Roma, 16 settembre 2014
COMUNICATO STAMPA
Il laboratorio si sposta sulla nuvola
Dal cloud computing in arrivo gli e-lab, i laboratori virtuali per studiare,
esercitarsi e fare esami, accedendo dal proprio pc. Il progetto realizzato da
Sapienza, IBM e Cineca
16 settembre 2014, ore 12.30
Sala del Senato Accademico, I piano - Palazzo del Rettorato
Piazzale Aldo Moro 5, Roma
Laboratori virtuali dove svolgere attività didattica collegandosi con il proprio dispositivo da
qualsiasi luogo: questa è l’idea sviluppata e sperimentata alla Sapienza nel progetto E-lab
condotto in collaborazione con il Cineca e IBM Italia.
I risultati sono stati illustrati il 16 settembre presso l’Ateneo alla presenza del Rettore Luigi
Frati, del Presidente del Centro InfoSapienza Tiziana Catarci, del Vice Presidente di IBM
Italia Biagio De Marchis e del direttore generale di Cineca Marco Lanzarini.
Il punto di partenza del progetto è che qualsiasi aula o sala dell’Ateneo può diventare un
ambiente informatizzato; se e quando necessario, può essere cioè trasformata in un
laboratorio virtuale, secondo le esigenze di un particolare corso di studio.
I vantaggi di questa soluzione sono notevoli, sia per gli studenti, che per i docenti. Gli
studenti non dovrebbero più comprare computer potenti per eseguire software “pesanti”, o
investire molto tempo a configurare gli ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall’aula per
raggiungere il laboratorio. I docenti, d'altra parte, potrebbero mostrare più facilmente
software, strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e guidarli “in diretta” al loro uso
corretto. Le università non dovrebbero più destreggiarsi con un numero limitato di laboratori
per coprire le numerose richieste, né sostenere i costi necessari per attrezzarne di nuovi.
“Il progetto e-lab – ha dichiarato il presidente del Centro InfoSapienza Tiziana Catarci - è
un esempio di come la disponibilità di infrastrutture tecnologiche avanzate, tra cui appunto il
cloud e le reti permette di progettare applicazioni e servizi estremamente innovativi, in
particolare in favore degli studenti, per realizzare una didattica innovativa non solo nei
contenuti, ma anche nelle modalità di erogazione/fruizione”.
Il progetto si basa sull’applicazione del modello cloud computing (cloud è la “nuvola”, ovvero
l’insieme dei server presenti sulla rete per offrire i servizi) alla didattica universitaria con una
tecnologia Virtual Desktop Infrastructure (VDI) che permette di realizzare un modello di
"Bring Your Own Device" (BYOD) per i dispositivi degli studenti.
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
CF 80209930587 PI 02133771002
Capo Ufficio Stampa: Alessandra Bomben
Addetti Stampa: Christian Benenati - Marino Midena - Barbara Sabatini - Stefania Sepulcri
Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma
T (+39) 06 4991 0035 - 0034 F (+39) 06 4991 0399
[email protected] [email protected] www.uniroma1.it
Pag 2
"Siamo fieri di essere partner tecnologico di un progetto che vede protagonisti due
eccellenze italiane del mondo universitario e della ricerca scientifica" dichiara Biagio De
Marchis, Vice Presidente di IBM Italia."Qui è lo studente il principale attore del processo di
apprendimento che può avvenire in qualsiasi momento e in qualunque luogo, secondo il
paradigma 'anytime/anywhere', oggi più che mai esigenza e modello di vita dei nostri
ragazzi. Che il Cloud Computing sia il futuro per l'erogazione dei servizi è un dato di fatto. E
che, con questo progetto, diventi anche lo strumento per un nuovo modo di insegnare e di
imparare, aprendo la strada a nuovi traguardi per il mondo accademico e scientifico,
semplicemente ci entusiasma."
“Cineca è orgoglioso di aver contribuito al progetto con le proprie competenze e tecnologie”,
sottolinea il direttore generale di Cineca Marco Lanzarini, che aggiunge: “al termine della
seconda fase della sperimentazione con Sapienza, il progetto potrà essere esteso agli altri
Atenei consorziati: supportare la comunità della ricerca del nostro paese, mettendo a fattor
comune le potenzialità di cui disponiamo, rappresenta la missione stessa del Consorzio”.
La sperimentazione, condotta nell’anno accademico 2013-2014 con il coinvolgimento di
studenti del primo e secondo anno di Ingegneria Informatica, sarà estesa a partire dal mese
di settembre anche ai corsi delle facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e di
Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica (Statistica in particolare). L’obiettivo è
di estendere il servizio e-lab a tutte le facoltà della Sapienza.
La piattaforma inoltre è stata utilizzata anche per lo svolgimento di esami da parte degli
studenti, garantendo i necessari requisiti di “sicurezza” e “validità formale”.
In un futuro prossimo il modello potrebbe essere impiegato anche per l’espletamento dei test
d’ingresso ai corsi universitari a numero chiuso anche a livello nazionale.
I vantaggi di e-lab
Numerosi i vantaggi per gli studenti:
 l’utilizzo del proprio dispositivo (tablet o pc) grazie all’adozione del modello BYOD (BringYour-Own-Device) che consente di svincolare il servizio dai limiti della disponibilità di
postazioni desktop nei laboratori;
 flessibilità di accedere agli ambienti di lavoro anche dall’esterno dell’Ateneo, fuori dall’orario
didattico con la possibilità di rieseguire l’esercitazione in qualunque momento nelle stesse
condizioni operative;
 garanzia di lavorare su un ambiente di lavoro correttamente configurato e funzionante.
…e per l’università:
 ottimizzazione delle risorse strumentali universitarie (aule e laboratori informatici) riduzione
dei costi di infrastruttura informatica e relativa gestione;
 disponibilità di ambienti di lavoro per un numero superiore di studenti;
 flessibilità nell’allocazione di spazi ad uso aula/laboratorio didattico.
Pag 3
Le tappe del progetto
Dopo una prima fase di studio e sviluppo della soluzione (fine 2012 – primavera 2013), la piattaforma è
stata sperimentata in due corsi del primo anno della laurea in Ingegneria informatica (settembre –
dicembre 2013), secondo il modello BYOD che prevede la possibilità per gli studenti di usare il proprio
dispositivo (portatile o tablet) collegandosi alla rete WiFi dell’aula. La sperimentazione è stata
perfezionata successivamente in quanto il WiFi non è risultato adatto a supportare un numero elevato
di utenti (i corsi contavano circa 70 partecipanti a esercitazione).
Un secondo esperimento (marzo – luglio 2014) si è svolto con un corso del secondo anno della laurea
in Ingegneria informatica, sempre secondo il modello BYOD ma in un’aula leggermente attrezzata,
rendendo disponibili cavi di rete Ethernet a tutti gli studenti (collegamento cablato). In questa seconda
sperimentazione, inoltre le macchine virtuali/ambienti operativi con cui gli studenti operavano durante
le esercitazioni, sono rimasti disponibili per tutti i mesi, 24 ore al giorno con accesso anche da casa.
Questo ha permesso di avere un unico punto di accesso sempre disponibile al corso. La piattaforma si
è così dimostrata capace di supportare anche l’utilizzo “a distanza”, delineando uno scenario di
corso di laboratorio in modalità e-Learning.
Visto il successo di questa seconda sperimentazione, nei mesi di giugno e luglio 2014 la piattaforma è
stata anche utilizzata per far svolgere gli esami agli studenti (i corsi in questione prevedevano come
parte dell’esame una prova pratica); la piattaforma è stata così sperimentata anche negli aspetti di
“sicurezza” e “validità formale” necessari per una prova d’esame. La sperimentazione continuerà nel
prossimo anno accademico (settembre – dicembre 2014) estendendosi a settori non informatici. In
particolare, la sperimentazione coinvolgerà corsi della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e
naturali e della facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica (Statistica in
particolare).Il piano è di estendere quindi il servizio e-lab a tutte le facoltà della Sapienza.
Le tecnologie
L’architettura e la soluzione infrastrutturale, basate su tecnologie IBM e Open Source, sono state
disegnate per erogare tutti i tipi di servizi cloud (Infrastructure-as-a-Service, Platform-as-a-Service e
Software-as-a-Service) nell’ottica di impostare un’architettura di riferimento su cui costruire un
poteziale portafoglio di servizi cloud a disposizione delle università e per gli studenti. L’infrastruttura
hardware utilizzata è “IBM Flex System”, un sistema integrato e modulare che attraverso
un’architettura gestionale unificata permette l’amministrazione di nodi computazionali, storage
enterprise, rete e virtualizzazione, offrendo grande flessibilità e prestazioni. La soluzione sfrutta
componenti Open Source che rispondono alle esigenze di efficienza e funzionali del mondo
universitario, e in particolare integra la piattaforma cloud OpenStack, KVM come layer di
virtualizzazione e il server VNC per la remotizzazione del desktop. Per l’automazione dei processi di
creazione degli ambienti virtuali dedicati agli studenti, per il workflow che governa questi processi e in
generale per l’orchestrazione delle componenti cloud, è stata adottata la piattaforma IBM Cloud
Orchestrator, basata su OpenStack. Le componenti infrastrutturali di tipo cloud sono state integrate da
Cineca per realizzare una vera e propria piattaforma per l’attivazione su richiesta e la gestione di
laboratori virtuali. Ciascun laboratorio è stato immaginato come un ecosistema indipendente, fruibile in
modo sicuro ed efficiente sia in aula, sia da casa. Ogni laboratorio è composto da una macchina
virtuale dedicata per il docente e da macchine virtuali per gli studenti. In questo modo ogni studente è
in grado di utilizzare lo specifico ambiente applicativo necessario allo svolgimento dell’attività didattica,
può interagire con il docente per lo scambio di materiale, proseguire a casa le esercitazioni iniziate in
aula e, inoltre, può conservare il materiale prodotto. L’ecosistema di ogni laboratorio virtuale è dotato di
strumenti di monitoraggio e verifica della riservatezza, utili all’utilizzo dei laboratori nelle fasi di esame
di fine corso.
Pag 4
Per interviste
Sapienza Università di Roma
Tiziana Catarci, presidente Centro InfoSapienza
Info
Ufficio Stampa e Comunicazione Sapienza
Alessandra Bomben
T (+39) 06 49910035
[email protected]
Ufficio Stampa IBM Italia
Claudia Ruffini
T (+39) 02 59625792
[email protected]
Ufficio Stampa e Comunicazione CINECA
Patrizia Coluccia
T (+39) 051 6171443
[email protected]
Sommario Rassegna Stampa
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Corriere.it
17/09/2014
LA SAPIENZA NELLA «NUVOLA», AL VIA LA NUOVA DIDATTICA
DIGITALE
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StudioCataldi.it
17/09/2014
A ROMA NASCE L'UNIVERSITA' 3.0: ESAMI E CORSI ANCHE SEDUTI AL 4
PARCO
Uninews24.it
17/09/2014
UNIVERSITA' 3.0: ESAMI E CORSI ANCHE SEDUTI AL PARCO
6
Adnkronos.com/IGN
16/09/2014
E-LAB A ROMA NASCE L'UNIVERSITA' 3.0: ESAMI E CORSI ANCHE
SEDUTI AL PARCO
8
It.Yahoo.Com
16/09/2014
E-LAB - A ROMA NASCE L'UNIVERSITA' 3.0: ESAMI E CORSI ANCHE
SEDUTI AL PARCO
10
LiberoQuotidiano.it
16/09/2014
E-LAB A ROMA NASCE L'UNIVERSITA' 3.0: ESAMI E CORSI ANCHE
SEDUTI AL PARCO
11
01net.it
16/09/2014
E-LAB: STUDIARE NEL CLOUD CON SAPIENZA, IBM E CINECA
14
Datamanager.it
16/09/2014
E-LAB: IL LABORATORIO SI SPOSTA SULLA NUVOLA
15
Guidasicilia.it
16/09/2014
presentazione eLab
17
Ibm.com
16/09/2014
IL LABORATORIO SI SPOSTA SULLA NUVOLA
19
Ilcittadino.it
16/09/2014
17:40 16-SET-14 (ADNKRONOS) - HI-TECH: ARRIVA L'UNIVERSITA' 3.0,
ESAMI E CORSI SU TABLET/ADNKRONOS
21
Ilmeteo.it
16/09/2014
A ROMA NASCE L'UNIVERSITA' 3.0: ESAMI E CORSI ANCHE SEDUTI AL 22
PARCO
Ilsussidiario.net
16/09/2014
presentazione elab
Immediapress.it
16/09/2014
A ROMA NASCE L'UNIVERSITA' 3.0: ESAMI E CORSI ANCHE SEDUTI AL 24
PARCO
Italiannetwork.it
16/09/2014
UNIVERSITA' ITALIANE NEL MONDO - A LA SAPIENZA (ROMA)
SINERGIE CON CINECA E IBM SU PROGETTO E LAB :
26
SassariNotizie.com
16/09/2014
presentazione eLab
28
Tiscali.it
16/09/2014
A ROMA NASCE L'UNIVERSITA' 3.0: ESAMI E CORSI ANCHE SEDUTI AL 30
PARCO
Yahoo! Finanza
16/09/2014
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Tecnologie
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l'usato
INFORMATICA&UNIVERSITA’

La Sapienza nella «nuvola», al via la
nuova didattica digitale

Presentato il sistema di E-lab per consentire lezioni multimediali e laboratori virtuali

di Lilli Garrone


Un laboratorio sulla nuvola. È quello che parte all’Università La Sapienza di
Roma: un laboratorio virtuale dove ci si può collegare in tempo reale con
quello del proprio professore e il professore con lo studente per svolgere

attività didattica. Un’idea sviluppata nel progetto «E-lab» condotto dal primo
ateneo romano in collaborazione con «Cineca» (il consorzio formato da 69
università italiane, due enti di ricerca e il Miur, il ministero dell’Istruzione)
oltre che dall’Ibm Italia. Punto di partenza del progetto è che qualsiasi aula
dell’ateneo romano può diventare un ambiente informatizzato se e quando
necessario: può, cioè, essere trasformata in un laboratorio informatico,
secondo le esigenze di un particolare corso di studio. «L’idea è semplice – ha
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detto la professoressa Tiziana Catarci, presidente del centro InfoSapienza –Nel
2014 l’innovazione è dappertutto, ma nell’università le modalità didattiche
sono le stesse di decine di anni fa. Se si entra in un laboratorio informatico i
HAI 2 MINUTI PER NOI?
computer sono gli stessi di quando io ero studente. Noi abbiamo 100 mila
ragazzi, come si possono attrezzare laboratori informatici per così tanti
Ci basta poco per
farti più felice
studenti? Così abbiamo deciso di eliminare un laboratorio fisso e far sì che
qualunque aula può diventare un laboratorio informatico attraverso la messa
in rete sul “cloud” , e collegandosi sia studenti che docenti possono fare la
loro esercitazione».
secondo anno di ingegneria informatica: secondo i risultati della
sperimentazione, illustrati alla presentazione il 16 settembre, i test sono stati
CINECA
Codice abbonamento:
La «nuvola» è già stata sperimentata e apprezzata da chi ha potuto testarla
nell’anno accademico 2013-2014, soprattutto da studenti del primo e del
Bocconi scala la
classifica: il master in
management al
12esimo posto
042782
SCUOLA
Pag. 2
Data
17-09-2014
Pagina
Foglio
«nettamente positivi», sia per la facilità di accesso che come supporto per
apprendere. E infatti i vantaggi sarebbero notevoli, sia per i professori che per
gli studenti: questi ultimi non devono più comprare computer potenti per
eseguire «software» pesanti o investire molto tempo per configurare gli
ambienti necessari ai corsi, oppure spostarsi dall’aula per raggiungere il
laboratorio. I docenti, d’altra parte, possono più facilmente mostrare software
strumenti e tecnologie e guidare gli studenti «in diretta» al loro uso corretto.
E le università, infine, non debbono più destreggiarsi con un numero limitato
di laboratori per coprire le numerose richieste. «Una didattica innovativa non
solo nei contenuti anche nelle modalità di erogazione – ha detto il rettore de
La sapienza Luigi Frati – Così cerchiamo anche di modernizzare
2/2
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l’insegnamento che troppo spesso risente di un rapporto unicamente
studente-professore». «In questo modo lo studente è il principale autore del
processo di apprendimento che può avvenire in qualsiasi momento e in
SCUOLA
qualunque luogo – ha detto il vicepresidente di Ibm Italia Biagio De Marchis –
oggi più che mai secondo le esigenze di vita dei nostri ragazzi». E infine il
Il genio di Aaron per
giudicare i prof
direttore generale di Cineca Marco Lazzarini ha ricordato che «il progetto può
essere esteso anche agli altri atenei consorziati».
17 settembre 2014 | 10:58
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portatile degli studenti che possono così seguire la
didattica da qualsiasi luogo, anche da casa,
collegati con il prof attraverso un laboratorio
virtuale. E' pronto ed è made in Italy il primo e-Lab
italiano ed europeo, sviluppato e sperimentato con
successo dall'Università La Sapienza di Roma con
diventare un ambiente informatizzato. Se e quando necessario, può essere cioè
trasformata in un laboratorio virtuale, secondo le esigenze di un particolare corso di
studio". L'aula virtuale, una tecnologia sperimenta nell'anno accademico 2013-2014 con
circa 70 studenti del primo e secondo anno di Ingegneria Informatica, da questo mese
sarà estesa anche ai corsi di Scienze Matematiche, fisiche e naturali, di Ingegneria
dell'Informazione e di Statistica. "E' il primo e-Lab italiano e anche europeo" sottolinea
il rettore Luigi Frati, determinato ad "applicare queste tecnologie a tutte le facoltà, non
solo quelle tecniche". "Siamo una società globale, non facciamo più solo computer"
rimarca Biagio De Marchis, vicepresidente di Ibm Italia. Stando ai risultati degli
esperimenti sugli studenti, l'e-Lab è risultato soddisfacente per il 50% dei ragazzi,
estremamente soddisfacente per il 45%, moderatamente soddisfacente per il 5%. E
nessuno ha ritenuto questa tecnologia non soddisfacente. Sono notevoli, insomma, sia
per gli studenti che per i docenti, i vantaggi di questa soluzione tecnologica che
potrebbe arrivare anche sugli smartphone, "sebbene il video troppo piccolo rischia di
limitare tutte le esercitazioni" osserva Marco Lanzarini, direttore generale del Cineca, il
Consorzio Interuniversitario al servizio del sistema accademico nazionale. "Al termine
della seconda fase della sperimentazione con La Sapienza, il progetto potrà essere
esteso agli altri Atenei consorziati" annuncia Lanzarini. Con e-Lab, gli studenti non
dovrebbero più comprare computer potenti per eseguire software 'pesanti', o investire
molto tempo a configurare gli ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall'aula per
raggiungere il laboratorio. I docenti, d'altra parte, potrebbero mostrare più facilmente
software, strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e guidarli 'in diretta' al loro uso
corretto. Le università non dovrebbero più destreggiarsi con un numero limitato di
laboratori per coprire le numerose richieste, né sostenere i costi necessari per
attrezzarne di nuovi. "Il progetto e-Lab -aggiunge Catarci- è un esempio di come la
disponibilità di infrastrutture tecnologiche avanzate, tra cui appunto il cloud e le reti
permette di progettare applicazioni e servizi estremamente innovativi, in particolare in
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042782
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Cassazione: va sanzionato
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Codice abbonamento:
Ibm Italia e Cineca. E presto, oltre a studiare ed
esercitarsi, gli studenti potranno sostenere anche
gli esami. "Il futuro è già qui" sottolinea all'Adnkronos la presidente del Centro
Data
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17-09-2014
Pagina
Foglio
favore degli studenti, per realizzare una didattica innovativa non solo nei contenuti, ma
anche nelle modalità di erogazione/fruizione". Dal punto di vista tecnologico, il progetto
2/2
Il Pignoramento presso terzi: novità
dal 2013
si basa sull'applicazione del modello cloud computing - la cosidetta 'nuvola', ovvero
l'insieme dei server presenti sulla rete per offrire i servizi - alla didattica universitaria
con una tecnologia Virtual Desktop Infrastructure (Vdi) che permette di realizzare un
modello di "Bring Your Own Device" (Byod) per i dispositivi degli studenti. "Che il Cloud
La riassunzione del processo civile
alla luce della novella n. 69/2009.
Computing sia il futuro per l'erogazione dei servizi è un dato di fatto. E che, con questo
progetto, diventi anche lo strumento per un nuovo modo di insegnare e di imparare,
Il pignoramento presso terzi alla
luce delle modifiche introdotte dalla
c.d. Legge di Stabilità.
aprendo la strada a nuovi traguardi per il mondo accademico e scientifico,
semplicemente ci entusiasma" dice ancora De Marchis riferendo che in questo progetto
"Ibm Italia ha investito 100mila euro" ma ricordando che la multinazionale nel suo
complesso ha appena investito 7 miliardi di dollari nel Cloud. 16/09/2014 17:49 Primo piano | Ultima ora | Lascia un commento | Ultimi commenti | Salva in PDF
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Roma - Avanza
l'Università 3.0 con
le lezioni
universitarie
direttamente sul
tablet o sul pc
portatile degli
studenti che
possono così
seguire la didattica
da qualsiasi luogo,
anche da casa,
collegati con il prof
attraverso un
laboratorio virtuale.
Stuprata
nell'androne del
palazzo
Bologna - E n n e s i m a
violenza durante le notti
della movida bolognese.
Questa volta a farne le
spese è una studentessa
fuori sede di vent’anni che
GR Radio
ha denunciato e
raccontato come venerdì
sera, ha conosciuto in un In order to view this object you need Flash
l o c a l e u n v e n t o t t e n n e Player 9+ support!
americano, con cui ha
iniziato a bere qualche
drink. I due, dopo
un'iniziale simpatia, hanno
deciso di appartarsi
Uninews24 Youtube
nell’androne di un
palazzo.
E' pronto ed èmade
Università, è
in Italy il primo e-Lab
allarme precarietà
italiano ed europeo,
sviluppato e sperimentato con successo dall'Università La Sapienza di Roma Roma - Secondo i dati
del Miur, nel 2012
con Ibm Italia e Cineca. E presto, oltre a studiare ed esercitarsi, gli studenti
l'università italiana ha
potranno sostenere anche gli esami.
raggiunto un trend
totalmente negativo: il 60
"Il futuro è già qui" sottolinea all'Adnkronos la presidente del Centro
InfoSapienza, Tiziana Catarci, presentando i risultati del progetto e-Lab da lei % fra docenti e ricercatori,
guidato. "Il punto di partenza del progetto -spiega la titolare del Dipartimento lavora con un contratto
precario.
di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale- è che qualsiasi aula o
Lega: no alla
sala dell'Ateneo può diventare un ambiente informatizzato. Se e quando
necessario, può essere cioè trasformata in un laboratorio virtuale, secondo le graduatoria unica
esigenze di un particolare corso di studio". L'aula virtuale, una tecnologia
Roma- “ N o a l l a
sperimenta nell'anno accademico 2013-2014 con circa 70 studenti del primo
graduatoria unica
e secondo anno di Ingegneria Informatica, da questo mese sarà estesa
nazionale per l'accesso ai
anche ai corsi di Scienze Matematiche, fisiche e naturali, di Ingegneria
corsi universitari a
dell'Informazione e di Statistica. "E' il primo e-Lab italiano e anche europeo"
numero programmato,
sottolinea il rettore Luigi Frati, determinato ad "applicare queste tecnologie a p r e v i s t a d a l d e c r e t o
sull'Istruzione nei prossimi
tutte le facoltà, non solo quelle tecniche". "Siamo una società globale, non
facciamo più solo computer" rimarca Biagio De Marchis, vicepresidente di Ibm g i o r n i a l l ' e s a m e d e l l a
Camera”.
Italia.
Stando ai risultati degli esperimenti sugli studenti, l'e-Lab è risultato
soddisfacente per il 50% dei ragazzi, estremamente soddisfacente per il 45%,
moderatamente soddisfacente per il 5%. E nessuno ha ritenuto questa
tecnologia non soddisfacente. Sono notevoli, insomma, sia per gli studenti
che per i docenti, i vantaggi di questa soluzione tecnologica che potrebbe
arrivare anche sugli smartphone, "sebbene il video troppo piccolo rischia di
limitare tutte le esercitazioni" osserva Marco Lanzarini, direttore generale del
Cineca, il Consorzio Interuniversitario al servizio del sistema accademico
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nazionale. "Al termine della seconda fase della sperimentazione con La
Sapienza, il progetto potrà essere esteso agli altri Atenei consorziati"
annuncia Lanzarini. Con e-Lab, gli studenti non dovrebbero più comprare
computer potenti per eseguire software 'pesanti', o investire molto tempo a
configurare gli ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall'aula per
raggiungere il laboratorio. I docenti, d'altra parte, potrebbero mostrare più
facilmente software, strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e guidarli 'in
diretta' al loro uso corretto. Le università non dovrebbero più destreggiarsi
con un numero limitato di laboratori per coprire le numerose richieste, né
sostenere i costi necessari per attrezzarne di nuovi.
Federconsumatori sui
costi degli atenei italiani. "Studenti
fancazzisti". Scontro
Adinolfi ‐ Udu e Rds
giornalista e politico passato
"Il progetto e-Lab -aggiunge Catarci- è un esempio di come la disponibilità di
infrastrutture tecnologiche avanzate, tra cui appunto il cloud e le reti permette
di progettare applicazioni e servizi estremamente innovativi, in particolare in
favore degli studenti, per realizzare una didattica innovativa non solo nei
contenuti, ma anche nelle modalità di erogazione/fruizione". Dal punto di vista
tecnologico, il progetto si basa sull'applicazione del modello cloud computing la cosidetta 'nuvola', ovvero l'insieme dei server presenti sulla rete per offrire i
servizi - alla didattica universitaria con una tecnologia Virtual Desktop
Infrastructure (Vdi) che permette di realizzare un modello di "Bring Your Own
Device" (Byod) per i dispositivi degli studenti. "Che il Cloud Computing sia il
futuro per l'erogazione dei servizi è un dato di fatto. E che, con questo
progetto, diventi anche lo strumento per un nuovo modo di insegnare e di
imparare, aprendo la strada a nuovi traguardi per il mondo accademico e
scientifico, semplicemente ci entusiasma" dice ancora De Marchis riferendo
che in questo progetto "Ibm Italia ha investito 100mila euro" ma ricordando
che la multinazionale nel suo complesso ha appena investito 7 miliardi di
dollari nel Cloud.
Acquario
Pesci
nell'ultimo anno dal Partito
Democratico (dopo essersi
Ariete
nel 2007, ndr) a Scelta Civica,
non smette di stupire. Dopo
aver inviato un “tweet” qualche
Toro
giorno fa dove additava i
napoletani come “popolo di
merda” per le manifestazioni
contro i rifiuti tossici, Adinolfi
ha voluto dire la sua anche in
merito ai cortei studenteschi
che hanno animato ieri le
piazze italiane.
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oroscopo
Roma – Mario Adinolfi,
candidato anche a segretario
Al lavoro mancano collaborazione e
complicità: impegnatevi per
rasserenare l’atmosfera
La situazione sentimentale è in
continua evoluzione
Prendetevi un po' di tempo per far
visita ad un amico; investite parte
delle vostre energie in un progetto
forse poco realistico, ma che vi sta
molto a cuore
Potrete riscuoterete consensi nel lavoro
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A Roma nasce l'università 3.0: esami e corsi
anche seduti al parco
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Articolo pubblicato il: 16/09/2014
Avanza l'Università 3.0 con le lezioni
universitarie direttamente sul tablet o
sul pc portatile degli studenti che
possono così seguire la didattica da
qualsiasi luogo, anche da casa,
Aree protette italiane, dove
l'ambiente va a braccetto
con l'economia
collegati con il prof attraverso un
laboratorio virtuale. E' pronto ed è
made in Italy il primo e-Lab italiano
ed europeo, sviluppato e
sperimentato con successo
dall'Università La Sapienza di
Roma con Ibm Italia e Cineca. E
presto, oltre a studiare ed esercitarsi,
Blitz contro il clan
camorristico dei Lo Russo
gli studenti potranno sostenere anche gli esami.
"Il futuro è già qui" sottolinea all'Adnkronos la presidente del Centro InfoSapienza, Tiziana
Catarci, presentando i risultati del progetto e-Lab da lei guidato. "Il punto di partenza del progetto
-spiega la titolare del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale- è che
qualsiasi aula o sala dell'Ateneo può diventare un ambiente informatizzato. Se e quando
necessario, può essere cioè trasformata in un laboratorio virtuale, secondo le esigenze di un
particolare corso di studio". L'aula virtuale, una tecnologia sperimenta nell'anno accademico
2013-2014 con circa 70 studenti del primo e secondo anno di Ingegneria Informatica, da questo
Achires, il robot corre come
un essere umano
mese sarà estesa anche ai corsi di Scienze Matematiche, fisiche e naturali, di Ingegneria
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dell'Informazione e di Statistica. "E' il primo e-Lab italiano e anche europeo" sottolinea il rettore
Luigi Frati, determinato ad "applicare queste tecnologie a tutte le facoltà, non solo quelle
tecniche". "Siamo una società globale, non facciamo più solo computer" rimarca Biagio De
Marchis, vicepresidente di Ibm Italia.
Stando ai risultati degli esperimenti sugli studenti, l'e-Lab è risultato soddisfacente per il 50% dei
ragazzi, estremamente soddisfacente per il 45%, moderatamente soddisfacente per il 5%. E
nessuno ha ritenuto questa tecnologia non soddisfacente. Sono notevoli, insomma, sia per gli
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sugli smartphone, "sebbene il video troppo piccolo rischia di limitare tutte le esercitazioni"
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Ben, il labrador che nuota
con il delfino
osserva Marco Lanzarini, direttore generale del Cineca, il Consorzio Interuniversitario al servizio
del sistema accademico nazionale. "Al termine della seconda fase della sperimentazione con La
Sapienza, il progetto potrà essere esteso agli altri Atenei consorziati" annuncia Lanzarini. Con eLab, gli studenti non dovrebbero più comprare computer potenti per eseguire software 'pesanti', o
investire molto tempo a configurare gli ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall'aula per
raggiungere il laboratorio. I docenti, d'altra parte, potrebbero mostrare più facilmente software,
strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e guidarli 'in diretta' al loro uso corretto. Le università
non dovrebbero più destreggiarsi con un numero limitato di laboratori per coprire le numerose
richieste, né sostenere i costi necessari per attrezzarne di nuovi.
Yerka Project, la bici che non
si 'ruba'
"Il progetto e-Lab -aggiunge Catarci- è un esempio di come la disponibilità di infrastrutture
tecnologiche avanzate, tra cui appunto il cloud e le reti permette di progettare applicazioni e
servizi estremamente innovativi, in particolare in favore degli studenti, per realizzare una didattica
innovativa non solo nei contenuti, ma anche nelle modalità di erogazione/fruizione". Dal punto di
vista tecnologico, il progetto si basa sull'applicazione del modello cloud computing - la cosidetta
'nuvola', ovvero l'insieme dei server presenti sulla rete per offrire i servizi - alla didattica
universitaria con una tecnologia Virtual Desktop Infrastructure (Vdi) che permette di realizzare un
modello di "Bring Your Own Device" (Byod) per i dispositivi degli studenti. "Che il Cloud
Computing sia il futuro per l'erogazione dei servizi è un dato di fatto. E che, con questo progetto,
Visite a 'siti maligni', l'Italia è
terza al mondo
diventi anche lo strumento per un nuovo modo di insegnare e di imparare, aprendo la strada a
nuovi traguardi per il mondo accademico e scientifico, semplicemente ci entusiasma" dice
ancora De Marchis riferendo che in questo progetto "Ibm Italia ha investito 100mila euro" ma
ricordando che la multinazionale nel suo complesso ha appena investito 7 miliardi di dollari nel
Cloud.
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TAG: studente, computer portatile, lezione, tablet, Università La Sapienza,
Ibm Italia, esame
Turismo, estate settembrina
spinge mezzo milione di
italiani in agriturismo
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A Roma nasce l'università 3.0: esami e corsi anche
seduti al parco
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(AdnKronos) - Avanza l'Università 3.0 con le lezioni universitarie
direttamente sul tablet o sul pc portatile degli studenti che possono
così seguire la didattica da qualsiasi luogo, anche da casa, collegati
con il prof attraverso un laboratorio virtuale. E' pronto ed è made
in Italy il primo e-Lab italiano ed europeo, sviluppato e
sperimentato con successo dall'Università La Sapienza di Roma con
Ibm Italia e Cineca. E presto, oltre a studiare ed esercitarsi, gli
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A Roma nasce l'università 3.0: esami e
corsi anche seduti al parco
studenti potranno sostenere anche gli esami.
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"Il futuro è già qui" sottolinea all'Adnkronos la presidente del
Centro InfoSapienza, Tiziana Catarci, presentando i risultati del
progetto e-Lab da lei guidato. "Il punto di partenza del progetto -
spiega la titolare del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale- è che qualsiasi
aula o sala dell'Ateneo può diventare un ambiente informatizzato. Se e quando necessario, può essere
cioè trasformata in un laboratorio virtuale, secondo le esigenze di un particolare corso di studio".
L'aula virtuale, una tecnologia sperimenta nell'anno accademico 2013-2014 con circa 70 studenti del
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primo e secondo anno di Ingegneria Informatica, da questo mese sarà estesa anche ai corsi di Scienze
Matematiche, fisiche e naturali, di Ingegneria dell'Informazione e di Statistica. "E' il primo e-Lab
italiano e anche europeo" sottolinea il rettore Luigi Frati, determinato ad "applicare queste tecnologie
a tutte le facoltà, non solo quelle tecniche". "Siamo una società globale, non facciamo più solo
computer" rimarca Biagio De Marchis, vicepresidente di Ibm Italia.
Stando ai risultati degli esperimenti sugli studenti, l'e-Lab è risultato soddisfacente per il 50% dei
ragazzi, estremamente soddisfacente per il 45%, moderatamente soddisfacente per il 5%. E nessuno
ha ritenuto questa tecnologia non soddisfacente. Sono notevoli, insomma, sia per gli studenti che per
i docenti, i vantaggi di questa soluzione tecnologica che potrebbe arrivare anche sugli smartphone,
"sebbene il video troppo piccolo rischia di limitare tutte le esercitazioni" osserva Marco Lanzarini,
direttore generale del Cineca, il Consorzio Interuniversitario al servizio del sistema accademico
nazionale. "Al termine della seconda fase della sperimentazione con La Sapienza, il progetto potrà
essere esteso agli altri Atenei consorziati" annuncia Lanzarini. Con e-Lab, gli studenti non dovrebbero
più comprare computer potenti per eseguire software 'pesanti', o investire molto tempo a configurare
gli ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall'aula per raggiungere il laboratorio. I docenti, d'altra
parte, potrebbero mostrare più facilmente software, strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e
guidarli 'in diretta' al loro uso corretto. Le università non dovrebbero più destreggiarsi con un
numero limitato di laboratori per coprire le numerose richieste, né sostenere i costi necessari per
attrezzarne di nuovi.
"Il progetto e-Lab -aggiunge Catarci- è un esempio di come la disponibilità di infrastrutture
tecnologiche avanzate, tra cui appunto il cloud e le reti permette di progettare applicazioni e servizi
estremamente innovativi, in particolare in favore degli studenti, per realizzare una didattica
innovativa non solo nei contenuti, ma anche nelle modalità di erogazione/fruizione". Dal punto di
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vista tecnologico, il progetto si basa sull'applicazione del modello cloud computing - la cosidetta
'nuvola', ovvero l'insieme dei server presenti sulla rete per offrire i servizi - alla didattica
universitaria con una tecnologia Virtual Desktop Infrastructure (Vdi) che permette di realizzare un
modello di "Bring Your Own Device" (Byod) per i dispositivi degli studenti. "Che il Cloud Computing
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sia il futuro per l'erogazione dei servizi è un dato di fatto. E che, con questo progetto, diventi anche lo
strumento per un nuovo modo di insegnare e di imparare, aprendo la strada a nuovi traguardi per il
Codice abbonamento:
mondo accademico e scientifico, semplicemente ci entusiasma" dice ancora De Marchis riferendo che
in questo progetto "Ibm Italia ha investito 100mila euro" ma ricordando che la multinazionale nel suo
complesso ha appena investito 7 miliardi di dollari nel Cloud.
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A Roma nasce l'università 3.0:
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L'ANGOLO DEL DIRETTORE
Italiano il primo e-Lab europeo, a realizzarlo La Sapienza, Ibm Italia e
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rettore Frati: "Determinati ad applicare queste tecnologie a tutte le
EDITORIALE
Il referendum
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(AdnKronos) - Avanza l'Università 3.0 con le lezioni universitarie
direttamente sul tablet o sul pc portatile degli studenti che possono
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LETTERE AL DIRETTORE
il prof attraverso un laboratorio virtuale. E' pronto ed è made in Italy il
Un mondo in "eruzione"
primo e-Lab italiano ed europeo, sviluppato e sperimentato con
16 settembre 2014
successo dall'Università La Sapienza di Roma con Ibm Italia e Cineca. E
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presto, oltre a studiare ed esercitarsi, gli studenti potranno sostenere
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anche gli esami.
"Il futuro è già qui" sottolinea all'Adnkronos la presidente del Centro
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informatizzato. Se e quando necessario, può essere cioè trasformata in
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di Ingegneria Informatica, da questo mese sarà estesa anche ai corsi di
Scienze Matematiche, fisiche e naturali, di Ingegneria dell'Informazione
e di Statistica. "E' il primo e-Lab italiano e anche europeo" sottolinea il
rettore Luigi Frati, determinato ad "applicare queste tecnologie a tutte
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ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall'aula per raggiungere il
laboratorio. I docenti, d'altra parte, potrebbero mostrare più facilmente
software, strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e guidarli 'in
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destreggiarsi con un numero limitato di laboratori per coprire le
numerose richieste, né sostenere i costi necessari per attrezzarne di
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"Il progetto e-Lab -aggiunge Catarci- è un esempio di come la
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09.09.2014
Bifolco, il fratello che insulta
lo Stato è ai domiciliari
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16 Settembre 2014
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progetto E-lab condotto in collaborazione con il Cineca e Ibm.
I risultati della prima fase del progetto sono stati illustrati presso l’Ateneo
romano. Tutte le iGuide di 01net
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Il punto di partenza del progetto è che qualsiasi aula o sala dell’Ateneo
può diventare un ambiente informatizzato; se e quando necessario, può
essere cioè trasformata in un laboratorio virtuale, secondo le esigenze di un
particolare corso di studio. I vantaggi sono evidenti: gli studenti non dovrebbero più comprare
computer potenti per eseguire software esosi di risorse, o investire tempo a
configurare gli ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall’aula per
raggiungere il laboratorio. Iscriviti
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I docenti potrebbero mostrare più facilmente software, strumenti,
tecnologie, concetti agli studenti e guidarli “in diretta” al loro uso corretto. Le università non dovrebbero più barcamenarsi con un numero limitato di
laboratori per coprire le richieste, né sostenere i costi necessari per
attrezzarne di nuovi. Il progetto si basa sull’applicazione del modello cloud alla didattica
universitaria con una tecnologia Virtual Desktop Infrastructure utilizzando i
dispositivi degli studenti in ottica Byod. La sperimentazione condotta nell’anno accademico 2013-2014 con il
coinvolgimento di studenti del primo e secondo anno di Ingegneria
Informatica, sarà estesa a partire da settembre anche ai corsi delle facoltà
di Scienze matematiche, fisiche e naturali e di Ingegneria dell’Informazione,
Informatica e Statistica (Statistica in particolare). L’obiettivo è di estendere il servizio e-lab a tutte le facoltà della Sapienza. La piattaforma è stata utilizzata anche per lo svolgimento di esami da parte
degli studenti, garantendo i necessari requisiti di sicurezza e validità formale.
In futuro il modello potrebbe essere impiegato anche per l’espletamento dei
test d’ingresso ai corsi universitari a numero chiuso anche a livello
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16 settembre 2014
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Dal cloud computing in arrivo gli e-lab, i laboratori virtuali per studiare, esercitarsi e fare esami, accedendo dal proprio
pc. Il progetto realizzato da Sapienza, IBM e Cineca
Ruckus presenta SWIPE per
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Laboratori virtuali dove svolgere attività didattica collegandosi con il proprio dispositivo da qualsiasi luogo: questa è
l’idea sviluppata e sperimentata alla Sapienza nel progetto E-lab condotto in collaborazione con il Cineca e IBM Italia.
I risultati sono stati illustrati il 16 settembre presso l’Ateneo alla presenza del Rettore Luigi Frati, del Presidente del
Centro InfoSapienza Tiziana Catarci, del Vice Presidente di IBM Italia Biagio De Marchis e del direttore generale di
Cineca Marco Lanzarini.
Il punto di partenza del progetto è che qualsiasi aula o sala dell’Ateneo può diventare un ambiente informatizzato; se
e quando necessario, può essere cioè trasformata in un laboratorio virtuale, secondo le esigenze di un particolare
corso di studio.
“Il progetto e-lab – ha dichiarato il presidente del Centro InfoSapienza Tiziana Catarci – è un esempio di come la
disponibilità di infrastrutture tecnologiche avanzate, tra cui appunto il cloud e le reti permette di progettare
applicazioni e servizi estremamente innovativi, in particolare in favore degli studenti, per realizzare una didattica
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I vantaggi di questa soluzione sono notevoli, sia per gli studenti, che per i docenti. Gli studenti non dovrebbero più
comprare computer potenti per eseguire software “pesanti”, o investire molto tempo a configurare gli ambienti
necessari ai corsi, o spostarsi dall’aula per raggiungere il laboratorio. I docenti, d’altra parte, potrebbero mostrare più
facilmente software, strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e guidarli “in diretta” al loro uso corretto. Le
università non dovrebbero più destreggiarsi con un numero limitato di laboratori per coprire le numerose richieste,
né sostenere i costi necessari per attrezzarne di nuovi.
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innovativa non solo nei contenuti, ma anche nelle modalità di erogazione/fruizione”.
Il progetto si basa sull’applicazione del modello cloud computing (cloud è la “nuvola”, ovvero l’insieme dei server
presenti sulla rete per offrire i servizi) alla didattica universitaria con una tecnologia Virtual Desktop Infrastructure
(VDI) che permette di realizzare un modello di “Bring Your Own Device” (BYOD) per i dispositivi degli studenti.
Gmail: 5 mln di password rubate
ma Google non c’entra
“Siamo fieri di essere partner tecnologico di un progetto che vede protagonisti due eccellenze italiane del mondo
universitario e della ricerca scientifica” dichiara Biagio De Marchis, Vice Presidente di IBM Italia.”Qui è lo studente
il principale attore del processo di apprendimento che può avvenire in qualsiasi momento e in qualunque luogo,
secondo il paradigma ‘anytime/anywhere’, oggi più che mai esigenza e modello di vita dei nostri ragazzi. Che il Cloud
Computing sia il futuro per l’erogazione dei servizi è un dato di fatto. E che, con questo progetto, diventi anche lo
strumento per un nuovo modo di insegnare e di imparare, aprendo la strada a nuovi traguardi per il mondo
accademico e scientifico, semplicemente ci entusiasma.”
“Cineca è orgoglioso di aver contribuito al progetto con le proprie competenze e tecnologie”, sottolinea il direttore
generale di Cineca Marco Lanzarini, che aggiunge: “al termine della seconda fase della sperimentazione con
Sapienza, il progetto potrà essere esteso agli altri Atenei consorziati: supportare la comunità della ricerca del nostro
paese, mettendo a fattor comune le potenzialità di cui disponiamo, rappresenta la missione stessa del Consorzio”.
La sperimentazione, condotta nell’anno accademico 2013-2014 con il coinvolgimento di studenti del primo e secondo
anno di Ingegneria Informatica, sarà estesa a partire dal mese di settembre anche ai corsi delle facoltà di Scienze
matematiche, fisiche e naturali e di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica (Statistica in particolare).
L’obiettivo è di estendere il servizio e-lab a tutte le facoltà della Sapienza.
La piattaforma inoltre è stata utilizzata anche per lo svolgimento di esami da parte degli studenti, garantendo i
necessari requisiti di “sicurezza” e “validità formale”.
In un futuro prossimo il modello potrebbe essere impiegato anche per l’espletamento dei test d’ingresso ai corsi
universitari a numero chiuso anche a livello nazionale.
I vantaggi di e-lab
Numerosi i vantaggi per gli studenti:
• l’utilizzo del proprio dispositivo (tablet o pc) grazie all’adozione del modello BYOD (Bring-Your-Own-Device) che
consente di svincolare il servizio dai limiti della disponibilità di postazioni desktop nei laboratori;
• flessibilità di accedere agli ambienti di lavoro anche dall’esterno dell’Ateneo, fuori dall’orario didattico con la
possibilità di rieseguire l’esercitazione in qualunque momento nelle stesse condizioni operative;
• garanzia di lavorare su un ambiente di lavoro correttamente configurato e funzionante.
…e per l’università:
• ottimizzazione delle risorse strumentali universitarie (aule e laboratori informatici) riduzione dei costi di
infrastruttura informatica e relativa gestione;
• disponibilità di ambienti di lavoro per un numero superiore di studenti;
• flessibilità nell’allocazione di spazi ad uso aula/laboratorio didattico.
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CLOUD COMPUTING
TAGS: CINECA, CLOUD COMPUTING, DIDATTICA,
E-LAB, IBM, LABORATORIO VIRTUALE, SOCIALSHARE,
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Al termine è previsto l'intervento del Prof. Carlo Ratti del Mit di Boston, si aprirà la
prima sessione del Consiglio Informale dei Trasporti, dedicata alla Pianificazione e
la Governance dei Corridoi Trans-europei di Trasporto (TEN-T), con gli interventi di
apertura del Ministro Maurizio Lupi, del Commissario Europeo Siim Kallas e del già
Vice Presidente della Commissione Europea Henning Christophersen. Oggi Confindustria presenta le nuove previsioni per l'economia del Centro Studi.
L'appuntamento è per le 12.30 nella Sala Conferenze Stampa, in viale
dell'Astronomia 30. Interviene Marcella Panucci, Direttore Generale di
Confindustria.
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Roma, 16 set. (Adnkronos) - Attesa per le previsioni economiche di Confindustria e
per la situazione del credito, in occasione del rapporto mensile dell'Associazione
delle banche italiane. Intanto stamane a Milano si apre la due giorni del Consiglio
Informale dei Ministri dei Trasporti dell'Unione Europea.La riunione si terrà presso il
centro Congressi MiCo e sarà presieduta dal Presidente di turno e Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e dal Commissario ai Trasporti
dell'Unione Europea Siim Kallas, nell'ambito del Semestre di Presidenza italiana del
Consiglio dell'Ue. Alle ore 12.45 il Ministro Lupi accoglierà i Capi Delegazione e darà
inizio alla colazione di lavoro ministeriale con al centro il tema della sostenibilità,
della mobilità e dell'inclusione sociale delle città. Tecnologie
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Alle 15, invece, è la volta del Rapporto mensile dell'Abi di settembre 2014, diffuso
in vista del Comitato Esecutivo in programma mercoledì 17 settembre a Roma.
Alle 9.30 a Roma all'Auditorium del Ministero dell'Ambiente, in via C.Colombo 44, si
terrà la presentazione del rapporto Unioncamere-Ministero Ambiente su L'economia
reale dei Parchi nazionali e nelle aree naturali protette", con il ministro
dell'Ambiente Gian Luca Galletti, il presidente della Commissione Ambiente della
Camera Ermete Realacci, il presidente Unioncamere Ferruccio Dardanello. Al Centro Congressi Frentani, in Via dei Frentani 4 alle ore 10, iniziativa promossa
dallo Spi-Cgli a sostegno del referendum "Stop Austerità", con il segretario
nazionale Spi-Cgil Ivan Pedretti.
Crescita e sviluppo sostenibile: il ruolo delle cooperative. E' il convegno che si terrà
stamane alle 10 a Palazzo della Cooperazione, in via Torino, 146. Sarà aperto da
Lapo Pistelli, viceministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e vedrà i
saluti di Mauro Lusetti, presidente dell'Alleanza Cooperative Italiane. Alle 12,30 IBM Italia, Cineca e La Sapienza presentano i risultati di E-Lab alla
presenza del Rettore Luigi Frati, del Presidente del Centro InfoSapienza Tiziana
Catarci, del Vice Presidente Settore Pubblico di IBM Italia Biagio De Marchis e del
direttore generale di Cineca Marco Lanzarini. Sala del Senato Accademico, I piano Palazzo del Rettorato, Piazzale Aldo Moro 5. Alle 13.30 alla Camera dei Deputati le Commissione Riunite delle Finanze, si terrà
l'audizione informale dei rappresentanti di Confesercenti e Univendita.
Alla Luiss Guido Carli, in Via di Villa Emiliani 14, si terrà il convegno 'Europa ha un
futuro di crescita? Quali effetti ha avuto la moneta unica sulle economie europee? A
12 anni dalla sua introduzione, Roberto Sommella, Direttore delle Relazioni Esterne
dell'Autorità Antitrust ne analizza le conseguenze nel volume 'L'Euro è di tutti'. In
occasione della presentazione del volume parteciperrano oltre all'autore: Marcello
Clarich, membro del Consiglio scientifico SEP e neo Presidente della Fondazione
MPS, Marcello Messori, Direttore Luiss School of European Political Economy (SEP),
Stefano Micossi, Direttore Generale di Assonime. Infine alle 18 il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, parteciperà alla
trasmissione tv di Raiuno 'Porta a Porta'.
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Dal cloud computing in arrivo gli e-lab, i laboratori virtuali per studiare,
esercitarsi e fare esami, accedendo dal proprio pc. Il progetto realizzato da
Sapienza, IBM e Cineca
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Milano - 16 set 2014: Laboratori virtuali dove svolgere attività didattica collegandosi con il
proprio dispositivo da qualsiasi luogo: questa è l’idea sviluppata e sperimentata alla Sapienza
nel progetto E-lab condotto in collaborazione con il Cineca e IBM Italia. Opzioni
I risultati sono stati illustrati il 16 settembre presso l’Ateneo alla presenza del Rettore Luigi Frati,
del Presidente del Centro InfoSapienza Tiziana Catarci, del Vice Presidente di IBM Italia Biagio
De Marchis e del direttore generale di Cineca Marco Lanzarini.
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I vantaggi di e-lab Numerosi i vantaggi per gli studenti: • l’utilizzo del proprio dispositivo (tablet o
pc) grazie all’adozione del modello BYOD (Bring-Your-Own-Device) che consente di svincolare il
servizio dai limiti della disponibilità di postazioni desktop nei laboratori; • flessibilità di accedere
agli ambienti di lavoro anche dall’esterno dell’Ateneo, fuori dall’orario didattico con la possibilità
di rieseguire l’esercitazione in qualunque momento nelle stesse condizioni operative; • garanzia
di lavorare su un ambiente di lavoro correttamente configurato e funzionante. …e per l’università:
• ottimizzazione delle risorse strumentali universitarie (aule e laboratori informatici) riduzione dei
costi di infrastruttura informatica e relativa gestione; • disponibilità di ambienti di lavoro per un
numero superiore di studenti; • flessibilità nell’allocazione di spazi ad uso aula/laboratorio
didattico.
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Il punto di partenza del progetto è che qualsiasi aula o sala dell’Ateneo può diventare un
ambiente informatizzato; se e quando necessario, può essere cioè trasformata in un laboratorio
virtuale, secondo le esigenze di un particolare corso di studio. I vantaggi di questa soluzione
sono notevoli, sia per gli studenti, che per i docenti. Gli studenti non dovrebbero più comprare
computer potenti per eseguire software “pesanti”, o investire molto tempo a configurare gli
ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall’aula per raggiungere il laboratorio. I docenti, d'altra
parte, potrebbero mostrare più facilmente software, strumenti, tecnologie, concetti agli studenti
e guidarli “in diretta” al loro uso corretto. Le università non dovrebbero più destreggiarsi con un
numero limitato di laboratori per coprire le numerose richieste, né sostenere i costi necessari
per attrezzarne di nuovi.
“Il progetto e-lab – ha dichiarato il presidente del Centro InfoSapienza Tiziana Catarci - è
un esempio di come la disponibilità di infrastrutture tecnologiche avanzate, tra cui appunto il
cloud e le reti permette di progettare applicazioni e servizi estremamente innovativi, in particolare
in favore degli studenti, per realizzare una didattica innovativa non solo nei contenuti, ma anche
nelle modalità di erogazione/fruizione”.
Il progetto si basa sull’applicazione del modello cloud computing (cloud è la “nuvola”, ovvero
l’insieme dei server presenti sulla rete per offrire i servizi) alla didattica universitaria con una
tecnologia Virtual Desktop Infrastructure (VDI) che permette di realizzare un modello di "Bring
Your Own Device" (BYOD) per i dispositivi degli studenti.
"Siamo fieri di essere partner tecnologico di un progetto che vede protagonisti due eccellenze
italiane del mondo universitario e della ricerca scientifica" dichiara Biagio De Marchis, Vice
Presidente di IBM Italia."Qui è lo studente il principale attore del processo di apprendimento
che può avvenire in qualsiasi momento e in qualunque luogo, secondo il paradigma
'anytime/anywhere', oggi più che mai esigenza e modello di vita dei nostri ragazzi. Che il Cloud
Computing sia il futuro per l'erogazione dei servizi è un dato di fatto. E che, con questo progetto,
diventi anche lo strumento per un nuovo modo di insegnare e di imparare, aprendo la strada a
nuovi traguardi per il mondo accademico e scientifico, semplicemente ci entusiasma."
“Cineca è orgoglioso di aver contribuito al progetto con le proprie competenze e tecnologie”,
sottolinea il direttore generale di Cineca Marco Lanzarini, che aggiunge: “al termine della
seconda fase della sperimentazione con Sapienza, il progetto potrà essere esteso agli altri
Atenei consorziati: supportare la comunità della ricerca del nostro paese, mettendo a fattor
comune le potenzialità di cui disponiamo, rappresenta la missione stessa del Consorzio”.
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La sperimentazione, condotta nell’anno accademico 2013-2014 con il coinvolgimento di studenti
del primo e secondo anno di Ingegneria Informatica, sarà estesa a partire dal mese di settembre
anche ai corsi delle facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e di Ingegneria
dell’Informazione, Informatica e Statistica (Statistica in particolare). L’obiettivo è di estendere il
servizio e-lab a tutte le facoltà della Sapienza.
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La piattaforma inoltre è stata utilizzata anche per lo svolgimento di esami da parte degli
studenti, garantendo i necessari requisiti di “sicurezza” e “validità formale”.
In un futuro prossimo il modello potrebbe essere impiegato anche per l’espletamento dei test
d’ingresso ai corsi universitari a numero chiuso anche a livello nazionale.
Le tappe del progetto
Tecnologie
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Dopo una prima fase di studio e sviluppo della soluzione (fine 2012 – primavera 2013), la
piattaforma è stata sperimentata in due corsi del primo anno della laurea in Ingegneria
informatica (settembre – dicembre 2013), secondo il modello BYOD che prevede la possibilità
per gli studenti di usare il proprio dispositivo (portatile o tablet) collegandosi alla rete WiFi
dell’aula. La sperimentazione è stata perfezionata successivamente in quanto il WiFi non è
risultato adatto a supportare un numero elevato di utenti (i corsi contavano circa 70 partecipanti
a esercitazione).
Un secondo esperimento (marzo – luglio 2014) si è svolto con un corso del secondo anno della
laurea in Ingegneria informatica, sempre secondo il modello BYOD ma in un’aula leggermente
attrezzata, rendendo disponibili cavi di rete Ethernet a tutti gli studenti (collegamento cablato). In
questa seconda sperimentazione, inoltre le macchine virtuali/ambienti operativi con cui gli
studenti operavano durante le esercitazioni, sono rimasti disponibili per tutti i mesi, 24 ore al
giorno con accesso anche da casa. Questo ha permesso di avere un unico punto di accesso
sempre disponibile al corso. La piattaforma si è così dimostrata capace di supportare anche
l’utilizzo “a distanza”, delineando uno scenario di corso di laboratorio in modalità e-Learning.
Visto il successo di questa seconda sperimentazione, nei mesi di giugno e luglio 2014 la
piattaforma è stata anche utilizzata per far svolgere gli esami agli studenti (i corsi in
questione prevedevano come parte dell’esame una prova pratica); la piattaforma è stata così
sperimentata anche negli aspetti di “sicurezza” e “validità formale” necessari per una prova
d’esame. La sperimentazione continuerà nel prossimo anno accademico (settembre – dicembre
2014) estendendosi a settori non informatici. In particolare, la sperimentazione coinvolgerà corsi
della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e della facoltà di Ingegneria
dell’Informazione, Informatica e Statistica (Statistica in particolare).Il piano è di estendere quindi
il servizio e-lab a tutte le facoltà della Sapienza.
Le tecnologie
L’architettura e la soluzione infrastrutturale, basate su tecnologie IBM e Open Source, sono
state disegnate per erogare tutti i tipi di servizi cloud (Infrastructure-as-a-Service, Platform-as-aService e Software-as-a-Service) nell’ottica di impostare un’architettura di riferimento su cui
costruire un poteziale portafoglio di servizi cloud a disposizione delle università e per gli studenti.
L’infrastruttura hardware utilizzata è “IBM Flex System”, un sistema integrato e modulare che
attraverso un’architettura gestionale unificata permette l’amministrazione di nodi computazionali,
storage enterprise, rete e virtualizzazione, offrendo grande flessibilità e prestazioni. La soluzione
sfrutta componenti Open Source che rispondono alle esigenze di efficienza e funzionali del
mondo universitario, e in particolare integra la piattaforma cloud OpenStack, KVM come layer di
virtualizzazione e il server VNC per la remotizzazione del desktop. Per l’automazione dei
processi di creazione degli ambienti virtuali dedicati agli studenti, per il workflow che governa
questi processi e in generale per l’orchestrazione delle componenti cloud, è stata adottata la
piattaforma IBM Cloud Orchestrator, basata su OpenStack. Le componenti infrastrutturali di tipo
cloud sono state integrate da Cineca per realizzare una vera e propria piattaforma per
l’attivazione su richiesta e la gestione di laboratori virtuali. Ciascun laboratorio è stato
immaginato come un ecosistema indipendente, fruibile in modo sicuro ed efficiente sia in aula,
sia da casa. Ogni laboratorio è composto da una macchina virtuale dedicata per il docente e da
macchine virtuali per gli studenti. In questo modo ogni studente è in grado di utilizzare lo
specifico ambiente applicativo necessario allo svolgimento dell’attività didattica, può interagire
con il docente per lo scambio di materiale, proseguire a casa le esercitazioni iniziate in aula e,
inoltre, può conservare il materiale prodotto. L’ecosistema di ogni laboratorio virtuale è dotato di
strumenti di monitoraggio e verifica della riservatezza, utili all’utilizzo dei laboratori nelle fasi di
esame di fine corso.
Contatti
Claudia Ruffini Media Relations +39 335 6325093 +39 02 59625792 [email protected]
Alessandra Bomben Ufficio Stampa e Comunicazione Sapienza (+39) 06 49910035 (+39) 366 9243921 [email protected]
Patrizia Coluccia Ufficio Stampa e Comunicazione CINECA (+39) 051 6171443 (+39) 338 5366421 [email protected]
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possono così seguire la didattica da qualsiasi luogo, anche da
casa, collegati con il prof attraverso un laboratorio virtuale. È
pronto ed è Made in Italy il primo e-Lab italiano ed europeo,
sviluppato e sperimentato con successo dall'Università La
Sapienza di Roma con Ibm Italia e Cineca. E presto, oltre a
studiare ed esercitarsi, gli studenti potranno sostenere anche
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con Ibm Italia e Cineca. E presto,
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Fatti . Cronaca . A Roma nasce l'università 3.0: esami e corsi anche seduti al parco
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A Roma nasce l'università 3.0: esami e corsi
anche seduti al parco
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Articolo pubblicato il: 16/09/2014
Avanza l'Università 3.0 con le lezioni
universitarie direttamente sul tablet o
sul pc portatile degli studenti che
possono così seguire la didattica da
qualsiasi luogo, anche da casa,
Aree protette italiane, dove
l'ambiente va a braccetto
con l'economia
collegati con il prof attraverso un
laboratorio virtuale. E' pronto ed è
made in Italy il primo e-Lab italiano
ed europeo, sviluppato e
sperimentato con successo
dall'Università La Sapienza di
Roma con Ibm Italia e Cineca. E
presto, oltre a studiare ed esercitarsi,
Blitz contro il clan
camorristico dei Lo Russo
gli studenti potranno sostenere anche gli esami.
"Il futuro è già qui" sottolinea all'Adnkronos la presidente del Centro InfoSapienza, Tiziana
Catarci, presentando i risultati del progetto e-Lab da lei guidato. "Il punto di partenza del progetto
-spiega la titolare del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale- è che
qualsiasi aula o sala dell'Ateneo può diventare un ambiente informatizzato. Se e quando
necessario, può essere cioè trasformata in un laboratorio virtuale, secondo le esigenze di un
particolare corso di studio". L'aula virtuale, una tecnologia sperimenta nell'anno accademico
2013-2014 con circa 70 studenti del primo e secondo anno di Ingegneria Informatica, da questo
Achires, il robot corre come
un essere umano
mese sarà estesa anche ai corsi di Scienze Matematiche, fisiche e naturali, di Ingegneria
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dell'Informazione e di Statistica. "E' il primo e-Lab italiano e anche europeo" sottolinea il rettore
Luigi Frati, determinato ad "applicare queste tecnologie a tutte le facoltà, non solo quelle
tecniche". "Siamo una società globale, non facciamo più solo computer" rimarca Biagio De
Marchis, vicepresidente di Ibm Italia.
Stando ai risultati degli esperimenti sugli studenti, l'e-Lab è risultato soddisfacente per il 50% dei
ragazzi, estremamente soddisfacente per il 45%, moderatamente soddisfacente per il 5%. E
nessuno ha ritenuto questa tecnologia non soddisfacente. Sono notevoli, insomma, sia per gli
Tecnologie
Pag. 24
Data
16-09-2014
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studenti che per i docenti, i vantaggi di questa soluzione tecnologica che potrebbe arrivare anche
sugli smartphone, "sebbene il video troppo piccolo rischia di limitare tutte le esercitazioni"
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Ben, il labrador che nuota
con il delfino
osserva Marco Lanzarini, direttore generale del Cineca, il Consorzio Interuniversitario al servizio
del sistema accademico nazionale. "Al termine della seconda fase della sperimentazione con La
Sapienza, il progetto potrà essere esteso agli altri Atenei consorziati" annuncia Lanzarini. Con eLab, gli studenti non dovrebbero più comprare computer potenti per eseguire software 'pesanti', o
investire molto tempo a configurare gli ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall'aula per
raggiungere il laboratorio. I docenti, d'altra parte, potrebbero mostrare più facilmente software,
strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e guidarli 'in diretta' al loro uso corretto. Le università
non dovrebbero più destreggiarsi con un numero limitato di laboratori per coprire le numerose
richieste, né sostenere i costi necessari per attrezzarne di nuovi.
Yerka Project, la bici che non
si 'ruba'
"Il progetto e-Lab -aggiunge Catarci- è un esempio di come la disponibilità di infrastrutture
tecnologiche avanzate, tra cui appunto il cloud e le reti permette di progettare applicazioni e
servizi estremamente innovativi, in particolare in favore degli studenti, per realizzare una didattica
innovativa non solo nei contenuti, ma anche nelle modalità di erogazione/fruizione". Dal punto di
vista tecnologico, il progetto si basa sull'applicazione del modello cloud computing - la cosidetta
'nuvola', ovvero l'insieme dei server presenti sulla rete per offrire i servizi - alla didattica
universitaria con una tecnologia Virtual Desktop Infrastructure (Vdi) che permette di realizzare un
modello di "Bring Your Own Device" (Byod) per i dispositivi degli studenti. "Che il Cloud
Computing sia il futuro per l'erogazione dei servizi è un dato di fatto. E che, con questo progetto,
Visite a 'siti maligni', l'Italia è
terza al mondo
diventi anche lo strumento per un nuovo modo di insegnare e di imparare, aprendo la strada a
nuovi traguardi per il mondo accademico e scientifico, semplicemente ci entusiasma" dice
ancora De Marchis riferendo che in questo progetto "Ibm Italia ha investito 100mila euro" ma
ricordando che la multinazionale nel suo complesso ha appena investito 7 miliardi di dollari nel
Cloud.
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TAG: studente, computer portatile, lezione, tablet, Università La Sapienza,
Ibm Italia, esame
Turismo, estate settembrina
spinge mezzo milione di
italiani in agriturismo
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Direttore responsabile Maria Ferrante − martedì 16 settembre 2014
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UNIVERSITA' ITALIANE NEL MONDO - A LA
SAPIENZA (ROMA) SINERGIE CON CINECA E IBM SU
PROGETTO E LAB : LABORATORI VIRTUALI PER
ATTIVITA' DIDATTICA E RICERCA
(2014-09-16)
Laboratori virtuali dove svolgere attività didattica collegandosi con il
proprio dispositivo da qualsiasi luogo: questa è l’idea sviluppata e
sperimentata alla Sapienza nel progetto E-lab condotto in collaborazione
con il Cineca e IBM Italia.
I risultati sono stati illustrati oggi presso l’Ateneo alla presenza del Rettore
Luigi Frati, del Presidente del Centro InfoSapienza Tiziana Catarci, del Vice
Presidente di IBM Italia Biagio De Marchis e del direttore generale di
Cineca Marco Lanzarini.
Il punto di partenza del progetto è che qualsiasi aula o sala dell’Ateneo può
diventare un ambiente informatizzato; se e quando necessario, può essere
cioè trasformata in un laboratorio virtuale, secondo le esigenze di un
particolare corso di studio.
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2013-03-09
ITALIANI ALL'ESTERO - ON.
GARAVINI(PD/ESTERO):"DA MOV.5 STELLE
AUGURIO RESPONSABILITA'...CRITICA
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SCANDALI NE' SPRECHI E NUOVO
LAVORO. VOTO ALL'ESTERO CON
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2012-04-23
UNIVERSITA' ITALIANE NEL MONDO DALL'ATENEO DI CAMERINO
PROF.MARCHETTI: "MANCA IN ITALIA
SENSIBILITA' E ATTENZIONE NEI
CONFRONTI DELLA DIDATTICA
SCIENTIFICA A DIFFERENZA PAESI
ANGLOSASSONI"
I vantaggi di questa soluzione sono notevoli, sia per gli studenti, che per i
docenti. Gli studenti non dovrebbero più comprare computer potenti per
eseguire software “pesanti”, o investire molto tempo a configurare gli
ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall’aula per raggiungere il
laboratorio. I docenti, d'altra parte, potrebbero mostrare più facilmente
software, strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e guidarli “in diretta”
al loro uso corretto. Le università non dovrebbero più destreggiarsi con un
numero limitato di laboratori per coprire le numerose richieste, né
sostenere i costi necessari per attrezzarne di nuovi.
2012-02-13
FORMAZIONE - ITALIANI ALL'ESTERO RIFORMA SISTEMA LINGUA E CULTURA: A
COLLOQUIO CON MASSIMO MARI
RESPONSABILE ESTERO FLC:
):"NECESSITA' RIFORMA DI SISTEMA:
AGENZIA E TAVOLO DI LAVORO E
IMMEDIATO RIENTRO TAGLI ENTI
GESTORI
“Il progetto e-lab – ha dichiarato il presidente del Centro InfoSapienza
Tiziana Catarci - è un esempio di come la disponibilità di infrastrutture
tecnologiche avanzate, tra cui appunto il cloud e le reti permette di
progettare applicazioni e servizi estremamente innovativi, in particolare in
favore degli studenti, per realizzare una didattica innovativa non solo nei
contenuti, ma anche nelle modalità di erogazione/fruizione”.
Il progetto si basa sull’applicazione del modello cloud computing (cloud è la
“nuvola”, ovvero l’insieme dei server presenti sulla rete per offrire i
servizi) alla didattica universitaria con una tecnologia Virtual Desktop
Infrastructure (VDI) che permette di realizzare un modello di "Bring Your
Own Device" (BYOD) per i dispositivi degli studenti.
2010-12-20
UNIVERSITA' ITALIANE NEL MONDO PROF.M.EGIDI NEO PRES.ISTITUTO
TRENTINO DI CULTURA - INTERVISTA
ITALIAN NETWORK 2003 DOPPIE LAUREE
"Siamo fieri di essere partner tecnologico di un progetto che vede
protagonisti due eccellenze italiane del mondo universitario e della ricerca
scientifica" dichiara Biagio De Marchis, Vice Presidente di IBM Italia."Qui è
lo studente il principale attore del processo di apprendimento che può
avvenire in qualsiasi momento e in qualunque luogo, secondo il paradigma
'anytime/anywhere', oggi più che mai esigenza e modello di vita dei nostri
ragazzi. Che il Cloud Computing sia il futuro per l'erogazione dei servizi è
un dato di fatto. E che, con questo progetto, diventi anche lo strumento per
un nuovo modo di insegnare e di imparare, aprendo la strada a nuovi
traguardi per il mondo accademico e scientifico, semplicemente ci
entusiasma."
“Cineca è orgoglioso di aver contribuito al progetto con le proprie
competenze e tecnologie”, sottolinea il direttore generale di Cineca Marco
Lanzarini, che aggiunge: “al termine della seconda fase della
sperimentazione con Sapienza, il progetto potrà essere esteso agli altri
Atenei consorziati: supportare la comunità della ricerca del nostro paese,
mettendo a fattor comune le potenzialità di cui disponiamo, rappresenta la
missione stessa del Consorzio”.
La sperimentazione, condotta nell’anno accademico 2013-2014 con il
coinvolgimento di studenti del primo e secondo anno di Ingegneria
Informatica, sarà estesa a partire dal mese di settembre anche ai corsi
delle facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e di Ingegneria
dell’Informazione, Informatica e Statistica (Statistica in particolare).
L’obiettivo è di estendere il servizio e-lab a tutte le facoltà della Sapienza.
La piattaforma inoltre è stata utilizzata anche per lo svolgimento di esami
da parte degli studenti, garantendo i necessari requisiti di “sicurezza” e
“validità formale”.
In un futuro prossimo il modello potrebbe essere impiegato anche per
l’espletamento dei test d’ingresso ai corsi universitari a numero chiuso
anche a livello nazionale.
2010-06-04
LINGUA E CULTURA ITALIANA NEL MONDO
- ON.NARDUCCI:"MANCA UNA STRATEGIA
POLITICA"
2010-05-31
LINGUA E CULTURA ITALIANA NEL MONDOPIPERNO(MIUR):"INTERVENTI
CURRICULARI". PROF.DE
MAURO:"RISORSE FINANZIARIE E SFORZO
INTELLIGENZE PER RILANCIARE LA
LINGUA ITALIANA NEL MONDO".
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I vantaggi di e-lab
Numerosi i vantaggi per gli studenti:
- l’utilizzo del proprio dispositivo (tablet o pc) grazie all’adozione del
modello BYOD (Bring-Your-Own-Device) che consente di svincolare il
servizio dai limiti della disponibilità di postazioni desktop nei laboratori;
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- flessibilità di accedere agli ambienti di lavoro anche dall’esterno
dell’Ateneo, fuori dall’orario didattico con la possibilità di rieseguire
l’esercitazione in qualunque momento nelle stesse condizioni operative;
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- garanzia di lavorare su un ambiente di lavoro correttamente configurato
e funzionante.
…e per l’università:
· ottimizzazione delle risorse strumentali universitarie (aule e
laboratori informatici) riduzione dei costi di infrastruttura informatica e
relativa gestione;
· disponibilità di ambienti di lavoro per un numero superiore di
studenti;
· flessibilità nell’allocazione di spazi ad uso aula/laboratorio didattico.
Tecnologie
Pag. 26
Data
16-09-2014
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Foglio
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Dopo una prima fase di studio e sviluppo della soluzione (fine 2012 –
primavera 2013), la piattaforma è stata sperimentata in due corsi del
primo anno della laurea in Ingegneria informatica (settembre – dicembre
2013), secondo il modello BYOD che prevede la possibilità per gli studenti
di usare il proprio dispositivo (portatile o tablet) collegandosi alla rete WiFi
dell’aula. La sperimentazione è stata perfezionata successivamente in
quanto il WiFi non è risultato adatto a supportare un numero elevato di
utenti (i corsi contavano circa 70 partecipanti a esercitazione).
Un secondo esperimento (marzo – luglio 2014) si è svolto con un corso del
secondo anno della laurea in Ingegneria informatica, sempre secondo il
modello BYOD ma in un’aula leggermente attrezzata, rendendo disponibili
cavi di rete Ethernet a tutti gli studenti (collegamento cablato). In questa
seconda sperimentazione, inoltre le macchine virtuali/ambienti operativi
con cui gli studenti operavano durante le esercitazioni, sono rimasti
disponibili per tutti i mesi, 24 ore al giorno con accesso anche da casa.
Questo ha permesso di avere un unico punto di accesso sempre disponibile
al corso. La piattaforma si è così dimostrata capace di supportare anche
l’utilizzo “a distanza”, delineando uno scenario di corso di laboratorio in
modalità e-Learning.
Visto il successo di questa seconda sperimentazione, nei mesi di giugno e
luglio 2014 la piattaforma è stata anche utilizzata per far svolgere gli esami
agli studenti (i corsi in questione prevedevano come parte dell’esame una
prova pratica); la piattaforma è stata così sperimentata anche negli aspetti
di “sicurezza” e “validità formale” necessari per una prova d’esame. La
sperimentazione continuerà nel prossimo anno accademico (settembre –
dicembre 2014) estendendosi a settori non informatici. In particolare, la
sperimentazione coinvolgerà corsi della facoltà di Scienze matematiche,
fisiche e naturali e della facoltà di Ingegneria dell’Informazione,
Informatica e Statistica (Statistica in particolare).Il piano è di estendere
quindi il servizio e-lab a tutte le facoltà della Sapienza.
L’architettura e la soluzione infrastrutturale, basate su tecnologie IBM e
Open Source, sono state disegnate per erogare tutti i tipi di servizi cloud
(Infrastructure-as-a-Service, Platform-as-a-Service e Software-as-aService) nell’ottica di impostare un’architettura di riferimento su cui
costruire un poteziale portafoglio di servizi cloud a disposizione delle
università e per gli studenti. L’infrastruttura hardware utilizzata è “IBM Flex
System”, un sistema integrato e modulare che attraverso un’architettura
gestionale unificata permette l’amministrazione di nodi computazionali,
storage enterprise, rete e virtualizzazione, offrendo grande flessibilità e
prestazioni. La soluzione sfrutta componenti Open Source che rispondono
alle esigenze di efficienza e funzionali del mondo universitario, e in
particolare integra la piattaforma cloud OpenStack, KVM come layer di
virtualizzazione e il server VNC per la remotizzazione del desktop. Per
l’automazione dei processi di creazione degli ambienti virtuali dedicati agli
studenti, per il workflow che governa questi processi e in generale per
l’orchestrazione delle componenti cloud, è stata adottata la piattaforma
IBM Cloud Orchestrator, basata su OpenStack. Le componenti
infrastrutturali di tipo cloud sono state integrate da Cineca per realizzare
una vera e propria piattaforma per l’attivazione su richiesta e la gestione di
laboratori virtuali. Ciascun laboratorio è stato immaginato come un
ecosistema indipendente, fruibile in modo sicuro ed efficiente sia in aula,
sia da casa. Ogni laboratorio è composto da una macchina virtuale
dedicata per il docente e da macchine virtuali per gli studenti. In questo
modo ogni studente è in grado di utilizzare lo specifico ambiente
applicativo necessario allo svolgimento dell’attività didattica, può interagire
con il docente per lo scambio di materiale, proseguire a casa le
esercitazioni iniziate in aula e, inoltre, può conservare il materiale
prodotto. L’ecosistema di ogni laboratorio virtuale è dotato di strumenti di
monitoraggio e verifica della riservatezza, utili all’utilizzo dei laboratori
nelle fasi di esame di fine corso.(16/09/2014-ITL/ITNET)
Disclaimer Credits
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ECONOMIA
Oggi in Italia - Economia: attesa per
previsioni economiche Confindustria e
rapporto Abi
16/09/2014 09:10
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SASSARINOTIZIE.COM (WEB)
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Foglio
Roma, 16 set. (Adnkronos) - Attesa per le previsioni
economiche di Confindustria e per la situazione del credito,
in occasione del rapporto mensile dell'Associazione delle
banche italiane. Intanto stamane a Milano si apre la due
giorni del Consiglio Informale dei Ministri dei Trasporti
dell'Unione Europea.La riunione si terrà presso il centro
Congressi MiCo e sarà presieduta dal Presidente di turno e
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e dal Commissario
ai Trasporti dell'Unione Europea Siim Kallas, nell'ambito del Semestre di
Presidenza italiana del Consiglio dell'Ue. Alle ore 12.45 il Ministro Lupi
accoglierà i Capi Delegazione e darà inizio alla colazione di lavoro
ministeriale con al centro il tema della sostenibilità, della mobilità e
dell'inclusione sociale delle città. Al termine è previsto l'intervento del Prof.
Carlo Ratti del Mit di Boston, si aprirà la prima sessione del Consiglio
Informale dei Trasporti, dedicata alla Pianificazione e la Governance dei
Corridoi Trans-europei di Trasporto (TEN-T), con gli interventi di apertura
del Ministro Maurizio Lupi, del Commissario Europeo Siim Kallas e del già
Vice Presidente della Commissione Europea Henning Christophersen.
Oggi Confindustria presenta le nuove previsioni per l'economia del Centro
Studi. L'appuntamento è per le 12.30 nella Sala Conferenze Stampa, in
viale dell'Astronomia 30. Interviene Marcella Panucci, Direttore Generale di
Confindustria.Alle 15, invece, è la volta del Rapporto mensile dell'Abi di
settembre 2014, diffuso in vista del Comitato Esecutivo in programma
mercoledì 17 settembre a Roma.Alle 9.30 a Roma all'Auditorium del
Ministero dell'Ambiente, in via C.Colombo 44, si terrà la presentazione del
rapporto Unioncamere-Ministero Ambiente su L'economia reale dei Parchi
nazionali e nelle aree naturali protette", con il ministro dell'Ambiente Gian
Luca Galletti, il presidente della Commissione Ambiente della Camera
Ermete Realacci, il presidente Unioncamere Ferruccio Dardanello. Al
Centro Congressi Frentani, in Via dei Frentani 4 alle ore 10, iniziativa
promossa dallo Spi-Cgli a sostegno del referendum "Stop Austerità", con il
segretario nazionale Spi-Cgil Ivan Pedretti.Crescita e sviluppo sostenibile:
il ruolo delle cooperative. E' il convegno che si terrà stamane alle 10 a
Palazzo della Cooperazione, in via Torino, 146. Sarà aperto da Lapo
Pistelli, viceministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e
vedrà i saluti di Mauro Lusetti, presidente dell'Alleanza Cooperative Italiane.
Alle 12,30 IBM Italia, Cineca e La Sapienza presentano i risultati di E-Lab
alla presenza del Rettore Luigi Frati, del Presidente del Centro
InfoSapienza Tiziana Catarci, del Vice Presidente Settore Pubblico di IBM
Italia Biagio De Marchis e del direttore generale di Cineca Marco Lanzarini.
Sala del Senato Accademico, I piano - Palazzo del Rettorato, Piazzale
Aldo Moro 5. Alle 13.30 alla Camera dei Deputati le Commissione Riunite
delle Finanze, si terrà l'audizione informale dei rappresentanti di
Confesercenti e Univendita.Alla Luiss Guido Carli, in Via di Villa Emiliani 14,
si terrà il convegno 'Europa ha un futuro di crescita? Quali effetti ha avuto la
moneta unica sulle economie europee? A 12 anni dalla sua introduzione,
Roberto Sommella, Direttore delle Relazioni Esterne dell'Autorità Antitrust
ne analizza le conseguenze nel volume 'L'Euro è di tutti'. In occasione della
presentazione del volume parteciperrano oltre all'autore: Marcello Clarich,
membro del Consiglio scientifico SEP e neo Presidente della Fondazione
MPS, Marcello Messori, Direttore Luiss School of European Political
Economy (SEP), Stefano Micossi, Direttore Generale di Assonime. Infine
alle 18 il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, parteciperà alla
trasmissione tv di Raiuno 'Porta a Porta'.
16-09-2014
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risultato soddisfacente per il 50% dei ragazzi, estremamente soddisfacente per il 45%, moderatamente
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insomma, sia per gli studenti che per i docenti, i vantaggi di questa soluzione tecnologica che potrebbe
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comprare computer potenti per eseguire software 'pesanti', o investire molto tempo a configurare gli
ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall'aula per raggiungere il laboratorio. I docenti, d'altra parte,
potrebbero mostrare più facilmente software, strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e guidarli 'in diretta'
al loro uso corretto. Le università non dovrebbero più destreggiarsi con un numero limitato di laboratori per
coprire le numerose richieste, né sostenere i costi necessari per attrezzarne di nuovi. "Il progetto e-Lab aggiunge Catarci- è un esempio di come la disponibilità di infrastrutture tecnologiche avanzate, tra cui
appunto il cloud e le reti permette di progettare applicazioni e servizi estremamente innovativi, in particolare in
favore degli studenti, per realizzare una didattica innovativa non solo nei contenuti, ma anche nelle modalità di
erogazione/fruizione". Dal punto di vista tecnologico, il progetto si basa sull'applicazione del modello cloud
computing - la cosidetta 'nuvola', ovvero l'insieme dei server presenti sulla rete per offrire i servizi - alla
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mar 16 set 2014, 09:27 CEST - I mercati italiani chiudono fra 8 ore 3 min
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Roma, 16 set. (Adnkronos) - Attesa per le previsioni economiche di Confindustria e per la situazione
Guarda tutte le quotazioni
del credito, in occasione del rapporto mensile dell'Associazione delle banche italiane. Intanto
stamane a Milano si apre la due giorni del Consiglio Informale dei Ministri dei Trasporti dell'Unione
Europea.La riunione si terrà presso il centro Congressi MiCo e sarà presieduta dal Presidente di
turno e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e dal Commissario ai Trasporti
dell'Unione Europea Siim Kallas, nell'ambito del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio
dell'Ue. Alle ore 12.45 il Ministro Lupi accoglierà i Capi Delegazione e darà inizio alla colazione di
lavoro ministeriale con al centro il tema della sostenibilità, della mobilità e dell'inclusione sociale
delle città.
Al termine è previsto l'intervento del Prof. Carlo Ratti del Mit di Boston, si aprirà la prima sessione
del Consiglio Informale dei Trasporti, dedicata alla Pianificazione e la Governance dei Corridoi
Trans-europei di Trasporto (TEN-T), con gli interventi di apertura del Ministro Maurizio Lupi, del
Commissario Europeo Siim Kallas e del già Vice Presidente della Commissione Europea Henning
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Infine alle 18 il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, parteciperà alla trasmissione tv di
Raiuno 'Porta a Porta'.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Adnkronos
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Laboratori virtuali con il «cloud», primo
esperimento alla Sapienza di Roma
di Alessia Tripodi
Presentati ieri i risultati di E-lab, progetto realizzato con Ibm e Cineca: per gli studenti esercitazioni on
demand accessibili anche da tablet e smartphone
Laboratori virtuali «on demand» per seguire esercitazioni , studiare e fare esami direttamente dal proprio
pc, tablet o smartphone. Dovunque e in qualsiasi momento. E' l'università Sapienza di Roma la prima ad
aver sperimentato E-lab, il rivoluzionario progetto sviluppato in collaborazione con Cineca e Ibm che, grazie
alla tecnologia del «cloud computing», può trasformare ogni aula dell'ateneo in un ambiente informatizzato
studiato sulle esigenze di un particolare corso di studi.
I risultati della sperimentazione, condotta nell'anno accademico 2013-2014 tra gli studenti del primo e
secondo anno di Ingegneria Informatica, sono stati presentati ieri davanti al rettore dell'ateneo romano,
Luigi Frati, dal presidente del Centro InfoSapienza, Tiziana Catarci, dal Vice Presidente di IBM Italia, Biagio
De Marchis e dal direttore generale di Cineca, Marco Lanzarini. E sono talmente incoraggianti che già nei
prossimi mesi il programma sarà esteso ai corsi di Scienze matematiche, fisiche e naturali e di Ingegneria
dell'Informazione, Informatica e Statistica , con l'obiettivo di coprire tutta l'offerta formativa della Sapienza
e, in futuro, di essere utilizzato anche per i test di accesso alle facoltà a numero chiuso.
I vantaggi di questa soluzione, dicono dalla Sapienza, sono notevoli. In primis per gli studenti, che non
sarebbero più costretti a comprare computer potenti per eseguire software «pesanti» o spostarsi dall'aula
per raggiungere il laboratorio, ma anche per i docenti, che sarebbero più liberi di mostrare software,
strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e di guidarli «in diretta» al loro uso corretto. Non ultimo per le
università, che potrebbero garantire ambienti didattici all'avanguardia senza dover fare i conti con il numero
limitato di laboratori e con i costi necessari per attrezzarne di nuovi.
«Il progetto e-lab – ha dichiarato il presidente di InfoSapienza Tiziana Catarci - è un esempio di come la
disponibilità di infrastrutture tecnologiche avanzate, tra cui appunto il cloud e le reti, permette di progettare
applicazioni e servizi estremamente innovativi, in particolare in favore degli studenti, per realizzare una
didattica innovativa non solo nei contenuti, ma anche nelle modalità di erogazione/fruizione».
Il progetto si basa sull'applicazione del modello cloud computing (cloud è la «nuvola», vale a dire l'insieme
dei server presenti sulla rete per offrire i servizi) alla didattica universitaria con la tecnologia Virtual Desktop
Infrastructure (VDI), che tramite un modello di «Bring Your Own Device» (BYOD) permette agli studenti
l'utilizzo del proprio dispositivo (tablet o pc) superando, così, il problema del numero limitato di postazioni
desktop presenti nei laboratori. A tutto vantaggio della flessibilità: gli iscritti potranno accedere agli
ambienti di lavoro anche all'esterno dell'ateneo e fuori dall'orario didattico, con la possibilità di eseguire
nuovamente l'esercitazione in qualunque momento nelle stesse condizioni operative.

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