Edizione Giugno 2014 In questo numero... Aggiornamenti legislativi - Sicurezza Alimentare Gentili lettori, Come di consueto, il nuovo numero si apre con una rassegna più ricca del solito che riguarda i punti salienti della normativa. Grazie ai vostri feedback e suggerimenti abbiamo deciso che a partire da questo numero daremo maggiore spazio alle problematiche inerenti relative agli imballaggi destinati al contatto con gli alimenti. Il 21 maggio si è svolto con grande successo, a Milano, il nostro convegno dedicato alla microbiologia predittiva. Di fronte a una platea composta da responsabili di qualità e dipendenti delle pubbliche amministrazioni impegnati nel controllo ufficiale, sono stati presentati alcuni mezzi predittivi ed anche dei casi pratici di Risk Assessment. E’ stato inoltre affrontato il tema delle banche dati online e dei vantaggi concreti che questi strumenti offrono a chi si occupa di qualità nelle aziende alimentari. Crediamo che questi tools possano fornire un valido aiuto alle aziende, grazie anche alla loro complementarietà rispetto ai challenge tests classici. - Prodotti fitosanitari Visto l’arrivo della stagione calda, consigliamo ai nostri cari lettori di prestare un’attenzione particolare al controllo della catena del freddo e vi auguriamo di passare un a buon estate. - Additivi Buona lettura! - Allergeni Sébastien Moulard, Managing Director Italia - Aggiornamenti - Materie plastiche AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI Nuovi servizi SICUREZZA ALIMENTARE - Esportazione di prodotti agroalimentari in Russia Autorizzati acido propionico, propinato di sodio e propionato di ammonio come additivi per mangimi - Risk Assesment: come contenere il rischio Clostridium botulinum - Combase: qual è l’utilità per le aziende alimentari? - Epatite A: l’allerta continua Calendario eventi - Congresso Scientifico Nazionale Food Contact Expert Le sostanze riportate nell’allegato al presente regolamento (acido propionico, propionato di sodio e propionato di ammonio), appartenenti alla categoria «additivi tecnologici» e al gruppo funzionale «additivi per l’insilaggio», sono autorizzate come additivi destinati all’alimentazione animale, alle condizioni stabilite in detto allegato. Si informa che Chelab Silliker è in grado di eseguire l’analisi acido propionico in mangimi mediante HPLC equipaggiato con rivelatore UV-visibile. Reg. (UE) n. 305/2014 Decochinato – introdotti LMR e ridotto il periodo di sospensione per i residui dell’additivo per mangimi. A seguito della domanda da parte del titolare dell’autorizzazione in cui si chiede una riduzione del periodo di sospensione da tre giorni a zero giorni prima della macellazione e l’introduzione di limiti massimi per i residui (LMR) per fegato (1,0 mg/kg), rene (0,8 mg/kg), muscolo (0,5 mg/kg) e cute/grasso (1,0 mg/kg) di animali nutriti con l’additivo, l’Autorità ha concluso che la modifica del periodo di sospensione da tre giorni a zero giorni non compromette la sicurezza dei consumatori e che la presentazione di nuovi dati conferma che non sono necessari LMR. Tuttavia, ai fini della fattibilità dei controlli, si è ritenuto opportuno stabilire LMR come proposto dal richiedente. Reg. (UE) n. 291/2014 RASFF Portal Clicca qui per consultare le ultime allerte pubblicate! AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI Modifica al Reg. (CE) n. 1333/2008 in merito Liquori: modifica al Reg.CE n. 110/2008 all’uso del Copolimero di polivinilpirrolidone Il Reg. CE n. 110/2008 è modificato per quanto concerne la categoria liquori ottenuti da frutti e piante. vinilacetato negli integratori alimentari Nel mese di marzo è stato pubblicato il Reg. (UE) 264/2014 che modifica il Reg. (UE) 1333/08 con l’inserimento della voce corrispondente al Copolimero di polivinilpirrolidone vinilacetato. Lo stesso Regolamento ha modificato inoltre l’Allegato II del Reg. 231/2012 in merito alle specifiche relative a questo additivo. Il suddetto regolamento è entrato in vigore il 6 aprile 2014. Reg. (UE) 264/2014 Modifica al Regolamento (CE) n. 1334/2008 in merito la rimozione di determinate sostanze aromatizzanti Nel mese di marzo è stato pubblicato il Reg. (UE) 246/2014 che modifica il Reg. (UE) 1334/08 con la soppressione di alcune voci relative a determinate sostanze aromatizzanti destinate ad essere utilizzate negli alimenti. Il suddetto regolamento è entrato in vigore il 3 aprile 2014. Reg. (UE) 246/2014 Reg. (UE) 426/2014 PRODOTTI FITOSANITARI Modifiche al Reg. (UE) 396/05 per quanto riguarda i livelli massimi di residui di alcune sostanze fitosanitarie in alimenti Nei mesi di marzo e aprile sono stati pubblicati i Reg. (UE) 289/2014, Reg. (UE) 318/2014, Reg. (UE) 364/2014 e Reg. (UE) 398/2014 che modificano il Reg. (UE) 396/05 per quanto riguarda i limiti massimi di residui di fenpirossimato, flubendiamide, isopyrazam, kresoxim-metile, spirotetrammato , fenarimol, metaflumizone, teflubenzurone, tiacloprid foramsulfuron, azimsulfuron, iodosulfuron, oxasulfuron, mesosulfuron, flazasulfuron, imazosulfuron, propamocarb, bifenazato, clorprofam, tiobencarb, bentiavalicarb, ciazofamid, cialofop-butile, forclorfenuron, pimetrozina, siltiofam su determinati prodotti alimentari. I suddetti regolamenti entreranno in vigore, rispettivamente in data 11 Ottobre, 17 Ottobre, 5 Maggio e 13 Novembre 2014. Raccomandazione della Commissione del 4 aprile 2014 relativa alla riduzione della presenza di cadmio nei prodotti alimentari Chelab Silliker è in grado di effettuare la ricerca di multiresiduali di fitofarmaci negli alimenti con tecnica UPLC/MS-MS e GC/MS-MS, i limiti di quantificazione variano a seconda della matrice considerata. Il 30 gennaio 2009 il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (gruppo CONTAM) dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato un parere sulla presenza di cadmio negli alimenti. In tale parere l’EFSA ha stabilito una nuova dose settimanale tollerabile (TWI — tolerable weekly intake) pari a 2,5 μg/kg di peso corporeo. Alcuni sottogruppi della popolazione possono superare la TWI di circa il doppio. Il gruppo CONTAM ha inoltre concluso che, sebbene siano improbabili effetti avversi per la funzionalità renale degli individui esposti a questa dose, l’esposizione al cadmio a livello della popolazione dovrebbe essere ridotta. Reg. (UE) 364/2014 Reg. (UE) 398/2014 Secondo il parere scientifico del gruppo CONTAM, i gruppi alimentari che più contribuiscono all’esposizione alimentare al cadmio, soprattutto a causa dei consumi elevati, sono i cereali e i prodotti a base di cereali, gli ortaggi, la frutta a guscio e le leguminose, le radici amidacee o le patate e la carne e i prodotti a base di carne. Le concentrazioni più elevate di cadmio sono state riscontrate nei seguenti prodotti alimentari: alghe marine, pesce e frutti di mare, cioccolato e alimenti dietetici, funghi, semi oleosi e frattaglie commestibili. A seguito dei pareri scientifici sul cadmio formulati dal gruppo CONTAM, la Commissione ha inoltre esaminato la possibilità di ridurre alcuni degli attuali tenori massimi di cadmio nei prodotti alimentari che sono fra le principali fonti di esposizione (ad es. cereali, ortaggi, patate). È opportuno che gli Stati membri adottino le misure necessarie per garantire che i metodi di attenuazione già disponibili siano comunicati e promossi presso gli agricoltori e che se ne cominci o continui l’applicazione allo scopo di ridurre i tenori di cadmio negli alimenti. Se necessario, è opportuno procedere a ulteriori ricerche e indagini per colmare ogni eventuale lacuna nelle conoscenze sui metodi di attenuazione. Le attuali limiti di legge sono riportati nel regolamento UE 1881/2006 e successive modifiche. Raccomandazione della Commissione del 4 aprile 2014 Reg. (UE) 289/2014 Reg. (UE) 318/2014 Modifiche al Reg. (UE) 396/05 entrate in vigore da marzo Si ricorda che nel mese di marzo sono entrati in vigore i Reg. (UE) 772/2013 e il Reg. (UE) 777/2013, pubblicati ad agosto 2013, che modificano il Reg. (UE) 396/05 per quanto riguarda i limiti massimi di residui di clodinafop, clomazone, di fenilammina, diuron, etalfluralin, ioxynil, iprovalicarb, idrazide maleica, mepanipirim, metconazolo, prosulfocarb e tepraloxydim in o su determinati prodotti alimentari. Chelab Silliker è in grado di effettuare la ricerca di multiresiduali di fitofarmaci negli alimenti con tecnica UPLC/MS-MS e GC/MS-MS, i limiti di quantificazione variano a seconda della matrice considerata. Reg. (UE) 772/2013 Reg. (UE) 777/2013 Ivermectina negli alimenti di origine animale E’ stato modificato il Regolamento (UE) n. 37/2010 relativamente al limite massimo di residuo della sostanza farmacologicamente attiva ivermectina secondo le disposizioni riportate nell’allegato. Ai fini del monitoraggio dei residui di ivermectina, laddove sia disponibile l’intera carcassa, si suggerisce che il campionamento avvenga di preferenza su grasso, fegato o reni piuttosto che su muscolo di tutti i mammiferi da produzione alimentare (escludendo gli animali che producono latte destinato al consumo umano), in quanto i residui in tali tessuti si riducono più lentamente dei residui nel muscolo. Reg. (UE) n. 418/2014 AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI Agricoltura biologica e designazione dei Laboratori Nel mese di marzo è stato emanato il Decreto n. 2592 con cui il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali indica i requisiti necessari per la designazione dei Laboratori incaricati di individuare i prodotti non autorizzati in agricoltura biologica. I Laboratori effettueranno le analisi su campioni prelevati dagli Organismi di controllo. Si informa che Chelab Silliker si è già attivato per la richiesta di autorizzazione, da parte del Ministero, per effettuare analisi su prodotti biologici, come da disposizioni del Decreto n. 2592. Decreto n. 2592 del 12 Marzo 2014 Produzione biologica e l’etichettatura: Modificato il Reg. UE 354/2014 Nel mese di aprile è stato pubblicato il Reg. (UE) 354/2014 che modifica il Reg. (UE) 889/08 che riguarda la produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici. Il suddetto regolamento è entrato in vigore il 16 aprile 2014. AGGIORNAMENTO METODI Approvazione del metodo ufficiale per la determinazione del contenuto di amminoacidi liberi in formaggi Il Decreto descrive una procedura per la determinazione degli amminoacidi liberi in formaggi tramite utilizzo di analizzatore di amminoacidi a scambio ionico. E’ specificato che il metodo si applica al controllo dei prodotti nazionali. Gli amminoacidi che vengono determinati sono: Acido aspartico ASP, Acido gamma-amminobutirrico GABA, Acido glutammico GLU, Alanina ALA, Arginina ARG, Asparagina ASN, Citrulina CIT, Fenilalanina PHE, Glicina GLY, Glutammina GLN, Isoleucina ILE, Istidina HIS, Leucina LEU, Lisina LYS, Metionina, Ornitina ORN, Prolina PRO, Serina SER, Tirosina TYR Treonina THR, Valina VAL. Chelab Silliker determina gli amminoacidi secondo un protocollo interno analogo al protocollo descritto nel decreto. Decreto Ministeriale 28 aprile 2014 Reg. (UE) 354/2014 Citrinina: Modifica al Reg (CE) n.1881/2006 Nel mese di marzo è stato pubblicato il Reg. (UE) 212/2014 che modifica il Reg. (UE) 1881/06 in merito ai tenori massimi di citrinina negli integratori alimentari a base di riso fermentato con lievito rosso Monascus purpureus. Il suddetto regolamento è entrato in vigore il 1 Aprile 2014. Si informa che i laboratori di Chelab Silliker si sono già attivati per validare un metodo per la determinazione di Citrinina. Reg. (UE) 212/2014 Allergeni: nuova linea guida ministeriale Nell’ottica di offrire strumento per tutti gli operatori del settore informiamo che il Ministero della Salute ha pubblicato un documento di indirizzo sugli allergeni alimentari. Questo documento, elaborato dall’ufficio V della Direzione Generale Igiene e Sicurezza Alimenti e Nutrizione con la collaborazione di esperti, si propone di fare luce in materia di allergie alimentari. Stiamo parlando di quelle reazioni immunologiche scatenate da allergeni contenuti negli alimenti (da non confondere con le intolleranze) che possono influenzare la qualità di vita di chi ne è colpito e dei familiari, soprattutto quando si tratta di bambini. Nonostante negli ultimi anni siano stati fatti molti passi in avanti, restano ancora tante questioni da risolvere. La dose che scatena la reazione allergica non si può ritenere fissa né tra persone diverse, né nella stessa persona che, in alcuni casi ignara della presenza di un allergene in tracce, può correre gravi rischi. I problemi più seri spesso sono causati dagli alimenti confezionati, che possono contenere queste sostanze in quantità anche molto piccole, magari in seguito a contaminazioni accidentali provenienti da macchinari che lavorano su più prodotti (cross-contamination). Gli stessi produttori non hanno un codice di comportamento cui attenersi e invece di evitare la cross-contamination, segnalano sulle confezioni la possibile presenza di residui. L’ultima sezione, di questo documento, è dedicato alla discussione delle metodiche per identificare la presenza di allergeni in un dato alimento. Tutte le metodiche sono illustrate e discusse con spirito critico, senza trascurare difetti e problemi. Linee guida del Ministero della Salute CUSTOMER SERVICE Per maggiori informazioni riguardanti aggiornamenti legislativi o per un maggiore supporto vi preghiamo di contattare il nostro Customer Service a Resana tel. 0423 7177 o a Prato tel. 0574 4791. Per richieste di preventivi su prodotti alimentari: [email protected]. Per richieste di preventivi su materiali in contatto con gli alimenti: [email protected]. AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI MATERIALI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI Materie plastiche destinate al contatto con alimenti – introduzione di nuove sostanze e modifiche ad alcune limitazioni E’ stato pubblicato il Regolamento (UE) n. 202/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che modifica il Regolamento (UE) n. 10/2011 riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire in contatto con i prodotti alimentari. Questo nuovo Regolamento ha apportato delle modifiche dell’allegato I del Regolamento (UE) n. 10/2011, introducendo due nuove sostanze per le quali l’EFSA aveva espresso parere favorevole a luglio 2012 e modificando alcune limitazioni per altre sostanze già autorizzate. I materiali e gli oggetti in materia plastica immessi legalmente sul mercato in conformità alle prescrizioni del Regolamento (UE) n. 10/2011 che non sono conformi al nuovo Regolamento 202/2014 possono continuare ad essere commercializzati fino al 24 marzo 2015 e possono continuare a rimanere sul mercato fino ad esaurimento delle scorte. Chelab Silliker ha a disposizione un’ampia gamma di metodi analitici validati allo scopo di determinare le migrazioni specifiche di molte sostanze (sia monomeri che additivi che metalli) utilizzate nella produzione dei materiali a contatto con gli alimenti grazie ad una strumentazione all’avanguardia è in grado di sviluppare nuove metodiche per rispondere alle esigenze guidate dalle evoluzioni normative e dalle specifiche richieste della clientela. Il nostro staff di specialisti conta tre figure professionali di Food Contact Expert iscritte all’AIBO-FCE preparate ed aggiornate, con l’obiettivo di dare supporto mediante consulenza specifica. FDA: Prorogato il termine per commentare la riforma delle etichette nutrizionali USA A marzo 2014 la U.S. Food and Drug Administration (FDA) ha proposto un aggiornamento delle informazioni nutrizionali nelle etichette dei prodotti alimentari per tenere in considerazione i più recenti studi scientifici ed il rapporto tra dieta e malattie croniche (vedere Informa Food nr. di aprile). Informiamo i lettori che il periodo per la consultazione pubblica è stato prolungato di 60 giorni fino al 1 agosto 2014 per le norme proposte. Chelab Silliker ha realizzato una guida alle informazioni nutrizionali, un valido strumento di aggiornamento per le aziende alimentari che vogliono approfondire la propria conoscenza del Regolamento (UE) n 1169/2011. Visita il sito di merieuxnutrisciences.it per richiedere la tua copia. Allerta ftalati in cannucce provenienti dalla Cina Il Ministero della Salute ha pubblicato il 23 aprile 2014 un’allerta relativa a tubicini tipo cannucce a forma di occhiali, fabbricati in Cina e distribuiti da un’azienda tedesca. L’oggetto di allerta pubblicata dalla Germania nel sistema di allerta europea RASFF è la presenza in quantità elevata (31 g/100 g) della sostanza di-propil-eptil ftalato (DPHP), che è una sostanza non presente nell’elenco unico delle sostanze autorizzate dal Regolamento UE 10/2011 per la produzione delle materie plastiche destinate al contatto con alimenti. Il Ministero ha comunicato che sono state attivate tutte le procedure di ritiro e richiamo dal mercato del prodotto. Chelab Silliker è in grado di determinare di-propil-eptil ftalato (DPHP) mediante tecnica GC-MS. Per maggiori informazioni: [email protected]. NOVITÀ Come contenere il rischio Clostridium botulinum In seguito alla crescente richiesta da parte del consumatore di prodotti freschi che abbiano subito trattamenti termici blandi, con una elevata shelf life, confezionati sottovuoto o in atmosfera modificata, il rischio Clostridium botulinum non è da trascurare. Inoltre, dal momento che ad oggi non esistono soluzioni tecnologiche tali da poter impedire la presenza di spore di botulino nei prodotti primari, sia le piccole che le grandi aziende alimentari sono chiamate a mettere a punto studi di Risk Assessment per provare che nei loro prodotti potenzialmente a rischio, le eventuali spore presenti non vadano incontro a germinazione, moltiplicazione e produzione della tossina. Chelab Silliker offre alle aziende interessate la propria competenza in merito per valutare il rischio C. botulinum. Nello specifico ci impegniamo nella realizzazione di studi di Risk Assessment ad hoc che, prendendo in considerazione le caratteristiche del prodotto in esame in termini di ingredienti, processo produttivo, packaging, parametri chimico fisici, eventuale presenza di una microflora indigena, condizioni di conservazione ideali e di abuso termico, definiscano se il substrato sia permissivo o meno allo sviluppo del C. botulinum. In caso di potenziale crescita viene messo a punto uno studio di challenge test per verificare sperimentalmente la moltiplicazione del C. botulinum e individuare quali sono i fattori di controllo per contenerne il rischio (pH, aw, microflora indigena). Una volta identificati i punti di critici di controllo, viene consegnato all’azienda un report dettagliato dello studio che racchiude anche l’insieme delle azioni preventive, dei monitoraggi locali e periodici da intraprendere per salvaguardare il proprio prodotto e di conseguenza anche la propria immagine sul mercato. IL CLOSTRIDIUM BOTULINUM Si tratta di un microrganismo che vive in condizioni in cui l’ossigeno è assente o comunque presente in piccole concentrazioni. Si trova sottoforma di spora nel suolo, nell’acqua e negli animali. Due sono i gruppi di clostridi responsabili dei maggiori casi di botulismo alimentare: il botulino mesofilo e il botulino psicrofilo. Il primo è proteolitico, riesce a moltiplicarsi fino a 10-12°C, a pH ≥ 4,6 e aw ≥ 0,94. Le sue spore sono molto termoresistenti e richiedono, infatti, un trattamento a 121°C per 3’ per poter essere distrutte. Il botulino psicrofilo non è proteolitico, cresce a partire da 3°C con pH ≥ 5 e aw ≥ 0,97 e le sue spore sono meno termoresistenti (trattamento termico previsto: 90°C per 10’). Il botulismo è classificato come un’intossicazione alimentare dovuta al consumo di un alimento in cui è già presente la neurotossina, della quale occorrono circa 30 ng per avere un effetto letale. Gli alimenti più a rischio associati al botulino mesofilo sono le conserve alimentari (soprattutto quelle casalinghe che non subiscono processi di sterilizzazione idonei a distruggere le spore) e i prodotti RTE (con pH e aw permissivi) che vengono conservati in condizioni di abuso termico. Il botulino psicrofilo si riscontra principalmente nei prodotti ittici processati (pesce affumicato, essiccato, sottovuoto) e nei prodotti refrigerati (con pH e aw permissivi). Determinazione di Norovirus genogruppi I e II e Epatite A in prodotti alimentari I rischi di contaminazione associati alla presenza di virus negli alimenti rappresentano un problema attuale ed emergente. Le indagini preliminari di EFSA che avevano inizialmente individuato i frutti di bosco surgelati come la fonte più probabile del focolaio sviluppatosi nel 2013, ma sempre attuale in Europa, non sono ancora terminate. Secondo il comunicato di EFSA sono stati segnalati in 11 Stati membri da gennaio 2013, con 240 casi confermati collegati al focolaio in atto, oltre 1300 casi. Inizialmente il focolaio è stato associato a persone che avevano effettuato un viaggio in Italia. Tuttavia sette Stati membri hanno riferito casi di infezioni in persone che non si erano recate in Italia. “Vengono ora prese in considerazione altre ipotesi come la contaminazione crociata avvenuta nell’ambiente di produzione degli alimenti o il fatto che il ceppo responsabile dell’infezione, benché già diffuso, non fosse stato rilevato.”[1] Chelab Silliker è attualmente l’unico laboratorio privato in Italia che offre analisi per la ricerca di Norovirus e Hepatitis A virus negli alimenti. Proponiamo test per la ricerca di Norovirus genogruppi I e II (GI e GII) e virus dell’epatite A (HAV) con l’utilizzo di kit. Il metodo fa riferimento alla norma ISO/TS 15216 ed è basato sull’impiego della tecnica real time RTPCR, altamente sensibile, specifica, affidabile e rapida. Campo di applicazione I prodotti alimentari analizzati presso il nostro laboratorio appartengono alle seguenti matrici: • Frutta morbida e verdura (in particolare frutti di bosco) • Erbe e spezie • Molluschi bivalvi (ostriche, cozze,…) • Superfici di alimenti • Alimenti ready-to-eat (paella, sandwich,…) E’ stato richiesto l’accreditamento all’autorità competente per il metodo di analisi applicabile a tutti gli alimenti ad uso umano, presso il nostro laboratorio a Resana. Alcuni dati significativi I Norovirus rappresentano il principale agente di gastroenteriti virali nei paesi sviluppati correlate al consumo di alimenti o bevande contaminate (Rapporti ISTISAN 12/38). In Italia da gennaio 2013 si è verificato un incremento dei casi di epatite A correlati al consumo di frutti di bosco congelati (EFSA, Ministero della Salute e SEIEVA, ISS) e perciò le aziende che confezionano, impiegano e distribuiscono tali prodotti sono tenute all’implementazione di misure basate sul sistema HACCP nonché ad effettuare specifici piani di campionamento (Nota n.32593 del 29/07/2013, Ministero della Salute). [1] www.efsa.europa.eu/it/press/news/140411.htm 2013: 48 casi 38% Frutta 62% Molluschi 31% Hepatite A 69% Norovirus GI/GII 2014: 39 casi 13% Frutta 87% Molluschi 10% Hepatite A 90% Norovirus GI/GII NOVITÀ Esportazione dei prodotti agroalimentari in Russa Controlli chimici • • • • • • • • La Russia rappresenta il secondo mercato di esportazione per i prodotti agricoli dell’UE. In Italia l’export di prodotti alimentari verso la Russia e la Custom Union è quasi raddoppiato negli ultimi anni [1]. Tuttavia per poter esportare i propri prodotti, i produttori italiani devono fornire adeguate garanzie igienicosanitarie alle autorità dei Paesi importatori. Le autorità russe del Rosselkhoznadzor ammettono l’esportazione verso la Federazione Russa in particolare di carni fresche (bovine, equine, suine e pollame), di prodotti a base di carne, di latte e prodotti a base di latte e di prodotti della pesca, a condizione dell’iscrizione degli stabilimenti in apposite liste per ciascun settore alimentare [2]. La possibilità di essere iscritti in tali liste è soggetta ad ispezione ministeriale, il Ministero infatti si rende garante della conformità dell’operatore del settore alimentare ai requisiti richiesti per l’export. Sul sito del Ministero della Salute è possibile trovare le “check list”, messe a punto dal Ministero stesso, suddivise per categoria di prodotto, che contengono tutte le informazioni relative ai requisiti necessari per ottenere l’autorizzazione per l’iscrizione nelle suddette liste. Il Ministero precisa che le aziende sono tenute a conformarsi pienamente ai requisiti indicati nelle diverse “check list” prima di richiedere la visita ispettiva da parte delle ASL. Pertanto gli operatori del settore alimentare interessati all’export in Russia e nella Custom Union sono obbligati ed effettuare le analisi richieste previste da ogni singolo piano di campionamento predisposto dal Ministero stesso e al rispetto dei limiti previsti per l’export in questi paesi dalla normativa ivi vigente. (SanPiN 2.3.2.1078-01; Decision No 880 of 9 December 2011 of the Customs Union Commission: Technical Regulation on Food Safety). Il laboratorio Chelab Silliker si è pertanto prontamente attivato per rendere accreditate la maggior parte delle prove richieste, in quanto i certificati di analisi relativi ai prodotti destinati all’export Russia e Custom Union devono essere emessi non solo da laboratori accreditati ma da laboratori le cui prove effettuate ai fini dell’esportazione in detti Paesi siano per quanto possibile accreditate. In particolare si segnala quanto segue. Tetracicline Beta-lattamici Cloramfenicolo Idrocarburi policiclici aromatici Arsenico, piombo, mercurio Radioattività – Cesio 134, Cesio 137 e Stronzio 90 Diossine Istamina Controlli microbiologici La normativa Russa e Custom Union, in termini di controlli microbiologici, prevede l’utilizzo di metodi di tipo qualitativo per parametri quali Coliformi Totali, Escherichia-coli, Stafilococchi coagulasi positivi, differenti da quelli normalmente in uso nell’Unione Europea e previsti dal Reg. UE n. 2073/2005 e s.m.i.. Il Ministero della Salute ha incaricato gli Istituti Zooprofilattici di individuare delle procedure operative normate nella Comunità Europea tali da soddisfare i requisiti previsti dalla normativa Russa e Custom Union. Il lavoro effettuato ha consentito di individuare delle metodiche analitiche ISO idonee all’analisi di prodotti destinati all’export in questi Paesi; il Ministero a maggio 2013 ha diffuso l’elenco delle metodiche da utilizzare. Il laboratorio Chelab Silliker si è subito attivato per implementare i metodi tra quelli indicati dal Ministero, non ancora in uso e accreditati nei propri laboratori ed ha provveduto a richiederne l’accreditamento all’ente competente; in particolare Chelab Silliker è in grado di effettuare: • • • Ricerca di Escherichia coli (presunto) – ISO 7251:2005 Ricerca di Coliformi totali a 30°C – ISO 4831:2006 Ricerca di Stafilococchi coagulasi positivi (S.aureus e altre specie) – UNI EN ISO 6888-3:2004. Controlli di fitofarmaci su prodotti ortofrutticoli Per esportare prodotti ortofrutticoli nella Federazione Russia, si ricorda che le analisi devono essere effettuate presso un laboratorio accreditato ed iscritto alla lista ufficiale dell’ente competente russo. Gli esiti analitici devono essere prima di tutto conformi alla normativa del paese di produzione e poi rispettare i limiti stabiliti dalla Federazione Russa, inoltre è necessario seguire le modalità descritte al punto 4 nel memorandum del 2008. Nel caso non ci siano limiti stabiliti dalla Federazione Russa, é necessario riferirsi al codex alimentarius. Se ancora non siano stati stabiliti limiti massimi di residuo, ci si riferisce alla normativa del paese d’origine del prodotto. L’Assistenza Tecnico Scientifica di Chelab Silliker è a vostra completa disposizione per darvi tutte le informazioni necessarie per l’analisi di prodotti destinati all’esportazione in Russia e nei paesi appartenenti alla Custom Union. [1] Rapporto Istat 2013 [2] Ministero della salute NOVITÀ & APPUNTAMENTI Combase - Qual è l’utilità per le aziende alimentari? Combase rappresenta sul web la più importante banca dati gratuita in grado di offrire vantaggi concreti all’industria alimentare per conoscere meglio il comportamento dei microrganismi nei propri prodotti e impostare studi di Risk Assessment. In occasione del quarto convegno Chelab Silliker a Milano, abbiamo avuto il piacere di ospitare come relatore Jozsef Baranyi, biomatematico, padre della microbiologia predittiva e fondatore di Combase. Baranyi ha spiegato che Combase costituisce un supporto decisionale gratuito per le aziende alimentari, in quanto è possibile effettuare un’ analisi quantitativa e predittiva circa il comportamento di un microrganismo target in un alimento. Per esempio, un’azienda che deve effettuare uno studio del rischio di L. monocytogenes su un formaggio può ricercare nel Browser tutti gli studi pubblicati inerenti la crescita di L. monocytogenes in formaggi che presentano caratteristiche intrinseche (pH, aw, NaCl) e temperatura di conservazione simili a quella del prodotto di interesse. Inoltre Baranyi ha puntualizzato che Combase può essere implementato come strumento formativo per le aziende, soprattutto per gli addetti di laboratorio che possono ricorrere alla funzione CombasePredictor: un programma interattivo in cui è possibile inserire il profilo tempo temperatura direttamente in rete e ottenere la curva di crescita, o di morte, di un determinato microrganismo. Professor Baranyi, vista la numerosità dei dati presenti in Combase, non c’è il rischio di trovare dati molto diversi tra di loro? “Abbiamo visto che non è così. Ciò è spiegabile in riferimento al concetto del “Wisdom of the crowd” (in italiano la saggezza della folla) secondo cui, ponendo un quesito, la media delle risposte di un gruppo di persone è più accurata rispetto alla risposta di un singolo esperto in materia. Wikipedia e Google sono due esempi simili di risorse in rete che si basano su opinioni e contributi di persone”. Al convegno Chelab Silliker a Milano, era presente anche la Dott.sssa Cosciani che, di fronte ad una platea composta da responsabili di qualità e dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni impegnati nel controllo ufficiale, ha ribadito: “I programmi disponibili in rete sono strumenti essenziali ai fini della gestione della sicurezza alimentare… La microbiologia predittiva deve essere basata su due pilastri: grandi banche dati organizzate e strutturate sistematicamente e modelli matematici. I due aspetti sono strettamente correlati e si sostengono reciprocamente nello sviluppo e nella validazione”. I punti di forza di Combase: - Database: una banca dati organizzata con una rigorosa logica e sintassi, la sua compilazione richiede la comprensione dei dati, un giudizio competente Predictive microbiology tools in decision making - Optimization in uncertain environments, presentato da Jozsef Baranyi durante il convegno Chelab Silliker a Milano 21 maggio 2014. JOZSEF BARANYI Biomatematico, Capo Ricercatore del Gruppo di Ricerca di Microbiologia Computazionale dell’Institute of Food Research a Norwich (UK). Visiting Professor presso il Dipartimento di Fisica dell’Imperial College di Londra. Entra a far parte dell’Institute of Food Research nel 1990, partecipa come relatore e membro dei comitati scientifici di numerose conferenze internazionali. Ha coordinato e preso parte a molteplici progetti finanziati dal governo inglese, dalla Comunità Europea nonché dalle industrie di settore ed ha effettuato più di 60 workshops sulla microbiologia predittiva in tutto il mondo. È editore di BMC Microbial Informatics and Experimentation, nonchè autore di più di 60 articoli specializzati, raccogliendo più di 3000 citazioni. Il modello Baranyi sulla crescita batterica è uno dei modelli più utilizzati nel campo della microbiologia predittiva. e conoscenze informatiche. - Browser: un programma per navigare nel database. Il programma permette di interrogare la banca dati in maniera semplice ed immediata. - L’iscrizione e l’uso della banca dati è gratuito. - Contiene oltre 40.000 profili dinamici riguardanti il comportamento dei microrganismi negli alimenti e nei brodi di coltura. - DMfit: programma per la modellazione di curve di crescita o di morte dei microrganismi. - Combase Predictor: raccoglie circa 20 modelli di crescita batterica in funzione della temperatura statica o dinamica, del pH, dell’aw, o concentrazione salina. I modelli predittivi sono i risultati di prove sperimentali eseguite in brodi colturali e possono essere applicati agli alimenti in seguito al calcolo del fattore di correzione brodo/alimento. NOVITÀ E APPUNTAMENTI Cambio del dominio di posta elettronica @mxns.com Negli ultimi 7 anni il gruppo Mérieux NutriSciences ha ampliato i propri servizi ad alto valore aggiunto, espandendosi geograficamente in oltre 18 paesi. Per rispecchiare la natura di unico gruppo fornitore di servizi a livello globale, dal 18 aprile tutti gli indirizzi di posta del gruppo sono stati uniformati al dominio @mxns.com. Qualora fosse necessario contattare i membri del nostro staff, vi preghiamo di aggiornare i vostri contatti facendo riferimento al nuovo standard “[email protected]”. Per contattare il servizio clienti dedicato ai prodotti alimentari è stata creata una mail apposita: [email protected] Calendario Calendario Eventi Eventi 25 Giu Congresso Scientifico Nazionale - Food Contact Expert - Desenzano del Garda Anche quest’anno Desenzano ospiterà il Congresso Scientifico Nazionale Food Contact Expert che rappresenta un importante momento di comunicazione tecnico-scientifica sul tema “materiali e oggetti a contatto con gli alimenti”. L’evento, articolato in due giornate, offre un ricco programma informativo scientifico ed esclusive opportunità di contatto tra esperti e operatori del settore food contact. Chelab Silliker sarà presente e Enrico Nieddu, Business Unit Manager di Consumer Goods, presenterà una sua relazione intitolata “Plastiche compostabili a contatto con alimenti. Le Biocapsule da caffè: un’alternativa possibile”. Per maggiori informazioni: www.istitutoimballaggio.it Novità: Come valutare il rischio Listeria in alimenti pronti La brochure vuole essere un valido strumento per le aziende alimentari che vogliono approfondire gli studi di Challenge test e la metodica che Chelab Silliker propone. Clicca qui per richiedere il documento online. PER ULTERIORI INFORMAZIONI Per maggiori informazioni riguardanti gli studi di challenge test, contattare il Dott. Marco Romani ([email protected]), Direttore scientifico della microbiologia. Chelab srl, a Mérieux NutriSciences Company (“Chelab Silliker”) ha pubblicato questa newsletter per vostro uso personale. Chelab Silliker si impegna ad includere informazioni esatte ed aggiornate in questa newsletter. Tuttavia tutti i testi dei provvedimenti pubblicati, anche mediante link, non sono ufficiali; si declina, per tanto, ogni responsabilità per eventuali inesattezze. Via Fratta 25 31023 Resana TV Tel. 0423 7177 Tel. 0574 4791
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