MAPPATURA NAZIONALE DAE

CONA
CUORE
InFormaCuore
ORGANO DI INFORMAZIONE DEL CONACUORE (COORDINAMENTO OPERATIVO NAZIONALE ASSOCIAZIONI DEL CUORE)
Trimestrale - Sped. in A.P. 45% Art. 2 Comma 20/B L. 662/96 - Autorizzazione Filiale EPI di Modena - Anno XIV - Novembre 2014 - L 1,30
45
IL CONTRIBUTO DEL CONACUORE AL PIANO NAZIONALE CRONICITÀ
EDIT O R IALE
LETTERA APERTA DI CONACUORE
Le Onlus bastonate dall’IVA!
di GIANNI SPINELLA
Quando mi è stato chiesto di scrivere una nota per il CONACUORE
(Coordinamento Nazionale del Cuore) da mandare a un giornale di
indubbio valore nel trattare temi, in cui la salute si lega all’economia
(Il Sole 24 Ore Sanità), mi sono chiesto come avrei potuto raggiungere
l’attenzione dei lettori su una delle tante vicende che il Coordinamento
affronta ogni giorno.
Da anni seguiamo e sosteniamo, nelle numerose associazioni del
Coordinamento, i temi di collegamento della prevenzione primaria,
secondaria e terziaria sulle patologie del cuore.
Più di 130 associazioni in tutte le province italiane lavorano localmente,
in programmi di educazione, promozione e sviluppo di sociologia
medica.
Con proprio sostegno economico e con un enorme valore di ritorno per
[continua a pagina 2]
CAMPAGNA NOCI 2014-2015
È in fase avanzata la Campagna
noci 2014-2015 con un prodotto
assai gradito dal cuore di noi tutti:
l’azienda fornitrice Madi Ventura e
la varietà Grenoble sono sinonimo
di serietà, qualità e… gusto. Buon
lavoro e complimenti ai nostri
volontari per il loro impegno. E i
più fervidi auguri per le prossime festività a chiunque avrà modo di
leggere queste poche righe.
Gianni Spinella
I più fer vidi pensieri augurali
A tutte le autorità sanitarie, civili, militari e politiche, ai
nostri associati, al “popolo del cuore” e ai nostri
sostenitori, l’Associazione CONACUORE ONLUS e il
Comitato di redazione di InFormaCuore porgono i più
fervidi pensieri augurali: che la pace, la dignità del
lavoro, lo spirito di fratellanza, la salute del corpo e della
mente, la solidarietà quotidianamente vissuta siano il
collante capace di trasformare la nostra popolazione in
un popolo italiano ed europeo.
Buon Natale e Buon Anno Nuovo
I POR TATORI DI SCOMPENSO CARDIACO,
PROBLEMI E PROPOSTE DI SOLUZIONE
Sintesi d’un possibile progetto
1. Criticità attuali da superare:
a. la crescita esponenziale dei pazienti con insufficienza cardiaca;
b. la non istituzionalizzazione della loro presa in carico da parte di
una struttura che operi sul territorio;
c. la discontinuità assistenziale;
d. il modestissimo uso della telemedicina e del controllo a distanza, dei pazienti, in specie dei più
anziani, in particolare nelle aree disagiate, considerate le peculiarità
orografiche dell’Italia;
e. il limitato coinvolgimento del
medico di medicina generale;
f. la non creazione diffusa di staff
di medici e di non medici, specialisticamente e psicologicamente
“ferrati” ad operare con una siffatta
tipologia di pazienti;
g. la prevalente tendenza ospedalocentrica che conduce all’affolla[continua a pagina 4]
MAPPATURA NAZIONALE DAE
A un anno dall’avvio del progetto sperimentale per la mappatura e la visualizzazione su web
e mobile dei defibrillatori automatici esterni in
Italia, voluta fortemente da tutto il Direttivo Conacuore, è giunto il momento di dare voce ai
protagonisti che hanno creduto e partecipato
alla sperimentazione sin dalla sua fase embrionale. Le associazioni che hanno aderito in
prima istanza su tutto il territorio italiano sono state: “Les Amis du Coeur” (Aosta), “Brianza per il Cuore” (Monza), “Robbio nel Cuore”
(Robbio, PV), “Amici del Cuore di Camposampiero e della Strada del Santo” (Camposampiero, PD), “Gli Amici del Cuore” (Mode-
na), “ASCOR-Associazione Sostenitori Cardiologia Ospedaliera e Solidarietà ai Cardiopatici” (Rimini), Fondazione “Giorgio Castelli” (Roma), “Amici del Cuore” (Matera), “Amici del Cuore” (Paola, CS).
In questo numero è un piacere condividere le
considerazioni di Bruno Zandarin, degli “Amici del Cuore di Camposampiero e della Strada
del Santo” (Camposampiero, PD), che con passione e competenza ha contribuito al successo del progetto.
Dr. Giuseppe Fattori
Comitato Scientifico Conacuore
T R A C C I A B I L I T À E M A P PA T U R A D E I D A E
Considerazioni di Bruno Zandarin
Le considerazioni che seguono sono soprattutto rivolte alle associazioni (ma anche agli enti, alle aziende, ai privati, ecc.) che, non disponendo di personale esperto, si accingono ad acquistare un DAE per
proprio uso o per donarlo ad altri.
La conoscenza di quanto segue vale anche per chi riceve un DAE in
dono.
1. È utile premettere che un DAE
(Defibrillatore Automatico Esterno)
è un dispositivo elettronico parlante
che, dopo averlo acceso premendo
l’apposito pulsante verde, ben visi-
bile, scandisce a voce alta e chiara
la serie delle operazioni da compiere per soccorrere correttamente
una persona in arresto cardiaco. La
Legge 3 aprile 2001, n. 120, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 88
del 14 aprile 2001, (promossa dal
Conacuore) ne consente l’uso anche
a personale non sanitario purché
abbia frequentato con successo un
apposito corso di poche ore.
2. Il DAE è anzitutto una macchina, complessa dentro ma semplice
da usare, tanto semplice da poter
essere usata, come detto, da per-
sonale non sanitario e di cultura
medio-bassa. Tuttavia, è indispensabile che chi è proprietario di un
DAE (acquistato e/o donato), chi lo
usa o soltanto ne è responsabile della sorveglianza, deve comunque
imparare a leggere le targhette che
indicano la scadenza della batteria
e degli elettrodi. Questi dati sono
ben evidenziati nella parte posteriore del DAE ed, eventualmente,
nella teca degli elettrodi qualora la
stessa sia separata dalla batteria.
Tutti i DAE presenti nel mercato so[continua a pagina 2]
InFormaCuore
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TRACCIABILITÀ E MAPPATURA DEI DAE
LE TT ERA AP ER TA DI CO NA CU ORE
[segue dalla prima pagina]
no identificabili da tre elementi
fondamentali (anche questi rintracciabili nella parte posteriore
del DAE): il nome del fabbricante
(la marca), il modello e il numero
di matricola. Questi elementi (spesso mal compresi o trascurati) sono
invece fondamentali per la tracciabilità del DAE da parte della casa produttrice per segnalare alla
stessa un’anomalia su un DAE acquistato. Un DAE che ha una garanzia con durata di otto o dieci anni (a seconda della marca) può necessitare, durante questo lungo periodo, di aggiornamenti di software e non solo. Non bisogna meravigliarsi di questo fatto perché la ricerca tecnico-scientifica è in continua evoluzione. Può anche capitare che il produttore scopra a posteriori la necessità di un aggiornamento del manuale d’uso o, peggio, l’esistenza di anomalie del
software o dell’hardware: in tutti
questi casi la veloce tracciabilità del
possessore del DAE è indispensabile, pena la decadenza della garanzia e l’insicura funzionalità del
prodotto. Quando avete donato un
DAE, avete informato il beneficiario dell’importanza dei dati di tracciabilità? Avete contestualmente
provveduto a comunicare al fabbricante (direttamente o tramite il
rivenditore italiano) la localizzazione dell’utente finale con tanto di
indirizzo completo, nomi di riferimento, indirizzo e-mail e numeri di
telefono? Se l’avete fatto, il vostro
dono ha un grande valore etico e
funzionale, in caso contrario, rischiate di avere solo buttato dei soldi.
3. Le cartoline della garanzia non
sono predisposte per raccogliere
tutti questi dati, per di più scritti a
mano e poco chiari. Inoltre, in caso di contestazione al fornitore,
questi non chiede i riferimenti della cartolina (che non vale praticamente nulla) ma chiede solo la copia della fattura di acquisto. Ciò significa che al beneficiario di un
DAE donato va consegnata anche
una copia della fattura (il DAE
non è paragonabile a un profumo
che si regala alla persona amata, alla quale non sarebbe per nulla elegante far conoscere il prezzo).
4. Tracciabilità o mappatura che differenza fa? La prima serve per consentire alla fabbrica di mettersi in
contatto diretto con l’utente finale
del prodotto e viceversa; la seconda consente di rendere pubblici, riportandoli su un apposito sito web,
i dati della tracciabilità. Si tratta
sempre dei medesimi dati, per cui
la differenza tra tracciabilità e mappatura sta solo nella finalità della
prima rispetto alla seconda: la prima serve per mantenere correttamente in efficienza il DAE, la seconda serve per mettere il DAE rapidamente a disposizione di un
operatore per salvare una vita.
5. Considerato che la documentazione relativa alla tracciabilità deve essere prodotta da chiunque
(cittadino, ente, azienda, ecc.) nel
momento stesso in cui acquista e
mette in funzione un DAE, avendo
anche l’obbligo di comunicarne i
dati al SUEM di competenza (tramite gli appositi moduli), oltre che
al rivenditore che, a sua volta, li comunica alla fabbrica, non si comprendono certe difficoltà opposte da
alcuni per la mappatura dei DAE
nel sito www.defibrillatoriconacuore.it nel quale basta riportare i medesimi dati raccolti per la tracciabilità. Un lavoro che, secondo l’e-
InFormaCuore
Organo di informazione del CONACUORE
(Coordinamento Operativo Nazionale Associazioni del Cuore)
Direttore responsabile: Arrigo Guiglia
Direttore editoriale: Gianni Spinella
In redazione (in ordine alfabetico):
Gabriella Alessandrini - Renato Battiston - Giovanni Bisignani - Luigi Bradascio
Francesco Brancati- Riccardo Buchberger - Vincenzo Castelli - Giuseppe Ciancamerla
Gaetano Cuppini - Antonio Destro - Eugenio Di Ninno - Giuseppe Fattori
Lisa Galli - Laura Marenzoni - Francesca Parravicini - Roberto Parravicini
Andrea Peracino - Antonello Rossi - Pasquale Spinelli - Stefano Tondi - Bruno Zandarin
Redazione e Amministrazione:
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sperienza di chi scrive, è appena il
5% di tutto quello svolto in precedenza. Le difficoltà oggettive nella
mappatura dei DAE non sono quelle dell’inserimento dei dati nel sito
citato, ma quelle della raccolta dei
dati relativi alla tracciabilità; dati
che dovrebbero essere sempre disponibili e dei quali una copia dovrebbe essere allegata anche al manuale d’uso contenuto nella tasca
posteriore della borsa di custodia
del DAE. Gran parte dei DAE installati anni fa, e purtroppo anche
parecchi di quelli di recente installazione, hanno i documenti di tracciabilità inesistenti o compilati con
dati carenti e con buone dosi di superficialità. È indispensabile lavorare per invertire questa tendenza
nell’interesse di tutti.
6. Prendere coscienza di quanto
possano essere importanti alcuni
piccoli accorgimenti riguardanti i
defibrillatori significa anche lavorare in modo intelligente e sicuramente più efficace, conferendo
maggior valore etico alla nostra
attività di prevenzione a 360°, in un
momento in cui la diffusione dei
DAE in Italia è appena agli inizi.
P.S.: stesse a me, non chiederei allo Stato di creare una mappatura
nazionale dei DAE, visto che i dati
necessari per la mappatura li deve
fornire sempre il cittadino, obbligherei piuttosto il cittadino stesso
ad inserire tali dati in un apposito
sito che potrebbe essere quello
www.defibrillatoriconacuore.it debitamente potenziato dopo averlo
ceduto alle istituzioni di competenza.
A cosa servono infatti le dichiarazioni di possesso inviate attualmente alle regioni? Credo proprio
a nulla! Obbligare invece tutti i possessori di DAE a dichiararne il
possesso a livello nazionale significa: contribuire effettivamente a
salvare più vite dalla morte improvvisa; verificare l’effettiva copertura di DAE a livello nazionale;
controllare automaticamente quali sono gli enti, le aziende e tutti i locali pubblici che non hanno ancora ottemperato all’obbligo di installazione del DAE; incentivare il
turismo evidenziando le strutture
cardioprotette.
Proprietà: CONACUORE
Reg. Tribunale di Modena n. 1541 del 30.05.2000
Stampa: Tipolitografia Notizie Due - Modena
[segue dalla prima pagina]
le persone malate e le loro famiglie, ma anche per il sistema sanitario. La
scelta del tema sembrava legata in questo contesto.
Ma ancora una volta rimanevo perplesso perché leggevo, questa volta sui
notiziari elettronici, che c’era un notevole trambusto tra Regioni e
ministeri su presunti tagli alla sanità forse di 3 miliardi. Cifra
corrispondente, anche se leggermente inferiore, alla riduzione che il
ministro della Salute aveva annunciato esserle stato richiesto alla fine di
luglio nell’indicare il valore del budget per il 2014. Allora, forse, l’estate
aveva fortemente attutito le reazioni di Regioni e cittadini: praticamente
non avevo letto di reazioni.
A questo punto capivo che era bene mettere da parte alcuni dei temi
fondamentali, ma tradizionali, in cui s’impegnano e lavorano la mia,
come altre Onlus, ma non potevo non dire qualcosa per Conacuore onde
“nutrire” la Giornata mondiale del Cuore 2014 con un contributo utile a
sollevare i cuori delle molte associazioni Onlus che tanto usano “donare”
al sistema sanitario nazionale.
E sceglievo una riflessione-proposta dedicata ai numerosissimi volontari
e alla loro operosità consacrata ad aiutare, anche donando beni materiali,
il prossimo bisognoso quando l’Istituzione non riesce a provvedere.
Può essere il caso straordinario di danni dovuti a eventi naturali, quando
al guaio patito si somma l’urgenza del soccorso. Oppure quando su certi
fenomeni non ci sono, da parte delle Istituzioni di settore, le disponibilità
a investire come l’impellenza del bisogno imporrebbe.
Sceglievo fra i molti elementi cruciali uno, apparentemente piccolo, ma
di indubbio valore umano e grande riflesso pratico.
Da anni è da sottolineare la indispensabilità di fare dell’Italia un’area
“cardio-protetta”, rispetto al fenomeno dell’arresto cardiaco improvviso,
che provoca circa 60.000 decessi ogni anno.
Conacuore, come altre associazioni, ha esercitato il ruolo di sentinella
avanzata, efficace a produrre esemplarità e normative utili ad arricchire
il Paese di una maggiore cultura della prevenzione, rispetto all’emergenza
del soccorso immediato.
Esse si impegnano e donano, non profit, grazie alle suddette normative
(legge 120/2001 e legge 191/2009), addestramento a cittadini non sanitari,
così che gli stessi possano usare l’abilità acquisita alla somministrazione
delle manovre rianimatorie e all’uso del defibrillatore salva vita, a
vantaggio delle persone colpite dall’arresto cardiopolmonare.
Inoltre, quante campagne, in ogni angolo del Paese, sono state realizzate
e si continua, malgrado tutto, a condurle per attrezzare la rete del
soccorso laico con i metodi e con gli strumenti necessari, che seguitano
a essere pochi?
Insisteremo a donare, mentre ci poniamo e rivolgiamo alle Istituzioni,
variamente articolate, una domanda: che senso ha raccogliere soldi per
acquistare ed elargire i defibrillatori e/o qualsiasi strumento sanitario
utile a drenare il dolore e la sofferenza e poi pagarci sopra il 22% di Iva?
Cioè l’associazione dona e, per premiarne la generosità e la solidarietà, lo
Stato ricambia prelevando il 22% su ogni donazione.
Le Onlus, infatti, non hanno partita Iva, ma codice fiscale e, pertanto,
non possono scaricare l’imposta.
Se si fa mente locale il volontariato è trattato peggio delle aziende a costi
e ricavi. Ci si interroga spesso su quali siano i criteri che possano aiutare
il legislatore a individuare i percorsi dell’Iva per portarla dal 22% al 4%,
oppure per annullarla del tutto.
Non mi pare che il ridurre la possibilità di morire ogni anno per 60.000
persone, tra cui anche dei giovani, e in un percorso come quello della
rianimazione in strada quando soltanto i comuni cittadini, e non i
professionisti della sanità, sono presenti, non valga l’attenzione e…
l’azione dei legislatori e anche dei media.
Perchè non offrire a ogni Onlus che dona la possibilità di acquistare, con
le somme risparmiate, un maggior numero di strumenti salva-vita esenti
da Iva, o con l’Iva ridotta al 4%, per donarli alle rispettive comunità?
Restiamo in attesa di concrete risposte!
F
Bruno Zandarin
InFormaCuore
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“LES AMIS DU COEUR DU VAL D’AOSTE – DOTT. G. DEVOTI”
COSTITUITO IL “CONACUORE - CALABRIA”
Le associazioni de “Gli Amici
del Cuore” calabresi, aderenti
al CONACUORE nazionale, si
sono date a appuntamento a
San Marco Argentano (CS) il
31 ottobre scorso ed hanno costituito il “CONACUORE - Calabria”. Erano presenti Gli
Amici del Cuore di Castrovillari, Fratello Cuore di Belve9 novembre 2014. Il dr. G. Bisignani illustra, alla
dere M.mo, Gli Amici del Cuo- Cosenza,
presenza del Ministro Lorenzin, il progetto di telecardiore di Cetraro, Club Cuore Ami- logia in Calabria.
co di Mormanno e Gli Amici
del Cuore di Paola. Non hanno potuto partecipare alcune altre associazioni quali quelle di Amendolara, Cariati, Siderno e Reggio Cal., ma lo saranno nella prossima riunione prevista per la
prima decade di dicembre. Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa, il “CONACUORE - Calabria” si è dotato già di una propria organizzazione nominando il Comitato esecutivo. Presidente è stato nominato Antonio Rossi, Coordinatore scientifico il dr. Giovanni Bisignani e gli
altri membri nelle persone di Donatella Laudadio, Salvatore Vita, Franco Cairo, Luciano Conte e Franco Nigro, presidenti delle associazioni presenti. Gli obiettivi del “CONACUORE - Calabria” sono stati individuati nello svolgere in modo continuativo un’azione di coordinamento delle Associazioni esistenti e di promozione e sostegno delle nuove favorendone l’interscambio
tra gli obiettivi e le iniziative delle Associazioni; necessita rafforzare la collaborazione con le
istituzioni della salute, sia ai livelli territoriali che a livello regionale, elaborando proposte e
cooperazione con tutti i soggetti attivi. Un primo proposito è l’istituzione di un apposito sportello denominato Informacuore al fine di facilitare l’accesso alle informazioni sulle norme relative alle malattie cardiovascolari e dei diritti dei cardiopatici. Già nel percorrere i suoi primi passi il Conacuore Calabria ha riscontrato un ottimo livello di gradimento da parte di molte Istituzioni Provinciali e Regionali, nonché l’apprezzamento anche del Ministro Lorenzin in
occasione dell’incontro di Cosenza del 9 novembre scorso. Questo nuovo soggetto si augura
di poter far aumentare il numero di associazioni sul territorio calabrese (già una, in formazione,
era presente a San Marco) affinché possa diffondersi la cultura della prevenzione per il miglioramento della qualità della vita, per la diminuzione delle cardiopatie e per la lotta alla morte cardiaca improvvisa.
Antonio Rossi
Presidente Regionale del “CONACUORE - Calabria”
ASSOCIAZIONE FRATELLO CUORE DI BELVEDERE MARITTIMO (COSENZA)
ALCUNE BRILLANTI INIZIATIVE
Il Presidente Franco Cairo, dell’Associazione Fratello Cuore di Belvedere Marittimo (Cosenza),
unitamente al vice Vincenzo Riente e al tesoriere Massimo Nocito ha donato un defibrillatore semiautomatico, in comodato d’uso gratuito, alla scuola secondaria di primo grado di
Belvedere Marittimo. Lo strumento è stato consegnato al dirigente Antonio Impieri, garantendo
inoltre un corso di formazione per un uso corretto dell’apparecchio. Il Dirigente Scolastico
ha sottolineato l’importanza dell’opera di soccorso per gli alunni con la possibilità di coprirne,
con l’avvenuta donazione, 500 su 900, nella speranza di averne un altro.
Inoltre, il sig. Cairo ribadisce l’importanza del coinvolgimento di tutti i cittadini sul territorio al fine di migliorare il servizio dell’Associazione e di realizzare vari progetti di portata sociale in ambito cardiologico mirati alla prevenzione delle patologie cardiovascolari, con
particolare attenzione ai giovani, tramite numerose manifestazioni e giornate.
A tale proposito, lo scorso luglio è stato inaugurato il primo ambulatorio infermieristico onlus della Regione Calabria, promosso da Fratello Cuore, in Via Giustino Fortunato, in collaborazione con l’infermiere professionale Peppino Rosselli che vi presta gratuitamente servizio. All’inaugurazione erano presenti: il Sindaco Enrico Granata, la segretaria provinciale dell’IPASVI Franca Macrì, il Presidente di Fratello Cuore Franco Cairo, il cardiologo dott.
Francesco Antonio Rosselli e Don Ermanno Raimondo, cappellano dell’ospedale di Cetraro. I servizi offerti gratuitamente dall’ambulatorio sono i seguenti: dalla terapia iniettiva al
monitoraggio della pressione, a tutti i tipi di medicazione fino al controllo della glicemia e
al controllo e assistenza delle stomie delle vie urinarie. Il lavoro professionale è affiancato
da un’équipe di medici coordinati dal dott. Francesco Antonio Rosselli.
F
PROGETTO INFORMACUORE - SALVACUORE
(ANNO SCOLASTICO 2013-2014)
Per l’11° anno consecutivo abbiamo fatto conoscere agli studenti delle ultime classi delle scuole medie superiori il funzionamento del cuore, i sintomi dell’infarto e l’importanza dei fattori di
rischio coronarico. Abbiamo fatto imparare agli stessi studenti le manovre di rianimazione cardiocerebrale, mediante una lezione pratica con manichini Ambuman dotati di sensori per verificare l’adeguatezza delle manovre effettuate. Alla fine della lezione abbiamo consegnato ai partecipanti un tesserino attestante la partecipazione, il testo di insegnamento, una copia del “Corriere del cuore” e una copia del libro “il nostro amico cuore”.
Da ottobre a giugno, per la prima volta, siamo stati contattati da tutti e 16 gli istituti scolastici
della regione, avendo avuto quest’anno l’adesione dell’Institut agricole di Aosta e dell’Istituto Don
Bosco di Chatillon. Abbiamo effettuato 47 lezioni pratiche, istruendo 767 alunni, numeri che costituiscono un record per la nostra associazione.
Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla sensibilità dei dirigenti scolastici e dei professori
di educazione fisica, alla collaborazione dei volontari del soccorso di Chatillon e Verrès e dei nostri infermieri e soccorritori volontari Alessandra, Andrea, Angelo, Erika, Francesca, Wanda.
Dott. Giuseppe Ciancamerla
Presidente
ASSOCIAZIONE CARDIOPATICI ALTA VALLE DEL TEVERE “GLI AMICI DEL CUORE” - CITTÀ DI CASTELLO
SERATA DEL CUORE CON BOBBY SOLO
La somma raccolta sabato 25 ottobre andrà a potenziare
il Reparto Cardiologico dell’Ospedale di Città di Castello
È stata una grande serata! Un
Bobby Solo in grande forma ha
deliziato per quasi due ore i tantissimi che, rispondendo all’appello dell’Associazione Cardiopatici Alta Valle del Tevere, erano intervenuti al “Clover” di Lama di Sangiustino per la “Serata del Cuore” voluta da “ Gli Ami- Visita di Bobby Solo alla sede della nostra Associazione:
il Sindaco della città Luciano Bacchetta e il
ci del Cuore” e dallo stesso in- presenti
cardiologo Sergio Misuri, oltre ai componenti del Ditramontabile cantante.
rettivo degli “Amici del Cuore”.
La serata, per la perfetta organizzazione del Direttivo dell’Associazione tifernate e delle maestranze della discoteca, è scorsa perfetta e Bobby Solo è andato ben oltre le più rosee attese, dando vita ad uno spettacolo
veramente indimenticabile. In questo modo Bobby Solo ha voluto ringraziare gli amici tifernati,
i medici e il personale del reparto cardiologico, presente quasi al completo, che un anno fa
si presero cura del suo cuore “impazzito” e ai quali aveva promesso un suo Concerto di ringraziamento. E, sorridendoci sopra, ha voluto ricordare quei brutti momenti nel corso della
visita che, egli insieme alla moglie Tracy, sposata diciannove anni fa, e il piccolo Ryan nato
da quel matrimonio un paio di anni addietro, ha fatto alla sede dell’Associazione Cardiopatici a Città di Castello. Accompagnato dal dott. Sergio Misuri, il cardiologo che lo seguì particolarmente in quell’occasione, ha incontrato il presidente e i membri del direttivo dell’Associazione e il sindaco Luciano Bacchetta.
Bobby Solo ha voluto anche pubblicamente ringraziare quanti erano riusciti a rimetterlo in
piena forma dopo i tre giorni passati in Ospedale. “Dimostrando umanità e grande professionalità”, ha dichiarato; parole che il sindaco Bacchetta ha apprezzato “perché la cardiologia è un vanto per la nostra città, e ci piace quando viene riconosciuta dai forestieri, come avvenuto già in altre occasioni”. Quello di Bobby Solo è stato un ringraziamento tangibile. Ha
infatti offerto la sua serata, rinunciando al suo personale cachet, perché l’incasso della stessa venisse devoluto dall’Associazione Cardiopatici Alta Valle del Tevere per il potenziamento
dei servizi cardiologici dell’Ospedale di Città di Castello.
Per rendere piacevole la serata tanti “amici” si sono impegnati. Da parte sua Graziano Giaccaglia, gestore del “Clover Club”, con un gesto veramente da sottolineare, ha concesso gratuitamente la struttura.
Al termine della sua esibizione, protrattasi per quasi due ore, Bobby Solo ha voluto pubblicamente ringraziare “Gli Amici del Cuore”, il dott. Gennaro Arcuri, primario del reparto cardiologico, e il dott. Sergio Misuri che lo ha particolarmente “seguito” anche durante queste
due giornate trascorse nell’Alta Valle del Tevere.
F
InFormaCuore
Pag. 4
Al sig. MATTEO MOROLLI
Rimini
E, p.c.: Al Comandante della Capitaneria di Porto
Al Direttore di Rimini Soccorso
Oggetto: encomio per intervento cardiorianimatorio
Il sig. Matteo MOROLLI, in servizio quale Marinaio di Salvataggio presso i Bagni 6-7 di Rimini nel pomeriggio del 25 maggio 2014, ha cooperato al soccorso
cardiorianimatorio del sig. Gianfranco Guarini, utilizzando con perizia e professionalità le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e utilizzando con rapidità
ed in modo determinante il defibrillatore semiautomatico in dotazione.
Se ne elogiano la competenza e l’impegno dimostrati.
Rimini, 18 giugno 2014
Dott. Antonio Cesare Destro, Dott. Giancarlo Piovaccari
RIMINI
Tel.: 0541707788
3687782923
e-mail: [email protected]
Alla cortese attenzione dei
Corrispondenti Stampa
e Redazioni in indirizzo
COMUNICATO STAMPA N. 001/2014
PAZIENTE SALVATO IN SPIAGGIA:
ENCOMIO PER IL MARINAIO DI SALVATAGGIO
SI CERCA L’ALTRA SOCCORRITRICE
Un encomio ufficiale dall’A.USL per Matteo Morolli, il marinaio di salvataggio che il 25 maggio scorso ha salvato la vita con il defibrillatore semiautomatico in dotazione, al sig. Gianfranco Guarini di 55 anni, colpito da
un arresto cardiorespiratorio in spiaggia, all’altezza dei bagni 6-8 di Marina Centro.
A consegnarlo, è stato il dottor Antonio Destro, responsabile del progetto Riminicuore D, nell’ambito del Dipartimento di Malattie Cardiovascolari di Rimini dell’A.USL della Romagna, diretto dal dottor Giancarlo Piovaccari.
In orario pomeridiano il signor Guarini si è sentito male e si è accasciato sulla sabbia. Morolli è intervenuto prontamente “utilizzando con perizia e professionalità le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e utilizzando con
rapidità ed in modo determinante il defibrillatore semiautomatico in dotazione (DAE)” è scritto nel testo dell’encomio, ha salvato l’assistito in spiaggia.
Fondamentale, nello svolgimento dell’operazione, anche l’intervento di un’altra soccorritrice: dovrebbe trattarsi
di una dottoressa, ma al momento è ignota. L’A.USL sarebbe felice di riconoscere anche a lei un encomio, per
cui lei o chi la conoscesse, può rivolgersi a Riminicuore, all’indirizzo mail [email protected].
Da sinistra: il salvatore, il salvato e il dott. Antonio Destro.
Rimini, luglio 2014
L’Ufficio Stampa
I POR TATORI DI SCOMPENSO CARDIACO…
[segue dalla prima pagina]
mento dei reparti di cardiologia e
medicina interna (che dispendio di
risorse!);
h. e di converso la mancata creazione di strutture territoriali intermedie (case della salute, RSA,
reparti dismessi, ecc.) fra studi
MMG e reparti ospedalieri a cui,
semmai, ricorrere in situazione
di particolare riacutizzazione.
2. Obiettivi da perseguire:
consistono nel superamento delle
sopra esposte criticità attraverso la
creazione di modelli esemplari
flessibili rispetto alle realtà e alle
culture esistenti nel Paese.
3. Strategie:
a. la creazione di strutture territoriali intermedie capaci di portare a sinergia il Medico Generale, lo
staff specialistico di territorio, il reparto ospedaliero di riferimento in
caso di rilevanti riacutizzazioni;
b. al riguardo il CONACUORE
(che convive con siffatte problematiche) ha presentato una sua visione che intende proporre a titolo di sperimentazione durante il
2014-2016, con alcune AUSL disponibili, fra cui quella della (e nella) provincia di Modena. Ma anche
nell’estremo Sud (per esempio in
Calabria) e nel Veneto;
c. resta da porre (da decenni!!!) in
essere la madre di tutte le prevenzioni: quella che inizia dall’età
scolare! Ma la stessa abbisognerebbe di autentica strategia: quella che può solo sostanziarsi in
una POLITICA di medio-lungo periodo, cioè in una programmazione almeno decennale, messa in
fieri da una classe politica che
ami il Paese Italia più che se medesima.
F
5 X 1 0 0 0
Il tuo 5x1000 è il miglior investimento per la
salute del tuo cuore e può fare la differenza!
Con un piccolo gesto sosterrai tante nostre iniziative. È sufficiente indicare il codice fiscale
del Conacuore: 9 4 0 9 9 5 3 0 3 6 5 .
Grazie di… cuore!