aggiornamenti legislativi

Edizione Giugno 2014
In questo numero...
Aggiornamenti
legislativi
- Sicurezza Alimentare
Gentili lettori,
Come di consueto, il nuovo numero si apre con una rassegna più ricca del solito che riguarda i punti salienti della normativa.
Grazie ai vostri feedback e suggerimenti abbiamo deciso che a partire da questo numero daremo maggiore spazio alle
problematiche inerenti relative agli imballaggi destinati al contatto con gli alimenti.
Il 21 maggio si è svolto con grande successo, a Milano, il nostro convegno dedicato alla microbiologia predittiva. Di fronte a
una platea composta da responsabili di qualità e dipendenti delle pubbliche amministrazioni impegnati nel controllo ufficiale,
sono stati presentati alcuni mezzi predittivi ed anche dei casi pratici di Risk Assessment. E’ stato inoltre affrontato il tema delle
banche dati online e dei vantaggi concreti che questi strumenti offrono a chi si occupa di qualità nelle aziende alimentari.
Crediamo che questi tools possano fornire un valido aiuto alle aziende, grazie anche alla loro complementarietà rispetto ai
challenge tests classici.
- Prodotti fitosanitari
Visto l’arrivo della stagione calda, consigliamo ai nostri cari lettori di prestare un’attenzione particolare al controllo della
catena del freddo e vi auguriamo di passare un a buon estate.
- Additivi
Buona lettura!
- Allergeni
Sébastien Moulard, Managing Director Italia
- Aggiornamenti
- Materie plastiche
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI
Nuovi servizi
SICUREZZA ALIMENTARE
- Esportazione di prodotti
agroalimentari in Russia
Autorizzati acido propionico,
propinato di sodio e propionato
di ammonio come additivi per
mangimi
- Risk Assesment: come
contenere il rischio
Clostridium botulinum
- Combase: qual è
l’utilità per le aziende
alimentari?
- Epatite A: l’allerta continua
Calendario eventi
- Congresso Scientifico
Nazionale Food Contact
Expert
Le sostanze riportate nell’allegato al presente
regolamento (acido propionico, propionato di sodio e
propionato di ammonio), appartenenti alla categoria
«additivi tecnologici» e al gruppo funzionale «additivi
per l’insilaggio», sono autorizzate come additivi destinati
all’alimentazione animale, alle condizioni stabilite in
detto allegato.
Si informa che Chelab Silliker è in grado di eseguire
l’analisi acido propionico in mangimi mediante HPLC
equipaggiato con rivelatore UV-visibile.
Reg. (UE) n. 305/2014
Decochinato – introdotti LMR e
ridotto il periodo di sospensione
per i residui dell’additivo per
mangimi.
A seguito della domanda da parte del titolare
dell’autorizzazione in cui si chiede una riduzione del
periodo di sospensione da tre giorni a zero giorni prima
della macellazione e l’introduzione di limiti massimi per
i residui (LMR) per fegato (1,0 mg/kg), rene (0,8 mg/kg),
muscolo (0,5 mg/kg) e cute/grasso (1,0 mg/kg) di animali
nutriti con l’additivo, l’Autorità ha concluso che la
modifica del periodo di sospensione da tre giorni a zero
giorni non compromette la sicurezza dei consumatori
e che la presentazione di nuovi dati conferma che non
sono necessari LMR. Tuttavia, ai fini della fattibilità dei
controlli, si è ritenuto opportuno stabilire LMR come
proposto dal richiedente.
Reg. (UE) n. 291/2014
RASFF Portal
Clicca qui per consultare le ultime allerte
pubblicate!
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI
Modifica al Reg. (CE) n. 1333/2008 in merito Liquori: modifica al Reg.CE n. 110/2008
all’uso del Copolimero di polivinilpirrolidone Il Reg. CE n. 110/2008 è modificato per quanto concerne la categoria
liquori ottenuti da frutti e piante.
vinilacetato negli integratori alimentari
Nel mese di marzo è stato pubblicato il Reg. (UE) 264/2014 che modifica
il Reg. (UE) 1333/08 con l’inserimento della voce corrispondente al
Copolimero di polivinilpirrolidone vinilacetato. Lo stesso Regolamento ha
modificato inoltre l’Allegato II del Reg. 231/2012 in merito alle specifiche
relative a questo additivo. Il suddetto regolamento è entrato in vigore il 6
aprile 2014.
Reg. (UE) 264/2014
Modifica al Regolamento (CE) n. 1334/2008
in merito la rimozione di determinate
sostanze aromatizzanti
Nel mese di marzo è stato pubblicato il Reg. (UE) 246/2014 che modifica il
Reg. (UE) 1334/08 con la soppressione di alcune voci relative a determinate
sostanze aromatizzanti destinate ad essere utilizzate negli alimenti. Il
suddetto regolamento è entrato in vigore il 3 aprile 2014.
Reg. (UE) 246/2014
Reg. (UE) 426/2014
PRODOTTI FITOSANITARI
Modifiche al Reg. (UE) 396/05 per quanto
riguarda i livelli massimi di residui di alcune
sostanze fitosanitarie in alimenti
Nei mesi di marzo e aprile sono stati pubblicati i Reg. (UE) 289/2014,
Reg. (UE) 318/2014, Reg. (UE) 364/2014 e Reg. (UE) 398/2014 che
modificano il Reg. (UE) 396/05 per quanto riguarda i limiti massimi di
residui di fenpirossimato, flubendiamide, isopyrazam, kresoxim-metile,
spirotetrammato , fenarimol, metaflumizone, teflubenzurone, tiacloprid
foramsulfuron, azimsulfuron, iodosulfuron, oxasulfuron, mesosulfuron,
flazasulfuron, imazosulfuron, propamocarb, bifenazato, clorprofam,
tiobencarb, bentiavalicarb, ciazofamid, cialofop-butile, forclorfenuron,
pimetrozina, siltiofam su determinati prodotti alimentari.
I suddetti regolamenti entreranno in vigore, rispettivamente in data 11
Ottobre, 17 Ottobre, 5 Maggio e 13 Novembre 2014.
Raccomandazione della Commissione del
4 aprile 2014 relativa alla riduzione della
presenza di cadmio nei prodotti alimentari
Chelab Silliker è in grado di effettuare la ricerca di multiresiduali di
fitofarmaci negli alimenti con tecnica UPLC/MS-MS e GC/MS-MS, i limiti di
quantificazione variano a seconda della matrice considerata.
Il 30 gennaio 2009 il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella
catena alimentare (gruppo CONTAM) dell’Autorità europea per la sicurezza
alimentare (EFSA) ha adottato un parere sulla presenza di cadmio negli
alimenti. In tale parere l’EFSA ha stabilito una nuova dose settimanale
tollerabile (TWI — tolerable weekly intake) pari a 2,5 μg/kg di peso
corporeo. Alcuni sottogruppi della popolazione possono superare la TWI di
circa il doppio. Il gruppo CONTAM ha inoltre concluso che, sebbene siano
improbabili effetti avversi per la funzionalità renale degli individui esposti a
questa dose, l’esposizione al cadmio a livello della popolazione dovrebbe
essere ridotta.
Reg. (UE) 364/2014 Reg. (UE) 398/2014
Secondo il parere scientifico del gruppo CONTAM, i gruppi alimentari
che più contribuiscono all’esposizione alimentare al cadmio, soprattutto
a causa dei consumi elevati, sono i cereali e i prodotti a base di cereali, gli
ortaggi, la frutta a guscio e le leguminose, le radici amidacee o le patate
e la carne e i prodotti a base di carne. Le concentrazioni più elevate di
cadmio sono state riscontrate nei seguenti prodotti alimentari: alghe
marine, pesce e frutti di mare, cioccolato e alimenti dietetici, funghi, semi
oleosi e frattaglie commestibili.
A seguito dei pareri scientifici sul cadmio formulati dal gruppo CONTAM,
la Commissione ha inoltre esaminato la possibilità di ridurre alcuni degli
attuali tenori massimi di cadmio nei prodotti alimentari che sono fra le
principali fonti di esposizione (ad es. cereali, ortaggi, patate). È opportuno
che gli Stati membri adottino le misure necessarie per garantire che i
metodi di attenuazione già disponibili siano comunicati e promossi presso
gli agricoltori e che se ne cominci o continui l’applicazione allo scopo
di ridurre i tenori di cadmio negli alimenti. Se necessario, è opportuno
procedere a ulteriori ricerche e indagini per colmare ogni eventuale lacuna
nelle conoscenze sui metodi di attenuazione. Le attuali limiti di legge sono
riportati nel regolamento UE 1881/2006 e successive modifiche.
Raccomandazione della Commissione del 4 aprile 2014
Reg. (UE) 289/2014 Reg. (UE) 318/2014
Modifiche al Reg. (UE) 396/05 entrate in
vigore da marzo
Si ricorda che nel mese di marzo sono entrati in vigore i Reg. (UE) 772/2013
e il Reg. (UE) 777/2013, pubblicati ad agosto 2013, che modificano il Reg.
(UE) 396/05 per quanto riguarda i limiti massimi di residui di clodinafop,
clomazone, di fenilammina, diuron, etalfluralin, ioxynil, iprovalicarb,
idrazide maleica, mepanipirim, metconazolo, prosulfocarb e tepraloxydim
in o su determinati prodotti alimentari.
Chelab Silliker è in grado di effettuare la ricerca di multiresiduali di
fitofarmaci negli alimenti con tecnica UPLC/MS-MS e GC/MS-MS, i limiti di
quantificazione variano a seconda della matrice considerata.
Reg. (UE) 772/2013 Reg. (UE) 777/2013
Ivermectina negli alimenti di origine animale
E’ stato modificato il Regolamento (UE) n. 37/2010 relativamente al limite
massimo di residuo della sostanza farmacologicamente attiva ivermectina
secondo le disposizioni riportate nell’allegato. Ai fini del monitoraggio dei
residui di ivermectina, laddove sia disponibile l’intera carcassa, si suggerisce
che il campionamento avvenga di preferenza su grasso, fegato o reni
piuttosto che su muscolo di tutti i mammiferi da produzione alimentare
(escludendo gli animali che producono latte destinato al consumo umano),
in quanto i residui in tali tessuti si riducono più lentamente dei residui nel
muscolo.
Reg. (UE) n. 418/2014
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI
Agricoltura biologica e designazione dei
Laboratori
Nel mese di marzo è stato emanato il Decreto n. 2592 con cui il Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali indica i requisiti necessari
per la designazione dei Laboratori incaricati di individuare i prodotti non
autorizzati in agricoltura biologica. I Laboratori effettueranno le analisi su
campioni prelevati dagli Organismi di controllo.
Si informa che Chelab Silliker si è già attivato per la richiesta di
autorizzazione, da parte del Ministero, per effettuare analisi su prodotti
biologici, come da disposizioni del Decreto n. 2592.
Decreto n. 2592 del 12 Marzo 2014
Produzione biologica e l’etichettatura:
Modificato il Reg. UE 354/2014
Nel mese di aprile è stato pubblicato il Reg. (UE) 354/2014 che modifica il
Reg. (UE) 889/08 che riguarda la produzione biologica e l’etichettatura dei
prodotti biologici. Il suddetto regolamento è entrato in vigore il 16 aprile
2014.
AGGIORNAMENTO METODI
Approvazione del metodo ufficiale per
la determinazione del contenuto di
amminoacidi liberi in formaggi
Il Decreto descrive una procedura per la determinazione degli amminoacidi
liberi in formaggi tramite utilizzo di analizzatore di amminoacidi a scambio
ionico. E’ specificato che il metodo si applica al controllo dei prodotti
nazionali. Gli amminoacidi che vengono determinati sono: Acido aspartico
ASP, Acido gamma-amminobutirrico GABA, Acido glutammico GLU,
Alanina ALA, Arginina ARG, Asparagina ASN, Citrulina CIT, Fenilalanina
PHE, Glicina GLY, Glutammina GLN, Isoleucina ILE, Istidina HIS, Leucina
LEU, Lisina LYS, Metionina, Ornitina ORN, Prolina PRO, Serina SER, Tirosina
TYR Treonina THR, Valina VAL.
Chelab Silliker determina gli amminoacidi secondo un protocollo interno
analogo al protocollo descritto nel decreto.
Decreto Ministeriale 28 aprile 2014
Reg. (UE) 354/2014
Citrinina: Modifica al Reg (CE) n.1881/2006
Nel mese di marzo è stato pubblicato il Reg. (UE) 212/2014 che modifica il
Reg. (UE) 1881/06 in merito ai tenori massimi di citrinina negli integratori
alimentari a base di riso fermentato con lievito rosso Monascus purpureus.
Il suddetto regolamento è entrato in vigore il 1 Aprile 2014.
Si informa che i laboratori di Chelab Silliker si sono già attivati per validare
un metodo per la determinazione di Citrinina.
Reg. (UE) 212/2014
Allergeni: nuova linea guida ministeriale
Nell’ottica di offrire strumento per tutti gli operatori del settore informiamo
che il Ministero della Salute ha pubblicato un documento di indirizzo
sugli allergeni alimentari. Questo documento, elaborato dall’ufficio V
della Direzione Generale Igiene e Sicurezza Alimenti e Nutrizione con
la collaborazione di esperti, si propone di fare luce in materia di allergie
alimentari.
Stiamo parlando di quelle reazioni immunologiche scatenate da allergeni
contenuti negli alimenti (da non confondere con le intolleranze) che
possono influenzare la qualità di vita di chi ne è colpito e dei familiari,
soprattutto quando si tratta di bambini. Nonostante negli ultimi anni siano
stati fatti molti passi in avanti, restano ancora tante questioni da risolvere.
La dose che scatena la reazione allergica non si può ritenere fissa né tra
persone diverse, né nella stessa persona che, in alcuni casi ignara della
presenza di un allergene in tracce, può correre gravi rischi. I problemi più
seri spesso sono causati dagli alimenti confezionati, che possono contenere
queste sostanze in quantità anche molto piccole, magari in seguito a
contaminazioni accidentali provenienti da macchinari che lavorano su più
prodotti (cross-contamination). Gli stessi produttori non hanno un codice
di comportamento cui attenersi e invece di evitare la cross-contamination,
segnalano sulle confezioni la possibile presenza di residui.
L’ultima sezione, di questo documento, è dedicato alla discussione delle
metodiche per identificare la presenza di allergeni in un dato alimento.
Tutte le metodiche sono illustrate e discusse con spirito critico, senza
trascurare difetti e problemi.
Linee guida del Ministero della Salute
CUSTOMER SERVICE
Per maggiori informazioni riguardanti aggiornamenti legislativi
o per un maggiore supporto vi preghiamo di contattare il
nostro Customer Service a Resana tel. 0423 7177 o a Prato tel.
0574 4791. Per richieste di preventivi su prodotti alimentari:
[email protected]. Per richieste di preventivi su materiali in
contatto con gli alimenti: [email protected].
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI
MATERIALI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI
Materie plastiche destinate al contatto con alimenti – introduzione di nuove sostanze e
modifiche ad alcune limitazioni
E’ stato pubblicato il Regolamento (UE) n. 202/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che modifica il Regolamento (UE)
n. 10/2011 riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire in contatto con i prodotti alimentari.
Questo nuovo Regolamento ha apportato delle modifiche dell’allegato I del Regolamento (UE) n. 10/2011, introducendo due
nuove sostanze per le quali l’EFSA aveva espresso parere favorevole a luglio 2012 e modificando alcune limitazioni per altre
sostanze già autorizzate.
I materiali e gli oggetti in materia plastica immessi legalmente sul mercato
in conformità alle prescrizioni del Regolamento (UE) n. 10/2011 che non
sono conformi al nuovo Regolamento 202/2014 possono continuare ad
essere commercializzati fino al 24 marzo 2015 e possono continuare a
rimanere sul mercato fino ad esaurimento delle scorte.
Chelab Silliker ha a disposizione un’ampia gamma di metodi analitici
validati allo scopo di determinare le migrazioni specifiche di molte
sostanze (sia monomeri che additivi che metalli) utilizzate nella produzione
dei materiali a contatto con gli alimenti grazie ad una strumentazione
all’avanguardia è in grado di sviluppare nuove metodiche per rispondere
alle esigenze guidate dalle evoluzioni normative e dalle specifiche richieste
della clientela. Il nostro staff di specialisti conta tre figure professionali
di Food Contact Expert iscritte all’AIBO-FCE preparate ed aggiornate,
con l’obiettivo di dare supporto mediante consulenza specifica.
FDA: Prorogato il termine per commentare la riforma delle
etichette nutrizionali USA
A marzo 2014 la U.S. Food and Drug Administration (FDA) ha proposto un aggiornamento delle
informazioni nutrizionali nelle etichette dei prodotti alimentari per tenere in considerazione i più
recenti studi scientifici ed il rapporto tra dieta e malattie croniche (vedere Informa Food nr. di aprile).
Informiamo i lettori che il periodo per la consultazione pubblica è stato prolungato di 60 giorni fino al
1 agosto 2014 per le norme proposte.
Chelab Silliker ha realizzato una guida alle informazioni nutrizionali, un valido strumento di aggiornamento per le
aziende alimentari che vogliono approfondire la propria conoscenza del Regolamento (UE) n 1169/2011. Visita il sito di
merieuxnutrisciences.it per richiedere la tua copia.
Allerta ftalati in cannucce provenienti dalla Cina
Il Ministero della Salute ha pubblicato il 23 aprile 2014 un’allerta relativa
a tubicini tipo cannucce a forma di occhiali, fabbricati in Cina e distribuiti
da un’azienda tedesca. L’oggetto di allerta pubblicata dalla Germania nel
sistema di allerta europea RASFF è la presenza in quantità elevata (31
g/100 g) della sostanza di-propil-eptil ftalato (DPHP), che è una sostanza
non presente nell’elenco unico delle sostanze autorizzate dal Regolamento
UE 10/2011 per la produzione delle materie plastiche destinate al contatto
con alimenti. Il Ministero ha comunicato che sono state attivate tutte le
procedure di ritiro e richiamo dal mercato del prodotto.
Chelab Silliker è in grado di determinare di-propil-eptil ftalato (DPHP)
mediante tecnica GC-MS. Per maggiori informazioni: [email protected].
NOVITÀ
Come contenere il rischio Clostridium botulinum
In seguito alla crescente richiesta da parte del consumatore di prodotti freschi che abbiano subito trattamenti termici blandi,
con una elevata shelf life, confezionati sottovuoto o in atmosfera modificata, il rischio Clostridium botulinum non è da
trascurare. Inoltre, dal momento che ad oggi non esistono soluzioni tecnologiche tali da poter impedire la presenza di spore
di botulino nei prodotti primari, sia le piccole che le grandi aziende alimentari sono chiamate a mettere a punto studi di Risk
Assessment per provare che nei loro prodotti potenzialmente a rischio, le eventuali spore presenti non vadano incontro a
germinazione, moltiplicazione e produzione della tossina.
Chelab Silliker offre alle aziende interessate la propria competenza in
merito per valutare il rischio C. botulinum. Nello specifico ci impegniamo
nella realizzazione di studi di Risk Assessment ad hoc che, prendendo
in considerazione le caratteristiche del prodotto in esame in termini di
ingredienti, processo produttivo, packaging, parametri chimico fisici,
eventuale presenza di una microflora indigena, condizioni di conservazione
ideali e di abuso termico, definiscano se il substrato sia permissivo o meno
allo sviluppo del C. botulinum.
In caso di potenziale crescita viene messo a punto uno studio di challenge
test per verificare sperimentalmente la moltiplicazione del C. botulinum e
individuare quali sono i fattori di controllo per contenerne il rischio (pH, aw,
microflora indigena). Una volta identificati i punti di critici di controllo, viene
consegnato all’azienda un report dettagliato dello studio che racchiude
anche l’insieme delle azioni preventive, dei monitoraggi locali e periodici
da intraprendere per salvaguardare il proprio prodotto e di conseguenza
anche la propria immagine sul mercato.
IL CLOSTRIDIUM BOTULINUM
Si tratta di un microrganismo che vive in condizioni in cui l’ossigeno
è assente o comunque presente in piccole concentrazioni. Si trova
sottoforma di spora nel suolo, nell’acqua e negli animali. Due sono i
gruppi di clostridi responsabili dei maggiori casi di botulismo alimentare:
il botulino mesofilo e il botulino psicrofilo. Il primo è proteolitico, riesce
a moltiplicarsi fino a 10-12°C, a pH ≥ 4,6 e aw ≥ 0,94. Le sue spore sono
molto termoresistenti e richiedono, infatti, un trattamento a 121°C per
3’ per poter essere distrutte. Il botulino psicrofilo non è proteolitico,
cresce a partire da 3°C con pH ≥ 5 e aw ≥ 0,97 e le sue spore sono
meno termoresistenti (trattamento termico previsto: 90°C per 10’).
Il botulismo è classificato come un’intossicazione alimentare dovuta
al consumo di un alimento in cui è già presente la neurotossina,
della quale occorrono circa 30 ng per avere un effetto letale. Gli
alimenti più a rischio associati al botulino mesofilo sono le conserve
alimentari (soprattutto quelle casalinghe che non subiscono processi
di sterilizzazione idonei a distruggere le spore) e i prodotti RTE (con
pH e aw permissivi) che vengono conservati in condizioni di abuso
termico. Il botulino psicrofilo si riscontra principalmente nei prodotti
ittici processati (pesce affumicato, essiccato, sottovuoto) e nei prodotti
refrigerati (con pH e aw permissivi).
Determinazione di Norovirus genogruppi I e II e Epatite A in
prodotti alimentari
I rischi di contaminazione associati alla presenza di virus negli alimenti rappresentano un problema attuale ed emergente. Le
indagini preliminari di EFSA che avevano inizialmente individuato i frutti di bosco surgelati come la fonte più probabile del
focolaio sviluppatosi nel 2013, ma sempre attuale in Europa, non sono ancora terminate.
Secondo il comunicato di EFSA sono stati segnalati in 11 Stati membri da
gennaio 2013, con 240 casi confermati collegati al focolaio in atto, oltre
1300 casi. Inizialmente il focolaio è stato associato a persone che avevano
effettuato un viaggio in Italia. Tuttavia sette Stati membri hanno riferito
casi di infezioni in persone che non si erano recate in Italia. “Vengono
ora prese in considerazione altre ipotesi come la contaminazione crociata
avvenuta nell’ambiente di produzione degli alimenti o il fatto che il ceppo
responsabile dell’infezione, benché già diffuso, non fosse stato rilevato.”[1]
Chelab Silliker è attualmente l’unico laboratorio privato in Italia che
offre analisi per la ricerca di Norovirus e Hepatitis A virus negli alimenti.
Proponiamo test per la ricerca di Norovirus genogruppi I e II (GI e GII) e
virus dell’epatite A (HAV) con l’utilizzo di kit. Il metodo fa riferimento alla
norma ISO/TS 15216 ed è basato sull’impiego della tecnica real time RTPCR, altamente sensibile, specifica, affidabile e rapida.
Campo di applicazione
I prodotti alimentari analizzati presso il nostro laboratorio appartengono
alle seguenti matrici:
• Frutta morbida e verdura (in particolare frutti di bosco)
• Erbe e spezie
• Molluschi bivalvi (ostriche, cozze,…)
• Superfici di alimenti
• Alimenti ready-to-eat (paella, sandwich,…)
E’ stato richiesto l’accreditamento all’autorità competente per il metodo
di analisi applicabile a tutti gli alimenti ad uso umano, presso il nostro
laboratorio a Resana.
Alcuni dati significativi
I Norovirus rappresentano il principale agente di gastroenteriti virali nei
paesi sviluppati correlate al consumo di alimenti o bevande contaminate
(Rapporti ISTISAN 12/38). In Italia da gennaio 2013 si è verificato un
incremento dei casi di epatite A correlati al consumo di frutti di bosco
congelati (EFSA, Ministero della Salute e SEIEVA, ISS) e perciò le aziende
che confezionano, impiegano e distribuiscono tali prodotti sono tenute
all’implementazione di misure basate sul sistema HACCP nonché ad
effettuare specifici piani di campionamento (Nota n.32593 del 29/07/2013,
Ministero della Salute). [1] www.efsa.europa.eu/it/press/news/140411.htm
2013: 48 casi
38% Frutta
62% Molluschi
31% Hepatite A
69% Norovirus GI/GII
2014: 39 casi
13% Frutta
87% Molluschi
10% Hepatite A
90% Norovirus GI/GII
NOVITÀ
Esportazione dei prodotti agroalimentari in Russa
Controlli chimici
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La Russia rappresenta il secondo mercato di esportazione per i
prodotti agricoli dell’UE. In Italia l’export di prodotti alimentari
verso la Russia e la Custom Union è quasi raddoppiato negli
ultimi anni [1]. Tuttavia per poter esportare i propri prodotti, i
produttori italiani devono fornire adeguate garanzie igienicosanitarie alle autorità dei Paesi importatori. Le autorità russe
del Rosselkhoznadzor ammettono l’esportazione verso la
Federazione Russa in particolare di carni fresche (bovine,
equine, suine e pollame), di prodotti a base di carne, di latte e
prodotti a base di latte e di prodotti della pesca, a condizione
dell’iscrizione degli stabilimenti in apposite liste per ciascun
settore alimentare [2].
La possibilità di essere iscritti in tali liste è soggetta ad ispezione ministeriale,
il Ministero infatti si rende garante della conformità dell’operatore del
settore alimentare ai requisiti richiesti per l’export.
Sul sito del Ministero della Salute è possibile trovare le “check list”, messe
a punto dal Ministero stesso, suddivise per categoria di prodotto, che
contengono tutte le informazioni relative ai requisiti necessari per ottenere
l’autorizzazione per l’iscrizione nelle suddette liste. Il Ministero precisa che
le aziende sono tenute a conformarsi pienamente ai requisiti indicati nelle
diverse “check list” prima di richiedere la visita ispettiva da parte delle ASL.
Pertanto gli operatori del settore alimentare interessati all’export in Russia e
nella Custom Union sono obbligati ed effettuare le analisi richieste previste
da ogni singolo piano di campionamento predisposto dal Ministero stesso
e al rispetto dei limiti previsti per l’export in questi paesi dalla normativa
ivi vigente. (SanPiN 2.3.2.1078-01; Decision No 880 of 9 December 2011
of the Customs Union Commission: Technical Regulation on Food Safety).
Il laboratorio Chelab Silliker si è pertanto prontamente attivato per rendere
accreditate la maggior parte delle prove richieste, in quanto i certificati di
analisi relativi ai prodotti destinati all’export Russia e Custom Union devono
essere emessi non solo da laboratori accreditati ma da laboratori le cui
prove effettuate ai fini dell’esportazione in detti Paesi siano per quanto
possibile accreditate. In particolare si segnala quanto segue.
Tetracicline
Beta-lattamici
Cloramfenicolo
Idrocarburi policiclici aromatici
Arsenico, piombo, mercurio
Radioattività – Cesio 134, Cesio 137 e Stronzio 90
Diossine
Istamina
Controlli microbiologici
La normativa Russa e Custom Union, in termini di controlli microbiologici,
prevede l’utilizzo di metodi di tipo qualitativo per parametri quali Coliformi
Totali, Escherichia-coli, Stafilococchi coagulasi positivi, differenti da quelli
normalmente in uso nell’Unione Europea e previsti dal Reg. UE n. 2073/2005
e s.m.i.. Il Ministero della Salute ha incaricato gli Istituti Zooprofilattici di
individuare delle procedure operative normate nella Comunità Europea tali
da soddisfare i requisiti previsti dalla normativa Russa e Custom Union. Il
lavoro effettuato ha consentito di individuare delle metodiche analitiche
ISO idonee all’analisi di prodotti destinati all’export in questi Paesi; il
Ministero a maggio 2013 ha diffuso l’elenco delle metodiche da utilizzare.
Il laboratorio Chelab Silliker si è subito attivato per implementare i metodi
tra quelli indicati dal Ministero, non ancora in uso e accreditati nei propri
laboratori ed ha provveduto a richiederne l’accreditamento all’ente
competente; in particolare Chelab Silliker è in grado di effettuare:
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Ricerca di Escherichia coli (presunto) – ISO 7251:2005
Ricerca di Coliformi totali a 30°C – ISO 4831:2006
Ricerca di Stafilococchi coagulasi positivi (S.aureus e altre specie) – UNI
EN ISO 6888-3:2004.
Controlli di fitofarmaci su prodotti ortofrutticoli
Per esportare prodotti ortofrutticoli nella Federazione Russia, si ricorda che
le analisi devono essere effettuate presso un laboratorio accreditato ed
iscritto alla lista ufficiale dell’ente competente russo.
Gli esiti analitici devono essere prima di tutto conformi alla normativa
del paese di produzione e poi rispettare i limiti stabiliti dalla Federazione
Russa, inoltre è necessario seguire le modalità descritte al punto 4
nel memorandum del 2008. Nel caso non ci siano limiti stabiliti dalla
Federazione Russa, é necessario riferirsi al codex alimentarius. Se ancora
non siano stati stabiliti limiti massimi di residuo, ci si riferisce alla normativa
del paese d’origine del prodotto.
L’Assistenza Tecnico Scientifica di Chelab Silliker è a vostra completa
disposizione per darvi tutte le informazioni necessarie per l’analisi di
prodotti destinati all’esportazione in Russia e nei paesi appartenenti alla
Custom Union.
[1] Rapporto Istat 2013
[2] Ministero della salute
NOVITÀ & APPUNTAMENTI
Combase - Qual è l’utilità per le aziende alimentari?
Combase rappresenta sul web la più importante banca dati
gratuita in grado di offrire vantaggi concreti all’industria
alimentare per conoscere meglio il comportamento dei
microrganismi nei propri prodotti e impostare studi di Risk
Assessment. In occasione del quarto convegno Chelab Silliker
a Milano, abbiamo avuto il piacere di ospitare come relatore
Jozsef Baranyi, biomatematico, padre della microbiologia
predittiva e fondatore di Combase.
Baranyi ha spiegato che Combase costituisce un supporto decisionale
gratuito per le aziende alimentari, in quanto è possibile effettuare un’
analisi quantitativa e predittiva circa il comportamento di un microrganismo
target in un alimento. Per esempio, un’azienda che deve effettuare uno
studio del rischio di L. monocytogenes su un formaggio può ricercare nel
Browser tutti gli studi pubblicati inerenti la crescita di L. monocytogenes
in formaggi che presentano caratteristiche intrinseche (pH, aw, NaCl) e
temperatura di conservazione simili a quella del prodotto di interesse.
Inoltre Baranyi ha puntualizzato che Combase può essere implementato
come strumento formativo per le aziende, soprattutto per gli addetti
di laboratorio che possono ricorrere alla funzione CombasePredictor:
un programma interattivo in cui è possibile inserire il profilo tempo
temperatura direttamente in rete e ottenere la curva di crescita, o di morte,
di un determinato microrganismo.
Professor Baranyi, vista la numerosità dei dati presenti in Combase,
non c’è il rischio di trovare dati molto diversi tra di loro?
“Abbiamo visto che non è così. Ciò è spiegabile in riferimento al concetto
del “Wisdom of the crowd” (in italiano la saggezza della folla) secondo cui,
ponendo un quesito, la media delle risposte di un gruppo di persone è più
accurata rispetto alla risposta di un singolo esperto in materia. Wikipedia e
Google sono due esempi simili di risorse in rete che si basano su opinioni
e contributi di persone”.
Al convegno Chelab Silliker a Milano, era presente anche la
Dott.sssa Cosciani che, di fronte ad una platea composta da responsabili
di qualità e dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni impegnati nel
controllo ufficiale, ha ribadito: “I programmi disponibili in rete sono
strumenti essenziali ai fini della gestione della sicurezza alimentare… La
microbiologia predittiva deve essere basata su due pilastri: grandi banche
dati organizzate e strutturate sistematicamente e modelli matematici. I due
aspetti sono strettamente correlati e si sostengono reciprocamente nello
sviluppo e nella validazione”.
I punti di forza di Combase:
- Database: una banca dati organizzata con una rigorosa logica e sintassi, la
sua compilazione richiede la comprensione dei dati, un giudizio competente
Predictive microbiology tools in decision making - Optimization in uncertain
environments, presentato da Jozsef Baranyi durante il convegno Chelab Silliker a
Milano 21 maggio 2014.
JOZSEF BARANYI
Biomatematico, Capo Ricercatore del Gruppo di Ricerca di
Microbiologia Computazionale dell’Institute of Food Research a
Norwich (UK). Visiting Professor presso il Dipartimento di Fisica
dell’Imperial College di Londra. Entra a far parte dell’Institute
of Food Research nel 1990, partecipa come relatore e membro
dei comitati scientifici di numerose conferenze internazionali.
Ha coordinato e preso parte a molteplici progetti finanziati
dal governo inglese, dalla Comunità Europea nonché dalle
industrie di settore ed ha effettuato più di 60 workshops sulla
microbiologia predittiva in tutto il mondo.
È editore di BMC Microbial Informatics and Experimentation,
nonchè autore di più di 60 articoli specializzati, raccogliendo
più di 3000 citazioni. Il modello Baranyi sulla crescita batterica
è uno dei modelli più utilizzati nel campo della microbiologia
predittiva.
e conoscenze informatiche.
- Browser: un programma per navigare nel database. Il programma
permette di interrogare la banca dati in maniera semplice ed immediata.
- L’iscrizione e l’uso della banca dati è gratuito.
- Contiene oltre 40.000 profili dinamici riguardanti il comportamento dei
microrganismi negli alimenti e nei brodi di coltura.
- DMfit: programma per la modellazione di curve di crescita o di morte dei
microrganismi.
- Combase Predictor: raccoglie circa 20 modelli di crescita batterica
in funzione della temperatura statica o dinamica, del pH, dell’aw,
o concentrazione salina. I modelli predittivi sono i risultati di prove
sperimentali eseguite in brodi colturali e possono essere applicati agli
alimenti in seguito al calcolo del fattore di correzione brodo/alimento.
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Calendario
Calendario Eventi
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25
Giu
Congresso Scientifico Nazionale - Food Contact Expert - Desenzano del Garda
Anche quest’anno Desenzano ospiterà il Congresso Scientifico Nazionale Food Contact Expert che rappresenta un importante
momento di comunicazione tecnico-scientifica sul tema “materiali e oggetti a contatto con gli alimenti”. L’evento, articolato in due
giornate, offre un ricco programma informativo scientifico ed esclusive opportunità di contatto tra esperti e operatori del settore
food contact. Chelab Silliker sarà presente e Enrico Nieddu, Business Unit Manager di Consumer Goods, presenterà una sua relazione
intitolata “Plastiche compostabili a contatto con alimenti. Le Biocapsule da caffè: un’alternativa possibile”.
Per maggiori informazioni: www.istitutoimballaggio.it
Novità:
Come valutare il rischio Listeria in
alimenti pronti
La brochure vuole essere un valido strumento per le aziende
alimentari che vogliono approfondire gli studi di Challenge test e la
metodica che Chelab Silliker propone.
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Direttore scientifico della microbiologia.
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