per raddoppiare militari, civili, religiose e sociali, Domenica 6 aprile il nostro grupma ancor più della popolazione po ha festeggiato il 40° di Fondache ancora una volta ha dato dizione. Giornata splendida molmostrazione dell’affetto che porta tissimi alpini e 29 gagliardetti con verso il gruppo. La positiva speranla presenza del vessillo sezionale, za è quella di rivederci ancora alle con la presenza del Presidente «nozze d’oro» di fondazione con Marco Magni, i consiglieri seziol’ANA tra dieci anni ed…. oltre! nali Mauro Farina, Roberto BotMarco Gerosa tari, Raffaele Tavola, Luigi Bossi e Franco Ciresa, meglio conosciuto come Papi. Presenza importante del gonfalone Comunale, La bandiera dei Combattenti e Reduci di Cesana, Avis, Aido, Bandiera Anfi e Croce Verde di Bosisio. Ore 9,00 schieramento dei gagliardetti, quindi entrata nello schieramento del Vessillo Sezionale, quindi alzabandiera e deposizione della corona d’alloro e onore ai Caduti presso lo stesso cimitero. Di seguito prende la parola il Sindaco Rag. Eugenio Galli ringraziando tutto il gruppo per quello che riesce a fare per il paese. Ernesto Camerin attuale capogruppo giustamente elogia tutti i capogruppo che lo hanno preceduto in questi anni. Infine il presidente Sezionale Marco Magni, chiude con la toccante pagina 18 Garbagnate Monastero e Brongio Progetto «Salviamo un cuore» Sin da prima del natale 2013 abbiamo lanciato alcune iniziative volte a raccogliere fondi per l’ac- Cesana Brianza - Una bella immagine di penne nere cesanesi quisto di uno o più strumenti Defibrillatori Cardiaci da mettere a disposizione del paese. Nata da una idea suggerita da un nostro socio e divenuta poi un progetto fortemente voluto dal nostro gruppo alpini Per realizzarla al meglio abbiamo cercato di coinvolgere tutte le associazioni presenti nel paese, i gruppi Sportivi, il gruppo Oratorio, le scuole e l’Amministrazione Comunale. Con il prezioso supporto dell’Associazione Volontari del Soccorso di Calolziocorte, sono state espletate le varie pratiche burocratiche ed organizzato un corso per abilitare i primi 28 volontari che vi hanno aderito. Si è curata anche la parte logistica con la collocazione dello strumento vicino alle strutture sportive ed alle scuole locali e predisposto un Box che, pur restando facilmente apribile e accessibile a chi ne avesse bisogno, disponesse anche di alcune protezioni contro il furto ed il vandalismo. Grazie alla presenza del DAE e di persone abilitate all’utilizzo sarà possibile avere una maggiore copertura e soprattutto un intervento immediato in presenza di eventi di arresto cardiaco, basti pensare che ogni minuto trascorso dall’evento equivale alla perdita di ben il 7 per cento delle probabilità di sopravvivenza e da questo si comprende quanto siano essenziali i primi soccorsi nei 10-15 minuti prima dell’arrivo di un’ambulanza. Sabato 31 maggio abbiamo fatto l’inaugurazione della prima postazione con la presenza del Vicepresidente sezionale Mauro Farina, del neo sindaco Sergio Ravasi, del Parroco Don Massimo, di una rappresentanza Dei Volontari del Soccorso di Calolziocorte Onlus oltre che alpini, volontari e cittadini. Come sottolineato dal capogruppo Lorenzo Bruno, invitando i presenti ad iscriversi ad un prossimo corso da fare in autunno «l’obiettivo è quello di dotare il paese di almeno 3 di questi strumenti e di sensibilizzare il maggior numero di cittadini al suo utilizzo». La cerimonia si è quindi conclusa in allegria allietata da un rinfresco. Festa de «I nonni, i bambini, gli alpini con la Protezione Civile A.N.A. di Lecco». Visto che il prossimo numero di Penna Nera delle Grigne, alla data del prossimo 5 di ottobre, potrà non essere ancora recapitato nelle nostre case, vorremmo anticipare per sommi capi la presentazione di questa nostra festa che riteniamo possa essere un evento straordinario e da non perdere. Oltre a ripresentare per la terza volta, nel corso della mattinata, il programma che vede, dopo una piccola sfilata l’alzabandiera, la deposizione di una ciotola di fiori al locale monumento agli alpini Garbagnate Monastero e Brongio - Alcuni momenti della manifestazione cittadina di solidarietà alpna Anno 61 - numero 2 vita dei gruppi Trimestrale della Sezione di Lecco e una camminata non competitiva (diciamo una passeggiata in compagnia tra bambini, nonni ed alpini) alla riscoperta delle contrade del paese, sarà presente la Protezione Civile Sezionale con le squadre Logistiche, Subacquee e Trasmissioni e nel pomeriggio effettuerà esercitazioni con le squadre Cinofili e Antincendio presso il Parco giochi di Viale Brianza. La data è fissata, il programma della giornata pure, non resta che sperare in una bella giornata di sole e tutto non può che andare per il meglio. Gerolamo Riva Elbrus - I simboli delle vette: gagliardetto e piccozza Elbrus - Gli scalatori Lafranconi e Cristian Taruselli Olgiate Calco - In visita al museo del deportato Olgiate Calco - Affettuoso incontro degli alpini con la scuola segretario del gruppo Mandello Lario Ascensione di un nostro socio al monte Elbrus Sergio Lafranconi e Cristian Taruselli, quest’ultimo iscritto al gruppo di Mandello Lario, lo scorso mese di luglio 2013 hanno compiuto un’ascensione salendo in cima all’Elbrus. L’Elbrus è la vetta più alta della catena del Caucaso, interamente in territorio russo e per questo considerata da molti geografi moderni la vetta più alta dell’Europa a scapito del nostro Monte Bianco. Il nome significa “picchi gemelli” per la presenza di due cime (come la nostra Grigna) di altezza identica: 5.621 m s.l.m. la cima orientale; 5.642 m s.l.m. quella occidentale. Il monte si trova nella posizione centrale della catena montuosa del Caucaso e per alcuni tratti segna il confine tra Russia e Georgia. Sergio e Cristian sono partiti il 5 luglio 2013 da Milano, volo sino a Mosca, poi trasferimento in bus a Terskol, un paesino sulle pendici caucasiche posto a 2.000 m s.l.m. Il 7 luglio sono saliti su un monte di 3.700 m senza raggiungere la vetta perché in territorio georgiano ed i militari ne impediscono ogni Mandello Lario giatissimo Battistero. Giornata Il 10 marzo u.s. Mons don Bruintensa, che ha dato gioia agli no Fasani, direttore del nostro occhi, alla mente, allo spirito e mensile nazionale «L’Alpino», che resterà nel cuore per semha invitato, per una visita a Vepre. Inoltre, in quell’occasione, rona, il sottoscritto consigliere don Bruno, ci ha confermato Ermes Gaddi e il compagno di la sua graditissima presenza a Corso del 20°ACS ad Aosta, MasMandello per il 50° della chiesimo Scotti, entrambi appartesetta di Prada. nenti al nostro Gruppo Alpini di Mandello del Lario, li ha accomErmes Gaddi pagnati nelle visite della Biblioteca Capitolare, la più vecchia Biblioteca Ecclesiastica risalente al V° secolo d.C., della quale ne è il Canonico, il Museo Canonicale e la Cattedrale di Verona, suggestiva di immagini e marmi di gran valore, Mandello L. / Verona - Foto ricordo deli alpini Gaddi e Scotti con annesso il precol direttore Don Bruno Fasani Aprile-Maggio-Giugno 2014 escursione. Il 9 luglio hanno preso possesso del campo base posto a 3.700 metri iniziando subito le marce per l’acclimatamento alle quote superiori fino a 5.000 m. L’11 luglio all’ 1,30 del mattino Sergio e Cristian, nonostante le condizioni climatiche estreme, con temperatura vicina a -40° e la presenza di forte vento, hanno iniziato l’ascensione alla cima ovest. Alcune cordate di alpinisti partiti in contemporanea hanno rinunciato, ma i nostri due ragazzi, grazie alla accurata preparazione, sono arrivati in cima alle 8 del mattino, coronando così il loro sogno. Un’amara considerazione di Cristian: le spedizioni commerciali hanno fatto sì che il campo base sia ridotto ad un deposito di materiale di scarto e di disordinati accampamenti; il primo campo posto a 4.700 metri è raggiungibile da tutti con gatti delle nevi e motoslitte. Solo oltre questo limite iniziano le difficoltà e l’alpinismo. Corrado Rumi Olgiate Calco Gita sociale 2014 a Carpi e Casumaro Domenica 1° giugno 2014 si è svolta la gita sociale del Gruppo Alpini Olgiate-Calco con meta il museo del deportato a Carpi e la scuola d’infanzia di Casumaro. Scuola costruita dall’A.N.A a seguito del terremoto in Emilia. Alcuni alpini del gruppo di Cento erano ad attenderci a Carpi ed assieme a loro abbiamo iniziato la visita della città Prima tappa il museo del deportato che si trova al piano terra del Palazzo dei Pio, nel centro storico della città. Ad accoglierci all’esterno del museo ci sono 16 grandi stele di cemento con incisi i nomi di alcuni campi di concentramento e di sterminio nazisti. Il museo inaugurato nel 1973 è composto da 13 sale, caratterizzate da luci ed elementi grafici particolari tesi a creare un particolare impatto emotivo per il visitatore. La continuità delle sale è scandita dall’incisione di frasi sulle pareti che trattano dell’esperienza terrificante delle vittime nei lager nazisti; l’ultima sala reca incisi sulle pareti e sulle volte i nomi di circa 15mila cittadini italiani deportati. Tra essi i nomi anche di nostri concittadini di Calco. Esperienza molto toccante soprattutto quando abbiamo letto una lettera scritta da un nostro compaesano dal campo di prigioni di Fossoli alla famiglia, e alla recita della preghiera del deportato. Usciti dal museo ci siamo recati nella chiesa di Santa Maria in Castello dove abbiamo cantato “Signore delle cime”. Non è stato in seguito possibile raggiungere il campo di Fossoli perché danneggiato dal terremoto. Come da buona tradizione alpina pagina 19 vita dei gruppi ci siamo regati a pranzo dove abbiano rafforzato l’amicizia con gli alpini del gruppo di Cento tra canti e ricordi di naia. Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Casumaro dove ad attenderci nella scuola d’infanzia, costruita dall’A.N.A., ci aspettavano le insegnati ed i bambini con i loro genitori. Molto calorosa l’accoglienza ricevuta: la maestra Lorenza, con un gruppo di bambini ci è venuta incontro per poi accompagnarci all’interno della scuola. Ci ha poi spiegato tutti i passaggi del lavoro svolto, la sua iniziale perplessità di avere in cosi poco tempo (quattro mesi di lavoro), la costruzione completata e funzionante. L’edificio prefabbricato ha una struttura in legno antisismica ad alta resa termica ed energetica e occupa una superficie di 700 mq; particolarmente curata anche la parte esterna con marciapiedi, parcheggi e un’area verde dove i piccoli possono giocare e divertirsi. La scuola è intitolata alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Don Emilio Franzoni. Dopo aver cantato con i bambini presenti alcune canzoni alpine ci siamo congedati per il rientro con cuore gonfio di emozioni per la bellissima giornata trascorsa. Marco Panzeri Sirone Spente 30 candeline per accenderne altrettante Il Gruppo Alpini di Sirone i giorni 28 -29-30 marzo ha festeggiato il 30 anniversario di fondazione. i festeggiamenti sono iniziati il venerdì alle ore 14.00 nel cineteatro parrocchiale dove a 110 alunni della scuola primaria è stato mostrato il cd «Ma chi sono questi Alpini» ed e stato poi spiegato a loro le varie attività del nucleo di Protezione Civile ANA «S. Merlini». Al termine i bambini hanno posto molte domande agli alpini presenti, dimostrando molto interesse sulla nostra vita associativa. Il sabato sera nel salone dell’oratorio gremito di alpini ed amici si è esibito il Coro Grigna, intervallato da letture e filmati molto toccanti riguardanti il corpo degli alpini che hanno commosso buona parte degli spettatori presenti. Domenica 30 marzo, dopo la cerimonia dell’alzabandiera, iniziata la sfilata per le vie del paese, i momenti più suggestivi sono stati: la deposizione della corona di alloro al monumento dei caduti e del cofanetto di fiori al monumento degli alpini “Supplica di pagina 20 Penna Nera delle Grigne Sirtori - L’ultimo addio a Giuseppe Pace” all’interno del cimitero, nella cappella centrale è stata inaugurata una targa in bronzo a ricordo degli alpini ed amici del groppo di Sirone che sono andati avanti. Alla cerimonia erano presenti il presidente sezionale Marco Magni, il vice Mauro Farina accompagnati dai consiglieri. Il sindaco Matteo Canali, Mons. Gianluigi Rusconi, tutti i presidenti delle associazioni sironesi il vessillo della Sezione di Roma i gagliardetti dei gruppi alpini. Al termine della cerimonia il sottoscritto, ha ringraziato tutti i partecipanti. Il capogruppo Antonio Molteni Sirtori Così si spense il canto degli alpini Sirtori ricorda l’alpino Giuseppe Corti a sessanta anni dal tragico evento. Gli alpini hanno e praticano da sempre l’undicesimo comandamento: «non dimenticare» Infatti nei vari incontri e raduni, oltre a tenere in alta considerazione la solidarietà che bisogna avere ogni giorno verso il prossimo in difficoltà, non si perde mai l’occasione di ricordare gli alpini sacrificati sull’altare della Patria nella prima e seconda guerra mondiale. Oggi pero dopo sessanta anni il nostro gruppo ricorda il nostro giovane alpino Corti che nel lon- Sirtori - Il compianto Corti tano 1954 mori durante la naja in un incidente la cui dinamica non è state mai completamente chiarita. Di ritorno in caserma con altri diciassette commilitoni, dopo un campo al Passo Gavia, sulla via tortuosa e stretta che porta a Ponte di Legno, in un attimo «andò avanti» perché il camion precipitò in un alto dirupo. Solo l’autista e il capo/macchina si salvarono. Ancora oggi ci prende grande tristezza al pensiero che, in pochi attimi, queste giovani penne nere sedute sulle panche del camion coperto, forse in allegria, si trovarono a passare a miglior vita. Grande fu la disperazione delle loro famiglie e dell’intero Corpo degli Alpini. Il gruppo alpini di Sirtori in occasione del 60° anniversario, che sarà ricordato a luglio, si unirà alla sezione della Val Canonica, a Passo Gavia, e parteciperà alla cerimonia che ricorderà questa grande tragedia. il capogruppo Roberto Limonta Valmadrera Incontro con la scuola Martedì 18 e 25 febbraio, in due turni, le classi terze (circa 97 alunni) della scuola secondaria di primo grado “L.B.Vassena” di Valmadrera hanno incontrato gli alpini della locale sezione di Valmadre- Sirone - Una bella immagine del gruppo trentennale ra (alpini Ugo Dell’Oro, Severino Aldeghi, Giuseppe Vitali e il nuovo capogruppo Mario Nasatti), accompagnati dall’alpino Ivan Piazza, responsabile sezionale di Lecco. L’incontro era stato da tempo programmato dal precedente capogruppo degli alpini di Valmadrera Giuliano Sala, il Dirigente Scolastico prof. Angelo Falcone e la professoressa Fernanda Accili, anche in previsione di una probabile uscita alle fortificazioni di Forte Fuentes, che i ragazzi avrebbero potuto vedere, tempo permettendo. L’iniziativa è durata circa due ore in entrambe le occasioni e si è svolta in modo davvero interessante. Dopo un’iniziale richiesta di attenzione, che ha visto gli alpini presenti in piedi con il loro cappello e dopo le presentazioni ufficiali, Piazza ha invitato gli alunni all’ascolto ed ha iniziato a proiettare una serie di «slides» relative alla storia della Prima Guerra Mondiale, alla Linea Cadorna e alle armi usate in quel periodo, soffermandosi particolarmente sulla loro costruzione e sugli effetti disastrosi che avevano. Il tono della spiegazione è stato chiaro e autorevole per cui gli alunni sono stati attenti e silenziosi a tutto quanto detto, come è risultato dalle relazioni da loro svolte in seguito in classe. Valmadrera - Piazza racconta, alunni attenti Anno 61 - numero 2 vita dei gruppi Trimestrale della Sezione di Lecco Valmadrera Festa in baita - 25 maggio 2014 Come tradizione, anche quest’anno gli Alpini di Valmadrera hanno organizzato, domenica 25 maggio u.s., la tradizionale festa in baita in Loc. Vinargino sul Monte Barro. Tante le penne nere e i loro familiari che non hanno voluto mancare all’appuntamento per trascorrere una bella giornata tra i nostri monti. Numerosi i rappresentanti di altri gruppi con i loro gagliardetti e le autorità presenti. Era presente il Presidente del Valmadrera - Alzabandiera In una e-mail di ringraziamento è stato sottolineato l’importanza dell’apporto dato ai ragazzi in questa occasione anche grazie al modo di porsi del relatore. De Lucia / Accili Verderio 50° di fondazione del Gruppo Alpini. Un po’ di storia ed altro. Quest’anno ricorre il cinquantesimo anno della fondazione del Gruppo Alpini di Verderio, della Sezione di Lecco. Il nostro gruppo è nato il 10 aprile 1964. In questi 50 anni di vita, numerose sono state le iniziative del Gruppo, ma brevemente vorremmo citare le più importanti. Verderio - Alunni e alpini Aprile-Maggio-Giugno 2014 Parco Monte Barro Federico Bonifacio accompagnato dal consigliere Galileo Barroccetti, Ernesto Dell’Oro Associazione Genitori ed Amici degli Handicappati di Valmadrera, Giulio Oreggia C.R.I Valmadrera, e i rappresentanti di altre associazioni della valle. Dopo l’alzabandiera, Don Bassano ha officiato l Messa nella suggestiva cornice dove sorge il nostro monumento dedicato agli Alpini che sono andati avanti. A seguire aperitivo e pasta asciutta offerta dagli Alpini. Non sono mancati momenti ludici e la pesa di un magnifico cesto colmo di prodotti alimentari che è stato aggiudicato ad un Alpino di Pescate. Il consiglio in carica non dimentica di ringraziare tutti i gruppi amici che con il loro gagliardetto hanno voluto presenziare alla nostra festa: Pescate, Galbiate, Cesana Brianza, Malgrate, Castello Lecco, Maggianico/Chiuso, Garlate e Civate. Per tutti appuntamento per il prossimo anno. Antimo Valmadrera - ...qualche ora in serenità nella natura Nel 1992, nel mese di settembre, il gruppo ha partecipato, con un turno di lavoro, nella costruzione dell’asilo Operazione Sorriso a Rossosch in Russia. Durante questi anni, il gruppo si è mobilitato anche per l’accoglienza, con tutti gli onori, delle spoglie dei Caduti sui diversi fronti e il ricordo di tanti altri con marmette a Pian delle Betulle. Negli anni successivi è avvenuto un continuo susseguirsi di iniziative culturali con la pubblicazione di diversi libri di storie alpine, specialmente sulla Seconda Guerra Mondiale, scritti da un nostro socio, un novantaduenne ancora in attività, l’avvocato Edoardo Vertua, combattente sul fronte jugoslavo nell’ultima guerra. A queste presentazioni, avvenute in diverse sedi alpine in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, ha sempre presenziato il generale Luigi Morena, di Milano. Nel 2004, in occasione del 40° anno di fondazione, il gruppo ha inaugurato un Cippo e una via alla memoria degli alpini. Anche nel 2007, è stata dedicata una via anche ai caduti del Battaglione Alpini Morbegno, al quale appartengono numerosi alpini verderiesi. Nel corso di tutti questi anni, il Gruppo, si è sempre impegnato, nelle feste annuali, a raccogliere Verderio - L’intervento applaudito del presidente Magni fondi, grazie ai quali, nel 2012 si è provveduto ad una donazione di una macchina al gruppo di volontari «Il Grappolo» di Robbiate. In seno a questo importante evento, il consiglio ha deliberato di regalare a tutti i ragazzi delle scuole materne e delle scuola primaria, la bandiera italiana e un «libretto» con la storia della Prima Guerra Mondiale, nel centenario, della Seconda Guerra Mondiale, la storia degli Alpini, dell’Inno d’Italia e, infine, tutti i nostri principali avvenimenti di questi 50 anni. L’incontro è avvenuto mercoledì 19 aprile le penne nere di Verderio ha incontrato i ragazzi delle due scuole materne private, Giuseppina Gnecchi e San Giovanni, regalando loro il tricolore e cantando l’Inno d’Italia. Mercoledì 23 è stato l’appuntamento con i numerosi ragazzi della Scuola Primaria Collodi, alla presenza degli insegnanti, di numerosi alpini e del presidente della nostra sezione, Marco Magni. Dopo l’alza bandiera, l’alpino Paolo Oggioni e il nostro presidente sezionale, hanno spiegato ai ragazzi la storia degli alpini e il loro impegno nel sociale ed il significato dei tre colori della nostra bandiera: il verde sta a significare le nostre colline color smeraldo, il bianco, la neve delle nostre montagne, il rosso rappresenta il sangue versato per la Patria, Magni inoltre ha ricordato l’impegno degli alpini nei momenti drammatici delle calamità: terremoti, alluvione e altro che in questi anni hanno flagellato la nazione, non dimenticando la solidarietà con l’Operazione Sorriso durante la quale è stato costruito un asilo a Rossosch, per i bambini Russi. A chiusura del libretto è stata riportata anche la «Preghiera dell’Alpino», ancora oggi molto sentita sia dai giovani come dalle vecchie reclute: è il nostro vangelo! Il piacevole incontro si è concluso con un ricordo particolare a tutti gli alpini che «sono andati avanti»: Carla Galimberti ha cantato «Signore delle cime», tra la commozione dei presenti e la gioia finale dei ragazzi. L’iniziativa si è conclusa giovedì 24, alla scuola materna statale Aquilone e con il canto finale dei bambini di invocazione alla pace. I festeggiamenti si concluderanno il 12-13 e 14 settembre con la tradizionale festa alpina durante la quale organizzeremo anche un concerto di cori e altre iniziative che renderemo pubbliche in seguito. Giulio Oggioni pagina 21 anagrafe alpina Penna Nera delle Grigne Anagrafe alpina Acquate (Lutti) Esprimiamo cordoglio al nostro aggregato Ivan Braghieri per la scomparsa del papà Romualdo; Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla vedova e a tutti i suoi cari. (Nascite) Il gruppo dà il benvenuto del mondo a Samuele, nipote dell’alpino neo nonno Franco Bonacina; al piccolo, ai genitori e ai cari tutti, le nostre congratulazioni. (Matrimoni) «Felicitazioni, Serenità e Bene» al nostro alpino consigliere Graziano Invernizzi e consorte, uniti in matrimonio il giorno 14 Giugno c.a. Airuno (Lutti) Il gruppo partecipa al dolore dell’alpino Pietro Bonfanti per le perdite del fratello Antonio seguita dopo breve tempo del fratello Angelo. È vicino all’alpino Marco Longhi per la dolorosa scomparsa della cara mamma Francesca. A tutti i familiari le più sentite condoglianze. Unitamente al consiglio, gli alpini del gruppo, porgono sentite condoglianze al vice-capogruppo Luigi Rossi per la dolorosa scomparsa della sorella Innocenta (Tina). Annone Brianza (Lutti) Il gruppo è vicino a don Caro e Rosetta Sala per la dolorosa perdita della sorella Maria. Sentite condoglianze al socio Antonio Ratti e famiglia colpiti dalla scomparsa del fratello Marino. (Nascite) Fiocchi rosa nel gruppo. Auguri ai nonni alpini: Angelo Bartesaghi per la nascita della stellina Giorgia, Antonio Ratti perla nascita della stellina Greta. Complimenti ai genitori e familiari tutti. Barzago (Nascite) Il gruppo dà il benvenuto alla stellina Francesca figlia del socio Nicola Colombo. Barzanò (Nascite) Il consiglio di gruppo e tutti i soci si congratulano con i nonni alpini Roberto Redaelli e Rino Spreafico, con le nonne Rosella e Graziella per la nascita della «stellina» Vittoria e mandano tanti cari auguri alla mamma Marina e al papà Fabrizio. Si complimenta anche con il bipagina 22 snonno socio alpino Elio Pasetti per la nascita della pronipote Carlotta e invia tanti auguri ai genitori. Si congratula con il socio alpino Marco Fumagalli per la nascita della nipotina Sara e manda tanti cari auguri ai genitori. Barzio (Lutti) Comunichiamo il decesso del nostro socio uno tra i più anziani, classe 1921, Ambrogio Ruffinoni. Condoglianze al genero alpino Fulvio Casari e al nipote Ambrogio Casari, amico del gruppo. Condoglianze anche al socio Sandro Arrigoni per la dolorosa scomparsa della moglie Domenica Porta. Bellano (Lutti) Il Gruppo Alpini di Bellano è vicino alla famiglia per la scomparsa dell’alpino Vitali Bortolo, Volontario della nostra Unità di Protezione Civile e di altre associazioni di volontariato. Belledo (Lutti) Ci ha lasciato il socio Angelo Codara. Alle figlie Nadia e Antonella ed ai loro familiari esprimiamo le più sentite condoglianze. Partecipiamo al lutto che ha colpito il socio Ambrogio Mandelli con i propri cari per la perdita del suocero Angelo. (Nascite) In data 20 marzo è nato il bocia Mattia figlio di Matteo Anghileri e Maddalena, 13° nipote dell’artigliere alpino Sergio Anghileri e della moglie Maria. Complimenti da tutto il Gruppo «Monte Resegone». Congratulazioni ai genitori, rallegramenti ai nonni e vivissimi auguri al «bocia». (Matrimoni) È convolata a nozze con Lorenzo Giuditta, figlia del nostro socio artigliere alpino Piero Boscagli. Ai novelli sposi tantissime felicitazioni e auguri. Edoardo Proserpio (cognato) e Raffaello Beretta (genero): ai familiari per la perdita dell’alpino Luigi Saggin; all’alpino Sergio Rigamonti per il decesso della mamma Enrichetta. Condoglianze per la dipartita di Plinio Colzani agli alpini Marino Fumagalli (genero) e Romano Colzani (fratello): siamo vicini all’alpino Diego Fumagalli per la scomparsa della moglie Ornella. Cassina Valsassina (Nascite) Sentite felicitazioni da parte di tutto il Gruppo al Consigliere Massimo Polvara per la nascita di Laura. Auguri alla Piccola e alla mamma Alessandra! Castello Brianza (Lutti) Il gruppo si unisce al dolore dei soci alpini Franco Bonfanti e Giovanni Frigerio per la scomparsa del fratello e cognato Rinaldo. Partecipa al lutto del socio aggregato Carlo Pozzi per la perdita del fratello Mario. Inoltre si unisce al lutto del socio alpino Andrea Cattaneo per la prematura scomparsa del fratello Mario e al socio alpino Angelo Tavola per la morte del fratello Giovanni. Cernusco Lombardone (Nascite) Il gruppo si felicita con i nonni Eugenio Formenti e Pinuccia Nava Angela per la nascita del nipote Filippo. Ai genitori Sonia e Andrea e alla sorellina Martina i migliori auguri di una vita serena e felice. Cesana Brianza (Lutti) Con dolore informiamo che il nostro alpino Pietro Castelnuovo ha raggiunto il Paradi- Cortenova (Nascite) Sentite felicitazioni all’alpino Gabriele Carozzi, diventato nonno, all’alpino Giuseppe Mornico, diventato bisnonno, e a tutta la famiglia per la nascita della nipotina Ava. (Ricorrenze) Sentite felicitazioni ai coniugi Giovanna e Giuseppe Mornico, nostro alpino, per aver tagliato insieme, il traguardo dei 55 anni di matrimonio. Costa Masnaga (Nascite) Il gruppo si congratula con il socio alpino Alessandro Benini per la nascita del figlio e bocia Lorenzo e si felicita con mamma e papà per questo splendido evento. Esino Lario (Nascite) Al socio aggregato Antonio Nasazzi ed al nonno alpino Cesare Maglia congratulazioni dal gruppo per la nascita del piccolo bocia Nicolò. Bonacina (Nascite) La nascita di Martina ha regalato i gradi di bisnonno al nostro socio alpino Bruno Orlandi. Dal Gruppo Alpini Pizzo d’Erna congratulazioni alla piccola, ai genitori e al neononno. Cassago Brianza (Lutti) Il gruppo porge sentite condoglianze per la scomparsa di Orlando Crippa agli alpini so di Cantore. Uno dei fondatori del gruppo e consigliere da sempre. Il 6 aprile, in occasione del nostro 40° di fondazione, Pietro è stato dovutamente ricordato. Alla famiglia le condoglianze più sincere. Le penne nere di Cesana Brianza sono vicini all’alpino Alberto Riva per la morte del fratello Silvano. (Nascite) Auguri all’alpino Beppe Canali per la nascita della nipotina «stellina» Chiara e congratulazioni a papà Simone e mamma Isola. (Matrimoni) Il gruppo augura tanta felicità a Gianluca e Valeria, figlia dell’alpino Alberto Riva, che il 1°giugno si sono uniti in matrimonio. Venerdì 6 Giugno Andrea figlio dell’alpino Vito, con la gentile Alessandra hanno coronato il loro sogno d’amore. Auguri e felicitazioni agli sposi da tutto il gruppo. (Rallegramenti) Complimenti e congratulazioni alla signorina Sara, figlia dell’alpino Luigi Valsecchi, per avere conseguito la laurea magistrale in scienze infermieristiche ed ostetriche. Cesana Brianza - Pietro Castelnuovo Galbiate (Nascite) Il gruppo annuncia la nascita del piccolo Giorgio figlio del socio alpino Paolo. Al neo papà e alla neo mamma e al nonno alpino Luigi e famiglia, le Anno 61 - numero 2 anagrafe alpina Trimestrale della Sezione di Lecco felicitazioni e auguri di tutte le penne nere galbiatesi. Garbagnate Monastero e Brongio (Nascite) Il gruppo e il consiglio porgono congratulazioni al nostro socio Alberto Colombo per la nascita della nipotina Elena. Auguri alla nascitura e felicitazioni ai neo genitori. Imbersago (Lutti) Con grande affetto e dispiacere il gruppo alpini si sente vicino al socio Riva Mario per la perdita del caro fratello Giuseppe (Peppino). Condoglianze da parte di tutto il Gruppo unitamente al capogruppo Adelio Colombo. Mandello Lario (Matrimoni) Il socio Antonio Zucchi del gruppo di Mandello del Lario annuncia con parenti e amici alpini il matrimonio del figlio Giovanni (pure alpino di Mandello) con la gentile Martina. Durante il sontuoso banchetto non sono mancati momenti di vera alpinità. Sulla base musicale del deejay (alpino), sono stati cantati il «trentatré, il capitano ecc...» e infine tutti sull’attenti l’inno di Mameli con la partecipazione di tutti gli invitati. Merate (Lutti) Doloroso momento dell’amico degli alpini Fabio Perego per la scomparsa del papà Giulio. Condoglianze da parte del gruppo. (Matrimoni) Andrea Rigoni, figlio dell’alpino Ambrogio, si è unito in matrimonio con la signorina Elisa Perego. Agli sposi e loro genitori le felicitazioni da parte del gruppo. (Anniversari) Felicitazioni all’alpino Angelo Castelli e alla signora Natalina per raggiungimento del 40° di matrimonio. Olgiate Calco (Lutti) Il nostro socio Gerolamo Cazzaniga è, purtroppo, andato avanti. Giungano alla moglie Patrizia ed ai figli Paolo, Elena e Claudia le più sincere condoglianze degli alpini di Olgiate Calco. Sincere condoglianze al nostro socio Federico (Angelo) Nava per la perdita della mamma Assunta (Ines) Riva. Olginate (Lutti) Il Gruppo «Adda» comunica con dolore che la nostra penna nera Pierluigi Gilardi è andato avanti. Ai familiari sentite condoglianze alpine. ha festeggiato il 50° di matrimonio con la moglie Carmensilla Casari. Pescate (Lutti) Tutto il gruppo esprime le più sentite condoglianze al socio Giuseppe Borghetti per l’improvvisa scomparsa del fratello Luca. Inoltre è vicino al dolore del socio alpino Giampiero Baggioli per la perdita della cara moglie Ernestina (Tina). (Nascite) Il gruppo si unisce alla gioia del socio alpino Paa Giovanni per la nascita dei nipotini Giorgio e Massimo. Felicitazioni anche ai genitori Matteo e Francesca, Emiliano ed Elisabetta da tutto il Gruppo. Capogruppo, consiglieri e tutto il gruppo porgono sentite condoglianze alla moglie Piera e ai figli Massimiliano a Matteo per la scomparsa del socio alpino Giovanni Paa Primaluna (Lutti) Il gruppo Alpini di Primaluna partecipa al dolore del socio Domenico Maroni e della famiglia per la scomparsa del loro caro Giuseppe. Olginate - Pierluigi Gilardi Pasturo (Lutti) Il Gruppo è vicino e porge sentite condoglianze ai soci consiglieri Augusto e Demetrio Locatelli per la perdita del fratello e zio Fabrizio Locatelli. (Matrimoni) Tutto il gruppo si unisce alla gioia del socio Arrigoni Domenico per il matrimonio con la gentile signora Laura. Felicitazioni a tutti. (Anniversari) Felicitazioni ai soci Carlo Aliprandi (ex capogruppo) che ha festeggiato il 60° di matrimonio con la moglie Claudia Galbani e a Cesare Galbani che Oggiono (Anniversari) L’ alpino Mario Canali e la sig.ra Maria il 18 Gennaio hanno festeggiato il loro 50° anniversario di matrimonio. Gli alpini del gruppo festeggiano con loro!! Rancio Laorca (Lutti) Al nostro socio Giovanni Ferrario, il gruppo «M. Medale» esprime vicinanza e partecipazione al suo grande dolore per la perdita della cara mamma. Con dolore annuncia la scomparsa del socio Pasquale Fumagalli. Sentite condoglianze alla consorte Irma, figli e parenti tutti. Robbiate (Lutti) Il gruppo partecipa al lutto del socio alpino Carlo Oltolini per la perdita della mamma Piera e della suocera Francesca. San Genesio (Nascite) È con grande gioia che diamo il benvenuto al piccolo Thiago, nato il 9/6, primo nipote dell’alpino Alberto Panzeri che salutiamo unitamente alla moglie Emi. Ai genitori Ingrid e Davide le più sincere felicitazioni per il lieto evento! Mandello - Giovanni e Martina felici con gli amici alpini Aprile-Maggio-Giugno 2014 San Giovanni (Nascite) Il gruppo porge le più vive felicitazioni ai soci alpini: Nonno Enzo Crotta con nonna Tina per la nascita del bocia Nicolò. Auguri anche a mamma Cinzia e papà Massimiliano. Nonno Sergio Licini con nonna Clementina per la nascita del bocia Enea. Auguri anche a mamma Alessandra e papà Andrea. Il gruppo si complimenta col suo vice capogruppo Erminio Galbussera con nonna Antonia per la nascita della “stellina” Charlotte. Felicitazioni anche a mamma Denise e papà Carlo. (Anniversari) Il Gruppo porge vivissimi auguri e felicitazioni al Socio Alpino Giuseppe Formenti che con la moglie Teresa Combi ha festeggiato domenica 1° giugno 2014 presso la Parrocchia di Cremeno il 55° Anniversario di Matrimonio. Sirone (Lutti) Il gruppo alpini porge le più sentite condoglianze al socio aggregato Mario Limonta per la scomparsa della cara moglie Maria. Il gruppo è vicino all’alpino Ivan Vernaghi ed ai suoi familiari per l’improvvisa perdita del papà Giovanni. Le più sincere condoglianze all’alpino Felice Bonfanti ed ai suoi cari per la scomparsa del cognato Giuseppe Pirila. (Nascite) Il gruppo alpini porge le più vive felicitazioni al socio aggregato Andrea Cesana per la nascita di Giacomo ed al nonno alpino Felice Cesana. Torrevilla (Lutti) Il gruppo porge sentite condoglianze ai suoi due alpini Luigi e Bruno Maggioni per la perdita della loro mamma Giovanna Limonta. Valmadrera (Lutti) Grave lutto per il nostro consigliere Giuseppe Tarso per la perdita della consorte Maria. A lui, al figlio e nipoti, le più sentite condoglianze, da parte del direttivo, unitamente a quelle sincere della famiglia Venditti. Il gruppo si stringe al proprio socio alpino Bruno Perego, ai figli Livia e Michele e parenti tutti per la dolorosa scomparsa della moglie Maria Lia Corti, da anni notissima figura professionale per la cittadina valmadrerese. Condoglianza vivissime. Verderio (Lutti) L’alpino Carlo Sirtori è andato avanti. Alla moglie Enrica e familiari, le condoglianze più sentite da parte del Gruppo. pagina 23 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Magnodeno, la Croce compie 60 anni Gruppo di Maggianico-Chiuso in festa a cura di Ivan Piazza foto di Domenico Parente Di acqua sotto i ponti, da quel lontano 5 Settembre 1954, ne è sicuramente passata tanta e, visto che parliamo di Maggianico, non è stata sicuramente acqua normale, considerata la fama del paese come Stazione Termale dove, fino al principio dello scorso secolo era consuetudine, andare a “passare le acque”. Ma perché 5 di settembre 1954? E quella la data in cui, sulla vetta del Monte Magnodeno, il neonato Gruppo Alpini di MaggianicoChiuso, costituito a Maggianico il 4 di novembre dell’anno precedente, inaugura la sua nuova croce. La posa del Sacro Simbolo era stata voluta da un Comitato appositamente creato, di cui facevano parte alcuni reduci della Campagna di Russia, per tenere fede ad un Voto espresso sui campi di battaglia del fiume Don. Gli annali del Gruppo ci ricordano come la struttura, in traliccio metallico, sia stata realizzata dalle Officine Briani, allora attive nel Rione i cui titolari erano simpatizzanti del Gruppo, e l’altezza di 7 metri, oltre al felice posizionamento fan si che la Croce sia visibile dalla sottostante città. Le immagini presentate nella bella Mostra che il Gruppo ha organizzato, ci mostrano i volontari di allora che, risalendo il ripido pendio che da Maggianico porta sul nostro monte, fanno salire in cima sabbia, cemento e quanto necessario per la realizzazione dell’opera. La memoria storica ci ricorda come il tutto sia stato reso possibile grazie alla partecipazione, alla collaborazione, alla generosità della popolazione tutta, espressa con fondi, materiali, attrezzature e generi alimentari. Essendo l’utilizzo dell’elicottero impensabile in quegli anni, il manufatto saliva in vetta rigorosamente portato a spalla. La Croce che quest’anno festeggia il 60° Anniversario andava a sostituirne una già esistente, parte della quale, l’antenna, l’elemento verticale è ancora presente sulla cima. A celebrare la Messa e benedire il nuovo Simbolo procedeva lo storico Parroco di Maggianico don Giuseppe Alimini. E poi col passare degli anni, ecco il nostro Monte arricchirsi di altri manufatti, di altre realizzazioni del Gruppo di Maggianico-Chiuso. Si comincia con la posa, nel 1967, del primo bivacco, una semplice baracca in lamiera, che questa volta sale in vetta con l’aiuto di una rudimentale teleferica che semplicemente sfrutta una già esistente corda per far scendere a valle la legna tagliata a cui viene applicata una fune traente e un piccolo motore a scoppio. E siamo ai giorni nostri. Giugno 1989 praticamente ieri quando, l’aumentato afflusso di escursionisti e l’ormai evidente obsolescenza della struttura in lamiera spinge il Consiglio Direttivo del Gruppo a installare una struttura prefabbricata, una vera piccola baita che ancora oggi accoglie coloro che raggiungono la cima di questa nostra bella montagna. Resegone ed alta Valsassina Croce sul monte Magnodeno E adesso un poco di Festa strameritata per questa nostra Croce e per il suo Gruppo Il 15 di giugno “Assalto al Magnodeno“ organizzato dal Gruppo, Messa in vetta celebrata dal Parroco don Adriano e la posa del Monumento dell’Alpino realizzata dal socio Daniele Gusmeroli. Troverete la cronaca di questa festa in altra parte del giornale mentre l’attività del Gruppo prevede per questo anno di festa la Veduta di Lecco con le Alpi in lontananza Il risotto del mercoledì È un qualsiasi mercoledì dell’anno, sono le 5 di mattina e in casa dell’amico Galli suona la sveglia. No, non deve il nostro, andare a cercare funghi oppure a caccia e nemmeno a divertirsi. E un altro l’appuntamento che lo aspetta. Infatti, bevuto un veloce caffè, eccolo avviarsi all’incontro con altri due, tre amici del Gruppo Alpini di Maggianico-Chiuso e poi, saliti tutti in auto, avviarsi per Erve. Infatti, nonostante il Monte Magnodeno con la sua mole domini Maggianico, la strada più breve Gita del Gruppo il prossimo 22 di giugno a Montallegro, località che, a discapito del nome, si raggiunge in funivia partendo da Rapallo mentre, per settembre, nel contesto della Festa Rionale, il giorno 7 la seconda edizione del“ Km in verticale” e l’11,sempre di settembre la tradizionale serata alpina. Serve aggiungere qualcosa? Certamente! Buon divertimento. Ivan Piazza per salire in vetta sale lungo il solco della Val d’Erve. Arrivati in località Costalottieri, a monte dell’abitato e parcheggiata l’auto, zaini in spalla e via. Circa 1 ora e mezza di salita aspetta i nostri e, considerando che con gli zaini deve arrivare in vetta tutto quello che può necessitare al buon funzionamento di una sia pur semplice attività di ristorazione, mai si sale con lo zaino vuoto. Arrivati in cima e aperta la baita subito una serie di lavori vanno effettuati. Bisogna andare a rifornirsi d’ac- qua che fortunatamente sgorga da una sorgente poco sotto il cocuzzolo della cima, bisogna accendere il fuoco, avviare la stufa perché, poco a poco, cominciano a giungere al rifugio gli affezionati frequentatori attirati da quello che è diventato ormai un classico: il mitico “Risotto del Magnodeno”. La ricetta, assolutamente segreta, pare sia stata ritrovata in un manoscritto d’epoca manzoniana o forse, più semplicemente “ la fàm l’è fàm”. Ma poco importa. Ciò che conta è che il risotto è buono. Provare per credere !!!! Anno 61 - numero 2
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