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Indagine Nazionale AMCLI:
Staphylococcus aureus
Floriana Campanile
epidemiologia
delle
antibiotico-resistenze
in
Staphylococcus aureus rappresenta la seconda più frequente causa di infezioni
nosocomiali (HAI) in Europa (12,3%); tra questi, il 16,7% è rappresentato da S. aureus
meticillino-resistente (MRSA).
La situazione epidemiologica di S. aureus in Italia è stata oggetto di uno studio
multicentrico condotto nel 2012, che ha coinvolto 52 laboratori ospedalieri italiani, che
hanno inviato al centro di riferimento (LABMMAR) 2,541 isolati e relativi dati, di cui 1,684
(640 MRSA; 1,044 MSSA) rispettavano i criteri di inclusione definiti dal protocollo di studio
e, pertanto analizzati. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’attuale
situazione epidemiologica di S. aureus in Italia, in modo da fornire un quadro sulla
prevalenza e le caratteristiche antimicrobiche di isolati clinici, ed un'analisi accurata sulla
distribuzione dei principali cloni di MRSA circolanti in Italia.
Coerentemente con quanto riportato dai dati Ears-Net 2011, la prevalenza di S. aureus in
Italia è pari all’11,6% (n = 2,541), mentre la prevalenza di MRSA rispetto S.aureus è del
35,8% (n = 910). L’analisi delle molecole antibiotiche testate ha mostrato antibioticosensibilità in ≥92.2% degli isolati di MSSA, con l'eccezione di clindamicina (89,7%) ed
eritromicina (84,2%). Tra gli isolati di MRSA, sono state riscontrate percentuali di
resistenza comprese tra il 12,6% e il 39% per tetraciclina, rifampicina, clindamicina e
gentamicina, e più elevate per eritromicina (65,4%) e fluorochinoloni (72,3-85,8%). La
distribuzione dei valori di MICs ai glicopeptidi ha mostrato che il 58,2% degli isolati
presentava MIC 1-2 mg/L. La caratterizzazione molecolare, condotta con diverse tecniche
di tipizzazione genica su 102 ceppi MRSA, proporzionalmente selezionati in base ai profili
di sensibilità, ha emesso in evidenza la diffusione epidemica di cinque principali cloni,
internazionalmente noti (figura 1): ST228-SCCmecI (spa-types t001-t023-t041-t1349t1686-t3217), presente nel 33% degli isolati; USA500/ST8-IV (t008), 17,6%; EMRSA15/ST22-IVH (t020-t025-t032-t223), 17,3%; USA100/ST5-II (t002-t653-t1349-t2164-t3217t388), 14,7%; ST239/241-III (t030-t037), 3,9%. Sono stati, inoltre, identificati cinque isolati
PVL-positivi (CA-MRSA), associati al clone USA300 e a cloni minori
In conclusione, questo primo studio di sorveglianza a livello nazionale ha dimostrato che le
infezioni da S.aureus rimangono un problema sanitario rilevante in Italia, rappresentando
circa il 12% di tutte le infezioni nosocomiali; in particolare, MRSA/MDR sono quasi un
terzo di tutte le infezioni da S. aureus. Questo studio ha descritto, inoltre, la diffusione
geografica intra- ed inter-regionale di cinque principali cloni epidemici di MRSA, mostrando
predominanza e stabilità, nel tempo, del clone ST228-SCCmecI-spa-type 1.
Figura 1: Distribuzione per macro-regioni, dei principali cloni di MRSA (ST-MRSASCCmec).