MONOGATARI SVILUPPO DEL GENERE Nascita del genere, probabilmente, nella prima metà del decimo secolo Il più antico monogatari è identificato con il Taketori Monogatari (ca. 909), definito “l’antenato e il primo ad apparire di tutti i monogatari” (Murasaki Shikibu, Genji Monogatari) Il genere si sviluppò attraverso tutta l’epoca d’oro Heian, e in tardo periodo Heian, in varie varianti Influenzò anche diversi generi più tardi CHI LO DIFFUSE E COME? Il genere fu tradizionalmente considerato appannaggio delle dame di corte Però, furono presenti anche autori uomini (fra cui, presumibilmente, l’autore dello stesso Taketori Monogatari, probabilmente vicino all’ambiente di corte e a conoscenza dei vari intrighi politici) I testi vennero probabilmente all’inizio concepiti per essere letti pubblicamente all’interno della cerchia dell’aristocrazia di corte Però, vennero successivamente fatti circolare in (poche) copie manoscritte, per essere fruiti anche singolarmente • • N.B.: il genere, per quanto popolare, fu rivalutato soprattutto in epoca moderna (quando venne visto come archetipo del romanzo psicologico), e non godette di grande considerazione da parte dei contemporanei Lo dimostra il fatto che delle circa 200 opere che si pensa vennero prodotti fra decimo e tredicesimo secolo ci restano in gran parte solo i titoli la maggioranza dei testi sono anonimi TRATTATISTICA CONTEMPORANEA SUI MONOGATARI “Difesa” dei monogatari nel capitolo 25 (“Hotaru”) del Genji Monogatari Considerazioni sui monogatari incluse nel Mumyōzōshi 無 名 草 子 , un monogatariron composto attorno al 1200 CARATTERISTICHE DEL GENERE • • Monogatari 物語 = mono wo kataru (物を語る), “raccontare qualcosa”: riferimento a la loro natura di testi narrativi l’origine del genere nella tradizione orale: il carattere di katari viene incorporato nella scrittura, influenzandone lo stile: forte presenza del narratore, che interviene di frequente con commenti rivolti all’uditorio/lettore, in uno stile che richiama la forma orale Oltre a questo, alcune altre caratteristiche ricorrenti 1. PECULIARE DIMENSIONE TEMPORALE La vicenda narrata, anche quando si ispira a fatti attuali, viene inquadrata in un passato vago talvolta utilizzate formule di apertura che richiamano il “c’era una volta” della tradizione orale delle fiabe. Questa collocazione della storia in un passato non precisato la libera dalla cornice della realtà sfera atemporale in cui non è richiesto il sostegno di un’ottica realistica 2. CARATTERE DI FICTION • • Caratteristica distintiva del monogatari: essere fiction, opera di fantasia (mancanza di makoto, oggetto di critica dai contemporanei) Il carattere di fiction del monogatari consentì l’inserimento al suo interno anche di elementi fantastici. Il monogatari si distingue tuttavia dalla favola assimilando un carico “realistico” e una riflessione psicologica derivata dai nikki Gli elementi fantastici Prevalgono soprattutto nei monogatari più antichi (tsukuri monogatari 作物語, 作物語 “storie inventate”) Diminuiscono in quelli più tardi, dove si afferma un maggiore realismo (anche se non mancano elementi sovrannaturali) 3. STRUTTURA “A SEQUENZA” Sviluppo di singoli episodi, semi-indipendenti gli uni dagli altri, e giustapposti in un andamento rapsodico Tecnica narrativa polifonica, che da voce di volta in volta a diversi personaggi ed episodi N.B.: il processo ricorda la successione della pittura su paraventi o quella dei rotoli dipinti N.B. (2): alcuni monogatari presentano comunque una struttura narrativa più compatta di altri (ad es., il Taketori) 4. RUOLO DELLA POESIA Una caratteristica fondamentale dei monogatari è l’alternanza di prosa e poesia Forse, derivazione di un iniziale tentativo di elevare il genere) Quando la poesia è predominante sulla prosa, si ha di fronte un particolare sottogenere di monogatari, ovvero uno uta monogatari UTA MONOGATARI 歌物語 (“STORIA IMPERNIATA SULLE POESIE”) IPOTESI SULL’ORIGINE DEL GENERE: Possibile origine dagli shū, con una progressiva espansione dei kotobagaki Possibile origine da aneddoti orali o semiletterari (utagatari 歌語り, waka setsuwa 和歌説話) ESEMPIO PIÙ CELEBRE DEL GENERE lo Ise Monogatari, che narra le avventure amorose del celebre poeta Ariwara no Narihira CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DEL GENERE: La poesia • è normalmente prodotto intradiegetico (composizione di uno dei personaggi) • è spesso il “nucleo emozionale” della sezione in cui è inclusa, mentre la parte in prosa la contestualizza Però, la prosa non si limita al ruolo ridotto del kotobagaki (chiarificare il protagonista dell’azione, il tempo in cui l’azione avveniva e l’occasione dell’azione): viene utilizzata anche per approfondire la natura interiore dei personaggi (mentre il loro aspetto esteriore viene raramente descritto). Da qui, la definizione di uta monogatari: • Comunque, preminenza sulla prosa della poesia • Ma parti narrative molto asservite alla poesia e molto più scarne che in altri monogatari contemporanei N.B.: ALTRI SOTTOGENERI Rekishi monogatari Gunki monogatari Entrambi generi più tardi e caratterizzati dal fatto di basarsi su fatti storici LE ORIGINI DEL GENERE: IL TAKETORI MONOGATARI 竹取物語 PROBLEMI DI DATAZIONE E ATTRIBUZIONE Prima del 909 (e forse del 905) Autore legato all’ambiente di corte, che forse rielaborò un testo più antico (si ipotizza, composto in cinese già all’epoca di Tenmu e ricco di riferimenti a figure della politica contemporanea) STRUTTURA E TEMATICHE DELL’OPERA Impianto fiabesco mukashi…” 今は昔) (a partire dall’incipit, “Ima wa però Tensione fra fantastico e realismo, con approfondimento psicologico dei personaggi (anche con l’uso dell’ironia) Origini nel folklore e possibile matrice continentale Relativa consequenzialità nella struttura • • Temi principali: Contrasto fra mondo terreno e mondo ultraterreno Anticipazione di valori estetici dominanti nei monogatari (come l’ideale di mono no aware) LO ISE MONOGATARI 伊勢物語 • • Esempio più celebre di Uta monogatari e insieme a Kokinshū e Genji Monogatari considerato fra le più importanti opere Heian Fra le opere più riprese e rielaborate della storia della letteratura giapponese citata in moltissime opere letterarie di rilievo (compreso il Genji Monogatari) oggetto di parodia a partire dal periodo Tokugawa (quando fu reso ancora più celebre da una stampa a caratteri mobili con illustrazioni pubblicata nel 1608) In particolare, la sua struttura “biografica” fornì un modello fondamentale per la successiva produzione narrativa, compreso il Genji Monogatari. DATAZIONE Incerta: Le poesie e le parti narrative hanno forse attraversato una prima fase di trasmissione orale (utagatari 歌語り), per poi essere raccolte per iscritto sul modello delle collezioni poetiche private Probabilmente l’opera definitiva fu prodotto di un graduale sviluppo, fra la fine del nono e l’inizio dell’undicesimo secolo, raggiungendo una forma simile all’attuale attorno all’anno mille (includendo anche poesie di Narihira provenienti dal Kokinshū con relativi kotobagaki) Anche dopo, però, ampliamenti e rielaborazioni (rimangono anche per questo periodo diverse varianti manoscritte dell’opera) L’opera assunse forma “canonica” nel tredicesimo secolo: Fujiwara no Teika ricostruì il testo nella versione con 125 dan, che riteneva più prossima all’originale ATTRIBUZIONE • • Probabilmente, opera di vari compilatori, però anonimi Testo = “vendetta culturale”? Focus su personaggi che soffrirono a corte dello strapotere della famiglia Fujiwara (Ariwara no Narihira, Ki no Aritsune e Minamoto no Tōru) Forse, dietro l’opera vi sono poeti legati al circolo formato da Minamoto no Tōru e loro discendenti, insofferenti ai Fujiwara Inclusi, si pensa, anche Ki no Tsurayuki e Minamoto no Shitagō, che furono grandi conoscitori dell’opera di Narihira STRUTTURA DELL’OPERA 125 dan 段 (sezioni, lett. “passi”, “gradini”), ognuno dei quali ha al centro una o più poesie, introdotte e/o seguite da brani in prosa. Struttura “seriale” dell’opera e assenza di una trama che segue i principi logici di causa effetto • Dan indipendenti, non posti in una rigida successione logica e temporale • Però, si richiamano l’un l’altro per elementi comuni o per associazione Al contempo, unità e senso di progressione dati dal un protagonista, mai nominato esplicitamente (“c’era una volta un uomo” mukashi, otoko arikeri むかし、おとこ有りけり) ma identificato con Ariwara no Narihira, a cui sono attribuite circa metà delle poesie contenute nell’opera Opera: sorta di “biografia poetica”, con particolare accento sulle vicende amorose. Essa • Non traccia un quadro esaustivo della vita del Narihira “storico” • Ma permette di ricostruire molto delle idee del poeta IL POETA ARIWARA NO NARIHIRA (825-880) Discendenza imperiale: figlio del principe Abo (figlio dell’imperatore Heizei, r. 806-809) e della principessa Itō (figlia dell’imperatore Kanmu) La sua insofferenza nei confronti dei Fujiwara, che emerge in modo più o meno velato nello Ise Monogatari, dipende dal fatto che egli condivise il destino di molti discendenti imperiali e nobili costretti a una carriera modesta dal loro strapotere • Privato dei titoli imperiali, fu costretto ad assumere il cognome Ariwara, per il declino del nonno Heizei a conseguenza di lotte interne alla famiglia Fujiwara • Il padre morì in un complotto tramato da Fujiwara no Yoshifusa • Narihira si scontrò con i Fujiwara per la sua relazione (dan 3, 4 e 76) con la figlia del fratello di Yoshifusa, Fujiwara no Kōshi • La nipote di Narihira, Ayako, sposò l’imperatore Seiwa ed ebbe un figlio, Sadakazu, e la sorella della moglie di Narihira, Ki no Shizuko, ebbe un figlio, Koretaka, dall’imperatore Montoku, ma nessuno dei due riuscì a salire al trono per l’interferenza dei Fujiwara TEMATICHE Al centro: tematica amorosa. Tuttavia, l’opera è più di un canzoniere d’amore: manifesto del codice estetico della nobiltà di periodo Heian (ora cosciente della propria indipendenza culturale dalla Cina) Su cosa si fondava tale codice estetico? Ideale di raffinatezza (miyabi): vero e proprio linguaggio che si supponeva che ogni nobile comprendesse, e invece precluso a chi viveva al di fuori della corte Contrapposizione della raffinatezza dell’uomo della capitale con la rusticità (hinabi) dell’uomo di campagna. • • Narihira: l’incarnazione di tale codice estetico Non comune “libertino” (anche data l’ampia libertà sessuale dell’epoca) Piuttosto, amatore ideale: l’accento nelle sue imprese amorose è posto non sul desiderio di possedere la donna, ma sulla raffinatezza che le accompagna e sul sentimento suscitato dall’estetica visione della bellezza femminile, assimilata alla bellezza della natura e dei valori estetici del passato Connessione con l’antica capitale, Nara, a simboleggiare tali valori (in contrapposizione alla grettezza delle manovre politiche dei Fujiwara). Personaggi: figure che si pongono in antitesi alla struttura di potere dei Fujiwara insediatisi alla corte Heian e che provano un senso di disillusione verso la vita aristocratica INFLUENZE SULLA LETTERATURA SUCCESSIVA • • • • • Codifica di una serie di motivi che si affermeranno nella narrativa successiva: Il motivo del kaimami Il motivo dell’azuma kudari Una serie di “luoghi poetici”: gli Yatsuhashi, il monte Utsu, il monte Fuji, il fiume Sumida, il santuario Kasuga a Nara… Il motivo dell’eroe caduto in disgrazia Appunto, il motivo dell’amatore ideale In particolare, parallelo con il Genji Monogatari LO SVILUPPO DEGLI UTA MONOGATARI DOPO LO ISE Yamato Monogatari 大 和 物 語 (951 ca.), incentrato sulla vita di corte Heichū Monogatari 平 中 物 語 (960-965 ca.), incentrato sulla figura di Taira no Sadafumi 平貞 文 (872-923), come Narihira un kajin incluso nel Kokinshū, che rappresenta una specie di rovescio comico di Narihira stesso N.B.: anche per lo Heichū Monogatari, problema dell’attribuzione e “mitologizzazione” della figura autoriale
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